n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia,...

74
n . 1 m a g g i o 2 0 1 3 AL /Periodico di informazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche n. 1/2013 Registrazione Trib. An. n. 28/08 del 3 dicembre 2008 Poste Italiane - spedizione in abbonamento postale - 70% Commerciale Business Ancona n.68/2008 ISSN 1721-5269 Direttore editoriale Vittoriano Solazzi Comitato di direzione Paola Giorgi Giacomo Bugaro, Moreno Pieroni Franca Romagnoli, Direttore responsabile Maurizio Toccaceli Coordinamento generale Simone Socionovo Dirigente Struttura Informazione e Comunicazione Coordinamento redazionale di questo numero Anna Isidori, Luca Battistoni Redazione Paola Cecchini, Carla Colella, Claudio Desideri (capo servizio), Giuliano Gubinelli, Laura Volponi Impaginazione e grafica Maurizio Toccaceli Stampa Del Gallo Editori, Spoleto Periodico d’informazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche Il dodicesimo Presidente Le Marche salutano la rielezione di Giorgio Napolitano Speciale Salone del Libro di Torino 2013

Transcript of n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia,...

Page 1: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

n . 1 m a g g i o 2 0 1 3

AL /Periodico di informazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche n. 1/2013

Registrazione Trib. An. n. 28/08 del 3 dicembre 2008Poste Italiane - spedizione in abbonamento postale - 70%

Commerciale Business Ancona n.68/2008

ISSN 1721-5269Direttore editoriale

Vittoriano Solazzi Comitato di direzione

Paola GiorgiGiacomo Bugaro,Moreno Pieroni

Franca Romagnoli, Direttore responsabile

Maurizio ToccaceliCoordinamento generale

Simone SocionovoDirigente Struttura Informazione e Comunicazione

Coordinamento redazionale di questo numeroAnna Isidori, Luca Battistoni

RedazionePaola Cecchini, Carla Colella, Claudio Desideri (capo servizio),

Giuliano Gubinelli, Laura VolponiImpaginazione e grafica

Maurizio ToccaceliStampa

Del Gallo Editori, Spoleto

Periodico d’informazionedell’Assemblea Legislativa delle Marche

Il dodicesimo Presidente

Le Marche salutano la rielezione di Giorgio NapolitanoSpeciale Salone

del Libro di Torino 2013

Page 2: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 3: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

n . 1 / m a g g i o 2 0 1 3Periodico d’informazione

dell’Assemblea Legislativa delle Marche

AL /Periodico di informazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche

n. 1/2013

Registrazione Trib. An. n. 28/08 del 3 dicembre 2008

Poste Italiane - spedizione in abbonamento postale - 70%

Commerciale Business Ancona n. 68/2008

ISSN 1721-5269

Direttore editoriale Vittoriano Solazzi

Comitato di direzione Paola Giorgi

Giacomo Bugaro,Moreno Pieroni

Franca Romagnoli,

Direttore responsabileMaurizio Toccaceli

Coordinamento generaleSimone Socionovo

Dirigente Struttura Informazione e Comunicazione

Coordinamento redazionale di questo numeroAnna Isidori, Luca Battistoni

RedazionePaola Cecchini, Carla Colella,

Claudio Desideri (capo servizio), Giuliano Gubinelli, Laura Volponi

Impaginazione e grafica Maurizio Toccaceli

Stampa Del Gallo Editori

Spoleto

Grazie Presidente .......................................................................... pag. 3

In Consiglio ..................................................................................... pag. 4

Biogas: necessaria una valutazione approfondita ................ pag. 12

Il dodicesimo Presidente ............................................................ pag. 16

Una bussola per orientarsi nel diritto regionale .................... pag. 30

Full immersion a Bruxelles per 35 studenti marchigiani ...... pag. 31

“Un atto di fiducia verso i nostri imprenditori” ...................... pag. 32

Valorizzazione e tutela dell’artigianato artistico .................. pag. 34

Al salone di Torino osano le idee delle Marche ....................... pag. 36

“Parliamo di cose che hanno a che vedere con la vita” .......... pag. 40

I “maturandi” incontrano le Istituzioni .................................... pag. 42

I “Quaderni del Consiglio” a Torino ............................................. pag. 53

La storia di Alessia ....................................................................... pag. 57

Pianeta minori ............................................................................. pag. 63

La settimana della pace ............................................................. pag. 69

Controversie telefoniche: positive le conciliazioni ............... pag. 72

Chiuso in redazione il il 24 aprile 2013

Page 4: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 5: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Grazie Presidente

Non possiamo che esprimere profonda gratitudine al Presidente Napolitano per aver accettato un secondo mandato e per essersi posto quale determinan-te punto di riferimento istituzionale per aiutare il Paese ad uscire fuori da una crisi che è economica, politica, sociale e culturale. E tutto questo dopo il triste spettacolo offerto da una politica incapace di rappresentare il Paese reale.Il messaggio del Capo dello Stato ha riempito il vuoto che da troppo tempo caratterizza il dibattito in Italia.Un discorso coraggioso quando sfida proprio il Parlamento ed i partiti ad assumersi le proprie responsabilità e coraggioso quando riafferma la centra-lità delle istituzioni e della politica rispetto al movimento ed al culto della comunicazione. Un discorso coraggioso quando sottolinea che si rivolgerà direttamente agli italiani se il Parlamento non dovesse corrispondere alle sue indicazioni. Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente la collaborazione nell’interesse generale, privilegiando in-vece il culto identitario.Il discorso di Napolitano guarda al futuro, è un discorso di fiducia e di spe-ranza.La politica non ha più alibi per sottrarsi all’impegno di salvare questo nostro Paese da un declino che per troppo tempo abbiamo sottovalutato.Grazie, Presidente.

Vittoriano SolazziPresidente del Consiglio regionale delle Marche

Page 6: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

4

AL

Page 7: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

In Consiglio

Page 8: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

6

AL

15 gennaio

L’ASSEMBLEA APPROVA LA NORMATIVA SULL’USO

TERAPEUTICO DEI CANNABINOIDI

Regolare l’impiego medico dei farmaci cannabinoidi in presenza di particolari e gravi patologie. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge “Disposizioni organizza-tive relative all’utilizzo di alcune tipologie di farmaci nell’ambito del servizio sanita-rio regionale” approvata dall’Assemblea legislativa delle Marche. La pdl intende estendere la reperibilità dei cannabinoidi sia agli enti del servizio sanitario regiona-le sia alle strutture private accreditate che erogano prestazioni in regime ospedalie-ro. L’Aula ha anche approvato la proposta di “Adeguamento del Pear alla normativa

‘Burden Sharing’ e individuazione delle aree non idonee all’istallazione di im-pianti a biomasse e biogas”. In chiusura di seduta, l’approvazione della proposta di programmazione della rete scolastica regionale 2013/2014. I contenuti riguar-dano per ciascuna provincia la riorganizza-zione degli Istituti scolastici e la variazione della loro offerta formativa legata alle varie richieste provenienti dal territorio.

29 gennaio

IN CONSIGLIO LA GIORNATA

DELLA MEMORIA

Quella che è divenuta la data simbolo (27 gennaio) dell’abbattimento dei cancelli del campo di prigionia di Auschwitz si è com-

memorata in Consiglio regionale attraver-so le parole del Presidente dell’Assemblea legislativa, Vittoriano Solazzi, e del Presi-dente della Comunità ebraica di Ancona, Bruno Coen. “Questa pagina buia” - ha affermato Solazzi - “va ricordata non come esercizio retorico, ma nella profonda con-vinzione che ricordare significa anche agi-re concretamente, nel vivere quotidiano, contro ogni forma di discriminazione ed abuso dei diritti fondamentali della per-sona”. Il Presidente della Comunità ebrai-ca di Ancona, Bruno Coen, ha ricordato l’emarginazione ed i soprusi subiti dal po-polo ebraico a seguito dell’adozione delle leggi razziali. Coen ha anche rammentato l’aneddoto legato al bombardamento del 1943 da parte delle Forze Alleate che colpì l’archivio anagrafico della città di Anco-na determinando in tal modo la salvezza di numerosi ebrei che, in conseguenza,

In Consiglio

Page 9: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

7poterono nascondere la loro identità. In chiusura di commemorazione, il minuto di silenzio per tutte le vittime della Shoah e gli applausi dell’Aula per la lettura, da parte della Vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Paola Giorgi, di un passo tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

29 gennaio

PIANO DELLE POLITIChE GIOVANILI, RETE

ECOLOGICA E RECUPERO DEI MEDICINALI

IN CORSO DI VALIDITà

Il Consiglio regionale ha approvato, a lar-ga maggioranza, la proposta di atto ammi-nistrativo relativa al Piano delle Politiche giovanili. Subito dopo, l’Aula ha proce-duto all’approvazione della proposta di legge in materia di tutela del paesaggio e Rete ecologica delle Marche. Approvata all’unanimità anche la proposta di legge concernente gli interventi regionali per il recupero, la restituzione, la donazione, ai fini del riutilizzo, di medicinali in corso di validità. Francesco Comi (presidente della Commissione Salute): “una proposta di so-lidarietà sociale, ma anche di una gestione più accorta delle risorse”. Il consigliere Er-minio Marinelli, tra i primi firmatari della proposta normativa, ha voluto richiamare i principi ispiratori dell’iniziativa: solida-rietà, lotta agli sprechi e riduzione dei co-sti per lo smaltimento dei medicinali.

5 febbraio

NUOVE SOLUZIONI PER L’ELETTRODOTTO

FANO - TERAMO

La Giunta regionale sospenda l’iter avvia-to per la realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo e riprenda tempestivamente un efficace confronto con la società “Ter-na”, allo scopo di verificare ed aggiornare i dati del fabbisogno energetico regiona-

Page 10: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

8

AL

le e possibili, nuove soluzioni tecniche. È questo il contenuto di una risoluzione nata dalla sintesi di diverse mozioni e in-terrogazioni presentate sull’argomento e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. L’auspicio è che si arrivi all’in-dividuazione di “un nuovo e condiviso tracciato, che sia frutto di concertazione con tutto il territorio” e a “concertare le misure compensative in modo trasparen-te”. Diverse le interrogazioni sui disservizi registrati nei voli di collegamento da e per l’aeroporto di Falconara. Nell’intervento dell’assessore Eusebi il richiamo alla ne-cessità di maggiore responsabilità, con rife-rimento diretto all’attività del’Alitalia, e di più attenti controlli. All’assessore Luchetti il compito di illustrare la situazione dell’Isti-tuto superiore di studi musicali Pergolesi in aperta difficoltà per mancanza di fondi.

12 febbraio

GIORNO DEL RICORDO IN CONSIGLIO REGIONALE

L’Assemblea legislativa delle Marche ha celebrato il Giorno del Ricordo, in me-moria dell’esodo degli italiani del confine orientale e di tutte le vittime delle foibe. I consiglieri regionali hanno ascoltato le ri-flessioni del Presidente del Comitato della provincia di Ancona dell’Avgd (Associa-zione Venezia Giulia e Dalmazia) Franco Rismondo che ha ricordato l’importanza della legge approvata lo scorso anno dal

Consiglio regionale. La normativa, ap-provata all’unanimità, si propone di con-servare e rinnovare la memoria dell’esodo degli istriani fiumani e dalmati nel secon-do dopo guerra.

12 febbraio

MODIFICATO LO STATUTO REGIONALE: SCENDONO

A 30 I CONSIGLIERI, NON PIÙ DI SEI GLI ASSESSORI

Un Consiglio regionale composto da 30 consiglieri (più il presidente) e una Giunta regionale formata da non oltre sei assesso-ri. Così l’Assemblea legislativa ha modifi-cato lo Statuto regionale. La deliberazione è stata approvata a maggioranza assoluta (20 voti favorevoli e un solo contrario) e sarà operativa a partire dalla prossima legi-slatura (2015). Si è trattato della seconda e definitiva votazione sull’atto, già approva-to l’11 dicembre scorso. La deliberazione prevede anche che il Presidente del Con-siglio e l’Ufficio di presidenza restino in carica 30 mesi. Approvazione anche per il Piano regionale per la promozione della pratica sportiva e delle attività motorio-ricreative 2013-2015. Il piano, come ha sottolineato nella relazioni introdutti-va la relatrice di maggioranza, Rosalba Ortenzi, punta a “promuovere a livello regionale sport e attività ricreativa come elemento per la salute della persona ma

anche per sviluppo di relazioni sociali e interculturali”.

26 febbraio

VARIANTE AL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI

L’Assemblea ha approvato a maggioranza (19 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti) l’atto amministrativo n. 50, ad iniziativa della Giunta regionale, riguardante la va-riante al Piano regionale di gestione dei rifiuti, volta ad incrementare la raccolta differenziata e perfezionare la gestione dei rifiuti biodegradabili. L’approvazione è giunta al termine della votazione dell’arti-colato e di una lunga serie di emendamenti presentata dal consigliere Enzo Marango-ni (Popolo e Territorio).

5 marzo

PIANO INTEGRATO PER INTERNAZIONALIZZAZIONE

E PROMOZIONE ALL’ESTERO

Via libera in Consiglio regionale (22 favo-revoli e 13 contrari) al Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero per il periodo 2013/2015. Nel-la relazione di maggioranza, la consigliera Maura Malaspina (Udc) ha evidenziato gli ambiti e gli strumenti di intervento a sostegno dei processi in questione, sotto-lineando “la maggior collaborazione tra i vari livelli istituzionali e le Camere di Commercio, l’istituzione dei PAT (Pun-ti di assistenza tecnica), l’introduzione dei voucher per le micro-piccole-medie imprese, la promozione di filiere e reti, la cooperazione tra sistemi territoriali e partenariati”. Il relatore di minoran-za Raffaele Bucciarelli (Fed.Sinistra) ha parlato di “atto importante e di novità in-teressanti per i giovani”, ma ha anche ri-levato forti criticità, motivo del suo voto contrario.

Page 11: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

9

Page 12: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

10

AL

Si è costituito il 16 marzo il gruppo as-sembleare “Centrodestra Marche” com-posto da quattro consiglieri, Francesco Acquaroli e Giulio Natali, ex Pdl, e Franca Romagnoli (consigliera segreta-rio dell’Assemblea legislativa) e Daniele Silvetti, entrambi ex Fli. Un gruppo - hanno detto i consiglieri nel corso della Conferenza stampa di presentazione

- aperto a chi dovesse riconoscersi nei valori che sono e restano quelli del cen-trodestra. Sempre per quel che concerne l’assetto dei gruppi consiliari, c’è da re-gistrare l’adesione del consigliere Enzo Marangoni (ex Popolo e Territorio) al gruppo misto.

12 marzo

DIFESA DEL LITORALE CONTRO I DANNI DELL’EROSIONE

Seduta quasi interamente dedicata al tema dell’erosione costiera a partire da numero-se interrogazioni e mozioni abbinate. Al termine del dibattito è stata approvata una risoluzione sull’argomento, che impegna il Presidente e la Giunta a “continuare ed intensificare l’azione positiva intrapresa, ribadendo la priorità strategica della difesa della costa”; ad individuare “nuove risorse finanziarie, anche tramite altri canali di finanziamento, per sostenere le azioni in merito, al fine di salvaguardare il compar-to turistico”, nonché a “procedere, quanto prima, alla revisione del vigente Piano di Gestione Integrata delle Aree Costie-re”. Parere favorevole è stato espresso in ordine a due emendamenti a firma Ac-quaroli e Cardogna: il primo inerente l’in-dividuazione di alcune zone di intervento, il secondo riguardante “il protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo”.

20 marzo

RIChIESTA DI ISTITUZIO-NE DI UNA COMMISSIONE DI INChIESTA SU EOLICO,

BIOGAS E BIOMASSE

Dopo le comunicazioni del Presidente

della Giunta regionale, Gian Mario Spac-ca, e dell’assessore alle Energie rinnovabili, Sandro Donati, in merito alle indagini del-la Magistratura legate alle autorizzazioni rilasciate per il parco eolico e gli impianti alimentati a biogas e biomasse, ventidue consiglieri regionali hanno avanzato ri-chiesta di istituire una commissione di in-chiesta sull’argomento.

26 marzo

IN CONSIGLIO ENTRA LA FERMANA LETIZIA

BELLABARBA

Approvato il Programma triennale regio-nale per le aree protette 2013/2015 che prevede 3,2 milioni di euro e finanziamen-ti sia per progetti “di rete” a regia regio-nale, sia per le singole aree protette. Tra le novità figura l’attuazione di una Infra-struttura Verde Regionale con il compito di tutelare la biodiversità, in ottemperanza alle indicazioni della Commissione euro-pea per il 2020. Licenziata all’unanimità la proposta di legge inerente la promozione e valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale: un riconoscimento formale di attività agricola che la legge attribuisce alla tartuficoltura, nonché “la valorizzazione del patrimonio autoctono attraverso una serie di regole precise sulla gestione e la tu-tela”. In Consiglio entra la fermana Letizia Bellabarba al posto di Paolo Petrini eletto in Parlamento.

16 aprile

DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI TRASPORTO

PUBBLICO LOCALE

Approvata con 19 voti favorevoli, un contrario e 6 astenuti la proposta di leg-ge contenente le “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale”. Si tratta di una norma “ponte” in attesa dell’approvazione della normativa generale e complessiva. Nella proposta di legge si ridisegna la rete dei trasporti, si de-finiscono le competenze degli Enti locali nella fase di programmazione, il ruolo del trasporto pubblico locale come servizio sociale a garanzia delle fasce più deboli e svantaggiate, i costi di gestione, l’ottimiz-zazione dei servizi, delle risorse e dei mez-zi anche attraverso una diversificazione del loro utilizzo, perseguendo gli obiettivi della riduzione del traffico e della tutela ambientale. Relatori sull’atto il presidente della IV Commissione, Enzo Giancarli, e il consigliere Massimo Binci.

Seduta del 23 aprile

SOCIETà PUBBLICA PER LA FANO-GROSSETO

Via libera dall’Assemblea alla proposta di legge inerente la costituzione di una socie-tà pubblica di progetto per la realizzazione

Nuovi gruppi in consiglio

Page 13: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

11dell’arteria stradale Fano-Grosseto. L’atto è stato approvato con 40 voti favorevoli e il solo voto contrario di Binci (Sel), dopo un ampio dibattito concluso dal presidente della Giunta Gian Mario Spacca che ha ri-badito “l’importanza strategica di un’ope-ra che attende da oltre trent’anni di essere completata”. Semaforo verde anche per la proposta di legge riguardante la promozione di azioni istituzionali contro la violenza sulle donne e contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale.Previsto un rapporto illustrativo annuale, che la Giunta dovrà presentare al Consi-glio regionaleAl termine della seduta, l’Aula ha nomina-to la commissione di inchiesta sul biogas.

a cura di Luca Battistonie Paola Cecchini

RACCOLTA DI FIRME A SANT’ELPIDIO A MARE (23 aprile) Duemila firme a difesa dell’in-tegrità dell’ospedale di Sant’Elpidio a Mare. A consegnarle al Presidente Solazzi ed all’Ufficio di Presidenza una delegazione del Consiglio comunale e del Comitato cittadino di Sant’Elpidio che avevano chiesto l’incontro attraverso il consigliere segretario Franca Romagnoli.

INCONTRO PER L’OSPEDALE DI CAGLI (11 aprile) Incontro del Presidente Solazzi e dei ca-pigruppo consiliari con una delegazione di sindaci, rappresentanti del Comitato per la difesa dell’o-spedale e semplici cittadini. Al centro dell’attenzione la riconversione della struttura in Casa della salute. “Sono convinto - ha sottolineato Solazzi - che vadano attivate tutte le necessarie procedure di razionalizzazione dell’esistente, ma agendo con coerenza, trasparenza”.

“ENTROTERRA PESARESE PENALIZZATO” (23 aaprile) Il No dei sindaci alla riforma sanita-ria che penalizza l’entroterra pesarese. Lo ha ribadito alla Conferenza dei capigruppo ed al Presidente del Consiglio Solazzi una delegazione di amministratori dei piccoli comuni. Al centro dell’incontro le ipotesi di riduzione dei posti letto, in particolare negli ospedali della zona montana.

Sanità e ospedali

Page 14: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

12

AL

di Luca Battistoni

Le comunicazioni dell’assessore all’Ener-gia, Sandro Donati, del Presidente della Giunta, Gian Mario Spacca, ed il dibattito che ne è scaturito hanno caratterizzato la seduta assembleare del 20 marzo scorso. La vicenda delle autorizzazioni alla realiz-zazione delle centrali a biogas è pesante-mente piombata alla ribalta della cronaca in conseguenza dell’avvio delle indagini della Magistratura proprio sulle procedure autorizzatorie che hanno peraltro deter-minato la sospensione del responsabile del procedimento.

Coinvolta anche la Corte Costituzionale

“Le indagini riguardano questioni relative a funzionari ed alcune ditte e professioni-sti - ha riferito l’assessore Donati - In meri-to a ciò vige il segreto istruttorio e, quindi al momento non è possibile informare più dettagliatamente sugli elementi che han-no fatto avviare l’indagine della Procura e quali saranno i successivi riscontri. Ad ogni modo confido pienamente nell’ope-

rato della Magistratura”.Nelle sue comunicazioni Spacca ha fatto riferimento alla chiamata in causa della Corte Costituzionale ai fini di una inter-pretazione autentica della vicenda. “È stata coinvolta la Corte Costituzionale - ha detto - rispetto ai profili di legittimi-tà della nostra programmazione, io sono curioso, quanto lo sono i nostri amici dei comitati, di sapere come la Corte Costitu-zionale uscirà da questa vicenda”. E ancora, sul piano politico, “C’è sempre una respon-sabilità politica in tutto quello che accade nella Regione, perché la Regione è una ed il suo Presidente la rappresenta in tutte le sue parti e, quindi, non c’è sottrazione di responsabilità, credo, però, che ci debba essere anche una valutazione in termini di buon senso, perché questo sia valutato e non accada più; approfondire la cosa, ve-rificarla in modo tale che ci siano anche, su queste procedure, delle rettifiche, delle valutazioni, degli approfondimenti che ci portano a migliorare questa procedura”.

Persi dieci anni di sviluppoAl termine dei due interventi, hanno via via preso la parola numerosi consiglieri re-

gionali, primo tra i quali, Francesco Mas-si. “L’intera vicenda rappresenta la fine ed il fallimento del PEAR e, con esso, la perdita di dieci anni di sviluppo”. “Ce n’è abbastanza - ha affermato Massi - per met-tere insieme i presupposti per la richiesta di istituire una Commissione d’inchiesta”. Appello poi raccolto da altri colleghi con-siglieri. Per Raffaele Bucciarelli “nessuno può gioire per una vicenda del genere che ha ripercussioni negative anche sulla salva-guardia dell’ambiente, del paesaggio, della salute dei cittadini e insieme sulla possibi-lità di produrre energia da fonti rinnovabi-li”. “Si è creato un clima - ha aggiunto - per cui gli uffici si sono sentiti quasi immuni mentre sono mancate completamente le consultazioni con i territori”. Il consigliere Roberto Zaffini ha invitato la Giunta re-gionale a rivedere il suo operato e “ad agire bene per il futuro, all’insegna della traspa-renza e di una vera Green Economy”. Il consigliere segretario Moreno Pieroni ha affermato “Vedremo da parte della magi-stratura, se questo coinvolgimento sarà definito, mi auguro che questo non sia, pri-mo per loro e poi per la Regione perché si rimetterebbe in discussione il rapporto di

Biogas: necessariauna valutazioneapprofondita

Energie rinnovabili

Page 15: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

13fiducia tra le istituzioni del territorio, i cit-tadini e questo ente sovracomunale”. Ag-giungendo infine l’invito“ad un confronto forte, continuo con i territori, con le am-ministrazioni, con i Sindaci e, in particolar modo, con i comitati”. A seguire il consi-gliere Enzo Marangoni che ha sottolineato come “una Commissione di inchiesta non sarebbe solo opportuna, ma assolutamente doverosa e necessaria”. In una vicenda che chiama in causa la Magistratura, “chi deve sentirsi parte lesa - ha rilevato - è l’intero popolo marchigiano”.

Necessario aggiornare il PearFrancesco Comi: “credo che nel merito dell’indagine dobbiamo consentire alla magistratura di fare il suo lavoro”. Un in-vito infine alla Giunta “non solo a studiare gli aggiornamenti al PEAR, che saranno necessari, ma anche a valutare una proposta di legge per inasprire le sanzioni ammini-strative nei confronti di tutte quelle im-prese che producono danni ambientali e, alla reiterazione del danno, revocare tutte le autorizzazioni”. Il consigliere Francesco Acquaroli, nel suo intervento, ha voluto subito esprimere solidarietà nei confronti dei territori che sono stati colpiti, in que-sti mesi, da uno stress dovuto al proliferare di centrali a biogas e che oggi, dopo i fatti dell’ultima settimana, si sentono traditi dalle istituzioni marchigiane. “Sicuramen-te - ha detto - la magistratura saprà fare il suo corso, ma la politica deve imparare ad intervenire in anticipo sui problemi e non rincorrere soluzioni improbabili”.

Obiettivi del burden sharingLa Vicepresidente Paola Giorgi ha invi-tato a far meglio per il futuro, guardando agli obiettivi fissati dal burden sharing. “In merito alla proposta di Commissione d’inchiesta - ha affermato - io sono total-mente contraria, perché sarebbe prematu-ra, assurda ed inadeguata a fornire risposte concrete su questa vicenda”. Per la consi-gliera Elisabetta Foschi la Commissione di inchiesta sarebbe invece utile. “Non so come finirà questa vicenda - ha rileva-to - ma una cosa è certa, la Regione deve

Costituita la Commissione d’inchiesta Nella seduta del 23 aprile il Consiglio ha nominato la commissione d’inchiesta sul-le autorizzazioni inerenti gli impianti regionali biogas e biomasse. La commissione (di cui fanno parte i Consiglieri.Comi, Giancarli, Giorgi, Perazzoli, Carloni, Massi, Traversini, Foschi, Acquaroli, D’Anna, Bucciarelli) dovrà presentare all’Assemblea le proprie conclusioni entro 5 mesi, mentre tra 15 giorni dovrà eleggere nel proprio seno presidente e vice.

Page 16: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

14

AL

rivedere il rapporto con i territori, aprirsi ai comitati ed al contributo dei cittadini, oltre che esercitare un più attento control-lo sull’operato dei servizi”. Il capogruppo del Pd, Mirco Ricci, si è detto fiducioso perché “il Consiglio, strumenti utili, ne-cessari, obbligatori, se li è già dati, avendo votato il piano delle aree non idonee e non vi è nulla in contrario nell’ipotesi di istitu-ire una Commissione d’inchiesta”.

“Tornare sulla via virtuosa”Un imperativo per Dino Latini è quello di “tornare sulla via di una virtuosità che è in funzione di tutti cittadini che, attraverso le energie rinnovabili, possono e potranno avere un risparmio di costi per le risorse a disposizione personali, della famiglia, delle imprese ed avere, nello stesso tem-po, una migliore tutela del territorio”. Il consigliere Adriano Cardogna ha cercato il lato positivo anche in una vicenda che ha chiamato in causa la Magistratura, cioè “l’avvio di un tavolo di lavoro per una rilet-tura normativa nella materia e l’individua-zione dei punti contenuti nel comunicato congiunto tra la Regione e i comitati”. Più duro il consigliere Giulio Natali, “Qui ci sono responsabilità politiche, Presidente Spacca, che non sono solo quelle di avere capito, oggi, che bisognava incontrare i co-mitati, sentire i Consigli comunali o altro, ma certe assurdità dovevano far pensare”. Ultimo intervento, in ordine di tempo, quello del consigliere Valeriano Camela, “su queste procedure è in corso un appro-fondimento da parte della magistratura e ne vedremo gli esiti alla fine di questo percorso, speriamo che sia breve, nel frat-tempo non possiamo che condividere le decisioni assunte dalla Giunta regionale in merito alla sospensione cautelativa dei tecnici incaricati, così come la decisione di non sospendere le autorizzazioni già con-cesse per evitare eventuali appesantimenti di bilancio ed eventuali forti risarcimenti a carico della Regione”.

Page 17: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

15

Page 18: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Il dodicesimoPresidente

Giorgio Napolitanorieletto Capo dello Stato

Page 19: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 20: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 21: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

di Anna Isidori

“Mi accingo al mio secondo mandato, senza illusioni e tanto meno pretese di am-plificazione ‘salvifica’ delle mie funzioni. Eserciterò piuttosto con accresciuto senso del limite, oltre che con immutata impar-zialità, quelle che la Costituzione mi attri-buisce. E lo farò fino a quando la situazione del Paese e delle istituzioni me lo suggerirà e comunque le forze me lo consentiranno”.È così che Giorgio Napolitano si rivol-ge alle Camere riunite in seduta comu-ne, illustrando la scelta di accettare una candidatura che l’ha portato ad essere il dodicesimo Presidente della Repubblica. Per la prima volta nella storia succedendo

semplicemente a se stesso. Non era nelle sue intenzioni, varcare di nuovo la soglia del Quirinale; le valigie le aveva già pre-parate da tempo, apprestandosi a iniziare la sua attività di senatore a vita, così come contemplato per gli ex Presidenti. Ma i tre giorni horribilis della Repubblica l’hanno indotto a serrare le fila ed a formulare quel-la risposta positiva richiestagli a gran voce dal centrosinistra, dal centrodestra, dai Presidenti delle Regioni, da una situazione di incredibile incertezza e preoccupazione per le sorti di un Paese oppresso dalla crisi economica, senza un Governo a due mesi dalle elezioni, intorpidito dalle difficoltà interne dei partiti, primo fra tutti il Pd. Al sesto scrutinio - bocciati Marini e Pro-

di - Napolitano ha raggiunto la vetta delle 738 preferenze, seguito da Stefano Rodotà che, raccogliendone 217, ha messo insie-me i voti del Movimento 5 stelle e di Sel. Così hanno decretato i 1007 grandi elet-tori, (945 parlamentari, quattro senatori a vita, 58 delegati regionali) percorrendo una strada che, alla vigilia di uno degli ap-puntamenti più importanti per la Repub-blica, nessuno pensava di dover imboccare.Non che in altre epoche il risultato sia sta-to immediato, ma sicuramente i problemi sul tappeto ed il contesto generale erano completamente diversi. Tanto per tener fede alla memoria storica, soltanto due Presidenti sono stati eletti al primo scru-tinio, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio

Una scelta di continuitàper il bene del Paese

Page 22: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Vittoriano Solazzi, Presidente del Consiglio regionale“Il discorso del Presidente Napolitano guarda al futuro, è un discorso di fiducia e di speranza. Ritengo che la politica non abbia più alibi per sottrarsi all’impegno di salvare questo nostro Paese da un declino che per troppo tempo abbiamo sottovalutato”

Gian Mario Spacca, Presidente della Giunta regionale“La fiducia che la persona di Napolitano genera in tutta la comunità nazionale rappresenta un solido fondamento sui cui poter ricostruire stabilità economica, coesione sociale e una rinnovata credibilità delle istituzioni”

Giacomo Bugaro, Vicepresidente del Consiglio regionale“Il plebiscito raccolto da Napolitano è un risultato per la stabilità e il futuro dell’Italia... mi auguro che su questo risultato si costruisca una solidarietà nazionale per un governo che ridia fiducia ai cittadini e ai mercati”

Page 23: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

21

Ciampi. Quattro scrutini per Luigi Einau-di, Giovanni Gronchi e lo stesso Napolita-no nel 2006. Nove per Antonio Segni, 16 per Sandro Pertini e Oscar Luigi Scalfaro, 21 per Giuseppe Saragat e addirittura 23 per Giovanni Leone. Altre storie.Questa volta il settennato si chiude e si riapre: nulla che vada contro il dettato costituzionale, che - come dirà lo stesso Napolitano - “lascia schiusa una finestra per tempi eccezionali”, ma sicuramente un evento che sta a rimarcare le difficoltà che sovrastano il presente.Dunque, a salire fino al Colle, per strap-pare il consenso sperato - vale a dire una ricandidatura più volte negata negli ultimi mesi dallo stesso Napolitano - i rappresen-tanti del Pd, del Pdl, della Lega Nord, di Scelta Civica e un’ampia delegazione dei Presidenti delle Regioni, che non hanno potuto fare a meno di porre sul piatto della bilancia il momento di grave impasse. E proprio a questi Presidenti, Napolitano ha voluto dedicare un passo del suo discor-

so d’insediamento: “Mi sono apparsi par-ticolarmente sensibili alle incognite che possono percepirsi al livello delle istituzio-ni locali, maggiormente vicine ai cittadini, benché ora alle prese con pesanti ombre di corruzione e di lassismo. Istituzioni che ascolto e rispetto, in quanto portatrici di una visione non accentratrice dello Stato, già presente nel Risorgimento e da perse-guire finalmente con serietà e coerenza.”“La fiducia che la persona di Napolitano genera in tutta la comunità nazionale - evi-denzierà il Presidente della Giunta mar-chigiana, Gian Mario Spacca, nelle prime dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa - rappresenta un solido fondamen-to su cui poter ricostruire stabilità eco-nomica, coesione sociale e una rinnovata credibilità delle istituzioni, in questo pas-saggio così delicato per la politica italiana.” Ed ancora: “Il Presidente Napolitano si è impegnato con estrema generosità in que-sti sette anni per il bene dell’Italia, ora la sua generosità si rinnova per ispirare un

nuovo mandato decisivo per il nostro Pae-se. Rivolgo al Presidente della Repubblica l’augurio più affettuoso di buon lavoro, a nome della comunità marchigiana”.Quella Comunità marchigiana che il Capo dello Stato ha incontrato per ben tre volte nel corso del suo primo mandato ed a cui nel 2008, partecipando ad un incontro per ricordare l’economista Giorgio Fuà, ha vo-luto dedicare “un omaggio profondamente sentito per quello che qui si è trasformato e si è costruito, in una singolare sintonia tra realtà produttive, istituzioni e società civile, in una sostanziale armonia con le caratteristiche tradizionali dei valori e dei comportamenti della gente marchigiana”.E profondo compiacimento per l’elezio-ne di Napolitano viene espresso anche dal Presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi:“Dopo il deplorevo-le spettacolo di un Parlamento incapace di rappresentare l’Italia delle persone per bene esprimo profonda gratitudine al Pre-sidente Napolitano per aver accettato di

Page 24: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

22

AL

La biografia di Napolitano

Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925. sposato con Clio Bittoni, ha due figli, Giovanni e Giulio. Si è laureato in giurisprudenza nel dicembre 1947 pres-so l’Università di Napoli con una tesi in economia politica. Fin dal 1942 ha fatto parte di un gruppo di giovani antifascisti e ha aderito, nel 1945, al Partito Comuni-sta Italiano, di cui è stato militante e poi dirigente fino alla costituzione del Parti-to Democratico della Sinistra. Dall’au-tunno del 1946 alla primavera del 1948 ha fatto parte della segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal senatore Paratore. Ha inol-tre partecipato attivamente al Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita nel 1947. È stato eletto alla Ca-mera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte - tranne che nella IV legislatura - fino al 1996. Nell’ottava e nella nona Legislatura è stato Presidente del Gruppo dei deputati comunisti. Negli anni ‘80 si è impegnato in particolare sui problemi della politica internazionale ed europea. Dal 1989 al 1992 è stato mem-bro del Parlamento europeo. Il 3 giugno 1992 è stato eletto Presidente della Came-ra dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell’aprile del 1994. Nella dodicesima legislatura ha fatto nuovamente parte della Commissio-ne affari esteri ed è stato Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Non più parla-mentare, è stato Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione ci-vile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998. Dal 1995 al 2006 è sta-to Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo. Rieletto deputato europeo nel 1999, è stato, fino al 2004, Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento eu-ropeo. Nel 2003 è stato nominato Presi-dente della Fondazione della Camera dei deputati dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il 23 settembre 2005 è stato nominato senatore a vita dal Pre-sidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e nel 2006 è stato eletto Presiden-te della Repubblica con 543 voti.

Presidente della Repubblica

Page 25: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

proseguire il suo mandato e di porsi come unico punto di riferimento istituzionale per aiutare il Paese ad uscire fuori da una crisi che è economica, politica, sociale e culturale. L’Italia ha bisogno di un Capo dello Stato garante dell’unità nazionale, che sappia esercitare un deciso ruolo po-litico.” E più avanti: “Il discorso del pre-sidente Napolitano guarda al futuro, é un discorso di fiducia e di speranza. Ritengo che la politica non abbia più alibi per sot-trarsi all’impegno di salvare questo nostro Paese da un declino che per troppo tempo

abbiamo sottovalutato”Per Giacomo Bugaro, Vicepresidente del Consiglio, “il plebiscito raccolto da Na-politano, rieletto dalle forze politiche responsabili di Pdl, parte del Pd, Lista Civica, è un risultato per la stabilità e il futuro dell’Italia. Ho votato convinta-mente Napolitano, contro gli estremisti del Movimento 5 stelle, Sel e di parte del Pd, che non hanno compreso il bisogno di governabilità dell’Italia.” Ed ancora: “Mi auguro che su questo risultato si costruisca una solidarietà nazionale per formare un

Governo che ridia fiducia ai cittadini ed ai mercati con provvedimenti mirati e conte-nuti nel lavoro dei dieci saggi.”Plauso generale, allora, per un Presiden-te che nel suo discorso d’insediamento non risparmia nessuno, puntando il dito contro il prevalere nello scenario politico di “contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di con-venienza, tatticismi e strumentalismo”. “Il fatto che in Italia si sia diffusa una sorta di orrore per ogni ipotesi d’intese, alleanze, mediazioni, convergenze tra forze politi-

Page 26: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Art. 83Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato.L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi della assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.

Art. 84Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici.L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.L’assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.

Art. 85Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati re-gionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro ces-sazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica.

Art. 86Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repub-blica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.

Art. 87Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.Può inviare messaggi alle Camere.Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di ini-ziativa del Governo.

Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i re-golamenti.Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i tratta-ti internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere.Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.Presiede il Consiglio superiore della magistratura.Può concedere grazia e commutare le pene.Conferisce le onorificenze della Repubblica.

Art. 88Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, scio-gliere le Camere o anche una sola di esse.Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo man-dato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. (*)NOTE:(*) Il secondo comma dell’art. 88 è stato sostituito dall’art. 1 della legge costituzionale 4 novembre 1991, n. 1.Il testo originario del comma era il seguente: «Non può esercita-re tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato.»

Art. 89Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la re-sponsabilità.Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei mini-stri.

Art. 90Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti com-piuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradi-mento o per attentato alla Costituzione.In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.

Art. 91Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.

COSTITUZIONE ITALIANATitolo II. Il Presidente della Repubblica

Page 27: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 28: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Franca Romagnoli, Consigliere Segretario Ufficio di Presidenza “Una elezione che ha mostrato tutta l’incapacità della classe politica italiana a risolvere qualsiasi necessità della Nazione, compresa la fondamentale elezione del proprio Presidente, ma per fortuna, ha anche mostrato tutta la generosità e il vivo senso delle istituzioni di questo uomo, Napolitano, che data l’età aveva diritto a riposarsi e ha risposto ‘presente’!”

Moreno Pieroni, Consigliere Segretario Ufficio di Presidenza “Il risultato delle elezioni chiedeva il cambiamento. Di fronte però ad una situazione di stallo, la sua rielezione è la risposta migliore che il Parlamento poteva dare, perchè Giorgio Napolitano incarna quello spirito di coesione sociale e nazionale, di cui il Paese ha un estremo bisogno, per uscire dalla crisi economica e politica in cui siamo precipitati”

Paola Giorgi, Vicepresidente del Consiglio regionale “Il Presidente Giorgio Napolitano, in un momento di grande difficoltà per il Paese, è stato esempio di fermezza e responsabilità. Lo psicodramma istituzionale cui ci ha condannato un’ incerta rappresentanza parlamentare è stato risolto dal forte senso delle Istituzioni che il Presidente Napolita-no ha incarnato. Le sue parole rivolte, dopo la rielezione, alle Camere riunite, sono pesanti come pietre. Di questo, oggi, ringrazio il Presidente Napolitano”

Le foto che illustrano le pagine dedicate all’elezione del Presidente della Repubblica sono tratte da www.quirinale.it

Page 29: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

27che diverse - dice - è segno di una regressio-ne, di un diffondersi dell’idea che si possa fare politica senza conoscere o riconoscere le complesse problematiche del governare la cosa pubblica e le implicazioni che ne discendono in termini, appunto, di media-zioni, intese, alleanze politiche”.Per un Presidente che considera “imper-donabili” la mancata riforma della legge elettorale del 2005 ed il nulla di fatto in materia di mirate riforme della seconda parte della Costituzione; che dice no alla “contrapposizione tra piazza e Parlamen-to” e che, pur non mancando di apprezzare la Rete, ricorda come una partecipazione realmente democratica necessiti, comun-que, di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti “da vincolare all’imperativo costituzionale del metodo democratico”. Nel 2012, commemorando a Pesaro il 25 aprile, Napolitano aveva evidenziato la ne-cessità di un rinnovamento da parte della politica e dei partiti per “cercare e con-cretizzare risposte ai problemi più acuti, confrontandosi fattivamente col Governo fino alla conclusione naturale della legisla-tura”. “Debbono fare la loro parte - aveva aggiunto - le istituzioni, dal Parlamento e dal Governo nazionale ai Comuni, peral-tro condizionati oggi da gravi ristrettezze. Dobbiamo fare tutti la nostra parte, con realismo, consapevolezza, senso di respon-sabilità, sapendo che le possibilità di ripre-sa e di rilancio dello sviluppo economico e sociale del Paese, sulla base di una giusta distribuzione dei sacrifici necessari, sono legate anche a un grande insieme di contri-buti operosi e di comportamenti virtuosi che vengano dal profondo della società e ne rafforzino la coesione”.Un richiamo rimasto lettera morta, visto quanto accaduto?Il monito, questa volta, non lascia vie d’u-scita: “Ho il dovere di essere franco: se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato - ha detto Napolitano davanti alle Camere - non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese”. E non basterà applaudire per sentirsi sollevati da ogni responsabilità.

DEPUTATI PD Enrico LettaEmanuele LodoliniMarco MarchettiMariastella Bianchi Irene ManziLuciano AgostiniPiergiorgio Carrescia Paolo PetriniAlessia Morani SENATORI PD Camilla FabbriRiccardo NenciniSilvana AmatiFrancesco VerducciMario Morgoni

DEPUTATI SEL Lara Ricciatti DEPUTATI PDL Simone BaldelliIgnazio Abrignani SENATORI PDL Remigio Ceroni

DEPUTATI LISTA CIVICA MARCHE Maria Valentina Vezzali

SENATORI LISTA CIVICA MAR-CHE Maria Paola Merloni DEPUTATI MOVIMENTO 5 STELLE Donatella AgostinelliAndrea CecconiPatrizia Terzoni SENATORI MOVIMENTO 5 STELLE Serenella Fucksia

DELEGATI REGIONALI

Gian Mario Spacca (Presidente della Giunta regionale)

Vittoriano Solazzi (Presidente del Con-siglio regionale)

Giacomo Bugaro (Vice Presidente del Consiglio regionale)

I grandi elettori delle Marche

Il Presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi a Roma con Eros Brega, Coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni.

Page 30: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 31: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato non

esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al Paese

Page 32: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

30

AL

Un’analisi completa e sistematica dell’or-dinamento regionale ad oltre quarant’an-ni dall’istituzione delle stesse Regioni a Statuto ordinario, a quasi un decennio dal-la riforma del titolo V della Costituzione e dopo sette dall’approvazione del nuovo Statuto marchigiano, avvenuta nel marzo del 2005. È quella offerta dal volume “Li-neamenti di diritto costituzionale della Regione Marche”, curato da Licia Cali-fano, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Urbino e membro dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, e Giulio Maria Salerno, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Macerata. Ventitre gli autori, collegati alle Università marchi-giane che hanno permesso di affrontare diversi aspetti dei percorsi compiuti negli ultimi anni.“Come si evince dallo stesso volume - ha sottolineato il Presidente del Consiglio re-gionale, Vittoriano Solazzi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’i-niziativa - il regionalismo italiano e quello marchigiano sono ancora in via di comple-tamento. La Regione Marche, però, è tra le più virtuose”. Ed in tal senso lo stesso Solazzi evidenzia alcune tappe importanti: “Nel 2004 è stata approvata la nuova legge elettorale; nel 2005 è stato adottato il nuo-vo Statuto; nel 2007 si è dato vita al Consi-glio delle autonomie locali; un anno dopo al Consiglio dell’economia e del lavoro ed alle Autorità di garanzia indipendenti. All’assetto dell’autonomia marchigiana manca un ultimo tassello: la modifica del regolamento del Consiglio”.Nel contesto del regionalismo italiano, quella delle Marche viene considerata

un’esperienza interessante e peculiare proprio per quanto concerne il ruolo da assegnare all’ente Regione nell’assetto isti-tuzionale complessivo e, su altro fronte, rispetto alla nuova fisionomia degli equi-libri interni e nel rapporto con gli altri enti infraregionali. I curatori del volume tengono a precisare che “lo scopo finale è quello di fornire un contributo ai decisori regionali per quanto riguarda i futuri passi da compiere per il completamento del me-desimo modello regionale”. Inserito nella collana “Diritto costitu-zionale regionale” (diretta da Pasquale

Presentato il volume curato da Licia Califano e Giulio Maria Salerno

Costanzo e Antonio Ruggeri) per la Giap-pichelli Editore, “questo libro - come ha ribadito anche il Presidente Solazzi - è una bussola per orientarsi, nel migliore dei modi, nel diritto regionale attualmente in vigore nelle Marche”. Presente alla confe-renza stampa anche Gianluca Busilacchi che, nella sua doppia veste di consigliere regionale e docente dell’Università di Ma-cerata” ha contribuito alla realizzazione del volume, nuovamente al centro dell’at-tenzione nel corso di un convegno previ-sto per il prossimo mese di maggio.

A.Is.

Una bussola per orientarsinel diritto regionale

Page 33: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

31

Marche, Italia, Europa. Il progetto “I giovani e le istituzioni”, avviato nel 2011 dall’Assemblea legislativa in collaborazio-ne con l’Ufficio scolastico regionale, dopo gli incontri nelle scuole, le lezioni in Con-siglio regionale e la visita del Parlamento italiano ha raggiunto la tappa finale di Bruxelles. Una delegazione di 35 studen-ti di scuole superiori, accompagnata dal Presidente del Consiglio regionale Vitto-riano Solazzi ha vissuto per due giorni una “full immersion” nelle istituzioni europee, per capirne meglio il ruolo, le funzioni e l’organizzazione. “I ragazzi hanno vissu-to questa esperienza con interesse ed en-

tusiasmo - ha commentato il Presidente Solazzi - L’obiettivo del progetto è stato quello di avvicinare i giovani a tutti i livelli istituzionali, da quello regionale a quello comunitario, aiutandoli a diventare consa-pevoli dei loro diritti e doveri di cittadini marchigiani, italiani e europei”. Il primo appuntamento si è svolto in Rue Belliard, sede del Comitato delle regioni, organo consultivo e di collegamento con i cittadi-ni, le imprese e gli enti locali. Poi l’ingresso nell’Espace Leopold, sede del Parlamento comunitario, dove i giovani, attraverso il gioco “Role play game”, hanno compreso la formazione delle leggi, i meccanismi

Full immersion a Bruxelles per 35 studenti marchigiani

della negoziazione e della comunicazione. Nel corso della visita il Presidente Solazzi ha incontrato anche alcuni funzionari del-la Direzione generale impresa e lavoro per confrontarsi sulle nuove linee di sviluppo dei fondi comunitari 2014-2020 destinati a imprenditorialità, formazione professio-nale e lavoro. “Il bilancio di questo progetto è senz’altro positivo - ha concluso il Presidente - Avvi-cinare le nuove generazioni alle istituzioni è il modo migliore per ricostruire la fidu-cia nella partecipazione democratica e nel futuro”.

L.V.

Ultima tappa del progetto “I giovani e le istituzioni” avviato nel 2011 dall’Assemblea legislativa delle Marche in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale

Page 34: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

32

AL

Coraggio, ricerca, innovazione, inter-nazionalizzazione. Sono queste le paro-le d’ordine lanciate dal Presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, nell’ambito dell’incontro per la consegna del premio “Autori di Marca”, ospitato a “Tipicità”, la manifestazione enogastro-nomica di Fermo, giunta alla sua ventu-nesima edizione e patrocinata dallo stesso Consiglio regionale.“Le Marche - ha sottolineato Solazzi - han-no sempre ammortizzato meglio di altre regioni i momenti di crisi, ma questa volta occorre una marcia in più. Non è possibile aspettare semplicemente che passi la not-tata. La nostra speranza è affidata a quegli imprenditori che con professionalità scel-gono nuove strade, che hanno il coraggio di osare, che mettono al centro della loro

“Un atto di fiducia verso i nostri imprenditori”

Consegnati a “Tipicità” i riconoscimenti a protagonisti dell’economia marchigiana. Il premio “Autori di marca” è andato alla “Gambini meccanica” di Pesaro

azione anche e soprattutto la crescita delle risorse umane. Questo premio è un atto di fiducia nei loro confronti”.La menzione speciale della presidenza quest’anno è andata alla “Gambini Mecca-nica” di Pesaro, azienda specializzata nella produzione di organi di trasmissione mec-canici ad alta precisione che trovano ap-plicazione in molteplici settori industriali. Nata nel 1978 come realtà artigianale, oggi è un’azienda certificata, tecnologicamente avanzata e all’avanguardia.Nel corso dell’incontro - coordinato dal direttore della Scuola di Giornalismo di Urbino, Giannetto Rossetti - altre due si-gnificative realtà marchigiane sono state chiamate ad illustrare le tappe di un gran-de successo, fatto di impegno e innova-zione: il calzaturificio “Loriblu” di Porto

Sant’Elpidio e “iNature” di Monte Urano. Il primo nasce, anche in questo caso, come esperienza artigianale, ma sul finire degli anni ’70 diventa un prestigioso esempio del Made in Marche; il secondo è un giovane marchio di custodie per iPhone biodegra-dabili al 100%, che ha già vinto il rinomato Premio internazionale “Innovations 2012 Design and Engineering Award”.Esperienze imprenditoriali portate ad esempio, che nella loro rappresentazione concreta ben si sono coniugate con l’esi-bizione del soprano Francesca Carli e del tenore Enrico Giovagnoli degli “Opera-pop”, che hanno regalato un altro grande momento di qualità, fondendo il linguaggi della musica pop con l’esperienza del tea-tro lirico.

A.Is.

Tipicità

Page 35: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

33

Luigino Gambini della “Gambini Mecca-nica” di Pesaro: “Lavoriamo molto sulla ricerca e sulla formazione del personale. Questa è la prima chiave del successo, è una grande ricchezza che non deve essere di-spersa. Per il futuro vedo un’azienda com-pletamente innovata ed è per questo che continuiamo ad investire sulla tecnologia”.

Luca Torresi della “iNature” di Monte Urano: “Quando si decide di fare un inve-stimento occorre crederci fino in fondo e serve la capacità di creare un prodotto uni-co da immettere sul mercato. Insomma, idee, voglia di fare e un pizzico di fortuna che non guasta. La nostra custodia biode-gradabile nasce da questi due presupposti”.

Sara Cuccù della “Loriblu” di Porto Sant’Elpidio: “Sostenere un’eredità come quella di “Loriblu” è un grande onore, ma anche una grande responsabilità. I miei genitori mi hanno trasmesso valori fon-damentali per continuare il loro cammino: serietà in tutte le situazioni, rispetto per di-pendenti e collaboratori, professionalità”.

“Formazione del personale e ricerca continua”

“Idee, voglia di fare e un pizzico di fortuna”

“I miei valori: serietà, rispetto e professionalità”

La produzione marchigiana protagonista all’edizione 2013 di Vinitaly

A margine dell’inaugurazione dell’edizione 2013 del Vi-nitaly, dove la Regione Marche è stata protagonista con oltre cento produttori, il Presidente del Consiglio regio-nale Vittoriano Solazzi si è intrattenuto con il Ministro dell’agricoltura Catania, sottolineando il grande impe-gno della regione nella promozione del settore agroali-mentare, in particolare di quello vitivinicolo che registra una crescita importante nonostante le grandi difficoltà provocate dalla crisi economica che viviamo”. “Grazie all’estrema qualità - ha detto Solazzi al Ministro Catania - la nostra produzione è sempre più competitiva nel mer-cato internazionale ma non dobbiamo abbassare la guar-dia di fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita e soprattutto verso i rischi provocati dalla contraffazione, presente in quei Paesi dove i controlli sono meno severi che nel nostro, che rischia di “inquinare” pericolosamen-te lo stesso mercato vitivinicolo”.

Page 36: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Artigianato artistico, storia e leggenda, valorizzazione e tutela di un patrimonio tutto marchigiano, quello legato alla tes-situra. Questi gli argomenti alla base del convegno che si è tenuto al Collegio Raffa-ello di Urbino. Più di cinquecento gli stu-denti presenti. A coordinare il Convegno la Vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche, Paola Giorgi, che nel suo intervento ha sottolineato l’intento che ha portato l’Assemblea legislativa ad “ap-profondire questa tradizione millenaria per offrire, alle giovani generazioni, nuove idee imprenditoriali”. “La tessitura è stata una attività sempre attiva nelle Marche - ha detto - una forma d’arte che ha porta-to la nostra regione in tutto il mondo. La Regione Marche da sempre investe nelle eccellenze e nelle politiche di internazio-nalizzazione. Strumenti fondamentali per affrontare un momento di grave crisi eco-nomica come quello che stiamo vivendo. L’augurio e che voi giovani possiate, dalla conoscenza delle vostre radici e delle eccel-lenze marchigiane, guardare con maggiore ottimismo al vostro futuro e mettere in campo una nuova progettualità imprendi-toriale.”Il Convegno è stato patrocinato dal Con-siglio regionale, dal Ministero dell’Istru-zione e dalla Fondazione Tessile Italiana e rientra nel progetto più ampio che ha visto anche la realizzazione di una mostra itine-rante e il coinvolgimento, attraverso l’Uf-ficio Scolastico delle Marche, delle scuole di tutta la regione.L’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Urbino, Gian Luca Marcucci,

portando i saluti della città ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa per il messag-gio che con essa viene offerto ai giovani: “Valorizzare la storia delle eccellenze mar-chigiane - ha detto - invita voi giovani a scoprire nuove strategie e obiettivi di la-voro, forti proprio di un artigianato tessile che ha nelle Marche, origini antichissime.”Della sua esperienza artistica ha parlato poi Paolo Buroni, Visual Designer e Presiden-te della Stark, proiettando una serie di al-lestimenti realizzati nei luoghi più famosi del mondo con una creatività sicuramente non comune. Creatività che è stata ripre-sa dal Prof. Paolo Papetti, Direttore della Pinacoteca civica di Ascoli Piceno che ha letteralmente affascinato i presenti parlan-

do dei tessuti, dei colori e dei ricami ripresi nelle opere d’arte. Opere che in passato erano l’unico veicolo per far conoscere i potenti, le dame e i santi al popolo. “Ri-spetto al passato abbiamo perso purtrop-po memoria - ha detto Papetti - che invece deve essere recuperata. Ecco l’importanza di iniziative come questa che attraverso la conoscenza possano creare idee nuove in sintonia con le tradizioni.”Piero Guidi ha inviato un messaggio nel quale ha sottolineato i valori della storia e della creatività, dono più bello che l’uomo possa avere. La Marche hanno avuto la fortuna di avere dei grandi creativi che hanno contribuito a rendere più bello il mondo. “Credete nella vostra intelligenza - ha detto Guidi - per essere artefici di nuovi progetti e nuove idee.” A chiudere l’evento Clelia Traini, Presidente della Fondazione Tessile Italia-na e ideatrice del progetto che ha voluto ringraziare soprattutto i giovani che han-no collaborato alla realizzazione delle mo-stra itinerante. “Voi ragazzi avete tutto il mondo nelle vostre mani - ha detto - met-tete a frutto le vostre idee, non abbiate mai paura di esprimervi e di proporre la vostra creatività.”(C.D.)

Valorizzazione e tuteladell’artigianato artistico

Da Urbino un messaggio ai giovani fra storia e leggenda

Page 37: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

35

Page 38: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 39: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Al salone di Torino osano le idee delle Marche

Page 40: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

38

AL

di Claudio Desideri

La “Creatività”. È questo il filo con-duttore della ventiseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro, ospitata dal 16 al 20 maggio presso il Lingotto di Torino. Considerato or-mai “la più grande libreria d’Italia, un prestigioso festival culturale, un punto essenziale di riferimento per gli opera-tori del settore e un vivace spazio dedi-cato ai giovani”, dalla prima edizione del 1988 è incredibilmente cresciuto, arrivando a registrare nelle ultime edi-zioni oltre 300.000 presenze e più di 1.200 espositori. E la “creatività” è stata posta al centro dell’attenzione anche nello stand della Regione Marche, che quest’anno torna ad occupare, con i suoi centro metri quadrati, la vecchia postazione, subito all’ingresso prin-cipale del Padiglione 2, considerato il settore centrale più visitato della Fiera. Consiglio e Giunta regionale insieme hanno contribuito all’organizzazione di questo importante evento, andando a creare una sorta di piazza, all’interno della quale presentare le pubblicazioni selezionate ma anche proporre incon-tri, di tipo artistico come ballo, musica e recitazione. Nella parte posteriore dello stand una zona interamente riservata agli editori marchigiani che in quella sede possono esporre i loro libri e incontrare visitato-ri e operatori commerciali, mentre al-cuni desk propongono le pubblicazioni ed il materiale della Regione, nonché la promozione delle bellezze artistiche e naturali delle Marche. E visto che il tema centrale è quello della creativi-tà, non poteva mancare un omaggio a quella marchigiana con la proiezione, nelle pareti e nel pavimento dello stand, delle eccellenze regionali, dai merletti,

La più grande libreria d’Italia all’insegna della creatività

Salone del libro 2013

Page 41: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

39alle ceramiche, ai quadri ed agli spar-titi, alle grandi opere di Raffaello, Le-opardi, Rossini, Bramante, Spontini, Pergolesi. Anche la grafica dello stand è l’affermazione delle bellezze artistiche e paesaggistiche delle Marche. Vallate, spiagge, palazzi, abbazie e teatri fanno da ambasciatori della nostra regione a Torino. Momento clou, tra le iniziative previste dall’Assemblea legislativa, l’incontro a cui partecipano il Presidente Vittoria-no Solazzi e il professor Paolo Crepet, chiamati a illustrare i risultati del pro-getto “Ascolto giovani”, un viaggio nelle province delle Marche alla scoperta dei desideri, delle speranze, delle esigenze e degli obiettivi di centinaia di studen-ti. Tutto il materiale raccolto nel corso dello scorso anno è contenuto in un dvd multimediale, realizzato con una particolare architettura, concepita con l’intento di rendere accattivante e facil-mente fruibili i momenti salienti dello stesso progetto, promosso dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legisla-tiva, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale. L’incontro è pre-visto nella prestigiosa cornice del Caffè Letterario, luogo prediletto dai grandi scrittori per presentare le loro opere al Salone torinese.Per tutti i giorni della fiera la webTv del Consiglio riprende quanto avviene dentro lo stand delle Marche per tra-smetterlo in diretta streaming. Chiun-que, da casa, può essere spettatore virtuale di quanto avviene a Torino e seguire le presentazioni dei volumi che fanno parte del ricco programma di in-contri organizzato dalla Giunta e dal Consiglio.

Nella foto: l’interno dello storico edificio del Lingotto a Torino

La più grande libreria d’Italia all’insegna della creatività

Page 42: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

40

AL

“Parliamo di cose che hanno a che vedere con la vita”

A Torino Paolo Crepet presenta i risultati del progetto “Ascolto Giovani” voluto dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale

Ascolto Giovani è un progetto promosso dall’Assemblea Legislativa delle Marche in collaborazione con l’Ufficio Scola-stico Regionale con una doppia finalità: quella di sostenere, di favorire un contat-to necessario e troppo spesso latente fra le istituzioni e i giovani; e quella, specifica, di concedere ai giovani maturandi mar-chigiani l’opportunità di un confronto, a volte impossibile, talvolta imbarazzan-te, e per questo eluso o negato, faticoso con il “mondo dei grandi”. In questo caso rappresentato da una sensibilità attenta, da una competenza specializzata come quella dello psicologo, psichiatra e scrit-tore Paolo Crepet.Si è voluto circoscrivere l’ambito tema-tico del confronto alla “maturità”, intesa come la soglia fra l’età della gioventù e l’età adulta, come il luogo di scelte esi-stenziali cruciali, il tempo della speranza e della paura.Sono stati organizzati quattro incontri ad Ancona, Ascoli, Macerata e Pesaro in-trodotti ciascuno da un’analisi di Crepet relativa alla condizione giovanile di oggi e aperti poi all’ascolto delle domande, dei dubbi, dei bisogni, delle frustrazio-ni, dei miti dei maturandi marchigiani dichiarati attraverso sms. Agli incontri hanno partecipato complessivamente ol-tre 2000 ragazzi, di 75 classi, provenienti da 50 scuole di 26 comuni marchigiani.Come sottolinato dallo stesso Crepet in una nostra precedente intervista, l’espe-rienza marchigiana non è stata fatta da nessun altra Regione: “è la prima volta che si fa una cosa del genere in maniera continuativa e diffusa sul territorio. Un plauso a chi ha voluto questo progetto e ci ha creduto fino in fondo”. Crepet non ha mancato di esprimere soddisfazione per la qualità della partecipazione giova-nile: “è arrivato un segnale sicuramente non scontato... noi abbiamo parlato di cose che hanno a che vedere con la vita e questo credo sia il vero punto di partenza.

Page 43: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

41

“Parliamo di cose che hanno a che vedere con la vita”

A Torino Paolo Crepet presenta i risultati del progetto “Ascolto Giovani” voluto dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale

Ascolto giovani, un grande successo

Il progetto Ascolto Giovani - Incontri con Paolo Crepet è un momento importante di una più ampia, articolata, ambiziosa azione della Presidenza dell’Assemblea Legislativa, orientata a riservare un’attenzione priorita-ria al mondo giovanile.“Ascolto Giovani”, “I Giovani e le Istituzio-ni”, la Scuola di alta formazione per i gio-vani amministratori, l’approvazione della legge regionale sui giovani, sono tutti tenta-tivi di ridestare una nuova coscienza civica dei giovani, un nuovo sentimento di citta-dinanza e poi di contribuire a migliorarne l’attuale, diffusa condizione di disagio, a creare un contesto che permetta ai giovani di esplodere le loro energie, le loro poten-zialità per l’appagamento personale e per il contributo che ne deriverebbe alla crescita e all’ammodernamento del Paese. Il progetto Ascolto Giovani è nato dalla collaborazio-ne fra l’Assemblea Legislativa delle Marche e l’Ufficio Scolastico regionale come luogo di confronto e di riflessione dei giovani, sui giovani. Ad Ancona, a Macerata ad Ascoli e a Pesaro ha avuto luogo un dibattito vero, non formale: migliore, in termini di co-municazione, di tanta convegnistica stuc-chevole in cui si parla di giovani ma dove i giovani sono assenti. Attorno al tema dibat-tuto della maturità, sono emerse le frustra-zioni dei giovani, le loro paure, i bisogni: in specie di maestri, di punti fermi, di modelli. Si sono avvertiti sentimenti di rassegnazio-ne e di ribellione, pulsioni di protagoni-smo e paure inibitorie. È venuto fuori uno spaccato vero della condizione giovanile, assolutamente articolato, complicato non sempre rispondente o parzialmente rispon-dente alle teorie sulla cultura e sulla società dei giovani di oggi. L’istigatore di questo dibattito è stato il professor Crepet le cui analisi lucide, attente e il linguaggio a tratti provocatorio hanno favorito un ambiente di confronto tutt’altro che scontato, hanno alimentato una tensione positiva e vivifica. I numeri del progetto Ascolto Giovani dan-no la misura del successo dell’iniziativa e impongono la realizzazione di nuovi eventi o percorsi ... dove siano sempre i giovani gli attori protagonisti.

Vittoriano SolazziPresidente Consiglio regionale delle Marche

Page 44: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

42

AL

Quando si ragiona sugli adolescenti è ne-cessario precisare bene di chi si parla. Da diversi anni il tema dell’adolescenza si af-fronta in modi diversi, strani e, forse, pa-radossali. Viene presentata come “Età a rischio”, “Stagione della vita”, “Problema da affrontare a da risolvere a tutti i costi”, “Malattia”, “Creazione degli adulti” e così via… È oggetto di indagine e di interesse dei media, degli esperti, dei nuovi maestri del comportamento a testimonianza che siamo di fronte ad un tema senza dubbio interessante, ma soggetto a diverse inter-pretazioni. L’adolescenza è una fase in cui ci si sente orribili fuori e inadeguati den-tro e si nasconde la propria “mostruosità” dietro maschere e silenzi: “afasia degli ado-lescenti”, si definisce in letteratura! È una fase in cui si cerca solidarietà nel gruppo, che accoglie senza chiedere nulla e si riu-nisce per il puro gusto dello stare insieme; in cui si scoprono l’amore e il mistero della sessualità e si accendono i primi conflitti con la famiglia e con la scuola, inevitabili e il più delle volte indispensabili per cresce-re: “frustrazioni fisiologiche” li definisce Freud!

I ragazzi non sono interessati al passato e non si proiettano nel futuro, ma sono im-mersi in un presente che spesso li schiac-cia, inducendoli a cercare riscatto in un eroismo vuoto - quello del sabato sera, vo-tato ad una trasgressione ad ogni costo - o rifugio nella droga, da cui invece avrebbe-ro il diritto di essere tutelati.L’Ufficio Scolastico Regionale per le Mar-che, insieme all’Assemblea Legislativa, da sempre attenta alle problematiche giova-nili, ha organizzato una serie di iniziative (incontri con esperti, manifestazioni eco-logiche, materiale informativo ed altro) fi-nalizzate a comprendere l’adolescenza e il suo disagio, rivolgendosi direttamente agli studenti piuttosto che studiarli da lonta-no come “sterile materiale da laboratorio”. Non si offre complicità né si forniscono soluzioni da rotocalco, ma si promuovono i “si” (i viaggi, l’uso corretto di internet, la lettura, l’autonomia, la responsabilità, l’amicizia reale…) e “no” (la superficiali-tà nello studio, la dipendenza dal denaro dei genitori, l’assenza di sogni, l’amicizia virtuale …). Si insiste sull’importanza dei legami e delle emozioni, su quella tensione

affettiva che deve resistere intatta di fron-te alle mode e alle visioni del mondo che spesso separano le generazioni. L’adolescenza è una tappa obbligata che tutti devono affrontare e superare; si può crescere solo attraverso continue crisi, mai in senso puramente lineare… Nella vita, in particolare a scuola, la maturità si può raggiungere solo attraverso un percorso straordinariamente avventuroso che ci cambia e continuerà a cambiarci per tutta l’esistenza. Ed è proprio il cambiamento che auspica l’Ufficio Scolastico Regiona-le in quanto testimonianza di intelligenza e sensibilità… E gli studenti marchigiani hanno accolto il messaggio con entusia-smo e partecipazione a dispetto di chi con superficialità li definisce disinteressati e vuoti.

Ufficio Scolastico Regionale per le Marche

Direttore Generale Michele Calascibetta

Ufficio StudiAlessandra Di Emidio

Lisa Ferrante

I “maturandi” incontrano le Istituzioni

Page 45: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

43

Un sistema di scambio veloce e diret-to: attraverso gli sms i ragazzi delle scuole superiori, quinte classi, di tut-te le province delle Marche, nei quat-tro incontri previsti, hanno inviato domande, dubbi e commenti a Paolo Crepet che ha potuto replicare ad al-cuni di questi, a volte in modo indivi-duale a volte raggruppando i concetti espressi dai maturandi stessi.Ne è emerso uno spaccato preci-so della condizione giovanile oggi: le paure dei ragazzi, le loro ansie, le sensazioni di disagio, la frustrazione, la pulsione di rabbia e ribellione, ov-vero la rassegnazione. A questi sms il professor Crepet ha risposto senza fornire ricette, ma dando indicazioni che possono costituire una bussola per l’agire futuro. Ne riportiamo una selezione per raggruppamenti tema-tici, più “ sentiti” dai ragazzi, cui se-gue la risposta di Crepet.Più avanti tutti gli sms inviati dagli studenti nel corso dei quattro incon-tri marchigiani.

sms

Page 46: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

44

w Lei dice che dobbiamo avere un merito, ma la nostra società non è meritocratica. Impegnarsi alla fine ci darà un avvenire? w Mi piacciono i bambini, vorrei prendere come università scienze della formazione ma poi? Oggi gli insegnanti entrano di ruolo a 50 anni. Cosa dovrei fare prima? Si parla tanto di dare spazio ai giovani e in-vece? Quanti giovani ci sono nelle scuole? Quasi nessuno...w Come possiamo cercare la nostra stra-da in un paese che non punta su di noi e sull’innovazione? Dobbiamo quindi an-dar via e non cercare di aiutare l’Italia?

Crepet:Diffidate di chi dice: “Vi lasciamo un mondo peggiore di quello che a noi lasciarono i vo-stri nonni”. Non è vero. Io non avevo internet dove posso trovare un’offerta di un viaggio last minute che con 29 euro mi porta a New York! O in due minuti posso informarmi e avere tutte le informazioni sui migliori corsi di laurea e specializzazioni di quello che più mi interessa in tutte le facoltà del mondo! Vi pare poco? Conoscere e viaggiare così è il fu-turo, è culturar è intelligenza. Ma voi alla fine dovete selezionare, scegliere, decidere. E non lasciatevi ingannare e non vi fidatevi di chi vi propone scorciatoie. Di facile non esiste

nulla! Chi vi dice che nella vita - o nel la-voro - ci vuole fortuna, è un mascalzone. Ci vuole preparazione volontà, merito!

w Scommettere, provare, essere coraggiosi ... E se poi va male? Ci sono solo storie a lieto fine? È lecito avere paura?w Secondo lei è più giusto cogliere al volo un’opportunità, un’occasione e sentirsi fortunati di averla avuta oppure program-mare un futuro con la paura che si possa rimanere con le mani in mano? w Se uno tenta e ritenta e non ci riesce cosa fa? Può passare una vita a tentare!?

Crepet:“Bisogna insistere! Non voglio sentire la parola rassegnarsi! Alla vostra età non do-vete conoscerei il significato di questa paro-la! Non importa se questo o quel progetto è sbagliato, è incompleto, non va: si cade, si sta male, si tocca il fondo. E allora? Se avete avuto la forza finora di crederci dovete an-che dimostrare che potete rialzarvi e rimet-tervi in piedi. Come si fa? Pensate a quantogusto vi darà volteggiare, planare e poi tor-nare su, in alto. Provate e riprovate. Forse

qualcuno può farsi male. Ma qualcuno rie-sce anche ad accendere un razzo ... e ad au-mentare tanto la velocità che lascia t utti gli altri indietro. Più sarà difficile e rischioso, più grande sarà la soddisfazione nel riusci-re. Non volete provarci? Sono sicuro che non vedete l’ora. Chi di voi vuole accendere per primo il razzo?”.

Politica e società

Paura del futuro

Page 47: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

45

w Io vorrei fare scelte e creare un mio fu-turo: Ma la mia famiglia ha bisogno di me qui. Come posso scegliere di lasciare la mia famiglia nella difficoltà e pensare solo a me?! Io vorrei creare una mia strada ma non posso”.w Il mio sogno è diventare attrice di teatro, mia madre dice che è un sogno stupido, ma non voglio cedere. Cosa mi consigli.”w Ho chiesto la partecipazione ad un con-corso per diventare una guardia statale, ma i miei genitori non mi mandano...

w Dopo la maturità, ho l’obbiettivo di an-dare a Parigi per imparare la lingua,di trovare un lavoro per riuscire a mante-nermi da sola. Chi devo ringraziare per questo? La mia prof di francese che mi ha stimolato e che ha sempre creduto in me?w Io finito il 5° vorrei andare all’università e non a lavorare! Però non ho le idee chiare su ciò che vorrei fare perché non sento di avere una predisposizione per qualcosa in particolare, come posso fare per capire? w Cosa ci consiglia dopo la maturità? dove ci conviene buttarci?

Crepet:Usciti dall’esame di mat urità e dai banchi di scuola è come se prendeste in mano la clo-che di un aeroplano. È la cloche della vita, è già in mano vostra ma non ve ne siete anco-ra accorti, poiché state con i vostri genitori e con i vostri insegnanti, che sono i tutor, gli istruttori di volo. Provate adesso ad anda-re da soli. Lo sforzo di papà e mamma nel lasciarvi andare deve essere ripagato con il vostro coraggio ...

Crepet:Non si può fare un referendum su cosa è meglio fare della propria vita e il consiglio giusto non arriva da papà, mamma o dal vostro docente. Quasi mai. Siate voi a fare la scelta: perché vi emoziona, vi piace, volete quello anziché quell’altro. Forse che Marco Polo o Cristoforo Colombo non avevano una mamma preoccupata? Forse non diventere-mo Colombo, ma gente come questa ci ha in-segnato la rotta da seguire nella vita. Viene da dentro di noi.

L’esame di maturità

Genitori e figli

Page 48: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

46

ANCONA 24 ottobre 2012

w Dottore, ma se il sogno di un ragazzo semplice fosse quello di vivere nella me-diocrità?w Se lei avesse il comando sulla nostra so-cietà cosa farebbe x prima cosa?w Com’è possibile credere nel futuro se la tua insegnante invece di incoraggiarti tutti i giorni ti ripete di cambiare per scegliere la strada più conveniente… invece di lotta-re e farci credere in noi stesse!w In Italia non c’è futuro, in Italia esistono solo le raccomandazioni, le veline, il calcio e basta. Abbiamo bisogno di certezze e in Italia non ci sono... quindi l’unica soluzio-ne è andare all’estero!!! È la verità! Siamo la generazione degli illusi.w In Italia ci sono troppi politici che pren-dono stipendi troppo alti per quello che fanno, è questo il problema più grande dell’Italia. Cosa possiamo fare noi giovani per il futuro del nostro paese?w Se non piace Uomini&Donne basta che cambiate canale. Mattiaw Anche io credo nei sogni. Ma se il “vo-glio - quindi - posso”, funziona bene a pa-role, poi nei fatti? Abbiamo bisogno di confrontarci con esperienze concrete, con persone che ora possono parlare perché ce l’hanno fatta! Con le parole si può arrivare dappertutto, ma di fatto si resta sempre al solito posto.w Quindi come strada post esame, ritiene obbligatoria la via dell’Università?w Non vogliamo rinunciare ai nostri sogni ma nella vita di tutti i giorni siamo costret-ti a confrontarci con persone che più che motivarci vogliono tarparci le ali. Come fargli capire di non giudicarci solo come alunni ma anche come persone che stanno costruendo il loro futuro? w Dopo la maturità, ho l’obbiettivo di an-

dare a Parigi per imparare la lingua, di tro-vare un lavoro per riuscire a mantenermi da sola. Chi devo ringraziare per questo? La mia prof di francese che mi ha stimola-to e che ha sempre creduto in me. w Secondo me è facile dire che si può pro-vare a costruire un futuro autonomamente ma parlando concretamente molti ragazzi non hanno le possibilità economiche.w Sono 20 anni che in questa nazione si vanno tanto citando termini come compe-tizione e meritocrazia, ma sono altrettanti 20 anni in cui le uniche cose constatabili sono la cooptazione e la corruzione. La cosa ancor più grave è che sono presenti in ambienti pubblici, ancor più che pri-vati. Noi giovani, come possiamo trovare fiducia in un futuro roseo, pur sapendo che per fare cose buone, dobbiamo prima “sporcarci” le mani? w Secondo lei, se un ragazzo non ha ancora

capito quali sono i suoi desideri per il fu-turo, dovrebbe continuare a cercare o ras-segnarsi a fare quello che offre il mercato? Francescow Non vorrei che (il mio sms) fosse letto… Questa come dite voi è l’età più bella e me la sto godendo al massimo. Sin da piccolo mi è stata diagnosticata una malformazio-ne cardiaca… Spesso ho pensato di lasciar perdere la scuola perché comunque a me non rappresenta niente per un futuro. Ma è bella la cultura, lo stare insieme.. Ma spesso mi chiedo se tutto questo abbia un senso. Scuola, lavoro, futuro, passato. Bi-sogna vivere e prendere tutto con più sere-nità e leggerezza. L’esame non è un esame, la vita è un esame. Pensateci, il futuro non è domani. Ma adesso. w Perché i politici non tolgono i soldi da loro stipendio ma li tolgono dal nostro fu-turo????

“Se uno tenta e ritenta e non ci riesce, cosa fa?”

Page 49: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

47

w Vorrei un augurio speciale di complean-no da parte del professore. Enrico Baioniw Scommettere, provare, essere coraggio-si… E se poi va male? Ci sono solo storie a lieto fine? È lecito avere paura?w Professore. dopo la conferenza di oggi ho davvero capito ke bisogna credere e avere coraggio in ciò ke si vuol fare, ma il nostro Stato non ce lo permette, quindi le kiedo se sarebbe meglio rimanere o andar-sene altrove.

ASCOLI PICENO 25 ottobre 2012

w sei un grande! SIMONE, ALESSAN-DRA, JUELA, MICHELEw Ciao sono Diego volevo chiederti se do-menica a “domenica in” puoi salutare mia madre letizia che ti guarda sempre;w salve professore, lei pensa che per non arrenderci bisogna scendere in piazza a

parlare, oppure aspettare una disillusa so-luzione da parte dei politici di oggigiorno? ZAKw secondo lei è più giusto cogliere al volo un’opportunità, un’occasione e sentirsi fortunati di averla avuta oppure program-mare un futuro con la paura che si possa rimanere con le mani in mano? w Lavoro i fine settimana per mettere qual-cosa da parte per l’università ma quei po-chi soldi che guadagno o che ho da parte non bastano nemmeno per pagare la retta. Come posso pensare in positivo se non posso continuare gli studi? ...Partire non sapendo come passerai la notte non è faci-le...vorrei non aver paura, vorrei avere più stima di me stessa...vorrei avere il suo stes-so coraggio. ANONIMA w Sono una studentessa del liceo classico. lavoro una sola volta a settimana per 12 ore e guadagno 30euro. Seppure cerchi di esse-

re autonoma come posso pagarmi gli studi senza farmi aiutare dai miei che di soldi non ne hanno neppure tanti?!w e con che soldi ci andiamo all’estero o anche solo all’università? Dove lo trovia-mo il lavoro? Stanno tutti scannati i gio-vani di oggi. me lo dici te come si vede in positivo sta situazione?w Forse è una domanda non molto ineren-te a ciò che abbiamo ascoltato finora, ma l’amore è parte di noi e della nostra vita e molto spesso è l’amore che ci condiziona a scegliere ma come possiamo fidarci dell’a-more con tutte le tentazioni che c’è oggi? Cosa è meglio seguire un sogno che hai o l’amore che forse può essere quello giusto?w secondo lei ribellarsi serve a qualcosa in futuro?w sono l’unica della famiglia compresi i cugini che ancora non è uscita bocciata e soprattutto adesso la paura di fallire e de-ludere è tanta come posso resistere? Grazie - ANNAROSA XD w lei dice di guardare avanti e credere in quello in cui crediamo senza tener conto dei più grandi che ci parlano di questa fa-mosa crisi. le ricordo che la sua discussione si è basata principalmente su quello! la cri-si, i soldi, ecc. ecc. bla bla bla. - CESAREw il problema è che a noi non danno la pos-sibilità di crearci un futuro e di cambiare qualcosa per migliorarlo in Italia, perchè noi siamo ITALIANI! a questo punto qual è il nostro futuro nel nostro paese? ENRI-CA, ANDREA, FEDERICA, LUCIAw come si rapporta alla politica oggi? Prima abbiamo notato in lei una certa indifferen-za e una chiusura sdegnosa nei confronti delle istituzioni....w caro professore cosa ne pensa del fatto che oggi i giovani dicono che non c’è la-voro quando la cosa che manca è la voglia? - ANONIMO w Come facciamo a capire quello che ci

“Se uno tenta e ritenta e non ci riesce, cosa fa?”

Page 50: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

48

piace? quello per cui siamo portati? - AN-DREA, CARLOw Cosa ci consiglia dopo la maturità? dove ci conviene buttarci? -GIANFRANCOw come ci possiamo ribellare? - NICOw personalmente credo in una società di giovani che sicuramente non sono “cho-osy” e di anziani che vogliano lasciarci il posto. il problema è...avete la voglia di farvi da parte? siete proprio così sicuri di voler credere in noi? o continuerete a buttarci fumo negli occhi e stare seduti su quelle poltrone? - CHIARAw lavori come l’attore di teatro nonostante non vengano promossi dallo Stato, pos-sono essere lo stesso obiettivi lavorativi? Perchè più di una volta mi è stato detto di rinunciare a questo? - CLAUDIOw caro professore secondo lei questa crisi continuerà o finirà???w salve professore cosa ne pensa del mondo del lavoro? - ROSSELLAw Quanto è importante la comunicazione, l’esprimere se stessi e le proprie idee senza riserve, l’essere anche fuori, portare fuori

ciò che si ha dentro - e quanto ciò richie-da uno sforzo enorme, sovrumano, specie per una persona introversa in un ambiente conformistico come quello della scuola o della famiglia (e poi delle persone intorno, perchè ricordiamo che una società confor-mistica trae le sue fondamenta proprio da un’educazione che valorizza la prudenza più che il coraggio, il risparmio di sè più che la generosità). Ometto il punto inter-rogativo dal momento che è più una con-statazione che una domanda, ma mando lo stesso il messaggio per sentir discutere dell’argomento, e anche - aggiungo - per trarne un aumento di quella vitalità che mi serve per poter imparare mano a mano ad esprimere me e le mie esigenze sempre meglio, per autorealizzarmi - CATERINAw sono un’insegnante e una madre. La ascolto e penso a mio figlio: 14 anni, li-ceo classico, vuole farsi una cultura, delle basi e il suo sogno è frequentare una scuola per fumettisti anche all’estero e sogna di andare alla Pixar a mostrare i disegni che fa continuamente. Io credo in lui e non lo

frenerò, ma fino a che punto è giusto asse-condarli e incoraggiarli? Grazie

MACERATA 7 novembre 2012

w Se uno tenta e ritenta e non ci riesce cosa fa? Può passare una vita a tentare!?w Lei dice che dobbiamo avere un merito, ma la nostra società non è meritocratica. Impegnarsi alla fine ci darà un avvenire? Matilde w Vivo in campagna e non so cosa fare… Paolow Mio padre ha un impresa all’estero. Se-condo lei mi converrebbe andarci a lavo-rare cercando di sfondare pur dovendo restare sotto la sua figura? w Sono Andrea, a me piace rimanere a casa con la mamma, mi presta i soldi e io la ricambio con piccole faccende, perché andarmene? w A causa del diserbante dato in famiglia sono finita a Ragioneria… Finite le supe-riori la cosa che desidero di più sarebbe

Page 51: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

49

andare a studiare o anche a lavorare all’e-stero. Ma è come se avessi un blocco! Una mia mancanza di coraggio o mancanza di libertà da parte dei miei?w IMPORTANTE, Secondo lei meglio tutti 10 a scuola ma essere incompeten-te nel mondo vero, o tutti voti mediocri ma essere competente, attivo e sveglio nel mondo fuori dalla scuola? Grazie w Voglio partire per Londra dopo gli esami per fare esperienza lavorativa ma i miei ge-nitori non mi mandano! Non so più come convincerli!! – STEFANIAw Non per polemizzare… Ma lei ha intro-dotto il discorso sull’università dicendo che medicina non dobbiamo andarla a fare in Bulgaria o comunque all’estero?! Poi risponde alla ragazza che vuole andare a Londra che fa bene. Non si sta contrad-dicendo?! Che dobbiamo fare? Ricordia-moci che siamo italiani e non si tratta di conservatorismo.w Vorrei che parlasse delle motivazioni sul fatto che i giovani giudicano le altre per-sone troppo spesso in base alle apparenze.

w Critica in modo eccessivo una socie-tà che davvero non conosce. Si permette di criticare i nostri genitori senza sapere nulla, e si permette di dire che cerchiamo alternative facili e ci rinfaccia che non ap-prezziamo ciò che abbiamo rispetto alla vostra generazione che non aveva nulla. Ma ci pensi bene, la vostra generazione aveva una cosa fondamentale, la possibilità di sognare qualcosa di migliore e di lottare per essa! A noi resta bene poco da sogna-re… Eppure si ricordi che tra tutti i giovani che ha davanti, ci sono ancora persone con un cervello! Che hanno ancora voglia di cambiare le cose! 7° filaw Ho chiesto la partecipazione ad un con-corso per diventare una guardia statale ma i miei genitori non mi mandano. Mattia.w Da Leonard di Fiuminata, voglio andare all’estero dopo gli esami per trovare lavo-ro, ma non so come fare.w Ciao sono una ragazza della scuola di Civitanova. Io ho un problema, sono in-namorata del mio ex ci sono stata 4 anni e non riesco a dimenticarlo sono gelosissima

di lui. Ma adesso lui non ne vuole sapere. Come posso fare?w Vorrei molto diventare una pasticcera e mia madre mi dice sempre “non fissarti su una cosa sola”, sbaglia?w Ingegneria o ISEF? Io ho scelto la secon-da ma papà vuole che vado a ingegneria perchè ha più sbocchi lavorativi. Se devo fare una facoltà che non mi piace che gusto c’è a continuare a studiare?w La maturità si sta avvicinando e tutti ci mettono pressione. Ci sono dei modi effi-caci per superarla? w Io finito il 5°vorrei andare all’università e non a lavorare! Però non ho le idee chia-re su ciò che vorrei fare perchè non sento avere una predisposizione per qualcosa in particolare, come posso fare per capire? – VANESSAw La mia ragazza è rimasta incinta non so come dirlo a mio padre ho paura della sua reazione!w Come facciamo a capire quale è il nostro vero talento da usare poi per creare il no-stro lavoro?

Page 52: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

50

w Lei come ha fatto a scoprire il suo talen-to? – LEONARDw Quando uno non sa che gli piace fare come deve fare?w Non pensi che il vero problema sia la chiesa?! – OSVALDOw Lei dice che dobbiamo avere un merito, ma la nostra società non è meritocratica. Impegnarsi alla fine ci darà un avvenire?

PESARO 8 novembre 2012

w Mi stanno facendo riflettere molto le parole di Crepet, ed è tutto quello che ho sempre pensato. GIULIAw Come mi consiglia di comportarmi di fronte alla mentalità antica dei miei geni-tori?w Quale strada nuova può aprirsi per la scuola italiana in questo contesto politico e sociale?w Ma se i genitori ci ostacolano come dob-biamo fare?w Ok sono d’accordo che nella vita dobbia-mo mettercela tutta, ma abbiamo bisogno anke dell’appoggio di voi adulti x crearci un futuro, xkè è quasi impossibile creare un ovile in una società come la nostra dove piuttosto ti pongono un muro, ma per ab-battere questo muro ci serve anke il vostro aiuto o no? O dobbiamo continuare a fug-gire all’estero xke il nostro paese non ci ac-coglie? – ELEONORA w Mi piacciono i bambini, vorrei prendere come università scienze della formazione ma poi? Oggi gli insegnanti entrano di ruolo a 50 anni. Cosa dovrei fare prima? Si parla tanto di dare spazio ai giovani e in-vece? Quanti giovani ci sono nelle scuole? Quasi nessuno;w Io vorrei fare scelte e creare un mio fu-turo. Ma la mia famiglia ha bisogno di me qui. Come posso scegliere di lasciare la mia famiglia nella difficoltà e pensare solo a me?! Io vorrei creare una mia strada ma non posso!

w Se il futuro è dei giovani che senso ha far lavorare i vecchi? – EMANUELEw Che ne pensa dei viaggi-lavoro ad esem-pio in Australia come fanno molti giovani d’oggi?? È più una nuova esperienza, o una perdita di anni!? – 5° Benelliw Come possiamo cercare la nostra stra-da in un paese che non punta su di noi e sull’innovazione? Dobbiamo quindi an-dar via e non cercare di aiutare l’Italia?w Il mio sogno è diventare attrice di teatro, mia madre dice che è un sogno stupido, ma non voglio cedere. Cosa mi consigli?w Si dice che un laureato in lingue sia un precario sicuro, perchè sa poco e niente, al di là delle lingue ha poche competenze pratiche. Ma se il mio sogno è quello di conoscere più culture possibili, che lavoro potrò mai trovare?w Ho una passione e grazie all’università potrò continuarla, sarò in continuo mi-

glioramento ma la cosa che mi intimorisce, che mi spaventa è non poter passare l’esa-me di ammissione… come posso essere più sicura di me stessa?w Sono andata via di casa a 16 anni e mi sono sistemata come dici tu ho creato il mio ovile ma certe volte mi sento a disagio a parlarne come i miei coetanei che mi ve-dono come un extraterrestre.w Il denaro è il problemaw Ma se il mio sogno non si avverasse per motivi economici? Come mi posso com-portare?w Molti ragazzi si fanno prendere dall’an-sia anche se hanno studiato e sono prepa-rati per sostenerlo. Come si può evitare ciò? w Sono dovuta andare via. Ci tenevo a dire che non ho domande da farle… ma grazie per tutte le risposteche mi ha dato oggi.

Page 53: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

LORENZO BETTINI: UNA VITA PER LA SCUOLA TRA MARCHE

E VENEZIA

(autore: a cura di Alvaro Rossi con la col-laborazione di Caterina Bovoeditore: Assemblea legislativa

delle Marche)

Il volume raccoglie gli atti del convegno intitolato “Una vita per la scuola tra Mar-che e Venezia” che ha riportato alla ribalta della conoscenza e dello studio il maestro Lorenzo Bettini, ingiustamente dimenti-cato, nato San Lorenzo in Campo (PU) nel 1855 e morto a Venezia nel 1917. Il convegno si è tenuto nel maggio 2011 in due sedi: Venezia e San Lorenzo in Cam-po.

MADDALENA PROFUGA PER SEMPRE

(autore: Graziella Carassieditore : Capponi)

Il volume raccoglie le memorie di una pro-fuga, Maddalena, proveniente dal Friuli, accolta ad Offida (AP), durante la Prima guerra mondiale. Attraverso le vicissitudini della protagoni-sta del libro riemergono atmosfere, perso-ne e avvenimenti storici come la pandemia della spagnola, il biennio rosso, il fascismo, la seconda Guerra mondiale, la Resistenza.

I libriI titoli

presentati a Torino

dal Consiglio regionale

delle Marche

Page 54: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

LA FORMAZIONE DI UN PRETE MODERNISTA.

ERNESTO BONAIUTI E IL RINNOVAMENTO

(autore: Fabrizio Chiappettieditore: Fondazione Romolo Murri)

Ernesto Buonaiuti (1881-1946) è stato uno dei protagonisti del modernismo cat-tolico italiano. Sacerdote, professore di Storia del cristianesimo all’Università di Roma, è annoverato tra i più importanti storici delle religioni dell’area mediterra-nea. Il libro di Fabrizio Chiappetti cerca, dunque, di colmare non tanto un vuoto storiografico quanto un bisogno inter-pretativo che è quello di comprendere la genesi e lo sviluppo di alcuni aspetti fon-damentali del pensiero buonaiutiano.

DIECI DONNE

(autore: Marco Severinieditore: liberilibri)

Il 25 luglio 1906 la Corte di appello di An-cona accordò a dieci donne marchigiane il diritto di voto politico, annullato da una successiva sentenza della Cassazione. Ricostruendo i contesto socio-politico del tempo e i fattori che portarono alla clamo-rosa sentenza Mortara (dal nome dell’al-lora presidente della Corte di appello di Ancona, Ludovica Mortara) il libro rac-conta la storia di queste donne coraggiose e dimenticate.

IL SOLE È UN CIARLATANO

(autore: Serna Agostinellieditrice: Le Ossa Anatomie dell’ingegno)

Ci si può accorgere che tutto è fasullo? Qualcosa del genere capita a Cristina, tren-taseienne, con un fallimento sentimentale alle spalle, una vita da single stretta in un cerchio eternamente ritornante d’obbli-ghi filiali, caduta in un’adolescenza senza fondo, asfissiante, divisa tra identici lavo-ri precari e perpetui appuntamenti con le amiche di sempre.

OPERE D’ARTE DELLE COLLEZIONI

DI ASCOLI PICENO : LA PINACOTECA CIVICA E IL

MUSEO DIOCESANO

(autore: Stefano Papetti e autori varieditore: Ugo Bozzi editore srl)

Il volume si propone di portare alla cono-scenza di studiosi e appassionati i risultati di un intenso lavoro di indagine archivisti-ca, storico artistica e diagnostica portato avanti nell’ultimo decennio presso le due maggiori istituzioni museali di Ascoli PI-ceno: la Pinacoteca civica e il museo Dio-cesano.Dal Medioevo al Novecento il volume in-tende aggiornare la conoscenza intorno le mirabili opere ospitate nei due musei di Ascoli.

IL MEDICO DELLA SARS

(autore: Vincenzo Varagonaeditore: Edizioni Paoline)

La “biografia” di Carlo Urbani, che fu an-che Presidente nazionale di Medici Senza Frontiere, costruita attraverso le interviste con persone che lo hanno conosciuto nei diversi periodi della sua vita. Il volume raccoglie decine di testimonianze, di fami-gliari, amici, medici, dirigenti, funzionari, diplomatici, molti dei quali parlano per la prima volta, raccontando un Carlo Urbani spesso diverso da quello finora conosciuto.

“G.BAVIERA, FOTOGRAFO IN FANO DENTRO E OLTRE

LA CAMERA OSCURA”

(autore: AAVV, a cura dell’Associazione Università dei Saperi “G.Grimaldi)

Il volume è il frutto di una ricerca dell’U-niversità dei Saperi di Fano, nel fondo archivistico della Biblioteca Federiciana, sull’opera fotografica del marchese e capi-tano Gaetano Baviera (1860-1958), seni-galliese d’origine, ma fanese d’adozione. Baviera, comprese bene il valore comuni-cativo della cartolina e la sua importanza come fenomeno sociale e culturale dell’e-poca.

Page 55: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 56: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

54

AL

Page 57: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

55

Page 58: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

56

AL

Page 59: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

57

La storiadi Alessia

Page 60: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

58

AL

di Carla Colella Ogni giorno per Alessia svegliarsi signifi-ca ricominciare a combattere. Fare i con-ti con i limiti imposti dalla sua “unicità”. Guardarsi allo specchio e avere il coraggio di vedere e accettare le mille sfumature di una vita “diversa”. Alessia ha 34 anni, è avvocato, lavora a Fano. Nonostante il suo handicap (soffre di acondroplasia), con tanta forza e mol-ti sacrifici, spinta da una grande voglia di vivere, cerca ogni giorno di costruirsi una vita normale. La sua storia è diventata un video. Un documentario-denuncia sulla disabilità. Un lungo viaggio di speranza di una donna determinata e coraggiosa.Alessia Di Girolamo è anche consigliera di Pari opportunità. E con il documenta-rio “Il mio canto libero”, diretto da Marco Cruciani, ha voluto far conoscere le diffi-coltà con cui devono convivere le persone disabili e le discriminazioni che spesso sono costrette a subire. “Il primo ostacolo da rimuovere - ha affermato il Presidente dell’Assemblea legislativa, Vittoriano So-lazzi nel corso della presentazione del vi-deo - è culturale. Nonostante tante parole, buoni propositi, dichiarazioni di intenti e anche qualche legge siamo ancora oggi ben lontani da vedere la vera integrazione sociale delle persone con disabilità”. Nel sintetizzare il valore dell’iniziativa la presidente della Commissione regiona-le Pari opportunità, Adriana Celrstini ha sottolineato che si tratta di “un progetto educativo ma anche di speranza. Il no-stro obiettivo è quello di cercare di fare in modo che tutte le persone abbiano le stes-se opportunità”.

Come è nata l’idea di raccontare la sua sto-ria in un video?L’ idea di raccontarmi si è formata piano piano negli anni. Ha preso forma attra-verso le esperienze vissute, attraverso gli sguardi incrociati delle persone conosciu-te, attraverso i miei sguardi che osserva-vano il mondo che mi circondava. L’idea nasce da una serie di sentimenti ed emo-

“Una vita non diversa,ma semplicemente speciale”

Alessia Di Girolamo, consigliera di Pari Opportunità si racconta attraverso il documentario “Il mio canto libero” diretto da Marco Cruciani. Un viaggio di circa due mesi girando mezza Italia. Diffusione nelle scuole per una campagna di sensibilizzazione.

L’intervista

Page 61: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

59

Chi è Alessia Di Girolamo

Alessia Di Girolamo nasce a Taranto il 25 settembre 1976. Da anni risiede nelle Marche. Nel 2002, a Urbino, si laurea in Giurisprudenza e in seguito consegue la specializzazione alle Pro-fessioni Legali.Dal 2005 risiede a Pesaro dove si è abi-litata all’esercizio della libera profes-sione di avvocato. Nell’esercizio della libera professione si è costantemente formata frequen-tando master e corsi di specializzazio-ne che le hanno permesso di avvicinarsi a soggetti in situazioni di svantaggio, prodigandosi quindi per la loro difesa e tutela.Attualmente dipendente di una socie-tà del gruppo Eni con sede a Fano. Particolarmente attiva sul fronte del-le tematiche inerenti la disabilità, è socia dell’Aisac Onlus, associazio-ne per l’informazione e lo studio dell’Acondroplasia, importante rife-rimento per le famiglie e per i ragazzi stessi nell’affrontare le problematiche di inserimento sociale per le persone di limitata statura e soggetti affetti da malattie genetiche.È consigliera regionale di Pari oppor-tunità. Collabora con la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affa-ri impegnandosi in modo particolare per rimuovere ogni forma di discri-minazione nei confronti delle donne, sia nell’ambito della famiglia che in quello del lavoro, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di pari opportunità.

“Una vita non diversa,ma semplicemente speciale”

Alessia Di Girolamo, consigliera di Pari Opportunità si racconta attraverso il documentario “Il mio canto libero” diretto da Marco Cruciani. Un viaggio di circa due mesi girando mezza Italia. Diffusione nelle scuole per una campagna di sensibilizzazione.

Page 62: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

60

AL

zioni contrastanti tra loro: da una parte il coraggio e la caparbietà di voler vivere una vita del tutto normale e dall’altra la consa-pevolezza dell’esistenza della disabilità che ogni giorno è tangibile, evidente e non fa sconti. Volevo che il mondo sapesse quali sono i pensieri, i problemi e la bellezza di una vita non “diversa” ma semplicemente “speciale”. Ho ritenuto che raccontando me avrei dato voce a molti come me, avrei fatto conoscere la unicità di un vissuto ma allo stesso tempo un vissuto simile a quello di tanti altri. Soprattutto raccontandomi avrei fatto quindi conoscere una parte di mondo che fa parte del mondo stesso. E quindi parlandone avrei, spero, forse ri-dotto quelle distanze tra chi ci reputa di-versi e chi invece diverso non lo è, ma lo diventa solo quando viene visto diverso.   Quando ha incontrato per la prima volta il regista Cruciani?È stato a maggio del 2012. I nostri ap-puntamenti per conoscerci volutamente e spontaneamente non sono stati degli incontri prettamente lavorativi e in sedi istituzionali ma al contrario ho da subito invitato Marco a entrare nella mia vita in maniera “naturale” invitandolo non a un appuntamento per parlare di lavoro ma semplicemente a bere una birra per parlare un po’ e conoscersi.

Come avete lavorato insieme?Lavorare insieme con Marco è stato, direi, naturale. Ho iniziato a farmi conoscere e quindi a far entrare Marco nella mia quo-tidianità, un po’ come faccio con tutti. Ho cominciato facendogli conoscere la mia fa-miglia, i miei amici, i luoghi della mia vita, le tante barriere, a volte banali, che senza l’aiuto delle persone che mi stanno vicine sono per me sono insormontabili come le scalinate per raggiungere il chiosco dell’a-peritivo, il bancone e lo sgabello altissimo nel bar...

Siete stati molto tempo insieme, ma quanto c’è voluto per realizzare il mio canto libero? Tenendo conto che abbiamo girato mezza Italia, prevalentemente nei week-end, non

ci abbiamo messo molto, circa due mesi, grazie all’empatia che si è creata tra me, Marco e chi era dietro alle telecamere e alla collaborazione e disponibilità dei miei ami-ci. Poi abbiamo dovuto rivedere e valutare le riprese. È stato il lavoro più difficile. Tutte le scene erano importanti, ricche di significato e di messaggi. Tante però erano troppo veri-tiere da rischiare quasi denunce o troppo for-ti e accusatorie verso determinate categorie. Ora siamo nella fase della divulgazione.

E come sta andando? Siamo partiti con la prima presentazione il 15 febbraio scorso al ridotto delle Muse di Ancona, prima uscita a livello regiona-

le. È stato un successo. Da lì sono arrivate richieste a cascata. Ognuna delle mie col-leghe commissarie lo sta, inoltre, propo-nendo nei propri comuni e province o in associazioni di categorie di loro conoscen-za. Come Commissione per le Pari op-portunità lo stiamo portando nelle scuole della nostra regione come campagna di sensibilizzazione sociale.

Quali sono state le prime reazioni di chi ha visto il video?È stata un’enorme commozione per chi mi conosce, un mix di soddisfazione nel vedere dove sono riuscita ad arrivare, ma anche commozione nell’aver ripercorso

Page 63: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

61

Marco Cruciani si laurea, all’Università La Sapienza di Roma nel 2001 in antropo-logia visuale con tesi sul cinema italiano del fantastico e del terrore, con particola-re attenzione alla figura del regista Mario Bava. Dal 1996 al 2001 collabora con la Gore Bros nella produzione di cinque cortometraggi come attore, sceneggiatore e direttore della fotografia.Nel 2002, con Paolo Fazzini e Daniele Casolino, realizza i documentari “Le om-bre della paura - Il cinema italiano del ter-rore italiano 1960-1980 e Albania.Collabora come figurante o assistente in diverse produzioni italiane: Bellocchio, Giordana, De Maria, Salvatores, Piccioni,

Muscardin e altri. Nel 2003 inaugura il la-boratorio Sol Si Fa - audiovisivi.Nel 2005 collabora in Senegal con lo scrittore Oreggia alla stesura della sceneg-giatura “Uno strano uomo d’affari”.Dal 2007 è attivo lo spettacolo live “Sol Si Fa - Immagini e muische in viaggio” con proiezioni dei video Sol Si Fa - audiovisivi e musiche dal vivo eseguite dal composi-tore Roberto Zechini. Realizza riprese di eventi, spettacoli, performance teatrali e di danza, concerti. Allestisce serate come CDj e Vj presso musei, gallerie d’arte, spa-zi all’aperto, locali e residenze private.Da anni si occupa di fotografia artistica e commerciale.

vicissitudini divertenti ma anche amare anche vissute in prima linea al mio fianco. Chi mi non mi conosceva, oltre alla com-mozione dovuta alla tenerezza e coraggio che trasmettevo, ha reagito con incredu-lità nel vedere come le cose soprattutto le più semplici fossero per un’altra persona invece insormontabili.

Qual è il messaggio che avrebbe piacere arri-vasse alla gente? Iniziamo a parlare non di disabili ma di persone. Iniziamo a parlare non di diversi-tà ma di unicità. Come più volte ripetuto il mio pensiero ricorrente per chi mi si av-vicina è che io non mi sento diversa sem-mai unica, mi sento diversa solo quando a priori mi si escluda di essere capace di esse-re come gli altri: persona dotata di un ‘in-telligenza, un cuore, sensibilità d’animo.

Cosa spera di essere invece riuscita a trasmet-tere alle persone “diversamente abili”?Ai miei amici “unici” invece spero di aver trasmesso attraverso questo video   lo stesso coraggio che ho avuto io ad affrontare la vita e la quotidianità. Sicuramente   la strada è ancora in salita ma  non bisogna mai abbas-sare lo sguardo e sopratutto “non permettete che ve lo facciano abbassare gli altri”.

Cosa significa vivere nella nostra società con una disabilità? La disabilità non è una diversità ma sem-plicemente una condizione diversa di vita. La nostra società, purtroppo, non favori-sce l’integrazione dei disabili. Pregiudizi, limitazioni strutturali, barriere architetto-niche impediscono ancora a troppi disabili un’esistenza che sarebbe altrimenti soddi-sfacente. Si impedisce loro di guadagnarsi

da vivere col frutto delle loro competenze.

Cosa possono fare le istituzioni?Le istituzioni per funzionare al meglio al servizio dei diversamente abili dovrebbero circondarsi e servirsi di loro. Servirebbe la nostra voce e la nostra esperienza quando ci si mette a tavolino per formulare leggi per-ché chi non è dentro la situazione, chi non la vive sulla propria pelle non può capire.

Marco Cruciani, regista

Page 64: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

62

AL

Page 65: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

Pianeta minori

Page 66: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

64

AL

I numeri parlano chiaro. In Italia e nelle Marche i tassi di separazione e di divor-zio aumentano. Nel 2010 le separazioni nel nostro Paese sono state 88.191, i di-vorzi 54.160. Se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separa-zioni e 182 divorzi (dati Istat). Al centro di queste crisi coniugali spesso (nel 68,7%

delle separazioni) ci sono dei figli. Anche nelle Marche i dati sono in crescita, con un +4,2% delle coppie separate e oltre 2000 figli coinvolti non ancora maggiorenni. In questo contesto la mediazione familiare può rappresentare una risorsa per tutelare il minore e individuare scelte condivise, ma sono ancora poche le coppie che scelgono questa strada. Il convegno “Mediazio-

Coniugi mai più, genitori per sempre

Il diritto alla bigenitorialità dopo la separazione e il rilancio della mediazione familiare al centro del convegno promosso dall’Ombudsman regionale

ne familiare: uscire dalla crisi” promosso dall’Ombusdman regionale, Autorità per la garanzia dei diritti degli adulti e dei bambini, e ospitato dalla Facoltà di Eco-nomia G. Fuà di Ancona il 18 gennaio, nasce con l’obiettivo di rilanciare questo istituto e di creare una rete di collabora-zione tra tutti i soggetti protagonisti. Sul tavolo dei relatori, oltre al Garante nazio-

Laura Volponi

L’Ombudsman

Page 67: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

65nale dell’infanzia e adolescenza Vincen-zo Spadafora, la Presidente del Tribunale per i minori di Ancona Ornella Riccio, la Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Paola Giorgi, la Senatrice Luciana Sbar-bati, componente della Commissione par-lamentare per l’infanzia e l’adolescenza, e il professor Guido Maggioni dell’Uni-versità di Urbino. “La Regione Marche è stata antesignana nell’introduzione della mediazione familiare, attivandola già nel 1998 all’interno dei consultori familiari e avviando i primi corsi di formazione nel 1999 - spiega l’Ombudsman Italo Tano-ni - Occorre programmare nuovi percorsi formativi e soprattutto coordinare tutti gli operatori impegnati”. La mediazione familiare è un intervento professionale ri-volto alle coppie con volontà di separazio-ne per riorganizzare le relazioni familiari, soprattutto con i figli. Richiede per questo un approccio multidiscipliare nella nego-ziazione, con competenze sociologiche, psicologiche e giuridiche. Ma le sue po-tenzialità non sono pienamente sfruttate, come dimostrano i dati della ricerca svolta dall’Università di Urbino presentati dal professor Maggioni. Nel 2011 all’interno dei consultori familiari della Asur il ricor-so alla mediazione familiare è avvenuto solo per 195 casi, di cui solo 74 (il 38%) conclusi positivamente. Informazione e formazione, concordano tutti gli interve-nuti, sono le due strade maestre per rilan-ciare la “crisi” della mediazione familiare. La Presidente del Tribunale dei Minoren-ni di Ancona Ornella Riccio ricostruisce il quadro normativo nazionale e interna-zionale sul tema dell’affido e dei diritti dei bambini, sostenendo che “se la bigenito-rialità è un diritto del minore, è un dovere dei genitori percorrere la strada della me-diazione, perché se c’è conflitto tra i geni-tori, viene violato il diritto del bimbo ad uno sviluppo armonico”. Compito fonda-mentale del mediatore familiare, secondo la Senatrice Luciana Sbarbati è quello “di mantenere una equidistanza e trovare un percorso di equilibrio che faccia riassume-re ad entrambi i coniugi la responsabilità della genitorialità”. Ad affollare l’aula oltre cento professionisti e gli studenti del Liceo pedagogico Rinaldini di Ancona. Hanno aderito gli ordini professionali degli Psico-logi, Assistenti sociali e Avvocati

Page 68: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

66

AL

Vincenzo Spadafora, Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, nominato poco più di un anno fa con la legge 112 del luglio 2011 che istituisce questa figura, è in-tervenuto lo scorso 18 gennaio al convegno “Mediazione familiare, uscire dalla crisi” promosso dall’Ombudsman regionale Italo Tanoni.

Abbiamo speso i nostri primi mesi di atti-vità cercando di fare capire come un’auto-rità di garanzia nazionale possa essere utile in un paese dove non si parla più di diritti dell’infanzia e dall’adolescenza, tranne quando accadono grandi tragedie o av-vengono fatti di cronaca che pongono alla ribalta questi temi. Allora perchè il Garan-te nazionale? Perchè i Garanti regionali? Perchè è evidente la necessità di figure che, libere da ogni pregiudizio, libere da ogni orientamento politico, partitico, di parte o di qualunque genere, possano realmente sollecitare le istituzioni, il Parlamento, il Governo a fare l’azione giusta e monitora-re. Questo è un lavoro molto importante. È un lavoro soprattutto di cambiamento culturale, perchè il lavoro che noi portiamo avanti con Italo Tanoni e con gli altri Ga-ranti regionali è un lavoro che mira a far ca-pire alle istituzioni, a qualunque livello, che la centralità dei temi dell’infanzia e dell’a-dolescenza non riguarda solo alcuni di noi, ma è strettamente connessa al futuro del nostro Paese. Ed è strettamente connessa ai problemi economici, perchè una cosa che si

deve essere forte da parte di chi governa un paese e che deve essere coerente a un’idea che noi dobbiamo avere di società e di fu-turo. Se chi mi governa decide che l’idea di futuro di questo paese è legata alla crescita dei bambini e degli adolescenti, farà un in-vestimento su di loro oggi per creare nuove generazioni all’altezza di portare il nostro paese fuori dalla crisi economica. Oggi il fatto di non investire sulla scuola e di non investire sulla formazione specifica ci sta portando via intere generazioni di persone che nei prossimi anni non saranno in gra-do di competere con i ragazzi della Cina, dell’India, del Sud America. Allora noi dobbiamo veramente riportare al centro questi temi. Questo vale per la mediazione familiare, ma vale anche per tutto ciò che riguarda l’infanzia e l’adolescenza.

dice poco è quanto costino i mancati inve-stimenti. Non investire oggi su alcune cose, non fare oggi alcune scelte ci porterà inevi-tabilmente negli anni successivi a dover ri-parare a quelle scelte mancate con un costo sicuramente superiore all’investimento che avremmo potuto fare. È una logica assurda dalla quale dobbiamo venire fuori e per far questo c’è bisogno di persone che abbiano veramente a cuore il futuro di questo Paese e si rendano conto che i temi come quelli dell’infanzia e dell’adolescenza non devo-no essere trattati nell’emergenza, ma con una prospettiva molto più ampia e molto più lunga. Credo davvero che il problema sia culturale. E l’impegno del volontaria-to, così come di tutti i bravi operatori ed educatori, non può sostituire quello che è l’impegno delle istituzioni, l’impegno che

“Investire sull’infanzia per far crescere il paese”

L’intervento di Vincenzo Spadafora, Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza

Page 69: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

67Lividi, ferite, cicatrici, fratture, lesioni, deficit della crescita staturo-posturale. Ma anche aggressività, difficoltà di apprendi-mento, iperattività, isolamento, depressio-ne, anoressia. È un pugno nello stomaco leggere le “spie” dei maltrattamenti fisici o psicologici su un bambino riportate nella pubblicazione “Bussola scolastica. Rico-noscere e gestire l’abuso e il matrattamento nell’infanzia e nell’adolescenza”. La guida, stampata in 10mila copie e distribuita in tutte le scuole dell’infanzia e di I grado, è il frutto della collaborazione tra il Consi-glio regionale, l’Autorità di Garanzia per i diritti degli adulti e dei bambini e l’Am-bito territoriale sociale VI di Fano, dove da dieci anni esiste il “Progetto Pollicino”, una serie di azioni per il controllo e la pre-venzione dell’abuso sui minori. Il vademe-cum fornisce una descrizione sistematica del fenomeno e delle possibili strategie di intervento, con suggerimenti per inse-gnanti, educatori e operatori sociali. Uno strumento utile che si aggiunge alle tante iniziative proposte dall’Ombusdman del-le Marche con l’Ufficio scolastico regiona-le, per prevenire la violenza sui minori. Si ipotizza che in Italia il numero di minori vittime di violenza assistita in ambito do-mestico sia tra il 4% e il 9% (dati Unicef ). Nelle Marche le valutazioni qualitative degli operatori dei servizi socio-sanitari confermano che i “sintomi” tipici del mal-trattamento e abuso sono in aumento. “Un ruolo fondamentale per attivare interven-ti tempestivi può essere svolto dagli inse-gnanti - sostiene Italo Tanoni - per questo da tre anni abbiamo attivato con il Centro ricerche e studi sull’Infanzia e l’Adole-scenza dell’Università di Urbino corsi di sensibilizzazione per docenti e i dirigenti scolastici in tutte le province”. Osservare, ascoltare, prevenire, ma anche studiare il fenonemo dell’abuso. L’Autorità di ga-ranzia ha avviato, sempre con il Crisia, una ricerca per misurare l’incidenza e la prevalenza delle varie tipologie di violenza sui minori rilevate nell’ambito dei proce-dimenti archiviati presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona dal 2005 al 2011.

Insegnanti sentinelle contro l’abuso

I progetti per riconoscere e prevenire la violenza. Una guida distribuita in tutte le scuole dell’infanzia

Page 70: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

68

AL

Il report del difensore civico

Superata per la prima volta la soglia dei 900 fascicoli trattati in un anno nei quattro settori di competenza. Raddoppiato in dieci anni il numero dei cittadini che presenta istanze

Per la prima volta l’Autorità di garanzia nel corso della sua storia ventennale supera la soglia dei 900 fascicoli trattati in un anno nei quattro settori di competenza (difesa civica, tutela infanzia e adolescenza, dirit-ti dei detenuti, difesa cittadini stranieri). Nel 2012 sono state aperte 454 pratiche, alle quali si aggiungono le 449 archiviate, con un aumento degli esiti positivi pari al 5,9%. Da questo dato parte la Relazione 2012 dell’Ombudsman regionale, presen-tata a Palazzo Leopardi. Il Report, suddiviso nelle quattro aree di competenza e corredato da statistiche e dati aggiornati, fotografa tutta la casisti-ca trattata ed è uno degli obblighi previ-sti dalla Legge 23 del 2008 che istituisce l’Ombudsman. Una legge, la prima in Italia, che ha unificato una pluralità di competenze in un solo istituto di garanzia, in linea con molte altre nazione europee. Le parole chiave che riassumono le azio-ni intraprese nel 2012 sono “mediazione, indipendenza, prevenzione, cura” - scrive nella premessa l’Ombudsman regionale. “Quello che presentiamo oggi è un bi-lancio positivo in tutti i settori - ha detto Tanoni - L’ufficio sta funzionando a regi-me e riesce adeguatamente a soddisfare le esigenze che emergono nel territorio e che spesso non trovano risposte adeguate nel-le istituzioni”. Il numero dei cittadini che ha avanzato esposti e reclami negli ultimi dieci anni è raddoppiato. Grazie anche alle nuove tecnologie, la comunicazione con l’Ombudsman si è intensificata e le infor-mazioni sono più accessibili (il sito www.

ombudsman.marche.it ha re-gistrato 19185 accessi, con una media di 52 visitatori giornalieri). Con un +25,6% la Difesa Civica è il settore che registra il maggior incre-mento di pratiche rispetto al 2011. I principali problemi sollevati dagli utenti riguar-dano le barriere architettoni-che, il trasporto pubblico, la sanità. Ma sono le questioni ambientali quelle che registra-no la maggiore crescita, sia sul versante dell’accesso agli atti, che in materia di diritto. Sul fronte della tutela dei bam-bini, l’aumento dei divorzi e delle separazioni (+4,2% dal 2002 al 2009) espone i minori ad una crescente conflittualità familiare. Nel 2010 sono stati coinvolti nelle Marche oltre 2000 mino-renni, di cui 1465 figli in affido. “Una vera e propria emergenza educativa - secondo l’Ombudsman - di fronte alla quale istituti come quello della mediazione e dell’affido rappresentano sempre più una risposta ob-bligata delle istituzioni”. La pagina carceri si apre con la questione sovraffollamento, 1225 detenuti contro una capienza regola-mentare di 775. Un dato che vede le Mar-che al quarto posto in Italia, nonostante il maggiore utilizzo della struttura di Barca-glione sollecitato dall’Ombudsman, “uno dei primi risultati concreti ottenuti da questa autorità di garanzia, con l’appog-

gio dell’intero Consiglio regionale” - spie-ga Tanoni che lo scorso anno ha ricevuto 125 richieste di colloquio da parte dei de-tenuti. La competenza più recente affidata al Garante è la difesa dei cittadini stranieri dalle discriminazioni, 20 i fascicoli aperti e 12 quelli risolti. Il report, la cui proposta grafica è stata curata dagli studenti del li-ceo artistico Mannucci di Ancona, presen-ta nel dettaglio tutti i progetti realizzati, le risorse impiegate, le collaborazioni avviate con le istituzioni e gli ordini professionali, gli obbiettivi raggiunti e quelli fissati per i prossimi anni.L.V.

Page 71: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

AL

69

Page 72: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 73: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente
Page 74: n.1m agg io2013...Coraggioso quando accusa di regressione culturale coloro che in Italia, di-versamente da quanto avviene in quasi tutti gli altri Paesi d’Europa, rifiutano aprioristicamente

72

AL

Significativa l’attività svolta dal Corecom per quanto riguarda il settore delle conci-liazioni. Nel corso del 2012 sono stati so-stanzialmente confermati i trend positivi degli scorsi anni ed alcuni sono anche mi-gliorati. Complessivamente le istanze per-venute ammontano a 1514 con un 83,3% di accordi raggiunti, pari a 809. Diverse le istanze chiuse per mancanza del gestore (13,4%) o del ricorrente (2,7%). Positivo l’impegno dei maggiori gestori telefonici nel cercare di risolvere fattivamente le pro-blematiche poste al centro dell’attenzione dagli utenti marchigiani: oltre l’80% dei procedimenti, come si è detto si conclude con l’accordo tra le parti. Un istituto sem-pre più importante, poi, è quello dei  prov-vedimenti temporanei, che il Corecom pone in essere per la riattivazione dei ser-vizi in casi di interruzioni indebite di linee telefoniche o di altre funzioni fondamen-tali da parte dei gestori dei servizi. Nel 2012 si contano 156 istanze di provvedi-menti temporanei (nel 2011 erano state 105), di cui 12 sono risultate inammissi-bili (11 sempre nel 2011). In 144 casi si è arrivati alla riattivazione con la semplice apertura del procedimento e la richiesta di controdeduzioni al gestore interessato (94 volte nel 2011); in 15 casi è stato emesso il provvedimento temporaneo (17).Altro importante obiettivo del Corecom è quello dell’acquisizione delle deleghe di “seconda fase”, ampie e rilevanti funzioni in materia di pluralismo, vigilanza e tutela dell’utenza. Alle molteplici attività che il

Corecom già svolge sul territorio - conci-liazioni, tutela dei minori, controllo sulla pubblicazione dei sondaggi, apertura dei procedimenti di rettifica su istanza di par-te - si aggiungeranno il monitoraggio ra-diotelevisivo locale, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione a livello regionale, la definizione delle controversie tra operatori di telecomunicazioni elettro-niche e utenti.Proprio la definizione delle controversie rappresenta una delega particolarmente importante, costituendo la seconda fase del procedimento di conciliazione nei contenziosi tra utenti e gestori di telefonia e di telecomunicazioni. Tale procedura è alternativa al ricorso giurisdizionale e si conclude con un provvedimento decisorio che ha valore vincolante tra le parti al pari di una sentenza. L’attività è espletata nel rispetto dei criteri direttivi e delle modali-tà attuative dell’Autorità , anche attraverso linee guida e specifici atti di indirizzo e dei termini procedimentali indicati nelle deli-bere Agcom.Per quanto riguarda la delega relativa al monitoraggio, da evidenziare che le ulti-me disposizioni Agcom in materia attri-buiscono al Corecom di svolgere attività di ricerca e vigilanza per quanto riguarda il rispetto degli obblighi di programma-zione, la pubblicità, il pluralismo politico istituzionale e socio-culturale, la garanzia dell’utenza, la tutela dei minori. Nello svolgimento di queste funzioni di vigilan-za , il Corecom procede anche con la fase

istruttoria finalizzata all’eventuale adozio-ne dei provvedimenti sanzionatori da par-te dell’Agcom in caso di violazioni della normativa vigente. L’avvento del digitale televisivo terrestre, con la moltiplicazione dei canali di trasmissione e dei program-mi anche a livello locale, determina la ne-cessità di implementare nuovi strumenti e tecnologie perché l’attività di monitorag-gio venga espletata in maniera puntuale ed efficiente.L’altra delega riguarda il Registro de-gli operatori di comunicazione (ROC). Si tratta di un registro unico, adottato dall’Agcom con la finalità di garantire la trasparenza degli assetti proprietari di tut-te le società ed imprese che operano nel campo delle comunicazioni, rendendoli pubblici, con l’obiettivo di garantire l’ap-plicazione delle norme del settore come quelle concernente la disciplina anti-con-centrazione, la tutela del pluralismo infor-mativo o il rispetto dei limiti previsti per la partecipazione di società esterne. Infine, con il trasferimento delle nuove de-leghe il Comitato provvederà a risponde-re a quanto previsto dall’art. 41 del Testo unico della radiotelevisione, che disciplina la destinazione della pubblicità di ammi-nistrazioni ed enti pubblici. Con l’ampliamento qualitativo e quanti-tativo delle funzioni potrà così completar-si il processo di decentramento territoriale dell’Agcom che, grazie ai Corecom, riesce a portare avanti in modo capillare la sua fon-damentale attività di tutela dell’utenza.

Controversie telefoniche: positive le conciliazioni

In crescita l’attività del Corecom per risolvere le problematiche degli utenti

Corecom