N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo...

17
N° XXXVII GENNAIO 2015 «I n mezzo alle inimicizie e ai conflitti, la comunione vissuta tra di voi in fraternità e semplicità è segno del Regno di Dio. Sono contento dei buoni rapporti e della collaborazione tra i Patriarchi delle Chiese Orientali cattoliche e quelli ortodossi; come pure tra i fedeli delle diverse Chiese. Le sofferenze patite dai cri- stiani portano un contributo inestimabile alla causa dell’uni- Francesco scrive ai cristiani del Medio Oriente L’Ordine all’unisono con la Chiesa universale L’Ordine e la terra santa La vita nelle Luogotenenze Gli atti del Gran Magistero GRAN MAGISTERO DELL’ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME 00120 CITTÀ DEL VATICANO E-mail: [email protected] IL DIALOGO, «ESSENZA» DELLA DIPLOMAZIA PONTIFICIA IN MEDIO ORIENTE III IL P APA IN TURCHIA: LA PACE E LA COMUNIONE SI COSTRUISCONO ATTIVAMENTE IV IL TERZO INCONTRO DEL FORUM CATTOLICO- MUSULMANO V P ADRE LORENZO LORUSSO NOMINATO ALLA CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI VI LA PROSSIMA OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONE A TORINO VI L’ORDINE DEL SANTO SEPOLCRO SI SVILUPPA E INTENDE OFFRIRE UNIMMAGINE DI MAGGIORE SEMPLICITÀ VII UN NUOVO CERIMONIERE PER L ’ORDINE IX LA BEATA VERGINE MARIA, REGINA DELLA P ALESTINA FESTEGGIATA DA DEIR RAFAT A ROMA X IL GRAN MAESTRO RAPPRESENTA L ’ORDINE IN OCCASIONE DI IMPORTANTI VISITE XI “L’OPERATO DELL ’ORDINE IN TERRA SANTA È IMMENSOXII LA SPIANATA DELLE MOSCHEE A GERUSALEMME, EPICENTRO DELLE TENSIONI RELIGIOSE IN TERRA SANTA XIII A BREVE DUE SANTE ARABE E PALESTINESI XV LA VERGINE MARIA A GERUSALEMME: UNA GUIDA SPIRITUALE PER OGNI PELLEGRINO XV UNA «NOTTE DELLA TERRA SANTA» XVII VERSO UN INCONTRO CONTINENTALE NELLA REGIONE ASIA-P ACIFICO XVII «Grazie per la vostra perseveranza!»

Transcript of N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo...

Page 1: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

N° XXXVII GENNAIO 2015

«In mezzo alle inimicizie e ai conflitti, la comunione vissutatra di voi in fraternità e semplicità è segno del Regno di Dio.Sono contento dei buoni rapporti e della collaborazione tra i

Patriarchi delle Chiese Orientali cattoliche e quelli ortodossi; comepure tra i fedeli delle diverse Chiese. Le sofferenze patite dai cri-stiani portano un contributo inestimabile alla causa dell’uni-

Francesco scrive ai cristiani del Medio Oriente

L’Ordine all’unisonocon la Chiesa universale

L’Ordine e la terra santa

La vita nelle Luogotenenze

Gli atti del Gran Magistero

GRAN MAGISTERODELL’ORDINE EQUESTREDEL SANTO SEPOLCRO

DI GERUSALEMME00120 CITTÀ DEL VATICANO

E-mail: [email protected]

IL DIALOGO, «ESSENZA» DELLA DIPLOMAZIAPONTIFICIA IN MEDIO ORIENTE III

IL PAPA IN TURCHIA: LA PACE E LA COMUNIONESI COSTRUISCONO ATTIVAMENTE IV

IL TERZO INCONTRO DEL FORUM CATTOLICO-MUSULMANO V

PADRE LORENZO LORUSSO NOMINATO ALLACONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI VI

LA PROSSIMA OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONEA TORINO VI

L’ORDINE DEL SANTO SEPOLCRO SI SVILUPPA EINTENDE OFFRIRE UN’IMMAGINE DI MAGGIORESEMPLICITÀ VII

UN NUOVO CERIMONIERE PER L’ORDINE IXLA BEATA VERGINE MARIA, REGINA DELLA

PALESTINA FESTEGGIATA DA DEIR RAFAT A ROMA XIL GRAN MAESTRO RAPPRESENTA L’ORDINE IN

OCCASIONE DI IMPORTANTI VISITE XI

“L’OPERATO DELL’ORDINE IN TERRA SANTA ÈIMMENSO” XII

LA SPIANATA DELLE MOSCHEE A GERUSALEMME,EPICENTRO DELLE TENSIONI RELIGIOSE INTERRA SANTA XIII

A BREVE DUE SANTE ARABE E PALESTINESI XVLA VERGINE MARIA A GERUSALEMME:

UNA GUIDA SPIRITUALE PER OGNI PELLEGRINO XV

UNA «NOTTE DELLA TERRA SANTA» XVIIVERSO UN INCONTRO CONTINENTALE NELLA

REGIONE ASIA-PACIFICO XVII

«Grazie per la vostra perseveranza!»

Page 2: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

II N° XXXVII - GENNAIO 2015

tà. È l’ecumenismo del sangue, che ri-chiede fiducioso abbandono all’azione del-lo Spirito Santo.

Che possiate sempre dare testimonianzadi Gesù attraverso le difficoltà! La vostrastessa presenza è preziosa per il MedioOriente. Siete un piccolo gregge, ma conuna grande responsabilità nella terradove è nato e si è diffuso il cristianesi-mo. Siete come il lievito nella massa. Pri-ma ancora di tante opere della Chiesa nel-l’ambito scolastico, sanitario o assistenzia-le, da tutti apprezzate, laricchezza maggiore per laRegione sono i cristiani,siete voi. Grazie della vo-stra perseveranza!

Il vostro sforzo di col-laborare con persone dialtre religioni, con gliebrei e con i musulmani,è un altro segno del Re-gno di Dio. Il dialogointerreligioso è tantopiù necessario quanto

più difficile è la situazione. Non c’èun’altra strada. Il dialogo basato su un at-teggiamento di apertura, nella verità e nel-l’amore, è anche il migliore antidoto allatentazione del fondamentalismo religioso,che è una minaccia per i credenti di tuttele religioni. Il dialogo è al tempo stesso unservizio alla giustizia e una condizione ne-cessaria per la pace tanto desiderata».

Stralcio dalla lettera del Papa ai cristiani delMedio Oriente in occasione del Natale 2014

Durante l’Udienza al Corpo Diplomatico accreditatopresso la Santa Sede del 12 gennaio per gli auguri per

il nuovo anno, Papa Francesco è tornato sul tema dei cri-stiani in Medio Oriente. «Un Medio Oriente senza cristianisarebbe un Medio Oriente sfigurato e mutilato! Nel solleci-tare la comunità internazionale a non essere indifferentedavanti a tale situazione, auspico che i leader religiosi, poli-tici e intellettuali specialmente musulmani, condanninoqualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista del-la religione, volta a giustificare tali atti di violenza».

Page 3: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

III N° XXXVII - GENNAIO 2015

«È importante che Gerusalemmevenga riconosciuta quale capitaledella fede per le tre religioni mo-

noteiste, come è necessario che si trovi unasoluzione ai conflitti israelo-palestinese e si-riano», così riferiva il comunicato della SantaSede a conclusione del Concistoro riunitosiin Vaticano il 20 ottobre 2014. L’assembleaaveva riunito intorno al Papa numerosi Car-dinali, i Patriarchi orientali e i responsabilidella Segreteria di Stato. A questa assembleaha partecipato anche il Patriarca Latino diGerusalemme e Gran Priore dell’Ordine delSanto Sepolcro. Il Concistoro ha riaffermatoche non si può uccidere in nome di Dio. Èstato rivendicato il riconoscimento ai cristia-ni dei diritti civili accordati agli altri cittadi-ni, soprattutto nei paesi in cui la religionenon è separata dallo Stato. «Un Oriente sen-

za cristiani sarebbe una grave perdita per ilmondo intero» è stato affermato, e questo inconsiderazione del ruolo fondamentale chesvolgono le comunità cristiane nell’equili-brio della regione, in modo particolare grazieall’educazione alla pace e alla cultura deldialogo. Le Chiese d’Oriente hanno lanciatoun appello alle altre Chiese affinché manife-stino la loro solidarietà, in modo speciale or-ganizzando pellegrinaggi.

Un mese dopo il Concistoro sul MedioOriente e nell’intento di proseguire la rifles-sione sul piano della comunicazione, il GranMagistero dell’Ordine ha ospitato il 5 dicem-bre nella sua sede un importante seminario,alla presenza di numerosi ambasciatori ac-creditati presso la Santa Sede, sul tema:«Sciogliere i nodi. Informazione digitale, dia-logo tra i popoli e diplomazia in un mondo

I relatori dell’incontro sul tema Informazione digitale e Diplomazia del 5 dicembre presso la sede degli uffici dirappresentanza del Gran Magistero dell’Ordine

L’Ordine all’unisono con la Chiesa universale

Il dialogo, «essenza» della diplomaziapontificia in Medio Oriente

Page 4: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

IV N° XXXVII - GENNAIO 2015

seguitati che Papa Francesco ha voluto in-contrare.

Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il Presidente della Repubblica

Si erano incontrati pochi mesi prima aGerusalemme e già in quell’occasioneavevano firmato una dichiarazione con-

giunta. Per Papa Francesco e il Patriarca Bar-tolomeo i momenti condivisi in Turchia du-rante il viaggio papale del 28-30 novembrescorso sono stati l’occa-sione per riaffermare lecomuni intenzioni e pre-occupazioni.

Tre giorni intensiquelli di Papa Francescoin Turchia che sono staticentrati innanzitutto sul-l’incontro e la ricercadella comunione con leChiese sorelle dell’Orto-dossia ma anche sul dia-logo e l’impegno comuneper la pace con le autori-tà politiche e religiosemusulmane e la solida-rietà con i cristiani per-

ra sostanza della diplomazia pontificia, unvalore già in sé perché Dio si è fatto lui stes-so dialogo. Mantenendo vivo questo dialogo,i social network, come ad esempio Twitter,permettono alla Chiesa di dialogare su temid’attualità e di intrattenere relazioni di reci-procità che vanno al di là dell’aspetto contin-gente e che vogliono favorire la comprensio-ne tra culture differenti. E in merito alla cri-si del Medio Oriente, contro ogni forma dicondizionamento derivante da interessi par-ticolari e contro tutte le manipolazioni del-l’opinione pubblica, bisogna costruire senzasosta rapporti di fraternità, ponti tra i cre-denti delle diverse religioni, sempre fedelialla ricerca della pace.

attraversato da conflitti». In collaborazionecon il Servizio Comunicazione dell’Ordinedel Santo Sepolcro, Andrea Tornielli, diretto-re del sito Vatican Insider del gruppo edito-riale italiano “La Stampa”, ha invitato nume-rose personalità. I partecipanti hanno potutoascoltare, fra gli altri, gli interventi del cardi-nale Pietro Parolin, Segretario di Stato; diAgostino Borromeo, Governatore dell’Ordi-ne del Santo Sepolcro e Presidente del Circo-lo di Roma, associazione al servizio del cor-po diplomatico accreditato presso la SantaSede; e di Antonio Spadaro, Direttore di Ci-viltà Cattolica.

Più che semplice strumento, il dialogo pa-ziente e perseverante è apparso essere la ve-

Il Papa in Turchia:la pace e la comunione

si costruiscono attivamente

Page 5: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

V N° XXXVII - GENNAIO 2015

Si tratta di una tradizione cominciata nel2008 quando un gruppo di partecipanticattolici e musulmani si riunì in Vatica-

no su invito di Papa Benedetto XVI per discu-tere il tema “Amore di Dio e amore del prossi-mo: la dignità della persona umana e il rispet-to reciproco”. Da allora, il Forum cattolico-musulmano è diventato un’istituzione stabilee dall’11 al 13 novembre scorso ha avuto luo-go il suo terzo seminario sul tema “Lavorareinsieme a servire gli altri”. La delegazione cat-tolica è stata guidata dal cardinale Jean-LouisTauran, presidente del Pontificio Consiglioper il Dialogo Interreligioso, mentre quellamusulmana dal prof. Seyyed Hossein Nasrdella George Washington University. Il grup-po è stato ricevuto in udienza il 12 novembreda Papa Francesco che ha invitato alla perse-veranza sulla strada del dialogo.

Nella dichiarazione finale leggiamo al pri-mo punto: «I delegati hanno unanimementecondannato gli atti di terrorismo, di oppres-sione, di violenza contro le persone innocenti,di persecuzione, profanazione dei luoghi sa-cri, e la distruzione dell’eredità culturale.Non è mai accettabile usare la religione per

giustificare tali atti o di confondere tali atticon la religione». I punti successivi del docu-mento hanno sottolineato l’importanza diun’educazione dei giovani che miri a promuo-vere il rispetto per gli altri e della cultura deldialogo interreligioso. Infine, «è emerso che ildialogo dovrebbe condurre all’azione, in par-ticolare tra i giovani. I partecipanti hanno in-coraggiato i cristiani e i musulmani a molti-plicare le opportunità di incontro e la coope-razione su progetti congiunti per il bene co-mune».

Dopo gli attentati di Parigi del 7 e 9 genna-io 2015, nelle dichiarazioni alla stampa delcardinale Tauran si sente l’eco di quanto con-diviso a Roma durante il Forum: «La religionenon è la causa di questo misfatto, come dellevarie crisi che attanagliano il Medio Oriente,ma la religione non può non essere parte del-la soluzione. Non si può capire il mondo dioggi senza prendere in considerazione le reli-gioni» (Avvenire del 12 gennaio). Il presidentedel Pontificio Consiglio per il Dialogo Interre-ligioso ha proseguito sottolineando l’impor-tanza dell’educazione e del ruolo dei massmedia nel costruire soluzioni di pace.

che con il dipartimento per gli Affari religio-si della Turchia. La pace, ha ricordato PapaFrancesco, va «fondata sul rispetto dei fon-damentali diritti e doveri legati alla dignitàdell’uomo». E ha poi proseguito: «È fonda-mentale che i cittadini musulmani, ebrei ecristiani – tanto nelle disposizioni di legge,quanto nella loro effettiva attuazione – goda-no dei medesimi diritti e rispettino i medesi-mi doveri».

Ma ciò che probabilmente ha più toccato icuori di coloro che hanno seguito questoviaggio del Santo Padre sono nuovamentestati i gesti che ha compiuto: gesti profondi,profetici, che hanno parlato da soli e anche

fatto parlare. Durante la preghiera ecumeni-ca Francesco ha fatto riferimento al rapportofra Andrea e Pietro, fratelli di sangue e fra-telli nella fede, nella carità e nella speranza.Facendo poi un salto di 2000 anni, il Vescovodi Roma ha continuato: «Quale grazia, Santi-tà, poter essere fratelli nella speranza del Si-gnore Risorto! Quale grazia – e quale respon-sabilità – poter camminare insieme in questasperanza, sorretti dall’intercessione dei santifratelli Apostoli Andrea e Pietro!». E conun’ultima richiesta al Patriarca Bartolomeo,Papa Francesco ha chiuso il suo intervento:«E vi chiedo un favore: di benedire me e laChiesa di Roma».

Il terzo incontro del Forumcattolico-musulmano

Page 6: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

VI N° XXXVII - GENNAIO 2015

Papa Francesco ha nominatoun nuovo sottosegretario al-la Congregazione per le

Chiese Orientali: Padre LorenzoLorusso, domenicano italiano di47 anni, è il rettore uscente dellaBasilica di San Nicola di Bari, no-ta per la sua apertura al dialogoecumenico e all’Oriente.1 Nato aBari nel 1967, fa parte dell’Ordinedei frati predicatori d’Italia: haindossato l’abito religioso nel 1989 e ha pro-nunciato i suoi voti solenni nel 1993. È statoordinato sacerdote nel 1995 proprio a San Ni-cola. Dopo gli studi di teologia all’Angelicume a Tolosa, ha conseguito il dottorato in dirit-to canonico delle Chiese orientali cattolichepresso il Pontificio Istituto Orientale di Ro-ma. È stato professore presso la Pontificia

Università Urbaniana, presso laPontificia Università San Tomma-so d’Aquino (Angelicum), direttoredell’Istituto di Teologia ecumeni-co-patristica di Bari e giudicepresso il Tribunale ecclesiasticoregionale della Puglia.

(1) La Basilica di Bari accoglie le re-liquie di San Nicola, detto anche SanNicola di Myra, città dell’Asia Minore

dove è stato vescovo nel IV secolo. Al tempo della do-minazione dei musulmani selgiuchidi in Turchia, i cit-tadini di Bari, particolarmente devoti a San Nicola,decisero di trasportare a Bari il corpo del Santo: nel1087 alcuni marinai si imbarcarono e trafugarono lesante reliquie da Myra. In molti paesi San Nicola ècommemorato il 6 dicembre, data presunta della suamorte. Egli è venerato in modo particolare presso gliortodossi, e tra questi i russi.

Padre Lorenzo Lorussonominato alla Congregazione

per le Chiese Orientali

L’Arcivescovo di Torino e il Sindacodella città hanno presentato il pro-gramma delle manife-

stazioni che accompagneran-no, dal 19 aprile al 24 giugno2015, la nuova Ostensionedella Sacra Sindone, contem-poraneamente a quelle indet-te per l’anniversario dei 200anni della nascita di Don Bo-sco. Due avvenimenti ai qualiPapa Francesco ha già comu-nicato la sua partecipazione.Terza ostensione del secolo,essa si rivolgerà in modo par-

ticolare ai giovani e alle persone che soffro-no, soggetti cari a San Giovanni Bosco e ai

Salesiani. Il servizio pastoralediocesano per la salute forniràaccompagnatori e spazi di ac-coglienza. Anche se la visita aTorino sarà gratuita, si racco-manda di prenotarsi per tem-po al fine di permettere di ge-stire al meglio tutte le richie-ste di partecipazione dei pelle-grini.

Per contatti e maggiori in-formazioni visitare il sito uffi-ciale: www.sindone.org.

La prossima Ostensionedella Sacra Sindone a Torino

Il logo ufficialedell’Ostensione della Sacra

Sindone del 2015

Page 7: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

VII N° XXXVII - GENNAIO 2015

Il cardinale Edwin O’Brien, Gran Maestro,aprendo i lavori della sessione ha rilevatol’entusiasmo che anima l’Ordine nei con-

fronti della Terra Santa: entusiasmo testimo-niato dai Cavalieri e dalle Dame che egli incon-tra con regolarità in tutto il mondo, in occasio-ne delle investiture, dalla Norvegia fino al Ca-nada.

Agli inizi di ottobre, a Honolulu, insieme al-le Luogotenenze dell’Ovest e del Nord Ovestdegli Stati Uniti, ha organizzato una riunionestraordinaria alla quale hanno partecipato duecardinali e sette vescovi, Priori dell’Ordine inquelle regioni, con lo scopo di ascoltarli e me-glio informarli. Una lettera è stata indirizzata atutte le Luogotenenze con l’intenzione di favo-rire ovunque scambi di questo genere tra iPriori e il Gran Maestro, affinché le Luogote-nenze si impegnino ad affidare sempre di più ilposto che spetta ai responsabili ecclesiastici in-caricati dell’animazione spirituale. Il Cardinaleha poi chiesto al Gran Magistero di confrontar-si riguardo all’immagine che l’Ordine dà di sé,con particolare riferimento al titolo di «Eccel-lenza» attualmente rivolto ai Luogotenenti eche appare quasi in contrasto inopportuno conil titolo di “Eccellenza” destinato ai vescovi. Inseguito ha preso la parola il Governatore Gene-rale, Agostino Borromeo, che ha tenuto a sotto-lineare come nessun altro Gran Maestro prima

del cardinal O’Brien abbia mai visitato un cosìelevato numero di Luogotenenze in tutto ilmondo, riferendosi espressamente ai viaggicompiuti dal Gran Maestro negli ultimi dueanni. Egli ha poi illustrato lo sviluppo che l’Or-dine sta registrando, con particolare riguardoalla Lettonia e alla Repubblica Ceca e, proba-bilmente a breve, anche alla Malesia. Il Gover-natore Generale ha proseguito rallegrandosiper il risultato della colletta organizzata per laTerra Santa che, per l’anno corrente, si è rive-lata più importante di quella del 2013: nellospecifico, infatti, l’appello lanciato per Gaza hapermesso di inviare al Patriarcato e alla Pontifi-cal Mission of Palestine una somma superioreal mezzo milione di euro.

Dopo avere illustrato l’ordine del giornodella sessione, il Governatore Generale ha datola parola al Patriarca Latino.

La Chiesa non potrebbe sopravvivere inTerra Santa senza l’aiuto dell’Ordine

Mons. Fouad Twal è intervenuto commen-tando sia il viaggio del Papa a Betlemme e aGerusalemme, che ha sollevato grandi speran-ze, sia la drammatica situazione che Gaza sitrova a vivere dopo la guerra della scorsa esta-te, auspicando la fine dell’embargo su quel ter-ritorio privato di prospettive. Ha anche affer-

Gli atti del Gran Magistero

L’Ordine del Santo Sepolcrosi sviluppa e intende offrire

un’immagine di maggiore semplicità

I membri del Gran Magistero dell’Ordine del Santo Sepolcro si sonoriuniti attorno al Gran Maestro nei giorni 21 e 22 ottobre a Palazzodella Rovere, sede dell’Istituzione, e hanno colto l’occasione per ce-lebrare la festa della Beata Vergine Maria, Regina di Palestina. IlPatriarca Latino di Gerusalemme, Gran Priore dell’Ordine, ha par-tecipato all’incontro nel corso del quale ha portato la sua testimo-nianza sui tragici avvenimenti in Medio Oriente.

Page 8: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

mato che solo il riconoscimento di due Stati,sulla base delle frontiere esistenti prima del1967, potrà permettere di ristabilire la pace inTerra Santa. Il Patriarca ha poi riferito dei lavo-ri del Concistoro del 20 ottobre indetto dal Pa-pa sul Medio Oriente e al quale ha partecipato,insieme agli altri Patriarchi cattolici della regio-ne. Ha voluto ricordare, in modo particolare,quanto ha fatto e sta facendo il Re di Giorda-nia per l’accoglienza dei cristiani perseguitatiin Siria e in Iraq. Ha poi rinnovato il suo appel-lo al Gran Magistero perché si studi la possibi-lità di acquisto di abitazioni sia a Betlemme,dove la presenza musulmana si intensifica, chea Gerusalemme, dove lo stesso accade con lapresenza ebraica. Ciò permetterebbe di procu-rare alloggi a lungo termine per le famiglie cri-stiane che vivono in quelle due città di così vi-tale importanza per tutta la Chiesa.

I lavori della Sessione sono proseguiti conl’intervento dell’Amministratore Generale delPatriarcato, Padre Imad Twal, che ha affermatoesplicitamente che senza il generoso aiuto del-l’Ordine del Santo Sepolcro – una media di600.000 euro mensili trasferiti al Patriarcato,senza contare le somme per i progetti speciali– la Chiesa cattolica non potrebbe sopravvive-re in Terra Santa. Il suo rapporto sulla gestionefinanziaria del Patriarcato ha evidenziato unavolontà di trasparenza e di chiarezza, peraltrogià manifestata grazie alla recente collaborazio-ne di un revisore dei conti. Si registra ancoraun saldo negativo, riconducibile alla voce fondipensione dei professori, che tende, comunque,a ridursi progressivamente.

La situazione finanziaria del Gran Magiste-ro, presentata dall’Ingegnere Pier Carlo Vi-sconti, ha evidenziato l’importanza delle som-me inviate dall’Ordine in Terra Santa, che am-montavano, in quel momento, a circa 8 milionidi euro e che dovrebbero aumentare, in chiu-sura d’anno, in misura ancor più significativa.

Il Padre Imad Twal ha tenuto a precisareche gli aiuti finanziari devoluti alle scuole delPatriarcato – in Israele, in Palestina e in Gior-dania – sono pari ad un terzo della somma to-tale che le istituzioni del Patriarcato ricevonoda parte dell’Ordine.

Dare priorità alle persone e comunicare inmodo migliore

La riunione è poi proseguita con la letturadel rapporto del Presidente della CommissioneTerra Santa del Gran Magistero. Il Prof. Tho-mas McKiernan ha fatto un bilancio dei pro-getti del 2014, sottolineando l’importanza delledonazioni che è possibile destinare a favoredell’Ordine e ha successivamente avanzato del-le proposte per il 2015, chiedendo un finanzia-mento più specifico, della durata di un anno,tale da rispondere in modo più diretto alle si-tuazioni e ai problemi attuali di ordine psicolo-gico ed umanitario – riferendosi alle sofferenzesubite a Gaza – dando «priorità alle persone,prima che ai mattoni», citando una frase delDott. Heinrich Dickmann.

Il Governatore Generale ha sottolineato chel’attenzione alle persone è attestata anche conl’invio delle somme trasferite mensilmente alPatriarcato. Esse infatti servono anche a copri-re le spese del sistema scolastico: nella misurain cui l’insegnamento contribuisce a migliorareil livello della formazione culturale e professio-nale, esso esalta anche la dignità della personaumana. Il Vice Governatore Patrick Powers haauspicato che l’Ordine si impegni sempre più afar conoscere nel dettaglio tutti gli aspetti di ta-li finanziamenti, in linea con quanto già avvie-ne per i progetti annuali che sono più cono-sciuti e meglio illustrati.

L’ordine del giorno prevedeva inoltre unadiscussione sul tema della comunicazione inseno all’Ordine: varie proposte sono state pre-

Una delle scuolematerne delPatriarcatosostenutadall’Ordine

Page 9: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

IX N° XXXVII - GENNAIO 2015

sentate al Gran Magistero da parte del serviziopreposto, tutte elaborate nell’ottica di realizza-re un migliore coordinamento generale. I re-sponsabili della comunicazione di ogni Luogo-tenenza saranno contattati per dare giusto pesoe valore agli avvenimenti vissuti in ambito lo-cale sui vari strumenti d’informazione utilizzatidall’Ordine – quali Annales, la Newsletter e ilsito internet.

Il Dott. Paul Bartley, a conclusione dei lavo-ri, ha riferito del progetto di una Riunione re-gionale delle cinque Luogotenenze d’Australia,delle Luogotenenze delle Filippine, di Taiwan edella Delegazione Magistrale dell’Africa delSud da tenersi nell’ottobre 2015, alla presenzadei rispettivi Priori locali.

Il cardinale O’Brien ha confermato il suoaccordo a questa iniziativa e ha poi annunciatol’intenzione di incontrare i Vescovi australianidell’Ordine, come già ha fatto negli Stati Uniti.

Prima della fine della sessione, il Cancellie-re Ivan Rebernik ha fornito le cifre ufficiali

dell’attuale numero totale dei Cavalieri, delleDame e degli ecclesiastici accolti nelle 62 Luo-gotenenze o Delegazioni Magistrali dei 35 pae-si: si tratta di 28.291 membri. Inoltre il Cancel-liere ha precisato che la cifra totale dei nuoviingressi per il 2014, e cioè di 1.184 unità, corri-sponde a più del doppio dei decessi.

In conclusione, il Patriarca di Gerusalemmeha condiviso alcune riflessioni, in linea conquanto affrontato nel recente Sinodo, in meritoalle sfide pastorali della famiglia e su ciò cheesse implichino per i Cavalieri e le Dame chepotrebbero, ad esempio, andare a rinnovare leloro promesse matrimoniali a Cana.

Il Gran Maestro ha auspicato che in futurole quote di adesione all’Ordine si adattino allepossibilità delle giovani coppie e ha ribadito,infine, il desiderio di operare per offrire un’im-magine di maggiore semplicità dell’Ordine,nella dinamica evangelica del pontificato diFrancesco.

Martedì 20 gennaio il nuovo Ceri-moniere dell’Ordine, MonsignorFortunato Frezza, è stato uffi-

cialmente presentato negli uffici del GranMagistero. Nato a Roma nel 1942 ed ordi-nato sacerdote nel 1966, Mons. Frezza èriuscito con successo a conciliare neglianni l’attività accademica con quella pa-storale. In possesso di una licenza in Teo-logia e di un dottorato in Sacra Scrittura,ha insegnato presso vari istituti. È statoassistente spirituale di diverse associazio-ni o realtà religiose e ricopre numerosi ruoli all’interno del Vaticano: Prelato d’Onore di SuaSantità, come anche, dal 2013, Canonico della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e dal2014 Primo Sindaco del Capitolo della stessa Basilica. “Constato la bella e forte relazioneche lega il mio lavoro al servizio di una sempre migliore conoscenza delle Sacre Scritture ela Terra Santa. È con questo spirito che servirò con tutto il cuore la vita spirituale deimembri dell’Ordine” ha dichiarato Monsignor Frezza nel commentare la sua nomina”.

Titolo vacante dopo il termine del mandato di Mons. Francis Kelly, l’Ordine è lieto di da-re il benvenuto al nuovo Cerimoniere a cui augura un felice e spiritualmente fecondo perio-do di servizio.

Un nuovo Cerimoniere per l’Ordine

Page 10: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

X N° XXXVII - GENNAIO 2015

Il 23 ottobre, in chiusura della riunionecon il Gran Magistero, il cardinale EdwinO’Brien ha avuto il piacere di invitare

vari ospiti a Palazzo della Rovere, sede degliuffici di rappresentanza dell’Ordine Eque-stre del Santo Sepolcro, per celebrare insie-me la Festa della Beata Vergine Maria Reginadella Palestina. Questa festa è particolarmen-te cara a tutto l’Or-dine e l’occasione havisto riuniti rappre-sentanti della CuriaRomana insieme apersonalità civili emilitari dello StatoItaliano e numerosiamici dell’Ordine.Ad ognuno è stata

consegnata una piccola pubblicazione nellaquale, insieme alla preghiera alla Beata Ver-gine Maria, Regina della Palestina, era rac-contata la storia di questa festa.

Oltre che nelle varie Luogotenenze del-l’Ordine, la Festa della Beata Vergine MariaRegina della Palestina è particolarmente sen-tita in Terra Santa dove riunisce a Deir Rafat

pellegrini da tutta la Dioce-si patriarcale e oltre. A lorosi aggiungono normalmen-te, con gioia e devozione, iCavalieri e le Dame che sipossono trovare in queigiorni in Terra Santa. Caro-la e Henrique Abreu, mem-bri dell’Ordine che si trova-no da febbraio 2014 in Ter-ra Santa come volontari,commentano la celebrazio-ne della festa nel 2014 allaquale hanno partecipato in-sieme a circa altri 2000 fe-deli. «Partecipare alla festaa Deir Rafat ha un signifi-cato speciale in quantosi incontrano Cavalieri dialtre Luogotenenze, siscambiano esperienze e cisi immerge nei sentimentidi fraternità. Quest’annoSua Beatitudine il PatriarcaFouad Twal ha sottolineatoparticolarmente il Sinodosulla Famiglia e i messaggidel Santo Padre. È stato unmomento unico per tutti imembri dell’Ordine nelquale abbiamo celebratoinsieme l’Eucarestia inquesto luogo benedetto».

La Beata Vergine Maria,Regina della Palestina festeggiata

da Deir Rafat a Roma

La Beata Maria VergineRegina della Palestina

onorata a Roma e aDeir Rafat

Page 11: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XI N° XXXVII - GENNAIO 2015

Gli ultimi tre mesi hanno visto il GranMaestro dell’Ordine, cardinale EdwinO’Brien, visitare varie Luogotenenze.

Alla fine di ottobre è stato accolto dalla Dele-gazione Magistrale della Federazione Russamentre nelle settimane successive il Cardina-le ha presieduto la prima cerimonia di inve-stitura in Lettonia. Per quanto riguarda ilcontinente americano, in novembre il GranMaestro ha dedicato tempo alle visite sia ne-gli Stati Uniti che in Argentina. Poco primadelle festività natalizie, infine, negli uffici diPalazzo della Rovere, ha avuto luogo la ceri-monia di investitura di Mons. Charles Sciclu-na, vescovo ausiliario di Malta.

Oltre alle numerose attività direttamentelegate alla vita quotidiana dell’Ordine, il car-dinale O’Brien ha partecipato il 5 novembrealla cerimonia e benedizione del centro pa-storale nel quartiere generale di WashingtonD.C. dell’Arcidiocesi per i Servizi Militari(AMS) che ha preso il suo nome. Il Cardinale

è infatti stato l’Arcivescovo per i Servizi Mili-tari degli Stati Uniti dal 1997 al 2007 e suo fuil desiderio di acquistare e rinnovare il cen-tro che ora ospita gli uffici e il centro pasto-rale “Edwin O’Brien” dell’AMS. Sempre inrelazione al suo periodo sia come cappellanoin Vietnam nel 1971-1972 che come arcive-scovo per i Servizi Militari, Sua Eminenza hacelebrato una Messa con i paracadutisti sta-tunitensi della 173° Brigata di stanza in Italiaa Vicenza il 14 dicembre. Nel suo discorso hasottolineato l’importanza della vocazione mi-litare e la responsabilità nel combattere le in-giustizie.

Fra le altre occasioni da ricordare anche lacelebrazione liturgica officiata il 24 novem-bre presso la Basilica di Nostra Signora delleGrazie e Santa Maria Goretti a Nettuno inoccasione della traslazione delle reliquie del-la Santa e della loro ostensione in dodici Ar-cidiocesi degli Stati Uniti durante l’anno2015.

Il Gran Maestro rappresenta l’Ordinein occasione di importanti visite

Page 12: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XII N° XXXVII - GENNAIO 2015

L’Ordine e la Terra Santa

“L’operato dell’Ordine in TerraSanta è immenso”

Intervista a Padre Imad Twal, nuovoAmministratore Generale del Patriar-

cato Latino di Gerusalemme.

Padre Imad Twal, ci può dire in cosaconsiste esattamente il suo nuovo in-carico, quale il suo campo d’azione edove trova la pace interiore per svol-gerlo?La nomina ad Amministratore Generale

del Patriarcato Latino di Gerusalemme rap-presenta un’esperienza nuova nella mia vitadi sacerdote. Si tratta di un compito moltovasto che comporta numerosi impegni e do-veri. L’Amministrazione Generale si fa caricodi una grande missione, quella di gestirel’aspetto materiale della vita e delle operedel Patriarcato Latino. Essa si occupa di ri-partire i doni ricevuti dai benefattori del Pa-triarcato, in particolare quelli che provengo-no dall’Ordine del Santo Sepolcro.

A tale scopo, vengonoesaminate e trattate le ri-chieste di assistenza chegiungono al Patriarcatoper rispondere ai bisognivitali dei fedeli e di tuttele persone in generale. In

base alle necessità reali e ai fondi di cui di-sponiamo, portiamo il nostro aiuto umanita-rio a coloro che ne hanno bisogno. Ad esem-pio, in considerazione della continua riduzio-ne degli spazi abitativi, che si sta rivelandoun serio problema per la Terra Santa, il Pa-triarcato si attiva appoggiando dei progettiresidenziali nell’intento di porre un freno al-l’esodo dei giovani cristiani.

Quella che mi è stata affidata è una mis-sione importante quella che mi è stata affi-data. La pace e l’energia necessarie a realiz-zare tale compito mi provengono dalla fidu-cia negli obiettivi ambiziosi che i nostri aiutiumanitari e i nostri progetti sono in grado direalizzare per i nostri fratelli cristiani.

Ci può illustrare come si concretizzal’azione dell’Ordine in Terra Santa,nell’ambito delle istituzioni del Pa-triarcato Latino, dei seminari, delle

Il Padre Imad Twal(sinistra) mentre conversa

cordialmente con ilPatriarca Fouad Twal e

l’Arcivescovo diWestminster Vincent

Nichols durante l’ultimavisita del cardinale inglese

in Terra Santa

Page 13: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XIII N° XXXVII - GENNAIO 2015

scuole, dei servizi sociali e sanitari? Inostri membri sentono parlare deiprogetti annuali dell’Ordine, ma i det-tagli degli aiuti regolari che vengonoelargiti, anche se considerevoli, sonopoco conosciuti nel concreto. Ce nepuò parlare, grazie proprio alla cono-scenza specifica che lei ha dell’area inquestione e delle persone che ci vivo-no?L’azione svolta dall’Ordine in Terra Santa

è immensa ed è essenziale alla sopravviven-za e alla vita stessa della comunità cristianalocale. In primo luogo, gli aiuti forniti dal-l’Ordine contribuiscono al sostegno della co-munità palestinese e all’esistenza stessa deicristiani in Terra Santa. Nello specifico, la ci-fra più considerevole degli aiuti inviati è de-stinata alle scuole e al miglioramento del li-vello educativo delle scuole del Patriarcato.Portiamo, inoltre, il nostro aiuto ai cristianidella regione toccati dalle crisi e dai recenticonflitti in Siria, Iraq e Gaza e, ancora, aisempre più numerosi cristiani che emigranoin Giordania.

Il sostegno dell’Ordine ci permette, altre-sì, di aiutare il Seminario nel suo program-ma di formazione dei sacerdoti. E ancora, gliaiuti sono destinati a finanziare i progettiche il Patriarcato Latino si prefigge e cioèl’ammodernamento delle strutture dellaChiesa di Terra Santa, i lavori di ristruttura-zione nei presbiteri, nei vicariati, nelle par-rocchie, negli asili e nelle scuole, come pure

nei centri per la gioventù, per portatori dihandicap, per i più poveri e per i rifugiati.

Il futuro in Terra Santa appare cupo el’intolleranza religiosa penalizza inmodo particolare la comunità cristia-na. Quali sono, secondo lei, i segnalidi speranza e di unità? Ci può farequalche esempio?L’intolleranza religiosa tocca pesantemen-

te i cristiani di Terra Santa che, per di più,rappresentano solo un’esigua minoranza del-la popolazione totale e cioè meno del 2%.Fortunatamente i segnali di speranza nonmancano. Noi crediamo al potere dell’istru-zione: le nostre scuole sono veri e propri luo-ghi di speranza, dove vengono accolti, senzadistinzione, giovani di ogni confessione reli-giosa: è là che essi imparano a vivere insie-me, grazie al contatto quotidiano e ai mo-menti ricreativi che trascorrono con gli altricompagni. Le varie festività locali si rivela-no, altresì, occasioni di fiducia e di speranza.Di recente, cristiani provenienti dai quattroangoli della Terra Santa si sono ritrovati inoccasione della ricorrenza della festa dellaBeata Vergine Maria, Regina della Palestinaper una gioiosa celebrazione e tutti insiemeabbiamo pregato per la pace. La nostra forzaè nella certezza che la nostra speranza non èvana, che il nostro Dio è Pace e Amore, eche crediamo nella salvezza e nella redenzio-ne per tutti gli uomini, non soltanto per noicristiani.

Nel clima di tensione che è seguito altentativo di assassinio del RabbinoYehuda Glick a Gerusalemme il 29

ottobre scorso, le autorità israeliane comuni-carono la chiusura, fortunatamente revocata

dopo poco, del sito dell’Haram al-Sharif oSpianata delle Moschee per evitare disordiniin quel luogo considerato il terzo luogo sacrodell’Islam dopo Mecca e Medina.

Nelle scorse settimane, le varie confessio-

La Spianata delle Moschee a Gerusalemme,epicentro delle tensioni religiose

in Terra Santa

Page 14: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XIV N° XXXVII - GENNAIO 2015

ni cristiane non hanno esitato a far sentire lapropria vicinanza alla popolazione condan-nando sia ogni forma di attentato, sia qual-siasi violazione dello Statu Quo.

I Patriarchi e i capi delle Chiese di Geru-salemme avevano pubblicato il 6 novembreuna dichiarazione nella quale affermavano:«Condanniamo le minacce di modifica dellostatuto dei Luoghi Santi quali che siano le lo-ro provenienze. I Luoghi Santi necessitano diuna costante e vigile protezione affinché illoro ragionevole accesso sia mantenuto comeprevisto dallo Statu Quo per le tre religionimonoteiste».

Successivamente, il 10 novembre 2014,una loro delegazione ha visitato l’Haram al-Sharif in segno di solidarietà e pace. Anchein quell’occasione, insieme al Consiglio delWaqf islamico di Gerusalemme, è stata fir-mata una dichiarazione congiunta che termi-na con le seguenti parole: «Entrambe le parti

si sono impegnate a pregare per la fine del-l’ingiustizia e per il ripristino della sicurezzae della pace in questa città, che dovrebbe es-sere un modello di convivenza pacifica».

Sotto il profilo legale, il 7 gennaio 2015,poco prima del tremendo attentato che hacolpito la città di Parigi, il segretario genera-le dell’ONU Ban Ki-moon ha accettato la ri-chiesta palestinese di entrare a far parte delTribunale Penale Internazionale a partire dalprossimo 1° aprile. Probabilmente la primarichiesta da parte dei palestinesi sarà quelladi indagare sui presunti crimini di guerracompiuti a Gaza la scorsa estate. In risposta,il premier israeliano Netanyahu ha reso notoche non resterà ad «assistere al linciaggio deisuoi soldati davanti alla Corte Internazionaledell’Aja» e ha bloccato il trasferimento di cir-ca cento milioni di euro di dazi doganali che,secondo gli accordi di Oslo, spetterebbero alpresidente Abbas.

Una foto di gruppo della delegazione dei capi delle Chiese di Gerusalemme e dei rappresentanti delConsiglio del Waqf Islamico di Gerusalemme durante la visita del 10 novembre 2014 presso la Spianatadelle Moschee

Page 15: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XV N° XXXVII - GENNAIO 2015

Due religiose originarie della TerraSanta saranno presto canonizzate.Nel dicembre 2014, nel corso del-

l’udienza concessa al cardinale Angelo Ama-to, Prefetto della Congregazione delle Causedei Santi, Francesco ha autorizzato la pro-mulgazione dei decreti che riconoscono i mi-racoli attribuiti all’intercessione di MariamBawardi e di Marie-Alphonsine Ghattas.La canonizzazione della Beata Mariam Ba-wardi di GesùCrocifisso e del-la Beata Marie-A l p h o n s i n eGhattas potreb-be essere cele-brata già nel2015.

Mariam Ba-wardi (1846-1878) è nata nelvillaggio d’Ibil-lin in Galilea. Èla fondatrice

del Carmelo di Betlemme. Nel corso dellasua vita ha ricevuto la grazia delle stimmate.Mistica, ha raccontato di numerosi sogni neiquali si è trovata in diretta relazione con Ge-sù.

Marie-Alphonsine Danil Ghattas (1843-1927) è nata a Gerusalemme. È la co-fonda-trice delle Congregazione delle Suore del Ro-sario, dedita al lavoro pastorale e, successi-vamente, all’aiuto alle persone anziane e ai

bambini, al ser-vizio verso i piùpoveri, ma an-che alla lottacontro le mise-rie morali. Affi-diamo alle duefuture sante tut-ti i progetti del-l’Ordine delSanto Sepolcroal servizio deicittadini di Ter-ra Santa.

Il nostro amico, il francescano Padre Arte-mio Vítores González, ci invita con il suolibro “La Vergine Maria a Gerusalemme”

(titolo originale in spagnolo “La Virgen Maríaen Jerusalén”) a metterci in cammino con laMadre del Signore nella Città Santa, seguen-dola nel suo pellegrinaggio terreno fino allameta celeste. I passi compiuti dalla VergineMaria ci rivelano i luoghi sacri cruciali nellastoria della Salvezza di cui è partecipe insie-me a Gesù Cristo.

Padre González ci conduce dapprima alla

Chiesa di Sant’Anna, luogo della nascita diMaria e segno della sua Immacolata Conce-zione, fondamentale per comprendere la Ver-gine nella sua missione di Madre di Cristo edella Chiesa. Quindi ci fa entrare nel Tempiodi Gerusalemme, dimora del Signore e “cuo-re di Maria”. È questo, infatti, il luogo cheunisce e identifica la Vergine con suo Figlio.La Presentazione di Maria al Tempio, permano dei suoi genitori, inaugura la vita dellagiovane eletta da Dio nella donazione totaleal Signore ed è premessa di quel fiat che a

A breve due sante arabe e palestinesi

La Vergine Maria a Gerusalemme:una guida spiritualeper ogni pellegrino

Page 16: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XVI N° XXXVII - GENNAIO 2015

Nazareth proferirà in risposta all’annunciodell’Angelo. Il Tempio di Gerusalemme vedeanche la Presentazione di Gesù Bambino etestimonia la profezia di Simeone sul cuoredi Maria confermandone la funzione “corre-dentrice” insieme al Figlio.

Dunque, seguiamo Maria lungo la ViaMatris Dolorosae, sostando alle sette stazioniche ricordano i suoi sette dolori, in un cam-mino nella fede ormai identificato con la ViaCrucis di Gesù che termina nella Basilica delSanto Sepolcro. Sul Calvario incontriamo laVergine, socia Passionis, che sta con suo Fi-glio ai piedi della Croce. È qui che Gesù,nell’affidare al discepolo Giovanni sua Ma-dre, fa dono all’umanità intera di una Ma-dre. «Non lo lascia solo nel momento del do-lore, e starà con tutti i suoi figli, che siamonoi, soprattutto quando ne avremo più biso-gno», come ci ricorda l’autore.

Le orme del pellegrinaggio terreno di Ma-ria giungono al Sepolcro Vuoto di Cristo e al-la Cappella dell’Apparizione alla SantissimaVergine. È il luogo ove, tutti i pomeriggi, ifrancescani iniziano e terminano la proces-sione nella Basilica con la stessa speranza e

allegria di “colei che ha creduto” nel rivederesuo Figlio risuscitato. Gioiscono con lei gliApostoli il giorno di Pentecoste al ricevere loSpirito Santo nel Cenacolo dove oggi la Chie-sa della Dormizione di Maria commemora ilsuo transitus a un’altra vita.

Il cammino nella fede in cui accompa-gniamo la Figlia di Sion termina davanti laTomba Vuota nella Valle del Cedron, segnodell’Assunzione al Cielo del suo corpo e me-ta di pellegrinaggio per cristiani e musulma-ni.

L’affettuosa lode di San Francesco d’Assisisaluta colei che tutte le generazioni chiame-ranno beata, proiezione della Gerusalemmeceleste dove la morte sarà vinta e si entrerànella Vita Eterna.

Ave, suo vestimento,ave, sua ancella,ave, sua Madre.E saluto voi tutte, sante virtù,che per grazia e illuminazione dello SpiritoSantovenite infuse nei cuori dei fedeli,perché da infedelifedeli a Dio li rendiate.

Page 17: N° XXXVII GENNAIO - vatican.va · Le parole di condanna per il fondamenta-lismo e il terrorismo che stanno insangui-nando la regione sono state nette sia nell’in-contro con il

XVII N° XXXVII - GENNAIO 2015

Lo scorso 15 novembre nella Diocesi diVannes in Bretagna è stata organizzatauna “notte della Terra Santa” alla quale

ha partecipato l’Ordine del Santo Sepolcro.La nostra Newsletter vuole dare risalto a que-sta bella iniziativa che potrebbe ispirarne disimili in altre città e, perché no, anche concadenza annuale, in concomitanza per esem-pio con la festa della Beata Vergine Maria,Regina della Palestina. Le somme raccolte inoccasione della serata sono state destinate al-le scuole di Gaza. Mons. Raymond Centène,Vescovo della Diocesi di Vannes, ha celebratola messa nel Santuario di Sainte-Anne d’Au-ray alla presenza di 1500 fedeli accorsi perimplorare la pace in Terra Santa.

Dopo una frugale “cena al sacco”, il PadreFrédéric Fagot, Presidente dell’associazionedei Veilleurs de la Paix,ha presentato il film«Jardin de Jad», girato nel 2003 nella casa diriposo Home Notre Dame des Douleurs a Geru-salemme Est all’epoca della costruzione delmuro di separazione e che mostra bene tutte

le disastrose conseguenze di tale divisione.Dopo la proiezione, Mons. William Shomali,Vicario patriarcale a Gerusalemme, è interve-nuto – via Skype – per ricordare a tutti i pre-senti le sfide che affronta la comunità cristia-na in Terra Santa: sfide demografiche, ecume-niche, di dialogo interreligioso e sfide per lapace. Parlando della situazione locale, ha te-nuto a dire a tutti i presenti che i pellegrinisono al sicuro a Gerusalemme e ha invitato igiovani a recarsi come volontari in Terra San-ta. Una coppia di cristiani palestinesi, Tewficet Ghada Habesch, è intervenuta per portarela personale testimonianza nel corso della ve-glia. L’incontro è poi proseguito nella Basilicacon una notte di adorazione proposta a tutti ipresenti.

In contemporanea, altre iniziative di pre-ghiera si svolgevano in Terra Santa, ad esem-pio nella Home Notre Dame des Douleurs, do-ve è stata celebrata una veglia di preghiera al-la presenza di alcuni Cavalieri e Dame delSanto Sepolcro.

Una «notte della Terra Santa»

La vita delle LuogotenenzeContatti: [email protected]

Verso un incontro continentalenella regione Asia-Pacifico

Dopo l’ultima Consulta che ha avutoluogo il 10-12 settembre 2013, i cin-que luogotenenti australiani hanno ri-

flettuto e positivamente valutato l’idea di in-contrarsi a livello regionale prima della pros-sima Consulta. Tale incontro è programmatoad Adelaide, in Australia meridionale il 17 e18 ottobre 2015. Ad esso parteciperanno ilGran Maestro e il Governatore Generale, conle stesse modalità secondo le quali presenzia-no alle riunioni dei Luogotenenti americani,da una parte, ed europei, dall’altra.

Nata come iniziativa australiana, ora l’in-contro ha preso un carattere regionale e sonogià stati invitati i Luogotenenti di Taiwan e

delle Filippine e, prossimamente, anche i re-sponsabili delle sezioni della Nuova Zelandae di North Queensland, il Delegato Magistra-le dell’Africa del Sud (regione più ampia ri-spetto al solo Sudafrica) e il Luogotenente diGuam. Il desiderio espresso dal Gran Mae-stro è stato quello di avere fra i partecipantianche i Priori delle varie Luogotenenze, dellesezioni e delle Delegazioni Magistrali.

Insieme agli incontri regionali per i luogo-tenenti europei e americani, ora si compirà ilprimo passo per creare un’occasione di scam-bio e di fraternità anche nella grande regioneAsia-Pacifico.