n. 12 - giugno 2010 Fermiamo In questo numero: la … n 12.pdf · e Veolia), le stesse che gi ......

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La raccolta firme per il Referendum contro la privatiz- zazione dell'acqua (www.acquabenecomune.org) ha riscosso, anche in Lombardia, un successo incre- dibile. Il trionfo del Referendum è diffuso in tutta Italia dove, in poco più di due mesi di campa- gna, è stato superato il milione di firme . Di queste, oltre 132mila sono le firme dei lom- bardi, che in tal modo hanno voluto esprimere il loro no alla mercificazione dell’acqua. La raccolta firme per il Referendum è stata realizzata grazie all’impegno di decine di comitati sparsi per tutta la regio- ne, che hanno predisposto un fittissimo calendario di iniziative e di banchetti: dai gruppi parroc- chiali ai centri sociali, dalle feste di paese ai concerti, dai luoghi di lavoro ai centri ricreativi. Rilevante è stato anche il soste- gno da parte della Cgil e della Filctem Lombardia, che hanno fornito il loro contributo concreto per raggiungere questo grande risultato. Con i 3 quesiti contenuti nel Referendum, si chiede l’abro- gazione delle norme che obbligano i comuni a mettere sul mercato la gestione dei servizi idrici, ovvero acquedot- ti, fognature e depuratori. In pri- mis la norma di cui si richiede la cancellazione è il famigerato art. 23 bis del cosiddetto Decreto Ronchi, con cui l’acqua è stata definita un servizio pubblico di rilevanza economica, cioè una merce. Lo stesso Decreto impone a tutti i comuni di mette- re sul mercato - entro il 31 dicembre del 2011 - la gestione dei servizi idrici, attraverso lo strumento della gara o della cessione di alme- no il 40% del pac- chetto azionario delle aziende pubbliche. In tal modo l’acqua di tutta la penisola rischia di finire nelle mani delle 2 o 3 multinazionali (le più importanti sono le francesi Suez e Veolia), le stesse che già hanno messo le mani sugli acquedotti di mezzo Mondo. Con gli altri 2 quesiti si vogliono abrogare gli articoli del Decreto Legislativo 152 del 2006 che obbligano a consegnare la gestione dell’acqua a società di capitali (art. 150) e che garanti- scono una remunerazione del capitale, fino al 7%, al gestore (art. 154). Coi quesiti n. 2 e n. 3 si chiede pertanto che la gestio- ne dei servizi idrici resti nelle mani dei comuni e che sull’ac- qua non si possano fare profitti. In Lombardia l’impatto del Decreto Ronchi sarebbe deva- stante. Sparirebbero aziende vir- tuose come Metropolitana Milanese (MM) o Amiacque (ex CAP), che gestiscono gli acque- dotti e i depuratori rispettiva- In questo numero: Fermare la legge bavaglio .pag. 2 L’illusione nucleare . . . . . .pag. 2 La Lombardia vuole l’acqua pubblica . . . . . . . . . . . . . . .pag. 3 CCNL Gas-Acqua . . . . . . .pag. 3 Speciale contratti . . . . . . . .pag. 4-9 Netta affermazione della Filctem Cgil . . . . . . . .pag. 9 Utili in Breve . . . . . . . . . . .pag. 10-11 Redazione: C. Pecchioli, N. Carapellese, G. Augurusa, M. Balzarini, F. Colleoni, F. Fedele, R. Maietta, P. Prevedoni Hanno collaborato a questo numero: C. Casali, R. Fumagalli Un ringraziamento a Clara Polacchi per le tabelle sui minimi contrattuali Dedichiamo le immagini di questo numero alla campagna referendaria con- tro la privatizzazione dell’acqua. Cristina Pecchioli - Continua a pag. 2 Roberto Fumagalli - Continua a pag. 3 n. 12 - giugno 2010 Francesco Fedele - Continua a pag.2 La Lombardia vuole l’acqua pubblica! Successo per il Referendum contro la privatizzazione dell’acqua L’illusione nucleare Speciale Contratti Dopo numerosi annunci l’Italia rompe gli indugi e riapre la partita nucleare, contrapponendo i fronti del SI e del NO! Una partita infinita che dopo la stop referendario, di 23 anni fa, si è riaperta a causa della crisi energetica e di quella climatica. L’obiettivo dichiarato è l’abbatti- mento dell’uso dei combustibili fossili, mi permetto di dubitare che il nucleare sia la risposta giu- sta. Potrei sostenere la tesi che le scorie restano una minaccia irrisolta, per migliaia di anni si conserveranno radioattive e che, a maggior ragione oggi, il pericolo del terrorismo incombe sulle centrali; rischi assurdi in quanto sono ormai opinabili anche i continui ventilati vantaggi economici. Le stime sui costi del nucleare oscillano costantemente verso l’alto e vanno dallo studio del 2005, dell’agenzia internazionale per l’energia che prevede un pre- vede un costo dai mille a 2mila dollari per kilowattora alla valuta- zione della Moodys corporate finance del 2008 che arriva a 7mila dollari. A luglio Areva, che costruisce gli impianti nucleari francesi, ha chie- sto al Canada 4.500 euro per kilowattore, per realizzare una cen- Libertà di stampa “La libertà di stampa è forse quella che ha sofferto di più il lento degrado dell'idea di libertà”. Albert Camus Fermiamo la legge bavaglio “La legge bavaglio non è una priorità per gli italiani”. L’affermazione è del premier, ed è probabilmente vera, dal momento che chi sta vivendo sulle proprie spalle crisi eco- nomica, deriva politica e sociale e pesanti incertezze per il proprio futuro e per quello dei propri figli non può certo considerarla tale. Tuttavia la maggioranza di centrodestra l’ha fortemente voluta, e ne ha bisogno per sopravvivere. C’è una manifesta volontà di far tacere l’informazione libe- ra, sia quella dei giornali che quella che arriva direttamente nelle case degli italiani attra- verso la televisione; non è dunque un affare per addetti ai lavori, è questione vitale, è l’aria che respira la democra- zia. Per questo di fronte al ddl sulle intercettazioni appena approvato al Senato e in pro- cinto di passare alla Camera - a meno di improvvisi colpi di scena nella stessa maggio- ranza, nella quale comunque si registra qualche elemento di dissenso - ci si sente soffo- care. Cosa succederà concreta- mente dal momento che que- sto provvedimento entrerà in vigore? Semplicemente che i giudici non avranno più la possibilità che hanno avuto finora di raccogliere prove, attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, per scoprire reati anche gravi, e che la stampa non avrà più la possibilità di denunciarli all’o- pinione pubblica. E questo è un problema per ogni coscienza democratica, per ogni cittadino amante della verità, della libertà e della giustizia. Non si potranno più pubblica- re gli atti delle inchieste se non in forma riassunta e solo dopo il processo, non si Sono oltre 1.200.000 le lavoratrici e i lavoratori dei nostri settori interessati ai rinnovi contrattuali, già scaduti e rin- novati, oppure non ancora rinnovati e in scadenza. In apri- le 2010 è scaduto anche il contratto dell'industria minera- ria e, a seguire, l'intera filiera del settore manifatturiero. Ma andiamo con ordine e forniamo qualche cifra che ci aiuti a comprendere meglio la portata e la complessità della situazione. Il contratto chimico-farmaceutico interessa più di 128.000 lavoratrici e lavoratori impiegati nell'industria chi- mica, 70.000 nella farmaceutica, 5.000 circa nel settore “il futuro è poter dire buon lavoro a tutti” Giornale della Filctem Cgil Lombardia Natale Carapellese - Continua da pag.4 a pag. 9 Giornale della Filctem Cgil Regionale Lombardia Direttore Responsabile Cristina Pecchioli _________________________________ Supplemento al Notiziario “@cgil.lombardia.it” Aut. Trib. Milano n. 480 del 6.9.2007 25 giugno Sciopero generale per l’intera giornata di lavoro (vedi pag. 11)

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La raccolta f irme per i lReferendum contro la privatiz-zazione dell'acqua(www.acquabenecomune.org)ha r iscosso, anche inLombardia, un successo incre-dibile. Il trionfo del Referendumè diffuso in tutta Italia dove, inpoco più di due mesi di campa-gna, è stato superato il milionedi firme. Di queste, oltre132mila sono le firme dei lom-bardi, che in tal modo hannovoluto esprimere il loro no allamercificazione dell’acqua.La raccolta f irme per i lReferendum è stata realizzatagrazie all’impegno di decine dicomitati sparsi per tutta la regio-ne, che hanno predisposto unfittissimo calendario di iniziativee di banchetti: dai gruppi parroc-chiali ai centri sociali, dalle festedi paese ai concerti, dai luoghidi lavoro ai centr i r icreativi.

Rilevante è stato anche il soste-gno da parte della Cgil e dellaFilctem Lombardia, che hannofornito il loro contributo concretoper raggiungere questo granderisultato. Con i 3 quesiti contenuti nelReferendum, si chiede l’abro-gazione delle norme cheobbligano i comuni a metteresul mercato la gestione deiservizi idrici, ovvero acquedot-ti, fognature e depuratori. In pri-mis la norma di cui si richiede lacancellazione è il famigerato art.23 bis del cosiddetto DecretoRonchi, con cui l’acqua è statadefinita un servizio pubblicodi rilevanza economica, cioèuna merce. Lo stesso Decretoimpone a tutti i comuni di mette-re sul mercato - entro i l 31dicembre del 2011 - la gestionedei servizi idrici, attraverso lostrumento della gara o della

cessione di alme-no il 40% del pac-chetto azionario

delle aziende pubbliche. In talmodo l’acqua di tutta la penisolarischia di finire nelle mani delle2 o 3 multinazionali ( le piùimportanti sono le francesi Sueze Veolia), le stesse che giàhanno messo le mani sugliacquedotti di mezzo Mondo.Con gli altri 2 quesiti si voglionoabrogare gli articoli del DecretoLegislativo 152 del 2006 cheobbligano a consegnare lagestione dell’acqua a società dicapitali (art. 150) e che garanti-scono una remunerazione delcapitale, fino al 7%, al gestore(art. 154). Coi quesiti n. 2 e n. 3si chiede pertanto che la gestio-ne dei servizi idrici resti nellemani dei comuni e che sull’ac-qua non si possano fare profitti. In Lombardia l ’ impatto delDecreto Ronchi sarebbe deva-stante. Sparirebbero aziende vir-tuose come MetropolitanaMilanese (MM) o Amiacque (exCAP), che gestiscono gli acque-dotti e i depuratori rispettiva-

In questo numero:Fermare la legge bavaglio .pag. 2

L’illusione nucleare . . . . . .pag. 2

La Lombardia vuole l’acquapubblica . . . . . . . . . . . . . . .pag. 3

CCNL Gas-Acqua . . . . . . .pag. 3

Speciale contratti . . . . . . . .pag. 4-9

Netta affermazionedella Filctem Cgil . . . . . . . .pag. 9

Utili in Breve . . . . . . . . . . .pag. 10-11

Redazione: C. Pecchioli, N. Carapellese,G. Augurusa, M. Balzarini, F. Colleoni,F. Fedele, R. Maietta, P. Prevedoni

Hanno collaborato a questo numero: C. Casali, R. Fumagalli

Un ringraziamento a Clara Polacchi perle tabelle sui minimi contrattuali

Dedichiamo le immagini di questonumero alla campagna referendaria con-tro la privatizzazione dell’acqua.

Cristina Pecchioli - Continua a pag. 2

Roberto Fumagalli - Continua a pag. 3

n. 12 - giugno 2010

Francesco Fedele - Continua a pag.2

La Lombardia vuole l’acqua pubblica!Successo per il Referendum contro la privatizzazione dell’acqua

L’illusione nucleareSpeciale ContrattiDopo numerosi annunci l’Italiarompe gli indugi e riapre la partitanucleare, contrapponendo i frontidel SI e del NO!Una partita infinita che dopo lastop referendario, di 23 anni fa, siè r iaper ta a causa della crisienergetica e di quella climatica.L’obiettivo dichiarato è l’abbatti-mento dell’uso dei combustibilifossili, mi permetto di dubitareche il nucleare sia la risposta giu-sta. Potrei sostenere la tesi che le

scorie restano una minacciairrisolta, per migliaia di anni siconserveranno radioattive eche, a maggior ragione oggi, ilpericolo del terrorismo incombesulle centrali; rischi assurdi inquanto sono ormai opinabil ianche i continui ventilati vantaggieconomici.Le stime sui costi del nucleareoscillano costantemente versol’alto e vanno dallo studio del2005, dell’agenzia internazionale

per l’energia che prevede un pre-vede un costo dai mille a 2miladollari per kilowattora alla valuta-zione della Moodys corporatefinance del 2008 che arriva a7mila dollari.A luglio Areva, che costruisce gliimpianti nucleari francesi, ha chie-sto al Canada 4.500 euro perkilowattore, per realizzare una cen-

Libertàdi stampa“La libertà di stampaè forse quella che ha sofferto di piùil lento degrado dell'idea di libertà”.

Albert Camus

Fermiamo la legge bavaglio

“La legge bavaglio non è unapriorità per gli italiani”.L’affermazione è del premier,ed è probabilmente vera, dalmomento che chi sta vivendosulle proprie spalle crisi eco-nomica, der iva polit ica esociale e pesanti incertezzeper i l proprio futuro e perquello dei propri figli non puòcerto considerarla tale. Tuttavia la maggioranza dicentrodestra l’ha fortementevoluta, e ne ha bisogno persopravvivere.C’è una manifesta volontà difar tacere l’informazione libe-ra, sia quella dei giornali chequella che arriva direttamente

nelle case degli italiani attra-verso la televisione; non èdunque un affare per addettiai lavori, è questione vitale, èl’aria che respira la democra-zia.Per questo di fronte al ddlsulle intercettazioni appenaapprovato al Senato e in pro-cinto di passare alla Camera -a meno di improvvisi colpi discena nella stessa maggio-ranza, nella quale comunquesi registra qualche elementodi dissenso - ci si sente soffo-care.Cosa succederà concreta-mente dal momento che que-sto provvedimento entrerà in

vigore? Semplicemente che igiudici non avranno più lapossibilità che hanno avutofinora di raccogliere prove,attraverso le intercettazionitelefoniche e ambientali, perscoprire reati anche gravi, eche la stampa non avrà più lapossibilità di denunciarli all’o-pinione pubblica.E questo è un problema perogni coscienza democratica,per ogni cittadino amantedella verità, della libertà edella giustizia.Non si potranno più pubblica-re gli atti delle inchieste senon in forma riassunta e solodopo i l processo, non si

Sono oltre 1.200.000 le lavoratrici e i lavoratori dei nostrisettori interessati ai rinnovi contrattuali, già scaduti e rin-novati, oppure non ancora rinnovati e in scadenza. In apri-le 2010 è scaduto anche il contratto dell'industria minera-ria e, a seguire, l'intera filiera del settore manifatturiero.Ma andiamo con ordine e forniamo qualche cifra che ciaiuti a comprendere meglio la portata e la complessitàdella situazione.Il contratto chimico-farmaceutico interessa più di128.000 lavoratrici e lavoratori impiegati nell'industria chi-mica, 70.000 nella farmaceutica, 5.000 circa nel settore

“il futuro è poter dire buon lavoro a tutti”Giornale della Filctem Cgil Lombardia

Natale Carapellese - Continua da pag.4 a pag. 9

Giornale della Filctem CgilRegionale Lombardia

Direttore Responsabile Cristina Pecchioli_________________________________

Supplemento al Notiziario “@cgil.lombardia.it”Aut. Trib. Milano n. 480 del 6.9.2007

25 giugnoSciopero generale

per l’intera giornata di lavoro

(vedi pag. 11)

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L’illusione nucleare

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potranno più usare microspiese non nel caso in cui nel luogoin questione si stia compiendoun reato, non si potranno inter-cettare i mafiosi per più di 75giorni, con deroghe di tre giorniin tre giorni; non sarà più possi-bile riportare e rendere pubblicii contenuti delle intercettazionistesse. Per capirci, d’ora in poinon avremo più l’opportunità disentire la voce di quell’impren-ditore corrotto e corruttore coltoa gioire al telefono per il terre-moto in Abruzzo, episodio chein sé non è un reato ma che ladice lunga sull’etica dei tantiamministratori pubblici e ancheministri che hanno fatto la fortu-na di Anemone, e che da luihanno avuto favori di ogni tipo. E ancora, i PM non potrannopiù r i lasciare interviste epotranno essere denunciati ocostretti a lasciare l’inchiesta incaso di fuga di notizie, e non sipotranno più registrare e rende-re note conversazioni senzarischiare fino a quattro anni digalera (non è un caso che que-sta norma abbia preso il nomedi Patrizia D’Addario). In altreparole, si vuole ostacolare ilcorso della giustizia e spegnerela sete di verità della gente e

lasciare il Paese all’oscuro ditutte le malefatte di cui si stamacchiando in primo luogo laclasse politica, contrabbandan-do questa scelta come difesadella libertà dei singoli.“La legge bavaglio non è unalegge che difende la privacy delcittadino, al contrario è unalegge che difende la privacy delpotere. Non intesa come pri-vacy degli uomini di potere, madei loro affari, anzi malaffari”.Sono parole di Rober toSaviano, ormai un simbolo –disconosciuto e attaccato dalcentrodestra – di quanto costinel nostro Paese, anche in ter-mini di esistenza quotidiana,praticare con coraggio e coe-renza la libertà di espressione.Eppure per il Presidente delConsiglio e capo del “partitodella libertà” Saviano rappre-senta un per icolo grave, alpunto da chiedere la censura didue delle quattro puntate che loscrittore di Gomorra avrebbedovuto fare con Serena Dandinisulla terza rete rai.E questa è solo una delle molte-plici forme che va assumendo lavocazione dittatoriale di SilvioBerlusconi, che non a caso con-sidera “un inferno” le regole costi-

tuzionali: un’affermazione emble-matica che paradossalmenteconferma l’efficacia e la validitàdella Costituzione come baluardodella nostra democrazia.Perché proprio di questo si tratta,se pensiamo allo stato attualedell’informazione pubblica inItalia; democrazia a rischio, mas-sacro della libertà: questi sonostati i termini usati nel corso eall’indomani della discussione aPalazzo Madama.Le reazioni dure delle forze diopposizione, della società civi-le, dei giornalisti, dei magistrati,il fatto che alcune delle maggio-ri testate siano uscite listate alutto sono risposte assoluta-mente consone alla gravità diquel provvedimento.E il sindacato dei giornalisti haimmediatamente indetto la gior-nata del “rumoroso silenzio”:uno sciopero generale che fer-merà la carta stampata l’8 luglioe il sistema radiotelevisivo il 9,col r isultato dibloccare l’infor-mazione per 24ore.Cosa succederàadesso? Il pre-mier preme per-ché i l ddl torniimmediatamentein aula allaCamera; i lPresidente Finiper il momentosembra attribuire– com’è giusto –maggiore impor-tanza al dibattitosulla manovra, esu questo sonogià par titeminacce e accu-se.E’ evidente, c’èuna classe politi-ca che non vuoleche esca ancorasui giornali perentrare nei tribu-nali, o anchesolo nei discorsidella gente lapropr ia vergo-gna, e ha l’unico

assillante obiettivo di nascon-derla. E di cuocerci tutti e tuttea fuoco lento insieme ai nostridiritti: come rane nell’acqua, perusare una metafora ultimamen-te molto diffusa.Una volta approvata comunquela legge bavaglio dovrà esserepromulgata dal Presidente dellaRepubblica, interpretata allaluce del diritto ed essere even-tualmente impugnata e sottopo-sta alla Corte Costituzionale,che ne vaglierebbe la compati-bilità con i principi ordinatividella nostra società, e in parti-colare con l’articolo 21 dellaCarta Costituzionale.Poi, se la società civile e le forzedi opposizione vorranno e potran-no si raccoglieranno le firme per ilreferendum abrogativo.Infine c’è la Corte europea allaquale ricorrere, dal momentoche ad essa è condizionata lalegislazione degli stati che nefanno parte, e persino la Corte

europea dei diritti dell’uomo.Insomma, gli strumenti per fer-mare questo provvedimentoliberticida ci sono, fino ad arri-vare a quella che molti intellet-tuali hanno invocato: la disob-bedienza civile. Qualche voltadisobbedire è non solo giustoma necessario, come fu aitempi del ventennio fascista.Noi siamo pronti, GugliemoEpifani ha già dichiarato che laCgil sosterrà tutte le iniziativeche i giornalisti, e non solo loro,metteranno in atto per battere ilddl sulle intercettazioni e garan-tire quella libertà di espressionee di informazione, quell’egua-glianza di tutte le cittadine e ditutti i cittadini di fronte allalegge, che sono a fondamentodella nostra Costituzione che èancora, salvo modifiche chepotrebbero stravolgerla, unadelle più belle del mondo.

Cristina Pecchioli

Segue da pag. 1 Fermare la legge che imbavaglia giustizia e informazione

9 luglio - IntercettazioniSciopero dell’informazione

L'aula del Senato, tra le polemiche e dopo una giornataconvulsa, ha approvato la fiducia sul maxiemendamentoche ha recepito il ddl intercettazioni. I voti favorevoli sonostati 164, i contrari 25. Il Pd ha abbandonato l'aula primadel voto. Il 9 luglio sarà la “giornata del silenzio per la stam-pa italiana con lo sciopero generale contro il ddl intercetta-zioni”. Lo ha annunciato il segretario della Fnsi, FrancoSiddi. “Dovrà coincidere con la giornata finale di discussio-ne del ddl intercettazioni - ha spiegato -, quindi se sarà altri-menti cambieremo la data”. La Federazione della stampaferma dunque il mondo dell'informazione, per protestarecontro la “legge bavaglio” dopo che il ddl incassa la fiduciadel Senato.

trale e la risposta canadeseè stata no! Troppo caro ilprezzo. Vale la pena di ricor-dare che il Governo italianoha recentemente stretto unaccordo con Areva per aiu-tarla a uscire dalla sua crisieconomica.In occidente sono in costru-zione solo due impiantinuclear i con tecnologiafrancese , uno in Francia euno in Finlandia (centrale diOlkiluoto) dove i costi rad-doppiano a causa dei conti-nui ritardi nei lavori. A ciòvanno aggiunte le criticheverso l’impianto avanzateda tre agenzie europee perla sicurezza nucleare.Non si assiste ad alcunaripresa del nucleare se nondalla bocca dei sostenitori“a prescindere” di quellafonte energetica.Negli ultimi due anni non èstato connesso alla reteelettrica nessun nuovo reat-tore e quelli attualmente infunzione sono infer ior irispetto a otto anni fa.

Nel mondo sono in costruzione52 unità nucleari, molte dellequali da molti anni , nel 1979ve ne erano in costruzione 233.Nel solo 2009, invece, nelmondo sono stati creatiimpianti eolici che hanno pro-dotto più elettricità di quellagenerata dalle centrali nucleariinstallate in 5 anni. La morale èquesta: l’Italia corre verso ilnucleare di terza generazionenucleare mentre il mondo loritiene caro e insicuro. Le cen-trali in costruzione costanomolto di più di quanto previstoe la terza generazione producescorie sette volte più radioatti-ve, bruciando uranio più inten-samente.Pur non chiudendo definitiva-mente le porte alla ricerca,per un futuro nucleare pulito,si devono intanto ridurre i con-sumi energetici e orientare gliinvestimenti sulle fonti rinno-vabili perché la vecchia proli-ferazione atomica rimane unaminaccia per il Pianeta.Il nucleare che sceglie l’Italiaè quello che gli altri dismetto-

no e al di là della competizio-ne ENEL, SUEZ-E.ON, A2Asu chi arriverà per primo, mipare che il progetto più avan-zato sia quello di riaprire lacentrale di Caorso, con le suevecchie tecnologie a cui siaggiunge la ventilata disponi-bilità della nuova giunta regio-nale del Piemonte ad ospitareun ulteriore impianto.Questo è il momento di direno, alzando la voce,approfondendo le tesi che afronte della crisi mondiale sipuò evitare l ’ i l lusione delnucleare; ed è il momento diindir izzare gli investimentiverso il solare, l’eolico e altrefonti rinnovabili, una sceltache, oltre a guardare l’am-biente pulito, riduce la dipen-denza energet ica e creaposti di lavoro.La Lombardia può fare moltodi più ed’è tempo di far diven-tare le nostre opzioni piat-taforme sindacali di categoriae confederali.

Francesco Fedele

Segue da pag. 1

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Segue da pag. 1

mente della città e della provincia diMilano. Queste aziende, oggi total-mente pubbliche, in base al Decretosarebbero costrette a lasciare il postoad aziende private o, in alternativa, acedere almeno il 40% delle loro azio-ni. Si perderebbe in tal modo quelpatrimonio di conoscenza e quellariconosciuta capacità di gestionedegli impianti, conquistato in decennidalle aziende e dai lavoratori.Ma alcuni segnali di “resistenza” sistanno registrando anche a livello

istituzionale. Ad esempio lo scorsoapri le i l Consiglio Comunale diMilano ha approvato all’unanimità unOdG che conferma l’affidamentopubblico in house fino al 2026 a MM,ignorando gli obblighi di privatizzazio-ne imposti dal Decreto Ronchi. Nelfrattempo molti comuni hanno dichia-rato la loro volontà di non volersi alli-neare ai vincoli imposti dall’art. 23bis. La “resistenza” dei sindaci ci facapire il senso della norma, votatadal Parlamento a febbraio 2010, cheprevede la soppressione degliA.T.O. entro fine anno. Le competen-ze in materia di servizio idrico vengo-no quindi sottratte ai comuni per con-segnarle alle regioni (e da queste alleprovince), allontanando dalla gestio-ne democratica un bene essenzialeper la vita di tutti i cittadini.Ma sarà il Referendum a dare unasvolta nella direzione della gestio-ne pubblica dell’acqua, fermandola mercificazione. Per questo èimportante che gli Italiani, dopo chepiù di 1 milione ha messo la firma sui3 quesiti referendari, a primavera2011 vadano a votare. Perché si scri-ve acqua, ma si legge democrazia.

Roberto Fumagallireferente per la Lombardia per il

Referendum acqua

Ripor tiamo qui a lato i l numeroaggiornato delle firme raccolte inLombardia.

La Lombardia vuole l’acqua pubblica!Successo per il Referendum contro la privatizzazione dell’acqua

Gli ultimi incontri del 28 maggio e 7 giugno u.s. traFILCTEM-FEMCA-UILCEM e parti datoriali, non hannofatto registrare passi in avanti per il r innovo delContratto, siamo a 6 mesi dalla scadenza, e ogni ulte-riore ritardo nelle trattative rende sempre più improro-gabile la necessità di recuperare il potere di acquistoperduto. Sapevamo fin dall’avvio delle difficoltà chequesto rinnovo avrebbe comportato, tuttavia essendoormai concluse quasi tutti i rinnovi in categoria, ènecessario imprimere un passo diverso alle trattative.Innanzitutto emerge la difficoltà a gestire un tavolo cheancora una volta si differenzia da altri (vedi Elettrico,Energia e Petrolio etc.) che si caratterizza per l’etero-geneità delle controparti, i cui riferimenti sono moltepli-ci e spesso frammentati, inoltre il clima politico sociale,che stiamo vivendo in questi mesi ai vari livelli, sicura-mente non aiuta un buon esito del confronto. A questielementi se ne aggiungono altri che rendono complica-to il confronto iniziato nei mesi scorsi, che prosegue inconcomitanza con la riorganizzazione complessiva deisettori Gas e Acqua. - Nel Gas si prevedono 4 decreti specifici (Gare e

Ambiti, schema di Contratto di servizio, Clausolasociale e Fondo Gas) che riprendiamo in seguito;

- Nel settore Acqua, il Decreto Ronchi e collegati(abolizione degli ATO) ha creato un clima di forteincertezza e fibrillazione nelle aziende (con evidentiriflessi economici e di assetto) anche se riteniamostrumentale la posizione di Federutility nel tentativodi forzare il confronto, pone le questioni degli assettieconomici delle aziende, con l’obiettivo di condizio-narne l’esito. In questo contesto sul fronte generaleè nata e sta crescendo la campagna referendariaabrogativa promossa dal forum dei movimenti perl’acqua pubblica e sostenuta anche dalla Cgil.

I nodi principali su cui si è discusso sono:La clausola sociale, da sempre elemento centrale,per la Filctem-Cgil, l’attuale testo di decreto, da noiritenuta insufficiente e inaccettabile, non garantisceil mantenimento di tutto il personale occupato nelleattuali aziende verso le future vincitrici delle gare diambito. Al momento sono escluse dall’elenco le atti-vità di staff, inoltre si prefigura la possibilità per leimprese di r idurre i l numero complessivo degliaddetti, attraverso l’utilizzo degli ammortizzatorisociali per gestire gli eventuali esuberi a livello diciascun territorio. Insieme alle altre Organizzazioni sindacali, proponiamo

che il decreto sia modificato con la necessaria ricollo-cazione di tutto il personale presente in forza in ogniAmbito Territoriale, prevedendo in fase successiva lapossibilità di definire tra le parti a livello locale gli even-tuali riflessi organizzativi di razionalizzazione. Questiobiettivi sono messi in discussione, al momento, daidivergenti interessi delle controparti datoriali. La seconda questione riguarda il Fondo gas. l'INPS eil Ministero del Lavoro, hanno dichiarato inapplicabilel'accordo stipulato dalle parti sociali nel 2005, perchédeterminerebbe uno scoperto di 478 mln di euro, di cuinon intendono farsi carico.Il Ministero del Welfare ha chiesto alle parti sociali diverificare la possibilità di raggiungere una nuova inte-sa. La Filctem Cgil insieme alle altre organizzazionisindacali ha dichiarato la disponibilità a ricercare unanuova soluzione, purché rimangano salvi i principi con-

tenuti nell'accordo del 2005, finalizzati al consolida-mento di una posizione individuale con valori congrui,prevedendo il passaggio contestuale ai fondi comple-mentari a capitalizzazione.Sulla questione salariale le proposte circolate in que-sti giorni sono ancora molto lontane dalle richieste sin-dacali, e quindi inaccettabili in relazione al reale recu-pero dell’inflazione e della produttività del settore, perquesto argomento la discussione è all’ordine del giornodei prossimi incontri.Le problematiche esposte, producono l'effetto di nonfar comprendere la reale volontà delle controparti dirinnovare il contratto, rendendo di fatto incerti i tempidella trattativa.Come Filctem-Cgil ritieniamo importante attivare unafase di informazione e mobilitazione unitaria. Serve inquesta fase che il tavolo superi i contrasti artificiosi edentri nel merito dei temi posti dal Sindacato, a partiredalla questione economica. Verificheremo se nei prossi-mi incontri sarà possibile costruire il necessario sforzodi sintesi che porti ad un confronto vero sui contenuti,teso a favorire il rinnovo del contratto in tempi certi.

Natale Carapellese

CCNL Gas-Acqua: basta ritardiLe ragioni di un rinnovo difficile

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biomedicale. Il rinnovo è stato siglato il18.12.2009.Si applica ai lavoratori della chimica,farmaceutica, fibre chimiche, deter-genza, dielettrici, elettrodi di carbone,cere e lumini, abrasivi, coibenti, gpl,gas tecnici.Nel settore sono oltre 1500 le impreseassociate a Federchimica e 218 aFarmindustria, entrambe aderenti aConfindustria. Tra le imprese più significa-tive ricordiamo Polimeri Europa e Sindyal(gruppo Eni), Lyondell Basell, Sasol,Solvay, Bayer, Pfizer, Merck Serono,Mapei, Sigma-Tau, Menarini, Novartis,Montefibre, Sanofi Aventis, ecc.Il contratto della coibentazione ter-moacustica (1500 dipendenti da circa175 piccole imprese, molte delle qualia conduzione familiare) si applica atutti i lavoratori della coibentazioneper impianti petrolchimici, raffinerie,centrali elettriche, ecc. La controparteè l'Anicta - Confindustria.Sono oltre 130.000 i lavoratori dell'in-dustria della gomma, della ricostruzio-ne dei pneumatici, dei cavi elettrici,dell'industria di trasformazione dellematerie plastiche, del riciclo e dellarigenerazione a cui si applica il con-tratto della gomma-plastica. L’intesaè stata raggiunta il 18 marzo scorso.In questo settore sono circa 2500 leaziende di piccole e medie dimensioniche vi operano, unitamente ad impre-se multinazionali di rilievo (Pirelli,Bridgestone, Michelin, Azimut, Ergom,Prismyan Cavi, ecc.) prevalentementeassociate alla Federazione GommaPlastica (aderente a Confindustria).Il contratto unico del settore elettri-co, scaduto il 30 giugno 2009 e rinno-vato in data 5 marzo 2010, riguardacirca 59.000 lavorator i (fonteAssoelettrica, n.d.r.) impiegati in pocopiù di 130 aziende pubbliche e private,italiane e straniere tra cui il gruppoEnel, Edison, Tirreno Power,Edipower, E.On.; le società del mini-

stero dell'Economia e Finanze Gse,Sogin, Terna; grandi “multiutility” qualiAcea di Roma, A2A di Milano-Brescia,Aem di Torino, Linea Group, Iride-Enia, Hera dell'Emilia Romagna, ecc.Il contratto si applica alle imprese chesvolgono attività di produzione, tra-sformazione, trasporto, distribuzione evendita di energia elettrica, nonchéproduzione e fornitura del serviziocalore e di smantellamento delle cen-trali elettronucleari dismesse e allesocietà di ingegneria costituite daimprese del settore e che già oggisvolgono la propria attività esclusiva-mente per il settore elettrico. Le contropar ti sono Assoelettr ica(aderente a Confindustria), Federutility(aderente a Confservizi), Enel, Gse,Sogin, Terna.Hanno il contratto gas-acqua scadu-

to lo scorso 31 dicembre 2009 e nonancora rinnovato, tutti i 50.000 lavora-tori impiegati nelle aziende che gesti-scono i servizi relativi alla distribuzionee alla vendita del gas, nel teleriscalda-

mento, gestione calore, nella cogene-razione, alle attività di estrazione, tra-sporto, compressione e ricompressio-ne e nei servizi relativi al ciclo integraledell’acqua, incluse le attività di depura-zione e gestione delle reti fognarie.Le imprese sono oltre 750: tra le piùsignificative ENI - Italgas, AcquedottoPugliese, Enel Gas, E.On Rete (delgruppo tedesco E. On Italia), ENELRete Gas, Italcogim (Gaz de France),A2A di Milano-Brescia, ACEA diRoma, HERA di Bologna, la nuovamultiutility IREN, Linea Group Holding,Acegas/Aps ecc. Le associazioni imprenditoriali con-traenti sono Anfida, Anigas(Confindustr ia Energia) Assogas,Federestratt iva (aderenti aConfindustria) e Federutility (aderentea Confservizi).I l contratto energia e petrolio(33.000 i lavoratori addetti) rinnovato il24 marzo 2010, si applica all'industriadella ricerca, estrazione, raffinazione,cogenerazione; all'industria di distribu-

zione dei prodotti petroliferi e a quelladi produzione di energia elettrica, diolii lubrificanti, di imbottigliamento edistribuzione di gas petrolio liquefatto(gpl). Una sessantina le imprese, tracui il Gruppo Eni, la Shell, Esso, Erg,Total, Q8, Api-Ip, il Gruppo Saras dellafamiglia Moratti, ecc., tutte aderenti aConfindustria- Energia.I due contratti degli artigiani delnostro “perimetro”, scaduti entrambi allafine del 2008: quello della chimica,gomma, plastica e vetro (circa 55.000 ilavoratori interessati) e l'altro relativoalla ceramica, terracotta, gres e decora-zione piastrelle (15.000 circa i lavorato-ri). Le controparti sono Confartigianato,Cna, Casartigianato e Claai.Infine con la costituzione della FilctemCgil a quelli elencati vanno aggiuntitutti i CCNL ex Filtea (Tessili) che sonostati rinnovati quasi tutti a partire dalcontratto delle Lavanderie (ca.35.000 i lavoratori addetti) siglato ametà dicembre 2009. il 21 maggio èstato siglato il contratto Tessile-Abbigliamento con SMI che si appli-ca alle oltre 500 mila lavoratrici e lavo-ratori del settore (vedi spazio dedica-to) per il triennio 1 aprile 2010 - 31marzo 2013. Nella stessa data è stataratificata l’intesa già raggiunta delCCNL Occhiali del 20.02.2010 (ca.70.000 lavoratori addetti) e del CCNLPenne, Spazzole e Pennelli del14.04.2010 (ca. 5000 addette/i). Neigiorni scorsi il 14 giugno è stata rag-giunta inoltre l’intesa del contrattoCalzaturieri (120.000 lavoratori) e siprospetta la possibile conclusionementre andiamo in stampa per la datadel 24 giugno per il contratto deiPellettieri di Aimpes-Confindustriaapplicato ad oltre 70.000 lavoratori. Per ulteriori informazioni vai su:http://www.filcemcgil.it e http://www.filtea.cgil.it

Carlo Casali

I CCNL della nuova categoria

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Identikit della Filctem-CgilOltre 250.000 iscritti, una tradizioneunitaria storicamente consolidata nellaFilcem e nella Filtea, 28 contratti nazio-nali che si rivolgono ad una platea dioltre 1.300.000 lavoratrici e lavoratori,un'organizzazione “a rete” su tutto il ter-ritorio nazionale che si articola nelle suesedi regionali, provinciali, territoriali conmigliaia di Comitati degli iscritti e RSU inquasi tutte le imprese.La FILCTEM-CGIL opera in importanticomparti dell'industria e dell'artigianato(chimico-farmaceutico, tessile-abbiglia-mento e calzaturiero, gomma plastica,vetro, concia e pelli, ceramica e piastrel-le, occhiali, lavanderie industriali,lampade e display), dell'energia (petro-lio, trasporto gas, miniere) e dei serviziad alta rilevanza tecnologica (elettricità,acqua, gas).Dieci i fondi di previdenza comple-mentare (oltre 470.000 gli iscritti asso-ciati al 31 dicembre 2009) nei quali laFilctem è parte istitutiva: Fonchim (chi-mici e farmaceutici), Previmoda (tessili eabbigliamento), Fopen (Enel e altresocietà elettr iche), Fiprem (gruppoMontedison), Pegaso (imprese elettrichee gas-acqua degli Enti locali),

Fondenergia (Eni, petrolio, aziende pri-vate del gas), Fondapi (settori Confapi),Foncer (piastrelle),Fondogommaplastica (cavi elettrici, pla-stica, gomma), Artifond (artigiani chimi-ci, ceramica, tessili).Tre i fondi integrativi sanitari attual-mente presenti che, sempre al 31dicembre 2009, assistono più di310.000 tra lavoratori in servizio, le lorofamiglie, i pensionati: Faschim (per ilavoratori chimici, farmaceutici e affini),Fisde (per i lavorator i Enel e altresocietà elettriche) e Fasie (energia epetrolio).Due, infine, le esperienze presenti diassociazioni sociali e assistenziali:l'Arca (Gruppo Enel) e il Fasen (GruppoEni) che, insieme, sfiorano i 90.000assistiti.La FILCTEM-CGIL è aff i l iata allaConfederazione Europea dei Sindacati(CES) e a tre delle sue federazioni piùrappresentative: Epsu (servizi pubblici),Emcef (chimici), Fse-Thc (tessili) inEuropa, rispettivamente Isp, Icem eItglwf a livello internazionale.

Carlo Casali

Segue da pag. 1

SPECIALE CONTRATTI a cura di Natale Carapellese

CGIL

F I L T E A

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SPECIALE CONTRATTI a cura di Natale Carapellese

Mercoledì 16 giugno a Milano, Federchimica,Farmindustria e i segretari generali di Filctem-Cgil,Femca-Cisl, Uilcem-Uil, Alberto Morselli, Sergio Gigli,Augusto Pascucci, hanno proceduto alla stesura defi-nitiva (la cosiddetta “collazione”) del contratto del set-tore chimico-farmaceutico (oltre 200.000 i lavoratoriinteressati, impiegati in più di 1700 imprese) sottoscrit-to lo scorso 18 dicembre 2009 e successivamenteapprovato dai lavoratori del settore.Il contratto prevede un aumento medio complessi-vo di 150 euro nel triennio 2010 – 2012, di cui 135

euro distribuiti sui minimi; 13 euro sui Fondi integrativipensionistico e sanitario (“Fonchim” e “Faschim”,n.d.r.); 2 euro mensili in più di rivalutazione del premioper tutti quei lavoratori impiegati in imprese che nonattuano la contrattazione di 2° livello. Inoltre per i lavo-ratori in turno continuo sale di un euro l'indennità, cheaumenta anche per i quadri (a 190 euro per la cate-goria A e a 100 euro per la B).Di rilievo, il nuovo contratto fornisce un forte impulsoalla estensione della contrattazione di 2° livello(estesa la soglia dimensionale delle imprese dai pre-

cedenti 100 agli attuali 70 dipendenti); un aumentodell'attività formativa per i rappresentanti dei lavoratorisu salute, sicurezza, ambiente e l'istituzione di unapposito libretto nel quale saranno registrati i percorsiformativi di ciascuno; un piano straordinario di for-mazione continua, in particolare rivolto ai lavoratori incassa integrazione e mobilità; il contrasto alla preca-rietà, definendo – in via sperimentale – l'allungamentodel periodo di prova per i giovani di prima occupazio-ne, a fronte dell' inserimento a tempo indeterminato.

CCNL Chimico-Farmaceuticoil 16.06.2010 la stesura definitiva del contratto

Il 18 marzo 2010, è stata siglata l’ipotesidi accordo di rinnovo fra Filctem-Cgil,Femca-Cisl, Uilcem-Uil e la FederazioneGomma Plastica (associataConfindustria) per il rinnovo del Contrattonazionale del settore della Comma-Plastica, (scaduto il 31 Dicembre 2009n.d.r.) per il triennio 1 Gennaio 2010 – 31Dicembre 2012 (ca. 130.000 lavoratoriinteressati, impiegati in più di 2500imprese di piccole e medie dimensioni,unitamente ad alcuni “Colossi” del calibrodi Pirelli, Michelin, Bridgestone, Azimut,Prismyan cavi, ecc).Tra i punti principali oltre l’intesa salaria-le che prevede un aumento medio suiminimi salariali di 122 euro in tre tran-che per un montante salariale di 3007al livello F, viene positivamente definitala nuova regolamentazione sul Mercatodel Lavoro in riferimento all’utilizzo deicontratti a termine e somministrazione,definendo una percentuale massima del

25% per il loro utilizzo nella singolaazienda e un periodo massimo di 44mesi superato il quale, tali rapportisaranno stabilizzati.Inoltre è stata introdotta per la primavolta l’inserimento di una percentualedel 3% per l’utilizzo del Part-time deilavoratori in forza e un miglioramentodella normativa sul trattamento di malat-tia per i lavoratoti apprendisti.Altri punti dell’intesa prevedono, unincremento a carico delle imprese delcontributo previdenziale della previden-za complementare, la costituzione delfondo dell’assistenza sanitaria integrati-va con contributo paritetico tra le parti ela definizione del nuovo minimo contrat-tuale per ogni livello professionale, attra-verso il conglobamento dei tre istitutidella retribuzione( paga base, contin-genza,E.D.R.).Per la Filctem-Cgil, questo importanterisultato segna in un settore manifattu-

riero, un punto di avanzamento e di con-tinuità di un lavoro che con i precedentirinnovi contratti si era unitariamenteassunto.Le parti concordano inoltre che, ai finidel rinnovo dei minimi contrattuali deltriennio 2013-2015, la nuova retribuzio-ne media di r i fer imento è par i a1.788,00 lordi mensili. Con decorrenza1° gennaio 2011 le voci retributive: pagabase, indennità di contingenza e EDRsono conglobate in un'unica voce deno-minata minimo contrattuale. A tutti ilavoratori in forza alla data del 1° aprile2010 deve essere corrisposto, con laretribuzione del mese di aprile 2010, acopertura del periodo di vacanza con-trattuale (1° gennaio - 31 marzo 2010),un importo forfettario pari a 100,00 eurolordi. Tale importo è soggetto a ripropor-zionamento in funzione del lavoro effetti-vamente prestato nel periodo (1° gen-naio - 31 marzo 2010), a tal fine la fra-

zione di mese superiore a 15 giornideve essere computata come meseintero. L'una tantum non è consideratautile ai fini dei vari istituti contrattuali elegali diretti e indiretti, ivi compreso ilTFR.In tema di riduzioni di orario di lavoro,con decorrenza 1° aprile 2010, la matu-razione delle riduzioni di orario previsteper i singoli lavoratori deve avvenire infunzione delle diverse tipologie di pre-stazione lavorativa, nonché in proporzio-ne diretta con l'effettiva attività lavorativaprestata. L'ipotesi prevede novità in ambito nor-mativo di particolare rilievo a partiredalla regolamentazione dei capitoli lecui soluzioni erano state demandate allavoro delle commissioni dalla clausoladi rinvio siglata il 4 luglio 2008.Riportiamo di seguito i nuovi minimi daerogare con decorrenza: 1° aprile 2010,1° gennaio 2011 e 1° gennaio 2012:

CCNL Gomma Plastica

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Anche l’accordo per il settore Energia ePetrolio è maturata nel contesto iniziatocon la presentazione di tre piattaformeseparate, i sindacati dei lavoratori dell'e-nergia e del petrolio – dopo gli elettrici –la mattina del 24 marzo hanno raggiuntouna intesa unitaria con ConfindustriaEnergia per il r innovo del contrattonazionale di lavoro, scaduto il 31 dicem-bre 2009. Filctem-Cgil, Femca-Cisl,Uilcem-Uil e Confindustria Energiahanno siglato l'ipotesi di accordo riferitaal triennio 2010-2012 (circa 33.000 ilavoratori interessati, impiegati in unasessantina di imprese tra cui il GruppoEni, la Shell, Esso, Erg, Total, Q8, Api-Ip, i l Gruppo Saras della famigliaMoratti, ecc.). L'intesa prevede unaumento medio sui minimi di 136euro, al parametro 4.3 (ConfindustriaEnergia chiedeva il 3.3)- tre scatti: 1aprile 2010, 38€; 1 gennaio 2011, 42€;1 gennaio 2012, 56€. Inoltre, 120 eurodi “una-tantum” coprono il periodo divacanza contrattuale 1 gennaio – 31marzo 2010. Il valore punto € 23,5 - èagganciato a quello elettrico, con la dif-ferenza che il parametro medio elettrico(BSS/A1) è molto più alto. Montante - Insoldoni, nel triennio 2010-2012, entre-ranno nella buste paga dei lavoratori3562 euro in più. Comunque nell'ambitodella durata contrattuale – è scritto nel-l'intesa – le parti verificheranno even-tuali scostamenti degli aumenti sullabase dell'inflazione reale. Confindustriachiedeva in sostanza 3 scambi per chiu-dere:1. Parametro 3.32. Allungamento di 6 mesi di durata

(operazione accettata per il CCNL

elettrico, ma giustificata dalla pro-spettiva di tentare di unificare in uncontenitore unico i 3 attuali CCNLdell’energia);

3. Superamento degli scatti di anzia-nità. Nessuno di questi tre obiettivi èpassato, non sono previste deroghe

Il Limite più evidente di tutti i rinnovicontrattuali di questo periodo è dato dal-l’inflazione che è sotto l’1% (come lacrescita che è sotto zero, come il PILche è negativo ormai da anni) questo èl’elemento centrale che non ha permes-so incrementi maggiori. Senza volerenfatizzare troppo il risultato, standocon i piedi per terra, la delegazione trat-tante ha espresso un giudizio positivo inprimo luogo per il difficile contesto in cuiè stata condotta la trattativa.Industria Gas – il tentativo di creareuna sezione interna al CCNL con uncosto ridotto – 10% sui minimi è statorinviato e contenuto con la clausola di10€ destinato sul CREA, questo impor-to sarà comunque mantenuto per tutti ilavoratori attuali con ad personam conEAR non assorbibile. Contratto unicodel comparto energetico – L’intesa èimportante perché introduce fin dallepremesse un percorso chiaro che ten-derà a realizzare, un CCNL unicodell’Energia in Italia; questo significache l’obiettivo di giungere nei prossimianni all’unificazione di tre contratti non èpiù solo una velleità sindacale ma unobiettivo scritto che porterà in tempi

ragionevoli ad unire i ca. 150.000 lavo-rator i dell ’Elettr ico, dell ’Energia ePetrolio del Gas e speriamo dell’Acqua. L'ipotesi di accordo prevede la possibi-lità – a totale carico delle imprese – diincrementare uno 0,3% in più (7,5euro) per il Fondenergia, che contaoltre 41.000 iscritti. Questa possibilitàdeve però essere ratificata a livelloaziendale, perché gli accordi di adesio-ne e contribuzione al Fondo sono acarattere aziendale. L'indennità di fun-zione per i “quadri”, che nel settoresfiorano il 30%, sale a 190€ e aumentadi 15€ al mese, come pure sale di un +1% l'indennità per i lavoratori impie-gati nei turni più disagiati (notturniferiali e festivi). Inoltre il nuovo contrat-to fornisce un ulteriore impulso allacontrattazione di 2° livello, rafforzan-do il ruolo delle RSU e dei sindacati ter-ritoriali. Sul capitolo del mercato dellavoro, la novità è che i sindacatihanno ottenuto un significativomiglioramento rispetto alle preceden-ti norme, abbassando al 20% il ricor-so complessivo dei contratti a tempodeterminato e a “somministrazione lavo-ro”. Il vecchio CCNL prevedeva infatti trefasce del 20% - 25% - 30% a secondadel numero dei dipendenti dell’azienda.Inoltre è prevista la conseguente tra-sformazione a tempo indeterminato,una volta trascorsi i 44 mesi dovuti dallasomma dei due periodi di legge, questaclausola si applica anche per gli interi-

nali o contratti di somministrazione lavo-ro (la legge non prevede in questo casoalcun vincolo). FORMAZIONE/RLSA – migliorato iltesto e i numeri di riferimento, in partico-lare viene istituito il Libretto Formativodel lavoratore, si realizzeranno corsispecif ici per la Formazione(Fondimpresa) in tutte le aziende (ENIcabina di pilotaggio).APPALTI e SICUREZZA – Commissioneparitetica per tracciare Linee guida perindividuare imprese non virtuose conconseguente rescissione del contratto diappaltoFASIE – versamento di 20€ U.T. peraddetto per rafforzare la consistenza delFondoCONTRATTO ESTERO – Impegno aregolare la normativa in specifico accor-do entro dicembre 2010.PERCORSO PROGRAMMATICO -consiste in ver if iche normative daattuarsi entro la vigenza contrattuale suiseguenti punti: Formazione congiunta;Sistema classificatorio/Assetto retri-butivo; Relazioni industriali;Normativa - Industria Gas; ContrattoEstero; Premio di Partecipazione;Contratto Unico Energia.L'ipotesi di accordo stipulata il 24 marzoè stata approvata dalla stragrande mag-gioranza dei lavoratori r iuniti nelleassemblee unitarie dei lavoratori pro-mosse dalle OO.SS. Filctem-Femca-Uilcem.

CCNL Energia e Petrolio intesa per il triennio 2010-2012

Partiti con tre piattaforme separate,anche per il settore – dopo un serratoconfronto - si è giunti ad una positivaintesa unitaria. Siglata il 5 marzo 2010 a Roma, l'ipotesidi accordo fra Filctem-Cgil, Flaei-Cisl,Uilcem-Uil, Assoelettr ica, Enel,Federutility, Gse, Sogin e Terna per ilrinnovo del contratto unico nazionale delsettore elettrico riferito al triennio 1gennaio 2010 – 31 dicembre 2012(circa 60.000 i lavoratori interessati,impiegati in più di 130 imprese italiane estraniere, pubbliche e private).L'intesa sottoscritta prevede un aumen-to medio complessivo di 157 euro, inquattro “tranche”: dal 1 marzo 2010, 40euro; dal 1 gennaio 2011, 45 euro; dal 1gennaio 2012, 45 euro; dal 1 luglio2012, 27 euro.Inoltre, 360 euro copriranno il perio-do di riallineamento contrattuale 1luglio 2009 – 28 febbraio 2010.Nel triennio 2010-2012, entrerannonelle buste paga dei lavoratori 4.039euro in più, montante questo superioreal risultato conseguito nel biennio pre-cedente 2008-2009 (2101 euro, n.d.r.),“che – fanno rilevare soddisfatti i sinda-cati – rappresenta una concreta risposta

in difesa del reddito dei lavoratori delsettore”. Nell'ambito della durata con-trattuale – è anche scritto nell'intesa – leparti verificheranno eventuali scosta-menti degli aumenti sulla base dell'in-flazione reale.“E' un risultato importante – dicono isegretari di Filctem, Flaei, Uilcem,Giacomo Berni, Carlo De Masi, AugustoPascucci – raggiunto grazie alla deter-minazione delle organizzazioni sindacaliche in questi mesi di difficili trattativecon le associazioni e le imprese del set-tore non hanno mai dubitato della possi-bilità di raggiungere una buona intesa,come nelle migliori tradizioni del settore,che registra anch'esso gli effetti dellapesantissima crisi che investe il Paese,a partire da un drastico calo dei consu-mi primari”.L'ipotesi di accordo prevede anche – atotale carico delle imprese – 4 euro inpiù per le prestazioni previdenzialicomplementari, i cui fondi di previden-za presenti nel settore contano più di

83.000 aderenti. “Anche per questa via– spiegano i sindacati - abbiamo aiuta-to i lavoratori, in particolare consolidan-do quel “welfare integrativo contrattuale”che, unitamente ai fondi integrativi sani-tari, è da sempre il fiore all'occhiellodella categoria”.Di rilievo, l'intendimento delle parti diandare nel tempo oltre gli attuali peri-metri contrattuali per realizzare il con-tratto unico del comparto energetico,unificando i comparti elettrico, energia epetrolio, gas-acqua, per meglio gover-nare i processi industriali in corso.Inoltre il nuovo contratto fornisce unulteriore impulso alla contrattazionedi 2° livello, rafforzando il ruolo delleRsu e dei sindacati territoriali, per ren-dere maggiormente esigibile sui luoghidi lavoro l'intero impianto normativo.Sui temi di scottante attualità comeambiente, salute e sicurezza, si è otte-nuto il passaggio dagli attuali Rls aiRlsa (i rappresentanti dei lavoratori allasicurezza e ambiente) per incrementare

le migliori pratiche già in uso in ambitoaziendale e territoriale, rendendo piùefficaci le forme di bilateralità su questitemi, come pure per la formazione chetroverà maggiore impulso anche in rap-porto alla valorizzazione del merito perla crescita e lo sviluppo di carriera: infat-ti si sono definite “linee-guida” cogentiper la riscrittura degli articoli 21 e 22 sulsistema classificatorio entro il 30 giugno2011.Infine, un obiettivo raggiunto: dopo annidi tentativi mancati, si sono sostanzial-mente definite anche le “linee guida”per una rapida intesa sulla regolamen-tazione del diritto di sciopero al fine digarantire il diritto dei lavoratori a ricorre-re alla lotta quando necessario, salva-guardando ovviamente l'erogazione diun servizio vitale ed insostituibile per ilPaese.L'ipotesi di accordo stipulata è statasottoposta unitariamente e approvata astragrande maggioranza dal vaglio delleassemblee dei lavoratori.

CCNL ElettriciApprovata dai lavoratori l’intesa per il triennio 2010-2012

SPECIALE CONTRATTI a cura di Natale Carapellese

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Riportiamo di seguito i nuovi minimi del CCNL Energia e Petrolio: 1a tabella Petrolio, 2a tabella Industria e gas.

(*) L’EAR non assorbibile sarà applicato con decorrenza 1.1.2012 al solo personale del Settore Gas già in forza alla data di sottoscrizione del presente CCNL

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E’ stata sottoscritta sabato 21 maggio 2010 tra FemcaCisl Filctem Cgil Uilta Uil Nazionali e Smi l’ipotesi diAccordo per il rinnovo del CCNL dell’industria Tessile-Abbigliamento, scaduto il 31 marzo 2010. Il nuovo con-tratto nazionale avrà vigenza triennale (1°aprile 2010 –31 marzo 2013). E’ stata una trattativa complessa edifficile anche per la pesante crisi finanziaria economi-ca, internazionale che ha colpito pesantemente leimprese ed in particolare l’occupazione. Per questoFemca Cisl Filctem Cgil Uilta Uil esprimono soddisfa-zione per aver rispettato da parte delle imprese, il dirit-to dei lavoratori di rinnovare il loro contratto nazionale,oltre ad un’importante conferma dello stato positivodelle relazioni industriali e sindacali esistenti nel setto-re. L’intesa cui si è pervenuti, per le materie trattate egli esiti economici pattuiti, realizzano la tutela del sala-rio ed i diritti dei lavoratori, e raccoglie buona partedegli obiettivi che ci eravamo proposti in piattaforma.L’ipotesi contrattuale sottoscritta, oltre a farsi carico deiproblemi generati dalla crisi si proietta nel futuro adot-tando strumenti contrattuali importanti per rafforzare leprospettive dell’intero sistema nel contesto internazio-nale, oltre ad attribuire al lavoro e alle grandi compe-tenze professionali e formative, una importanza decisi-va per costruire il dopo crisi non perdendo mai di vistal’equilibrio tra esigenze dei lavoratori e dell’impresa.Questo nonostante l’assenza di una politica industrialedi misure capaci di sostenere adeguatamente l’innova-zione, la ricerca e l’internazionalizzazione e l’aumentodel reddito dei lavoratori (estensione degli ammortizza-tori sociali e diminuzione della tassazione sui redditi dalavoro dipendente), nel perdurare nella crisi economicae le restrizioni di finanza pubblica che incidono signifi-cativamente sulle attività del settore. Le segreterienazionali sottolineano l’importanza dell’esito unitario

che Femca- Filctem - Uilta con le loro delegazioni sonostate in grado di determinare con la stipula dell’intesacontrattuale.In sintesi l’accordo prevede i seguenti punti: Si sono rafforzati gli strumenti attraverso cui estenderee qualificare la contrattazione di 2° livello attraverso ilrafforzamento delle norme e l’istituzione di un elemen-to di garanzia annuo di 200 euro per i lavoratori delleaziende che non hanno la contrattazione aziendale.Si è avviata una fase di vera innovazione nel promuo-vere e qualificare le professionalità, attraverso l’istitu-zione di una indennità professionale che verrà ricono-sciuta ai lavoratori che esercitano le funzioni che ver-ranno definite da una commissione mista con un lavo-ro di approfondimento e sperimentazione che partiràsubito e dovrà concludersi entro un anno. E’ statorafforzato il sistema informativo istituendo la sessioneannuale di politica industriale. Un punto critico è statoquello relativo ai problemi della flessibilità. Le aziendesostenevano che la crisi sta rendendo sempre più ladifficile programmazione dei flussi produttivi e soste-nevano la necessità di trovare soluzioni contrattualiper garantire la possibilità di evadere gli ordini imprevi-sti. C’era il rischio di andare a stravolgere una dellecaratteristiche del contratto tessile e cioè quello dellagestione negoziata delle modifiche dell’orario di lavoro.Su questo argomento si è trovata una soluzione inno-vativa che salvaguarda l’attuale struttura normativesull’orario e introduce una procedura sperimentale dinegoziazione di anticipo che le aziende possonoavviare per il medio periodo per applicare la flessibilitàin modo programmato e tarato sulle specifiche situa-zioni aziendali. L’ipotesi di accordo contiene poi unaserie di novità sul tema dei diritti individuali, della for-mazione, dell’ambiente e sicurezza.

I risultati economici riguardano più punti: L’incremento retributivo medio di quasi 105 € al 4°livello (con 102 € al 3° super), l’incremento dello 0,3% del contributo per la previdenza complementare,l’indennità di posizione organizzativa. L’istituzione di unelemento indennità di 200 € annue per le aziende chenon fanno contrattazione aziendale. La modulazionedelle tranche tiene conto dell’andamento previsionaledell’inflazione nel triennio coperto dal rinnovo contrat-tuale. L’ipotesi di accordo è positiva perché, raggiungegli obiettivi che ci eravamo proposti nella piattaforma enon contempla modifiche della normativa contrattuale.

Le Segreterie NazionaliFEMCA CISL -FILCTEM CGIL - UILTA UIL

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Contratto Tessile-Abbigliamento - SMI

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SPECIALE CONTRATTI a cura di Natale Carapellese

Siglata il 14 giugno a Milano unitaria-mente, l'ipotesi di accordo tra Anci,l'Associazione nazionale dei calzatu-

rieri associata a Confindustria, e i sin-dacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-Uil per il rinnovo del contrat-

to 1 aprile 2010 – 31 marzo 2013 delsettore calzaturiero (più di 85.000 gliaddetti, impiegati in oltre 6.000 impre-

se del settore, maggiormente ubicatenei distretti industriali delle Marche,della Toscana, della Riviera del Brenta,con alcune “firme” significative del cali-bro di “Geox”, “Tods”, ecc.). L ' intesa sottoscr i t ta prevede unaumento medio complessivo di 102euro (3° livello super).“Con questo contratto – commentasoddisfatto Gian Paolo Mati, dellasegreteria nazionale della Filctem-Cgil– si realizza un ulter iore passo inavanti nelle tutele e nelle garanziecontrattuali a tutto il sistema moda ita-liano, avendo comunque presenti lenecessità che le aziende del settorehanno nell'affrontare la crisi e nellascommessa sul loro futuro e quello deilavoratori”.I sindacati si augurano un risultatoanalogo anche il prossimo 24 giugnoquando si incontreranno con Aimpes-Confindustria, l'Associazione nazio-nale dei pellettieri, per il rinnovo delcontratto che riguarda circa 35.000lavoratori.

I Direttivi Nazionali di Femca Cisl,Filctem Cgil, Uilta Uil riuniti a Milano perl’approvazione definitiva dell’intesa dir innovo del CCNL Occhiali del20.02.2010 e del CCNL Penne,Spazzole e Pennelli del 14.04.2010,

visti gli esiti della consultazione che hacoinvolto la stragrande maggioranzadelle lavoratrici e dei lavoratori dei setto-ri interessati nel corso di decine diassemblee convocate, dove si è accer-tato un ampio consenso alle ipotesi di

accordo (più del 90%), approvano illavoro svolto e le ipotesi di accordo. Ringraziano le lavoratrici ed i lavoratoridei settori, i delegati e le strutture territo-riali di Femca, Filctem e Uilta per il soste-gno dato in tutte le fasi del negoziato, e

danno mandato alle Segreterie Nazionalidi Femca, Filctem e Uilta di procederealla sottoscrizione dei CCNL con Anfaoed Assospazzole e Assoscrittura. Riportiamo di seguito i minimi tabellaridel CCNL Penne, Spazzole e Pennelli.

CCNL Calzature: raggiunta l’intesa

CCNL Occhiali, Penne Spazzole e PennelliApprovate le ipotesi di rinnovo

La Filctem Cgil è il primo sindacato nei due settoriEnergia e Petrolio e Gomma-Plastica. I lavoratorihanno eletto i propri rappresentanti e per la prima voltai confederali hanno presentato liste distinte. Si sonorecentemente svolte le elezioni dei 20 delegati rappre-sentanti dei lavorator i in seno all 'assemblea di“Fondenergia”, il fondo di previdenza complementaredei dipendenti delle imprese petrolifere, incluso ilGruppo Eni per i settori della chimica e del gas (42.453gli iscritti attuali, l'86,51% di tutti i lavoratori dei settoricoinvolti).Nella consultazione, vincono i sindacati confederaliFilctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil che, insieme, rag-giungono il 93,58% dei voti validi degli aderenti alFondo, mentre l'Ugl Petrolio consegue il 6,42%, mariduce la sua presenza nell'assemblea ad un solo dele-gato (ne aveva due).Forte successo della Filctem-Cgil che ottiene il41,49% dei consensi e otto delegati (ne aveva settenella precedente consultazione); la Femca-Cisl ottieneil 29,70% dei voti e conferma i suoi 6 delegati, comepure la Uilcem-Uil (22,39% dei suffragi e 5 delegati).«Un risultato di rilievo - commenta soddisfatto GabrieleValeri, della segreteria nazionale Filctem-Cgil - soprat-tutto perché è la prima volta che si è votato su liste

separate e il suo esito ha messo in evidenza il grado dirappresentanza di ciascuna organizzazione sindacale».Negli stessi giorni si sono tenute anche le elezioni peril rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori nell'assem-blea del “Fondogommaplastica” (il fondo di previdenzacomplementare del settore che vede tra gli aventi dirit-to 58.714 iscritti. la lista della Filctem-Cgil ha ottenutoil 49% dei voti e conquista la metà dei delegati deilavoratori nell'assemblea del Fondo. Complessivamente le liste Filctem-Cgil, Femca-Cisl(26%), Uilcem-Uil (13%) nel loro complesso accresco-no i consensi, passando all'88% (nel 2007 eranoall'85%), mentre l'Ugl Gommaplastica registra un arre-tramento sia in voti che in delegati. Stabili gli autonomidella Failc Confail (2%).“Un ottimo risultato in un test molto significativo per-chè ha messo in luce la rappresentanza di ciascunasigla sindacale – dice Stefania Pomante, della segrete-ria nazionale Filctem-Cgil – e i lavoratori hanno conferi-to alla nostra organizzazione la metà dei consensi, unostimolo in più – prosegue la sindacalista – a realizzaregli obiettivi di consolidamento e sviluppo del Fondosoprattutto verso i giovani che trarrebbero dall'adesio-ne un beneficio futuro, vista anche l'aria che tira sullepensioni”

Netta affermazione della Filctem Cgil Elezioni delle Assemblee di Fondenergia e Fondogommaplastica

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UTILI IN BREVE a cura di Natale Carapellese

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"Per l'acqua serve una regolazione mul-tilivello formata da un'autorità' nazionaleindipendente e da regolatori a livellolocale, con uno stretto collegamento coni Comuni e con il territorio".E' quantopropone Anea, l'Associazione NazionaleAutorità ed Enti d'Ambito per compen-sare l'abolizione delle autorità degli Atoperché senza, "vacilla l'intero sistemaidrico nazionale e si crea un problemaserio legato al passaggio dei poteri edelle funzioni di regolamentazione traRegioni, Province e Comuni".Secondo l'associazione "nel momentoin cui si promuovono referendum contro

la privatizzazione dell'acqua e con ilDecreto Ronchi si e' aperta la gestioneidrica anche a soggetti privati, e' stato difatto smontato il sistema di controllo e divigilanza". Per questo Anea ha illustratoalcune possibili soluzioni al convegnosulla regolamentazione dei servizi idriciin Italia, che si e' svolto a Torino neigiorni scorsi. Per il presidente di Anea,Luciano Baggiani "occorre prevedereun'Autorità' nazionale di settore che siaffianchi a regolatori locali integrandonele funzioni, superandone i limiti ed esal-tandone i vantaggi. Qualunque sarà l'as-setto prescelto, però, occorre mantene-

re il coinvolgimento dei Comuni, chesono i legittimi titolari del servizio''.Secondo l'associazione si può sceglieretra queste ipotesi: estendere al settoreidrico le competenze dell'Autorità' perl'energia elettrica ed il gas (Aeeg),rafforzare la Commissione nazionale divigilanza sulle risorse idriche (Conviri)oppure creare un'Autorità' indipendentedi settore. L'unico modo, aggiungeBaggiani, "e' creare un'articolazionemulti-livello delle funzioni di regolazionedel servizio idrico formata da un'auto-rità' nazionale indipendente e da regola-tori a livello locale, con uno stretto colle-

gamento con i Comuni e con il territorio.Un primo orientamento potrebbe esserel'accorpamento di alcuni Ato e la confer-ma dell'Autorità' di Ambito come enteincaricato di svolgere le funzioni di rego-lazione". Una seconda possibilità, con-clude il presidente dell'Anea, "e' la crea-zione dell'Ato regionale e di un'Agenziache svolga le funzioni tecnico-ammini-strative, al servizio delle assemblee deiSindaci. Vogliamo incoraggiare dellescelte autonome da parte delle Regioni,che rispecchino le esigenze locali e nevalorizzino le peculiarità.''

ANEA: dopo abolizioneATO serve regolazione

“Preoccupazione”. È quanto esprime laCommissione europea nella nuova rela-zione sui risultati ottenuti dagli Statimembri nella lotta alla carenza idrica ealla siccità. Il documento, difatti, sottoli-nea i ritardi nell’attuazione della direttivaquadro sulle acque che si registrano neipaesi più colpiti dal fenomeno dellacarenza idrica. “Gli Stati - scrivono icommissari - avrebbero dovuto presen-tare i rispettivi piani di gestione dei baci-ni idrografici a marzo, ma in alcuni diessi le consultazioni su tali piani nonsono ancora cominciate”.Anche se nel 2009 nell’Europa meridio-nale le precipitazioni sono state più ele-vate rispetto agli anni precedenti, nonsarà possibile arrestare l’eccessivosfruttamento delle risorse idriche euro-pee, limitate, e invertire le tendenze in

atto senza un’azione più incisiva. “Unapolitica efficace di tariffazione dell’ac-qua e misure nel campo dell’efficienza edel risparmio idrico sono tutti elementiessenziali che potranno permettereall’Europa di disporre di acqua a suffi-cienza e di qualità adeguata a soddisfa-re le esigenze degli utilizzatori - conti-nua il documento - e ad affrontare lesfide poste dai cambiamenti climatici”.Temi sui quali l’Ue è in procinto di vara-re diverse attività preparatorie in vistadel riesame della politica in materia dicarenza idrica e siccità, previsto per il2012. Nel 2010 queste attività riguarde-ranno soprattutto l’efficienza e, in parti-colare, la possibilità di ridurre i consuminegli edifici, contenere le perdite d’ac-qua e incentivare un uso efficiente del-l’acqua in agricoltura.

Direttiva acque – DenunciaUE: “Troppi Stati in

ritardo nell’applicazione”Dopo l’uscita dal Mediterranea delleAcque, Veolia rilancia le proprie miresull’Italia. In particolare, sul settore idri-co per il quale si sta preparando allapartecipazione alle gare. Veolia potreb-be fare offerte, possibilmente con part-ner locali, per nuove aste pubbliche perconcessioni che l’Italia vorrebbe far par-tire nel 2011, con la nuova legge chepunta ad attirare investitori privati. “Lasocietà prenderebbe in considerazioneun’acquisizione se, in quanto investitoreindustr iale, potesse assicurarsi lagestione operativa» afferma l’AD J.Gourlet. Proprio l’impossibilità di farloavrebbe infatti motivato la vendita della

quota di minoranza di Mediterranea(circa il 17%).Il mercato idrico italiano offre rendimentipiù bassi agli investitori rispetto ad altriPaesi, «ma la sua attrattiva è proprionei potenziali guadagni per effetto di unmiglioramento dell’efficienza», ha dettoGourlet.La nuova legge approvata lo scorsonovembre (leggi Decreto Ronchi) èinfatti ancora sprovvista di decreti attua-tivi «e il rischio - commenta - è che leregole del gioco possano venire modifi-cate con un cambio di governo, assie-me ai lunghi tempi di attesa per i paga-menti dai clienti».

VEOLIA si prepara alle gare

Firmato il memorandum d’intesa traE.On e Gdf Suez: nasce così la secon-da cordata nucleare italiana dopo quellaguidata dall’Enel con i francesi di Areva.Con l’accordo, le due società conferma-no la volontà di partecipare in modoattivo al processo di sviluppo di questafonte di energia nel nostro paese.Tedeschi e francesi, leggiamo in uncomunicato, “esamineranno tutti i puntichiave relativi ai nuovi investimenti nellecentrali nucleari come la tecnologia, l’in-dividuazione dei siti e le partnershipindustriali; si impegneranno in tavoli di

dialogo con le autorità nazionali e localivolti a promuovere un quadro regolato-r io stabile, chiaro e prevedibile”.Entrambi i partner sono a favore di unaforte cooperazione con utility locali cosìcome con società energivore italiane. Ilnucleare, viene considerato dall’attualegoverno italiano, una delle soluzioni perl’Italia in grado di ri-bilanciare il mix digenerazione di energia nei prossimi 15anni, riducendo le emissioni di CO2 econsentendo di produrre energia a costirelativamente competitivi.

E.ON - SUEZ GdF: Nasce la seconda

cordata nucleare in Italia

All ’Assemblea annuale dellaFederazione nazionale dell’industria chi-mica, il Presidente Squinzi e il MinistroPrestigiacomo hanno annunciato l’aper-tura di tavoli tecnici sul contributo dellachimica a favore dell’ambiente. SecondoGiorgio Squinzi, serve infatti una politicaindustriale complessiva e condivisa peruscire dalla crisi.Il 2010 vede il costo delle materie primegià in grande tensione; la loro domandaè, infatti, determinata dalla crescita delmercato mondiale, mentre i prezzi deiprodotti chimici sono condizionati daquello europeo, ancora in crisi.“Dopo quattro anni con livelli produttiviinferiori del 15%, capacità utilizzatedegli impianti spesso inferiori anche al70%, difficoltà a trasferire nei prezzi divendita i forti aumenti di costo dellematerie prime e margini sotto pressione

da anni” ha detto Squinzi “ci si deveaspettare una sostanziale modifica deltessuto industriale. Per questo serve unforte rinnovamento per scongiurare ilrischio che intere filiere produttive avalle della chimica possano addiritturascomparire”.“Bene la manovra che ha un impattoimmediato sui conti pubblici - ha aggiun-to - ma, per un effettivo rilancio, occorreuna vera politica industriale, che non simisuri solo in incentivi finanziari, manella capacità di creare un clima di col-laborazione fra le Istituzioni e leImprese”. La Commissione europea harecentemente quantificato nel 47% ilpeso dell’industria manifatturiera e delsuo indotto per l’economia in Europa.Un dato r i levante, di cui, secondoSquinzi “non si tiene conto quando sidefiniscono normative che possono

avere un impatto sulle imprese. Se taleimpatto è pesante e ingiustificato, a sof-frire non sarà solo l’industria manifattu-riera ma l’economia nel suo complesso,cioè tutti”.Occorre quindi costruire un sistema nor-mativo non penalizzante, in particolareper la chimica, che è un settore trainan-te perché fornisce all’industria materialie tecnologie avanzate, nonché soluzionisostenibili ai problemi ambientali, comebene hanno sottolineato laCommissione e i l ConsiglioCompetitività dell’Unione europea.La delega per l ’Europa aff idata aSquinzi in seno a Confindustria, avrà unobiettivo prioritario: dire forte e chiaroche le imprese italiane e, quelle chimi-che ancor di più, chiedono di riportare alcentro dell’azione europea la prioritàdella competit ività industr iale, ha

aggiunto il Presidente di Federchimicaringraziando Marcegaglia per l’impor-tante incarico.Squinzi ha ricordato il ruolo positivodella chimica nella tutela dell’ambiente.Il settore, infatti, non solo continua aridurre i propri consumi energetici, rien-trando, così, già abbondantemente neiparametri di Kyoto, ma contribuisce conle proprie tecnologie, sia al risparmiodei settori a valle, sia all’ottimizzazionedelle fonti alternative. Squinzi ha poi ribadito che negli ultimi 20anni l’industria chimica ha anche ridotto ipropri effluenti nell’acqua del 70% e leemissioni nell’aria di oltre il 90%.“L’industria chimica - ha concluso - ha unruolo indispensabile da svolgere nel pas-saggio ad una produzione sostenibile.

Squinzi - Federchimica: Serve una vera politica industriale per superare la crisi

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UTILI IN BREVE a cura di Natale Carapellese

Il Gruppo d’acquisto 55% e solare, pre-sentato nei giorni scorsi in occasionedella prima giornata del Festival del-l’ambiente di Milano, è già un successo.I milanesi chiedono consulenza suglisconti sul solare, le r innovabili, gliincentivi fiscali per la casa ecologica.Attirano molto anche la tessera carsha-ring ridotta del 50% e le convenzionidella Centrale di mobilità. “Le famigliemilanesi spendono in media tremilaeuro l’anno di voci energetiche dirette -ha spiegato Andrea Poggio, vice diretto-re nazionale di Legambiente. - Di questi1.500 in riscaldamento, 500 in elettricitàe 1.000 in mobilità. Grazie alle conven-zioni di questo gruppo d’acquisto per laprima volta tutti possono risparmiare600 euro l’anno grazie agli incentivi eottenere un servizio di qualità per vivere

e muoversi in città, nel rispetto degliobiettivi fissati dall’Unione europea”.Il Gruppo d’acquisto 55% e solare avràuna durata di sei mesi, offre il vantaggiodi acquistare tecnologie rinnovabili e/oad alta efficienza energetica a prezzicompetitivi, usufruendo di incentivi esgravi fiscali, con la garanzia di essereserviti da una società convenzionatacon Legambiente. Inoltre, chi non aves-se ancora individuato l’intervento adattoper risparmiare sui consumi potrà chie-dere una consulenza specifica sugliimpianti da installare e sulle opere diriqualificazione energetica e ristruttura-zione in chiave eco-sostenibile.Per tutte le informazioni dettagliate suiservizi offerti si possono consultare i sitiwww.viviconstile.org e www.centralemobilita.it

È nato a Milano il Gruppod’acquisto sul solare

Sarà il CdA convocato il prossimo 29 giu-gno a valutare il piano di raddoppio diLinea Group, la holding del SudLombardia. La proposta prevede la ripatri-monializzazione attraverso il conferimentodegli impianti oggi di proprietà dei soci(Aem Cremona, Asm Pavia, CogemeRovato, Astem Lodi, Scs Crema).La strada per rafforzare Lgh passa attra-verso il conferimento delle reti del gas,rete elettrica, inceneritore, impianti dicogenerazione e teleriscaldamento dallesocietà patrimoniali (Aem Cremona, AsmPavia, Cogeme Rovato, Astem Lodi, ScsCrema) alla stessa Lgh. In altre parole, laholding diventa proprietaria degli impiantie dei cespiti ora in capo ai soci e in cam-bio il peso azionario in Lgh dei sociaumenta. Il patrimonio netto di Lgh rad-doppierebbe, da 112 a 215 milioni euro.In questo modo la nuova holding varreb-be sul mercato 333 milioni di euro (con-tro i 230 milioni attuali). La nuova confi-gurazione societaria sarebbe: CogemeRovato 33 per cento (ora è il 31,2), AemCremona 33 per cento (25,3), Asm Pavia10,2 per cento (14,8), Astem Lodi 14,1per cento (14,6), Scs Crema 9,6 percento (14).

Per quanto riguarda il progetto di fusio-ne annunciato nei mesi scorsi tra: ACE-GAS/APS e LGH, il primo scoglio èancora costituito dal mancato accordosul concambio. I soci della multiutilitynon riescono infatti a trovare la quadrain merito al conferimento dagli azionistialla holding delle reti gas e di energiaelettr ica nonché degli impianti. Unaspetto molto importante visto che que-sto mancato passaggio precluderebbela definizione del concambio. Il passag-gio degli assett permetterebbe infatti ilraddoppio del patrimonio del gruppo ela definizione esatta dei pesi per l’inte-grazione. Acegas-Aps e Lgh, integrandosi, porte-rebbero alla nascita di un gruppo indu-striale con oltre 1 miliardo di euro di fat-turato, circa 3.000 dipendenti e un baci-no di oltre 2 milioni di abitanti serviti, chesi collocherà tra i primi operatori italianinel settore delle local utility con 1,5 milio-ni di tonnellate annue di rifiuti trattati euna capacità di termovalorizzazione dioltre 700 mila tonnellate, circa 1 miliardodi metri cubi di gas distribuito, 1,4 Twh dienergia elettrica distribuita e 70 milioni dimetri cubi di acqua distribuita.

LGH, CdA decide di ripatrimonializzare

L’Autorità per l’energia ha aperto un’i-struttoria nei confronti di Eni-DivisioneGas&Power, a seguito di numerosesegnalazioni di disservizi ricevute dallo“Sportello per il consumatore” e dalleAssociazioni dei consumatori. I disservi-zi segnalati riguardano le bollette e, inparticolare il rispetto della periodicità difatturazione prevista dai contratti di for-nitura, a fronte di forti ritardi nell’inviodelle bollette, le richieste di conguagliper gli anni fra il 2005 e il 2008 e lacarenza di informazioni di dettaglio suglistessi conguagli. L’Autorità ha ancheordinato ad Eni di adottare misureimmediate a tutela dei consumatori, perevitare potenziali effetti pregiudizievolinei loro confronti, in attesa della conclu-sione dell’istruttoria. Ai clienti serviti inregime di tutela, l’Eni dovrà assicurare ilripristino di una corretta periodicità difatturazione, richiedere gli eventualiconguagli ancora da addebitare/accre-ditare in bolletta e fornire, per questiconguagli, il dettaglio dei conteggi effet-tuati. Lo stesso dettaglio dovrà esserefornito a tutti coloro che ne avessero giàfatto richiesta in precedenza; inoltre, neicasi previsti, i clienti che lo richiedesse-

ro dovranno ottenere la rateizzazionedei conguagli. Per i clienti sul mercatolibero, dovrà essere garantito il ripristinodella corretta periodicità di fatturazionee il versamento degli indennizzi auto-matici previsti in caso di violazione dellescadenze. La periodicità di fatturazionedeve essere ben specificata nei contrattidi fornitura. L’Autorità ha anche intimatoad Eni di dare risposta a tutti i consu-matori che hanno inviato reclami suidisservizi oggetto del provvedimento,come già prevede la corrente regolazio-ne per la qualità del servizio di vendita.Ai consumatori che non avessero rice-vuto bollette dovrà essere comunicatala data prevista per l’emissione deidocumenti di fatturazione arretrati.Infine, entro il 31 luglio, l’Eni dovrà infor-mare l’Autorità sull’attuazione degliinterventi richiesti e sulle misure adotta-te dalla Società per ridurre il disagio deiclienti interessati dai disservizi; tali infor-mazioni verranno valutate insieme alleeventuali memorie difensive nel corsodell’istruttoria che potrà comportare unasanzione amministrativa se verrannoaccertate violazioni.

L’Authority apre istruttoriaENI per disservizi in bolletta

MANIFESTAZIONE REGIONALE

A MILANO

Concentramento ore 9 Bastioni Porta Venezia

Comizio finale Piazza Duomo

parleranno: delegate e delegati sindacali

Onorio RosatiSegretario Generale CdLM di Milano

Nino BaseottoSegretario Generale CGIL Lombardia

Enrico PaniniSegretario Nazionale CGIL

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Il FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE è il Fondo Interprofessionale per la FormazioneContinua previsto dalla legge, ed è un'associazione riconosciuta costituita dalleConfederazioni dell’Artigianato: Confartigianato, CNA, Casartigiani, CLAAI, e dalle orga-nizzazioni Sindacali dei Lavoratori: CGIL, CISL, UIL. FONDARTIGIANATO promuove, rea-lizza e diffonde iniziative di formazione continua con lo scopo di valorizzare le risorseumane e sviluppare i settori di attività dell'artigianato delle piccole e medie imprese. La formazione continua costituisce un fattore determinante per il miglioramento dellefunzioni strategiche finalizzate a gestire il cambiamento, l'innovazione organizzativa del-l'impresa e l'adeguamento delle sue strategie commerciali, il consolidamento della sua pre-senza sul mercato, nonché la crescita delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori edelle loro prospettive professionali. FONDARTIGIANATO compie questa missione tramite lesue articolazioni dislocate sull’intero territorio nazionale: in Lombardia, a Milano, pressola sede della Bilateralità artigiana (ELBA). Tali Articolazioni Regionali sono interne alFondo e sono costituite dal Comitato Paritetico e dal Gruppo Tecnico di Valutazione; svol-gono attività di indagine, orientamento, promozione degli interventi formativi, valutano epredispongono la graduatoria dei progetti e realizzano il monitoraggio dell’attività di for-mazione svolta. Dalla fine del 2004 a tutto l’anno 2008, FONDARTIGIANATO - attraversoinviti a presentare progetti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - ha già messo a disposizio-ne per attività di formazione continua oltre 75 milioni di euro. Il numero delle impresecoinvolte è di 9.526 e le lavoratrici e i lavoratori sono 54.940. I settori principali di ade-sione al fondo sono principalmente le costruzioni, la meccanica, i servizi in genere e, informa minore, alimentari, tessili, gomma plastica. FONDARTIGIANATO, ad oggi, associacirca 173.000 aziende e quasi 690.000 lavoratori. In Lombardia sono circa 40.000 leaziende aderenti e quasi 152.000 le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, e sono stati ero-gati circa 4.500.000 euro nel 2008.

A fronte della grave crisi che coinvolge le piccole e piccolissime imprese, anche FONDAR-TIGIANATO ha rafforzato l’impegno, provvedendo a deliberare una prima cospicua tran-che di risorse, per 17 milioni di euro complessivi, pubblicando il 1° Invito 2009, che siarticola in tre specifiche linee d’intervento a sostegno dei lavoratori e delle imprese:

1. Linea A destinata allo sviluppo dei territori regionali, con 9 milioni di euro. 2. Linea B per sostenere processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione aziendale a

salvaguardia dell’occupazione e destinata specificamente alle aziende e ai lavoratoricoinvolti direttamente dall’attuale crisi, con 7 milioni di euro.

3. Linea C destinata al sostegno dello sviluppo locale nei territori del Mezzogiorno: 1milione di euro.

Per il completamento della programmazione si sta valutando di intervenire in favore dipiani di settore, occupazione femminile, microimpresa, alta formazione, formazione speci-fica collegabile ai temi dello sviluppo sostenibile e delle energie alternative.

Per conoscere le opportunità offerte con gli Inviti in scadenza e quelli futuri, le moda-lità di adesione al Fondo ed ogni altra informazione utile, l’indirizzo web è www.fon-dartigianato.it

Sede dell’Articolazione Regionale Lombardia: c/o ELBA V.le V. Veneto 16/A Milano.Per la Lombardia è attivo il numero verde gratuito 800135440 (solo da fisso) dalunedì a venerdì ore 9-18.

Fondartigianato