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141 MUSEI DELL’UMBRIA PER LA CONSERVAZIONE SPERIMENTAZIONI DIAGNOSTICHE LABORATORIO DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALI

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MUSEI DELL’UMBRIA

PER LA CONSERVAZIONESPERIMENTAZIONI DIAGNOSTICHE

MU

SEI DELL’U

MBRIA

Sperimentazioni diagnostiche per la conservazione

LABORATORIO DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALI

LABORATORIO DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALIPiazza Campello 2 - Spoletowww.diagnosticabeniculturali.it

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MUSEI DELL’UMBRIA Sperimentazioni DiagnoStiche per la conServazione

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MUSEI DELL’UMBRIA Sperimentazioni DiagnoStiche

per la conServazione

A cura del Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto

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A cura del Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto

Il presente volume è stato realizzato nell’ambito di un progetto a valere nel PAR FSC 2007-2013 Azione III.4.1 “Realizzazione di Sistemi per la salvaguardia dei beni culturali – Conservazione preventiva e programmata” dal gruppo di lavoro del Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto

Composizione del gruppo di lavoro:Michela Azzarelli, David Alessandrini, Alessia Daveri, Francesca Gabrieli, Francesca Nucera e Manuela Vagnini- Laboratorio di Diagnostica per Beni Culturalidi Spoleto

Testi scientifici e tecnici a cura di:Michela Azzarelli, Alessia Daveri, Francesca NuceraManuela Vagnini

Hanno collaborato:Lucia Pitzurra - Dipartimento di Medicina sperimentale - Università di Perugia, David Cappelletti - Dipartimento di Chimica, biologia e biotecnologie - Università di Perugia, Mauro Mazzola - Istituto ISAC - CNR di Bologna

Si ringraziano per la collaborazione: il servizio Programmazione Negoziata, il servizio Valorizzazione delle risorse culturali e il sevizio Musei, Archivi e Biblioteche della Regione dell’Umbria

Per la collaborazione e i dati forniti relativamente ai singoli musei si ringraziano: Rosaria Mencarelli e Paola Mercurelli Salari, Alba Ghelli e Silvia Palazzi, Antonio Lanari, Carlo Roberto Petrini e Bernardino Sperandio, Giulio Proietti Bocchini, Cinzia Rutili, Franco Massucci, Roberto Nini, Fulvio Porena, Riccardo Passagrilli, Fulvia Pennetti

Coordinatore del progetto e responsabile del procedimento: Pierre Marie Gruet

Supporto tecnico-giuridico al progetto: Loredana Zaccari

Consiglio di amministrazione del Laboratorio: Pierre Marie Gruet, Pio Baldi, Vittoria Garibaldi

© 2017 Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento totale o parzialecon qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche)sono riservati per tutti i paesi del mondo.

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Il progetto del Laboratorio di Diagnostica dei Beni Culturali di Spoleto può essere considerato una di quelle buone pratiche da segnalare come esemplari, paradossalmente per il solo fatto di non essere diventate – come dovrebbero – prassi comune nella gestione ordinaria dei musei. Non sembri riduttiva, questa affermazione, del lavoro svolto su 11 musei dell’Umbria e su 58 opere selezionate, una buona campionatura del ricco patrimonio musealizzato della regione: è piuttosto una constatazione dalla quale far discendere una traccia di lavoro per la qualificazione del Sistema museale regionale integrato nel costituendo Sistema museale nazionale. Sarà quest’ultimo, infatti, a fissare i livelli uniformi di qualità cui si dovranno attenere i musei italiani, partendo proprio dalle esperienze più avanzate nazionali e internazionali, già esposte nel D.M. 10/5/2001 Atto d’indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei e nel Codice etico di ICOM International Council of Museums. In entrambi questi documenti, infatti, sia il monitoraggio dei parametri ambientali sia la redazione di schede conservative dei beni sono alla base dei principi della corretta gestione delle collezioni, all’interno di un set di indicatori che spazia per tutti gli ambiti dell’organizzazione e delle attività di un museo.Le strutture prese in esame, benché presentino ampie differenze, hanno in comune l’assenza di laboratori interni e di personale specializzato in restauro e conservazione. Sono caratteristiche praticamente generali (se si eccettuano i musei del Polo museale statale, presente nella rilevazione con la Rocca Albornoziana - Museo del Ducato di Spoleto) del Sistema museale di competenza regionale; la possibilità di avvalersi di un centro di eccellenza quale il Laboratorio di Diagnostica per condurre una sperimentazione così accurata è un’opportunità che, in qualità di socio fondatore, la Regione ha potuto cogliere. I dati che ogni museo riceverà quale esito della ricerca non dovranno essere documenti da archiviare come lavori una tantum, ma veri manuali per la conservazione, sia in caso di valori a norma così come in caso di situazioni critiche. Non dimentichiamo, inoltre, che ogni attività di prevenzione basata sulla conoscenza riduce il ricorso a restauri ben più invasivi e costosi dell’attività di manutenzione programmata teorizzata (e poco attuata) sin dal Piano Pilota per la conservazione programmata dei Beni Culturali in Umbria (1976). I risultati della ricerca potranno servire, in un’ottica di rete, anche ai musei non ancora indagati per prevenire i fattori di rischio, sensibilizzare i proprietari dei beni e il personale addetto circa la corretta conduzione delle strutture e degli impianti, e fornire istruzioni pratiche per la segnalazione di situazioni critiche. La sfida è che questo tipo di analisi e restituzione dei dati passi da buona pratica a metodo a regime, in modo da innalzare sempre di più gli standard qualitativi della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale umbro. La presenza nella nostra regione del Laboratorio di Diagnostica di Spoleto è un’opportunità strategica da cogliere per fornire un servizio stabile e competenze accreditate al complesso dei luoghi della cultura dell’Umbria.

Catiuscia MariniPresidente della Giunta regionale dell’Umbria

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1. Introduzione pag. 9

2. Metodo scientifico-conservativo: le indagini diagnostiche 11 2.1 Analisi conservativa 11 2.2 Tecniched’indaginedisuperficie 12 2.2.1 Analisi per immagine 12 2.2.2 Analisi puntuali 13 2.2.3 Imaging chimico nell’infrarosso 14 2.3 Analisi Ambientale 14 2.3.1 Monitoraggio degli inquinanti biologici 16 3. Risultati ottenuti presso i musei 17 3.1 Museo Nazionale del Ducato di Spoleto 17 3.2 Pinacoteca comunale di Città di Castello 31 3.3 Museo Civico di Bevagna 43 3.4 Complesso museale di San Francesco a Trevi 53 3.5 Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello 63 3.6 Museo Carandente palazzo Collicola di Spoleto 75 3.7 Museo della città di Bettona 85 3.8 Museo Palazzo Eroli a Narni 95 3.9 Museo Comunale Palazzo Santi di Cascia 103 3.10 Museo Civico archeologico e pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia 111 3.11 Museo d’Arte moderna e contemporanea “A. De Felice” di Terni 121

Appendici 1. Parametri strumentali 133 2. Parametri normativi per tipologie materiche 137 3. Risultati stazione micro-meteo prototipale 138

Bibliografia 139

Indice

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Il lavoro presentato in questa pubblicazione illustra in maniera sintetica la realizzazione di un progetto che ha inteso sperimentare un servizio a sostegno della conservazione dei beni culturali. Ilprogettorientranell’attuazionediunospecificoAccordodiprogrammaquadrostipulato,neldicembre2015,tral’AgenziaperlaCoesioneterritoriale,ilMinisterodeibeniedelleattivitàculturali e del Turismo e la Regione Umbria nell’ambito del Programma attuativo regionale PAR FSC 2007-2013 per l’Umbria. L’Accordo individua il Laboratorio di diagnostica per i beni culturalidiSpoletoqualesoggettoattuatore,ancheinbaseaprecedentiattivitàdiricercaesperimentazionesumetodologie,tecnicheeprocedurediagnostichesviluppatenell’ambitodialtri Accordi con gli stessi soggetti sottoscrittori. Tale progetto ha inteso in particolare analizzare lo stato di conservazione dei beni culturali valutato in stretta relazione con il loro contesto ambientalediconservazione.Atalfinesonostateselezionate11strutturemusealipubblicheinUmbria e 58 beni storico-artistici in esse custoditi ed esposti e sottoscritti con gli stessi accordi dicollaborazioneai sensidell’art.15della legge241/90e s.m.e i.. Il lavoro, effettuatoconstrumentazioni tecnologicamente avanzate, tutteportatili e non invasive, si è articolato nelleseguenti operazioni:

- studio preliminare di valutazione dello stato di conservazione delle opere;

- diagnostica in situ sia dei beni che dell’ambiente così organizzata:

- monitoraggio dei parametri ambientali e degli inquinanti biologici. I parametri ambientali monitorati sono stati: temperatura, umidità, pressione atmosferica,luminosità,particolatoatmosferico(nanoemicro-particellare),contenutodiozonoe di particelle carboniose o black carbon.Contemporaneamente è stato eseguitoanche un monitoraggio microbiologico per determinare i microrganismi presenti nell’aria e definire, così, i livelli di rischio di bio-deterioramento deimanufatti.L’analisi aerobiologica ha previsto campionature in contemporanea sia dell’aria che dellesuperfici.

- analisi e caratterizzazione delle superfici dei manufatti artistici: attraverso un setdianalisiappropriate(imagingepuntuali),dellostatodiconservazionedeibeniscelti.Letecnichediagnosticheimpiegate(ilcuielencocompletoèriportatonellapartefinaledellapubblicazione)sonostateselezionatedivoltainvoltaaseconda

1. Introduzione

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dellatipologiadelmanufattoartisticoedelleproblematichedaessopresentatealfinedi poter valutare sia lo stato strutturale dell’opera che la sua possibile evoluzione anche in relazione alle situazioni ambientali riscontrate.

- elaborazione di Schede Scientifico-conservative e di indirizzi di manutenzione. Tali schede redatte,perognioperaeognicontenitore,vengonoforniteaicuratorimuseali,econtengono,oltreatutteleanalisistorico-criticheeallostatoinizialediconservazioneeallestimento,idatirilevati e le elaborazioni effettuate sulla loro base con l’indicazione di eventuali situazioni a rischio e di interventi che ne migliorino la conservazione.

La presente pubblicazione intende illustrare il metodo utilizzato e i risultati raggiunti all’interno dell’ingentequantitàdeidatiraccoltieanalizzaticontribuendoadefinire,incollaborazioneconi gestori deimusei (nell’ambito di accordi di collaborazione ai sensi dell’art. 15 della legge241/90es.m.ei.),gliindirizziperlaconservazioneelaprevenzioneoltrecheacostituireunsignificativo patrimonio informativo sia per la conoscenza storico-artistica che per eventualiinterventi di manutenzione o restauro.

Il coordinatore del progetto Pierre Marie Gruet

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2.1 Analisi conservativa

L’attivitàconsistenell’analizzare,attraversol’osservazionedirettanelvisibileconluceradentee/oconluceultravioletta,lostatodisalutedell’opera,prestandoparticolareattenzionenonsoloallamateriadell’oggettoeallesuepeculiaritàtecnicheeconservative,maancheallarelazionecheglioggettihannoconilcontestoambientalecheliospitacercando,giàinfaseembrionale,di tracciare una linea di ricerca sulle probabili cause di degrado o di benessere che verranno successivamente approfondite e analizzate con apposita strumentazione di dettaglio.L’indagine nel visibile con luce radente utilizza le radiazioni luminose emesse dalla sorgente postainradenzarispettoall’oggettodaindagare:essevengonoriflesseediffusesecondodirezionidiverserispettoadunanormaleripresafotograficaconl’effettodiotteneremaggiorevisibilitàdelleinfiniteirregolaritàediscontinuitàdellasuperficie(appendice1).Grazie alla proiezione delle ombre si può percepire con molta facilità la cosiddetta terza dimensione della superficie,edanchese l’immagineottenutapuòesseremoltodiversadaquella reale,èproprio questo tipo di ‘deformazione della realtà’ che contribuisce ad una più puntuale lettura della materia. I dati che si possono ottenere con questa tecnica sono molteplici e interessano non sololasuperficiedipintamaindirettamenteancheilsupportoelapreparazione.Idatirilevabilirispettoallatecnicaesecutiva,oltreallecaratteristichedistesuradellapennellata,possono indicarci tracce del disegno preparatorio ad incisione o con altri tipi di riporto. Si potranno inoltre evidenziare le modalità di stesura distinguendo le stesure a piena campitura dalle stesure attraverso sovrapposizioni di pennellate traslucide. Altro aspetto interessante che viene ben evidenziato dalla luce radente sono tutti i dettagli decorativi della tecnica esecutiva come le punzonature,ledoratureoleincastonature.Relativamentealsupportosipossonodistinguereilnumerodelletavolechecompongonol’oggettooglielementidicommettitura,tassellienodioleimperfezioni del legno. I dati ottenibili sul versante dello stato di conservazione sono molteplici edaltrettantoimportantiedinteressantieriguardano,perleoperesutavola,leincurvatureeledeformazionidellegno,imovimentideitasselliodeinodichesipossonopresentareinsuperficiecome rigonfiamentioppure le fessurazionidovute allagiunzione tra le tavole.Saràpossibiledistinguereanchetraccedirestauriprecedenti:adesempio,nelcasoditrasportidellapellicolapittorica, la luceradentesarà ingradodisottolineare i segnideiprecedentisupporticomelapresenzadinodioladivisionedelleassi.Importantissimaèladocumentazionedeisollevamentidella pellicola pittorica dovuti alla perdita di adesione con la preparazione nonché alla presenza di cadute e i diversi livelli di profondità. Inoltre con questa tecnica possono essere ben visibili i

2.Metodoscientifico-conservativo:

le indagini diagnostiche

Il coordinatore del progetto Pierre Marie Gruet

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rifacimenti e i ritocchi attraverso le differenti consistenze e stesure nonché attraverso il variare degli spessori. Fapartedell’analisiconservativaanchel’osservazionedirettaeladocumentazionefotograficacon luce ultravioletta. Si tratta di una sorgente luminosa che emette radiazioni elettromagnetiche prevalentemente nella gamma degli ultravioletti.L’utilizzodiquestalampadaèmoltovalidocomeprimoscreeningperchédàimmediateinformazioniper individuare e differenziare materiali diversi che non risultano chiaramente distinguibili alla normaleosservazione,permettendo l’identificazionedi situazionididisomogeneitàaltrimentinon individuabili attraverso l’osservazione in luce visibile. Per esempio può esser utile per evidenziarelapresenzadiridipinture,ammodernamentierestaurieverniciossidate,oppureperindividuare la possibile presenza di coloranti di natura organica come le lacche. Anche in questo casoèindispensabilelavorareinunambientebuioperevitareinterferenzediluce[1].

2.2 Tecniche d’indagine di superficie

Letecniched’indaginedisuperficiesonometodologienon-invasive chelavoranoadistanza,quindinonacontatto,permettendoanalisidirettamenteinsitusenzanecessitàdimuovereilmanufatto. Si suddividono in metodologie di immagine e metodologie puntuali. Con le prime si intendono quellemodalitàtecnichecherestituisconoun’immaginepiùomenoampiadiunasuperficieodiunvolume,attraversouna fotografiacon lucespeciale (fluorescenzaUV)ounascansione(riflettografiaIRascansione,rilievolaser3D,imagingiperspettrale).Lemetodologiepuntualisiriferisconoall’impiegodispettroscopieconlequalièpossibileanalizzareunapiccolaporzionedella superficie dell’oggetto ottenendo come risultato non un’immaginema uno spettro checontieneleinformazionisullasuacomposizioneelementare(XRF)omolecolare(FTIR,Raman,riflettanza e fluorescenzaUV-vis). Nel presente progetto le diversemetodologie d’indaginevengono selezionate in base alla tipologia di manufatto e alle problematiche conservative da esso presentate. Di seguito si riporta una descrizione delle varie tecniche d’indagine del Laboratorio utilizzate per la realizzazione del presente progetto mentre nell’appendice A vengono riportate le caratteristiche tecniche e le metodologie di analisi utilizzate.

2.2.1 Analisi per immagineComeprimolivellodiindaginesiutilizzanoleanalisiperimmagine(visibile(Vis),fluorescenzaindottanell’UVenelvisibile(UVL,VIL),infrarosso(IRR),infrarossoFalsoColore(IRFC)eneiraggiX(RX),ampiamenteutilizzatenelsettoredeibeniculturalipoichéconsentonodiottenerebuoneinformazionisiadallatopuramenteconoscitivochedaquelloconservativo,perprogettareopianificareinterventidirestauroodimonitoraggiopreventivoeperpianificarelesuccessiveindaginidiagnostichepuntuali(appendice1).Tali tecnichepermettonodievidenziarealivellomacroscopico le aree interessate da problemi conservativi; infatti esse sono in grado di fornire informazionisullealterazionidellecromie,sullapresenzadiritocchioridipinture,diundisegno

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preparatorio,distuccaturesudipintimuralinonchéconsentonodistudiarelepatinesuscultureinpietra.Generalmentesonoutilizzatepertuttiitipidimanufatti,inparticolaredipintimurali,sutavola,sutela,manoscritti,manufattitessili(arazzi),oggettimetallicieceramiche.Dall’esamedeirisultatiottenuticonquestetecnichevengono,quindi,selezionateleareedelmanufattoartisticopiùinteressantidastudiareinmodoapprofonditoconletecnichepuntuali[2].

2.2.2 Analisi puntualiComesecondolivellodiindaginesiutilizzanolemetodologiepuntuali,partendoinizialmentedallaspettrometriadifluorescenzaaraggiXchefornisceun’analisielementaleconlaqualeèpossibile determinare in modo semi-quantitativo gli elementi chimici presenti su una determinata superficie(appendice1).L’utilizzodiquestatecnicanelsettoredeibeniculturalièampiamentediffuso data la sua applicabilità a qualsiasi tipologia di manufatto poiché in grado di fornire informazionirelativeallatipologiadipigmento,diinquinantesuperficiale,dimetalloedilegametallica.ConlatecnicaXRFirisultatimigliorisiottengonoeseguendounesamedettagliatodituttalasuperficiedell’oggettostudiato,effettuandounelevatonumerodimisurechevariadaopera ad opera in funzione non tanto delle sue dimensioni quanto della varietà delle campiture cromatiche e di tutte le problematiche che possono emergere nel corso delle stesse analisi. Questo mododiprocedere consente ingenere, nel casodioperepolicrome,di risalirenon solo allacomposizionedeipigmentioriginali,maanchedilocalizzareeventualiridipinture,rifacimentiedalterazioni[3].Successivamente all’analisi elementale si procede con l’applicazione delle spettroscopie molecolaripuntuali,ossiatecnicheanalitichebasatesull’interazionetralamateriaeleradiazionielettromagnetiche(appendice1).L’intensitàeiltipodiquestainterazionepossonoesseresfruttatiascoposiaqualitativoperidentificarecompostichimici che a scopo quantitativo per determinarne la concentrazione nei campioni analizzati. L’informazione che si ottiene è di tipo strutturalein quanto rivela lemolecole presenti nel campione o, più correttamente, i gruppi funzionalipresenti, ovvero parti di molecole che danno segnali simili anche se presenti all’interno dimolecole globalmente diverse. A seconda del range spettrale impiegato si hanno diverse tecniche spettroscopiche. Quelle utilizzate dal Laboratorio sono di seguito descritte: la spettroscopia nel medioinfrarosso,laspettroscopiaRaman e la spettroscopia visibile o colorimetria: 1) spettroscopia nel medio infrarosso (MID-FTIR): consente di studiare la composizione chimicadiuncampioneattraversol’individuazionedispecificigruppifunzionali,caratteristicidimolecoleorganiche(leganti,vernici,coloranti)edinorganiche(pigmenti,malte,prodottidialterazione).Risulta una tecnicamolto efficace per lo studio della composizionemolecolaredellesuperfici,conunaottimasensibilitàperglistratipiùesterniequindiperl’identificazioneanchedi inquinanticomeadesempiosolfatieossalati,edeiprodottididegrado.Puòessereapplicataaqualsiasitipologiadimanufattoartistico[4,5];2) spettroscopia Raman: fornisce rapidamente informazioni univoche sulla composizione molecolaredimaterialiinorganici(pigmenti,inquinanti)eorganici(coloranti,lacche,resine)e

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dellelorofasidialterazione.Questatecnicaèutilizzataperlostudioelacaratterizzazionedellamaggiorpartedeimanufattiartisticipolicromi,nellospecifico:dipintimurali,dipintisutavola,tela,manoscritti,manufattitessili(arazzi)eceramiche[6];3)spettroscopia UV-Vis o colorimetria:è largamenteutilizzatanel settoredeibeniculturaliperché in grado di fornire informazioni immediate relativamente alle variazioni cromatiche dovute adegrado,processidipulituraeinquinantiatmosferici,diqualsiasitipodisuperficie,nonchéconsentel’identificazionedipigmentiinorganici,colorantiorganicielacche.Taliinformazionirisultano di fondamentale importanza per scopi conservativi in quanto permettono la traduzione diuncolore in trevalorinumericicostantementecontrollabili.Così facendo, ilmonitoraggiocromatico dello stato di un’opera permette l’individuazione immediata di eventuali processi di degradoinmodorapidoeconunasensibilitàsuperioreaquelladell’occhioumanopiùesperto,consentendodirivelaremodificazioniancheridotteconaltogradodiefficienza.Anchequestatecnicad’indaginepuòessereapplicataaqualsiasitipologiadimanufattoartistico[3,7].

2.2.3 Imaging chimico nell’infrarossoL’ultimolivellod’indaginenoninvasivaèrappresentatodall’utilizzodiunatecnicaestremamenteavanzata definita come “imaging chimico” operante nel range spettrale dell’infrarosso chepermette di coniugare due esigenze vitali nell’analisi dei materiali di interesse storico-artistico: l’analisi chimica e l’analisi di immagine (appendice1).Infattiquestastrumentazioneèingradodifornireinformazionisulladistribuzionedeimaterialiinrelazioneall’immaginevisibile.Pertanto,dopoaveracquisitoidatimedianteletecnichepuntualidescrittenelletaskprecedenti,relativiallediversecomponentiorganiche,inorganicheealleloroalterazioni,peravereinformazionisullalorodistribuzionenell’interomanufattooinalcunemacro-areedimaggiorinteresseaifiniconservativi si utilizza l’imaging iperspettrale nell’infrarosso. Essendo una tecnica innovativa necessita di una sperimentazione approfondita per quanto concerne l’interpretazione del dato analitico fornito che èmolto complesso e che per essere interpretato almeglio deve essereconfrontato e correlato con quello ottenuto mediante le tecniche portatili puntuali.

2.3 Analisi Ambientale

Le analisi ambientali hanno riguardato le indagini sulla qualità dell’aria e sull’illuminazione nella strutturamuseale.Talianalisisonostateeffettuatenellastagioneautunnaleeprimaverile,medianteunastrumentazioneprototipale,lastazionemobileMOUSE(MOnitoringstrategiesforindooraircontaminantsinmUSeumEnvironments)chehapermessodimonitorareoltreaiparametrimicroclimatici (P,TeUR)anchequelli relativiall’aerosolatmosferico,ossiaconcentrazionedellepolverifini(omaterialeparticolatoPM)edelblackcarbon(BC)eleconcentrazionidelgasozono(O3)(appendice1).Questastrumentazionemobileèstatamessaapuntoattraversouna collaborazione tra il Laboratorio e il prof. David Cappelletti dell’Università di Perugia e ildr.MauroMazzoladell’istituto ISAC-CNRdiBologna.L’inquinamentoatmosfericoèuna

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delleprincipalicausedidannoaimaterialiespostisiaall’apertocheall’internodiedificioltreche alla salute umana. Per la conservazione dei beni culturali presenti in ambienti indoor come i museièimportantepoterdistinguerelefontiinternediinquinamentomaanchequantificaregliinquinantiprovenientidasorgentiesternecheconiltemposiaccumulanoall’internodell’edificioepossonodepositarsisullesuperficipresentiaderendoinmododaformarepatinemoltoresistentieantiestetichee/ocausarel’innescodireazionichimichesullesuperficistesse.Questotipodiindaginiraramentevengonoeffettuateinambientimusealiepertantoalcuniparametri,comeadesempiolaconcentrazione(numericaodimassa)dellepolverisottiliedelblackcarbon,nonsonoancoraregolatidanormativespecifiche.Lepolverifini,noteanchecomematerialeparticolato(PM),sonol’inquinanteconsideratooggigiornodimaggioreimpattonelleareeurbane.IlPMècostituitodaunamisceladiparticellesolideeliquide,sospeseinaria,chevariasiaperdimensioniche per composizione e provenienza. Gli elementi che concorrono alla formazione del PM sono numerosi e comprendono fattori sia naturali che antropici. Generalmente il particolato atmosferico vieneclassificatoinbasealdiametrodelleparticellechelocompongono,pertantoavremodueclassi principali: le grossolane (coarse)chehannogeneralmenteundiametrocompresotra1,0e 30µm e le fini (fine)chepresentanoundiametro<1.0µm.Infinepuòessereindividuataunaclassediparticelledefinitaultrafinecheècostituitadaparticellecondimensioninanometrichequindi con diametro <100 nm e che costituiscono la frazione numericamente predominante delle particelle totali [8]. IlBlackCarbon (BC), spesso indicato con il nome di nerofumo o fuliggineèunagglomeratodiparticellecarboniose,dicolorenero,costituitoessenzialmentedaparticelle di carbonio elementare tipicamente sferiche e di dimensioni nanometriche. Il BC si genera come sottoprodotto della combustione incompleta di una qualsiasi sostanza organica. In particolareleprincipalisorgentiditaleinquinantesonoiltrafficourbanoel’utilizzodisistemidiriscaldamento a combustione delle biomasse. Le particelle di black carbon essendo agglomerati di particelle più piccole hanno dimensioni complessive abbastanza variabili ma comunque inferiori ad 1 µmecostituisconounafrazionedelparticolatofineedultrafine.Tuttociòcheècompresonel particolato aero-disperso costituisce un problema per la conservazione dei beni culturali perchéilparticolatohaelevatecapacitàcatalitichee,incondizioniparticolari,puòportareallaformazionediacidiedinfineaderiscebeneallesuperfici.Ildepositodiparticolatoèlaprincipalecausa dello sporcamento delle superfici di manufatti artistici che nel tempo può portare adalterazioniecorrosionediquestesuperfici[9].Dasottolineareanchecheleparticellemineraligeneralmentecontenutenelmaterialeparticolato,inpresenzadiacqua(elevatitenoridiumiditàrelativa)possonodiventarechimicamenteattiveeconteneresporedimicetiedibattericheincondizioni termoigrometriche favorevoli possono favorire lo sviluppo di agenti biodeteriogeni [10].Unaltroagenteinquinantedell’ariaèl’ozono, ungascostituitodatreatomidiossigeno,di colore bluastro e di odore caratteristico pungente ed irritante altamente tossico [8].Nellabassa atmosfera l’ozonoèun agente inquinante chenonèprodottodirettamentedall’attivitàdell’uomo,maèoriginatodallereazionifotochimichediinquinantiprimari.Inparticolare,leconcentrazionidiozonosonoinfluenzatedadiversevariabilimeteorologichecomel’intensità

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dellaradiazionesolare, la temperatura, ladirezionee lavelocitàdelvento.Vieneprodottoinatmosferadallareazionetraossididiazoto,ossigenoecompostiorganicivolatiliattivatadallaenergiasolare. Inunambienteconfinato lapresenzadiozonoègeneralmentebassaedovutaprincipalmenteadinfiltrazionidiariaesterna,oascaricheelettrichedovutealfunzionamentodilampadeestrumentielettriciadaltovoltaggio(peres.anchemotorielettrici,stampantilaserefax),diapparecchicheproduconoraggiultravioletti,filtrielettroniciperpulirel’aria(senoncorrettamenteinstallatiemantenuti)espray.Essendol’ozonounforteagenteossidantehauneffetto dannoso su tutti i composti organici insaturi quali pelle e pigmenti naturali (lacche ecoloranti), leganti organici (es. oli siccativi) e resine naturali, indebolisce i tessuti e stinge icolori. Inoltre esso aumenta il grado di ossidazione di argento e ferro e favorisce la solfatazione delrameedell’argento[10].Unaltroparametroimportantedamonitorareèlalucesianaturale(radiazione solare che entra dalle finestre) che artificiale (impianti di illuminazione) poichéè costituita da una enorme quantità di radiazioni elettromagnetiche che interagiscono con lamateria provocandone trasformazioni/alterazioni.Infine è stato eseguito anche uno screeningmediante termografia infrarossa per evidenziarelapresenzadiumiditànellemuratureoleparetimaggiormenteesposteallaradiazionesolare,individuando così le eventuali aree maggiormente a rischio per la conservazione delle collezioni (appendice1)[11].

2.3.1 Monitoraggio degli inquinanti biologiciContemporaneamenteall’analisidellaqualitàdell’ariamediantelastazionemobileMOUSEèstato eseguito un monitoraggio microbiologico per determinare i microrganismi presenti nell’aria edefinire,così,ilivellidirischiodibio-deterioramentodeimanufatti.L’analisiaerobiologicaèstatacondotta,incollaborazioneconladott.ssaLuciaPitzurradell’istitutodiMicrobiologiadell’Università di Perugia, secondo il metodo MAM, Monitoraggio Ambientale Microbico[12] che prevede campionature in contemporanea sia dell’aria che delle superfici (manufattiartistici),nonchédeiparametrimicroclimaticitemperatura(T)eumiditàrelativa(UR).Sitrattadiunatecnicadimonitoraggiorapidaesempliceingradodivalutareefficacementeillivellodicontaminazione a cui le opere sono sottoposte fornendo risultati estremamente consistenti con altri sistemi di campionamento più complessi. È una metodologia innovativa e non distruttiva basata sullamisura quantitativa deimicrorganismi che dall’aria si depositano sulle superfici(appendice1).

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3.Risultati ottenuti presso i musei

In questa sezione, oltre a una breve presentazione del museo, si riportano sinteticamente i risultati ottenuti per ciascuna struttura coinvolta nel progetto. Per ogni museo vengono riportati e discussi sia i risultati relativi alle analisi ambientali delle sale espositive selezionate sia, a titolo di esempio, quelli ottenuti per una sola opera tra quelle analizzate per il progetto.

3.1. MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO

LaRoccadiSpoletofuedificatatrail1359eil1370pervoleredelcardinalespagnoloEgidioAlbornoz,incaricatodaipapiInnocenzoVIeUrbanoVdirestaurareilpoteresulterritoriodellaChiesa,indebolitodaforticontrastisiainternialloStatoPontificiosiainambitoeuropeo.Questasituazionedeterminòl’allontanamentodellacortepapaledaRoma,chedal1309al1377sitrasferìadAvignone,praticamentesottoilcontrollodellamonarchiafrancese(CattivitàAvignonese).L’utilizzodellafortezzavariònelcorsodeltempoesoloallafinedelsecoloscorsoètornataaessere quel meraviglioso contenitore di arte e storia che tutti ora possono visitare.Le sale del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto si affacciano su due livelli sul Cortile d’onore; inesseèillustratalastoriadiSpoletoedelsuoterritoriodall’epocatardoantica(IVsecolo)alXVsecolo.LadenominazionediDucatonasceconlaconquistadapartedeiLongobardi,nel574,diunvastoterritoriodell’ItaliacentralechefacevacapoaSpoleto.Nonostante la scomparsa dell’entità politica definita “Ducato”, il termine continuò ad essereutilizzatoneidocumentienellacartografiafinoalXVIIIsecolo,asottolinearel’importanzaela centralità che la città continuò a rivestire per lungo tempo. Al piano terra il percorso museale iniziasviluppando il temadelladiffusionedelCristianesimonell’areaspoletina, testimoniatoda reperti, come sarcofagi e iscrizioni rinvenuti in contesti cimiteriali e nei primi edifici diculto cristiani. Il periodo longobardo è documentato dai corredi rinvenuti nella necropoli diNoceraUmbra,daiqualiprovengonoarmiepreziosigioielli,comeleraffinatefibuleinargento,caratteristiche del costume femminile e le guarnizioni di cintura in oro, segno distintivo deiguerrieri di alto rango. L’epoca altomedievale è inoltre testimoniata dai rilievi cheornavano antichi edifici di culto.Dopol’anno1000Spoletofuinteressatadaun’intensafiorituraartisticaillustratadascultureeaffreschi provenienti dalle chiese romaniche del territorio tra i quali spiccano la lunetta con il MartiriodeiSantiGiovanniePaoloeilrilievoconilMartitriodiSanBiagio.Alprimopiano,

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lungol’appartamentoPiccolomini,lasezionededicataall’evoluzionedell’iconografiadellacrocedipinta,chedocumentailpassaggiodalChristusTriumphans(trionfantesullamorte)alChristusPatiens(Cristosofferente)ispiratadallanuovareligiositàfrancescanacheponel’accentosullanaturaumanadelCristo.NelXIVsecolola“scuolapittoricaspoletina”realizzaunacommistionetralenovitàportatedaGiottoedaglialtripittoriattiviadAssisi,laculturagoticaelatradizioneromanica locale,caratterizzatadaunacomponenteespressivaepateticaevidentenelle tavoledipinteenellestatuelignee.IlpercorsosichiudeconilXVsecolo,illustratodapolitticietavoled’altare che mostrano il timido affermarsi delle novità pittoriche rinascimentali presso artisti e committenti locali.

Indagini ambientali

Nel museo del Ducato le indagini ambientali sono state condotte sia mediante l’utilizzo di datalogger,con iquali sonostatimisuratioltreche ivaloridi temperaturaeumidità relativaanchequellidiilluminamento,cheattraversolastazionemicro-meteodescrittanelcapitolo2.Alcuni datalogger sono stati posizionati per circa un anno (marzo 2016-marzo 2017) in duesalealprimopianodell’edificio,dovesitrovalapinacoteca,selezionateinbasealleindicazionifornite dai responsabili museali e alle tipologie materiche ivi presenti; con la stazione micro-meteoèstataeffettuataun’analisidellaqualitàdell’ariasututtelesalemusealidelprimopianodell’edificio ed è stata analizzata anche la tipologia di illuminazione presente nelle suddettesaleespositiveattraversounospettroradiometro.Infigura1siriportalaplanimetriadelmuseocon le sale monitorate. Contemporaneamente ai campionamenti ambientali effettuati tramite la strumentazioneprototipo,sonostateeffettuateancheindaginimicrobiologichesiaaereechedisuperficie,ossiasumanufattiartistici,inalcunedellesalemonitoratenellastagioneautunnalee primaverile1. Infigura2 si riporta ilprofilomicroclimaticoannualedelmuseo2. Si osserva che, nell’arco dell’anno, risulta evidente una variazione di temperatura e di umidità relativapiuttostoaccentuatatraestateeinverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportati

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediUmiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurve riportatesulgrafico rappresentano l’andamento termo-igrometricodellesaledove temperaturaeumidità relativasono rappresentatecolmedesimocolore (lecurvepiù inbasso sonoquelledi temperatura).Le lineedi colorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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in tabella1, inrelazioneaivaloriconsigliatidallanormativa inbasealle tipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:

- salaIX:ivaloridiTmisuratinelle4stagionirisultanoidoneiperlaconservazionedelmaterialelapideo e delle pitture murali mentre non sono adeguati per manufatti lignei dipinti. L’umidità relativarisultaidoneaperlaconservazionedeimanufattiligneidipinti,mentrerisultafuoridai valori imposti dalla normativa per la conservazione di materiale lapideo e dipinti murali. Analizzando le escursioni stagionali di T e UR si registra una variazione non trascurabile di entrambi i parametri;

- salaXIV: ivalorimedistagionalidiTnonrientranonei limiti impostidallanormativa innessuna stagione mentre l’umidità relativa risulta idonea eccetto in primavera in cui il valore medio è elevato.Analizzando le escursioni termiche stagionali (ΔT eΔUR) si registranovariazioni di T e UR molto elevate nelle 4 stagioni.

Tramiteindaginitermografichecondottesull’areaarcheologicadelmuseo(pianoterra)edicuisiriportanoalcuneimmaginiinfigura3,sievidenziainquasituttelestanzelapresenzadiumiditàpiùomenodiffusaintuttelepareti.Leindaginimicro-meteoeffettuateconlastazionemobile,riportatenell’appendice3,hannoevidenziato,nellesaledellapinacotecaesaminate,valoridiozonoelevatiedimaterialeparticolato(PM)moltoalti,inparticolareperquantoconcernelenanoparticelle rispetto ai campionamenti in esterno. Da sottolineare che quest’ultime si possono facilmenteattaccareaqualsiasitipodisuperficiee,oltreacrearedanniestetici,possonoinnescarein determinate condizioni termo-igrometriche anche reazioni di degrado. Da tutto ciò si evince cheall’internodiquestastrutturac’èunoscarsoricircoloefiltraggiodell’ariae,probabilmente, l’impianto di riscaldamento presente non viene attivato in modo costante e continuo creando queste oscillazioni non trascurabili della temperatura e anche dell’umidità relativa.Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori termo-igrometrici mettendo a regime l’impianto di riscaldamento e se possibile anche un sistema di regolazione dell’umidità relativa. Una buona pratica potrebbe essere di tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi qualidataloggeroequivalenti.Perquantoconcerneilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella2,siosservaquantosegue:

- sala XIV: i livelli di contaminazione registrati nell’ambiente controllato, inferiori al valoresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’aria.Sonostatiinveceregistratialtilivellidicontaminazionemicrobicadellesuperficisolonelperiodoautunnale.La colonizzazione prevalentemente fungina è determinata da specie appartenenti al genereCladosporium spp. Dal confronto con i risultati primaverili la colonizzazione registrata in autunno sembrerebbe determinata da specie aerodisperse e favorita da escursioni igrometriche non trascurabili relativedell’ambiente.Dasottolinearechenell’invernol’operaesaminatamicrobiologicamenteè

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statasottopostaaduninterventodimanutenzionechepotrebbegiustificare il risultatonegativo(assenzadicontaminazionemicrobica)ottenutonelcontrolloprimaverile.Siconsigliacomunquesial’aspirazionedellepolverichel’utilizzodideumidificatorinell’ambiente.Perquantoconcernel’illuminamento,icuirisultatisonoriportatiintabella3,siosservacheladosediluceannuale(LO)nonrisultanellanormasianellasalaIXcheXIVcosìcomeperilvalorediilluminamentomassimo(Emax)cherisultasempresuperioreaquantoconsigliatodallanormativaUNI10829(Allegato2).L’andamentospettraledellatipologiadiilluminamentoregistratoperlevariesale,attraverso uno spettroradiometro, ha evidenziato la presenza prevalente di un’illuminazioneartificialecondeipicchimoltointensia400,436,545e612nmacuisisovrapponeunpartediluceambientalechepenetradallefinestrepresentinellesale.Perl’illuminamentosiconsigliaol’utilizzo di lampade a basso wattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

- sala IX: i livelli di contaminazione registrati nell’ambiente controllato, inferiori al valoresoglia considerato, consentono di formulare un giudizio ottimo della qualità dell’aria. Sonostatiinveceregistratialtilivellidicontaminazionemicrobicadellesuperfici.LacolonizzazioneèprevalentementefunginadeterminatadaspecieappartenentiaigeneriCladosporium spp ed Alternaria spp;

-salaXIII:ilivellidicontaminazioneregistratinell’ariadell’ambientecontrollato,inferiorialvalore soglia considerato, consentonodi formulareungiudizioottimodellaqualitàdell’aria.Sono stati invece registrati, in entrambe le stagioni, livelli di contaminazione delle superficisignificativamentesuperiorialvaloresoglia. Inentrambe lestagionisonostate isolatespeciefungine appartenenti agli stessi generi,Cladosporium spp ed Alternaria spp. Allo scopo di escluderee/oevidenziareinizialisituazionidideterioramentodelmanufattoartistico,siconsigliala supervisione e/o consulenza di un restauratore;

-salaXV:nell’ambientecontrollatosonostatiregistratialtilivellidicontaminazionemicrobicadell’aria e delle superfici solo nel periodo autunnale. La colonizzazione prevalentementefungina è determinata da specie appartenenti al genereAspergillus spp. Dal confronto con i risultatiprimaverili, la colonizzazione registrata in autunno sembrerebbe determinata da specie aerodisperse e favorita da probabili escursioni igrometriche elevate relative dell’ambiente. Anche quisiconsigliasial’aspirazionedellepolverichel’utilizzodideumidificatorinell’ambiente;

-cameraPinta:ilivellidicontaminazioneregistratiinautunnonell’ambientecontrollato,superiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudiziodinonidoneitàdellaqualitàdell’aria per la corretta conservazione dell’ambiente e delle opere esposte. La contaminazione microbicaèprevalentementefunginaedeterminatadallaspecieTrichoderma viridae. Questa speciefunginanonèstataisolatadaicampionidellacampagnadiprelievoprimaverile,dovela

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Figura 1: planimetria del primo piano del museo del Ducato con indicate le sale espositive.

contaminazione batterica da specie appartenenti al genere Bacillus sppè risultatasuperioreaquella fungina. Questi dati suggeriscono che gli alti valori dell’Indice IMA osservati in autunno sono stati determinati da specie contaminanti ambientali aerodisperse e favoriti dalle alte concentrazionidiumiditàrelativaregistratenell’ambiente(UR=70%)almomentodelprelievo.Pertanto, allo scopo di prevenire rischi di contaminazionemicrobica delle opere esposte, siconsigliasial’aspirazionedellepolverichel’utilizzodideumidificatorinell’ambiente.

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Figura 2:andamentoannualediTeURnel1°pianodelmuseodelDucatodiSpoleto.

Figura 3:immaginitermografichediduesaledell’areaarcheologica(pianoterra)delmuseodelDucato.Inbluvengonoevidenziate le zone umide.

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TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala XIV 10.3 16.7 16.5 10.2 25.1 5.3 17.1 12.0Sala IX 10.9 14.4 16.8 12.3 25.0 5.0 15.0 11.9

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala XIV 60.9 48.2 69.1 39.2 58.4 44.0 58.8 29.6Sala IX 59.4 39.9 67.0 28.6 56.7 30.9 64.2 28.0

Tabella 1: valori di T e UR medi stagionali e loro escursioni stagionali relative alla pinacoteca del museo del Ducato di Spoleto.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala XIV 541.0 0.42

Sala IX 400.0 0.35

Tabella 3: valori di illuminamento registrati nelle sale mediante datalogger.

Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala XIV Autunno 15 / 25Primavera 5 / 25

Sala IXAutunno 11 / 25

Primavera 15 / 25

Sala XIII Autunno 18 / 25Primavera 1 / 25

Sala XV Autunno 30 / 25Primavera 6 / 25

Camera Pinta Autunno 30 / 25Primavera 23 / 25

SUPERFICI

Sala XIV, dipinto su tavola (Alunno)

Autunno / 2.8 1

Primavera / 0.05 1

Sala XIII, scultura lignea (San Ponziano)

Autunno / 2.3 1

Primavera / 2.0 1Sala XV, dipinto su tavola

(J. Vincioli)Autunno / 2.8 1

Primavera / 0.2 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria: CFU/cm2.

Tabella 2:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)dellapinacotecadelmuseodelDucatodi Spoleto.

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Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - Statua lignea di San Ponziano- TritticodiSantaMariadelleGrazie,tavolaligneadiNiccolòdiLiberatoredettol’Alunno- Tavoladipinta“SantiGiovanniBattistaePietro”diJacopoVincioli- CrocifissoligneoXIVsecolodelmaestrodiCesi.Tra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per il trittico dal titolo “Trittico di S. Maria delle Grazie”, commissionato all’artista folignate Niccolò di Liberatore dettol’Alunnonel1475circaperl’eremodiSantaMariadelleGraziepressoMonteluco,lacuiimmagineinlucevisibileèriportatainfigura4(inalto).L’operaèattualmentecollocatanellasalaXIVicuivaloriambientali(TeUR),discussiprecedentemente,nonsonoconformiaquantoriportatodalD.M.10/05/2001per lacorrettaconservazionediquesta tipologiamaterica,masoprattuttosirilevanofortiescursionitermo-igrometriche,unadelleprincipalicausedidegradodei manufatti artistici.Da sottolineare che per quest’opera le indagini diagnostiche sono state effettuate prima dell’intervento di manutenzione straordinaria.LatavolapresentaalcentrolafiguradellaMadonnadelleGrazie,invocataancheaprotezionedellapeste,tralaVergineintronoconilBambinoesanGiovanniBattista.L’Alunno,inquestianni,eral’artistadimaggiorrilievonell’Umbriameridionaleedènotoallacriticaperché,sullabasediunaformazionetardogotica,seppefondereinunasintesidigrandeoriginalitàgliapportidellaculturafiorentinaconletendenzeespressivepropriedellatradizioneumbra. Iltritticodinostrointeresseècollocabileneglianniincuil’artistaenunciaiprimitimidiaccenniversolaculturafigurativadiAndreadelVerrocchio,chestavaimponendosinell’ambienteartisticoperugino. L’apporto di tale cultura irrobustì ulteriormente il linguaggio dell’artista, aperto acontinuiaggiornamenti,edèriscontrabilenellapresenzadiunalinearitàmaggiormenteplasticain particolare nella tavola raffigurante laVergine con il Bambino.Questo pannello colpisceinfattiperl’accuratezzaeraffinatezzadelvisoresomaggiormenteplasticodallagrandemaestriadelle campiture rosate su un bel verdaccio di fondo e soprattutto dalla notevole tridimensionalità

Pagina precedenteFigura 4:immagineinlucevisibile(inalto)delTrittico di Santa Maria delle Grazie(temperasutavola,125x112cm,collocatanellasalaXIV)eimmagineininfrarossofalsocolore(IRFC)inbasso.

Pagine seguentiFigura 5:immagineinluceUVdiunparticolaredelTrittico.

Figura 6:riflettografiainfrarossadiunparticolaredelTrittico.

Figura 7:riflettografiainfrarossadiunparticolaredelTrittico.

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dei panneggi nel manto. Di linguaggio più pacatamente locale gli altri due pannelli che si caratterizzanoperl’espressionismotipicodelmaestrofolignate[13].Il supporto non presenta deformazioni evidenti o fessurazioni. Non sono presenti segni attivi di infestazionidinaturabiologica(tarli).L’osservazione diretta della pellicola pittorica a luce radente evidenzia importanti ed estesi sollevamenti della pellicola pittorica. I sollevamenti interessano tutti e tre i pannelli ma si rivelano particolarmentepreoccupantinelpannelloconlaVergineintronoeilBambinocheraggiungepunte estreme all’altezza dei volti evolvendosi in cadute di colore. Laluceradenteevidenziainoltresututtelesuperficidipinteunimportantedepositodipolveriinfiltrateecoprentichesiintensificanoladdovevisonorigonfiamentierilievidellasuperficiepittorica,comeevidenziatodallacontaminazionefunginarilevataedaglialtivaloridimaterialeparticolato(PM)soprattuttoperquantoconcernelenanoparticelle.

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore bianco Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di colore bianco Biacca

Campiture di colore bluPresenza di Cu sulle campiture originali Azzurrite

Presenza di Cr sui rifacimenti Aumentano i segnali del gesso

Campiture di colore rosso

Presenza di Hg Cinabro

Presenza di Pb, Ca, Fe, K, Si, Al Ocra e biacca Lacca animale

Presenza di piccole quantità di Cu nelle aree di tonalità rosso scura

Campiture di colore riallo Presenza di Pb e Sn Giallolino

Campiture dorate Presenza di Au

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Materiale organicoResina acrilica, segnali

riconducibili ad una componente lipidica

Tabella 4: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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Figura 8:(a)SpettridiriflessioneMWIRdel“TritticodiS.MariadelleGrazie”corrispondenteallearee1,2,3,4indicatenell’immagineafalsicoloriRGB(c).L’immagineIRFCdelparticolareanalizzato(b).GlispettridelleseiclassiutilizzateperlaclassificazionePLS-DAsonomostratiin(d)eidatidiprevisionedelmodellostatisticoapplicatosonovisibilinell’immaginein(e).

Degrado rilevato nei tre pannelli:- Sollevamenti di colore- Piccole cadute di colore - Depositisuperficialidipolvere- Piccoli interventi di ridipinture.L’analisi dell’opera con luceUV (figura 5)mette in luce le ridipinture e la presenza di unostratosuperficialeuniformedimaterialeorganico(resinaacrilica)applicatoduranteunafasedirestauro.Anchelariflettografiainfrarossatra730-1100nm(figure6e7)elasuarielaborazioneinfalsicolori(figura4inbasso)mettonobeneinevidenzaisuccessiviinterventidiridipinturaoltreasottolineare la maestria tecnica nel disegno preparatorio dell’artista e gli strumenti di bottega di uso comune come i patrones per il trasferimento dei modelli e le decorazioni punzonate e dorate.Intabella4vengonoriassuntiirisultatiottenuticonletecnichepuntualinoninvasive.L’operaècostituita da una preparazione a base di gesso e colla e da un’imprimitura a base di biacca.

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L’artista,siaperlosfondocheperlavestedellaVergine,areecherimangonoscurenell’immagineinIRFC,hautilizzatocomepigmentoblul’azzurrite,mentreleareecheassumonounacolorazionerosso-violacea,corrispondonoallezoneridipinte,suggerendol’utilizzodiunpigmentodidiversanatura(presenzadicromodalleanalisipuntualidifluorescenzaX).Ènotoinfatticomedurantelefasidirestauro,piccolequantitàdiverde(nelcasoinquestioneverdeabasedicromo)vengonomescolate ai pigmenti per ottenere delle tonalità simili a quelle originarie. L’autoreutilizzaperidettaglirossidellavestedellaMadonnailcinabro,perlevestidegliangelichelaincoronano,lavestedellaVergineeilmantodiSanGiovanni,invece,preferisceimpiegareunalaccarossadiorigineanimalemiscelataabiaccasuunapreparazioneabasediterre(areedi colorazione rosatanell’immagine in luceUV,figura5).Le tonalità rosso scuro sonostateottenute aggiungendo al pigmento rosso piccole quantità di azzurrite. Gli incarnati sono stati eseguiti con una miscela di cinabro e biacca. Per le tonalità scure del pavimento l’artista ha utilizzato un pigmento a base di rame probabilmente una malachite.L’utilizzo del nuovo prototipo di camera iperspettrale ha permesso di mappare alcune aree del dipinto mettendo in evidenza attraverso opportuni trattamenti statistici le aree di diversa natura chimica(figura8).Comesipuòosservarechiaramentenellafigura8cèpossibiledifferenziareleareedisuccessiveintegrazioni,caratterizzaterispettivamentedallapresenzadigessoeresinaacrilica,gliincarnatiincuièpresentelabiacca,leareedelmantoedellavestedellaVerginecaratterizzate dalla presenza di azzurrite e di lacca. È stato inoltre applicato un modello statistico per la predizione del dato analitico che ha chiaramente messo in evidenza la presenza di azzurrite solonellepartioriginalidelmantodellaVergine(figura8e).

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LaPinacotecaComunale,ubicatanelprestigiosoPalazzoVitelliallaCannoniera,nasceaseguitodella soppressione di istituzioni ecclesiastiche e all’acquisizione al demanio del relativo patrimonio artistico. Inizialmente venne aperta al pubblico nel 1876 presso la ex chiesa di San Filippo Neri finoaquandonel1912ilpittoreerestauratoretifernateEliaVolpicongestomunificoacquistò,restauròedonòalComunePalazzoVitelli,doveilmuseotrovòlasuadefinitivasistemazione.Lacostruzionedelpalazzo,edificato inoccasionedellenozzediAlessandroVitellieAngelaRossidiSanSecondoParmense,sidatafrail1521edil1545.L’impiantoarchitettonicoderivadacoevimodellifiorentini,grazieaglistrettirapportichelegavanoiVitelli,signoridellacittà,al capoluogo toscano. Ilmateriale esposto, di provenienza omogenea, documenta le vicendeculturali del territorio tifernate attraverso i secoli.Oltre agli affreschi cheornanogli interni,eseguiti daCola dell’Amatrice eCristoforoGherardi, le sale ospitano opere realizzate tra ilXIV e ilXX secolo, tra cui spiccano i capolavori diLucaSignorelli eRaffaello.Di grandebellezzal’ampiogiardinoall’italianasulqualeprospettalafacciatadecorataagraffitieseguitidalGherardisuunoschemacompositivoideatoprobabilmentedaGiorgioVasari.Ilmuseoè statoampliatonel2005con l’aperturadiunanuovaala cheospita alpiano terracollezionipermanentiedonazioni,l’ultimainordineditempoquelladelpittoretifernateNuvolo,mentreilpianosuperioreèriservatoallemostretemporanee.

Indagini ambientali

Nel museo di Città di Castello le indagini ambientali sono state condotte mediante l’utilizzo di dataloggergiàpresentinellastruttura,coniqualiilComunemonitoracostantementeivaloriditemperatura e umidità relativa e attraverso la stazione micro meteo descritta nel capitolo 2. Con quest’ultimaèstataeffettuataun’analisidellaqualitàdell’ariasututtelesalemusealiincludendoanchelabiglietteriaeleareediaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagione primaverile e autunnale sono state effettuate anche indagini relative alla tipologia di illuminamento presente nelle sale delmuseo attraverso uno spettroradiometro. Infigura 9 siriporta la planimetria del museo con le sale monitorate. Contemporaneamente ai campionamenti ambientali, tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenellastagioneautunnale e primaverile1,sonostateeffettuateancheindaginimicrobiologichesiaaereechedi

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.

3.2 PINACOTECA COMUNALE DI CITTÀ DI CASTELLO

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superficie deimanufatti artistici. Infigura 10 si riporta il profilomicroclimatico annuale delmuseo2.CiòchesiosservaperilmuseodiCittàdiCastelloèche,nell’arcodell’anno,risultaevidente una variazione di temperatura e di umidità relativa piuttosto accentuata tra estate e inverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportatiintabella5,inrelazioneai

Figura 9:planimetriadellapinacotecacomunalediCittàdiCastelloconindicatelesaleespositive.Pianoterra(a)eprimopiano(b).

2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediUmiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportatesulgraficorappresentanol’andamentotermo-igrometricodellesaledovetemperaturaeumiditàrelativasono rappresentatecolmedesimocolore (lecurvepiù inbasso sonoquelledi temperatura).Le lineedi colorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

a)

b)

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valori consigliati dalla normativa in base alle tipologie materiche presenti nel museo in esame (appendice2),sievincequantosegue:- sala 1: i valori di T misurati nelle 4 stagioni rientrano nei limiti stabiliti dalla normativa per

la conservazione di legno dipinto eccetto che per il periodo estivo in cui sono al di sopra del limitesuperiore,mentreperlaURivalorimedisembrerebberorientrarenelrangeimpostodalla normativa tranne che in inverno;

- sala 7: i valori di T misurati nelle 4 stagioni rientrano nei limiti stabiliti dalla normativa per laconservazionedilegnodipintoeccettocheperilperiodoinvernaleedestivoincuisono,rispettivamente,aldisottoealdisopradeilimiti;perlaURivalorimedisembrerebberorientrare nel range imposto dalla normativa;

- sala 16: i valori di T registrati risultano fuori dai limiti consigliati dalla normativa per la conservazionedilegnodipintoinautunno,invernoedestatementrel’umiditàrelativarisultaidonea per la conservazione di tavole dipinte;

- sala 18: i valori di T registrati nella sala risultano idonei per la conservazione di legno dipinto mentre i valori di umidità relativa risultano borderline rispetto al limite inferiore nel periodo invernale;

- sala 12: i valori di T e umidità relativa della sala risultano entrambi nei limiti riportati dalla normativa per la conservazione di legno dipinto analizzando le escursioni stagionali di UR si registra una variazione elevata nei vari periodi.

Dalle indaginimicro-meteo, effettuate con la stazionemobile e riportate in appendice 3, sievidenzianovalorielevatidiparticolato(PM),inparticolarediparticellecoarseefini,rispettoaidatirilevatiinesterno.Emergecheall’internodiquestastrutturac’èunoscarsoricircoloefiltraggiodell’ariaechegliimpiantidiriscaldamentoediclimatizzazione,quest’ultimopresentesolo in alcune sale, non vengono attivati in modo costante e continuo creando queste fortioscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa istallando un sistema di climatizzazione in tutte le sale espositive e tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi.Perquantoconcerneilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoillustratiintabella6,perlesale1,7,11,12,16,18nonchénell’ambiente“stufetta”ilivellidicontaminazioneregistratinegli ambienti controllati, inferiori al valore soglia considerato, consentono di formulare ungiudizio ottimo della qualità dell’aria e delle superfici. Comunque da segnalare che i livellidi contaminazione dell’aria sono più alti nel periodo primaverile rispetto a quello autunnale. Pertanto, allo scopo di prevenire rischi di contaminazionemicrobica delle opere esposte, siconsiglia aspirazione delle polveri nel periodo primaverile seguita da controllo microbiologico dell’ariaedellesuperfici.Analizzandol’andamentospettraledellatipologiadi illuminazione,rilevatatramiteunospettroradiometro,perlesaleesaminatesievidenziaquantosegue:- nellasala1e12l’illuminazioneèmoltodeboleinintensitàedècostituitasostanzialmente

dauna radiazionedi fondodovutaalla luce solarechepenetraparzialmentedallefinestrepresenti nelle sale;

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TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 1 19.2 2.3 21.9 8.6 26.9 6.8 22.1 2.6

Sala 7 16.4 6.9 21.9 8.3 27.4 8.1 19.3 7.9Sala 12 17.6 8.0 20.2 5.5 25.0 4.6 19.3 7.8Sala 16 14.6 8.1 19.4 8.7 25.2 6.5 17.5 10.5Sala 18 18.6 8.4 20.1 6.5 25.3 6.4 19.8 8.2

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 1 43.0 16.4 50.5 46.8 47.0 31.5 52.8 21.1Sala 7 43.9 14.4 49.0 32.2 50.5 21.9 51.0 28.2

Sala 12 45.5 24.1 58.0 27.6 58.9 39.3 55.0 30.3Sala 16 52.6 18.9 59.1 28.3 50.6 39.0 58.0 30.3

Sala 18 42.8 21.3 56.2 30.7 51.3 39.2 53.4 26.8

Tabella 5:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativeallapinacotecacomunalediCittàdiCastello.

Figura 10: andamento annuale di T e UR per alcune sale della pinacoteca comunale di Città di Castello.

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Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 1Autunno 3 / 25

Primavera 13 / 25Sala 7 Autunno 4 / 25

Sala 12 Autunno 1 / 25

Sala 16 Autunno 0 / 25

Sala 18 Autunno 0 / 25

Sala 11Autunno 8 / 25Primavera 14 / 25

Stufetta Autunno 20 / 25Primavera 9 / 25

SUPERFICI

Sala 1: Dipinto su tavola (Maestro C. Castello)

Autunno / 0,6 1Primavera / 0,3 1

Sala 7: dipinto su Tavola (Tifernate) Autunno / 0,3 1

Sala 12: dipinto su tavola (Signorelli) Autunno / 0 1

Sala 16: dipinto su tavola (Raffaellino del Colle) Autunno / 0,2 1

Sala 18: dipinto su tavola(Pomarancio) Autunno / 0,2 1

Sala 11: dipinto su tela raffigurante Chiappino (Ignoto)

Autunno / 0,6 1

Primavera / 0,3 1

Sala 11: dipinto su tela raffigurante un soldato (Ignoto)

Autunno / 0,6 1Primavera / 0,9 1

StufettaAutunno / 0,1 1Primavera / 0,3 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria : CFU/cm2.

Tabella 6:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)dellapinacotecacomunalediCittàdiCastello.

- nellasala7l’illuminazionepresenteèprincipalmenteditiposolareconunabassapercentualediluceartificialechepresentaduepicchia475e550nm;

- nella sala 16 e 18 l’illuminazione presente risulta di debole intensità ed è costituitaprevalentementedaluceditipoartificialedatalapresenzadipicchia539,566,590e670nmintensiestretti.Siregistraancheunsegnalepiùdebolea819nm,regionespettraledelvicino infrarosso indice del fatto che il tipo di illuminazione utilizzata nella sala non possiede la schermatura per la radiazione infrarossa.

Per l’illuminamento si consiglia di oscurare le finestre, a volte anche di grandi dimensioni,presenti specialmente nel primo piano del palazzo per limitare il più possibile l’ingresso di luce solare che a lungo andare potrebbe degradare i manufatti dipinti ivi conservati.

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Figura 11a: “Madonna in trono col Bambino, sei angeli ed un domenicano inginocchiato”dettaglio,alcentrodell’immagine,ininfrarossofalsocolore(IRFC).

Pagina precedenteFigura 11: immagine in luce visibile della “Madonna in trono col Bambino, sei angeli ed un domenicano inginocchiato” temperasutavola(276x167cm)edettaglio,alcentrodell’immagine,ininfrarossofalsocolore(IRFC).

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - Decorazioniagrottesche,affresco,bottegadiCristofanoGherardidettoilDoceno- MadonnaintronoconBambino,tavoladipintadelmaestrodiCittàdiCastello- Annunciazione,tavoladipintadiFrancescoTifernate

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- RitrattodiChiappinoSecondoVitelli,teladipinta,autoreignotodelXIXsecolo- RitrattodiuncomponentedellafamigliaVitelli,teladipinta,autoreignotodelXIXsecolo- MartiriodiSanSebastiano,tavoladipintadiLucaSignorelli- Annunciazione,tavoladipintadiRaffaellinodelColledelXVsecolo- Immacolataconcezione,tavoladipintadiNicolòCircignanidettoilPomarancio- DecorazioniagraffitodellafacciatadipalazzoVitelliallaCannonieradiCristofanoGherardi

detto il DocenoTra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per la tavola dipinta dal titolo “Madonna in trono col Bambino, sei angeli ed un domenicano inginocchiato” e illustrata infigura11.Sitrattadiunatemperasutavola(276x167cm)eseguitadalMaestrodiCittàdiCastelloagliinizidelXIVsecolo,edècollocatanellaSalaIalsecondolivellodelcomplessomuseale.IldipintovennepresumibilmenteeseguitoperlachiesadellaCaritàdiCittàdiCastello,originariaedificazionedomenicanadellacittà,perpoiesseretrasferitanell’attualechiesadiSanDomenicosubitodopolasuacostruzionenellaprimametàdelXVsecolo.Pertuttol’Ottocentoconoscitorie viaggiatori la individuano ancora come arredo liturgico della chiesa di San Domenico e solo nel 1876 viene trasferita nella originaria Pinacoteca all’interno dell’ex chiesa di San Filippo Neri.A seguito del trasferimento venne restaurata la parte lignea e la superficie pittorica equivirimasefinoaldefinitivotrasferimentonelpalazzoVitelliallaCannonieradovesitrovaattualmente.L’operaèunanimementericonosciutacomeilmodellopiùanticoepiùvicinodellaormai perduta Maestà di Duccio di Buoninsegna eseguita nel 1302 per la Sala dei Nove nel PalazzoPubblicodiSienaeilMaestrotifernateèdaidentificareconunodeicollaboratoridiDuccio nella realizzazione della Maestà del Duomo di Siena eseguita tra il 1308 e il 1311. L’analisi stilistica della pala tifernate pur individuando chiaramente la derivazione più fedele delprototipoduccescoecollocandol’operaentroilprimodecenniodelXIVsecoloevidenziacome, pur aderendo almodulo strutturale del caposcuola senese, il nostromaestro rivendicaautonomia nell’interpretazione evidenziando non solo i caratteri arcaizzanti - in particolare nelle lumeggiature inorodellavestedellaMadonna -maanchenellavarietàenellafinezzadell’impianto cromatico basato sui toni scuri rispetto a quelli chiari del senese. L’autonomia dalmodellosenese,lacomplessitàdellaculturafigurativa,l’abilitàdellarealizzazionetecnicae l’impianto fortemente strutturato su prodromi tridimensionali individuano una prima visione della rivoluzione giottesca di Assisi data in particolare dal tentativo di unità prospettica delle mensolinedellapedanadel trono.L’operaècertamentedaritenereunimportantedocumentofigurativoperstudiarel’evoluzionestilisticadifineDuecentotral’arcaizzantescuolaseneseelerivoluzionilinguisticheassisiate,nellaqualericonoscereunmaestrodallapersonalitàausteraeinsiemedelicata,sottilmentearcaizzantecomealtriautorid’ambitoduccesco,dalMaestrodiBadiaadIsola,alMaestrodiMonteoliveto,alMaestrodiCasoled’ElsaedallostessoSegnadiBonaventura,marispettoalorodiqualitàpiùaltaproprioperlasuaautonomianelrivendicaretradizioneedinnovazione[14].

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Dopoilrestaurodel1876dovutoallamusealizzazione,l’operaèstatanuovamenterestauratanel1981dall’OpificiodellepietredurediFirenze.Latavolaècostituitadapiùassidilegnounitetralorodadoppiecodedirondine.Durante i nostri sopralluoghi non è stato possibile ispezionare il retro visto l’allestimento aparete e le importanti dimensioni dell’oggetto che non ne rendono agevole la movimentazione. L’ispezione eseguita sul supporto ligneo visibile a ridosso dei bordi e della cornice non sembrerebbe indicare segni attivi di infestazioni biologiche.Rispettoall’analisiconservativalaluceradenteevidenziaunimportantestratouniforme,compattoed infiltratodipolvere (si registrano infattivalorielevatidiparticolato (PM), rispettoaidatirilevatiinesterno),chediventapiùrilevanteladdovesonopresentirigonfiamentidisuperficiedovutiadimportantisollevamentidellapellicolapittoricaonelledeformazionidellasuperficiedovuta alla presenza di nodi o degli innesti a coda di rondine nel supporto ligneo.I sollevamenti della pellicola pittorica sono particolarmente concentrati sul lato sinistro dell’opera dandoesito,inpiccolezone,avereepropriecadute.SulvisoesulcollodellaMadonnaeallabase del trono sono inoltre presenti sollevamenti lineari dovuti a fenditure e movimenti del legno indicando,quindi,unaqualchesofferenzaconservativaanchedapartedelsupporto.Sonoinoltrepresentisollevamentimenoimportanti,macomunquepresentisull’interasuperficieoriginale,nella classica crettatura di invecchiamento della tempera grassa che fanno sospettare la perdita della funzione protettiva della vernice. Degradorilevato(figura12):- Sollevamenti della pellicola pittorica - Interventi di ridipinture - Depositisuperficialidipolvere- Fenditure - Crettatura.Iprecedentiinterventidirestaurodellapellicolapittorica,particolarmenteconcentratiproprionellazonasinistradovesonoindividuatiisollevamentielecadutedicolore,sonomessibeneinevidenzanellariflettografiainfrarossaenellasuaelaborazioneinfalsicolori.LeareeinteressatedainterventidiridipintureacquistanounacolorazionerossoaccesoinIRFC(figura13adestra),per lapresenzadipigmenti abasedi cromo.Ènoto infatti comedurante le fasidi restauro,piccolequantitàdiverde (nel caso inesempioverdeabasedi cromo)venganomescolateaipigmenti per ottenere delle tonalità simili a quelle originarie.La riflettografia infrarossa da indubbiamente conto dell’eccelsa abilità tecnica del maestroevidenziando con chiarezza e dettaglio sia il trasferimento del disegno dai patrones di bottega – incisionidiriportodellesagome–siadellefinituresuperficialiqualipunzonatureedoratureamissione(figura13asinistra).Letonalitàbluscurenell’immagineinIRFC(figura11)delmantodellaMadonnasonoquelleincuièpresentel’azzurritealcontrariodiquellecheassumonounacolorazionerosso-violacea,chesi trovano in corrispondenza di cadute di colore individuano la presenza di indaco probabilmente

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Figura 12: particolari in luce radente del degrado rilevato nel dipinto “Madonna in trono col Bambino, sei angeli ed un domenicano inginocchiato”.

Pagina seguenteFigura 13:particolaredellariflettografiainfrarossa(asinistra)efluorescenzaindottanelvisibileconilledblu(adestra).

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Aree d’interesseTECNICHE D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore bianco Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di colore bianco Biacca

Campiture di colore bluPresenza di Cu sulle campiture originali Azzurrite

Indaco

Campiture di colore rosso

Presenza di Hg Cinabro

Presenza di Pb, Ca, Fe, K, (Ti/Ba, Mn, Si, Sr) Ocra e biacca

Campiture di colore giallo Ocra

Campiture dorate Presenza di Au

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Campiture di colore verde Presenza di Cu Azzurrite

Materiale organicoResina sintetica, segnali

riconducibili ad una componente lipidica

Tabella 7: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

utilizzatocomestratoasacrificio.PerlecampitureverdidellevestidegliangelichehannounacolorazionebluscurainIRFC,l’artistautilizza l’azzurrite mescolata ad un ocra gialla al contrario per le aree verdi dell’architettura dellosfondoprediligecomepigmentoverdeunaterra.Tramiteletecnichepuntuali(tabella7)sievidenzial’utilizzodicinabroperlevestidegliangeli,deicalzari,edelcuscinomentreperimantidegliangelieperlavestedellaVergine,l’autorescegliediutilizzaresuunapreparazioneabasediterre,unalaccamiscelataabiacca.Leareeche,nell’immaginedifluorescenzaindottaconilLEDblu,mostranounatonalitàrosatacorrispondonoaquellezoneincuièstatoutilizzatoilcoloranteorganico(figura13adestra).Gli incarnatisonostatieseguiticonunamisceladicinabro e biacca.Lapresenzadioroapplicatoamissioneèstatadiagnosticatasianeidettaglidellevestichenellosfondo. Lapresenzadiunostratosuperficialeuniformedivernicehaimpeditodifornireinformazionirelative al legante originario.

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3.3 MUSEO CIVICO DI BEVAGNA

PalazzoLepri,prospicientel’anticaViaFlaminiacheattraversaval’abitatodellaMevaniaro-manaenecostituivaildecumanomaggiore,ospitalabibliotecacomunaleF.Torti,lasezionearcheologica,l’archiviostoricocomunaleeilmuseocivico.IIpatrimonio librario,documentarioeculturaleconservato inquestasede testimonia, sindalperiodopre-romano,unruolodirilievodellacittàel’importanzadeibevanatiillustrieffigiatinellasalaconsiliare,distintisi,secondol’Alberti,nellearmi,nellearti,insantitàeindignità.I recenti rinvenimenti archeologici esposti al primo piano integrano la cospicua raccolta murata lungo le scale di accesso dell’ex palazzo comunale dopo il terremoto del 1832.L’allestimento di finemillennio delMuseoCivico, posto al piano nobile del “Palazzo dellaCultura”,sicaratterizzaperlapresenzadeldipintodiDonoDoniedelmodellinoligneodellaMadonnadelleGraziediValentinoMartellinelprimoambiente;seguonoaltreoperesutela,tracuisegnaliamoilmagnificodipintodiCorradoGiaquintonelsecondoeilframmentodiun’operapregevole di Andrea Camassei nel successivo. Ulteriori spazi ospitano le tele di Ascensidonio Spaccaelacassainnocedel1589conimiracolioperatidalbeatoGiacomoBianconi,dipintisempredalFantino.Inunasalaapartesonoesposte,amo’diquadreriaottocentesca,operedidiverse epoche e di incerta attribuzione provenienti dalle chiese delle disciolte congregazioni.

Indagini ambientali

Nel museo di Bevagna le indagini ambientali sono state condotte solo sul piano del palazzo dove ècollocatalapinacoteca,siamediantel’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequellidiilluminamento,cheattraversolastazione micro-meteo descritta nel capitolo 2. Alcuni datalogger sono stati posizionati per circa un anno(marzo2016-marzo2017)induesaledelmuseoselezionateinbasealleindicazionifornitedairesponsabilimusealiealletipologiematericheivipresenti,mentreconlastazionemicro-meteoèstataeffettuataun’analisidellaqualitàdell’ariasututtelesalemusealiincludendoanchelabiglietteriaeleareediaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagioneprimaverileeautunnaleedèstataanalizzataanchelatipologiadiilluminazionepresentenellesaleespositivedell’edificioattraversounospettroradiometro.Infigura14siriportalaplanimetriadelmuseoconindicatelesalemonitorate.Contemporaneamenteaicampionamentiambientali,tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenellastagioneautunnaleeprimaverile1,sonostateeffettuateancheindaginimicrobiologichesiaaereechedisuperficiedei

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievi

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Figura 14:planimetriadelmuseoCivicodiBevagnaconindicatelesaleesaminate.Pianoterra(a)esecondopiano(b).

Figura 15: andamento annuale di T e UR in alcune sale del museo Civico di Bevagna.

( ) ( )

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manufattiartistici.Infigura15siriportailprofilomicroclimaticoannualedelmuseo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativa abbastanza marcata fra il periodoestivoeinvernale.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursionitermiche,riportatiin tabella8, inrelazioneaivaloriconsigliatidallanormativa inbasealle tipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- i valori di T misurati nelle 4 stagioni non rientrano nei limiti stabiliti dalla normativa eccetto

che per la stagione primaverile; - mentre per la UR i valori registrati sono sempre al di fuori dei limiti imposti dalla normativa

eccetto che per la stagione invernale nella sala della quadreria;- intuttigliambientiesaminatileescursionitermichestagionaliΔTeΔURrisultanosempre

molto elevate in tutte le stagioni.Le indaginimicro-meteo effettuate con la stazionemobile (appendice 3) hanno evidenziatovaloridiozonoedimaterialeparticolato(PM)altiintuttelesaledelmuseorispettoaquellimisurati in esterno.Questirisultatidenotanounoscarsoricircoloefiltraggiodell’ariaall’internodellastrutturaeunoscarsoutilizzodelsistemadiriscaldamentopresenteche,moltoprobabilmente,nonvieneattivatoin modo costante e continuo creando queste forti oscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa mettendo a regime l’impianto di climatizzazione presente e tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi. Per quanto concerne ilmonitoraggiomicrobiologico, i cui risultati sonoillustrati in tabella9, i livellidi contaminazione registratinegli ambienti controllati, essendoinferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’aria e delle superfici. Relativamente ai valori di illuminamento, riportati in tabella 10,confrontandoliconivaloriconsigliatidallanormativa(appendice2),siosservacheladosediluceannuale(LO)risultanellanormasoloperlasala2cosìcomeperilvalorediilluminamentomassimo(Emax).MentreperlaQuadreriasiaLOcheEmaxrisultanosuperioriaquantoconsigliatodallanormativa(appendice2).L’andamentospettraledellatipologiadiilluminamentoregistratoperentrambelesalehaevidenziatolapresenzaprevalentediun’illuminazioneartificialecondeipicchimoltointensia400,436,487,545,578,612nm.

einalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 2 14.6 10.7 20.4 5.4 26.5 6.8 16.4 11.1

Quadreria 16.5 10.6 21.2 7.9 27.3 8.4 18.5 12.3

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 2 54.0 14.7 55.2 23.0 55.2 21.5 62.1 21.2

Quadreria 44.7 33.8 51.5 29.7 52.2 30.8 54.9 28.1

Tabella 8:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseoCivicodiBevagna.

Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 2 Autunno 2 / 25

QuadreriaAutunno 10 / 25

Primavera 20 / 25

Sala 6 Autunno 3 / 25

SUPERFICI

Sala 2: Dipinto su tela (C. Giaquinto) Autunno / 0,1 1

Quadreria: dipinto su tela (Ignoto)Autunno / 0,2 1

Primavera / 0.2 1

Sala 1: dipinto su tavola (Dono Doni) Autunno / 0.1 1

Sala 6: dipinto su tavola (Fantino) Autunno / 0 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria: CFU/cm2.

Tabella 9:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)delmuseoCivicodiBevagna.

Tabella 10: valori di illuminamento registrati nelle sale del museo Civico di Bevagna mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala 2 117.5 0.16

Quadreria 522.4 0.69

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Figura 16:Immagineinlucevisibiledell’urnareliquiario(oliosutavola180x100cm)

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - AdorazionedeiMagi,dipintosuteladiCorradoGiaquinto;- MadonnaconBambinoeunafanciulladicasaCiccoli,teladipintadiDonoDoni;- Cassa lignea dipinta del Beato Giacomo di Ascensidonio Spacca detto il Fantino;- Scultura lapidea in marmo conservata nella sezione archeologica.Tra queste opere si riportano i risultati ottenuti per l’urna reliquiario del Beato Giacomo Bianconi,presumibilmenterealizzatanel1589circadaAscensidonioSpaccadettoIlFantinolacuiimmagineèillustratainfigura16.L’urnareliquiarioèunacassaoriginariamentecontenenteilcorpodelBeatoGiacomoBianconi.Vennefattacostruirenel1589dallacomunitàbevanatechehadasempreespressoinmanieramolto forte e radicale il culto per questo predicatore domenicano che fondò a Bevagna il primo convento dell’ordine. L’urnaécostruitainlegnodinoce,decorataconcornicimodanateedorate,confregiintagliatie pannelli dipinti ad olio. Il fronte presenta una soluzione tecnica utile per venerare sia il corpo del beato che per raccontarne la sua storia.È presente, infatti, un pannello ligneo apribile erimovibile su cui sono dipinte ad olio tre scene con i principali miracoli del Beato. L’apertura o la rimozione del pannello consentiva la visione e la venerazione del corpo. LaprimascenarappresentailmiracolodelBeatocheguarisceunmuratore,dinomeMaurizio,cadutodalcampaniledellanuovachiesadiSanDomenico.NellasecondaèraffiguratoilfratedomenicanochericeveilsanguedalcostatodelCristocrocifisso,mentrelavocedelRedentorelo rassicura con le parole “Sanguis iste sit in signum tuae salutis” “Che questo sangue sia il segno dellatuasalvezza”.Nellaterzaèrappresentatal’unzionedelBeatoGiacomoinpuntodimorte.Si narra che il frate abbia chiesto dell’acqua proveniente dal pozzo del chiostro della chiesa di SanDomenico,echesuccessivamentel’abbiatrasformatainvino,comenelprimomiracolodiCristo.

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Figura 18:particolaredellascena“miracolodelsanguesprizzatodalCrocifissosulBeatoGiacomo”(a),particolaredellascena“trasformazionedell’acquainvinoinpuntodimorte”(b).

Pagina precedenteFigura 17:immaginiinluceUVdialcuniparticolaridell’urnareliquiario.

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La decorazione pittorica venne affidata adAscensidonio Spacca detto Il Fantino (Bevagna,1557-1646),cheeraconsideratoilpittore“ufficiale”dellareligiositàpopolare.FuseguacediDono Doni ed operò prevalentemente nel suo paese natale e nelle piccole città limitrofe come Montefalco,Trevi,Bettona,Spello,GualdoCattaneo.Le sueoperepossono essere collocatestilisticamente nel tardo manierismo e connotate da semplici e chiari caratteri devozionali ispirati allapropagandareligiosadellaControriforma[15].L’analisi dello stato di conservazione ha interessato l’intero manufatto e le analisi diagnostiche

Aree d’interesseTECNICHE D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN

Strato preparatorio Pb su tutti punti di analisi Biacca su tutti i punti di analisi

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di colore bianco Biacca

Campiture di colore blu Presenza di Cu Azzurrite

Campiture di colore rosso Presenza di Hg Cinabro

Campiture di colore giallo Presenza di Pb e Sn Giallolino

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Campiture di colore verde/marrone Presenza di Cu

Materiale organico Zn sulla maggior parte delle aree prese in esame

Resina acrilica, segnali riconducibili ad una componente lipidica

Materiali di degrado Ossalato di calcio

Tabella 11: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

hanno approfondito in particolare la natura dei materiali delle tavole dipinte. Limitatamente alla strutturaligneadellacassa,l’osservazionedirettarilevache,nonostantesianopresentiimportantidepositidisporcosuperficialericonducibiliancheaglielevativaloridiparticolato(PM)rilevati,lo stato di conservazione è buono grazie ad una compatta verniciatura che, seppur ossidata,funge ancora da strato protettivo. Il legno inoltre non evidenzia segni attivi di infestazioni di naturabiologica(tarli).L’analisi della morfologia della pellicola pittorica attraverso l’osservazione diretta, sia conluceradentecheUV(figura17),evidenzianounostatodiconservazioneabbastanzacritico.Sirilevano,infatti,danniomogeneamentedistribuitisututtietregliscompartidipintiqualipiccolemaestesecadutedi colore,delimitati sollevamentidi colore,depositidi sporcocompattoedinfiltrato,ossidazionedellaverniceedesteseridipinturesottoformadiuniformiabbassamentidi

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tono,confermatedallapresenzadiffusadiunostratosuperficialedivernicedinaturasinteticaedi zinco rilevate dalle indagini puntuali non invasive.Degrado rilevato:- Sollevamenti e cadute di colore; - Depositi di sporco; - Ridipinture e interventi di restauro; - Degrado della vernice. Le scene sono delimitate da cornici modanate e dipinte ad olio ligneo senza alcuno strato di preparazione a gesso e colla ma solo un sottile strato steso direttamente sul supporto a base di biacca,(carbonatobasicodipiombo)comemostranoleimmaginiradiografiche.Leradiografieinfatti mettono in evidenza la presenza di un velo grigio chiaro più o meno omogeneamente diffuso sututtalasuperficiedelmanufattocheèdaimputarsiallapresenzadiunostratopreparatoriorealizzato con un pigmento radiopaco come ad esempio il piombo.La pratica di dipingere direttamente sul supporto non è usuale per questo tipo dimanufattianche se la ritroviamo in altre opere realizzate dal Fantino. La scelta dell’artista di dipingere senza l’ausilio dello strato preparatorio ha indubbiamente inciso sullo stato di conservazione complessivo del pannello dipinto.Intutteleradiografiesiosservalapresenza,oltrechedisupportimetallici(cerniere,chiodi)deicanali dei tarli indice di una infestazione biologica del supporto ligneo che ha interessato in passato pesantementetuttal’urna.Nelleimmaginiradiograficheinfigura18didueparticolaridell’urna,èpossibileosservare lapresenzadi areemolto radiopachechecorrispondononell’immaginea campiture di tonalità chiare o tendenti al bianco dovute all’utilizzo di pigmenti fortemente assorbenticontenentimetallipesanti(es.Pb,Sn,Hg,Zn…)comeèstatopoiconfermatodalleindagini puntuali riassunte in tabella 11. Il Fantino come pigmento bianco ha utilizzato la biacca che mescola insieme al cinabro per gli incarnati. Per le aree blu e verdi utilizza pigmenti a base di rame e come pigmento giallo il giallo di piombo e stagno.

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3.4 COMPLESSO MUSEALE DI SAN FRANCESCO A TREVI

Il Complesso Museale di San Francesco di Trevi trova collocazione in una parte dell’ex convento dei Fratiminori Conventuali. L’edificio, sorto nel XIII secolo, è stato nella primametà delSeicentocompletamente ricostruito. IlChiostropresentanelle lunetteaffreschi raffiguranti leStorie della vita di san Francesco di Bernardino Gagliardi del 1645. L’edificio conventuale, al fine di accogliere le realtà museali locali, ha subito una serie ditrasformazionierestauri,chehannoridatoadalcuniambientil’aspettooriginario.La Pinacoteca espone opere di straordinario interesse storico-artistico soprattutto del periodo medievale e rinascimentale: trittico e polittico con le storie della vita di Cristo di Giovanni di CorraducciodelsecoloXV,l’IncoronazionedellaVerginediGiovannidiPietro,dettoloSpagna,una Madonna con il Bambino del Pinturicchio e la grande pala d’altare con l’Assunzione della VerginediAlessandroTurchi,detto l’Orbetto,del1640. Ilmuseoarcheologicoè formatodamaterialidiscavo(cippi,iscrizioni,terrecotte)provenientisoprattuttodallalocalitàPietrarossa,sito dell’antica Trebiaeromana,edallaricostruzionediunatombalongobardaconloscheletrodiunadonnaanzianaecorredofunerariodelVIIsecolod.C.IlMuseodellaCiviltàdell’Ulivo,ilprimoacaratterepubblicoinItaliaeinEuropa,valorizzalasecolaretradizionelocale.La chiesa diSanFrancesco, della primametà del secoloXIV, conserva all’interno tracce diaffreschideisecoliXIV,XVeXVI,unpreziosissimoorganodamurodel1509,traipiùantichidelMondodelCinquecento,eungrandeCrocifissodaiconostasi,delprimoTrecento.

Indagini ambientali

Nel complesso museale di San Francesco a Trevi le indagini ambientali sono state condotte sia mediantel’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativa,anchequellidiilluminamento,cheattraversolastazionemicrometeodescrittanelcapitolo2.Alcunidataloggersonostatiposizionatipercircaunanno(marzo2016-marzo2017)incinquesaledelmuseoselezionateinbasealleindicazionifornitedairesponsabilimusealie alle tipologiemateriche ivi presenti,mentre con la stazionemicro-meteo è stata effettuataun’analisi della qualità dell’aria su tutte le sale museali includendo anche la biglietteria e le areediaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagioneprimaverileeautunnaleedèstataanalizzataanchelatipologiadiilluminazionepresentenellesaleespositivedelcomplessomusealemedianteunospettroradiometro.Infigura19siriportalaplanimetriadelmuseocon le salemonitorate.Contemporaneamenteaicampionamentiambientali, tramite lastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenellastagioneautunnaleeprimaverile1,

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesalee

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sonostateeffettuateanche indaginimicrobiologichesiaaereechedisuperficiedeimanufattiartistici.Infigura20siriportailprofilomicroclimaticoannualedelmuseo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativa piuttosto accentuata tra estate e inverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportatiintabella12,inrelazioneaivalori consigliati dalla normativa in base alle tipologie materiche presenti nel museo in esame (appendice2),sievincequantosegue:- nelle sale espositive i valori di temperatura risultano quasi sempre al di fuori dei limiti stabiliti

dallanormativaeccettochenelperiodoprimaverileperlesale1,5e6eininvernoeautunnoper la sala 2;

- per quanto concerne l’umidità relativa i parametri registrati sono al di sopra dei valori imposti dalla normativa in tutte e 4 le stagioni eccetto nelle sale 1 e 5 dove rientrano tutti nei limiti consigliati dal D.M. 10/05/2001;

- intuttigliambientiesaminatileescursionitermichestagionaliΔTeΔURrisultanosempremolto elevate in tutte le stagioni.

Dall’analisidellaqualitàdell’aria(appendice3)sievidenzianovaloridimaterialeparticolato(PM)moltoelevatointuttelesaleespositive.Daciòsievinceche,all’internodiquestastruttura,nonc’èfiltraggioericircolod’ariael’impiantodiclimatizzazionepresentenonvieneattivatoinmodocostante e continuo creando queste forti oscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa mettendo a regime l’impianto di climatizzazione presente e tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi. Perquantoconcerneilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella13,ilivellidicontaminazioneregistratinellesale2e6,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodi formulare un giudizio di idoneità della qualità dell’aria per la corretta conservazione delle opere espostenellesuddettesale.Nellasala5,invece,ilivellidicontaminazioneregistrati,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperfici, ad eccezione dei livelli di contaminazione dell’aria nel periodoprimaverile, peraltrodipocosuperiorealvaloresogliaconsiderato.Lacontaminazionemicrobicaèprevalentementebatterica,determinatadaspeciebattericheappartenentiaigeneriBacillus spp e Micrococcus spp chepotrebbeesseredeterminatadamaggiorafflussodivisitatorinelperiodoprimaverilerispetto

superficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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Figura 19:planimetriadelmuseodiTreviconindicatelesaleespositive.Primopiano(a),secondopianoechiesa(b)eterzopiano(c).

Figura 20:andamentoannualediTeURnel1°pianodelmuseodiSanFrancescoaTrevi.

( ) ( ) ( )

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Tabella 12:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealcomplessomusealediSanFrancesco a Trevi.

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate AutunnoTm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 7 15.4 13.4 19.5 7.6 25.0 6.2 16.7 10.5

Sala 2 13.7 12.2 19.3 9.6 24.6 6.2 15.7 27.0

Sala 5 12.3 19.1 18.9 10.4 26.1 7.6 15.4 11.6

Sala 6 12.6 21.9 19.4 12.3 26.9 9.2 15.5 12.0

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 7 47.0 37.1 59.5 47.7 57.8 44.5 60.1 32.5

Sala 2 51.5 17.6 59.8 17.0 57.7 19.3 63.2 15.4

Sala 5 58.6 57.5 62.1 29.9 54.9 36.3 69.1 29.8

Sala 6 58.1 56.6 60.7 27.4 52.6 34.8 69.1 34.0

Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 2 Autunno 8 / 25

Sala 5Autunno 2 / 25

Primavera 27 / 25

Sala 6Autunno 4 / 25

Primavera 10 / 25

SUPERFICI

Sala 5: Dipinto su tavola (Pintoricchio)

Autunno / 0,2 1

Primavera / 0,4 1

Sala 6: dipinto su Tavola (Giovanni di Corraduccio) Primavera / 0,3 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria: CFU/cm2.

Tabella 13:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)delcomplessomusealedi San Francesco a Trevi.

Tabella 14: valori di illuminamento registrati nelle sale del complesso museale di San Francesco a Trevi mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala 1 256.5 0.60

Sala 2 389.9 0.76

Sala 5 168.5 0.30

Sala 6 185.0 0.42

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a quello autunnale. Pertanto, allo scopo di prevenire rischi di contaminazionemicrobica delleopereesposte,siconsigliaaspirazionedellepolverinelperiodoautunnaleeprimaverileseguitadacontrollo microbiologico dell’aria. Inoltre si consiglia di ridurre l’umidità relativa dell’ambiente nel periodoautunnale.Relativamenteaivaloridiilluminamento,riportatiintabella14,confrontandoliconivaloriconsigliatidallanormativa(appendice2),siosservacheladosediluceannuale(LO)eilvaloremassimodiilluminamento(Emax)risultanosempresuperioriaquantoconsigliatodallanormativaUNI10829.L’andamentospettraledellatipologiadiilluminamentoregistrato,medianteunospettroradiomentro,perlesaleesaminatehaevidenziatolapresenzadiunaradiazionedifondodi tipo ambientale dovuta alla luce solare che penetra dalle finestre presenti negli ambienti inquestioneacuisisovrapponeun’illuminazioneartificialecondeipicchimoltointensia535,567,586,597e819nm.Quest’ultimosegnalecadendonella regionespettraledelvicino infrarossoindica che il tipo di illuminazione utilizzata nelle sale non possiede la schermatura per la radiazione infrarossa.Perl’illuminamentosiconsigliadischermarelalucesolarechepenetradallefinestreedi utilizzare lampade a basso wattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - MadonnaconBambinobenedicente,tavoladipintadiBernardinodiBettodettoPintoricchio- CrocifissoligneodelXIIIsecolosituatonell’absidedellachiesadiSanFrancesco.Tra queste opere d’arte vengono illustrati i risultati ottenuti per la tavola dipinta dal titolo “Crocifisso”lacuiimmagineèriportatainfigura21.Sitrattaditemperaeorosutavola(353x229,5cm)eseguitadalMaestrodellaCrocediTrevinel1315circa,ècollocatanellacappellaabsidalemaggioredellachiesadiSanFrancesco,issatasopraunatraveligneachetaglial’arcotrionfale del presbiterio.LagrandetavolasagomatarappresentaCristocrocifissoconunaaureolaaggettantecrucisegnata.Sullacimasacircolareèrappresentatol’EternobenedicenteeaipiedidellacrocesitrovaSanFrancescoappoggiatoalGolgotamentreconlemaniinpreghierasfioraipiedidiGesù.Sulletabelledeibracci lateralisonorappresentate lefigureamezzobustodeidolenti, laVergineasinistraeGiovanniadestra,mentreneltabellonesommitalecisonodueangelichevolano.Inimbideipersonaggisacrisonoottenuticonunapunzonatura,lastessacheritornalungotuttalacroce,mentreunmotivopuntinatorifiniscegliorlidellevesti.Lasuperficiepittoricadellatavolaèdecoratainognisuaparte,persinolacornice,unamodanaturaaduescalini,checorrepertuttoilperimetrodellasagomatura,èdipintaanchenelbordoesterno.Nella zona in basso delle braccia laterali e ai lati esterni del tabellone centrale si può notare una striscia continua decorata con nastri alternati rossi e azzurro sovrastati da unafinissimadecorazione a racemi d’argento. La stessa decorazione a nastri alternati rossi e azzurro continua

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate AutunnoTm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 7 15.4 13.4 19.5 7.6 25.0 6.2 16.7 10.5

Sala 2 13.7 12.2 19.3 9.6 24.6 6.2 15.7 27.0

Sala 5 12.3 19.1 18.9 10.4 26.1 7.6 15.4 11.6

Sala 6 12.6 21.9 19.4 12.3 26.9 9.2 15.5 12.0

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 7 47.0 37.1 59.5 47.7 57.8 44.5 60.1 32.5

Sala 2 51.5 17.6 59.8 17.0 57.7 19.3 63.2 15.4

Sala 5 58.6 57.5 62.1 29.9 54.9 36.3 69.1 29.8

Sala 6 58.1 56.6 60.7 27.4 52.6 34.8 69.1 34.0

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Figura 21:immagineinlucevisibiledelCrocifissoligneo.

Pagina seguenteFigura 22:immagineinlucevisibileeriflettografiainfrarossadiunparticolaredellaCroce.

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esiaffinanellapartebassadellatavoladovetroviamoSanFrancesco.Seppurlacriticanonabbiaancora individuato l’identitàche si celanell’anonimomaestroèunanimementeconcordenelconsiderarequest’operalasuapiùaltaespressionefigurativaedunodeicapolavoriassolutidellascuola spoletina del Trecento. In quest’opera si fondono mirabilmente i prodromi naturalistici della lezione giottesca di Assisi con l’espressionismo vivace e autentico che caratterizza l’intera scuola spoletina di questi anni. L’analisi, ancora in nuce, del corpus pittorico del maestro,sembra suggerire una conoscenza diretta della giottesca Leggenda Francescana nella Basilica Superiore datata intorno al 1312-13. Troppe sono infatti le assonanze tra la nostra Croce e la cultura toscanapresenteadAssisi inquestianni, inprimis lasuperbarealizzazione tecnicael’eccellente decorazione, che compareper la primavolta nella cultura spoletina e, che trovail suo modello più prossimo nel Cristo di Santa Maria Novella appreso dal Nostro nella croce affrescata nell’Accertamento delle stimmate ad Assisi. Si propone infatti una datazione di poco successivaagliaffreschideltransettonordedindividuabilenel1315circa[1,16].L’osservazione in luce radente mette in evidenza lo stato di conservazione precario della pel-licolapittorica,probabilmentedaricondurreallecondizioniambientalirisultatenonidoneeallaconservazione di questa tipologia materica. Sonovisibilisollevamenticonsolidatiinpassatoconcartagiapponeseeriattivatisi,sollevamenticon limitate cadute di colore concentrati lungo le commettiture delle assi.L’areapiùsofferenteèlapartecentraledelcorpoedelvoltodelCristo,chepresentasollevamentieunadiversamateriapittoricaprodottadaunrestaurobendocumentabilenell’areadeicapelli,benvisibilenellariflettografiainfrarossa(areechiare,nonassorbentiininfrarosso).Lacraquelurenellecampiturebludelleassidellacroceèfittaedintensa,mentreisollevamenticonsolidati emergono su nodi e difetti di legno e sui chiodi. Sono visibili le linee incise per delimitareledorature,cosìcomeletraccediriportodamodelli.Sono evidenti le punzonature che bordano la cornice aggettante dell’intera croce e quelle che definisconoleaureoledelCristo,deisanti,degliangeliedellaVergine.AppareleggermentearilievoladoraturaamissionecheimpreziosisceilperizomadiCristo,cosìcomeèpreziosaeinteressanteladecorazioneflorealeeagiralirealizzataagraffitocheinscrivelafiguradiCristo.Ilsupportononpresentasegniattividiattacchidiinfestazionidinaturabiologica(tarli).Degrado rilevato:- Sollevamenti- Cadute di colore- Craquelure.La tavola è costituita da una preparazione a base di gesso e colla sopra la quale è stata stesa un’imprimitura a base di biacca (tabella 15). L’immagine all’IR (figure 22-23) evidenzia una costruzione del disegno preparatorio con linee e contorni marcati, quasi incisori, seppure dal tratto delicato, tanto da suggerire il riporto da un modello di bottega. Analizzando nel dettaglio questa immagine si rileva un interessante pentimento o meglio ‘riaggiustamento’

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Figura 23:riflettografiainfrarossadiunparticolaredellaCroce.

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tra il disegno preparatorio e la stesura pittorica finale (figura23).L’artista,siaperlosfondodellacrocecheperilmantodellaVergineelavestedelSanto,hautilizzato come pigmento blu l’azzurrite, impiegata sopra uno strato a sacrificio di indacomiscelatoabiacca.PeridettaglirossidellaCroce,perilsangue,eperlavestedellaMadonnavieneimpiegatoilcinabro,avoltemiscelatoaterreperletonalitàpiùscurecomeperilsaiodiSanFrancesco.PerlefiguredegliangelieilmantodiSanGiovanniilpittoreutilizzaunalaccarossadiorigineanimalemiscelataabiacca(tabella15).Gli incarnati sono stati eseguiti con una miscela di cinabro e biacca.Si rileva inoltre la presenza diffusa di ossalato di calcio derivante probabilmente dal degrado di unmaterialedinaturaproteica,daattribuireoadunrestauromoltoanticooall’alterazionedellegante originario.Le indagini sopra illustrate sono antecedenti all’ultimo restauro eseguito in occasione della mostra“FrancescoelaCroceDipinta”(Perugia-GalleriaNazionaledell’Umbria30ottobre2016-29gennaio2017).

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso),

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di

colore biancoBiacca

Campiture di colore bluPresenza di Cu sulle campiture originali Azzurrite

Indaco

Campiture di colore rosso

Presenza di Hg Cinabro

Presenza di Pb, Ca Lacca animale

Campiture di colore giallo/marrone

Ca, Pb, Hg, Fe, Si (Ti/Ba, K, Mn, Cu)

Campiture dorate Presenza di Au

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Materiale organicoSegnali riconducibili

ad una componente lipidica ed ad una resina

Materiali di degrado Ossalato di calcio

Tabella 15: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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La Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello ospita opere di proprietà del Comune di Spello e della parrocchia di Santa Maria Maggiore unite a quelle di alcuni privati e della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona che negli anni hanno eletto il civico museo come sede espositive per le proprie opere d’arte. Attualmente ha sede nello storico Palazzo dei Canonici (1552)edificioincontinuitàconlachiesadiSantaMariaMaggiore.L’originariacostituzionedelmuseosideveaDonLuigiPomponi,prioredellaCanonicadiSantaMariaMaggiorechenel1916,iniziòlaraccoltadeglioggettid’artepiùpreziosi,raggruppandoliinchiesanellaCappelladelSalvatore.QuattroannipiùtardiilComunediSpelloelaCongregazionediCaritàaffidaronoprovvisoriamente la custodia delle opere d’arte di loro proprietà al priore Pomponi. Questo trasferimento delle opere d’arte di proprietà del Comune alla Collegiata comportò la costituzione del primo nucleo della raccolta che poi darà vita al museo cittadino.Nel corso degli anni ottanta si riaccende a Spello il desiderio culturale e l’interesse per la città ed ilsuopatrimoniochespingeilComunediSpello,ladiocesidiFolignoelaparrocchiadiSantaMaria Maggiore ad unirsi per affrontare l’ambizioso progetto dell’apertura al pubblico di un museo cittadino; per questo nel 1988 si costituisce l’Associazione Pinacoteca Civica di Spello conlapartecipazionedelle tre istituzioni,ponendocomesededellaPinacotecailPalazzodeiCanonici. Lapianificazione scientifica risale ai primi anni novanta, è stata curata dal Prof.AlessandroMarabottini Marabotti della Facoltà di Lettere di Perugia. Nel1994laPinacotecaaprealpubblico,adunannodidistanzarisaleinvecelapubblicazionedelprimoCatalogoscientificodellaPinacotecadiSpellocuratodallostessoMarabottiniedatoalle stampe nell’ambito del Sistema Museale Regionale.La collezione conta attualmente più di cento opere tutte di pregiata fattura e testimonianza della fervidaattivitàartisticalocaleestranieramagistralmentetradottainoggettidifineoreficeria,paramentisacri,sculturaligneapolicromaedipintisutavola,telaeaffreschistaccati.AlprimopianodiPalazzodeiCanoniciilpercorsodivisitasiarticolainsettesale,oveleoperesono ordinate secondo un criterio cronologico che consente anche di rilevare i rapporti intercorsi nei secoli fra Spello e gli altri centri artistici umbri a cominciare da Spoleto per poi proseguire conPerugiaeFoligno.DirilevanteinteresselaMadonnaligneascolpita(iniziXIIIsecolo),ilCrocifisso-DepostodegliinizidelTrecento,laCroceAstileinargentodoratorealizzatadaPaoloVanni nel 1398, a cui si è recentemente aggiunta l’altra croce capitolare della chiesadiSanLorenzoMartire, ilGonfalonedellabottegafolignatedeiMazzaforte(conattivitàdiNiccolòdiLiberatoredettol’Alunno),laMadonnadelRosariodiAscensidonioSpaccaeunaseriedidipintidicaratterecontroriformatodelseneseMarcantonioGrecchi,ilReliquiariodiSanFelicein argento e lapislazzuli opera del folignate Francesco Salvini.Una menzione particolare è doverosa per il dipinto Madonna con Bambino attribuita al PintoricchiopoiadAndread’AssisidettoIngegnolacuivicendastoricaeconservativaèstata

3.5 PINACOTECA CIVICA E DIOCESANA DI SPELLO

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moltoarticolata.Dopoilfurtodel1970l’operaètornataaSpellonel2004edoggièconservatanella sala insieme al trittico attribuito al Maestro dell’Assunta d’Amelia e al bellissimo gruppo della Madonna in trono col Bambino tra San Girolamo e San Bernardino.IlnuovoallestimentodellaPinacoteca,resosinecessarioaseguitodeilavoridiristrutturazionepost terremoto del 1997, prevede l’estensione del museo alle nuove sale espositive, detteSaleMedievali, doveverrà collocata la sezionedi arte contemporanea compostadalleoperediBenvenutoCrispoldi, pittore spellano attivo tra il 1886 ed il 1923dadipinti di artisti delNovecento,dapreziosiparamentisacri,Crocifissi ligneiedaun’areadedicataadesposizionitemporanee e attività didattiche.

Indagini ambientali

Nella Pinacoteca Civica e Diocesana di Spello le indagini ambientali sono state condotte sia mediantel’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratiivaloriditemperaturaeumiditàrelativa,cheattraversolastazionemicro-meteodescrittanelcapitolo2.Perlapinacotecaidatitermo-igrometrici sono stati forniti dal comune di Spello che monitora alcune sale mediante dei termoigrografi.Alcunidatalogger,invece,surichiestadelcomune,sonostatiposizionatipercircaunanno (marzo2016-marzo2017) in tre saledell’alanuovadelmuseoattualmenteutilizzatasolopermostretemporanee.Mediantelastazionemicro-meteoèstataeffettuataun’analisidellaqualità dell’aria su tutte le sale museali della sola pinacoteca includendo anche la biglietteria nella stagioneprimaverileeautunnaleedèstatamonitorataanchelatipologiadiilluminazionepresentenellastrutturamusealeattraversounospettroradiometro.Infigura24siriportalaplanimetriadelmuseo con le salemonitorate. Contemporaneamente ai campionamenti ambientali, tramite lastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenellastagioneautunnaleeprimaverile1,sono state effettuate anche indaginimicrobiologiche sia aeree che di superficie deimanufattiartistici.Infigura25siriportailprofilomicroclimaticoannualedelmuseo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativa piuttosto accentuata tra estate e inverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiTeUR,riportatiintabella16,inrelazioneaivaloriconsigliati

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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dallanormativainbasealletipologiematerichepresentinellapinacoteca(appendice2),sievincequanto segue:- ivaloridiTmisuratinelle4stagioninellesale2,3e5nonrientranoneilimitistabilitidalla

normativaeccettocheinestate,mentreperlaURivalorimedisembrerebberorientrarenelrange riportato dalla normativa;

- per la sala 4 i valori di T misurati nelle 4 stagioni non rientrano nei limiti stabiliti dalla normativaeccettocheinestate,mentreperl’umiditàrelativaivaloriregistratinelle4stagionirisultano sempre al di sotto dei valori riportati dalla normativa;

Figura 24:planimetriadelmuseoCivicocomunalediSpelloconindicatelesaleespositivedellapinacoteca(a)edell’alanuova(b).

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Figura 25:andamentoannualediTeURnellapinacoteca(inalto)edell’alanuova(inbasso)delmuseoCivicocomunaledi Spello.

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- Perquantoconcernel’alanuovadelmuseoivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportatiintabella13sievidenziache:

- ivalorimedidi temperaturasonoabbastanzaconformi,eccettoper ilperiodoinvernale,aquantoriportatodallanormativaperquantoconcerneopereinlegnodipintoetela,mentrei valori medi di umidità relativa rispondono a quanto richiesto dalla normativa per quanto riguardaopereinlegnodipintomanonsonoidoneiperoperesutela,sucarta,pergamena,fotografie,metallieleghe,vetri,ceramiche,porcellaneetessuti;

- le escursioni termiche e igrometriche rilevate nelle 3 stanze monitorate risultano sempre molto elevate.

Le indagini sullaqualitàdell’aria (appendice3) eseguite tramite la stazionemicro-meteoal-l’internodellastrutturamuseale,rapportateaicampionamentiinesterno,nonhannoevidenziatopeculiarità legate aproblemidi “infiltrazioni”di inquinanti dall’esterno.Da tutte le indaginiambientali effettuate si denota che all’interno della pinacoteca l’impianto di riscaldamento non viene attivato con valori costanti e in modo continuo creando queste oscillazioni della temperatura.Perquantoconcernel’umiditàrelativalapresenzadiumidificatori,anchesesoloinalcunesaledellapinacoteca,sembrerebbesufficientearegolareinmodocostanteilparametroigrometrico,manelcaso della sala 4 andrebbero riviste le impostazioni attuali dato che l’umidità relativa risulta sempre al disottodeilimiticonsigliatidalladirettiva.Relativamenteall’alanuovadelmuseo,dedicataamostretemporanee,inbaseairisultatiottenutiperTeURsiconsigliadiistallaree/ometterearegimeilsistemadi climatizzazione onde evitare forti escursioni termoigrometriche a cui potrebbero essere sottoposte le opere esposte anche temporaneamente. Inoltre si consiglia di monitorare, tramite dispositiviappositi,letresaleinquestionespecialmenteinoccasionedimostretemporanee.Ilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoillustratiintabella17,haregistratolivellidicontaminazionenegliambienticontrollatidellesale2e3,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentendodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperfici.Perquantoconcernelasala4,inveceilivellidicontaminazioneregistratinell’ambiente,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodi formulare un giudizio ottimo della qualità dell’aria mentre sono stati registrati alti livelli di contaminazionemicrobicadellesuperficinelperiodoautunnale.LacolonizzazioneprevalentementefunginaèdeterminatadaspecieappartenentialgenereAlternaria spp, Aspergillus spp., Scedosporium spp, e Paecilomyces spp. Dal confronto con i risultati primaverili, la colonizzazione registrata in autunno sembrerebbe determinata da specie aerodisperse. Questo dato è anche avvaloratodall’isolamento dalle superfici di specie fungine diverse (in particolare specie diCladosporium spp.)daquelleidentificateneicampioniautunnali.Perlasala5ilivellidicontaminazioneregistratinell’ambientecontrollato,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimo della qualità dell’aria. Sono stati invece registrati alti livelli di contaminazione microbica dellesuperficisolonelperiodoautunnale.Lacolonizzazioneprevalentementefunginaèdeterminatada specie appartenenti al genere Alternaria spp, e Scedosporium spp. Dal confronto con i risultati primaverili, la colonizzazione registrata in autunno sembrerebbe determinata da specie aerodisperse.

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TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Pinacoteca Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 2 14.3 / 17.6 / 24.8 / 17.3 /Sala 3 5.3 / 11.0 / 19.5 / 9.1 /Sala 4 7.9 / 13.3 / 21.3 / 9.9 /Sala 5 15.4 / 17.3 / 21.2 / 17.5 /

Ala Nuova

Sala 1 13.4 15.5 18.9 7.4 25.2 4.3 17.2 10.1Sala 2 13.8 4.6 19.3 7.4 25.5 4.6 17.4 9.7Sala 3 15.7 4.9 20.0 8.0 25.7 4.8 18.0 8.3

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

Pinacoteca URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 2 57.4 / 57.7 / 49.3 / 54.0 /Sala 3 49.5 / 52.1 / 43.2 / 47.7 /Sala 4 40.9 / 41.4 / 36.5 / 43.1 /Sala 5 43.8 / 49.9 / 46.1 / 44.2 /

Ala Nuova

Sala 1 61.5 27.9 66.7 20.7 63.5 24.0 63.7 20.4Sala 2 60.1 9.6 65.0 14.7 62.5 26.0 62.8 18.4Sala 3 53.2 13.5 61.8 16.4 60.9 27.0 60.3 24.0

Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 2Autunno 22 / 25

Primavera 26 / 25Sala 3 Autunno 6 / 25

Sala 4Autunno 25 /

Primavera 8 / 25

Sala 5Autunno 17 / 25

Primavera 7 / 25

SUPERFICI

Sala 3: Dipinto su tavola (Mazzaforte) Autunno / 0.5 1

Sala 4: statua lignea policroma “Madonna della Spella”

Autunno / 1.7 1

Primavera / 1.0 1

Sala 5: dipinto su tavola “Cantoria” (Z. di filippo Mazzola) raffigurante

il Cristo

Autunno / 1.15 1

Primavera / 0 1

Sala 5: dipinto su tavola “Cantoria” (Z. di filippo Mazzola) raffigurante

S. AndreaAutunno / 0.17 1

Sala 5: dipinto su tavola “Cantoria” (Z. di filippo Mazzola) raffigurante

S. PietroAutunno / 0.23 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria: CFU/cm2.

Tabella 16:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseoCivicocomunalediSpello.

Tabella 17:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)del.museoCivicocomunalediSpello.

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Alloscopodiprevenirerischidideterioramentodelmanufattoadoperadispeciefungine,siconsiglianel periodo autunnale una accurata aspirazione delle polveri nella sala 4 e 5. Per quanto concerne l’illuminamento,dall’analisidell’andamentospettraledellatipologiadiilluminazioneregistrataintutte le sale museali monitorate si evidenzia la presenza predominante di un sistema d’illuminazione artificialeconpicchia453,535e590nmmoltointensi.

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - CrocifissioneeincoronazionedellaVergine,temperasutavola,ditticodiColaPetrucciolidel

XIVsecolo- Crocifissione,dipintosutavoladelMazzafortedelXVsecolo- MadonnadellaSpella,sculturaligneadipintadelXVIsecolo,autoreignoto- Cristobenedicente,dipintodellacantoriaprovenientidallachiesadiSantaMariaMaggiore,

dipintisutavoladelXVIsecolodiZaccariadiFilippoMazzola- SanPietro,dipintodellacantoriaprovenientidallachiesadiSantaMariaMaggiore,dipintisu

tavoladelXVIsecolodiZaccariadiFilippoMazzola- Sant’Andrea,dipintodellacantoriaprovenientidallachiesadiSantaMariaMaggiore,dipinti

sutavoladelXVIsecolodiZaccariadiFilippoMazzolaTra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per la“Cantoria - Cristo Benedicente tra gli apostoli Pietro, Andrea, Bartolomeo, Simone, Tommaso, Giovanni, Matteo, Filippo, Giacomo Maggiore e Giacomo Minore -dipintadaZaccariadiFilippoMazzolanellaprimametàdelXVIsecolo,ecollocatanellaSalaVdellaPinacoteca(figura26inalto).Sitrattadei frammenti della smembrata cantoria cinquecentesca dell’organo di Santa Maria Maggiore. LamancanzadellaseriedeidueapostolidinomeGiuda(GiudachiamatoTaddeo,fratellodiGiacomoMinore,eGiudaIscariota)puòdipenderesiadalfattocheperiltradimentodell’IscariotailnomeGiuda,dachiunqueportato,avevaunsuonoinfamante,siaperchéleduefigurepotevanooccupare i lati brevi della cantoria e per qualche ragione andarono perdute durante o dopo lo smontaggio.La prima notizia dell’esistenza dell’organo e quindi della cantoria si ha nella visita pastorale alla chiesadiSantaMariaMaggiore,datata30settembre1610eadoperadelcardinaleBarberini,vescovodiSpoletoefuturopapaUrbanoVIII.Purtropponeirendicontidellavisitapastoralenonvengonodescrittiglioggettidinostrointeresse,nétantomenovengonomenzionatil’autoreolabottega che realizzarono l’organo. Le prime interessanti indicazioni sul possibile autore dei dipinti le dobbiamo all’Urbini che nel 1896 attribuisceidipintidellacantoriaalmaestroZaccariadiFilippoMazzola,figliod’arteefratellodi Francesco più noto come “il Parmigianino”. Entrambi provengono dalla bottega di famiglia lacuiattivitàèdocumentataaParmaalmenoapartiredall’ultimodecenniodelQuattrocento,in

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Fig. 26: immagine in luce visibile (in alto) della “Cantoria - Cristo Benedicente e gli apostoli Pietro, Andrea, Bartolomeo, Simone, Tommaso, Giovanni, Matteo, Filippo, Giacomo Maggiore e Giacomo Minore di Zaccaria di Filippo Mazzola. Tempere su tavola entro incorniciature architettoniche lignee dipinte e dorate (101 x 50 cm ciascuno, Cristo, San Pietro e Sant’Andrea - 101 x 102 cm ciascuno coppie degli altri apostoli). Immagine dell’opera in infrarossa falso colore (IRFC), (in basso).

Pagina seguenteFigura 27:immaginiinfluorescenzaUVdialcuniparticolaridelCristo.

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particolarelaculturafigurativadelpadreFilipposicaratterizzavadaunaformazionesuimodellitardogotici lombardi che si apriva alla pittura veneziana contemporanea. Recenti studi attestano l’attivitàdiintagliatoreinUmbriaalmenoapartiredal1525,sièipotizzatocheZaccariasifossericavatounospecificoruoloall’internodellabottegafamiliare,specializzandosisoprattuttoneilavoridiebanisteriascolpitaedipinta.ÈdocumentatoaPerugiaeaFoligno.ASpello,Zaccariarisulta rintracciabile in documenti datati 1525 per la decorazione della cappella esterna della chiesadiSantaCroce,annessaall’omonimoospedaleegestitadallaConfraternitadiSantaMariadellaMisericordia.Allafinediquestoannodovetteeseguireladecorazionepittoricadell’organoedell’annessacantorialigneaperlacollegiatadiSantaMariaMaggiore,comesievincedaunamemoriadel1749,chericordaunpagamentoperquestacommittenzaatale«maestroZaccheriapittore»[17].L’analisi dello stato di conservazione e tutte le altre indagini diagnostiche hanno interessato le tretavolecentralidellaCantoriaeprecisamentequellecherappresentanoilCristo,SanPietroeSant’Andrea.Ilsupportointutteetreletavole,probabilmenteacausadellosmontaggioedellosmembramento,presenta danni alle incorniciature lignee e diverse fenditure; inoltre si possono notare vecchi attacchidiinsettixilofagi,tarli,chenonrisultanoalmomentoattivi.IlsupportodelSanPietroinparticolareèinteressatodaunafendituralongitudinalechedivideinduel’interopannelloecheèstatarestaurataintegrandolaconunlistellodiligneo.L’analisi conservativa della materia pittorica non può non rilevare la frammentarietà delle decorazioni pittoriche e delle dorature di tutte le incorniciature: sono infatti ben evidenti i segni dello smembramento con importanti mancanze. L’osservazione diretta con luce radente della pellicola pittorica ha evidenziato un importante spessore della vernice protettiva a dimostrazione di come sia stato più volte verniciato senza effettuare la rimozione della vecchia vernice. A luce radente sono infatti ben visibili differenti volumetriesuperficialiasecondadicomelediversevernicisisonolegateehannoreagitotradiloro e con il pigmento sottostante. La superficie pittorica è inoltre interessata da depositi di polvere superficiale mediamentecompattaedinfiltrataepressochéomogeneamentedistribuitaintuttietreipannellidipinti.In tutte e tre le tavole sono presenti piccoli sollevamenti e cadute sia di pellicola pittorica che di preparazione,inparticolarenelvoltodiSant’Andrea,nelcolloenelvoltodelCristoenellavesterossadelSanPietro,doveèparticolarmenteevidenteunaestesacraquelurechehaprovocatounaperdita importante di materia pittoricaDegrado rilevato:- Cadute di colore - Fenditure - Craquelure- Ritocchi.

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Attraverso l’osservazionecon la luceUV(figura27)è statopossibilemettere inevidenza learee che sono state interessate da successivi interventi di ridipintura e mostrare la presenza di unostratosuperficialedivernicedaattribuirsimoltoprobabilmenteadunrecenteinterventodirestauro.Lariflettografiainfrarossaelasuarielaborazionegraficaininfrarossofalsocoloremettonobeneinevidenzaisuccessiviinterventidiridipintura(figura26inbasso).Letonalitàblueverdi,comeadesempiolevestidiSanPietroeAndrea,cherimangonoscureinIRFC,suggerisconol’utilizzodiunpigmentoabasedirame.Leareebludellosfondo,dellacorniceedellaparteinferioredeipannelli contenenti i nomi dei santi che virano al rosso nelle immagini in IRFC suggeriscono lapresenzadiunbludirestauroabasedicobalto(comeconfermatodallemisurepuntuali).Letonalità rosse che appaiono di un giallo intenso in IRFC suggeriscono l’utilizzo di un pigmento inorganico(mantodelCristobenedicente).L’opera è costituita da una preparazione a base di gesso e colla sopra la quale si trovaun’imprimituraabasedibiacca(tabella18).L’artistaperlavestedeiSantihautilizzatocomepigmento blu l’azzurrite. Le successive integrazioni di colore sono state effettuate con un blu a

Aree di interesse TECNICA D’INDAGINEXRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), carbonato di calcio

Gesso, carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisiBiacca

sulla maggior parte dei punti di analisi

Biacca

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture

di colore biancoBiacca

Campiture di colore blu Presenza di Cu Azzurrite

Presenza di Co Blu di cobalto

Indaco

Campiture di colore rosso

Presenza di Hg Cinabro

Presenza di Ca, Fe, K, Si, Mn Caolino Ocra

Campiture di colore giallo

Presenza di Pb e Sn

Presenza di As Orpimento

Campiture dorate Presenza di Au e aumento dei segnali relativi al Fe

Incarnati Presenza di Hg e Pb Biacca Biacca, cinabro

Campiture di colore verde

Presenza di Cu, Pb, As, Ca, Fe, Sr (Ti/Ba, K, Mn, Si)

Materiale organico

Resina acrilica (tipo paraloid), resina vinilica,

ossalato di calcio

Tabella 18: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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base di cobalto. La presenza dei segnali dell’indaco fanno presupporre la presenza di uno strato asacrificiodiindacosottoquellodiazzurrite.Ilpigmentorossoutilizzatoèilcinabro,avoltein mescolanza con terre rosse per ottenere tonalità più scure o mescolato con pigmenti gialli (orpimentoegiallodipiomboestagno)perotteneretonalitàpiùcalde(tabella18).Lemisureeffettuatesullosfondo(tabella18)evidenzianolapresenzadiorodatoamissionesuunapreparazioneabasediterrarossa(bolo).Gliincarnatisonostatieseguiticonunamisceladicinabro,terrerosseebiacca.Perletonalitàverdil’artistahautilizzatounpigmentoabasedirame,ossiaounamalachiteounazzurritemescolataadelleterregialleedall’orpimento(tabella18).NelletavoleraffigurantiSanPietroesant’Andreasiosservalapresenzadiffusadiunaresinaacrilica e degli ossalati di calcio, probabilmente provenienti dal degrado di unmateriale dinaturaproteica.SolonellatavolacentraleraffiguranteCristobenedicentesiosservanoisegnaliriconducibiliallapresenzadiun’ulterioreresinadi tipovinilico(probabilmentedovutaadunrecenterestaurochehainteressatosoloquestatavola?)(tabella18).Inoltresolosuquestatavola,traquelleesaminate,sisonoriscontratilivellidicontaminazionebiologicanontrascurabili.Ladiffusa presenza di queste resine sintetiche impedisce di fornire informazioni relative al legante originario.

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Ilmuseohasedeall’internodelsettecentescoPalazzoCollicola,unedificiodiproprietàcomunale,nelcentrodellacittà,giàappartenutoall’omonimafamigliacheebbeesponentiillustriinambitoscientifico,ecclesiasticoepolitico.Strutturatosutrelivelliprincipali,oltrealpianoseminterratoeallesoffitte,siaffacciadaunapartesuquellacheeralapiazzaprivatadellafamiglia,edall’altrasuuncortileinternocongiardinoall’italiana.Ristrutturato completamente ha assunto, a partire dal 2000, una funzione museale moltodiversificata,enelleoltrecentosaleaccoglielecollezionicomunali.AlpianoterrenoècollocatoilMuseodiartemodernaecontemporaneaintitolatoaGiovanniCarandente,checonstadioperedelPremioSpoleto,dibozzettidellamostra“Spoleto1962.Sculturenellacittà”,edelladonazioneCarandente.Alpianonobile, riallestitoconarrediesuppellettilioriginari,unappartamentogentilizioconfunzionidirappresentanzaedunaQuadreriacondipintidalXVsecoloaiprimidelNovecento.Un salone a doppia altezza con attigua cappella, una Galleria dipinta, i soffitti a cassettonicaratterizzanogliambienti,untempoarricchitidacinquesplendidiarazzidellaReginaCristinadiSvezia,oraindepositoinattesadiricollocazione.Inun’aladelpianoèlaBibliotecaspecializzatainartecontemporanea,contrentamilavolumi.L’ultimolivelloèriservatoalleesposizionitemporaneeedassume,pertaleragione,unaspettomoltomutevole dato dalla presenza periodica di opere e di artisti contemporanei sempre differenti.

Indagini ambientali

Nel museo di palazzo Collicola a Spoleto le indagini ambientali sono state condotte sia mediante l’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequellidiilluminamento,cheattraversolastazionemicrometeodescrittanelcapitolo2.Alcunidataloggersonostatiposizionatipercircaunanno(marzo2016-marzo2017)inquattrosale del museo Carandente selezionate in base alle indicazioni fornite dai responsabili museali e alletipologiematericheivipresenti.Conlastazionemicro-meteoèstataeffettuatasiaun’analisidellaqualitàdell’ariasullesaledelmuseoCarandenteedelPianoNobiledelpalazzo,includendoanchelabiglietteriaeleareediaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagioneprimaverileeautunnale,siaun’indaginesullatipologiadiilluminazionepresentenelmuseo Carandente e nel Piano Nobile di palazzo Collicola attraverso uno spettroradiometro. In figura28si riporta laplanimetriadelmuseocon le salemonitorate.Contemporaneamenteaicampionamentiambientali,tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenella stagione autunnale e primaverile1, sono state effettuate anche indaginimicrobiologiche

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisuredi

3.6 MUSEO CARANDENTE PALAZZO COLLICOLA DI SPOLETO

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siaaereechedisuperficiedeimanufattiartistici.Infigura29siriportailprofilomicroclimaticoannuale del museo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativapiuttostoaccentuatatraestateeinverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportati in tabella19, in relazioneaivalori consigliatidallanormativa inbasealle tipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nella sala 3 i valori medi stagionali di T rientrano nei limiti imposti dalla normativa per

tutte le tipologie materiche esposte in questa sala mentre i valori di umidità relativa risultano idonei solo per le tele dipinte mentre per i manufatti metallici non sono idonei perché troppo alti eccetto che nel periodo invernale;

- nella sala 5 i valori medi stagionali di T rientrano nei limiti imposti dalla normativa per tutte le tipologie materiche esposte in questa sala mentre i valori di umidità relativa risultano idonei solo per il legno anche dipinto e non rientrano invece nei limiti per quanto riguarda i metalli,lefotografieeleteledipinte;

- nella sala 9 i valori di T registrati risultano idonei alla conservazione delle diverse tipologie materiche esposte nella sala in questione mentre i valori di umidità relativa risultano conformi allanormativasoloperquantoriguardalaconservazionediteledipintienonsonoidonei,invece,perlaconservazionedidipintisusupportocartaceoematerieplastiche;

- nella sala 12: i valori di T registrati risultano idonei alla conservazione delle diverse tipologie matericheespostenellasalainquestione,ivaloridiumiditàrelativanonsonoidoneiperlaconservazione dei metalli tranne che nel periodo invernale mentre risultano conformi alla normativa per quanto riguarda la conservazione di disegni, acquerelli, pastelli e simili susupporto cartaceo eccetto che nel periodo invernale;

- analizzandoleescursioniigrometrichestagionali(ΔUR)siregistranovariazionidiumiditàrelativa molto elevate nelle 4 stagioni.

Dalle indaginimicro-meteo (appendice3)effettuate sianelmuseoCarandentechenelpianoNobiledelpalazzoivaloridiozonoedelparticolato(PM),rapportatiaidatirilevatiinesterno,risultano sempre elevati. Daquesti risultati si evincechenonc’è ricircolodell’aria che risultapocofiltrata in tutto ilcomplesso museale. Inoltre l’impianto di riscaldamento presente non viene attivato con livelli

interventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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Figura 28:planimetriadelmuseoCarandente(a)edelPianoNobile(b)alpianoterraealprimopianorispettivamentedipalazzo Collicola a Spoleto.

costanti e in modo continuo creando queste forti oscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno e auspicabile mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa mettendo a regime l’impianto di riscaldamento presente integrandolo, se possibile, con unsistema che permetta di regolare anche l’umidità relativa. Inoltre sarebbe opportuno tenere sotto

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Figura 29: andamento annuale di T e UR nel museo Carandente di Palazzo Collicola a Spoleto.

Tabella 19:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseoCarandentediPalazzoCollicola a Spoleto.

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 3 19.9 3.5 20.6 5.5 25.8 3.7 20.8 5.7

Sala 5 20.1 3.8 20.0 4.9 25.1 4.1 20.5 5.7

Sala 9 18.6 4.4 19.8 4.8 25.1 4.4 19.5 5.8

Sala 12 19.0 4.5 19.6 4.0 24.8 4.7 19.7 6.1

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala 3 34.8 26.7 53.8 36.5 53.3 32.2 49.1 39.3

Sala 5 37.5 26.9 57.6 32.1 58.8 32.4 52.9 39.2

Sala 9 33.5 28.2 50.2 33.7 50.3 26.2 47.7 32.8

Sala 12 37.0 28.3 55.2 34.4 55.5 32.1 51.5 37.7

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Tabella 20:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)del.museoCarandentediPalazzoCollicola a Spoleto.

Tipologia di prelievo

Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 5Autunno 12 / 25

Primavera 14 / 25

Sala 6Autunno 6 / 25

Primavera 13 / 25

Sala 9Autunno 3 / 25

Primavera 17 / 25

Sala 12Autunno 5 / 25

Primavera 4 / 25

Sala rossaAutunno 10 / 25

Primavera 6 / 25

CappellaAutunno 7 / 25

Primavera 4 / 25

Sala Bric à BracAutunno 3 / 25

Primavera 4 / 25Sala Pranzo Autunno 5 / 25

SUPERFICI

Sala 5: metallo dipinto (Calder)Autunno / 0.5 1

Primavera / 0.9 1

Sala 9: dipinto su tela (Consagra)Autunno / 0.2 1

Primavera / 0.2 1

Sala 12: dipinto su tela (Turcato)Autunno / 0 1

Primavera / 0.3 1

Sala rossa: dipinto su tavola (Raffaello)

Autunno / 0.3 1Primavera / 0.2 1

Sala Bric à Brac: dipinto su tela (Barbieri)

Autunno / 0.1 1Primavera / 0.2 1

Sala Pranzo: dipinto su tavola (Giovannonofrio) Autunno / 0.2 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria : CFU/cm2.

Tabella 21: valori di illuminamento registrati nelle sale del museo Carandente mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala 3 230.7 0.75

Sala 5 290.7 0.46

Sala 9 854.4 1.37

Sala 12 73.1 0.19

controllo questi parametri termo-igrometrici mediante dispositivi appositi. Per quanto concerne ilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella20,nellesalemonitoratealmuseoCarandenteealPianoNobilediPalazzoCollicolailivellidicontaminazioneregistrati,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’aria e delle superfici. Relativamente ai valori di illuminamento, riportati in tabella 21,

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confrontandoli con i valori consigliati dalla normativa (appendice 2), si osserva che la dosediluceannuale(LO)risultasempreoltreilvaloreconsigliatodallanormativaUNI10829pertuttelesaleeccettocheperlasala12mentreilvalorediilluminamentomassimo(Emax)risultasempre decisamente superiore a quanto consigliato dalla normativa UNI10829. L’andamento spettraledellatipologiadiilluminamentoregistrato,medianteunospettroradiometro,perlesale3,5,9e12delmuseoCarandenteeperlesaledelPianoNobiledelpalazzo(pranzo,bricàbrac,rossaecappella)rilevalapresenzaprevalentediluceditipoambientaleconunapiccolapartediilluminazionedovutaaluceartificiale(bandaa480,550e636nm).Perl’illuminamentosiconsigliadiadottareunsistemadioscuramentodellefinestrepresentinelpalazzoinmododalimitare il più possibile la penetrazione di luce solare e l’utilizzo di lampade a basso wattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - Standingmobile1974,metallodipintodiAlexanderCalder- Festanotturna1952,dipintosuteladiGiulioTurcato- Senzatitolo1985,dipintosuteladiPietroConsagra- ElsadeGiorgi1947,ceramicapolicromainvetriatadiLeoncilloLeonardi- SanGiorgioeildrago,dipintosutavolaattribuitoaRaffaello- Laspezieria,dipintosutavoladiPaoloAntonioBarbieri- Adorazionedeipastori,dipintosutavoladiGiacomodiGiovannofrio.Tra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per il dipinto su tavola dal titolo “Adorazione dei pastori” dipinta da Giacomo di Giovannofrio nel 1517 e collocata nella saladapranzodelpianoNobilediPalazzoCollicola(figura30).L’operaèespostadal2010nellaQuadreriadiPalazzoCollicola,provenientedallaPinacotecacomunalediSpoleto. Inoriginenella chiesadiSanFrancescoaNorcia, nella cappelladellafamigliaLocci,committentedellatavolacherimasenellacollocazioneoriginariafinoal1823.Unaiscrizionenellaparteinferioresinistra,resaleggibiledauninterventodirestauro,hachiaritoladatazioneelevicendedell’opera,riportandoilnomedell’autore,GiacomodiGiovannofrio,el’anno1517,oltrealcommittente,CostantinoLocci,unfacoltosocommerciantedi pellami. L’autorerisultaappartenereallafamiglianursinadegliIucciaroni,attivoinsiemeal fratello Giovan BattistainValnerina(SanSalvatoreaCampi,Sant’AgostinoaNorcia,percitareleprincipalicommissioni).IspiratoallecomposizionidelloSpagnadianalogotema,inparticolareallaNativitàdellaSpinetaaTodi,oraaiMuseiVaticani,edaquellacommissionatadallafamigliaAncaianiperSanPietroinValleaFerentillo,oggiaBerlino,senediscostaperillinguaggiopersonaleelavenaspiccatamentenarrativa.Dietroilgruppoprincipaleinprimopiano,rappresentatofraduequintesceniche,sidisponeilnutritogruppointornoaiMagi,cuicorrispondonosimmetricamente

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Figura 30: immagine in luce visibile dell’Adorazione dei pastori dipinto da Giacomo di Giovannonofrio.

Pagina seguenteFigura 31:immagineinluceUVeriflettografiainfrarossadiundettagliodell’Adorazionedeipastori.

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in alto i tre angeli reggicartiglio inneggianti al Signore. La marcata derivazione dell’opera di Todihaindottoglistudiosiadipotizzarechel’artistapossaaverfattoparte,almenoperqualchetempo,dellabottegadelmaestro[18,19].L’operaèstataoggettodidiversiinterventidirestaurol’ultimonel2010inoccasionedelnuovoallestimento del Piano Nobile di Palazzo Collicola.L’osservazione diretta in luce radente ha messo in evidenza un degrado diffuso su tutta la ta-vola.Ilsupportoligneo,preparatoagessoecolla,presentaattacchipregressidiinsettixilofagi,sonoinfatti ben visibili i piccoli fori lasciati dai tarli.Dall’analisi conservativa della pellicola pittorica si evidenziano diffusi sollevamenti che si accentuano in maniera più evidente nella parte destra dove si può notare un’importante fenditura lungo tutta l’altezza della tavola.Lacraquelureèdiffusainquasituttalasuperficieeancheinquestocasorisultapiùevidentenellaparte destra della tavola.Già nell’osservazione in luce visibile si possono notare i segni di incisione da riporto delle sagome,attraversoiltrasferimentodeldisegnodaicartoni,etrattideldisegnopreparatoriochevengonomessiinevidenzanellariflettografiaIR(figura31).Ildettagliatodisegnopreparatorio

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso)

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di colore bianco Biacca

Campiture di colore blu

Presenza di Cu sulle campiture originali Azzurrite

Presenza di Pb, Ca, Fe, K (Ti/Ba, Si, Al) Ocra e biacca Lacca vegetale

Presenza di piccole quantità di Cu nelle aree di tonalità rosso scura

Campiture di colore giallo Presenza di Pb e Sn Giallolino

Campiture dorate Presenza di Au

Incarnati Presenza di Hg e Pb Cinabro e biacca

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Materiale organico

Segnali riconducibili ad una componente lipidica e ad

una resinaMateriale di

degrado Ossalato di calcio

Tabella 22: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche

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dai tratti sottili e ben definiti suggerisce il possibile impiego di unmezzo carbonioso secco(gessetto)sopraall’imprimituraabasedibiacca.L’analisiconlampadeUVevidenzianodiffusiinterventidiridipintureeunostratosuperficialeuniformedivernice(figura31)Degrado rilevato:- Sollevamenti - Fenditure - Craquelure - Ridipinture. In tabella 22 vengono riportati i risultati ottenuti mediante le tecniche puntuali. L’artista come pigmentobluutilizza l’azzurriteper ilmantodellaVergine eper il cielo,mentreper realizzarele vesti dellaMadonna, degli angeli e dei personaggi dello sfondo utilizza una preparazione abase di terre e una lacca rossa di origine vegetale sempre miscelata a biacca. Le tonalità rosso scuro sono state ottenute aggiungendo al pigmento rosso piccole quantità di azzurrite. Per il manto diSanGiuseppe l’artistautilizza il giallolino,per le tonalitàverdiunpigmentoabasedi rameverosimilmente una malachite anche se non vi sono evidenze sperimentali. Gli incarnati sono stati eseguiticonunamisceladicinabroebiacca.Lafogliad’oroolapolvered’oro,visibilenelleaureoleenelledecorazioni,èstataapplicaamissionesopraunostratodipreparazioneabolo.Si osserva nella maggior parte delle aree prese in esame la presenza di ossalato di calcio,possibile materiale di degrado di un composto proteico derivante da un restauro molto antico o dall’alterazione del legante originario. A questi fenomeni di alterazione a carico delle componenti organichecontribuisceanchelapresenzaditenorinontrascurabilidiozono,notoossidante.

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IlborgodiBettona,costituitodaunacomunitàdicircaquattromilacinquecentoabitanti,sorgea365 m s.l.m. su di un colle facente parte delle propaggini settentrionali dei Monti Martani. Posto alcentrodellaregioneUmbria,possiedetreelementichelorendonoparticolarmenteinteressanteper i suoi visitatori: la storia, l’arte ed il territorio.Situato inPiazzaCavour, ilMuseodellaCittàdiBettonahasedenelPalazzodelPodestàenelPalazzoBiancalana.Ilprimofuedificatonel1371nell’ambitodellaricostruzionedellacittàordinatadalcardinaleAlbornoz,ilsecondo,ottocentesco,eraunadimoranobiliaredallostileneoclassico.Lacollezione,legataallastorialocale,includeduedistintesezioni:unaarcheologicaedunapittorica.La sezione archeologica delMuseo dà inizio al percorso espositivo, fornendo testimonianzadelleoriginidelterritorio.Comprendemanufattietruschi,unnumeroconsistentediterrecottearchitettoniche,cippifunerariediconfine(tular),ceramiche,operescultoreedelperiodotardo-ellenistico emarmi di epoca romana. Tra i pezzi più importanti della collezione figura unamagnificatestamarmoreadiAfroditerisalenteallamediaetàimperiale.I lavori di rifacimento della pavimentazione di Piazza Cavour hanno portato alla luce un antico pozzomonumentalerisalenteallafinedelXVsecolo,apiantacircolareinconcidipietraarenariasquadratiilcuidiametroesternoalivellodellapiazzaèdi6,40m.Interessantiancheirestidimurature interrate e un tratto viario basolato di epoca romana.LaPinacotecaComunaleoccupa invece, il trecentescopalazzodelPodestàealcuniambientidella residenza della famiglia Biancalana.Laraccolta,formatasidal1904comprendematerialedivariogenereestrettamentelegatoallastorialocale.LaPinacotecaospitaunasessantinadiopere,ingranpartepittoriche,chespazianodalTrecentoall’Ottocento.SisegnalanoilSant’AntoniodiPadovaelaMadonnadellaMisericordiaconiSantiStefano,GirolamoecommittentidiPietroVannuccidettoilPerugino,duepreziosicoraliminiatitrecenteschi,ilSanMichelearcangelodiFiorenzodiLorenzo,l’AdorazionedeipastoridiDonoDoni,laMadonnaingloriaeSantidiJacopoSiculo,untabernacoloconCristoedEvangelistiattribuitoaDomínikosTheotokópoulosmeglionotocomeElGreco,iSantiPietroePaolodiGiuseppeRiberadettoloSpagnolettoelaterracottainvetriataraffiguranteSant’Antoniodi Padova riconducibile all’ambiente dei Della Robbia. Presenti anche un piccolo nucleo di arti minori,qualisculture,ceramiche,arredilignei,sigilliematerialilapidei.

Indagini ambientali

Nel museo della Città di Bettona le indagini ambientali sono state condotte solo mediante l’utilizzo didatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequellidiilluminamento,datocheacausadelterremotodel30ottobre2016,cheharesoinagibilelapinacoteca(exsalacomunale),ilmonitoraggioconlastazioneprototipomicro-meteononèstatopossibileeffettuarlo.Duedataloggersonostatiposizionatipercircaunanno(marzo2016-marzo

3.7 MUSEO DELLA CITTÀ DI BETTONA

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Figura 31:planimetriadelmuseodellaCittàdiBettona:areaarcheologica(a)epinacotecadenominata“exsalacomunale”(b).

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2017)induesaledelmuseoselezionateinbasealleindicazionifornitedairesponsabilimusealiealle tipologiematerichepresenti. Inparticolareundataloggerè statoposizionatonella saladellaPinacotecamentreunaltrodispositivoèstatomessonell’areaarcheologicadoveèpresenteilpozzomedievale.Infigura32siriportalaplanimetriadelmuseoconlesalemonitorate.Infigura33siriportailprofilomicroclimaticoannualedelmuseo1. I dati termoigrometrici relativi allasalapinacotecasonoincompletipoichélaregistrazionearrivafinoal30/10/2016datadopolaqualeildataloggerèstatorimossodallasaladichiaratainagibileinseguitoalsismadiottobre2016. Si osserva una variazione di temperatura e umidità relativa molto accentuata fra estate e invernonellasezionearcheologica.Nellasaladellapinacotecaidatiregistratifinoal30ottobre2016 mostrano per l’umidità relativa un andamento abbastanza costante con oscillazioni nelle tre

1Sull’assedelleascissevieneindicatoilperiodopresoinesamementrenelleordinatesiriportanoivaloriditemperatura(T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportatesulgraficorappresentanol’andamentotermo-igrometricodellesaledovetemperaturaeumiditàrelativasonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

Figura 32: andamento annuale di T e UR nel museo di Bettona.

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stagioni monitorate non troppo marcate mentre per la temperatura si registrano delle variazioni piùaccentuatetraprimavera/autunnoedestate.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursionitermiche, riportati in tabella23, in relazioneaivaloriconsigliatidallanormativa inbasealletipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nella sala della pinacoteca i valori di T misurati nelle 3 stagioni rientrano abbastanza nei

limitistabilitidallanormativaancheseanalizzandoleescursioni termichestagionali (ΔT)siregistranovariazionidiTmoltoelevatenelle3stagioni,mentreperlaURivalorimedirisultano tutti al di sopra dei limiti imposti dalla normativa;

- nell’areadoveèconservatalacollezionearcheologicainbaseaidatiannualiregistratiivaloridi T rientrano nei limiti riportati dalla normativa mentre l’ UR risulta molto elevata e fuori dai valori consigliati dalla normativa e dal D. M. 10 maggio 2001.

Sulla base di questi risultati si consiglia di mantenere sempre costanti i parametri di T e UR mediante l’istallazione di un sistema di climatizzazione. Sarebbe opportuno tenere costantemente sotto controllo i valori termo-igrometrici mediante dispositivi che rilevino in continuo questi parametri ambientali. Nel museo di Bettona il parametro relativo all’illuminazione è statoesaminatosoloperlasalapinacoteca(ancheintalcasoildatodiilluminamentoarrivafinoal

Tabella 23:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseodellaCittàdiBettona.

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Pinacoteca - - 19.1 10.2 24.9 7.7 19.1 19.1

Sala Pozzo 13.9 3.0 16.1 5.4 21.4 3.9 17.4 6.5

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Pinacoteca - - 68.4 19.6 66.8 14.1 65.8 28.0

Sala Pozzo 85.3 9.5 91.3 21.7 83.2 21.7 78.2 21.7

Tabella 24: valori di illuminamento registrati nella sala della Pinacoteca del museo della Città di Bettona mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala Pinacoteca 105.8 0.27

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Figura 33: Immagine in luce visibile delle tavolette dipinte attribuite a El Greco.

Figura 34:immaginiradiografichesuduedelletavolettedipinteraffigurantiilCristo(asinistra)eSanGiovanni(adestra).

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Figura 35:riflettografiainfrarossa(inalto)erielaborazioneinfalsicolori(IRFC)(inbasso)deiquattroevangelisti.

Pagina seguenteFigura 36:immagineinluceUVdelCristoRisorto.

30/10/2016) dove sono conservatemanufatti artistici policromi la cui pellicola pittorica puòdegradarsipereffettodellaluce(tabella24).Ciòchesiosservaècheladosediluceannuale(LO)risultanellanorma(appendice2)perlasaladellapinacotecamentreilvalorediilluminamentomassimo(Emax)risultaadeguatoperidipintisutelamentrenonèidoneoperquellisutavola(appendice 2). Perciò si consiglia o l’utilizzo di lampade a bassowattaggio o un sistemadiilluminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

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Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - MadonnadellaMisericordiaconisanti,tavoladipintadiPietroVannuccidettoilPerugino- Sant’AntoniodaPadovaedevoto,teladipintadiPietroVannuccidettoilPerugino- Predelladell’Adorazionedeipastori,tavoladipintadiDonoDoni- Cristorisortoequattroevangelistiecherubini,tavoledipinte(elementidiciborio)attribuito

a Domenikos Theotokòpoulos detto El Greco.Tra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per le tavole dipinte raffiguranti il Cristo risorto e quattro evangelisti e cherubini attribuita solo recentemente aDomenikosTheotokòpoulosdetto“ElGreco”illustrateinfigura33.Sitrattaditemperasutavolapresumibilmente realizzata durante il soggiorno italiano dell’artista nel decennio tra il 1567 e il 1576. Il ciborio si presenta smontato in cinque tavolette dipinte e dorate rappresentanti ognuna iquattroEvangelisti,Giovanni,Luca,MatteoeMarco,sormontatidaaltrettanticherubini,conal centro,nello sportellodel ciborio, ilCristo risorto.Tutte le tavolette sipresentanodipinteentroincorniciaturelinearidorate,iquattroevangelistisonosormontatidaaltrettanticherubiniincorniciati entromodanatura e timpanofinementedecorate con rilievifloreali realizzati constucco a pastiglia dorata [20, 21]. Visto il recentissimo restauro lo stato di conservazionedell’operaèbuono.Perquantoriguarda ilsupportodellesingole tavolettesinotanoipiccoliinterventidi restauro,alcunideiqualiprobabilmenteprecedentiall’ultimorestaurodel2014,èdocumentato infatti,un interventodi restauronel1992.Sonovisibiligli innesti achiusuradi vecchie fenditure come nel retro della tavoletta di San Luca e i segni di un modesto attacco pregressodiinsettixilofagi(tarli).Dall’osservazionedirettaaluceradentenonsievidenzianosollevamentidellapellicolapittorica,masolopiccolecadutedicoloreormaiconsolidateeletipiche crettature dovute all’invecchiamento della tempera grassa. Analizzando le radiografie effettuate su due delle tavolette dipinte (figura 34) si osserva lapresenzasupportimetallicitipochiodisolosuquellaraffiguranteilCristomentreinentrambesievidenziano i canali dei tarli che sono stati chiusi durante l’intervento di restauro. Le immagini radiograficheevidenzianol’usodiunpigmentoradiopacocomelabiaccautilizzatoaspessoreperlumeggiareeinmiscelaconaltripigmentiperrealizzaregliincarnati,losfondodelcieloelevestichiare.Lapresenzadiun’imprimituraabasedibiaccalocalizzataèstatariscontrataancheinaltreoperedellostessoautore[21].Lariflettografiainfrarossamettebeneinevidenzaildisegnopreparatorio(figura35)tracciatoapennelloconunmezzofluidocarboniosoepresumibilmentedirettamentesopralapreparazioneagessoecolla.Iltrattofattoamanoliberadelineaicontornidelpaesaggioedellefigure.Intabella 25 sono riportati i risultati ottenuti con le diverse tecniche d’analisi. L’autore utilizza comepigmentorossoilcinabro,spessomescolatoadocreebiaccaperottenerelediversetonalitàmarroni-aranciatedellevestideglievangelisti.L’artistaimpiegal’orpimento,preziosopigmento

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gialloabasedipiomboearsenico,puroemiscelatoadunpigmentoabasedirameperottenerelecampituredicoloreverdedellosfondo,elediversetonalitàrosseperlevestieimanti.Gliincarnati sono stati eseguiti con una miscela di cinabro e biacca. Un altro importante pigmento presentenellatavolozzadiElGrecoèloSmaltino(areerosatenell’immagineinIRFC,figura35)utilizzato prevalentemente nelle campiture del cielo mescolato a biacca e cinabro per ottenere le diversetonalitàcromatiche.Lafogliad’orodiottimaqualitàèstataapplicatasopraunostratouniforme di bolo.Sirivelaunostratosuperficialeuniformedivernice,applicatadurantelefasidirestauro(figura36),cheimpediscedifornireinformazionirelativealleganteoriginarioutilizzato.

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), carbonato di calcio

Imprimitura Pb sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture

di colore biancoBiacca

Campiture di colore blu Presenza di Co sulle campiture del cielo Smaltino

Campiture di colore rosso

Presenza di Hg Cinabro

Presenza di Fe, Ca, Sr, S, Pb, K (Si, Ti/Ba,) Ocra e biacca

Campiture di colore giallo Presenza di Pb e As Orpimento

Campiture dorate Ca, Fe, Au, Sr, (Ti/Ba, Mn, Si)

Incarnati Presenza di Hg e Pb Cinabro e biacca

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Materiale organico

Segnali riconducibili alla presenza di una componente

lipidica e ad una resina acrilica e di una vinilica

Tabella 25: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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IlPalazzo,giàdiproprietàdellafamigliaEroli,fucompletamentetrasformatonelXVIIIsecolocomedimoradellanobilecasatanarnese.OraèproprietàdellaProvinciadiTerniconopereerepertidello Stato e del Comune di Narni. Tra i più antichi si annoverano una mummia e un sarcofago ligneoprovenientidall’Egittoelezannediunelephasantiquus,progenitoredelmammut,ritrovatenel1988.Ospitaoggettidell’umbraNequinumedellaromanaNarnia.Sievidenzia,traitanti,ilrilievofunerariodellafamigliadeiLatuedìì(40-20a.C.),prodottonelperiodoincuiNarniaeraMunicipio romano. Del periodo medievale da notare la coppa bronzea della Fontana di Piazza dei Priori.Un’iscrizionelafarisalireal1303.TralealtrelasaladedicataadErasmodaNarni,dettoilGattamelata,natonellacittàintornoal1370.NotoperilmonumentoequestredelDonatello,cheivenezianicollocaronoaPadovadavantilaBasilicadelSanto,oveèsepolto.NellaPinacotecatroviamooperedi:AntoniazzoRomano,LivioAgresti,ilMaestrodellaDormitioVirginisdiTerni,ilMaestrodiNarnidel1409,PierantonioMezzastris,AgostinoMasucci,GiacintoBoccanera,ifratelliGiacomoeRaffaeledaMontereale.TratuttispiccalafamosaIncoronazionedellaVergine(1484-86)cheDomenicoGhirlandaiorealizzòperilconventodiSanGirolamo,appenafuorilacittà.TralealtreopereunaAnnunciazionediBenozzoGozzoli(1451-52)laprimaoperafirmatada Benozzo che si conosca.

Indagini ambientali

Nel museo Palazzo Eroli di Narni le indagini ambientali sono state condotte sia mediante l’utilizzo didatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequelli di illuminamento, che attraverso la stazionemicrometeodescritta nel capitolo 2.Alcunidatalogger sono stati posizionati per circa un anno (marzo 2016-marzo 2017) in tre sale dellasola pinacoteca del museo selezionate in base alle indicazioni fornite dai responsabili museali e alle tipologiematerichepresenti.Con la stazionemicro-meteoè stataeffettuataun’analisidellaqualità dell’aria su tutte le sale della pinacoteca includendo anche la biglietteria e le aree di accesso (scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagioneprimaverileeautunnaleedèstataeffettuata anche un’analisi della tipologia di illuminamento nelle sale della pinacoteca attraverso unospettroradiometro.NellasaladoveèconservatoildipintodelGhirlandaio“IncoronazionedellaVergine”idatitermo-igrometriciriportatisonostatifornitidalComunechehainstallato,soloinquestasala,untermoigrografo.Infigura37siriportalaplanimetriadelmuseoconlesalemonitorate.Contemporaneamenteaicampionamentiambientali,tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedelle sale monitorate nella stagione autunnale e primaverile1,sonostateeffettuateancheindagini

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesalee

3.8 MUSEO PALAZZO EROLI A NARNI

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Figura 37:planimetriadelsecondopianodelmuseoPalazzoErolidiNarniconindicatelesaleespositivedoveèallestitala pinacoteca.

Figura 37:planimetriadelsecondopianodelmuseoPalazzoErolidiNarniconindicatelesaleespositivedoveèallestitala pinacoteca.

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TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala I 14.5 11.4 20.2 6.9 27.0 6.7 17.6 10.7

Sala 7 12.1 8.9 19.6 7.9 25.6 7.0 17.5 11.4

Bookshop 15.5 10.5 21.2 7.7 28.5 6.5 19.2 11.6

Sala Ghirlandaio 18.4 4.1 20.7 0.5 22.4 2.9 19.7 2.2

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala I 60.9 28.6 59.0 32.5 55.1 26.1 67.4 44.2

Sala 7 58.8 35.8 56.6 22.3 50.4 29.9 60.3 31.1

Bookshop 47.6 38.4 54.7 26.3 49.4 31.5 56.0 39.8

Sala Ghirlandaio 58.1 12.5 57.3 7.6 56.1 10.4 63.6 8.6

Tipologia di prelievo

Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Bookshop Autunno 11 / 25

Sala 1Autunno 5 / 25

Primavera 16 / 25

Sala GhirlandaioAutunno 3 / 25

Primavera 12 / 25

SUPERFICI

Sala 1: scultura ligneaAutunno / 1.3 1

Primavera / 3 1

Sala 1: dipinto su Tavola – verso (Maestro di Narni)

Autunno / 0,1 1

Sala 1: dipinto su Tavola – recto (Maestro di Narni)

Autunno / 0,31

Sala Ghirlandaio: dipinto su tavola (B. Gozzoli)

Autunno / 0 1

Sala Ghirlandaio: dipinto su tavola (Ghirlandaio)

Autunno / 0.6 1

Primavera / 0.6 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria : CFU/cm2.

Tabella 26:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativeallapinacotecadelmuseoPalazzoEroli di Narni.

Tabella 27:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)dellapinacotecadel.museoPalazzoEroli di Narni.

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microbiologichesiaaereechedisuperficiedeimanufattiartistici.Infigura38siriportailprofilomicroclimatico annuale del museo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativa piuttosto accentuata tra estate e inverno. In base a quanto riportato dal D.M. 10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportatiintabella26,inrelazioneaivaloriconsigliatidallanormativainbasealletipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nellesaleIeVIIivaloridiTmisuratinelle4stagioninonrientranoneilimitistabilitidalla

normativaeccettoperilperiodoprimaverile,mentreperlaumiditàrelativaivaloriregistratirientrano nei limiti ad eccezione per il periodo autunnale;

- nella sala denominata Bookshop i valori di T misurati nelle 4 stagioni rientrano nei limiti stabilitidallanormativasoloperilperiodoprimaverileeautunnale,mentreivalorirelativiall’umidità relativa rientrano tutti nei limiti;

- nellasaladelGhirlandaioiparametridiTeUR,monitoratinoninmodocontinuo,rientranonei limiti imposti dalla normativa;

- analizzando le escursioni stagionali di T e UR si registra una variazione troppo elevata dei due parametri.

Le indaginimicro-meteo (appendice3), effettuatecon la stazionemobile,hannoevidenziatovaloridimaterialeparticolato(PM)altoinalcunesaledellapinacotecalasciandoipotizzareunoscarso ricircolo d’aria all’interno della struttura. Se ne evince che all’interno di questa struttura nonc’èfiltraggioe ricircolod’ariae l’impiantodi riscaldamentopresentenonvieneattivatosu valori costanti e in modo continuo creando queste forti oscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa

superficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

Tabella 28: valori di illuminamento registrati nelle sale della pinacoteca del museo Palazzo Eroli di Narni mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala 1 129.0 0.32

Sala 7 160.1 0.23

Bookshop 462.0 0.74

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mettendo a regime l’impianto di riscaldamento presente integrandolo, se possibile con unsistema che permetta di regolare anche l’umidità relativa. Inoltre sarebbe opportuno tenere sotto controllo questi parametri termo-igrometrici mediante dispositivi appositi.Perquantoconcerneilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella27,si ha quanto segue:- nellasala1ilivellidicontaminazioneregistratinell’ambiente,inferiorialvaloresogliacon-

siderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’aria.Sonostatiinveceregistrati,inentrambelestagioni,livellidicontaminazionedellesuperficidellasculturaligneadipintasignificativamentesuperiorialvaloresoglia.Inentrambelestagionisonostateisolatespeciefungineappartenentiaglistessigeneri,Cladosporium spp.,Alternaria spp.,Aspergillus spp. e Absidia spp. Allo scopo di escludere e/o evidenziare iniziali situazioni di deterioramento delmanufattoartistico,siconsiglialasupervisionee/oconsulenzadiunrestauratore;

- nella sala Bookshop e del Ghirlandaio i livelli di contaminazione registrati nell’ambiente controllatosonoinferiorialvaloresogliaconsiderato,consentendodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperficiesaminate.

Perquantoconcerneivaloridiilluminamento,riportatiintabella28,confrontandoliconivaloriconsigliatidallanormativa(appendice2), siosservache ladosedi luceannuale (LO)risultasempre fuoridal limite riportatonellanormaper tutte le saleesaminate, così come ilvaloredi illuminamentomassimo(Emax)risultasempredecisamentesuperioreaquantoconsigliatodallanormativaUNI10829.L’andamentospettraledellatipologiadiilluminamentoregistrato,medianteunospettroradiometro,perlesaleesaminatehaevidenziatoquantosegue:- nellasalaVI,VIIenelbookshopl’illuminazionepresenteèessenzialmenteditipoambientale,

infattilospettrodellalucepresentenelleduesaleèmoltosimileaquellodellaradiazionesolarechepenetradallefinestreivipresenti;

- nellasalaIsihaun’illuminazioneartificialeconunpiccoa453nmmoltointensoestrettoeuna banda con un massimo centrato a 580 nm.

Pertanto per l’illuminamento si consiglia o l’utilizzo di lampade a basso wattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori e nelle sale dove sono presentimoltefinestreadottareunsistemadioscuramentodellestesseperlimitarelapenetrazionedella luce solare.

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - MadonnaintronoconBambino,sculturaligneadipinta,scultoredellaprimametàdelXIV

secolo- Madonna in tronoconBambinoedueangeli, tavoladelMaestrodiNarni (dipinto bifac-

ciale)

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- IncoronazionedellaVergine (in alto),DormitioVirginis (in basso), tavoladelMaestrodiNarni(dipinto bifacciale)

- AnnunciazionedellaVergine,temperasutavoladiBenozzoGozzoli- IncoronazionedellaVergine,temperasutavoladiDomenicoBigordidettoilGhirlandaio.Tra queste opere d’arte si riportano i risultati ottenuti per la statua lignea dipinta della prima metàdelXIVsecoloraffigurantelaMadonnaintronoconBambinoecollocatanellasala1delsecondopianodipalazzoEroli(figura39).LenotiziepiùanticherelativeallasculturalignearisalgonoaltardoOttocentomomentoincuieraconservatanellachiesaalloratitolataaSantaPudenzianaedatataalXVsecolo.Lachiesaerastataedificatanellaprimametàdell’XIsecoloedal1129eradivenutaproprietàdelcapitolodellachiesadiSanGiovenaleaNarni.Seguendoquestevicendestorichedell’edificio,GiovanniEroliafineOttocentoproponeunadatazionetrailIXeilXsecolo,cheverràprestoabbandonatada tutta la critica novecentesca. Gli studi recenti attribuiscono la scultura ad un anonimo scultore della metà del Trecento attento seguacedeiprototipidiMadonne inMaestàmoltodiffusi inUmbria,MarcheeAbruzzo.Lascultura si caratterizza per la contemporanea presenza di elementi fortemente arcaici come l’immobilitàdeivoltiedellaresaplasticadelleformeingenerale,conelementipiùmodernicome il movimentato panneggio del manto o la sinuosità del velo. Elementi che caratterizzano questoartistaperlasuaancoratatradizionefigurativaduecentescaallaqualelegheràelementitipicamente gotici. L’analisi stilistica sembrerebbe evidenziare una certa grossolanità o rozzezza delgrupposcultoreo,nonsappiamoperòsel’ormaiperdutadecorazioneefiniturapittoricaeil pessimo stato di conservazione siano da imputare all’oblio di un grande capolavoro della sculturaligneadelTrecentoumbro[22]L’analisi dello stato di conservazione evidenzia la sofferenza dell’intero gruppo scultoreo e la fragilità dell’opera nel suo insieme. Ilsupportoèparticolarmentesofferenteacausadipregresseinfestazionibiologichechehannocausato la perdita e lo ‘sfarinamento’ di molto materiale ligneo. Sono presenti depositi di polvere lignea sulla base di allestimento ipotizzando un attacco di tarli in atto. Comunque come evidenziato dalle analisi microbiologiche si rilevano elevati livelli di contaminazione fungina in corso. La perdita di pellicola pittorica caratterizzaquasi per intero la scultura inoltre è completamenteassentenelmantodellaVergineedèmoltorovinatanelvoltodelbambino.L’osservazione con luce radente ha evidenziato depositi di polvere e la presenza di sollevamenti importanti in quei pochi lacerti di policromia rimasta.

Pagina precedenteFigura 39: immagine in luce visibile della Madonna in trono con Bambino.

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Attraversol’osservazionedirettaconlaluceUVsisonorilevatiritocchiepiccoleridipinture.Degrado rilevato:- Degrado del legno di supporto- Cadute di colore- Sollevamenti- Ritocchi.Lastatuaèstatarealizzataincollandodirettamenteunatelasottilesullasuperficieinlegno,cheasua volta faceva da supporto ad una preparazione a base di gesso e colla ed un successivo strato conbiancodipiombo(tabella29).IlmantodellaMadonnaèstatodipintoconazzurritesopraunostratoasacrificiodiindacoebiaccamentrelaSuavesteequelladelBambinosonostatirealizzaticoncinabro(tabella29).Idettagliorodellevestielacoronasonostatieseguiticonoroinfogliaopigmentosopraunostratodibolo(tabella23).Lapresenzadiunacomponentelipidicaediunaproteicasuggerisconocheilmanufattoèstatoeseguitoconunatecnicamista(tempera)(tabella29).

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Gesso, carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca su tutte le aree prese in esame

Campiture di colore bianco

Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di

colore biancoBiacca

Campiture di colore blu Presenza di Cu Azzurrite Indaco Indaco

Campiture di colore rosso Presenza di Hg Cinabro

Campiture di colore verde Cu

Dorature Presenza di Au e Fe

Materiale organicoSegnali riconducibili ad una componente lipidica

ed ad una proteica

Tabella 29: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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Affacciatosull’anticaPiazzadelComune,ilPalazzofuedificatotralafinedelsecoloXVegliinizidelsec.XVIcomeresidenzagentiliziadiunadellefamigliedimaggiorerilevanzapoliticaed economica di Cascia: la famiglia Santi. Nei secoli successivi subì diversi riadattamenti dovuti asviluppiurbanisticidellazonaedeventinaturalicomeilterremotodel1599.NelsecoloXVIIIfu acquistato dalle monache di Santa Chiara e in seguito vi si tenne la scuola pubblica retta da Gesuiti.Inperiodopostunitariodivennecasermadeicarabinieripoiconvittoedinfinerestauratocome sede museale negli anni ottanta del secolo scorso. A Palazzo Santi sono conservate opere di proprietà comunale e di proprietà ecclesiastica provenienti dall’intero territorio casciano,checopronounperiodostoricochevadalXIIIsecoloalXVIIIsecolo.Dinotevoleinteressela raccolta di sculture lignee testimonianza del patrimonio medievale umbro d’arte sacra. L’imponentegrupposcultoreodiTobiae l’ArcangeloRaffaeleècelebratodallacriticacomeesempio massimo della scultura lignea rinascimentale. La sezione archeologica presenta reperti apartiredall’VIIIsecoloa.C.eorganicicorredifunerari.DiparticolareinteresseilmaterialerinvenutopressoiltempiodiVillaSanSilvestro(IIIsecoloa.C.)chedocumental’importanzadel territorio in età repubblicana.

Indagini ambientali

Nel museo Comunale di Palazzo Santi a Cascia le indagini ambientali sono state condotte solo mediantel’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequellidi illuminamento,datocheacausadel terremotodel30ottobre2016,cheha reso inagibile la strutturaper tutto ilperiodoautunnale, ilmonitoraggiocon lastazioneprototipomicro-meteononèstatopossibileeffettuarlo.Alcunidataloggersonostatiposizionatipercircaunanno(marzo2016-marzo2017)intresaledelmuseoselezionateinbasealle indicazioni fornite dai responsabilimuseali e alle tipologiematerichepresenti. Infigura40siriportalaplanimetriadelmuseoconlesalemonitorate.Infigura41siriportailprofilomicroclimatico annuale del museo1. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura ediumiditàrelativapiuttostoaccentuatatraestateeinverno.L’umiditàrelativa,inoltre,presentaun andamento anomalo rispetto a quello tipico degli ambienti riscaldati. L’anomalia consiste nei valori estivi di UR tendenzialmente bassi mentre i valori invernali risultano elevati per la mancanza o scarso utilizzo del sistema di riscaldamento. In base a quanto riportato dal D.M.

1 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediUmiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurve riportatesulgrafico rappresentano l’andamento termo-igrometricodellesaledove temperaturaeumidità relativasono rappresentatecolmedesimocolore (lecurvepiù inbasso sonoquelledi temperatura).Le lineedi colorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

3.9 MUSEO COMUNALE PALAZZO SANTI DI CASCIA

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Figura 40:planimetriadelprimopianodelmuseoPalazzoSantidiCasciaconindicatelesaleespositivedoveèallestitala pinacoteca.

Figura 41:andamentoannualediTeURnel1°pianodelmuseodiCascia.

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10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursioni,riportatiintabella24,inrelazioneaivaloriconsigliatidallanormativainbasealletipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nelle sale espositive esaminate i valori di temperatura risultano quasi sempre al di fuori dei

limiti stabiliti dalla normativa eccetto che per il periodo estivo mentre l’umidità relativa risulta sempre oltre i valori suggeriti dalla normativa

- analizzandoleescursionitermo-igrometrichestagionali,ΔTeΔUR,risultanosempremoltoelevate in tutte le stagioni.

Se ne deduce che l’impianto di riscaldamento presente nella struttura non viene utilizzato su valori costanti e in modo continuo specialmente durante il periodo invernale dato che i valori diumiditàrelativarisultanoelevatiesuperioriaquelliestivi.Sarebbeopportunoeauspicabile,perunacorrettaconservazionedeimanufattiartisticiiviconservati,mantenerecostantiivaloridi temperatura e umidità relativa mettendo a regime l’impianto di riscaldamento presente e istallando, sepossibileanchedei sistemidi regolazionedell’umidità relativa. Inoltre sarebbeopportuno tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi. Per quanto concernel’illuminamento,icuivalorisonoriportatiintabella31,confrontandoliconivaloriconsigliati dalla normativa (allegato 2), si osserva che la dose di luce annuale (LO) rientrasempreneilimiticonsigliatidallanormativamentreilvaloremassimodiilluminamento(Emax)

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala 1 8.7 19.7 17.4 10.6 23.4 6.6 13.3 14.0

Sala 2 7.9 19.3 16.9 9.6 23.4 7.2 12.9 14.2

Sala 3 8.9 18.8 17.8 9.4 23.8 6.8 13.4 14.4

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URmed ΔUR

Sala 1 81.8 47.8 68.4 24.4 65.9 35.7 77.9 43.6

Sala 2 85.0 47.5 73.6 24.5 68.1 38.2 78.4 37.9

Sala 3 73.6 27.4 66.8 16.4 63.8 33.0 71.0 33.1

Tabella 30:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseodiPalazzoSantiaCascia.

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risulta sempre superiore a quanto consigliato dalla normativa UNI 10829 eccetto che per la sala 3. Perciòsiconsiglial’oscuramentodellefinestreladdovepresentie,ol’utilizzodilampadeabassowattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - TestadellaVerginedellaprimametàdelXVsecolo,scultoreabruzzese- VesperbilddelXVsecolo,terracruda,autoreignoto- Angeloreggicandelabro,sculturadipintadifineXIVsecolo,autoreignoto.Tra queste opere si riportano i risultati delle indagini ottenuti per la scultura lignea dipinta e dorata delXIVsecoloraffiguranteunAngeloreggicandelabrolacuiimmagineèillustratainfigura42.L’opera,collocatanellasalaI,èunasculturaligneadipintaedoratapresumibilmenterealizzatada unintagliatoreseguacediNinoPisanoallafinedelXIVsecolo.Insiemealsuopendantdi analogo soggetto,maoggiperduto,èprobabilmentepervenutanellecollezionicascianeaseguitodellesoppressioni delle corporazioni religiose seguite all’unità nazionale anche se non si ha menzione in alcun inventario del territorio. Rappresenta un angelo poggiato su un piedistallo ottagonale con la spalladestra arretrata a reggere ilpesodel cero, indossaunacasulabiancafinementebordatainoroeunmantodicoloreavoriorosatoconrisvoltiazzurriedecorazioniflorealiverdi.Ilvoltorosatoeunafoltacapigliaturaricciuta,interamentedorata,rendonol’operapreziosaedelegante.Inoriginel’angelodovevapossederelealiperlapresenza,sulretro,dellesediedeigancidisupporto.L’altaqualitàdellarealizzazionetecnicaeilsuperboequilibriodelleforme,dei panneggi e delle cromie fanno di quest’opera un grande capolavoro che fa comprendere quanto l’arte del legno in Umbria abbia raggiunto livelli elevatissimi di eccellenza. La critica unanimemente reputa l’opera di manifattura toscana. Enzo Carli la ritiene di un seguace di Nino Pisanoelacollocanell’ultimoventenniodelXIVsecolo,mentreCarlodelBravoritienequestoscultoreinfluenzatodaFrancescodiValdambrinoenecollocal’esecuzioneneiprimissimiannidelQuattrocento.Nel recente catalogo della collezione cascianaGiancarloGentilini, che ne

Pagina seguenteFigura 42:immagineinlucevisibiledell’Angeloreggicandelabro(h.88cm).

Tabella 31: valori di illuminamento registrati nelle sale del museo di Palazzo Santi a Cascia mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala 1 171.7 0.23

Sala 2 175.4 0.1

Sala 3 38.3 0.04

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cural’edizione,rivendicalaculturaumbradelmaestro,riproponendol’attribuzionegiàindicatadaGiovanniPrevitalialMaestrodellaMadonnadiSant’Agostino(1320-40)ericordandoche‘qualsiasi sia l’origine anagrafica, ilmaestro sarà sempre da considerare, dal punto di vistadell’arte,perugino’.PerGentilinièunmaestro‘capacediconiugarelalezionedelgoticofranceseconlepiùaggiornateesperienzedeimaestrisenesi,pisani,orvietani-unfluidosensoritmicoericercatipreziosismicalligraficicalatiinvolumisolidiemonumentali,doveun’acuta,sensibileattenzionealdatonaturaleedespressivosembragiàinsentoredelclassicismorinascimentale,traducendonellegnoun’esperienzagiànutritanellasculturalapidea[23,24].L’operaèricavatada un unico tronco svuotato all’interno tramite il fondo e tramite due tasselli aperti sul retro di cuiuno,quello inferiore, èmancante.La tecnicaesecutivaèestremamentecuratae raffinatasoprattutto nel modellato che ha consentito all’artista di non ricorrere alla stesura di stucco per affinareledefinizioniplastichedell’intaglio,ricorrendoallasolapreparazioneagessoecollainspessore uniforme e molto sottile che segue alla perfezione l’andamento del supporto ligneo. I capellieranodoratiamissione,insiemeaibordidelloscollo,dellemanicheeall’orlodellavesteerifiniteconpunzonatureafioripresentianchesulcandeliereesulladecorazionedelmantoechesiconservanointracce.Ilbasamentoottagonaleèinfintomarmorossoedèanch’essopresenteintracce.L’operaèstatarestauratanel1983efinoadalloranonavevasubitorestauri.L’interventohainclusoladisinfestazionedellegno,lapuliturapereliminarecolaturediceraeunospessostrato di polveri sedimentate ed indurite e la reintegrazione delle lacune con stesure a pennello di un sottile strato di preparazione trattato poi con abbassamenti di tono. Al momento della nostra analisi dello stato di conservazione si sono rilevati danni dovuti principalmente ad un naturale processo di invecchiamento ed alla mancanza di una manutenzione sia ordinaria che straordinaria

Aree d’interesseXRF RAMAN

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Anidrite

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi

Campiture di colore bianco Aumento dei segnali del Pb nelle campiture di colore bianco Biacca

Campiture di colore blu Presenza di Cu

Campiture di colore rosso Presenza di Pb Minio

Campiture di colore marrone Presenza di Fe insieme ad elementi minori come K, Si, Al e Hg Ocra

Campiture dorate Presenza di Au e Fe insieme ad elementi minori come K, Si

Incarnati Presenza di Hg e Pb Biacca e cinabro

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Tabella 32: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

TECNICHE D’INDAGINE

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costante.Sullabasesullaqualel’operaèallestitaabbiamorilevatosedimentidipolvereligneae che insieme a dei fori di sfarfallamento indica una probabile infestazione biologica in atto. Le alterazioni rilevate riguardano in particolare la pellicola pittorica e comprendono sollevamenti e piccole cadute sia della preparazione che della pellicola pittorica concentrate nella parte bassa dellaveste,delmantoedelbasamento.Conlaluceradenteabbiamorilevatounsottilestratodipolveresuperficialenoninfiltrato.LaletturaconlampadeUVharilevatol’assenzadipolveriinfiltrate,unsottilestratodivernicebenconservatoche,infatti,nonpresentaalcunafluorescenzae le integrazioni del restauro del 1983.Degrado rilevato:- Depositi di polvere di legno - Sollevamenti e cadute - RitocchiUV.Inbasealleindaginieffettuate,eriportateintabella25,sievidenzialostratopreparatoriodellasculturaligneaèstatorealizzatoconanidrite,unaformanonidratadelgesso,miscelataconcollaanimale.Lapresenzadipiombosu tutti ipuntiXRFanalizzati fa supporre l’applicazionediuna imprimitura a base di biacca sopra la preparazione. Le campiture di colore bianco risultano realizzate con biacca mentre gli incarnati sono una miscela di cinabro e biacca. Per le tonalità blu l’artista ha utilizzato un pigmento blu a base di rame verosimilmente azzurrite mentre per le campiturerosseèstatoutilizzatominio.Letonalitàmarroni,invece,sembrerebberorealizzatecon una miscela di ocra e cinabro mentre per le tonalità verde l’artista ha utilizzato un pigmento abasedirame,probabilmenteunamalachite,anchesenonvisonoevidenzesperimentali.Sianella veste chenel candelabro è stato utilizzatooro.Lapresenzadi ferro, potassio e silicio,rilevatiall’XRF,suggeriscel’usodiunaterracomestatopreparatorioperl’applicazionedellafogliad’oro,tipicadellatecnicaabolo.

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Lacollezionemuseale,tralepiùimportantierilevantidellaRegione,èospitatadal2001all’interno dell’ex convento diSanFrancesco costruito fra ilXIII e ilXIV secolo.Dal 1410 fu sede del governatorepontificio,lacuigiurisdizionecomprendevaAmelia,OrvietoeTerni.All’indomanidell’unitàd’Italia,futrasformatonel“ConvittoBoccarini”e,nel1932,nellasededeisalesiani.Ilchiostroantistantealmuseo,furealizzatoinformerinascimentalinelXVIsecolodafraEgidioDelfini.Ilmuseodistribuitosutrepianiècostituitodapregevolirepertiromaniealtomedievali,un tempocustoditi,nelcortileeneimagazzinidelmunicipio,dallacollezioneSpagnoliedaunasezionepreromana.Ilpercorsohainizioalpianoterra,conun’ampiasezionededicataalritrovamento di una necropoli umbra scoperta nel 2001 a seguito dei lavori di demolizione dell’ex Consorzio Agrario di Amelia.IlmaterialeespostoècostituitodallesuppellettiliappartenentialleantichegentichepopolavanolacittàdiAmelia.SiprosegueconlaromanizzazionediAmelia,dalIVsecoloa.C.finoalIIIsecolo a.C. attraverso la conquista territoriale dell’Umbria da parte di Roma.Al primo piano una vasta raccolta archeologica descrive la città di RoscioAmerino, la suaorganizzazione, tipica deimunicipi romani, la struttura sociale, l’economia basata su di unaproduzionedipregio.Atestimonianzadellafacoltosacommittenzaamerina,rimangonolestatue,iritratti,irilievieglielementid’arredo,leare,lescultureprovenientidallaviaortana.Alprimopianoun’interastanzaèdedicataallastatuabronzeadiGermanico,pregevoleoperadelprimosecolodopoCristoritrovatanel1963adAmeliaetornataquidopounlungorestauro.Lastatua,importantissima per il suo alto valore artistico e per la rarità delle opere in bronzo di età romana giuntefinoanoi,raffiguraNeroneClaudioDruso,natoaRomail24maggiodel15a.C.,figliodiDrusomaggiore,fratellodiTiberio.Nel secondo piano dove sono custoditi materiali altomedioevali che testimoniano la cri-stianizzazionedellazonaelacollezionedellaPinacotecacomunale,formatadaopereprovenientidaipalazzilocaliechiesedatabilitrailXVIeXVIIsecoloperiododigrandefloridezzadellacittà.

Indagini ambientali

Nel museo Civico archeologico e pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia le indagini ambientali sonostatecondottesiamediantel’utilizzodidatalogger,coniqualisonostatimisuratioltreaivaloriditemperaturaeumiditàrelativaanchequellidiilluminamento,cheattraversolastazionemicro-meteo descritta nel capitolo 2. Alcuni datalogger sono stati posizionati per circa un anno (marzo 2016-marzo 2017) in due sale delmuseo selezionate in base alle indicazioni fornitedairesponsabilimusealiealletipologiematerichepresenti.Conlastazionemicro-meteoèsta-taeffettuataun’analisisiadellaqualitàdell’ariasu tutte lesalemuseali, includendoanche la

3.10 MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO E PINACOTECA “EDILBERTO ROSA” DI AMELIA

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biglietteriaeleareediaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastruttura,nellastagioneprimaverile e autunnale sia un’indagine sulla tipologia di illuminamento presente nella pinacoteca attraversouno spettroradiometro.Su richiestadei responsabilidella strutturamusealeè statoposizionato un datalogger anche in una sala di Palazzo Petrignani dove si pensa venga trasferita la pinacoteca attualmente ubicata all’interno del museo della città. Contemporaneamente ai campionamentiambientali,tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenella stagione autunnale e primaverile1, sono state effettuate anche indaginimicrobiologichesiaaereechedisuperficiedeimanufattiartistici.Infigura43siriportailprofilomicroclimaticoannuale del museo2. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativapiuttostoaccentuatatraestateeinverno.InbaseaquantoriportatodalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UReleloroescursionitermiche, riportati in tabella33, in relazioneaivaloriconsigliatidallanormativa inbasealletipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nellasaladoveèconservatoildipintodiPiermatteoeinquelladipalazzoPetrignaniivalori

diTmisuratinelle4stagioninonrientranonei limiti stabilitidallanormativa,mentreperla UR i valori medi sembrerebbero rientrare nel range anche se analizzando le escursioni stagionali di UR si registra una variazione troppo elevata di UR in quasi tutte le stagioni;

- nella Pinacoteca i valori medi stagionali di T rientrano nei limiti imposti dalla normativa solo per la primavera e l’autunnoma analizzando le escursioni termiche stagionali (ΔT)si registrano variazioni di T molto elevate nelle 4 stagioni; per quanto riguarda l’umidità relativa i parametri registrati sono al di sopra dei valori imposti dalla normativa in tutte e 4 le stagioni.

Le indagini sulla qualità dell’aria condotte tramite la stazione micro-meteo all’interno della strutturamuseale(appendice3),rapportateaivaloriregistratiinesterno,nonhannoevidenziatoparticolari problematiche. Da tutto ciò si evince che all’interno di questa struttura l’impianto di riscaldamento non viene attivato su valori costanti e in modo continuo creando queste forti oscillazioni dei parametri termo-igrometrici.L’impiantodiumidificazionepresentesolonellasalaincuièconservatoildipintodiPiermatteosembrerebbe sufficiente a regolare l’umidità relativa nella sala stessama sarebbe opportunoinstallare un sistema di umidificazione anche nella pinacoteca. Infatti sarebbe opportuno

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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Figura 43: andamento annuale di T e UR nel museo e nella sala di Palazzo Petrignani ad Amelia.

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT Tm ΔT

Sala pinacoteca 15.6 9.8 19.9 7.4 27.4 7.4 19.1 9.6

Sala Piermatteo 14.1 13.4 18.3 8.2 25.0 6.7 18.5 11.0

Sala P. Petrignani 10.7 8.6 17.5 8.2 25.5 6.3 16.7 15.5

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR URm ΔUR

Sala pinacoteca 52.0 34.4 58.8 28.5 54.0 26.2 59.2 29.3

Sala Piermatteo 53.3 52.1 66.3 24.5 62.8 35.8 60.2 35.1

Sala P. Petrignani 61.3 43.5 64.7 27.0 58.3 31.7 62.2 29.3

Tabella 33:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseoCivicoarcheologicoe pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia.

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Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala pinacotecaAutunno 13 / 25

Primavera 2 / 25

Sala PiermatteoAutunno 8 / 25

Primavera 16 / 25

SUPERFICI

Sala pinacoteca: dipinto su tavola (Ignoto)

Autunno / 0,1 1

Primavera / 0,1 1

Sala pinacoteca: dipinto su tavola (L. Agresti)

Autunno / 0 1

Sala Piermatteo: dipinto su tavola (Piermatteo)

Autunno / 0,6 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Microbica Oraria: CFU/cm2.

Tabella 34:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)dellapinacotecadelMuseoCivicoarcheologico e pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia.

mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa mettendo a regime sia l’impianto di riscaldamento che di climatizzazione laddove presente e tenere sotto controllo questi parametri mediantedispositiviappositi.Perquantoconcerneilmonitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella34,ilivellidicontaminazioneregistratinegliambienticontrollati,es-sendoinferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperfici.Relativamente ai valori di illuminamento, riportati in tabella 35, confrontandoli con i valoriconsigliatidallanormativa(appendice2),siosservacheladosediluceannuale(LO)risultanellanormaperlasaladelPiermatteo,perlapinacotecaeperlasaladipalazzoPetrignanimentreilvalorediilluminamentomassimo(Emax)risultadecisamentesuperioreaquantoconsigliatodallanormativa UNI 10829 in tutte e tre le sale. L’andamento spettrale della tipologia di illuminamento registrato,medianteunospettroradiometro,perleduesalemonitorateall’internodelmuseohaevidenziato la presenza di una radiazione di fondo di tipo ambientale dovuta alla luce solare che penetradallefinestrepresentinegliambientiinquestioneconqualchedebolesegnalerelativoallapresenzadiluceartificiale.Perregolamentareilparametroilluminazionesecondoquantoriportato dalla normativa si consiglia o l’utilizzo di lampade a basso wattaggio o un sistema di illuminazione con accensione temporizzata in presenza di visitatori.

Tabella 35: valori di illuminamento registrati nelle sale del museo Civico archeologico e pinacoteca “Edilberto Rosa” di Amelia mediante datalogger.

Sala esaminata Emax (lux) LO (Mlx.h/anno)

Sala Pinacoteca 303.3 0.07

Sala Piermatteo 132.3 0.45

Sala P. Petrignani 393.0 0.34

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Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - CristocrocifissotraisantiFirminaeOlimpiade,temperasutavoladiLivioAgresti- MadonnaconilBambinoeisantiBattistaeFrancesco,tavoladipintadiunpittoreumbro-

lazialedelXVsecolo- Sant’AntonioAbate,tavoladipintadiPiermatteod’Amelia.Tra queste opere d’arte vengono di seguito illustrati i risultati ottenuti per la tavola dipinta dal titolo “Sant’Antonio Abate”illustratainfigura44.Temperasutavola(180x100cm)eseguitadaPiermatteod’Ameliatrail1474eil1475,ècollocata in una sala appositamente dedicata al piano terra del museo.Ildipintonellasecondametàdell’OttocentovenivaerroneamenteattribuitoadOttavianoNelli;solo nel 1923-24 lo storico dell’arte Umberto Gnoli lo colloca tra la produzione tarda del maestro amerino.NegliannicinquantaFedericoZerioltreariconfermarelapaternitàaPiermatteoeariscoprire l’artista e il suo intero corpuspittorico, lo ritiene collocabile intorno al 1480 e suquesta attribuzione si baserà poi tutta la critica successiva. Si troverà conferma nel 1992 grazie alritrovamento,nell’archiviodiStatodiTerni,diundocumentodatato1474nelqualevenivaconcesso,dalconventodiSanGiovanniadAmelia,unfinanziamentoperlarealizzazionediunatavola d’altare dedicata a Sant’Antonio Abate. Gli ultimi studi pubblicati individuano nella tavola un impianto compositivo tardogotico con riferimentilippeschietoscaniingenerale,rilevandoleassonanzeconmodelliqualiilSant’AntonioAbate di Benozzo Gozzoli sulla controfacciata della collegiata di San Gimignano datato 1465 o lasculturadelSant’AntonioabatedelVecchiettadatata1475.Sicollegherà,inoltre,ilSantoallefunzioni sanitarie del convento essendo non solo protettore degli animali ma anche guaritore degli infermi,everràevidenziatalamaturacoscienzaprospetticapienamenterinascimentalegrazieallostudiodellacomposizioneedellelinee,dellepiegheortogonalidellaveste,algiocodellegeometriecurve e rette presenti nella costruzione della cattedra. L’analisi dello stato di conservazione rileva una tavolainbuonostato.L’operaèstatarestauratadall’ISCRnel2005chehaprovvedutoaprescriverel’obbligatorietà di un impianto di climatizzazione dedicato per poter rispettare gli standard di conservazionerichiestiperlatipologiamaterica.L’impiantoèstatorealizzatoedattivatoall’internodiuna sala appositamente dedicata ed opportunamente sanitarie del convento essendo non solo protettore deglianimalimaancheguaritoredegliinfermi,everràevidenziatalamaturacoscienzaprospetticapienamenterinascimentalegrazieallostudiodellacomposizioneedellelinee,dellepiegheortogonalidellaveste,algiocodellegeometriecurveerettepresentinellacostruzionedellacattedra[25].L’analisi dello stato di conservazione rileva una tavola in buono stato. L’opera è stata re-staurata dall’ISCR nel 2005 che ha provveduto a prescrivere l’obbligatorietà di un impianto di climatizzazione dedicato per poter rispettare gli standard di conservazione richiesti per la tipologiamaterica.L’impiantoèstatorealizzatoedattivatoall’internodiunasalaappositamente

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Figura 45:dettaglidellariflettografiainfrarossadelSant’AntonioAbate.

Pagina precedenteFigura 44: immagine in luce visibile del Sant’Antonio Abate.

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dedicata ed opportunamente oscurata.Ilsupportoligneoèformatodall’assemblaggioditretavoleverticaliduelateralipiùpiccoledipioppoequellacentralepiùgrandedisilicefissatesulretrodatraverseecollegatesulpianodella pittura da un listello decorato con motivi geometrici che funge da cornice. La parziale ispezionabilità del retro ha rilevato, almeno per le aree ispezionabili, un ottimo stato diconservazione del supporto ligneo e l’assenza di infestazioni di natura biologica.La luce radente evidenzia inoltre l’assenza di polveri superficiali a dimostrazione di unamanutenzioneordinariacostantedellasuperficieeunavernicecompattaepresentesull’interasuperficiedipinta.Sonoaltresìvisibili, soprattuttonellapartebassadeldipintoeconcentratelungo tutta la cornice, testimonianze di una venerazione importante, lacune della pellicolapittorica ormai consolidate che lasciano intravedere il legno di supporto e una fenditura lungo la congiunzione dell’asse di destra.Attraversol’osservazionedirettaconlaluceUVenellariflettografiainfrarossasipossononotarei piccoli ritocchi del restauro, l’assenzadi polveri e la compattezza e totale trasparenzadellaverniceacrilica,caratterizzatatramiteletecnichenoninvasive.L’osservazione diretta della pellicola pittorica a luce radente e lo studio della riflettografia infrarossa (fig. 45) da indubbiamente conto dell’eccelsa abilità tecnica del maestro evidenziando con chiarezza e dettaglio sia il trasferimento del disegno dai patrones di bottega, incisioni di riporto delle sagome, sia delle finiture superficiali quali punzonature e dorature. Si evidenzia inoltre un piccolo ‘riaggiustamento’ tra il disegno preparatorio e la stesura pittorica finale dellamanosinistradelSanto(figura45).Degrado rilevato:- Cadute di colore- Fenditure - Ritocchi. Un’indagine condotta tramite la termocamera a infrarossi ha evidenziato nella parte alta del dipinto un surriscaldamento dell’opera dovuto al sistema di illuminazione adottato. Come si può osservare in figura 46 la differenza di T registrata tra la parte alta e bassa del dipinto è di circa 5 °C. In questo modo si possono generare delle escursioni termiche sulla superficie del dipinto che potrebbero causare l’insorgere di fenomeni di degrado sulla pellicola pittorica. A tal proposito si consiglia di orientare il sistema di illuminazione in modo che la luce non colpisca in modo diretto l’opera.Sulla base dei risultati ottenuti con le diverse tecniche d’indagine riassunti in tabella 36 si può affermare che la tavola presenta una preparazione a base di gesso e colla e un’imprimitura a base di biacca. Le tonalità grigie e marroni della veste del Santo e dell’architettura del trono sono staterealizzatemescolandoadunpigmentobiancoabasedipiombounaterra,ilcinabroedunpigmento a base di rame per ottenere le diverse gradazione chiaroscurali. Per il Manto del santo lasceltadell’artistaricadesuunpigmentonerocarboniosodiprobabilenaturavegetale,infattileevidenzesperimentaliescludonolapresenzadiunnerodinaturaorganica(inchiostro)oppure

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Figura 46:immaginetermograficadeldipintoSant’AntonioAbate.

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unnerodiorigineanimale.L’incarnatoèstatoeseguitoconunamisceladicinabroebiacca.Losfondoèstatoutilizzatolafogliad’orooilpigmentosuunapreparazioneaterrarossa.Sirilevainoltrelapresenzauniformediossalatodicalcio,possibilematerialedialterazionediuna componente proteica proveniente da un restauro molto antico o dall’alterazione del legante originario.

AREE D’INTERESSETECNICHE D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), Gesso, carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore biancoAumento dei segnali del Pb

nelle campiture di colore bianco

Biacca

Campiture di colore rosso Presenza di Hg Cinabro

Campiture di colore marrone e grigio

Presenza di Fe, Ca, (K, Ti/Ba, Si, Mn) Ocra e biacca

Presenza di piccole quantità di Cu e Hg nelle aree

di tonalità scureCinabro

Campiture di colore nero

Campiture doratePresenza di Au ed elevati conteggi di Fe Fe, Ca, Si

(K, Mn, Al)

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Materiale organicoResina acrilica, segnali

riconducibili ad una componente lipidica

Materiale di degrado Ossalato di calcio

Tabella 36: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche.

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Dopo l’emanazione del decreto Pepoli del 1860 anche il Comune di Terni si trovò nelle condizioni di dovere collocare le numerose opere provenienti da conventi e congregazioni di carità soppressi.Dal verbale di consegna delle opere d’arte redatto in data 4 gennaio 1866 risulta che le opere provenienti dalle corporazioni soppresse erano 43. Nel 1894 il bibliotecario Ettore Sconocchia trasmette la descrizione di sette opere che doveva fungere da allegato ad una proposta di delibera della Giunta Comunale per l’allestimento del primo nucleo della Pinacoteca presso la biblioteca situataneilocalidell’exconventogesuiticodiSantaLucia(attualePalazzodiPrimavera).Daundocumento del 1896 si viene a conoscenza dell’ormai avvenuto trasferimento di sette opere alla biblioteca comunale e dell’imminente incremento dell’esposizione. Nel 1933 le opere vengono trasferite,insiemeallabibliotecacomunale,aPalazzoCarrara,cosìcomeimaterialilapideichevannodall’epoca romanaalXVIII secolo e che si trovavanoprecedentemente al piano terradel palazzo comunale. Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti che devastarono lacittàdanneggiaronoanchePalazzoCarrara,dacuifortunatamenteeranostateportatevialeopere più importanti. Un documento del 1945 attesta che le opere della Pinacoteca erano state ricoverate presso il convento di San Francesco di Stroncone. Finalmente nel 1964 il sindaco Dante Sotgiu e Piero Adorno inaugurano la nuova sede della Pinacoteca presso Palazzo Manassei. Nel 1986vieneinauguratalasededellanuovaPinacotecaintitolataalpittorenaifOrneoreMetellia Palazzo Fabrizi. Nel 2001 la Pinacoteca vede un nuovo allestimento presso il piano terra del settecentesco palazzo Gazzoli presso il quale la presenza di servizi aggiuntivi fanno sì che il museoassumaunafisionomiapiùmoderna.Èdel2009l’ultimasistemazionedellaPinacotecaormaiconfluitanelMuseod’ArtemodernaeContemporanea “A. De Felice” presso i recuperati spazi della ex fabbrica Siri in via Campofregoso. Ilmuseo fa parte di un polo culturale che comprende anche ilMuseoCivicoArcheologico,il teatro“SergioSecci”eunacaffetteria.Lasezioneanticaèospitataalprimopiano,mentreilpianoterraèdedicatoadunampioallestimentodiopered’artecontemporaneaprovenientiper lopiùdalladonazioneDeFelice, incrementatadaopereoggettodiacquisizionedapartedell’AmministrazioneComunale al fine di poter assicurare un percorso espositivo esaustivo,rivoltosiaallaproduzionelocalecheaquellainternazionaledipiùampiorespiro.Ilmuseoèdotatoanchediunasalaconferenze(saladell’orologio)ediduesalepermostre temporanee(projectroomesalacarro-ponte),oltrechediunospazioperleformed’arteperformative(studio1).

Indagini ambientali

Nel museo di Arte Moderna e Contemporanea “A. De Felice” di Terni le indagini ambientali sonostatecondottesiamediantel’utilizzodiundataloggergiàpresentenellastruttura,conil

AREE D’INTERESSETECNICHE D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN

Strato preparatorio Ca su tutti punti di analisi Solfato di calcio (gesso), Gesso, carbonato di calcio

Imprimitura Pb su tutti punti di analisi Biacca sulla maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore biancoAumento dei segnali del Pb

nelle campiture di colore bianco

Biacca

Campiture di colore rosso Presenza di Hg Cinabro

Campiture di colore marrone e grigio

Presenza di Fe, Ca, (K, Ti/Ba, Si, Mn) Ocra e biacca

Presenza di piccole quantità di Cu e Hg nelle aree

di tonalità scureCinabro

Campiture di colore nero

Campiture doratePresenza di Au ed elevati conteggi di Fe Fe, Ca, Si

(K, Mn, Al)

Incarnati Presenza di Hg e Pb

Campiture di colore verde Presenza di Cu

Materiale organicoResina acrilica, segnali

riconducibili ad una componente lipidica

Materiale di degrado Ossalato di calcio

3.11 MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA “A. DE FELICE” DI TERNI

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qualeilComunemonitoracostantementeivaloriditemperaturaeumiditàdellasolasala7delmuseo,mentre per le altre sale si sono presi come riferimento i valori registrati nelle due stagioni attraverso la stazionemicro-meteo descritta nel capitolo 2. Tramite quest’ultima, inoltre, è stata effettuataun’analisi della qualità dell’aria su tutte le sale museali includendo anche la biglietteria e le aree diaccesso(scaleeascensori)aidiversipianidellastrutturanellastagioneprimaverileeautunnale.In figura 47 si riporta la planimetria delmuseo con le salemonitorate.Contemporaneamente aicampionamentiambientali,tramitelastrumentazioneprototipo,inalcunedellesalemonitoratenellastagione autunnale e primaverile1, sono state effettuate anche indaginimicrobiologiche sia aereechedisuperficiedeimanufattiartistici.Attraversounospettroradiometroèstataanalizzataanchelatipologiadiilluminazionepresentenelmuseo.Infigura48siriportailprofilomicroclimaticoannualedel museo2,cheinquestocasosiriferisceallasolasala7mentreintabella36siriportanoivalorimedi stagionali di temperatura e umidità relativa. Si osserva nell’arco dell’anno una variazione di temperatura e di umidità relativa piuttosto accentuata tra estate e inverno. In base a quanto riportato dalD.M.10/05/2001,facendoun’analisiaccuratadeivalorirelativiallemediestagionalidiT,UR(tabella36),inrelazioneaivaloriconsigliatidallanormativainbasealletipologiematerichepresentinelmuseoinesame(appendice2),sievincequantosegue:- nella sala 7 i valori di T misurati nelle 4 stagioni rientrano nei limiti stabiliti dalla normativa

eccettoperilperiodoestivo,mentreperlaURivalorimedisembrerebberorientrarenelrangeimposto dalla normativa tranne che per il periodo autunnale in cui i valori risultano sopra il limite per la conservazione di manufatti su tela;

- nellasala8,9inbasealmonitoraggiomicro-meteoeffettuatoinautunnoeprimavera,ivalorimedi stagionali di T rientrano nei limiti imposti dalla normativa eccetto che per la primavera mentre i valori di umidità relativa rispondono a quanto richiesto dalla normativa risultano adeguati per la conservazione di tutte le tipologie materiche presenti nella sala eccetto che per legno dipinto e opere dipinte su cartone;

- nellasala10,inbasealmonitoraggiomicro-meteoeffettuatoinautunnoeprimavera,ivalorimedi stagionali di T sono adeguati per tutte le tipologie materiche presenti nella sala ad eccezione del periodo primaverile i cui valori non rientrano nei limiti normativi per quanto concernelegnodipintoeteledipinte,mentrel’umiditàrelativaèidoneapertutteletipologiemateriche ad eccezione del legno dipinto;

1Nellasecondacampagnadiprelievi,eseguitaalloscopodiinterpretareirisultatiedeventualmentesuggeriremisurediinterventoe/osanificazionedegliambientiedellesuperfici,imonitoraggimicrobicisonostatieseguitiintuttelesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicasuperiorialvaloresoglianellaprimacampagnadiprelievieinalcunedellesaleesuperficichepresentavanolivellidicontaminazionemicrobicainferiore al valore soglia nella prima campagnadiprelievi,dautilizzarepoicomecontrollodellaproceduradimonitoraggiomicrobico.2 Sull’asse delle ascisse viene indicato il periodo preso in esame mentre nelle ordinate si riportano i valori di temperatura (T)ediumiditàrelativa(UR)espressirispettivamenteingradicentigradi(°C)epercentuale(%)suun’unicascala.Lecurveriportate sul grafico rappresentano l’andamento termo-igrometrico delle sale dove temperatura e umidità relativa sonorappresentatecolmedesimocolore(lecurvepiùinbassosonoquelleditemperatura).Lelineedicolorediversoindicanosalediversecomeriportatonellalegendapresentenelgrafico.

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Figura 47: planimetria del museo di Arte Moderna e Contemporanea “A. De Felice” di Terni con indicate le sale espositive.Pianoterra(a)eprimopiano(b).

- nellasala11,inbasealmonitoraggiomicro-meteoeffettuatoinautunnoeprimavera,ivalorimedi stagionali di T sono adeguati per tutte le tipologie materiche presenti nella sala mentre l’umidità relativa risulta al di sotto del limite inferiore per quanto riguarda la conservazione di materiali lapidei;

- nellasala12,inbasealmonitoraggiomicro-meteoeffettuatoinautunnoeprimavera,ivalorimedi stagionali di T rientrano nei limiti imposti dalla normativa eccetto che per la primavera mentre i valori di umidità relativa risultano sempre al di sotto del limite inferiore riportato dalla normativa per quanto concerne la conservazione di manufatti artistici di carta.

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Figura 48: andamento annuale di T e UR nella sala 7 del museo di Terni.

TEMPERATURA

Inverno Primavera Estate Autunno

Tm Tm Tm Tm

Sala 7 15.4 19.5 25.0 16.7Sala 8 / 26.0 / 21.8Sala 9 / 26.1 / 22.0

Sala 10 / 26.3 / 21.5Sala 11 / 26.2 / 21.1Sala 12 / 26.0 / 20.9

Bookshop / 25.1 / 16.8

UMIDITÀ RELATIVA

Inverno Primavera Estate Autunno

URm URm URm URm

Sala 7 47.0 59.5 57.8 60.1Sala 8 / 39.7 / 41.0Sala 9 / 38.9 / 39.9

Sala 10 / 37.8 / 40.8Sala 11 / 37.3 / 41.8Sala 12 / 37.5 / 43.5

Bookshop / 37.1 / 52.2

Tabella 37:valoridiTeURmedi(Tm,URm)eloroescursionistagionalirelativealmuseodiArteModernaeContemporanea “A. de Felice” di Terni.

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Leindaginimicro-meteoeffettuateconlastazionemobile(appendice3)hannoevidenziato,inrapportoaidaticampionatiinesterno,intuttelesaledelmuseoesaminate,valoridimaterialeparticolato(PM)moltoaltiintuttelesueclassi,dallenanoparticelleallecoarseealbalckcarbon.Seneevincecheunoscarsoricircoloefiltraggiodell’ariael’impiantodiclimatizzazione,cherisultapresente,nonvieneattivatosuvaloricostantieinmodocontinuocreandoquestefortioscillazioni dei parametri termo-igrometrici. Sarebbe opportuno mantenere costanti i valori di temperatura e umidità relativa mettendo a regime l’impianto di climatizzazione presente e tenere sotto controllo questi parametri mediante dispositivi appositi. Per quanto concerne il monitoraggiomicrobiologico,icuirisultatisonoriportatiintabella37,sihaquantosegue:- Sala 7: i livelli di contaminazione registrati nell’ambiente controllato, inferiori al valore

soglia considerato, consentono di formulare un giudizio ottimo della qualità dell’aria edellesuperfici,adeccezionedeilivellidicontaminazionedell’arianelperiodoinvernaleelimitatamenteallazonaprossimaaldipintodelPiermatteo.Lacontaminazionemicrobicaèprevalentementefungina,determinatadaspeciebattericheappartenentiaigeneriAlternaria spp. e Cladosporiums spp.chepotrebbeesseredeterminatadamaggiorafflussodiariaesternanella zona considerata.

Tipologia di prelievo Sala di prelievo Stagione IMA* Indice AMO** Valore soglia

ARIA

Sala 7 (difronte scale)Autunno 15 / 25

Primavera 6 / 25

Sala 7 (davanti Piermatteo)Autunno 34 / 25

Primavera 5 / 25

Sala 12 Autunno 11 / 25Sala 9 Autunno 6 / 25

Sala 10 Autunno 6 / 25

SUPERFICI

Sala 7: Dipinto su tela (Lo Spagna)Autunno / 0,9 1

Primavera / 0,1 1

Sala 7: dipinto su Tavola (Maestro della Dormitio)

Autunno / 0,3 1Primavera / 0,2 1

Sala 6: dipinto su lastra di zinco (Metelli) Autunno / 0,4 1

Sala 6: dipinto su lastra di tela (Metelli) Autunno / 0,2 1

Sala 6: dipinto su tavola (Metelli) Autunno / 0,2 1

Sala 12: litografia Kandisky Autunno / 0,2 1

Sala 12: litografia Appel Autunno / 0,5 1

Sala 12: acquaforte Braque Autunno / 0,3 1

Sala 12: litografia Stanley Autunno / 0,2 1

*Indice Microbico Aria: n° CFU; ** Indice Adesione Microbica Oraria : CFU/cm2.

Tabella 38:monitoraggiomicrobiologicodialcunesaleesuperfici(opered’arte)dellapinacotecadel.diArteModernae Contemporanea “A. de Felice” di Terni.

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- Sala9e10:ilivellidicontaminazioneregistratinell’ambientecontrollato,inferiorialvaloresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperficiutileagarantirelacorrettaconservazionedelleopereesposte.

- Sala 12: i livelli di contaminazione registrati nell’ambiente controllato, inferiori al valoresogliaconsiderato,consentonodiformulareungiudizioottimodellaqualitàdell’ariaedellesuperficiutileagarantirelacorrettaconservazionedelleopereesposte.

Per quanto concerne l’illuminamento analizzando l’andamento spettrale della tipologia di illuminazionesiosservanellasala7lapresenzapredominantediluceartificialeconunpiccoa453nmintensoestrettoeunabandaconunmassimocentratoa580nm,mentrenellasala9l’illuminazionerisultamoltodeboleinintensitàedècostituitadaunaradiazionedifondodovutaa luce solare, chepenetraparzialmentedallefinestrepresenti nella sala, a cui si sovrapponeun’illuminazioneartificialecondeipicchidebolissimitra550e700nm. Analisi diagnostiche delle opere

I manufatti artistici selezionati in base alle esigenze conservative evidenziate dai responsabili museali e sottoposti alle indagini diagnostiche sono: - Madonna con il Bambino, San Pietro e SanCleto papa, tavola dipinta delmaestro della

Dormitio di Terni - CrocifissoligneodiGiovanniTeutonico- MariaVergineeMariaMaddalenaconisanti,tavoladipintadiGiovannidiPietrodettoLo

Spagna - VedutadiTerni,tavoladipintadiOrneoreMetelli- Uscitadateatro,lastrainzincodipintadiOrneoreMetelli- Ilmercatodellafiera,teladipintadiOrneoreMetelli- Nr.598serigrafiadiWassilyKandinskydel1960- Nr.599serigrafiadiWassilyKandinskydel1920- Nr.607litografiadiGinoSeverini- Nr. 672 acquaforte a colori di George Braque - Nr.606litografiaacoloridiGustaveSingier- Nr.551acquaforteacoloridiHayterWilliamStanleydel1955- Nr.1193litografiaacoloridiJeanArp.

Pagine seguentiFigura 49:immagineinlucevisibile(inalto),riflettografiainfrarossa(alcentro)erielaborazioneinfalsicolori(IRFC)(inbasso)di“Uscita da teatro”diO.Metelli.

Figura 50:dettagliodellariflettografiainfrarossadi“Uscita da teatro”diO.Metelli.

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Traquesteopered’artevengonodiseguitoillustratiirisultatiottenutiperOliosuzincodaltitolo“Uscita da teatro”.Lalastrainzincodipinta(49x63cm)eseguitadaOrneoreMetellinel1938,ècollocatanellasala9delprimopianodelmuseo.OrneoreMetelli,appenaterminatiglistudielementari,entròcomeapprendistanellacalzoleriapaterna dove nel corso degli anni produsse scarpe particolarmente apprezzate per l’elevata qualità e originalità delle forme. Si dedicò alla pittura da autodidatta e concentrò la sua attività di pittore tra il 1922 e il 1938 in cui realizzò circa 200 dipinti.Artista di autentica vocazione e maniera naif dipinse con vivace gusto narrativo e acuta sensibilità cromaticaepisodidivitapopolareternana,scorciurbanieinternidomestici.Oltreallapiùconsuetatelautilizzòsupportidivariogenerecomeilcompensato,ilcartone,lastredizinco,terracottao scampolidi stoffa impiegataper foderare l’internodelle scarpeo, comeper “PanoramadiTerni” l’anta lignea di una porta. Nell’opera presa qui in esame l’artista utilizza come supporto una lastra di zinco e vi rappresenta i personaggi del popolo che osservano i borghesi in abito da sera che scendono dalle carrozze e si avviano verso l’entrata del teatro. Sullo sfondo si erge l’edificiodell’imponente teatrocon leenormicolonnedelpatioedeldoppioordinediporteefinestrearcuate.Sulladestracisonogliimmancabilicarabiniericheconleloroproporzioniesagerate sembrano imporre l’ordine. La rappresentazione di questo momento di vita cittadina èallostessotempolarappresentazionediunarealtàacuil’artistaerafortementelegato,infattiappassionato cultore di teatro e musica dette prova delle sue capacità suonando nell’orchestra delteatroGiuseppeVerdidiTerniepartecipòquindiadiverserappresentazioniteatralidioperelirichefinoaquando,permotividisalute,fucostrettoadabbandonarequesteattività.Ancheinquestodipinto,comeinaltri,sirappresentaunoscorciodiTerniprimadelledistruzionidei bombardamenti della seconda guerra mondiale il quale costituisce comunque un importante testimonianza dell’assetto urbanistico della città prima della guerra. Metelli morì a Terni il 26 novembre1938lasciandoincompiutoildipinto,comesipuòvedereinalcunipersonaggirimastiabbozzati(figura49inalto)[26].Attraverso l’osservazione diretta a luce radente si possono notare un buono stato di conservazione della pellicola pittorica e alcuni tratti del disegno preparatorio.Tramite la riflettografia infrarossarisultanovisibililelineetracciateperrealizzarel’architetturadelteatrocomunale.Vistal’accuratezzae il tratto deciso del disegno si può ipotizzare che l’artista si sia servito di un mezzo carbonioso come lamatita,supreparazioneconbiancodizinco,edistrumentidiprecisionequalisquadreorighelli.Di particolare interesse è il ripensamento prospettico sull’edificio principale (figura 50). Intabella 38 si riportano i risultati ottenuti con le tecniche non invasive.Nell’immaginerielaboratainfalsicolori(figura49)letonalitàblucherimangonoscureinIRFCindicanolapresenzadiunbluassorbenteininfrarosso(bludiprussia)alcontrariodiquellecheassumonounacolorazionerosso-violaceachecorrispondonoallezoneincuièstatoutilizzatoilbluoltremare(tabella38).Le campiture verdi rimangono scure in IRFC perché costituite da una miscela di blu di prussia e giallodicromo(tabella38).

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LosfondoèstatorealizzatoconbludiPrussiaenerod’ossamescolatiabiancodizincoperottenerelediversetonalitàgrigio/blu.Nelcielo,Metellisovrapponeaquestofondoilbluoltremarecheriprende anche nel dipingere alcune carrozze. Nel dipingere gli abiti dei personaggi utilizza un colorante organico. Il giallo di cromo viene scelto sia come pigmento puro per le campiture giallecheinmescolanzaconilbludiprussiaperottenereletonalitàverdi(tabella31).In alcune aree si osserva la presenza di carbossilati di zinco che potrebbero derivare da un fenomenodialterazioneinattosullapellicolapittoricadovutoalprocessodisaponificazioneacarico del legante lipidico che si origina per interazione tra quest’ultimo e il bianco di zinco in particolaricondizionitermoigrometriche(tabella31).

Aree di interesseTECNICA D’INDAGINE

XRF MIR RAMAN FORS

SupportoZn con piccole quantità

di Sn su tutti punti di analisi

Strato preparatorioBianco di zinco sulla

maggior parte dei punti di analisi

Campiture di colore bianco Bianco di zinco

Campiture di colore blu

Aumento dei segnali di Fe sulle campiture blu

Blu di Prussia e nero d’ossa

Blu oltremare Oltremare

Campiture di colore rosso Colorante di sintesi

Campiture di colore giallo Presenza di Cr Cromato

Campiture di colore verde Presenza di Cr Blu di Prussia

Materiale organicoResina acrilica, segnali

riconducibili ad una componente lipidica

Materiale di degrado Carbossilati di zinco

Tabella 39: risultati ottenuti dalle singole tecniche diagnostiche

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Appendici

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1.

PARAMETRI STRUMENTALI

1. La fotocamera digitale Mamiyaleaf iXR corpo macchina con obiettivo 80 mm e dorso di-gitale LEAF CREDO 60 WS. La nuova fotocamera digitale di cui si è dotato il Laboratorio è costituita da un dorso digitale Wide Spectrum che permette di estendere la loro normale capacità ad uno spettro più ampio (365-1100 nm). Le foto in luce visibile (400-700 nm) sono state scattate e successivamente calibrate nei colori mediante l’utilizzo di uno standard di riferimento (Spectralon 99%).

- Per la realizzazione delle immagini in radenza, l’oggetto deve essere illuminato con un fascio di luce posto in direzione quasi parallela alla superficie da indagare in modo tale che l’asse del fascio luminoso e la superficie siano compresi tra i 5° e i 15°. Sono state impiegate lampade alogene montate in opportuni supporti modo tale da riuscire a regolare l’intensità e la direzione della luce.

- Le riflettografie IR sono state ottenute utilizzando un filtro, posizionato davanti all’o-biettivo della fotocamera, che permette di eliminare la componente UV e visibile riflesse dalla superficie e di registrare l’immagine solo nell’intervallo spettrale dell’ infrarosso. In particolare il filtro usato IR 695 permette di registrare l’immagine tra 730-1100nm.

- L’infrarosso in falso colore (IRFC) è una metodologia di analisi per immagine che consente in alcuni casi il riconoscimento dei pigmenti presenti negli strati superficiali dell’opera. L’infrarosso falso colore si basa sulla combinazione in un’unica immagine del segnale di una banda dell’infrarosso con quello di alcune bande dello spettro visibile, attribuendo colori diversi da quelli abituali. Questo sfalsamento dei colori, in cui i colori dell’immagine perdono la corrispondenza con quelli reali, consente di leggere come colore rosso, l’informazione dell’IR e di avere un’immagine marcatamente molto differente da quella reale. La possibilità di distinguere con questa tecnica i pigmenti dipende dalla diversa riflettanza sia nel visibile sia nel vicino IR dei materiali. Più simile è la curva di riflettanza, più è difficile distinguere i pigmenti tra di loro; generalmente è difficile identificare pigmenti rossi e gialli mentre i blu e i verdi presentano colorazioni diverse nel IRFC.

- Le immagini di fluorescenza ultravioletta sono state utilizzate come sorgenti due lampade con LED UV che hanno un’emissione centrata a 365 nm. Il metodo si basa, infatti, sul fenomeno superficiale di emissione di radiazione visibile da parte di molecole quando queste sono sottoposte ad irraggiamento con luce ultravioletta. Il fenomeno della fluorescenza riguarda prevalentemente i materiali organici e, in alcuni casi, quelli inorganici. I materiali fluorescenti possono dare risposte diverse (fluorescenze colorate) secondo la loro natura chimica Alcuni esempi d’applicazione del metodo nello studio d’oggetti artistici sono:

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la fluorescenza tipica di materiali proteici superficiali, vernici o ritocchi, la caratteristica fluorescenza rossa della lacca. Le immagini di fluorescenza UV sono state acquisite con filtri che consentono di raccogliere solo la radiazione emessa nel campo del visibile e di tagliare la radiazione ultravioletta riflessa dalla superficie indagata.

- Le immagini di luminescenza indotta nel visibile è stato utilizzato un sistema illuminante composto da LED che perme di selezionare la potenza e la lunghezza d’onda della luce di eccitazione. I LED (rosso, verde, blu) possono essere utilizzati singolarmente, come fonte monocromatica, in questo modo si ottengono informazioni sulla distribuzione dei materiali luminescenti sia di natura organica (coloranti e lacche) che inorganica (blu egizio, Han blu e pigmenti a base di Cd, ecc.).

2. Per la radiografia digitale a raggi X è stato utilizzato un sistema costituito da una sorgente a raggi X e uno scanner portatili. Il tubo a raggi X CP120B ICM opera nel range 40- 120 kV ed un amperaggio che va da 0.1-1.5 mA. Lo scanner HD-CR 35 NDT Plus DÜRR NDT effettuata la scansione con un laser (660 nm e una potenza di 80 mW) di film ai fosfori con diverse modalità: 25, 50 e 100 µm.

3. La termocamera FLIR T420bx 25° è equipaggiata con un micro bolometro FPA. L’intervallo di T di funzionamento va da -15 °C a + 50 °C con una accuratezza di ± 2 °C. L’intervallo di analisi è 7,5-13 µm e la risoluzione IR è di 320 x 240 pixels.

4. Tracer III SD Bruker AXS: si tratta di uno strumento portatile di circa 2Kg di peso, con dimensioni di 30 x 10 x 28 cm. Possiede come generatore di raggi X un tubo al Rodio il cui voltaggio massimo è di 40 kV mentre come detector ha un silicon drift XFlash® con sistema di raffreddamento Peltier. La tecnica permette di individuare elementi con numero atomico >10.

5. Lo spettrofotometro CM-700d Konika Minolta è costituito da una sorgente di radiazione visibile (lampada Xenon) filtrata per la radiazione UV ed un rivelatore costituito da un array di fotodiodi al silicio. Il range di analisi è compreso tra 400-700 nm con un passo di 10 nm. Si possono analizzare aree con le seguenti dimensioni di diametro: 3, 6 e 8 mm.

6. Lo spettrofotometro nel medio infrarosso ALPHA Bruker optics è costituito da una sorgente di radiazione infrarossa Globar, un interferometro di Michelson modificato per lavorare in ogni condizione ambientale e orientamento spaziale (RockSolid TM), un rivelatore a temperatura ambiente DLaTGS ed un modulo di campionamento in riflessione esterna che consente di lavorare con un angolo d’incidenza di circa 20 °C. Il range di analisi è compreso tra 7500-375 cm-1 e l’ampiezza dell’area esaminata è pari a circa 28 mm2.

7. Lo spettrofotometro Raman BRAVO Bruker optics è costituito da una doppia sorgente laser nel vicino infrarosso (DuoLaser TM) che consente di raccogliere il segnale Raman nel range

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3.200-300 cm-1. Tale strumento utilizza una nuova tecnologia brevettata chiamata SSETM (Shifted Sequenzial Excitation) che permette di eliminare la fluorescenza di fondo e quindi registrare spettri con segnali intensi.

8. La camera iperspettrale MWIR Spechim è costituito da: camera iperspettrale nel medio IR MWIRF-CL-120-M50M-OEM dotata di spettrografo ImSpector M50M con range di lavoro 2.7-5.5 µm e risoluzione spettrale pari a 24 nm, campionamento spettrale pari a 8.33 nm e fenditura di 80 µm; obiettivo OLEM23 con lunghezza focale di 23.4 mm, risoluzione spaziale 46 cm e distanza di lavoro minima di 50 cm; scanner in alluminio costruito ad hoc per lo strumento. Si tratta di uno strumento prototipale la cui prima sperimentazione è stata effettuata nel corso del presente progetto e i cui dati scientifici oltre che in questo testo stanno per essere pubblicati in una rivista scientifica di settore (“New perspectives in the non-invasive, in situ identification of painting materials: the advanced MWIR hyperspectral imaging” in Trends in Analytical Chemistry).

9. Monitoraggio del microclima (T, HR e luminosità) in ambienti museali e depositi. I Datalogger WSD00TH5L (Capetti Elettronica srl) a tre canali consentono di rilevare T, HR e Intensità luminosa con una precisione di 0.2 °C nel range da 0 a 50 °C per la temperatura e ±5% nel range 10-90% per Umidità Relativa.

10. Stazione micro-meteo prototipo costituita da: - Mini-WRAS - mini wide range 1371 GRIMM è uno spettrometro per aerosol portatile per misure di distribuzione dimensionale di particelle in 41 canali da 10 nm a 35 µm.- Ozone monitor 205 dual beam 2B Technologies è uno spettrometro doppio raggio portatile per misure di ozono in assorbimento con sorgente UV a lunghezza d’onda fissa a 254 nm. Range di misura: 1.0 ppb-100 ppm; risoluzione pari a 0.1 ppb. Range di analisi: da 0 a 50 °C.- Aethalometer modello AE51 è uno spettrometro con sorgente infrarossa a LED a 880 nm, range di misura: 0-1 mg BC/m3 per 15 min fino a 50ml/min. Risoluzione 0.001 µg BC/m3.- Irradiometro UV-VIS_NIR AvaSpec è uno spettrofotometro per misure di irradianza assoluta nel range 200-1100 nm.- Sonde per la misura di T e HR.

11. Spettroradiometro: sistema spettrofotometrico per misure di irradianza costituito da uno spettrofotometro Avaspec ULS2048-USB2, che opera nel range spettrale da 200-1100 nm, con un CCD line-array da 2048 pixel come detector, una fenditura di 25 µm, un calibratore per irradianza UV-VIS e una fibra ottica in quarzo.

12. Metodo MAM per il monitoraggio microbiologico: il prelievo dall’aria avviene mediante campionamento passivo su piastre di sedimentazione posizionate sia orizzontalmente che verticalmente lasciate nell’ambiente per circa 1 ora. Il campionamento delle superfici, invece,

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viene effettuato premendo per circa 30 secondi una membrana di nitrocellulosa che viene poi immediatamente trasferita su appositi terreni di coltura. La concentrazione degli inquinanti microbici viene espressa in Unità Formanti Colonia (UFC). Il metodo MAM consente di stabilire la classe di contaminazione e i valori limite degli indici IMA (Indice di Accumulo Microbico) e AM (indice Microbico Ambientale) per un ambiente appartenente ad una certa classe di rischio.

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2.

PARAMETRI NORMATIVI PER TIPOLOGIE MATERICHE

Materiali T(°C)

UR(%)

Emax (lux)

LO(Mlx.h/anno)

Legno dipinto 19-24 45-65 50 0,2

Pitture su tela 19-24 35-50 150 0,5

Pitture murali min. 6 °C (inverno)max 25 °C (estate) 45-60 - -

Manufatti artistici di carta, cartapesta, veline 19-24 50-60 50 0,2

Metalli e leghe - < 45 - -

Fotografie 2-20 20-30 50-150 0,2

Disegni, acquerelli, pastelli e simili su supporto cartaceo 19-24 50-60 50 0,2

Materie plastiche - 30-50 < 300 -

Ceramica, terracotta - 20-60 - -

Materiali lapidei ≤ 30 45-60 - -

Valori limite di temperatura (T) e umidità relativa (UR) consigliati dal D.M. 10/05/2001 e di illuminamento (Emax e LO) riportati dalla normativa UNI 10829 per la corretta conservazione delle diverse tipologie materiche in ambienti museali.

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3.

RISULTATI STAZIONE MICRO-METEO PROTOTIPALE

In questa appendice si riportano i risultati ottenuti mediante la stazione micro-meteo MOUSE descritta nel paragrafo 2. Per ciascun museo analizzato vengono riportati i valori medi totali e le loro deviazioni standard dei singoli parametri registrati nelle due stagioni (autunno e primavera).

MUSEO Black Carbon (µg/m3)

Ozono (µg/m3)

PM*(µg/L)

Nano (<0,1µm)(nr./m3)

Fine (0,1-1,0µm)

(nr./m3)

Coarse (>1µm)(nr./m3)

Museo del Ducato -Spoleto 0,74±0,04 28,7±4,5 17,6±1,5 2927±180 3,07±0,34 2,5±0,6

Pinacoteca Comunale Città di Castello 1,14±0,04 12,5±0,9 25,7±2,9 6327±138 2,96±0,12 3,3±1,4

Museo Civico - Bevagna 1,67±0,07 23,5±1,7 52,4±2,7 13.776±2871 3,95±0,31 3,1±0,4

Complesso museale di S. Francesco - Trevi 1,01±0,05 18,2±1,2 39,6±8,9 9534±445 3,78±0,52 77,4±29,5

Museo Civico Comunale - Spello 0,61±0,02 21,3±1,1 23,6±3,9 2.313±107 1,58±0,15 11,0±2,9

Museo Carandente Palazzo Collicola - Spoleto 1,17±0,03 37,4±9,3 31,9±3,3 8965±494 2,45±0,22 2,5±0,8

Piano Nobile Palazzo Collicola - Spoleto 1,47±0,06 38,4±1,5 39±1,9 13161±725 3,25±0,21 2,1±0,3

Museo Palazzo Eroli - Narni 1,14±0,15 20,7±2,7 26,9±3,7 7155±1285 1,75±0,20 6,0±1,6

Museo Arte Moderna e Contemporanea

A. De Felice - Terni1,73±0,12 32,4±1,8 35,9±1,4 13649±618 2,03±0,16 1,9±0,7

Museo Civico archeologico e pinacoteca di Amelia 0,70±0,11 18,1±2,7 14,0±1,5 3595±87 1,02±0,09 4,2±1,1

*Dato stimato dalle misure OPC

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Realizzato da Quattroemme srlnel mese di novembre 2017