Mozione cp 13 2014

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Deliberazione di Consiglio Provinciale N. 13 del 06/02/2014 Sessione: Ordinaria Convocazione: 1ª Seduta n. 4 Classifica.: 001.10 Anno 2014 Oggetto: MOZIONE DELLA 5^ COMMISSIONE CONSILIARE DI ADESIONE ALL'APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI MARWAN BARGHOUTI E DI TUTTI I PRIGIONIERI PALESTINESI E PER UNA SVOLTA NEI NEGOZIATI IN CORSO CHE CONDUCA ALLA FINE DELL'OCCUPAZIONE MILITARE ISRAELIANA, ALLA COSTITUZIONE DI UNO STATO PALESTINESE INDIPENDENTE E A UNA PACE CHE DIA GIUSTIZIA E SICUREZZA A TUTTI Relatore PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUNTI PIERO Ufficio Proponente UFFICIO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE L' anno duemilaquattordici e questo dì 6 del mese Febbraio, si è riunito il Consiglio Provinciale sotto la Presidenza del Sig. GIUNTI PIERO assistito dal Sig. CINI OTELLO. Sono presenti i Sigg.: AIAZZI MANOLA - BARTALONI SANDRO - BOMBARDIERI REMO - BRUNETTI LEONARDO - CALO’ ANDREA - CAPECCHI FEDERIGO - CAROVANI GIUSEPPE - CAVACIOCCHI CARLA - CEI MAURIZIO - CLEMENTINI SABATINO - COMUCCI LEONARDO - CONTI CATERINA - CORDONE MARCO - CRESCI ALESSANDRO - FANCELLI MIRKO - FIORENTINI ALESSANDRA - FRANCHI ERICA - FUSI STEFANO - GIUNTI PIERO - LAZZERI LORETTA - LAZZERINI RICCARDO - MONTAGNI ENZO - PESTELLI FRANCO - VERDI LORENZO - - - - - - - - - - - - - PROVINCIA DI FIRENZE Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 13 del 06/02/2014 1/5

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Deliberazione di Consiglio Provinciale

N. 13 del 06/02/2014

Sessione: Ordinaria Convocazione: 1ª Seduta n. 4

Classifica.: 001.10 Anno 2014

Oggetto: MOZIONE DELLA 5^ COMMISSIONE CONSILIARE DI ADESIONE ALL'APPELLO

PER LA LIBERAZIONE DI MARWAN BARGHOUTI E DI TUTTI I PRIGIONIERI

PALESTINESI E PER UNA SVOLTA NEI NEGOZIATI IN CORSO CHE CONDUCA ALLA

FINE DELL'OCCUPAZIONE MILITARE ISRAELIANA, ALLA COSTITUZIONE DI UNO

STATO PALESTINESE INDIPENDENTE E A UNA PACE CHE DIA GIUSTIZIA E

SICUREZZA A TUTTI

Relatore PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUNTI PIERO Ufficio Proponente UFFICIO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

L' anno duemilaquattordici e questo dì 6 del mese Febbraio, si è riunito il Consiglio Provinciale sotto la

Presidenza del Sig. GIUNTI PIERO assistito dal Sig. CINI OTELLO.

Sono presenti i Sigg.:

AIAZZI MANOLA - BARTALONI SANDRO - BOMBARDIERI REMO - BRUNETTI LEONARDO -

CALO’ ANDREA - CAPECCHI FEDERIGO - CAROVANI GIUSEPPE - CAVACIOCCHI CARLA -

CEI MAURIZIO - CLEMENTINI SABATINO - COMUCCI LEONARDO - CONTI CATERINA -

CORDONE MARCO - CRESCI ALESSANDRO - FANCELLI MIRKO - FIORENTINI ALESSANDRA

- FRANCHI ERICA - FUSI STEFANO - GIUNTI PIERO - LAZZERI LORETTA - LAZZERINI

RICCARDO - MONTAGNI ENZO - PESTELLI FRANCO - VERDI LORENZO - - - - - - - - - - -

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Sono Assenti i Sigg. :

AZZARELLO ADAMO - BALDINI SAMUELE - BARDUCCI ANDREA - BARILLARI SALVATORE

- BASSETTI PAOLO - BIAGIOTTI SARA - CANTINI ANDREA - CIAMPOLINI FILIPPO - LENSI

MASSIMO - MASSAI PIERGIUSEPPE - MELANI SILVIA - PROSPERI STEFANO - SENSI GUIDO -

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Il Consiglio

Premesso cheLo scorso 27 ottobre 2013 dalla cella di Nelson Mandela a Robben Island, Sudafrica, è stato lanciata la Campagna mondiale “Per la liberazione di Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi” ed è stato costituito il Comitato Internazionale di sostegno alla campagna che ha fra i primi aderenti Ahmed Qathrada, leader storico insieme a Mandela dell'ANC e il premio Nobel, Vescovo Desmond Tutu.

Considerato che Il testo dell'appello lanciato così recita:”Noi, i firmatari, affermiamo la nostra convinzione che la libertà e la dignità sono l’essenza della civiltà. Persone di tutto il mondo e nel corso della storia si sono levate in difesa della loro libertà e della loro dignità contro il dominio coloniale, l’oppressione, l’apartheid e la segregazione.Generazioni di uomini e donne hanno fatto grandi sacrifici per forgiare valori universali, difendere le libertà fondamentali e far progredire il diritto internazionale e i diritti umani.Non vi è un rischio maggiore per la nostra civiltà che abbandonare questi principi e consentire irresponsabilmente la loro violazione e negazione. Il popolo Palestinese ha lottato per decenni per la giustizia e la concretizzazione dei propri diritti inalienabili. Tali diritti sono stati più volte ribaditi da innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite. Valori universali, legislazione internazionale e diritti umani non possono fermarsi alle frontiere, né è possibile ammettere che si usino due pesi e due misure, e devono essere applicati anche in Palestina. Questa è la strada da seguire per una pace giusta e duratura nella regione, a beneficio di tutti i suoi popoli.L’applicazione di questi diritti comporta la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi, in quanto la loro prigionia altro non è che un riflesso della pluridecennale privazione della libertà che il popolo palestinese ha subito e continua a sopportare. Centinaia di migliaia di palestinesi sono stati imprigionati a un certo punto della loro vita, in uno dei più eclatanti esempi di detenzione di massa che mirano a distruggere il tessuto nazionale e sociale del popolo occupato, e a spezzare la sua volontà di raggiungere la libertà. Migliaia di prigionieri politici palestinesi ancora oggi languono nelle carceri israeliane. Alcuni prigionieri palestinesi hanno trascorso oltre 30 anni nelle carceri israeliane, cosa che fa di Israele la potenza occupante responsabile dei più lunghi periodi di detenzione politica nella storia recente.Il trattamento dei prigionieri palestinesi dal momento del loro arresto, durante gli interrogatori e il processo, nonché durante la loro detenzione, viola le norme e gli standard previsti dalla legge internazionale. Queste violazioni, tra cui l’assenza di garanzie fondamentali per un giusto processo, il ricorso alla incarcerazione arbitraria, il maltrattamento dei prigionieri e l’uso della tortura, il disprezzo per i diritti dei bambini, la mancanza di assistenza sanitaria per i detenuti malati, il trasferimento dei detenuti nel territorio dello stato occupante e le violazioni del diritto di ricevere visite, così come l’arresto di rappresentanti eletti, richiedono la nostra attenzione e il nostro intervento.

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Tra questi prigionieri, un nome è emerso a livello nazionale e internazionale come fondamentale per l’unità, la libertà e la pace. Marwan Barghouti ha trascorso un totale di quasi due decenni della sua vita nelle carceri israeliane, tra cui gli ultimi 11 anni. È il prigioniero politico palestinese più importante e rinomato, un simbolo della missione del popolo palestinese per la libertà, una figura che unisce e un sostenitore della pace basata sul diritto internazionale. Tenendo presente come gli sforzi internazionali portarono alla liberazione di Nelson Mandela e di tutti i prigionieri anti-apartheid, riteniamo che la responsabilità morale giuridica e politica della comunità internazionale di assistere il popolo palestinese nella realizzazione dei loro diritti deve contribuire a garantire la libertà di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi.Chiediamo, quindi, e ci impegnamo ad agire per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi. Fino al loro rilascio, i prigionieri palestinesi, come sancito dal diritto internazionale umanitario e le leggi in materia di diritti umani, devono beneficiare dei loro diritti e le campagne di arresti devono cessare.Uno dei più importanti segni della disponibilità a fare la pace con il tuo avversario è la liberazione di tutti i suoi prigionieri politici, un potente segnale di riconoscimento dei diritti di un popolo e delle sue naturali rivendicazioni della propria libertà. E’ il segnale di inizio di una nuova era, in cui la libertà aprirà la strada per la pace. Occupazione e pace sono incompatibili.L’occupazione, in tutte le sue manifestazioni, deve terminare, in modo che la libertà e la dignità possano prevalere. La libertà deve prevalere perché il conflitto cessi e perché i popoli della regione possano vivere in pace e sicurezza.”

Valutato cheanche nel nostro Paese si è costituito un comitato Nazionale per il sostegno alla campagna, e che le prime adesioni, oltre ad AssoPacePalestina e Fondaziona Lelio e Leslie Basso, sono arrivate da Libera, Arci, Cgil, Fiom, Un Ponte per, Pax Christi, Rete Radei resh, Comunità Palestinese in Italia, Donne in Nero;

Considerato chel'adesione alla campagna, significa anche ribadire alla comunità internazionale e al nostro Governo, che ha appena sottoscritto accordi con quello di Nethanyau, che l’occupazione della Palestina è stata dichiarata illegale da numerose risoluzioni dell’Onu, che il muro costruito in Cisgiordania che attraversa i Territori Palestinesi è stato condannato dall’Assemblea Generale Onu e dalla Corte di Giustizia Europea e che il Consiglio dei Diritti umani dell’Onu ha lanciato un appello con cui intima a Israele “di fermare tutte le attività di insediamento senza precondizioni e avviare un processo di ritiro di tutti i coloni dai Territori”;

Sottolineato cheE' in corso da diversi mesi, con la mediazione del segretario di Stato americano, un negoziato fra Israele e l'Autorità Nazionale Palestinese che ad oggi, da quanto si apprende dalla stampa, non sembra avere ancora individuato i contorni di una soluzione politica condivisa;

Valutato cheAd oggi innumerevoli ostacoli sono stati frapposti da parte del governo israeliano alla possibilità di conseguire un esito positivo del negoziato stesso, a partire dall'annuncio della costruzione di nuove colonie in Cisgiordania e a Gerusalemme est, alla dura repressione delle manifestazioni di resistenza non violenta, fino ai sanguinosi raid repressivi nella striscia di Gaza che hanno provocato nuove vittime fra la popolazione civile;

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Richiamatela diverse mozioni già approvata dal Consiglio provinciale in favore di una pace giusta e duratura per tutti i popoli della regione, nonché l'impegno a sostegno del riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, esplicitatosi in questi anni con diverse attività, quali i progetti di cooperazione, i gemellaggi, le mostre, le conferenze e iniziative simboliche, quale lo srotolamento della bandiera palestinese dal balcone di Palazzo Medici Riccardi, avvenuto lo scorso 29 novembre;

Il Consiglio Provinciale di Firenze

Aderisce

all'appello per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi, ritenendolo un come passo essenziale per contribuire alla pacificazione e alla riconciliazione fra le parti;

Auspica

che, anche grazie a gesti distensivi di questo tipo, i negoziati in corso possano subire un'accelerazione positiva che porti finalmente al completamento del processo iniziato con gli accordi di Oslo e alla creazione di uno Stato Palestinese libero dall'occupazione militare, democratico e indipendente, che possa finalmente garantire dignità e rispetto dei diritti fondamentali dei palestinesi, in un quadro di sicurezza e di pace sotto l'egida della comunità internazionale.

Impegna

il Presidente della Provincia di Firenze a continuare nell'impegno a favore della causa palestinese fino al termine del mandato amministrativo;

Impegna

il Presidente del Consiglio di provvedere a dare ampia diffusione della presente Mozione fra la cittadinanza e ad inviarlo:

al Presidente del Consiglio dei Ministri

al Ministro degli Esteri

all'ambasciatore di Israele in Italia

all'ambasciatore dell'Autorità nazionale Palestinese in Italia

ai Presidenti di Camera e Senato

ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari competenti

al Presidente della Regione Toscana

al Prefetto di Firenze

ai Comuni della Provincia di Firenze

Al termine, dopo ampia e approfondita discussione, il Presidente pone in votazione, con il sistema della votazione elettronica, il su riportato schema di mozione ottenendosi il risultato riportato in atti, accertato dagli scrutatori Aiazzi e Fiorentini e proclamato dal Presidente.Si riporta di seguito l’esito della votazione elettronica:Presenti: 24Non partecipanti al voto: nessunoAstenuti: 5 (Aiazzi, Cavaciocchi, Comucci, Cordone e Franchi)

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Votanti: 19Maggioranza richiesta: 10Favorevoli: 19Contrari: nessunoLa Mozione è APPROVATA.

IL PRESIDENTE IL VICE SEGRETARIO G.LE VICARIO

Piero Giunti dott. Otello Cini

Il documento informatico e’ memorizzato digitalmente ed e’ rintracciabile sul sito internet http://attionline.provincia.fi.it/”

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