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MOVIMENTAZIONE MATERIALE PERICOLOSO (ADR) Corridonia (MC), Gennaio 2010 Il presente fascicolo ha lo scopo di fornire agli addetti ai lavori le informazioni fondamentali per garantire la movimentazione di palette/contenitori con materiale pericoloso (ADR) in tutta sicurezza e nel rispetto delle leggi e della normativa vigente. 1

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MOVIMENTAZIONE MATERIALE PERICOLOSO (ADR)

Corridonia (MC), Gennaio 2010

Il presente fascicolo ha lo scopo di fornire agli addetti ai lavori le informazioni fondamentali per garantire la movimentazione di palette/contenitori con materiale pericoloso (ADR) in tutta sicurezza e nel rispetto delle leggi e della normativa vigente.

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SUMMARY 1) DEFINIZIONE2) RICONOSCIMENTO MERCI PERICOLOSE3) ETICHETTE DI PERICOLO4) CLASSI VEICOLABILI E NO 5) DENOMINAZIONE MERCI PERICOLOSE6) ESENZIONI7) DOTAZIONI8) DOCUMENTO ACCOMPAGNATORIO9) COMPATIBILITA’

10) CAUTELE

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CAPITOLO 1DEFINIZIONE

L’ADR è un insieme di regole riconosciute e sottoscritte internazionalmente aventi lo scopo di applicare e sviluppare sistemi atti alla prevenzione dei rischi nel campo della produzione (imballo) carico, trasporto e scarico delle merci pericolose.L’ADR sancisce quindi l’obbligo, per tutti gli operatori coinvolti nella spedizione di merci pericolose di adottare misure appropriate di sicurezza al fine di evitare:- Nocumento all’integrità psico-fisica dell’uomo.- Danneggiamento alle cose.- Inquinamento dell’ambiente.

La normativa viene periodicamente aggiornata (ogni 2 anni) prevedendo variazioni confacenti alla crescente domanda di sicurezza.

Il termine ADR è un acronimo che deriva da:A= Accordo in Italiano Accorde in Francese Agreament in Inglese

D= Pericoloso in Italiano Dangeraux in Francese Dangerous in Inglese

R= Strada in Italiano Route in Francese Road in Inglese

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CAPITOLO 21- RICONOSCIMENTO DELLE MATERIE PERICOLOSE ASSOGGETTATE A NORMATIVA ADR

Il riconoscimento avviene tramite apposizione sui colli/fusti/cisterne o altri contenitori di una simbologia (etichette di pericolo).In base alla pericolosità le materie pericolose sono state divise in 9 classi;Ad ogni materia è stata assegnato un numero chiamato numero ONU; si compone di quattro cifre e viene (dal produttore o dal riempitore) riportato sui colli e sui documenti insieme con la simbologia.A proposito delle classi è bene sottolineare quanto segue:Per questioni di sicurezza non sarà assolutamente possibile veicolare in Ciccioli Helvia Recina materiale classificato inCLASSE 1 (MATERIALE ED OGGETTI ESPLOSIVI) ESCLUSI I N° ONU 0012 E 0014CLASSE 4.3 (CONTATTO CON H2O SVILUPPANO GAS INFIAMMABILI)CLASSE 5.2 (PEROSSIDI ORGANICI)CLASSE 6.2 (INFETTANTI)CLASSE 7 (RADIOATTIVI)

A) A proposito delle altre classiLa CLASSE 1 Materia ed oggetti esplosivi è simboleggiata da 1 etichetta principale raffigurante una bomba esplodente in campo arancio e cifra 1nell’angolo inferiore e da 3 etichette secondarie con i numeri 1.4-1.5-1.6 in nero su campo arancio e con il n° 1 nel’angolo basso.Le caratteristiche di pericolosità sono:

- detonazione di massa- proiezione di frammenti- fuoco e/o flusso di calore intenso- produzione di luce intensa- rumori- fumi intensi

La CLASSE 2 (GAS) è simboleggiata da due quadrati di color verde;. La pericolosità è rappresentata dalla emissione di gas che può essere provocata da surriscaldamento e conseguenze dipendenti dalla natura del gas.La CLASSE 3 (materie liquide infiammabili) è simboleggiata da 2 quadrati rossi. Il pericolo è dovuto alla possibilità che si formino miscele esplosive con conseguente scoppio e incendio.La CLASSE 4.1 (materiale solide infiammabili) è simboleggiata da un quadrato con strisce alternate bianche e rosse; comprende tutte le materie che bruciano rapidamente o quelle la cui combustione è particolarmente pericolosa.

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Il rischio maggiore è l’incendio che può essere provocato per es. da scintille conseguenti a sfregamento.La CLASSE 4.2 è simboleggiata da due quadrati di colore bianco nella parte superiore e rosso nella metà inferiore. Si tratta di materie soggette ad accensione spontanea (ovvero che in presenza di aria sviluppano gas infiammabili). Il pericolo è quindi quello dell’autocombustione e quindi di incendio.La CLASSE 4.3 (non veicolabile in CHR) (materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili) è simboleggiata da due quadrati di color azzurro. La pericolosità è insita della definizione. Per alcuni orinali è sufficiente il solo contatto con le mani, asciutte, ma pur sempre umide per la traspirazione per innescare il processo incendiario ed esplosivo.La CLASSE 5.1 (materiali comburenti) è simboleggiata da un quadrato giallo. Si tratta di quei prodotti che, senza essere combustibili essi stessi, in assenza di aria possono provocare o favorire la combustione di altre materie. La pericolosità è quindi di provocare combustione di altre materie.La CLASSE 5.2 (perossidi organici) è simboleggiata come la 5.1 da quadrato giallo. Sono materie termicamente instabili ed il pericolo sta nella decomposizione che può essere provocata oltre che dalla temperatura anche da contatto con impurezze, sfregamento o urti. Il pericolo è quello dell’incendio.La CLASSE 6.1 (materie tossiche) è simboleggiata da un triangolo bianco con cerchio nell’angolo superiore. Si tratta di materiale che, a seguito di inalazione, assorbimento cutaneo, o ingestione, possono nuocere alla salute. Il rischio principale è quindi quello delle contaminazioni dell’ambiente ed il conseguente avvelenamento per l’uomo o gli animali.Le materie classificate in 6.1 non possono viaggiare con prodotti alimentari o di consumo o destinati alla alimentazione animale. La CLASSE 6.2 (materie infettanti) raggruppa le materie che contengono microrganismi vivi (batteri, virus, parassiti, funghi) che possono causare malattie all’uomo ed agli animali.Normalmente viaggiano con canali specifici (fanno parte di questa categoria i residui ospedalieri che vengono trasportati con mezzi specifici) è quindi molto difficile che capitino palette appartenenti a questa classe.

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La CLASSE 8 (materiale corrosivo)è simboleggiata da un quadrato con colore bianco nella parte superiore e nero nella inferiore.Si tratta di sostanze nocive per l’uomo e, in caso di dispersione, possono danneggiare gravemente i tessuti viventi e causare danni alle altre merci.La CLASSE 9 (materie diverse ed altri oggetti pericolosi) comprende sostanze di vario genere (amianto, pile, piombo, talco, etc.. Il materiale di classe 9 più comunemente trasportato è formato da congegni (air bag, congegni di salvataggio, pretensionatori etc.) il cui funzionamento è basato e garantito da una componente di materia pericolosa.

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CAPITOLO 3ETICHETTE DI PERICOLO

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Per completare la gamma dei simboli, da ultimo,la normativa 2009 ha introdotto una etichetta che serve per il riconoscimento delle merci pericolose in quantità esenti dall’applicazione della normativa ADR:

Riepilogando abbiamo visto che esistono 13 classi di materiale pericoloso e che le etichette di pericolo che le contraddistinguono son ben 25

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CAPITOLO 4CLASSI VEICOLABILI E NO (in Ciccioli Helvia Recina)

Gli organi decisionali di CHR, allo scopo di limitare la pericolosità ed i relativi rischi, hanno considerato la veicolazione di alcune classi e l’esclusione di altre come elencato nel prospetto che segue.

CLASSI ADRVEICOLAVILI IN

PALLETWAYS1 ESPLOSIVI SOLO ONU 0012-00142 GAS SI3 LIQUIDI INFIAMMABILI SI

4.1 SOLIDI INFIAMMABILI SI4.2 SOGGETTI AD ACCENSIONE SPONTANEA SI

4.3CONTATTO CON H2O SVILUPPANO GAS

INFIAMMABILINO

5.1 COMBURENTI SI5.2 PEROSSDI ORGANICI NO6.1 MATERIALI TOSSICI SI6.2 INFETTANTI NO

7 RADIOATTIVI NO8 CORROSIVI SI9 DIVERSI E OGGETTI PERICOLOSI SI

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CAPITOLO 5 DENOMINAZIONI MERCI PERICOLOSE

L’ADR stabilisce un modo corretto di denominare le merci pericolose. Tale denominazione ha le seguenti specifiche:

NUMERO ONUSi tratta del numero di identificazione della materia; è sempre composto da 4 cifre e identifica un singolo prodotto o una serie di prodotti aventi la stessa pericolosità (n.a.s.).

NOME E DESCRIZIONETrattasi della denominazione ufficiale di trasposto. Può essere il nome chimico individuabile ( per esempio 1090 ACETONE) oppure il nome di prodotti raggruppati in una rubrica collettiva ( per esempio 1133 ADESIVI), oppure il nome di una rubrica collettiva specifica che raggruppa sostanze di una determinata natura chimica n.a.s. (non altrimenti specificata) per esempio 1477 NITRATI INORGANICI n.a.s., oppure il nome di una rubrica collettiva generale comprendente sostanze accomunate da specifica tipologia di pericolo (per esempio 1993 LIQUIDI INFIAMMABILI n.a.s.).

CLASSEÈ il numero che identifica la classe di appartenenza

GRUPPO DI IMBALLAGGIOSi tratta di cifre romane espresse in funzione del grado di pericolo che presentano:

gruppo imballaggi I – materie molto pericolosegruppo imballaggi II – materie mediamente pericolosegruppo imballaggi III – materie debolmente pericolose

In termini di denominazione l’ADR prevede numerose altre specificità che qui tralasciamo; quelle indicate nel presente paragrafo sono quelle che devono necessariamente figurare nei documenti di trasporto.La denominazione corretta, in base alla normativa ADR 2007 risulta pertanto la seguente (riferita per esempio al metanolo: UN 1230 METANOLO, 3 III).

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CAPITOLO 6ESENZIONI

Quelle che ci interessano da vicino sono di due tipi:

A) ESENZIONE TOTALE per merci imballate in quantità limitata.

Sono esenti da tutte le disposizioni ADR i trasporti di merci pericolose presentate al trasporto in imballaggi limitati e tali che ciascun collo non contenga più di una determinata quantità. Si tratta di confezioni ridotte assicurate in un imballaggio esterno (per esempio bottiglie in cartone) oppure sistemate in vassoi fasciati con involucro di tipo termoretraibile o estensibile. Le esenzioni da tutte le disposizioni riguardano il trasporto e l’emissione di documento ADR specifico. Il prodotto deve comunque recare il numero ONU e l’etichetta di pericolo (spesso davanti al numero ONU viene indicata la dicitura LQ (Limited Quantity). Il classico esempio che si fa in proposito è quello del UN 2672 AMMONIACA, 8 III. È un prodotto che tutti conosciamo perché ha anche utilizzi domestici: se viene confezionato in bottiglie ( fino a 5 litri e in cartoni da non più di 30 Kg) viene trasportato in esenzione totale.Poiché la classificazione in esenzione totale, nella normativa CHR ha una importanza rilevante (se è in esenzione totale non viene considerata in ADR) è bene, nell’incertezza chiedere al mittente o al vostro consulente ADR.B) ESENZIONE PARZIALESi ha esecuzione parziale quando le merci sono trasportate in quantità limitata ossia quando il quantitativo trasportato per ogni unità di trasporto non supera i limiti indicati per le varie sostanze. L’esenzione è definita parziale in quanto alcune disposizioni ADR vanno comunque rispettate.I limiti quantitativi di esecuzione sono definiti per ciascuna categoria di trasposto e sono cosi delimitati:

CATEGORIA TRASPORTO 0 Nessuna esenzioneCATEGORIA TRASPORTO 1 Esenzione per Kg/lt 20CATEGORIA TRASPORTO 2 Esenzione per Kg/lt 333CATEGORIA TRASPORTO 3 Esenzione per Kg/lt 1000CATEGORIA TRASPORTO 4 Esenzione illimitata

Perché l’esenzione è definita per ciascuna unità di trasposto, nella normativa CHR tale esenzione non ha valore e quindi le spedizioni, anche se

esenzione parziale sono da considerare in ADR a tutti gli effetti.

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CAPITOLO 7DOTAZIONI

Gli autisti che guidano mezzi che trasportano merci pericolose del tipo ammesso alla veicolazione in CHR (trasporto in colli con esclusione di classi 1, classe 7 e benzine) devono essere muniti del CFP corso base.Per accedere all’esame è necessario partecipare ad un corso di formazione della durata di almeno 14 ore, gli esami si tengono presso il Dipartimento dei Trasporti terrestri ( ex Ispettorato motorizzazione civile ).I corsi che devono essere tenuti da organismi autorizzati vengono organizzati spesso dalle rappresentanze dell’autotrasporto.

B) EQUIPAGGIAMENTI VEICOLI

1)ESTINTORI

Nella cabina di ogni mezzo che trasporta materiale pericoloso (trattore Stradale – Motrice – Furgone) è prevista la dotazione di un estintore portatile (classi incendio A, B e C) della capacità minima di 2 Kg di polvere ( o di capacità corrispondente qualora venga usato un altro tipo di estinguente) in grado di estinguere l’incendio del motore o della cabina dell’unità di trasporto.

Su autotreno : 1 estintore da 2 kg per cabina1 estintore da 6 kg su motrice1 estintore da 6 Kg su semirimorchio

Su Autoarticolato:(Tratore + Semirimorchio)

1 estintore da 2 kg su trattore2 estintori da 6 kg sul semirimorchio

Su motrice: (massa complessiva da 3,5 a 7,5 tons)

1 estintore da 2 kg in cabina1 estintore da 6 Kg nel vano di carico

Su furgone:(massa complessiva inferiore a 3,5 tons)

1 estintore da 6 Kg oppure da 4 kg

Le sostanze estinguenti contenute negli estintori (si consiglia la polvere) devono essere tali da non liberare gas tossici neanche sotto l’azione del calore dell’incendio. Devono inoltre essere piombati e installati in posizione protetta ma facilmente accessibile.

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2) EQUIPAGGIAMENTO NORMALE

N° 2 pannelli arancione (misure cm 40x30 oppure 30x12) posti 1 anteriormente al veicolo ed 1 posteriormenteN° 1 cuneoN° 2 segnali di avvertimento (triangoli riflettenti)N° 1 confezione liquido lava occhi N° 1 scheda sicurezza universale

3) Per ogni membro dell’equipaggio

N° 1 giubbetto fluorescenteN° 1 lampada portatile(torcia con un manico ricoperto da materiale antiscintilla) N° 1 paio di guanti di protezione antiacidoN° 1 paio di occhiali protettivi

4)Equipaggiamento supplementare

Si intende, come tale, quello indicato sulle schede di sicurezza relativo ai materiali trasportati. Poiché non è possibile prevederlo volta in volta, si consiglia l’uso di una dotazione standard che potrebbe essere:N° 1 paio di stivali in gommaN° 1 tuta antiacidoN° 1 maschera a 2 filtriN° 1 scopaN° 1 sacco di sabbia da 10 kg ( o di altro materiale assorbente)N° 1 badileN° 1 secchio di plastica N° 1 copri tombino

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CAPITOLO 8DOCUMENTO ACCOMPAGNATORIO

Salvo il caso di esenzione totale (vedi capitolo 6) il trasporto di merci pericolose deve essere accompagnato da :

A) DOCUMENTO DI TRASPORTO ADR: Contiene le seguenti informazioni:- nome e indirizzo del mittente (speditore)- nome e indirizzo del destinatario- designazione delle merci (la normativa 2007 prevede la seguente dicitura riferita per esempio a UN 1230 METANOLO, 3 III)- numero di colli e quantità totale delle merci pericoloseDeve essere emesso dallo speditore (mittente), sullo stesso documento in genere viene dichiarato che la materia è ammessa al trasporto secondo le disposizioni dell’ADR e si certifica inoltre che il condizionamento della materia ovvero dell’imballaggio e dell’etichettatura sono conformi alla disposizione ADR.B) SCHEDE DI TRASPORTOFanno parte della dotazione standard del mezzo e contengono:- specifiche del prodotto- natura del pericolo- disposizioni di protezione personale- interventi di emergenza in caso di incidente o di incendioDevono essere tenute dall’autista in modo da poterle consultare facilmente.Naturalmente l’autista deve avere con se il CFP oltre ad altro documento di riconoscimento con fotografia.In genere il problema della conformità della documentazione non esiste. Quando il mittente è una organizzazione industriale o commerciale di prodotti ADR conosce e rispetta la normativa.Il problema si pone quando viene richiesta la presa di un reso parziale. Per esempio, i prodotti a base di cloro sono usati per il trattamento delle acque delle piscine e quindi gli utilizzatori sono spesso alberghi, organizzazione turistiche, piscine comunali, etc. In questo caso è facile che, in caso di reso venga fornita una documentazione non in regola con la normativa e, in qualche caso anche materie non adeguatamente imballate.La normativa, mentre presuppone la corresponsabilità del mittente non ne esime il vettore.E quindi necessario fare particolare attenzione e non accettare materiale pericoloso non adeguatamente imballato e/o privo delle etichette di pericolo e/o con documentazione non conforme.

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CAPITOLO 9COMPATIBILITA’

A) COMPATIBILTA’ FRA MATERIE ADR

A causa della elevata pericolosità di alcune materie appartenenti alle classi 1, 4.1 e 5.2, la normativa ADR al fine di contenere i danni, in caso di incidente, limita , per alcune materie le quantità che è possibile trasportare su di una singola unità di trasporto.Considerando che in Ciccioli Helvia Recina non sarà possibile veicolare prodotti della classe 1 (escluso due numeri ONU classificati in classe 1.4.S) e della classe 5.2 il problema della compatibilità non si pone.

B) COMPATIBILTA’ CON PRODOTTI ALIMENTARI

Vengono considerati prodotti alimentari quelli destinati alla alimentazione umana ed animale (mangimi).Per essere in regola con la normativa è sufficiente distanziare (sia in magazzino che sui mezzi di trasporto) il prodotto ADR dal prodotto alimentare con altra paletta che non sia ADR ne alimentare.

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CAPITOLO 10CAUTELE

La normativa prevede, nella fase di carico, trasporto e scarico alcuni comportamenti particolari che qui elenchiamo:

- assoluto divieto di fumare- rispetto dei limiti di velocità- non sovraccaricare il veicolo ( non sono ammesse tolleranze)- non caricare colli rotti e/o spandenti- sistemare il carico in modo sicuro- assoluto divieto di aprire i colli- in caso di emergenza attenersi alle istruzioni indicate sulle schede di sicurezza.

CAUTELE ED ACCORGIMENTI DI CARATTERE GENERALE

Il materiale pericoloso deve essere movimentato con la dovuta attenzione e cautela con lo scopo di evitare caduta della paletta/contenitore sia nella fase di scarico come anche nelle fasi di movimentazione e ricarico.In particolare si richiede pertanto:- particolare concentrazione e attenzione - moderazione della velocità del carrello

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CAUTELE ED ACCORGIMENTI NELLE VARIE FASI OPERATIVE

E’ fondamentale che A)Le palette/contenitori con materiale pericolose vengano stoccate nella apposita baia separatamente dalle palette normaliB)Devono essere adeguatamente separate, da prodotti di consumo o materiale alimentare (sia alimentazione umana che animale) sia nella fase di stoccaggio in baia sia nella fase di carico sul mezzo di trazione C)In caso di non compatibilità, la paletta va isolataD)Eventuali palette classificate in CLASSE 6.1 vanno isolateE)Evitare la sovrapposizione sul mezzo di trazione F)Le effrazioni a palette con materiale pericoloso sono assolutamente proibite; l’accertamento di effrazioni volontarie produrrà pesanti sanzioni.G)Il carico di merci pericolose sarà possibile solo previo accertamento della idoneità del mezzo e dell’autistaH)Non vanno assolutamente caricati colli danneggiati (se non quando il danno è stato riparato)I)Lo scarico non deve essere effettuato se, ad opportuno controllo si rilevano inefficienze che possono mettere in causa la sicurezza dello scarico.L)Durante le fasi di scarico-movimentazione-ricarico è assolutamente vietato fumareM)Onde evitare che si configuri detenzione di materie pericolose tutte le palette in ADR andranno caricate nella nottata di conferimentoN)Non sovraccaricare il veicoloO)Sistemare il carico in modo sicuroP)In caso di emergenza attenersi alle istruzioni indicate nel presente fascicolo alle pagine 19-20-21.

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COMPORTAMENTI SPECIFICI IN CASO DI ROTTURESVERSAMENTI E CORRETTO USO DEL MATERIALE PROTETTIVO

I comportamenti, in caso di rotture, sversamento etc. sono proporzionali alla gravità della rottura e ovviamente alla natura della materia il cui contenitore è stato danneggiato.CLASSE 2

- In caso di emergenza avvertire i Vigili del Fuoco comunicando i numeri ONU delle materie danneggiate

- Se il gas è tossico (vedere simbologia del contenitore) avvertire le autorità locali (P.S. ASL – VVFF)e indossare le maschere antigas ed i mezzi protettivi

CLASSE 3- In presenza di vapori di liquidi infiammabili evitare scintille

(utilizzando utensili antiscintilla)- In caso di spandimenti impedire che il prodotto si riversi nei tombini

(coprire i tombini) ed arginare la falla con la sabbia- Nella fase di carico verificare che in mezzo sia pulito, privo di chiodi,

viti ed oggetti metallici sporgenti.- In caso di incendio non usare acqua- In caso di emergenza avvertire i Vigili del Fuoco comunicando i numeri ONU

della materia.CLASSE 4.1

- Evitare la vicinanza a fonti di calore - Evitare sfregamenti che possono provocare scintille- Nella fase di carico di più palette in classe 4.1 interporre palette di

materiali non combustibili- In caso di emergenza evitare che il prodotto finisca in ambienti chiusi o

nelle fogne (coprire i tombini) e avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU delle materie.

CLASSE 4.2- Le materie classificate in classe 4.2 sono sempre confezionate in

imballaggi ermeticamente chiusi. In caso di emergenza evitare contatti del prodotto con indumenti e con il terreno. Avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU delle materie.

CLASSE 4.3- Anche in questo caso le materie sono confezionate in imballaggi chiusi

ermeticamente per impedire il contatto con acqua o umidità con la quale reagirebbero violentemente (pericolo: esplosioni/incendi). Nel carico le palette vanno stivate nel mezzo in modo che non si verifichino spostamenti, rovesciamenti o sfregamenti.

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Non usare acqua per domare un eventuale incendio, avvisare i VVFF comunicando i numeri ONU ed evitare che il prodotto finisca nelle fognature.

CLASSE 5.1- Acqua ossigenata, clorati, perclorati, nitrato di sodio nella fase di carico palette di classe 5.1 vanno segregate da materie combustibili.Nella movimentazione va fatta attenzione per evitare che gli imballaggi subiscono perdite perché l’accidentale contatto (per es. con il legno della paletta) può provocare incendio.In caso di contaminazione evitare che i vestiti si impregnino della sostanza; evitare assolutamente il contatto con gli occhi.L’emergenza va affrontata indossando la tuta ed i mezzi protettivi; innaffiare abbondantemente con acqua la zona contaminata.Avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU

CLASSE 5.2- Essendo termicamente instabili in genere vengono trasportati in condizioni

di refrigerazione oppure vengono desensibilizzati con l’aggiunta di altre sostanze. In caso di contaminazione evitare che i vestiti si impregnino ed evitare il contatto con gli occhi. L’emergenza va affrontata indossando la tuta ed i mezzi protettivi ed avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU.

CLASSE 6.1- In caso di rottura di un collo con sversamento di prodotto occorre fare

una pulizia accurata. Sarebbe bene indossare sempre, a scopo preventivo gli equipaggiamenti previsti dalle istruzioni di sicurezza:In caso di emergenza avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU. L’emergenza è proporzionale al grado di tossicità del prodotto; in casi gravi avvertire le autorità competenti indicate sulla scheda di sicurezza.

CLASSE 6.2- Abbiamo già detto che l’eventualità di movimentazione di

palette/contenitori con materiale in CLASSE 6.2 è alquanto remota (per es.: residui ospedalieri, residui di pelle animale, ventrigli etc. etc.). In caso di emergenza indossare i mezzi di protezione e avvertire le Autorità Sanitarie (USL etc.)

CLASSE 8- Sono, in genere imballate in idonei recipienti che resistono all’azione

chimica (acciaio inox, plastica, metallo rivestito da gomma). In caso di emergenza indossare tuta e mezzi di protezione e attivarsi per riparare il guasto e ripulire con abbondante acqua; avvertire i VVFF comunicando i numeri ONU.

CLASSE 9- La pericolosità è strettamente collegata con il tipo di materia (amianto e

relativi miscugli, materie che sprigionano diossine a seguito di incendio,

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pile al litio, congegni di salvataggio) nella classe 9 sono incluse anche materie pericolose che non corrispondono alla definizione di nessuna altra classe. Le cautele tendono ad evitare dispersione nell’aria, il contenimento di eventuali perdite di liquidi contaminati o l’incendio.Gli interventi, per i casi di emergenze, di enti esterni sono correlate con il tipo di materia e rintracciabili sulle schede di sicurezza.

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