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MOSTRA MERCATO DEL TURISMO, FOLKLORE,RICETTIVITÀ DELLA PROVINCIA DI ROMA

Realizzazione a cura di

Testi a curaDr. Claudio Franchini di Monteleone

Referenze fotograficheD.ssa Gabriella NicolosiArchivio fotografico del Servizio Turismo della Provincia di Roma

Progettazione e realizzazione graficaArt Director: Sabrina Zaffiro

Si ringraziano per la preziosa collaborazione:L’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Provincia diRoma

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Perché “Vieni in Provincia”Perché “Vieni in Provincia”

Sviluppare le potenzialità turistiche della provincia di Roma, sostenerequanti operano nel settore e adoperarsi per far conoscere le sue innumerevoliofferte mediante un’attività promozionale a vasto raggio sono gli obiettivi chel’Assessorato al Turismo si è posto da tempo e sta perseguendo con impegnocostante.

E poiché promuovere significa innanzitutto far conoscere, abbiamo accoltocon grande interesse la proposta di organizzare la prima mostra dedicata uni-camente al turismo della provincia di Roma e rivolta ai romani e ai turisti, sem-pre numerosi, che soggiornano nella capitale. E’ nata così “Vieni in Provincia”,la cui prima edizione si è svolta con successo nello scorso mese di agosto e cheoggi si ripete nella splendida cornice di Villa Borghese, proponendo ancorauna volta un incontro tra Roma e il suo hinterland.

Sarà dunque un’occasione da non perdere per conoscere i 120 paesi checompongono la provincia, ammirarne le bellezze monumentali e paesaggisti-che, degustare i prodotti tipici e chiedere informazioni sulla ricettività, la risto-razione e le feste tradizionali per programmare una gita fuoriporta, un weekend, o magari una vacanza più lunga, visto che l’estate è ormai alle porte.

D’altra parte con le sue numerose aree verdi, le zone archeologicheammantate del fascino di civiltà perdute, gli austeri castelli, le rocche rose daltempo, i luoghi sacri dove echeggia il ricordo di eventi miracolosi e non daultimi i numerosi itinerari enogastronomici legati a tradizioni che perdurano neltempo, la provincia di Roma offre al turista la possibilità di soddisfare ogni tipodi esigenza. Senza contare che Roma è a portata di mano: occorre meno diun'ora di macchina, pullman o treno per raggiungerla.

Relax, arte, cultura, sport e tradizione sono le parole chiave di un'offertaturistica che non soffre del problema della stagionalità. Ogni mese dell'anno,infatti, è buono per una vacanza o un week end nel nostro territorio dove con-vivono mare, laghi, campagna e montagna. D'estate, in primavera, ma anchein autunno e in inverno si possono effettuare escursioni a piedi, a cavallo, inmountain bike e per i più pigri in macchina, nelle numerose aree protette, opraticare la vela, il windsurf e la canoa sulle acque degli splendidi laghi vulca-nici di Albano, Nemi, Bracciano e Martignano e, nella bella stagione, lungo lacosta disseminata di cittadine balneari. Chi predilige invece l'archeologia, l'artee la storia non avrà che l'imbarazzo della scelta; ovunque in provincia sonoevidenti i segni delle epoche passate: necropoli etrusche e ville romane, resti diantiche strade consolari e borghi medievali avvolti intorno a possenti castelli,dimore nobiliari rinascimentali e barocche, abbazie, eremi e chiese, che con-servano affreschi, dipinti e sculture nati spesso dal genio di noti artisti.

Infine gli amanti della buona tavola potranno optare per uno dei numerosiitinerari enogastronomici, giacché ovunque si possono degustare ottimi viniD.O.C., olio extra vergine di oliva, formaggi e salumi preparati artigianal-mente, frutti di bosco, funghi, tartufi ed una vasta gamma di piatti semplici egenuini legati ad antiche tradizioni locali che rivivono nelle sagre che in ognistagione arricchiscono il calendario già saturo di feste religiose e civili.

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INTRINTRODUZIONEODUZIONE

PERCHÈ PERCHÈ VIENI IN PRVIENI IN PROOVINCIAVINCIA 3L’assessore al Turismo della Provincia di Roma

VIENI IN PROVINCIA 2003 6Giulio Masini

CAPITCAPITOLO 1OLO 1Area nord-est 8

INFORMAZIONI 9• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

DOVE VOLANO I FALCHI 13(Monti della Tolfa, natura, resti etruschi,Tolfa,Allumiere, Sasso)

CAPITCAPITOLO 2OLO 2Area della valle del Tevere 17

INFORMAZIONI 18• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

LUNGO IL FIUME PER ANTICHI SENTIERI 21(Il fiume Treja, natura, Parco regionale della valle del Treja, Mazzano, Narce, Cascate di Monte Gelato,resti falisci ed etruschi)

CAPITCAPITOLO 3OLO 3Area tiburtino-sublacense 25

INFORMAZIONI 26• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

I LUOGHI DELLA MEDITAZIONE E I BORGHI MEDIEVALI 30(Moricone, Montorio Romano, Nerola, Poli,Monastero di S.Scolastica,Vallepietra, Roviano,Percile, Monti Lucretili)

CAPITCAPITOLO 4OLO 4Area Prenestina e Monti Lepini 36

INFORMAZIONI 37• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

MEMORIE DEl PASSATO TRA TEMPLI,CASTELLI E FORTEZZE 41(Palestrina, Artena, Gorga, Monti Lepini)

CAPITCAPITOLO 5OLO 5Area dei Castelli Romani 46

INFORMAZIONI 47• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

IL LAGO DELLA DEA 54(Nemi, lago di Nemi, natura)

CAPITCAPITOLO 6OLO 6Area del litorale sud 59

INFORMAZIONI 60• Centri sportivi• Ricettività• Musei• Luoghi da visitare

LA TORRE SUL MARE 67(Torre Astura, mare, resti volsci e romani di Satrico)

GLI SPONSORGLI SPONSOR 71

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SOMMARIOSOMMARIO

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Vieni in Provincia 2003

Bene, siamo alla seconda edizione di Vieni in Provincia.

Siamo veramente entusiasti di poter organizzare un evento così impor-tante nella città di Roma per promuovere e far conoscere tutte quellerealtà vicine alla Capitale e così ricche di storia, tradizione, cultura.Il nostro intento è quello di creare un evento istituzionale, con cadenzaannuale, che possa nel tempo diventare per tutti i comuni la vetrinadove esporre tutte le novità turistiche dell’anno, il punto di riferimentodi operatori turistici e sportivi che vogliono dare risalto alla provinciastessa.

L’obiettivo è importante e difficile da raggiungere.

Per questo vogliamo coinvolgere le amministrazioni comunale nellapersona dei Sindaci, degli Assessori, degli Imprenditori affinchè si sen-sibilizzino sull’importanza che riveste questo piccolo (per ora) nostroevento.Solo qui, infatti, in uno dei punti più prestigiosi e di grande passaggiodi Roma, è possibile avere un panorama a 360° di quello che questabellissima provincia può offrire.

Vi aspettiamo tutti per festeggiare insieme la Provincia di Roma

Associazione Culturale Musicae

Dr. Giulio Masini

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Area Nord-est

Profilo storico-cculturale di Tolfa

Abbarbicata sul fianco occidentale dei montiomonimi si trova Tolfa, dominata dall'anticatorre dei Frangipane, o meglio da ciò che restadi essa. Il territorio tolfetano è stato interes-sato da insediamenti umani fin dall'età neoli-tica e nel periodo previllanoviano e villano-viano. Marcatissima è la presenza degli etruschicome testimoniano le varie necropoli che accer-tano la presenza di centri abitatati. A questisubentrarono i Romani che ugualmente hannolasciato varie tracce. Per buona parte del MedioEvo furono signori del luogo i Frangipane chesfruttarono le miniere di ferro e alluminio dicui il territorio era ricco. Il paese si sviluppòulteriormente in seguito alla scoperta diminiere di allume da parte di Giovanni DaCastro. Centro minerario di grande importanza,subì nel 1799 un completo saccheggio da partedei Francesi. Ora, esaurito lo sfruttamento delsottosuolo, Tolfa resta una zona di grande inte-resse turistico, naturalistico ed archeologico.

Profilo storico-cculturale di Allumiere

Il paese è relativamente giovane, deveinfatti la sua origine alle miniere dialunite trovate nei dintorni nel 1462 daGiovanni Da Castro, italiano che avevavissuto a Costantinopoli e si era arric-chito con l'eportazione dell'allume. Que-sto minerale, del gruppo dei fosfati, eraricercatissimo in Italia, usato soprattuttocome mordente in conceria e tintoriama anche come astringente in medicina.Lo sfruttamento delle miniere permisetra l'altro di finanziare la guerra contrii Turchi, al punto che il centro è ricor-dato in documenti vaticani come "Allu-

miere delle Sante Crociate".

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Monti della Tolfa-Allumiere-SassoCENTRI SPORTIVI

Canoa e KayCanoa e Kayakak

ANGUILLARA SABAZIA

CN Sport Sezione CanoaVia Vigna di Valle Tel. 06-9968642Sporting CIub Sabazia Sez. CanoaVia R. Belloni, 46Tel. 06-9968989

SporSpor t Equestrit Equestri

ANGUILLARA SABAZIA

A.S. I Due LaghiLoc. Le QuerceTel. 06-99607059

Centro Ippico Il SorrisoVia della Mola Vecchia, 7Tel. 06-9995619

Circolo Ippico MarchioneLoc. MarchioneTel. 06-9994902

BRACCIANO

Tenuta Santa BarbaraS.da Poderale del Sambuco, 8Tel. 06-99800208

Centro Ippico MacchiagrandeVia della Macchia, s.n.c.

BRACCIANOSanta Maria di Galeria

Circolo Ippico di CornazzaroVia Braccianense, km. 9,600Tel. 06-3046626

CANALE MONTERANO

Ass. Equestre CainoVia Braccianense Claudia, km. 34

MANZIANA

A.S. Pony ExpressVia Trafigliette, s.n.c.

TOLFA

Coop.Tur. Monti della TolfaVia paradiso, 36/c

TirTiro con l’arcoo con l’arco

TREVIGNANO ROMANO

Comp. degli EtruschiLungolagoTel. 06-9997952

VVelaela

ANGUILLARA SABAZIA

Ass.ne Sportiva Nautica SabaziaL.golago delle MuseTel. 06-99607047Fax [email protected]/nautisab/

Ass.ne Velica AnguillaraL.golago delle muse, s.n.c.Loc Vigna di ValleTel. 06/9968496Fax 06/[email protected]

Circolo Amici Velici Vigna di ValleL.golago delle MuseTel. 06/[email protected]

BRACCIANO

Ass.ne Vela SabaziaVia Circumlacuale, 31Tel. 06/9986595 / [email protected]

Ass.ne Velica di BraccianoS. da Circumlacuale, 21Tel. 06/[email protected]

Planet SailVia di Porticciolo, s.n.c.Tel. 06/99805489Cel. [email protected]

MANZIANA

Centro Surf BracianoVia Roma 101Tel. 06/[email protected]

TREVIGNANO ROMANO

Baia Vela ClubVia Garibaldi, 126Tel. 06/9997223

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Centro Velico 3VVia della Rena, 116Tel. 06/9998110Fax 06/[email protected]

Yacht Club Bracciano EstVia Anguillarese, km 6,700Loc. La PossessioneTel. 06/[email protected]/personalweb/ycbe

RICETTIVITRICETTIVITA’A’

HotelHotel

ALLUMIERE

Profumo Al Faggeto**Via del Faggeto, s.n.c.Loc. FaggetoTel. 0766/96041Fax 0766/967541

HotelHotel

ANGUILLARA

Relais 2 Laghi****Loc. Le CerqueTel. 06/99607059Fax 06/99607068

Corte dei Principi***Loc.Vigna di ValleTel. 06/99607082Fax 06/9968440

Da Massimino***V.le Anguillarese, km 4,200Tel. 06/9994558Fax 06/9995316

Da Vittorio***Via R. Belloni, 23Tel.06/9968030Fax 06/9968330

La Villa***Via degli Oleandri, 7Tel. 06/99900591Fax 06/99900357

Poggio dei Pini***Via Beethoven, 10Loc. MarchioneTel. 06/9995606Fax 06/9995603Roma*Via di Domenico, 10Tel. 06/9968055

CampeggiCampeggi

Parco del LagoStr. Prov.AnguillaraTrevignano,Km.4,100L.golago di Polline, 75Tel. 06/99802003

Vigna di ValleL.golago delle MuseLoc.Vigna di ValleTel. 06/9968645Fax 06/99609084

Il PioppoLoc.Vigna di Valle

BRACCIANO

HotelHotel

Villa Clementina****Trav. Quarto del Lago, 12Loc. S. CelsoTel. e fax 06/9986268

Alfredo Hotel***Via CircumlacualeLoc. SpolettaTel. 06/99802168Fax 06/99805455

Alfredo**Loc. Spoletta VecchiaTel. 06/99805585Fax 06/99809140

Casina del Lago**Via del Lago, 4Tel.06/99805475

Villa Maria**Via del Lago, 24Tel. 06/99803015Fax 06/99803034

Villa Maria II**Via del Lago, 17Tel. 06/99803015Fax 06/99803034

Della Posta*Via A. Fausti, 29Tel. 06/99804556

Vitello d’Oro*Via Braccianese, km. 18Loc.Vigna di ValleTel. 06/99801118

CampeggiCampeggi

AzzurroVia Settevene Palo, 16, km.21,000Tel. e fax 06/99805050

Monti della Tolfa-Allumiere-Sasso

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Monti della Tolfa-Allumiere-SassoPorticcioloVia del PorticcioloTel. 06/99803060Fax 06/99803030

Roma Flash SportingVia Settevene Palo, Km.19,800Loc.Vigna GrandeTel. 06/99805583

CANALE MONTERANO

AgriturismoAgriturismo

La TorrettaDi Paola CeciS.S. 493, Km. 30,600Tel. e fax 06/99838072Piscina- Equitazione-Trekking

MANZIANA

Hotel Hotel

Degli Etruschi***Via Roma, 101Tel. 06/9964102Fax 06/99674155

AgriturismoAgriturismo

La Caldaradi Pietro SebastianiVia Lazio, 24Tel. 06/99800146Equitazione- Mountain-bike

TREVIGNANO

HotelHotel

Il Casale***Via Trevignanese, Km. 6,500Tel. 06/9985003Fax 06/9985157

Villa Clara***Via Cipollini, 11Tel. e fax 06/99919937

Nuovo Torrione**V.le Garibaldi, 127Tel. 06/9999046Fax 06/9997200

CampeggiCampeggi

Internazionale ‘Lago di Bracciano’Via di Settevene Palo, Km. 7,400Tel. 06/9985032

Sail ClubVia Trevignanese, Km. 5,500Tel. 06/99825433

Smeraldo di TrevignanoVia Trevignanese, Km. 5,500Loc.AcquarellaTel. 06/9985180Fax 06/9985178

MUSEIMUSEI

ALLUMIERE

Museo Civico Adolfo Klitsche de LaGrangePalazzo della Rev. Camera apostolicaP.zza della Repubblica,29Tel. 0766/967793Fax 0766/26634

ANGUILLARA

Museo Storico della Civiltà Contadinae della Cultura PopolareRocca MedievaleTel. 06/9996582

BRACCIANO

Museo Storico dell’ Aeronautica Mili-tareAeroporto L. BourlotVia CircumlacualeLoc.Vigna di ValleTel. 06/99801156Fax 06/99806176

TOLFA

Museo Civico Ex Convento dei Padri AgostinianiVia Veneto , 12Tel. 0766/939040

TREVIGNANO

Museo Archeologico Etrusco RomanoP.zza V. Emanuele, 1Tel. 06/9991201

LUOGHI DA LUOGHI DA VISITVISITAREARE

ANGUILLARA SABAZIA

Palazzo Baronale e TorreTel. 06/9996582

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BRACCIANO

Castello Orsini-OdescalchiTel. 06/99804348

LUOGHI DI CULLUOGHI DI CULTTOO

ALLUMIERE

Eremo della trinitàRivolgersi al ComuneTel. 0766/960100766/96200 e digitare 6

Chiesa della Madonna di CibonaRivolgersi al ComuneTel. 076696010076696200 e digitare 6

Santuario della Madonna delle GrazieTel. 0766/967417

CANALE MONTERANO

Eremo di Monte VirginioTel. 06/99837167

Monti della Tolfa-Allumiere-Sasso

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Apochi chilometri dalmare e non lontano daRoma, si trova il territo-

rio dei monti della Tolfa, che rappre-senta una delle aree di natura ric-chissima e intatta più importantidella regione.

I monti della Tolfa sono delimi-tati a nord dal bacino del fiumeMignone e si estendono verso sud-est digradando lentamente verso illitorale tirrenico di Civitavecchia, S.Marinella e S. Severa.

Si tratta in realtà di un vastomassiccio formato da colline dalprofilo tondeggiante, il cui punto piùalto è il monte le Grazie (616 m.)situato nella parte settentrionale,vicino ad Allumiere.

Lo scenario che quest’area offreè affascinante ed unico, caratteriz-zato com’è dalla peculiarità geolo-gica, dalle varietà della fauna e dellaflora, e dalla presenza di resti d'inse-diamenti umani dalla preistoria finoal medioevo, in particolare resti dinecropoli e di tempi etruschi.

A formare questi monti è stato ilcomplesso vulcanico Cerite, attivoper l’intero quaternario e la naturavulcanica della zona è evidenziatadalla presenza di rocce dalle formebizzarre, come i Sassoni e la rupe diSasso, dalle numerose sorgenti ter-mali come i bagni di Stigliano, laFiconcella di Civitavecchia, i bagni diTraiano e la sorgente di Sferraca-vallo; la ricchezza di minerali estrattifin dall’antichità è stato uno deimotivi dell’insediamento umano.

Anche la vegetazione è tuttaparticolare, pascoli dove fiorisconocardi e asfodeli, macchiati da cespi dirovo e pruni selvatici, si alternano aboschi e alla fitta macchia mediterra-nea, con un'incredibile varietà di spe-cie di piante, alberi e fiori.

La modesta quota dei monti e lavicinanza al mare comportano unalimitata diffusione di boschi, in buonaparte cedui, con fittissime macchie dicerro e roverella. E’ da segnalare, neipressi d'Allumiere, un inconsueto,data la quota, bosco di faggi; la mac-chia mediterranea, che ricopre i ver-santi rivolti al mare, è rigogliosa:oltre alle querce, i castagni, i lecci, gliagrifogli, i mirti, i lentischi, eriche,ginestre, ciclamini, viole, sono pre-senti anche ben 31 specie d'orchideeselvatiche che fioriscono tra la fine

di marzo e luglio inoltrato. Sui sen-tieri meno battuti si trovano anchefitte siepi di biancospino e rosacanina.

Ma ancorapiù straordina-ria è la fauna:per alcune spe-cie, infatti, lelande desolatedi questi montie le loro pen-dici boscoserappresentanol’ultimo rifugionel Lazio. Signi-ficativa è la pre-senza di un pic-colo branco dilupi e 130 specie diverse di uccellitra cui una decina di rapaci. Nidifi-cano tutto l’anno il gheppio, lapoiana, lo sparviero, il lanario ed ilnibbio reale e d’estate compare ilbiancone, specie di falco che si nutredi serpenti, l’albanella minore, il loda-laio, il pecchiaiolo.

Sono numerose anche le specie,anche rare, di pipistrelli, rettili, anfibi,e di pesci nel fiume Mignone.

Tra i mammiferi sono presenti ipredatori, quali la martora, il gattoselvatico e la volpe; è possibile avvi-stare la faina, l’istrice, la donnola, ilghiro, il tasso ed incontrare il cin-ghiale.

L’animale più presente e rappre-sentativo, quasi un simbolo deimonti della Tolfa, è il bovino marem-mano, -è il bovinopiù alto inEuropa- allevatoallo stato brado:di proporzioniimponenti, dallecorna maestose edal colore biancoargento; con iltoro da corridaspagnolo è ildiretto discen-dente dell’uro, obue selvatico, cheha popolato l’Eu-ropa in epoche remote e si è estintonel 1600.

Sotto l’aspetto naturalistico-geologico meritano una sosta all’al-tezza del valico di Sasso, piccolo edelizioso paesino, due bellissime edimmense escrescenze rocciose

DODOVE VVE VOLANO I FOLANO I FALCHIALCHI

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coperte in parte da macchia; sono icosiddetti "Sassoni", due effusioni di

lava trachitica chedominano dall’altopendii argillosi ebrulli. Su uno diquesti si trovano iresti del castello deiconti Sasso, antichiproprietari dellazona. Simili ai Sas-soni, le ultime pro-paggini dei montidella Tolfa verso ilbasso corso delMignone, sonocaratterizzate dagrandi pareti roc-ciose, di colore ros-sastro, i roccionidella Farnesiana,dove è comune laghiandaia di mareinsieme ad altrirapaci.

Uno dei montipiù suggestivi delcomplesso, per ipanorami, verso l’in-terno e verso lacosta, è il monteSanto (430 m.), tra

Sasso e Cerveteri, ricoperto da foltavegetazione, e separato, dall’adia-cente monte Tosto, da una piccolavalle con querce e un corso d’acqua.

Interessanti e inaccessibili sonole numerose e profonde forre nel cuifondo scorrono i corsi d’acqua cheformano il fiume Mignone, il piùimportante del comprensorio che daCanale Monterano in poi segna ilconfine settentrionale dei montidella Tolfa.

Tra Tolfa e Manziana, su uno spe-rone che guarda il Mignone, si trovail castello fortificato di Rota. Ilcastello, trecentesco e ristrutturatonel ‘500, è attorniato da fattorie,stalle, una chiesina: al visitatore sem-bra di tuffarsi in piena epoca feudale.

Notevole importanza rivestonoanche le cavità naturali, tra le qualimeritano menzione la grotta dei Ser-penti sul monte delle Fate, a circa350 metri di quota.La cavità è for-mata da una fenditura del calcare chescende a spirale, con una tempera-tura interna stazionaria di 30°, man-tenuta dai vapori caldi che vi fuorie-scono, e costituisce una sorta diparadiso per i rettili della zona. Nonlontano da Sasso, la grotta Patriziassume un rilievo particolare dalpunto di vista paleontologico per iritrovamenti preistorici.

Fin da epoca remota le partico-lari caratteristiche del territorio deimonti della Tolfa - la vicinanza almare, le zone montagnose ricche diboschi e pascoli, la vicinanza ai centricommercialmente importanti qualiPyrgi, Tarquinia, Civitavecchia e Cer-veteri, la presenza di giacimentiminerari, il clima salubre rispetto allezone malariche della bassa Maremmae del circondario di Roma- hannofavorito notevolmente, specie inepoca etrusca, gli insediamentiumani.

E sono proprio le tracce e i restidegli insediamenti umani nel corsodelle epoche che contribuiscono aconferire, nel contesto di una naturaincontaminata, a questi monti, unamarcata “originalità”.

Il territorio è infatti cosparso ditombe e necropoli etrusche, di roc-che medioevali, di abbazie in rovinatra i numerosissimi insediamentietruschi.La necropoli del Ferrone hauna trentina di tombe a camera, trale quali la tomba dei Troni, la necro-poli della Conserva presenta tombea tumulo del VII secolo a.C. ai lati diuna strada scavata nel tufo; nellanecropoli di Pian de'Santi sono staterinvenute pregevoli ceramiche atti-che del V secolo a.C.; il tempio etru-sco di Grasceta dei Cavallari, tra imonti Mazza e Sissicari, del III secoloa.C., ha fornito materiale archeolo-gico sacro di santuari.

Anche i resti medievali sononumerosi: alle rovine di Cemelle, lacittà fondata dagli abitanti di Civita-vecchia che avevano abbandonato lacosta per sfuggire alle incursioni

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saracene, si affiancano quelle del-l’Abbazia di Monte Piantangeli. Inte-ressante è la rocca costruita a Tolfadai Frangipane, i signori della zona apartire dal 1335.

L’Eremo della Trinità, ad Allu-mire, del IX secolo d.C., è il piùantico della zona, più recenti sono ilsantuario di Cibona (1647), sullastrada per Tolfa, in contrada LaBianca, e il santuario della Madonnadelle Grazie, del 1700, edificato sullacima del monte delle Grazie.

I principali centri abitati delcomplesso della Tolfa, Allumiere eTolfa, offrono anch’essi luoghi inte-ressanti da visitare sia dal punto divista naturalistico-mineralogico chestorico-archeologico; nei rispettivimusei civici sono conservati, tra l’al-tro, molti dei reperti archeologicirinvenuti nella zona.

Allumiere, situato sulla fiancatadel monte le Grazie, è sorto dopo il1462, quando Giovanni da Castro,commissario generale delle renditedella Camera Apostolica, effet-tuando un’escursione sui monti dellazona trovò delle piante di agrifoglio,segnale preciso di giacimenti diallume; l’appalto per gli scavi dellazona dette frutti immediati e fu per-tanto fondato il centro abitativo conla denominazione di LeLumiere.Successivamente il paese fuampliato con la costruzione dellecase per gli operai e con un acque-dotto e fu cambiato anche il suonome in quello attuale.Gli stabili-menti per la lavorazione dell’allumefurono nel 1880 trasferiti a Civita-vecchia, dove rimasero attivi fino al1939.Abbandonata la lavorazionedell’allume di rocca, perché sosti-tuito da materiali sintetici, è rimasta,come attrattiva turistica la bianchis-sima cava, detta “cavone”, nel boscodi faggi vicino ad Allumiere.Nelpalazzo della Camera Apostolica, sipuò visitare il museo civico AdolfoKlitsche de la Grange, che custodi-sce, nella sezione archeologica,materiale preistorico e corredi ditombe etrusche.

Anche la storia di Tolfa è legataallo sfruttamento delle importantirisorse minerarie della zona.Il terri-torio abitato fin dall’antichità,mostra, dai reperti archeologici dellenumerose necropoli, un’origineetrusca, sul monte Tolfaccia sorse uncentro romano sul quale si sovrap-pose, intorno al Mille, una rocca.Leprime notizie certe risalgono al

1201 e nel 1461 sviluppò la sua famaper la scoperta di giacimenti diallume nel sotto-suolo.Nel museocivico, nel Palazzocomunale, sono rac-colti reperti archeo-logici etruschi, inparticolare le anforea figure nere e leteste votive in argilladel tempio etruscodella Grasceta deiCavallari.

Da segnalare,nella seconda setti-mana di agosto, iltorneo dei butteri, icow-boys nostrani,che si esibiscono invarie gare di abilità,quali la cattura delvitello e la marchia-tura degli animali.

Le occasioni pereffettuare soste suimonti della Tolfasono continue,numerose, stimo-lanti: osservare dauna delle vette ilvolo dei falchi, delle poiane o deglisparvieri, percorrere un sentieroche porta a misteriosi ruderi, pas-seggiare per le stradine di antichiborghi, soffermarsi ad ammirare,secondo le stagioni,il giallo intenso delleginestre o il rossocupo degli alberi diGiuda che coloranoi campi; osservare lacorsa di una volpenella macchia, affac-ciarsi su una goladalla fitta vegeta-zione e ascoltare loscorrere del tor-rente sottostante, o,infine dal monte Tol-faccia, una dellevette più alte (580m.) godersi il pano-rama stupendo cheabbraccia tutta laparte sud-occiden-tale dei monti dellaTolfa estendendosifino alla costa di S.Severa e di S. Mari-nella. Laggiù, sul marTirreno, così vicinoeppure lontano, inun’altra dimensione.

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Dr. Claudio Franchini di Monteleone

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Area Valle del Tevere

Profilo storico-cul-turale di Anguillara

Sabazia

Anguillara Sabazia prende il suo nomeda un'antica villa di epoca romanachiamata "Angularia", perché sorta pro-prio dove la costa forma un angoloretto. La sua storia fu legata per moltisecoli a quella della famiglia degliAnguillara e se ne ha una prima noti-zia nell'XI secolo a proposito di uninsediamento militare. La famiglia nonera molto amata dai paesani anche peril fatto che, sembra, abbia spesso eser-citato il brigantaggio.

Profilo storico-culturale diMazzano

Il paese si trova sopra un'altura a piccosulle gole del torrente Treja, affluente delTevere, dentro l'area del "Parco SuburbanoValle del Treja", una delle aree più incon-taminate del Lazio. Sembra che l'origine diMazzano risalga all'epoca romana quandovi fu fondata la colo-nia penitenziariachiamata Messano.Ne danno confermaresti di sepolcreti emosaici rinvenutiin diverse zone.

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CENTRI SPORCENTRI SPORTIVITIVI

CanottaggioCanottaggio

FORMELLO

Centro Canottieri TiberLoc. Castel De’ CeveriTel. 06/9075052- Fax 06/[email protected]

HockHockeey su pry su pratoato

CAMPAGNANO DI ROMA

Campo ComunaleVia S. Sebastiano1 campo in terra battuta attualmente nonusato per l’hockey

SporSpor t Equestrit Equestri

CAMPAGNANO DI ROMA

Ass.ne Ippica I Pioppi Via del Prataccio, s.n.c.Tel. 06/9077318

C.E.C.Valle del SorboS.da di M.te Luppoli, 38

CASTELNUOVO DI PORTO

Circolo Ippico FrancalanciaVia Flaminia, Km. 27, 700Loc. FrancalanciaTel. 06/9078450

FIANO ROMANO

Circolo Ippico di Fiano RomanoLoc. BaiocchelleTel. 0765/455565

FORMELLO

Club Ippico La QuieteVia dei Monti di MarvaiataTel. 06/9089979

MAZZANO ROMANO

Centro Ippico dell’ AgneseS. da Comunale Veterano, 9Tel. 06/9049048

MORLUPO

Centro Ippico SacrofanoVia Monte Cucco Loc. SolfatareTel. 06/9071672

RIANO

Centro Ippico La Valle di LadyVia Bertini, s.n.c.

Centro Sportivo CONI RianoVia Tiberina, Km 11Tel. 06/9081239

SACROFANO

Ass. Cavalcanti dell’ Agro di Veioc/o Selleria CarosiVia dello Stadio, 51Circolo Ippico SacrofanoLoc. SolfatareTel. 06/9071672

Stefanelli B.Via PinetoTel. 06/9084311

PPararapendioapendio

SANT’ ORESTE

Club di Parapendio Volo Libero Frà CamilloTel. 339/8893593

RICETTIVITRICETTIVITA’A’

CAMPAGNANO DI ROMA

HotelHotel

Drive Park Hotel***Via Sacrofano Cassia Loc.VallelungaTel. 06/9077445Fax 06/9077468

Benigni**Via della Vittoria, 13Tel. 06/9042671Fax 06/9041760

Il Postiglione**Via Cassia , Km 30Tel. 069041214

Valle del Tevere

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Valle del TevereAgriturismoAgriturismo

Mola Maggioranadi Lorenzo CiufoliniS.da Mola Maggiorana, s.n.c.Tel. 06/9044082

CAPENA

HotelHotel

Feronia***Via Provinciale Loc. S. MarcoTel. 06/9032682- Fax 06/9032798

CASTELNUOVO DI PORTO

AgriturismoAgriturismo

Francalanciadi Paolo Falsinivia Flaminia, Km 27,700Tel. 06/9078450Fax 06/9079636

FIANO ROMANO

HotelHotel

Best Western Park Hotel****Via Milano , 33Tel. 0765/453080Fax 0765/453018

Eurohotel****Loc. Bei PoggiTel. 0765/455511Fax 0765/455333

Herry***Via Milano, 19Tel e fax 0765/455445

Holiday Inn Rome Fiano***Via Milano , 15/aTel. 0765/4014 –Fax 0765/453091

Hotel Sara***P.zza F. Fellini, 9Tel. 0765/389350Fax 0765/389819

Il Ruspante***Via Procoio , 41Tel. 0765/455084Fax 0765/455379

AngelettiVia Aldo Moro, 115Tel. 0765/389680Fax 0765/484005

AGRITURISMO

Capodimontedi Silvio DaridaVia Civitellese, 3Tel. 0765/480154

FORMELLO

HotelHotel

Da Giovanni*Via della Rubbia, s.n.c.Loc. FraticelloTel. 06/9088410

AgriturismoAgriturismo

L’Albero di Martadi Roberto MonteboviLoc. La PerazzetaTel. 06/9084395

MORLUPO

HotelHotel

Gran Sasso*Via Flaminia, km 28,700Tel. 06/9079311Fax 06/9079051

RIANO

Hotel Hotel

Abruzzese**Via Cerchiara, 1Tel. 06/9081271- Fax 06/9081290

SACROFANO

Hotel Hotel

Park Hotel Serenissima***Via Sacrofano, Km 1,300Tel. 06/9083001- Fax 06/9084365

Fraterna domus**Via M.te Caminetto, 2Tel. 06/330821- Fax 06/9084166

AgriturismoAgriturismo

Vivai MontecaminettoDi Mario DeconiVia del Bosco, 36Loc. MontecaminettoTel. 06/33615290

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MUSEIMUSEI

CAMPAGNANO DI ROMA

Museo Civico-Palazzo VenturiC.so V. Emanuele II, 2Tel. 06/9042924

FORMELLO

Museo dell’agro VeientanoMomentaneamente presso il ComuneTel. 06/90194236 Uff. Cultura

NAZZANO

Ecomuseo del Parco Didattico-CasaleBussoliniVia del Fiume Tel. 06/3216804

Museo del FiumeP.zza Regina Margherita(presso il Comune)Tel. 0765/332002

LUOGHI DA LUOGHI DA VISITVISITAREAREFIANO ROMANO

Castello DucaleComune tel. 0765/407218

Lucus FeronieTel. 06/9085173

RIANO

Castello Boncompagni- ParadisiComune tel. 06/9031001

SANT’ORESTE

Palazzo CanaliComune tel. 0761/578185

LUOGHI DI CULLUOGHI DI CULTTOO

CAMPAGNANO

Madonna del SorboTel. 06/9042924 (museo civico)

SANT’ORESTE

Eremo di S. SilvestroTel. 0761/579039

Valle del Tevere

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Luoghi senza tempo, traprofonde gole e boschi fit-tissimi, borghi arroccati e

sepolcri in tufo del Lazio etrusco: è ilparco naturale del fiume Treja,affluente del Tevere, che comprendei comuni di Mazzano Romano e Cal-cata, situato a nord dei monti Saba-tini, al confine tra le province diRoma e Viterbo. Il Treja è l’elementoprincipale della topografia locale,nasce dalla parte nord orientale deimonti Sabatini, si dirige a nord-estformando le cascatelle di monteGelato, quindi, da Mazzano Romanoin poi, forma il tratto più bello dellasua valle; ma il tratto più suggestivoe spettacolare del fiume è a nord diCalcata, dove scorre in gole pro-fonde e tortuose e circondato dauna folta vegetazione.

Ci sono tutti gli ingredienti, abreve distanza da Roma, per un’e-scursione emozionante nel pro-fondo dell’Etruria laziale, dove lanatura rigogliosa cela i resti dei piùantichi insediamenti umani del Lazio.

La valle del fiume, infatti, è stataabitata dall’età della pietra, poiché lecaratteristiche del luogo, difficil-mente accessibile, offrivano prote-zione ai cacciatori del lontano pas-sato. Successivamente, in epoca sto-rica, i Falisci, popolo d’etnia e lingualatina ma molto legati alla culturadegli etruschi, edificarono i due lorocentri maggiori: Faleri Veteres eNarce, sulle sponde del Treja cheattraversava il cuore del territoriofalisco. Narce, in particolare, il princi-pale centro dell’agro falisco meridio-nale, affonda le sue più antiche radicinell’età del bronzo (XIV secolo a.C.)come risulta da ricerche effettuatesull’acropoli di Narce, adibita a cen-tro fortificato che dominava la val-lata. Un viadotto monumentale, dicui rimangono oggi pochi resti, rea-lizzato in blocchi di tufo, alto 30 m.elungo 150 m., collegava l’acropoli diNarce con Monte Li Santi, lungo lasella naturale che unisce le duealture. Sono invece etruschi i san-tuari vicino al Treja e al Rio Maggioree le sepolture rupestri.

Ad esclusione dei rilievi diNarce, Monte Li Santi e Pizzo Piedee della zona pianeggiante che cir-conda la valle, il paesaggio è caratte-rizzato da forre tufacee, ricoperte ingran parte da boschi, originate dall’a-

zione erosiva del fiume Treja e deisuoi affluenti che si è venuta asovrapporre nei secoli ad una mor-fologia del suolo determinata dall’in-tensa attività del complesso vulca-

nico sabatino.Il paesaggio vegetale del parco è

caratterizzato da marcate differenzetra le zone umide del fondovalle edalla diversa esposizione dei ver-santi: il maggiore irraggiamento favo-risce la rigogliosa macchia mediter-ranea con lecci, ornielli, corbezzoli,caprifogli ed erica; nelle aree più fre-sche abbondano cerri, farnetti, car-pini, noccioli, sambuchi ed aceri; inprossimità del corso d’acqua ladensa vegetazione com-prende pioppi bianchi eneri, salici, ontani, farfa-rani, felci e canneti.Tra lespecie erbacee si trovanoorchidee selvatiche, nar-cisi, ranuncoli, ciclamini,primule e mammole.

Ad una così riccavegetazione si accompa-gna un’altrettanta riccafauna, protetta dall’impe-netrabilità dei luoghi edei fossi.La specie piùprestigiosa è il lanario,anche vicino ai centri abi-tati compaiono la poiana,il nibbio bruno, lo spar-viero, il gheppio, il gufo,l’allocco e il barbagianni,ma più facilmente avvista-bili sono il merloacquaiolo, il martinpescatore, l’usignolo, l’u-pupa ed il cuculo.Molto

LUNGO IL FIUME PERLUNGO IL FIUME PERANTICHI SENTIERIANTICHI SENTIERI

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diffusi il tasso, il ghiro, la martora, lavolpe, l’istrice, il riccio, la puzzola edil cinghiale.

Ma prima ancora delle piante edegli animali, sul Treja sono le acquee le rocce ad essere spesso al centrodell’attenzione con scorci di rarabellezza ed armonia. Lo scroscio dicascate e cascatelle si diffonde nellaquiete dei boschi, le acque sorgive,minerali e ferruginose, defluiscononel Treja e nei suoi affluenti, e dove, atratti, il fitto sottobosco crea zoned’ombra ,l’effetto è magico, da fiaba.

Una tappa obbligata è rappresen-tata dal complesso di Monte Gelato,costituito da una torre ed un mulino,situati alla confluenza del fisso delBottegone con il fiume Treja, dai restidi un ponte e dalle cascate omo-nime.

Il mulino, di probabile originemedievale, fu riedificato nel 1931-33da parte del Principe Del Drago, feu-datario di Mazzano Romano che,

dopo aver acquisito il fondo dallafamiglia Conti d’Ecli, vi vollecostruire la seconda mola del paese,ovvero la Mola di Monte Gelato.

All’interno del mulino è ancoravisibile la mola, utilizzata fino agli anni’50 per macinare le sementi, il canaled’adduzione delle acque e la ruota apale, necessaria ad azionare il movi-mento della mola di pietra.

Dal 1982 la Regione Lazio haprotetto l’area della valle del Trejacon l’istituzione di un parco checomprende tutta la gola del fiume elo stretto fondovalle sotto il paese diCalcata.

La direzione del parco ha predi-sposto una serie d’itinerari che con-sentono di conoscere sia l’aspettonaturalistico che storico della zona,che riserva, come già detto, nume-rose sorprese anche sotto l’aspettoarcheologico.

L’escursione più lunga, cherichiede circa tre ore, inizia dallecascate di Monte Gelato, attraversaMazzano Romano e arriva fino a Cal-cata. E’ certamente la più interes-sante e completa per la varietà el’importanza degli ambienti attraver-sati. È, inoltre, l’itinerario più lungoche si possa compiere interamenteall’interno dei confini dell’area pro-tetta. L’intero percorso non presentala minima difficoltà, ad eccezione del-l’attraversamento del fiume nel pri-missimo tratto. Il punto di partenza èalle vere e proprie cascate, che siraggiungono dalla strada provincialemazzanese, raggiungibile dalla viaCassia.

Il secondo itinerario, della duratadi circa 45 minuti, inizia da MazzanoRomano e arriva al Tempio attra-verso l’altopiano. Dalla piazzaUmberto I antistante le mura delpaese si scende su una scalinata cheporta al vecchio ponte a schiena d’a-sino: si sale poi per un antico trac-ciato scavato nel tufo, probabilmentegià in epoca etrusca e si devia a sini-stra. Giunti sul pianoro si proseguesu una strada sterrata e poi si scendesu vecchi resti di asfalto, di nuovonella valle del Treja. Il percorsocosteggia la riva destra del fiumedove poco più avanti sorgono le fon-damenta di un santuario falisco costi-tuito da più vani, recentemente tor-nati alla luce nel corso di una campa-gna di scavo della locale Soprinten-denza Archeologica .

Il terzo percorso, anch’esso di 45minuti circa, da Calcata all’acropoli di

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Narce, è una vera scoperta per gliappassionati di archeologia e luoghisegreti. L’acropoli dell’abitato diffusoche si conosce solo con il nomeattuale della collina, ha il fascinodelle rovine poco conosciute e maiscavate.

L’ultimo itinerario, infine, portada Calcata ai ruderi dell’abbazia diS.Maria.con una passeggiata di circaun’ora. Si parte sulla destra di piazzaRoma, seguendo il cartello “Via Nar-cense”che si lascia poco dopo perun sentiero che scende sulla sinistra,su scalette scavate nella terra. Dopoun quarto d’ora si arriva al fiume ,che si attraversa a guado utilizzandotraversine ferroviarie semi-som-merse e si prosegue per un sentieroche sale attraverso il bosco.

Anche il medioevo ha lasciatonumerose tracce all’interno delparco, specie il complesso di castellie fortificazioni che permettevano didifendere il tracciato della via Flami-nia, poco distante, dalle incursionidei pirati berberi e arabi che dallacosta potevano raggiungere la zonain poco tempo.

.A nord-est di Mazzano, su unapiattaforma tufacea, vi sono i restidella chiesa di S. Maria, del XIVsecolo; al suo interno s’intravedonoancora alcuni affreschi ed al suoesterno sono visibili ruderi di unconvento. Sopra una roccia più alta,che sovrasta la chiesa, sul lato sud-est, svetta un torrione quadrato,sempre del XIV secolo, a grandi bloc-chi di tufo, circondato da ruderi di unborgo fortificato. Nella rupe chesostiene la torre sono stati rinvenutiresti di pozzi ed ipogei d’epoca fali-sca. Dalla torre si gode un bellissimopanorama di Calcata, così come daltempio d’Apollo, situato sulla som-mità della collina di Pizzo Piede. Danon mancare, ai piedi di Narce e neipressi del Treja anche i resti di unimportante santuario falisco.

Mazzano Romano risale all’etàdel ferro, come centro dei Falisci ecome centro romano florido fino alI secolo d. C.. Intorno al Mille vi fueretto un castello, intorno al quale sisviluppò il borgo medievale, rimastofortunatamente intatto e restauratosolcato da strette strade e situato suun’altura di tufo a strapiombo, sottola quale scorre il fiume Treja. Dell’an-tica chiesa del 1563, nell’angolo suddel paese, attribuita al Vignola,rimane in piedi solo parte del coro;nell’attuale centro storico di Maz-

zano è interessante l’antico palazzodi Everso e Dolce degli Anguillara equello dei Biscia, con l’arco d’in-gresso al castello del ‘500, nel qualeè incastonato lo stemma di famiglia.Sull’antica piazzetta del borgo siaffaccia una deliziosa chiesetta conun affresco raffigurante il martirio diS. Sebastiano.

L’insediamento falisco di PizzoPiede si affaccia da sud-est sul fossodella Mola di Magliano e le sulle goledel Treja e dà l’opportunità di osser-vare il maggior numero di repertiarcheologici della zona. Sulla som-mità si trovano i resti delle mura diun santuario falisco ben visibile datutte le colline circostanti; sulle pen-dici del colle vi sono alcune tombe acamera di grandidimensioni.

La natura e la sto-ria di questi luoghi,leatmosfere di incantoche permeano il pae-saggio, le tracce deipopoli che nel corsodella storia hannoabitato questi siti,quasi in simbiosi leune con gli altri,lasciano immancabil-mente, al termine diun’escursione anchebreve, un senso diappagamento per leemozioni vissute, maanche, in fondo, unapiccola parte di quelsenso impalpabile dimistero che accom-pagna il visitatore perquesti antichi sentieri.

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Dr. Claudio Franchini di Monteleone

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Area Tiburtino-Sublacense

Profilo storico-culturale diRoviano

E' posto a sentinella dell'Alta Valle dell'Aniene,sopra un piccolo colle calcareo.Il caratteristico centro storico, il cui primitivoimpianto risale a circa mille anni fa, si sviluppalungo il colle per linee concentriche spezzate daun dedalo di viuzze ed è chiuso, a nord-ovest,dalla gotica Porta Scaramuccia, abbattuta dalComune nel 1878 e ricostruita da Camillo Mas-simo nel 1880.Inizialmente possedimento dell'Abbazia di Subiacopoi dal '200 feudo dei vari rami della famigliaColonna, è appartenuto per brevi periodi ancheagli Orsini, come affittuari (1458) ed ai Barberini(1625).

Profilo storico-culturaledi Nerola

Nerola è un piccolo borgo medievale,situato in una pittoresca posizione suuna cima dei Monti Lucretili arroccatointorno all'antico e imponente Castellodegli Orsini. Nerola, o meglio il CastrumNerulae, venne fondato sull'antica for-tezza sabina nel X secolo d a lconte Benedetto Cre- scenzi.Passò sotto il dominiodella Santa Sede, aseguito di numerosiscontri con la fami-glia Crescenzi.

Profilostorico-culturale di

Poli

Sotto il nome di Castrum Paoli èconosciuto fin dal X secolo perchènel 915 vi si ricorda una roccaappartenente alla gens Anicia. Ilpaese ha una particolarissimastruttura urbanistica a spina dipesce. Lungo la strada che attra-versa l'abitato, si intersecano 35vicoli alcuni dei quali poco piùlarghi di un metro.

Profilo storicoculturale di Percile

Percile, grazioso borgo dell'altavalle dell'Aniene situato sopra unacollinetta calcarea, è completa-mente immerso nel Parco regio-nale naturale dei Monti Lucretili

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CENTRI SPORCENTRI SPORTIVITIVI

GolfGolf

GUIDONIA

S.S. Golf Marco SimoneVia di M. Simone, 84/88Tel. 0774/366469

SporSpor t Equestrit Equestri

LICENZA

Ass. Centro Ippico I RangersVia Ticinese, km. 34,200

MENTANA

Centro Ippico TalusVia Monte dei Porci, 123Tel. 06/9095173

Circolo Ippico Happy RanchVia Monte dei PorciTel. 06/9091038

Circolo Ippico La Macchia del BarcoVia del Casale, 5Tel. 06/9066573

MENTANA-TOR LUPARA

Centro Ippico NomentanoVia Nomentana, 1563-Km 15,800Tel. 06/41400108

MONTORIO ROMANO

Centro Ippico Colli della RipaLoc. S. Maria

PALOMBARA SABINA

Centro Ippico NexusVia della Neve, Km 8,200Tel. 0774/615666

TirTiro con l’arcoo con l’arco

MENTANA

Arcieri NomentaniVia III Novembre, 63Tel.06/[email protected]

TIVOLI

Associazione Sportiva La FaretraVia Tiburtina, 79Tel. 0774/312719

PPararapendioapendio

MENTANA

Scuola di parapendio, deltaplano eparamotorSign. Claudio SimonettiTel. 06/9090032www.onlyfly.it

RICETTIVITRICETTIVITA’A’GUIDONIA MONTECELIO

HotelHotel

Fabio Hotel***Via Colle Ferro, 39/aTel. 0774/300727Fax 0774/309553Motel River***Via Tiburtina, Km 25,400Tel. e fax 0774/528281

Jolie Ville**Largo dei Tartari , 33Tel. 0774/378819Fax 0774/353823

Voi e Noi**Via Colle Giannetta, 90Tel. 0774/341294Fax 0774/345028

Lupi*Via S.Angelo Romano, 12Tel. 0774340755

LICENZA

HotelHotel

Fonte Bandusia**Loc. M.te delle TorriTel. 0774/46030- fax 0774/46226

MENTANA

HotelHotel

Barbados***Via Nomentana, Km 23Loc. S.SalvatoreTel. 06/9092869- fax 069094985

Area Tiburtino-Sublacense

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Area Tiburtino-SublacenseMENTANA-SANTA LUCIA

HotelHotel

La Brocca***Via Palombarese, 309Tel. 06/9050119Fax 06/90531907

MENTANA- TOR LUPARA

HotelHotel

La Colonna***Via Nomentana, 384Tel 06/9058110Fax 06/9058307

Parco Tecla*Via Nomentana , 460Tel e fax 06/90024459

MONTEROTONDO

HotelHotel

Sette Archi***Via Salaria, 262Tel. 06/9004154Fax 06/9003986

Antico Hotel Palio Bianco**Via Matteotti, 17/19Tel. 069065523Fax 06/9065571

Antica Trattoria dei Leoni**P.zza del Popolo, 11Tel e fax 0690627394

La Conchiglia*Via S. Martino, 20Tel 06/9064612Fax 06/9064952

MONTORIO ROMANO

AgriturismoAgriturismo

La RipaDi Giancarlo SignoriLoc.S. Maria, s.n.c.Tel e fax 0774/62174Cell 338/8357255Equitazione- Piscina –Tennis

MORICONE

AgriturismoAgriturismo

Abbondanza FusiDi Luigi Abbondanza FusiVia Osteria di Morione, s.n.c.Tel. 0774/631161

PALOMBARA SABINA

AgriturismoAgriturismo

LucretiusDi Giulia De SantisS.da Pozzo Badino, s.n.c.Fraz. StazzanoTel. e fax 0774/65392

PISONIANO

HotelHotel

Residence del Colle***Via Aldo Moro, 5Tel. 06/9577385

SANT’ANGELO ROMANO

HotelHotel

Villa Alex**Via Collelungo , 2Tel 0774420570

Sylvan*Via Palombarese, Km 9Tel 0774/420063

S.POLO DEI CAVALIERI

HotelHotel

Mille Pini***Loc. Prato S.NicolaTel. 0774/416088Fax 0774/416756

TIVOLI

HotelHotel

Il Maniero****Via di Villa Adriana, 11Tel. 0774/530208Fax 0774/533797

Sirene****P.zza Massimo, 4Tel. 0774/330605Fax 0774/330608

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Torre Sant’Angelo****Via Q.Varo, s.n.c.Loc. CastagnolaTel.e fax 0774/332533

Adriano***Via di Villa Adriana, 194Loc.Villa AdrianaTel. 0774/382235Fax 0774/535122

Cristallo***Via Maremmana Inf., Km 0,500Tel. 0774/381919Fax 0774/381990

Padovano***Via Tiburtina Valeria, 130Tel. 0774/530807Fax 0774/531382

Monte Ripoli*Via Colle RipoliTel. 0774/313238Fax 0774/311352

AgriturismoAgriturismo

La Cera Di Fabiola De MicheliS. da Prov. S. Gregorio, km 6,800Tel. 0774/411671

TIVOLI-BAGNI DI TIVOLI

HotelHotel

Grand Hotel Duca D’esteVia Tiburtina Valeria, 330Tel. 0774/3883Fax 0774/ 388101

Aurora***Via Manzoni, 19Tel.0774/354214Fax 0774/354092

Delle Terme***P.zza B. della Queva, 5Tel. 0774/371033Fax 0774/371010

Tivoli***via Tiburtina Valeria, 340Tel. 0774/356121Fax 0774/379034

Albula**Via C.Angiolieri, 34Tel e fax 0774/379336

Le Rose**Via Tiburtina, 288Loc.Villa AdrianaTel. 0774/357930Fax 0774/371304

Marino al Pioppo**Via C. Pascarella, 4Tel. 0774/373693

Grottino*Via Paolo D’Egina, 1Tel. 0774357834

MUSEIMUSEI

GUIDONIA MONTECELIO

AntiquariumPalazzo ComunaleP.zza San GiovanniTel. 0774/511482

LICENZA

Museo GrazianoPalazzo BaronaleP.zza del Palazzo, 3Tel. 0774/46031

MENTANA

Museo Nazionale della Campagna dell’A-gro Romano per la Liberazione di RomaAra dei CadutiVia delle Mura , 2 Tel. 06/90627194- 360/238984

Museo di Scienze Naturali e AmbientaliP.zza della Repubblica, 22Tel. 06/9090699- 06/39737009

Museo delle Maschere Teatrali e delTeatro dei BurattiniPalazzo BorgheseP.zza San Nicola , 3Tel. 06/9093885- 0774/365173

PALOMBARA SABINA

Museo NaturalisticoCastello SavelliTel. 0774/66004-3

SANT’ANGELO ROMANO

Museo PreistoricoCastel Cesi OrsiniTel. 0774/420100

TIVOLI

Museo Didattico e Antiquarium delCanopo di Villa AdrianaArea Archeologica di Villa AdrianaVia di Villa Adriana , 204Tel. 06/3908739

Area Tiburtino-Sublacense

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Area Tiburtino-SublacenseLUOGHI DALUOGHI DAVISITVISITAREARE

GUIDONIA- MONTECELIO

Rocca MedievaleTel. 0774/511482

LICENZA

Palazzo OrsiniTel. 0774/46031

MENTANA

Palazzo BaronaleComune tel. 06/9091851

MONTEROTONDO

Palazzo DucaleComune tel. 06/906741

PALOMBARA SABINA

Castello SavelliTel. 0774/66779

SANT’ ANGELO ROMANO

La RoccaComune tel. 0774/4420002

TIVOLI

Villa AdrianaTel. 0774/530203

Villa d’EsteTel. 0774/312070

LUOGHI DI CULLUOGHI DI CULTTO O PALOMBARA SABINA

Abbazia di S. Giovanni in ArgentellaTel. 0774/66093

VICOVARO

Convento di San CosimatoTel. 0774/492391

S. Maria Delle GrazieTel. 0774/498201

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La sabina romana, situata anord-est di Roma è caratterizzata

da un paesaggiodi pascoli e olivetiche si stendonoin dolci vallatepunteggiate dacastelli, borghimedievali e restiarcheologici chesi fondono armo-niosamente conla natura locale.

M o r i c o n esorge all’estre-mità della Sabina,nel territorio un

tempo chiamato Romandiola oIsola Sabina, a 50 km da Roma, trai monti Gennaro e Pellecchia, suun’altura dei Monti Sabini chesovrasta il pianoro digradanteverso la valle Tiberina. Il nomederiva dal monte Morrecone, sulquale venne edificato l’originariocastello fortificato nel XIIsecolo.Incerte sono le origini, pro-babilmente il paese è sorto sullerovine dell’antica città sabina diRegillum, patria della gens Claudia,distrutta nel 595 dai barbari. Nel

1272 era feudodei conti diP a l o m b a r a ,potente famigliadella Sabina,passò poi aiSavelli per alcunisecoli e quindifu acquistato dalprincipe Mar-cantonio Bor-ghese nel XVIIsecolo, che tra-sformò notevol-mente il paese,f a c e n d ocostruire, tral’altro, il palazzobaronale.Il cen-tro storico diMoricone ècostituito da unborgo medievalep r e s s o c h éintatto, che siavvolge a spiraleintorno alcastello, dive-nuto conventonel XVII secolo.

La parrocchiale dell’Assunta, d’e-poca rinascimentale, conserva unapala d’altare di Corrado Giaquintoche raffigura “L’Assunta” e undipinto d’Antoniazzo Romano, “IlSalvatore”. E’ invece romanica lachiesa Vecchia; infine, fra gli edificipiù interessanti, appena fuori delcentro abitato, la chiesa di Gesù eMaria, meta di pellegrinaggi, e villaAureli, costruita nel ‘700, dovesono raccolte numerose opere diLudovico Prasseda, incisore e pit-tore nato a Moricone nel 1780.

Non lontano da Moricone, aridosso del parco regionale deimonti Lucretili, si trova MontorioRomano, anch’esso nella Sabinaromana.

Situato su un poggio tra ilTevere ed il Turano, domina la valletiburtina verso il monte Termi-nillo.Il paese per la sua posizioneviene denominato “il balcone suRoma” poiché è possibile vedere,nelle giornate limpide, la cupola diS. Pietro.

Le origini di MontorioRomano sono molto antiche,come testimoniano i ruderi dimura ciclopiche e di ville romane,anche la sua storia è ricca divicende che si sono snodate nelcorso di lunghi secoli: dispute trapotenti famiglie, saccheggi, lotteper il suo dominio. Il toponimoderiva da Montem Aureum, dalnome della località dove venneedificato il nucleo originario delborgo e come tale viene citato inun documento dell’857. Nel corsodell’XI secolo, come accadde inmolti altri centri, fu edificato, ascopo difensivo, un piccolo borgofortificato. Alla fine del ’300divenne feudo della famiglia Savelli,la più importante nella storia diMontorio, che nel 1577 la cedetteagli Orsini.

Del castello di Montorio èsopravvissuto fino ai giorni nostrisolamente un grande portale, dalquale si accede al centro storico.Sono ancora invece visibili ilpalazzo baronale del XIII secolo, lachiesa di S. Barbara, la chiesa delSantissimo Crocifisso, fuori delpaese, dove si venera un anticocrocifisso ligneo d’autore ignoto, ela notevole chiesa romanica di S.Leonardo di Noblat, del XIII

I LUOGHI DELLA MEDITI LUOGHI DELLA MEDITAZIONEAZIONEE I BORGHI MEDIEVE I BORGHI MEDIEVALIALI

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secolo con affreschi trecenteschi eseicenteschi. Ai confini della provin-cia, tra Roma e Rieti, poco più anord di Montorio, si trova Nerola,un piccolo borgo medievale,immerso nel silenzio e nella tran-quillità. E’ situato su uno sperone deiMonti Lucretili e arroccato intornoall’antico e imponente castello degliOrsini, ed offre bellissimi panorami:è visibile anche la città di Roma. Ilnome deriva dalla voce sabina ‘nero’o ‘nerio’ cioè forte, valoroso, in rife-rimento alla sua posizione, qualeestremo baluardo sabino contro iRomani. I primi cenni storici risal-gono alla fine del X secolo, quando iCrescenzi ricevettero in feudo dallaSanta Sede il “Castrum Nerulae”,fondato sull’antica fortezzasabina.Nel 1059 vi si stanziarono iNormanni, ed il luogo si chiamò“Castrum Normannorum”. Tornatonel patrimonio della Chiesa fu, allafine del XII secolo, concesso agliOrsini per la loro fedeltà alla ChiesaRomana.

Nerola ebbe nel corso dei secoliuna grande importanza strategicaper la sua posizione di controlloobbligato sul fondovalle, sovra-stando la via Salaria.

Il nucleo originale del borgo eraformato dal castello fortificato conannessa chiesa signorile, dedicata aS. Giorgio. Le case, che si stringe-vano intorno alla fortezza, eranounite tra loro con funzione di fortifi-cazione, per cui i muri esterni delleabitazioni fungevano da muri di cintae le porte e le finestre si trovavanoall’interno. Nel 1470, il castello furinforzato con l’innalzamento diquattro torrioni, al di sopra di quellosul lato meridionale venne costruitauna poderosa torre circolare cheassunse la struttura del mastio. Ilcastello fu inoltre rafforzato connuove mura esterne e venneampliato il fossato che lo circondava.Ancora oggi si riscontrano in varipunti, tra le case del paese, gli avanzidella cerchia di mura che sonoaddossate alle abitazioni e delimi-tano il nucleo storico dell’abitatoche conserva nella struttura i carat-teri tipici del medioevo. Gli Orsini,che realizzarono ampie modifiche alcastello, inserirono lo stesso in unarticolato sistema di sicurezza, nel-l’ambito dei loro domini. Costituivainfatti il fulcro del complesso dellevedette semaforiche che, dalle torrid’avvistamento lungo la costa tirre-

nica trasmettevano nell’entroterrasegnali d’eventuale pericolo tramitefumi colorati o sbandieramenti e, dinotte, tramite fiaccole.

Fu proprio nel corso dell’XIsecolo che l’edificazione di castellinel Lazio ebbe un forte incremento,in quanto le incursioni dei Saraceni edegli Ungari costituivano una seriaminaccia per le popolazioni. Inseguito, passate le invasioni barbari-che, i fortilizi lazialifurono oggetto dilotte tra le famiglienobili per il predo-minio del territo-rio, mantenendopertanto inalteratala funzione didifesa militare. IlCastello di Nerolarimane un classicoesempio di fortifi-cazione che pro-g r e s s i v a m e n t eandò ad inglobare le case circostanti,la chiesa, le attività artigiane, diven-tando l’unico luogo abitato diNerola. Si realizzava, in tal modo, unadifesa sicura sia per i signori sia peri contadini e gli artigiani ed unaforma d’economia chiusa ed auto-sufficiente. Della chiesa di S. Giorgio,originariamente costruita a ridossodel primitivo recinto castellano, circanel 1250, sono attualmente visibili gliaffreschi di quell’epoca raffiguranti ilmartirio di S.Sebastiano e un CristoRedentore benedicente, oltre a duebei portali con le insegne degliOrsini.

Nella parte meridio-nale dell’area tiburtina sitrova un borgo medievaletra i meglio conservati ditutta la provincia di Romache presenta tra l’altro unacaratteristica che lo rendeurbanisticamente singo-lare: alla tipica strutturacosiddetta “a spina dipesce”, formata da unastrada centrale dalla qualedi diramano vie e viuzzelaterali, si contrappone,nella parte finale, ungruppo di case raccolte inun agglomerato che sem-bra formare un nucleo abi-tativo a sè stante. Si trattadi Poli, che sorge su unacresta tufacea tra la viaTiburtina e la Casilina. Nel992 il Castrum Poli, l’origi-

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nario insediamento, apparteneva alMonastero benedettino del Clivo diScauro di Roma.Successivamenterisultò in possesso del Monastero diS.Paolo di Roma - allora i monasterierano ricchissimi e titolari di poterifeudali – e da Castrum Sancti Pauli,cioè Castello di S.Paolo, prese ilnome di Poli. Alla fine del dell’XIsecolo se ne impadronì la famigliaOddone e dal 1157 fu dato in feudoai Conti di Segni che ne conserva-rono il possesso ininterrottamentefino al 1808. A differenza di tantipaesi vicini, sconvolti dalle contesetra le grandi famiglie feudali romanee dalle scorrerie dei briganti, Policonobbe un’esistenza relativamentetranquilla grazie alle virtù militari deiConti, uomini d’arme, e ad una

nutrita milizia checostantemente presi-diava il Castello.

Molti sono i restidelle antiche vestigia ediversi come pure ipalazzi ed i conventituttora abitati testimo-nianze di un fiero pas-sato il cui ricordo èancora vivo. La roccafortificata fu trasfor-mata dai Conti nelPalazzo baronale nelXVI secolo e fu deco-rato al pianterrenocon una serie d’affre-schi. Furono poiaggiunti una fontana discuola lombarda nelcortile, la loggia ed ilportale vignolesco concolonne bugnate.IlPalazzo conserva all’in-terno dipinti del ‘500 edel ‘600 e nella cap-pella, ricca d’affreschi,

un dipinto del Cavalier D’Arpino raf-figurante S.Francesco. Bei dipintisono visibili anche nella chiesa di S:Pietro Apostolo, del 1607, a navataunica, con un busto di S.Carlo Bor-romeo di scuola berniniana , novealtari in marmo nelle cappelle lateralima soprattutto con uno stupendocampanile che svetta sull’abitato dal-l’alto dei suoi 39 metri, di stilebarocco e contemporaneo allachiesa. E’ ritenuto uno dei più beicampanili d’Italia, nella cella campana-ria vi sono cinque campane, due dellequali sono del 1610 e una presenta inaltorilievo i ritratti dei dodici ponte-fici attribuiti alla famiglia Conti. Il

convento di S.Stefano è l’edificiosacro più antico di Poli, risale al Xsecolo; nel Palazzo Pelliccioni si pos-sono ammirare affreschi del ‘600 e‘700 e nella chiesa di S.AntonioAbate dipinti del ‘400 e del ‘500.Nella chiesa di S.Giovanni Battista,allo stato di rudere, sono ancora visi-bili alcuni affreschi. Fuori della citta-dina sorge la cinquecentesca VillaCatena, massiccia costruzione raffor-zata come un castello da quattrosperoni angolati, ora restaurata. Uncenno infine ai vicoli così caratteri-stici di Poli. Lungo la strada principaleche attraversa l’abitato, via UmbertoI, si intersecano 35 vicoli, alcuni deiquali poco superiori al metro di lar-ghezza, con portoncini d’ingresso dicantine scavate nel tufo.

Oltre ai numerosi borghi medie-vali, tutti ben conservati, una dellecaratteristiche precipue dell’ampiaarea tiburtino-sublacense è la pre-senza d’eremi, santuari, conventi edabbazie, espressione tangibile di unadiffusa attività religiosa, concausa edeffetto del grande sviluppo delmonachesimo medievale.

Tale fenomeno segnò profonda-mente la media e l’alta valle dell’A-niene che fu denominata Valle Santa.Qui S.Benedetto da Norcia fondòtredici cenobi, dei quali l’unicosopravvissuto fino ai giorni nostri èquello di S.Scolastica.Il Monastero inorigine era dedicato a S.Silvestro, dalIX secolo a S.Benedetto e a S. Scola-stica e , dal XII secolo, con la fonda-zione del Monastero di S.Benedettoo Sacro Speco, fu dedicato solo allasorella del Santo. Si presenta al visi-tatore come un complesso d’edificicostruiti o ristrutturati in epochediverse e pertanto di diverso stile,alternando, anche bruscamente, ilmoderno con l’antico.

Il Monastero può essere suddi-viso in tre principali nuclei d’edificiche gravitano intorno ai tre chiostrid’epoca sempre più antica, manmano che ci si inoltra nella visita, e distili ben differenti. Superati l’ingressoe la facciata, moderni in quanto rico-struiti dopo i bombardamenti del1944, si entra nel primo chiostro, instile rinascimentale, realizzato fra il1580 e il 1689.Uno dei due lati occu-pati da edifici costituiva, prima del1580, la facciata e l’ingrasso delMonastero; gli altri due bracci sonoad arconi che poggiano su grossi pila-stri. Il secondo chiostro, di formairregolare, è in stile gotico e fu

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costruito fra la seconda metà delXIII secolo e l’inizio del XIV.Al cen-tro vi è un pozzo ornato da duecolonne di marmo provenienti dallavicina villa di Nerone, gli archi acutia doppio sguincio sono interrotti, sullato ovest, da un grande e raffinatiarco gotico “flamboyant” del XVsecolo, a doppia arcata. Da qui siaccede alla chiesa di S.Scolastica rea-lizzata in stile neoclassico ed impre-ziosita dai marmi della villa diNerone. La chiesa, sorta nel 980, furistrutturata in stile gotico nel XIVsecolo, compresa la facciata crollataa causa di un terremoto; sul portalesi può ammirare una lunetta con unaffresco del ‘400 che raffigura laMadonna col Bambino tra i SantiBenedetto e Scolastica. Infine ilterzo chiostro, del '200,con piantarettangolare, realizzato dai celebriCosmati romani e pertanto denomi-nato cosmatesco. Il chiostro, piccoloed aggraziato, con colonnine attorci-gliate che si alternano con capitellisempre diversi, è senz’altro un mira-bile risultato d’equilibrio architetto-nico. Tra la chiesa ed il chiostrocosmatesco è collocato il campanileromanico dell’XI secolo, a piantaquadrata, con cinque piani di trifore,eretto sui resti di un’antica torre diguardia dell’epoca delle incursionisaracene. Adiacente alla chiesa è lacappella della Madonna, realizzatanel 1578 da Cirillo di Montefia-scone. Da visitare, infine , la biblio-teca, ricca di oltre 100.000 volumi ecirca 4.000 pergamene. E’ una dellepiù antiche in Europa, fu creata forsedallo stesso S.Benedetto e conservaoltre 200 preziosi incunaboli, i primitesti realizzati a stampa, di cui trestampati a Subiaco.A tal proposito èda ricordare che proprio qui sorsela prima stamperia italiana ad operadi due tipografi tedeschi allievi diGutemberg.

Il complesso monastico di S.Sco-lastica con le sue numerose opered’arte e con la sua lunga storia èindubbiamente una tappa obbligato-ria d’ogni itinerario artistico-sto-rico-religioso della provincia e del-l’intera regione. Edificato per coloroche si dedicano a Dio nel raccogli-mento e nella preghiera, è puredestinato a tutti coloro che, anchenel corso di una breve visita da turi-sta, sentono l’esigenza di soffermarsiun istante nell’avvertire una pre-senza divina.

Da Subiaco, proseguendo ad est

e inoltrandosi nel Parco regionalenaturale dei monti Simbruini, siarriva a Vallepietra, famosa per ilSantuario della SS.Trinità.Vallepietra,a 825 m. d’altezza è un piccolo paesenella valle delfiume Simbrivio,circondata da altemontagne rico-perte di boschi.Ilsuo nome derivadalla lapide -Petraimperatoris- postada l l ’ imperatoreNerone per la rea-lizzazione dellazona lacustre diSubiaco che da quiebbe origine.Laparte più antica diVallepietra è raccolta intorno alcastello, del quale rimangono pochetracce, ed alla chiesa parrocchiale,entrambi sulla piazza principale,piazza Italia.La torre, recentementerestaurata, alta 20 m. e di forma qua-drata, è il simbolo del paese; fu, conil castello, realizzata dai Caetani nelXV secolo.

Da Vallepietra si prende la stradache porta al santuario della Santis-sima Trinità che si trova a 1300 m. suuna parete di roccia del colle dellaTragliata.Lo spettacolo che offre lanatura di questi luoghi è superbo:cime rocciose, altopiani, gole pro-fonde, boschi fittissimi che ospitanouna ricca fauna.Il Santuario è statofondato intorno al 1030 da S.Dome-nico di Foligno e rea-lizzato in una grotta; èdiviso in una parteinferiore, la cappelladel Crocifisso, ed unparte superiore, il san-tuario vero e proprio.Degli originali affre-schi sono visibilialcune scene del Van-gelo, immagini dellaMadonna e di Santi edinfine il celebre affre-sco della SantissimaTrinità, che dà il nomeal santuario. E’ un’o-pera in stile bizanti-neggiante, del XIIIsecolo, stupenda eparticolarissima: raffi-gura infatti la Trinitàcon tre immaginiseparate, ma identi-che, del Cristo bene-dicente. Il Santuario è

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meta di pellegrinaggi che culminano,la prima domenica dopo la Penteco-ste e il 26 luglio, con il rito della pro-cessione e del Pianto delle zitelle, uncanto del ‘600 eseguito dalle donnedi Vallepietra e connesso alla pas-sione di Gesù. L’effetto è indimenti-cabile: i canti, la folla dei pellegrini, lefiaccole, la lunga e lenta processioneriportano di colpo indietro di secolioffrendo uno spettacolo d’ancestralemisticismo e devozione.

Attraversando a nord-ovest ilParco dei Monti Simbruini, si trovasopra un piccolo colle, a sentinelladell’alta valle dell’Aniene, Roviano, ilcui castello fu eretto dai monacibenedettini nel X secolo a difesadalle scorrerie dei Saraceni. Il nomedi Roviano deriva dalla famiglia

romana dei Rubrii,che si insediarononel territorio dopola sconfitta degliEqui, antico popoloitalico, nel 304 a.C.Nel medioevo vifurono molti avvi-cendamenti nellaproprietà di questofeudo, dai Colonna aiBarberini, dai Mas-simo ai Brancaccio. Ilpalazzo baronale diRoviano, conosciutocome Castello Mas-simo, è stato piùvolte ristrutturatoed ampliato. E’ carat-terizzato all’esternodal rosone in cotto;il nucleo più antico èa pianta pentagonalecon mastio merlato,bifore ed un giardinopensile. E’ stato tra-sferito in questa

sede l’interessante Museo dellaciviltà contadina dell’alta valle dell’A-niene, una raccolta d’oggetti ed uten-sili che illustrano la vita domestica, leattività lavorative, gli usi e le festetradizionali del territorio dell’altavalle dell’Aniene.Anche il centro sto-rico di Roviano è tipicamente medie-vale, si sviluppa lungo il colle perstrade e stradine concentriche e d èchiuso, a nord-ovest, dalla goticaPorta Scaramuccia. La chiesa baroccadi S, Giovanni Battista, proclamatasantuario di S.Fortunato in quantocustodisce le spoglie di quest’ultimo,conserva un quadro che raffigura iRovianesi prostrati davanti a S.Atta-

nasio, con la Porta Scaramuccia e ibriganti sterminati dalla truppa pon-tificia: si tratta del fatto d’arme del1587 che diede il nome alla porta.

Risalendo ancora più a nord l’altavalle dell’Aniene si può fare un altrotuffo nella natura nel Parco regionaledei Monti Lucretili visitando unpaese situato nel versante orientaledel parco, quasi al confine con la pro-vincia di Rieti: Percile, il più piccolocomune, per numero d’abitanti, dellaprovincia di Roma. L’origine dell’inse-diamento è d’epoca romana, del IVsecolo ed il nome risale alla famigliaromana Porcia; il paese sorse nell’XIsecolo e fin dal 1262 fu proprietàdell’Abbazia di Farfa, poi degli Orsinie dal 1608 dei Borghese.Oltre alPalazzo Orsini, del XIII secolo, e lechiese di S.Maria della Vittoria del XIIsecolo, d’impianto romanico, e di S.Lucia che conserva pregevoli dipinti,sono interessanti alcuni luoghi che sitrovano fuori dal paese e che costi-tuiscono un’occasione per una piace-vole escursione. Anzitutto il castellodi Petra Demone, dell’XI secolo, giàsede del Monastero di S.Maria, e poile rovine, sparse nel folto della vege-tazione, di Castel del Lago, insedia-mento medievale databile intornoall’XI – XII secolo.

Ma la maggiore attrazione delluogo è costituita dai due piccolibacini lacustri d’origine carsica,situati in località Rovine Morella econosciuti come i Lacustrelli di Per-cile. Un apposito itinerario che partedal paese e arriva ai due laghetti con-sente di immergersi nella dolcezzadel paesaggio, in un ambiente domi-nato da boschi di roverella, acero,carpino nero e orniello inframmez-zati da pascoli con cespugli di pru-gnolo, biancospino e rose selvatiche.I laghi, a circa 700 metri d’altezza,sono di forma circolare; il più grande,il Fraturno, ha un diametro di 118 m.e una profondità di 16 m. ed è inposizione più elevata rispetto all’al-tro che, difficilmente accessibile, ècircondato da una vegetazione piùpreservata.

Il silenzio di quest’oasi di verde, leimmagini del passato rievocate dallerovine di chiese ed insediamentimedievali, i toni morbidi del paesag-gio rappresentano una mirabile sin-tesi dei più evidenti segni distintivi diqueste estese valli, dove ancorariecheggiano i clamori degli antichiborghi e dove ancora incombono isilenzi degli antichi monasteri.

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Dr. Claudio Franchinidi Monteleone

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Area Prenestina e Monti Lepini

Profilo storico-culturale di

Palestrina

Palestrina, l'antica Praeneste,situata all'imbocco della valle delSacco e del Liri, fu fondata secondola leggenda da Telegono, figlio diUlisse e della Maga Circe. In realtà,quando nacque Roma, era già unafiorente città ellenistica come pro-vano gli importanti reperti archeo-logici. Tra questi il più noto è ilTempio della Dea Fortuna Primige-nia al quale il paese ha legato lasua fama.Fu infatti uno dei santuari paganipiù vasti e famosi dell'antichità.

Profilostorico-culturaledi Gorga

G o r g a , piccolo cen-tro sui Monti Lepini, è ilcomune più caratte- ristico dellazona per la sua posizione geografica. Arroccato sullasommità del Monte Volpinara, domina la fertile estorica valle del Sacco. L'origine del nome potrebbederivare dal sottostante ristagno d'acqua (piccololago o gorgo) o essere un nome proprio di per-sona.

Profilo storico-cultur-ale di Artena

Artena, caratteristica cittadinaaddossata sul fianco settentrionaledei Monti Lepini, ha origini anti-chissime.L'acropoli situata sul "Piano dellaCivita", conserva infatti i ruderi dimura poligonali o ciclopicheDistrutta dai Romani nel 404 a.C.rinacque e si sviluppò nelmedioevo come castello fortificatocol nome di Montefortino.

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Area Prenestina e Monti LepiniCENTRI SPORCENTRI SPORTIVITIVI

Canoa e kayCanoa e kayakak

SUBIACO

Canoanium Club SubiacoDaniele MarianoVia D.Alighieri, 34Tel. 0774/83419

Subiaco CanoaVia Opifici, 24Tel. 0774/84127

CiclismoCiclismo

SUBIACO

Velo Club SubiacoGiovanni ChecchiTel. 0774/83575- 338/8977484

FFrree Climbingee Climbing

Shaka ZuluTel. 0774/822114

HockHockeey sul pry sul pratoato

SAN VITO ROMANO

Campo ComunaleVia Giovanni XXXIII°

OrientamentoOrientamento

SUBIACO

Gruppo Orientisti SubiacoEnrico SbaragliaTel. 0774/84388

SporSpor t Equestrit Equestri

GENAZZANO

Centro Ippico San PietroLoc. S. Pietro, 1Tel. 06/9579030

Centro Turistico Equestre Le MartorelleVia dell’Ara dell’Ulivo, 1

PALESTRINA

Centro Ippico Colle FornaioVia Colle Fornaro, s.n.c.

SUBIACO

Circolo Ippico SubiacoGiovanni GusciC.da S. Onofrio, 4Tel. 0774/822610 - 0774/85481

Centro Ippico Monte LivataSante di GiannantonioTel. 0774/85339

SporSpor t Int Invvernaliernali

SUBIACO

Gruppo Sciatori SubiacoFrancesco LandoVia Cadorna, 9Tel. 0774/822613Tel. 0774/822642

Sci Club LivataFrancesco MalciLoc.VignolaTel. 0774/83421- 0774/83306Cel. 339/3654057

Scuola Sci AzzurraMario RenzettiTel. 0774/83494La scuola si trova a Madonna dell’Osso

Winter Club SubiacoDomenico TecchiVia F.TetrarcaTel. 0774/85624-0774/816211

TirTiro con l’arcoo con l’arco

SUBIACO

A.S.AntikuisGiancarlo CostantiniTel. 06/4063988

RICETTIVITRICETTIVITA’A’

ARTENA

HotelHotel

Chiocchio**Via S. Maria, 28Tel. 06/9517096Fax 06/9515861

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CAPRANICA PRENESTINA

AgriturismoAgriturismo

Colle RoscioDi Vittorio Scaccoloc. CannetoTel.06/9584107

CARPINETO ROMANO

HotelHotel

Il Faggio*Loc. SemprevisaTel. 06/979031

CASTEL SAN PIETRO ROMANO

AgriturismoAgriturismo

Le CannucceteDi Giuseppe SimeoniS.da P.le Caprinica Predestina, s.n.c.Tel. 06/9535811

CAVE

HotelHotel

La Fonte**P.zza G.Venzi, 3Tel. 06/9580057Fax 06/9508948

AgriturismoAgriturismo

LupicutiDi Luca LupicutiVia Speciano, 77Tel. 06/9508461

CICILIANO

AgriturismoAgriturismo

Al GiovenzanoDi Luciana GrossiLoc.Vado del MarmoTel. 0774/797382

COLLEFERRO

HotelHotel

Astoria***Via Savoia, 71Tel. 06/974724

Il Grottino*Via Artigianato,67Tel. 06/975168

GENAZZANO

HotelHotel

Cremona***Via P.Togliatti , 19 – Loc.TofaliTel. 06/9579603Fax 06/9578234

PALESTRINA

HotelHotel

Le Meridienne****Loc. S.AgapitoTel. 06/9536859Fax 06/9536653

Stella***P.le della Liberazione, 3Tel. 06/9538172Fax 06/9573360

AgriturismoAgriturismo

Tao CenterDi Augusta FonsiColle Pastino, s.n.c.Tel. e fax 06/9575670

S.VITO ROMANO

Hotel Hotel

Ai Pini***Via Giovanni XXXIII°, 46Loc.ArcaturaTel. 06/9571019Fax 06/9571839

La Sorgente***Via Piave, 82 Tel. 06/9571653Fax 06/9571013

SEGNI

HotelHotel

La Noce***Via Casilina, Km 53,900Loc. La NoceTel. 06/9770475Fax 069770282

La Pace***Via dei Cappuccini, 9 Tel. 06/9767125Fax 06/9766262

La Capannina**Via dei Cavalli, 4Tel. 06/9767866

Area Prenestina e Monti Lepini

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39

Area Prenestina e Monti LepiniSUBIACO

HotelHotel

Roma**Via F. Petrarca, 38Tel. 0774/84609Fax 0774/822288

Aniene*Via Cavour, 21Tel. 0774/85565

Miramonti*C. da Varole, 4Tel. e fax 0774/83243

AgriturismoAgriturismo

Colle TocciDi Leonardo StefanucciC. da CastagnolaTel. 335/6883955

La ParataDi Franco D’ AngiòVia dei Monasteri, 40Tel. 0774/822748Fax 0774/822380

SUBIACO- MONTE LIVATA

HotelHotel

Italia***C. da Bandita- Loc. Monte LivataTel. 0774/826014Fax 0774/826579

Livata***Via dei Boschi, 28Tel. 0774/826031Fax 0774/826033

La Genziana**Via dei Boschi, 16Tel 0774/826059Fax 0774/86100

CampeggiCampeggi

LuisianaLoc. Monte LivataTel. 0774/826087Fax 0774/826085

VALMONTONE

Hotel Hotel

Alla Fonte*Via Formale Nuovo, 3Tel. 06/9598040

Jolly Car Santandrea*Via Adriana, Km 18,300Tel. 06/9598086Fax 06/9598043

MUSEIMUSEI

ARTENA

Museo Civico Archeologico ComplessoCorsettiV.le 1° maggioTel.06/9517014

CAVE

Museo della Civiltà ContadinaTel. 06/9580006

COLLEFERRO

Antiquarium Comunale di ColleferroVia dell’Artigianato, 9Tel. 06/9781169

Museo Civico ‘Cremona’Via degli Esplosivi, 5Tel. 06/9700904

GENAZZANO

Polo Museale Internazionale Arte Contemporanea Palazzo ColonnaTel. 06/9579745 (biblioteca comunale)

PALESTRINA

Museo Archeologico NazionalePalazzo BarberiniP.zza della CortinaTel. 06/9538100

SEGNI

Museo ArcheologicoVia Lauri, 1Tel. 06/97262235

CAPRANICA PRENESTINA

Museo Naturalistico dei Monti PredestiniPalazzo BarberiniP.zza A. Frezza, 4Tel. 06/9584126-031

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CERVARA DI ROMA

Museo Arte per la Pace A. EinsteinVia Aldo Moro, 1Tel. 0774/828275

Museo Ex-Voto di Santa Maria dellaPortellaVia Verdi, 20Tel. 0774/828715

PISONIANO

Museo della CanapaVia S. Maria, 27Tel. 06/2184189- 06/9577001

LUOGHI DA LUOGHI DA VISITVISITAREARE

ARTENA

Palazzo BorgheseTel.06/9515381

CARPINETO ROMANO

Palazzo e torre AldobrandiniComuneTel. 0774/97180028/9Sig.ra Cappucci

CASAPE

Palazzo BaronaleComuneTel. 0774/489000

CASTEL MADAMA

Castello OrsiniComuneTel. 0774/45001

CASTEL SAN PIETRO ROMANO

Rocca dei ColonnaComuneTel. 06/9538481 (martedì)

CERVARA DI ROMA

La Rocca

CICILIANO

Villa ManniTel. proprietario Sig.ra Manni Matassi (mat-tina presto)Tel. 06/6787718- 0774/790041

Catello TheodoliTel. proprietario marchese Marco TheodoliTel. 06/3214501

GENAZZANO

Castello ColonnaComuneTel. 06/9579010

PALESTRINA

Palazzo Colonna- BarberiniTel. 06/9538100

POLI

Palazzo ContiTel. 06/9551026

VALMONTONE

Palazzo Doria PamphiliTel. 06/9591152

LUOGHI DI CULLUOGHI DI CULTTOOCAPRANICA PRENESTINA

Guadagnalo

Santuario della MentorellaTel. 06/9584031

GENAZZANO

Santuario della Madonna del BuonConsiglioTel. 06/9579002

SUBIACO

Monastero di S. ScolasticaTel. 0774/85525

Monastero di S. BenedettoTel. 0774/85039

VALLEPIETRA

Santuario della SS.TrinitàTel. 0774/899084

Area Prenestina e Monti Lepini

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Acirca 40 Km. da Roma,sulle pendici del monteGinestro, ultimo rilievo

dei Monti Prenestini verso la pianuralaziale, sorge, al termine della viaPrenestina, una delle più antichestrade d’Italia, cui la città ha dato ilnome, Palestrina, l’antica Preneste.Le origini della città sono antichis-sime, risalgono all’età del ferro, nelsecondo millennio a.C..

Secondo la leggenda fu fondatada Telegono, figlio d’Ulisse e dellamaga Circe e fu abitata all’inizio dauna popolazione mista di Latini,Sabini ed Etruschi. La sua arcaica esi-stenza, di gran lunga anteriore allafondazione di Roma, è testimoniatadalle lapidi e suppellettili funebri rin-venute nella necropoli pagana.Conobbe un periodo di grandesplendore tra l’VIII ed il VII secoloa.C. e per secoli si trovò a lottarecon Roma dalla quale fu sottomessanel 338 a. C. Rasa al suolo da Sillanell’82 a.C., ad eccezione del Tempiodella Fortuna Primigenia, per averdato asilo a Mario durante la guerracivile, fu dallo stesso Silla ricostruitae nell’età imperiale raggiunse la mas-sima floridezza sia per la vasta riso-nanza religiosa del Tempio con l’ora-colo che per il clima salubre.Nel 313d.C. l’imperatore Costantino rico-nobbe alla città una sede vescovile,fatto questo che determinò unrapido declino del Tempio della DeaFortuna. Nell’XI secolo passò aiColonna e fu coinvolta nelle alternevicende della famiglia in lotta con lasede apostolica, subendo numerosedevastazioni. La riedificazione dellacittà risale alla metà del XV secolo,con il ripristino del palazzo baronalee, sulla sommità del colle, dove sor-geva l’antica acropoli, della fortezzadove si trova adesso il borgo diCastel San Pietro Romano.Nel 1630la città passò ai Barberini. Durantel’ultimo conflitto mondiale subìpesanti bombardamenti aerei cheriportarono alla luce le strutturedell’antico Tempio della Fortuna, sucui sorge la città moderna.

Il Tempio della Dea Fortuna, unodei più famosi dell’antichità romana,è uno dei complessi archeologicimaggiori d’Italia.

Era dedicato ad una divinità d’o-rigine orientale, la Fortuna Primige-nia, il cui culto era originariamente

legato alla fecondità, ma anche vene-rata come divinità vaticinante. Il tem-pio fu costruito tra il I ed il II secoloa.C. e consisteva in una successione

di terrazzamenti raggruppati in duecomplessi d’edifici. Il santuario infe-riore presentava un’area sacra che siapriva verso il Foro della città ed eradelimitato verso il monte da unmuraglione ad intercapedine, adun’estremità dalla quale si apriva unagrotta nella roccia, denominata“Antro delle Sorti”; all’altra estre-mità vi era la grandesala absidata, ornatadal famoso mosaicoBarberini. Le sorticonsistevano nell’e-strazione fortuita ditavolette di legnosulle quali eranoincise frasi e parole,che avveniva facendocalare un giovinettoin un pozzo che neprelevava alcune acaso, il sacerdotepreposto formulavapoi l’oracolo. Il san-tuario superioresaliva lungo il pendioe cominciava 16metri più in alto del-l’inferiore; il com-plesso era costituitoda quattro ripianicollegati da gradi-nate, al quartoripiano si trovava unporticato rettango-lare sul quale si

MEMORIE DEL PMEMORIE DEL PASSAASSATTO TRA O TRA TEMPLI, CASTELLI E FORTEZZETEMPLI, CASTELLI E FORTEZZE

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ergeva un grande emiciclo coronatoa volta da un tempietto con la statuadella dea, raffigurata con Giove eGiunone lattanti in grembo.

Le strutture superstiti del gran-dioso santuario, che si ispirava allearchitetture ellenistiche, offrono tut-t’oggi uno spettacolo d’affascinantesimbiosi tra antico e moderno: iblocchi di pietra del tempio domi-

nano l’abitato e sembrano sorreg-gere le case e gli edifici che sonosorti tutt’intorno.

Il tempio è sormontato dalPalazzo Colonna Barberini, edificatodai Colonna alla fine del XIII secolo;nel 1630 i Barberini fecero aggiun-gere l’altana ed il vestibolo, dove fu

esposto il famosomosaico del Nilo. Nel1956 il palazzo fu adi-bito a sede del MuseoArcheologico Nazio-nale di Palestrina.

L’opera piùfamosa conservata nelmuseo, il già citatomosaico policromoconosciuto come“Piena del Nilo”, è uncapolavoro di singo-lare bellezza. E’ statoeseguito nell’80 a.C.da un raffinato e fanta-sioso artista alessan-drino che lavorò aPreneste ed è uno deipiù grandi mosaiciellenistici esistenti:misura sei metri perquattro e raffigura lavalle del Nilo dopouna piena del fiume.Ma il museo annovera

molte altre opere e reperti archeo-logici interessanti: dalle diverseimmagini della Fortuna Primigenia,divinità dal duplice aspetto oracolaree materno, alle ceramiche, bronzi especchi decorati provenienti dalletombe della necropoli; dal celebrerilievo Grimani con una cinghialessache allatta i cuccioli alle statue elleni-stiche d’età imperiale. Notevoleanche, per l’ottimo stato di conser-vazione, il gruppo scultoreo raffigu-rante le più importanti divinitàromane, Giove, Giunone e Minerva,denominato Triade capitolina.

Espressione dei diversi interventiattuati nei secoli nella lunga storia diPalestrina è anche la cattedrale diS.Agapito, definita “storica catte-drale” per le sue lontanissime origini.Sorta sull’antico tempio di Giove nelIV secolo e restaurata nel IX secoloin stile romanico, con il campanile delXIII secolo, la chiesa fu ampliata nel‘500 e rinnovata dal ‘700 all’800. Dal1977 la cattedrale ospita una copiadella Pietà di Palestrina, scolpita daMichelangelo; l’originale si trova dal1938 a Firenze, nella Galleria dell’Ac-cademia.

Sono numerosi i tesori che Pale-strina custodisce come un grandescrigno. La storia della città è com-plessa in quanto già famosa e centrodi fiorenti traffici commerciali secoliprima della nascita di Roma, il suotessuto urbanistico è peraltro unico:una visita alla città si tramuta in unsusseguirsi di piacevoli sorprese e dispunti per ulteriori approfondimenti.

Origini antichissime vanta ancheArtena, a sud di Palestrina, adagiatasul fianco settentrionale dei MontiLepini, vicino all’antica via Latina.Trail VI ed il V secolo a.C. i Volsci, unadelle popolazioni preromane che abi-tarono questa zona, realizzarono unacittadina fortificata i cui resti, comele mura ciclopiche, sono visibilisalendo al Pian della Civita. Il nomestesso Artena si ritiene sia di originevolsca. La città fu poi centro romano,ben collegata da grandi vie di comu-nicazione quali la Labicana, la Latina el’Appia, come documentato dainumerosi resti archeologici sparsinel territorio.

Agli inizi del medioevo Artena,con il nome di Montefortino, chemantenne fino al 1937, allorchéassunse il nome attuale, era uncastello fortificato, più in basso dellaCivita e fu a lungo al centro di nume-rose faide tra le famiglie nobili, in

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particolare i Conti di Segni ed iColonna. Al termine di alternevicende, che portarono all’ultimadistruzione del Castello, nel 1557, iColonna vendettero Montefortinoal principe cardinale Scipione Bor-ghese, che portò un lungo periododi pace e di tranquillità. Sotto la suaguida il paese cambiò volto, con unvero e proprio piamo regolatore fumodificato l’assetto urbano.

Oggi Artena, che si affaccia astrapiombo sulla valle, presenta unastruttura di epoca medievale constrade costituite da scalinate, carat-teristica di molte città del Laziomeridionale.

Il Palazzo Borghese, che con-serva pregevoli opere d’arte, fu edi-ficato nel XIII secolo e si sviluppavasu due edifici che furono riunificatiper volere di Scipione Borghese.Questi affidò il progetto a GiovanniVasanzio, uno dei migliori architettiromani dell’epoca, il quale, tra l’altro,realizzò una scala circolare interna adue bracci ed un gran camino, abbel-lito da una testa di Medusa attribuitaal Bernini; interessanti sono anche labiblioteca e la galleria d’arte.

Ma quel che rimane piùimpresso, visitando Artena, è lapiazza principale, attualmente piazzadella Vittoria, ma fino ad alcuni annifa chiamata piazza Borghese, sullaquale si affaccia il Palazzo. La piazzacostituisce un vero balcone apertosulla valle del Sacco, con una loggiascoperta situata sulla porta princi-pale che dà accesso al centro sto-rico. Sulla piazza si affaccia anche ilpalazzetto del Governatore,anch’esso realizzato dal Vasanzio.

In cima all’abitato si trova la Col-legiata di S.Croce, in stile barocco,che domina dall’alto la vallata. Nellachiesa sono conservate molte operedi valore, così come negli altri edificidi culto della cittadina: la chiesa delRosario, la chiesa di S.Stefano, lachiesa ed il convento dei Padri Fran-cescani e la chiesa di S. Maria dellaGrazie. Quest’ultima è la chiesa piùantica d’Artena, la struttura origina-ria risale al VI secolo’ e la sua collo-cazione offre un panorama affasci-nante. Anticamente aveva il titolo diS. Maria delle Letizie e solo in unsecondo momento si chiamò San-tuario della Madonna delle Grazie, inquanto l’originaria statua dellaMadonna delle Letizie, ivi venerata,fu distrutta dal bombardamento delgennaio del 1944. Sorge in prossi-

mità della parte più alta del montedenominato “La Rocca” ed è colle-gata al centro abitato, che dista unchilometro, da due strade. Nellachiesa sono custoditi grandi Croci-fissi lignei del ‘500 che sono portatiin processione per la festa dellaMadonna della Grazie che si svolgel’ultimo fine settimana d’agosto.

Proseguendo ancora più a suds’incontrano i Monti Lepini, cono-sciuti in passato come i Monti deiVolsci, che offrono bellissimi pano-rami. In un ambiente naturale benpreservato, tra foreste e aspri emutevoli paesaggi caratterizzati dalfenomeno del carsismo, si trovanoalcuni piccoli centri che offrononumerosi motivi d’interesse.

Gorga è arroccata sulla cima delmonte Volpinara, sul versante nord-orientale dei Monti Lepini, e sovra-sta l’alta e media valle del Sacco.Lungo la strada che sale a Gorga, dainumerosi punti panoramici si gode

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di un’ampia visuale: è possibile con-templare i Colli Albani, l’Agroromano con il monte Soratte, iMonti Tiburtini-Prenestini ed anche ilcomplesso degli Ernici fino ai Monti

Simbruini, più anord.

Il paese, cir-condato daboschi, erafamoso fin dal-l’antichità per lacaccia al cin-ghiale. Il nomederiva dallatino “gurges”,ovvero sor-gente, per lapresenza di unasorgente d’ac-

qua ancora esistente. Il primo inse-diamento umano è attestato dallapresenza di due necropoli d’epocaimperiale, le tipiche abitazioni, utiliz-zate dalle popolazioni lepine fini adalcuni decenni fa, erano costituite dacapanni conici con base circolare dipietre calcaree. Nel medioevo Gorgaera una piazzaforte di proprietà diuna famiglia d’Anagni, fu poi ceduta aiBenedettini dell’Abbazia di Villama-gna. Dal XIV secolo fu feudo deiConti di Ceccano che nel 1659 lacedettero ai Doria Pamphilj, che

ricostruirono ilcastello.

Il centro sto-rico di Gorgapresenta la clas-sica strutturamedievale: unastrada principaledalla quale sidiramano le altrestrade, perlopiùstretti vicoli ecase unite le unealle altre.Al cen-tro storico siaccede da dueporte, una amonte ed una avalle; la piazzaprincipale delpaese, piazza Vit-torio EmanueleII, è dominata dalpiccolo castello,appartenuto aisignori di Gorgafino al 1330, dallapianta quadrata,con bastioni,cortine merlate

e torrioni rettangolari. Nella piazza sipuò ammirare anche una fontanamonumentale sormontata da unastatua di bronzo, “La Pastorella” diErnesto Biondi.

La chiesa principale è quella di S.Michele Arcangelo, nella parte piùalta del paese, una bella chiesa roma-nica a tre navate, con volte a cro-ciera, che custodisce una crocebizantina. Particolare è lo scorcioche offre la chiesa di S. MariaAssunta, con pianta circolare e voltaa cupola, edificata su una rupe sco-scesa. La più recente chiesa della Ver-gine del Rosario è inglobata nelPalazzo Santucci nel quale si trovanouna ricca biblioteca ed un piccolomuseo.

Partendo da Gorga si possonoeffettuare piacevoli escursioni sulmonte S.Marino, sul monte Ermo elo Sprone Maraoni; il patrimonionaturale è ricco di fitti boschi, conspecie botaniche tipiche e rare. Lamacchia mediterranea, presente neipendii più bassi con corbezzolo, gine-pro, albero di Giuda e orchideespontanee, cede il passo, nelle zonepiù elevate, ai boschi di querce, aceri,castagni, faggi. Il territorio, caratteriz-zato dal fenomeno del carsismo, celanumerose cavità, doline e grotte,alcune delle quali di grandi dimen-sioni.

Nel percorrere gli itinerari che sisnodano su questi monti sembra dirisalire la corrente del tempo: i ritmipacati della natura, la quiete che sistende come una impalpabile coltresui paesaggi vastissimi, l’apparenteimmobilità dei borghi appartati cari-chi di storia e d’arte fanno assapo-rare una serenità che almeno perqualche istante è facile ritrovare.

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Dr. Claudio Franchini di Monteleone

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Area dei Castelli Romani

Profilo storico-cculturale di Nemi

Nemi ha una storia antichissima legatasoprattutto al lago omonimo su cui sirispecchia, chiamato dai Latini "Spec-chio di Diana". Sulle sponde del lago,fin dai tempi remoti, fu edificati untempio che divenne punto di radunoper i popoli preromani che cui face-vano dei "summit" in materia di poli-tica estera (Roma premeva ai confini!).Quando i Romani sbaragliarono la LegaLatina, il tempio assunse un caratterepuramente religioso e la selva

divenne bosco sacro alla divinità.("Nemus da cui l'attuale

Nemi).segue....

....segue

Il paese vero e proprionacque nel X secolo con l'edificazione del Castello adopera dei conti Tuscolo. Con-cesso dal Papa Eugenio III aimonaci Cistercensi, questi lo trasforma-rono in una specie di comunità mona-cale all'insegna dell'ora et labora". Apartire dalla metà del'400 Nemi passòall'una all'altra famiglia del patriziatoromano.Il paese divenne improvvisamentefamoso in tutto il mondo intorno al1930 col ripescaggio delle navi romanemediante la colossale opera di prosciu-gamento parziale del lago.

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Area dei Castelli RomaniCENTRI SPORCENTRI SPORTIVITIVI

Canoa e kayCanoa e kayakak

CASTEL GANDOLFO

Campo Regate CONI Castel GandolfoVia dei Pescatori, 19Tel. 06/9360005

Circolo Kayak Castel GandolfoVia dei Pescatori, 7Area 1Tel. 06/9361549

NEMI

A.S. Nipoti Caligola S. CanoaVia del Perino, s.n.c.Tel. 06/9368265

GolfGolf

CASTEL GANDOLFO

Golf Club Castel GandolfoVia di S. Spirito, 13Tel. 06/9312301

Sci NauticoSci Nautico

CASTEL GANDOLFO

S. S. School CastelgandolfoVia Spiaggia del Lago, 49Tel. 06/93668244

SporSpor t Equestrit Equestri

GENZANOCentro Ippico Quarto della MandorlaVia della Selva Loc. Pozzo Bonelli

MONTECOMPATRI

A.S. Le QuinteTel. 06/9476819ROCCA DI PAPA

Centro Equestre Fattoria Le GinestreLoc. Piccola SvizzeraVivaroTel. 06/94436483

Circolo Ippico del VivaroVia del Vivaro, Km. 4,500Tel. 06/94436450

Circolo Ippico FurnariVia Mascio delle FaeteTel. 06/9496917

Circolo Ippico I CaprettiLoc. Protoni del Vivaro

Comitato Olimpico EquestreProtoni del VivaroTel. 06/94437040

ROCCA PRIORA

A.S. LF. Quarter HorsesVia Prati, 2Tel. 06/9406553

A.S.Vecchio GufoVia delle MagnolieValle MorettaTel. 06/94436355

Club New Trekking HouseVia Tuscolana, Km. 29,900Tel. 06/9406272

VELLETRI

A.S. Colle OttoneVia Colle Ottone, 4 Tel. 06/9624436

Centro Equestre ArtemisioVia F. delle Fosse, 28Tel. 06/9627276

Centro Ippico IacchelliVia dei Laghi, Km. 13

Circolo Ippico La LeggiaVia Colle dell’AceroTel. 06/9642109

Club CavalloVia Appia , km. 44,300Tel. 06/9627424

TirTiro con l’Arcoo con l’Arco

ALBANO LAZIALE

Soc.Arcieri del FalcoVia del SassoneTel. 06/[email protected]

MONTECOMPATRI

Compagnia Arcieri Montecompatric/o Arte Orafa, P.zza Matteottitel. 06/[email protected]

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48

ROCCA DI PAPA

Arcieri del VivaroVia del Vivaro, Km. 4,500Tel. 06/[email protected]

VELLETRI

Soc.Arcieri Castelli RomaniEttore Barsi -c/o Barsi sportTel. 06/9640699-9640233

RICETTIVITRICETTIVITA’A’

ALBANO LAZIALE

HotelHotel

Miralago***Via dei Cappuccini, 12Tel. 06/9321018 Fax 06/9322253

Villa Maria***Via del Mare, 263Loc. PavonaTel. 06/9312394

L’oasi della Pace*Via dei Tulipani, 50Loc. PavonaTel. 06/9343253

AgriturismoAgriturismo

Due Antichi Casalidi Luigi Pincivia Casette, 14loc. Pavonatel. e fax 06/9315333

Pellinidi Enrico Pellinivia Tor Palazzi, 184loc.Tor Palazzi / Cecchinatel. e fax 06/9341171

ARICCIA

HotelHotel

Appian Hotel***Via Appia Nuova, Km. 28,350Tel. 06/9333026Fax 06/9332387

Villa Aricia***Via Appia Nuova , km.26,200Tel. 06/9321161

Fax 06/9320065Motel Fontana di Papa al 12°**Via Nettunense, km 12,000Loc. CecchinaTel. e fax 06/9340922

CASTEL GANDOLFO

HotelHotel

Castel Vecchio****v.le Pio X, 23tel 06/9360308fax 06/9360579

Culla del Lago***Via Spiaggia del lago, 36Tel. 06/93668257Fax 06/93668243

Villa degli Angeli***Via Spiaggia del Lago, km. 32,000Tel. 06/93668241Fax 06/93668251

Pagnanelli Lucia**Via A. Gramsci, 2Tel. 06/9361422

Belvedere*v.le B. Buozzi, 4tel. 06/9324205

Bucci*Via degli Zecchini, 27Tel. 06/9360018Fax 06/9322244

CIAMPINO

HotelHotel

Dany***Via A. Grandi, 2Tel. 06/79321151Fax 06/79321155

Louis II***Via Monti, s.n.c.Tel. 06/79321937Fax 06/79329728

Villa Giulia***Via Dalmazia, 9Tel. 06/79321874Fax 06/79321994

Laura**Via S. F. d’Assisi, 58Tel. 06/7914501Fax 06/7914970

Louis**Via Montegrappa, 33Tel. 06/7918095Fax 06/7918096

Area dei Castelli Romani

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49

Area dei Castelli RomaniAnna* Via S. F. d’Assisi, 34Tel. 06/7910144

Maria Alessandra*Via Adamello, 4Tel. 06/7911792

AgriturismoAgriturismo

Colle OlivoDi Fulvio De SimoniVia di Colle Oliva, 2Tel. 06/9412485 – 06/7960425

La Patatonadi Alberto e Carlo Minaccivia Patatona, s.n.c.tel. e fax 06/7960338

FRASCATI

HotelHotel

Villa Tuscolana****Via del Tuscolo, km. 2Tel. 06/942900Fax 06/9424747

Bellavista***P.zza Roma, 2Tel. 06/9421068Fax 06/9426320

Flora***v.le V.Veneto, 8tel. 06/9416110fax 06/9416546

Hotel Colonna***P.zza del Gesù, 12Tel. 06/94018088Fax 06/94018730

Poggio Rigillo***Via di Pietra Porzia, 24Tel. 06/9417800Fax 06/94289422

Villa Icidia***Via Tuscolana Vecchia, 81Tel. 06/9408604Fax 06/9408013

Villa Mercede***Via Tuscolana, 20Tel. 06/9424760Fax 06/9416461

Villa Pina ’92***Via C.Lucidi, 2Tel. 06/9421063Fax 06/9417711Eden Tuscolano**Via Tuscolana, 15Tel. 06/9408589Fax 06/9408591

Giadrina**Via Diaz, 15Tel. 06/9419415Fax 06/9420440

Il Pinocchio**P.zza del MercatoTel. 06/9417883Fax 06/9417884

Panorama**P.zza C. Casini, 3Tel. 06/9421800

Villa Maria Luigia**Via delle Cisternole, 204Tel. 06/9464430Fax 06/9464054

AgriturismoAgriturismo

Borgo dell’Angiolodi M. Gabriella RossiVia di prataporci, 38tel. e fax 06/9464290

FRASCATI-VERMICINO

HotelHotel

Da Bottaccio**Via G. Luzi, 32Tel. 06/9408173Fax 06/9408663

GENZANO

HotelHotel

Grand Hotel Primis****Via G. Pellegrino, 12Tel. 06/9364932Fax 06/9364231

Villa Vittoria****Via Rosselli, 29Tel. 06/9364333Fax 06/9364277Villa Robinia**Via Rosselli, 19Tel. 06/9398617Fax 06/9396409

AgriturismoAgriturismo

Agropolisdi m. Rita De AngelisVia S. Gennaro, 2loc. Landitel e fax 06/[email protected]

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50

Monte Due Torridi Iosafatte AmiciVia Monte Giove, 119tel. 06/9363276fax 06/93955403www.duetorri.com

Relais Club La Selvottadi Jacqueline Franca BalzariniVia della Macina , 6loc. Selvottatel. 06/9342264fax 06/9344163

Tre Palmedi Ernesto Lercher1°S. da Muti, 73Fraz. LandiTel. 06/[email protected]

GROTTAFERRATA

HotelHotel

La Locanda dei Ciocca****Via Anagnina, 134Tel. 06/94315390Fax 06/9410133

Park Hotel Villa Grazioli****Via U. Pavoni, 19Tel. 06/945400Fax 06/9413506

Villa Fiorio****V.le Dusmet, 25Tel. 06/94548007Fax 06/94548009

Verde Borgo***Via Anagnina, 10Tel. 06/945404Fax 06/94546193

Villa Ferrata***Via Tuscolana, 287Tel. 06/94548049Fax 06/94548050

Villa Letizia***Via XXIV Maggio, 110Tel. 06/9411103Fax 06/9411098

Centro**Via 1° maggio, 98Tel. e fax 06/9415151

I Locandieri**Via Tuscolana, 289Tel. 06/9456375Fax 06/9410522

Conca D’oro*Via Vecchia di Marino, 6Tel. 06/9459822

LANUVIO

Agriturismo Agriturismo

Il Casale del CavaliereCoop. Lanuvio AgricolaVia Astora, 81/aTel. e fax 06/9303567

Lago Cuoredi Giampiero GabellinoVia Piastrarelle, 26Tel. 06/9374345 – 338/3702367

LARIANO

HotelHotel

Nespolo d’Oro**Via G. Garibaldi, 76Tel. e fax 06/9655050

Villa Rosa*Via Colle Manzoni, 17Tel. 06/9655039

MARINO

HotelHotel

Grand Hotel Villa dei Papi****Via Selva Ferentina, 15Tel. 06/9367224Fax 06/9367493

Helio Cabala****Via Spinabella, 15Tel. 06/93661235Fax 06/93661125

Hotel dei Consoli***Via del Divino Amore, 13Fraz. FrattocchieTel. 06/93541170Fax 06/93542041

Park Hotel***Via Appia Nuova, km. 19,200Tel. 06/9300254Fax 06/9300332

Ai Vecchi Tempi**Via Nettunense, km.3Loc. PavonaTel. 06/9310575Fax 06/9310579

Villa Svizzera**Via B. Buozi, 53Tel. e fax 06/93660231

Al Cancellone*Via Romana, s.n.c.Tel. 06/93665271

Area dei Castelli Romani

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Area dei Castelli RomaniDei Pini*Via Nettunense Vecchia, 116/bisLoc. FrattocchieTel. 06/93547028

AgriturismoAgriturismo

Le Case Rossedi Ada M. Elvira TrincaVia Nettunense, 65Tel. 06/93548245

MONTECOMPATRI

HotelHotel

Il Castagneto***Via Tuscolana, km 27,700Tel. 06/9406292Fax 06/9406101

Le Terrazze***Via Oberdan, 25Tel. 06/9487122Fax 06/9487632

L’ottava***Via Frascati Colonna, 62Tel. 06/94730018Fax 06/94730156

Paradiso***Via Campo Gillaro, 19Tel. 06/9487531Fax 06/9487533Belsito*Via Tuscolana, km26,700Tel. 06/9406293Fax 06/9406665

Forchetta D’oro*Via Casilina, km23,500Tel. 06/9462072

Nuova Campagnola*Via Casilina, km. 21,300Loc. LaghettoTel. e fax 06/9476065

MONTEPORZIO CATONE

HotelHotel

Hotel Villa Vecchia****Via Frascati, 49Tel. 06/94340096Fax 06/9420568

Giovannella***P.zza Trieste, 1Tel. 06/9449038Fax 06/9449109

Villa Sciarra**Via Montecompatri, 22Loc. PalocciTel. 06/9449272

AgriturismoAgriturismo

Santa Benedettadi Alberto BenedettiVia Frascati Colonna, 1Tel. 06/9417511Fax 06/[email protected]

NEMI

HotelHotel

Diana Park****Via Nemorense, 44Tel. 06/9364041Fax 06/9364063

Al Bosco**Via Nemorense, 1Tel. e fax 06/9368093

ROCCA DI PAPA

HotelHotel

Angeletto***Via del Tufo, 32Tel. 06/9499391Fax 06/9499973

Europa***P.le della Repubblica, 20Tel. e fax 06/94749361

Villa Ortensie***Via Ariccia, 19Tel. 06/94749108Fax 06/9495155

Polentone**Via Vecchia di Velletri, 1Tel. 06/94749252Fax 06/9497331

ROCCA PRIORA

HotelHotel

Villa La Rocca****Via dei Castelli Romani, 1Tel. 06/9471594Fax 06/9471750

Villa Margherita*Via Tuscolana, km.29,100Loc. Il PratoneTel. 06/9406155Fax 06/9406277

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VELLETRI

HotelHotel

Da Benito al Bosco***C. da Morici, 20Tel. 06/9641414Fax 06/9635110

Al Falchetto**Via Appia Nuova, km.32Tel.06/9631321

Monte Artemisio**Via dei Laghi, km. 14,500Loc. Protoni di NemiTel. 06/9634206Fax 06/9634207

Roma*V.le Roma, 26Tel. 06/9631225

Agriturismo Agriturismo

Aquariumdi Liliana D’AnnibaleC.da di Colle Perino Vecchio, 27Tel. 06/9625327

Iacchelli Giulio & F.di Armando Iacchellivia dei Laghi, km. 15loc. PratoneTel. 06/9633256Fax 06/96143004

MUSEIMUSEI

ALBANO LAZIALE

Museo Civico di AlbanoVilla FerrajoliV.le Risorgimento, 3Tel. 06/9323490Fax 06/9320534

CASTEL GANDOLFO

Antiquarium di Villa BarberiniVilla BarberiniVia C. RosselliTel. 06/69883411

FRASCATI

Museo Scuderie AldobrandiniP.zza G. Marconi,6Tel. 06/9417195

LANUVIO

Antiquarium ComunaleP.zza della MaddalenaTel. 06/93789228

MARINO

Museo Civico ‘Umberto Mastroianni’Ex Chiesa di S. LuciaP.zza Matteotti, 13Tel. 06/936621

MONTECOMPATRI

Pinacoteca di San SilvetroConvento dei Padri CarmelitaniVia S. SilvestroTel. 06/9485023

NEMI

Museo delle Navi RomaneVia del Tempio di Diana, 15Tel. e fax 06/9398040

VELLETRI

Museo Capitolare della CattedraleCattedrale di S. ClementeLargo della Repubblica, 347Tel. 06/9642095

Museo CivicoVia G. Mameli, 7Tel. 06/96158239

ALBANO

Castra Albanarivolgersi al Museo Civico tel. 06/9323490

ARICCIA

Palazzo ChigiTel. 06/9330053

LUOGHI DA LUOGHI DA VISITVISITAREARECASTEL GANDOLFO

Ninfei ed EmissarioTel. 06/3214300- 3265961Fax 06/3214447

Area dei Castelli Romani

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Area dei Castelli RomaniFRASCATI

Villa FalconieriTel. 06/94185205Villa SoraTel. 06/9421831

GROTTAFERRATA

Villa GrazioliTel. 06/945400

MONTEPORZIO CATONE

Villa MondragoneComune tel. 06/942831

LUOGHI DILUOGHI DICULCULTTOOALBANO

Convento dei Cappuccini

ARICCIA

Santuario Madonna di GalloroTel. 06/9330704

FRASCATI

Convento dei CappucciniTel. 06/9428661

GROTTAFERRATA

Abbazia di S. NiloTel. 06/9459309

MONTECOMPATRI

Eremo di S. SilvestroTel. 06/9485023

MONTEPORZIO CATONE

Eremo di CamaldoliTel. 06/9449006- 06/9447528(comune)

ROCCA DI PAPA

Santuario della Madonna del TufoTel. 06/9498432

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Il paese di Nemi, situato suuno sperone roccioso di pietralavica a picco sul lago omonimo, èil più piccolo ed incontaminato deiCastelli Romani, il complesso di

paesi e cittadine asud-est di Roma inse-rito nel Parco regio-nale che da essiprende il nome.

La denomina-zione di castelli derivadagli edifici che vifurono costruiti tral'XI ed il XIV secolodalle famiglie feudaliche si contesero ildominio della zona. Ilterritorio dei ColliAlban- altro nomeattribuito al com-prensorio- si estendein un'area collinare dioltre 60 km.di circon-ferenza, il cui puntopiù alto è di 965 m. ecostituisce unaregione naturale delLazio, geografica-mente ben identifica-bile in quanto forma-tasi dall'intensa atti-vità del Vulcano lazialea cominciare da700mila anni fa.

Nemi, a 521 m. d'altitudine,per la sua posizione è rimasta persecoli lontana dal flusso viario del-l'Appia ed appare tutt'oggi appar-tata rispetto alla direttrice chetocca gli altri centri della zona. Ilsuo nome deriva da "nemus", ossiabosco, di cui gran parte del terri-torio è ricoperto, che assicura unclima fresco e ventilato anche inpiena estate. Il lago sottostante èun piccolo specchio d'acqua incas-sato nel cratere di un antico vul-

cano, a 316 m. d'alti-tudine e con una pro-fondità massima di 32m.riempie due conti-gue conche crateri-che con l'orlo che ledivide sommerso edissolto nei secoli. Illago aveva un emissa-rio artificiale, del Vsecolo a.C., cheoltrepassava la cer-chia naturale del

bacino, superava, sempre in galle-ria, la conca d’Ariccia, drenando lesue paludi, e si gettava in mare,dopo alcuni chilometri, non lon-tano da Ardea. La sua funzione eradi mantenere costante il livello dellago, probabilmente per evitareche le acque inondassero l'areadel giardino sito nel tempio diDiana, ma anche per irrigare icampi della Vallericcia e le terresottostanti.

Tutta la zona dei Colli Albanifin dall'Età della pietra, alcuni cen-tri abitati attuali sono sorti nell'Etàdel bronzo, come testimoniato dainumerosi ritrovamenti; i ColliAlbani rappresentano il centro del"Latium vetus", ossia la zona abi-tata da popolazioni latine preesi-stenti alla nascita di Roma.

La storia di Nemi e del suoterritorio è ricchissima d’avveni-menti, la sua vicinanza a Roma hafatto seguire al paese, nella pro-sperità e nella rovina, le vicissitu-dini della capitale. Già parte della"Massa Nemus", ossia di uno deifondi donati da Costantino allaChiesa d'Albano, verso il mille ilterritorio era di proprietà deiconti di Tuscolo e poiché neidocumenti dell'epoca vienedescritto come oppidum, ossiapiazzaforte, si ritiene che già esi-stesse una costruzione fortificatasulla quale fu innalzata quellamedievale dai conti di Tuscolo. Lapopolazione di contadini e pesca-tori che viveva sparsa nella valletrovò più sicuro avvicinarsi allaroccaforte, costruendo la partepiù antica di Nemi, oggi denomi-nata Pullarella, più estesa dell'at-tuale rione. Verso la metà dell'XIsecolo il feudo di Nemi fu con-cesso ai Monaci Cistercensi cheinnalzarono la torre principale delPalazzo ed il primo complessomonastico. Nel XIII secolo il feudopassò ai Colonna, da allora in poiNemi fu successivamente pro-prietà, per acquisti, matrimoni,eredità e donazioni, di numerosefamiglie del patriziato romano:Annibaldi, Cesarini, Piccolomini,Frangipane, Braschi, Rospigliosi,Orsini, Ruspoli.

Nemi, borgo d'impiantomedievale con vie strette, scalette,archetti e stretti passaggi, iniziò ad

IL LAIL LAGO DELLA DEAGO DELLA DEA

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assumere l'aspetto attuale sotto lasignoria dei Frangipane, dalla metàdel '500 alla metà del '700, esten-dendosi verso il monte, con l'edifica-zione della chiesa di S.Maria delPozzo ed il rione circostante e del-l'attuale convento dei Mercedari conl'annesso Santuario del SS. Croci-fisso. Il Palazzo, anch'esso ampliatodai Frangipane, fu ulteriormenteampliato, sotto i Braschi, dall'archi-tetto Valadier.

La visita del paese può iniziareda piazza Roma. Dalla balaustra, sullato settentrionale, si ammira ilpanorama del paese con il castello, lecase sul pendio ed il lago, la cuiconca presenta vaie tonalità di verdeper la ricca vegetazione che sialterna ai campi coltivati.Il colpod'occhio è incantevole, di rara bel-lezza: le asperità del paesaggio e lerocce scure sono addolcite dallapolicromia tenue e dei campi, delleacque lacustri, della case.L'impres-sione è che si tratti di una grandescenografia il cui autore si sia soffer-mato a lungo su ogni particolare,anche il più piccolo, per un effettod'insieme destinato a rimanereimpresso.

Sulla sinistra della piazza si tro-vano la chiesa del Crocifisso, cheprende il nome dal crocifisso dilegno del XVII secolo oggetto diparticolare venerazione ,ed il mona-stero dei padri mercedari, cui si è giàaccennato.Il santuario , in prece-denza, aveva il nome di S. Maria inVersacarro perché secondo una leg-genda popolare, il quadro situatonella chiesa di S. Maria sulla riva dellago venne rubato, in epoca non defi-nita ,e portato via da un carro trai-nato da buoi che, rimasti senzaguida, dopo aver percorso un lungotratto di strada, tornarono nellachiesa sul lago con il dipinto, unatavola di legno raffigurante laMadonna con ai lati i Santi Pietro ePaolo. Proseguendo, sulla sinistra dicorso Vittorio Emanuele, una stradache si restringe, fino a diventare unsentiero, conduce al romitorio di S.Michele Arcangelo, ricavato in unacavità naturale della roccia quasisotto il castello. Al suo interno visono un ciborio con quattro colon-nine ed alcuni dipinti, ed anche se lenotizie più lontane risalgono al 1183,a giudicare dalle fondazioni e dalmateriale proveniente da costru-zioni romane col quale è stato rea-lizzato l'altare, sovrastato dal cibo-

rio, questo luogo di culto à certa-mente più antico e risale forse aiprimi tempi del cristianesimo. Sulla

roccia delle pareti si possono anchenotare affreschi di gusto popolarerisalenti al '400 che, tra l'altro, pre-sentano la più antica raffigurazionedel castello.

Poco più avanti una strada insalita porta da corso Vittorio Ema-nuele in piazza del Municipio e alduomo.La chiesa, con pianta a crocelatina e a navata unica, vennecostruita nel 1639 in sostituzionedell'antica chiesa parrocchiale,abbattuta per i lavori di amplia-mento delcastello. Anchese l'iscrizionesulla facciatariporta la dedicaa Dio ed alla Ver-gine Assunta incielo, la chiesa èdenominata S.Maria del Pozzo,così come l'an-tica chiesa abbat-tuta, in prossi-mità della qualevi era unac i s t e r n a .s t e s s o . A l l ' i n -terno del duomosi conserva, tral'altro, un dipintosu tavola diAntonio Aquili,detto Anto-niazzo Romano.

In fondo alcorso, tra via delPlebiscito epiazza Umberto

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I, si erge il castello con l'antica torreche sovrasta tutti gli altri edifici. Ilcastello è in realtà un palazzo baro-nale ampiamente rimaneggiato nelcorso dei secoli, sicuramente medie-vale è l'imponente torre cilindrica,che costituisce il nucleo primitivo delcastello stesso.I vasti saloni sonodecorati con bei dipinti di LiborioCoccetti, altrettanto bella è la saladel trono, detta della armi. Nellaparte che si affaccia sul lago vi è ungiardino, in parte pensile, con un'arache reca impressa in bassorilievo l'ef-figie di Diana cacciatrice. Superato ilpassaggio sotto una delle ali delcastello, si presenta sulla sinistra l'in-

gresso al giardino quattrocentesco e,sulla destra, il belvedere Dante Ali-ghieri che domina tutto il lago.

Attraverso la porta medievaledella città si scende quindi sulla viadel Tempio di Diana fino al museodelle navi.

Il museo fu istituito nel 1940appositamente per accogliere duenavi romanedell'epoca di Caligola,faticosamente recuperate, doposecoli di tentativi, prosciugando addi-rittura il lago stesso per una profon-dità di venti metri. Le navi, sistematenei padiglioni del museo, andaronopurtroppo distrutte dagli eventi bel-lici, nel 1944; quel che è esposto oggisono i modelli in scala delle navi edalcuni arredi ed accessori dellestesse navi che non sono andatidistrutti.Lo studio di queste imbarca-zioni ha comunque consentito diconoscere l’elevata tecnica raggiuntadai progettisti navali dell’epoca.Quasi sicuramente i due natantisono rimasti sempre ancorati nelpunto in cui sono stati rinvenuti: è

verosimile l’idea che abbiano svoltouna funzione sacra nelle cerimoniededicate alla dea Diana e ad altredivinità.

Dal museo si percorre la via Navidi Tiberio, parallela all’antica via Vir-bia, oggi sepolta, un tratto della qualeè conservata al museo, per arrivarenella zona denominata La Valle, dovesono i resti del tempio di Diana e delteatro.

Il tempio, o santuario, di Diana,sorgeva in un bosco, il “nemus”latino, sacro alla dea della caccia edella luce solare per cui veniva deno-minato nemorensis, da nemus, oanche aricino, perché ricompreso nelterritorio di Ariccia: Era un com-plesso enorme, costituito da unalarga piattaforma artificiale di 200m.x175m. con grandi nicchie semicirco-lari, forse ornate da statue, e un ter-razzamento superiore. All’internodella piattaforma, contornata da por-tici con colonne dipinte di rosso e dipeperino grigio scuro, c’erano stanzeper sacerdoti, alloggi per i pellegrini,un tempio ed anche un teatro; quelche rimane è una parete di grandinicchie, una parte del pronao con unaltare votivo ed alcune colonne: Iltempio fu abbandonato con l’avventodel cristianesimo e quasi intera-mente ricoperto dalla vegetazionedel bosco; gli scavi archeologici, apartire dal 17° secolo, hanno ripor-tato alla luce reperti di pregevole fat-tura, specie statue, sparse in diversimusei stranieri e anche romani; mala maggior parte del tempio, cheoccupava oltre 5.000 mq., è tuttorada recuperare.

Antecedente alla costruzione deltempio era un culto primitivo prati-cato in questo bosco consideratocome tempio della divinità.La pri-mordialità del culto e la ferocia delrito che si celebrava non aveva ugualinel Lazio: diventava infatti “rexnemorensis”, cioè sacerdote delladea, spirito incarnato della naturaboschiva, chiunque riusciva, una voltapenetrato nel bosco, ad uccidere induello il sacerdote un carica eregnava fino a quando non avessesubito lo stesso destino per opera diun nuovo pretendente.Probabil-mente in epoca più antica la mortedel rex nemorensis veniva consu-mata come sacrificio bruciando conlegno di quercia, l’albero sacro, ilcorpo privo di vita o ancora vivo,durante le feste del fuoco di metàestate. Un’approfondita spiegazione

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di questo rito è stata data dall’an-tropologo James George Frazer(1854-1941) col suo libro “Il ramod’oro.Studio sulla magia e la reli-gione” testo fondamentale nella sto-ria dell’antropologia moderna e cheha reso Nemi famosa nel mondodella cultura . Successivamente, inepoca imperiale romana, il ritoveniva celebrato nel teatro assu-mendo i caratteri di uno spettacologladiatorio: Il teatro, costruito nel Isecolo d.C., annesso al tempio e diridotte dimensioni, venne realizzatoprobabilmente per fini sacri: l’unicoevento che vi si celebrava era ilduello per la successione del rexnemorensis, al quale assistevanol’imperatore, la sua corte ed i sacer-doti del tempio di Diana.

Superata l’area del tempio lastrada prosegue, come via delPerino, fino ad una penisola di formatriangolare denominata Valle di S.Nicola per la presenza di una chiesadedicata al santo. In questa zonasono state individuate, nelle acque discolo dell’attuale Acquedotto delleFacciate, le acque sorgive della fonteEgeria che, addolorata per la mortedel diletto sovrano, il re Numa Pom-pilio, vagava in questa zona suppli-cando Diana di farlo tornare in vita.La dea,impietosita, trasformò la ninfain fonte vicino al suo tempio; il silen-zio delle cerimonie in onore diDiana era rotto, come narra il poetalatino Ovidio, solo dal pianto di Ege-ria., ossia dallo scroscio delle sueacque.

Proseguendo su via del Perino, sicosteggia, sulla sinistra,una pareterocciosa: alla base della parete, inalcune grotte, vi è una necropolipagana ed una successiva, del Vsecolo, cristiana, che si estendeanche esternamente alla grotta.

Tornando sulle sponde del lago,chiamato anticamente “lacus nemo-rensis” per il fitto bosco circostante,ma anche “speculum Dianae, per iltempio di Diana che vi si specchiava,vi è la possibilità di varie passeggiate,seguendo la strada circumlacuale ele due che scendono da Genzano,oltre quella che scende da Nemi.

Grazie al fertile suolo vulcanico,la flora dei Castelli è nota per la suavarietà: macchia mediterranea e fag-geti, castagneti e pascoli si alternanoa vigneti, tipici del paesaggio lacustresono i boschi di querce, i grandi pla-tani ed i lecci dei pendii che sovra-stano il fosso Martinella. Oltre all’a-

grifoglio nel sottobosco nascono l’e-dera, il pungitopo, il prugnolo, lamalva, i lamponi, le fragole ed il bian-cospino; tra i fiori spiccano i cicla-mini, gli anemoni, i ranuncoli, il nar-ciso e le orchidee selvatiche. Lafauna annovera lo scoiattolo e l’i-strice, il ghiro e la faina, il barbagiannie lo sparviero, le anatre e le folagheche d’inverno sostano sul lago, maanche varie specie di rettili, uccelli efarfalle. Le acque del lago sonopopolate da carpe, cavedani, core-goni e persici reali.

Da ricordare, infine, la primadomenica di giugno, la festa piùimportante di Nemi: la sagra dellefragole, preceduta dalla mostra deifiori che viene allestita dai coltivatoridella valle del lago e dai fioristi delpaese. Nel periodo della sagra, cheinizia con la sfilata delle fragolare,donne con l’antico costume tradi-zionale e con cestini di fragole albraccio, che al termine della festavengono distribuite gratuitamente, lacittadina à invasa dal profumo dellefragole e dei fiori: l’impatto visivo eolfattivo è senz’altro notevole.

Terra di Nemi e del suo lago,terra fertile e generosa, scorci asprie dolci allo stesso tempo, clima mitee prodotti genuini, acque e sottobo-sco che ancora celano innumerevolitesori: tutti ingredienti che rendonoquesto luogo molto attraente.

Anche perché, quando la storias’intreccia indistricabilmente con lamitologia, non è difficile abbando-narsi, anche per un attimo, alla sug-gestione del luogo e scorgere, congli occhi della fantasia, Diana caccia-trice che si aggira, silenziosa edaltera nel suo regno, nel suo boscosacro, intorno al suo lago.

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Dr. Claudio Franchini di Monteleone

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La provincia di Viterbo, meglioconosciuta come TUSCIA, occupa lazona settentrionale del Lazio. Dispo-sta tra il mare Tirreno ad occidente e ilpercorso del Tevere ad oriente,esprime, in tutta le sua estensione,particolari bellezze naturalistiche. E’forse il luogo dove più che in altri sipuò scoprire l’origine della civiltà diun popolo e dove è facile, oggi, supe-rare il tempo e ritrovarsi indietro neisecoli in un paesaggio non moltodiverso da come lo visse l’ETRUSCO

Il visitatore avvolto in silenziose esacrali atmosfere potrà scoprire cosac’è. Ecco i laghi di origine vulcanicadi Bolsena e Vico, i monti Volsini eCimino, le macchie, i fossi, le innu-merevoli pareti tufacee dove l’etru-sco, scolpendo la roccia, aprì le portemisteriose di un mondo ultraterreno ecelebrò sacri riti all’eternità. Ne sonoun esempio le monumentali necropolirupestri di Norchia, San Giuliano eCasteld’Asso.

Incontrerà centri abitati, più omeno grandi, arroccati su speronitufacei che sembrano esistere da sem-pre e la pietra, da sempre, esprimereuna naturale sistemazione per ospitarela vita e la storia. Vedrà la Maremmae le Selve, labirinto di alberi, dove èfacile perdersi, confondere il tempo elo spazio e ripercorrere le avventurosevicende dei briganti per fame. Arri-verà al mare a TARXUNA (Tarqui-nia), una fra le più importanti cittàcostiere dei TUSCI. Tarquinia con lanecropoli costituita da ipogei dipintiche vanno dal VI al III sec. A.C., basi-lare documento della pittura antica, ilMuseo Nazionale archeologico doveil gruppo fittile dei cavalli alatirimanda alla CIVITA’, ai resti delgrande tempio dell’Ara della Regina.Tornerà indietro e incontrerà TUSCA-NIA. L’osserverà nel periodo di consi-derevole città dell’entroterra etrusco.Le generazioni dei CURUNAS eVIPINANA lo intratterranno e gliindicheranno il medioevo espressonelle Basiliche preromaniche di SanPietro e Santa Maria Maggiore. Ormainel medioevo, potrà spaziare ovunquee trovarlo poiché visibile nella mag-gior parte dei centri. Osserverà l’au-stera e bella Viterbo, Città dei Papi,cara a “stupor mundi”. Viterbo con iquartieri medievali, le fontane, ilpalazzo papale, le torri, le mura, leacque termali e Rosa la Patrona neiconfronti della quale ogni anno, il 3settembre, in due ore di magico spet-tacolo si è spettatori del trasportodella “Macchina di Santa Rosa”.Vedrà Civita di Bagnoregio, isola diterra immersa nei calanchi, nave soli-taria su onde argillose.

Nel Medioevo scoprirà il Rinasci-mento: Villa Lante di Bagnaia con ilparco e il significativo giardino all’i-taliana che propone, nella meraviglia

delle sue fontane, inaspettati giochid’acqua; Caprarola con il PalazzoFarnese che riassume nel suo splen-dore il Rinascimento. E in un viaggiofra i castelli di Gallese, Soriano nelCimino, Vasanello, Vignanello, giun-gerà a Civita Castellana, l’anticaFaleri Veteres, capitale della PentapoliFalisca. Troverà il maestoso Forte SanGallo, voluto da Rodrigo Borgia, PapaAlessandro VI, per il figlio Cesare.

A Bomarzo incontrerà il “cittadinde’ boschi”, Pierfrancesco Orsinidetto Vicino che lo stupirà con SacroBosco “…che sol se stesso e null’altrosomiglia”, “Locho d’incanto”, dovetutto può disorientare e stupire, luogomagico di avventure fantastiche notocome Parco dei Mostri. Luogo magicoche invita e dice “Voi che pel mondogite errando vaghi / di vedere maravi-glie alte et stupende / venite qua doveson faccie orrende / elefhanti leoniorsi et draghi”.

Tuscania - Chiesa di S.Pietro(foto Biganzoli)

Viterbo - Palazzo Papale(foto Biganzoli)

LA TUSCIAuna terra che si racconta

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Area del Litorale Sud

Profilo storico-culturaledi Torre Astura

A poche miglia da Nettuno, navigandoverso Sud, presso la foce del fiumeAstura, sorge dal mare, quasi comefosse un'apparizione, la medievale TorreAstura. La zona molto suggestiva èdominata dalla vegetazione della costache arriva fino al mare, qui particolar-mente trasparente e nel quale è piace-vole bagnarsi.La Località detta Astura era una dellestazioni della Via Severiana (che univaOstia a Terracina). Ricercato luogo divilleggiatura, era popolato da riccheville in cui soggiornarono in variperiodi Cicerone, Augusto, Tiberio, Cali-gola. Ora se ne vedono le rovine; esulle rovine di una di esse sorge il cele-bre Castello di Torre Astura in cui nel1268 G.Frangipane accolse Corradino diSvezia e il suo seguito, tenendoveli pri-gionieri.

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CENTRI SPORCENTRI SPORTIVITIVICanoa e KayCanoa e Kayakak

FIUMICINO – FREGENE

A.S.Club del Mare S.EcologiaVia Silvi Marina, 135Tel 06 66562468

CanottaggioCanottaggio

CIVITAVECCHIA

Circolo Canottieri AzzurraVia C. Cantù, 12Tel 0776 24909Fax 0776 [email protected]

Circolo Canottieri CivitavecchiaTel 338 4031273

NETTUNO

Circolo Canottieri NettunoVia Velletri, 5Tel 06 9881297 Fax 06 9850324

Circolo Velico NettunoVia A.Vespucci, 2Tel 06 9806381 Fax 06 9888303

GolfGolf

NETTUNO

Golf Club NettunoVia Della Campana, 18Tel 06 9819419

SporSpor t equestrit equestri

ANZIO

Centro Ippico Top One HorseVia della Lottizzazione, 13

Circolo Ippico Il DestrieroVia A. Cipriani, 68Tel 06 9280412

CERVETERI

Ass. ne Villa FrancescaVia C. da Magonza, 15Tel 06 99288450

Country Club Prato del CavaliereVia Settevene Palo NuovaTel 330 648527

FIUMICINO

A.S. Kappa DilettantismiVia Portuense, 1939Tel 06 65000249

Circolo Ippico EldoradoVia Plava, s.n.c.Loc. Isola Sacra

Circolo Ippico EucaliptoVia Redipuglia, 107/a

Equin CampingVia dell’Alborella,10Tel 06 6507049

FIUMICINO – PALIDORO

A.S. Palidoro EquitazioneVia Aurelia, km 30,400Tel 06 61697397

NETTUNO

Centro Ippico del LevanteVia II° Stradone Sandalo del LevanteTel 06 98989878

Centro Ippico NettunenseVia Pizzarello

TirTiro con l’arcoo con l’arco

CERVETERI

A.S. Caere ArcheryVia Doninzetti, 7Tel 06 9952379

CIVITAVECCHIA

Arcieri LeandroVia Aurelia sud, 10Tel 0766 [email protected]

LADISPOLI

Arcieri di LaranVia Trento, 1Tel 06 [email protected]

NETTUNO

Comp.Arcieri AsturaVia Ischia, 22Tel 06 [email protected]

L’Area del Litorale Sud

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L’Area del Litorale SudEuropaverde Arcieri NettunoClaudio De LucaVia S. Maria, 29Tel 06 [email protected]

VVelaela

ANZIO

Circolo della Vela di RomaPorticciolo Pamphili, 64Tel 06 [email protected] www.cvroma.com

Gruppo Vela AnzioRiviera Zanardelli, 22Tel [email protected] www.inianzio.org

LAVINIO

Circolo Velico Anzio LavinioMolo Pamphili, 66Tel 06 9831338

FIUMICINO

A.S. Nautilus Yacht ClubVia M.te Cadria, 127Tel 06 [email protected] www.nautilusma-rina.com

Circolo Nautico S. GiorgioVia M.te Cadria, 9Tel 06 [email protected]

Circolo Nautico S. MarcoVia M.te Cadria, 53Tel 06 [email protected]

Circolo Nautico TecnomarVia P.te della ScafaTel 06 [email protected]

Circolo Velico FiumicinoV.le Traiano, 180Tel 06 [email protected]

FREGENE

Fregene Vela ClubL.gomare di Ponente, 51Tel 06 [email protected]

Point Break FregeneVia P.S. Giorgio, 12Tel 06 66560659 - 06 [email protected]

Ladispoli – Marina di S. NicolaClub Il CastelloVia Diana, 6Tel 06 99270698Tel.06 99270447

NETTUNO

A.S. Centro Velico Le SireneV.le G. Matteotti, 8/aTel 06 9805862

Nettuno Yacht ClubVia A.Vespucci, 2Porto TuristicoLoc. Marina di NettunoTel 06 [email protected] www.nettunoyacht-club.net

Santa MarinellaCircolo Nautico G. MarconiC/o Direzione Porto OdescalchiVia Roma, s.n.c.Loc. PorticcioloTel 06 [email protected]

Gruppo Vela S. MarinellaLoc. PorticcioloTel 0766 [email protected]

RICETTIVITRICETTIVITA’A’ANZIO

HotelHotel

Dei Cesari****Via Mantova, 3Tel 06 987901Fax 06 98790835

Dei Cesari(Dipendenza)***Via Ardeatina, km 38,500Tel 06 987901Fax 06 98790835

Golfo***Piazza della Pace, 20Tel 06 9846141Fax 06 9845715

La Bussola***Via Aldobrandini, 10Tel 06 9831477Fax 06 9848333

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Lido Garda***Piazza Caboto, 8Tel 06 9870354Fax 06 9865386

Parco dei Principi***Via Nettunense, 61Tel 06 9875109Fax 06 98670359

L’Approdo**Via Ardeatina, 64Tel 06 9870965

La Tavernetta**Via Catilina, 7Tel 06 9846104Fax 06 9830455

Riviera**V.le Mellozzi, 37Tel 06 9846127Fax 06 9848082

Villa Marina**Via Severiano, 3Tel 06 9846607Fax 06 9847756

LAVINIO – LIDO DI ENEA

HotelHotel

Belvedere***V.le delle Sirene, 14Tel 06 9822554Fax 06 9813336

La Sirenetta***Passeggiata delle Sirene, 12Tel 06 9820273Fax 06 9815873

Succi***Via Portofino, s.n.c.Loc.Tor MaternoTel 06 9873923Fax 06 9871798

Barone**Via Acqua Marina, 21Tel 06 9822665

Betlemme**V.le del Sole, 38Tel 06 9814006

La Playa**Passeggiata delle Sirene, 92Tel 06 9822611Fax 06 9815611

Villa Anna**Via S. Francesco, 159Tel 06 9820306Fax 06 9822872

Il Pioniere*Vicolo del Pioniere, s.n.c.Tel 06 98129000 Fax 06 9820278

Tropical*V.le delle Camelie, 36Loc. CincinnatoTel 06 9820330 Fax 06 9877925

LIDO DEI PINI

HotelHotel

Lido dei Pini***Via Litoranea, km 28,600Tel 06 9890131 Fax 06 9890550

Villa delle Camelie**Via delle Camelie, 39Tel 06 9890164 Fax 06 9890552

CampeggiCampeggi

Lido dei PiniVia Litoranea, km 28,800Loc. Lido dei PiniTel 06 9890101 Fax 06 9890197

Lido delle GinestreVia Ardeatina, km 28,800Tel 06 9890101

CERVETERI

HotelHotel

El Paso**Via Settevene Palo, 293Tel 06 9943033 Fax 06 9943582

AgriturismiAgriturismi

Casale di GriccianoDi Maria AlbisVia di Gricciano, 117Tel 06 9941358 Fax 06 9951013www.casaledigricciano.com

Valle di CeriDi Umberta GregariVia della MadonninaLoc. Piancerese / Fraz. di CeriTel e Fax 06 99207007

L’Area del Litorale Sud

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L’Area del Litorale SudCIVITAVECCHIA

HotelHotel

Sunbay Park Hotel****Via Aurelia Sud, km 68,750Tel e Fax 0766 22801

Hotel de la Ville***V.le della Repubblica, 4Tel 0766 580507 Fax 0766 29282

Mediterraneo – Suisse***L.gomare Garibaldi, 38/40Tel 0766 23156 Fax 0766 29262

Sunbay Park Residence***Via Aurelia Sud, km 68,750Tel e Fax 0766 33140

Traghetto***Via Braccianese Claudia, 2Tel 0766 25920 Fax 0766 23692

La Palamita*Via Aurelia Sud, 6Tel 0766 23657

Ollolai*Via del Gazometro, 3Tel 0766 581040

Roma Nord*Via Montegrappa, 27Tel 0766 22770

Samarcanda*Via Aurelia Nord, km 86Tel 0766 560281

CampeggiCampeggi

TraianoVia di S.Agostino, Loc. La FrascaTel 0766 560248 Fax 0766 560240

FIUMICINO

HotelHotel

Hilton Roma Airport****Via A. FerrarinTel 06 652584 Fax 06 65256525

Hotel Roma***Via Tempio della Fortuna, 54Tel 06 65029681 Fax 06 65523713

Mach 2***Via Portuense, 2.465

Tel 06 6507149 Fax 06 6505855

Eden**Via della Pesca, 38Tel 06 6505087

Golden River**V.le Traiano, 97Tel 06 65025391

Hotel Chopin**Via Arsero, 2Tel 06 65029755 Fax 06 65029870

Riviera**Via L.Visentini, 30Tel 06 6580302 Fax 06 6581024

Traiano**Via Fiumara, 2Tel 06 6521659

La Perla*Via Torre Clementina, 214Tel 06 6505038 Fax 06 6507701

La Spiaggia*Via Focene, 425Tel e Fax 06 6589975

AgriturismiAgriturismi

Borgo di TragliataAndrea Del Gallo di RoccagiovineVia del Casale di TragliataTel e Fax 06 [email protected] www.tragliata.it

PALIDORO

AgriturismiAgriturismi

Casale del CastellaccioDi Antonio LauteriVia di Castel Campanile, 581S.S.Aurelia, km 30Tel e Fax 06 61697654

FREGENE

HotelHotel

Corallo***Via Gioiosa Marea, 140Tel 06 66560222 Fax 06 66560011

Golden Beach***Via Gioiosa Marea, 63Tel 06 66560250 Fax 06 66561095

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La Conchiglia***L.gomare Ponente, 4Tel 06 6685385 Fax 06 66563185

Villa Fiorita***Via Sestri Ponente, 12Tel 06 66564590 Fax 06 66560301

Il Miraggio**Via Sestri Ponente, 93Tel 06 66560433 Fax 06 66562284

Cervia*Via Cervia, 38Tel 06 66560657

PASSOSCURO

HotelHotel

Venosta**Via Carbonia, 230Tel 06 6671603 Fax 06 6671624

CampeggiCampeggi

Marina di RomaVia Aurelia, km 30Loc. PassoscuroVia S. Carlo a Palidoro, 360Tel 06 6670082 Fax 06 61879021

TORRIMPIETRA

HotelHotel

Motel Corsi***Via Aurelia, km 27,700Tel 06 61697021 Fax 06 61697443

LADISPOLI

HotelHotel

La Posta Vecchia****Loc. Palo LazialeTel 06 9949501 Fax 06 9949507

Miramare***Via Trieste,3Tel 06 9946186 Fax 06 9912829

Villa Margherita***Via Duca degli Abruzzi, 147Tel 06 99221155 Fax 06 99222171

Celestina*V.le Italia, 12Tel 06 9946899

La Torretta*Via Odescalchi,69Tel 06 9946022

CampeggiCampeggi

La TorrettaVia RomaLoc.Torre FlaviaTel e Fax 06 9948243

QueenLoc.Torre FlaviaTel 06 9913681

RivieraVia dei Delfini, 9Tel 06 9911627

NETTUNO

HotelHotelMarocca***Via della Liberazione, s.n.c.Tel e Fax 06 9854241

Neptunus***Via Corallo (angolo Via Eolo)Tel 06 9855930 Fax 06 98579005

Scacciapensieri***Largo Giovanni XXIII, 9Tel 06 9852628 Fax 06 98579443

Villa Verdiana**Via dello Scopone, 3Tel 06 9858169 Fax 06 9858042

AgriturismiAgriturismi

La FeniceDi Maria SquitieriVia Cervicione, 26Tel 06 9863713 Fax 06 9874302

Nuova FattoriaDi Claudia Di PietroVia Foce Verde, 14Tel 06 9880400 – 0773 644111

CampeggiCampeggi

Isola VerdeVia Nettunense, km 30,500Via La CampanaTel 06 9819472 FAX 06 9819475

L’Area del Litorale Sud

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L’Area del Litorale SudSunsetVia Nettunense, km 29,000Tel 06 98989835

SANTA MARINELLA

HotelHotel

Cavalluccio Marino***L.gomare G. Marconi, 64Tel 0766 534888 Fax 0766 534866

Del Sole***Via Aurelia, 64Tel 0766 511801 Fax 0766 512193

Le Naiadi***L.gomare G. Marconi, 23Tel 0766 537019 Fax 0766 537408

Le Palme***Via Capolinaro, 12Tel 0766 534661

Il Gabbiano**Piazza Civitavecchia, 23Tel 0766 513750 Fax 0766 513751

L’isola***Piazza TriesteTel 0766 512875 Fax 0766 518112

Miramare**Via F. Crispi, 7Tel 0766 537186

Portofina**Via Aurelia, km 56,300Tel 0766 570159 Fax 0766 572064

AgriturismiAgriturismi

Il MirtetoDi Viviana ScatareticoVia dei Cipressi, 19Tel. 0766 512781Cel. 338 2137310

SANTA SEVERA

HotelHotel

Fenici***Via Monacella, 35Tel 0766 6570851 Fax 0766 570852

Pino al Mare***Via C. Domizio, 32Tel 0766 570027 Fax 0766 571541

Santasevera***Via Aurelia, 198Tel 0766 572050 Fax 0766 572053

Pirgy Mare**L.gomare Pirgy, 15Tel 0766 570538 Fax 0766 570783

MUSEIMUSEI

ANZIO

Museo dello Sbarco di AnzioVilla AdeleVia di Villa Adele, 2Tel 06 98499411 Fax 06 9848392

Museo Civico di AnzioVilla AdeleVia di Villa Adele, 2Tel 06 98499411 Fax 06 9848392

CERVETERI

Museo Archeologico Nazionale Etru-scoPiazza Santa MariaTel 06 9941354

CIVITAVECCHIA

Museo Archeologico NazionaleLargo Cavour, 2Tel 0766 23604

FIUMICINO

Museo delle NaviAeroporto di FiumicinoVia Guidoni, 36Tel 06 6529192

NETTUNO

Antiquarium ComunaleForte SangalloVia Gramsci, 5Tel 06 9807114

Museo dello Sbarco Alleato 22 Gen-naio 1944Forte SangalloVia Gramsci,5Tel e Fax 06 9803620

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SANTA MARINELLA

Antiquarium di PyrgiVia del CastelloLoc. S. SeveraTel 0766 570194

Museo civico di Santa MarinellaCastello di S. SeveraTel e Fax 0766 570077

LUOGHI DA LUOGHI DA VISITVISITAREAREANZIO

Parco Archeologico Villa di NeroneComune di Anzio Ass.to Pubblica IstruzioneTel 06 98499408

CERVETERI

Necropoli della BanditacciaTel 06 9940001

CIVITAVECCHIA

Forte MichelangeloTel 0766 5901

NETTUNO

Forte Sangallo

OSTIA

Area Archeologica di Ostia Antica,Museo OstienseVia dei Romagnoli, 717Tel 06 56358099

Area Archeologica del Porto di TraianoVia PortuenseTel 06 5880880

L’Area del Litorale Sud

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Abreve distanza da Net-tuno, verso sud, presso lafoce del fiume Astura,

sorge dal mare, come un’appari-zione, la medievale Torre Astura.

La costa, caratterizzata daspiagge piatte e sabbiose, come intutta la provincia, a nord e a sud diRoma, è lambita da un mare che inquesti luoghi ricchi di storia evoca levestigia di epoche passate e diremote leggende.

Torre Astura è un castello conpianta pentagonale, edificato nel XIIsecolo su fondamenta romane, iso-lato dal mare e collegato da un pon-tile in muratura alla terraferma; nelleacque circostanti affiorano resti diun vivaio di pesci e di una villaromana con un approdo.Era unadelle residenze balneari attribuite aCicerone.

Il complesso, molto suggestivo, èricompreso sul territorio del dema-nio militare, ai margini di una rigo-gliosa pineta, storicamente cono-sciuta come “foresta di Astura”, inuna zona sicuramente tra le più affa-scinanti e selvagge della costa laziale,ben conservata, con un litoraleincontaminato di 12 km, ricca di bel-lezze naturali e di resti archeologici.

E’ interessante ripercorrere lastoria di questa singolare opera permeglio comprendere la sua funzionee immedesimarsi nell’appartato sce-nario naturale in cui si trova inserita.

Fin dall’età del ferro quest’areacostituiva un importante sbocco amare sulla direttrice che dall’internoarrivava alla costa passando attra-verso il varco tra i Monti Lepini e iColli Albani. La rada tra la punta diAstura e la torre di Foceverde, acirca 4 km., offriva le migliori condi-zioni per un approdo poiché il fiumeAstura, che in passato doveva avereuna maggiore portata, è l’unicocorso d’acqua di una certa rilevanzatra il Tevere ed il Circeo.Non è certal’etimologia del nome Astura, siritiene che derivi dal nome di unuccello rapace, detto astore (accipi-ter gentilis) tuttora presente inalcune zone della regione e che untempo era diffuso nei boschi del lito-rale laziale. Il fiume Astura univa lacittà volsca di Satrico al mare ed ilporto di Astura, all’epoca strategica-mente e commercialmente impor-tante, decadde con la guerra latina,

combattuta tra Roma e l’alleanzalatino-volsca, e con la distruzione diSatrico. Fonti antiche riportanoanche cenni dell’isola di Astura, cosìcome è descritta da Plinio, e comeuna stazione della via severiana checollegava Ostia conTerracina. Livio men-ziona il fiume e la cittàa proposito della bat-taglia combattuta nel338 a.C. dal consoleMenio contro i Latinied i Volsci; Strabone,citando il fiume, rileval’importanza di Asturacome porto. Ciceronedescriveva il centroabitato come localitàamena.

Il porto ed ilpalazzo imperiale, dicui restano le rovine,furono costruiti daiRomani, così come unaserie d’imponenti elussuose ville costiere,in epoca tardo- repub-blicana e nei primi annidell’impero.Svetonioracconta del passaggioe del soggiorno, inquesti luoghi, di treimperatori romani: Ottaviano, Tibe-rio e Caligola. Le tracce, nell’ìmme-diato entroterra, di un’attività mani-fatturiera con fornaci per la lavora-zione dell’argilla e di attività com-merciali unitamente alla presenza dipeschiere per l’allevamento di pesci,fanno ritenere che l’area ove si trovaTorre Astura costituisse una pro-prietà imperiale.

Nel X secolo Torre Astura eraun attivo centro commerciale e dipesca, di proprietà del monasteroromano di Sant’Alessio sull’Aven-tino.Feudo dei conti di Tuscolo,signori di Nettuno, che realizzaronola torre ed una prima fortificazioneallo scopo di proteggere le attivitàcommerciali e marittime e gli abi-tanti di Astura dalle incursioni deipirati saraceni, nel 1193 la Torre, pas-sata alla potente famiglia dei Frangi-pane, fu ampliata con una cintamuraria che le fece assumere l’a-spetto di un vero castello e fu dotatadi accorgimenti volti a realizzare unfortilizio marittimo ben difeso. Ilcastello così realizzato era largo

LA TLA TORRE SUL MAREORRE SUL MARE

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m.30x15, meno grande dell’attuale, ela torre, costruita sull’originario faroromano, era di forma quadrata, suc-cessivamente trasformata in formapentagonale, com’è attualmente.

Ma l’episodio di maggior rilievocui è legata la storia della Torre è lacattura di Corradino di Svevia,appena sedicenne, ad opera di Gio-vanni Frangipane, che lo tradì. Nell’a-gosto del 1268, sconfitto a Taglia-cozzo, il giovane sovrano si rifugiònel castello di Astura con la speranzadi raggiungere la Sicilia, ma Giovanni

F r a n g i p a n e ,signore di questaterra, che avevaottenuto feudi eonori dall’impe-ratore Federicodi Svevia, conse-gnò Corradino aisoldati del suorivale, Carlod’Angiò, re diNapoli, che fecedecapitare losvevo il 29 otto-bre nella cittàpartenopea. La

flotta siciliana, nel 1286, al comandodi Bernardo Sarriano, conquistò edistrusse il castello di Astura pervendicare il tradimento subito daCorradino; il figlio stesso di GiovanniFrangipane, Michele, fu ucciso: Qual-che tempo dopo la Torre fu rico-struita e tornò in possesso dei Fran-gipane.

Astura subì altri notevoli danninel 1328 sotto l’assedio delle truppedi Federico il Bavaro.Dopo esserestata feudo dei Caetani e degliOrsini, nel 1425 Astura passò aiColonna i quali, verso la metà delXVI secolo, la ristrutturarono: ele-ganti elementi rinascimentali siaggiunsero nel corso degli anni all’o-riginaria edificazione romana e allastruttura medievale, conferendo al

complesso l’attualeaspetto. Nel 1594Torre Astura fu ven-duta alla CameraApostolica peressere inserita, daquel momento inpoi, in un ampiosistema di difesa delterritorio costierodalle incursioni deipirati turchi che conle loro scorrerieportavano devasta-

zioni e saccheggi su tutto il litorale.Dal 1831 a poche decine di anni

fa la Torre è stata di proprietà deiBorghese.Venduta allo Stato, la zonain cui sorge è inserita attualmentenel poligono militare di Nettuno; unampio parcheggio ed un sentiero checosteggia il fiume Astura consentonol’accesso ai visitatori.

L’amministrazione comunale diNettuno ha avviato, di recente, unpiano di recupero, da tempo auspi-cato, mirato a salvaguardare il riccopatrimonio storico, archeologico enaturalistico che il complesso diTorre Astura può vantare: A tal finesono stati eseguiti lavori di restauroe consolidamento della Torre e si èprovveduto ad istituire un parcoarcheologico marino nelle acqueantistanti.

La bellezza del luogo ed in parti-colare della vegetazione e dellapineta che in passato si estendevafitta fino a ridosso della dunacostiera, è stata celebrata da scrittorie poeti, quali Ferdinand Gregoroviuse Gabriele D’Annunzio.Ancora oggi,pur essendosi ridotte, nella macchiae nella pineta della zona di TorreAstura si possono ammirare gigli dimare, ginepro, lentisco, soldanella dimare, oltre alla presenza di moltespecie animali: ricci, volpi e cinghiali,colombacci, gabbiani, folaghe e aironicenerini.

Dal punto di vista architettonicoil complesso di Torre Astura, come siè accennato nell’illustrare le vicendestoriche, è il risultato di vari inter-venti realizzati su originarie strutturedi una villa imperiale romana conpeschiera. La villa era divisa in dueparti, separate da un braccio di maree collegate da un ponte in muratura,una parte sulla terraferma e l’altraeretta sul mare con fondamenta pog-giate su un banco di roccia som-mersa. Il ponte, oggi crollato edinsabbiato, fungeva anche da acque-dotto per l’approvvigionamentoidrico della parte insulare della villa.Gli agenti atmosferici con il trascor-rere dei secoli hanno provocato l’in-sabbiamento sia del tratto di maretra la terraferma e l’isola artificiale,creando un istmo sabbioso,sia ilquasi totale insabbiamento dellaparte di villa sulla terraferma.Laparte insulare della villa, di formaquadrangolare, è dotata di unapeschiera, con mura le cui fonda-menta poggiano sulla scogliera; sullaparte dell’impianto rivolta verso il

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mare è stata poi costruita la fortifi-cazione medievale di Torre Astura.Alla peschiera erano collegati i molioccidentale e orientale del porto,dei quali sono ancora in parte visibilii pilastri delle arcate.

I successivi interventi di epocamedievale hanno inglobato le anti-che strutture romane del faro; l’ori-ginaria torre isolata, unita alla terra-ferma da un ponte di legno, fumunita di un fortilizio sorto diretta-mente sui resti della peschieraromana, costruito con tufelli rettan-golari e con un ponte levatoiodavanti all’antica porta. Il castello hasubito, nel corso dei secoli, moltemodifiche, mantenendo sempre lavocazione prettamente militare edifensiva, grazie anche alla presenzadei ruderi della peschiera che, affio-rando dall’acqua, rendevano di fattoimpossibile alle imbarcazioni nemi-che avvicinarsi alle mura.

L’attuale aspetto del castello diAstura risale alla seconda metà delXVI secolo, quando era di proprietàdei Colonna.Le varie modificheapportate,oltre all’apertura di feri-toie per piazzare bocche da fuoco el’apertura di una nuova porta, con-sentivano, in caso di necessità, di iso-lare, all’interno del castello, sia latorre che il vecchio nucleo medie-vale realizzando in tal modo, una for-tezza nella fortezza.Le piccoleristrutturazioni eseguite a partiredal XVIII secolo avevano lo scopo dimodificare il castello da roccafortein luogo di abitazione.

Nei presi del complesso dellaTorre vi sono i ruderi di altre villeromane, un a delle quali, in partico-lare, è interessante per la peschieradi forma semicircolare che presentaingegnose soluzioni tecniche perfavorire lo sviluppo della fauna ittica.

Anche in altri punti della zona siritrovano tracce del passato.A circa12 km dalla costa, risalendo il fiumeAstura, in località Le Ferriere, si tro-vano i ruderi di un’antichissima cittàdel Lazio: Satrico. Il centro ebbe unnotevole sviluppo nel VII e VI secoloa.C. per la sua posizione geografica:la via satricana, da Conca, ove sor-geva Satrico, oggi Borgo Montello eFerriere di Latina, conduceva, pas-sando per Campoverde e Carano, alguado dell’Isola tiberina, realizzandoil collegamento con il nord etrusco.Il controllo dello scalo marittimoalla foce del fiume Astura reseSatrico un punto obbligato per i

commerci tra costa ed entroterra everso il nord. Proprio per la suaimportanza nel territorio, Satrico sitrovò al centro delle guerre traRomani, Latini e Volsci, che nei secoliV e IV a.C. si contesero a lungo lacittà che venne distrutta e riedificatapiù volte.Nel 341 a. C. vennedistrutta definitivamente dall’eser-cito del console Valerio Corvo, dopoaver sconfitto i Volsci. Si salvò dalladistruzione ilsolo tempiodella MaterMatuta, deap r e r o m a n adell’inizio dellavita e dell’au-rora, il cuiculto era dif-fuso anche inEtruria epresso altripopoli italici.

I resti delgrande santua-rio preromano si trovano su unacollina lungo il fiume Astura, a Fer-riere di Conca. Ad un km. Circasorge Borgo Montello, complessosatricano ricostruito a partire dalXII secolo d.C. e tuttora cintato damura.

Storia remota, storia antica, sto-ria recente.Antiche divinità e templi,porti e fortificazioni, ville imperiali egrandi strade di comunicazione, echidi battaglie navali e terrestri, di fughee di tradimenti….ogni rudere, ognipezzo di antiche mura, di mosaico odi marmo pregiato cela un precisoriferimento storico, è la testimo-nianza di un passato denso di avveni-menti e di periodi di splendore e didecadenza.

Oggi, dopotanti secoli, dopoaver subito milletrasformazioni, laTorre è ancoralì,che si ergesevera sul mare,nella sua cornicenaturale di acquae di terra, di dunee di boschi, edesercita ancoraun suo fascinotutto particolare.

Forse perché compendia duesimboli dell’avventura e del sogno: ilmare e il castello.

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Dr. Claudio Franchini di Monteleone

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Provincia di Viterbo

Provincia di Frosinone

Provincia di Rieti

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