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Pruner i S., Monza (MB). La por ta for t i f icata d i San Biagio , Monza 2018.

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MONZA (MB). LA PORTA FORTIFICATA DI SAN BIAGIO

Stefano Pruneri1

I l presente articolo si inserisce nell ’ambito di una più ampia r icerca,

attualmente in corso, f inal izzata al la conoscenza e alla valorizzazione del

patrimonio storico e archeologico monzese, con una particolare attenzione

rivolta al le scomparse strutture difensive della città. Scomparse ma non

cancellate in modo definit ivo, dato che esse continuano in qualche modo ad

esistere, negli archivi come memorie storiche e nel sottosuolo come resti

struttural i sepolt i. Simili r icerche, che possiamo definire di archeologia

preventiva, sono dunque util i non solo per determinare la natura e la

posizione topograf ica di queste vestigia, ma anche per favorirne la tutela,

impedendone la def init iva distruzione.

LE MURA

Il circuito di mura che difendeva la città di Monza, real izzato per volere di

Azzone Visconti a partire dal 1333, formava un perimetro di forma anulare

lungo 4.730 braccia2, che si agganciava verso S al le imponenti strutture del

castel lo visconteo; i l suo percorso era interval lato da una trent ina di torrette

rompitratta aperte verso l’ interno della città, a pianta sia quadrangolare (la

maggior parte) sia curvil inea (cfr. f ig. 1). Le mura vennero inoltre circondate

verso l’esterno con un ampio fossato, e rinforzate verso l’ interno mediante

1 Ph.D. in Topograf ia Ant ica. Si r ingraziano i l Dot t . Paolo Cazzaniga, l ’Arch. Margher i ta

Vitacca e i l personale del l ’Archiv io Stor ico Civ ico di Monza. 2 “Ebbe pr inc ip io l ’ardua impresa, a l d ir del Mor ig ia (c ronista monzese v issuto nel XIV

secolo) ne l 1333, e fu terminata nel 1336, a spese del Magni f ico Comune. Queste mura d i bracc ia 4.730, munite d i var ie tor r i sparse nel loro c ircu ito, vennero c ircondate al d i fuor i d i una gran fossa, e consol idate a l d i dentro con gran ter rapieno e sua st rada. Ma con buona pace del cronis ta Bonincontro le mura d i Monza non g iunsero a l loro termine se non passato l ’anno 1381. (…) Terminata l ’erezione del le mura, a l le tre ant iche sue por te furono accresc iute a ltre c inque. Le qual i o t to por te erano la Porta Nuova oss ia d i Mi lano, la Carnar ia (…) , la Bat t i f reda, quel la d i San Biagio, di Carrobio lo, d i Agrate, d i Lecco e di Lodi . Queste por te (…) res iduarons i al le quat tro moderne, c ioè a l le porte Nuova, d ’Agrate, Carrobio lo e di San Biagio; la qual u lt ima fu det ta nel 1441 ‘Por ta de Ulmo’; fabbr icate a guisa d i p icc io l for te, con mer l i , sarac inesche e pont i levato i a foggia del le murate c i t tà. Ciascuna del le qual i ha i l suo sobborgo, specif icato col t i to lo del le por te medes ime” (FRISI A. F. 1794, p. 129) . Una misurazione ef fet tuata in ambiente GIS, ut i l izzando la mappa del Catasto Teres iano (1721) oppor tunamente georeferenziata, c i ha permesso di determinare la lunghezza del per imetro d ifens ivo in 2.940 m circa.


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un terrapieno; la porzione orientale di questo fossato, che fu riempita con le

acque derivate dal f iume Lambro, corrisponde oggi al l ’alveo art if iciale del

Lambretto. Porte di accesso fortif icate, inizialmente in numero di otto, si

aprivano nel circuito difensivo in corrispondenza dei principal i t racciati viari ;

ognuna di queste porte, edif ica con l ’ impiego di pietre, ciottoli e laterizi, era

difesa da un sistema di ponti levatoi, saracinesche e merlature “a guisa di

picciol forte”3.

Le mura, così come le strutture del castel lo, vennero quasi

completamente demolite nel corso del XIX secolo, sebbene i l loro

andamento sia oggi in gran parte ricalcato dalle principal i strade che

contornano il centro storico di Monza (cfr. f ig. 2). Si salvarono dalla

distruzione una delle torr i castellane, visibi le lungo il corso del f iume

Lambro poco a N del ponte di via Azzone Visconti, e parte del tratto

orientale delle mura, comprese alcune torrette, in corrispondenza del

Lambretto. La torre collegava i l f ianco orientale del castel lo al le mura

mediante un ponte levatoio, del quale conserva ancora, in corrispondenza

del suo perimetrale E, le scanalature dei bolzoni (cfr. f ig. 3). Per quanto

riguarda il t ratto orientale della cerchia difensiva, le sue strutture di base

sono ancora visibil i, seppure rimaneggiate in più punti e in parte nascoste

dalla vegetazione infestante, lungo le vie Aliprandi e Azzone Visconti, in

corrispondenza del disl ivel lo compreso tra i l piano stradale odierno e i l

sottostante greto del Lambretto4. Le basi di due torrette rompitratta, le

meglio conservate5 tra quelle superstit i, si possono ancora individuare,

sebbene seminascoste dai rovi e deturpate da zoccoli in cemento, in via

Aliprandi, a settentrione del ponte di via Bergamo; esse sono formate da un

nucleo in ciottol i e laterizi di reimpiego legati da malta, rivestito dai rest i di

un paramento in mattoni (cfr. f ig. 4).

Altre porzioni del le mura, r iferibi l i a strutture conservate solo in

fondazione, furono occasionalmente rinvenuti negli anni passati durante

lavori stradali in largo Mazzini e in via Manzoni6. Più recentemente, un

intervento di assistenza archeologica in corso d’opera, realizzato dallo

3 FRISI A. F. 1794, p. 129.

4 MASPERO V. 2004, pp. 220-223.

5 In senso notevolmente eufemist ico.

6 MASPERO V. 2004, p. 219.


3

scrivente nel 2014, ha permesso di r invenire, documentare con tecnica

strat igraf ica e preservare un’ulteriore tratto del perimetro difensivo7.

LA PORTA

Porta San Biagio sorgeva lungo la suddetta cerchia muraria a NO del

centro del la città, in corrispondenza dell ’angolo formato dal segmento

occidentale e da quello settentrionale delle mura; conosciuta nel XV secolo

anche come Porta de Ulmo8, era attraversata dalla strada che collegava

Monza a Como, lungo la quale, all ’esterno della cinta fort if icata, si

svi luppava il borgo di San Biagio, con l ’omonima chiesa.

A partire dal XVI secolo la porta, in analogia con l’ intero sistema

difensivo di epoca medievale, perse progressivamente la sua funzione

militare, continuando peraltro a mantenere quella di barriera daziaria.

Distrutta nel 1855, di essa non rimane oggi più alcuna traccia materiale

visibi le; è però possibi le ricostruirne l ’ubicazione e le caratteristiche formali

con una certa precisione, r icorrendo alla cartograf ia storica e ai documenti

iconograf ici e d’archivio.

La mappa del Catasto Teresiano, r isalente al 1721 (cfr. f ig. 5), la

rappresenta infatt i come una struttura di forma rettangolare orientata in

senso NO-SE, ubicata in posizione avanzata r ispetto al retrostante

perimetro delle mura, quasi al centro del fossato nord-occidentale. Nella

parte interna del lato SE della porta, quello r ivolto verso i l centro del la città,

i l Teresiano indica inoltre la presenza di due ambienti quadrangolari, forse

interpretabil i come corpi di guardia. Nelle mappe catastali databil i a partire

dalla metà del XIX secolo (cfr. f ig. 6), Porta San Biagio, ormai

completamente demolita, non viene più rappresentata, mentre l ’area del

vecchio fossato r isulta occupata da nuovi edif ici9.

Sovrapponendo la mappa del Teresiano con il ri l ievo

aerofotogrammetrico attuale in formato vector, la localizzazione della

7 Lo scavo è stato real izzato sot to la d irezione sc ient i f ica del l ’a l lora Sopr intendenza per

i Beni Archeologic i del la Lombardia. PRUNERI S., Monza (MB), Via Par in i . Porzione del le mura v iscontee , in FACCHINETTI G., MORDEGLIA L. (a cura d i) , Not iziar io del la Sopr intendenza Archeologia, Bel le Ar t i e Paesaggio del la Lombardia ( in corso d i pubbl icazione) . 8 FRISI A. F. 1794, p. 129; MERATI A. 1966, p. 90.

9 In a lcuni document i del la f ine del l ’800 quest ’area veniva ancora s ignif icat ivamente

indicata con i l toponimo di ‘Fosso ’ (ASCM, sezione I , 84/1) .


4

scomparsa porta ‘ricade’ nel tratto iniziale dell ’odierna via Bartolomeo

Zucchi, compreso tra l ’ incrocio con le vie Andrea Appiani - Alessandro

Manzoni a SE e quello con le vie Gian Francesco Parravicini - Mosè Bianchi

a NO (cfr. f ig. 7). Le vie Appiani e Manzoni10 ricalcano di fatto i l percorso

delle strade che costeggiavano i l perimetro delle mura al l ’ interno della città,

mentre le vie Parravicini e Mosè Bianchi11 corrispondono al le strade della

circonvallazione esterna, che correva lungo i l f ianco occidentale del fossato.

A queste informazioni, desunte dall ’esame della cartograf ia storica

catastale, si sono aggiunti i dat i provenienti dall ’analisi dei documenti

d’archivio, nella fatt ispecie quell i relativi al l ’acquisto, da parte del Comune

di Monza, del dazio di San Biagio dal conte Ercole Durini, e alla successiva

demolizione del dazio stesso, aff idata al capomastro Giuseppe Casanova;

tale documentazione è stata individuata durante recenti ricerche svolte

presso l’Archivio Storico Civico di Monza12.

Questi dat i sono stati integrati dal l ’analisi di due acquerell i ottocenteschi,

opera dei pittori monzesi Giosuè13 e Gerardo Bianchi14 (cfr. f igg. 8-9), che

‘fotografano’ la porta di San Biagio poco prima della sua demolizione: i l

vecchio forti l izio, all ’epoca ancora abbastanza integro, era ormai privo della

parte superiore dei suoi perimetral i, compresa l’originaria merlatura a coda

di rondine. Le murature, per lo più realizzate in mattoni e ciottoli ( ‘borlanti ’),

erano rivestite, soprattutto verso l’esterno, da un paramento in mattoni;

l ’ut i l izzo delle pietre da cava appariva al contrario l imitato alle porzioni

inferiori dei perimetral i NO e SE, rivolt i r ispett ivamente verso l ’esterno e

verso l’ interno della città.

I l perimetrale NO (cfr. f ig. 8) era caratterizzato dalla presenza di una

grande porta carraia e di una più piccola post ierla pedonale a f ianco della

prima; sormontate entrambe da archi in pietra a tutto sesto, erano in origine

difese da due ponti levatoi, dei quali restavano solo le scanalature per i

10

Rispett ivamente denominate, in una planimetr ia del la metà del XIX secolo d i poco anter iore a l la demol izione di Por ta San Biagio (cf r . nota 17) , come ‘Strada d i c irconval lazione interna per la piazza dei Via l i ’ e ‘Strada d i c irconval lazione in terna per Porta Nuova ’. 11

Denominate, nel la medes ima planimetr ia del la nota precedente, come ‘Strada d i c irconval lazione esterna per la Balossa ’ e ‘Strada di c irconval lazione esterna per i l Borghet to ’ . 12

ASCM, sezione I , 84/1 (1844-1855). 13

MERATI A. 1993, p. 94. 14

MERATI A. 1993, p. 95.


5

bolzoni (due sopra l’ ingresso carraio e una sopra la postierla). Sormontava

l’ ingresso principale un affresco a tema sacro15, e a lato di esso uno stemma

in pietra a forma di scudo; la sommità dei muri r isultava inf ine protetta da

una copertura in coppi.

Al centro dell ’opposto perimetrale SE, immortalato nell ’acquerello di

Gerardo Bianchi (cfr. f ig. 9), si apriva una seconda porta carraia; r ivolta

verso l ’ interno della città, essa era caratterizzata da un’unica ampia

apertura ad arco a tutto sesto, che conservava ancora le scanalature della

saracinesca a scorrimento vert icale, incassate nello spessore del muro.

Tale apertura era sovrastata da un’imponente volta a botte in mattoni,

coperta da un tetto in coppi ‘colle gronde rustiche a sti l l icidio l ibero ’16. A

sinistra del l ’ ingresso sorgeva una piccola cappella.

Ulteriori, precise informazioni su Porta San Biagio ci provengono da un

documento, datato al 1844, e dalla dettagliata planimetria in scala ad esso

allegata17, nella quale i muri ‘da demolirsi ’ , al f ine di al largare i l passaggio

della strada diretta a Como, r isultano campiti in giallo (cfr. f ig. 10).

La suddetta planimetria, digital izzata e georeferenziata in ambiente CAD

(cfr. f ig. 11), ha permesso di determinare le esatte dimensioni del l ’edif icio,

che presentava una lunghezza NO-SE di 19,35 m per una larghezza

massima NE-SO di 11,50 m ca. La muratura del perimetrale NO, i l più

esposto in quanto rivolto verso l ’esterno della città, raggiungeva uno

spessore di 1,74 m, valore che scendeva a 1 m ca. nell ’opposto perimetrale

SE e a 0,70/0,80 nei perimetral i lateral i NE e SO; questi ult imi si

addossavano verso NE e verso SO a due edif ici privati, rispett ivamente di

proprietà del Sig. Antoniett i e del Sig. Canova18.

L’interno del ‘Dazio di San Biagio ’ compreso tra i due ingressi carrai era

caratterizzato dalla presenza di un ampio ambiente di passaggio di forma

quadrangolare, privo di copertura (lungh. NO-SE: 11,80 m; largh. NE-SO:

7,40 m ca.). Lungo il perimetrale che delimitava tale ambiente verso NE si

15

L’af f resco, assai d i lavato, rappresentava San Biagio con la Sacra Famigl ia (MASPERO V. 2004, p. 220, MERATI A. 1966, p. 90). 16

ASCM, sezione I , 84/1. 17

Descr izione e st ima del la casa nel la Porta S. Biagio d i questa c i t tà di ragione del l ’I l l .mo Sig. Conte Ercole Dur in i , f i rmata dal l ’ Ing. Car lo Vi l la in data 20 ot tobre 1844, in ASCM, sezione I , 84/1. 18

Tal i ed if ic i non es is tevano ancora agl i in izi de l XVII I secolo (cf r . Catasto Teres iano, f ig . 5) .


6

aprivano quattro nicchie19, scandite da pilastr i addossati al la parete e

sormontate da altrettanti archi a tutto sesto20. Un’analoga successione di

volte sorrette da pi lastri è documentata anche nelle strutture di Porta Nuova

(cfr. f ig. 13) e lungo il circuito delle mura, del le quali sorreggeva i l cammino

di ronda (cfr. f ig. 12).

All ’opposto perimetrale SO si addossavano invece, sempre rivolt i verso

l’ interno della porta, due ambienti rustici separat i da un andito di passaggio,

uti l izzat i uno come ripostiglio e l ’a ltro come cucina21; da quest’ult ima era

possibile accedere, tramite una scala in legno, a un piano superiore con due

piccole ‘stanzette rustiche ’ coperte da un tetto in coppi.

La planimetria conferma inf ine l’esistenza di ulteriori elementi struttural i

della porta, già individuati durante l ’esame delle fonti cartograf iche e

iconograf iche sopra descritte, quali i due vani simmetrici ai lati del l ’ ingresso

carraio di SE22, corrispondenti per posizione ai due ambienti rappresentat i

nel Teresiano (cfr. f ig. 5), e le scanalature di scorrimento della

saracinesca23, unitamente alla piccola cappella24, entrambe raff igurate in

corrispondenza del medesimo ingresso carraio nel l ’acquerel lo di Gerardo

Bianchi (cfr. f ig. 9).

19

D i ampiezza var iabi le da un min imo d i 2,20 m a un mass imo di 2,60 m, per una profondità d i 0 ,60 m ca. 20

Cfr. f igg. 8-10 e f ig . 11, n. 7. 21

Cfr . f ig. 11, nn. 1-3. 22

Cfr . f ig. 11, nn. 4,6. 23

Cfr . f ig. 11, n. 15. 24

Cfr . f ig. 11, n. 12.


7

BIBLIOGRAFIA

AA.VV. 1985 - Monza e le sue carte. Dagli archivi per una storia urbana ,

Catalogo della Mostra, Monza.

FRISI A. F. 1794 - Memorie storiche di Monza e sua corte , Tomo I, Milano,

pp. 129-130.

MASPERO V. 2004 - Monza: Passeggiate nel passato 2 , Monza, pp. 219-

223.

MERATI A. 1966 - Antichi monumenti monzesi esistent i e scomparsi, Monza.

MERATI A. 1993 - Vecchia Monza mon amour, Monza, pp. 94-95.

PRUNERI S., Monza (MB), Via Parini. Porzione delle mura viscontee , in

FACCHINETTI G., MORDEGLIA L. (a cura di), Notiziario del la

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Lombardia ( in

corso di pubblicazione).


8

Fig. 1 - La cerchia del le mura v iscontee d i Monza agl i in izi de l XVI I I secolo, nel la car ta ‘Monza e i l suo terr i tor io ’ d i G iovanni F i l ipp in i (1722). Al l ’epoca del le ot to por te or ig inar ie ne r imanevano in uso sol tanto quattro: Nuova, San Biagio, Carrobio la, de’ Grà, 1: Caste l lo ; 2: Duomo; 3: Arengar io; 4: Por ta Nuova; 5: Torre d i Cesare; 6: Porta San Biagio (entro la c irconferenza d i co lore arancione); 7: Por ta Carrobio la; 8: Por ta de’ Grà (d i Agrate); 9: Lambro; 10: Fossato or ienta le (at tuale Lambret to) ; 11: Fossato nord-occ identa le.

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F ig. 2 - L ’andamento del le scomparse mura viscontee d i Monza è oggi in par te r ica lcato dal le v ie che contornano i l centro del la c i t tà , corr ispondent i a l le vecchie strade del la c irconval lazione interna (vie Manzoni , Appiani , Al iprandi, Azzone Viscont i) e a quel le del la c i rconval lazione esterna a l fossato occ identa le e settentr ionale (v ie Gramsci, Parravic in i , Bianchi) . La c irconferenza arancione indica la pos izione del la demoli ta Por ta San Biagio, in v ia Bar to lomeo Zucchi (v incol i inretegeo.benicul tura l i . i t /v ir /v ir /v ir .h tml) .


10

Fig. 3 - L’unica torre supers t i te del castel lo di Monza, ubicata lungo i l corso del f iume Lambro, poco a monte del ponte di v ia Azzone Viscont i ( fo to S. Pruner i) .

Fig. 4 - I rest i de l la base d i una del le tor ret te rompi tratta appartenent i a l la porzione or ienta le del le mura c i t tad ine, ancora v is ib i l i lungo i l corso del Lambretto, 40 m ca. a SE del ponte d i v ia Lecco ( fo to S. Pruner i) .


11

Fig. 5 - La ‘Porta di San Biaggio ’ (entro i l cerchio aranc ione) , i l c i rcu ito del le mura (1) , i l fossato (2) e l ’omonimo borgo (3), s i tuato al l ’esterno del le mura medieval i lungo la strada per Como. Par t ico lare del la mappa del Catasto Teres iano del 1721

25.

Fig. 6 - I l s i to del la por ta d i San Biagio (e l l isse aranc ione) dopo la sua demol izione, avvenuta nel 1855, nel la mappa del Catasto Lombardo-Veneto (metà del X IX secolo)

26.

25

www.asmi lano. i t /D ivenire/search.htm# . 26

www.asmi lano. i t /D ivenire/search.htm# .

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3


12

F ig. 7 - Local izzazione, su base aerofotogrammetr ia odierna, d i Porta San Biagio e del le mura d i d i fesa del la c i t tà ( l inea cont inua rossa) , del t racc iato del la s trada per Como ( l inea a trat teggio rossa) e del fossato (areale verde) . E laborazione GIS d i S. Pruner i .

Fig. 8 - La porta v is ta dal l ’esterno del la c i t tà , poco pr ima del la sua demol izione27

.

27

Acquerel lo d i Giosuè Bianchi (MERATI A. 1993, p. 94) .


13

Fig. 9 - Por ta San Biagio v ista dal l ’ in terno del la c i t tà , poco pr ima del la sua demolizione, in un acquerel lo d i Gerardo Bianchi

28.

Fig. 10 - Par t ico lare del la p lanimetr ia del ‘Dazio d i San Biagio ’ , 184429

.

28

MERATI A. 1993, p. 95.

“Spazio d’arretramento offerto gratis dal Casanova”

“Interno del Dazio di San Biagio” “In Monza”

Propr. Antonietti

Propr. Casanova


14

F ig. 11 - Ri l ievo d ig i ta l izzato del la p lanimetr ia precedente. 1: Rust ico per r ipost igl io coper to da tetto 2: Andito di passaggio selc iato coper to da tetto; 3: Cuc inetta rust ica con caminet to e scala d i legno, coper ta da sof f i t to; 4: ‘Piccol s i to basso a vol ta con f inestr ino munito di ferr ia ta e vetr iata ’

30; 5: Porta carra ia SE; 6: ‘S i to rus t ico per r ipost ig l io ’; 7 :

Nicchie sormontate da archi ; 8: ‘Sito di la tr ina ad uso pubbl ico ’ ; 9: Post ier la pedonale; 10: Porta carra ia NO; 11: “ In terno del Dazio d i San Biagio” ; 12: ‘Cappel la sacra ’ ; 13: Casa del Sig. Luig i Antoniett i ; 14: Propr ietà Casanova; 15: Scanalature d i scorr imento del la sarac inesca.

29

ASCM, sezione I , 84/1. 30

Sopra gl i ambient i 3 e 4 erano ‘due p iccole stanzet te rust iche, due usc i e due vetr ia te logore ’ (ASCM, sezione I , 84/1) .

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Fig. 12 - Le mura v iscontee nel set tore ‘a Nord del Borgo ’ (1793): sono rappresentat i , in p ianta e in prospet to, i p i las tr i in muratura che sorreggevano g l i archi del cammino d i ronda, o l tre a due torret te rompitratta con p ianta a emicic lo

31.

Fig. 13 - La demol izione, nel 1839, d i Por ta Nuova, v ista dal l ’ in terno del la c i t tà; essa sorgeva a r idosso del la to occ identale del caste l lo v isconteo, al l ’ in izio del la strada per Milano (at tuale Largo Mazzin i )

32.

31

AA.VV. 1985, scheda 7.9. 32

Acquerel lo d i Giosuè Bianchi, in MERATI A. 1966, p. 88.


16

Fig. 14 - Via Bar to lomeo Zucchi . I l s i to del la scomparsa Porta San Biagio v isto dal l ’esterno del centro stor ico, al l ’a l tezza del l ’ incroc io con le v ie Gian Francesco Parravic in i (a destra) e Mosè Bianchi (a s in istra) , da NO ( foto S. Pruner i) .

Fig. 15 - Via Bar to lomeo Zucchi . I l s i to del la scomparsa Porta San Biagio v isto dal l ’ in terno del centro stor ico, a l l ’a l tezza del l ’ incroc io con le v ie Andrea Appiani a destra e Alessandro Manzoni a s in istra, da SE (Foto S. Pruner i) .


17

F ig. 16 - Targa commemorat iva, oggi seminascosta da un semaforo, posta in v ia Barto lomeo Zucchi (angolo via Andrea Appiani) a r icordo del la demoli ta Por ta San Biagio, da S (Foto S. Pruner i) .

Fig. 17 - Via Alessandro Manzoni , local izzata a merid ione del s i to d i Por ta San Biagio; la v ia r iprende l ’andamento del per imetro del le mura v iscontee, che sorgevano in corr ispondenza del suo f ianco occ identa le (a s in istra nel la fo to) , da SSE ( foto S. Pruner i) .


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Fig. 18 - Via Gian Francesco Parravic in i , local izzata a merid ione del s i to d i Por ta San Biagio; g l i edif ic i v is ib i l i su l la destra del la fotograf ia sono sort i sopra lo scomparso fossato occ identa le del la c i t tà , da S ( foto S. Pruner i) .

Fig. 19 - Via Al iprandi. L ’a lveo art i f ic ia le del Lambretto corr isponde a l fossato che d ifendeva verso or iente le mura v iscontee del la c i t tà, la base del le qual i s i conserva ancora in corr ispondenza del d is l ive l lo tra i l p iano s tradale contemporaneo e i l greto del sot tos tante canale. Da N ( foto S. Pruner i) .

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