Montpellier, il quartiere neo classico di Antigone ... · di, stazioni, sale concerti ... tre i...

6
191 torino magazine protagonisti metropolitani dosi visibile ed attrattiva a livello globale, solo puntan- do con forza verso progetti di grande impatto, meglio se concepiti dagli archistar più acclamati. Cambiano le opportunità – Olimpiadi, Mondiali di Calcio, Expo, celebrazioni culturali… – come i soggetti – musei, sta- di, stazioni, sale concerti… – ma resta imprescindibi- le la scelta di fondo: edifici intesi come arte, nuove cat- tedrali dove solo il contenitore può celebrare adegua- tamente il contenuto. Marsiglia non fa eccezione, anzi rivela ed offre uno scenario urbano poderosamen- te arricchito, che lascia intatto il fascino della vecchia città portuale – aperta verso ogni orizzonte – per attua- lizzarlo e completarlo attraverso nuove opere (bellis- mero (altamente qualitativo) di festival ed esposizioni insieme – ed è quello che sicuramente più conta – a una progettualità sugli spazi destinata a rimanere nel tempo. Ogni epoca ha i suoi tratti distintivi nelle arti, ma non sempre l’eccellenza ha percorso contempo- raneamente il medesimo cammino. Ci sono stagioni dove pittura e musica hanno segnato la rotta, altre dove la letteratura ha avuto il ruolo di timoniere, oggi – e da almeno vent’anni – il segno del presente che anticipa il futuro lo interpreta con forza l’architettura. Se una cit- tà cresce, cambia, acquista autorevolezza innovativa, si impone cogliendo (e cercando) le occasioni più pro- pizie, non ha alternative: può vincere la sfida, renden- 190 I l Mediterraneo è la culla della civiltà, ma il suo non è un patrimonio statico. Dal mare è sempre arri- vato un nuovo composto da genti, mercanzie, fedi, culture e filosofie; una ricchezza meticcia e creativa in perpetuo movimento che ha costrui- to e smontato imperi, arricchito le arti, fornito impulsi vitalissimi e difficilmente etichettabili. Da questo Mediterraneo eternamente creativo la Francia del Sud è partita per allestire un 2013 che la porterà ad essere ‘capitale europea della cultura’, ben oltre i confini di una semplice definizione. Marsiglia è il fulcro del progetto, ma il monumentale programma di eventi abbraccerà tutta la Provenza, offrendo l’effi- Marsiglia, con tutta la Provenza, è ‘Capitale Europea della Cultura 2013’; Montpellier sorprende per un dinamismo architettonico che offre continuità culturale al suo incantato centro storico. La Francia del Midi coglie la sfida del nuovo partendo dalle proprie radici. Nel segno dell’architettura contemporanea il bello si assicura un futuro durevole alta creatività mediterranea Da Marsiglia a Montpellier, di GUIDO BAROSIO foto MARCO CARULLI Montpellier, il quartiere neo classico di Antigone Marsiglia, l’ingresso al MuCEM

Transcript of Montpellier, il quartiere neo classico di Antigone ... · di, stazioni, sale concerti ... tre i...

191

torino magazine protagonisti metropolitani�

dosi visibile ed attrattiva a livello globale, solo puntan-do con forza verso progetti di grande impatto, megliose concepiti dagli archistar più acclamati. Cambianole opportunità – Olimpiadi, Mondiali di Calcio, Expo,celebrazioni culturali… – come i soggetti – musei, sta-di, stazioni, sale concerti… – ma resta imprescindibi-le la scelta di fondo: edifici intesi come arte, nuove cat-tedrali dove solo il contenitore può celebrare adegua-tamente il contenuto. Marsiglia non fa eccezione,anzi rivela ed offre uno scenario urbano poderosamen-te arricchito, che lascia intatto il fascino della vecchiacittà portuale – aperta verso ogni orizzonte – per attua-lizzarlo e completarlo attraverso nuove opere (bellis-

mero (altamente qualitativo) di festival ed esposizioniinsieme – ed è quello che sicuramente più conta – auna progettualità sugli spazi destinata a rimanere neltempo. Ogni epoca ha i suoi tratti distintivi nelle arti,ma non sempre l’eccellenza ha percorso contempo-raneamente il medesimo cammino. Ci sono stagionidove pittura e musica hanno segnato la rotta, altre dovela letteratura ha avuto il ruolo di timoniere, oggi – e daalmeno vent’anni – il segno del presente che anticipail futuro lo interpreta con forza l’architettura. Se una cit-tà cresce, cambia, acquista autorevolezza innovativa,si impone cogliendo (e cercando) le occasioni più pro-pizie, non ha alternative: può vincere la sfida, renden-

190

Il Mediterraneo è la culla della civiltà, ma il suo nonè un patrimonio statico. Dal mare è sempre arri-vato un nuovo composto da genti, mercanzie,fedi, culture e filosofie; una ricchezza meticcia ecreativa in perpetuo movimento che ha costrui-to e smontato imperi, arricchito le arti, fornitoimpulsi vitalissimi e difficilmente etichettabili. Daquesto Mediterraneo eternamente creativo la

Francia del Sud è partita per allestire un 2013 che laporterà ad essere ‘capitale europea della cultura’, benoltre i confini di una semplice definizione. Marsiglia èil fulcro del progetto, ma il monumentale programmadi eventi abbraccerà tutta la Provenza, offrendo l’effi-

Marsiglia, con tutta la Provenza, è ‘Capitale Europea della Cultura 2013’;

Montpellier sorprende per un dinamismo architettonico che offre continuità

culturale al suo incantato centro storico. La Francia del Midi coglie la sfida del nuovo partendo

dalle proprie radici. Nel segno dell’architettura contemporanea il bello

si assicura un futuro durevole

alta creatività mediterranea

Da Marsiglia a Montpellier,di GUIDO BAROSIO

foto MARCO CARULLI

Montpellier, il quartiere neo classico di Antigone Marsiglia, l’ingresso al MuCEM

sioni che sorprendentemente si traducono in volumefluttuante, leggero e quasi etereo, avvolto com’è dauna facciata che ha saputo trasformare il cemento inpura poesia. I 15.000 metri quadri sono protetti daun'orditura frangivento – ideale per affrontare e filtra-re la luce – che ha permesso la modellazione di unatrama sottile color ruggine, sinuosa come un motivofloreale dal sapore orientale. La facciata, che è stataparagonata ad una trina, ricorda i disegni creati dal ven-to sulla sabbia. Rudy Ricciotti ha definito l’edificio ‘unacasbah verticale’, un percorso in cui ciascuno deve tro-vare la propria strada attraverso i due piani dedicati allemostre, all'auditorium, al bookstore o alla zona riser-vata ai bambini, per poi approdare alla terrazza pano-ramica: in totale 4700 metri quadrati di superficie inter-na che accoglierà oltre un milione di opere, oggetti edocumenti. Le prime due esposizioni temporanee(debutteranno a giugno con l’inaugurazione) avrannoper tema ‘Il Nero e Il Blu, un sogno Mediterraneo’ e ‘Il

sime) che proprio dal mare colgono lo spunto per inte-grarsi senza soluzione di continuità. Si inizia con la risi-stemazione del Vecchio Porto ad opera di NormanFoster: una pavimentazione di grande eleganza e sem-plicità, concepita per esaltare lo spazio e le prospet-tive, regala ai marsigliesi la promenade che ancoramancava, ideale per godersi quei 300 giorni di sole l’an-no garantiti dal clima. Le due costruzioni più spettacolari – il MuCEM (firma-to dal franco algerino Rudy Ricciotti e dal marsiglie-se Roland Carta) e la Villa Méditerranée (opera dell’ita-liano Stefano Boeri) – fronteggiano il mare fianco a fian-co subito dopo Fort Saint-Jean. Galleggiando tracielo e acqua, il MuCEM sarà il primo Museo Nazio-nale di Francia ‘non parigino’ (massimo vanto per lacomunità locale) e verrà interamente consacrato allacultura mediterranea. Collegato da due ardite pensi-line al Fort Saint-Jean e al colle del Panier, si presen-ta come un cubo perfetto dal lato di 72 metri, dimen-

Marsiglia, il Vecchio Porto

Marsiglia, l’ingresso al Porto

Il MuCEM di Rudy Ricciotti

Studio de Cirques ha proposto uno spettacolo aereodi straordinaria eleganza con gli artisti ad oltre 50 metrid’altezza; al culmine dell’esibizione – tra luci e musi-che fatate – il pubblico si è visto inondare da milionidi candide piume volteggianti. Il monumentale program-ma di eventi per il 2013 sarà articolato in tre momen-ti denominati ‘épisode’. Il primo, intitolato ‘Marsiglia Pro-venza accoglie il mondo’, andrà in scena fino a mag-gio, coinciderà con l’apertura di tutti i ‘nuovi luoghi diculto’ e sarà fortemente dedicato alle culture urbane.Tra i numerosi appuntamenti in programma, merita diessere visitata la mostra ‘Mediterraneo. Dalle grandicittà di ieri agli uomini di oggi’ (fino al 18 maggio), nel-la suggestiva cornice del J1, immenso ex hangar por-tuale riconvertito a spazio espositivo. Protagoniste –tra storia e attualità – le grandi città che hanno segna-to il percorso del mare nostrum: Tiro, Atene, Alessan-dria, Roma, Al-Andalus, Venezia, Genova, Istanbul,Algeri, Tunisi e, ovviamente, Marsiglia. Concepito contaglio multimediale, il percorso propone opere d’artee oggetti della quotidianità, ricostruzioni in 3D e filma-ti, suoni e voci; la magia del tempo che scorre sul filodelle onde, le glorie e le tragedie di uomini alla conti-

Bazar del Genere, Maschile/Femminile’. Di stile diame-tralmente contrapposto la Villa Méditerranée del mila-nese Boeri: qui vince la leggerezza assoluta delle for-me, con un grande sbalzo di 36 metri sospeso a 14di altezza. Una forte emozione già al primo sguardo.«L'idea che governa il progetto – spiega l’architetto –è di fare entrare il mare all'interno dell'edificio; elemen-to centrale dello spazio progettato, la darsena non hail semplice ruolo di bacino ornamentale, ma è pensa-ta come luogo per l'orientamento, l'animazione eorganizzazione dell'insieme». Tra le parti della costru-zione il mare è lo spazio di riferimento, visibile e pros-simo sia all'esterno che all'interno dell'edificio; l’acquaviene accolta in una darsena artificiale che diventa spa-zio centrale tra la sua parte sospesa e quella interra-ta. Al di sotto del bacino si sviluppano 1500 metri qua-drati con sala per spettacoli da 500 posti, dove il con-tatto visivo con il mare è garantito da lucernari-oblò.Dopo l’inaugurazione (ad aprile) la Villa Méditerranéeproporrà due percorsi espositivi permanenti – ‘Più lon-

tano che l’Orizzonte’ (dedicato all’immigrazione) e ‘LeBilance del Tempo’ (sulla storia del Mediterraneo) – oltrea una coppia di mostre temporanee: ‘2031 in Medi-terraneo, il nostro Futuro’ (dal 9 aprile) e ‘Sotto il mare,un mondo…’ (da metà novembre). Nel progetto archi-tettonico della ‘Nuova Marsiglia’ meritano attenzionealtri due nuovi spazi dedicati all’arte contemporanea:la ‘Tour Panorama – La Friche la Belle de Mai’ firma-to da Matthieu Poitevin (con la mostra ‘Ici, Ailleurs fino al 7 aprile) e il Fond Regional d’Art ContemporainProvence-Alpes-Côte d’Azur Frac di Kengo Kuma.Come ogni evento degno di nota, l’inaugurazione di‘Marsiglia Capitale Europea della Cultura’ ha avuto lasua festa, e che festa! La sera del 12 gennaio – a par-tire dalle ore 19 – quasi un milione di persone hannoinvaso il centro storico e il litorale allo scoccare dei ‘cla-meur’: decine di micro spettacoli della durata di solitre minuti, con l’obiettivo (centrato) di levare unagrande onda di entusiasmo attraverso tutta la città. Aseguire, oltre quaranta occasioni d’intrattenimento traconcerti, dj set, giochi di luce, parate luminose, fuo-chi artificiali, spettacoli di strada. Un delirio (persino ordi-natissimo) che ha superato – dal tramonto all’albaseguente – valanghe di luoghi comuni e stereotipi sul-la metropoli più complicata e difficile di Francia. Marsiglia ‘porto del mondo’ ha risposto alla sfida conenergia incontenibile; fiera e consapevole della propriamultietnicità, come della visibilità globale assicurata dall’evento, ha portato in strada giovani e famiglie, rapper e giocolieri, turisti e residenti, bobos e ragaz-zi burrascosi dei quartieri nord, tutti a far festa insie-me, con gioia febbrile e nessun disagio particolare chenon fosse quello causato dalla ressa. Il momento piùmagico in Cours d’Estienne d’Orves – ribattezzato perl’occasione Place des Anges – quando la compagnia

Marsiglia, trompe l’oeil nelle vie del Panier

Marsiglia, la Ville Méditerranée

La festa di inaugurazione per ‘Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013’

Marsiglia, la riqualificazione dei Docks

Studio de Cirques a Marsiglia

Lo spettacolo Place des Anges

nua ricerca di nuovi porti, un’emozione che riallestisce,seducendo, due millenni di vicende quotidiane e leg-gendarie. La seconda tappa del progetto ‘capitale’ –l’episodio 2 – percorrerà l’estate da giugno a settem-bre col tema ‘Marsiglia Provenza a cielo aperto’. Men-tre i festival porteranno sotto il cielo stellato musicisti,teatranti e artisti di strada, il principale appuntamentoespositivo sarà ‘Le Grand Atelier du Midi’ (in contem-poranea al Musée des Beaux-Arts di Marsiglia e alMuseo Grenet di Aix-en-Provence): protagonista lagrande stagione pittorica provenzale. Mentre la mostramarsigliese esplorerà correnti e protagonisti ‘Da VanGogh a Bonnard’, ad Aix si andrà ‘Da Cezanne a Matis-se’. Il terzo ‘episodio’, quello conclusivo, avrà per tito-lo ‘Marsiglia Provenza dai mille volti’ e vedrà il program-ma spaziare da Averroès ad Albert Camus, da Le Cor-busier a Pasolini, Penone e Pistoletto. Proprio a Le Cor-

busier – la cui figura è legata indissolubilmente a Mar-siglia col progetto (al tempo innovativo) della CitéRadieuse – verrà dedicata una grande esposizione traarte e architettura dall’11 ottobre al 12 gennaio nel giàcitato J1. Ma ‘i volti’ di questo episodio finale saran-no anche quelli che si cimentano quotidianamente conla cucina ed i sapori del territorio: contadini, chef e alle-vatori nel ruolo di protagonisti assoluti – dall’11 al 15settembre – nel Festival Cuisine en Friche. A fine annoMarsiglia tirerà il fiato, ma la città non sarà più la stes-sa. Dodici mesi di appuntamenti ben cadenzati dovreb-bero portare la regione a raddoppiare i 10 milioni di visi-tatori che ogni anno la scelgono come meta, assicu-rando una ricaduta intorno ai 600 milioni di euro. Undato fondamentale per il rilancio dell’economia, maanche un risultato gigantesco in termini di visibilità, raf-forzato da strutture permanenti che resteranno attiveed attrattive per molti anni a seguire. E adesso è il momento di allargare lo sguardo, pre-stando attenzione a ciò che offre il Sud al di la dellasua capitale. Coinvolta pienamente nelle manifestazio-ni per ‘Marsiglia-Provence 2013’, Aix-en-Provence rap-presenta quella ideale pausa di flanerie che ogni viag-giatore alla scoperta del Midi vuole godere senza fret-ta. Nel dedalo di ‘ruelle’ che salgono verso il Munici-pio e la rilassante Place Richelme per arrivare alla cat-tedrale St. Sauveur, nella parata di déhors che si schie-ra al sole del Farum des Cardeurs, tra le fontane gliHotels Particuliers del quartiere Mazzarino, nell’indo-lente struscio lungo Cours Mirabeau (con tappa d’ob-bligo al caffè Les Deux Garcons), al suono delle sueincantate fontane, questa elegante cittadina proven-zale rivela uno charme raccolto, vera culla di art de vivrearricchita da significative tappe culturali: il museoGranet, l’atelier Cezanne, il Pavillon de Vendome…

Montpellier, le raffinate architetture del centro Montpellier, il municipio di Jean Nouvel

concludiamo il nostro viaggio con un ultimo suggeri-mento, che ci sembra sintetizzare la ‘cultura mon-do’ cosmopolita del Mediterraneo, luogo di migra-zioni e di incontri per genti, idee, mercanzie e… greg-gi, come nell’antico rito della transumanza che vali-cava le Alpi del mare. Dal 18 maggio al 9 giugno –data dell’arrivo della carovana a Marsiglia – due cara-vanserragli paralleli di pastori, artisti, cavalieri, poe-ti e uomini di scienza (coordinati dal Théâtre du Cen-taure) percorreranno le antiche strade per ricongiun-gersi al Vecchio Porto di Marsiglia. Sarà ‘TransHu-mance’: un’opera artistica collettiva che si proponedi unire il passato ancestrale con le più suggestive for-me di espressione contemporanea. Per celebrare il‘mare di tutti i miti’, dando alla cultura il volto della gen-te e dei poeti. ��I

ne ospiterà la mostra dell’estate: ‘Signac, i colori del-l’acqua’, dal 13 luglio al 27 ottobre. Ma quello che sor-prende di Montpellier è come il fasto dei secoli pas-sati abbia trovato ideale continuità odierna. Merito diun dna consolidato che ha sempre portato energie vitalida fuori: il 70% degli abitanti non sono originari dellaregione (con una forte presenza multietnica), quasi il20% della comunità urbana è formata da studenti deisuoi tre atenei, inoltre la capitale di Linguadoca/Rous-sillon vanta altri due primati, è la seconda città gay diFrancia e la terza per volume d’affari. Medesimo discorso d’eccellenza per l’architetturacontemporanea; un percorso che ha preso il via conla costruzione, nel 1977, del quartiere neoclassico diAntigone concepito dal catalano Ricardo Bofill. Ma ènegli ultimi anni che l’impulso al nuovo è diventato inar-restabile, con la creazione di Pierresvives (‘città delsapere e dello sport’) da parte Zaha Hadid, del muni-cipio e del RBC design center di Jean Nouvel e del ‘vil-laggio’ di Philippe Stark (ancora in costruzione) checompleterà la ‘città del futuro’ sulle rive del Lez. Percelebrare adeguatamente questa fase storica, tra mag-gio e giugno 2013 verrà organizzato il primo ‘Festi-val des Architectures Vives’ ed è già scaricabileun’App (con audio guida su Apple Store e Google Play)per una visita dettagliata alla Montpellier contempo-ranea. La più vistosa icona di tutto questo movimen-to è proprio il municipio di Nouvel: un gigantesco cuboblu mozzafiato, tanto omogeneo sulla facciata quan-to ‘mosso’ – con scale, terrazze e prospettive – nellato rivolto al fiume. Lo si ‘scala’ e lo si affronta stu-pefatti; quasi increduli che tanta imponenza possaappartenere ad una città di soli centomila abitanti. MaMontpellier ‘va veloce’, crea senza timori e sogna ingrande. Così la medesima sensazione si prova var-cando la soglia di RBC design center, uno store uni-co al mondo, perché qui la creatività prende forma intutte le sue diverse declinazioni: ‘arredare’, ‘cucina-re’, ‘illuminare’, ‘abitare’, ‘sognare’… come suggeri-scono le parole che – a caratteri cubitali – decoranola facciata. All’interno duemila metri di esposizione supiù piani (ma anche un ristorante gourmet, MIA, eduna fornitissima libreria a tema) consacrata al designnella sua versione ‘latina’. Oggetti e arredi non sonosemplicemente ‘proposti’, ma ‘allestiti’ in ambienti lumi-nosi dove si indugerebbe per ore. I diversi livelli nonsono eretti dal basso, ma ‘sospesi’ come terrazzamen-ti dove reti in metallo sostituiscono le ringhiere, cosìin ogni punto si percepisce il ‘tutto’ e si ha costante-mente la sensazione di trovarsi di fronte a una instal-lazione di arte contemporanea. Montpellier ha arruo-lato il meglio dell’architettura contemporanea perdare un futuro alla propria storia e alla propria con-solidata tradizione di tolleranza, esattamente comeMarsiglia. Dal Mediterraneo nasce sempre qualcosadi nuovo in un cammino mai avaro di sorprese. Così

Con l’arrivo della bella stagione una raffica di festivalspazia tra lirica, musica e danza; mentre il program-ma per la ‘capitale europea della cultura’ renderà dina-mico ed elettrizzante lo scenario urbano come maiaccaduto sinora. È prevista l’inaugurazione di un nuo-vo conservatorio creato da Kengo Kuma – che andràad aggiungersi alla Cité du Livre, al Pavillon Noir (di RudyRicciotti) e al Grand Theatre de Provence (di VittorioGregotti) – oltre a più di quaranta tra spettacoli, ras-segne musicali, esposizioni ed eventi letterari. Tra gliappuntamenti da non perdere: l’omaggio ad AlbertCamus (Cité du Livre), intrattenimenti circensi, due gran-di mostre d’arte contemporanea (Cadavre Exquis eUlysse), altre due dedicate a ‘Camus Colorista’ e al‘Gusto per l’Oriente’, due rassegne cinematografichesul mondo dei viaggi, la tappa di Le Grand Atelier duMidi ‘Da Cezanne a Matisse’. Per destreggiarsi tra date e programma è fondamen-tale consultare il sito aixpaysdaix2013.com. E ora procediamo oltre, lasciamo la Provenza per farealtre due ore di auto (tutta autostrada) e raggiungereMontpellier: la località ideale per comprendere quantocreatività e charme siano un accertato brand anche altro-ve. Una semplice domanda: chi conosce Montpellier?In Italia pochissimi – ed è un vero peccato – perchéquesta città di centomila abitanti, ricca di storia e inpiena crescita dal punto di vista dell’innovazione, peri viaggiatori nostrani resta poco più di un’uscita sullarotta per la Spagna. Invece Montpellier è semplicemen-te la realtà metropolitana più booming di Francia, fortedi uno sviluppo economico che non sembra conosce-re crisi, elegante e raccolta in un centro medievale tira-to a lucido in ogni dettaglio, quasi entusiasmante nellasua componente moderna che si apre verso il mare. UnMediterraneo distante solo sette chilometri, con ampiespiagge raggiungibili facilmente in bicicletta.Il successo della Montpellier di oggi va attribuito ad unagenerazione di amministratori lungimiranti, ma anchead un background culturale cosmopolita vecchio disecoli. Infatti fin dal medioevo questo era un centro ditolleranza religiosa e politica, posto strategicamentesul cammino verso Santiago di Compostela; celebrela sua facoltà di medicina, l’unica al mondo ad esse-re sempre attiva dal 1220. Voluta da Papa Urbano V– che l’aveva aperta agli studiosi e agli insegnanti diogni fede e provenienza – si presenta con la maesto-sità di un palazzo signorile contiguo alla imponente cat-tedrale gotica di Saint Pierre. Il centro storico – che sisviluppa oltre l’elegante Place de la Comédie, centrodella vita cittadina – offre l’atmosfera incantata dellesue ruelle, la maestosità di un Opera edificata sul model-lo parigino di Palais Garnier, hôtels particuliers con fasto-si cortili interni, un bagno rituale ebraico (il Mikvè) tra ipiù antichi d’Europa, l’incanto floreale del Jardin desPlantes, le ricche collezioni del Musée Fabre, un sofi-sticato ‘piccolo Louvre’. Proprio quest’ultima istituzio-

Montpellier, l’RBC Design Center

Montpellier, il quartiere neoclassico di Antigone

Montpellier, il tram firmato da Christian Lacroix

� il viaggio torino magazine torino magazine il viaggio�

Accoglienza nel Midi, suggerimenti d’autore

IL MEGLIO NELLA RETE

Aggiornamenti, proposte e informazioni sul Midi e su tutta la Francia nel sito ufficiale di Atout France:rendezvousenfrance.com

✔ Per info, aggiornamenti e calendario completo di ‘Marsiglia 2013’ il sito ufficiale è: MP2013.fr ✔ Di grande interesse, molto ben curato, il sito di Villa Méditerranée: www.villa-mediterranee.org ✔ Per conoscere al meglio il Nuovo Museo Nazionale di Francia: www.mucem.org ✔ Il calendario completo con schede e info su tutti gli appuntamenti di Aix-en-Provence nel sito

aixpaysdaix2013.com ✔ Per conoscere la Montpellier storica e contemporanea, per il calendario di tutti i festival della prossima

primavera/estate: www.ot-montpellier.fr ✔ Con www.sunfrance.com itinerari e percorsi in Linguadoca/Rossiglione

MarsigliaMama Shelter 64, rue de la Loubière Tel. 04.84352000mamashelter.com Siamo ben oltre il concetto di Hotel. Il concept diMama Shelter rimanda ad una vera e propria ‘urbankibbutz’, e tutto nasce dal desiderio di creare ‘lacasa’ dove lo spirito di famiglia sia palpabile in ogniaspetto. Ma questa non è una ‘casa normale’, o una‘famiglia classica’, ma il presupposto abitativo di un clan – Serge, Benjamin e Geremia Trigano, Philippe Starck e Cyril Aouizerate – che si è riunitointorno al medesimo desiderio: concepire un luo-go diverso, ‘unico’, però, al contempo, familiare. Lecamere, anche se piccole, sono candide, confor-tevoli, essenziali, informali, volendo ci si può purecucinare. Tutto è dominato da grandi letti, perchéin un hotel – in fondo – sono i letti quello che conta.Ogni stanza dispone di un grande monitor/computer,connesso wifi ma collegato anche alle altre came-re, per scambiarsi messaggi e foto. La hall si apresu una sala ristorante (un ottimo ristorante) dove sigustano eccellenti breakfast e la domenica spopo-la il brunch, ma – durante la notte – il medesimo spa-zio si trasforma in club, con banco bar, dj set,cocktail colorati ed un immenso bigliardino dove cisi può cimentare anche in otto. Tutto è gioco, con-vivialità, ammiccamento, a partire dalle mascheredi eroi dei cartoon rese disponibili in ogni stanza;semplici ma irresistibili, inevitabile usarle per fotoricordo che si possono inviare a casa con un click.

Antihotel per eccellenza, il Mama Shelter permettedi godersi Marsiglia nel cuore di un quartiere popo-lare – a due passi dal movimentatissimo CoursJulien – ma anche di vivere un’esperienza di soggior-no unica, originalissima e – sopra ogni altra cosa –divertente.

Les Arcenaulx 25, cours Estienne d’OrvesTel. 04.91598030 www.les-arcenaulx.com Molto di più che un semplice ristorante. Nei gran-di spazi dell’antico arsenale, a due passi dal Por-to Vecchio, cucina d’autore marsigliese – con tut-ti i grandi classici a livello di referenza – ma anche‘boutique cadeaux’, libreria tradizionale – tra le piùfornite in città sulla cultura locale – e libreria d’an-tiquariato. Da non perdere, anche perché si gusta-no sapori d’autore nel suggestivo spazio di unamonumentale biblioteca.

Restaurant Miramar 12, quai du PortTel. 04.91911040 www.bouillabaisse.comwww.lemiramar.com – [email protected] un mito da sempre. Collocato

nella cornice del Vecchio Porto questo è il risto-rante referenza per la bouillabaisse, la preparanodalla notte dei tempi ed è impeccabile da allora.Ci sono locali che mantengono il proprio prestigioproprio perché immutabili, e qui si va essenzialmen-te per gustare un grande classico della cucina mar-sigliese, con la migliore varietà di pescato dispo-nibile sul mercato, una rouille da manuale e un bro-do che evoca i migliori profumi del mare. Volendouna novità c’è. Oggi a prepararvela è Christian Buffa, chef giovane e ambizioso di origine italiana,anzi piemontese: il presente e il futuro di una con-solidata tradizione.

Aix-en-ProvenceHotel Cezanne 40, avenue Victor HugoTel. 04.42911111www.hotelaix.com – [email protected] Quando si dice un boutique hotel dalla forte per-sonalità. Nel cuore del centro cittadino, a due pas-si da Cours Mirabeau, si soggiorna in una struttu-ra di grande eleganza, dove confluiscono gusto perl’accoglienza classica e modernità. Le camere –ampie e luminose – hanno arredi caldi e colorati,concepiti, come ogni altra soluzione abitativa, daldesigner Charles Montemarco. In più conquista unacura meticolosa per ogni dettaglio. Catherine Spiet,la proprietaria, è una grande viaggiatrice e si vede.Suo il merito di aver inserito una serie di optional par-ticolarmente graditi alla clientela internazionale: wifigratuito e illimitato, bevande analcoliche gratuite nelfrigo bar, un impianto stereo da collegare al proprioiPhone, servizio in camera (con ottimi piatti a basedi pasta) 24 ore su 24, giornali gratuiti (100) di 88 pae-si differenti, parcheggio privato, macchine Nespres-so ad ogni piano per il caffè free. In più un breakfasttra i migliori che si possano gustare in Provenza, con sei tipi diversi di pane, impareggiabile OeufsBénédictine e quattro differenti varietà di omelette.

2 Fréres (Les) 4, avenue de la Reine AstridTel. 04.42279032www.les2freres.com – [email protected] un bell’ambiente design, con curato giardinoall’esterno, cucina tradizionale rivisitata mixandogusto e personalità. Tutti i classici piatti provenzalicon particolare attenzione ai sapori di mare, eccel-lente carta dei vini.

Chez Féraud 8, rue Du Puits-JuifTel. [email protected] Il classico intramontabile. In una stretta ruelle del cen-tro medioevale proverete un ristorante piacevolmen-te ‘fuori dal tempo’: cura e cordialità nel servizio, ricet-te tipiche realizzate secondo ricette ancestrali, otti-ma carta dei vini, tutta la Provenza in tavola senzacompromessi.

Montpellier Hotel Mercure Centre 6, rue de la SpiraleTel. 04.67998989Albergo internazionale comodo e strategico a pochipassi da Place de la Comédie, permette di raggiun-gere a piedi il centro storico. Camere confortevolie spaziose, ideale base di partenza per conosce-re la città.

Le Jardin des Sens 11, avenue Saint-Lazare Tel. [email protected] Senza dubbio il miglior ristorante di Montpellier, daanni decorato dalla guida Michelin, consente digustare i sapori tradizionali della Linguadoca convisione raffinata e sorprendente delle ricette piùclassiche. La cucina è firmata dai gemelli Laurente Jacques Pourcel, che per le loro creazioni pun-tano sull’assoluta eccellenza delle materie primelocali: pescato impreziosito da aglio, finocchio ezafferano, olio d’oliva e tartufi, ostriche e cozze, eancora funghi, agnello, piccione, castagne, fruttae legumi di stagione. Rigore classico, ma anchecostante gusto per la ricerca e una particolareattenzione nella proposta dei contrasti: dolce e aci-do, morbido e croccante, amaro e salato, salatoe zuccherato… Davvero il ‘giardino dei sensi’, perdi più collocato nella candida sala allestita comeun teatro, coi tavoli posti tutti su livelli differenti. Perveri edonisti.

La Compagnie des Comptoirs 51, avenue de Nîmes Tel. 04.99583929www.lacompagniedescomptoirs.com Sempre gestito dai fratelli Pourcel questo bistrot èconsacrato alle cucine del mondo, con una partico-lare attenzione ai sapori di tutte le coste del Medi-terraneo e all’Asia. In un’atmosfera informale segna-ta da ‘arredi di viaggio’, il Comptoir offre innanzitut-to pescato d’autore con carry di pesce, laksa di gam-beretti, tatki di tonno, Saint-Jacques in diverseinterpretazioni, ma anche tajine d’agnello ed una golo-sa tagliata di toro in salsa d’acciughe e olio d’oliva.

Tamarillos 2, place du Marché aux Fleurs Tel. 04.67600600www.tamarillos.biz – [email protected] Dieci anni fa – dopo averne trascorsi dodici comeresponsabile dei dessert da Guy Savoy – PhilippeChapon ha coronato il sogno di un locale tutto suo.In un ristorante minuscolo, colorato e curatissimo lochef propone una cucina incentrata sulla frutta e suifiori di notevole eleganza e originalità. Aromi, profu-mi, sensazioni sempre sorprendenti in portate che con-quistano la vista e l’olfatto prima ancora del palato.

Le Vieux Four 59, rue de l’AiguillerieTel. 04.67605595www.levieuxfour.fr Atmosfera informale (ma curata) da trattoria, pubblicotrendy e studenti, un’ottima cucina tradizionale prepa-rata sul fuoco a legna nel cuore del centro medioevale.

Christian Buffa, chef del MiramarMama Shelter Hotel Cezanne Tamarillos

L’area bar di Mama Shelter

Philippe Chapon, chef del Tamarillos Il Ristorante Le Jardin des Sens Laurent e Jacques Pourcel