Monti Ter re di Parchi Sibil l ini e di Incanti · Archeologico di Urbs Salvia, il più importante...

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Ter r e di Par chi e di Incanti Monti Sibil l ini Un territorio r icco di cultur a e l eggende

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Monti SibilliniTerre di Parchi e di IncantiSistema Turistico Locale

Via Piave 1262026 San Ginesio MCT 0733 [email protected]

Marchio liberamente tratto dalle illustrazioni di Andrea Agostini “Le avventure di Peter Pan” Modric editore.

Ter r e di Par chie di Incant i

Mont iSibil l ini

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Monti SibilliniTerre di Parchi e di IncantiSistema Turistico Locale

Via Piave 1262026 San Ginesio MCT 0733 [email protected]

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Monti Sibillini

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Territorio e Comuni

versato e vissuto questo terri-torio e che qui hanno lasciato i segni delle loro culture.Archeologia, arte, architettura civile e religiosa sono ele-menti ben visibili e conserva-ti, di cui sono ricchi i tanti co-muni adagiati fra i monti e le colline. La presenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, inoltre, è testimonianza e ga-ranzia dell'alta qualità am-bientale del territorio, dove fra laghi, fiumi e vette incon-taminate si potrà vivere una natura integrata e ricca di va-rietà floristiche e faunistiche. Molteplici le attività sportive da praticare all'aria aperta, sia in estate che in inverno, ma anche in primavera, quan-do il paesaggio si arricchisce di splendide fioriture e in au-tunno, quando i colori del bo-sco diventano più caldi ed in-tensi.

Il Sistema Turistico Locale "Monti Sibillini, Terre di Par-chi e di Incanti", raggruppa al suo interno il territorio di 36 Comuni delle Province di Ascoli Piceno e Macerata, di tre Comunità Montane (Monti Azzurri, Monti Sibillini e Ca-merino), delle Riserve Natura-li Abbadia di Fiastra e della Montagna di Torricchio, ed una vasta area del territorio del Parco Nazionale dei Mon-ti Sibillini. Questo sistema si colloca nel cuore delle Mar-che, fra le morbide colline che abbracciano, nella loro splendida natura la storia di tanti popoli che hanno attra-

AcquacaninaAmandola

Belforte del ChientiBolognolaCaldarola

Camporotondodi Fiastrone

Castelsantangelosul Nera

CessapalomboColmurano

FiastraFiordimonte

ForceGualdo

Monte San MartinoMontecavalloMontedinoveMontefalcone

AppenninoMontefortino

MontelparoMontemonaco

MucciaPenna San Giovanni

PetrioloPievebovigliana

Pieve TorinaRipe San Ginesio

San GinesioSant'Angelo

in PontanoSarnano

SerrapetronaSerravalle di Chienti

SmerilloTolentino

UrbisagliaUssitaVisso

Da vedere

Monti SibilliniTerre di Parchi e di IncantiSistema Turistico LocaleVia Piave 1262026 San Ginesio MCT 0733 [email protected]

Terre di Parchie di Incanti

San GinesioMuseoPinacoteca"S.Gentili"Info0733 656072

San GinesioAntico ospedale dei pellegrini

Monti SibilliniPanorama

Monti Sibillini

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Da vedereTolentinoBasilica diSan Nicola0733 976311Castello deLa Rancia0733 973349MuseoInternazionaledella Caricatura0733 969797Abbazia diChiaravalle diFiastra0733 202942

La storia, l'arte, il paesaggio.

TolentinoChiostro della

Basilica di S.Nicola

MonteSan Martino

Chiesa diSan Martino

Politticodei Crivelli

0733 660107

CessapalomboCripta Abbazia S.SalvatoreInfo0733 907132

L'arte è testimonianza della storia di questi luoghi. Le in-numerevoli chiese presenti anche nei centri più piccoli, sono scrigni che conservano opere di autori importanti che hanno lasciato un segno ine-quivocabile del loro passag-gio. Numerosi ed importanti sono i segni della scuola di Giotto, come gli affreschi del Cappellone della Basilica di San Nicola a Tolentino, che per intensità narrativa e quali-tà figurativa, ne costituiscono un' eccezionale testimonian-za. Non da meno il ciclo con-servato nella chiesa di San Francesco a San Ginesio ed a Serrapetrona. Qui, come nelle terre del fermano e dell'asco-lano, hanno operato Carlo e Vittore Crivelli, illustri artisti veneti del '400. Ad ambedue è attribuito il sontuoso altare della Chiesa di San Martino a Monte San Martino. Di Vittore Crivelli è la magnifica "Ma-donna adorante il Bambino con angeli musicanti" conser-

vata a Sarnano. Altre testimo-nianze di artisti dell'epoca si possono vedere nella Chiesa di Sant'Eustachio di Belforte del Chienti, come il polittico di Giovanni Boccati o, per ci-tare alcune opere scultoree la "Madonna dell'Impollata" conservata a Cessapalombo, senza dimenticare le architet-ture numerose e fortemente espressive come il portale del-la Basilica di San Nicola a To-lentino, o l'antica cinta mura-ria di Montemonaco o la rudezza della piazza Alta di Amandola.Opere ed autori importanti che stanno a significare come questo territorio nel passato sia stato un luogo di profonda e feconda attività culturale ed artistica, dove arte e fede han-no inciso profondamente nel paesaggio. Numerose sono in-fatti le abbazie ed i conventi sparsi per le valli e le colline, come il Convento di Colfano-vicino Camporotondo, dove

Monti Sibillini

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secondo la tradizione San Francesco, in uno dei suoi viaggi nella Marca fondò un romitorio; il Convento di San Liberato, nei pressi di San Gi-nesio, quello agostiniano di Tolentino, l'Eremo di Soffiano a Sarnano ed ancora l'Abba-zia di Macchie a Ripe San Gi-nesio, nata intorno al mille con la sua cripta ricca di pe-nombra e suggestioni.Una particolare menzione, per l'imponenza e l'importanza architettonica, meritano l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra a Tolentino e il san-tuario di Macereto a Visso, fondata dai monaci cister-censi nel XII secolo, situata nel suggestivo scenario della Riserva Naturale Abbazia di Fiastra. Poco lontano il Parco Archeologico di Urbs Salvia, il più importante e spettaco-lare delle Marche, che con-serva i monumenti tipici del-la città romana: il Teatro, costruito in opera laterizia negli anni precedenti il 23 d.C, l'affascinante area sa-cra, costituita da un tempio minore e da un grandeTem-pio con criptoportico affre-scato, l'imponente cinta mu-raria e l'Anfiteatro, che nei

mesi di luglio e agosto ospita una suggestiva Stagione di Teatro Antico. Il ricordo dei tempi lontani, delle vicende umane e storiche di questi luoghi nello scorrere dei se-coli, rivivono in alcuni perio-di dell’anno attraverso l’organizzazione di rievoca-zioni e manifestazioni stori-che con tornei, giostre e sfi-late in abiti d’epoca. Così avviene ad agosto, quando sbandieratori e cortei dai me-ravigliosi costumi, fanno rivi-vere a San Ginesio il palio, con la Corsa all'Anello, in cui abili cavalieri si destreg-giano in una gara che richie-de forza, cuore ed esercizio. O quando si rinnova il ricor-do di un avvenimento come il Ritorno degli Esuli, quei 300 ginesini che furono cac-ciati nel XV sec., perché so-spettati di voler cedere la cit-tà ai Varano di Camerino.

Da vedereUrbisagliaParcoArcheologicoMuseoArcheologicoStataleRoccaMedievaleInfo0733 506566

Da visitareSarnanoPinacotecae Raccolteavifaunaarmi e martelliInfo0733 659923

TolentinoChiostro

dell'Abbaziadi Fiastra

CamporotondoConvento di Colfano

SarnanoChiesa S.Maria

San GinesioPalio Agostano

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con la natura. Frammentato in innumerevoli colline, prati e vette con la presenza di laghi e di corsi d'acqua calmi e tranquilli, permette di pratica-re numerosi sport e distensive escursioni. Gli spazi evocano anche antiche leggende, come l'antro della Sibilla, da cui prende il nome l'intera catena montuosa, o la Grotta dei Frati con l'antica chiesetta e le Go-le del Fiastrone di conforma-zione carsica, che creano sug-gestivi e scenografici ambienti naturali da percorrere a piedi. Oltre al trekking è possibile praticare questi luoghi anche in mountain bike, grazie alle numerose carrarecce e mulat-tiere oggi trasformate in per-corsi dove è possibile sostare per ristorarsi lungo i numerosi agriturismo che consentono di gustare le tipicità enogastro-nomiche locali: tartufi, funghi, formaggi e salumi (in partico-lare il "ciauscolo") o godere dei primi piatti della cucina tradizionale: tagliatelle, vinci-sgrassi, cappelletti…

Il palio del Serafino a Sarna-no prende il nome dall'ange-lo con sei ali presente nello stemma comunale: il tiro alla fune, la corsa con la brocca, la salita del palo e il taglio del tronco, sono i giochi che ricordano le fatiche di un tempo. Anche a Caldarola colori e suoni fanno da cor-nice a “la Giostra de le Ca-stella”, mentre nella vicina città di Tolentino nella prima domenica di maggio di ogni anno, si ripercorrono gli av-venimenti di quella che vie-ne considerata la prima bat-taglia del Risorgimento: La Battaglia della Rancia. Solda-ti figuranti simulano le fasi della battaglia del 1815 nella scenografia naturale offerta dal Castello. Anche la natura e la bellezza del paesaggio so-no un altro importante "incan-to" di questo territorio. Primo fra tutti il Parco Nazionale dei Sibillini con i suoi 70.000 et-tari di territorio, forte richiamo per turisti ed escursionisti che desiderano il contatto diretto

Da vedereCaldarolaCastello Pallotta0733 905242Pinacotecadella ResistenzaAntiquariumdi Pieve FaveraInfo0733 905808

Monti SibilliniTrekking

TolentinoRievocazionestorica"La battagliade La Rancia"

FiastroneGole delFiastrone

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Il territorio si caratterizza per la dolcezza del paesaggio, in-corniciato da una interminabi-le distesa di colline che, in ar-monica successione, raccor-dano gli aspri dirupi della ca-tena appenninica. Una terra generosa che porta l'evidente impronta di un’antica civiltà e della religiosa operosità della sua gente, in cui sono sorti paesi e città fortificate che, ancor oggi, mostrano le pos-senti cinte murarie. Nella nostra epoca, venuto meno l'originario scopo difen-sivo, si sono imposti come splendidi baluardi panorami-ci, "città balcone" e "paesi bel-vedere", protesi sulle sotto-stanti vallate, in uno scenario naturale di incomparabile bel-lezza. Sono centri a misura d'uomo che portano i segni di una storia plurimillenaria e che hanno assistito al susse-guirsi di antiche civiltà. Loca-lità agricole e di villeggiatura estiva disseminate di case ru-rali, che con i loro campi col-tivati, trapunti di viti ed alberi d'ulivo conservano una tradi-zione che esiste nel tempo.

Gli amanti dell'equitazione possono trovare a disposizio-ne numerosi maneggi, e so-prattutto la vastità delle colli-ne e delle montagne dove si può cavalcare liberamente. Per gli appassionati degli sport acquatici è possibile praticare il canottaggio nel lago di Cac-camo, luogo di gare importan-ti a livello nazionale ed inter-nazionale. Per gli appassionati di volo libero è attiva la "Scuola di Volo Sibillini" a Sar-nano, dove è possibile seguire corsi qualificati di deltaplano e parapendio.Oltre alle bellezze del paesag-gio ed alle infinite testimo-nianze d'arte, questo territorio vanta anche la presenza di due importanti località termali in funzione tutto l'anno: Sar-nano e Tolentino, rinomate per la qualità delle acque, per le attrezzature ed il personale al-tamente qualificato.

Tra natura e cultura

SarnanoScuola di volo

SarnanoTerme di

S.Giacomo

TolentinoTerme di S.Lucia

SibilliniCampo di grano

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MontefortinoPanorama

Questo panorama tra cultura e natura si snoda in un itinerario ideale, tra paesi come San Gi-nesio, borgo medievale tra i più belli d’Italia, Petriolo, Ur-bisaglia, Colmurano, Gualdo, Penna San Giovanni, Sant'An-gelo in Pontano, Ripe San Gi-nesio, che con le loro chiese e le loro pievi segnano le anti-che vie dei pellegrini, antiche vie di comunicazione ma an-che incontro di mentalità e di culture diverse che avrebbero lentamente condotto, alla na-scita di rapporti e di scambi di natura economica ma anche culturale ed artistica. Rapporti che hanno lasciato un'im-pronta indelebile nell'animo dei marchigiani di queste ter-re. L’itinerario prosegue per Sarnano, centro termale di vil-leggiatura estiva e di sport in-vernali, con la sua splendida struttura urbanistica medieva-le. Poco distante Montefortino, con la Pinacoteca “Fortunato Duranti” e Amandola, con i suoi monumenti e le sue pre-gevoli opere d'arte come la

chiesa di S.Agostino col suo bel chiostro e gli affreschi di scuola umbro-marchigiana. A fare da quinta la catena dei Si-billini e il più alto comune del-le Marche: Bolognola, 1070 metri, inserito in una stupenda cornice naturale. Insieme ad Acquacanina è una delle basi principali di partenza per mol-te escursioni. Il comune di Fia-stra con le acque dell'omoni-mo lago artificiale, inserito ar-moniosamente nell'ambiente naturale, è un'oasi contraddi-stinta da un'alta qualità della vita, un luogo tranquillo e se-reno, una realtà da scoprire e da vivere appieno. I paesi circostanti arricchisco-no la storia di questo territorio: Pievebogliana, Muccia, Mon-tecavallo, Fiordimonte, Serra-valle del Chienti, Pievetorina con la sua pieve romanica di Santa Maria Assunta e il Mu-seo della nostra Terra, una ric-ca raccolta di attrezzi agricoli e pastorali, lavori di artigiana-to rustico ed altri oggetti dei tempi passati.

Da visitareAmandolaAbbazia deiSanti Ruffino e Vitale0736 840706MontefortinoPinacotecaCivicaF.Duranti0737 859101

AmandolaPaesaggio

MontecavalloPanorama

PetrioloCentro storico

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Sul fondovalle dell'alto corso del fiume Nera, Visso conserva pressoché intatto il suo tessuto urbanistico medievale, con strette vie, palazzi e chiese mol-to ben conservati, angoli e scor-ci di alta suggestione. E lungo la strada per Roma si può ammira-re lo spettacolo offerto dalle vertiginose gole della Valnerina. Ma è seguendo il corso del Nera che si raggiunge un anfiteatro naturale di eccezionale valore paesaggistico, ai piedi del mas-siccio del Monte Bove, dove al centro si trova Ussita e poco lontano Castelsantangelo sul Nera, un grazioso paesino di aspetto medievale. Sul versante ascolano troviamo

Force, il paese dei “battirame", dove i calderari per comunicare fra loro usano un gergo pratica-mente incomprensibile ai fore-stieri, che trae origine da una mescolanza di dialetti di varie regioni. Nelle immediate vici-nanze Montelparo, dove si per-petuano le tradizioni culinarie più tipiche della vita rurale di questi luoghi, come la polenta sulla spianatoia. Montedinove, collocato in un magnifico pae-saggio naturale, Montefalcone Appennino, appollaiato su una

cresta a strapiombo sulla valle dell’Aso, Smerillo, scrigno di attrattive storiche e naturalisti-che come la “Fesa”, una profon-da spaccatura nella roccia dove affiorano cospicui resti fossili.

Da vedere

Da vedere

MontelparoMuseo dioggetti sacri 0734 780141Belfortedel ChientiChiesa S.Eustachio0733 951010Serrapetrona Antico MolinoMuseoNazionale di Arte Sacracontemporanea0733 908321Ripe S.GinesioPinacoteca Artecontemporanea 0733 500102Pievetorina Museo della Nostra Terra0737 518032

MontefalconeAppenninoMuseoP. AlemannoInfo0734 79111

VissoCentro storico

MontefalconePanorama

CastelsantangeloCentro storico

SmerilloRuderi

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Info utili Le cime di questa catena sono sempre state avvolte da un alo-ne di mistero. Ne costituiscono eloquente testimonianza i topo-nimi di numerose località che si richiamano a personaggi ed a luoghi mitici, fiabeschi, inferna-li, mistici: Passo Cattivo, Pizzo del Diavolo, Scoglio del Mira-colo, Cima del Redentore, Grot-ta delle Fate, Gola dell'Infernac-cio, Pizzo Regina, Lago di Pila-to, Monte Sibilla, strada delle Fate, Fonte del Guerin Meschi-no, Poggio Paradiso, Ara della Regina, Valle Santa. Un'abbon-dante letteratura medievale, fio-rita intorno alle tradizioni popo-lari, indica il Monte Sibilla qua-le sede della fastosa dimora della Sibilla Alcina. I fantasiosi racconti hanno affascinato un vero e proprio stuolo di scrittori, italiani e stranieri, tra i quali

Andrea da Barberino, che scris-se il "Guerin Meschino", ed il francese Antoine De La Sale au-tore del "Paradis de la Reine Sibjlle". Il Monte Sibilla è inoltre indicato come il "Venusberg", la celebre montagna legata al mito del Tannhauser. Il Lago di Pilato, pittoresco bacino lacustre di origine glaciale che giace a 1940 metri di quota al centro di un vallone morenico sotto la ci-ma del Monte Vettore (2476 m), è il teatro di un'altra suggestiva leggenda, riportata da Antoine De La Sale, secondo la quale il corpo di Ponzio Pilato, dopo l'esecuzione della sentenza di morte pronunciata dall'impera-tore Tito Vespasiano, fu posto su un carro trainato da bufali che, giunti alle falde del Monte Vet-tore, ne salirono i ripidi contraf-forti e si tuffarono nelle gelide acque del laghetto, trascinando in profondità il cadavere. Forse per questo motivo le sponde del tranquillo specchio d'acqua fu-rono frequentate con assiduità da stregoni, negromanti e miste-riosi individui dediti ad arti oc-culte, tra i quali spicca la nota figura di Cecco d'Ascoli.

Il Parco Nazionale dei SibilliniLe leggende

Case del ParcoAmandolaT 0736 848598FiastraT 0737 52598San GinesioT 0733 694419VissoT 0737 968026

Monti SibilliniLago di Pilato

MaceretoSantuario

Monti AzzurriPanorama

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Tutto il gruppo montuoso, costi-tuito in prevalenza da rocce di natura calcarea del Lias, del Giura e del Cretaceo, si con-traddistingue per la presenza di vallate strette e profonde che, in alcuni tratti, si trasformano in angusti pertugi nei quali il silen-zio è rotto soltanto dal fragoroso scorrere dei torrenti. Tra le gole più rappresentative quelle dell'Ambro, dell'Infernaccio e del Fiastrone, insieme ad un continuo susseguirsi di vette, la maggior parte delle quali supe-rano i 2000 metri di quota. La tormentata fisionomia di alcuni massicci, con alte pareti roccio-se ad andamento verticale, rupi, guglie, pinnacoli calcarei e pre-cipizi ha disegnato suggestivi circhi glaciali.

La presenza di animali mitizza-ti, come l'aquila ed il lupo, ren-de straordinariamente interes-sante la fauna dei Monti Sibillini. Nei boschi e nelle fore-ste che in passato ammantavano queste montagne vivevano an-che cervi, orsi e, sulle praterie sommitali, camosci appennini-ci. Oggi, sugli alti pascoli, so-pravvivono le coturnici dell'Appennino, presentisoltanto in pochi altri luoghi. Alle alte quote, vivono i gracchi

alpini ed i gracchi corallini, ele-ganti uccelli dal nero piumag-gio, che nidificano nelle cavità delle pareti rocciose. Tra i rapa-ci oltre l'aquila reale, sono pre-senti: il falco pellegrino ed il ra-rissimo gufo reale. Più frequenti sono i gheppi, le poiane, i bar-bagianni, i gufi, le civette. Lun-go i fiumi ed i torrenti, dove vi-vono trote fario e gamberi, vola il merlo acquaiolo. Non è raro vedere scoiattoli, moscardini, topi quercini, ed individuare i loro nidi globosi. Faine, tassi, istrici e il gatto selvatico, che erano quasi scomparsi all'inizio della seconda metà del secolo scorso, sono in ripresa da una quindicina di anni e possono essere considerati comuni. Ol-tre a lucertole, ramarri e colu-bri, sono presenti la vipera co-mune e la rara vipera dell'Orsi-ni, che vive in poche località dell'Appennino centrale, a circa 2000 metri: è la più piccola vi-pera europea ed anche la più in-nocua. La particolarità più im-portante si trova nelle acque del Lago di Pilato dove vive un cro-staceo che non è presente in un alcun altro luogo: il chirocefalo del Marchesoni, lungo un centi-metro e mezzo, diafano e di co-lore arancione.

L' ambiente

La fauna

ComunanzaLago di Gerosa

SibilliniFarfalla

Parco nazionaledei Monti SibilliniLupi

SibilliniTordo Cesena

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I rilievi montuosi che increspa-no questo suggestivo angolo di Italia offrono un meraviglioso scenario alpestre ed un paesag-gio vegetale che comprende la quasi totalità della vegetazione endemica dell'Appennino. Il faggio è tra le specie arboree maggiormente diffuse: cresce tra i 1000 e 1800 metri di quota creando molto spesso foreste d'alto fusto con splendidi esem-plari secolari. Faggete particolarmente sugge-stive sono quelle della Valle dell'Ambro, della Valle del Ten-na (San Leonardo) e della Val d'Aso (le Svolte e bosco della Frondosa). Più in basso si svi-luppano fitti boschi cedui di

carpino nero e, orniello, rove-rella mentre in alcune zone ri-parate e soleggiate si estende la lecceta. Sulle vette più elevate ed impervie vivono specie flori-stiche di notevole interesse na-turalistico e scientifico, come la nigritella dell'Appennino, l'edraianto e la "stella alpina dell'Appennino".Splendidi esempi di varietà flo-ristica inoltre presenti nella Ri-serva Naturale della Montagna di Torricchio e nella Riserva Na-turale Abbazia di Fiastra, che conservano selve incontaminate di centinaia di ettari.

Dalla montagna hanno origine i corsi d'acqua che solcano il ter-ritorio. Il fiume Tenna nasce dal versante orientale del gruppo del Monte Bove e scorre tra il Pizzo della Regina ed il Monte Sibilla. Più in basso si fa tumul-tuoso, la valle si restringe fino ad assumere l'aspetto di un'angusta spaccatura, una stretta forra scavata dal fiume nel corso dei millenni.

La flora

I fiumi e le valli

SibilliniFioritura

SibilliniStella Alpina

Monte VettorePanorama

SibilliniFiori

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È la selvaggia Gola dell'Infer-naccio, un ambiente di orrida bellezza racchiuso entro vertigi-nose pareti di roccia. Superato l'Infernaccio la valle si apre ed il Tenna riceve, da sinistra, le ac-que del torrente Ambro, che proviene dall'altro versante del Pizzo Regina seconda vetta per altezza dei Sibillini (2.334 m.) Più avanti il Tenna sfiora i poggi su cui sorgono Montefortino ed Amandola, passa all'Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale, sotto la rupe di Smerillo e continua il suo cammino verso la foce. L'Aso sgorga da una polla pres-so Foce di Montemonaco a 945 m., ai piedi del Vettore, in una vallata modellata dai fenomeni carsici, prosegue solcando una vallata ricoperta di frutteti. In prossimità del Monte dell'Ascensione si forma il tor-rente non molto esteso, ma di elevato valore paesaggistico per la presenza delle rugose asperi-tà dei calanchi.

Il torrente Fluvione scaturisce dalle scoscese pareti orientali del massiccio del Vettore, bagna Montegallo, incide una profon-da valle ricoperta di boschi e, prima di Roccafluvione, piega a Sud in direzione del fiume Tron-to, nel quale confluisce.Le valli del Nera, del Fiastrone, del Chienti e del Fiastra, ferventi di attività agricole e ricche di in-sediamenti produttivi, rappre-sentato da secoli vie di comuni-cazione privilegiate e di collegamento con le principali arterie consolari.

Valle del tennaGola

dell'Infernaccio

Monti azzuriPaesaggiomontano

Altopianodi CastelluccioPanorama

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AmandolaFestival Internazionale di Teatro “Terra delle Sibille”agostoinfo 0736 840704“Diamanti a Tavola”Mostra mercato del tartufoottobre/novembreinfo 0736 848706

BolognolaGiornate Musicali in nomedi Filippo Marchetti agostoinfo 0737 520265

CaldarolaGiostra de Le Castellaagostoinfo 0733 905529Regata Internazionale di Canoa-Kayakbacino Lago di Caccamosettembreinfo 0733 905529

Comunità Montana San GinesioFestival Letterario “Tra...monti e pagine”luglio/agostoinfo 0733 656890

Loro PicenoSagra del Vino Cottoagostoinfo 0733 509112

MontelparoIl Folklore del mondo e la sua gastronomiaagostoinfo 0734 780099

San Ginesio"Battaglia della Fornarina"luglio Palio "Giostra dell'Anello"agostoinfo 0733 656072

SarnanoCorteo Storicoagostoinfo 0733 657144

Palio del Serafinoagostoinfo 0733 657144

SerrapetronaSagra della Vernacciaagostoinfo 0733 908321

TolentinoTolentino Humorsettembreinfo 0733 969797

UrbisagliaStagione di Teatro AnticoAnfiteatro Romano luglio/agosto info 0733 506566Premio Nazionale Massimo UrbaniAbbadia di Fiastrasettembreinfo 0733 506602

VissoTorneo  delle Guaite luglio/agostoinfo 0737 95421

Info utiliCentri IATAbbadiadi FiastraT 0733 202942F 0733 305042AmandolaT 0736 848706F 0736 848706SarnanoT 0733 657144F 0733 657343TolentinoT 0733 972937MucciaUfficio TuristicolocaleT 0737 647184

Monti Sibillini

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Page 16: Monti Ter re di Parchi Sibil l ini e di Incanti · Archeologico di Urbs Salvia, il più importante e spettaco-lare delle Mar che, c he con-serva i monumenti tipici del-la città romana:

Monti SibilliniTerre di Parchi e di IncantiSistema Turistico Locale

Via Piave 1262026 San Ginesio MCT 0733 [email protected]

Marchio liberamente tratto dalle illustrazioni di Andrea Agostini “Le avventure di Peter Pan” Modric editore.

Ter r e di Par chie di Incant i

Mont iSibil l ini

Un t er r it or ior icco di cul t ur a

e l eggende