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SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 16/05/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE INTERVENTI EDILI E NUOVE TECNOLOGIE AGLI OSPEDALI PORDENONESI 25 MILIONI SANITÀ LOCALE2 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE RICCARDI: TEMPESTIVI NELL'ARGINARE IL COVID SANITÀ LOCALE3 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE LA FAI È USCITA DALLA ZONA ROSSA SANITÀ LOCALE4 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE TEST E TAMPONI LABORATORI PRIVATI ANCORA FERMI AL PALO SANITÀ LOCALE5 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE GLI ESAMI DELLA CROCE ROSSA ATTENDONO IL VIA LIBERA SANITÀ LOCALE6 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE RIPRENDE L'ATTIVITÀ DI CASE DI CURA E ISTITUTI PRIVATI SANITÀ LOCALE7 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE SETTANTAQUATTRO MILIONI INVESTITI NEGLI OSPEDALI E LORO TECNOLOGIE SANITÀ LOCALE8 16/05/2020 8 IL PICCOLO ED. GORIZIA ANZIANI RISULTATI POSITIVI AL COVID-19 IN 16 OSPIZI DI TRIESTE E 9 NELL'ISONTINO SANITÀ LOCALE

9 16/05/2020 9 IL PICCOLO ED. GORIZIA PIANO DA 74 MILIONI DI EURO PER ADEGUAMENTI STRUTTURALI E DOTAZIONI HI-TECH INSANITÀ SANITÀ LOCALE

10 16/05/2020 35 IL PICCOLO ED. GORIZIA IL CENTRO CIVICO POTENZIA CON IL MEDICO DI FAMIGLIA IL PROPRIO RUOLO SANITARIO SANITÀ LOCALE

11 16/05/2020 5 MESSAGGERO VENETO IN FVG 670 INFORTUNI DA COVID SONO L'1,8% DI QUELLI ITALIANI DENUNCIATI ALL'INAIL AL 4MAGGIO SANITÀ LOCALE

12 16/05/2020 10,... MESSAGGERO VENETO "LUNEDÌ INIZIERÀ LA FASE 2 CON PIÙ TAMPONI E SERVIZI PER CONTENERE IL CONTAGIO" SANITÀ LOCALE13 16/05/2020 10 MESSAGGERO VENETO POSITIVI SOTTO QUOTA 800 UN SUCCESSO A PORDENONE SANITÀ LOCALE14 16/05/2020 11 MESSAGGERO VENETO HONSELL RINGRAZIA: AVETE DATO RISPOSTE DI LIVELLO SANITÀ LOCALE15 16/05/2020 11 MESSAGGERO VENETO IMPIANTI E ATTREZZATURE OLTRE 74 MILIONI ALLE AZIENDE SANITARIE SANITÀ LOCALE

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Interventi edili e nuove tecnologieAgli ospedali pordenonesi 25 milioniIN GIUNTA REGIONALEPORDENONE La quota di finanzia­menti per interventi edili im­piantistici corrisponde al totaledel fabbisogno dichiarato in se­de di Programma preliminaredegli investimenti per il 2020 pergli adeguamenti alle norme an­tincendio con alta priorità ed èinteramente coperta da fondi re­gionali, mentre la quota per ilrinnovo tecnologico è proporzio­nale al fabbisogno dichiarato edè finanziata interamente confondi derivanti dal mutuo conCassa depositi e prestiti.È a questo che riusciranno a ri­

spondere i 74,198 milioni di inve­stimenti per il Sistema sanitarioregionale deliberati ieri dallaGiunta regionale su propostadell'assessore alla Salute, Riccar­do Riccardi. Nello specifico,27,142 milioni sono destinati adacquisire beni mobili e tecnologi­ci; 42,416 milioni risponderannoalle esigenze di adeguamento an­tincendio, mentre 4,5 milioniserviranno a coprire azioni nonpreviste nel programma edemergenti nel corso dell'anno.Ulteriori 140mila euro sarannodestinati a due interventi specifi­ci sull'edificio del Burlo a Trie­ste."Sono risorse che consenti­

ranno di mettere a norma e in si­curezza le strutture e di rinno­varne il patrimonio tecnologico ­

ha spiegato Riccardi ­; ma per­metteranno anche di immetterenel circuito economico risorse afavore delle nostre imprese chesaranno chiamate a realizzaregli interventi. Questi investimen­ti possono agevolare la ripresadell'economia e dare una bocca­ta d'ossigeno anche alle nostreaziende".All'Azienda Friuli centrale so­

no destinati 15,8 milioni per in­terventi edili e 9,6 milioni perl'acquisizione di beni mobili etecnologici; all'Azienda FriuliOccidentale andranno rispettiva­mente 14,6 e 10,4 milioni;all'Azienda Giuliano Isontina630mila e all'Irccs Burlo 568mi­la euro; all'Irccs Cro sono desti­nati 5,494 milioni per gli inter­a9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883

venti edili e 459mila euro per ibeni mobili. Nei 4,5 milioni pre­visti per interventi non previstidal programma ed emergentinel corso dell'anno è compresol'importo di 880mila euro desti­nato all'area della ex Aas2 ma neviene rinviata l'assegnazione fi­no alla definizione del patrimo­nio di competenza della AziendaGiuliana e di quella del FriuliCentrale.I restanti 3,6 milioni, sono sta­

ti quindi così suddivisi: perl'esercizio 2020 e 2021, la quotadi 1,5 milioni per l'Azienda FriuliCentrale, 660mila euro perl'Azienda Friuli Occidentale, 1,1milioni per la Giuliano­Isontina,

78mila euro al Burlo e 247milaeuro al Cro. Non da ultimo, i450mila euro che erano stati pre­visti per realizzare il Cap a Pal­manova saranno destinati al pa­vimento e all'impermeabilizza­zione dell'ex ospedale della cittàstellata.Su proposta di Riccardi, ieri la

Giunta ha anche aggiornato a22.544,83 euro (+112 euro) il valo­re dell'indicatore Isee per l'acces­so ai benefici di sostegno regio­nale a favore del genitore affida­tario del figlio minore, nei casi incui lo stesso non riceva, da partedel genitore obbligato, la quotadestinata al mantenimento.Su proposta dell'assessore al­

le Attività produttive, Sergio Bi­ni, la Giunta ha poi approvato ilcofinanziamento di due pro­grammi nazionali di ricerca,uno legato alla cantieristica euno al biomedicale. Essi genera­no investimenti per 1,2 milioni inregione tra finanziamenti pub­blici e privati e, in questo qua­dro, la Regione concorrerà co­prendo il 3% della spesa pubbli­ca. Il progetto della cantieristicaè legato a Fincantieri e compor­terà l'assunzione di personale al­tamente qualificato nell'areaprogettazione di Trieste; il pro­getto nel settore biomedicaleprodurrà l'occupazione di figurequali ingegneri, bioingegneri,biotecnologi, biologi, tecnici spe­cializzati.

Antonella Lanfrit

LA GIUNTAREGIONALEHA APPROVATOFINANZIAMENTIPER UN TOTALEDI 74 MILIONI

Data: 16.05.2020 Pag.: 26Size: 289 cm2 AVE: € 37281.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 21

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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 10.252.10.81 sfoglia.ilgazzettino.itRiccardi: tempestivinell'arginare il Covid`Il vicepresidente della Regione: più `Ma è polemica sui test nelle case anziani

tamponi della media italiana e presto Conficoni: a Pordenone meno test e tardiL'EMERGENZA IN CIFREPORDENONE "La nostra Regione ètra quelle che ha fatto più tampo­ni, in numero superiore alla me­dia nazionale. E siamo stati mol­to tempestivi nella decisione, an­cora prima che arrivassero indi­cazioni dal ministero, di fare i te­st alle persone asintomatiche.L'argine ha tenuto anche perquesto". Il vicepresidente dellaRegione Riccardo Riccardi, ieriin commissione consiliare, ha ri­vendicato alcune scelte che han­no consentito di contenere lapandemia in regione. Nella rela­zione è stato ricordato il primocluster Covid­19 di Remanzacco,nel quale dopo l'accertata positi­vità registrata il primo marzo,vennero testate, tracciate e moni­torate tutte le persone (143) sin­tomatiche e non, venute a contat­to stretto sia con il soggetto ini­zialmente positivo sia con i casidivenuti positivi in seguito. "Darilevare ­ ha sottolineato Riccar­di ­ che nessun altro caso positi­vo associato a questo focolaio siè verificato grazie all'interventotempestivo".

I NUMERIPer quel che riguarda i dati

complessivi della fase 1 suddivisiper territorio provinciale, i datisono i seguenti: Trieste 10.569persone sottoposte a tampone dicui 1.209 positive (11,4%), guariti414 (34,4%), decessi 166 (13,8%);Udine 23.313 persone sottopostea tampone di cui 924 positive(4,0%), guariti 781 (84,5%), deces­si 74 (8,0%); Pordenone 6.533persone sottoposte a tampone dicui 617 positive (9,3%), guariti

362 (58,7%), decessi 60 (9,7%);Gorizia 5.605 persone sottopo­ste a tampone di cui 185 positive(3,3%), guariti 124 (67,4%), deces­si 4 (2,2%). Sul fronte delle tera­pie intensive allestiti 102 postiletto con un indice di pazientipresi in cura dello 0,16 per100mila abitanti. Il quadro gene­rale dei ricoveri invece è del 9,1per 100mila abitanti. Nella suddi­visione per territorio provincia­le: Trieste 269 ricoveri, 44 perso­ne in terapia intensiva; Udine255 ricoveri, 28 in terapia inten­sivi; Pordenone 210 ricoveri, 34in terapia intensiva; Gorizia 54ricoveri, 26 in terapia intensiva.Sono stati ricoverati in terapia

NEL FRIULIOCCIDENTALEI RICOVERI SONOSTATI 210TRA QUESTI 34IN TERAPIA INTENSIVAintensiva anche 11 pazienti graviprovenienti da altre parti d'Ita­lia. "Una scelta ­ ha puntualizza­to Riccardi ­ di cui dobbiamo an­dare orgogliosi, anche perché fuassunta in uno dei momenti incui il contagio e le ospedalizza­zioni erano ai massimi livelli".Un altro tema al centro del focusè stato quello del numero di ospi­ti infettati nelle residenze protet­te per gli anziani distribuito nel­le tre Aziende: casi positivi instrutture dell'Asugi (Giulia­no­Isontina) 25,5%; Asfc (Friulicentrale) 19,2%; Asfo (Friuli Occi­dentale) 9,1%. Relativamente aitamponi fatti nelle case di riposo

il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5% mentre alivello nazionale è del 3,7%. In­centrando il discorso sul perso­nale del Servizio sanitario regio­nale risultato positivo, il dato al4 maggio è del 9% mentre quellonazionale è dell'11,5%. Sullo stes­so personale sono stati effettuati24.817 tamponi. Infine le spesecomplessive sostenute nel corsodell'emergenza e riportate nel re­soconto inviato al Capo diparti­mento nazionale della Protezio­ne civile nazionale e al Commis­sario straordinario ammontanoa 49,5 milioni.LE POLEMICHE

"La scansione temporale deitamponi attesta i ritardi che cisono stati nelle case di riposonon solo di Trieste, ma anche diPordenone". Lo affermato ieri ilconsigliere regionale del Pd, Ni­cola Conficoni. "Dei 1.271 testcomplessivamente eseguiti finoa oggi sui 1.878 ospiti e 1.621 di­pendenti delle strutture residen­ziali per anziani del Friuli Occi­dentale, solo 88 sono stati effet­tuati prima del 22 marzo quandol'emergenza era ormai entratanel vivo da alcune settimane.Nella Destra Tagliamento solo il15 per cento degli ospiti nellestrutture per anziani è stato te­stato contro una media regiona­le del 50 per cento". Il consiglie­re sanvitese (Cittadini) TizianoCentis esprime invece timori"per la riduzione delle Usca, leUnità territoriali anti­covid datre a due. Inoltre ­ sottolinea ­ èscandaloso che l'Asfo non abbiastabilito i tempi del ritorno delreparto Hospice a San Vito".

Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 372 cm2 AVE: € 47988.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 22

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Virus, le storieLa Fai è uscita dalla zona rossa`Al Girasole 15 operatori su 20 non potevano più lavorare `La pedagogista Dal Mas: "Costrette a non baciare

Ora il direttore Fedrigo può esultare: "Ce l'abbiamo fatta" i nostri figli per proteggerli dal contagio del Covid­19"TRA I DISABILIPORDENONE "Ce l'abbiamo fatta: fi­nalmente siamo usciti dall'emer­genza grazie ai nostri meravi­gliosi operatori, guidati dalla co­mandante Federica". Il post è diFabio Fedrigo, direttore di lungocorso della Cooperativa socialeFai. A reggere il timone sul maretempestoso nei due mesi di tene­bre, portando simbolicamente lanave fuori dalla tempesta, è statala 44enne pasianese FedericaDal Mas. Pedagogista clinica del­la onlus pordenonese, è anche laresponsabile della comunità al­loggio per disabili adulti Il Gira­sole di Orsago, che raccoglieospiti al di qua e al di là del confi­ne friulgiuliano. Proprio lì eranoesplose all'improvviso le critici­tà maggiori."La "bomba" era scoppiata a

metà marzo – racconta Dal Mas­, quando a due ospiti del Giraso­le era salita la temperatura a 37.5gradi. Subito era scattato il pianoper i sospetti casi di Covid­19: di­spositivi di protezione, sanifica­zione ambientale, isolamento. Ilgiorno successivo era toccato adaltri due. Poi la telefonata dellaDirezione sanitaria: "Sono positi­vi". Gelo, tamponi per tutti, com­preso il personale. Intanto altriragazzi hanno iniziato ad amma­larsi ed è stato isolato un interopiano: zona rossa interna. Sonoservite rapidità decisionale eoperatività da parte di tutta l'éq­uipe, senza mai tralasciare il sup­porto psicologico ed emotivoagli utenti con un sorriso, un ge­sto affettuoso, un abbraccio".Voi della Cooperativa Fai

operate sui fronti più comples­si del disagio sociale, con focussu disabili e malati mentali.Quali i nodi maggiori da affron­tare con persone che in realtànon si possono "controllare"?"Al Girasole vivono una venti­

NELLA STRUTTURADELLA COOPERATIVACHE SEGUEI DISABILIUN INTERO PIANOERA STATO ISOLATOna di persone con deficit intellet­tivo, spesso associato a comorbi­lità psichiatriche e disturbi delcomportamento. Persone media­mente giovani, alcune appenamaggiorenni, piene di energia,abituate a muoversi liberamen­te, a ricevere la visita dei proprifamiliari, ad avere una rete di re­lazioni sociali, a usufruire di unaserie di opportunità sul territo­rio. Fragili equilibri psico­emoti­vi che si reggono sulla certezzadi una quotidianità strutturatain maniera funzionale. Tutto ècambiato in poche ore: centridiurni chiusi, tirocini sospesi,stop ad attività e visite. Una con­vivenza da reinventare. Cercaredi avvicinare chi era in grado dicomprendere, filtrando adegua­tamente i messaggi dei media, èstata la nostra priorità. Una for­ma di rispetto prima ancora cheuna necessità tecnica, perchénessuno può vivere fuori daltempo".Che problemi hanno vissuto

i vostri operatori­educatorinel lavoro quotidiano?"Il gruppo è costituito in gran­

de maggioranza da donne, moltecon figli, alcunidei quali piccoli.Non dimenticheròmai quel sabato

mattina in cui horaggiunto la Co­munità, per comu­nicare l'esito deiprimi tamponi. Edera solo l'inizio.Occhi dentro agliocchi e lacrimeche rigavano leguance: il pensie­ro è stato per chi ciaspettava a casa,non per noi stesse.E poi la sensazio­ne che oltre la por­ta di quell'ufficio ilpericolo fosseovunque. Dobbia­mo essere forti, cisiamo dette, bardandoci con i di­spositivi di massima protezione.Tutta l'équipe ha garantito dispo­nibilità e impegno, nonostantel'esito dei test ci mettesse spalleal muro".Nel suo ruolo di responsabi­

le, qual è stato il momento peg­giore?"L'improvvisa perdita di oltre

metà degli operatori, colpiti dalvirus. Ma non c'è stato tempoper lo sconforto: il servizio ri­chiedeva una serie di azioni tem­pestive di riorganizzazione.Mentre dalla sede Fai a Pordeno­ne partivano appelli per la ricer­ca di personale, altri si ammala­vano. Su un organico di una ven­tina di persone, eravamo rimastiin 5".Avete cercato infermieri e

oss: chi si è presentato?"Figure sociosanitarie ed edu­

catori provenienti principalmen­te da Prata, Caneva, Pordenone,Cordenons, Sacile e Aviano maanche da San Stino e Ormelle. Lamaggior parte di loro arrivavada esperienze diverse dalla disa­bilità. Nell'accoglierli con grati­tudine, il nostro impegno mag­giore è stato quello di avvicinarliai particolari bisogni della situa­

Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 499 cm2 AVE: € 64371.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 23

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zione. Qualcuno dopo pochi tur­ni ha scelto di andarsene, altri sisono messi in gioco con buonavolontà e disponibilità. A loro vala nostra gratitudine".Ma con quale spirito si può

andare a lavorare sapendo chealla sera, tornando a casa, simette a rischio la propria fami­glia?"Il pericolo è concreto e la

paura c'è, dietro guanti e ma­scherine. Si è costretti a non ba­ciare i propri figli per protegger­li".Qualcuno vi ha sostenuto in

questa fa se critica?"Non ci è mai mancata un'effi­

cace rete di supporto tecnico esolidarietà territoriale. La pre­senza e l'impegno della nostra di­rezione, retta da Fabio Fedrigo, edi tutta la cooperativa, sono statisostanziali. Come il supporto del­la Direzione dei Servizi sociosa­nitari dell'Aulss2. Anche il terri­

torio si è rivelato attento e solida­le: amministratori pubblici, com­mercianti, cittadini. Ci chiedeva­no di resistere e ci ringraziava­no".Tutto questo dolore le ha in­

segnato qualcosa?"Ha messo ciascuno di noi di

fronte alle proprie umane fragili­tà, ma anche evidenziato la capa­cità di molti di saperle affronta­re, trovando la forza per rimane­re aderenti al piano di realtàquando tutto sembra sconnesso.Mi ha spinto a mantenermi luci­da nella consapevolezza delle re­sponsabilità etiche, misurando­mi quotidianamente con il sensodi ciò che è giusto fare e che vafatto con umanità. Spero che tut­ta questa incomprensibile soffe­renza possa almeno insegnarci ariconoscere negli occhi dell'altrole nostre stesse paure".C'è una singola immagine,

un atto o una frase che non di­

menticherà mai?"Rispondo semplicemente

con le parole di Luis Sepulveda ­sorride Federica ­: "Ammiro chiresiste, chi ha fatto del verbo re­sistere carne, sudore e sangue"".Così sia."TUTTO QUESTODOLORE CI HA DATOLA FORZADI RIMANERE"ATTACCATI"ALLA REALTÁ""È STATONECESSARIOCERCARE IN FRETTAINFERMIERI E OSSPER FORTUNASONO ARRIVATI"

Pier Paolo Simonato

Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 499 cm2 AVE: € 64371.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 24

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Test e tamponilaboratori privatiancora fermi al palo`Le strutture si sono attrezzate ma dalla Regione, unica

tra quelle del Nord Italia, non è ancora arrivato il via liberaUDINE Test sierologici: le struttu­re sanitarie private del FriuliVenezia Giulia restano al palo.Mentre da più parti s'invocauno screening a tappeto tantocon i tamponi, quanto con i te­st, proprio per questi ultimi laRegione ha fatto espresso dinie­go sull'effettuazione da partedelle strutture private. Eppurecresce il numero delle aziendeche li richiedono per i propri di­pendenti, migliaia di test cui ilsistema pubblico da solo diffi­cilmente può far fronte. Circa lapossibilità di eseguire i test daparte di strutture private famenzione anche il Garante del­la privacy, intervenuto con al­cune precisazioni: "I datori dilavoro possono offrire ai propridipendenti, anche sostenendo­ne in tutto o in parte i costi, l'ef­fettuazione di test sierologicipresso strutture sanitarie pub­bliche e private, ad esempio tra­mite la stipula o l'integrazionedi polizze sanitarie ovvero me­diante apposite convenzionicon le stesse".TUTTO FERMO IN REGIONEIn Fvg diverse strutture era­

no pronte per partire con i test,tutte stoppati prima di partire,tanto che molte aziende dellaregione si erano rivolte al Cen­tro di Medicina in Veneto per ri­chiedere i test sierologici. Qui,infatti, sono disponibili i testprodotti dall'azienda vincitricedel bando indetto dal Ministerodella Salute, per la fornitura deitest sugli anticorpi in Italia. Il

Centro è partito con i test neiprimi giorni di aprile, quandoancora le regioni non si eranoespresse in merito. "All'inizioabbiamo eseguito dei test an­che a Pordenone su lavoratoriche dovevano recarsi all'esterocon urgenza – spiegano dal Cen­tro di Medicina – poi le Regionisi sono espresse e dall'Aziendasanitaria di Pordenone ci è sta­to comunicato che non poteva­mo eseguire test in Fvg".Eppure le richieste erano tan­

te, "abbiamo dovuto scontenta­re tante aziende – dicono anco­ra – ci sono arrivate numeroserichieste da tutta la regione e daparte di aziende che contano200 o 300 dipendenti. Avevamocontattato anche la Salus diTrieste per una collaborazione,ma nulla di tutto questo si è po­tuto fare. Ci è dispiaciuto moltodire no, era un modo per anda­re incontro alle esigenze dei la­voratori".

no", oltre al Veneto e alla Ligu­ria hanno dato il via liberal'Emilia Romagna con appositopiano regionale e il Trentino,dove i laboratori sono stati pre­si d'assalto. Anche la Lombar­dia, che inizialmente aveva op­tato per il no, pochi giorni fa haaperto ai test privati per enti eaziende, purché si accollino an­che le spese per acquistare tam­poni per i casi che risultino po­sitivi al test. Anche il Piemonteha da poco aggiornato l'elencodei laboratori autorizzati. L'uni­

I LABORATORI SONOBEN DOTATIE LA RICHIESTADELLE AZIENDEE LAVORATORIPRIVATI È ALTAco in controtendenza in tutto ilNord Italia rimane il Friuli Ve­nezia Giulia, nonostante i priva­ti accreditati siano pronti. "Citroviamo in una situazione didifficoltà – afferma l'ammini­stratrice delegata di New Co­ram, Alessia Rampino, che èpure responsabile del laborato­rio di Friuli Coram – le aziendeci chiamano ogni giorno e an­che tanti cittadini privati. Alcu­ni lavoratori che devono spo­starsi all'estero hanno bisognodel tampone, ma non possiamofare nemmeno quelli. Comepossiamo aiutarli? Inoltre – ag­giunge – avevamo acquistatotutta la strumentazione, tutti iprivati sono pronti per partire enon si comprende il motivo rea­le di questa scelta da parte dellaRegione. Stiamo tenendo leaziende ferme, che manifesta­no tensione e nervosismo manoi non possiamo fare altro cheaspettare. È un peccato, perchécreando un percorso con lestrutture pubbliche possiamoanche fornire dati per capirequale sia la situazione a livelloepidemiologico: se siamo alli­neati, pubblico e privato, faccia­mo il bene della popolazione".

Lisa Zancaner

Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 311 cm2 AVE: € 40119.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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Gli esami della Croce Rossa attendono il via libera`La partenza

dell'indagine Istatslitta di alcuni giorniMONITORAGGIO NAZIONALEUDINE Non partirà lunedì in Friu­li la campagna di monitoraggiocon i test sierologici voluta dalGoverno per capire il reale im­patto che ha avuto il contagioda covid­19 sul nostro Paese. Inregione il campione individua­to dall'Istat, come ricorda Mile­na Cisilino, presidente del comi­tato regionale della Croce ros­sa, sarà di 7900 persone. "Lune­dì non partiremo né con le tele­fonate di contatto né con i pre­lievi, né noi in Friuli né nessunaaltra regione d'Italia. Stiamoaspettando la luce verde del mi­nistero per poter partire. Nonabbiamo ancora una data. Nondipende da noi, dipende dal mi­nistero. Siamo in attesa dellapartenza coordinata", spiegavaieri sera Cislino, dopo il tavolotecnico con i funzionari dellasanità regionale.TUTTO PRONTO"Non è un difetto di tempisti­

ca nostra, questo mi consola. InFvg siamo pronti. Anche ci di­cessero di partire domani, ce lapossiamo fare. Ma ci dev'essereun "via" unico a livello italiano.

Per questo siamo in attesa delcalendario ministeriale che do­vrà essere preceduto da unacampagna informativa gestitadal dicastero". La Croce rossaregionale sarà parte attiva

nell'operazione, sia al call cen­ter per contattare i cittadini chesaranno chiamati a fare l'esa­me, sia per i prelievi a domiciliodi chi non avesse la possibilitàdi andare di persona in una del­le 21 sedi individuate a livello re­gionale. "Saranno messi a di­sposizione dai 21 ai 25 operatoridi Croce rossa in Fvg, che lavo­reranno per l'equivalente di ot­to ore al giorno per minimo 12giorni per fare tutte le chiama­te. Da quando ci daranno il via,una volta ricevute tutte le infor­mazioni che ancora ci devonoarrivare, fra cui i nomi e i con­tatti delle persone del campio­ne che ancora non abbiamo, in­cominceremo a chiamare conuno scarto di due o tre giorni dianticipo sull'apertura degli ap­puntamenti, in modo che lagente possa organizzarsi primadi andare a fare il prelievo. Pro­cederemo ad oltranza fino alcompletamento del campione. Iprelievi poi saranno fatti nei 21ambulatori segnalati dalla sani­tà regionale che ci saranno co­municati con l'apertura del por­tale. I nostri operatori al call

center si occuperanno di dare leinformazioni, raccogliere gli ap­puntamenti e dare supporto.Ma la Cri Fvg collaborerà ancheal trasporto dei campioni, unavolta completata l'intera raccol­ta, dal laboratorio scelto dallaRegione all'archivio biologicodello Spallanzani, dove verran­no portati tutti quanti da tuttaItalia".TUTTO ALLO SPALLANZANIInfatti, quella sarà la destina­

zione finale, in una sede unicanazionale dopo che i campionisaranno stati raccolti, analizza­ti e processati.Ma come funzionerà? Gli ad­

detti della Cri, inizieranno ascorrere l'elenco di nomi sele­zionati, chiameranno le perso­ne interessate al telefono, le in­formeranno della possibilità disottoporsi al test sierologicoche individua la presenza deglianticorpi IgG e IgM. Se avrannosemaforo verde, allora, "i nostrioperatori si occuperanno an­che di compilare il questionariopredisposto dall'Istat sul porta­le, dove registreranno anche illuogo e il giorno dell'appunta­mento. Inoltre parteciperemoai prelievi del sangue a domici­lio delle persone che non posso­no spostarsi".Camilla De Mori

Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 244 cm2 AVE: € 31476.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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Dalla Città di Udine alla Friuli Coram

Riprende l'attività di case di cura e istituti privati` Mentre si attende la ripresa

dell'attività istituzionale daparte delle strutture delServizio sanitario regionale, iprivati sono già ripartiti. IlPoliclinico Città di Udine starichiamando i pazienti già inagenda prima del lock down eprogressivamente stannorientrando anche i dipendentiche erano stati messi in cassaintegrazione per la chiusuradelle attività, che avevariguardato circa 200lavoratori. L'attività è ripresacon tanto di piano di sicurezzada rispettare per utenti epersonale. A chiunque entriviene misurata la temperaturache deve essere inferiore a37,5° per accedere allestrutture; l'accesso èconsentito solo a pazienti conprenotazione e può avvenireesclusivamente 5 minuti primadell'appuntamento fissato; èobbligatorio mantenere ledistanze sociali di oltre 1 metroe gli utenti devono indossare lamascherina e utilizzare il geldisinfettante per le manipresente sul banchettoall'ingresso. L'accesso non èconsentito agliaccompagnatori. Quanto alreparto che il Policlinico aveva

CASA DI CURA La Città di Udine

destinato a marzo ai pazientino Covid provenientidall'ospedale Santa Maria dellaMisericordia, "rimane adisposizione per attività dimedicina – fanno sapere dalPoliclinico – con unampliamento fino a 40 postiletto per i pazienti smistatidalle diverse struttureospedaliere dell'Aziendasanitaria universitaria delFriuli centrale". Anche la FriuliCoram ha comunicato di averriaperto regolarmente tutte leattività, naturalmente nelrispetto delle misure dicontenimento Covid­19, e così

tutte le strutture privateconvenzionate e tutte con lostesso piano di sicurezzahanno riaperto agli utenti giàlo scorso 4 maggio. Ora mancalo sblocco delle strutturepubbliche; le aziende si stannoorganizzando ma dovrannofarlo sotto una regia unica,quella della Regione in mododa avere una riaperturauniforme su tutto il territorioregionale tanto per gli ospedaliquanto per i distretti sanitari.Anche se ogni azienda riapre leproprie agende in manieraautonoma, le prenotazionivengono fatte dai cittadini alcall center regionale che devesaper indirizzare gli utentiverso una struttura piuttostoche un'altra, secondoprogrammazioni già fissate ein base ai tempi d'attesa. Idirettori generali sono già allavoro, ma dalla Regione, perora, è arrivata la proposta di untavolo di governopolitico/tecnico percoordinare gruppi tematicicostituiti per sviluppare lelinee di intervento in diversicampi, tra cui la ripresa delleattività programmata.

Lisa Zancaner© RIPRODUZIONE RISERVATA

Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 242 cm2 AVE: € 31218.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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Il virus e la saluteSettantaquattromilioni investitinegli ospedalie loro tecnologie`La giunta regionale accelera il programma di innovazione

delle strutture sanitarie pubbliche in tutto il territorioL'INTERVENTO

TRIESTE La quota di finanziamentiper interventi edili impiantisticicorrisponde al totale del fabbiso­gno dichiarato in sede di Pro­gramma preliminare degli inve­stimenti per il 2020 per gli ade­guamenti alle norme antincendiocon alta priorità ed è interamentecoperta da fondi regionali, men­tre la quota per il rinnovo tecnolo­gico è proporzionale al fabbiso­gno dichiarato e finanziata intera­mente con fondi derivanti dal mu­tuo con Cassa depositi e prestiti.A questo che riusciranno a ri­spondere i 74,198 milioni di inve­stimenti per il sistema sanitarioregionale deliberati ieri dallaGiunta regionale su proposta

dell'assessore Riccardo Riccardi.

LE QUOTENello specifico, 27,142 milioni

sono destinati ad acquisire benimobili e tecnologici; 42,416 milio­ni risponderanno alle esigenze diadeguamento antincendio, men­tre 4,5 milioni serviranno a copri­re azioni non previste nel pro­gramma ed emergenti nel corsodell'anno. Altri 140mila euro sa­ranno destinati a due interventispecifici al Burlo a Trieste. "Sonorisorse che consentiranno di met­tere a norma e in sicurezza lestrutture e di rinnovarne il patri­monio tecnologico ­ ha spiegatoRiccardi ­ ma permetteranno an­che di immettere nel circuito eco­nomico risorse a favore delle no­

stre imprese che saranno chiama­te a realizzare gli interventi. Que­sti investimenti possono agevola­re la ripresa dell'economia e dareuna boccata d'ossigeno anche al­le nostre aziende". All'AziendaFriuli centrale sono destinati 15,8milioni per interventi edili e 9,6milioni per l'acquisizione di benimobili e tecnologici; all'AziendaFriuli Occidentale andranno 14,6e 10,4 milioni; all'Azienda Giulia­no Isontina 630mila e all'IrccsBurlo 568mila euro; all'Irccs Crosono destinati 5,494 milioni pergli interventi edili e 459mila europer i beni mobili. Nei 4.5 milioniprevisti per interventi non previ­sti dal programma ed emergentinel corso dell'anno è compreso

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l'importo di 880mila euro desti­nato all'area della ex Aas2 ma neviene rinviata l'assegnazione finoalla definizione del patrimonio dicompetenza della Azienda Giulia­na e di quella del Friuli Centrale. Irestanti 3,6 milioni, sono stati co­sì suddivisi: per l'esercizio 2020 e2021, la quota di 1,5 milioni perl'Azienda Friuli Centrale, 660mi­la euro per l'Azienda Friuli Occi­dentale, 1,1 milioni per la Giulia­no­Isontina, 78mila euro al Burloe 247mila euro al Cro. I 450milaeuro previsti per realizzare il Capa Palmanova saranno destinati alpavimento e impermeabilizzazio­

ne dell'ex ospedale della città stel­lata.

ISEE PER GENITORI AFFIDATARISu proposta di Riccardi, ieri la

Giunta ha anche aggiornato a22.544,83 centesimi (+112 euro) ilvalore dell'indicatore Isee perl'accesso ai benefici di sostegnoregionale a favore del genitore af­fidatario del figlio minore, nei ca­si in cui lo stesso non riceva, daparte del genitore obbligato, laquota destinata al mantenimen­to. Su proposta dell'assessore Ser­gio Bini, la Giunta ha poi approva­to il cofinanziamento di due pro­

grammi nazionali di ricerca, unolegato alla cantieristica e uno albiomedicale con investimenti per1,2 milioni di euro in regione trafinanziamenti pubblici e privati;in questo quadro, la Regione con­correrà coprendo il 3% della spe­sa pubblica. Il progetto della can­tieristica è legato a Fincantiericon l'assunzione di personale al­tamente qualificato nell'area pro­gettazione di Trieste; il progettonel settore biomedicale produrràl'occupazione di ingegneri, bioin­gegneri, biotecnologi, biologi, tec­nici specializzati.

Antonella Lanfrit

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SANITÀ LOCALE 29

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Anziani risultati positivi al Covid­19in 16 ospizi di Trieste e 9 nell'IsontinoL'elenco dei centri colpiti fornito per la prima volta dalla Regione. Ieri contagi in salita: + 14. Un nuovo decesso a PordenoneDiego D'Amelio / TRIESTE

L'Azienda sanitaria cercaun'alternativa alla nave ospe­dale e riprende le trattativecon due residenze per anzia­ni private che potrebbero ac­cogliere almeno parte degliospiti delle case di riposo trie­stine, mentre il vicepresiden­te Riccardo Riccardi utilizzauna nuova audizione in Con­siglio regionale per metterein campo un'operazione veri­tà sull'epidemia, dopo setti­mane di polemiche da partedi opposizioni e sindacati sul­la scarsa trasparenza dellagiunta Fedriga. E se Riccardisnocciola i numeri ed elencale strutture colpite, bisogne­rà attendere probabilmentemercoledì per sapere dal di­rettore generale dell'AsugiAntonio Poggiana quale sa­rà la soluzione adottata pergli anziani triestini dopo in­certezze che durano da oltreun mese.LE CASE COLPITE

La principale novità dell'au­dizione è la lista completadelle residenze dove è pene­trato il coronavirus. Nel ca­poluogo giuliano si tratta diAd Maiores, Antonella, Anto­nella 2, Brioni (Muggia), Ca­sa fiorita, Casa verde, Em­maus, Flora, Flora 3, Grego­retti, Hotel Fernetti, Itis, Ma­demar, Mater dei, Primula eSerena­Bartoli, con un mixdi strutture autonome e real­tà ubicate in normali condo­mini. Nell'Isontino si trattadelle goriziane Cisi, Meda­glia miracolosa, San Giusto,Villa verde, mentre nel restodella provincia i casi riguar­dano le gradesi Casa Serenae Sereni orizzonti, oltre a Ca­sa albergo (Monfalcone), Ro­sa mistica (Cormons) e Istitu­to padri trinitari (Medea).Pur davanti alle domande

dell'opposizione, il vicepresi­dente schiva il tema della na­ve ospedale: "Ne parlerà il di­rettore Poggiana nell'audi­zione di mercoledì. Aspettia­mo il perfezionarsi o menodi questa operazione: ci de­vono essere le ragioni certifi­cate di chi ha il compito di fa­re proposte. Io sono semprestato chiaro ed è noto cosapenso". Un riferimento allasostanziale bocciatura dell'i­dea, che pure la Regione ave­va fatto sua, ottenendo la co­pertura della spesa alla Pro­tezione civile, ma non con­cludendo poi l'accordo conla società Grandi navi veloci.L'Asugi lavora alle alterna­

tive e ieri Poggiana ha incon­trato i responsabili delle rsaMademar e Igea, sono pron­te a ospitare rispettivamentepazienti positivi e incerti.L'accordo con la Mademarera stato dato per chiuso unmese fa, ma le cose sono sta­te congelate e soltanto lune­dì si saprà se l'intesa andrà fi­nalmente in porto. Il fabbiso­gno indicato per i trasferi­menti era di trecento posti ele due rsa ne metteranno a di­sposizione metà: con la navescomparsa dai radar, l'Asugivaluta pure la possibilità diservirsi dei due nuovi pianidi Cattinara inizialmente de­stinati alle terapie intensive,ma guarda anche a due casedi riposo friulane, che richie­derebbero però non semplicispostamenti fuori città.FVG A BASSO RISCHIO

Se le case di riposo restano ilnervo scoperto a Trieste, Ric­cardi rimarca i risultati dellagestione complessiva a livel­lo regionale: "La fotografiadella fase 1 rappresenta ilFriuli Venezia Giulia comeuna delle regioni in cui l'im­

patto del contagio è stato trai più contenuti.Questo grazie anche alle

azioni intraprese, oltre cheal numero di tamponi proces­sati significativamente supe­riore alla media nazionale".Oggi per il ministero il Fvg èclassificabile fra i pochi terri­tori a basso rischio, unico frale regioni settentrionali.Il vicepresidente ricorda il

primo focolaio Covid­19 diRemanzacco, cui è seguito ilmonitoraggio di tutti i con­tatti avuti dal primo conta­giato: "Un intervento tempe­stivo che ha contribuito acontenere in modo significa­tivo la diffusione del corona­virus in regione", dove i costisanitari finora sostenuti am­montano a 49 milioni. Dopola fase acuta dell'emergen­za, il Fvg può ora entrare nel­la fase 2 con la tranquillitàche deriva dal quasi totalesvuotamento dei 102 postidi terapia intensiva, dove nel­le settimane scorse sono sta­ti anche accolti 11 pazientigravi provenienti da altri ter­ritori.L'esito complessivo è stato

Atteso per mercoledìil verdetto definitivosul possibile arrivodella nave ospedalericonosciuto anche da Pd eM5s, che però continuano aevidenziare la gravità dellasituazione triestina e gli altilivelli di contagio nelle casedi riposo e tra gli operatori.LE CRITICITÀ

Sul versante delle residenze,Riccardi sottolinea la presen­za di 9.745 ospiti su 10.900posti disponibili in regione.Le strutture colpite in Fvg so­no 36 su 170, con la maggio­

ranza concentrata a Trieste eGorizia (24). Nel capoluogoregionale si contano 3.800ospiti di cui 2.700 ormai sot­toposti a tampone: numeriimportanti in proporzioneagli abitanti, tanto più che laprovincia presenta una pol­verizzazione in ben 96 strut­ture, con una media di 44 po­sti letto contro i 90 degli ospi­zi friulani. Il conto dei deces­si nelle residenze per anzianisegna 78 persone venute amancare a Trieste, 54 a Udi­ne e 20 a Pordenone.Nel caso di Trieste si sono

registrati 400 contagi negliospizi (contro i 200 di Udinee 71 di Pordenone), pari al33% del totale della provin­cia, "ma nel resto d'Italia lamedia è del 58% e quindi at­tenzione a dire che Trieste èpeggio di altri luoghi", diceRiccardi, che ribadisce l'in­tenzione di una riforma delsistema, dopo un necessarioconfronto "per capire che ti­po di prestazioni vogliamogarantire, quali dimensioni,quali standard, quali compe­tenze, quali retribuzioni equali servizi esterni".Altro punto dolente è quel­

lo del personale contagiato.In Fvg si riscontrano finora276 operatori sanitari amma­lati di coronavirus, pari al9% dei positivi totali, di cui72 ormai guariti. Bisogna ag­giungere altri 291 dipenden­ti delle case di riposo (182 aTrieste e 19 a Gorizia), di cui182 guariti.LA GIORNATA

La giornata di ieri porta i con­tagiati a 3.175, con 14 nuovicasi: 1.341 a Trieste (+9),973 a Udine (+1), 662 a Por­denone (+3) e 199 a Gorizia(+1). Le persone attualmen­te positive al virus in FriuliVenezia Giulia sono 796, 27

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in meno della rilevazioneprecedente. Sono 3 i pazien­ti che si trovano in terapia in­tensiva, mentre quelli ricove­rati in altri reparti risultano80. I decessi salgono a 318:173 a Trieste, 73 a Udine, 67

a Pordenone (+1) e 5 a Gori­zia. I totalmente guariti inve­ce ammontano a 2.061(+40), i clinicamente guari­ti a 55 e le persone in isola­mento domiciliare sono658. ­

CORONAVIRUS IN FVG

LE CASE DI RIPOSO DOVE SI SONO VERIFICATI CASI DI CONTAGIO A TRIESTE E GORIZIA

Provincia di Trieste Provincia di Gorizia

Antonella Emmaus Villa verdeAntonella 2 Casa verde Medaglia miracolosaLa Primula Casa fiorita San GiustoHotel Fernetti Case Serena­Bartoli Rosa mistica (Cormons)Flora Gregoretti CisiFlora 3 Mater dei Istituto padri trinitari (Medea)Ad Maiores Mademar Casa albergo (Monfalcone)Itis Casa Serena (Grado)Brioni (Muggia) Sereni orizzonti (Grado)

I NUMERI DEL CONTAGIO IN REGIONE

Positivi da inizio epidemia Decessi 80 3Totale 3.175 (+14) Totale 318 (+1)Ricoverati In terapia

intensiva1.341 173Trieste Trieste

199 4Gorizia Gorizia 658 55In isolamento Guariti

Udine 973 Udine 73 domiciliare clinicamente

Pordenone Pordenone 67 (+1)662 2.061 (+40)Guariti negativi

Attualmente positivi al tampone796 (­27)

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Tra gli interventi finanziati messe in sicurezza e opere anti incendio nelle strutture delle AziendeRitoccata anche la soglia Isee per accedere ai benefici per i genitori affidatari di figli minorenni

Piano da 74 milioni di europer adeguamenti strutturalie dotazioni hi­tech in sanitàLE DELIBERE

Marco Ballico / TRIESTE

Il sistema sanitario regiona­le, sotto pressione da setti­mane per l'emergenza Co­vid iniziata a fine febbra­

io, trova supporto in una deli­bera di giunta, proposta dal vi­cepresidente della Regione eassessore alla Salute RiccardoRiccardi, che distribuisce 74,2milioni di euro.È il Programma di interventi

di investimento che compren­de, tra le voci, acquisto di benimobili e tecnologici (27,1 mi­lioni), messa a norma e ade­guamento antincendio (42,4milioni), azioni non previstedal Programma ed emergentinel corso dell'anno (4,5 milio­ni) e due interventi specifici alBurlo (installazione monta ca­richi e porta automatizzata)per 140mila euro."Risorse che consentiranno

di mettere a norma e in sicurez­za le strutture e di rinnovarneil patrimonio tecnologico – sot­tolinea Riccardi –, ma anche diimmettere nel circuito econo­mico fondi a favore delle no­stre imprese che saranno chia­mate a realizzare gli interven­ti. Questi investimenti posso­no agevolare la ripresa dell'e­conomia e dare una boccatad'ossigeno anche alle nostreaziende". Per quanto concer­ne la quota complessiva di69.558.655 euro, suddivisa ininterventi edili impiantistici(messa a norma e adeguamen­to antincendio) per42.416.505 euro e27.142.150 euro per l'acquisi­zione di beni mobili e tecnolo­gici, il riparto tra gli enti delSsr destina per le due voci

L'ospedale triestino di Cattinara

14.633.666,10 e10.475.629,70 all'Azienda sa­nitaria universitaria GiulianoIsontina (AsuGi), 630.000,00e 568.845,24 al Burlo. "La quo­ta per interventi edili impianti­stici corrisponde al totale delfabbisogno dichiarato in sededi Programma preliminare de­gli investimenti per gli adegua­menti alle norme antincendiocon alta priorità ed è intera­mente coperta da fondi regio­nali – precisa Riccardi –, men­tre la quota per il rinnovo tec­nologico è proposta in misuraproporzionale al fabbisognodichiarato ed è finanziata inte­ramente con fondi derivantidal mutuo con Cassa depositi eprestiti". Ci sono poi i 4,5 milio­ni per interventi non previstidal Programma ed emergentinel corso dell'anno che com­prendono 880.429,14 euro de­

stinati all'area della ex Aas2,ma con rinvio dell'attribuzio­ne fino alla definizione del pa­trimonio di competenza dellaAsugi e della AsuFc. Restano3,6 milioni, di cui 1.129.307euro andranno ad Asugi e78.386 euro al Burlo. Vieneinoltre riformata la program­mazione di 450.000 euro perl'Azienda per l'assistenza sani­taria n. 2 Bassa Friulana Isonti­na, prima destinata alla realiz­zazione del Cap a Palmanovae ora per il pavimento e l'imper­meabilizzazione dell'ex presi­dio ospedaliero della città stel­lata.In una seconda delibera a fir­

ma Riccardi, la giunta ha inol­tre aggiornato a 22.544,83 eu­ro (da 22.432,67) il valoredell'indicatore di situazioneeconomica equivalente (Isee)per l'accesso ai benefici di so­

stegno regionale a favore delgenitore affidatario del figliominore, nei casi in cui lo stessonon riceva, da parte del genito­re obbligato, le somme destina­te al mantenimento, come daarticolo 9 bis della Legge regio­nale 11 del 2006. La revisioneè avvenuta sulla base dell'indi­ce Istat di andamento dei prez­zi al consumo per le famiglie dioperai e impiegati (Foi) delloscorso mese di gennaio che haregistrato un incremento del­lo 0,5% rispetto all'indice del2019. Su proposta dell'assesso­re alle Attività produttive Ser­gio Bini, infine, la giunta inter­viene a sostegno di due accor­di nazionali di innovazioneche individuano nuove strate­gie di sviluppo per i compartidel biomedicale e della cantie­ristica. ­

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turriaco

Il Centro civico potenziacon il medico di famigliail proprio ruolo sanitario

Con l'apertura a inizio settima­na dell'ambulatorio del nuovomedico di medicina generale,Elisa Brozic, il Centro civico dipiazza Libertà a Turriaco po­tenzia il proprio ruolo di pun­to di riferimento sanitario e so­ciale per la comunità locale.Negli spazi adiacenti al muni­cipio opera l'infermiere di éq­uipe territoriale dell'Azienda

sanitaria, dotato per gli sposta­menti anche del mezzo dona­to dalla Bcc di Turriaco, cheha consentito di ampliare ilraggio d'azione del servizio.Anche nel 2019 l'ambulatorioè stato molto utilizzato nei148 giorni totali di apertura incui sono effettuati 926 prelie­vi, 2.238 prestazioni sanitarie(cioè medicazioni, iniezioni,monitoraggio della pressionee della glicemia, educazione

sanitaria), 1.319 contatti (perritiro referti, informazioni,consegna dei contenitori peresami) per un totale di 4.483presenze. Le visite domiciliarisono state in tutto 357. "Que­sto sistema di integrazione trasistema sanitario e sociale – ri­leva l'amministrazione comu­nale – si è rivelato ancora unavolta uno strumento utile a ga­rantire continuità assistenzia­le alle persone con problemidi salute".Il Centro civico è anche sede

di diverse attività per gli anzia­ni autosufficienti grazie al pro­getto "Domiciliarità innovati­va": si va dal gioco delle cartea iniziative più creative comeil corso di lana riciclata. I grup­pi ormai autonomi si sono atti­vati anche per realizzare degli

addobbi utilizzati in occasio­ne del solstizio d'estate, men­tre i manufatti in lana espostial mercatino di beneficenzanello stesso Centro civico in oc­casione della Festa dell'Imma­colata, l'8 dicembre, hannofruttato 320 euro donati in be­neficenza a realtà impegnatenel sociale. Si è aggiunta l'ini­ziativa del centro diurno delCisi di Turriaco per il recuperoe riciclo degli ombrelli in bor­sette e altri oggetti. La loroesposizione al mercatino alle­stito sempre lo scorso 8 dicem­bre ha permesso la raccolta diuna piccola somma destinataall'autofinanziamento del la­boratorio di cucito del Cen­tro.­

IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 16.05.2020 Pag.: 35Size: 130 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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il rapporto

In Fvg 670 infortuni da CovidSono l'1,8% di quelli italianidenunciati all'Inail al 4 maggioComplessivamente i casi sono 37 mila 352, di cui 129 con un esito mortaleLa categoria più esposta è quella degli infermieri; seguono gli Oss e i mediciElena Del Giudice / UDINE

I più recenti dati ufficialidell'Inail, aggiornati al 4maggio, contano oltre 37 mi­la "infortuni da Covid 19". Diquesti, l'1,8% denunciati inFriuli Venezia Giulia.A fronte dunque di un com­

plesso di 37.352 persone chehanno denunciato di avercontratto il virus a causa delloro lavoro, poco più di 670sono medici, sanitari, infer­mieri, operatori socio assi­stenziali della nostra regio­ne. Il dato è certamente sotto­stimato, e non solo perchémancano all'appello le segna­lazioni giunte dopo il 4 mag­gio, ma anche perché nontengono conto di alcune figu­re professionali che sicura­mente hanno contrattoSars­CoV­2 a causa del lorolavoro, ma non essendo lavo­ratori dipendenti non sonotenuti a segnalare la cosa all'I­nail. Parliamo dei medici dimedicina generale e dei pe­diatri di libera scelta che ope­rano nel servizio sanitario re­gionale, ma in regime di con­venzione e non da "dipen­denti".Chiarita la premessa, la

stragrande maggioranza dei37 mila contagiati dal coro­navirus opera direttamentenella sanità e nell'assistenza;percentuali molto modesteriguardano le attività di risto­razione, personale di segrete­ria, impiegati di segreteria eaffari generali: per queste ul­time categorie professionalila percentuale di casi denun­

ciati oscilla tra lo 0,3 el'1,7%.La categoria invece più

esposta è quella degli infer­mieri: il 33,4% delle denun­ce è stata avanzata da infer­miere donne; il 10,4% da in­fermieri maschi. Al secondoposto ci sono gli Oss, il 16,8%delle denunce presentate dadonne, il 3,9% da uomini; alterzo i medici, con il 5,7% del­le segnalazioni fatte da don­ne e il 6,7% da uomini.E ancora, sempre al 5 mag­

gio, sono salite a 129 le de­nunce di casi mortali da coro­navirus, nessuno in Friuli Ve­nezia Giulia. Di questi,l'82,2% ha riguardato perso­nale di sesso maschile, il re­stante 17,8% femminile. Lafascia d'età più esposta èquella che va dai 50 ai 64 an­ni, il 67,4% dei casi mortali;il 20,9% aveva più di 64 an­ni; il 10,1% tra i 35 e i 49 an­ni; l'1,6% tra i 18 e i 34 anni.Nel complesso dei casi di

infezione denunciati all'I­nail, le percentuali sono unpo' diverse. C'è una netta pre­valenza delle donne, il71,5% delle denunce riguar­da loro, mentre gli uomini so­no il 28,5% dei casi. La fasciad'età maggiormente interes­sata va dai 50 ai 64 anni, il43,1% delle denunce è statofatto da persone di questaetà; il 37,4% nella fascia tra35 e 49 anni; il 17,5% tra i 18e i 34; solo il 2% proviene dasoggetti con più di 64 anni.Nel raffronto con le altre re­

gioni, il Friuli Venezia Giuliaè, insieme alla Valle d'Aosta,il territorio con i dati miglioridel Nord. La Lombardia inter­cetta infatti il 34,2% delle de­nunce, che corrisponde a ol­tre 12 mila 700 casi. L'EmiliaRomagna il 10%, e quindipiù di 3 mila 700; il Venetol'8,9% delle denunce, circa 3mila 300; dal Piemonte arri­va il 14,9% dei contagi Covid19, quasi 5 mila 600. Infinela Valle d'Aosta si ferma allo0,5%, la Provincia di Bolza­no a 1,9%, quella di Trento a2,6%, il Fvg, come detto, èall'1,8%.­Rispetto al rapportodel 21 aprilei casi denunciatisono 8.971 in piùIn incremento ancheil numero dei decessiche sono passatida 98 a 129Sono le donnea essere le più colpite:è loro il 79,4%delle segnalazioni

I NUMERI

43,1%

34,2%

Zero

Data: 16.05.2020 Pag.: 5Size: 355 cm2 AVE: € 10650.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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"Lunedì inizierà la Fase 2con più tamponi e serviziper contenere il contagio"L'assessore Riccardi illustra le linee guida. Il costo dell'emergenza supera 49 milioni di euro"Va potenziato il sistema di sorveglianza sapendo che il nemico sarà la carenza dei reagenti"GIACOMINA PELLIZZARI

Iiù tamponi e servizi terri­toriali. La Regione sta or­ganizzando l'attività dicontact tracing per moni­

torare l'andamento del contagioda coronavirus sapendo che "ol­tre alla disponibilità dei dispositi­vi di protezione individuali, la ca­pacità di correre dietro al presun­to contagiato si chiama reagenti.Se non avremo questi due ele­menti, sarà complicare affronta­re la Fase 2". Il vicegovernatoredella Regione con delega alla Sa­lute, Riccardo Riccardi, ieri, ha il­lustrato in terza commissioneconsiliare le linee guida richiestedall'Unione europea. Sulla basedell'esperienza maturata nellagestione dell'emergenza costata49.541.780,23 euro, ora si pun­ta a contenere il contagio poten­ziando la presa in carico dei casisintomatici, la sorveglianza sani­taria, il monitoraggio e il traccia­mento dati. L'obiettivo è costrui­re una filiera ispirata al modelloRemanzacco. Otto gruppi di lavo­ro sono già operativi ed entro ve­nerdì i gruppi consiliari presente­ranno i loro contributi.LE NUOVE AZIONI

monitoraggio epidemiologico,riorganizzati i servizi ospedalierie territoriali, l'area socio­sanita­ria, il supporto alla popolazione,il contenimento dell'infezione,la ricerca scientifica, i rapporticon il mondo del lavoro e l'inno­vazione tecnologica. "Abbiamogià individuato i soggetti e i grup­pi che faranno parte di questo ta­volo: liberi professionisti, refe­renti dei Comuni, rappresentan­ti delle università, del mondo dellavoro, dei sindacati e dei distret­ti socio­sanitari". Detto questol'assessore ha elencato cosa ci la­scia la Fase 1, a iniziare dall'incer­

LE NUOVE AZIONI

Nella Fase 2 sarà potenziato ilmonitoraggio epidemiologico,riorganizzati i servizi ospedalierie territoriali, l'area socio­sanita­ria, il supporto alla popolazione,il contenimento dell'infezione,la ricerca scientifica, i rapporticon il mondo del lavoro e l'inno­vazione tecnologica. "Abbiamogià individuato i soggetti e i grup­pi che faranno parte di questo ta­volo: liberi professionisti, refe­renti dei Comuni, rappresentan­ti delle università, del mondo dellavoro, dei sindacati e dei distret­ti socio­sanitari". Detto questol'assessore ha elencato cosa ci la­scia la Fase 1, a iniziare dall'incer­

tezza sulla sostenibilità del no­stro contesto regionale e il ri­schio che tutto ciò che è stato rea­lizzato finora possa polverizzar­si, compromettendo gli sviluppifuturi. L'obiettivo da perseguirenon può che essere la riorganiz­zazione delle attività sanitarie,comprese le case di riposo, econo­miche e sociali. Riccardi ha riba­dito l'importanza del distanzia­mento sociale, delle norme igie­niche e dell'utilizzo delle masche­rine: "La fase di transizione deveessere guidata da principi di salu­te pubblica e considerazioni eco­nomiche e sociali del contesto.Tutto questo – ha aggiunto l'as­sessore – richiede una rispostaflessibile ed elastica che possa es­sere continuamente adattata sul­le basi della valutazione sistema­tica del rischio a livello naziona­le, regionale e locale".I DATI

In Friuli Venezia Giulia l'impattodel contagio è tra i più contenuti.Questo grazie alle azioni intra­prese e al numero di tamponi pro­cessati significativamente supe­riore alla media nazionale. Ric­cardi si è presentato in commis­sione con una relazione detta­gliatissima su quanto è stato fat­to dall'inizio della pandemia. Par­tendo dal cluster di Remanzac­co, dove dopo l'accertata positivi­tà registrata l'1 marzo, vennerotestate, tracciate e monitorate143 persone – "nessun altro casopositivo associato a questo foco­laio si è verificato grazie al tempe­stivo intervento del Dipartimen­to di prevenzione, contribuendoprobabilmente a contenere la dif­fusione del contagio da coronavi­rus in regione" – l'assessore ha ri­

cardi si è presentato in commis­sione con una relazione detta­gliatissima su quanto è stato fat­to dall'inizio della pandemia. Par­tendo dal cluster di Remanzac­co, dove dopo l'accertata positivi­tà registrata l'1 marzo, vennerotestate, tracciate e monitorate143 persone – "nessun altro casopositivo associato a questo foco­laio si è verificato grazie al tempe­stivo intervento del Dipartimen­to di prevenzione, contribuendoprobabilmente a contenere la dif­fusione del contagio da coronavi­rus in regione" – l'assessore ha ri­

cordato che in Fvg sono state sot­toposte a tampone 46.020 perso­ne. La percentuale dei ricoveri èpari al 9,1 per 100 mila abitanti.Dopo il Piemonte, la nostra è sta­ta la regione più solidale acco­gliendo nei reparti di terapie in­tensive 11 pazienti gravi prove­nienti da altre parti d'Italia. "Unascelta ­ ha puntualizzato Riccar­di ­ di cui dobbiamo andare orgo­gliosi, anche perché fu assunta inuno dei momenti in cui il conta­gio e le ospedalizzazioni erano aimassimi livelli". Anche per sgom­berare il campo dalle polemiche,l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residen­ze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area Giuliano­Isontina (Asu­gi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottopo­sti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nel­la provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) del­le 170 strutture presenti in regio­ne. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del perso­nale del Servizio sanitario regio­nale (Ssr), una percentuale infe­riore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambien­te lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al Sar­sCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso ­

Data: 16.05.2020 Pag.: 10,11Size: 839 cm2 AVE: € 25170.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residen­ze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area Giuliano­Isontina (Asu­gi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottopo­sti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nel­la provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) del­le 170 strutture presenti in regio­ne. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del perso­nale del Servizio sanitario regio­nale (Ssr), una percentuale infe­riore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambien­te lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al Sar­sCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso ­

l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residen­ze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area Giuliano­Isontina (Asu­gi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottopo­sti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nel­la provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) del­le 170 strutture presenti in regio­ne. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del perso­nale del Servizio sanitario regio­nale (Ssr), una percentuale infe­riore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambien­te lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al Sar­sCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso ­

l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residen­ze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area Giuliano­Isontina (Asu­gi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottopo­sti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nel­la provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) del­le 170 strutture presenti in regio­ne. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del perso­nale del Servizio sanitario regio­nale (Ssr), una percentuale infe­riore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambien­te lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al Sar­sCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso ­

I NUMERI

Persone Personesottoposte in terapiaPersoneTamponi

Guariti DecessiPROVINCIA a tampone intensivaricoverateeffettuati

38.635 23.313 255 28781 73positivi 1.628 924 positive il 27,6% il 3%Udine (84,5%) (7,9%)(4,3%) (4%) dei positivi dei positivi

11.416 6.533 210 34362 60Pordenone positivi 1.266 617 positive il 34% il 5,5%(58,7%) (9,7%)(11%) (9,3%) dei positivi dei positivi

7.960 5.605 54 26124 4Gorizia positivi 323 185 positive il 29,2% l'8,6% dei(67,4%) (2,2%)(4,1%) (3.3%) dei positivi positivi

19.157 10.569 269 44414 164Trieste positivi 2.365 1.209 positive il 22,2% dei il 3,6% dei(34,4%) (13.6%)(12,3%) (11,4%) positivi positivi

POSTI LETTO COVID ATTIVATI IN FVG

Terapia Sub Malattie Area Cure Area materno Postiintensiva intensiva infettive internistica intermedie infantile contumaciali

10229 74 181 83 10 76

pari a 8,4 per 100 CROMASIAmila abitanti

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PERSONE ACCOLTE

NELLE NOSTRE TERAPIE

INTENSIVE DA ALTRE

REGIONI

11

PERSONALE POSITIVO

NEL SISTEMA

SANITARIO REGIONALE

Asfo 52 (18,8%)

Asufc 59 (21,4%)

Asugi 161 (58,3%)

Burlo 3 (1,1%)

Cro 1 (0,4%)

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LAG ORNATA

Positivi sottoquota 800Un decessoa PordenoneLe persone attualmente po­sitive al coronavirus in Friu­li Venezia Giulia (secondoun dato che è equivalente al­la somma dei cittadini ospe­dalizzati, di quelli clinica­mente guariti e di coloroche sono costretti all'isola­mento domiciliare) sono796, esattamente 27 in me­

no rispetto alla giornata digiovedì.Sono inoltre 3 i pazienti

che si trovano in Terapia in­tensiva­ in aumento di un'u­nità rispetto a 24 ore prima­, quelli ricoverati in altri re­parti risultano essere 80 (ladifferenza rispetto al reportdi giovedì è dovuta a una ri­classificazione del dato e co­munque comporta una ridu­zione di 10 unità sul parzia­le di mercoledì), mentre idecessi salgono a 318 (unoin più di giovedì e a Pordeno­ne). Lo ha comunicato il vi­cegovernatore con delegaalia Salute e Protezione civi­le, Riccardo Riccardi, dalla

sede operativa di Palmano­va. Analizzando i dati com­plessivi, dall'inizio dell'epi­demia le persone risultatepositive al virus sono 3 mila175 (14 più della rilevazio­ne precedente) : mille 341 aTrieste (+9), 973 a Udine(+1), 662 a Pordenone(+3)el99aGorizia(+l).

I totalmente guariti inve­ce ammontano a 2 mila 61(40 più di ieri), idillicamen­te guariti a 55 ­ per un tota­le quindi di 2 mila 116 nonpiù positivi ­ e le persone inisolamento domiciliare so­no 658.1 deceduti sono 173a Trieste, 73 a Udine, 67 aPordenone e 5 a Gorizia. —

Data: 16.05.2020 Pag.: 10Size: 85 cm2 AVE: € 2550.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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Honsell ringraziaavete datorisposte di livello«Il lavoro illustrato dall'assessore Riccardi in terzaCommissione è stato dawero molto ampio. L'impe­gno suo e dei suoi collaboratori nonché l'etica del la­voro e della solidarietà dei lavoratori della sanità edei volontari della Protezione civile, unita al senso ci­vile della nostra regione, sono tali per cui non ho avu­to mai alcun dubbio sulla risposta di altissimo livellocon il quale questa emergenza epidemiologica vie­ne affrontata in Fvg. Esprimo quindi i miei compli­menti a tutti e l'incoraggiamento a continuare inquesto senso». Il plauso del consigliere regionale Fu­rio Honsell (Open Sinistra Fvg), ha spiazzato ancheRiccardi che non si aspettava di ricevere un apprez­zamento così sentito dai banchi dell'opposizione.Honsell, invece, ha reso merito a chi, negli ultimi me­si, ha lavorato giorno e notte per fronteggiare l'emer­genza sanitaria da SarsCoV2.Chiusa la parentesi ringraziamenti, Honsell ha ri­

cordato che c'è una sentita preoccupazione che le at­tività ordinarie socio­sanitarie messe profondamen­te in crisi dall'emergenza: «Ho raccolto diverse solle­citazioni di operatori preoccupati relativamenteall'attività ordinaria, anche di alcuni medici di baseche hanno avuto difficoltà per i ricoveri o visite spe­cialistiche dei loro pazienti e altre criticità». Honsellha sollecitato la ripresa dell'attività di prevenzioneper i carcerati, dei servizi di salute mentale e maggio­ri attenzioni per i lavoratori che operano nei negozidi elettronica e di cellulari, piuttosto che nelle farma­cie o nei supermercati. Persone che sono costante­mente a contatto con il pubblico.Simona Liguori (Cittadini), invece, ha sollecitato

maggiore attenzione perle persone Covid­19 positi­ve che sono a casa. Liguori ha chiesto «l'istituzionedelle Unità speciali di continuità assistenziale

(Usca), che dovrebbero essere il cuore della presa incarico dei pazienti in cura domiciliare, monitoriz­zando le loro condizioni cliniche». Vuole saperequante Usca operano sul territorio e quanti pazientihanno preso in carico e con quali protocolli. «Attra­verso le Usca ­ ha fatto notare Liguori ­ si possano in­tercettare in tempo i malati domiciliari che l'infezio­ne può fare precipitare alla "fame d'aria"».Il consigliere del Pd, Nicola Conficoni, è tornato,

infine sulle case di riposo chiedendo al Fvg che, «co­me il vicino Veneto, renda noto il numero di ospiti edipendenti positivi in ogni residenza». Ieri Riccardiha fornito molti dati e annunciato una partecipazio­ne strutturata delle Aziende per i servizi alla perso­na (Asp) ai lavori della task force dell'Azienda sanita­ria di riferimento, per la gestione dell'emergenzanelle strutture protette. «L'annunciato ingresso di ta­skforce mediche nelle strutture ­riconosce Confico­ni ­ è positivo perché consentirà di curare più effica­cemente i malati». Conficoni è poi tornato sui tampo­ni: «Pur avendo eseguito più tamponi prò capite ri­spetto ad altre regioni, il Fvg sta affrontando l'emer­genza al di sotto delle sue potenzialità e con dispari­tà territoriali. Bisogna aumentare la capacità di ri­sposta renderla più adeguata alle necessità provin­ciali». Anche Mariagrazia Santoro (Pd) si aspettava«misure più dettagliate soprattutto per la Fase 2.Quali siano i protocolli per le fabbriche, le scuole, idipendenti pubblici. Si sta facendo un lavoro checonsegneremo all'Unione europea basato solo suprincipi che ci trovano d'accordo ma diverso è comesaranno declinati». Ilaria Dal Zovo (M5S), infine, siè chiesta se non si sia un po' fuori tema rispetto a ciòche l'Ue ci ha chiesto e si aspetta come contributo. —

Data: 16.05.2020 Pag.: 11Size: 211 cm2 AVE: € 6330.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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l'investimento

Impianti e attrezzatureoltre 74 milionialle Aziende sanitarieLa Regione finanzia la messa a norma delle sediLa risposta alle necessità e all'economia colpita dal virusAttrezzature e nuovi im­pianti: le strutture sanita­rie si rinnovano. Nei pros­simi tre anni, la Regioneinvestirà oltre 74 milionidi euro (74.198.655) perrendere più efficienti cli­niche e ospedali. Questala cifra delibera, ieri, dal­la giunta Fedriga. Il finan­ziamento fa parte del Pro­gramma preliminare de­gli investimenti (Ppi) edè vincolato per l'acquisi­zione di beni mobili e tec­nologici (27.142.150 eu­ro), per la messa a normae l'adeguamento antin­cendio (42.416.505,68euro), per altre azioni dacompletare nel corsodell'anno (4.500.000 eu­ro) alle quali vanno ag­giunti ulteriori 140 milaeuro per l'installazionedel monta carichi com­presa la porta automatiz­zati nella sede dell'IrccsBurlo Garofolo."Si tratta di risorse che

consentiranno di mette­re a norma e in sicurezzale strutture e di rinnovar­ne il patrimonio tecnolo­gico – ha spiegato l'asses­sore alla Salute, Riccar­

do Riccardi –. Permette­ranno anche di immette­re nel circuito economi­co risorse a favore dellenostre imprese che saran­no chiamate a realizzaregli interventi. Questi in­vestimenti possono age­volare la ripresa dell'eco­nomia e dare una bocca­ta d'ossigeno anche allenostre aziende".Agli interventi edili e

impiantistici, tra questila messa a norma e gliadeguamenti antincen­dio, sono stati destinati69.558.655,68 euro:42.416.505,68 ai quali siaggiungono altri27.142.150 euro per l'ac­quisizione di nuove tec­nologie. Ogni Azienda sa­nitaria riceverà una quo­ta: 15.808.508,58 e9.670.185,75 sono statidestinati all'Azienda sani­taria universitaria FriuliCentrale (AsuFc),5.850.000 e5.967.881,86 all'Azien­da sanitaria Friuli Occi­dentale (AsFo),14.633.666,10 e10.475.629,70 all'Azien­da sanitaria universitaria

Giuliano Isontina (Asu­Gi), 630.000 e568.845,24 all'Irccs Bur­lo Garofolo, mentre5.494.331 e 459.607,45vanno al Cro di Aviano."La quota per interven­

ti edili impiantistici corri­sponde al fabbisogno pergli adeguamenti alle nor­me antincendio con altapriorità ed è interamentecoperta da fondi regiona­li – ha precisato Riccardi–, mentre la quota per ilrinnovo tecnologico è sta­ta proposta in misura pro­porzionale al fabbisognodichiarato ed è finanzia­ta da mutui accesi conCassa depositi e prestiti".Va specificato che ne­

gli oltre 74 milioni pro­grammati, 4.5 milioni sa­ranno spesi per realizzareinterventi non previstidal programma perché ilfabbisogno è emersonell'anno in corso. Di que­sti 880.429,14 euro sonodestinati all'area dell'exAas2 ma l'assegnazione èstata rinviata in attesa del­la definizione del patrimo­nio di competenza della

AsuGi e della AsuFc. Il ri­parto tra gli enti del Siste­ma sanitario regionale sibasa su 3.619.570,86 eu­ro così suddivisi:1.503.799,80 euro all'A­zienda sanitaria universi­taria Friuli Centrale per il2020 e il prossimo anno,660.620,30 euro all'A­zienda sanitaria Friuli Oc­cidentale, 1.129.307,80euro all'Azienda sanitariauniversitaria GiulianoIsontina, 78.386,64 euroall'Irccs Burlo Garofolo, e247.456,32 Irccs Cro. Èstata inoltre riformata laprogrammazione dellaquota pari a 450 mila eu­ro assegnata all'Aziendaper l'assistenza sanitarian. 2 Bassa Friulana Isonti­na, prima destinata allarealizzazione del Cap aPalmanova e ora per il pa­vimento e l'impermeabi­lizzazione dell'ex presi­dio ospedaliero di Palma­nova. ­Così si rinnovail patrimoniotecnologicoanche degli ospedali

Data: 16.05.2020 Pag.: 11Size: 270 cm2 AVE: € 8100.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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