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Sabato 16 maggio 2020
SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 16/05/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE INTERVENTI EDILI E NUOVE TECNOLOGIE AGLI OSPEDALI PORDENONESI 25 MILIONI SANITÀ LOCALE2 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE RICCARDI: TEMPESTIVI NELL'ARGINARE IL COVID SANITÀ LOCALE3 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE LA FAI È USCITA DALLA ZONA ROSSA SANITÀ LOCALE4 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE TEST E TAMPONI LABORATORI PRIVATI ANCORA FERMI AL PALO SANITÀ LOCALE5 16/05/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE GLI ESAMI DELLA CROCE ROSSA ATTENDONO IL VIA LIBERA SANITÀ LOCALE6 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE RIPRENDE L'ATTIVITÀ DI CASE DI CURA E ISTITUTI PRIVATI SANITÀ LOCALE7 16/05/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE SETTANTAQUATTRO MILIONI INVESTITI NEGLI OSPEDALI E LORO TECNOLOGIE SANITÀ LOCALE8 16/05/2020 8 IL PICCOLO ED. GORIZIA ANZIANI RISULTATI POSITIVI AL COVID-19 IN 16 OSPIZI DI TRIESTE E 9 NELL'ISONTINO SANITÀ LOCALE
9 16/05/2020 9 IL PICCOLO ED. GORIZIA PIANO DA 74 MILIONI DI EURO PER ADEGUAMENTI STRUTTURALI E DOTAZIONI HI-TECH INSANITÀ SANITÀ LOCALE
10 16/05/2020 35 IL PICCOLO ED. GORIZIA IL CENTRO CIVICO POTENZIA CON IL MEDICO DI FAMIGLIA IL PROPRIO RUOLO SANITARIO SANITÀ LOCALE
11 16/05/2020 5 MESSAGGERO VENETO IN FVG 670 INFORTUNI DA COVID SONO L'1,8% DI QUELLI ITALIANI DENUNCIATI ALL'INAIL AL 4MAGGIO SANITÀ LOCALE
12 16/05/2020 10,... MESSAGGERO VENETO "LUNEDÌ INIZIERÀ LA FASE 2 CON PIÙ TAMPONI E SERVIZI PER CONTENERE IL CONTAGIO" SANITÀ LOCALE13 16/05/2020 10 MESSAGGERO VENETO POSITIVI SOTTO QUOTA 800 UN SUCCESSO A PORDENONE SANITÀ LOCALE14 16/05/2020 11 MESSAGGERO VENETO HONSELL RINGRAZIA: AVETE DATO RISPOSTE DI LIVELLO SANITÀ LOCALE15 16/05/2020 11 MESSAGGERO VENETO IMPIANTI E ATTREZZATURE OLTRE 74 MILIONI ALLE AZIENDE SANITARIE SANITÀ LOCALE
Interventi edili e nuove tecnologieAgli ospedali pordenonesi 25 milioniIN GIUNTA REGIONALEPORDENONE La quota di finanziamenti per interventi edili impiantistici corrisponde al totaledel fabbisogno dichiarato in sede di Programma preliminaredegli investimenti per il 2020 pergli adeguamenti alle norme antincendio con alta priorità ed èinteramente coperta da fondi regionali, mentre la quota per ilrinnovo tecnologico è proporzionale al fabbisogno dichiarato edè finanziata interamente confondi derivanti dal mutuo conCassa depositi e prestiti.È a questo che riusciranno a ri
spondere i 74,198 milioni di investimenti per il Sistema sanitarioregionale deliberati ieri dallaGiunta regionale su propostadell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi. Nello specifico,27,142 milioni sono destinati adacquisire beni mobili e tecnologici; 42,416 milioni risponderannoalle esigenze di adeguamento antincendio, mentre 4,5 milioniserviranno a coprire azioni nonpreviste nel programma edemergenti nel corso dell'anno.Ulteriori 140mila euro sarannodestinati a due interventi specifici sull'edificio del Burlo a Trieste."Sono risorse che consenti
ranno di mettere a norma e in sicurezza le strutture e di rinnovarne il patrimonio tecnologico
ha spiegato Riccardi ; ma permetteranno anche di immetterenel circuito economico risorse afavore delle nostre imprese chesaranno chiamate a realizzaregli interventi. Questi investimenti possono agevolare la ripresadell'economia e dare una boccata d'ossigeno anche alle nostreaziende".All'Azienda Friuli centrale so
no destinati 15,8 milioni per interventi edili e 9,6 milioni perl'acquisizione di beni mobili etecnologici; all'Azienda FriuliOccidentale andranno rispettivamente 14,6 e 10,4 milioni;all'Azienda Giuliano Isontina630mila e all'Irccs Burlo 568mila euro; all'Irccs Cro sono destinati 5,494 milioni per gli intera9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883
venti edili e 459mila euro per ibeni mobili. Nei 4,5 milioni previsti per interventi non previstidal programma ed emergentinel corso dell'anno è compresol'importo di 880mila euro destinato all'area della ex Aas2 ma neviene rinviata l'assegnazione fino alla definizione del patrimonio di competenza della AziendaGiuliana e di quella del FriuliCentrale.I restanti 3,6 milioni, sono sta
ti quindi così suddivisi: perl'esercizio 2020 e 2021, la quotadi 1,5 milioni per l'Azienda FriuliCentrale, 660mila euro perl'Azienda Friuli Occidentale, 1,1milioni per la GiulianoIsontina,
78mila euro al Burlo e 247milaeuro al Cro. Non da ultimo, i450mila euro che erano stati previsti per realizzare il Cap a Palmanova saranno destinati al pavimento e all'impermeabilizzazione dell'ex ospedale della cittàstellata.Su proposta di Riccardi, ieri la
Giunta ha anche aggiornato a22.544,83 euro (+112 euro) il valore dell'indicatore Isee per l'accesso ai benefici di sostegno regionale a favore del genitore affidatario del figlio minore, nei casi incui lo stesso non riceva, da partedel genitore obbligato, la quotadestinata al mantenimento.Su proposta dell'assessore al
le Attività produttive, Sergio Bini, la Giunta ha poi approvato ilcofinanziamento di due programmi nazionali di ricerca,uno legato alla cantieristica euno al biomedicale. Essi generano investimenti per 1,2 milioni inregione tra finanziamenti pubblici e privati e, in questo quadro, la Regione concorrerà coprendo il 3% della spesa pubblica. Il progetto della cantieristicaè legato a Fincantieri e comporterà l'assunzione di personale altamente qualificato nell'areaprogettazione di Trieste; il progetto nel settore biomedicaleprodurrà l'occupazione di figurequali ingegneri, bioingegneri,biotecnologi, biologi, tecnici specializzati.
Antonella Lanfrit
LA GIUNTAREGIONALEHA APPROVATOFINANZIAMENTIPER UN TOTALEDI 74 MILIONI
Data: 16.05.2020 Pag.: 26Size: 289 cm2 AVE: € 37281.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 10.252.10.81 sfoglia.ilgazzettino.itRiccardi: tempestivinell'arginare il Covid`Il vicepresidente della Regione: più `Ma è polemica sui test nelle case anziani
tamponi della media italiana e presto Conficoni: a Pordenone meno test e tardiL'EMERGENZA IN CIFREPORDENONE "La nostra Regione ètra quelle che ha fatto più tamponi, in numero superiore alla media nazionale. E siamo stati molto tempestivi nella decisione, ancora prima che arrivassero indicazioni dal ministero, di fare i test alle persone asintomatiche.L'argine ha tenuto anche perquesto". Il vicepresidente dellaRegione Riccardo Riccardi, ieriin commissione consiliare, ha rivendicato alcune scelte che hanno consentito di contenere lapandemia in regione. Nella relazione è stato ricordato il primocluster Covid19 di Remanzacco,nel quale dopo l'accertata positività registrata il primo marzo,vennero testate, tracciate e monitorate tutte le persone (143) sintomatiche e non, venute a contatto stretto sia con il soggetto inizialmente positivo sia con i casidivenuti positivi in seguito. "Darilevare ha sottolineato Riccardi che nessun altro caso positivo associato a questo focolaio siè verificato grazie all'interventotempestivo".
I NUMERIPer quel che riguarda i dati
complessivi della fase 1 suddivisiper territorio provinciale, i datisono i seguenti: Trieste 10.569persone sottoposte a tampone dicui 1.209 positive (11,4%), guariti414 (34,4%), decessi 166 (13,8%);Udine 23.313 persone sottopostea tampone di cui 924 positive(4,0%), guariti 781 (84,5%), decessi 74 (8,0%); Pordenone 6.533persone sottoposte a tampone dicui 617 positive (9,3%), guariti
362 (58,7%), decessi 60 (9,7%);Gorizia 5.605 persone sottoposte a tampone di cui 185 positive(3,3%), guariti 124 (67,4%), decessi 4 (2,2%). Sul fronte delle terapie intensive allestiti 102 postiletto con un indice di pazientipresi in cura dello 0,16 per100mila abitanti. Il quadro generale dei ricoveri invece è del 9,1per 100mila abitanti. Nella suddivisione per territorio provinciale: Trieste 269 ricoveri, 44 persone in terapia intensiva; Udine255 ricoveri, 28 in terapia intensivi; Pordenone 210 ricoveri, 34in terapia intensiva; Gorizia 54ricoveri, 26 in terapia intensiva.Sono stati ricoverati in terapia
NEL FRIULIOCCIDENTALEI RICOVERI SONOSTATI 210TRA QUESTI 34IN TERAPIA INTENSIVAintensiva anche 11 pazienti graviprovenienti da altre parti d'Italia. "Una scelta ha puntualizzato Riccardi di cui dobbiamo andare orgogliosi, anche perché fuassunta in uno dei momenti incui il contagio e le ospedalizzazioni erano ai massimi livelli".Un altro tema al centro del focusè stato quello del numero di ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani distribuito nelle tre Aziende: casi positivi instrutture dell'Asugi (GiulianoIsontina) 25,5%; Asfc (Friulicentrale) 19,2%; Asfo (Friuli Occidentale) 9,1%. Relativamente aitamponi fatti nelle case di riposo
il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5% mentre alivello nazionale è del 3,7%. Incentrando il discorso sul personale del Servizio sanitario regionale risultato positivo, il dato al4 maggio è del 9% mentre quellonazionale è dell'11,5%. Sullo stesso personale sono stati effettuati24.817 tamponi. Infine le spesecomplessive sostenute nel corsodell'emergenza e riportate nel resoconto inviato al Capo dipartimento nazionale della Protezione civile nazionale e al Commissario straordinario ammontanoa 49,5 milioni.LE POLEMICHE
"La scansione temporale deitamponi attesta i ritardi che cisono stati nelle case di riposonon solo di Trieste, ma anche diPordenone". Lo affermato ieri ilconsigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni. "Dei 1.271 testcomplessivamente eseguiti finoa oggi sui 1.878 ospiti e 1.621 dipendenti delle strutture residenziali per anziani del Friuli Occidentale, solo 88 sono stati effettuati prima del 22 marzo quandol'emergenza era ormai entratanel vivo da alcune settimane.Nella Destra Tagliamento solo il15 per cento degli ospiti nellestrutture per anziani è stato testato contro una media regionale del 50 per cento". Il consigliere sanvitese (Cittadini) TizianoCentis esprime invece timori"per la riduzione delle Usca, leUnità territoriali anticovid datre a due. Inoltre sottolinea èscandaloso che l'Asfo non abbiastabilito i tempi del ritorno delreparto Hospice a San Vito".
Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 372 cm2 AVE: € 47988.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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Virus, le storieLa Fai è uscita dalla zona rossa`Al Girasole 15 operatori su 20 non potevano più lavorare `La pedagogista Dal Mas: "Costrette a non baciare
Ora il direttore Fedrigo può esultare: "Ce l'abbiamo fatta" i nostri figli per proteggerli dal contagio del Covid19"TRA I DISABILIPORDENONE "Ce l'abbiamo fatta: finalmente siamo usciti dall'emergenza grazie ai nostri meravigliosi operatori, guidati dalla comandante Federica". Il post è diFabio Fedrigo, direttore di lungocorso della Cooperativa socialeFai. A reggere il timone sul maretempestoso nei due mesi di tenebre, portando simbolicamente lanave fuori dalla tempesta, è statala 44enne pasianese FedericaDal Mas. Pedagogista clinica della onlus pordenonese, è anche laresponsabile della comunità alloggio per disabili adulti Il Girasole di Orsago, che raccoglieospiti al di qua e al di là del confine friulgiuliano. Proprio lì eranoesplose all'improvviso le criticità maggiori."La "bomba" era scoppiata a
metà marzo – racconta Dal Mas, quando a due ospiti del Girasole era salita la temperatura a 37.5gradi. Subito era scattato il pianoper i sospetti casi di Covid19: dispositivi di protezione, sanificazione ambientale, isolamento. Ilgiorno successivo era toccato adaltri due. Poi la telefonata dellaDirezione sanitaria: "Sono positivi". Gelo, tamponi per tutti, compreso il personale. Intanto altriragazzi hanno iniziato ad ammalarsi ed è stato isolato un interopiano: zona rossa interna. Sonoservite rapidità decisionale eoperatività da parte di tutta l'équipe, senza mai tralasciare il supporto psicologico ed emotivoagli utenti con un sorriso, un gesto affettuoso, un abbraccio".Voi della Cooperativa Fai
operate sui fronti più complessi del disagio sociale, con focussu disabili e malati mentali.Quali i nodi maggiori da affrontare con persone che in realtànon si possono "controllare"?"Al Girasole vivono una venti
NELLA STRUTTURADELLA COOPERATIVACHE SEGUEI DISABILIUN INTERO PIANOERA STATO ISOLATOna di persone con deficit intellettivo, spesso associato a comorbilità psichiatriche e disturbi delcomportamento. Persone mediamente giovani, alcune appenamaggiorenni, piene di energia,abituate a muoversi liberamente, a ricevere la visita dei proprifamiliari, ad avere una rete di relazioni sociali, a usufruire di unaserie di opportunità sul territorio. Fragili equilibri psicoemotivi che si reggono sulla certezzadi una quotidianità strutturatain maniera funzionale. Tutto ècambiato in poche ore: centridiurni chiusi, tirocini sospesi,stop ad attività e visite. Una convivenza da reinventare. Cercaredi avvicinare chi era in grado dicomprendere, filtrando adeguatamente i messaggi dei media, èstata la nostra priorità. Una forma di rispetto prima ancora cheuna necessità tecnica, perchénessuno può vivere fuori daltempo".Che problemi hanno vissuto
i vostri operatorieducatorinel lavoro quotidiano?"Il gruppo è costituito in gran
de maggioranza da donne, moltecon figli, alcunidei quali piccoli.Non dimenticheròmai quel sabato
mattina in cui horaggiunto la Comunità, per comunicare l'esito deiprimi tamponi. Edera solo l'inizio.Occhi dentro agliocchi e lacrimeche rigavano leguance: il pensiero è stato per chi ciaspettava a casa,non per noi stesse.E poi la sensazione che oltre la porta di quell'ufficio ilpericolo fosseovunque. Dobbiamo essere forti, cisiamo dette, bardandoci con i dispositivi di massima protezione.Tutta l'équipe ha garantito disponibilità e impegno, nonostantel'esito dei test ci mettesse spalleal muro".Nel suo ruolo di responsabi
le, qual è stato il momento peggiore?"L'improvvisa perdita di oltre
metà degli operatori, colpiti dalvirus. Ma non c'è stato tempoper lo sconforto: il servizio richiedeva una serie di azioni tempestive di riorganizzazione.Mentre dalla sede Fai a Pordenone partivano appelli per la ricerca di personale, altri si ammalavano. Su un organico di una ventina di persone, eravamo rimastiin 5".Avete cercato infermieri e
oss: chi si è presentato?"Figure sociosanitarie ed edu
catori provenienti principalmente da Prata, Caneva, Pordenone,Cordenons, Sacile e Aviano maanche da San Stino e Ormelle. Lamaggior parte di loro arrivavada esperienze diverse dalla disabilità. Nell'accoglierli con gratitudine, il nostro impegno maggiore è stato quello di avvicinarliai particolari bisogni della situa
Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 499 cm2 AVE: € 64371.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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zione. Qualcuno dopo pochi turni ha scelto di andarsene, altri sisono messi in gioco con buonavolontà e disponibilità. A loro vala nostra gratitudine".Ma con quale spirito si può
andare a lavorare sapendo chealla sera, tornando a casa, simette a rischio la propria famiglia?"Il pericolo è concreto e la
paura c'è, dietro guanti e mascherine. Si è costretti a non baciare i propri figli per proteggerli".Qualcuno vi ha sostenuto in
questa fa se critica?"Non ci è mai mancata un'effi
cace rete di supporto tecnico esolidarietà territoriale. La presenza e l'impegno della nostra direzione, retta da Fabio Fedrigo, edi tutta la cooperativa, sono statisostanziali. Come il supporto della Direzione dei Servizi sociosanitari dell'Aulss2. Anche il terri
torio si è rivelato attento e solidale: amministratori pubblici, commercianti, cittadini. Ci chiedevano di resistere e ci ringraziavano".Tutto questo dolore le ha in
segnato qualcosa?"Ha messo ciascuno di noi di
fronte alle proprie umane fragilità, ma anche evidenziato la capacità di molti di saperle affrontare, trovando la forza per rimanere aderenti al piano di realtàquando tutto sembra sconnesso.Mi ha spinto a mantenermi lucida nella consapevolezza delle responsabilità etiche, misurandomi quotidianamente con il sensodi ciò che è giusto fare e che vafatto con umanità. Spero che tutta questa incomprensibile sofferenza possa almeno insegnarci ariconoscere negli occhi dell'altrole nostre stesse paure".C'è una singola immagine,
un atto o una frase che non di
menticherà mai?"Rispondo semplicemente
con le parole di Luis Sepulveda sorride Federica : "Ammiro chiresiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore e sangue"".Così sia."TUTTO QUESTODOLORE CI HA DATOLA FORZADI RIMANERE"ATTACCATI"ALLA REALTÁ""È STATONECESSARIOCERCARE IN FRETTAINFERMIERI E OSSPER FORTUNASONO ARRIVATI"
Pier Paolo Simonato
Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 499 cm2 AVE: € 64371.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 24
Test e tamponilaboratori privatiancora fermi al palo`Le strutture si sono attrezzate ma dalla Regione, unica
tra quelle del Nord Italia, non è ancora arrivato il via liberaUDINE Test sierologici: le strutture sanitarie private del FriuliVenezia Giulia restano al palo.Mentre da più parti s'invocauno screening a tappeto tantocon i tamponi, quanto con i test, proprio per questi ultimi laRegione ha fatto espresso diniego sull'effettuazione da partedelle strutture private. Eppurecresce il numero delle aziendeche li richiedono per i propri dipendenti, migliaia di test cui ilsistema pubblico da solo difficilmente può far fronte. Circa lapossibilità di eseguire i test daparte di strutture private famenzione anche il Garante della privacy, intervenuto con alcune precisazioni: "I datori dilavoro possono offrire ai propridipendenti, anche sostenendone in tutto o in parte i costi, l'effettuazione di test sierologicipresso strutture sanitarie pubbliche e private, ad esempio tramite la stipula o l'integrazionedi polizze sanitarie ovvero mediante apposite convenzionicon le stesse".TUTTO FERMO IN REGIONEIn Fvg diverse strutture era
no pronte per partire con i test,tutte stoppati prima di partire,tanto che molte aziende dellaregione si erano rivolte al Centro di Medicina in Veneto per richiedere i test sierologici. Qui,infatti, sono disponibili i testprodotti dall'azienda vincitricedel bando indetto dal Ministerodella Salute, per la fornitura deitest sugli anticorpi in Italia. Il
Centro è partito con i test neiprimi giorni di aprile, quandoancora le regioni non si eranoespresse in merito. "All'inizioabbiamo eseguito dei test anche a Pordenone su lavoratoriche dovevano recarsi all'esterocon urgenza – spiegano dal Centro di Medicina – poi le Regionisi sono espresse e dall'Aziendasanitaria di Pordenone ci è stato comunicato che non potevamo eseguire test in Fvg".Eppure le richieste erano tan
te, "abbiamo dovuto scontentare tante aziende – dicono ancora – ci sono arrivate numeroserichieste da tutta la regione e daparte di aziende che contano200 o 300 dipendenti. Avevamocontattato anche la Salus diTrieste per una collaborazione,ma nulla di tutto questo si è potuto fare. Ci è dispiaciuto moltodire no, era un modo per andare incontro alle esigenze dei lavoratori".
no", oltre al Veneto e alla Liguria hanno dato il via liberal'Emilia Romagna con appositopiano regionale e il Trentino,dove i laboratori sono stati presi d'assalto. Anche la Lombardia, che inizialmente aveva optato per il no, pochi giorni fa haaperto ai test privati per enti eaziende, purché si accollino anche le spese per acquistare tamponi per i casi che risultino positivi al test. Anche il Piemonteha da poco aggiornato l'elencodei laboratori autorizzati. L'uni
I LABORATORI SONOBEN DOTATIE LA RICHIESTADELLE AZIENDEE LAVORATORIPRIVATI È ALTAco in controtendenza in tutto ilNord Italia rimane il Friuli Venezia Giulia, nonostante i privati accreditati siano pronti. "Citroviamo in una situazione didifficoltà – afferma l'amministratrice delegata di New Coram, Alessia Rampino, che èpure responsabile del laboratorio di Friuli Coram – le aziendeci chiamano ogni giorno e anche tanti cittadini privati. Alcuni lavoratori che devono spostarsi all'estero hanno bisognodel tampone, ma non possiamofare nemmeno quelli. Comepossiamo aiutarli? Inoltre – aggiunge – avevamo acquistatotutta la strumentazione, tutti iprivati sono pronti per partire enon si comprende il motivo reale di questa scelta da parte dellaRegione. Stiamo tenendo leaziende ferme, che manifestano tensione e nervosismo manoi non possiamo fare altro cheaspettare. È un peccato, perchécreando un percorso con lestrutture pubbliche possiamoanche fornire dati per capirequale sia la situazione a livelloepidemiologico: se siamo allineati, pubblico e privato, facciamo il bene della popolazione".
Lisa Zancaner
Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 311 cm2 AVE: € 40119.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 25
Gli esami della Croce Rossa attendono il via libera`La partenza
dell'indagine Istatslitta di alcuni giorniMONITORAGGIO NAZIONALEUDINE Non partirà lunedì in Friuli la campagna di monitoraggiocon i test sierologici voluta dalGoverno per capire il reale impatto che ha avuto il contagioda covid19 sul nostro Paese. Inregione il campione individuato dall'Istat, come ricorda Milena Cisilino, presidente del comitato regionale della Croce rossa, sarà di 7900 persone. "Lunedì non partiremo né con le telefonate di contatto né con i prelievi, né noi in Friuli né nessunaaltra regione d'Italia. Stiamoaspettando la luce verde del ministero per poter partire. Nonabbiamo ancora una data. Nondipende da noi, dipende dal ministero. Siamo in attesa dellapartenza coordinata", spiegavaieri sera Cislino, dopo il tavolotecnico con i funzionari dellasanità regionale.TUTTO PRONTO"Non è un difetto di tempisti
ca nostra, questo mi consola. InFvg siamo pronti. Anche ci dicessero di partire domani, ce lapossiamo fare. Ma ci dev'essereun "via" unico a livello italiano.
Per questo siamo in attesa delcalendario ministeriale che dovrà essere preceduto da unacampagna informativa gestitadal dicastero". La Croce rossaregionale sarà parte attiva
nell'operazione, sia al call center per contattare i cittadini chesaranno chiamati a fare l'esame, sia per i prelievi a domiciliodi chi non avesse la possibilitàdi andare di persona in una delle 21 sedi individuate a livello regionale. "Saranno messi a disposizione dai 21 ai 25 operatoridi Croce rossa in Fvg, che lavoreranno per l'equivalente di otto ore al giorno per minimo 12giorni per fare tutte le chiamate. Da quando ci daranno il via,una volta ricevute tutte le informazioni che ancora ci devonoarrivare, fra cui i nomi e i contatti delle persone del campione che ancora non abbiamo, incominceremo a chiamare conuno scarto di due o tre giorni dianticipo sull'apertura degli appuntamenti, in modo che lagente possa organizzarsi primadi andare a fare il prelievo. Procederemo ad oltranza fino alcompletamento del campione. Iprelievi poi saranno fatti nei 21ambulatori segnalati dalla sanità regionale che ci saranno comunicati con l'apertura del portale. I nostri operatori al call
center si occuperanno di dare leinformazioni, raccogliere gli appuntamenti e dare supporto.Ma la Cri Fvg collaborerà ancheal trasporto dei campioni, unavolta completata l'intera raccolta, dal laboratorio scelto dallaRegione all'archivio biologicodello Spallanzani, dove verranno portati tutti quanti da tuttaItalia".TUTTO ALLO SPALLANZANIInfatti, quella sarà la destina
zione finale, in una sede unicanazionale dopo che i campionisaranno stati raccolti, analizzati e processati.Ma come funzionerà? Gli ad
detti della Cri, inizieranno ascorrere l'elenco di nomi selezionati, chiameranno le persone interessate al telefono, le informeranno della possibilità disottoporsi al test sierologicoche individua la presenza deglianticorpi IgG e IgM. Se avrannosemaforo verde, allora, "i nostrioperatori si occuperanno anche di compilare il questionariopredisposto dall'Istat sul portale, dove registreranno anche illuogo e il giorno dell'appuntamento. Inoltre parteciperemoai prelievi del sangue a domicilio delle persone che non possono spostarsi".Camilla De Mori
Data: 16.05.2020 Pag.: 27Size: 244 cm2 AVE: € 31476.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
SANITÀ LOCALE 26
Dalla Città di Udine alla Friuli Coram
Riprende l'attività di case di cura e istituti privati` Mentre si attende la ripresa
dell'attività istituzionale daparte delle strutture delServizio sanitario regionale, iprivati sono già ripartiti. IlPoliclinico Città di Udine starichiamando i pazienti già inagenda prima del lock down eprogressivamente stannorientrando anche i dipendentiche erano stati messi in cassaintegrazione per la chiusuradelle attività, che avevariguardato circa 200lavoratori. L'attività è ripresacon tanto di piano di sicurezzada rispettare per utenti epersonale. A chiunque entriviene misurata la temperaturache deve essere inferiore a37,5° per accedere allestrutture; l'accesso èconsentito solo a pazienti conprenotazione e può avvenireesclusivamente 5 minuti primadell'appuntamento fissato; èobbligatorio mantenere ledistanze sociali di oltre 1 metroe gli utenti devono indossare lamascherina e utilizzare il geldisinfettante per le manipresente sul banchettoall'ingresso. L'accesso non èconsentito agliaccompagnatori. Quanto alreparto che il Policlinico aveva
CASA DI CURA La Città di Udine
destinato a marzo ai pazientino Covid provenientidall'ospedale Santa Maria dellaMisericordia, "rimane adisposizione per attività dimedicina – fanno sapere dalPoliclinico – con unampliamento fino a 40 postiletto per i pazienti smistatidalle diverse struttureospedaliere dell'Aziendasanitaria universitaria delFriuli centrale". Anche la FriuliCoram ha comunicato di averriaperto regolarmente tutte leattività, naturalmente nelrispetto delle misure dicontenimento Covid19, e così
tutte le strutture privateconvenzionate e tutte con lostesso piano di sicurezzahanno riaperto agli utenti giàlo scorso 4 maggio. Ora mancalo sblocco delle strutturepubbliche; le aziende si stannoorganizzando ma dovrannofarlo sotto una regia unica,quella della Regione in mododa avere una riaperturauniforme su tutto il territorioregionale tanto per gli ospedaliquanto per i distretti sanitari.Anche se ogni azienda riapre leproprie agende in manieraautonoma, le prenotazionivengono fatte dai cittadini alcall center regionale che devesaper indirizzare gli utentiverso una struttura piuttostoche un'altra, secondoprogrammazioni già fissate ein base ai tempi d'attesa. Idirettori generali sono già allavoro, ma dalla Regione, perora, è arrivata la proposta di untavolo di governopolitico/tecnico percoordinare gruppi tematicicostituiti per sviluppare lelinee di intervento in diversicampi, tra cui la ripresa delleattività programmata.
Lisa Zancaner© RIPRODUZIONE RISERVATA
Data: 16.05.2020 Pag.: 29Size: 242 cm2 AVE: € 31218.00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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Il virus e la saluteSettantaquattromilioni investitinegli ospedalie loro tecnologie`La giunta regionale accelera il programma di innovazione
delle strutture sanitarie pubbliche in tutto il territorioL'INTERVENTO
TRIESTE La quota di finanziamentiper interventi edili impiantisticicorrisponde al totale del fabbisogno dichiarato in sede di Programma preliminare degli investimenti per il 2020 per gli adeguamenti alle norme antincendiocon alta priorità ed è interamentecoperta da fondi regionali, mentre la quota per il rinnovo tecnologico è proporzionale al fabbisogno dichiarato e finanziata interamente con fondi derivanti dal mutuo con Cassa depositi e prestiti.A questo che riusciranno a rispondere i 74,198 milioni di investimenti per il sistema sanitarioregionale deliberati ieri dallaGiunta regionale su proposta
dell'assessore Riccardo Riccardi.
LE QUOTENello specifico, 27,142 milioni
sono destinati ad acquisire benimobili e tecnologici; 42,416 milioni risponderanno alle esigenze diadeguamento antincendio, mentre 4,5 milioni serviranno a coprire azioni non previste nel programma ed emergenti nel corsodell'anno. Altri 140mila euro saranno destinati a due interventispecifici al Burlo a Trieste. "Sonorisorse che consentiranno di mettere a norma e in sicurezza lestrutture e di rinnovarne il patrimonio tecnologico ha spiegatoRiccardi ma permetteranno anche di immettere nel circuito economico risorse a favore delle no
stre imprese che saranno chiamate a realizzare gli interventi. Questi investimenti possono agevolare la ripresa dell'economia e dareuna boccata d'ossigeno anche alle nostre aziende". All'AziendaFriuli centrale sono destinati 15,8milioni per interventi edili e 9,6milioni per l'acquisizione di benimobili e tecnologici; all'AziendaFriuli Occidentale andranno 14,6e 10,4 milioni; all'Azienda Giuliano Isontina 630mila e all'IrccsBurlo 568mila euro; all'Irccs Crosono destinati 5,494 milioni pergli interventi edili e 459mila europer i beni mobili. Nei 4.5 milioniprevisti per interventi non previsti dal programma ed emergentinel corso dell'anno è compreso
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l'importo di 880mila euro destinato all'area della ex Aas2 ma neviene rinviata l'assegnazione finoalla definizione del patrimonio dicompetenza della Azienda Giuliana e di quella del Friuli Centrale. Irestanti 3,6 milioni, sono stati così suddivisi: per l'esercizio 2020 e2021, la quota di 1,5 milioni perl'Azienda Friuli Centrale, 660mila euro per l'Azienda Friuli Occidentale, 1,1 milioni per la GiulianoIsontina, 78mila euro al Burloe 247mila euro al Cro. I 450milaeuro previsti per realizzare il Capa Palmanova saranno destinati alpavimento e impermeabilizzazio
ne dell'ex ospedale della città stellata.
ISEE PER GENITORI AFFIDATARISu proposta di Riccardi, ieri la
Giunta ha anche aggiornato a22.544,83 centesimi (+112 euro) ilvalore dell'indicatore Isee perl'accesso ai benefici di sostegnoregionale a favore del genitore affidatario del figlio minore, nei casi in cui lo stesso non riceva, daparte del genitore obbligato, laquota destinata al mantenimento. Su proposta dell'assessore Sergio Bini, la Giunta ha poi approvato il cofinanziamento di due pro
grammi nazionali di ricerca, unolegato alla cantieristica e uno albiomedicale con investimenti per1,2 milioni di euro in regione trafinanziamenti pubblici e privati;in questo quadro, la Regione concorrerà coprendo il 3% della spesa pubblica. Il progetto della cantieristica è legato a Fincantiericon l'assunzione di personale altamente qualificato nell'area progettazione di Trieste; il progettonel settore biomedicale produrràl'occupazione di ingegneri, bioingegneri, biotecnologi, biologi, tecnici specializzati.
Antonella Lanfrit
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Anziani risultati positivi al Covid19in 16 ospizi di Trieste e 9 nell'IsontinoL'elenco dei centri colpiti fornito per la prima volta dalla Regione. Ieri contagi in salita: + 14. Un nuovo decesso a PordenoneDiego D'Amelio / TRIESTE
L'Azienda sanitaria cercaun'alternativa alla nave ospedale e riprende le trattativecon due residenze per anziani private che potrebbero accogliere almeno parte degliospiti delle case di riposo triestine, mentre il vicepresidente Riccardo Riccardi utilizzauna nuova audizione in Consiglio regionale per metterein campo un'operazione verità sull'epidemia, dopo settimane di polemiche da partedi opposizioni e sindacati sulla scarsa trasparenza dellagiunta Fedriga. E se Riccardisnocciola i numeri ed elencale strutture colpite, bisognerà attendere probabilmentemercoledì per sapere dal direttore generale dell'AsugiAntonio Poggiana quale sarà la soluzione adottata pergli anziani triestini dopo incertezze che durano da oltreun mese.LE CASE COLPITE
La principale novità dell'audizione è la lista completadelle residenze dove è penetrato il coronavirus. Nel capoluogo giuliano si tratta diAd Maiores, Antonella, Antonella 2, Brioni (Muggia), Casa fiorita, Casa verde, Emmaus, Flora, Flora 3, Gregoretti, Hotel Fernetti, Itis, Mademar, Mater dei, Primula eSerenaBartoli, con un mixdi strutture autonome e realtà ubicate in normali condomini. Nell'Isontino si trattadelle goriziane Cisi, Medaglia miracolosa, San Giusto,Villa verde, mentre nel restodella provincia i casi riguardano le gradesi Casa Serenae Sereni orizzonti, oltre a Casa albergo (Monfalcone), Rosa mistica (Cormons) e Istituto padri trinitari (Medea).Pur davanti alle domande
dell'opposizione, il vicepresidente schiva il tema della nave ospedale: "Ne parlerà il direttore Poggiana nell'audizione di mercoledì. Aspettiamo il perfezionarsi o menodi questa operazione: ci devono essere le ragioni certificate di chi ha il compito di fare proposte. Io sono semprestato chiaro ed è noto cosapenso". Un riferimento allasostanziale bocciatura dell'idea, che pure la Regione aveva fatto sua, ottenendo la copertura della spesa alla Protezione civile, ma non concludendo poi l'accordo conla società Grandi navi veloci.L'Asugi lavora alle alterna
tive e ieri Poggiana ha incontrato i responsabili delle rsaMademar e Igea, sono pronte a ospitare rispettivamentepazienti positivi e incerti.L'accordo con la Mademarera stato dato per chiuso unmese fa, ma le cose sono state congelate e soltanto lunedì si saprà se l'intesa andrà finalmente in porto. Il fabbisogno indicato per i trasferimenti era di trecento posti ele due rsa ne metteranno a disposizione metà: con la navescomparsa dai radar, l'Asugivaluta pure la possibilità diservirsi dei due nuovi pianidi Cattinara inizialmente destinati alle terapie intensive,ma guarda anche a due casedi riposo friulane, che richiederebbero però non semplicispostamenti fuori città.FVG A BASSO RISCHIO
Se le case di riposo restano ilnervo scoperto a Trieste, Riccardi rimarca i risultati dellagestione complessiva a livello regionale: "La fotografiadella fase 1 rappresenta ilFriuli Venezia Giulia comeuna delle regioni in cui l'im
patto del contagio è stato trai più contenuti.Questo grazie anche alle
azioni intraprese, oltre cheal numero di tamponi processati significativamente superiore alla media nazionale".Oggi per il ministero il Fvg èclassificabile fra i pochi territori a basso rischio, unico frale regioni settentrionali.Il vicepresidente ricorda il
primo focolaio Covid19 diRemanzacco, cui è seguito ilmonitoraggio di tutti i contatti avuti dal primo contagiato: "Un intervento tempestivo che ha contribuito acontenere in modo significativo la diffusione del coronavirus in regione", dove i costisanitari finora sostenuti ammontano a 49 milioni. Dopola fase acuta dell'emergenza, il Fvg può ora entrare nella fase 2 con la tranquillitàche deriva dal quasi totalesvuotamento dei 102 postidi terapia intensiva, dove nelle settimane scorse sono stati anche accolti 11 pazientigravi provenienti da altri territori.L'esito complessivo è stato
Atteso per mercoledìil verdetto definitivosul possibile arrivodella nave ospedalericonosciuto anche da Pd eM5s, che però continuano aevidenziare la gravità dellasituazione triestina e gli altilivelli di contagio nelle casedi riposo e tra gli operatori.LE CRITICITÀ
Sul versante delle residenze,Riccardi sottolinea la presenza di 9.745 ospiti su 10.900posti disponibili in regione.Le strutture colpite in Fvg sono 36 su 170, con la maggio
ranza concentrata a Trieste eGorizia (24). Nel capoluogoregionale si contano 3.800ospiti di cui 2.700 ormai sottoposti a tampone: numeriimportanti in proporzioneagli abitanti, tanto più che laprovincia presenta una polverizzazione in ben 96 strutture, con una media di 44 posti letto contro i 90 degli ospizi friulani. Il conto dei decessi nelle residenze per anzianisegna 78 persone venute amancare a Trieste, 54 a Udine e 20 a Pordenone.Nel caso di Trieste si sono
registrati 400 contagi negliospizi (contro i 200 di Udinee 71 di Pordenone), pari al33% del totale della provincia, "ma nel resto d'Italia lamedia è del 58% e quindi attenzione a dire che Trieste èpeggio di altri luoghi", diceRiccardi, che ribadisce l'intenzione di una riforma delsistema, dopo un necessarioconfronto "per capire che tipo di prestazioni vogliamogarantire, quali dimensioni,quali standard, quali competenze, quali retribuzioni equali servizi esterni".Altro punto dolente è quel
lo del personale contagiato.In Fvg si riscontrano finora276 operatori sanitari ammalati di coronavirus, pari al9% dei positivi totali, di cui72 ormai guariti. Bisogna aggiungere altri 291 dipendenti delle case di riposo (182 aTrieste e 19 a Gorizia), di cui182 guariti.LA GIORNATA
La giornata di ieri porta i contagiati a 3.175, con 14 nuovicasi: 1.341 a Trieste (+9),973 a Udine (+1), 662 a Pordenone (+3) e 199 a Gorizia(+1). Le persone attualmente positive al virus in FriuliVenezia Giulia sono 796, 27
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in meno della rilevazioneprecedente. Sono 3 i pazienti che si trovano in terapia intensiva, mentre quelli ricoverati in altri reparti risultano80. I decessi salgono a 318:173 a Trieste, 73 a Udine, 67
a Pordenone (+1) e 5 a Gorizia. I totalmente guariti invece ammontano a 2.061(+40), i clinicamente guariti a 55 e le persone in isolamento domiciliare sono658.
CORONAVIRUS IN FVG
LE CASE DI RIPOSO DOVE SI SONO VERIFICATI CASI DI CONTAGIO A TRIESTE E GORIZIA
Provincia di Trieste Provincia di Gorizia
Antonella Emmaus Villa verdeAntonella 2 Casa verde Medaglia miracolosaLa Primula Casa fiorita San GiustoHotel Fernetti Case SerenaBartoli Rosa mistica (Cormons)Flora Gregoretti CisiFlora 3 Mater dei Istituto padri trinitari (Medea)Ad Maiores Mademar Casa albergo (Monfalcone)Itis Casa Serena (Grado)Brioni (Muggia) Sereni orizzonti (Grado)
I NUMERI DEL CONTAGIO IN REGIONE
Positivi da inizio epidemia Decessi 80 3Totale 3.175 (+14) Totale 318 (+1)Ricoverati In terapia
intensiva1.341 173Trieste Trieste
199 4Gorizia Gorizia 658 55In isolamento Guariti
Udine 973 Udine 73 domiciliare clinicamente
Pordenone Pordenone 67 (+1)662 2.061 (+40)Guariti negativi
Attualmente positivi al tampone796 (27)
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Tra gli interventi finanziati messe in sicurezza e opere anti incendio nelle strutture delle AziendeRitoccata anche la soglia Isee per accedere ai benefici per i genitori affidatari di figli minorenni
Piano da 74 milioni di europer adeguamenti strutturalie dotazioni hitech in sanitàLE DELIBERE
Marco Ballico / TRIESTE
Il sistema sanitario regionale, sotto pressione da settimane per l'emergenza Covid iniziata a fine febbra
io, trova supporto in una delibera di giunta, proposta dal vicepresidente della Regione eassessore alla Salute RiccardoRiccardi, che distribuisce 74,2milioni di euro.È il Programma di interventi
di investimento che comprende, tra le voci, acquisto di benimobili e tecnologici (27,1 milioni), messa a norma e adeguamento antincendio (42,4milioni), azioni non previstedal Programma ed emergentinel corso dell'anno (4,5 milioni) e due interventi specifici alBurlo (installazione monta carichi e porta automatizzata)per 140mila euro."Risorse che consentiranno
di mettere a norma e in sicurezza le strutture e di rinnovarneil patrimonio tecnologico – sottolinea Riccardi –, ma anche diimmettere nel circuito economico fondi a favore delle nostre imprese che saranno chiamate a realizzare gli interventi. Questi investimenti possono agevolare la ripresa dell'economia e dare una boccatad'ossigeno anche alle nostreaziende". Per quanto concerne la quota complessiva di69.558.655 euro, suddivisa ininterventi edili impiantistici(messa a norma e adeguamento antincendio) per42.416.505 euro e27.142.150 euro per l'acquisizione di beni mobili e tecnologici, il riparto tra gli enti delSsr destina per le due voci
L'ospedale triestino di Cattinara
14.633.666,10 e10.475.629,70 all'Azienda sanitaria universitaria GiulianoIsontina (AsuGi), 630.000,00e 568.845,24 al Burlo. "La quota per interventi edili impiantistici corrisponde al totale delfabbisogno dichiarato in sededi Programma preliminare degli investimenti per gli adeguamenti alle norme antincendiocon alta priorità ed è interamente coperta da fondi regionali – precisa Riccardi –, mentre la quota per il rinnovo tecnologico è proposta in misuraproporzionale al fabbisognodichiarato ed è finanziata interamente con fondi derivantidal mutuo con Cassa depositi eprestiti". Ci sono poi i 4,5 milioni per interventi non previstidal Programma ed emergentinel corso dell'anno che comprendono 880.429,14 euro de
stinati all'area della ex Aas2,ma con rinvio dell'attribuzione fino alla definizione del patrimonio di competenza dellaAsugi e della AsuFc. Restano3,6 milioni, di cui 1.129.307euro andranno ad Asugi e78.386 euro al Burlo. Vieneinoltre riformata la programmazione di 450.000 euro perl'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 Bassa Friulana Isontina, prima destinata alla realizzazione del Cap a Palmanovae ora per il pavimento e l'impermeabilizzazione dell'ex presidio ospedaliero della città stellata.In una seconda delibera a fir
ma Riccardi, la giunta ha inoltre aggiornato a 22.544,83 euro (da 22.432,67) il valoredell'indicatore di situazioneeconomica equivalente (Isee)per l'accesso ai benefici di so
stegno regionale a favore delgenitore affidatario del figliominore, nei casi in cui lo stessonon riceva, da parte del genitore obbligato, le somme destinate al mantenimento, come daarticolo 9 bis della Legge regionale 11 del 2006. La revisioneè avvenuta sulla base dell'indice Istat di andamento dei prezzi al consumo per le famiglie dioperai e impiegati (Foi) delloscorso mese di gennaio che haregistrato un incremento dello 0,5% rispetto all'indice del2019. Su proposta dell'assessore alle Attività produttive Sergio Bini, infine, la giunta interviene a sostegno di due accordi nazionali di innovazioneche individuano nuove strategie di sviluppo per i compartidel biomedicale e della cantieristica.
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IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 16.05.2020 Pag.: 9Size: 501 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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turriaco
Il Centro civico potenziacon il medico di famigliail proprio ruolo sanitario
Con l'apertura a inizio settimana dell'ambulatorio del nuovomedico di medicina generale,Elisa Brozic, il Centro civico dipiazza Libertà a Turriaco potenzia il proprio ruolo di punto di riferimento sanitario e sociale per la comunità locale.Negli spazi adiacenti al municipio opera l'infermiere di équipe territoriale dell'Azienda
sanitaria, dotato per gli spostamenti anche del mezzo donato dalla Bcc di Turriaco, cheha consentito di ampliare ilraggio d'azione del servizio.Anche nel 2019 l'ambulatorioè stato molto utilizzato nei148 giorni totali di apertura incui sono effettuati 926 prelievi, 2.238 prestazioni sanitarie(cioè medicazioni, iniezioni,monitoraggio della pressionee della glicemia, educazione
sanitaria), 1.319 contatti (perritiro referti, informazioni,consegna dei contenitori peresami) per un totale di 4.483presenze. Le visite domiciliarisono state in tutto 357. "Questo sistema di integrazione trasistema sanitario e sociale – rileva l'amministrazione comunale – si è rivelato ancora unavolta uno strumento utile a garantire continuità assistenziale alle persone con problemidi salute".Il Centro civico è anche sede
di diverse attività per gli anziani autosufficienti grazie al progetto "Domiciliarità innovativa": si va dal gioco delle cartea iniziative più creative comeil corso di lana riciclata. I gruppi ormai autonomi si sono attivati anche per realizzare degli
addobbi utilizzati in occasione del solstizio d'estate, mentre i manufatti in lana espostial mercatino di beneficenzanello stesso Centro civico in occasione della Festa dell'Immacolata, l'8 dicembre, hannofruttato 320 euro donati in beneficenza a realtà impegnatenel sociale. Si è aggiunta l'iniziativa del centro diurno delCisi di Turriaco per il recuperoe riciclo degli ombrelli in borsette e altri oggetti. La loroesposizione al mercatino allestito sempre lo scorso 8 dicembre ha permesso la raccolta diuna piccola somma destinataall'autofinanziamento del laboratorio di cucito del Centro.
IL PICCOLO ED. GORIZIAData: 16.05.2020 Pag.: 35Size: 130 cm2 AVE: € .00Tiratura:Diffusione:Lettori:
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il rapporto
In Fvg 670 infortuni da CovidSono l'1,8% di quelli italianidenunciati all'Inail al 4 maggioComplessivamente i casi sono 37 mila 352, di cui 129 con un esito mortaleLa categoria più esposta è quella degli infermieri; seguono gli Oss e i mediciElena Del Giudice / UDINE
I più recenti dati ufficialidell'Inail, aggiornati al 4maggio, contano oltre 37 mila "infortuni da Covid 19". Diquesti, l'1,8% denunciati inFriuli Venezia Giulia.A fronte dunque di un com
plesso di 37.352 persone chehanno denunciato di avercontratto il virus a causa delloro lavoro, poco più di 670sono medici, sanitari, infermieri, operatori socio assistenziali della nostra regione. Il dato è certamente sottostimato, e non solo perchémancano all'appello le segnalazioni giunte dopo il 4 maggio, ma anche perché nontengono conto di alcune figure professionali che sicuramente hanno contrattoSarsCoV2 a causa del lorolavoro, ma non essendo lavoratori dipendenti non sonotenuti a segnalare la cosa all'Inail. Parliamo dei medici dimedicina generale e dei pediatri di libera scelta che operano nel servizio sanitario regionale, ma in regime di convenzione e non da "dipendenti".Chiarita la premessa, la
stragrande maggioranza dei37 mila contagiati dal coronavirus opera direttamentenella sanità e nell'assistenza;percentuali molto modesteriguardano le attività di ristorazione, personale di segreteria, impiegati di segreteria eaffari generali: per queste ultime categorie professionalila percentuale di casi denun
ciati oscilla tra lo 0,3 el'1,7%.La categoria invece più
esposta è quella degli infermieri: il 33,4% delle denunce è stata avanzata da infermiere donne; il 10,4% da infermieri maschi. Al secondoposto ci sono gli Oss, il 16,8%delle denunce presentate dadonne, il 3,9% da uomini; alterzo i medici, con il 5,7% delle segnalazioni fatte da donne e il 6,7% da uomini.E ancora, sempre al 5 mag
gio, sono salite a 129 le denunce di casi mortali da coronavirus, nessuno in Friuli Venezia Giulia. Di questi,l'82,2% ha riguardato personale di sesso maschile, il restante 17,8% femminile. Lafascia d'età più esposta èquella che va dai 50 ai 64 anni, il 67,4% dei casi mortali;il 20,9% aveva più di 64 anni; il 10,1% tra i 35 e i 49 anni; l'1,6% tra i 18 e i 34 anni.Nel complesso dei casi di
infezione denunciati all'Inail, le percentuali sono unpo' diverse. C'è una netta prevalenza delle donne, il71,5% delle denunce riguarda loro, mentre gli uomini sono il 28,5% dei casi. La fasciad'età maggiormente interessata va dai 50 ai 64 anni, il43,1% delle denunce è statofatto da persone di questaetà; il 37,4% nella fascia tra35 e 49 anni; il 17,5% tra i 18e i 34; solo il 2% proviene dasoggetti con più di 64 anni.Nel raffronto con le altre re
gioni, il Friuli Venezia Giuliaè, insieme alla Valle d'Aosta,il territorio con i dati miglioridel Nord. La Lombardia intercetta infatti il 34,2% delle denunce, che corrisponde a oltre 12 mila 700 casi. L'EmiliaRomagna il 10%, e quindipiù di 3 mila 700; il Venetol'8,9% delle denunce, circa 3mila 300; dal Piemonte arriva il 14,9% dei contagi Covid19, quasi 5 mila 600. Infinela Valle d'Aosta si ferma allo0,5%, la Provincia di Bolzano a 1,9%, quella di Trento a2,6%, il Fvg, come detto, èall'1,8%.Rispetto al rapportodel 21 aprilei casi denunciatisono 8.971 in piùIn incremento ancheil numero dei decessiche sono passatida 98 a 129Sono le donnea essere le più colpite:è loro il 79,4%delle segnalazioni
I NUMERI
43,1%
34,2%
Zero
Data: 16.05.2020 Pag.: 5Size: 355 cm2 AVE: € 10650.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
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"Lunedì inizierà la Fase 2con più tamponi e serviziper contenere il contagio"L'assessore Riccardi illustra le linee guida. Il costo dell'emergenza supera 49 milioni di euro"Va potenziato il sistema di sorveglianza sapendo che il nemico sarà la carenza dei reagenti"GIACOMINA PELLIZZARI
Iiù tamponi e servizi territoriali. La Regione sta organizzando l'attività dicontact tracing per moni
torare l'andamento del contagioda coronavirus sapendo che "oltre alla disponibilità dei dispositivi di protezione individuali, la capacità di correre dietro al presunto contagiato si chiama reagenti.Se non avremo questi due elementi, sarà complicare affrontare la Fase 2". Il vicegovernatoredella Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ieri, ha illustrato in terza commissioneconsiliare le linee guida richiestedall'Unione europea. Sulla basedell'esperienza maturata nellagestione dell'emergenza costata49.541.780,23 euro, ora si punta a contenere il contagio potenziando la presa in carico dei casisintomatici, la sorveglianza sanitaria, il monitoraggio e il tracciamento dati. L'obiettivo è costruire una filiera ispirata al modelloRemanzacco. Otto gruppi di lavoro sono già operativi ed entro venerdì i gruppi consiliari presenteranno i loro contributi.LE NUOVE AZIONI
monitoraggio epidemiologico,riorganizzati i servizi ospedalierie territoriali, l'area sociosanitaria, il supporto alla popolazione,il contenimento dell'infezione,la ricerca scientifica, i rapporticon il mondo del lavoro e l'innovazione tecnologica. "Abbiamogià individuato i soggetti e i gruppi che faranno parte di questo tavolo: liberi professionisti, referenti dei Comuni, rappresentanti delle università, del mondo dellavoro, dei sindacati e dei distretti sociosanitari". Detto questol'assessore ha elencato cosa ci lascia la Fase 1, a iniziare dall'incer
LE NUOVE AZIONI
Nella Fase 2 sarà potenziato ilmonitoraggio epidemiologico,riorganizzati i servizi ospedalierie territoriali, l'area sociosanitaria, il supporto alla popolazione,il contenimento dell'infezione,la ricerca scientifica, i rapporticon il mondo del lavoro e l'innovazione tecnologica. "Abbiamogià individuato i soggetti e i gruppi che faranno parte di questo tavolo: liberi professionisti, referenti dei Comuni, rappresentanti delle università, del mondo dellavoro, dei sindacati e dei distretti sociosanitari". Detto questol'assessore ha elencato cosa ci lascia la Fase 1, a iniziare dall'incer
tezza sulla sostenibilità del nostro contesto regionale e il rischio che tutto ciò che è stato realizzato finora possa polverizzarsi, compromettendo gli sviluppifuturi. L'obiettivo da perseguirenon può che essere la riorganizzazione delle attività sanitarie,comprese le case di riposo, economiche e sociali. Riccardi ha ribadito l'importanza del distanziamento sociale, delle norme igieniche e dell'utilizzo delle mascherine: "La fase di transizione deveessere guidata da principi di salute pubblica e considerazioni economiche e sociali del contesto.Tutto questo – ha aggiunto l'assessore – richiede una rispostaflessibile ed elastica che possa essere continuamente adattata sulle basi della valutazione sistematica del rischio a livello nazionale, regionale e locale".I DATI
In Friuli Venezia Giulia l'impattodel contagio è tra i più contenuti.Questo grazie alle azioni intraprese e al numero di tamponi processati significativamente superiore alla media nazionale. Riccardi si è presentato in commissione con una relazione dettagliatissima su quanto è stato fatto dall'inizio della pandemia. Partendo dal cluster di Remanzacco, dove dopo l'accertata positività registrata l'1 marzo, vennerotestate, tracciate e monitorate143 persone – "nessun altro casopositivo associato a questo focolaio si è verificato grazie al tempestivo intervento del Dipartimento di prevenzione, contribuendoprobabilmente a contenere la diffusione del contagio da coronavirus in regione" – l'assessore ha ri
cardi si è presentato in commissione con una relazione dettagliatissima su quanto è stato fatto dall'inizio della pandemia. Partendo dal cluster di Remanzacco, dove dopo l'accertata positività registrata l'1 marzo, vennerotestate, tracciate e monitorate143 persone – "nessun altro casopositivo associato a questo focolaio si è verificato grazie al tempestivo intervento del Dipartimento di prevenzione, contribuendoprobabilmente a contenere la diffusione del contagio da coronavirus in regione" – l'assessore ha ri
cordato che in Fvg sono state sottoposte a tampone 46.020 persone. La percentuale dei ricoveri èpari al 9,1 per 100 mila abitanti.Dopo il Piemonte, la nostra è stata la regione più solidale accogliendo nei reparti di terapie intensive 11 pazienti gravi provenienti da altre parti d'Italia. "Unascelta ha puntualizzato Riccardi di cui dobbiamo andare orgogliosi, anche perché fu assunta inuno dei momenti in cui il contagio e le ospedalizzazioni erano aimassimi livelli". Anche per sgomberare il campo dalle polemiche,l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area GiulianoIsontina (Asugi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottoposti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nella provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) delle 170 strutture presenti in regione. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del personale del Servizio sanitario regionale (Ssr), una percentuale inferiore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambiente lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al SarsCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso
Data: 16.05.2020 Pag.: 10,11Size: 839 cm2 AVE: € 25170.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 35
l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area GiulianoIsontina (Asugi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottoposti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nella provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) delle 170 strutture presenti in regione. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del personale del Servizio sanitario regionale (Ssr), una percentuale inferiore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambiente lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al SarsCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso
l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area GiulianoIsontina (Asugi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottoposti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nella provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) delle 170 strutture presenti in regione. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del personale del Servizio sanitario regionale (Ssr), una percentuale inferiore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambiente lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al SarsCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso
l'assessore si è soffermato sui676 ospiti infettati nelle residenze protette per gli anziani, dovesono decedute 152 persone:nell'area GiulianoIsontina (Asugi) la percentuale è pari al25,5%, nel Friuli centrale (Asfc)19,2% e nel Friuli occidentale(Asfo) 9,1%. Sono stati sottoposti a tampone 4.930 ospiti, per untotale di 9.451 test complessivi.Il dato regionale rapportato allapopolazione è del 6,5%, mentrea livello nazionale è del 3,7%. Itamponi risultati positivi nelleRsa sono così distribuiti: 806 nella provincia di Trieste, 6 in quelladi Gorizia, 282 in provincia diUdine e 130 nel pordenonese. Ilvirus è entrato in 36 (21,2%) delle 170 strutture presenti in regione. Allo scorso 4 maggio, invece,risultava positivo il 9% del personale del Servizio sanitario regionale (Ssr), una percentuale inferiore all'11,5% registrata, allastessa data, a livello nazionale.Tra i medici, gli infermieri e gliOss sono stati effettuati 24.817tamponi. Il 71,4% ha dichiaratodi aver contratto il virus sul postodi lavoro, il 12,7% extra ambiente lavorativo e il 15,9% non lo sa.Dei 3.640 dipendenti non solodel sistema sanitario regionale,276 sono risultati positivi al SarsCoV2, 72 sono guariti. Oggi inFvg il rischio contagio è basso
I NUMERI
Persone Personesottoposte in terapiaPersoneTamponi
Guariti DecessiPROVINCIA a tampone intensivaricoverateeffettuati
38.635 23.313 255 28781 73positivi 1.628 924 positive il 27,6% il 3%Udine (84,5%) (7,9%)(4,3%) (4%) dei positivi dei positivi
11.416 6.533 210 34362 60Pordenone positivi 1.266 617 positive il 34% il 5,5%(58,7%) (9,7%)(11%) (9,3%) dei positivi dei positivi
7.960 5.605 54 26124 4Gorizia positivi 323 185 positive il 29,2% l'8,6% dei(67,4%) (2,2%)(4,1%) (3.3%) dei positivi positivi
19.157 10.569 269 44414 164Trieste positivi 2.365 1.209 positive il 22,2% dei il 3,6% dei(34,4%) (13.6%)(12,3%) (11,4%) positivi positivi
POSTI LETTO COVID ATTIVATI IN FVG
Terapia Sub Malattie Area Cure Area materno Postiintensiva intensiva infettive internistica intermedie infantile contumaciali
10229 74 181 83 10 76
pari a 8,4 per 100 CROMASIAmila abitanti
Data: 16.05.2020 Pag.: 10,11Size: 839 cm2 AVE: € 25170.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 36
PERSONE ACCOLTE
NELLE NOSTRE TERAPIE
INTENSIVE DA ALTRE
REGIONI
11
PERSONALE POSITIVO
NEL SISTEMA
SANITARIO REGIONALE
Asfo 52 (18,8%)
Asufc 59 (21,4%)
Asugi 161 (58,3%)
Burlo 3 (1,1%)
Cro 1 (0,4%)
Data: 16.05.2020 Pag.: 10,11Size: 839 cm2 AVE: € 25170.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 37
LAG ORNATA
Positivi sottoquota 800Un decessoa PordenoneLe persone attualmente positive al coronavirus in Friuli Venezia Giulia (secondoun dato che è equivalente alla somma dei cittadini ospedalizzati, di quelli clinicamente guariti e di coloroche sono costretti all'isolamento domiciliare) sono796, esattamente 27 in me
no rispetto alla giornata digiovedì.Sono inoltre 3 i pazienti
che si trovano in Terapia intensiva in aumento di un'unità rispetto a 24 ore prima, quelli ricoverati in altri reparti risultano essere 80 (ladifferenza rispetto al reportdi giovedì è dovuta a una riclassificazione del dato e comunque comporta una riduzione di 10 unità sul parziale di mercoledì), mentre idecessi salgono a 318 (unoin più di giovedì e a Pordenone). Lo ha comunicato il vicegovernatore con delegaalia Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla
sede operativa di Palmanova. Analizzando i dati complessivi, dall'inizio dell'epidemia le persone risultatepositive al virus sono 3 mila175 (14 più della rilevazione precedente) : mille 341 aTrieste (+9), 973 a Udine(+1), 662 a Pordenone(+3)el99aGorizia(+l).
I totalmente guariti invece ammontano a 2 mila 61(40 più di ieri), idillicamente guariti a 55 per un totale quindi di 2 mila 116 nonpiù positivi e le persone inisolamento domiciliare sono 658.1 deceduti sono 173a Trieste, 73 a Udine, 67 aPordenone e 5 a Gorizia. —
Data: 16.05.2020 Pag.: 10Size: 85 cm2 AVE: € 2550.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 38
Honsell ringraziaavete datorisposte di livello«Il lavoro illustrato dall'assessore Riccardi in terzaCommissione è stato dawero molto ampio. L'impegno suo e dei suoi collaboratori nonché l'etica del lavoro e della solidarietà dei lavoratori della sanità edei volontari della Protezione civile, unita al senso civile della nostra regione, sono tali per cui non ho avuto mai alcun dubbio sulla risposta di altissimo livellocon il quale questa emergenza epidemiologica viene affrontata in Fvg. Esprimo quindi i miei complimenti a tutti e l'incoraggiamento a continuare inquesto senso». Il plauso del consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), ha spiazzato ancheRiccardi che non si aspettava di ricevere un apprezzamento così sentito dai banchi dell'opposizione.Honsell, invece, ha reso merito a chi, negli ultimi mesi, ha lavorato giorno e notte per fronteggiare l'emergenza sanitaria da SarsCoV2.Chiusa la parentesi ringraziamenti, Honsell ha ri
cordato che c'è una sentita preoccupazione che le attività ordinarie sociosanitarie messe profondamente in crisi dall'emergenza: «Ho raccolto diverse sollecitazioni di operatori preoccupati relativamenteall'attività ordinaria, anche di alcuni medici di baseche hanno avuto difficoltà per i ricoveri o visite specialistiche dei loro pazienti e altre criticità». Honsellha sollecitato la ripresa dell'attività di prevenzioneper i carcerati, dei servizi di salute mentale e maggiori attenzioni per i lavoratori che operano nei negozidi elettronica e di cellulari, piuttosto che nelle farmacie o nei supermercati. Persone che sono costantemente a contatto con il pubblico.Simona Liguori (Cittadini), invece, ha sollecitato
maggiore attenzione perle persone Covid19 positive che sono a casa. Liguori ha chiesto «l'istituzionedelle Unità speciali di continuità assistenziale
(Usca), che dovrebbero essere il cuore della presa incarico dei pazienti in cura domiciliare, monitorizzando le loro condizioni cliniche». Vuole saperequante Usca operano sul territorio e quanti pazientihanno preso in carico e con quali protocolli. «Attraverso le Usca ha fatto notare Liguori si possano intercettare in tempo i malati domiciliari che l'infezione può fare precipitare alla "fame d'aria"».Il consigliere del Pd, Nicola Conficoni, è tornato,
infine sulle case di riposo chiedendo al Fvg che, «come il vicino Veneto, renda noto il numero di ospiti edipendenti positivi in ogni residenza». Ieri Riccardiha fornito molti dati e annunciato una partecipazione strutturata delle Aziende per i servizi alla persona (Asp) ai lavori della task force dell'Azienda sanitaria di riferimento, per la gestione dell'emergenzanelle strutture protette. «L'annunciato ingresso di taskforce mediche nelle strutture riconosce Conficoni è positivo perché consentirà di curare più efficacemente i malati». Conficoni è poi tornato sui tamponi: «Pur avendo eseguito più tamponi prò capite rispetto ad altre regioni, il Fvg sta affrontando l'emergenza al di sotto delle sue potenzialità e con disparità territoriali. Bisogna aumentare la capacità di risposta renderla più adeguata alle necessità provinciali». Anche Mariagrazia Santoro (Pd) si aspettava«misure più dettagliate soprattutto per la Fase 2.Quali siano i protocolli per le fabbriche, le scuole, idipendenti pubblici. Si sta facendo un lavoro checonsegneremo all'Unione europea basato solo suprincipi che ci trovano d'accordo ma diverso è comesaranno declinati». Ilaria Dal Zovo (M5S), infine, siè chiesta se non si sia un po' fuori tema rispetto a ciòche l'Ue ci ha chiesto e si aspetta come contributo. —
Data: 16.05.2020 Pag.: 11Size: 211 cm2 AVE: € 6330.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 39
l'investimento
Impianti e attrezzatureoltre 74 milionialle Aziende sanitarieLa Regione finanzia la messa a norma delle sediLa risposta alle necessità e all'economia colpita dal virusAttrezzature e nuovi impianti: le strutture sanitarie si rinnovano. Nei prossimi tre anni, la Regioneinvestirà oltre 74 milionidi euro (74.198.655) perrendere più efficienti cliniche e ospedali. Questala cifra delibera, ieri, dalla giunta Fedriga. Il finanziamento fa parte del Programma preliminare degli investimenti (Ppi) edè vincolato per l'acquisizione di beni mobili e tecnologici (27.142.150 euro), per la messa a normae l'adeguamento antincendio (42.416.505,68euro), per altre azioni dacompletare nel corsodell'anno (4.500.000 euro) alle quali vanno aggiunti ulteriori 140 milaeuro per l'installazionedel monta carichi compresa la porta automatizzati nella sede dell'IrccsBurlo Garofolo."Si tratta di risorse che
consentiranno di mettere a norma e in sicurezzale strutture e di rinnovarne il patrimonio tecnologico – ha spiegato l'assessore alla Salute, Riccar
do Riccardi –. Permetteranno anche di immettere nel circuito economico risorse a favore dellenostre imprese che saranno chiamate a realizzaregli interventi. Questi investimenti possono agevolare la ripresa dell'economia e dare una boccata d'ossigeno anche allenostre aziende".Agli interventi edili e
impiantistici, tra questila messa a norma e gliadeguamenti antincendio, sono stati destinati69.558.655,68 euro:42.416.505,68 ai quali siaggiungono altri27.142.150 euro per l'acquisizione di nuove tecnologie. Ogni Azienda sanitaria riceverà una quota: 15.808.508,58 e9.670.185,75 sono statidestinati all'Azienda sanitaria universitaria FriuliCentrale (AsuFc),5.850.000 e5.967.881,86 all'Azienda sanitaria Friuli Occidentale (AsFo),14.633.666,10 e10.475.629,70 all'Azienda sanitaria universitaria
Giuliano Isontina (AsuGi), 630.000 e568.845,24 all'Irccs Burlo Garofolo, mentre5.494.331 e 459.607,45vanno al Cro di Aviano."La quota per interven
ti edili impiantistici corrisponde al fabbisogno pergli adeguamenti alle norme antincendio con altapriorità ed è interamentecoperta da fondi regionali – ha precisato Riccardi–, mentre la quota per ilrinnovo tecnologico è stata proposta in misura proporzionale al fabbisognodichiarato ed è finanziata da mutui accesi conCassa depositi e prestiti".Va specificato che ne
gli oltre 74 milioni programmati, 4.5 milioni saranno spesi per realizzareinterventi non previstidal programma perché ilfabbisogno è emersonell'anno in corso. Di questi 880.429,14 euro sonodestinati all'area dell'exAas2 ma l'assegnazione èstata rinviata in attesa della definizione del patrimonio di competenza della
AsuGi e della AsuFc. Il riparto tra gli enti del Sistema sanitario regionale sibasa su 3.619.570,86 euro così suddivisi:1.503.799,80 euro all'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale per il2020 e il prossimo anno,660.620,30 euro all'Azienda sanitaria Friuli Occidentale, 1.129.307,80euro all'Azienda sanitariauniversitaria GiulianoIsontina, 78.386,64 euroall'Irccs Burlo Garofolo, e247.456,32 Irccs Cro. Èstata inoltre riformata laprogrammazione dellaquota pari a 450 mila euro assegnata all'Aziendaper l'assistenza sanitarian. 2 Bassa Friulana Isontina, prima destinata allarealizzazione del Cap aPalmanova e ora per il pavimento e l'impermeabilizzazione dell'ex presidio ospedaliero di Palmanova. Così si rinnovail patrimoniotecnologicoanche degli ospedali
Data: 16.05.2020 Pag.: 11Size: 270 cm2 AVE: € 8100.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 40