MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E … · Il 75% delle Agenzieeseguono la quantificazione...
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I PRODOTTI FITOSANITARI sono diffusamente utilizzati in agricoltura: complessivamente, sono oltre 300 le sostanze attive impiegate.
Nel Rapporto annuale Ispra del 2006 al paragrafo 3 “stato dei controlli regionali” silegge: In alcune regioni i dati non provengono ancora da indagini mirate, ma si riferiscono quasi esclusivamente alle sostanze previste dal vecchio D.lg. 152/99, che sono essenzial-mente gli organoclorurati storici, in alcuni casi fuori commercio da decenni. A questo va aggiunta la necessità di un aggiornamento dei programmi regionali di monitoraggio che generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in tempi recenti.
Poiché non è sostenibile ricercare tutte le sostanze attive, è necessario stabilire dei criteri per individuare quelle con un più elevato rischio ambientale e orientare conseguentemente i monitoraggi.
I PRODOTTI FITOSANITARI sono diffusamente utilizzati in agricoltura: complessivamente, sono oltre 300 le sostanze attive impiegate.
Nel Rapporto annuale Ispra del 2006 al paragrafo 3 “stato dei controlli regionali” silegge: In alcune regioni i dati non provengono ancora da indagini mirate, ma si riferiscono quasi esclusivamente alle sostanze previste dal vecchio D.lg. 152/99, che sono essenzial-mente gli organoclorurati storici, in alcuni casi fuori commercio da decenni. A questo va aggiunta la necessità di un aggiornamento dei programmi regionali di monitoraggio che generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in tempi recenti.
Poiché non è sostenibile ricercare tutte le sostanze attive, è necessario stabilire dei criteri per individuare quelle con un più elevato rischio ambientale e orientare conseguentemente i monitoraggi.
Sezione Provinciale di FerraraR.A.R. Fitofarmaci
DOMANI
Il D.lg. 17 marzo 1995, n° 194
in attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, prevede la realizzazione di piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale, degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari .
Il D.lg. 17 marzo 1995, n° 194
in attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, prevede la realizzazione di piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale, degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari .
L’Allegato A dell’Accordo 8 maggio 2003 definisce i criteri da considerare per la scelta delle sostanze prioritarie:
1. Quantità di Prodotti Fitosanitari applicate sulla base di dati di utilizzo o di vendita, o di stime che tengano conto delle dosi;
2. Potenziale di contaminazione definito sulla base delle proprietà chemiodinamiche dei fitofarmaci;
3. Frequenza di rilevamento nei corpi idrici, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili, della letteratura scientifica o di altri documenti tecnici;
4. Proprietà ecotossicologiche e tossicologiche;
5. Disponibilità e praticabilità dei metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci nella matrice acqua.
L’Allegato A dell’Accordo 8 maggio 2003 definisce i criteri da considerare per la scelta delle sostanze prioritarie:
1. Quantità di Prodotti Fitosanitari applicate sulla base di dati di utilizzo o di vendita, o di stime che tengano conto delle dosi;
2. Potenziale di contaminazione definito sulla base delle proprietà chemiodinamiche dei fitofarmaci;
3. Frequenza di rilevamento nei corpi idrici, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili, della letteratura scientifica o di altri documenti tecnici;
4. Proprietà ecotossicologiche e tossicologiche;
5. Disponibilità e praticabilità dei metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci nella matrice acqua.
IERI
L’attuazione dei “piani nazionali triennali” è stata resa operativa con l’Accordo del 8 maggio 2003, tra i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano (G.U. n. 121 del 27-5-2003), e ne stabilisce le modalità attuative.
L’attuazione dei “piani nazionali triennali” è stata resa operativa con l’Accordo del 8 maggio 2003, tra i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano (G.U. n. 121 del 27-5-2003), e ne stabilisce le modalità attuative.
METODI ANALITICI ADOTTATI DALLE AGENZIEIl 100% delle agenzie che hanno partecipato al sondaggio utilizzano un metodo Multiresiduo. Il 75% utilizza un metodo normato, il 25% un metodo interno. Il 25% ha il metodo accreditato. Il 100% delle agenzie che hanno partecipato al sondaggio utilizzano un metodo Multiresiduo. Il 75% utilizza un metodo normato, il 25% un metodo interno. Il 25% ha il metodo accreditato.
SPE liq./liq. SPE e liq/liq
75,0 (12)
12,5 (2) 12,5 (2)
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
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%
Tecniche di estrazione: Distribuzione % Tecniche di estrazione: Distribuzione %
SPE liq./liq. SPE e liq/liq
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SPE liq./liq. SPE e liq/liq
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%
< 0,010,01÷0,05
0,11÷0,20
13% (2)
75% (12)
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0
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LdQ (in µg/l): Distribuzione %LdQ (in µg/l): Distribuzione %
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56% (9)
19% (3)
19% (3)
6% (1)
56% (9)
19% (3)
19% (3)
6% (1)
Metodi di prova impiegatiMetodi di prova impiegati
APAT IRSA-CNR 5060 ISS.CAC.015.REV00 (Rapp.. Istisan 07/31) RISS/00: Rapporto Istisan 00/14 Pt. 1
APAT IRSA-CNR 5050 - Diserbanti ureici
50% (8)
44% (7)
75% (12)
6% (1) 6% (1)
0
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%
ECD NPD MS FPD MS-MS
50% (8)
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ECD NPD MS FPD MS-MS
Rivelatori utilizzati in Gas-cromatografia: distribuzione %Rivelatori utilizzati in GasGas--cromatografia: cromatografia: distribuzione %distribuzione %
31% (5)
13% (2)
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%
MS-MS DAD
31% (5)
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%
MS-MS DAD
Rivelatori utilizzati in Cromatografia liquida: distribuzione %Rivelatori utilizzati in Cromatografia liquidaCromatografia liquida: distribuzione %: distribuzione %Punti di taratura e modalità taratura per l'analisi delle acque
Superficiali e SotterraneePunti di taratura e modalità taratura per l'analisi delle acque
Superficiali e Sotterranee
0
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45
1 3 4 5 >5
6% (1)
25% (4)
13% (2)
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13% (2)
% A
genz
ie
Punti per taratura
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44% (7)
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% A
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Punti per taratura
Il 75% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solventeIl 25% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in matrice
Il 75% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solventeIl 25% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in matrice
Il 75% delle Agenzie effettuano il dosaggio quantitativo con Standard Interno
Il 75% delle Agenzie effettuano il dosaggio quantitativo con Standard Interno
7 Agenzie su 16 (44 %) fanno uso dello standard di processo
Il 56% delle Agenzie estrae manualmenteIl 44% delle Agenzie estrae automaticamente
Il 56% delle Agenzie estrae manualmenteIl 44% delle Agenzie estrae automaticamente
MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE:INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE PRIORITARIE
E METODOLOGIA ANALITICAMorelli Marco – Arpa Emilia Romagna – Sez. di Ferrara – R.A.R. Fitofarmaci
MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE:INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE PRIORITARIE
E METODOLOGIA ANALITICAMorelli Marco – Arpa Emilia Romagna – Sez. di Ferrara – R.A.R. Fitofarmaci
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14A 1 2 3 5 6 7 9 10 8 57B 1 2 3 4 5 6 10 7 50C 1 5 6 10 4 29D 2 13 2 14E 1 13 14 3 21F 1 3 2 14G 1 2 3 5 10 5 36H 1 13 2 14I 1 3 4 5 10 5 36J 1 5 10 11 4 29K 1 1 7L 1 2 3 4 5 6 10 7 50M 1 2 3 4 5 6 10 11 12 13 14 11 79N 1 3 4 14 4 29O 1 3 4 6 10 5 36P 1 2 5 10 4 29
tot. 15 7 9 6 9 6 1 0 1 10 2 1 4 3 5 29
Criteri Agenzia n. %1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14A 1 2 3 5 6 7 9 10 8 57B 1 2 3 4 5 6 10 7 50C 1 5 6 10 4 29D 2 13 2 14E 1 13 14 3 21F 1 3 2 14G 1 2 3 5 10 5 36H 1 13 2 14I 1 3 4 5 10 5 36J 1 5 10 11 4 29K 1 1 7L 1 2 3 4 5 6 10 7 50M 1 2 3 4 5 6 10 11 12 13 14 11 79N 1 3 4 14 4 29O 1 3 4 6 10 5 36P 1 2 5 10 4 29
tot. 15 7 9 6 9 6 1 0 1 10 2 1 4 3 5 29
Criteri Agenzia n. %
Criteri adottati dalle Agenzie per individuare le sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee
Criteri adottati dalle Agenzie per individuare le sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee
94% (15)
44% (7)
56% (9)
38% (6)
56% (9)
44% (7)
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0
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63% (10)
13% (2)
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25% (4)
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%
1
1 Normativa 8 Indice di percolazione di GUS;2 Caratteristiche chimico-fisiche della ss.aa. (solubilità in acqua, KOH, ecc.) 9 Modellistica matematica e algoritmica tipo SUSAP, PELMO, FOCUS, ecc.3 Dati di vendita, ovvero quantità di fitofarmaci utilizzati sul territorio reg.le/pro.le; 10 Positività nei controlli degli anni precedenti;4 Indice di priorità intrinseco 11 Richieste del cliente;5 Indice di priorità totale; 12 Degradazione delle sostanze attive nel suolo;6 Indice di Rischio di Contaminazione della acque (IRCA) ovvero Classe di Rischio (CIRCA); 13 Solo la fattibilità analitica;7 Formulati con indicazione di “zona Buffer”; 14 Altro
1 Normativa 8 Indice di percolazione di GUS;2 Caratteristiche chimico-fisiche della ss.aa. (solubilità in acqua, KOH, ecc.) 9 Modellistica matematica e algoritmica tipo SUSAP, PELMO, FOCUS, ecc.3 Dati di vendita, ovvero quantità di fitofarmaci utilizzati sul territorio reg.le/pro.le; 10 Positività nei controlli degli anni precedenti;4 Indice di priorità intrinseco 11 Richieste del cliente;5 Indice di priorità totale; 12 Degradazione delle sostanze attive nel suolo;6 Indice di Rischio di Contaminazione della acque (IRCA) ovvero Classe di Rischio (CIRCA); 13 Solo la fattibilità analitica;7 Formulati con indicazione di “zona Buffer”; 14 Altro
OGGI
medie
Gruppo di Lavoro APAT, ARPA, APPAFITOFARMACIHanno partecipato: le APPA di Bolzano e Trento e le ARPA di: Abruzzo - Pescara, Basilicata - Matera, Campania - Napoli, Emilia Romagna - Ferrara, Friuli V.G. - Pordenone,
Marche - Macerata, Piemonte - Asti, Puglia - Foggia, Sicilia -Palermo e Ragusa, Toscana - Firenze, Umbria - Perugia, Valle d’Aosta - Aosta, Veneto - Venezia
Per far fronte alle pressanti e specifiche richieste, derivanti dalle normative nazionali e comunitarie, le Agenzie hanno adottato un approccio ragionato e strutturato chepreveda l’individuazione delle sostanze attive prioritarie, da ricercare nelle acque superficiali e sotterranee, impiegando strumentazioni analitiche sempre più specifichee sensibili come la spettrometria di massa triquadrupolare (Q-Q-Q), abbinata alla gas-cromatografia (GC-MS-MS) e alla cromatografia liquida (LC-MS-MS).
Dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci delle Agenzie Ambientali , è stata predisposta una pubblicazione: “Linee Guida per la definizione di Liste di Priorità per i Fitofarmaci nella Progettazione del Monitoraggio delle Acque di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006). La linea guida è stata consegnata al Consiglio Federale delle Agenzie nel dicembre 2010. Ufficialmente è stata presentata nel 17° Convegno di igiene Industriale a Corvara dal 23 al 25 marzo 2011.
Dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci delle Agenzie Ambientali , è stata predisposta una pubblicazione: “Linee Guida per la definizione di Liste di Priorità per i Fitofarmaci nella Progettazione del Monitoraggio delle Acque di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006). La linea guida è stata consegnata al Consiglio Federale delle Agenzie nel dicembre 2010. Ufficialmente è stata presentata nel 17° Convegno di igiene Industriale a Corvara dal 23 al 25 marzo 2011.