MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E … · Il 75% delle Agenzieeseguono la quantificazione...

1
I PRODOTTI FITOSANITARI sono diffusamente utilizzati in agricoltura: complessivamente, sono oltre 300 le sostanze attive impiegate. Nel Rapporto annuale Ispra del 2006 al paragrafo 3 “stato dei controlli regionali” silegge: In alcune regioni i dati non provengono ancora da indagini mirate, ma si riferiscono quasi esclusivamente alle sostanze previste dal vecchio D.lg. 152/99, che sono essenzial-mente gli organoclorurati storici, in alcuni casi fuori commercio da decenni. A questo va aggiunta la necessità di un aggiornamento dei programmi regionali di monitoraggio che generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in tempi recenti. Poiché non è sostenibile ricercare tutte le sostanze attive, è necessario stabilire dei criteri per individuare quelle con un più elevato rischio ambientale e orientare conseguentemente i monitoraggi. Sezione Provinciale di Ferrara R.A.R. Fitofarmaci DOMANI Il D.lg. 17 marzo 1995, n° 194 in attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, prevede la realizzazione di piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale, degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari . L’Allegato A dell’Accordo 8 maggio 2003 definisce i criteri da considerare per la scelta delle sostanze prioritarie: 1. Quantità di Prodotti Fitosanitari applicate sulla base di dati di utilizzo o di vendita, o di stime che tengano conto delle dosi; 2. Potenziale di contaminazione definito sulla base delle proprietà chemiodinamiche dei fitofarmaci; 3. Frequenza di rilevamento nei corpi idrici, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili, della letteratura scientifica o di altri documenti tecnici; 4. Proprietà ecotossicologiche e tossicologiche; 5. Disponibilità e praticabilità dei metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci nella matrice acqua. IERI L’attuazione dei “piani nazionali triennali” è stata resa operativa con l’Accordo del 8 maggio 2003, tra i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano (G.U. n. 121 del 27-5- 2003), e ne stabilisce le modalità attuative. METODI ANALITICI ADOTTATI DALLE AGENZIE Il 100% delle agenzie che hanno partecipato al sondaggio utilizzano un metodo Multiresiduo. Il 75% utilizza un metodo normato, il 25% un metodo interno. Il 25% ha il metodo accreditato. SPE liq./liq. SPE e liq/liq 75,0 (12) 12,5 (2) 12,5 (2) 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 % Tecniche di estrazione: Distribuzione % SPE liq./liq. SPE e liq/liq 75,0 (12) 12,5 (2) 12,5 (2) 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 % SPE liq./liq. SPE e liq/liq 75,0 (12) 12,5 (2) 12,5 (2) 0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 % < 0,01 0,01÷0,05 0,11÷0,20 13% (2) 75% (12) 13% (2) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % LdQ (in μg/l): Distribuzione % < 0,01 0,01÷0,05 0,11÷0,20 13% (2) 75% (12) 13% (2) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % < 0,01 0,01÷0,05 0,11÷0,20 13% (2) 75% (12) 13% (2) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % 56% (9) 19% (3) 19% (3) 6% (1) 56% (9) 19% (3) 19% (3) 6% (1) Metodi di prova impiegati APAT IRSA-CNR 5060 ISS.CAC.015.REV00 (Rapp.. Istisan 07/31) RISS/00: Rapporto Istisan 00/14 Pt. 1 APAT IRSA-CNR 5050 - Diserbanti ureici 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % ECD NPD MS FPD MS-MS 50% (8) 44% (7) 75% (12) 6% (1) 6% (1) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 % ECD NPD MS FPD MS-MS Rivelatori utilizzati in Gas Gas-cromatografia: cromatografia: distribuzione % distribuzione % 0 5 10 15 20 25 30 35 % MS-MS DAD 31% (5) 13% (2) 0 5 10 15 20 25 30 35 % MS-MS DAD Rivelatori utilizzati in Cromatografia liquida Cromatografia liquida: distribuzione % : distribuzione % Punti di taratura e modalità taratura per l'analisi delle acque Superficiali e Sotterranee 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 1 3 4 5 >5 6% (1) 25% (4) 13% (2) 44% (7) 13% (2) % Agenzie Punti per taratura Il 75% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solvente Il 25% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in matrice Il 75% delle Agenzie effettuano il dosaggio quantitativo con Standard Interno 7 Agenzie su 16 (44 %) fanno uso dello standard di processo Il 56% delle Agenzie estrae manualmente Il 44% delle Agenzie estrae automaticamente MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE: INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE PRIORITARIE E METODOLOGIA ANALITICA Morelli Marco – Arpa Emilia Romagna – Sez. di Ferrara – R.A.R. Fitofarmaci 10 11 12 13 14 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 A 1 2 3 5 6 7 9 10 8 57 B 1 2 3 4 5 6 10 7 50 C 1 5 6 10 4 29 D 2 13 2 14 E 1 13 14 3 21 F 1 3 2 14 G 1 2 3 5 10 5 36 H 1 13 2 14 I 1 3 4 5 10 5 36 J 1 5 10 11 4 29 K 1 1 7 L 1 2 3 4 5 6 10 7 50 M 1 2 3 4 5 6 10 11 12 13 14 11 79 N 1 3 4 14 4 29 O 1 3 4 6 10 5 36 P 1 2 5 10 4 29 tot. 15 7 9 6 9 6 1 0 1 10 2 1 4 3 5 29 Criteri Agenzia n. % Criteri adottati dalle Agenzie per individuare le sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee 94% (15) 44% (7) 56% (9) 38% (6) 56% (9) 44% (7) 6% (1) 0 6% (1) 63% (10) 13% (2) 6% (1) 25% (4) 13% (2) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 % 1 1 Normativa 8 Indice di percolazione di GUS; 2 Caratteristiche chimico-fisiche della ss.aa. (solubilità in acqua, KOH, ecc.) 9 Modellistica matematica e algoritmica tipo SUSAP, PELMO, FOCUS, ecc. 3 Dati di vendita, ovvero quantità di fitofarmaci utilizzati sul territorio reg.le/pro.le; 10 Positività nei controlli degli anni precedenti; 4 Indice di priorità intrinseco 11 Richieste del cliente; 5 Indice di priorità totale; 12 Degradazione delle sostanze attive nel suolo; 6 Indice di Rischio di Contaminazione della acque (IRCA) ovvero Classe di Rischio (CIRCA); 13 Solo la fattibilità analitica; 7 Formulati con indicazione di “zona Buffer”; 14 Altro OGGI medie Gruppo di Lavoro APAT, ARPA, APPA FITOFARMACI Hanno partecipato: le APPA di Bolzano e Trento e le ARPA di: Abruzzo - Pescara, Basilicata - Matera, Campania - Napoli, Emilia Romagna - Ferrara, Friuli V.G. - Pordenone, Marche - Macerata, Piemonte - Asti, Puglia - Foggia, Sicilia -Palermo e Ragusa, Toscana - Firenze, Umbria - Perugia, Valle d’Aosta - Aosta, Veneto - Venezia Per far fronte alle pressanti e specifiche richieste, derivanti dalle normative nazionali e comunitarie, le Agenzie hanno adottato un approccio ragionato e strutturato che preveda l’individuazione delle sostanze attive prioritarie, da ricercare nelle acque superficiali e sotterranee, impiegando strumentazioni analitiche sempre più specifiche e sensibili come la spettrometria di massa triquadrupolare (Q-Q-Q), abbinata alla gas-cromatografia (GC-MS-MS) e alla cromatografia liquida (LC-MS-MS). Dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci delle Agenzie Ambientali , è stata predisposta una pubblicazione: “Linee Guida per la definizione di Liste di Priorità per i Fitofarmaci nella Progettazione del Monitoraggio delle Acque di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006). La linea guida è stata consegnata al Consiglio Federale delle Agenzie nel dicembre 2010. Ufficialmente è stata presentata nel 17° Convegno di igiene Industriale a Corvara dal 23 al 25 marzo 2011.

Transcript of MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E … · Il 75% delle Agenzieeseguono la quantificazione...

Page 1: MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E … · Il 75% delle Agenzieeseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solvente Il 25% delle Agenzieeseguono la quantificazione

I PRODOTTI FITOSANITARI sono diffusamente utilizzati in agricoltura: complessivamente, sono oltre 300 le sostanze attive impiegate.

Nel Rapporto annuale Ispra del 2006 al paragrafo 3 “stato dei controlli regionali” silegge: In alcune regioni i dati non provengono ancora da indagini mirate, ma si riferiscono quasi esclusivamente alle sostanze previste dal vecchio D.lg. 152/99, che sono essenzial-mente gli organoclorurati storici, in alcuni casi fuori commercio da decenni. A questo va aggiunta la necessità di un aggiornamento dei programmi regionali di monitoraggio che generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in tempi recenti.

Poiché non è sostenibile ricercare tutte le sostanze attive, è necessario stabilire dei criteri per individuare quelle con un più elevato rischio ambientale e orientare conseguentemente i monitoraggi.

I PRODOTTI FITOSANITARI sono diffusamente utilizzati in agricoltura: complessivamente, sono oltre 300 le sostanze attive impiegate.

Nel Rapporto annuale Ispra del 2006 al paragrafo 3 “stato dei controlli regionali” silegge: In alcune regioni i dati non provengono ancora da indagini mirate, ma si riferiscono quasi esclusivamente alle sostanze previste dal vecchio D.lg. 152/99, che sono essenzial-mente gli organoclorurati storici, in alcuni casi fuori commercio da decenni. A questo va aggiunta la necessità di un aggiornamento dei programmi regionali di monitoraggio che generalmente non tengono conto delle sostanze immesse sul mercato in tempi recenti.

Poiché non è sostenibile ricercare tutte le sostanze attive, è necessario stabilire dei criteri per individuare quelle con un più elevato rischio ambientale e orientare conseguentemente i monitoraggi.

Sezione Provinciale di FerraraR.A.R. Fitofarmaci

DOMANI

Il D.lg. 17 marzo 1995, n° 194

in attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, prevede la realizzazione di piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale, degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari .

Il D.lg. 17 marzo 1995, n° 194

in attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, prevede la realizzazione di piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale, degli effetti derivanti dall’uso dei prodotti fitosanitari .

L’Allegato A dell’Accordo 8 maggio 2003 definisce i criteri da considerare per la scelta delle sostanze prioritarie:

1. Quantità di Prodotti Fitosanitari applicate sulla base di dati di utilizzo o di vendita, o di stime che tengano conto delle dosi;

2. Potenziale di contaminazione definito sulla base delle proprietà chemiodinamiche dei fitofarmaci;

3. Frequenza di rilevamento nei corpi idrici, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili, della letteratura scientifica o di altri documenti tecnici;

4. Proprietà ecotossicologiche e tossicologiche;

5. Disponibilità e praticabilità dei metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci nella matrice acqua.

L’Allegato A dell’Accordo 8 maggio 2003 definisce i criteri da considerare per la scelta delle sostanze prioritarie:

1. Quantità di Prodotti Fitosanitari applicate sulla base di dati di utilizzo o di vendita, o di stime che tengano conto delle dosi;

2. Potenziale di contaminazione definito sulla base delle proprietà chemiodinamiche dei fitofarmaci;

3. Frequenza di rilevamento nei corpi idrici, sulla base dei dati di monitoraggio disponibili, della letteratura scientifica o di altri documenti tecnici;

4. Proprietà ecotossicologiche e tossicologiche;

5. Disponibilità e praticabilità dei metodi analitici per la determinazione dei fitofarmaci nella matrice acqua.

IERI

L’attuazione dei “piani nazionali triennali” è stata resa operativa con l’Accordo del 8 maggio 2003, tra i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano (G.U. n. 121 del 27-5-2003), e ne stabilisce le modalità attuative.

L’attuazione dei “piani nazionali triennali” è stata resa operativa con l’Accordo del 8 maggio 2003, tra i Ministeri della Salute, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano (G.U. n. 121 del 27-5-2003), e ne stabilisce le modalità attuative.

METODI ANALITICI ADOTTATI DALLE AGENZIEIl 100% delle agenzie che hanno partecipato al sondaggio utilizzano un metodo Multiresiduo. Il 75% utilizza un metodo normato, il 25% un metodo interno. Il 25% ha il metodo accreditato. Il 100% delle agenzie che hanno partecipato al sondaggio utilizzano un metodo Multiresiduo. Il 75% utilizza un metodo normato, il 25% un metodo interno. Il 25% ha il metodo accreditato.

SPE liq./liq. SPE e liq/liq

75,0 (12)

12,5 (2) 12,5 (2)

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

80.0

%

Tecniche di estrazione: Distribuzione % Tecniche di estrazione: Distribuzione %

SPE liq./liq. SPE e liq/liq

75,0 (12)

12,5 (2) 12,5 (2)

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

80.0

%

SPE liq./liq. SPE e liq/liq

75,0 (12)

12,5 (2) 12,5 (2)

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

70.0

80.0

%

< 0,010,01÷0,05

0,11÷0,20

13% (2)

75% (12)

13% (2)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%

LdQ (in µg/l): Distribuzione %LdQ (in µg/l): Distribuzione %

< 0,010,01÷0,05

0,11÷0,20

13% (2)

75% (12)

13% (2)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%

< 0,010,01÷0,05

0,11÷0,20

13% (2)

75% (12)

13% (2)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%

56% (9)

19% (3)

19% (3)

6% (1)

56% (9)

19% (3)

19% (3)

6% (1)

Metodi di prova impiegatiMetodi di prova impiegati

APAT IRSA-CNR 5060 ISS.CAC.015.REV00 (Rapp.. Istisan 07/31) RISS/00: Rapporto Istisan 00/14 Pt. 1

APAT IRSA-CNR 5050 - Diserbanti ureici

50% (8)

44% (7)

75% (12)

6% (1) 6% (1)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%

ECD NPD MS FPD MS-MS

50% (8)

44% (7)

75% (12)

6% (1) 6% (1)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

%

ECD NPD MS FPD MS-MS

Rivelatori utilizzati in Gas-cromatografia: distribuzione %Rivelatori utilizzati in GasGas--cromatografia: cromatografia: distribuzione %distribuzione %

31% (5)

13% (2)

0

5

10

15

20

25

30

35

%

MS-MS DAD

31% (5)

13% (2)

0

5

10

15

20

25

30

35

%

MS-MS DAD

Rivelatori utilizzati in Cromatografia liquida: distribuzione %Rivelatori utilizzati in Cromatografia liquidaCromatografia liquida: distribuzione %: distribuzione %Punti di taratura e modalità taratura per l'analisi delle acque

Superficiali e SotterraneePunti di taratura e modalità taratura per l'analisi delle acque

Superficiali e Sotterranee

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

1 3 4 5 >5

6% (1)

25% (4)

13% (2)

44% (7)

13% (2)

% A

genz

ie

Punti per taratura

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

1 3 4 5 >5

6% (1)

25% (4)

13% (2)

44% (7)

13% (2)

% A

genz

ie

Punti per taratura

Il 75% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solventeIl 25% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in matrice

Il 75% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in solventeIl 25% delle Agenzie eseguono la quantificazione mediante rette di taratura in matrice

Il 75% delle Agenzie effettuano il dosaggio quantitativo con Standard Interno

Il 75% delle Agenzie effettuano il dosaggio quantitativo con Standard Interno

7 Agenzie su 16 (44 %) fanno uso dello standard di processo

Il 56% delle Agenzie estrae manualmenteIl 44% delle Agenzie estrae automaticamente

Il 56% delle Agenzie estrae manualmenteIl 44% delle Agenzie estrae automaticamente

MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE:INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE PRIORITARIE

E METODOLOGIA ANALITICAMorelli Marco – Arpa Emilia Romagna – Sez. di Ferrara – R.A.R. Fitofarmaci

MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE:INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE PRIORITARIE

E METODOLOGIA ANALITICAMorelli Marco – Arpa Emilia Romagna – Sez. di Ferrara – R.A.R. Fitofarmaci

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14A 1 2 3 5 6 7 9 10 8 57B 1 2 3 4 5 6 10 7 50C 1 5 6 10 4 29D 2 13 2 14E 1 13 14 3 21F 1 3 2 14G 1 2 3 5 10 5 36H 1 13 2 14I 1 3 4 5 10 5 36J 1 5 10 11 4 29K 1 1 7L 1 2 3 4 5 6 10 7 50M 1 2 3 4 5 6 10 11 12 13 14 11 79N 1 3 4 14 4 29O 1 3 4 6 10 5 36P 1 2 5 10 4 29

tot. 15 7 9 6 9 6 1 0 1 10 2 1 4 3 5 29

Criteri Agenzia n. %1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14A 1 2 3 5 6 7 9 10 8 57B 1 2 3 4 5 6 10 7 50C 1 5 6 10 4 29D 2 13 2 14E 1 13 14 3 21F 1 3 2 14G 1 2 3 5 10 5 36H 1 13 2 14I 1 3 4 5 10 5 36J 1 5 10 11 4 29K 1 1 7L 1 2 3 4 5 6 10 7 50M 1 2 3 4 5 6 10 11 12 13 14 11 79N 1 3 4 14 4 29O 1 3 4 6 10 5 36P 1 2 5 10 4 29

tot. 15 7 9 6 9 6 1 0 1 10 2 1 4 3 5 29

Criteri Agenzia n. %

Criteri adottati dalle Agenzie per individuare le sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee

Criteri adottati dalle Agenzie per individuare le sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee

94% (15)

44% (7)

56% (9)

38% (6)

56% (9)

44% (7)

6% (1)

0

6% (1)

63% (10)

13% (2)

6% (1)

25% (4)

13% (2)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

%

1

1 Normativa 8 Indice di percolazione di GUS;2 Caratteristiche chimico-fisiche della ss.aa. (solubilità in acqua, KOH, ecc.) 9 Modellistica matematica e algoritmica tipo SUSAP, PELMO, FOCUS, ecc.3 Dati di vendita, ovvero quantità di fitofarmaci utilizzati sul territorio reg.le/pro.le; 10 Positività nei controlli degli anni precedenti;4 Indice di priorità intrinseco 11 Richieste del cliente;5 Indice di priorità totale; 12 Degradazione delle sostanze attive nel suolo;6 Indice di Rischio di Contaminazione della acque (IRCA) ovvero Classe di Rischio (CIRCA); 13 Solo la fattibilità analitica;7 Formulati con indicazione di “zona Buffer”; 14 Altro

1 Normativa 8 Indice di percolazione di GUS;2 Caratteristiche chimico-fisiche della ss.aa. (solubilità in acqua, KOH, ecc.) 9 Modellistica matematica e algoritmica tipo SUSAP, PELMO, FOCUS, ecc.3 Dati di vendita, ovvero quantità di fitofarmaci utilizzati sul territorio reg.le/pro.le; 10 Positività nei controlli degli anni precedenti;4 Indice di priorità intrinseco 11 Richieste del cliente;5 Indice di priorità totale; 12 Degradazione delle sostanze attive nel suolo;6 Indice di Rischio di Contaminazione della acque (IRCA) ovvero Classe di Rischio (CIRCA); 13 Solo la fattibilità analitica;7 Formulati con indicazione di “zona Buffer”; 14 Altro

OGGI

medie

Gruppo di Lavoro APAT, ARPA, APPAFITOFARMACIHanno partecipato: le APPA di Bolzano e Trento e le ARPA di: Abruzzo - Pescara, Basilicata - Matera, Campania - Napoli, Emilia Romagna - Ferrara, Friuli V.G. - Pordenone,

Marche - Macerata, Piemonte - Asti, Puglia - Foggia, Sicilia -Palermo e Ragusa, Toscana - Firenze, Umbria - Perugia, Valle d’Aosta - Aosta, Veneto - Venezia

Per far fronte alle pressanti e specifiche richieste, derivanti dalle normative nazionali e comunitarie, le Agenzie hanno adottato un approccio ragionato e strutturato chepreveda l’individuazione delle sostanze attive prioritarie, da ricercare nelle acque superficiali e sotterranee, impiegando strumentazioni analitiche sempre più specifichee sensibili come la spettrometria di massa triquadrupolare (Q-Q-Q), abbinata alla gas-cromatografia (GC-MS-MS) e alla cromatografia liquida (LC-MS-MS).

Dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci delle Agenzie Ambientali , è stata predisposta una pubblicazione: “Linee Guida per la definizione di Liste di Priorità per i Fitofarmaci nella Progettazione del Monitoraggio delle Acque di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006). La linea guida è stata consegnata al Consiglio Federale delle Agenzie nel dicembre 2010. Ufficialmente è stata presentata nel 17° Convegno di igiene Industriale a Corvara dal 23 al 25 marzo 2011.

Dal Gruppo di Lavoro Fitofarmaci delle Agenzie Ambientali , è stata predisposta una pubblicazione: “Linee Guida per la definizione di Liste di Priorità per i Fitofarmaci nella Progettazione del Monitoraggio delle Acque di cui al Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006). La linea guida è stata consegnata al Consiglio Federale delle Agenzie nel dicembre 2010. Ufficialmente è stata presentata nel 17° Convegno di igiene Industriale a Corvara dal 23 al 25 marzo 2011.