Molinella a Confronto dicembre 2011

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a Confronto Molinella Molinella a confronto - N°4/2011 - Dicembre 2011 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele Donini Proprietà: Partito Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolari 12, Molinella (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r.l., Molinella (BO) RICOSTRUIRE NOI STESSI ABBIAMO BISOGNO DI RICOSTRUIRE NOI STESSI, PER RICOSTRUIRE L’ITALIA E I NOSTRI PAESI Anche i comuni sono chiamati a scegliere come cambiare il loro modo di amministrare e di rapportarsi con i cittadini di Vincenzo Caradonna All’interno Appunti dal corso . . . . . . . . . . . . . pag. 2 di Massimo Paderni Marcia indietro sulla Beghelli . . . pag. 3 di Aldo Casoni Mostra “Molinella e Massarenti” . . pag. 4 La Redazione Polemica sterile o lettura attenta? pag. 4 di Aldo Casoni Sul lavoro serve più coraggio . . . pag. 6 di Dario Mantovani Il Prefetto risponde al Sindaco . . pag. 7 di Aldo Casoni Il piatto piange, il PDL pure . . . . . pag. 8 di Dario Mantovani www.pdmolinella.it Le pagine dei giornali e i co- municati radio televisivi par- lano una sola lingua: rigore, tasse, sacrifici, necessari per uscire dal pantano del debito e risanare i conti, per scongiura- re il fallimento. La prima reazione è stata per me quella di spaventarmi, co- me penso per quasi tutti, quel- la di chiedermi quanto dovrò pagare, quanti anni in più do- vrò lavorare, come verranno spesi questi miliardi di euro, se ci sarà un futuro. Ma il Governo Monti, con que- sta dura MANOVRA economi- ca, ci richiama alla realtà in cui tutti ci troviamo e alla respon- sabilità collettiva e individua- le che dobbiamo esercitare, cominciando dalla sobrietà e trasparenza sua e dei suoi ministri. Nessuno potrà tirar- si indietro, o tutto sarà inutile. Questo è il messaggio. Il modello sociale, il modo di relazionarsi, il dare l’esempio, sono altrettanto fondamentali come le rinunce e il rigore a cui siamo tutti chiamati. La manovra, insieme al rigore, ha cominciato a dare alcuni incentivi per stimolare la cre- scita e rivitalizzare le imprese, per ridare liquidità al sistema delle imprese affinchè trovino stimoli per investire e tornare ad assumere. Non ha ancora affrontato il nodo lavoro, ma speriamo avvenga prestissi- mo, perché è l’unica fonte di speranza per moltissimi di- soccupati, quasi interamente giovani, che hanno diritto ad un futuro e a fare progetti du- raturi. L’altra parola chiave è equità. In questo il PD ha scommesso molto e, pur non facendo mancare il so- stegno a questo governo, chiederà di ottenere di più. Per le fasce più deboli, per le sti giorni un noto quotidiano economico, e io aggiungo che se vogliamo arrivare al mare o alla prima oasi, dobbiamo dividere senza egoismi o truc- chetti quel poco cibo e quella poca acqua che abbiamo. Se non ricostruiamo in noi questo senso di corresponsabilità e di condivisione e non lascia- mo da parte una fetta del no- stro atavico egoismo e della nostra proverbiale scaltrezza italiana, non se ne esce vivi e ci assumiamo una gravissima responsabilità. Questa responsabilità rica- de anche su chi amministra i comuni, e per noi Molinellesi, su chi amministra il nostro co- mune. Noi confidiamo che il bilancio di previsione per il 2012, alla luce delle novi- tà fiscali, sia condiviso dal Sindaco e dalla Giunta, al- meno nella fase preliminare, con le opposizioni e che ci siano spazi perché anche i cittadini vengano informati e coinvolti. Ogni volta che si è trovato il confronto, si è sem- pre ottenuto un buon risultato per la collettività e i soldi si spendono con maggior pru- denza. Che di questi tempi do- vrà essere la regola. famiglie, per chi non lavora, auspichiamo più sostegni eco- nomici, chiederemo che “chi ha di più dia di più” . Monti ha dato un segnale anche in que- sto, ma si dovrà rendere strut- turale l’abitudine ormai non derogabile di pagare le tasse, preparando una radicale mo- difica al sistema fiscale, ma- gari facendolo insieme all’ Eu- ropa. Tutti quanti. Gli egoismi, gli sprechi e i privilegi ormai sono un male da cui ci si de- ve liberare per sopravvivere e per progredire, per mantenere i servizi fondamentali, per re- stituire alla generazioni future un po’ di quello che ci siamo mangiati fin qui. Siamo nella traversata del deserto, come titolava in que- Venerdì 16 Dicembre, alle ore 20,15 presso la sala riunioni di Via Calzolari 13, a Molinella IL PD INCONTRA GLI ISCRITTI E I VOLONTARI DELLE FESTE Sarà l’occasione per inaugurare ufficialmente la nuova Sala, rinnovata e impreziosita dal recupero e dalla esposizione della mostra fotografica “Molinella e Massarenti”, realizzata nel 1955 e originariamente collocata nei locali della Casa del Popolo La serata sarà aperta, alle ore 20,30, dalla proiezione del documentario “TI RICORDI QUANDO SUONAVA LA SIRENA DELLO ZUCCHERIFICIO?” una storia dello Zuccherificio di Molinella Prenderà parte alla serata MARILENA FABBRI della Direzione Provinciale del PD di Bologna e per concludere un brindisi e gli auguri di BUONE FESTE

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Periodico del circolo PD Molinella (BO)

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aConfrontoMolinella

Molinella a confronto - N°4/2011 - Dicembre 2011 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele DoniniPropr ietà: Par t i to Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolar i 12, Molinel la (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r. l . , Molinel la (BO)

RICOSTRUIRE NOI STESSIABBIAMO BISOGNO DI RICOSTRUIRE NOI STESSI, PER RICOSTRUIRE L’ITALIA E I NOSTRI PAESIAnche i comuni sono chiamati a scegliere come cambiare il loro modo di amministrare e di rapportarsi con i cittadini

di Vincenzo Caradonna

All’interno Appunti dal corso . . . . . . . . . . . . . pag. 2di Massimo Paderni

Marcia indietro sulla Beghelli . . . pag. 3di Aldo Casoni

Mostra “Molinella e Massarenti” . . pag. 4La Redazione

Polemica sterile o lettura attenta? pag. 4di Aldo Casoni

Sul lavoro serve più coraggio . . . pag. 6di Dario Mantovani

Il Prefetto risponde al Sindaco . . pag. 7di Aldo Casoni

Il piatto piange, il PDL pure . . . . . pag. 8di Dario Mantovani

www.pdmolinella.it

Le pagine dei giornali e i co-municati radio televisivi par-lano una sola lingua: rigore, tasse, sacrifici, necessari per uscire dal pantano del debito e risanare i conti, per scongiura-re il fallimento.La prima reazione è stata per me quella di spaventarmi, co-me penso per quasi tutti, quel-la di chiedermi quanto dovrò pagare, quanti anni in più do-vrò lavorare, come verranno spesi questi miliardi di euro, se ci sarà un futuro.Ma il Governo Monti, con que-sta dura MANOVRA economi-ca, ci richiama alla realtà in cui tutti ci troviamo e alla respon-sabilità collettiva e individua-le che dobbiamo esercitare, cominciando dalla sobrietà e trasparenza sua e dei suoi ministri. Nessuno potrà tirar-si indietro, o tutto sarà inutile. Questo è il messaggio.Il modello sociale, il modo di relazionarsi, il dare l’esempio, sono altrettanto fondamentali come le rinunce e il rigore a cui siamo tutti chiamati. La manovra, insieme al rigore, ha cominciato a dare alcuni incentivi per stimolare la cre-scita e rivitalizzare le imprese, per ridare liquidità al sistema delle imprese affinchè trovino stimoli per investire e tornare ad assumere. Non ha ancora affrontato il nodo lavoro, ma speriamo avvenga prestissi-mo, perché è l’unica fonte di speranza per moltissimi di-soccupati, quasi interamente giovani, che hanno diritto ad un futuro e a fare progetti du-raturi. L’altra parola chiave è equità. In questo il PD ha scommesso molto e, pur non facendo mancare il so-stegno a questo governo, chiederà di ottenere di più. Per le fasce più deboli, per le

sti giorni un noto quotidiano economico, e io aggiungo che se vogliamo arrivare al mare o alla prima oasi, dobbiamo dividere senza egoismi o truc-chetti quel poco cibo e quella poca acqua che abbiamo. Se non ricostruiamo in noi questo senso di corresponsabilità e di condivisione e non lascia-mo da parte una fetta del no-stro atavico egoismo e della nostra proverbiale scaltrezza italiana, non se ne esce vivi e ci assumiamo una gravissima responsabilità.Questa responsabilità rica-de anche su chi amministra i comuni, e per noi Molinellesi, su chi amministra il nostro co-mune. Noi confidiamo che il bilancio di previsione per il 2012, alla luce delle novi-tà fiscali, sia condiviso dal Sindaco e dalla Giunta, al-meno nella fase preliminare, con le opposizioni e che ci siano spazi perché anche i cittadini vengano informati e coinvolti. Ogni volta che si è trovato il confronto, si è sem-pre ottenuto un buon risultato per la collettività e i soldi si spendono con maggior pru-denza. Che di questi tempi do-vrà essere la regola.

famiglie, per chi non lavora, auspichiamo più sostegni eco-nomici, chiederemo che “chi ha di più dia di più”. Monti ha dato un segnale anche in que-sto, ma si dovrà rendere strut-turale l’abitudine ormai non derogabile di pagare le tasse, preparando una radicale mo-difica al sistema fiscale, ma-gari facendolo insieme all’ Eu-

ropa. Tutti quanti. Gli egoismi, gli sprechi e i privilegi ormai sono un male da cui ci si de-ve liberare per sopravvivere e per progredire, per mantenere i servizi fondamentali, per re-stituire alla generazioni future un po’ di quello che ci siamo mangiati fin qui.Siamo nella traversata del deserto, come titolava in que-

Venerdì 16 Dicembre, alle ore 20,15presso la sala riunioni di Via Calzolari 13,

a Molinella

IL PD INCONTRA GLI ISCRITTI

E I VOLONTARI DELLE FESTE

Sarà l’occasione per inaugurare ufficialmente la nuova Sala, rinnovata e impreziosita

dal recupero e dalla esposizione della mostra fotografica

“Molinella e Massarenti”,realizzata nel 1955 e originariamente collocata

nei locali della Casa del Popolo

La serata sarà aperta, alle ore 20,30, dalla proiezione del documentario

“TI RICORDI QUANDO SUONAVA LA SIRENA DELLO ZUCCHERIFICIO?”

una storia dello Zuccherificio di Molinella

Prenderà parte alla serata

MARILENA FABBRIdella Direzione Provinciale

del PD di Bologna

e per concludereun brindisi e gli auguri di

BUONE FESTE

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Il termine Joomla che deri-va dalla parola Swahili jum-la significa “tutti insieme” ed è così che passo dopo passo, lezione dopo lezione prende vita il nostro corso iniziato a novembre a cui ha aderito un cospicuo nume-ro di persone. In un clima di armonia e partecipazione, il gruppo nato da questa iniziativa si incontra ogni mercoledì sera accomunato dall’interesse di vedere na-scere il proprio sito internet. Lo spirito che mi ha spinto alla realizzazione di questo progetto è quello di trasmet-tere ai partecipanti la mia passione verso le numero-se vie che si possono in-traprendere nel mondo del web. Imparare e realizzare

Frequento ormai da molti anni, come utente, la scuola di musi-ca Adriano Banchieri di Molinel-la, da sempre vanto della nostra comunità, sia per la cultura che trasmette ai suoi studenti e ai semplici spettatori di tanti con-certi, sia per aver formato molti musicisti di successo anche in-ternazionale.C’è un però: se osserviamo la struttura della scuola, ci accor-giamo subito di un grosso difet-to, le famose barriere architetto-niche!!!!!Sia all’esterno che all’interno, infatti, la scuola è stracolma di scale!La possibilità per un allievo, anche solo con una minima difficoltà deambulatoria, di fre-quentare un qualsiasi corso, è negata.Vorrei quindi ricordare alla no-stra amministrazione, che sa-rebbe opportuno dare la possi-bilità, anche a chi non si muove agevolmente, di poter accedere ai corsi.La possibilità c’è!!! La struttura adatta esiste!!Vi ricordate del vecchio ospe-dale Valeriani?Da diverso tempo l’edificio è

stato ristrutturato (ha infatti ospitato la farmacia Valeriani durante il periodo di ammoder-namento della stessa).Credo che sia un luogo adatto ad ospitare la scuola : ha molte e grandi stanze al piano terra, è abbastanza lontano da abi-tazioni private, decentrato ri-spetto la piazza, con una zona verde sulla parte frontale, ma soprattutto, si utilizzerebbe una struttura, che se lasciata per anni vuota, deperirebbe velo-cemente rendendo vani i lavo-ri che sono stati a suo tempo eseguiti!! Che ne dite?La mia è una richiesta diretta all’amministrazione, ma sap-piate che i cittadini di Molinella ne parlano da anni!!!Coraggio allora, diamo la pos-sibilità anche a chi ha problemi, di accedere alla nostra scuola musicale e nello stesso tempo, preserviamo una struttura an-tica e di prestigio come il vec-chio ospedale. Sono certa che sarebbe una soluzione molto apprezzata da tutta la popola-zione.

Barbara Ferraresi

sono parole fondamentali per creare insieme qualco-sa di personale tramite il quale condividere i propri interessi e arricchire le pro-prie conoscenze. A gennaio prenderà poi ini-zio il secondo modulo “Web Editor” tenuto da Stefano Stegani dell’associazione Anti Digital Divide che por-terà a termine questa ini-ziativa. Colgo l’occasione per ringraziare Airgrid srl di San Pietro Capofiume per aver garantito la connetti-vità wi-fi e Daniele e Giulia per avermi aiutato ad alle-stire la sala. Mi auguro che questa sia la prima di tante iniziative che potranno es-sere organizzate nella no-stra sede.

Appunti dal corso di Massimo Paderni

A proposito della scuola di musica,riceviamo e pubblichiamo

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Il Consiglio comunale di sabato 26 novembre, richiesto dai grup-pi di minoranza (Molinella Civi-ca, Partito democratico e Moli-nella che cambia) ha approvato all’unanimità la mozione presen-tata da Molinella Civica ed inte-grata con un emendamento del gruppo di maggioranza.Nella sostanza il contratto sotto-scritto nel maggio del 2009, po-co prima delle elezioni ammini-strative, dal Comune (attraverso la propria Società Patrimoniale Molinella Futura) con la Beghel-li Servizi Srl viene rescisso e si avvierà un procedimento ad evi-denza pubblica come richiesto dall’opposizione.I contratti sottoscritti conte-stualmente con la Beghelli sono stati due: uno relativo alla fornitura e alla sostitu-zione di tutti gli apparecchi di illuminazione pubblica (sono 2260) con altri dotati di due lampade a basso consumo. La Beghelli gestisce il risparmio energetico con il controllo di tut-ti i corpi illuminanti attraverso il sistema del “Contarisparmio”. La durata del contratto è di 20 anni ed il costo, 1.197.800 + IVA, è già stato pagato dal Co-mune. Condividiamo lo scopo di perseguire il risparmio ener-getico e, quindi, il contenimento dei costi di un servizio pubblico quale è l’illuminazione della rete pubblica comunale. Non ritenia-mo corretto l’iter seguito poiché difforme dalle regole generali che disciplinano i procedimenti di scelta del contraente privato da parte di una Pubblica Am-ministrazione, la quale è tenuta ad adottare le normali proce-

dure ad evidenza pubblica che consentono la partecipazione di diversi operatori economici a parità di condizione, secondo le regole della libera concorren-za e di conseguire il migliore risultato possibile sotto i profili tecnico e finanziario, median-te la selezione della migliore offerta secondo i criteri dettati dal codice degli appalti pub-blici. Tuttavia, questo contratto ha avuto piena realizzazione. Rimangono, però, aperte due questioni importanti: la prima riguarda la mancanza di garan-zie (per esempio una fideiussio-ne bancaria o assicurativa) che il Comune di Molinella avrebbe dovuto richiedere per tutelarsi da eventi negativi che durante i vent’anni contrattuali potreb-bero accadere. Nel contratto non sono citate e ciò è grave. Ma, allora, come si è tutelato il Comune nel caso in cui la Beghelli dovesse, ad esem-pio, fallire? Evento improbabi-le ma non impossibile che, se si verificasse, causerebbe un danno certo per il Comune sotto l’aspetto del controllo dei dispo-sitivi in telecontrollo, del servi-zio manutentivo e dei guasti alla componentistica. Infatti, avendo affidato l’appalto “in esclusiva” alla Beghelli, se per cause di forza maggiore diventasse indi-spensabile rivolgersi ad un altro fornitore - dotato di differente tecnologia - forse non sarebbe compatibile con il telecontrollo attualmente installato. La seconda questione riguarda lo scopo stesso dell’investimen-to, cioè il risparmio energetico. Quindi, quanto ha risparmiato

il Comune dal 2009 ad oggi? Questo dato, fondamentale per il buon esito dell’investimento, non si conosce ancora. Perché la Giunta non informa i cittadini rendendolo pubblico?L’altro contratto riguardava l’appalto per la fornitura, in-stallazione e manutenzione di una centrale fotovoltaica ed erogazione del servizio trami-te pannelli da posizionarsi su 1.200 pali dell’illuminazione pubblica, per un corrispettivo totale di 2.706.000 euro + IVA. Tale contratto non si è ancora realizzato poiché, a seguito della verifica di fattibilità dell’impianto eseguita all’inizio di quest’anno, si è ritenuto di non procedere a causa dell’indeterminatezza delle fondazioni dei pali dell’il-luminazione su cui dovevano essere montati i pannelli solari. Ma, questa verifica, non sareb-be stato opportuno farla prima? Comunque, a parte l’approssi-mazione manifestata in questa circostanza dall’Amministrazione comunale, il reale rischio che i pali non riuscissero a reggere il peso dei pannelli ha, di fatto, modificato il contratto ubicando la centrale presso il Cimitero co-munale.Ma, nei due anni trascorsi dal 2009 ad oggi, gli incentivi sta-tali per la produzione di energia elettrica mediante i pannelli so-lari sono sensibilmente diminuiti ed il costo della tecnologia del fotovoltaico ha subito una dra-stica riduzione. Di conseguen-za, ciò che il Comune di Mo-linella avrebbe dovuto pagare alla Beghelli per 20 anni, con canone annuale, sarebbe sta-

L’Amministrazione Comunale fa marcia indietro sul contratto con la Beghelli Srl

Ritirata la delibera della Giunta Comunale ed avviato il procedimento di risoluzione contrattuale per la realizzazione della centrale fotovoltaica presso la copertura

del Cimitero di Molinella. Il Consiglio comunale ha impegnato Sindaco e Giunta a dare indicazioni a Molinella Futura Srl affinché proceda ad avviare una gara d’appalto

con il sistema del project financing di Aldo Casoni

to un ottimo affare solo per la Beghelli stessa ed una perdi-ta certa (diverse centinaia di migliaia di euro) per le casse comunali, cioè per tutti i citta-dini.Ricordate il festival della can-zone di San Remo del febbra-io 2009? In una delle serate canore veniva intervistato il noto imprenditore emiliano Beghelli che annunciava l’iniziativa – ri-guardante il risparmio energeti-co – riservata ai Comuni e come esempio virtuoso citava quello del Comune di Molinella, uno dei primi ad avere aderito. Ebbe-ne, quel vistoso spot elettoral-pubblicitario lascia ora il po-sto ad un altrettanto vistoso flop!Il determinato interessamento dell’opposizione (principalmen-te di “Molinella Civica” che ha presentato la mozione) sul tema dell’impianto fotovoltaico ha, di fatto, indotto l’Amministrazione comunale ad avviare – nei con-fronti della Beghelli Servizi Srl – il procedimento di risoluzione del contratto per la realizzazio-ne della centrale fotovoltaica. Il Consiglio comunale ha, poi, impegnato il Sindaco e la Giunta a dare indicazioni a Molinella Futura Srl affinché proceda a comporre la que-stione mediante avvio di una gara d’appalto con il sistema del project financing. Come gruppo consiliare siamo soddisfatti del contributo appor-tato in questa vicenda e di come essa pare stia evolvendo, anche se è prematuro trarne le conclu-sioni. Di certo rimarremo vigili su ogni sviluppo futuro.

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“Molinella e Massarenti” ritrovano spazio nella nostra sede

La Redazione

La scorsa estate tra fogli di gior-nale, pennelli e vernice i passanti non avranno fatto a meno di notare i lavori in corso per il restauro della saletta del nostro circolo di via Cal-zolari. I muri bianchi e spogli hanno lasciato il posto a calde pareti gialle sulle quali si sussegue quasi come rincorrendosi la Mostra Fotografica delle Lotte dei Lavoratori (1863-1946) che fu presentata nel lontano 1955 in occasione dell’inaugurazione della Ca-sa del Popolo. Tolta dalla polvere e risi-stemata ora può essere di nuovo am-mirata dagli sguardi dei nostri concitta-dini. Vi invitiamo a fare visita presso la nostra Sede per vedere di persona i risultati del nostro lavoro.

Abbiamo letto e constatato molto favore-volmente, che gli organi di stampa locali hanno dedicato ampio spazio ad una ini-ziativa ampiamente qualificante sull’atto-re molinellese Gastone-Gabriele Tinti.Il regista Riccardo Marchesini insieme a persone amanti del cinema e della cultu-ra, su una idea iniziale di Bruno Sgarzi e del regista Gianfranco Mingozzi (de-ceduto), si accingevano a realizzare un film-documentario sulla vita del nostro illustre concittadino.L’apporto determinante è di trovare sen-sibilità e aggregazione di risorse sia di persone individuali, gruppi e aziende che insieme permettano di raggiungere l’obiettivo: la riuscita del film.A tale riguardo, si precisa che questo tipo di attività artistica è possibile realizzarla anche grazie al contributo del Circolo Amici dell’Arte di Molinella, sodalizio culturale apolitico, apartitico che dal

1966 opera a Molinella per la promo-zione culturale in tutte le sue molteplici espressioni.Pertanto con la presente desideriamo mettere in risalto la nostra legittima sod-disfazione per “la mobilitazione” che sta avvenendo intorno alla realizzazione del documentario-film su Gabriele Tinti.E ciò per evidenziare ancora una volta l’operato del Circolo Amici dell’Arte di Molinella a favore della conservazione e valorizzazione dell’operato artistico di nostri concittadini illustri e non, come già avvenuto in un recente passato per la mostra su Gino Marzocchi, per il filmato sullo Zuccherificio e sulla attività teatrale della Compagnia Instabile di Molinella.Si ringrazia vivamente per la disponibi-lità e l’attenzione, con cordialità inviamo distinti saluti.

Il Consiglio Direttivo delCircolo Amici dell’Arte di Molinella

POLEMICA STERILE O LETTURA ATTENTA?Risposta all’articolo dell’assessore Gruppioni

di Aldo Casoni

Con spirito costruttivo rispondo alle considerazioni dell’assessore Gruppioni, contenute nell’articolo pubblicato sul numero di Novembre 2011 del Periodico del PDL “NOI Moli-nella”, riguardanti il “Bando per l’erogazione di contributi a favore dei soggetti privati per la bonifica e la rimozione di coperture in cemento-amianto di immobili residen-ziali”. Riferendosi ad un mio articolo avente per oggetto il bando suddetto e pubblicato sul numero di Ottobre 2011 del nostro periodico “Molinella a Confronto”, l’assessore scri-ve: “come sempre la sinistra “interpreta”, pur di fare polemica sterile…….”Mi dispiace contraddire l’assessore ma il sottoscritto non ama proprio far polemica, tanto-meno sterile, ma si è limitato a leggere attentamente - non interpretare - la deliberazione N. 100 del 29/08/2011 della Giunta Comunale (di cui l’assessore fa parte). Ed invita l’as-sessore a leggere, ed eventualmente a correggere se errato, l’art. 2 (Interventi ammissi-bili) del Bando in questione, pubblicato sul sito del Comune e che, qui, riportiamo:

4aConfrontoMolinella

Archetipon

Giuseppe Dell'Elce Psicologo Psicoterapeuta

PPeerr iimmppaarraarree aadd aaiiuuttaarrssii,, ppeerr ssttaarree ddii nnuuoovvoo bbeennee......

Molinella, v. Mazzini 357 Budrio, v. Bianchi 16 Tel. 0516908670 – Cell. 3483026198

Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007

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Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007

Dott. Giuseppe Dell’Elce

Comunicato del Circolo Amici dell’Arte di Molinella

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I Volontari delle Feste

e il Circolo PD Augurano ai Molinellesiun Buon Nataleeun Felice Anno Nuovo

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Dopo le dimissioni del gover-no Berlusconi e l’apertura di una stagione politica più sobria (seppure in conco-mitanza con una situazione economica preoccupante, per usare un eufemismo), credo sia venuto il momen-to per affrontare alcuni temi sostanziali che la presen-za di Berlusconi ha a lungo impedito, vuoi per l’assoluta incompetenza del suo go-verno, vuoi per l’intrasigen-za dell’antiberlusconismo cerbero di questo paese. La divisione in fazioni, per lo più di ultrà, ha sempre in questi anni schiacciato chi provava, nel merito delle questioni, a fare due passi più in là.Questo ha determinato un immobilismo dannoso e con-troproducente su quello che oggi è uno dei più importanti temi di discussione: la rifor-ma del mercato del lavoro.Non credo sia utile gira-re attorno alla questione: il modello lavorativo che ha caretterizzato le forme con-trattuali nel secolo breve, il mantenimento dello stesso posto dall’ingresso nel mon-do lavorativo fino alla pen-sione, è ormai un miraggio. E la politica non può insegui-re i miraggi, pena la sua (già attuale) delegittimazione e il suo distacco dalla realtà.È anche vero che il termi-ne flessibilità ha assunto in questi anni un significato del tutto negativo. Ma le ragio-ni per cui ha assunto una connotazione del tutto ne-gativa, sono drammatica-mente ovvie: perché tutta

la flessibilità che il mondo del lavoro attuale richiede è stata assorbita dalle nuo-ve generazioni di lavorato-ri, non garantiti da un punto di vista contrattuale, senza un reddito minimo garantito, circondati da troppe tipologie contrattuali che hanno come minimo comune denomina-tore il fatto di rendere il gio-vane lavoratore instabile da un punto di vista economico. Per non parlare delle “finte” partite IVA.Mi pare ovvio che il mante-nimento dell’attuale legisla-zione sul lavoro (a mio modo di vedere obsolescente) crei una dualità tra chi ha troppa protezione e chi non ne ha nessuna. Siamo allo scon-tro generazionale, ai figli in-ghiottiti dai padri, al mito di Crono. Da due anni c’è, fermo al Senato, un progetto di rifor-ma (e semplificazione) totale del mondo del lavoro, firmato da 55 senatori del PD, che il Governo Monti sembra orientato a fare proprio. È il progetto del giuslavorista Pietro Ichino (anche lui se-natore del PD) che ha impo-stato il suo progetto sul mo-dello dei welfare scandinavi, indubbiamente detentori di una tradizione di grande ec-cellenza su questi temi.I l progetto, denominato “Flexsecurity”, ha secondo il mio (modestissimo) parere alcuni punti di grande meri-to. Innazitutto creerebbe per tutte le retribuzioni al di sotto dei 3000 euro mensili (stia-mo parlando della stragande

maggioranza dei lavoratori) un contratto unico: a tempo indeterminato. Di contro introdurrebbe la possibilità di licenziare per il datore di lavoro. Cosa che in Italia (vedi art. 18) è un ta-bù. Ma cosa da in cambio? La retribuzione per 3 anni dopo il licenziamento (il pri-mo anno al 90%, il secondo all’80%, il terzo al 70%) a spese del datore di lavo-ro (a cui, forse, licenziare a queste condizioni non con-verrebbe, poiché oltre alla retribuzione dovrebbe copri-re anche i contributi pensio-nistici dei tre anni). E inoltre la riforma impegnerebbe lo Stato a creare una serie di servizi, per formare (o rifor-mare) il disoccupato, e per incrociare meglio il servizio di domanda e offerta (in Ita-lia in questo momento ci so-no 200.000 posti di lavoro di-sponibili e non occupati, per questa problematica).La flessibilità sarebbe così spalmata sull’intero merca-to del lavoro, e non portata sulle spalle solo dalla par-te più debole, i giovani (e mi verrebbe anche da dire, maliziosamente, la meno sindacalizzata, ovvero la meno garantita). Inoltre è giusto specificare come la riforma si attuerebbe solo sui nuovi contratti di lavoro, e non su quelli già in essere. A questo punto qual-cuno obietta: si creerebbe una nuova dualità tra i con-tratti pre riforma e quelli post riforma. È sicuramente vero, ma almeno, la riforma ci met-

terebbe su un piano inclinato che ci porterebbe nel medio periodo ad una situazione più omogenea, mentre il per-durare della situazione attua-le divaricherà sempre di più le diverse forme di garanzia.Venendo al punto: il Governo Monti, oltre a far decantare la situazione politica, riusci-rà a farci uscire dalle terre desolate dove ci troviamo attualmente, solo se saprà essere mosso da uno spiri-to autenticamente riformista sulle questioni sostanziali. Il PD, che per bocca del suo segretario ha assicurato l’ap-poggio all’attuale esecutivo, ha la grande occasione di concorrere alle riforme che potrebbero davvero salvare il paese. La condicio sine qua non è l’abbandono della fa-migerata “coperta di Linus”, l’impalcato ideologico che negli ultimi anni ha più impe-dito, che aiutato, al centrosi-nistra di fare il suo mestiere. Quale impresa, più dell’evi-tare il baratro a questo Pa-ese, meriterebbe uno sforzo in questa direzione?

(*) Mentre l’autore di questo ar-ticolo scrive queste righe, Nichi Vendola ha definito “agghiac-cianti” le proposte del Professor Ichino, che vive da dieci anni sotto scorta in quanto obiettivo dichiarato delle Nuove BR. For-se il Governatore pugliese sta-va ripensando a quel lontano mattino del 1998, quando tolse la fiducia (e la spina) all’unico governo di ispirazione riformista degli ultimi 20 anni, aprendo la strada al trionfo di Berlusconi. Grazie di tutto.

Ma sulla Riforma del Lavoro, serve più coraggio di Dario Mantovani

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Page 7: Molinella a Confronto dicembre 2011

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Il Prefetto risponde al Sindaco e al

Capogruppo del PD di Aldo Casoni

Con la risposta del Prefetto di Bologna, dott. Tranfaglia, si è conclusa la prima parte della vicenda relativa allo spazio ri-servato ai Gruppi consiliari sul notiziario del Comune “Molinel-la Informa”. Per chi non conosce il fatto, eccone la sintesi: come consiglieri comunali del Gruppo PD, in data 10 novembre 2010, abbiamo presentato un’inter-pellanza al Sindaco al quale si chiedeva il motivo per cui non concedeva la pubblica-zione – ad ogni uscita del no-tiziario comunale – di un no-stro articolo, assieme a quello degli altri Gruppi. Infatti, dalla costituzione del nuovo Gruppo consiliare “Partito Democratico” e in assenza di un regolamento che disciplini la materia, lo spa-zio riservato ai Gruppi consiliari – nel suddetto periodico – non si è adeguato alla nuova com-posizione del Consiglio comu-nale, passata da tre a quattro Gruppi. Quindi, lo spazio origi-nariamente riservato al Grup-po “Molinella che cambia per il Rinnovamento” è stato utilizzato “a turno” da quest’ultimo e dal nuovo Gruppo PD, costituitosi il 17/02/2010, composto da quat-tro consiglieri provenienti dal Gruppo “Molinella che cambia per il Rinnovamento” rispettan-do le disposizioni contenute nel vigente Statuto del Comune di Molinella.Per chiarire meglio: secondo il Sindaco la pagina del periodico comunale, dedicata da sem-pre all’informazione consiliare dei Gruppi presenti in Consi-glio comunale, doveva ospi-tare solo tre interventi e non quattro come – appunto – sono i Gruppi legittimamente costi-tuiti. Pertanto, la risposta del Primo Cittadino – alla nostra interpellanza – è stata nega-tiva. Dunque: se da una parte a Molinella è possibile formare un Gruppo consiliare diverso da quello rappresentato con le liste elettorali, dall’altra non è – nei fatti – consentito a que-sto Gruppo di nuova e legittima istituzione esprimere il proprio punto di vista, connotarsi nelle azioni e nelle iniziative, dialo-gare in definitiva con i cittadini attraverso l’organo di stampa, ufficiale, di comunicazione del Comune, pagato con il bilancio comunale, distribuito in tutte le famiglie. Non soddisfatti della motivazione addotta abbia-mo presentato un esposto al Prefetto di Bologna in data 1° marzo 2011 per conoscere l’opi-

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Da tempo non ci occupavamo di fare le pulci ai giornali loca-li, un po’ perché è una pratica stucchevole (serve a qualco-sa? Non serve?), un po’ perché rischia di diventare un discorso per pochi intimi (quante per-sone leggono i giornali locali? E quante poi li leggono tutti?). Fatto sta che l’ultimo numero del quotidiano locale del PDL “Noi Molinella” non poteva pas-sare inosservato.Già in prima pagina, l’editoriale a firma di tutta la redazione, è un piccolo gioiello per tempi-smo e fattura. Una raccoman-dazione, peraltro condivisibile, ad un maggiore senso di re-sponsabilità della politica tutta per uscire dalla crisi, con tanto di invito ad una maggiore se-rietà e sobrietà, come esempio per i sacrifici che tutti dovranno certamente fare.Tutto bene, per carità. L’aves-sero però pubblicato, quell’edi-toriale, solo due mesi fa, con Berlusconi ancora alla Presi-denza del Consiglio, avrebbe avuto il sapore dell’indipen-denza intellettuale, se non del-la vera e propria fronda. Ora come ora, dopo aver sostenu-to con le unghie e con i denti quello che passerà ai posteri come il governo meno sobrio della storia repubblicana (oltre ad uno dei più irresponsabili), ha il sapore della presa in giro. Così siamo capaci tutti!Ma il vero capolavoro è in se-conda pagina. Il vicesindaco Aude Pinardi è infastidito e non riesce a nasconderlo: dopo an-

ni di richiami (un po’ interessa-ti, a dire il vero) alle opposizioni perché sappiano interpretare il loro ruolo in maniera costrutti-va, ora che il PD si comporta esattamente in questo modo, non va più bene. Ma quello che evidentemente turba il sonno del vicesindaco, oltre al presunto nostro “cor-teggiamento” verso alcuni set-tori della maggioranza, sono le risposte provenienti dalla parte socialdemocratica della giun-ta, che più di una volta ha dato atto al PD di fare un’opposizio-ne coerente e costruttiva. Contestualmente alle dimissio-ni di Berlusconi, Pinardi avrà fatto due conti sulla tenuta po-litica del PDL da qui al 2014, anno della prossime elezioni amministrative: e così ha de-ciso di mettere in guardia gli attuali alleati socialdemocra-tici da qualsiasi tentazione di “intellighenzia con il nemico” ricordando loro, nientemeno, il clamoroso “tradimento del ‘48”. Alla faccia delle motivazioni politiche attuali! Perché non ti-rare in ballo lo schiaffo di Ana-gni? O addirittura il tradimento di Giuda? Constatiamo che il fiato è ab-bastanza corto, dalle parti del PDL locale: se tutto quello che possono mettere sul piatto per la sopravvivenza politica delle loro alleanze, sono le colpe dei padri che dovrebbero biblica-mente ricadere sui figli (ma qui parliamo dei nonni, forse dei bisnonni), il piatto, proverbial-mente, piange.

Il piatto piange, il PDL pureDiffida a mezzo stampa del vicesindaco

sull’affidabilità del PD di Dario Mantovani

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nione dell’autorità competente in materia e che rappresenta il Governo italiano sul nostro ter-ritorio. La risposta del Prefetto (che pubblichiamo integralmen-te in questa pagina), è arrivata il 14 ottobre u.s., ed ha accolto in modo inequivocabile la nostra istanza. Nonostante ciò, sull’ul-tima pubblicazione (Novembre 2011 – n. 32) del periodico del Comune, nulla è cambiato: gli interventi pubblicati sono tre e non quattro. Ma, il Prefetto, ol-tre a ritenere che “lo spazio di comunicazione istituzionale riservato ai Gruppi consiliari è prerogativa di tutti i Gruppi consiliari legittimamente co-stituiti”, non può andare oltre, non può “dare ordini” ad un Sin-daco in questa materia. Quindi, il nostro Primo Cittadino ha – di fatto – ignorato il parere e i sug-gerimenti del Prefetto contenuti nella lettera. Ma, è mai possibile che per una questione del ge-

nere si debba arrivare all’esibi-zione muscolare, confondendo l’autorevolezza con l’autoritari-smo? È accettabile che i principi fondamentali della democrazia vengano così disattesi? Che vengano a mancare il rispetto delle Istituzioni e dei ruoli che da esse derivano, nonché del-le regole? Auspichiamo che il Sindaco si ravveda e tenga conto dell’autorevole parere del Prefetto. Ad ogni buon conto siamo sod-disfatti della risposta avuta dal Prefetto, che chiude positiva-mente questa prima parte della vicenda, dandole il sapore non tanto di una “vittoria” del Partito Democratico bensì del plura-lismo e della democrazia. La seconda parte si potrà chiudere altrettanto positivamente solo se ciò che viene auspicato sarà anche attuato. In politica, come nella vita, in fondo basta po-co: un po’ di buon senso.

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