MODULO7. Platone Contro La Scrittura

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  • 8/19/2019 MODULO7. Platone Contro La Scrittura

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    MODULO7:Libro e fonti multimediali per la didattica nella Scuola Secondaria Area

    Umanistica

    Platone: contro la scrittura.

    Platone, nel Fedro, fa raccontare a Socrate un mito che spiega l'invenzione della scrittura.

    Racconta Socrate che un tempo a Naucrati d'Egitto era sovrano Thamù e che Theuth, dio inventore,

    si rec dal suo sovrano per mostrargli le sue ultime creazioni. Egli aveva inventato il calcolo, il

    ragionamento, la geometria, l'astronomia, il gioco dei dadi e degli scacchi e anche i grammata, ossia

    le lettere dell'alfa!eto, la scrittura. Egli era assai orgoglioso soprattutto di "uest'ultima invenzione e

    riteneva che fosse necessario che tutti gli Egizi la avessero. Secondo Theuth, grazie alla scrittura, gli

    Egizi sare!!ero stati più sapienti e la loro memoria sare!!e stata più forte# essa era infatti il rimedio

     per la sapienza e la memoria.

    $a Thamù non era dello stesso parere# frenando l'entusiasmo di Theuth, egli sosteneva che in realt%,

    a causa della scrittura gli uomini sare!!ero stati non sapienti, ma saccenti, e che sare!!e stato

    impossi!ile avere a che fare con loro. Non un rafforzamento, ma un impoverimento della memoria

    sare!!e stata la prima conseguenza dell'a!!andono dell'oralit% a favore della scrittura#

    &nfatti esse produrranno dimenticanza (lethe) nelle anime di chi impara, per mancanza di esercizio

    della memoria* proprio perch+, fidandosi della scrittura, ricorderanno le cose dell'esterno, da segni(typoi) alieni, e non dall'interno, da s+# dun"ue tu non hai scoperto un pharmakon per la memoria

    (mneme) ma per il ricordo (hypòmnesis). E non offri verit% agli allievi, ma una apparenza (doxa) di

    sapienza* infatti grazie a te, divenuti informati di molte cose senza insegnamento, sem!reranno

    degli eruditi pur essendo per lo più ignoranti* sar% difficile stare insieme con loro, perch+ in

    opinione di sapienza (doxosophoi) invece che sapienti.& (-e/-0a)

    1a polemica di Platone nei confronti della scrittura, testimoniata anche altrove, 2 specchio deitempi# l'oralit% pura dell'et% arcaica sta ormai lasciando spazio all'auralit%, ossia alla compresenza di

    oralit% e scrittura, e la reazione di chi 2 ancorato all'oralit% non pu che essere di diffidenza. Platone,

    come Socrate, considera l'apprendimento come uno scam!io interpersonale di conoscenze. Più

    avanti, sempre nel Fedro, Socrate dir% che un li!ro 2 come una statua# se interrogato non risponde.

    Eppure egli ha lasciato molti scritti, a differenza di Socrate. $a non 2 necessario pensare ad una

    incongruenza nel pensiero platonico. Nel Fedro, semplicemente, Platone prende atto della

    rivoluzione rappresentata dall'affermarsi della scrittura e mette in luce i limiti del mezzo grafico di

    contro alla dialettica.

    http://bfp.sp.unipi.it/dida/fedro/index.htmlhttp://bfp.sp.unipi.it/dida/fedro/index.html

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    Platone, Fedro, - c/-3 a

     

    4 5- c6 5...6 Socrate 7 8o sentito narrare che a Naucrati d9Egitto dimorava uno dei vecchi d2i

    del paese, il dio a cui 2 sacro l9uccello chiamato i!is, e di nome detto Theuth. Egli fu l9inventore dei

    numeri, 5d 6 del calcolo, della geometria e dell9astronomia, per non parlare del gioco del tavoliere e

    dei dadi e finalmente delle lettere dell9alfa!eto. Re dell9intiero paese era a "uel tempo Thamus, che

    a!itava nella grande citt% dell9:lto Egitto che i ;reci chiamano Te!e egiziana e il cui dio 2

    :mmone. Theuth venne presso il re, gli rivel le sue arti dicendo che esse dovevano esser diffuse

     presso tutti gli Egiziani. l re di ciascuna gli chiedeva "uale utilit% comportasse, e poich+ Theuth

    spiegava, egli disapprovava ci che gli sem!rava 5e6 negativo, lodava ci che gli pareva dicesse

     !ene. Su ciascuna arte, dice la storia, Thamus aveva molti argomenti da dire a Theuth sia contro che

    a favore, ma sare!!e troppo lungo esporli. dall9interno di se stessi, ma dal di fuori, attraverso segni

    estranei# ci che tu hai trovato non 2 una ricetta per la memoria ma per richiamare alla mente. N+ tu

    offri vera sapienza ai tuoi scolari, ma ne dai solo l9apparenza perch+ essi, grazie a te, potendo avere

    notizie di molte cose senza insegnamento, si crederanno d9essere dottissimi, mentre per la maggior 

     parte non sapranno nulla* con loro sar% 5b6 una sofferenza discorrere, im!ottiti di opinioni invece

    che sapienti?. Fedro 7 @ Socrate, ti 2 facile inventare racconti egiziani e di "ualun"ue altro paese ti

     piacciaB Socrate 7 @hB ma i preti del tempio di Ceus a Dodona, mio caro, dicevano che le prime

    rivelazioni profetiche erano uscite da una "uercia. :lla gente di "uei giorni, che non era sapiente

    come voi giovani, !astava nella loro ingenuit% udire ci che diceva =la "uercia e la pietra?, purch+

    5c6 dicesse il vero. Per te, invece, fa differenza chi 2 che parla e da "ual paese viene# tu non ti

    accontenti di esaminare semplicemente se ci che dice 2 vero o falso. Fedro 7 Fai !ene a darmi

    addosso anch9io son del parere che riguardo l9alfa!eto le cose stiano come dice il Te!ano.

    Socrate 7 Dun"ue chi crede di poter tramandare un9arte affidandola all9alfa!eto e chi a sua

    volta l9accoglie supponendo che dallo scritto si possa trarre "ualcosa di preciso e di permanente,

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    deve esser pieno d9una grande ingenuit%, e deve ignorare assolutamente la profezia di :mmone se

    s9immagina che le parole scritte siano "ualcosa di pi> 5d 6 del rinfrescare la memoria a chi sa le cose

    di cui tratta lo scritto. Fedro 7 giustissimo. Socrate 7 Perch+ vedi, o Fedro, la scrittura 2 in una

    strana condizione, simile veramente a "uella della pittura. prodotti cio2 della pittura ci stanno

    davanti come se vivessero* ma se li interroghi, tengono un maestoso silenzio. Nello stesso modo si

    comportano le parole scritte# crederesti che potessero parlare "uasi che avessero in mente "ualcosa*

    ma se tu, volendo imparare, chiedi loro "ualcosa di ci che dicono esse ti manifestano una cosa sola

    e sempre la stessa. E una volta che sia messo in iscritto, ogni discorso arriva alle mani di tutti, tanto

    di chi l9intende tanto di chi non ci ha nulla 5e6 a che fare* n+ sa a chi gli convenga parlare e a chi no.

    Prevaricato ed offeso oltre ragione esso ha sempre !isogno che il padre gli venga in aiuto, perch+

    esso da solo non pu difendersi n+ aiutarsi. Fedro 7 :ncora hai 5-3 a6 perfettamente

    ragione. Socrate 7 E che Gogliamo noi considerare un9altra specie di discorso, fratello di "uesto

    scritto, ma legittimo, e vedere in che modo nasce e di "uanto 2 migliore e pi> efficace

    dell9altro Fedro 7 Hhe discorso intendi e "ual 2 la sua origine Socrate 7 l discorso che 2 scritto

    con la scienza nell9anima di chi impara# "uesto pu difendere se stesso, e sa a chi gli convenga

     parlare e a chi tacere. 5...6

     

    (Platone, Opere, vol. , 1aterza, Iari, 4J3-, pagg. -JK7-J)