MODULO VIII: “La trasparenza come strumento di ... EDIZIONE - A.A. 2016/2017 II EDIZIONE –A.A....

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II EDIZIONE - A.A. 2016/2017 II EDIZIONE – A.A. 2016-2017 MODULO VIII: “La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione” (2 – 6 ottobre 2017)

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MODULO VIII: “La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione”

(2 – 6 ottobre 2017)

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• Perché un Master in Anticorruzione

• Mission

• Perché imprese e amministrazioni pubbliche

• Perché formarsi a Tor Vergata

• Opportunità professionali

• I Moduli formativi. Interdisciplinarietà e intersettorialità

• Docenti del Modulo VIII

• Obiettivi e finalità del Modulo VIII

• Prova di verifica e materiale didattico

• Tariffa per il singolo modulo

• Per saperne di più

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Perché un master in Anticorruzione

Dopo una lunga fase recessiva è condizione necessaria per il rilancio degliinvestimenti intervenire sui processi corruttivi e illegali che ostacolano l’attività dellapubblica amministrazione e delle imprese.

La corruzione genera distorsioni nell’allocazione delle risorse, rende impossibile lacostituzione di un ambiente favorevole all’innovazione, all’occupazione e allosviluppo, riducendo la possibilità di crescita dell’economia.

Il mercato italiano evidenzia una domanda consistente di professionalità adeguatenell’area dell’anticorruzione, sia nelle imprese che nelle amministrazioni pubbliche,con competenze in ambito economico-legale in merito alle tematiche del controllo ingenerale e del contrasto al fenomeno della corruzione.

La forte richiesta di stage, da parte di imprese e amministrazioni pubbliche, che hacaratterizzato la prima edizione è una prova evidente di tale necessità.

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Il Master Anticorruzione (MAC) di II livello risponde all’esigenza di creare professionisti esperti in

grado di supportare imprese ed amministrazioni pubbliche negli adempimenti normativi e nella

realizzazione di sistemi di controllo organizzativo/gestionali idonei a ridurre l’incidenza dei fenomeni

devianti, contribuendo a diffondere la cultura della trasparenza ed integrità.

Esso si inserisce nel percorso più complessivo che l’Italia sta avviando verso una crescita durevole

e sostenibile tramite la lotta concreta al fenomeno della corruzione, rifuggendo da una focalizzazione

su meri adempimenti burocratici, costosi per cittadini ed imprese.

In particolare il MAC intende:

a) orientare le conoscenze acquisite in ambito economico-legale alle tematiche del controllo in

generale e del contrasto al fenomeno della corruzione in particolare, che, dopo una lunga fase di

crisi, diventa prioritario ed essenziale per una crescita durevole e sostenibile.

b) costruire professionalità prontamente operative, grazie ad un metodo didattico caratterizzato da un

equilibrio tra teoria e pratica, e un percorso didattico basato su case studies, sulla redazione di

project work e su un approccio multidisciplinare e multisettoriale, per supportare imprese e

amministrazioni pubbliche negli adempimenti normativi e nella realizzazione di sistemi di controllo

organizzativo/gestionali idonei a ridurre l’incidenza dei fenomeni devianti;

c) formare e diffondere la cultura della trasparenza ed integrità e della prevenzione della corruzione.

Mission

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Perché imprese e amministrazioni pubbliche

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L’offerta del MAC si rivolge sia alle imprese che alle amministrazioni pubbliche (PA) ed in questo

orientamento vuole trovare uno dei sui punti di forza e differenziazione. L’utilità di affrontare

l’anticorruzione in entrambi gli ambiti, deriva tra l’altro, dalle seguenti motivazioni:

1) I discenti non ancora occupati possono trovare più opportunità di collocamento, avendo competenze

da spendere sia nelle imprese che nelle PA;

2) Alcuni principi/strumenti di prevenzione e contrasto dei fenomeni devianti sono trasversali (es.

cultura della legalità, valutazione del rischio, whistleblowing, trasparenza), pur trovando differenze

applicative;

3) La tendenza a livello internazionale a realizzare framework comuni di contrasto al fenomeno

corruttivo (La nuova ISO 37001);

4) Nelle società per azioni che vedono un controllo pubblico, la normativa prevista per le imprese private

convive con quella prevista per la PA (es. DLGS 231/2001 e L. 190/2012);

5) Parte dei comportamenti devianti delle imprese derivano dai comportamenti della PA e viceversa.

Nella PA è opportuno avere la consapevolezza del fatto che la violazione delle regole della libera

concorrenza comportano minori investimenti, l'allontanamento delle imprese oneste, il fallimento

delle PMI, di conseguenza: inefficienza, riduzione della qualità di beni e servizi, perdita di fiducia nelle

autorità pubbliche e nel sistema di gestione della PA. Questo è il motivo per cui in questa nuova

edizione è stato inserito un modulo sugli effetti della corruzione sul bilancio di esercizio delle imprese

e della PA

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Perché imprese e amministrazioni pubbliche

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6) Chi opera nella PA deve conoscere quali sono i meccanismi, anche psicologici, che portano le imprese a

corrompere, mentre nelle imprese è opportuno conoscere i meccanismi che portano la PA ad essere corrotta.

La reciproca conoscenza è indispensabile per attuare politiche e atteggiamenti che possano prevenire

fenomeni corruttivi;

7) Sviluppare un linguaggio comune che consenta un dialogo proficuo tra imprese e PA nel contrasto alla

corruzione; un'ottica integrata imprese-PA e un'eventuale collaborazione in tema di anticorruzione

porterebbe le due ad essere di inspirazione l'una per l'altra originando un valido sistema contro il verificarsi

di illeciti di tipo corruttivo

8) Per la PA capire quali sono gli strumenti che le imprese possono adottare nel contrasto alla corruzione,

consente di classificare queste ultime a seconda della loro efficacia a ostacolare fenomeni devianti. In

particolare, il master aiuta a comprendere come distinguere le imprese a seconda che esse siano orientate al

profitto sostenibile o insostenibile;

9) Alcune conoscenze sviluppate nelle imprese possono essere traslate nella PA e viceversa. Di norma l'impresa

ha metodi più avanzati e collaudati per prevenire i rischi e, tra questi, il rischio corruttivo. Entrambi i settori

pertanto devono relazionare tra loro per scambi di best practice e esperienze;

10) Le imprese sono viste non solo come parte attiva della corruzione, ma anche come parte passiva, come nel

caso di corruzione tra privati, ed in questo presentano elementi di similitudine con la corruzione a danno

della PA;

11) Imprese e amministrazioni pubbliche, così come intese nel nostro master, sono beni comuni che devono

essere orientate a soddisfare i bisogni e a creare valore sostenibile. La corruzione porta taluni soggetti a

utilizzare entrambe le organizzazioni come strumenti di arricchimento personale, contro il bene comune.

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Gustavo Piga (promotore) è editor di numerosi volumi tra i quali “The Handbook ofProcurement”, Cambridge University Press, e negli anni 2009-2011, insieme a B.G.Mattarella ha coordinato il Progetto della SNA: “Per una cultura dell’integrità nellaPubblica Amministrazione” .

Aristide Police (direttore) è esperto di contrattualistica pubblica, ed è consulente disocietà private e pubbliche, oltre a vantare una vasta esperienza nell’attività forense,condotta soprattutto nel campo del diritto amministrativo. L’esperienza professionale èmaturata, con particolare attenzione, ai settori dei contratti di appalto e delleconcessioni di lavori pubblici, forniture e servizi, delle procedure ad evidenza pubblica.

Emiliano Di Carlo (vicedirettore esecutivo) è esperto di conflitto di interessi e di etica,sia con riferimento alle imprese che alle amministrazioni pubbliche. La definizione diconflitto di interessi che propone al MAC è oggi adottata in numerosissimi codici etici edi condotta nel settore pubblico e privato

Perché formarsi all’Università di “Tor Vergata”

L’Università di Roma Tor Vergata, che ospita il Master in Anticorruzione, è riconosciuta a livellomondiale come Centro di Eccellenza sui temi del Procurement, dell’Etica e della Trasparenza.

Gustavo Piga, Aristide Police e Emiliano Di Carlo, rispettivamente promotore, direttore evicedirettore esecutivo del Master, sono tra i massimi esperti del settore.

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Opportunità per neolaureati, professionisti e dipendenti: ottenere dal Master tutti glistrumenti necessari e sufficienti ad affrontare le tematiche di contrasto allacorruzione in ambito privato e pubblico.

Sbocchi occupazionali per giovani: consulenza, indirizzamento in azienda ed in entecon compiti di internal auditing, compliance, controllo.

Rafforzamento delle competenze dei Senior: componenti Organi di Controllo,Responsabili anti-corruzione, Responsabili della trasparenza, RUP (Responsabili delprocedimento).

Opportunità professionali

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Il percorso formativo è strutturato in: 12 Aree Formative (della durata di un mese ciascuna) euno stage di almeno 3 mesi presso un’organizzazione rilevante, pubblica o privata.

Le metodologie formative sono state orientate ad agevolare studenti con impegni lavorativi.L’impegno, per un totale di 60 crediti formativi, comprende:

360 ore in modalità frontale articolate in 12 moduli tematici di una settimana al mese(dal lunedì al venerdì 10-13 / 14-17). Le lezioni si svolgeranno presso la Macroarea diEconomia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”;

150 ore in modalità on-line collegate al progetto “Noi contro la corruzione”; 500 ore di stage.

Il percorso formativo

Per conseguire il diploma di Master, i partecipanti dovranno assicurare la loro presenza alleattività didattica, oltre che riportare una valutazione positiva in tutte le prove di profitto delMaster (spesso rappresentate da redazioni di Project Work), nonché nella tesi finale.

Per agevolare gli studenti lavoratori, il titolo di Master può essere conseguito ancheripartendo su tre Edizioni i moduli da seguire (es. Primo anno, primi sei moduli, Secondoanno, moduli VII e VIII, Terzo anno, moduli IX, X, XI, XII)

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II EDIZIONE - A.A. 2016/2017

1.La corruzione: il contesto economico e sociale e la sfida etica (Imprese e PA)

2.Individuare, valutare e affrontare il conflitto di interessi (antecedente della corruzione) nelle

imprese e nelle amministrazioni pubbliche (Imprese e PA)

3.La corruzione: le istituzioni nell’inquadramento nazionale e internazionale (Imprese e PA)

4.Prevenzione del rischio di corruzione nelle imprese: il DLgs 231/2001 e l’adozione di modelli

organizzativi di prevenzione dei reati (Imprese)

5.Prevenzione del rischio di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e tecniche di redazione dei

piani anticorruzione. Il rapporto tra DLgs 231/2001 e L. 190/2012 nelle imprese a controllo

pubblico (PA)

6.La nuova disciplina degli appalti pubblici: problematiche e criticità operative (Imprese e PA)

7.La prevenzione della corruzione negli appalti pubblici. Il nuovo codice degli appalti (Imprese e PA)

8.La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione

(Imprese e PA)

9.Lo standard ISO 37001. Organizzazione della prevenzione della corruzione nelle amministrazioni

pubbliche e nelle imprese (Imprese e PA)

10.Economia della devianza. Cos’è e come sconfiggerla (Imprese e PA)

11.Le conseguenze nel breve e nel lungo termine della corruzione e del conflitto di interessi sul

bilancio di esercizio delle imprese e sul bilancio delle amministrazioni pubbliche (Imprese e PA)

12.Approfondimenti tecnici ed analisi di best-practice. Le persone contano (Imprese e PA)

Il programma comprende 12 Moduli

I Moduli formativi

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Le 12 aree formative sono interdisciplinari, in quanto affrontano il tema dell’anticorruzionedal punto di vista aziendale, etico, giuridico, economico, informatico, logistico, organizzativo,gestionale, tecnico-culturale e strategico. Tale approccio è reso possibile grazie alla presenzadi docenti appartenenti a settori disciplinari diversi (es. giuristi, economisti, aziendalisti,statistici, filosofi).

I moduli sono inoltre intersettoriali poiché abbracciano imprese e amministrazionipubbliche operanti in settori diversi e che per tale motivo richiedono l’applicazione dispecifiche normative e peculiari strumenti, organizzativi e gestionali, di contrasto allacorruzione. Con specifico riferimento alle imprese si terrà altresì conto delle peculiarità diquelle che prevedono una compartecipazione pubblico-privato. L’intersettorialità beneficiadel contributo di numerosi esperti di rilevanti imprese e amministrazioni pubbliche.

Ciascun modulo è strutturato con parti generali, alla luce del nuovo contesto normativo edegli impatti gestionali, e approfondimenti specialistici con testimonianze di settore, al finedi rendere disponibili professionalità in grado di operare sia nelle imprese che nelleamministrazioni pubbliche per gli adempimenti di legge e nella costruzione di un sistemaorganico di contrasto alla corruzione, con un occhio all’efficienza e alla sostenibilità delleazioni proposte e poste in essere.

Il programma comprende 12 Moduli

I Moduli formativi

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1.La corruzione: il contesto economico e sociale e la sfida etica (Imprese e PA)

2.Individuare, valutare e affrontare il conflitto di interessi (antecedente della corruzione) nelle

imprese e nelle amministrazioni pubbliche (Imprese e PA)

3.La corruzione: le istituzioni nell’inquadramento nazionale e internazionale (Imprese e PA)

4.Prevenzione del rischio di corruzione nelle imprese: il DLgs 231/2001 e l’adozione di modelli

organizzativi di prevenzione dei reati (Imprese)

5.Prevenzione del rischio di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e tecniche di redazione dei

piani anticorruzione. Il rapporto tra DLgs 231/2001 e L. 190/2012 nelle imprese a controllo

pubblico (PA)

6.La nuova disciplina degli appalti pubblici: problematiche e criticità operative (Imprese e PA)

7.La prevenzione della corruzione negli appalti pubblici. Il nuovo codice degli appalti (Imprese e PA)

8.La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione

(Imprese e PA)

9.Lo standard ISO 37001. Organizzazione della prevenzione della corruzione nelle amministrazioni

pubbliche e nelle imprese (Imprese e PA)

10.Economia della devianza. Cos’è e come sconfiggerla (Imprese e PA)

11.Le conseguenze nel breve e nel lungo termine della corruzione e del conflitto di interessi sul

bilancio di esercizio delle imprese e sul bilancio delle amministrazioni pubbliche (Imprese e PA)

12.Approfondimenti tecnici ed analisi di best-practice. Le persone contano (Imprese e PA)

Il programma comprende 12 Moduli

I Moduli formativi

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Aristide Police è professore ordinario di Diritto amministrativo. Insegna Diritto amministrativo ai CorsiMaster of Public Administration dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e legge sull'energianei corsi Master dell'Università LUISS. Ha insegnato Diritto Amministrativo nella Facoltà di governodell'Università degli Studi di Teramo (1999-2005). È Alumnus della London School of Economics eScienze Politiche (GC 1989-1990). I suoi principali interessi di ricerca riguardano le imprese pubbliche, laloro organizzazione, gestione e privatizzazione, che è stato nel gruppo di esperti sulla Re-inventare delleimprese pubbliche e la gestione delle Nazioni Unite (Dipartimento degli Affari Economici e Sociali,Divisione per la Pubblica Amministrazione, New York, 2005). È stato coinvolto nella privatizzazione delloStato italiano di proprietà Airline Company Alitalia (in qualità di Presidente del Consiglio diAmministrazione, 2007-2008) e attualmente in privatizzazione dello Stato italiano di proprietà ShippingCompany Tirrenia (come consulente legale). Altri campi di interesse sono la legge antitrust e laregolamentazione amministrativa, il controllo giurisdizionale dell'azione amministrativa

Docenti del Modulo VIII

Ruggiero Di Pace è Professore Ordinario di Diritto Amministrativo. E’ Direttore del CentroUniversitario per l’alta formazione dell’Università degli studi del Molide (Unimolmanagement). E’docente presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri. E’ componente della struttura di supporto alCommissario Governativo per la realizzazione degli interventi strutturali e di sicurezza connessi allaPresidenza italiana del G7. I suoi principali interessi di ricerca riguardano i contratti pubblici, il dirittodell’ambiente, l’urbanistica e la giurisdizione amministrativa

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Docenti del Modulo VIII

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Sonia Moi dopo aver conseguito il Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale (Public Management &Governance) è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ha svoltodocenze presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), la ex Scuola Superiore PubblicaAmministrazione Locale (SSPAL, ora Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali) e ScuolaSuperiore Amministrazione Interno (SSAI) in materia di management pubblico, performancemanagement, risk management e prevenzione della Corruzione.È esperto di sistemi di gestione del rischio corruttivo e svolge attività di formazione e consulenza pressoEnti e Amministrazioni Pubbliche nell’ambito di corsi di formazione, Master Universitari e progetti diassistenza tecnica. Ha fatto parte, nell’ambito dell’accordo di Collaborazione tra l’Università di Roma “TorVergata” e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) siglato il 4 maggio 2015, del gruppo di lavoroincaricato della redazione di un rapporto di monitoraggio dei Piani Triennali di Prevenzione dellacorruzione adottati dalle amministrazioni pubbliche.

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Docenti del Modulo VIII

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Ida Angela Nicotra è Componente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Professore ordinario diDiritto Costituzionale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania. Ha ricopertonumerosi incarichi tra cui quello di consulente giuridico dell’Assemblea regionale siciliana.Nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 giugno 2013 come membrodella Commissione dei 35 esperti per le riforme costituzionali. E’ autrice di numerose pubblicazioniscientifiche. Con d.P.R. dell’11 luglio 2014 è stata nominata componente dell’ANAC

Livia Panozzo è (Membro del Consiglio direttivo di AITRA – Responsabile anticorruzione etrasparenza di Consip S.p.A.) è avvocato dal 1997. Attualmente è dirigente responsabile dellafunzione supporto organi societari presso Consip S.p.A., società partecipata al 100% dal Ministerodell’economia e delle finanze, dove ricopre anche il ruolo di Responsabile della prevenzione dellacorruzione e di Responsabile della trasparenza. E’ membro del Consiglio direttivo di AITRA(Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione) e Presidente dell’Organismo di Vigilanza exd.lgs. 231/01 di Studiare Sviluppo S.r.l.. Oltre che le tematiche di diritto societario e di corporategovernance, negli anni la propria attività le ha consentito di trattare ed approfondire in particolarealcune normative corporate, quali la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex d.lgs231/01, il d.lgs. 196/2003 in materia di Privacy e sicurezza informatica; il d.lgs. 81/08 in materia disalute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Docenti del Modulo VIII

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Pierpaolo Maio è avvocato e si occupa di diritto commerciale e di compliance c.d. “integrata”. Hasvolto per anni la funzione interna di legale, membro dell’O.d.V. e internal auditor inmultinazionali statunitensi. Oggi, nell’ambito della libera professione, si occupa di consulenza sututti gli aspetti contrattuali dell’Information Techonology e, con sempre maggiore rilevanza, diassistenza alle imprese in tema di responsabilità degli enti (“231”, FCPA, UK Bribery Act, ISO31000 e ISO 37001), di protezione dei dati e di corporate governance. È associato Federprivacy eauditor certificato (ISO 37001) presso i maggiori organismi di certificazione. È inoltre SegretarioGenerale dell’AITRA (Associazione Italiana Trasparenza e Anticorruzione) e fa parte del corpodocenti dell’AIIA (Associazione Italian Internal Auditors).

Fabio Monteduro è Professore Associato di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi diRoma “Tor Vergata”. Attualmente, è il Responsabile Scientifico di un accordo di Collaborazione tral’Università di Roma “Tor Vergata” e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per la realizzazione diattività̀ di formazione e ricerca nel campo della prevenzione e del contrasto alla corruzione, dellatrasparenza e dell’etica nella Pubblica Amministrazione. Dal 2013 è componente del Nucleo Tecnico -Scientifico istituito presso Formez PA, attivato nell'ambito del progetto "Interventi mirati al contrastodella corruzione nella Pubblica Amministrazione Locale e Centrale". Dal 2011 al 2013 ha collaborato,in qualità di esperto, con la CIVIT (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza el’Integrità delle amministrazioni pubbliche) oggi ANAC, svolgendo attività di studio, ricerca e supportoal monitoraggio della gestione della performance nelle AA.PP. e interventi formativi nei confronti delpersonale.

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Docenti del Modulo VIII

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Vittorio Capuzza svolge la propria attività didattica e di ricerca nell’Università degli Studi diRoma "Tor Vergata”, in cui: è professore di Diritto Amministrativo (Corsi di laurea DEC edESA) nella Fac. di Lettere e Fac. di Medicina e Chirurgia, nella Scuola di Specializzazione perle Professioni Legali (modulo di contrattualistica pubblica), Fac. di Giurisprudenza; insegnaOrganizzazione del cantiere, Ingegneria forense e Legislazione delle opere pubbliche nellaFac. Di Ingegneria, Dip. Ing. Civile. È Responsabile didattico-scientifico dell'Ufficio Studi perl'applicazione della normativa area didattica - Direzione I dell’Ateneo. È Responsabile dellaprevenzione della corruzione e Responsabile per la Trasparenza nella CRUI - Conferenza deiRettori delle Università Italiane e Responsabile anticorruzione e Trasparenza dell’Ordinedegli Ingeneri della Provincia di Roma. Autore di numerose pubblicazioni, è Direttore dellaCollana di Diritto Amministrativo della Aracne Editrice.

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Obiettivi e Finalità del Modulo VIIILa trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione

La trasparenza è lo strumento principale per prevenire la corruzione e gli altrireati di natura corruttiva. A tal fine, la L. n. 190/2012 e il d.lgs. n. 33/2013 es.m., unitamente agli interventi dell’A.N.AC., hanno determinato uncomplesso quadro di attività che ciascuna amministrazione ha obbligo diattuare e di tenere aggiornato con cadenze tempestive, semestrali e annuali.Inoltre, la trasparenza (finalizzata alla manifesta imparzialità) èintrinsecamente collegata all’immagine che l’amministrazione pubblica èchiamata a tutelare mediante il rispetto di una serie di previsioni normatived’ordine tassativo sul cd. conflitto di interessi.

Obiettivi e finalità:

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MOD. VIII – La trasparenza come strumento di prevenzione del conflitto di interessi e della corruzione

Data Orario Argomento Docente

02/10/2017

10.00 – 13.00 Trasparenza e accesso civico: aspetti storici e comparatistici. Le esperienze anglosassoni e del Nord Europa

A. Police

02/10/2017

14.00 – 17.00 Evoluzione della normativa italiana in materia di trasparenza amministrativa. D. Lgs. 33/2013: la sua evoluzione e le modifiche introdotte dal D. Lgs. 97/2016

A. Police

03/10/2017

10.00 – 13.00 Accesso agli atti e accesso civico: il FOIA (Freedom of Information Act), il rapporto tra la L. 241/1990 e il D. Lgs. 33/2013 e altri esempi della legislazione speciale

R. Di Pace

03/10/2017

14.00 – 15.0016.00 – 17.0015.00 – 16.00

La Trasparenza come misura di prevenzione della Corruzione

Novità e obblighi alla luce del nuovo Piano Anticorruzione 2017 – 2019. Casistica concreta all’interno delle società in partecipazione pubblica

S. Moi

I. Nicotra

04/10/2017

10.00 – 13.00 Come si costruisce la Sezione Società/Amministrazione trasparente - Le Linee Guida sulla trasparenza del Garante della Privacy

L. Panozzo

04/10/2017

14.00 – 17.00 Trasparenza amministrativa e protezione dei dati personali: il nuovo Regolamento Europeo sulla privacy e orientamenti delle Autorità di controllo

P. Maio

05/10/2017

10.00 – 13.00 La gestione e reingegnerizzazione dei siti web istituzionali: contenuti obbligatori e modalità tecniche di pubblicazione

F. Monteduro

05/10/2017

14.00 – 17.00 La trasparenza: un punto di vista “organizzativo” F. Monteduro

06/10/2017

10.00 – 13.00 La trasparenza fra regole procedurali e diritto penale: considerazioni. Obblighi di trasparenza negli appalti pubblici: fra ricognizione e costituzione. Sintesi degli

adempimenti in materia.

V. Capuzza

06/10/2017

14.00 – 17.00 Ancora su trasparenza e appalti pubblici. Inquadramento delle sanzioni e delle responsabilità in caso di violazioni e/o omissioni nella pubblicazione dei dati. Cenni sulla trasparenza negli Ordini professionali e nelle Scuole

V. Capuzza

Attività Didattica: 2-6 ottobre 2017

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II EDIZIONE - A.A. 2016/2017

Titolo dell’intervento: Trasparenza ed Accesso civico, una introduzione in prospettiva comparataProf. Aristide Police

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è la illustrazione in modo sintetico e con metodocomparato dei modelli organizzativi e procedimentali che assicurano anche inaltri Ordinamenti Europei e Nord Americani l’accesso civico e la trasparenza,con il fine di garantire un common core di principi e motodologie operative chesuperando le inevitabili differenze ordinamentali assicuri il raggiuingimernto diomogenei e comuni standard di tutela.Definito tale corpus di principi e regole comuni, si potrà offrire una prima letturacritica e sistematica dell’evoluzione legislativa Italiana nella sua marcia diavvicinamento alle best practices in materia. Come introduzione agli ulteriori epiù specifici interventi tematici.

• Trasparenza e accesso civico: aspetti storici e comparatistici. Le esperienzeanglosassoni e del Nord Europa

• Evoluzione della normativa italiana in materia di trasparenza amministrativa. D. Lgs.33/2013: la sua evoluzione e le modifiche introdotte dal D. Lgs. 97/2016

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Accesso agli atti e accesso civicoProf. Ruggiero Di Pace

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è approfondire le previsioni normativerelative all’accesso agli atti e all’accesso civico

Accesso agli atti e accesso civico:

- il FOIA (Freedom of Information Act)- il rapporto tra la L. 241/1990- il D. Lgs. 33/2013 e altri esempi della legislazione speciale

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La Trasparenza come misura di prevenzione della CorruzioneDott.ssa Sonia Moi

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è quello di approfondire la Trasparenza come misura diPrevenzione della corruzione anche attraverso l’analisi di casi studio, con il finedi migliorarne la comprensione per una più efficace previsione e attuazione

• La sezione “Trasparenza” nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione• La trasparenza come misura “generale”• La trasparenza come misura “specifica”• Esemplificazioni e casi studio

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Novità e obblighi alla luce del nuovo Piano Anticorruzione 2017 –2019Prof.ssa Ida Nicotra

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è illustrare la Trasparenza snellimento amministrativoe le funzioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione

Il Decreto legislativo 97/2016: le novità introdotte al decreto legislativo n.33/2013 . Il “Freedom of information act” e l’obbligo di pubblicazione. Il sistema del doppio binario. La trasparenza come snellimento amministrativo, le funzioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Revisione, semplificazione delle disposizioni della materia di prevenzione della corruzione: pubblicità e trasparenza. La dimensione costituzionale del principio di trasparenza. Il principio di trasparenza amministrativa secondo gli artt. 97 e 117, 2° comma lett. m) della Costituzione italiana. Le linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art.5, comma 2 del decreto legislativo n.33/2013 adottate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione d’intesa con il Garante per la protezione dei dati personali, delibera n.1309 del 28.12.2016.

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La Trasparenza nelle società pubblicheAvv. Livia Panozzo

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è quello di approfondire la Trasparenza comemisura di prevenzione della corruzione, con particolare attenzione alletematiche di interesse delle società pubbliche, andando ad esaminare leproblematiche connesse alla costruzione della Sezione Società Trasparenteed ai limiti in tema di privacy

• Il ruolo della trasparenza nella prevenzione della corruzione• Il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza• La sezione Società/Amministrazione Trasparente• Alcuni esempi pratici• I limiti in tema di privacy

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Titolo dell’intervento?Avv. Pierpaolo Maio

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

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Obiettivo dell’intervento è valutare l’impatto della legislazione per laprotezione dei dati personali sul diritto all’accesso, con il fine diindividuare e stimare le prassi migliori per tutelare il rispetto dellaprivacy e l’esigenza della trasparenza amministrativa

• FOIA e accesso ai dati• Le pronunce del Consiglio di Stato• Gli orientamenti del Garante per la

Privacy• Il Regolamento UE 2016/679• I codici di condotta• La sicurezza informatica• Gli standard gestionali internazionali• La compliance “integrata”

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La trasparenza: un punto di vista “organizzativo”Prof. Fabio Monteduro

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è quello di approfondire il tema della trasparenza dalpunto di vista organizzativo/gestionale, con il fine di comprendere megliomodalità operative di pubblicazione dei dati nei siti istituzionali.

• La gestione del sito “amministrazione trasparente: il punto di vista organizzativo• La gestione del flusso informativo: dalla teoria alla pratica• I manuali operativi per la gestione delle attività relative alla pubblicazione dei dati• Casi studio

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Trasparenza e appalti pubbliciProf. Vittorio Capuzza

Argomenti:

Obiettivo e finalità dell’intervento:

Obiettivo dell’intervento è inquadrare gli adempimenti previsti durante e dopole fasi di gestione della gara d’appalto pubblico e della sua esecuzione, con ilfine di facilitare il loro rispetto e la loro attuazione.

La trasparenza fra regole procedurali e diritto penale: considerazioni. Obblighi di trasparenza negli appalti pubblici: fra ricognizione e costituzione. Sintesi degli adempimenti in materia.

Ancora su trasparenza e appalti pubblici. Inquadramento delle sanzioni e delle responsabilità in caso di violazioni e/o omissioni nella pubblicazione dei dati. Cenni sulla trasparenza negli Ordini professionali e nelle Scuole

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Prova di verifica e materiale didattico

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La prova di verifica consisterà in un Project Work. Lo strumento preventivo della corruzione che il legislatore ha ritenuto come principale è quella della trasparenza, il qual trova applicazione in molteplici compiti e doveri che l’amministrazione pubblica è tenuta a rispettare. Verranno esaminati gli aspetti teorici e applicativi di questo fondamentale strumento, ponendo particolare attenzione all’accesso civico (dopo la riforma operata dal d.lgs. n. 97/2016) e agli obblighi di «amministrazione-trasparente»; su entrambi, i gruppi di lavoro lavoreranno in simulazione di casi concreti.

Il materiale didattico sarà messo a disposizione attraverso il moduloonline e consisterà in parte delle slides utilizzate a lezione ed alcunitesti di approfondimento.

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Costo per singolo modulo:

750 euro

scontato a 600 euro in caso di iscrizione anticipata entro il 28 Febbraio 2017

• Il costo si intende per persona che frequenti il solo modulo in questione

• Sono previsti sconti per partecipanti che frequentino ulteriori moduli, nonché per Imprese/Amministrazioni pubbliche che iscrivano più partecipanti. Dopo il secondo modulo, i moduli aggiuntivi hanno un costo di € 400.

Tariffe per singolo modulo

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InformazioniVice direttore esecutivo Prof. Emiliano Di CarloSegreteria e sede didatticaDip. di Economia e Finanza,Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”,Via Columbia 2, 00133 Roma;tel. +39 06/72595710 – Avv. Daniela Condòfax: +39 06/72595804e-mail: [email protected] site: www.masteranticorruzione.it

Come raggiungerci:http://www.economia.uniroma2.it/area.asp?a=867

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