Modulo I La professione docente nella scuola · promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e...
Transcript of Modulo I La professione docente nella scuola · promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e...
PROFESSIONE DOCENTE Corso di preparazione al concorso docenti 2016
Modulo I La professione docente nella scuola
dell’autonomia
1
PROF.SSA PALMIERI CARMELA
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Parte I L’autonomia scolastica
2 Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
I docenti nella scuola dell’autonomia
il dirigente garantisce unitarietà, direzione e strategie ma oltre a ciò ha bisogno di: nuclei di docenti con particolari responsabilità su singole unità organizzative
docenti che presidiano snodi della struttura
docenti con competenze specifiche (coordinamento “dipartimenti disciplinari”) assicurate solo da esperti in particolari ambiti
maggiore investimento di tempo, intelligenze e competenze
nascono le figure “di sistema”
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Le figure intermedie
Costituiscono il motore del sistema
Sono indispensabili in una struttura complessa Hanno funzioni di organizzazione, di coordinamento e di
progettazione Favoriscono la collaborazione con altri soggetti esterni Sviluppano nuove competenze Agiscono da stimolo Contribuiscono a migliorare la qualità del servizio
…ma oggi, in Italia, non sono riconosciute ;vengono retribuite con
quanto deciso in contrattazione di istituto.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
La funzione docente
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il profilo*
Il profilo "professionale" dei docenti è costituito da competenze disciplinari,
psicopedagogiche , metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di
ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che
si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di
sistematizzazione della pratica didattica
I contenuti della prestazione professionale del personale docente si
definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema
nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano
dell’offerta formativa della scuola
*art 28 CCNL
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
*La funzione docente
La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a
promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni,
sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici
definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione.
La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei
docenti; essa si esplica
nelle attività individuali
collegiali
nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio
*Art26 CCNL
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
gli obblighi del servizio
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in
attività di insegnamento
in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.( individuali e collegiali )
attivitá aggiuntive.
Art 28 CCNL
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Attività funzionali di carattere collegiale *
Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di
programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati
degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative
nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;
la partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di classe, di interclasse, di
intersezione.
Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal
Collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di
servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere
un impegno fino a 40 ore annue
lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi
alla valutazione.
*Art 29 CCNL
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Ma anche…individuali
Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività
relative:
alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni
alla correzione degli elaborati
ai rapporti individuali con le famiglie
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
4
DPR 31 maggio 1974
Titolo II
"Nuovi organi collegiali di governo....finalizzati a realizzare la
partecipazione nella gestione della scuola ...dando alla scuola stessa i
caratteri di una comunità che interagisce con la più vasta comunità
sociale e civica "
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il Collegio dei Docenti
Come organo consultivo Formula proposte (agisce come organo propulsivo del
procedimento)
Esprime pareri (agisce come organo consultivo rispetto all’atto
finale di competenza del DS)
D.Lgs. 297/1994 (art.5-15)
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il Collegio dei Docenti
Come organo attivo adotta provvedimenti amministrativi nella forma delle deliberazioni nelle seguenti materie:
funzionamento didattico della scuola, in particolare per la programmazione educativa e didattica ( elaborazione del Pof);
provvede all’adozione dei libri di testo sentiti i consigli di classe;
provvede, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio d’istituto e sentiti i consigli di classe, alla scelta tecnica e dei sussidi didattici, compresi quelli audiovisivi delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie;
delibera il piano annuale delle attività d’aggiornamento e formazione destinate a docenti, coerentemente con gli obiettivi e i tempi della programmazione dell’attività didattica e considerando anche le esigenze e le opzioni individuali;
elegge nel suo seno i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante.
Il Consiglio di classe
Di intersezione nella scuola d’infanzia
Di interclasse nella scuola primaria
Organo tecnico che svolge funzioni educative, didattiche e di
valutazione.
Organo propulsivo e come tale il suo atto tipico è costituito dalla
proposta.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Consiglio d'istituto
Elabora ed adotta gli indirizzi generali
Determina le forme di autofinanziamento della scuola
Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo stabilendo come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico
Adotta il POF
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
“Le organizzazioni diventano istituzioni quando incorporano valori, ossia quando da semplici strumenti (neutri, tecnici, anonimi) acquistano una identità distintiva (...)
E’ a livello dell’istituzione che si verifica la volontà politica degli uomini di mobilitarsi per definire degli scopi e raggiungerli”
(P. Selznick)
Da organizzazione a istituzione
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Autonomia e responsabilità
(Dpr 275/1999)
Partecipazione alle scelte
Definizione obiettivi
Utilizzo e valorizzazione delle risorse
Progettualità e monitoraggio
Rendicontazione
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
La rendicontazione
Condivisione di valori
Senso di appartenenza
Coinvolgimento stakeholder
Bilancio sociale
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il bilancio sociale
«Il bilancio sociale è il sistema di governo della responsabilità sociale attraverso il quale la scuola realizza un dialogo informato con gli stakeholder e condivide punti di forza ma anche le possibili aree di miglioramento, per costruire insieme a loro una visione di sviluppo della scuola attenta alle attese sociali e finanziariamente sostenibile.»
(Angelo Paletta)
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Accountability condivisa
Occorre che tutti i soggetti coinvolti condividano:
i fini della scuola
il senso di missione
i valori
la visione di miglioramento
le scelte di qualità del curricolo
il rispetto dei ruoli
l’uso ottimale delle risorse in vista degli obiettivi
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
responsabilità e libertá professionale
Libertà significa anche responsabilità
Spazi delimitati
Rispetto di obblighi
Contesto predisposto, regolato, finanziato e certificato dalla
legge
Rischio di arbitrarietà
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
La scuola come entità collettiva
Vincoli ( di tempo, di strumenti, di contenuti, di spazi)
Docenti e discenti non si scelgono
La titolarità del progetto educativo non è esclusiva
Le scelte didattiche devono tener conto della domanda e dei bisogni educativi realmente esistenti
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Lavorare in équipe
La scuola del passato prevedeva una linea gerarchica di incarichi e compiti
ben definiti.
Nella scuola dell’autonomia il lavoro di gruppo è il fondamento della
gestione dell’istituto scolastico.
Il lavoro in équipe
non è la somma degli apporti dei suoi membri ma la
funzionalità delle sue interazioni
non è un organo collegiale
non è necessariamente permanente
consente di delegare la conduzione senza abbandonarla
consente di gestire le criticità
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
La deontologia professionale
Crisi di fiducia nei confronti di chi opera nella scuola
Malessere procurato da difficoltà ad affrontare i dilemmi etici posti dalla pratica quotidiana
Complessità sistemica ed extra sistemica
Autonomia e responsabilità professionale
Adeguare i comportamenti in vista del perseguimento degli obiettivi.
Cerniera tra la responsabilità del sistema organizzativo e la responsabilità etica individuale. Vedere codice deontologico Anp
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
L’offerta formativa: il POF
La norma fondamentale
«Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli Enti Locali, ai sensi degli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112»
art. 1, DPR 275/1999.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il progetto dei progetti
“E’ il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia.”
(art. 3, DPR 275/99)
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il Pof
CARATTERISTICHE
Strumento ordinario di esercizio dell'autonomia
Assunzione di responsabilità del singolo istituto circa l'offerta formativa
Incontro con la domanda formativa
Definizione organica e non segmentata del Piano di attività
ARTICOLAZIONI
Il progetto educativo
Le aree-obiettivo
Le sub-aree
Le variabili di contesto e le risorse
L'organizzazione - I ruoli e i compiti I controlli
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
L’offerta formativa
Inoltre:
« Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione
di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Il
Piano dell’offerta formativa è elaborato dal Collegio dei docenti
sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e
delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
Consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e
dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche
di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti.»
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il Piano dell’offerta formativa
Il Piano è adottato dal Consiglio di circolo o di istituto.
Ai fini di cui al comma 2, il dirigente scolastico attiva i
necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio.
(art. 3, DPR 275/99)
43 Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Strutturare il PTOF
Analizzare:
le richieste di innovazione (variabili esterne), cui corrisponde
all'interno la ricerca o la produzione di curricoli in relazione alla
domanda e ai bisogni produttivi e alle offerte occupazionali del
territorio;
le richieste di servizi cui fa fronte l'analisi di potenzialità e di
funzionalità delle risorse di istituto;
le sinergie, intese come possibilità di reperimento esterno di collaborazioni.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il contratto formativo
E’ il passaggio dalla scuola dei progetti al “progetto scuola”
unitario, condiviso, partecipato e coerente ma soprattutto
visibile fuori dell'istituzione scolastica.
E’ la capacità di determinare l'incontro con la domanda
formativa attraverso una precisa e trasparente assunzione di
responsabilità circa l'offerta formativa, cioè un vero e proprio
contratto formativo che l'istituto stesso è in grado di offrire.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il potenziale creativo e propositivo
Il saper porre in essere elementi di cambiamento
relativamente all'innovazione dei curricoli, dei metodi;
L'utilizzo di nuovi ambienti di apprendimento e di formazione (p.
es. i pacchetti multimediali e le unità di apprendimento
autonomo ecc.);
La capacità di prospettare soluzioni creative o di ipotizzare e
progettare nuove strategie.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Ideazione
L’ideazione Definizione del contesto esterno (bacino di utenza, analisi
socio economica del territorio, analisi delle opportunità…).
Rilevazione dei bisogni formativi.
Definizione del contesto interno (alunni, risorse umane,
risorse economiche, servizi…).
Dai bisogni al progetto: prima ipotesi per lo studio di fattibilità.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Parte II Le competenze del docente
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Unesco Status professionale
"The challenge is more than one of numbers. The quality of teachers and
teaching is also essential to good learning outcomes. This implies an
education system that attracts and retains a well-trained, motivated, effective and gender-balanced teaching staff; it implies a system that supports teachers in the classroom, as well as in their continued professional development.
Dissatisfaction with loss in status, low salaries, poor teaching and learning
conditions, and lack of career progression or adequate professional training have driven large numbers of teachers out of the profession, sometimes after only a few years of service.”
2007 World Teachers’ Day Message Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Le competenze del docente
Alto livello relazionale Capacità di variare il registro didattico , centrando l’attenzione sullo studente o sulla disciplina Capacità operative nella fase di realizzazione Capacità di valutare il profitto degli allievi e la validità delle strategie didattiche adottate sulla base di una molteplicità di indicatori Interesse alla ricerca continua, sia in campo disciplinare sia in campo metodologico e transdisciplinare Disponibilità alla collaborazione ed al confronto con i colleghi CREATIVITA’
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Sostenere, non trasmettere
La funzione di insegnamento non si delinea più come «esplicazione essenziale della trasmissione della cultura (DPR 417/74)», ma come sostegno esperto all’acquisizione di competenze disciplinari, multidisciplinari, strategiche, di cittadinanza da parte degli alunni.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Il docente come figura strategica
Ha un ruolo chiave poiché stabilisce i contenuti
Traduce la proposta in termini operativi, selezionando mezzi e strumenti
Verifica e valuta , in un contesto intersoggettivo, l’attuazione della proposta
Opera gli aggiustamenti necessari
Il docente che fa ricerca è una risorsa che arricchisce tutto il sistema scolastico
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
In sintesi
Competenze disciplinari
Competenze psico-pedagogiche
Competenze progettuali
Competenze organizzative
Competenze gestionali
Competenze comunicative e relazionali
Competenze valutative
Competenze tecnologiche
Competenze di team-working
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
L’azione educativa
Ciascun alunno deve conseguire i risultati secondo le sue caratteristiche individuali e le sue differenze peculiari, sia che abbia necessità di aiuto nel percorso di studio, sia che abbia necessità di riconoscimento e di valorizzazione dell’eccellenza dei suoi esiti.
L’approccio non ad un gruppo indistinto (classe, nel nostro sistema), ma al singolo alunno.
Individuazione degli strumenti necessari al suo successo formativo costituiscono la sfida per la nuova visione della professione, in quanto essa si fonda sulla valorizzazione delle diversità, sulla capacità di individuare le risposte a bisogni formativi spesso molto differenziati.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Si tratta di definire come l’adulto responsabile della relazione
educativa debba situarsi nella relazione stessa affinché possa “aver cura in modo giusto” che, come afferma Platone, è:
«trovare la giusta misura del rapportarsi all’altro»
La relazione educativa
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Conoscenza
Coraggio
Onestà
Pazienza
Umiltà
Fiducia
Speranza ( «On caring» M. Mayeroff 1972)
Aver cura
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
Valutare l’insegnamento
L’ azione d’insegnamento è un oggetto difficile da valutare.
La sua natura processuale impedisce una valutazione a “freddo”, distanziata nel tempo e nello spazio, bensì richiede di fare i conti con la dinamica degli eventi nel corso del loro svolgimento.
La sua natura contestuale non consente l’assunzione di idealtipi di comportamento universali, bensì richiede di calibrare la realtà e le azioni in rapporto al “qui e ora” unico e irrepetibile.
La sua natura relazionale non permette di limitare l’osservazione al piano del contenuto, bensì richiede un’assunzione delle modalità di reciproca interazione e della dinamica relazionale agita con i singoli e con il gruppo.
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata
La sua natura plurale, in quanto è rivolta ad un gruppo di allievi nel quale ciascuno è portatore di un proprio insieme di bisogni, motivazioni, preconoscenze attitudini, stili di apprendimento, richiede di valutare l’efficacia in rapporto alle risposte fornite a tali diversità.
La sua natura pragmatica, finalizzata al raggiungimento di determinati risultati, implica l’esigenza di commisurare i comportamenti professionali e le azioni didattiche in rapporto agli apprendimenti effettivamente conseguiti dagli alunni.
La sua natura istituzionale, in quanto agita all’interno di un contesto scolastico dotato di norme, indicazioni programmatiche, codici simbolici, richiede di collocare l’azione del singolo insegnante entro un quadro interpretativo più ampio.
Valutare l’insegnamento?????
Materiale redatto dalla Prof.ssa Carmela Palmieri in collaborazione col Centro Studi Ulisse Formazione e consulenza – © Riproduzione riservata