Modello PQM Il Clima Di Classe e La Motivazione Degli Studenti

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    Lanalisi di contesto: il clima di classe e lamotivazione degli studentiBy Sara Mori | January 17, 2011 at 11:28 am | No comments| Generale,Modello PQM | Tags:

    analisi di contesto,apprendimento collaborativo, clima di classe,motivazione

    Diversamente da quanto fatto nei piani di miglioramento (PdM) dello scorso anno, in quelli di

    questa edizione non vengono richiesti dati che riguardano il contesto socio-economico-

    culturale pi allargato in cui la scuola inserita. Non perch queste caratteristiche non siano

    importanti e non incidano sul significato che gli studenti, i genitori e la scuola attribuiscono aglieventi e allapprendimento. Anzi si visto nelle ricerche internazionali quanto il background

    familiare e lo status socio-economico dei genitori siano alcuni dei fattori che pi incidono sui

    risultati degli studenti. Tuttavia questi esulano dalla specificit degli obiettivi del progetto PQM.

    E quindi fondamentale tenere ben presente lambiente in cui la scuola inserita e il suo bacino di

    utenza quando si compie un processo di diagnosi, si cercano spiegazioni ai risultati e si progettano

    interventi relativi al miglioramento dellapprendimento.

    Ad esempio alcune caratteristiche su cui sempre bene porre lattenzione sono i settori lavorativi

    verso cui gli studenti saranno maggiormente orientati dato il contesto e le attivit ad essi correlate

    che potrebbero interessare gli studenti; le risorse che il territorio offre e che potrebbero essere

    sfruttate; gli stili educativi e la struttura familiare pi frequente sul proprio territorio; il tasso dipresenza di extracomunitari e il loro grado di integrazione.

    Tuttavia anche vero che non possibile per linsegnante intervenire, attraverso PQM, in modo

    diretto su questi aspetti. Queste possono essere semplicemente caratteristiche da considerare al fine

    di rendere pi efficace lintervento proposto.

    Questanno si scelto di descrivere gli aspetti che riguardano il contesto a due livelli: quello di

    istituto e quello di classe. Non si deve infatti trascurare il fatto che dalle ricerche recenti

    sullefficacia scolastica emerge che leffetto della classe (come si sta in classe) spiega, dunque in

    teoria determina, il 40-50% del miglioramento osservato nello studio delle competenze linguistiche

    e logico-matematiche . Allinterno della classe venivano considerati aspetti che riguardavano lo

    stile di insegnamento e il clima scolastico. Sarebbe utile dunque questanno soffermarsi nei PdM su

    una breve descrizione di alcune caratteristiche del gruppo classe che sembrano particolarmentelegate al miglioramento dellapprendimento: il clima e la motivazione degli studenti.

    Svolgere una riflessione su questi due aspetti pu aiutarci a pensare attivit che coinvolgano

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    lincremento degli stessi, ove ce ne sia bisogno. Si possono pensare infatti compiti collaborativi

    per migliorare il clima di classe, oppure scegliere argomenti da trattare e creare gruppi di studenti

    con lobiettivo di lavorare sullo sviluppo della motivazione verso la disciplina, in modo da incidere

    sullatteggiamento stesso dello studente. Vediamoli in modo pi dettagliato:

    1) Il clima di classe:

    Una delle pi condivise definizioni di clima scolastico, di Fraser e Fisher del 1986, quella checonsidera il clima come una percezione di quattro aspetti, raggruppabili in due ambiti:

    a) Le dimensioni che valutano le relazioni tra pari: cio la coesione e lantagonismo tra gli

    studenti;

    b) Le dimensioni che valutano il benessere complessivo dello stare in classe: la competizione

    e la soddisfazione per le lezioni da parte degli studenti.

    Tuttavia rimane evidente il fatto che in questo momento PQM non predispone materiale specifico

    per misurare in modo pi oggettivo tali aspetti. Tuttavia questi elementi sono percepiti in classe tutti

    i giorni dal docente e pu essere utile svolgervi una piccola riflessione al fine di pensare anche ad

    attivit che cerchino di svilupparli durante le ore di recupero e potenziamento.

    Tutta la metodologia del laboratorio, spesso utilizzata in PQM, ha anche lobiettivo di sviluppare

    un clima collaborativo tra gli studenti e quindi creare una coesione maggiore e una riduzione del

    livello di antagonismo. Tuttavia linsegnante pu essere motivato a scegliere particolari attivit

    proprio sulla base della necessit di concentrarsi su aspetti che non riguardano necessariamente le

    abilit cognitive, ma contenuti pi relazionali e di gruppo che possono influire sul rendimento

    degli studenti. Schaffer, in un lavoro del 2005, evidenzia due modalit principali per incrementare

    la collaborazione tra pari: lapprendimento collaborativo (quando lavorano insieme studenti che

    possiedono circa lo stesso livello di competenza) e il tutoring tra pari (quando un ragazzo pi

    esperto guida un altro per portarlo ad un livello maggiore di competenza).

    Pu essere utile pensare di strutturare gli interventi di recupero e potenziamento sfruttando questi

    tipi di collaborazione, con lo scopo di lavorare sulla zona di sviluppo prossimale dello studente,

    cio sulla distanza tra il livello di sviluppo presentato dal soggetto al momento del compitoindividuale e quello che pu raggiungere con laiuto di un adulto o di un suo coetaneo pi

    competente, tenendo presenti anche le relazioni esistenti in classe e il benessere percepito durante le

    lezioni. Per citare altri due esempi il Dott. Lidio Miato dellIprase (Istituto Provinciale per la

    ricerca e la sperimentazione educativa) del Trentino propone una riflessione da svolgere anche

    attraverso un piccolo questionario che mette a disposizione e che riguarda tre tipi di clima che

    dovrebbero coesistere nella classe: individualistico, competitivo e cooperativo. Tutti e tre

    dovrebbero essere presenti in momenti diversi, anche se quello cooperativo dovrebbe essere

    prevalente. Chiari invece in unintroduzione ad un suo lavoro del 2007 riporta alcune interessanti

    equazioni che riguardano lapprendimento efficace tra cui quella del clima come clima positivo =

    accoglienza e supporto emotivo + regole e coerenza del loro rispetto in classe evidenziando lalta

    correlazione tra le misure affettive e quelle cognitive dellapprendimento. Svolgere una piccola

    riflessione su questi aspetti e tenerli presente al momento della progettazione pu essere un utile

    punto di partenza per il miglioramento degli apprendimenti stessi.

    2) La motivazione degli studenti e il loro atteggiamento verso la disciplina

    La motivazione pu essere generalmente definita come linsieme dei fattori che spingono il

    comportamento di un individuo verso una meta.

    Lucia Mason, nel suo manuale del 2006, evidenzia tre dimensioni legate alla percezione della

    motivazione che possono essere valutati specificatamente nellambito dellapprendimento:

    a) il ruolo attivo dello studente;

    b) il senso di efficacia che il discente percepisce di s rispetto al compito, cio se lo studente si

    sente in grado di compiere o meno uno specifico compito e a chi attribuisce le cause dei proprisuccessi o al contrario degli insuccessi;

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    c) gli strumenti a disposizione dello studente per raggiungere lobiettivo, cio le strategie di

    studio, lautomonitoraggio, la regolazione delle emozioni.

    La motivazione dello studente appare dunque in questo caso come una variabile complessa,

    composta da un insieme di fattori su cui pu essere importante riflettere e far caso.

    Si va oltre le prime definizioni in cui si tende prevalentemente a distinguere tra motivazione

    intrinseca (cio quando un alunno si impegna in un compito perch lo trova di per s stimolante ed da esso incuriosito) ed estrinseca (cio quando un alunno si impegna non tanto per il compito in s,

    ma per ricevere lodi o evitare punizioni) e si cerca di integrare aspetti pi ampi. Vengono proposti

    nel manuale anche alcuni suggerimenti su come cercare di migliorare gli ambiti legati alla

    motivazione, come ad esempio, lavorare con lo studente per individuare obiettivi consapevoli cui

    tendere, discutere con gli studenti su questioni quali: a chi essi attribuiscono la responsabilit

    quando sbagliano o invece quando fanno bene, oppure ragionare proprio sulle strategie di studio

    messe in atto. A tal proposito Pazzaglia, in un suo libro del 2002 che tratta la prevenzione dell

    insuccesso scolastico, evidenzia quanto sia importante sviluppare l empowerment cognitivo degli

    studenti, cio la loro percezione di potere sul proprio apprendimento.

    Concretamente ci pu voler dire insegnare agli alunni a motivarsi dopo un insuccesso,sviluppare strategie di studio, elaborare un senso di controllo nelle situazioni di apprendimento.

    Riflettere su quanto gli alunni siano motivati in tal senso e come potersi maggiormente focalizzare

    su questi aspetti durante la progettazione del miglioramento pu essere utile. Gli atteggiamenti

    verso la disciplina affrontata vengono rilevati anche nelle indagini internazionali come OCSE-

    PISA, proprio perch essi assumono un ruolo importante nella spiegazione dei risultati.

    Latteggiamento viene misurato attraverso domande che riguardano il grado di interesse dello

    studente verso la materia stessa e/o ad aspetti ad essa collegati, oppure leffettivo tempo dedicato

    allo studio della disciplina o ad attivit attinenti. Alexander in un modello in cui spiega i fattori

    cruciali da considerare nel miglioramento dellapprendimento, cita tre ingredienti necessari: aspetti

    cognitivi, metacognitivi e motivazionali. Il processo di progressione dallessere inesperti a

    diventare esperti e quello di apprendimento non possono dunque non considerare anche aspetti nonprettamente cognitivi, che riguardano lincentivazione della motivazione degli studenti e la

    consapevolezza sulle proprie strategie di apprendimento. Anche in questo caso PQM non fornisce

    strumenti oggettivi ed utilizzabili per la rilevazione della motivazione e dellatteggiamento

    degli studenti, ma pu essere interessante riflettere su questo aspetto percepito in classe ogni

    giorno dagli insegnanti e tenerlo in mente sia al momento della diagnosi e della spiegazione dei

    risultati, sia durante la progettazione degli interventi.