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Numero 36 - 16 Dicembre 2015 ARST: intermodalità, innovazione e sostenibilità magazine mobility press ISFORT: secondo i dati Audimob perdiamo 5 minuti per trovare parcheggio e 8 in attesa di un bus Elogio della buona Politica, anche nel TPL

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Numero 36 - 16 Dicembre 2015

ARST: intermodalità, innovazione e sostenibilità

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ISFORT: secondo i dati Audimob perdiamo 5 minuti per trovare parcheggio e 8 in attesa di un bus

Elogio della buona Politica, anche nel TPL

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EditorialeElogio della buona Politica, anche nel TPL Non piove da settimane e la penisola è quasi tutta coperta da smog impalpabile: c’è dove la mattina la nebbia incombe sulle strade, c’è dove il cielo è limpido, ma le polveri sottili provocano malattie respiratorie.

Sembra che con queste condizioni meteorologiche ci si debba fare l’abitudine ed in fondo, una maggiore sensibilità “ambientale” serpeggia un po’ dappertutto e persino tra i capi di Stato e di Governo che a Parigi sabato scorso hanno sottoscritto impegni più stringenti per evitare la prevista catastrofe ambientale.

L’Italia, lo si è persino detto in questi giorni segnati dall’accordo sul clima di Parigi, qualcosa di molto positivo ha fatto, a partire dal comparto dell’energia elettrica, con le fonti rinnovabili sempre più diffuse sul territorio (oltre 40%) e con diverse centrali elettriche tradizionali pronte alla chiusura o alla riconversione.

Il consumo dei carburanti fossili si concentra nel riscaldamento domesticoma soprattutto nella strabordante mobilità privata, che dovrebbe essere contenuta con politiche di incentivazione del mezzo pubblico. Ma qui casca l’asino: il trasporto pubblico collettivo è fortemente sussidiato, il trasporto privato genera fortissime entrate all’Erario. Gli “gnomi” del MEF male sopportano l’idea di ridurre le entrate ed aumentare la quota di sussidi: i conti pubblici ne uscirebbero maluccio. E poi - essi sembrano pensare- né l’asma, né la bronchite cronica, né il tempo perso per entrare in città su una strada intasata fanno perdere punti di Pil, semmai fanno perdere tempo e salute, ma poi la salute

è un problema dei colleghi del Ministero della Sanità.

Ecco, incentivazione del trasporto pubblico e collettivo: non esiste commentatore o politico che si dichiari contrario. Poi nelle pratiche della politica vecchia è tutt’altra cosa.

Qui non si tratta di buttare soldi o di saldare bilanci a pié di lista di aziende male amministrate ma di pensare politiche attive per far lasciare l’auto a casa, o magari al concessionario non comprandola quando se ne possiede già una. E si vorrebbe che il Governo battesse un colpo, che mettesse in pratica almeno uno degli ultimi hashtag lanciati da Matteo Renzi e che perfettamente si possono applicare alla mobilità delle città: da #cambiaverso a #italiariparte, da #lavoltabuona a i #centogiorni, diventati oggi mille con il #passodopopasso.

In attesa della tanto attesa riforma del TPL c’è chi la politica la fa con i fatti per cambiare verso, e lo fa nei giorni del grande smog: dalle cronache di Mobility Press abbiamo visto le iniziative del Comune di Milano. che ha deciso di affiancare alle tradizionali misure di blocco auto sugli euro 3 diesel e di abbassamento delle temperature del riscaldamento, importanti incentivi per il trasporto pubblico la gratuità del bike sharing e dei mezzi di superficie per chi accompagna i minori. Misura rinvigorita con la decisione di fare viaggiare sulla rete cittadina con il biglietto singolo per tutta la giornata fino al 24 dicembre.,

Nella vicina Bergamo ATB a sostegno dei provvedimenti adottati dal Comune per contenere l’inquinamento atmosferico

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in città, ha disposto a partire da giovedì 10 dicembre 2015 (fino alla revoca dell’ordinanza comunale), l’utilizzo gratuito di autobus, funicolari e tram per i bambini con età inferiore agli 11 anni compiuti e un adulto che li accompagna a scuola.

A Torino l’amministrazione Fassino, in collaborazione con GTT ed Extra.TO, ha lanciato il progetto “Lascia l’auto, viaggia gratis”, un’iniziativa straordinaria per migliorare la qualità dell’aria consentendo ai cittadini per un paio di giorni di viaggiare gratis su tutte le linee urbane e suburbane di bus, tram e metro, con più di venti comuni della cintura collegati. Abbiamo segnalato tre iniziative, ma sicuramente altre ci sono state su e giù per l’Italia.

Questa è politica, questo è il modo migliore per attirare tutti quei cittadini italiani che usano raramente (in qualche caso che non hanno mai usato) il trasporto pubblico e collettivo.

E’ la buona politica, che costa poco in termini economici, ma che può generare grandi profitti. Certo, sia anche chiaro che quei cittadini che salgono per la prima volta sull’autobus o sulla metropolitana, dovranno trovare un servizio all’altezza delle promesse.

E qui ritorniamo agli hastag: sarebbe #lavoltabuona per #cambiaverso perché #italiariparte anche dal TPL.

A.R.

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FocusISFORT: secondo i dati Audimob perdiamo 5 minuti per trovare parcheggio e 8 in attesa di un busIn Italia gli spostamenti dei residenti sono caratterizzati da un forte utilizzo del mezzo privato. Nell’ultimo anno, in giorno medio fe-riale, gli spostamenti in auto sono stati circa 73 milioni, mentre ben più distanti le cifre re-gistrate per quelli effettuati con il mezzo pub-blico, circa 13 milioni.L’andamento delle quote modali mostra come questo divario rimanga più o meno costante nel tempo, anche se le oscillazioni rilevate negli ultimi anni fanno ben sperare in un at-teggiamento meno ostile al mezzo pubblico, passato dal 12,9 per cento del 2008 al 14,6 per cento del 2014. Sono alcuni dati di una ricerca Isfort che si focalizza sui “tempi morti” della mobilità per spiegare perchè l’auto ven-ga preferita al mezzo pubblico.“Un fattore sicuramente importante, per l’in-cremento delle quote modali del trasporto collettivo – si osserva nella ricerca – è stato determinato dall’incidenza della crisi econo-mica sulla domanda di mobilità, infatti nel confronto 2008-2014 si può notare come l’uso dell’auto privata sia diminuito di ben 10 milioni di spostamenti, mentre il mezzo pub-

blico ha mantenuto i suoi 13 milioni di viaggi.La mobilità, nel nostro Paese, ha subito una forte battuta di arresto tra il 2010 e il 2012.Una caduta dovuta principalmente alla dimi-nuzione degli spostamenti per lavoro e studio e per quelli dedicati al tempo libero, mentre la gestione familiare sembra prevalere nel periodo della crisi incrementando del 20 per cento i viaggi medi giornalieri, rispetto al pri-mo anno della serie storica.Per tutti gli spostamenti, effettuati in un gior-no medio feriale, una persona dedica com-plessiva-mente intorno ai 60 minuti (66,9 nel 2008 e 61,1 nel 2013-2014). Se si prendono in considerazione tutti coloro che hanno dichia-rato di aver atteso almeno un autobus alla fermata o un treno in ritardo o di aver dovuto cercare un parcheggio, i tempi medi giorna-lieri aumentano di almeno 15-20 minuti.Ricordiamo che questa tipologia di sposta-menti (con attese o ritardi) sono generalmen-te più lunghi rispetto alla media nazionale di 2 o 3 km e in ogni caso al tempo di viaggio, per raggiungere la destinazione finale, bisogna aggiungere mediamente altri 10-12 minuti.

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È importante ricordare che la quota percen-tuale di risposte (valore medio anni 2004-2014) riguarda i tempi medi di parcheggio del 25 per cento degli spostamenti con auto private; i tempi medi di attesa alle fermate dell’82 per cento degli spostamenti su mez-zi pubblici urbani e del 54 per cento su quelli extraurbani; infine i tempi medi di ritardo alle stazioni interessano il 49 per cento degli spo-stamenti in treno.Il restante complemento a 100 o non ha avu-to problemi di questo genere o non ha rispo-sto alla domanda.Se un’automobilista impiega mediamente 4-5 minuti per trovare un posteggio, un utente del trasporto pubblico, che si sposta all’inter-no della città, aspetta 7-8 minuti alla ferma-ta l’arrivo del mezzo e se deve andare fuori comune l’attesa è di 8-10 minuti, mentre se si muove in treno potrebbe ritardare di 9-12 minuti la sua partenza (o l’arrivo)”.

“Osservando i dati storici dell’Osservatorio Audimob – si legge ancora nella ricerca Isfort – si può notare che i tempi di parcheggio per l’auto non subiscono variazioni nel tempo, così come le attese alle fermate del trasporto pubblico urbano. Per gli spostamenti extraur-bani, negli ultimi anni, i tempi medi sono au-mentati di un paio di minuti (7,9 minuti nel 2004-2007 e 10,2 nel 2013-2014) e, vicever-sa, i ritardi alle stazioni che avevano raggiunto

il punto di massima nel 2008 con 12,3 minuti, nel 2013-2014 registrano un forte migliora-mento scendendo a 9 minutiL’analisi dei dati evidenzia le difficoltà che si incontrano nel far cambiare idea agli amanti del mezzo privato. Nei fatti l’auto conferma la sua supremazia nei confronti del trasporto pubblico e risulta più competitiva anche nei tempi “non previsti” di viaggio che media-mente si possono allungare di soli 4-5 minuti.

Certo è che, se per le attese alle fermate o ritardi alle stazioni si può parlare di tempi “morti” della mobilità, in quanto tempi che si aggiungono a quelli di vera e propria per-correnza per raggiungere una destinazione, quando si menziona la ricerca del parcheggio il concetto cambia profondamente. Infatti, mentre per i cosiddetti tempi “morti” la per-sona in mobilità è ferma in attesa di intra-prendere il viaggio o comunque in ritardo sui tempi ma sempre sul tragitto di percorrenza previsto, nel caso della ricerca di un posto per la sosta, il percorso si prolunga fin tanto che non si trova un punto in cui poter lasciare l’auto e questo incide significativamente su traffico, scorrimento e inquinamento.Se quindi è vero che da un lato l’auto risulta molto più competitiva, sull’altro versante le “attese” dell’’auto generano comunque un effetto negativo sulla viabilità”.

G.R.

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ARST: intermodalità, innovazione e sostenibilità

Mobility Magazine ha intervistato Giovanni Caria, presidente di ARST

Presidente Caria, partendo dall’assunto che i trasporti sono alla base dell’economia di un Paese quali sono le priorità di ARST?

L’obiettivo primario è quello di organizzare lo sviluppo del trasporto pubblico nell’am-bito regionale, assicurando un coordinato ed integrato sistema idoneo a garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Dirit-to alla mobilità inteso come mobilità per tutti, senza distinzioni. Laddove possibile garantire il diritto alla mobilità, i trasporti rivestono una dimensione sociale e di co-esione, proprio grazie alla riduzione del-le disparità, alla rottura dell’isolamento e alle condizioni di accesso eque (esempi: classi meno abbienti, cittadini portatori di handicap). Il diritto alla mobilità dovreb-be, inoltre, conciliare la mobilità sosteni-bile con l’esigenza di ridurre le cosiddette esternalità negative quali le emissioni di

gas serra, lo smog, l’inquinamento acusti-co, la congestione del traffico urbano e l’in-cidentalità. Tutto questi elementi hanno un costo sociale che grava sulla popolazione. Oggi, che siamo arrivati ad una visione si-stemica che pone l’individuo con i suoi bisogni al centro, tra mezzi e infrastrut-ture, l’ARST mira, sempre più, a promuo-vere il miglioramento complessivo del-la qualità della vita nei territori, facendo leva su un sistema di trasporto di qualità che vada ad incidere sullo sviluppo urba-no sostenibile e sul riequilibrio territo-riale dal punto di vista socio-economico.

Ambite ad un sistema trasportistico di livello…

Le migliori teorie e pratiche internazio-nali di pianificazione dei trasporti evi-denziano la necessità di impostare le politiche per la mobilità sulla base delle caratteristiche e delle vocazioni dei ter-ritori. Alla luce di questo principio ARST svolge un’intensa attività di pianifica-zione del sistema logistico dei trasporti.Programmazione, monitoraggio e valuta-zione delle politiche dedicate allo sviluppo socio – economico non possono prescin-dere dall’ adozione di misure concrete che assegnino al trasporto collettivo un ruolo fondamentale nello sviluppo socio-econo-mico della comunità isolana. Un sistema trasportistico di livello e all’avanguardia si deve occupare di avvicinare le persone - coesione sociale e fruizione quali-quantita-tiva- e assicurare, al contempo, il conteni-mento dei consumi energetici e la riduzione delle cause d’inquinamento ambientale.

ARST ha partecipato alla recente edizio-ne 2015 della Settimana della Mobilità

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che ha scelto lo slogan “Choose Chan-ge Combine” - scegli cambia combina..

Proprio per far fronte alle diverse vocazio-ni dei territori ARST, e in perfetta sintonia con l’edizione 2015 della Settimana della Mobilità, l’idea di fondo è quella della mul-timodalità : indirizzare la cittadinanza alla gamma di opzioni di trasporto disponibili, optando liberamente per il mezzo più ido-neo avendo l’opzione di utilizzare e combi-nare tra loro i differenti mezzi di trasporto. ARST offre i suoi articolati “servizi pubblici di linea” (urbani, extraurbani, ferroviari e metropolitani) operando in modo continua-tivo, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite, ad accesso generalizzato od indirizzato a specifiche categorie di utenti in tutta la Sardegna. Gli studenti sono, ad esempio, il 75% dei pendolari. La combina-zione di diverse modalità garantisce il tra-sporto fluido necessario per sconfiggere la congestione e la multimodalità spesso si può tradurre in viaggi più rapidi e piacevoli.

I provvedimenti normativi degli ultimi anni nel settore del Trasporto Pubblico Locale (TPL) hanno incentivato le regioni e gli enti

locali a razionalizzare e rendere efficiente la programmazione e la gestione dei servizi..

Prima di descrivere il quadro di contesto re-lativo alla condizione attuale dell’ARST e alle tendenze recenti che hanno interessato il sistema regionale dei trasporti appare do-veroso riportare alcune considerazioni che, seppure sommarie e non esaustive, consen-tono di interpretare meglio l’attuale scenarioGli indirizzi strategici formulati a livello comunitario hanno promosso un nuo-vo orientamento della strategia nazio-nale dei trasporti verso la realizzazione di cospicui investimenti su un sistema di trasporti innovativo e maggiormen-te sostenibile sotto il profilo ambientale. E’ proprio in questo scenario evolutivo na-zionale, palesemente a favore di una poli-tica dei trasporti competitiva e sostenibile che vanno inquadrati gli ultimi investimenti ARST per il potenziamento e l’ammoderna-mento della rete ferroviaria e metropolitana. In perfetta sintonia con la Regione Sarde-gna, che da la priorità al trasporto pubblico locale su sede propria, ARST in questa fase di transizione dei trasporti tra nuove e vecchie sfide riconosce che il sistema dei trasporti

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non è ancora sostenibile e che è necessario impiegare più efficacemente infrastrutture moderne capaci di ridurre il loro impatto sull’ambiente e sul patrimonio ambientale.ARST, grazie ai finanziamenti regionali, sta provvedendo all’acquisto dei nuovi treni con caratteristiche consone alle esigenze della più moderna mobilità. Si tratta di treni nati proprio per rispondere alle più moder-ne esigenze di mobilità, con alti standard in termini di comfort, sicurezza e accessibilità.

Come è noto gli investi-menti nelle i n f r a s t r u t -ture dei tra-sporti hanno una deriva positiva nel processo di sviluppo eco-n o m i c o … , creando ric-chezza, mi-g l i o r a n d o gli scambi, f a v o r e n -do una più facile accessibilità territoriale…

Certamente, creando ricchezza, miglio-rando gli scambi, favorendo una più fa-cile accessibilità territoriale; specie se accompagnati da interventi di pianifica-zione organica e di riequilibrio dei servizi in termini di massimizzazione dell’impat-to del sistema sulla crescita economica della regione e della stessa occupazione.Tutto ciò dovrà essere innanzitutto ri-volto alla realizzazione di una corret-ta e vera integrazione delle reti modali: porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, au-tobus dovranno essere organicamen-te collegate ed interconnesse tra loro.

Presidente da quanto ha enunciato si de-sume che rimanga ancora molto da fare..

Le sfide da affrontare sono molteplici ma le aziende di trasporto sono chiamate a farvi fronte. La modernizzazione delle infrastrut-ture richiede notevoli risorse e il futuro sistema di trasporti non può prescindere della consapevolezza di una crescente glo-balizzazione, dall’evoluzione demografica, dalla modifica delle strutture sociali, del-la crescente urbanizzazione, dall’aumento

del traspor-to merci, delle future e v o l u z i o n i commerciali e dei possi-bili progressi tecnologic i nel campo dell’energia. La tabella di marcia verso una politica dei trasporti c o m p e t i t i -va è anco-ra lunga e

evidenzia l’esigenza di risorse importan-ti per gli investimenti da un lato e di ef-ficientamento dall’altro. Doveroso sot-tolineare l’importanza di programmi di gestione integrati e globali che pongano l’accento su una pianificazione territoria-le della mobilità a lungo termine. Urge razionalizzare e semplificare le diverse modalità di trasporto, nonché migliora-re la loro interoperabilità ed integrazione.

Stella Locci Responsabile Ufficio Stampa

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Modena: Roberto Badalotti nominato nuovo Direttore Generale di SETA dal CdA

Presentato l'accordo di interoperabilità tra Trenitalia e MOM, operativo dal 7 gennaio

AMTAB, FAL, Ferrotramviaria: tra Puglia e Basilicata si viaggia con un unico biglietto

ASSTRA Sicilia denuncia: Regione ci deve oltre 140 milioni di euro, siamo in stato d'emergenza

Torino: il Comune studia sistema di pagamento dei mezzi pubblici con Carta di Credito Contactless

Nasce TtrA,M l'archivio-museo dei trasporti del Trentino per raccontare una storia gloriosa

Milano: dal 17 al 24 dicembre il biglietto singolo per tram, bus e metro vale tutto il giorno

Roma: siglato accordo sindacale, raddoppio dei verificatori e stabilizzazione precari

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Lazio: deliberate nuove tariffe agevolate per il trasporto regionale. Cresce numero beneficiari

Treviso: sabato sera bus notturno a chiamata. MOM e studenti pronti per servizio smart

Roma: debutta la Linea U di Uber. Nove fermate attive fino al 24 dicembre

Busitalia Sita Nord: Rossi è nuovo Ad. Integrazione ferro-gomma asse portante nostri progetti

Lombardia: nuove agevolazioni per il TPL. Stanziati 14,5 milioni di euro

Milano: M4, al via da lunedì attività preliminare in corso Europa e largo Augusto

Milano: il Consiglio comunale approva garanzia a favore di ATM per acquisto nuovi treni

Bergamo: le misure antismog di ATB. Bus, tram e funicolari gratis per chi lascia l'auto a casa

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Friuli Venezia Giulia: la Giunta prenota 400 mila euro per riqualificare stazioni minori

Al via la sinergia tra Liguria e Piemonte: dal 6 gennaio attivo il trenino della neve

Linea Aretina: al via il 27 dicembre la sperimentazione per migliorare regolarità

Completati lavori della stazione Bologna San Vitale, altro tassello per una mobilità più sostenibile

Di nuovo perativi i binari fra Corniglia e La Spezia dopo realizzazione galleria a Seno Canneto

Puglia: traffico ferroviario Fasano-Brindisi attivata gestione centralizzata da Bari Lamasinata

«Vecchi treni addio. Sui binari c'è il futuro». Trenord lancia un piano di investimenti da 170 milioni di euro

Stazione di Reggio Emilia: ultimata la riqualificazione del sottopassaggio centrale

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Progetto Mi.Co.Tra: la Giunta investe 1,9 mln di euro per garantire la prosecuzione del servizio

Porrettana: oltre 20 milioni di euro per migliorare infrastruttura e servizio

ENAC: firmato passaggio controllo navigazione aerea Aeroporto di Brindisi da militare a civile

Al via i lavori per la realizzazione del nuovo percorso ciclo-pedonale dell'Aeroporto Marconi

Lazio: "In treno col biglietto", in 4 giorni oltre 25mila controlli nelle stazioni e sui treni regionali

Sardegna: ulteriori 3100 posti per Milano e Roma per voli continuità territoriale

WiFi Station arriva a Roma per il Giubileo. Disponibile a Termini e Tiburtina

Aeroporto di Bolzano: ok a iter di legge in Consiglio, ora consultazione nel 2016

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Mobility Magazine Periodico informativo sulla mobilità nel-le città e tra le città italiane a cura della redazione di www.ferpress.itDirettore responsabile Gisella PandolfoFerPress e MobilityPress sono trasmesse da RomaFerPress è registrata presso il Tribunale di Roma (registrazione n. 453 del 08/12/2010).FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186 RomaPartita Iva e Codice Fiscale 12510731008 - Cap. Soc. E 10.327 I.V.

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Udine: al via progetti pilota per spostamenti casa- lavoro in bicicletta

Bergamo: il WWF studia i corridoi ecologici e le connessioni con i quartieri del Parco Agricolo

Azienda "Bike-friendly"? Con CIAB si può. Nasce il Club Imprese Amiche della Bicicletta

Nuova ciclabile per il lungomare di Marina di Ravenna. Approvato progetto preliminare

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