Mobilita metropolitana

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IL TRASPORTO AI TEMPI DELLA CITTA’ METROPOLITANA GD MILANO [13] GDMILANOCITTA

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Idee sulla mobilità nella città metropolitana Milano

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IL TRASPORTO AI TEMPI DELLA CITTA’ METROPOLITANA

GD MILANO [13]

GDMILANOCITTA

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La vita è come andare in bicicletta.Per mantenere l'equilibrio devi muoverti.

Albert

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1. Mobilità sostenibile: un fatto culturale

2. Muoversi in bicicletta

3. Con la bici in metro

4. Soluzioni congiunte di mobilita’ alternativa

INDICE

5.Tariffe ATM

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MOBILITA’ SOSTENIBILE,E’ UN FATTO CULTURALE

1.

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Sono molte le città europee che incentivano il trasporto pubblico e svariate forme di mobilità sosteni-bile (per esempio la diffusione della cultura della bicicletta), a discapito del trasporto individuale su gomma. Tali città dimostrano come sia non solo necessaria, ma anche auspi-cabile la disincentivazione dell’uso dell’automobile, soprattutto lad-dove tale uso sia eccessivo e irra-gionevole.

Affinché Milano sia una metropoli all’altezza di quelle europee, sono molti gli sforzi che occorrerebbe attuare. Sforzi davvero necessari, che permetterebbero di ridurre il traffico metropolitano, deconges-tionare il centro e le aree a mag-giore intensità di traffico, ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Si tratta in primis di un fatto cul-turale. Seppure tali modalità di trasporto (il car sharing o l’uso della bicicletta) non rientrino nelle abitudini dei cittadini, rappresen-tano però mezzi che rivestiranno in futuro un ruolo sempre più cen-trale per la mobilità.

Bisogna porsi nell’ottica che alla base dello sviluppo di una mobilità sostenibile e rispettosa dell’am-biente urbano, c’è bisogno di un vero e proprio cambiamento di mentalità.

Si rende perciò necessario pren-dere seriamente in considerazi-one queste opzioni, analizzandone attentamente i costi ma anche i benefici.

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MUOVERSI IN BICICLETTA2.

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APERTURA DELLE CORSIE PREFERENZIALI ALLE BICICLETTE

Il principale svantaggio e disin-centivo all’uso della bicicletta è rappresentato dalla sua relativa pericolosità, in particolare dal ri-schio di incidenti. Non è difficile immaginare le principali strade milanesi nelle ore di punta. Inoltre muoversi nel traffico potrebbe essere poco agevole e causare ritardi a chi voglia utilizzare in si-curezza un mezzo snello e veloce. L’apertura delle corsie preferen-ziali alle biciclette, da pensare in maniera complementare alle piste ciclabili già esistenti e con qualche adeguamento della corsia stessa, rappresenterebbe una soluzione a costo zero in risposta a questo tipo di problematiche.

FACILITARE L’UTILIZZO DELLA BI-CICLETTA

Le rastrelliere sono necessarie per rendere più agibile e ordinato l’uso e il parcheggio delle biciclet-te. Si potrebbe immaginare di in-crementarne la presenza soprat-tutto ove essa sia maggiormente necessaria, ad esempio davanti a scuole e asili, università, uffici pubblici, ospedali, parchi.

STAZIONI BIKESHARING

Il bike sharing sta diventando una delle soluzioni di trasporto soste-nibile più diffusa, soprattutto a Milano. Una soluzione sempre più percepita come salutare, piacevo-le, divertente e funzionale. Essen-do dunque diventato un importan-te mezzo per spostarsi in città, una maggiore presenza di stazioni bike sharing potrebbe sicuramen-te incentivarne l’uso. In particola-re crediamo che a tal proposito potrebbe essere interessante va-lutare una intensificazione della presenza di tali stazioni nelle zone meno centrali ove, presumibil-mente, vi è una buona presenza di potenziali utenti. A supporto di ciò, dall’analisi che abbiamo svol-to, risulta che in zona 3 e 4 (pren-diamo un esempio, ma potrebbe-ro esserne individuati diversi altri) le ultime stazioni sono in prossi-mità di p.za Novelli e p.le Dateo e p.le Susa, mentre sono del tutto assenti in punti strategici come ad esempio Loreto o zona Sempio-ne-Gallaratese. Anche intensifica-re la presenza delle colonnine per ricaricare l’abbonamento al bike sharing potrebbe essere utile per incentivarne l’uso.Piccoli gesti per una Milano eco-friendly.

TESSERA UNICA PER IL TRASPORTO

Un piccolo gesto per migliorare l’accessibilità al trasporto pub-blico e al bike sharing, potrebbe essere quello di utilizzare un’unica tessera su cui caricare gli abbona-menti per entrambe le categorie di trasporto. Per comodità e per ridurre i costi, si potrebbe per-mettere il caricamento dell’abbo-namento bike sharing sulla tes-sera ATM. Inoltre per fidelizzare i clienti del trasporto pubblico e del bike sharing sarebbe possibile im-maginare un sistema di scontisti-ca percentuale in base al relativo utilizzo.

PISTA CICLABILE NON PROTETTA

L’istituzione di piste ciclabili non protette rappresenta una solu-zione dall’investimento minimo, che permetterebbe una migliore mobilità integrata nella Provincia di Milano e favorirebbe l’uso delle biciclette nei paesi dell’hinterland, in particolare quelli con vicino una fermata del metrò. Soprattutto nelle vicinanze delle fermate della metropolitana, potrebbe essere utile garantire la presenza di piste ciclabili di collegamento.

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B

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CON LA BICI IN METRO3.

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PISTE CICLABILI PER ACCESSO A METRO

Sarebbe altresì importante creare delle piste ciclabili di connessione con le stazioni di interscambio e i paesi limitrofi. Come esempio si può portare la pista ciclabile che porta da San Donato alla stazione San Donato M3.

Incentivare l’uso della bicicletta in città significa in primis garantire a chi scelga tale tipo di trasporto la possibilità di muoversi agevolmente e di utilizzare la metro con al seguito il proprio veicolo.Consapevoli degli attuali vincoli finanziari dei comuni e della generale scar-sità di risorse, vorremmo proporre delle soluzioni che richiedano investi-menti minimi a fronte di grandi benefici per i cittadini.

BINARIO SU RAMPA SCALE

In caso di mancanza dell’ascen-sore nelle stazioni metro, uno dei principali disincentivi all’utilizzo della bici potrebbe essere rappre-sentato dal doverla sollevare e trasportare a mano per le scale. Al fine di poter far fronte a tale criticità si potrebbero inserire dei supporti in plastica sulle rampe di scale adibiti alla salita delle bici. Tali supporti, senza richiedere in-genti investimenti, permettereb-bero di minimizzare lo sforzo, in quanto la bici potrebbe scorrere su di essi, trascinata tramite il manubrio.

A B

VAGONE BICI IN METRO

In ogni convoglio della metro si potrebbe adibire metà del vago-ne di coda esclusivamente al tra-sporto biciclette. Senza l’acquisto di un vagone apposito, l’idea è quella di smontare metà dei se-dili presenti, metterli da parte e riutilizzarli come materiale di so-stituzione, per poi montare al loro posto delle griglie per biciclette.

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SOLUZIONI CONGIUNTE DI MOBILITA’ ALTERNATIVA

4.

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Per una città come Milano disincentivare il trasporto su gomma è fondamentale e per-metterebbe di decongestionare i centri, ridurre il traffico e i livelli di smog, già eccessi-vamente elevati. Sostenere una mobilità alternativa, senza il venir meno della comodità degli utenti, potrebbe essere un’opportunità che seppur richiedendo investimenti nel breve periodo, potrebbe permettere risparmi nel lungo periodo, oltre ad avere una città sostenibile dal punto di vista ambientale e di qualità della vita.

A BPARCHEGGIO DI INTERSCAMBIO

In collaborazione con i comuni in-torno all’area urbana di Milano si potrebbero realizzare i “Parcheggi di interscambio”, già usati in altre metropoli europee, che permette-rebbero di agevolare l’intermobili-tà. Si tratta di ampi parcheggi, locati nei pressi di fermate di trasporto pubblico locale (metro, circolari interurbane) o fermate di tra-sporto ferroviario (stazioni FS e del passante ferroviario). Tali parcheggi potrebbero essere costruiti in luogo di aree dismesse che, per ragioni logistiche o finan-ziarie, non trovano utilizzi alterna-tivi. Questa soluzione permetterebbe a chi raggiunge Milano dai centri li-mitrofi di parcheggiare in tali par-cheggi di interscambio e scegliere un mezzo più congeniale per en-trare in città tra: Macchina CarSharing (più piccola, più agile in città e con un’alta pro-babilità di parcheggio)Bici Bikesharing (allocate anch’es-se all’interno del parcheggio) Metro o Mezzo pubblico

UMENTARE GLI UTILI PER INVESTI-RE NEL TRASPORTO SOSTENIBILE

Per favorire un aumento dei viag-giatori paganti, dunque gli utili pro-venienti dal trasporto pubblico, il conducente dei mezzi di superficie potrebbe emettere biglietti e con-trollare gli accessi, come avviene in molte altre città europee e ita-liane. A tal proposito, si dovrebbe prevedere di non usare più la por-ta sul retro per far salire gli utenti (in modo da farli salire solo dalla parte anteriore), ma usarla esclu-sivamente per farli scendere.

SEMICIRCOLARE

In vista della riqualificazione di di-versi scali ferroviari si potrebbero collegare le stazioni della linea S9 (da San Cristoforo alla nuova sta-zione di Forlanini) alla stazione di Bovisa, in modo da ottenere una semicircolare, preludio a un futuro anello suburbano. Tale soluzione, collegando diversi scali ferroviari, permetterebbe di aumentare gli utenti del trasporto pubblico e al contempo di accrescere la loro soddisfazione rendendo più age-voli i collegamenti e l’accessibilità al trasporto pubblico.

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INFORMAZIONE

In ottica della costituenda città metropolitana, integrare i tra-sporti può essere uno step fonda-mentale. Si potrebbe immaginare un portale unico per il trasporto, che metta a disposizione tutte le informazioni su orari, tariffe, abbonamenti e percorsi, di tut-ti i mezzi di trasporto disponibi-le (bikemi, passante, mezzi atm, compagnie di trasporto locali, pi-ste ciclabili), visualizzabili in modo semplice ed intuitivo.

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5.TARIFFE ATM

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cletta come mezzo di trasporto e fidelizzata l’utenza che al com-pimento dei 26 anni potrebbe trovar conveniente decidere di continuare (pagando regolar-mente l’abbonamento).

Da settembre 2103 sono in vigore le nuove tariffe per gli abbonamenti ATM; esse prevedono un rincaro di 5 euro per gli abbonamenti mensili (ordinari e under26) e rispettivamente di 30 e 32 euro per gli abbonamenti annuali.

Siamo consapevoli del fatto che i prezzi non subivano variazioni legate all’adeguamento ISTAT all’inflazione da più di 10 anni, così come dei notevoli investimenti effettuati in particolare duran-te quest’anno con l’apertura della M5, l’ampliamento e il rinnovo della flotta di autobus e treni, l’espansione del servizio BikeMI e della rete notturna; siamo altresì a conoscenza dei tagli vergo-gnosi dei trasferimenti agli enti locali da parte di Stato e Regione (quest’ultima in particolare ha disatteso le promesse fatte in campagna elettorale da Maroni). Pur tuttavia, riteniamo che questo profilarsi generalizzato di incrementi tariffari (specie in un momento non semplice per le famiglie e i cittadini) sia poco coerente con l’obiettivo più volte dichiarato dalla giunta di incentivare la mo-bilità sostenibile.

Se si introduce AREA C con l’obiettivo di scoraggiare l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati, di decongestionare il traffico e ridurre le emissioni inquinanti, non è possibile (pur considerando tutti i caveat elencati in precedenza) aumentare le tariffe degli abbonamenti ai mezzi pubblici appena 1-2 anni dopo aver incrementato il costo dei biglietti (e con la minaccia di ritoccarli nuovamente al rialzo qualora gli introiti non dovessero essere sufficienti a coprire il buco di bilancio). Non è una politica coerente.

Per quanto possibile senza conoscere approfonditamente i dati (attendiamo risposta da ATM in tal proposito), il nostro intento con questo documento è quello di avanzare alcune proposte a costo zero (o quasi) che potrebbero venire incontro alle esigenze di quella parte dei cittadini milanesi (studenti e giovani lavoratori) cui ci rivolgiamo.

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BBIKEMI CON ABBONAMENTO U26

Con il duplice scopo di diffondere il servizio e di mostrare un segno di apertura nei confronti dei giovani e delle loro esigenze, proponiamo di includere negli abbonamenti ur-bani (mensili o annuali) il BikeMI per il periodo corrispondente.Supponendo che coloro fra gli un-der26 acquistino abbonamento mensile lo rinnovino per 11 mesi (agosto escluso), il mancato gua-dagno (considerati gli aumenti) sarebbe pari a 5*11-36=19 euro; quanto all’annuale, si registrereb-be una perdita di 2 euro rispetto alle precedenti tariffe.Questo però avrebbe senso nell’i-potesi che tutti gli under26 abbo-nati acquistassero BikeMI: ipotesi più che irrealistica, viste le attuali percentuali di utilizzo del servizio. Il mancato guadagno sarebbe per-tanto assai più contenuto, verreb-be incentivato l’utilizzo della bici-

CARSHARING STUDENTI

Riteniamo che il Car2go sia un ser-vizio molto valido e utile e che po-trebbe dare ottimi risultati in ter-mini di utilizzo; tuttavia a nostro avviso potrebbe essere importan-te ipotizzare un servizio più mirato per gli studenti.

La nostra proposta è quella di creare una piattaforma comuna-le che consenta, per ogni ateneo milanese (o sede dello stesso), di costituire una piattaforma virtua-le di incontro delle disponibilità/necessità di passaggi da e verso l’università stessa. A tal proposi-

to potrebbero essere previsti sconti di AREA C per chi ne do-vesse usufruire (come avviene per il Car2go); la differenza è che la vettura sarebbe privata e il Comune si limiterebbe a re-golare il servizio.

Gli obiettivi che si potrebbero raggiungere sono molteplici:ridurre il numero di auto in cir-colazione;agevolare gli studenti renden-do loro un servizio utile e pra-tico (si potrebbe ipotizzare una registrazione al sito mediante numero di matricola…);incentivare modalità di traspor-to alternativo ed eco-friendly.

Questa proposta avrebbe inol-tre il vantaggio di essere a co-sto zero (eccezion fatta per le spese di progettazione della piattaforma, che comunque potrebbero essere coperte dal-la concessione sul sito stesso di spazi pubblicitari o dalla pre-visione di una quota minima an-nuale di iscrizione al servizio).

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Contributi realizzati grazie all’impegno di:

TRASPORTO INTEGRATO

Milano è il polo centrale della Lombardia e delle zone limitrofe e sempre più giovani scelgono di studiare nelle università milanesi. Non tutti possono però permet-tersi un affitto in città: chi abita in regione può trovare più conve-niente l'essere pendolari. Questo è comunque causa di grandi spe-se in quanto gli abbonamenti fer-roviari sono in continua crescita e sembra che non ci sia mai una fine ai rincari cui i pendolari sono sottoposti. L’incremento tariffario dell'abbonamento ai mezzi pubbli-ci milanesi si inserisce quindi in un clima di crescente insofferenza da parte di coloro che viaggiano ogni giorno, che vedrebbero aggravar-si l’iniquità della loro condizione.Vista la mancata risposta da parte dell'ATM rispetto ai dati che ave-vamo loro richiesto, la proposta che possiamo avanzare non può che essere qualitativa: vorremmo che sempre più forme di traspor-

Cto integrato (in aggiunta a quelle che già ci sono) siano previste per coloro che oltre ai mezzi pubblici milanesi tutti i giorni sono in treno per raggiungere l'università e per tornare a casa. Una possibile so-luzione potrebbe essere quella di ridurre per i pendolari l'aumento dell'abbonamento (20 invece che 22 il mensile) e cercare accordi con le linee Trenord e Trenitalia sempre più favorevoli per questi studenti.Anche alla luce della possibile futura fusione tra ATM e Trenord riteniamo che si debba contribui-re a rendere effettivo un maggio-re “scaglionamento” tariffario in base ai km percorsi. Si sta lavo-rando alla costituzione effettiva della Milano città metropolitana: questa è un’ulteriore occasione per lavorare all’integrazione dei territori dell’hinterland milane-se proponendo una maggiore correlazione tra i km percorsi e le tariffe pagate. Si abbandoni il sistema dei confini urbani come discriminante per stabilire il loro ammontare: si tratta di un criterio iniquo e che peraltro non ha più al-cun senso di esistere visti i recenti e futuri sviluppi nella governance amministrativa locale.

Valeria Tommasone Davide ContuCarlo CarincolaFrancesca Guerci Marco Migliaccio Carmelo zizzo Giovani Democratici MilanoGruppo di lavoro trasporti e mobilità sostenibile dei GD Milanocittà Alessio Unfer (impaginazione)

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GD MILANO

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