Missione Giovani SdC 2011
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Voci dal Sud, pag. 3Voci dal Sud, pag. 3Voci dal Sud, pag. 3
Missione giovani
(Provincia Italia Sud)
MESSIGNADI DELIANUOVA CASTELLACE GIOIA MARINA
Questo testo del vangelo di Marco ha dato inizio al nostro viaggio nel mondo dei giovani della Calabria, diocesi Oppido-Palmi.
Il gruppo delle Suore missionarie era costituito da sr Monica Binda, sr Tina Carbone,
sr Domenica Ciccone, sr Annunziatina Schipilliti, sr Emiliana Zuccarello, sr Lidia Gatti,
sr Anna Di Candia, sr Angela Vado, sr Angela Paglione , sr Giusy Allia, sr Patrizia Pelle-
grino, sr Laura Amico.
Prima di dare inizio alla missione, ci siamo in-
contrate a Pizzo Calabro, dal 30 Luglio al 2
Agosto 2011. Questo tempo vissuto nella piena
disponibilità alla volontà di Dio e al suo man-
dato di evangelizzazione, nella preghiera, nel
confronto e aiuto reciproco ci ha permesso di
programmare e organizzare nei particolari la missione giovani, di godere della gioia di stare
insieme e di condividere l‟Amore di Dio per cia-
scuna di noi. Abbiamo ricevuto il mandato mis-
sionario al termine di una giornata di ritiro, il
1° agosto, durante la celebrazione vespertina
conclusiva del ritiro.
Dopo aver accolto il mandato missionario, cari-
che di entusiasmo, di bagagli e di chitarre,fiduciose che Gesù ci avrebbe precedute, ci sia-
mo recate a Polistena, presso la Casa famiglia diretta da sr Angela Paglione, luogo di acco-
glienza e di diaspora per il nostro andare giornaliero.
Il momento comunitario di preghiera, forza per il nostro andare, e l‟incontro con Gesù
nell‟Eucarestia, sono stati i punti fer-
mi che ci hanno preparate alle attivi-
tà mattutine con i bambini, gli adole-
scenti, le famiglie, e in serata con i
giovani e gli adulti.
La riflessione e anche i giochi sulla
parabola del seminatore, la caccia al
tesoro per le vie del paese,
l‟animazione insieme agli educatori e
ai catechisti parrocchiali di ogni par-
rocchia, ha aiutato i bambini a capi-
re che solo in un terreno buono la Pa-
rola di Dio prende radici e cresce;
la lectio divina e la riflessione in
gruppo proposta ai giovani,
Voci dal Sud, pag. 4Voci dal Sud, pag. 4Voci dal Sud, pag. 4
ha sviluppato il tema della giornata mon
diale della gioventù e li ha aiutati a
prendere coscienza che solo una fede radicata in Cristo permette di vivere la nostra vita cri-
stiana donandole un senso, e di comprendere
che non da soli, bensì insieme alla comunità
ecclesiale si diventa santi.
La proposta fatta ai giovani della vita
esemplare di Chiara Luce Badano, e l‟invito di
cercare la biografia e la storia di salvezza di
tanti altri beati o servi di Dio morti in giovane
età e a noi contemporanei, ha permesso ai gio-
vani di credere che è ancora possibile diventare santi, nel nostro tempo, inseriti nella no-
stra realtà sociale.
La veglia di preghiera ha messo i giovani in comunione con tutti coloro che si stavano
preparando alla G.M.G a Madrid: Spogliati dall‟uomo vecchio e redenti in Cristo camminia-mo verso una vita nuova, inviati per essere profeti e santi. La recita del Rosario, per le vie del paese e davanti alle grotte dedicate alla Vergine di
Lourdes, è stato un momento forte di condivisione di fede con adulti giovani e bambini, tut-ti insieme stretti intorno a Maria madre delle genti, un’occasione per mettere nel cuore del-
la Madonna le gioie e le sofferenze di tante famiglie incontrate in quei giorni, sia nelle pro-
prie case che nei centri d‟ascolto e condivisione della Parola di Dio. Abbiamo concluso la nostra esperienza al porto di Gioia Tauro.
Don Natale Ioculano ci ha guidate nella visita di alcuni luoghi accessibili del porto, e ci ha
narrato alcune storie che quotidianamente capitano presso Stella Maris, luogo di riposo e di
pace per tanti marittimi. Lì al porto di Gioia abbiamo capito quanto è importante un punto
fermo negli spazi aperti.
Insieme come equipe, abbiamo vissuto un‟esperienza di prossimità tra noi e con le persone
incontrate, coscienti che a guidare i nostri passi e i giorni di missione é stato solo
Cristo il Risorto, punto fermo negli spazi aperti delle nostre differenze e fragilità. A Dio tutta la gloria per il bene che Egli attraverso di noi ha seminato.
Sr Lidia Gatti
ad alunni, docenti e genitori
un buon inizio di anno scolastico
2011-2012
…
L‟angelo del Signore gli apparve e gli disse: “Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!”
Gedeone gli rispose: “Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capi-
tato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato…” Gdc 6, 12-13)
Meditavo questi versetti del libro dei Giudici e rivedevo come riflessi nelle acque di un la-
go, in una giornata tersa, le nostre conversazioni:
“Dove sono le centinaia di giovani con cui abbiamo
condiviso giornate, tre giorni, esperienze di volonta-
riato….”...a narrarci tali prodigi non erano „i nostri
padri‟ ma le nostre menti, i nostri cuori in cui i volti e
le storie di tanti giovani incontrati erano rimasti co-
me perle custodite in un forziere.
Nostalgia e desiderio avevano spinto ciascuna di noi
a dare il meglio di sé per ricominciare…ora ecco
l‟Angelo del Signore: “Va‟ con questa tua forza…non
ti mando forse io?”. Ecco perché non riuscivamo ad
arrenderci!!! Qualcuno ci metteva dentro una passio-
ne: condividere con i giovani il „tesoro‟ posto nei no-
stri vasi di creta!
2-9 agosto 2011 – Messignadi – Delianuova – Castel-
lace – Gioia Tauro Marina
Date e luoghi di un annuncio
pieno di trepidazione e di gio-
ia: La „Parola‟ è un seme che,
accolto da un terreno buono,
porta frutto! Viviamo „radicati
e fondati in Cristo, saldi nella
fede‟! Affidiamoci alla Madre,
fonte di consolazione e di spe-
ranza! Facciamo festa insie-
me: il Risorto è tra noi!
Al mattino i bambini arriva-
vano con un panino, una bot-
tiglina d‟acqua e tanta voglia
di scoprire cosa avrebbero
fatto con „le suore‟.
Ragazze „splendide‟ propone-
vano loro bans e canti di accoglienza accompagnati da simpatici gesti…e poi…un mini vi-
deo con pupazzetti vestiti di giallo che si inabissavano…in gruppo per dare voce alla pro-
pria creatività…in sala per condividere „ ciò che rimane‟ rielaborato secondo la propria
fantasia e…di corsa a giocare per prepararsi alla grande „Caccia al tesoro‟!!! Chissà che
pensava la gente vedendo bambini e animatori correre per i paesi rinunciando a due gior-
nate di mare!!!
di Sr Giusy Allia non ti mando forse io?
Voci dal Sud, pag. 5Voci dal Sud, pag. 5Voci dal Sud, pag. 5
un buon inizio di anno scolastico
2011-2012
Intanto le mamme e le nonne incrociavano i loro sguardi con le suore „tutte per loro‟ con le
quali potevano condividere gioie, dolori, dubbi e darsi appuntamento per i Centri di Ascol-
to, le veglie di Preghiera o la Messa.
Nel pomeriggio i giovani erano lì, nelle sale delle parrocchie e nei locali messi a disposizio-
ne dalle comunità delle Suore, per seguire un Power Point che svegliava i loro pensieri e li
concentrava sulle parole che Benedetto XVI ha voluto rivolgere a coloro che parteciperanno
alla GMG di Madrid: RADICATI – FONDATI – SALDI. Le immagini comunicano con più
forza rispetto ai suoni colorati di significato che chiamiamo parole: alberi sradicati…case
poggiate su fragili cassette di legno…atleti dai muscoli d‟acciaio e poi i testimoni che con la
vita dicono “La santità è possibile!”:
Chiara Luce, suor Enrichetta Alfieri.
Ai giovani è lasciato un impegno:
cercare con i moderni mezzi di comu-
nicazione qualcosa sui „santi‟ i cui
nomi erano scritti su un fogliettino
che ognuno si ritrovava tra le mani:
tutti giovani, che in 20 anni o meno
hanno trovato e intrapreso con gioia
e decisione la “Via della Santità”!
Le luci delle candele, i fari, una croce
vestita di nastri, le voci di guide e lettori
e il racconto di una vocazione…
bambini , giovani e adulti, si ritrovano
insieme: ascoltano, guardano, pregano,
si interrogano sul perché di una scelta
radicale: dare a Dio non qualcosa…ma „tutto‟!
In cammino per le strade con le fiaccole, fermandosi ad angoli addobbati a festa per ripetere col
mondo intero l‟Ave Maria che un Angelo, un giorno pronunciò rivolto ad una giovane.
Ma chi eravamo? Dove alloggiavamo? Chi ci nutriva?
Con quali mezzi ci muovevamo?
Venite a vederci, siamo su facebook…e per chi non
ha dimestichezza con le foto virtuali…ecco la classica
„foto di gruppo‟!
“Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io
sono il più piccolo nella casa di mio padre”. Il Signore
gli disse: “Io sarò con te…” (Gdc 6, 15-16)
Sì, il Signore è stato con noi!
L‟ultimo giorno ci siamo riposate! Tacevamo! Ascolta-
vamo e gioivamo per un altro testimone che ci rac-
contava: “Quel giorno…sulla nave…il Signore mi ha
parlato…una email…ho risposto di sì”. Don Natale
rievocava il momento in cui sei anni fa è nata “Stella
Maris” un punto di riferimento per i marittimi che
ogni giorno sbarcano nel porto di Gioia Tauro…un
punto in rete con il mondo…
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Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede
Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendi-mento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. (Col 2,6-8)
Paolo scrive alla comunità cristiana di Colossi, una città dell‟Asia Minore che non era
stata evangelizzata da Paolo. L‟Apostolo, in carcere, comunica con i Colossesi mediante u-
na lettera. In tal modo, pur essendo lontano con il cor-
po, può essere tra loro con lo Spirito. Paolo scrive agli
abitanti di Colossi sollecitandoli a resistere alle dottrine
ostili al Vangelo e a non cadere nella trappola di filoso-
fie che con vuoti raggiri, secondo la tradizione umana,
creano l‟illusione di una vita comoda lontano da Dio.
Ancora oggi, come al tempo dei Colossesi, falsi maestri
e dottrine fuorvianti continuano a minacciare la nostra
vita e la nostra fede.
Radicato, fondato, saldo: tre immagini molto eloquenti;
sono tre passivi: ciò significa che è Cristo stesso che
prende l‟iniziativa di radicare, fondare e rendere saldi i
credenti.
Albero e radici. Un albero sradicato non ha alcuna spe-
ranza di vita, anzi è già morto, perché non riceve più
alcuno alimento. Le radici, invece, rendono stabile
l‟albero, fermamente piantato al suolo, e lo alimentano.
L‟immagine dell‟albero chiarisce il senso della fede. Fede: non è solo professare delle dottri-
ne, ma è anzitutto credere che Gesù Cristo è il Signore, ossia avere una relazione persona-
le con Gesù, che dà alla nostra esi-
stenza un dinamismo nuovo. Quan-
do entriamo in rapporto personale
con Cristo, Egli ci rivela la nostra
identità e nella sua amicizia, la vita
cresce e si realizza in pienezza. C‟è
un momento nella nostra vita, in cui
tutti ci siamo posti una domanda
fondamentale: che senso ha la mia
vita?, quale scopo? quale direzione?
È la domanda che il giovane ricco
pose a Gesù: Maestro buono cosa de-vo fare per ereditare la vita eterna?
Nessuno di noi sa cos‟è la vita eter-
na, ma tutti immaginiamo che sia
una vita felice. Sognare la vita eter-
na significa sognare in grande. Ma,
non basta sognare, occorre realizzare il sogno. Il giovane ricco era sincero nel porre la do-
manda. La meta lo affascinava così come affascina ognuno di noi. Ma non aveva il fiato di
iniziare un viaggio che considerava per arditi, era disposto a fare solo quattro passi verso
quella direzione. La sua risposta non verbale si è tradotta nella decisione di voltare le spal-
le a Gesù. Era un generoso, sì, ma non troppo. Non fin dove conduce la generosità senza
condizioni. Scegliere radicalmente Gesù è entrare nel circuito virtuoso che fa vivere da ri-
sorti, ad alta qualità di vita. Rifiutare Gesù è mortificare se stessi, impedire a se stessi
Voci dal Sud, pag. 7Voci dal Sud, pag. 7Voci dal Sud, pag. 7
di camminare nella luce della verità.
Fondati. Le radici tengono l‟albero pianta-
to nel terreno, le fondamenta danno alla
casa stabilità duratura. Mediante la fede,
noi siamo fondati in Cristo. Nella storia
sacra abbiamo l‟esempio di diversi perso-
naggi che hanno edificato la loro vita sulla
Parola di Dio: Abramo, Mosè, Maria ecc.
Abramo è invitato a lasciare la sua terra,
le sue abitudini, la sua casa per mettersi
in cammino verso una terra sconosciuta.
Fa l‟esperienza del migrante, povero e
senza casa. Si fida di Dio, anche quando
Egli gli chiederà di sacrificare il figlio I-
sacco, il figlio della promessa.
Anche Maria si fida di Dio e crede
nell‟adempimento della sua Parola e per
questo motivo concepisce il Verbo.
Essere fondati in Cristo significa rispon-
dere concretamente alla chiamata di Dio e costruire la propria casa sulla roccia. Costruisce la propria casa sulla roccia chi è capace di scavare molto profondo, guardarsi
dentro scorgendovi tutta la bellezza che Dio vi ha posto. Chi ha la passione da sub, quando
guarda sotto la superficie del mare, all‟improvviso vede sotto l‟acqua, magari non a grande
profondità, un fondale di rara bellezza: piante marine, pietre particolari, pesci colorati
grandi e piccoli. Così se alleniamo il nostro sguardo, troveremo nelle profondità della no-
stra vita interiore un mondo di rara bellezza, che ci appartiene perché Dio stesso lo ha po-
sto in noi. Gesù guarda nella nostra vita con uno
sguardo profondo e riesce a cogliere tutta la bel-
lezza che possediamo …“fissatolo lo amò”. Nello
sguardo del Signore c‟è il cuore dell‟incontro spe-
cialissimo capace di trasformare la vita. Lo
sguardo di Dio è sempre uno sguardo profondo
che sussurra: Ti voglio bene.
Saldi nella fede. Essere saldi nella fede, signi-
fica fidarsi di Dio e vincere la minaccia dei falsi
profeti, delle false filosofie e tendenze culturali.
Alcune correnti di pensiero vogliono emarginare
Dio dalla vita delle persone e della società e vo-
gliono farci credere che è possibile un paradiso senza Dio. Non è vero che senza Dio siamo
più felici, l‟esperienza ci insegna che il mondo senza Dio è un inferno, prevale l‟egoismo,
l‟odio, il rancore che distruggono le famiglie e i popoli costringendoli a vivere senza spe-
ranza, né gioia, né amore. Al contrario, là dove c‟è posto per Dio, si costruisce un mondo
d‟amore, in cui ciascuno viene amato e rispettato per quello che è. Ciò che rende salda la
nostra fede è il mistero della morte e risurrezione di Gesù.
Una Verità che non dobbiamo mai dimenticare e che dobbiamo riscoprire nella sua pie-
na essenza. Gesù Cristo si è offerto sulla croce per offrirci il suo amore, ottenerci il perdo-
no, riconciliarci con Dio Padre, aprirci la via della vita eterna. In questo modo egli ci ha li-
berato da tutto ciò che appesantisce la nostra vita: la schiavitù del peccato, e ci ha ridonato
la libertà di Amare. Solo l‟amore dà senso alla nostra esistenza.
Sr Tina Carbone
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