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Una tesi dedicata al progetto di suor Angela Bertelli. È il frutto dell’esperienza di Giulia Setti, educatrice, già stilista e modellista, volontaria in Thailandia per le mamme della Casa degli Angeli Una copia 2,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 25 - Anno 29º Domenica 29 giugno 2014 • sdoganamenti import export • specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est • magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere • trasporti e spedizioni internazionali • linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria Consulente Commercio estero • Diritto Doganale Comunitario Import Export • Iva Comunitaria e Nazionale • Accise • Centro Elaborazione dati Intrastat • Contenzioso doganale Docenze • Formazione Aziendale in materia Doganale • www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected] dott. Franco Mestieri Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro 17 PAGINA C’ EDITORIALE EDITORIALE Aggressioni a chi vuole manifestare contro leggi liberticide e pregare per la vita nascente Sentinelle sotto assedio Una tesi dedicata al progetto di suor Angela Bertelli. È il frutto dell’esperienza di Giulia Setti, educatrice, già stilista e modellista, volontaria in Thailandia per le mamme della Casa degli Angeli SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Tasse La voce delle associazioni Commercio Giovani imprese PAGINA Volontariato Amo… il Gran Gala PAGINA 11 12 10 PAGINA PAGINA PAGINA PAGINA Vallalta e Cesena Festa più pazza del mondo Vescovo Una gioia condivisa Nella verità la speranza Tra amici in Polonia 8 4 14 Continua a pagina 15 Luigi Lamma è un movimento spontaneo che da qualche mese porta nelle piazze italiane centinaia di persone che altro non fanno che mettersi in fila, in silenzio, a leggere un libro. L’obiettivo di queste manifesta- zioni è sensibilizzare l’opinione pubblica sul carattere liberticida di una legge, già approvata alla Camera, che non serve affatto, come si vuol far credere, “per il contra- sto dell’omofobia e della transfobia”, quanto piuttosto ad impedire ogni libera espressione di idee sull’argomento. Questa iniziativa si chiama “Sentinelle in piedi” e sabato scorso ha fatto tappa a Modena, in piazza Grande, con circa quattrocento presenze, e anche qui come in altre città gruppi di facinorosi legati ai movimenti omosessuali hanno inscenato azioni di disturbo e di dileggio verso i manifestanti. Situazioni analoghe, e anche peggiori, sono state segnalate in altre città italiane, in alcuni casi con la complicità delle amministrazioni comunali che hanno negato le piazze principali o chiesto cambi di sede per accondiscendere alle rimostranze delle associazioni lgbt. Questo è il bel paese della tolleranza e del rispetto per le Tasse La voce delle associazioni Commercio Giovani imprese Volontariato Amo… il Gran Gala Missione compiuta Missione compiuta

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Una tesi dedicataal progetto di suor

Angela Bertelli.È il frutto

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Thailandia per lemamme della Casa

degli Angeli

Una copia 2,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 25 - Anno 29ºDomenica 29 giugno 2014

• sdoganamenti import export• specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est• magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere• trasporti e spedizioni internazionali• linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

17PAGINA

C’

EDITORIALEEDITORIALEAggressioni a chi vuole manifestare controleggi liberticide e pregare per la vita nascente

Sentinelle sotto assedio

Una tesi dedicataal progetto di suor

Angela Bertelli.È il frutto

dell’esperienzadi Giulia Setti,

educatrice,già stilista e

modellista,volontaria in

Thailandia per lemamme della Casa

degli Angeli

S E T T I M A N A L E D E L L A D I O C E S I D I C A R P I

In caso di mancato recapitoinviare al MO CDM

per la restituzione al mittenteprevio pagamento resi

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La voce delleassociazioni

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Volontariato

Amo…il Gran Gala

PAGINA 11 1210 PAGINA

PAGINAPAGINAPAGINA

Vallaltae Cesena

Festa più pazzadel mondo

Vescovo

Una gioiacondivisa

Nella veritàla speranza

Tra amiciin Polonia84 14

Continua a pagina 15

Luigi Lamma

è un movimento spontaneo che da qualche meseporta nelle piazze italiane centinaia di persone chealtro non fanno che mettersi in fila, in silenzio, aleggere un libro. L’obiettivo di queste manifesta-

zioni è sensibilizzare l’opinione pubblica sul carattereliberticida di una legge, già approvata alla Camera, chenon serve affatto, come si vuol far credere, “per il contra-sto dell’omofobia e della transfobia”, quanto piuttosto adimpedire ogni libera espressione di idee sull’argomento.Questa iniziativa si chiama “Sentinelle in piedi” e sabatoscorso ha fatto tappa a Modena, in piazza Grande, concirca quattrocento presenze, e anche qui come in altre cittàgruppi di facinorosi legati ai movimenti omosessualihanno inscenato azioni di disturbo e di dileggio verso imanifestanti. Situazioni analoghe, e anche peggiori, sonostate segnalate in altre città italiane, in alcuni casi con lacomplicità delle amministrazioni comunali che hannonegato le piazze principali o chiesto cambi di sede peraccondiscendere alle rimostranze delle associazioni lgbt.Questo è il bel paese della tolleranza e del rispetto per le

Tasse

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Domenica Domenica 29 Giugno 201429 Giugno 2014Giornata

per la Carità del Papa

(2 Cor 8,14)(2 Cor 8,14)

“La vostraabbondanzaabbondanzasuppliscasuppliscaalla loroalla loroindigenza”indigenza”

Insieme a FrancescoInsieme a Francescoaccanto agli ultimiaccanto agli ultimi

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Per rinnovare la speranza e sconfiggere disuguaglianze e povertà, serve la solidarietà di tutti. Aiutiamo il Santo Padre a soccorrere i poveri e i bisognosi in ogni angolo della terra. Vittime della guerra e dei disastri naturali, chiese in difficoltà, popoli dimenticati.

Domenica 29 giugno nella tua chiesa,dai il tuo contributo per un impegno speciale.Ascolta la voce di chi soffre.

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Il commento al Vangelo di domenica 29 giugno è pubblicato a pagina 18

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329 giugno '14Copertina

In Diocesi la colletta 2013per la Giornata della Ca-rità del Papa si è chiusacon un versamento allaSegreteria di Stato per6.667,50 euro, che com-prende le offerte perve-nute tramite le parrocchie.

“Con un gesto semplice si aiuta Pietro ad aiutare i più poveri”

Atto di amoreVincenzo Corrado

na pratica molto anti-ca che arriva fino adoggi. È l’Obolo di SanPietro, la colletta che

si svolge in tutto il mondocattolico, per lo più il 29 giu-gno o la domenica più vicinaalla Solennità dei Santi Apo-stoli Pietro e Paolo. La collet-ta, come viene spiegato sulsito ufficiale, rimanda alle ori-gini del cristianesimo, quan-do vengono sostenuti mate-rialmente “coloro che hannola missione di annunciare ilVangelo, perché possano im-pegnarsi interamente nel loroministero, prendendosi curadei più bisognosi”. È quantosottolinea anche monsignorGiovanni Angelo Becciu, so-stituto per gli affari generalidella Segreteria di Stato dellaSanta Sede. Il Sir lo ha incon-trato alla vigilia di questo ap-puntamento, conosciuto comeGiornata per la carità del Papa.

L’Obolo di San Pietro è unapratica molto antica che ri-manda alle origini del cri-stianesimo. Quali sono imotivi che la rendono anco-ra attuale?Direi che il motivo principaleè quello di compiere un gestosemplice, capace però di uni-re concretamente ogni fedeleal Successore di Pietro aiu-tandolo a dilatare la sua cari-tà, quella carità che in ragio-ne del suo ministero abbrac-cia la Chiesa ed il mondointero. Aiutare Pietro ad aiu-tare: è un atto di amore versoil Papa e verso la Chiesa.Naturalmente le iniziative dicarità sono moltissime, a tuttii livelli, e di questo ci dobbia-mo rallegrare. L’Obolo di SanPietro ha di specifico questo:partecipare concretamente allasollecitudine del Papa per tuttele Chiese.

Ci sono delle parole-chiaveper comprendere appienoil messaggio di questa pra-tica?

Me ne vengono alla mentedue: universalità e comunio-ne. L’universalità siconcretizza nei donatori e neidestinatari: in questa Festa leofferte sono raccolte in tuttoil mondo cattolico, nei cin-que continenti, dalle catte-drali delle grandi metropolialle parrocchie dei villaggipiù sperduti. D’altro canto,anche i destinatari della cari-tà del Papa si trovano poten-zialmente in qualsiasi partedel globo. La seconda parolaè comunione, perché al di làdella quantità di denaro rac-colto, ciò che è importante diquesta colletta è il fatto difavorire in tutti i cattolici ilsenso di apertura alla Chiesauniversale.

Gli ultimi anni sono statidevastanti a causa della cri-si economica. C’è stato unriflesso anche sulla dona-zioni all’Obolo?Un certo calo lo si è notato,specialmente in alcuni Paesi,

anche se contenuto, rispettoalla gravità della crisi econo-mica che li ha colpiti. Tutta-via, come ho già detto, ciòche è fondamentale non è laquantità del denaro raccolto,ma il fatto di allargare la par-tecipazione. Non ci è possi-bile naturalmente conoscereil numero di quanti hanno datola loro offerta nelle rispettiveparrocchie, ma penso si pos-sa dire, realisticamente, chesi contano in parecchie deci-ne di milioni. E qui sta ilsignificato profondo dellaraccolta dell’Obolo. Dunquel’invito che faccio è quello dipartecipare tutti, ciascuno neilimiti di quanto può dare, e divivere questo semplice gestocome un atto di amore al Papa.

Nel 2013 abbiamo conosciu-to, sempre di più, Papa Fran-cesco e la sua attenzione ver-so le “periferie”, i poveri,gli ultimi. Tante le forme:dalle schede telefoniche agliimmigrati, agli assegni datia chi è in difficoltà… L’Obo-lo serve anche per questo?L’attenzione del Papa verso ipiù bisognosi ha una lunghis-sima tradizione, che PapaFrancesco ha voluto conti-nuare, rafforzare e alla qualeha dato, direi, un tocco dipersonale vicinanza verso chisoffre. Le donazioni arrivanoal Papa in molti modi, nonsolamente con la raccolta del-l’Obolo. Il Papa le può poidestinare sia a singole Chieselocali, sia attraverso organi-smi quali Cor Unum o altrienti della Santa Sede che so-stengono progetti di sostegnoe sviluppo, sia, talora, anchedirettamente a chi è nel biso-gno. In questa opera di caritàentra anche l’Elemosinierepontificio, una figura tradi-zionale, alla quale Papa Fran-cesco ha voluto dare un ruolodinamico e quasi di ‘prontointervento’ rispetto a nume-rosi casi di persone in diffi-coltà.

Il Papa in Calabria

Mafiosi scomunicati“Quando all’adorazione del Signore si sostituisce l’adorazio-ne del denaro, si apre la strada al peccato, all’interessepersonale e alla sopraffazione”. Lo ha detto il Papa nell’ome-lia della Messa a Sibari, nel corso della visita alla Diocesi diCassano allo Jonio di sabato 21 giugno, ed ha ammonito:“Quando non si adora Dio, il Signore, si diventa adoratori delMale, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare eviolenza”. “La vostra terra, tanto bella, conosce i segni e leconseguenze di questo peccato”, ha proseguito. “La ‘ndrangheta- la denuncia del Santo Padre - è questo: adorazione del malee disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, vaallontanato. Bisogna dirgli di no”. “La Chiesa, che so tantoimpegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di piùspendersi perché il bene possa prevalere”, la consegna delPapa alla diocesi di Cassano e a tutta la Calabria: “Ce lochiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano i nostri giovani,bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze,la fede ci può aiutare”. “Questi uomini, i mafiosi, non sono incomunione con Dio, sono scomunicati”, ha aggiunto il Papa.

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Qual è il suo auspicio e ilsuo appello per la raccoltadel 2014?L’auspicio è che possa essereun’occasione di vicinanza aPapa Francesco da parte ditutti i fedeli, e che l’offertavada unita alla preghiera perlui. E’ questa una carità che ilSanto Padre non si stanca dichiedere a tutti coloro cheincontra: nessuno è così po-vero da non potergliela dona-re.

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4 29 giugno '14

Nuovo inizio

25 vallaltaFoto digitali Parrocchie/Vallalta/2014 Riapertura chie-sa/Celebrazione/Davanti alla porta.jpg; Pano-ramica interno chiesa.jpg op-pure 0866;0857; Dono della casula.jpg

Riaperta la chiesa parrocchiale di Vallalta. Grande la gioia dellacomunità, condivisa dagli amici della Diocesi di Cesena-Sarsina

Virginia Panzani

on è esagerato affer-mare che il 21 giugno2014 è stato per Vallaltauna giornata storica.

Nella chiesa parrocchiale ria-perta al culto dopo due annila piccola comunità ha infattiritrovato non solo il luogodella comunione intorno al-l’altare, ma anche il simboloper eccellenza della propriaidentità. Festosa dunque lapartecipazione alla liturgiapresieduta dal Vescovomonsignor FrancescoCavina e concelebrata damonsignor DouglasRegattieri, Vescovo diCesena-Sarsina, dal parrocodon Carlo Bellini, e da alcu-ni sacerdoti di entrambe leDiocesi. Presenti numerosele autorità civili e militari, fracui Palma Costi, presidentedell’Assemblea legislativadella Regione EmiliaRomagna, Luciano Vecchi,assessore regionale alle Atti-vità produttive, Michele DiBari, prefetto di Modena, eLuca Prandini, sindaco diConcordia. Ad animare i can-ti il coro parrocchiale ed al-cuni amici di Poggio Rusco eConcordia, che hanno trasmes-so il loro entusiasmo all’as-semblea rendendo ancora piùsentita la preghiera nella so-lennità del Corpus Domini.Una festa quindi “moltiplica-ta”, come ha affermato nel-l’omelia monsignor Cavina,in cui la gioia per poter nuo-vamente entrare nella casa delSignore si è unita ad una rin-novata espressione di grati-tudine per il dono d’amore diCristo che si rende presentenell’Eucaristia. “Oggi - hasottolineato il Vescovo, rin-graziando le autorità e quantisi sono adoperati per la rea-lizzazione del progetto diriapertura - la comunità diVallalta recupera la propriachiesa che è lo spazio concre-to in cui si manifesta la sal-vezza portata dal Signore. Siaquesta occasione di stimoloper un rinnovamento spiri-tuale, per una crescita nel-l’amore, nel servizio, nellacomunione, nella disponibi-lità ai bisogni del prossimo eal perdono”. Un invito analo-go si è colto alla fine della

celebrazione nelle parole delneosindaco Prandini, che, davallaltese, si è fatto quasiportavoce dei sentimenti deisuoi compaesani. “Entro inquesta chiesa per la prima

Speciale parrocchia di

Vallalta

Nuovo inizio

come ha osservato monsignorRegattieri, sottolineando illegame di comunione frater-na con monsignor Cavina e laDiocesi di Carpi. Per impul-so del Vescovo vallaltese laChiesa cesenate, rendendosiprossima alle necessità dellaparrocchia colpita dal terre-moto, ha raccolto la sommadi 250 mila euro, consegnatacon un “simbolico” assegnodal direttore della Caritasdiocesana, don Carlo Meleti,a don Carlo Bellini. Questadonazione servirà a coprire lespese per il recupero degliambienti parrocchiali tuttorainagibili e il restauro delleopere artistiche, interventiesclusi dai finanziamenti pre-visti dalla Regione EmiliaRomagna. “Vi ringrazio perla presenza e per la generosi-tà - così si è rivolto monsignorRegattieri ai suoi diocesani -che sono segno di affetto peril vostro Pastore e per questapopolazione che ha tanto sof-ferto. E’ grande la gioia dipoter riabitare questo luogo -ha proseguito commosso - per-ché per un paese così piccolola chiesa è tutto. Qui genera-zioni di persone hanno tra-scorso ore e ore di preghiera,io stesso ho ricevuto i sacra-menti e sono stato ordinatosacerdote il 15 settembre1973”. Monsignor Regattieriha poi voluto offrire, comedono particolare, una casulaa don Bellini, che peraltro hafesteggiato il suo complean-no, il 22 giugno. “Quandodue anni fa, dopo il terremoto- ha raccontato monsignorRegattieri - io e alcuni dellaDiocesi di Cesena-Sarsinasiamo venuti, ho portato ilcalice, donatomi dai vallaltesiper la mia prima messa, e lapatena. Ho voluto in qualchemodo restituire questo calicea coloro che erano rimastisenza la loro chiesa. Ma l’Eu-caristia non c’è se non c’è ilsacerdote che la celebra, per-ciò oggi - ha concluso - com-pleto il mio dono di alloracon una casula”.

N

La Regione EmiliaRomagna ha finanziatol’intervento di riparazio-ne della chiesa e delcampanile di Vallalta perun importo di 400 milaeuro. Il progetto è statocurato dagli ingegneriFausto e Marco Gandinie dall’architetto SilviaPongiluppi, mentre ilavori sono stati eseguitidalla ditta Buia Nereo srldi Parma.

volta in qualità di sindaco -ha affermato - ma nonostantequesta veste, non mi è possi-bile esprimermi con frasi dicircostanza perché in questoluogo sono stati celebrati tut-

ti i momenti più importantidella mia vita, di quella deimiei figli e della mia fami-glia. Un nuovo inizio si apreoggi per la nostra comunità,che si caratterizza per la forte

identità, la coesione, la vita-lità e la fede. Come le pietredi questo edificio che torna-no a vivere, anche noi, met-tendo in pratica l’insegnamen-to del Vangelo, sapremo es-sere sempre più pietre vivedella Chiesa”.

In comunione fraternaErano presenti anche una qua-rantina di fedeli della Diocesidi Cesena-Sarsina, provenienti“dalla città, dalla montagna edalla costiera marittima”,

Luca Prandini

Fotogallery sull’edizione digitale

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529 giugno '14

Nella solennità del Corpus Domini forte richiamo a riscoprireil significato del “fare la comunione”: è Gesù nell’eucaristiail principio dell’unità tra noi e nella Chiesa

Costruiamo la società dell’amoreosa vuol dire “fac-ciamo la comunio-ne”? Ci sono delle

espressioni usate all’inter-no della Chiesa di cui ènecessario riscrivere ilsignificato ma soprattuttoverificarne la loro realeattuazione. MonsignorCavina ha ricordato,nell’omelia della solennitàdel Corpus Domini, comeuno di questi modi di dire,“fare la comunione”appunto, impegna i credentinon solo a ricevere il corpoe il sangue di Cristo maanche a vivere in comunio-ne con i fratelli. Giovedì 19giugno presso la chiesa delCorpus Domini a Carpierano presenti numerosisacerdoti e fedeli per lacelebrazione della messa,per la processioneeucaristica per le strade delquartiere e per l’adorazio-ne silenziosa del Santissi-mo. Di seguito l’omelia delVescovo.

Vorrei iniziare la nostra ri-flessione con una domanda.Chi siamo noi?Siamo una comunità di cre-denti uniti nella stessa fede,nella stessa speranza e nellastessa carità. Una comunitàviva perché animata dallo stes-so Spirito di Cristo. Noi sia-mo Chiesa!Ora la Chiesa possiede den-tro di sé un segreto, un tesoro,un mistero, quasi un cuorenascosto. Possiede Gesù Cri-sto stesso, il suo fondatore, il

suo Maestro, il suo Salvato-re.Come Gesù è presente? Cri-sto è presente nelle azioni li-turgiche, è presente nella suaParola, è presente nei suoiministri, è presente nei sacra-menti, è presente quando laChiesa prega e loda, è pre-sente soprattutto nell’Euca-ristia.Ma perché, se è presente, nonsi vede? Ecco il mistero. Lapresenza di Cristo è vera ereale ma sacramentale, cioènascosta sotto i segni del panee del vino. Si tratta di unmiracolo che Gesù ha dato ilpotere di compiere, di ripete-re, di perpetuare ai Suoi apo-stoli e dopo di loro ai sacer-doti. Il sacerdote ripetendo leparole pronunciate da Gesùnell’Ultima Cena sul pane e

sul vino rende presente ilCorpo, il Sangue, l’Anima ela Divinità di Gesù Cristo. E’un miracolo che accade sottoi nostri occhi e che noi cre-diamo sulla parola di Cristo.Con la processione del CorpusDomini, la Chiesa, oggi, ce-lebra e manifesta al mondo ildono immenso della presen-za di Cristo che essa possie-de, custodisce e adora.Ma per quale ragione Gesù sirende presente sotto l’aspettodi segni, di segni speciali qualiil pane e il vino? Perché que-sti segni parlano, sono espres-sivi, ci dicono molte cose diGesù.Innanzitutto il pane e il vinodanno all’Eucarestia il signi-ficato di carne e di sangue,cioè di sacrificio, dirinnovazione della morte di

“Da questo conosceranno tuttiche siete miei discepoli, seavrete amore scambievole”.Celebrare la solennità delCorpus Domini, allora, signi-fica celebrare la festa del-l’Amore di Cristo per noi,che spiega tutto il Vangelo;celebrare la festa del nostroamore per Cristo, il tesorodella vita; celebrare la festadell’amore fra di noi; cele-brare la festa dell’amore per ifratelli, dai più vicini ai piùlontani; ai più piccoli, ai piùpoveri, ai più bisognosi, finoa quelli che ci sono nemici oostili.E così viviamo la Chiesa, lasocietà dell’amore.

+ monsignor FrancescoCavina, vescovo

C

Gesù sulla Croce.Nell’Eucarestia Cristo tornaa donarsi, a offrire, seppurein modo non violento, la Suavita per la salvezza dell’uma-nità e proprio ciascuno di noiha la possibilità di avvicinarLoe di ripetere con San Paolo:“Mi ha amato e ha dato sestesso per me” (Gal 2.20).Inoltre, il pane e il vino sonofatti per essere rispettivamentemangiati e bevuti. Ebbene,nell’Eucarestia Gesù diventanostro cibo e nostra bevanda.Quando assumiamo questosacramento noi siamo solitidire che “facciamo la comu-nione”. Gesù vuole non soloessere vicino, ma in comu-nione con noi. Per quale ra-gione? Perché vuole esserecome il cibo per il corpo, prin-cipio di vita, di vita nuova.

Lui stesso, infatti, ha dichia-rato: “Chi mangia il mio cor-po e beve il mio sangue vivrà;vivrà di me; vivrà per l’eter-nità” (Gv. 6.48-58).Infine, non possiamo dimen-ticare che l’Eucarestia è stataistituita durante un pasto,momento di incontro e di unio-ne. Dall’Eucarestia nascel’unità della Chiesa. Lo ri-corda l’Apostolo Paolo quandoafferma: “Noi formiamo unsolo corpo, noi tutti che par-tecipiamo dello stesso pane”(1Cor 10.7). Unità che si espri-me nell’accogliere e vivere ilcomandamento di Gesù:“Amatevi gli uni gli altri comeio ho amato voi”. Quel “come”è tremendo! Siamo chiamatiad amare come Lui ci ha ama-ti! Se siamo discepoli di Cri-sto l’amore è la nostra vita:

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dichiarato patrimonio dell’Unesco.

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Castel Thun è unmonumentale edificio di ori-gine medievale tra i meglioconservati del Trentino, sededella potente famiglia Thun,a cui appartennero alcuni Prin-cipi Vescovi di Trento. Di par-ticolare suggestione il LagoSmeraldo, immerso in unosplendido alpino.

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6 29 giugno '14

Nel segno della continuità

Benedetta Bellocchio

ersona generosa, sem-pre disponibile al-l’ascolto e alla media-

zione, ma anche agli scambidi battute nel cortile del Sa-cro Cuore, il mattino o neimomenti di pausa. Con tuttiuna parola, coi bambini qual-che sfida di velocità: forse ègrazie a questa sua affabilitàche conosce così bene i suoiragazzi e le loro famiglie,Franco Bussadori, giunto,dopo sette anni, al terminedel mandato di coordinatoredell’attività didattica ededucativa. Sotto la sua guidal’istituto è cresciuto, nellaqualità della didattica e dellestrutture, ma anche nella ca-pacità di accogliere e accom-pagnare i ragazzi e di dialo-gare con le famiglie. Con ilpreside, da una semplice chiac-chierata, capita di giungere ariflessioni anche profonde suivalori e il ruolo della scuolacattolica.“Ho ricevuto tante attestazionidi affetto e stima che mi han-no commosso”, osserva. Amolti la notizia dell’avvicen-damento nell’incarico di pre-side è sembrata un fulmine aciel sereno, ma si giustifica:“non ho dato segnali partico-lari perché avrebbero soloalimentato dei pettegolezzi,in queste cose occorre il ri-spetto dei tempi anche orga-nizzativi dell’ente. Mi fa moltopiacere che sia stato sceltoClaudio Cavazzuti, è una sceltadi continuità, una persona checonosce bene la scuola, lepersone, è già un punto diriferimento”.Trent’anni come docente alVallauri di Carpi, poi nel 2005al Meucci, due anni comepreside e infine in pensione.È in quel momento che lochiamano alla guida del Sa-cro Cuore. “La scuola che hotrovato era già ben organiz-zata e abbiamo lavorato inquesti anni sulla certificazionedi qualità, strumento per ren-dere più trasparenti i processie per far sentire ciascuno piùresponsabile, oltre che aiu-

tarci a valutare la scuola”. Dipari passo, il rafforzamentodell’identità del Consiglio dipresidenza: “composto damembri dei quattro ordini, èoggi luogo che raccoglie evaluta i dati e offre le indica-zioni per orientare l’istitutoverso un continuo migliora-mento”.Ancora, la stabilità quasi to-tale del corpo docente e ilprogetto continuità per ren-dere più semplice il passag-gio da un ordine all’altro discuola, ma soprattutto l’ope-ra degli ultimi due anni, dopoil terremoto, di riparazione emiglioramento sismico del-l’istituto, che oggi è più si-curo di quanto non fosse pri-ma del sisma. “Ci siamo rim-boccati le maniche – raccon-ta poi – e da cose negativesono nate cose positive, comeil comitato dei genitori e letante attestazioni di solida-rietà. Il Vescovo ci ha moltosupportati in questo percor-so, così come l’Agesc, asso-ciazione dei genitori dellescuole cattoliche, che ha ef-fettuato qui il suo convegnonazionale nel 2013 e ci hafatto pervenire un aiuto eco-nomico”. Non sarebbe statopossibile riprendere così in

multimediale. E non dimen-tichiamo la formazione de-gli insegnanti – commenta –perché alla fine sono gli in-segnanti che fanno la scuo-la”.In questi anni la scuolaparitaria è molto cambiata:“facciamo i conti con unacongiuntura economica dif-ficile e con la mancanza difondi dallo Stato”. Questi sonocolpi inferti all’istituto, poi-ché ricadono su scuole chegià devono sottostare a unaserie di vincoli molto rigidi e,“se vogliamo mantenerel’equilibrio, siamo costretti aripensare, riorganizzare,razionalizzare anche lì doveinvece servirebbe un di più”.Il riferimento al problemadell’accoglienza dei bimbi conhandicap (si veda il n. 22 diNotizie, ndr) è palese e l’im-pressione è che lo senta comeun’ombra, tra tante cose buo-ne fatte.I contributi riconosciuti dalloStato alle paritarie infatti, pro-gressivamente ridotti nel corsodegli anni, non coprono gliinsegnanti di sostegno in mi-sura adeguata al bisogno, cor-rispondendo i fondi in moda-lità ridotta e con ritardo diquasi due anni. Questo fa sìche non si possa accoglierepiù di un certo numero dibimbi con disabilità, e nuovicasi rischiano di non esserericonosciuti, nonostante lascuola vorrebbe essere atten-ta e accogliente.“In questo contesto che credonon migliorerà – osservaBussadori – bisogna saperleggere i segni dei tempi, in-vestire sulle persone, sullefamiglie e anche attivarsi perrecuperare fondi esterni cheti consentano di respirare unpo’, progettare per i ragazzi,venire incontro a situazionidi sofferenza”.Non smette di pensare allascuola, insomma, anche sefarà volontariato, e si dedi-cherà a se stesso e alla suafamiglia, che dice di aver unpo’ sacrificato. E alla fine fauna promessa: “Starò inzona”.

Il bilancio di Franco Bussadori, sette anni alla guida dell’Istituto Sacro Cuore Da settembre sarà Claudio Cavazzuti

Il nuovo presideIl Consiglio di amministrazione della Fondazione Aceg (At-tività cattoliche educative gioventù), ente gestore dell’Istitu-to Sacro Cuore di Carpi, invista della scadenza, previstaper il mese di agosto 2014, delmandato di coordinatore del-l’attività didattica ed educativa(preside) del professor Fran-co Bussadori, che svolge talecompito dal 2006, ha provve-duto, su indicazione e in accor-do con il Vescovo di Carpi,monsignor Francesco Cavina,alla nomina del professor Clau-dio Cavazzuti, da nove annidocente presso l’Istituto, qua-le nuovo coordinatore dell’at-tività didattica ed educativa.Inoltre, a partire da quest’an-no, il Consiglio di Ammini-strazione, sempre in accordo esu indicazione del Vescovo, siavvarrà della collaborazione delprofessor Elia Taraborrelli,già preside del Liceo “ManfredoFanti” di Carpi dal 1985 al2005, quale consulente per lagestione dell’Istituto.Mentre augura buon lavoro alprofessor Cavazzuti e ringra-zia il professor Taraborrelli perla sua disponibilità, l’Acegesprime tutta la propria stima egratitudine al professor Fran-co Bussadori, che per nove anniha messo a disposizione dellascuola la sua competenza, pro-fessionalità, capacità di dialo-go e passione educativa. Lasua generosità ed il suo impe-gno sono emersi in tutto il lorospessore in particolar modo nelperiodo post-sisma, quandol’Istituto, nonostante le diffi-coltà incontrate, sotto la dire-zione di Bussadori e insieme atutto il personale, è riuscito a mantenere la continuità didat-tica e ad affrontare contemporaneamente l’opera di messa insicurezza e adeguamento sismico delle strutture, offrendo,ieri come oggi, un servizio educativo di alta qualità per lefamiglie del territorio.

Fondazione Aceg

P

Claudio Cavazzuti ha 38anni, è da nove anni do-cente di lettere, storia e ge-ografia presso l’Istituto. Haricoperto l’incarico di con-sigliere comunale nellascorsa amministrazione. E’sposato con Chiara Buzzegae ha due figli, Caterina eDaniele, ed un’altra in ar-rivo.Idemma Calciolari è con-fermata vice preside del-l’istituto.

Nel segno della continuità

fretta – a metà di quest’annoscolastico si è potuto festeg-giare il rientro nelle sedi sto-riche – se non grazie allaproficua collaborazione conl’amministrazione locale e laFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi, e anche contanti enti e privati che hannopermesso di investire sullaqualità delle strumentazioni.“La scuola può offrire oggi aogni classe, sia delle elemen-tari che delle medie, una la-vagna interattiva

Franco Bussadori

Copertina Speciale

Scuola

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“Sarò a disposizione, per ciòdi cui ci sarà bisogno e nelmassimo rispetto di chi avràil ruolo di coordinare la scuo-la”, commenta EliaTaraborrelli, che affianche-rà il cda quale consulenteper la gestione della scuola.Per 20 anni alla guida delLiceo carpigiano - “ho se-guito gli studi di 7329 alun-ni”, puntualizza affettuosa-mente - il suo primo incari-co come preside è stato nel1979-80 e a Carpi è arrivatonell’85. È stato per 12 annianche presidente del Colle-gio dei presidi delle scuolesuperiori modenesi e, dopo

la pensione, è stato eletto dagli stessi presidi come lororappresentante nel consiglio di indirizzo della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi, dove poi è stato cooptatoper altri 4 anni.

Elia Taraborrelli

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729 giugno '14

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no nemmeno escludere i noncattolici, in quanto la pro-spettiva cristiana è per ognipersona umana: “ogni formadi integrismo escludente è se-gno di una fede non forte, madebole”, ha affermato il Ve-scovo.“La scuola cattolica deve cosìrispondere a due sfide con-temporaneamente: da una par-te porsi con una forte identitàdi proposta educativa dentroad una cultura che riduce l’edu-cazione agli aspetti puramentetecnici e funzionali; dall’al-tra non riservarsi solo allefamiglie ‘cattoliche’, ma pro-porsi a tutti coloro che mo-strano di apprezzare e condi-

che Dio è nella storia e operanella storia”. Ancora, “appar-tiene ad una comunità cheeduca” ed è “mediatore di unprogetto educativo culturale”,e per questo deve essere ca-pace di “riflessione, di ap-profondimento, diripensamento continuo”. Ildocente deve inoltre cono-scere le linee fondamentalidell’antropologia cristiana, haprecisato il Vescovo.Tre, allora, sono le compe-tenze chiave di un docente diuna scuola cattolica: “una co-noscenza adeguata di ciò checaratterizza l’identità dellascuola cattolica attraversol’approfondimento del pro-getto educativo; una cono-scenza adeguata dell’antro-pologia cristiana a cui esso siispira; la crescita della vitacristiana e professionale”.Monsignor Cavina si è poisoffermato sul tema della co-operazione educativa scuola-famiglia, ricordando come perla Chiesa soggetto educanteoriginario ed insostituibile siaproprio la famiglia e che ognialtro soggetto sia da osserva-re come un aiuto ad essa. Di-versi però sono i problemiposti dai tipi differenti di fa-miglia che si rivolgono oggialla scuola, da quelli che han-no una precisa volontà di edu-care nella fede il proprio fi-glio a quelli non credenti mache apprezzano i valori del-l’istituto.Due gli errori, i rischi. Oc-corre evitare di appiattire,ignorandole, tutte le differen-ze, verso una “neutralitàeducativa” solo presunta chedistrugge l’identità della scuo-la cattolica, ma non si posso-

a notizia del nuovo pre-side è stata comunicatada monsignor Fran-cesco Cavina, merco-

ledì 18 giugno, nel corso di unincontro con tutti i docentidel Sacro Cuore, incentratosulle caratteristiche della scuolacattolica. Il giorno successi-vo, sono stati avvertiti tutti imembri del consiglio di istitu-to perché potessero comuni-carlo alle famiglie.“Ciò che definisce la scuolacattolica è il suo riferimentoesplicito alla visione della re-altà che sgorga dalla personadi Cristo. E’ una scuola cheha come obiettivo l’educa-zione integrale della perso-na”, ha osservato monsignorCavina.“Cura dell’intelligenza, del-l’uso della ragione”, è il com-pito, “guidare l’alunno allascoperta della verità”, maanche “prendersi cura dellalibertà. Nella scuola – ha chia-rito il Vescovo – si educal’intelligenza per educare allalibertà, cioè per costruire l’uo-mo dal di dentro”; “l’identitàinconfondibile della scuolacattolica - dunque - è il suoriferimento a Cristo”.Un ruolo fondamentale è quel-lo dell’insegnante, di cui hatracciato l’identità: “un cri-stiano impegnato”, “che pervocazione si dona agli alunnie vive la propria esperienzadi fede nella Chiesa”, “è sen-sibile e attento ad ogni situa-zione dove è in gioco la cre-scita dei propri alunni”, “liaccompagna nella formazio-ne delle coscienze per saperevalutare e discernere”, “ope-ra, agisce, organizza, inse-gna avendo viva la certezza

Il Vescovo ha incontrato tutti gli insegnanti del Sacro Cuore

L’identità della scuola cattolicavidere, o quantomeno non ri-fiutano, una propostaeducativa qualificata. E’ pos-sibile fare fronte a questa sfi-da?”, è stata la domanda. “E’possibile perché la scuolacattolica è un’attività educativagenerata dalla fede”; “la pro-posta cristiana – ha chiarito –ha la capacità di confrontarsicon qualsiasi altra verità par-ziale, ben sapendo quale stra-da indicare, perché ciò che èparzialmente vero, buono, bel-lo raggiunga la pienezza”. Lapremessa quindi fondamen-tale è la chiarezza della pro-posta: “a chiunque, credenteo non, deve essere chiaro chenella scuola cattolica si fa unaproposta educativa cristiana.E ciò non perché ci sono cele-brazioni religiose, ma perchéla fede cristiana – ha conclu-so il Vescovo – è l’unica chiaveinterpretativa ultima di tuttal’esistenza”. B.B.

Copertina Speciale

Scuola

L

Progetto“mattone su mattone”

per una famiglia che esce, una che entra

Il progetto mattone su mattone prosegue nella sua“mission”: fornire risposte di emergenza a famiglie ingrave difficoltà abitativa.Prosegue con due buone notizie: la prima, non certoscontata, interessa una delle prime due famiglie inseritenegli appartamenti. Dopo aver superato le difficoltà abitativeiniziali- grazie all’appartamento messo a disposizionegratuitamente - ora è in grado di tornare sul normalemercato immobiliare e sta per lasciare l’alloggio.L’altra buona notizia è che in tal modo riusciremo adinserire nell’appartamento una nuova famiglia, che si ètrovata letteralmente senza casa proprio in questi giorni.Dopo alcuni giorni di disagio - gestiti anche col nostroaiuto - entrerà nell’ appartamento, gratuitamente, per unanno. Un periodo finalizzato a ristabilire le condizioni diautonomia, economica ed abitativa.Rinnoviamo a tutti l’invito a collaborare con la nostraassociazione per ampliare il ventaglio di risposte abitative.L’invito è rivolto a coloro che hanno la possibilità dimettere a disposizione un appartamento o una casa. Insie-me costruiremo, di volta in volta, situazione per situazio-ne, il progetto abitativo più adeguato al tipo di alloggio edalle caratteristiche della famiglia bisognosa di aiuto.L’associazione Porta Aperta

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8 29 giugno '14 CronaCarpi

Tutta la vita grida veritàCapita, mentre si percorrono i soliti tragitti della giornata, diincontrare una frase scritta su di un muro. Spesso siamo cosìdistratti nel vivere che non le leggiamo nemmeno.Una mattina, sulla via della Pomposa, mentre andavo al lavoro,mi sono accorta che un uomo ne fotografava una. Incuriosital’ho letta. Diceva: NON CREDO IN NIENTE.Come può essere che un uomo non creda in niente? Impossibile.Sin da quando ci si alza al mattino, per incominciare a vivere lagiornata, crediamo necessariamente in qualcosa. Per esempioche sia una bella giornata. Altrimenti non faremmo nemmeno lafatica di alzarci, di andare a lavorare, di stare di fronte ai figli.E non è forse così per tutti? Quale bisogno spinge una personaa scrivere su di un muro una tale provocazione?L’urgenza di quell’uomo, in fondo, è espressione dello stessogrido che muove ciascuno di noi, è anch’esso tentativo di capiree verificare nella vita in che cosa credere, dove appoggiare ipiedi.L’onestà del quotidiano fa emergere che TUTTA LA VITAGRIDA LA VERITÀ.Tutto intorno e dentro di noi urge il vero, il bello e il buono.Il cristiano non è altro che un soggetto audace nel guardare infaccia questa urgenza e grato per aver incontrato una rispostaad essa.Da qui la speranza.

Venerdì 27 giugno ore 22 – P.le Re AstolfoNel cuore della Bassa – Egidio Bandini legge GuareschiSabato 28 giugno ore 18.30 – Cortile d’onore Palazzo PioPresentazione della mostra “L’avventura umana di Guareschi”

Perché ci interessaLa mostra di Giovanni Edera “L’avven-tura umana di Guareschi” è particolar-mente bella perchè priva di commentie realizzata solo con citazioni: lo scopo è quello di permettere a chilegge di incontrare l’autore a tu per tu. L’interesse per GiovanninoGuareschi nasce innanzitutto dalla chiarezza che lui ha di se stesso equindi di cos’è l’uomo: “L’uomo è fatto così, Signora Germania: difuori è una faccenda molto facile da comandare, ma dentro ce n’è unaltro e lo comanda soltanto il Padre Eterno”. Da questa coscienza, chedon Giussani chiamava cuore, nasce la libertà sua e anche nostra.Guareschi ha il dono di raccontare la vita con ‘leggerezza’ e semplicità,così che è impossibile non appassionarsi (guardando la mostra tuttipotranno evocare, per lo meno, un pezzetto dei film della serie di DonCamillo, che gli è rimasto impresso). Altrettanto entusiasmante èsentire leggere Guareschi da uno che ne conosce molto bene i testicome Egidio Bandini, presidente del Club dei 23 che sarà accompa-gnato dal Gruppo strumentale dell’associazione musicale BandaLuigi Asioli di Correggio.

Venerdì 27 giugno ore 20 - Cortile Castello dei PioDal Politecnico di Milano il Project WorkLe forze che cambiano la storia sono le stesse checambiano il cuore dell’uomo

E’ possibile scommettere sulla persona e costruireinsieme? L’esperienza del Project Work al Politecnico diMilano spiega come nasce un percorso di crescita e dicambiamento. Partecipano alla tavola rotonda GiovanniAzzone, Rettore del Politecnico di Milano, Sabino Illuzzi,Segretario Associazione ProSpera, Ferruccio Resta,Direttore del dipartimento di Meccanica al Politecnico diMilano, Studenti promotori del Project Work al Politec-nico di Milano

Perché ci interessaSi tratta di un progetto di collaborazione tra il corpodocenti dell’Università, gli studenti e diverse imprese eassociazioni di imprese. Tale collaborazione siconcretizzerà in un corso, da inserire nel piano di studi, che darà lapossibilità agli studenti di confrontarsi con progetti già realizzati inazienda, con la guida di docenti e tutor dell’impresa. Questa propostanasce dall’incontro di alcuni studenti con esponenti dell’imprenditoriache hanno raccontato, descrivendo casi specifici, di aver ottenutonotevoli benefici di tipo progettuale ed economico nell’affidare a studentilaureandi la risoluzione di problematiche di interesse aziendale. A ciò hafatto seguito il desiderio degli studenti di poter iniziare a conoscere ilmondo del lavoro anche durante il periodo della formazione, cosa chenormalmente non è contemplata nell’attuale modello didattico. E’ iniziatacosì una fase di confronto con il Rettore e alcuni docenti interessati cheha portato alla definizione di questo progetto.

FerruccioResta

Sabino Illuzzi

GiovanniAzzone

Sabato 28 giugno ore 20. 30 - Cortile d’onore Palazzo PioEuropa al lavoro: la missione PlanckLa verità è una relazione dove l’altro non è una minaccia ma una risorsa

La Missione Planck è l’esempio di una “Europa al lavoro” e di soggetti che collaboranoa un grande progetto comune, dimostra come le diversità e l’allargamento dei confiniterritoriali possano risultare una reale opportunità. All’incontro partecipa AnielloMennella, ricercatore del dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano,collaboratore della missione Planck dell’Agenzia Spaziale Europea.

Perché ci interessaPlanck Surveyor è la terza missione di medie dimensioni del programma dell’Agenzia SpazialeEuropea Horizon 2000 Scientific Programme. Alla missione collabora la NASA. Il lancio èavvenuto il 14 maggio 2009 a bordo di un razzo Ariane 5 insieme all’Herschel SpaceObservatory. Dopo alcuni mesi di viaggio, il telescopio ha raggiunto un punto fissato a circa1,5 milioni di chilometri dalla Terra, in posizione opposta rispetto a quella del Sole. Il comandodi switch-off è stato inviato al satellite il 23 ottobre 2013. In questo momento storico in cui laburocrazia sembra avere il sopravvento sul soggetto, la sua responsabilità e il suo talento, dovei rapporti sembrano determinati solo dal tornaconto, il progetto Planck dice che è possibileperseguire logiche diverse. Dal racconto del lavoro che un tale progetto ha richiesto si intuisceche nelle varie equipe internazionali il metodo per affrontare la soluzione dei problemi favorivauna “sana competizione” che non escludeva l’altro ma lo considerava un valore insostituibileal fine del raggiungimento dello scopo e, al contempo, di un approfondimento della conoscenzadella materia e del lavoro stesso. Porre a tema e far conoscere un’esperienza di lavoro così unicaè utile a tutti e vale come esempio per tutti i settori dell’attività umana.

Sabato 28 giugno ore 22.30Cortile d’onore Palazzo PioSi appartiene e sgorga il cantoUn gruppo di amici e la loro storia di incontro con ilcristianesimo

“Tutto l’umano in pochi accordi” avrà come protagoni-sta il cantautore Manuel Mollicone, in arte Doppiaemme,(1977), diplomato presso l’Istituto d’arte A. Venturi diModena, graphic designer con la passione della musi-ca.

Domenica 29 giugno ore 20Cortile d’onore Palazzo PioCrescere con lo sportIdentità in giocoLo sport è ancora un ambito preferenziale, come lascuola e la famiglia, per la crescita dei ragazzi e deigiovani? Ci confrontiamo nell’incontro testimonianzacon sportivi professionisti: Tomaso Bergonzini, gioca-tore di Rugby in forza al Rugby Reggio Emilia (I Diavoli),Ruggero Trevisan, giocatore di Rugby in forza alRugby Parma (Le Zebre), Alessia Gennari, giocatricedi Pallavolo in forza alla Pomi Casalmaggiore (Cr).

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929 giugno '14

Più vicini

CronaCarpi

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Sulla Casa della Salute a Carpi Azienda Usl e Comune spingono in sintonia

Luigi Lamma

ulle Case della Salutela Regione EmiliaRomagna ha l’accele-ratore schiacciato”. E’

molto esplicita e diretta nellasua relazione Cristina Mar-chesi, direttore sanitario del-l’Azienda Usl di Modena,intervenuta sabato 21 giugnoa Carpi nell’ambito di un con-vegno rivolto agli operatorisanitari e al volontariato de-dicato a questa nuova moda-lità di aggregazione dei ser-vizi per la salute dei cittadini.Attualmente in provincia diModena sono sette le CdS giàattive in zone sprovviste diospedali e dove l’ospedale èstato chiuso: Finale Emilia,Pievepelago, Fanano,Rovereto, Novi, Sorbara eMontefiorino, altre ne sonogià previste e tra queste an-che quella di Carpi.Nel presentare il cambiamentoin atto nella rete di assistenzasul territorio Marchesi ha bendistinto l’ospedale come luo-go della cura per i malati acu-ti e una serie di servizi tra cui

CdS, ospedale di comunità eanche gli hospice per i malatiterminali: “Speriamo di arri-varci presto – ha affermato ildirettore sanitario – perchénella nostra provincia ne sonoprevisti tre e il primo dovreb-be proprio essere quello del-l’area nord”.Hanno aperto il convegno gliinterventi del sindaco Alber-to Bellelli e del direttore delDistretto Claudio Vagnini chehanno manifestato pienasintonia d’intenti sull’obiet-tivo di realizzare quanto pri-ma una CdS in città. “Ci sono

tutte le condizioni favorevoli– ha sottolineato Vagnini –sia organizzative con i medi-ci di famiglia già abituati allacollaborazione, gli speciali-sti disponibili ad integrarsicon il territorio, gli infermie-ri con una grande esperienzanegli interventi domiciliari chepolitiche con tutti i sindacidecisamente convinti dell’uti-lità del progetto”.Interessante e ricca di spuntila tavola rotonda con i rap-presentanti dei possibili arte-fici del successo delle CdS: ilmedico di famiglia, Alberto

Morellini, lo specialista Pie-tro Procopio, l’infermieraLorella Rossi, l’amministra-tiva Claudia Scacchetti el’amministrazione comunalecon Dario Zenoni, assessoreai servizi sociali di Novi. Lavolontà da parte di tutti è quelladi procedere all’integrazionedelle competenze in un’unicastruttura di riferimento per icittadini senza perdere la pre-ziosa esperienza maturata finoad oggi nella medicina di grup-po, nell’assistenza a domici-lio, nel supporto ai pazienticronici.

Più viciniMaria Silvia Cabri

La Regione l’aveva promesso è così è stato: lunedì 9 giugnoPalma Costi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’EmiliaRomagna e Teresa Marzocchi, assessore regionale allepolitiche sociali, hanno fatto visita allo staff della comunica-zione della fondazione “Progetto per la vita”.La fondazione, nata in settembre, è rivolta alla tutela dellepersone più fragili, come i disabili e gli anziani, limitate nelleloro capacità funzionali e relazionali, sostenendole nel cam-mino di autonomia e auto-determinazione e accompagnandoal tempo stesso le famiglie nel percorso di preparazione alfuturo dei propri famigliari.“Si tratta di un grande progetto – aveva detto la Costi inquell’occasione - per affrontare il problema del ‘dopo di noi’,sempre rispettando la dignità della persona. Io qui rappresen-to la comunità regionale, e come tale vi dico: noi ci siamo.Andiamo avanti insieme”. Dopo l’incontro di dicembre aBologna, ora è stata la Casa del Volontariato di Carpi adaccogliere la Regione. Molto emozionati i ragazzi: StefanoBerni, Massimiliano Ghelfi e Alessandro Cerchiari. “Mancala quarta componente - ha spiegato il presidente SergioSaltini -: Raffaella Di Lauro, che sta svolgendo uno stage diautonomia abitativa a Bondeno. Ma mi ha detto di strapparviuna promessa: il prossimo anno vuole fare qui nella sua cittàquesto corso!”.L’incontro è stato occasione per consolidare la collaborazio-ne e l’aiuto della Regione verso il progetto del “Dopo di noi”,in cui la Costi ha da subito creduto fortemente. Per questo, insegno di riconoscenza, i ragazzi hanno donato alla presidente,visibilmente commossa, una targa eleggendo madrina dellaFondazione.Presenti anche il neo assessore alla politiche sociali DanielaDe Pietri, che ha promesso a breve un tavolo tecnico sull’ar-gomento, e il presidente della Fondazione Cassa di RisparmioGiuseppe Schena. “Le risorse sono necessarie e noi legarantiremo – ha concluso Schena -. Servono non solo quelleeconomiche ma anche quelle del cuore, come sono quelle cheprovengono dalla Casa del Volontariato: teniamole unite”.

Palma Costi e Teresa Marzocchi in visitaai ragazzi del “Progetto per la vita”

Filo diretto con la Regione“S

La salute possibile

Con l’evento dedicato alle Case della Salute si è concluso ilprogramma 2013-2014 del progetto Salute Possibile pro-mosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi incollaborazione con l’Azienda Usl di Modena, i medici difamiglia e specialisti ospedalieri, le due università dellaLibera Età e Gasparini Casari. Si tratta diun piano di educazione sulle più diffusepatologie croniche, sulla prevenzione epromozione delle buone pratiche e sul cor-retto accesso ai servizi sanitari. Nel corsodegli anni sono stati coinvolti circa diecicircoli del territorio per complessivi 80incontri mentre nelle due università sonostati realizzati 24 corsi dedicati a tematichedella salute. “Organizzatori e relatori – spiega il coordina-tore del progetto e consigliere della Fondazione Cassa diRisparmio Giuseppe Ferrario - hanno lavorato senza alcunemolumento e un particolare ringraziamento va a tutti glioperatori dei circoli che con grande disponibilità hannoconsentito la realizzazione del progetto in tutte le sue fasi”.

Cosa sono

Le Case della Salute sono previste da una direttiva regionale(DGR n. 291/2010) e costituiscono un nuovo punto di rife-rimento per la salute dei cittadini quando i bisogni diassistenza non richiedono il ricorso all’ospedale. Sono strutturesanitarie e socio-sanitarie, dove i servizi di assistenza prima-

ria si integrano con quelli specialistici, ospedalieri, dellasanità pubblica, della salute mentale e con i servizi socialie del volontariato. All’interno di queste strutture lavoranodiversi professionisti: medici di medicina generale, pe-diatri di libera scelta, specialisti, infermieri, ostetriche eassistenti sociali. Compito della Casa della Salute è lapresa in carico integrata di patologie croniche e della nonautosufficienza ma anche la prevenzione e la promozionedella salute tramite lo sviluppo di sani stili di vita. Altri

due importanti obiettivi vengono raggiunti con le CdS:l’integrazione con l’ospedale, soprattutto in relazione alle“dimissioni protette” del paziente, e l’attuazione di unamedicina “di iniziativa”, basata sull’offerta attiva di servizia particolari categorie di cittadini e sulla partecipazionedell’utente alle scelte di cura e assistenza.

Dal 30 giugno partirà la raccolta porta a porta dei rifiuti anchenelle frazioni e nella campagna di Carpi con l’obiettivo dimigliorare ulteriormente la quantità e la qualità della raccoltadifferenziata, consentendo di smaltire meno rifiuti in discarica,avviare al recupero una maggiore quantità di materiali riciclabilie quindi prelevare meno materie prime dall’ambiente.Il nuovo servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti riguarderà lefrazioni di Carpi: Cortile, San Martino sulla Secchia, SantaCroce, Gargallo, San Marino, Fossoli, Budrione, Migliarina etutte le case adiacenti del forese. Nelle restanti zone della cittàil servizio di raccolta resta invariato. Saranno complessivamen-te coinvolte circa 6000 utenze (5400 famiglie e 590 attività).Con l’attivazione del nuovo servizio, la modalità di raccoltadomiciliare coinvolgerà il 91% dei cittadini e delle attività diCarpi, rimanendo così escluso il solo centro storico, per il qualesono allo studio diverse soluzioni tecniche che verranno realiz-zate non prima della primavera del prossimo anno.Il progetto prevede la raccolta domiciliare per: rifiuti indifferenziati;carta, cartone e cartoni per bevande; rifiuti organici; sfalci e

potature. I cassonetti grigi, az-zurri e marroni saranno eliminatie, al loro posto, saranno conse-gnati appositi contenitori da espor-re, davanti alle abitazioni o atti-vità, in giorni e ad orari prestabiliti.Nessun cambiamento, invece, perla raccolta degli imballaggi inplastica e di vetro e lattine: icassonetti gialli e le campane verdiresteranno a disposizione sul ter-ritorio.Per i residenti nelle frazioni e nella campagna è in arrivoun’ulteriore novità rispetto agli altri cittadini di Carpi, già serviticon il sistema di raccolta domiciliare. Verranno infatti forniti icontenitori già predisposti per la sperimentazione della “tariffapuntuale”, la modalità riconosciuta come la più innovativa peril calcolo della tariffa d’igiene ambientale che premia chi diffe-renzia correttamente i rifiuti. Si prevede che il nuovo metodo di

calcolo possa essere applicato dalla seconda metàdel 2015.Durante la settimana dal 23 al 27 giugno l’ammini-strazione comunale e Aimag hanno organizzatoassemblee informative per illustrare le nuove mo-dalità di raccolta e come ulteriore momento didialogo con i cittadini:- 23 giugno: zone Santa Croce - Gargallo - Cantone,ore 21 presso Circolo Arcobaleno, Via Giliberti 1- 24 giugno: zona San Marino, ore 20.30 pressoPolisportiva San Marino, Via Traversa S. Lorenzo1

- 25 giugno: zone Cortile - San Martino Secchia, ore 20.30presso Circolo Ugo Barbaro, Via Chiesa Cortile 3726 giugno: zone Budrione - Migliarina, ore 20.30 presso CircoloMenotti (Bar Ciro di Gherli D.), Via Budrione Migliarina Ovest11227 giugno : zona Fossoli, ore 20.30 presso Circolo La Fontana,Via Ivano Martinelli 1

Dal 30 giugno avvio della raccolta porta a porta, con sperimentazione della tariffa puntuale, nelle frazioni e zone di campagna

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10 29 giugno '14 CronaCarpi

Gran Gala dell’Amo: la 12ª edizione del PremioDonata testi al “Progetto Hospice”

Il futuro possibileAnnalisa Bonaretti

apita di chiedersi se leassociazioni sono comele persone, se anche lororispondono ai doni dei

propri talenti. La risposta si faaffermativa quando penso aun’associazione come Amo, 18anni di vitalità ininterrotta.Alcune centinaia gli associati,migliaia i sostenitori, decine edecine i volontari che, anchequest’anno, si sono impegnatiper la realizzazione del GranGala. Un appuntamento irri-nunciabile per tanti, una serataper incontrarsi e condividerela gioia di un’appartenenza permoltissimi. Quella che si è svoltaa Villa Ascari prestata per l’oc-casione, come sempre gratui-tamente, dai proprietari, è sta-ta la 12ª edizione dedicata allepersone.Come ha sottolineato CarlaMari a nome del consigliodirettivo, “per noi persone si-gnifica innanzitutto chi vive oha vissuto la condizione dimalattia, i loro famigliari, poitutti coloro che lavorano e ope-rano all’interno delle strutturedel Servizio Sanitario Nazio-nale, sia ospedaliere che terri-toriali. Una sanità che funzio-na, prima ancora che di muri etecnologie, è fatta di persone,di professionalità, di gente chededica tempo e passione allacura degli altri”. Ricordandoche questi aspetti sono statimessi in evidenza nel post si-sma, Mari ha precisato che ilvolontariato fa parte a pienotitolo di questo mondo, “ aiutale istituzioni e gli operatori,ma soprattutto si mette al ser-vizio dei malati”.Sempre a nome del consigliodirettivo, chi scrive ha ricor-dato che se la sanità è fatta dipersone, allora è fatta anche distorie, tutte quelle che nasconodalle relazioni tra operatori,malati, famigliari e volontari eha anticipato che alcuni dipen-denti dell’Ausl stanno pensan-do di scrivere un libro per rac-contare e raccontarsi.Intanto si sono raccontati dueuomini che hanno scelto di la-vorare nella sanità. Paolo Tosi,apprezzato medico che ha la-vorato a Carpi e a Mirandola,una lunga carriera iniziata il 16marzo 1974 presso la Medici-na del Ramazzini e terminata il31 marzo 2014 come primariodella Medicina del Santa Ma-ria Bianca, ha regalato la suatestimonianza di medico ap-passionato del suo lavoro –sarebbe meglio dire vocazione-. Ha ricordato ai presenti co-m’era la sanità di allora quan-do una cartella clinica era fattadi una decina di esami di labo-

ratorio, un elettrocardiogram-ma, una radiografia al torace.Non c’erano l’ecografia, la tac,la risonanza, la pet, comincia-va la scintigrafia. “Oggi – haosservato Paolo Tosi – abbia-mo tutto questo; sapientementee sequenzialmente guidato sem-pre dalla mente umana, sem-pre la stessa ma con maggioriausili, porta a definizionediagnostiche precise e preco-ci, cosa che facilita terapie ef-ficaci. Terapie che hanno fattopassi giganteschi con una ve-locità impressionante. Ma –ha sottolineato Tosi – se nelcomplesso è migliorata la curaal paziente, è migliorata anchel’assistenza e questo grazie alleassociazioni di volontariato. Piùche mai il malato è al centro ditutte le forze scientifiche, so-ciali, umane”.Dopo di lui la testimonianza diMilo Mazzola, iscritto al terzoanno di Scienze infermieristicheall’Unimore. Una decisionepresa più con il cuore che conla ragione, un interesse all’al-tro, il desiderio di fare qualco-sa di utile, poi, ha confidato,“una malattia oncologica in fa-miglia”, così ha deciso senzatentennamenti. Il suo sorrisolargo e sincero è la premessa diun buon lavoro.Come in ogni Gran Gala è sta-to consegnato l’Amo d’Oro:quest’anno è andato agli auti-sti e a chi si impegna nel frontoffice. Insostituibile il loro im-pegno.Una targa a Romano Corniaper il lavoro svolto in tanti annicome infermiere presso il DayHospital Oncologico e comevolontario in numerose inizia-tive dell’Amo; lui, per ricam-biare, ha donato al Dho unacreazione – ha l’intelligenzanelle mani -: in un bianco acce-cante, un paio di case, tra diloro una lunga scala dal fortevalore simbolico, uno slanciodalla terra al cielo. Una scultu-ra che troverà sicuramente spa-zio in Dho, e ognuno riempiràquei muri bagnati di luce comevorrà.Una sorpresa, piacevolissima,la presenza di LucianoLanzoni; accompagnato daMagda Gilioli, segretaria delCentro Missionario Diocesano,Luciano ha raccontato ai pre-senti cosa ha fatto deicinquemila euro del PremioDonata Testi vinto ex aequocon suor Angela Bertelli nel2009. Quel denaro è stata la

prima pietra dell’ospedale psi-chiatrico che ha realizzato inMadagascar, e che Dio benedi-ca lui e chi lo ha aiutato acreare quello che prima nonera nemmeno ipotizzabile. Lamalattia mentale è terribile etemibile ovunque, immaginia-moci in Africa dove persiste lasuperstizione e dove mancanoanche le cure primarie.Una targa anche a ClarissaLovat che, in memoria delmarito Candido, da anni fi-nanzia il premio Donata Testi.Che quest’edizione è andato,per la prima volta, a un proget-to, l’hospice. Hospice che ser-virà l’intera Area Nord dellaprovincia – circa 200 mila abi-tanti – e dovrebbe sorgere piùo meno a metà strada tra Carpie Mirandola. All’Amo non in-teressa tanto dove verrà co-struito, ma quando e come ver-rà realizzato.Tra i presenti vari medici tracui il neurologo Gabriele Gre-co, presidente di Alice; assen-te giustificato il presidenteemerito di Apt, l’endocrinologoGiampaolo Papi, ma l’asso-ciazione era presente con lapresidente Vanna Goldoni ela tesoriera Marica Mestieri,a dimostrazione che le varieanime del volontariato sanita-rio stanno imparando a colla-borare in maniera valida, la-sciando da parte le differenze– e talvolta le divergenze – perdare spazio alle similitudini eall’unico, vero obiettivo co-mune: essere accanto ai malatie ai loro famigliari.Presente Mariella Martini,direttore generale Ausl di Mo-dena, che ha espresso la suastima verso il volontariato el’efficienza dell’Amo in parti-colare; ha promesso un forteimpegno per l’hospice, rico-noscendone la necessità. Pre-sente anche il neosindaco, Al-berto Bellelli, accompagnatodalla deliziosa futura moglieGiulia Testi e da DanielaDepietri, nuovo assessore allePolitiche socio-sanitarie e amicadi vecchia data dell’Amo.Bellelli ha assicurato il suoimpegno verso la sanità e unospedale adeguato ai bisognidei cittadini. Ha aggiunto chevorrebbe che Carpi ripartissedalla vivacità che il mondo delvolontariato, nonostante la crisi,l’età che avanza, le difficoltàche incontra, esprime. L’enne-

simo riconoscimento di un sin-daco che sa parlare alla gente.Speriamo sappia – e possa –mantenere le sue promesse; èimportante dargli fiducia per-ché così sarà più forte nel faresentire, in ambito provincialee regionale, la voce del territo-rio.Al termine della serata, invita-to dalla vicepresidente Fran-ca Pirolo Mestieri, un salutodegli studenti delle superioridove medici e volontari sonoandati a parlare di prevenzio-ne, un’esperienza da ripetere.Poi, verso la mezzanotte, lachiusura di una serata grade-vole per la sua atmosfera earricchita dal maestro DraganBabic, dal soprano CristinaBarbieri, dal tenore CesareGollini, portati gratuitamente,ça va sans dire, dall’amico disempre dell’Amo, FaustoFerrari. Penso che la vera for-za di quest’associazione siamiscelare persone diverse, farlecollaborare insieme senza in-vidie ma facendo emergere italenti di ciascuna.Riprendendo la Turandot,Artioli ha concluso dicendo chel’auspicio – rivolto soprattuttoai malati ma non solo - non puòche essere “all’alba vincerò”.Ed è quando la notte è più fon-da, proprio come in questa not-te di inizio estate, che l’alba èvicina.

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Il presidente dell’Amo, Fa-brizio Artioli, ha aperto ilGran Gala ricordando bre-vemente le principali dona-zioni fatte dall’associazione– dal 1996 al 2013 per untotale di 5 milioni e 603 milaeuro – e i prossimi impegni.Tre su tutti gli altri: il primo,ristrutturare la parte del pri-mo piano sopra il Dho doveverrà il nuovo ambulatoriodi continuità assistenziale,un’area dedicata alla terapiadi sostegno, una sala d’aspettoche consenta alle persone cheora stazionano in corridoiodi avere un dignitoso spaziodedicato. Il secondo è rea-lizzare l’hospice insieme al-l’Amo di Mirandola e ad al-tre realtà istituzionali. Il ter-zo, fornire contributi all’Auslper personale che si dedichialla cura, all’assistenza e allaricerca in campo oncologico.

MiloMazzola Gli studenti

Dragan Babic, Cesare Gollini,Cristina Barbieri e, in primo piano,

Fausto Ferrari

Luciano Lanzoni,Magda Gilioli e Alberto Gilioli

Paolo TosiClarissa Lovat

Franca Pirolo,Fabrizio Artioli, Romano Cornia

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1129 giugno '14

avvia un’attività di stabiliz-zarsi, anche dal punto di vistaeconomico, per non esseresubito sommerso dalle nume-rose spese che sono moltoalte e impegnative”.“Carpi è una città difficile –afferma invece Manicardi –,ho l’impressione che moltenuove attività vivano un bumper poi veder sfiorire la clien-tela quando non sono più sul-la cresta dell’onda. Un durocolpo – conferma – è quellodegli affitti, che trovo spro-positati per una cittadina comela nostra e per un bacino diclientela relativamente ristret-to, limitato anche dai pochiparcheggi vicini al centro. Imezzi pubblici non sono moltoutilizzati, si è troppo abituatiall’auto e a percorrere sola-mente certi tratti a piedi, que-sto anche per le scelte di via-bilità e una valorizzazione delcentro storico ancora caren-te”.“Servizi per il commercio?Cosa si intende?” chiedonogli intervistati. Nonostante leassociazioni di categoria sia-no presenti, nelle loro parolesi percepisce una certa solitu-dine, al di là delle risposte aiquestionari per le periodicheanalisi di settore. Viene dachiedersi se sia colpa di chinon cerca abbastanza supportio se qualcosa, nella catenadei servizi sul territorio, siada ripensare.

Benedetta Bellocchio

e imprese “giovanili”registrate in provincia(in cui la partecipazio-

ne di persone di età inferioreai 35 anni è complessivamentesuperiore al 50%, mediandola composizione di quote dipartecipazione e cariche at-tribuite) sono solo l’8,2% deltotale, la maggior parte nellecostruzioni e nel commercio(24% circa). Pochissime. Sepoi pensiamo al tasso di so-pravvivenza – basso – e allamortalità infantile – alta –delle imprese modenesi, il fareimpresa, per i giovani, sem-bra davvero… un’impresa.“Occorre avere l’idea giusta– commenta DanieleManicardi –, poca concorren-za, cercare un settore che fun-ziona, con la giusta fetta dimercato, con una solida baseeconomica alle spalle per nonfare debiti, con la giusta dosedi coraggio, la consapevolez-za di dover ‘stringere la cin-ghia’ per molti anni a venire,e la giusta dose di fortuna.Pensando alla probabilità chevi siano tutti questi fattori,forse la parola impossibile nonè così lontana dalla realtà”.Il problema più grosso, quasiuno scoglio insormontabileper chi vuole iniziare, sono“le spese da affrontare – os-serva Manicardi –, quasi tut-te anticipate, piccole o grandispese dalle quali non puoi

esimerti e che sommate crea-no un vortice continuo, chenon finisce mai, di soldi cheescono”. Le tasse, l’iva – “l’ivaal 22% uccide il negoziante eil cliente” –, poi affitto, assi-curazione, utenze, e il com-mercialista, il notaio, o quan-do hai delle difficoltà anchegli avvocati. “In alcuni cam-pi, se vuoi merce di qualità –è il caso del giocattolo – l’ac-quisto ha costi molto alti conpoco margine di guadagno –chiarisce –. Questo si sommaal forte calo delle vendite anchein campi (come quello deiprodotti per l’infanzia) chefinora avevano resistito benealla crisi e fa sì che resti pocoo niente da reinvestire”.Al 2013 le imprese totali re-gistrate guidate da donne inprovincia sono risultate pari

al 20,7%, un dato più bassorispetto a quello nazionale(23,6%) . E anche regionale.Quasi un quarto delle impre-se femminili è nel commer-cio.“Non credo che in Italia siaimpossibile fare impresa –osserva Chiara Chiessi – cre-do però che ci siano difficoltàsuccessive legate alle spesecollaterali di gestione e al-l’affitto”.La città è accogliente? “Carpinon è ostile – precisa – masicuramente si potrebbe faredi più”. Qualche idea? “Unpunto che penso si dovrebbeaffrontare è quello dei prezzidegli affitti, che sono una spesanotevole nella gestione del-l’impresa. Certamente si po-trebbero pensare degli aiuticoncreti per consentire a chi

“L’idea di aprire un’attivi-tà l’avevo da tempo. Circaquattro anni fa dopo unmomento particolarmentedifficile nel precedentelavoro, dovuto all’incertez-za del rinnovo del contrat-to, ho contattato la proprie-taria della attività che horilevato, sapendo che era invendita”. Chiara Chiessi,37 anni, titolare dellaCartolibreria Luppi situatanella zona sud di Carpi,così racconta i suoi inizi. Incomune con molti giovaniche decidono di avviare oprendere in gestioneun’attività commerciale haun passato faticoso eincerto dal punto di vistalavorativo, ma anche quelpungolo interiore che lefaceva desiderare di impe-gnarsi in qualcosa didiverso. Anche per DanieleManicardi, 33 anni, de Labottega del bimbo, negoziodi giocattoli in centrostorico, c’è un passatodifficile: dalla partita iva etutti i suoi problemi a unlavoro da dipendentesottopagato, ma ancheproblemi di salute che lohanno spinto a buttarsi:“avevo voglia di sperare inun futuro economicamentemigliore e quindi ho inizia-to a guardarmi in giro. Daqui non mi sono lasciatosfuggire l’occasione quan-do si è presentata”. Lorosono tra i pochi giovani chea Carpi hanno avviatoun’attività commerciale, omeglio l’hanno rilevata. Equesti sono gli ostacoli chehanno incontrato.

Storie di difficoltà e sfide, il rapporto con la famiglia e con la città

Se fare impresa… è un’impresaLa famiglia,appoggio concretoSenza la famiglia, sembranodire queste storie, è difficilefarcela. Esistono vicende for-tunate anche qui da noi, maavere qualcuno che ti copre lespalle è un grosso dono: “misono sentita sostenuta nella miadecisione e anche economica-mente, per poter avviare l’atti-vità”, osserva Chiara, e le faeco Daniele: “oltre all’aspettoeconomico è un importanteappoggio nelle difficoltà chenascono da lanciarsi in unanuova esperienza completamen-te nuova”.

Il clientecome “prossimo”Spesso piccoli pesci rispetto aigrandi centri commerciali, lasfida è trovare un modo persopravvivere e, magari, cre-scere – in particolari per i gio-vani – in un tempo che tutti gliindicatori segnano come tem-po di crisi e crollo dei consu-mi. “L’unica forza dei piccolinegozi sono il rapporto direttoe i servizi specifici epersonalizzati” osserva Chiessi.“Vedo che ciò che più apprez-zano i clienti nel mio negoziosono qualità e dimensioneumana – spiega DanieleManicardi –. Poter toccare conmano, ricercare il prodotto ori-ginale e non solo meno costo-so, farsi consigliare è ciò che lepersone cercano. Per tutto ilresto ci vuole una grossa dosedi coraggio, di fiducia in unfuturo migliore, di fede, fami-glia e amici per non sentirsimai soli e tanta voglia di amareil tuo prossimo – conclude –anche nella clientela (famigliee bambini) che incontri ognigiorno”.

L

Dati allarmanti

Il commercio assorbe il 22%del totale delle imprese mo-denesi.Il tasso di sopravvivenza èpiuttosto basso. Solo il 67%delle imprese iscritte nel 2010è risultata ancora attiva nel2013; tra le iscritte nel 2011,poco più del 76% era ancoraattivo dopo due anni e la “mor-talità infantile” tra le impreseappare più diffusa tra le im-prese individuali. Accanto alcalo vistoso delle imprese ces-sate (-14,3%), c’è una dimi-nuzione sensibile di quelleiscritte (-17,3%), dato infe-riore sia al valore regionale (-3,1%), sia a quello nazionale(-2,7%).Nonostante le imprese che sisono iscritte nel 2013 siano4.961 (maggiori del 5,3% ri-spetto al 2012), le cessazioninon d’ufficio accusanoun’impennata (5.094, +9,1%),producendo un saldo negati-vo di -133 imprese. Il tassoannuale di sviluppo risulta nel2013 pari a -0,18%, valoreintermedio tra quellodell’Emilia Romagna (-0,59%) e quello nazionale(+0,21%) .

fonte Cameradi Commercio di Modena

Chiara Chiessi Daniele Manicardi

CronaCarpi

I giovanie il commercio

Fides et Labor è un pro-getto di finanza sociale pro-mosso dalla Diocesi di Carpiper sostenere l’avvio di at-tività esercitabili nel terri-torio della Diocesi, promos-se da giovani o da giovanifamiglie, che risultano esclu-se dal sistema del creditobancario per ragioni con-nesse alla mancanza di ga-ranzie o a situazioni diprecarietà, ma che intendo-no diventare economica-mente autosufficienti einteragire nel tessuto socia-le ed economico attraversol’esercizio di un’attività la-vorativa autonoma nuova ogià esistente. Il prestito mas-simo previsto è di 10 milaeuro, la modalità di restitu-zione è personalizzata. Part-ner tecnici del progetto sonoLapam e Banca Popolaredell’Emilia.

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olte persone quandovanno a prendere ungelato non sanno il la-voro e la passione che

noi mettiamo per offrire quelprodotto, ma quando poi tor-nano o spendono parole posi-tive, non esiste miglior fontedi energia per impegnarsiancora di più”. Grande festa epiù di mille coppette regala-te, lunedì 23 giugno, per treragazzi tra i 22 e i 25 anni,Cristian Bulgarelli, MattiaGalaverna e Danilo Luppi,che hanno celebrato l’apertu-ra della loro gelateria PuntoGi, rilevando la storica Thaitidi Carpi. Così come avevanofatto, anni prima, i genitori diCristian, a Fossoli, rilanciandocon nuovi gusti un’attività cheoggi vanta una clientelaaffezionata: “Lavoravo con imiei, e ho pensato di conti-nuare il mestiere. Ho trovatoaltri due soci, Mattia e Daniloche… hanno deciso che avreb-bero imparato a fare i gelatai”.E così è stato grazie alla gui-da del mastro gelataio Mas-simo Saccani.

“Possiamo dire certamente diessere stati molto fortunatiperché i nostri genitori hannovoluto appoggiarci fin dal-l’inizio e non solo economi-camente. Soprattutto Clau-dio e Barbara Bulgarelli cheavendo già una gelateria, han-no potuto ‘spianarci la stra-da’”, raccontano i tre ragazzi.I passaggi burocratici per ar-rivare a “negozio aperto e fi-nito” sono stati molto costo-si, oltre che complessi, “an-che perché – precisa Cristian– non abbiamo trovato alcu-na agevolazione per noi ra-gazzi. Per chi, come noi, vo-

lesse mettersi in gioco contutto ciò che ha con l’intentodi poter fare impresa non perdiventare ricco, ma sempli-cemente per poter portare acasa uno stipendio, le possi-bilità sono molto ristrette. Ameno che non si vogliano daregaranzie bancarie molto im-portanti”.Anche qui il rimprovero aiservizi del territorio: “nonabbiamo avuto alcun aiuto danessuno purtroppo. Guardan-do il bicchiere mezzo pieno,ciò ci ha permesso di ‘sentirepiù nostra l’attività’, ma l’al-tra metà del bicchiere ci ha

lasciati un po’ amareggiatiperché non capita tutti i gior-ni che dei ragazzi giovanivogliano fare ciò che noi ab-biamo fatto. Crediamo cheCarpi sia una città con ungrandissimo potenziale per leimprese, in quanto offre mol-ti servizi pubblici a personeanziane o a chi altrimenti nonpotrebbe muoversi, però –concludono – si dovrebbe faredi più per snellire letempistiche della burocraziache frena l’apertura delle gio-vani imprese”.

B.B.

Attenti a quei tre

Lanciarsi in unnuovo mestiere

“M

Attenti a quei tre

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12 29 giugno '14

Annalisa Bonaretti

uando arriverà la sem-plificazione sarà sem-pre troppo tardi per-ché tra sigle, acronimi

e compagnia bella il contri-buente non ne può più. Aspet-tando che nel 2015 arrivi acasa il 730 a milioni di italia-ni (speriamo non siano soloparole), adesso assistiamo alcaos. Di date, proroghe, nomi.E anche questo cambiare con-tinuamente i nomi delle im-poste non fa che creare con-fusione, disagio, rabbia an-che, nel contribuente. Che sisente sempre di più un limo-ne da spremere. Ma il disagioè forte anche nelle associa-zioni di categoria.Stefano Cestari, direttoreLapam Area Carpi, sintetizzacon una parola solo quantoavvenuto con Imu e Tasi, “uncaos. La Tasi va a recuperareuna parte del gettito Imu sul-la prima casa. Questa volta leamministrazioni locali han-no avuto completa libertà dideliberare e ognuna ha deci-so come voleva. Trovo tuttoquesto imbarazzante – osser-va Cestari -, ritengo che do-vrebbe esserci una regola va-lida per tutti i comuni, invececiascuno si è dato regole di-verse. Mi chiedo come av-verrà la gestione del control-lo. E – aggiunge il direttoreLapam Area Carpi – questoha ulteriormente complicatoil lavoro a noi associazioni.Quanto avvenuto – ribadisceStefano Cestari – è imbaraz-zante. Carpi ha spostato lascadenza della Tasi dal 16 al30 giugno, ma lo ha fatto ungiorno prima del termine cosìchi doveva pagare lo avevagià fatto. E non sono certodue settimane a cambiare so-stanzialmente la situazione.La realtà è che noi lavoriamocon fatica e fatichiamo a darerisposte ai nostri associati,praticamente viviamo inun’emergenza continua. Sa-rebbe già qualcosa evitare ilcaos delle mille scadenze edei mille nomi diversi chenon fanno che alimentare unaconfusione di cui nessuno,soprattutto il contribuenteonesto, ha bisogno”.“Sulla gestione Tasi va stesosolo un velo pietoso – com-menta Barbara Bulgarelli,direttore Cna Area Carpi -;

quella discriminazione tracomuni che hanno deliberatoo no ha dell’incredibile. Per-ché, ci chiediamo, alcuni cit-tadini devono pagare adessoed altri a ottobre? Carpi hadeciso all’ultimo momento unaproroga di 14 giorni, ma è unaiuto solo a chi è ritardatarioche così può evitare di fare lacoda agli sportelli. Se per laTasi, un’Imu prima casa sot-to mentite spoglie, ho moltoda ridire, sull’Imu vera e pro-pria posso precisare che que-st’anno non c’è stata la bottagrossa che, invece, abbiamoavuto l’anno scorso. La veri-tà – prosegue il direttore CnaArea Carpi – è che questo èun anno schizofrenico: in pro-vincia di Modena per la Tasici sono 47 comuni con 47regolamenti diversi. Quelloche chiediamo è una sanaomogeneizzazione delle nor-me. Finora non ho avuto iltempo, ma mi sono ripromessadi farlo al più presto – con-clude Barbara Bulgarelli –:voglio verificare se le normedi Carpi, Soliera,Campogalliano e Novi, i quat-tro comuni delle Terre d’Ar-gine, hanno deliberato nellastessa maniera”. E dal tonocon cui lo dice c’è da scom-metterci che lei, la risposta,la sa già, o comunque l’im-magina. Anche noi.Norme decise troppo tardi,più scadenze insieme hannofatto sì che gli uffici delleassociazioni, i Caf e gli studidei commercialisti, come con-ferma Massimo Fontana-rosa, direttore diConfcommercio Area Carpi,“venissero in gran parte inta-sati. Per la Tasi la prorogadella nuova giunta del comu-ne di Carpi è stata la benve-nuta, peccato solo sia arriva-ta tardi, troppo tardi per esse-re davvero utile. Sarebbe sta-to un segnale forte se l’aves-sero rimandata a ottobre, ri-mandarla di due settimane è

poca cosa”. Il direttore diConfcommercio Area Carpi,a Imu e Tasi, aggiunge unfatto che sta capitando a mol-ti dei suoi associati: la Rai statempestando commercianti,albergatori e artigiani conquelle che lui definisce “ri-chieste di pagamenti non do-vuti. Stanno arrivando a cen-tinaia di imprese bollettini‘pazzi’. Gli imprenditori,messi a dura prova da unacrisi tutt’ora perdurante, sonoesasperati da richieste conti-nue di pagamento. Siamo pron-ti a una class action contro laRai. Richieste del genere –conclude Massimo Fontana-rosa – non sono legittime esono fuori da ogni logica”.Chi ci governa parla di fiscoamico, diciamo che c’è anco-ra molta strada da fare.In sintonia con i colleghi del-le altre associazioni di cate-goria Stefano Gasperi, di-rettore di Confagricoltura AreaCarpi-Bomporto. “Non si puòmettere in difficoltà il citta-dino, ma è quello che sta suc-cedendo. Cambiano le sigledelle imposizioni, ma nonmuta la sostanza, anzi, più sicomplicano le cose più il cit-tadino paga sia in termini dicosti economici che di tempo– puntualizza il direttore diConfagricoltura Area Carpi-Bomporto -. Fa innervosirel’idea di un’Italia a due velo-cità: comuni ligi che hannodeliberato per tempo fanno sìche i cittadini paghino alcunimesi prima di chi, invece,virtuoso non lo è stato. Perquanto riguarda il mondo agri-colo – osserva Stefano Gasperi– ancora una volta è tartassato:la rendita dei fabbricati ruraliè già inserita nel reddito do-menicale del terreno, invecea Carpi, in aggiunta, si è pa-gato l’1 per mille per l’Imu.Al contrario l’Area Nord del-la provincia non ha pagatoquesta ulteriore tassa. I fab-bricati rurali di per sé non

Tra Imu, Tasi, scadenze, proroghe e tutto il resto: la parola alle associazioni

Tartassati dalle tasse

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CronaCarpi

IucIuc, ovvero Imposta UnicaComunale. Prima di chia-marsi così l’avevano deno-minata Trise, ma il nomerichiamava troppo la tri-stezza e devono aver deci-so di cambiarlo in Iuc, pa-rola onomatopeica che sem-bra il suono che emette unubriaco.La Iuc è composta da piùparti: l’imposta Imu sul pos-sesso di immobili (esclusala prima casa); la tariffaTasi che copre i servizi co-munali indivisibili (manu-tenzione stradale, illumina-zione…) con una quota an-che a carico dei locatari; latariffa Tari (ex Tares, Tarsu,Tia) sulla produzione di ri-fiuti.

TasiE’ l’acronimo di Tassa suiServizi Indivisibili e la pa-gano anche l’abitazioneprincipale e le areeedificabili. Un Imu masche-rata.

TariTari, Tassa sui Rifiuti, so-stituisce le precedenti Tares,un tributo comunale sui ri-fiuti e sui servizi, Tia (Ta-riffa di Igiene Ambientale)e Tarsu (Tassa per loSmaltimento dei RifiutiSolidi Urbani).Che bisogno c’è di cambia-re nome così spesso in unamanciata d’anni, lo sa soloil cielo.

ImuL’Imposta Municipale Uni-ca è stata definitivamentecancellata sulla prima casadopo la spiacevole codadella mini-Imu. Ma la sen-sazione del contribuente èche, uscita dalla porta, unaforma di tassazione sullaproprietà immobiliare pri-maria come è la casa, siarientrata dalla finestra.

Annalisa Bonaretti

“Sono qui al GrandEmilia insiemeai miei collaboratori per aiutare lagente a capire cosa è, come funzio-na l’emergenza-urgenza – spiegaCarlo Tassi, direttore del Diparti-mento di emergenza-urgenzadell’Ausl di Modena, oltre che re-sponsabile del Pronto Soccorso delRamazzini -. Stiamo qui tre giorni,dal 20 al 22 giugno, con uno unastand nel centro commerciale perraggiungere il maggior numero dipersone possibili”.Tassi precisa che sono oltre 220mila le persone che ogni anno sirivolgono ai pronto soccorso dellaprovincia di Modena: casi di diffe-rente gravità, dal pericolo di vita a traumi e patologie moltomeno gravi. Un dato che ben descrive la mole di lavoro svolta daiprofessionisti che operano in queste importanti strutture sanita-rie.Per far conoscere meglio la loro attività, dal 16 al 22 giugno, èstata programmata la Settimana nazionale del Pronto Soccorsoorganizzata dalla Simeu, Società Italiana di Medicina di Emer-genza-Urgenza. Obiettivo è favorire un “patto di alleanza” traspecialisti e popolazione per fare squadra insieme, migliorare laqualità del servizio e aprire un nuovo canale di dialogo tra chicura e chi è curato, ascoltando le esigenze dei cittadini espiegando dinamiche e problemi dell’attività di emergenza.“Con questa iniziativa – osserva Tassi – vogliamo aiutare lepersone a rispondere a varie domande tipo ‘Perché si aspetta inpronto soccorso? A cosa è dovuto il sovraffollamento? Comefunziona l’emergenza sanitaria? Quale tipo di assistenza si trovain pronto soccorso?’. Ho notato che le persone sono davverointeressate a capire, desiderano conoscere le dinamiche e letrasformazioni in atto nel mondo dell’emergenza-urgenza. L’ini-ziativa – conclude Carlo Tassi – ha avuto un buon successo.Voleva essere divulgativa e lo è stata, ma l’obiettivo vero è faresquadra”. Se ognuno gioca bene e correttamente il proprio ruolo,non potrà che migliorare una realtà sicuramente complessa – equando l’emergenza è vera anche dolorosa -. Cercare di nonessere, malati e famigliari da un lato e operatori sanitari dall’al-tro, ma di essere insieme, comprensivi, professionali ed empaticigli uni verso gli altri. Ricordando sempre, però, che il più fragileè il malato e che il sistema dell’emergenza-urgenza è lì per lui.

Dal 16 al 22 giugno Settimana nazionale del ProntoSoccorso. Iniziative in tutta la provincia per spiegaremeglio come funziona l’emergenza sanitaria

Tassi: “Facciamo squadra”

sono produttivi di reddito,semplicemente tengono co-perti i mezzi tecnici, gli ani-mali, il fieno. Insomma, l’agri-coltura è stata tassata due volteed è assurdo”. L’Italia controppa burocrazia è la madredi una tassazione che non haragione di esistere e sta sner-vando imprese e semplici cit-tadini. Il ministro Padoan di-chiara che per fare ripartire lacrescita bisogna ridurre le tassee avere un fisco più equo.Aspettiamo fiduciosi.

Stefano CestariMassimoFontanarosa

Carlo Tassi

Un carpigiano vicesindacoa ModenaA Gianpietro Cavazza Culturae Rapporti con Università e Scuola E’ il carpigiano Gianpietro Cavazza, 56anni, sposato, quattro figli, il vicesindacoscelto da Giancarlo Muzzarelli all’internodella nuova Giunta del Comune di Mode-na. Cavazza dopo essere stato funzionarioall’ufficio studi di Unioncamere regionale,ha intrapreso un’attività in proprio come socio fondatore di unistituto di consulenza su ricerca, formazione, progettazione ecomunicazione per la qualità e l’innovazione sociale. Attual-mente è presidente del centro culturale Francesco Luigi Ferrari,è membro del consiglio di amministrazione della FondazioneErmanno Gorrieri per gli studi sociali. Ha collaborato per diversiprogetti con Caritas Italiana, in particolare sullo sviluppo degliosservatori sulle povertà. E’ tra i fondatori ed è stato presidentedel gruppo Venite alla festa, una comunità di famiglie cherealizza progetti di affido famigliare e accoglienza per minori indifficoltà, promuove opportunità di lavoro e gruppi di acquistosolidale.A Gianpietro Cavazza che in varie occasione è intervenuto suNotizie con stimolanti contributi un sincero augurio di buonlavoro. L.L.

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1329 giugno '14

Tra lavoro e impegno

L’ANGOLO DI ALBERTO

APPUNTAMENTI

Virginia Panzani

osa hanno in comunela cattedrale di Nôtre-Dame di Reims, patri-monio culturale del-

l’umanità riconosciutodall’Unesco, e la pieve di SantaMaria in Castello, la Sagra,di Carpi? Apparentementenulla, eccetto l’intitolazionealla Vergine Maria. Davveroimpari risulta il confronto fral’imponente monumento go-tico, sede delle incoronazionidei re di Francia - fra cuiquella di Carlo VII nel 1429alla presenza di Giovannad’Arco - e la piccola chiesaromanica carpigiana. Eppurequest’ultima, verrebbe da direincredibilmente, è riuscita asuscitare l’interesse e l’ap-prezzamento di alcuni docentiuniversitari di Reims, fra cuila professoressa AndréeVasseur, che, giunti per laprima volta nel 2008, sonotornati in seguito a Carpi coin-volgendo nella visita amici econoscenti. Lo dimostrano ilibri “delle firme” dei visita-tori e i contatti che tuttora

permangono tra la professo-ressa Vasseur e il gruppo del-le Guide della Sagra. Ma checosa ha attirato gli accademi-ci di Reims, raffinati cono-scitori d’arte? “Una piccolachiesa di una bellezza singo-lare - si legge nei libri dellefirme -. Un’armoniosa fac-ciata rinascimentale. Un sug-gestivo interno romanico, af-fiancato da un’alta torre”. Unabellezza singolare e nuova chei visitatori francesi, comehanno ribadito più volte, hannocolto in particolare in quel-

l’elemento caratteristico del-la Sagra che balza subito agliocchi, la sproporzione tra ledimensioni della chiesa e quel-le del campanile. Ciò che peralcuni di noi è motivo di ram-marico, pensando al molto cheè andato perso nella parzialedemolizione voluta cinque-cento anni fa dal principe Al-berto Pio, per altri costituisceil motivo principale di ammi-razione. Si rimane allora pia-cevolmente sorpresi nel con-statare - e l’esempio dei do-centi di Reims riassume benele testimonianze lasciate daaltri numerosi visitatori stra-nieri - come la Sagra sia dive-nuta in questi ultimi anni tra-mite per l’incontro e il con-fronto tra sensibilità diverse,veicolo di scambi culturali e“spirituali” nell’ambito tut-tavia di un comune patrimo-nio storico-artistico, che è allabase della cultura europea.Insomma, si può dire che an-che attraverso il suo monu-mento più illustre la città diCarpi è in grado di proiettarsiin una dimensione interna-zionale. Un aspetto, questo,che non sempre è tenuto indebita considerazione e su cuivale la pena di riflettere. Celo ricordano, in qualche modo,gli amici visitatori di Reimscon il loro appello per la Sa-gra: “Abbiatene sempre cura”.

C

La Sagra e Reims: scambi culturali nel segno della storia e dell’arte

A dimensione d’Europa

Le proposte per l’estatePollycino Libri in collaborazione con ITACA LIBRI e NOTIZIE

Per i giovani: La Rosa Bianca – Catalogo MeetingNell’estate del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della facoltà dimedicina di Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati «Rosa Bianca»che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolotedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro ilcoraggio e il giudizio? La […] 10 euro. Ordinazioni on line con: http://www.itacaedizioni.it/catalogo/la-rosa-bianca-catalogo-meeting/

Per Giovani ed adulti: Qualcosa di buonoCosa può succedere quando una donna innamorata viene tradita dal suoamore e deve fare i conti con una malattia inesorabile? O quando si trova solain una terra straniera, senza una casa e con un bisogno intenso di essere amatae di amare? O quando per debolezza rinuncia ad un amore straordinario? Ildesiderio […] 14,00 euroOrdinazioni on line con http://www.itacaedizioni.it/catalogo/qualcosa-di-buono/

Le Guide della Sagra sirendono disponibili per lavisita guidata della chiesain questi orari di apertu-ra: giovedì e venerdì ore10.30-12.30; sabato ore10.30-12.30 e 15.30-17.30; domenica ore15.30-17.30.

Cultura e Società

Un’estate all’insegna dell’impegno civile per i 40 giovani delterritorio delle Terre d’Argine, tra i 18 e i 30 anni, che a luglioparteciperanno gratuitamente ai due campi di volontariato “Estatesolidale” e “I giovani per ricordare”, dedicati rispettivamente aLegalità e Memoria.“Estate solidale” si svolgerà in Calabria: dal 20 al 26 luglio, i 25partecipanti saranno a Montebello Ionico. Tra gli obiettivi vi èquello di facilitare la messa in rete di luoghi, associazioni eistituzioni per il rafforzamento dell’accoglienza solidale me-diante la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Domandeentro il 28 giugno ([email protected] o Fondazione Casadel Volontariato, in via Peruzzi 22).Si terrà invece dal 12 al 19 luglio “I giovani per ricordare”, ilprogetto che avrà il proprio fulcro nell’ex Campo di concentra-mento di Fossoli. I 14 volontari svolgeranno attività di cura,conservazione e manutenzione del Campo, del Museo Monu-mento al Deportato e di altri siti locali della memoria, cui siaccompagneranno momenti di conoscenza e confronto sui temidi pace, memoria storica, conflitti. La domanda deve esserepresentata entro il 27 giugno presso la Fondazione ex CampoFossoli, in via Rovighi 57. Le iniziative sono promosse, tra glialtri, da Presidio Libera, Comune, Fondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato e Fondazione exCampo di Fossoli.

M.S.C.

Campi di volontariato per giovani

MIDSUMMERNIGHT’S GALADomenica 29 giugnoCarpi - Piazza MartiriDalle 20 la cena di gala ospiteràfino a 400 persone, preparata dalcatering di I love my kitchen eallestita davanti alla Torre del-l’Orologio di Palazzo Pio. Lafesta, con lo spettacolo della com-pagnia Lux Arcana, vedrà la par-

tecipazione del tenore Matteo Macchioni, del comico GeneGnocchi, e della showgirl Alessia Ventura. Dopo cena, bare salotto accompagnati dall’intrattenimento di Alle Cavrianie dj Andrea Mazzali. La manifestazione è il risultato dellacollaborazione tra diversi enti, sia pubblici che privati, conil patrocinio del comune di Carpi. Costo della cena: 50 euroa persona. Info e prenotazioni: tel. 3385888777.

SERATA ARGENTINAVenerdì 27 giugnoFossoli - presso ParrocchiaAlle 20 si tiene la serata dal titolo “Noche entre...asado ymilonga!” con cena a base di specialità tipiche argentine,carne alla griglia, musica e tango. A cura del Circoloculturale Don Vilmo Forghieri. Quota: 20 euro. Iscrizioni:Massimo cell. 3490856228; Marco cell. 3479375958

PREMIAZIONI DEL CSIMercoledì 2 luglioCarpi - Circolo Guerzoni (via Genova 1)Tradizionale serata dedicata allepremiazioni del Centro Sportivo Italia-no (Csi). A partire dalle 20 la cena pre-

parata dagli amici volontari dell’Ushac, durante la qualesaranno premiate le squadre, le società e le singole personeche si sono distinte nel corso della passata stagione 2013-2014. Tutti i soci Csi sono invitati a partecipare. Informazio-ni e iscrizioni presso la sede Csi, presso Casa del Volontariato,via Peruzzi 22, int. 41, tel. 059685402; e-mail:[email protected]

I RACCONTIDI VIOLETTAMartedì 1 luglioCarpi - Cortile di San RoccoNell’ambito di “Teatro a SanRocco” alle 21 va in scena “Iracconti di Violetta”, adattamentoin forma di racconto musicale

de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Si esibiranno gli attoriAntonella Franceschini e Gabriele Duma e i cantanti liriciScilla Cristiano, Domenico Peronace, Pedro Carrillo, ac-compagnati al pianoforte da Francesco Ricci. Ingresso libe-ro.

Visita alla sinagoga di ModenaNei giorni scorsi gli alunni della scuola di lingua e culturaebraica, organizzata dal Cib (Centro di informazione biblica), incollaborazione con la rivista di dialogo interreligioso Qol,diretta da Brunetto Salvarani, ha fatto visita alla sinagoga diModena. A fare da guida alla comitiva il rabbino BeniaminoGoldstein, con cui da tempo si è instaurato un rapporto diamicizia e di dialogo. La scuola di lingua e cultura ebraica hacosì terminato il suo primo anno di attività, sotto la guida delprofessor Gianpaolo Anderlini della redazione di Qol, ma ri-prenderà le lezioni il prossimo 7 settembre. Per informazioni èpossibile rivolgersi a Giuliano Raimondi, vicepresidente del Cibe coordinatore della scuola, cell. 3408491292.

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14 29 giugno '14

Cinque giorni in Polonia: il Vescovo ha voluto conoscere megliola Diocesi di don Andrea Wiska, incontrare amici di vecchia datae fare nuove conoscenze. Un viaggio per imparare e approfondireuna realtà che può arricchire anche la nostra

Annalisa Bonaretti

ieci ore di macchina oqualcosa di più per lasola andata, 1.500 chi-

lometri percorsi per andare ealtrettanti per tornare, duepasseggeri che si scambianoil volante e opinioni sul mon-do, il paesaggio, persone, si-tuazioni, lavoro. Loro, il me-stiere, l’hanno scelto per vo-cazione: Francesco Cavinaè un vescovo, Andrea Wiskaun prete.Sono partiti da Carpi per rag-giungere la Polonia dove sonorimasti dal lunedì al venerdìper poi far ritorno a casa.Uguali ma diversi, perché èquesta la specificità del viag-gio: quello che si è visto, ciòche si è ascoltato, ogni cosapercepita ti ha modificato al-meno un po’. Arricchisce ve-dere quello che non si è maiguardato, sentire quanto nonsi è mai udito e se per il Ve-scovo era la seconda volta inPolonia - la prima è stata nel1985 quando con mille liremangiavi e adesso non ci pren-di nemmeno un caffè - ovvia-mente non era così per il par-roco di Budrione. Però ancheper lui è stata un’esperienzaimportante perché, come rac-conta al suo rientro, “non ca-pita sempre e non succede atutti di rimanere con il Ve-scovo per così tanto tempo,vivere insieme e condividerele medesime esperienze”. In-somma, se per don Andrea iluoghi erano conosciuti, erauna novità essere lì conmonsignor Cavina e questogli ha permesso di rivisitarliin un altro modo. E’ un po’come tornare nello stesso postoma in una stagione diversa: iprofili degli edifici sono i me-desimi, ma intorno tutto è cam-biato, la luce è un’altra, i co-lori degli alberi diversi, gliodori pure.L’idea del viaggio è stata delVescovo; come spiega donWiska, “da un po’ di tempomi chiedeva di conoscere la

mia Diocesi di Siedlce, vici-no a Varsavia, che è anchequella di don Tomasz, in ser-vizio al Corpus Domini”. Unacittà di 70 mila abitanti comeCarpi, ma la Diocesi è quat-tro volte più grande.Don Andrea è nella nostraDiocesi da 14 anni e “nessuno– sottolinea -, mi aveva maidetto prima di voler conoscerela mia terra. Il Vescovo volevavederla, ma anche coglierel’occasione per incontrare unsuo caro amico, monsignorCelestino Migliore, nunzioapostolico in Polonia”. Duebuoni motivi, ai quali se ne èaggiunto un terzo: proprio inquei giorni di fine maggio sisvolgeva la ConferenzaEpiscopale dei vescovi polac-chi. Monsignor Cavina desi-derava conoscere soprattuttoil vescovo di Siedlce,monsignor KazimierzGurda e monsignor AndrzejJez,il vescovo della Diocesidi Tarnow a cui appartengonodon Adam e don Marco chefanno servizio a Carpi rispet-tivamente a San GiuseppeArtigiano e Cattedrale. Am-pliare gli orizzonti allarga lamente e, spesso, anche il cuo-re.

“Abbiamo fatto tanta strada eparlato molto, non solo riem-pito dei silenzi”, commentadon Andrea.Ascoltare il suo racconto è unpo’ come aver viaggiato conloro. Sul sedile posteriore for-se, ma comunque partecipi.

La Diocesi“La Diocesi è un tema su cuiriflettere. Ne abbiamo parla-to – afferma don Wiska -. Ilritornello che si sente è ‘pri-ma era così, allora andiamoavanti così’. Invece così nonsi può fare, rimanere fermisignifica arretrare. Anche danoi c’è qualche novità e cisono programmi molto belli,soprattutto i movimenti di-

mostrano una certa attività,ma c’è ancora pocacondivisione. Riassumendodirei che si guarda alle cosesenza reagire, c’è rassegna-zione. Occorrono più stimolie più coraggio. Anche un viag-gio può aiutare a modificarela realtà: si vede altro e se nefa tesoro. Da noi un cambia-mento c’è stato, ma non volu-to, subito. Mi riferisco al ter-remoto: sono rimaste in piedisolo le chiese nuove che così,finalmente, sono state valo-rizzate. Adesso sappiamo che,se anche a suo tempo sonostate criticate, valeva la penadi costruirle”

La ChiesaNon sono preoccupato per ilfuturo della Chiesa ammettedon Andrea- so che lo SpiritoSanto agisce. Naturalmentemi chiedo come sarà la Chie-sa dei prossimi anni. Deicatecumeni? Delle catacom-be? Di pochi? Marginale? Soper certo che nostra respon-sabilità è vivere al meglio laChiesa di oggi senza preoc-cuparci troppo di quella didomani. Questo ci insegnanole Sacre Scritture, a non pre-occuparci troppo del futuro.

Non possiamo ignorare, però,che la Chiesa stia vivendodifficoltà, su tutte lasecolarizzazione e ladesacralizzazione della vita.La spiritualità fatica ad entra-re nella quotidianità. Non bastaun momento di entusiasmo,di avvicinamento per cam-biarti, ci vuole continuità.Penso alla messa, quella do-menicale per un cattolico èun ‘obbligo’, non è così perquella feriale. Eppure se co-minci a frequentarla regolar-mente, per scelta, scopri chequalcosa in te sta cambiandoed è meraviglioso. A voltenoi sacerdoti non abbiamo lacapacità di offrire qualcosadi concreto alle persone chevengono a bussare alla nostraporta. Siamo carenti nell’ac-coglienza, fatichiamo a lasciarlibera la persona di fare ilproprio cammino. Bastereb-be stare di più al fianco dellagente, con sensibilità e genti-lezza, senza spingere o pre-tendere troppo, diversamen-te si allontano le persone. Noipreti dobbiamo cambiare at-teggiamento, solo così la gentetornerà a volgere il propriosguardo verso la Chiese”.

Il mondo“Cambia tutto velocemente –commenta don Wiska– e que-sto è molto interessante e sti-molante. Certo la società èfrenetica, frammentata, haritmi vertiginosi. La soluzio-ne a questa velocità è fermar-si un attimo e dare importan-za a quello che è spirituale. Ioho avuto la fortuna di viverein due mondi molto diversitra loro: Polonia e Italia. An-che la fede è diversa, sebbenea parole sia praticamente im-possibile illustrare queste di-versità perché si limiterebbe-

D Luci dell’estro e invece sono fatte di sfu-mature, di percezioni. Nonvado oltre, proprio perché leparole non basterebbero”.

Varsavia e Siedlce“Con il Vescovo ho vissutouna bellissima accoglienza –considera don Andrea –; pres-so la nunziatura apostolicasiamo stati ospitati con ami-cizia e familiarità: scambi diopinione, le messe celebrateinsieme all’arcivescovo Mi-gliore, ai due sacerdoti po-lacchi suoi segretari, alle quat-tro suore. Abbiamo fatto an-che una puntatina a casa, aSadowne, a circa un’ora daVarsavia. E’ stata una sor-presa per mia mamma chenon era al corrente di niente.E’ stato bello, emozionante,e mia sorella è stata brava amantenere il segreto”.

Santa Faustina“Se vai in Polonia non puoinon vedere Cracovia – chia-risce don Wiska – così il Ve-scovo ed io siamo andati avisitare il santuario dedicatoa Santa Faustina Kowalska(la suora della Divina Miseri-cordia), un’imponente basi-lica alla periferia di Cracoviae siamo stati pure al santuariodi San Giovanni Paolo. Tuttoè mega, forse un po’ esagera-to, ma penso che questa gran-dezza, eccessiva al primosguardo, possa assumere unvalore. Vuol dire che la Chie-sa c’è, è visibile e con questagrandezza, che a volte trovoesagerata, sottolinea la suapresenza”

Racconta volentieri don An-drea Wiska questi giorni tra-scorsi con il Vescovo che de-finisce “un ottimo compagnodi viaggio”. E non perché hauna guida veloce e sicura.

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Così non va... assolutamente

Sul numero 22 di Notizie ho letto con soddisfazione l’articolo“Sempre meno - per sempre -” che portava il sottotitolo “così nonva”, riferito all’approvazione del così detto “divorzio breve”.Mi rendo conto che ciò che ognuno di noi può pensare in relazionea questa decisione, può essere condiviso o meno, ma pur nelrispetto delle opinioni altrui, ritengo sia interessante esprimere lamia opinione. La legge sul divorzio breve è stata voluta daun’ampia maggioranza, soprattutto dal Pd che porta avanti ilprogetto etico e morale del Pse (Partito Socialista Europeo). (…)Sappiamo anche che è in dirittura d’arrivo il provvedimento cheriguarda l’aborto lungo, perchè l’attuale normativa pare eccessi-vamente restrittiva; è anche in fase di studio una legge che parla del“fine vita” (termine elegante che sappiamo sottintendere l’eutana-sia), come pure si sta elaborando una proposta che andrà aparificare le unioni eterosessuali con quelle omosessuali.Si arriverà così, dopo più di un secolo, a vedere trionfare ilconcetto che il matrimonio e conseguentemente la famiglia nonsiano altro che categorie comportamentali di ben scarsa importan-za, tranquillamente intercambiabili con altri sistemi di conviven-za, esattamente il contrario del pensiero di Papa Francesco: “…ildemonio non la vuole (la famiglia) e cerca di distruggerla…” edel nostro Vescovo Francesco: “…Se la famiglia va in frantumiviene meno il più importante dei contro-poteri naturali allamanipolazione della persona…”.Ritengo che tutte queste scelte politiche che vanno ad incidere sulsociale, siano più che legittime per chi abbia una visione materia-listica dell’uomo, al contrario però chi crede che l’uomo sia statocreato ad immagine e somiglianza di Dio, dovrebbe seriamenteriflettere sul proprio sostegno ad esse.Tale riflessione dovrebbe essere fatta anche alla luce della “Notadottrinale della Congregazione della Fede” del 24 novembre2002 (…) che al punto 4 dice: “… In questo contesto, è necessarioaggiungere che la coscienza cristiana ben formata non permettea nessuno di favorire con il proprio voto l’attuazione di unprogramma politico o di una singola legge in cui i contenutifondamentali della fede e della morale siano sovvertiti dallapresentazione di proposte alternative o contrarie a tali contenu-ti….”. Sono i contenuti che compongono i “valori etici nonnegoziabili” in relazione ai quali Papa Francesco ha dichiaratoche: “tutti i valori etici sono non negoziabili”.Il fatto che vengano tranquillamente proposte ed approvate leleggi di cui abbiamo parlato non è altro che la conseguenzadell’estrema frammentazione dei cattolici nelle più disparateopzioni partitiche; viene sostenuto che i cattolici debbono dare illoro impegno non in unico partito, per contribuire a far conosceremeglio il loro pensiero, penso invece che questo sia il modo perrendere la posizione dei cattolici nell’agone politico e sociale.Al contrario quando si muovono uniti i cattolici riescono a farsisentire dalla società, sembra passato un secolo dal 12 maggio2007, quando durante il “Family Day”, dall’unione di centinaia dimigliaia di cattolici giunse ai partiti politici italiani un messaggiovolto a vedere riaffermato il valore e l’unicità della famiglia chenasce dal matrimonio fra un uomo ed una donna; in quell’occasio-ne la proposta di legge, ben più blanda di quella che sta per esseremessa in campo dall’attuale partito di maggioranza, fu ritirata.Sappiamo che ci sono dei corsi e dei ricorsi storici, voglio sperareche dopo il momento presente ci possa essere un tempo diriflessione e di ripresa dei valori che hanno fondato e fondano ilnostro vivere sociale.

Roberto Riccò - Carpi

Segue dalla primaSentinelle sotto assedio

ImpresaEdile

idee altrui. Purtroppo non èfinita qui.A Bologna, come anche alPoliclinico di Modena, daquindici anni l’associazionePapa Giovanni XXIII propo-ne una volta alla settimana unmomento di preghiera per lavita nascente nel giorno incui all’ospedale Sant’Orsolasi effettuano le interruzionivolontarie di gravidanza. E’di questi giorni la denunciache ha mobilitato nella prote-sta anche altre associazionicattoliche (tra cui Cif e Azio-ne cattolica): nell’ultimo mesela preghiera è stata oggetto dicontestazione, fino ad impe-dire al gruppo di ritrovarsinel luogo abituale. Quanto siadoperi l’associazione fondatada don Oreste Benzi per aiu-tare le madri in difficoltà, perdissuaderle dall’aborto conuna proposta di accoglienza edi accompagnamento è notoa tutti. Quella preghiera, av-viata proprio da don Oreste,rappresenta “l’intenzione dicondividere fino all’ultimoistante la vita dei piccoli chestanno per essere uccisi”.Di fronte a queste prove diintolleranza e prevaricazionetutti dovremmo sentirci in-terpellati e investiti del ruolodi sentinelle per garantire nelnostro paese la libertà di

espressione, sentinelle perassicurare alle donne la liber-tà di scegliere per la vita enon per la morte del figlioche hanno in grembo.Quando si evoca l’immaginedelle sentinelle viene subitoalla mente lo straordinariodiscorso di don GiuseppeDossetti, pronunciato nel1994, in occasione dell’otta-vo anniversario della mortedi Giuseppe Lazzati: “Senti-nella quanto resta della not-te” (Is 21,1). Riflessione cri-stiana sull’Italia di oggi. Avent’anni di distanza un’ana-lisi lucida e più che mai attua-le ma anche pare inascoltata.Al di là delle valutazioni diordine politico e del ruolo dei

cattolici in politica in Italiacolpisce la lettura teologica epastorale laddove, elencandole cause profonde della notteinseriva per prima questa: “unaporzione troppo scarsa di bat-tezzati consapevoli del lorobattesimo rispetto alla mag-gioranza inconsapevole. An-cora l’insufficienza delle co-munità che dovrebbero for-marli”.Le sentinelle che oggi subi-scono il dileggio e le intimi-dazioni sono in realtà già ilsegno dell’aurora al terminedella notte, ma hanno biso-gno di rinforzi, perché arrividavvero un nuovo giorno perla società italiana.

Padri e profeti

E’ proprio vero che quando sirimane a corto diargomentazioni è facile scivo-lare bruscamente sul piano deiriferimenti personali rimedian-do rovinose cadute di stile chetra l’altro, trattandosi di ungiornale, sono di scarsissimointeresse per i lettori. Il Diret-tore di Voce deve aver maldigerito l’esito delle elezioni eanche qualche critica alle suevalutazioni (banali e superfi-ciali) sul voto, così ha pensatobene di reagire dando sfogo alsuo delirio di “supponenza”.Mancava infatti nel ventennalerepertorio, ricco di sentenze evoti sparati su tutto e su tutti,la lezioncina sulla paternità.Devo ammettere che assai pocomi affligge l’aver disatteso lesue aspettative di “buon padrepremuroso” se non altro per-ché non mi soffermo a rincor-rere i suoi contorti pensieri.Comprendo anche lo smarri-mento dell’esperto cronistasmentito clamorosamente dal-l’esito del voto e dalle succes-sive evoluzioni, con i fantasmidi Rossano Bellelli e NinoSantachiara ad agitargli il son-no, con il loro “disegno diret-to e brutale di mettere un piedein Giunta a qualunque costo”.Un vero incubo. Ma dallasupponenza alla profezia ilpasso è breve: “Che sia pro-prio Verrini, o comunque den-tro Carpi Futura, il vero Renzidi Carpi?”. Restiamo infiduciosa attesa dell’avverar-si di questa promessa. Nel qualcaso si potrà gridare al mira-colo e Carpi sarà eternamentegrata al Direttore di Voce. Sin-daco subito!

Luigi Lamma

Cultura e Società

Sabato 21 giugno PiazzaGrande a Modena circa400 Sentinelle in Piedihanno manifestato ve-gliando silenziosamente indifesa della libertà diopinione minacciata daldisegno di leggeScalfarotto, che vuoleintrodurre nell’ordinamen-to giuridico italiano il“reato di omofobia etransfobia”. La manifesta-zione, apartitica eaconfessionale, ha con-templato la partecipazione,tra gli altri, anche dimembri di varie associa-zioni modenesi, nonché diesponenti di comunitàcristiane e musulmanelocali. Le Sentinelle inPiedi vegliano anche perimpedire l’introduzionenelle scuole italiane di varidocumenti pubblicatidall’Unar (Ufficio Nazio-nale AntidiscriminazioniRazziali), che ledono lalibertà di educazione dellefamiglie e mirano adinsegnare agli studenti chechiunque faccia riferimen-to a un modello di fami-glia basato sull’unionestabile tra un uomo e unadonna è di fatto“omofobo”.

Lugli geom.Giuseppevia Martinelli 128Fossoli di Carpi

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16 29 giugno '14 1629 giugno ‘14

Conclusa la Sagra di Sant’Antonio in MercadelloSquadra vincenteIl tempo instabile non ha fermato la squadra, definiremmo,vincente, dei ragazzi di Sant’Antonio in Mercadello. Venerdì13 giugno, festa del patrono del paese, è iniziata la fierapaesana accompagnata parallelamente da quella liturgica; ilcomitato fiera insieme alla parrocchia hanno cercato di portareuna ventata di allegria e spensieratezza in questo paese ancoraduramente segnato dal sisma 2012.Sono stati allestiti, per i tre giorni di festa, spazi gastronomici,laboratori per bambini, mostre e intrattenimenti; e non sonomancati momenti di benedizione e preghiera della collettività.Il duro lavoro di volontariato che precede la manifestazioneviene ricompensato dai sorrisi e dalla partecipazione dellepersone.Vorremmo ringraziare tutti quelli che hanno collaborato per lariuscita di questo evento, in particolare i commercianti, l’Am-ministrazione Comunale, la Proloco Adriano Boccaletti, l’as-sociazione ARTI di Rovereto e Onlus Uniti per Rovereto eSant’Antonio.Abbiamo sperimentato la gioia e la grazia di esserci trovati eritrovati in una comunità e in comunione; stringendoci sindalla prima sera attorno al nostro caro padre Albertino di SanMartino in Carano che ha celebrato ed ai cari don WilliamBallerini e don Marino Mazzoli che con tanta nostalgia ecommozione hanno ritrovato tante pecorelle. Il tempo meteo-rologico bizzarro ci ha visto pronti a collaborare e reinventareun nuovo programma d’azione. Il tempo ci è stato tiranno, macosì facendo ci ha educato e ci ha visti pronti a non abbattercied insieme pronti al prossimo anno.Comitato fiera e parrocchia di Sant’Antonio in Mercadello

Ultimi giorni per la Sagra del Corpus Domini:da giovedì 26 a domenica 29 giugnoProve di apertura al quartiereLa sagra parrocchiale del Corpus Domini è iniziata venerdì20 giugno con il coro di voci bianche, a cui è seguita sabato21 una intera serata dedicata ai bambini ed alle loro famigliecon magie, giochi di prestigio, bolle di sapone e visi masche-rati a festa, un momento speciale di domenica 22 è statodedicato alla preghiera con un’ora di adorazione eucaristica.Ogni sera, poi, a chi voluto partecipare, sono state fatteproposte culinarie tutte create da genitori volenterosi chehanno messo a disposizione talenti personali ed esperienza.Buona la partecipazione, ma buonissimo lo spirito di collabo-razione fra i ragazzi delle associazioni che servivano ai tavoli,fra i giovani che gestivano la distribuzione delle bevande edei pasti, mentre gli adulti confezionavano il cibo.Caratteristica di questa sagra, che impegna - come è facileimmaginare - tante persone e tanto lavoro, è la volontà dioffrire un clima familiare alle persone del quartiere. A motivodi questo non si è puntato tanto sulla pubblicità al di fuori deiconfini della parrocchia. Ultima nota: la chiesa è rimastasempre aperta; qui era facile trovare qualche persona inpreghiera o intenta ad accendere un lume e a dialogare conMaria. Davanti alla chiesa, poi la proposta di Notizie conl’acquisto di un buon libro da leggere nell’estate.Sì, questo clima di famiglia, di far sentire tutti a casa propria,è l’unico intento che si vuole mantenere – se possibileaccrescere – anche in questa seconda parte della sagra delCorpus Domini. Più di una persona della parrocchia, oltre aisacerdoti ovviamente, si è impegnata a passare fra i tavoli perun saluto, un momento – prezioso – di conoscenza. La festariprende le sue attività giovedì 26 giugno e si conclude condomenica 29 giugno (alle 19.30 l’apertura degli stand, alle21.30 gli spettacoli).Se ogni sera della prima parte ha raccolto dalle 300 alle 500persone, questa seconda vuole accogliere ancora meglio gliinvitati del nostro quartiere e di quanti dalla città vorrannotrascorrere qualche momento sereno fra noi. Ogni sera ci saràanche una proposta musicale, fra le più semplici, ma dentroquesto spirito. Oggi, dove tutto sembra voler crescere l’indi-vidualismo e l’affermazione di sé, la sagra del CorpusDomini vuole proporsi in controtendenza, mettere più in altopossibile la fraternità. Anche attraverso l’opportunità di unbuon pasto, o altro ancora.

C.M.

Parrocchia di Sant’Agata - CibenoCibeninfesta27-29 giugno

VENERDÌ 27 GIUGNO• Ore 20.45: torneo di briscola• Ore 21.30: La Valigia di Petr Eisler e i Foolish Mind in concerto

SABATO 28 GIUGNO• Ore 21. 30: serata danzante con dj Robby e i Guerzoni boys

DOMENICA 29 GIUGNO• Ore 21.30: musical “La Bussola Perduta”, compagnia Carpiscout• Ore 23: estrazione biglietti vincenti della lotteria• Ore 23.15: lancio palloncini luminosiTutte le sere animazione per i bambini, pesca e stand gastrono-mici. Nel caso di concomitanze con le partite dell’Italia, saràallestito il maxischermo.

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037

RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13 - Tel. 0522 699110Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12

SABATO 5 LUGLIO• Ore 18.30: Processione per le vie del quartiere con la statua

della Madonna partendo dal Centro pastorale Santa Clelia divia Longhena, percorso lungo via Remesina, arrivo in chiesae celebrazione della Santa Messa

• Ore 20.30: Apre il ristorante• Ore 21.00: Apre lo scivolo gonfiabile gratuito per i bimbi, il

bar e la pesca a premi• Ore 22.00: Eleganti atmosfere musicali con lo show delle

“Tre civette sul comò”

DOMENICA 6 LUGLIO• Ore 9.30: Santa Messa• Ore 11.00: Santa Messa per Nozze d’Oro, d’Argento e

anniversari di Matrimonio• Ore 17.00: Finali del Torneo di calcetto• Ore 18.30: Santa Messa• Ore 20.00: Apre il ristorante• Ore 20.30: Apre lo scivolo gonfiabile gratuito per i bimbi, il

bar e la pesca a premi• Ore 21.30: La Pastorale giovanile presenta la vera origine di tutti

i talent “TaleMT.25, l’unico autentico… praticamente divino”

DOMENICA 29 GIUGNO• Ore 18.00: Torneo di basket “3 Vs 3”

LUNEDÌ 30 GIUGNO, MARTEDÌ 1 E MERCOLEDÌ 2 LUGLIO• Ore 20.00: Eliminatorie del Torneo di calcetto

GIOVEDÌ 3 LUGLIO• Ore 19.00: Santa Messa per tutti i gruppi giovanili della

parrocchia• Ore 20.00: Apre il ristorante• Ore 20.30: Apre lo scivolo gonfiabile gratuito per i bimbi,

il bar e la pesca a premi• Ore 21.30: I ragazzi vi invitano alla loro “Festa del Grest”,

spettacolo per tutti

VENERDÌ 4 LUGLIO• Ore 19.00: Santa Messa per tutti i Gruppi Sposi e Caritas• Ore 20.00: Apre il ristorante• Ore 20.30: Apre lo scivolo gonfiabile gratuito per i bimbi,

il bar e la pesca a premi• Ore 21.30: Esibizione gruppi musicali under 25 “Note in

tenda”

ConcordiaFesta nuovaGiugno è un periodo intensissimo a Concordia. Insieme a tantinuovi cantieri e inaugurazioni, si celebrano feste di tutti i tipi,Sfilza Blues, Festa della Lavanda, feste di fine anno delle variescuole e anche una festa nuova: la Sagra di Concordia. Le duefeste della Madonna del Perpetuo Soccorso e dei santi Pietroe Paolo incorniciano questo evento. Tutti i concordiesi ricor-dano il bel volto di Maria, velato di tristezza mentre pensa aidolori della Passione che il suo figlio dovrà affrontare, dellagrande icona della Madonna del Perpetuo Soccorso checampeggiava accogliente all’ingresso della chiesa madre,prima del terremoto. Inoltre, il ricordo del patrono San Paolochiude il quadro delle motivazioni che hanno indotto a intro-durre questa nuova Sagra di Concordia. Preghiera, processio-ne, musica, divertimento, stand gastronomici sono gli ingre-dienti classici per offrire alla comunità l’opportunità di ritro-varsi in una nuova occasione, in un posto nuovo: l’arena dellanuova chiesa, ove ormai gravitano tutte le attività liturgiche epastorali. Senza dimenticare da dove veniamo e dove speria-mo di tornare al più presto.

Euro Barelli

Sagra di ConcordiaPresso Arena chiesa nuova

27-29 giugno

VENERDÌ 27• Ore 20.30: rosario meditato e processione con l’immagine

della Madonna del Perpetuo soccorso• Ore 21: animazione a cura dei bimbi del centro estivo

SABATO 28• Ore 18.30: Santa Messa prefestiva• Ore 21: musica e divertimento con Paolo Schiavon

DOMENICA 29• Ore 11.15: Santa Messa nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo• Ore 21: lo spettacolo si accende con il gruppo teatrale LED e

prosegue con il gruppo di ballo Vivi la danza

San Giuseppe ArtigianoSagra di Maria Madre della Chiesa

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Parrocchia di Cortile e San Martino SecchiaCircolo Anspi “Perla” di Cortile

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1729 giugno '14

Spirito di famiglia

Dal Madagascar

I farmaci per l’ambulatorio di suor LuiginaDa tanti anni il Centro Missionario raccoglie medicinali, medi-cazioni e materiale sanitario da tanti studi medici, farmacie eprivati. Un gruppo di volontarie, seguite dalla dottoressa MauraAscari, ogni settimana si trovanoper fare la cernita di questo mate-riale che viene poi suddiviso aseconda della tipologia, impacchet-tato e spedito, tramite i contanierdella ONG RTM (Reggio TerzoMondo), in Madagascar per i ma-lati dell’Akanin’ny Marary diAmbositra. In questa struttura, doveha lavorato per vent’anni il mis-sionario Luciano Lanzoni, vengo-no accolti e curati vari tipi di ma-lati, lebbrosi, tisici, portatori dihandicap e dove, tante personeche per motivi diversi hanno perso un arto inferiore, vengonodotati di protesi nel Centro Ortopedico convenzionato con laCroce Rossa Internazionale. La prima accoglienza al malato èaffidata a suor Luigina che, nel suo ambulatorio, cura tutti i tipidi ferite che possono essere causate da traumi, da ustioni, dallalebbra e da altro ancora. Proprio in questo ambulatorio arrivatutto il materiale che viene inviato da Carpi e suor Luigina, gratadi tanta grazia, e generosità ha inviato alcune foto ed i suoicalorosi ringraziamenti.

Carissimi tutti del Centro Missionario, è veramente con cuorepieno di riconoscenza che vengo a voi tutti per dirvi GRAZIE!Siete veramente speciali, che il Signore vi colmi delle suebenedizioni per tutto quanto fate per noi, grazie dei meravigliosipacchi che ci inviate. Luciano vi potrà dire a viva voce l’uso chene facciamo. Con tanto affetto, ancora grazie di vero cuore, ilvostri ricordo nella mia preghiera, un forte abbraccio.

suor Maria Luigina

Iniziati i lavori per la mensa di AnalavokaLo scorso anno, una delegazione di Carpi, è stata in Madagascarin visita a Luciano Lanzoni e a suor Elisabetta Calzolari. Conquest’ultima, i visitatori hanno raggiunto la lontana missione diAnalavoka, nel sud del paese, in una zona quasi desertica eraggiungibile solo da una via che è più una pista che una stradasterrata. Qui, suor Elisabetta da pochi anni, ha aperto unamissione per accogliere i bambini e dare loro un’istruzionecostruendo un asilo, la scuola elementare e media che ad oggisono frequentate da trecento alunni. Oltre all’istruzione vi eraanche la necessità di garantire loro un pasto così, lo scorso anno,vi era, sulla carta, un progetto per costruire, anche la mensa. Loscorso mese, suor Elisabetta ha potuto iniziare la costruzione diquesto edifico grazie alla generosità di tante realtà e personesensibili che hanno risposto subito al suo appello. Grata ericonoscente, ha inviato subito le foto dell’inizio degli scavidelle fondamenta sempre sotto la sua esperta supervisione.

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asa degli Angeli, ana-lisi del modello di in-tervento educativo nel

contesto del progettothailandese” questo è il titolodella tesi di Baccalaureato inscienze dell’educazione pressol’Istituto Superiore Univer-sitario di ScienzePsicopedagogiche e Sociali(Università PontificiaSalesiana), discusso da GiuliaSetti, educatrice sociale pressola Cooperativa Nazareno, loscorso mese di maggio. Giulia,a fine 2013, ha vissuto perdue mesi a Bangkok presso laCasa degli Angeli di suorAngela Bertelli e questa espe-rienza, intensa e indimenti-cabile, che le irradia il belviso ogni volta che ne parla,le ha dato lo spunto per coro-nare in bellezza i suoi anni distudio. Accompagnata da unaquarantina di amici, ha supe-rato questo importante mo-mento della sua vita, parlan-do proprio dello straordina-rio lavoro iniziato parecchianni fa, da una missionariaspeciale come suor Angelaed i trenta trentesimi acquisi-ti come voto finale, sono statiil premio per tanto lavorosvolto con entusiasmo e pas-sione. La sua tesi si snodadalla presentazione del con-testo economico, politico,sociale, culturale e religioso;descrive l’interventoeducativo della Casa degliAngeli spiegandone la nasci-ta, la struttura, il progetto,l’equipe lavorativa, l’impor-tanza della Caritas di Vene-zia e la cooperazione interna-zionale, le problematiche nellarealtà thailandese per conclu-dere con i possibili interventipedagogici da realizzare edcon un background sul pro-getto “La Sartoria” da lei re-alizzato durante la sua per-manenza lo scorso anno.

La formazionedelle mamme“La base educativa di coope-razione nella Casa degli An-geli, lo spirito di famiglia sonola loro forza”, afferma Giuliaammettendo che, se anchenella sua realtà lavorativa, lafamiglia fosse così a contattocon il figlio disabile, i risulta-ti sarebbero maggiori. Tuttoparte dal costante lavoro di

suor Angela sulla formazio-ne delle mamme, dall’aspet-to spirituale con il momentodi preghiera-riflessione gior-naliera ed il ritiro spiritualesettimanale. A questo seguo-no i percorsi educativi al ri-sparmio, all’indipendenzaeconomica con l’organizza-zione del progetto per la ven-dita di cibo, all’esterno dellacasa e raggiungere l’auto fi-nanziamento. “Mom MadeToys” è il progetto della dittathailandese Pal Toys chemanda da loro, una volta al-l’anno, i loro disegnatori cheinsieme alle mamme creanoun giocattolo per un bambinodisabile con materiali di riciclo(quali la plastica) per poimetterli in produzione e ven-derli in tutto il mondo (si tro-vano anche in un negozio diCarpi). Lo “spirito d’iniziati-va” per noi è una cosa sconta-ta ma non per queste mammeche, a causa del modo in cuisono state cresciute, necessi-tano anche di un’educazionealla dignità riscoprendo il lorovalore di persone. Poi vi è“Arte Terapia”, incontri psi-

cologici con le mamme daltema “conoscere me mammaed il mio bambino” ed il pro-getto “Giardino sensoriale peri bambini” con la coltivazio-ne di piante con profumi par-ticolari, l’abbellimento delgiardino con oggetti che cre-ano suoni ed immagini, conlo scopo di riabilitare i cin-que sensi dei bambini.

Taglia e cuciPrima di lavorare comeeducatrice sociale, Giulia, halavorato per dieci anni comemodellista e stilista ed è an-data da suor Angela con loscopo di realizzare il proget-to “La Sartoria” proprio perqueste mamme. Ha iniziato

insegnando loro ad eseguiresemplici riparazioni sartorialiper poi terminare con la rea-lizzazione di capi di vestia-rio: ogni mamma si è cucita ilproprio pantalone thai con afianco il suo bambino sedutosulla sedia a rotelle. Ha poirealizzato tutti i costumi perlo spettacolo di Natale se-guendo anche tutta la coreo-grafia, le musiche, i balli. Inol-tre, grazie al suo lavoro dieducatrice, ha tenuto dellelezioni sulle disabilità e sulledinamiche negative del bam-bino nei momenti di crisi, cometrattarlo, dando proposteeducative. Il tutto l’ha con-cluso con la scenetta comicain cui, due mamme interpre-tano una il bambino in crisied una la mamma così, ognunadi loro vede in terza personaciò che accade nella realtà,tra tante risate che stempera-no la tensione accumulata.Anche l’ironia è la base delleattività nella Casa degli An-geli, afferma sorridendoGiulia, e tutto quanto vienefatto “perché lo scopo finaleè il bene del bambino”.

Il servizio e la tesi di baccalaureato di una giovanecarpigiana dedicati alla Casa degli Angeli in Thailandia

“C

Spirito di famiglia

Incontro con Luciano Lanzoni

Mercoledì 2 luglio alle ore 21 presso la sede delCentro Missionario, in Via Milazzo 2 E, il missio-nario Luciano Lanzoni incontra tutti gli amici, idonatori, i sostenitori delle adozioni a distanza etutti coloro che desiderano avere degli aggiorna-menti sul suo lavoro missionario in Madagascar.Saranno a disposizione le relazioni economichedelle attività svolte a suo favore negli anni 2012-13e quelle attuali. L’incontro è aperto a tutti.

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18 29 giugno '14

Santi Pietro e Paolo apostoli

Il Signore mi ha liberatoda ogni pauraDomenica 29 giugnoLetture: At 12,1-11; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19Anno A – I Sett. Salterio

L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)

In

Dal Vangelo secondo Matteo

quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèadi Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chidice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Al-cuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri

Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chidite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo,il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu,Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lohanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a tedico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la miaChiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legheraisulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglieraisulla terra sarà sciolto nei cieli».

Fin dai tempi più antichila Chiesa di Roma celebrala solennità dei grandi Apo-stoli Pietro e Paolo comeunica festa nello stessogiorno, il 29 giugno. At-traverso il loro martirio,essi sono diventati fratel-li; insieme sono i fondatoridella nuova Roma cristia-na. (...) Il sangue dei mar-tiri non invoca vendetta,

ma riconcilia. Non si pre-senta come accusa, ma (...)come forza dell’amore chesupera l’odio e la violenza,fondando così una nuovacittà, una nuova comunità.Per il loro martirio, essi –Pietro e Paolo – fanno adessoparte di Roma: mediante ilmartirio anche Pietro è di-ventato cittadino romano persempre. Mediante il marti-

rio, mediante la loro fede eil loro amore, i due Aposto-li indicano dove sta la verasperanza, e sono fondatoridi un nuovo genere di città,che deve formarsi sempredi nuovo in mezzo alla vec-chia città umana, la qualeresta minacciata dalle for-ze contrarie del peccato e

dell’egoismo degli uomini.In virtù del loro martirio,Pietro e Paolo sono in reci-proco rapporto per sempre.Un’immagine preferitadell’iconografia cristiana èl’abbraccio dei due Aposto-li in cammino verso il mar-tirio. Possiamo dire: il lorostesso martirio, nel più pro-

fine di questo incontro, Gia-como, Cefa e Giovanni glidanno la destra, conferman-do così la comunione cheli congiunge nell’unicoVangelo di Gesù Cristo (Gal2,9). Un bel segno di que-sto interiore abbraccio increscita, che si sviluppa no-nostante la diversità dei tem-peramenti e dei compiti, lotrovo nel fatto che i colla-boratori menzionati alla finedella Prima Lettera di SanPietro - Silvano e Marco -sono collaboratori altret-tanto stretti di San Paolo.Nella comunanza dei col-laboratori si rende visibilein modo molto concreto lacomunione dell’unica Chie-sa, l’abbraccio dei grandiApostoli.

(Benedetto XVI,Omelia nella solennità

dei Santi Pietro e Paolo,29 giugno 2008)

fondo, è la realizza-zione di un abbrac-cio fraterno. Essimuoiono per l’unicoCristo e, nella testi-monianza per la qualedanno la vita, sonouna cosa sola. Negliscritti del Nuovo Te-stamento possiamo,per così dire, segui-re lo sviluppo del loroabbraccio, questofare unità nella testi-monianza e nella mis-sione. Tutto iniziaquando Paolo, treanni dopo la sua con-

versione, va a Gerusalemme,“per consultare Cefa” (Gal1,18). Quattordici anni dopo,egli sale di nuovo aGerusalemme, per esporre“alle persone più ragguar-devoli” il Vangelo che eglipredica, per non trovarsi nelrischio “di correre o di avercorso invano” (Gal 2,1s). Alla

Abbraccio fra i SantiPietro e Paolo (IV sec.),Aquileia

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

L’ANTEASE LA FNP

DELLE TERRE D’ARGINE

Dai pensionati FNP Cisl delle Terre d’Argine simuove il volontariato ANTEAS con uno sguardo atutto tondo sul territorio e sulle persone.Per partire dai fondamenti della nostra organizza-zione sindacale FNP pensionati CISL che comeslogan per il tesseramento recita: “Tuteliamo ognietà, giovani e anziani” e precisa in cosa consiste latutela: diritti, dignità, rispetto, assistenza.Questi sono sicuramente i fondamentali dello starebene. Ma oltre a richiedere con forza e continua-mente queste tutele ci attiviamo per fornirne ainostri iscritti altro forse meno fondamentale, ma chevanno sempre nella direzione di fornire anche soloattimi di benessere o meglio di partecipazione atti-va.La sigla ANTEAS recita Associazione NazionaleTutte le Età Attive per la Solidarietà. I volontariANTEAS che operano sul nostro territorio insieme

a parenti e amici sono andati ingita al Lago D’Iseo il 14 mag-gio e hanno trascorso insiemeuna giornata di svago di appro-fondimento culturale edenogastronomico.Siccome di volontari che ope-rano sul territorio c’è ne saràsempre più bisogno,l’ANTEAS, per essere sempre

più visibile, il 31 maggio sabato mattina giorno dimercato si è presentata in piazza a Carpi avvicinan-do e dialogando con i passanti e distribuendo pie-ghevoli informativi.Essendo una associazione che si occupa anche diprevenzione della salute ha richiesto di far parte delCCM (Comitato Consultivo Misto) dove ilvolontariato è attivo nelle funzioni di valutazionedella qualità, della programmazione e verifica deirisultati e nella impostazione di azioni di migliora-mento, nella Azienda Sanitaria Locale, la richiesta

è stata accettata, nella riunione del19 Giugno.Per continuare con i momenti dicoesione comunitaria sempre il 19ci siamo incontrati per visionare lefoto della gita al lago, eravamo insessanta e comodamente seduti nelsalone parrocchiale di Limidi.

Gianni MaestriFnp Terre d’Argine

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1929 giugno '14Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

www.carpirinasce.it

Anniversari di SacerdozioSabato 28 giugno don Roberto Bianchini, don Carlo Gasperi,don Silvano Rettighieri e don Carlo Truzzi, che festeggia-no quest’anno il 50° di sacerdozio, e don Luciano Ferrariche festeggia il 60°, si recheranno in pellegrinaggio al San-tuario della Madonna del Frassino di Peschiera del Garda.Alle 11 concelebreranno la Santa Messa di ringraziamento.Nella sala della comunità di via Posta a Mirandola, sabato 28giugno durante la Santa Messa delle 19, saranno ricordati il60° di sacerdozio di don Luciano Ferrari e il 50° di don CarloTruzzi. A seguire si terrà la cena comunitaria.Sempre sabato 28 giugno alle 19 presso il Santuario dellaMadonna della Comuna ad Ostiglia don Silvano Rettighiericelebrerà il suo 50° insieme ai parrocchiani di Santa GiustinaVigona. Domenica 29 giugno alle 18 presso la parrocchia diRovereto la Santa Messa a cui parteciperanno famigliari eamici.Nella chiesa di San Bernardino da Siena a Carpi, domenica 29giugno durante la Santa Messa delle 10.30, sarà ricordato il50° di don Roberto Bianchini. I canti saranno animati dallaCorale Palestrina.Infine a Sant’Agata di Cibeno, lunedì 30 giugno alle 20.30,Santa Messa di ringraziamento nel 50° di don Carlo Gasperi.Sarà benedetta una nuova campana donata dal parroco.

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Laura Michelini (Mirandola – Concordia), Corrado Corradi, MariaSilvia Cabri, Magda Gilioli - Fotografia: Fotostudioimmagini, CarloPini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

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Festa di San Bernardino RealinoPatrono secondario di Carpi e della Diocesi

Venerdì 4 luglio alle 19 presso la parrocchia a lui intitolatasarà celebrata la Santa Messa in onore di San BernardinoRealino, patrono secondario della città e della Diocesi diCarpi. A seguire si terrà un momento conviviale per lacomunità.

Nato nella città dei Pio nel 1530,Bernardino Realino conseguìla laurea in giurisprudenza al-l’Università di Bologna e rico-prì varie cariche. A 34 annientrò nella Compagnia di Gesù.Ordinato sacerdote nel 1567,esercitò per alcuni anni il deli-cato incarico di maestro deinovizi; si dedicò quindiall’apostolato, che svolse pre-valentemente a Lecce. Si di-stinse in modo particolare perl’amore verso i poveri. A luimorente si rivolsero i reggitoridel Municipio di Lecce che glifecero l’insolita richiesta didiventare il protettore della città,domandando il suo aiuto e lasua preghiera anche oltre la vita terrena. Lui, che tanto avevafatto del bene alla cittadinanza leccese, acconsentì. Morì il 2luglio 1616; Pio XII nel 1947 lo ascrisse nell’albo dei santi.

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Curia VescovileSede e recapiti

via Trento Trieste 48/a a Carpi

DIOCESIGiovedì 26 giugno alle 10 a Quartirolo il Vescovo presiedel’incontro con i sacerdoti della Diocesi.

PARROCCHIESabato 28 giugno alle 18.30 presiede la Messa a Sant’Antonioin Mercadello e visita la comunità parrocchiale.

INCONTRIVenerdì 27 giugno il Vescovo partecipa alla Conferenzaepiscopale dell’Emilia Romagna a Bologna.Sabato 28 giugno alle 12 presso la chiesa della Sagra presiedela Messa in occasione della Festa più pazza del mondoorganizzata da Comunione e liberazione

Dal 30 giugno al 3 luglio il Vescovo è a Tamion (Val di Fassa)con i giovani preti e i seminaristi.

Don EnricoMalagola

Giovedì 26 giugno alle 20.30,presso la parrocchia di

Rovereto, sarà celebrata laSanta Messa in suffragio didon Enrico Malagola e nelsecondo anniversario della

visita di Papa Benedetto XVI.

2º ANNIVERSARIO26 giugno 2012 - 26 giugno 2014

Pratica Penitenzialedei Primi cinque sabati del mese

Pellegrinaggio penitenziale per chiedere alSignore il dono di Vocazioni sacerdotali e religiose

guidato da S. E. Monsignor Francesco Cavina

La partenza è prevista alle ore 6.30 dalla Chiesadel Corpus Domini a Carpi per raggiungere il santuario

della Beata Vergine dell’Aiuto di Santa Croce.Durante il pellegrinaggio si reciterà il Santo Rosario.

La pratica si concluderà con la celebrazione della Santa Messa.

TUTTI I FEDELI DELLA DIOCESI SONO INVITATI APARTECIPARE, IN PARTICOLARE GIOVANI E FAMIGLIE

Sabato 5 luglio

Orari estivi di Porta ApertaCentro di ascolto: dal 23 giugno al 31 agostoLunedì 9,30-11,30; 16,30-18,30. Martedì 9,30-11,30; 16,30-18,30. Giovedì 9,30-11,30; 16,30-18,30Chiusura: dal 11 al 14 agosto

Recuperandia: dal 14 luglio al 9 agostoMartedì 9-12,30. Giovedì 9-12,30.Sabato 9-12,30. Chiusura: dal 11 al 16 agosto

San Martino SecchiaAnnullata la sanzione alla parrocchiaÈ stata pubblicata lunedì 23 giugno la sentenza del Tar cheannulla, per “illogicità e difetto di motivazione”, la sanzionepecuniaria di 602mila euro che era stata comminata dalMinistero per i beni e le attività culturali alla parrocchia diSan Martino Vescovo in San Martino Secchia, per il crollo(demolizione) della canonica della parrocchia, del 20 aprile2010.Nella sentenza si giudica “illogico” “che l’amministrazione,in presenza di un procedimento di verifica ancora in itinere equindi sulla base di un presupposto costituito da una tutelatemporanea”, e “ancora in via di definizione”, del benesecondo le procedure del Codice dei beni culturali e delpaesaggio (il riferimento è al Decreto legislativo 42/2004,art.12), “abbia comunque provveduto all’irrogazione dellasanzione”. Si evidenzia inoltre che nel suo ammontare lasanzione è “ingiustificata e priva di elementi di ragionevolez-za” rispetto a quella ritenuta congrua dalla Commissione ditecnici istituita appositamente dal Ministero per i beni e leattività culturali su richiesta della Diocesi e che si era peraltroespressa per la non applicabilità della sanzione. Per questeragioni, conclude la sentenza, “il provvedimento sanzionatoriodeve ritenersi illegittimo e dunque deve essere annullato”.

ISCRIZIONI ENTRO IL 30 GIUGNOCampo Estivo Adulti

9-16 agosto 2014 a Caderzone“Da cittadini a popolo: un bene necessario”

Riflessioni fraterne sul quarto capitolo dell’Esortazione aposto-lica Evangelii Gaudium di Papa Francesco

Iscrizioni: Cristina Tosi (349 5073131 [email protected]) –Nicola Mistrorigo (333 2435134 [email protected])

Campo Estivo Adultissimi3-10 agosto 2014 ad Ossana

“La gioia del Vangelo”

Leggeremo e rifletteremo insieme sull’Esortazione apostolicadi Papa Francesco

Info: Guido Capiluppi (328-8148701) - Renzo Guerzoni(Mirandola) 349 6366244. Quota: 7 giorni e 7 notti, pensionecompleta, bevande escluse € 310,00. Versamento di caparra

di euro 100,00 entro il 10 maggio 2014.

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