MISSIONE CINA PER IL KIWI DI APOFRUIT APOFRUIT IN … · • Missione Cina per il kiwi italiano ......

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APOFRUIT NOTIZIE 1 NOTIZIE Anno XXIII n° 2 - marzo-aprile 2015 Periodico bimestrale - Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì - Ed. Prima Comunicazione - E0,50 MISSIONE CINA PER IL KIWI DI APOFRUIT APOFRUIT IN NUOVA ZELANDA INCONTRA UN’AGRICOLTURA DINAMICA CANDONGA BUONE PERFORMANCE A METÀ CAMPAGNA

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APOFRUIT NOTIZIE 1

NOTIZIE

Anno XXIII n° 2 - marzo-aprile 2015

Periodico bimestrale - Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì - Ed. Prima Comunicazione - E0,50

MISSIONE CINAPER IL KIWI DI APOFRUIT

APOFRUIT IN NUOVA ZELANDA INCONTRA UN’AGRICOLTURA DINAMICA

CANDONGA BUONE PERFORMANCE A METÀ CAMPAGNA

APOFRUIT NOTIZIE

SOMMARIO

Apofruit aggiorna il suo modello organizzativo di prevenzione dei reati ai sensi della legge 231

• Missione Cina per il kiwi italiano• In Nuova Zelanda dove ricerca e ‘campo’sono all’avanguardia

PAGINE TECNICHEObiettivo sostanza secca

DALL’EMILIASemina di patate e cipolle sconfitte le incertezze

DAL METAPONTOCandonga, a metà campagna buone performance dei prezzi. In aumento le superfici coltivate

DALLA SICILIAFragole e lamponi, new entry nell’areale siciliano di Apofruit

DAL LAZIOIl diradamento chimico del susino: conferme della tecnica anche sulle nuove varietà

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BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIA Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 - Reg. Stampa n. 10/88 Stampa: Arti Grafiche Ramberti, Rimini Tel. 0541 738111Direttore Responsabile: Maurizio Magni Editore: Prima Comunicazione - Cesena

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Gestione quadriennale della concimazione in un actinidieto del cesenate. Nutrizione, irrigazione, struttura del terreno: un legame indissolubile

OBIETTIVO SOSTANZA SECCA

PremessaDal 2005 si è costituito in Apofruit un gruppo di lavoro tecnico, gruppo concimazione e successivamente un gruppo irrigazione di approfondimento delle temati-che inerenti alla nutrizione e irrigazione con l’obbiettivo di: • Condividere le esperienze delle molteplici zone di pro-duzione Apofruit (Nord, Centro, Sud);• Migliorare le tecniche di fertilizzazione e irrigazione infunzione di una maggiore conoscenza dei suoli, delle acque e della fisiologia delle piante;• Ottimizzare i risultati quantitativi e qualitativi delle pro-duzioni;• Ottimizzare gli apporti nutrizionali al fine di condizio-nare la pianta ad avere una minore suscettibilità alle malattie;• Divulgare le conoscenze ai soci.Nel 2011 la cooperativa Apofruit ha focalizzato l’atten-zione sull’aspetto del contenuto di sostanza secca nei

frutti, individuando in esso un motivo di miglioramento qualitativo delle produzioni. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con Haifa group e con la collaborazione di AGQ labs. Dati aziendali e dell’impianto L’azienda è sita in Cesena frazione di Gattolino. Il ter-reno è un franco – limoso - argilloso con una buona dotazione di sostanza organica e una buona CSC rappresentata per la maggior parte dal calcio (Ca) 82% della CSC e 3,3% di calcare attivo. L’impianto è stato fatto nel 2002 con sesti di mt 4,5 x 2,5. Il terreno non è baulato sulle file, è inerbito fra le file e diserbato sulla fila. La forma d’allevamento è una doppia pergoletta.Il carico medio di tralci è di 12-14 tralci a pianta. Impianto irriguo doppio: microget da 5 mm/h e 4 goc-ciolatori per pianta con una portata unitaria di 8 lt/h.La restituzione idrica viene fatta prevalentemente trami-te gocciolatori e saltuariamente con microget.Anno 2011L’esperienza è partita iniziando “guidando” un settore dal mese di luglio (settore Qualità Kiwi QK) con una linea di fertirrigazione concordata. In particolare si è suddiviso il ciclo vegetativo in 4 fasi principali: da ger-mogliamento a fioritura, da allegagione a fine accresci-mento veloce dei frutti, accrescimento lento dei frutti – formazione dei semi, ripresa accrescimento frutti –

di CLAUDIO LUCCHI

Sonde lisimetri AGQ

Curve di apporto degli elementi consigliati tesi Qk (qualità kiwi)

dalla seconda alla terza settimana

di aprile

dalla seconda alla terza settimana

di maggio

da inizio giugnoa metà giugno

da inizio luglioa metà luglio

da inizio agostoa metà agosto

da inizio settembrea metà settembre

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raccolta. Le linee guida applicate rispondevano fonda-mentalmente a 3 principi fondamentali: 1. Andare a restituire almeno le asportazioni della pro-duzione attesa (27-30 tons/ha);2. Fornire almeno il 50% del potassio nella prima eseconda fase per “caricare bene le foglie”, organi che vengono sfruttati dai frutti per immagazzinare sostanza secca (Sali minerali, amidi, zuccheri ecc..);3. Preparare nella terza e quarta fase una buona dota-zione di sostanze di riserva per la partenza vegetativa dell’anno successivo.I rilievi fatti in raccolta evidenziavano una pezzatura più alta nell’aziendale Az con un contenuto di sostanza secca leggermente superiore nella tesi QK. Produzione medio bassa sui 215 q.li per ha per problemi di danni da freddo.Anno 2012 In questa annata il piano di fertirrigazione è stato ap-plicato integralmente da aprile fino al primo giorno di ottobre. Il piano di fertirrigazione della tesi aziendale si è applicato nelle stesse date del QK. L’estate 2012 è stata molto calda. La restituzione idrica veniva fatta pre-

valentemente con impianto a goccia. Da sondaggi fatti con una semplice trivella manuale si è potuto consta-tare un movimento veloce dell’acqua in senso verti-cale con poca infiltrazione orizzontale dell’acqua che poi nello strato a 40 cm. rallentava (intercettazione della suola costipata), per allargarsi orizzontalmente e proseguire a 60 cm. Il bulbo irriguo aveva una forma come quella schematizzata nella figura 1. Questo tipo di gestione ha determinato nell’estate 2012 un cattiva distribuzione dell’acqua che ha creato nella zona da 40 a 50 cm. una zona asfittica che, paradossalmente, ha determinato nei mesi più caldi dei problemi di asfis-sia a carico soprattutto dei maschi. Essi infatti, non avendo frutta, erano soggetti ad un minor consumo idrico. In aggiunta, l’andamento climatico nel mese di luglio è stato caratterizzato da temperature massime molto alte che hanno fatto chiudere gli stomi nelle ore più calde e quindi hanno interrotto il rifornimento idri-co della pianta, impedendo così alle radici di sot-trarre acqua al terreno (accumulo di acqua = asfissia). Come si vede dalla figura 2 la tesi QK ha avuto una performance produttiva migliore della tesi Az. Anche

Unità fertilizzanti apportate nel quadriennio

Unità fertilizzanti ad ha distribuite nel quadriennio 2011_12_13_14 Ricci berardo

N P205 K2O CaO MgOAziendale solo fert 2011 69,4 21,3 101,2 27,3 19,0

Aziendale solo fert 2012 72 57 108 28 16

Granulare Multigro + fert 2013 85 56 150 7 19

Granulare Multicote + fert 2014 54 40 117 7 12

tot 281 174 476 69 66

QK solo fert 2011 46,4 43,3 62,5 22,8 14,3

QK solo fert 2012 88 94 159 72 25

QK solo fert 2013 84 47 130 65 28

QK solo fert 2014 73 54 138 50 28

tot 291,4 238,3 489,5 209,8 95,3

N P2O5 K2O CaO MgO

Medie apporti quadriennio Az e gran + fert 70 43 119 17 17

qk 73 60 122 52 24

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il grado zuccherino è stato superiore. La PLV è così stata migliore della tesi aziendale. Fra le cause si può ipotizzare che una pianta meno vigorosa e alimentata con maggior apporto fosforico tenda a differenziare e ad allegare un numero maggiore di frutti. Anno 2013 L’annata 2013 è stata caratterizzata da alta piovosità primaverile e tardo primaverile seguita poi, dopo una pausa estiva da una accentuata piovosità, che dal 20 di agosto ai primi giorni di novembre è stata quantificata in 400 mm. di pioggia. Nel 2013 la tesi Qk ha prodotto di meno evidenziando una sorta di alternanza dovuta alla carica elevata (per il tipo di pianta) dell’anno preceden-te. Nel 2013 si è cambiato strategia nella tesi aziendale: si è deciso di “guidare” anche questa tesi con i pre-supposti che caratterizzavano l’impostazione del piano QK. La differenziazione fra le 2 tesi si è materializzata nel fatto che nella tesi ex-aziendale le restituzioni degli elementi avvenivano non solo attraverso la fertirrigazio-ne, ma con un’integrazione a inizio ripresa vegetativa con un granulare a cessione controllata (Multi gro 17-9-16+2 MgO), con membrana polimerica (tecnologia Multicotech). Questa membrana è sensibile in modo direttamente proporzionale all’aumento di temperatura: la membrana si lascia così penetrare in entrata dall’u-

midità che scioglie la quota azotata e la fa fuoriuscire all’esterno. La somministrazione è avvenuta in aprile in ragione di circa 3 q.li ad ha localizzato in banda sulla fila. In fertirrigazione si è opportunamente abbassato la quota di NPK e Mg. La decisione è stata presa perché si sta diffondendo sempre più la pratica di integrare il piano fertirriguo con un granulare per i seguenti motivi:1) Permette di fare un minor numero di interventi in fer-tirrigazione;2) Permette di “servire” una fascia di terreno più ampiae quindi di ovviare a problemi di erogazione disforme degli erogatori e di bagnatura non corretta del bulbo irriguo;3) Permette di cedere elementi della fertilità anche inperiodi piovosi in cui generalmente non si fa fertirriga-zione; 4) La tesi Qk è rimasta invariata, cioè solo fertirrigata .Anno 2014Dal punto di vista meteo climatico questa annata è sta-ta caratterizzata da una piovosità elevata che ha ca-ratterizzato anche l’estate: 20 gg. piovosi nel mese di luglio. In questa campagna si è scelto di applicare lo stesso protocollo del 2013: tesi granulare con concime a cessione controllata più fertirrigazione e tesi Qk solo fertirrigazione. Si è però cambiato concime granulare scegliendo Multicote agri NPK + Mg 13-5-21+7 con una % di Azoto ricoperto maggiore (46%) rispetto al Multigro, comunque sempre con membrana polimeri-ca. In questa annata si è notato ancora la suola poco strut-turata fra i 40 e i 50 cm dura e difficile da penetrare con una trivella. La struttura nel profilo si mantiene relativa-mente grossolana nello strato superficiale, dovuto alla buona dotazione di S.O (tra 1,80 e 1,90). Dal punto di vista dell’irrigazione nel 2013 si era già proceduto ad utilizzare maggiormente l’impianto irriguo di microa-spersione per evitare i problemi di asfissia generati l’an-

Figura 1. Anno 2012 schematizzazione del bul-bo irriguo

20 cm

40 cm

60 cm

2012

Tesi ProdQli/ha

SostanzaSecca (ss)

PLV adE/ha

Peso netto a pianta

N° fruttiper pianta

PM frutto

grado brix

AZ 314 16,1 20.295 43,0 450,0 94,4 9,0

QK 336 16,8 20.928 46,2 520,0 90,5 9,8

Figura 2. Risultati quanti-qualitativi 2012

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no precedente con l’uso della sola goccia. Nel 2014 si è modificato ulteriormente l’apporto idrico utilizzando entrambi gli impianti e vista l’alta piovosità intervenendo con turni irrigui più corti (20-30 minuti) che hanno man-tenuto la fascia bagnata più in superficie. Si noti il minor sviluppo e ombreggiamento della tesi QK.Considerazioni Finali • Risultati quanti-qualitativiDal punto di vista quantitativo non vi sono dal 2012 al 2014 delle grosse differenze. La PLV è rimasta a favore della tesi gran + fert negli ultimi 2 anni, mentre era più favorevole alla tesi QK nel 2012. La pezzatura del frutto, maggiore nella tesi az nel 2011 e 2012, si è mantenuta poi nel biennio 2013-14 a favore della tesi gran + fertirrigazione (ex az). L’a-spetto è da mettere a mio avviso in relazione al maggior sviluppo e spinta vegetativa della pianta che probabil-mente ha influenzato anche la differenziazione del fiore e la qualità (pezzatura) del frutto che si forma partendo da un fiore più grande. Da notare che nel 2011 la tesi QK è stata penalizzata da un minor apporto di uf azo-tate 46 vs 69. La differenziazione della concimazione ha probabilmente, per contro, influenzato il contenuto di SS che è stato sempre leggermente inferiore nella tesi az prima e gran+fert, poi. Si è uniformato solo nel

2014. Per quanto riguarda i dati di conservazione (refri-gerazione normale), da rilevare una maggiore presenza di frutti “duri” nella tesi Qk che probabilmente si può imputare anche ai minori apporti azotati dell’anno pre-cedente. La tendenza (molto attenuata), si è protratta anche nel 2013. • Sostanza secca e ciclo vegetativoPer arrivare ad avere un buon contenuto di sostanza secca (ss) i fattori sono molteplici, ma certamente bi-sogna arrivare in pre-raccolta ad avere una pianta che dal punto di vista vegetativo tende a “fermarsi”, a pre-sentare cioè delle foglie “scariche”, con colorazioni che perdano il verde intenso e prossime alla fine della loro funzione. Lo schema potrebbe essere il seguente (fi-gura 3).Indubbiamente ogni modello terreno - densità impianto - forma di allevamento presenta dei valori soglia di rap-porto fra produzione e sostanza secca: nella fattispecie il valore soglia che può portare ad una buona produzio-ne e ad arrivare a premio sostanza secca è ipotizzabile dai 280 ai 340 q.li/ha. Se si aumenta la quantità si di-minuisce la sostanza secca e la capacità della pianta di prepararsi ne ll’anno successivo. • Utilizzo dei concimi a cessione controllata MCT conpellicola polimerica.

Risultati produttivi e qualitativi del biennio 2013-2014

Rilievi conservazione triennio effettuati in refrigerazione normale (non AC)

Anno Tesi Prod Qli/ha

Sostanza secca (ss)

PLV ad E/ha

peso netto a pianta

N° frutti PM frutto

2014AZ (qk + granulare

multicote agri)299 17,7 25.317 41,1 377,9 109,7

QK 303 17,5 25.466 41,6 387,3 108,4

AZ (qk + granulare multigro)

353 16,5 20.835 48,5 420,8 115,8

QK 290 16,8 16.092 39,9 366,9 108,8

Anno di produzione Tesi Data rilievo Media frutti duri %

2011QK

mar-1272

Aziendale 80

2012QK

mar-1390

Aziendale 70

2013QK

mar-1493

Gran+fertirrig. (ex az) 88

2013

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Come visto sopra nel biennio 2013-2014 si è attuata una tesi con integrazione di un granulare a cessione controllata. Il giudizio su questi prodotti è in gran parte positivo con alcuni limiti da sottolineare.Aspetti positivi: - Integrazione alla fertirrigazione quando non vi siano le condizioni meteo per poter intervenire con fertirrigazioni (alta piovosità);- Aiutare a diminuire gli interventi di fertirrigazione;- Attenuare difetti irrigui degli impianti per portate diso-mogenee o errata formazione del bulbo irriguo. Questi difetti si ripercuotono naturalmente anche sulla nutrizio-ne che pure viene distribuita in maniera disomogenea o errata.Aspetti negativi:- La percentuale di ricopertura dell’N deve essere al-meno pari ad un 40%, altrimenti si possono verificare dei picchi di rilascio che creano innalzamenti di EC e perdite per lisciviazione o ruscellamento degli elementi; - Teoricamente questi concimi dovrebbero “surrogare” la fertirrigazione, in realtà come abbiamo visto possono integrare la stessa e non sostituirsi; - Una volta dato il concime non permette di tornare in-dietro. La fertirrigazione, invece, permette di guidare di più gli apporti a seconda della risposta della pianta. • Problematica irrigua e struttura del terrenoLa gestione e il monitoraggio nutrizionale ha permesso

di prendere coscienza dei problemi irrigui che esisteva-no. In particolare l’impianto a goccia ha delle portate medio alte (8lt/ora) a 60 cm. l’uno dall’altro crea più problemi di gestione. Gli impianti irrigui devono essere concepiti in funzione della capacità di infiltrazione dei terreni e non di una comodità nell’effettuare turni brevi con portate alte o peggio ancora in funzione del minor costo dei materiali. Si è corretta la gestione diminuendo i turni irrigui a goccia e nei periodi più caldi aumentando l’irrigazione a microget con ciò creando anche un mi-croclima più favorevole alla pianta. La corretta gestione irrigua riesce a preservare anche la struttura del terreno e con questa deve evitare eccessi idrici (deleteri nella fase finale), quanto carenze idriche nelle fasi iniziali di crescita del frutto. Con ciò si favorisce il processo di accumulo di sostanza secca. Ringraziamenti Si coglie l’occasione per ringraziare le aziende agricole associate che hanno collaborato e che continuano a prestare le proprie colture e il proprio tempo a questi lavori. Si invitano, altresì, i soci interessati a chiedere ai gruppi di lavoro citati approfondimenti e informazioni che non è stato possibile esporre, nel presente articolo, per motivi di spazio.

Differenza di sviluppo vegetativo fra tesi gran + fert a destra e tesi QK a sinistra. Si noti il minor sviluppo e ombreggiamento della tesi QK.

SOSTANZA SECCA

SVILUPPO VEGETATIVO

Schematizzazione di un bulbo irriguo correttoFigura 3. Schema rapporto sviluppo vegetativo sostanza secca

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