Minute dalla dura madre

76
paola lovisolo MINUTE DALLA DURA MADRE raccolta di sillogi pubblicate su Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature -

description

raccolta di versi

Transcript of Minute dalla dura madre

Page 1: Minute dalla dura madre

paola lovisolo

MINUTE DALLA DURA MADRE

raccolta di sillogi pubblicate su Bollettino '900 - Electronic Journal of '900 Italian Literature -

Page 2: Minute dalla dura madre

I RACCOLTA Anno 2003Sistema del diavolo

sistema del diavolo

Page 3: Minute dalla dura madre

e va bene. cominciamo dal villo intestinale più sottile e poi mangiamoci attorno.ognuno così affamato e disgustato dalla propria fame che faticheràinghiottire il primo boccone.cominciamo dal villo intestinale più sottile e buttiamo l'accappatoio sul temporale,gli zoccoli antiscivolo sulla scia del funerale, le tracolle di variomateriale, gli ornamenti, le spille,le ville prenotate, i cartoni bagnati, i pettini di cedro che accomodanosulla testa la vecchiaia,i dizionari dei falsari, le stanghette dei funzionari, la riunione alvertice, la cervice delusa cervice e gliuteri retroversi, la verità sui gregari e i pastori, gli apparatirespiratori, le lotterie benefiche, lotta continua,la bigiotteria comunale, il coito interrotto, De Sade e Justine,l'eiaculazione precoce, il tempo reale,gli affari personali, i numeri ordinali, la colf interinale, i galbaninialla griglia, i savoiardi in quadriglia,gli orecchini tra i cuscini, la frittata rognosa, gli sposi inevasi, lecolazioni escluse, gli scontrini alla rinfusa,le nostre torri di Holderlin.buttiamo gli assi, i tris di sonno, le Irma, le Alice lise come risvolti dicotone su catrame,l'oratorio sacro cuore, i galli combattenti, i galup replicanti, lemantovane abbassate sui nostri culi,la pietà rinforzata, la vita scalognata tirata come muli, il vasigil amezzogiorno, il bonsai, l'hantai,la liquirizia haribò.buttiamo la convalescenza sul come quando fuori piove e piove sulla pasta dicui siamo fatti.buttiamo i cascami di cioccolata, le cover su annabella, le cervella, imatrimoni, la sacra rota, le riflessioni,le ragioni... crac crac... crolla il tetto e il reggipetto, mangiati dapiccoli piccoli ratti intatti riprodottiperché sanno nuotare -siamo patatai, giostrai, ahinoi, ahimai. che fine infelice da remigino senzapatentino.buttiamo l'artrite e le radiografie, i turpi bramosi d'oro e di odori, ilvento sulle eliche di insetti monatti;buttiamo l'etica sbarbata, la mimica ingrippata, l'intonazione, la funzione,la finzione, il cardias, il vino veritas.buttiamo l'africa, la metrica, la sciatica, il companatico, i campanelli, ilcordoglio dei desideri, il freno inibitore,le mulattiere del nostro paese, i cognomi.buttiamo le viti gelate, il dna più propizio, i disturbi della psiche, leamiche, i blues jeans che fino a ieri sapevo suonare così bene...aspro aspro, piove e io recito pioggia, sono calendario binario e scaccod'inutile diario: mi butto anch'io per la gola di dio,imbarazzata per non averti baciato piede e mano quando pregavi.cominciamo dal villo intestinale più sottile: buttiamo i giudizi sulle madriin odore d'eresia, begli occhi fantocci, sbarcate con tutta l'acqua.qui a piovarolo si cena alle nove, ossa e sargassi, anarcopoli di mediocritel pastello sotto caduta massi.

Page 4: Minute dalla dura madre

si cena forse anche con cose buone: sottofondo alla rino gaetano, passi dicrema alla mano, polvere e montagne forzate in uno sguardo nanoe il gattopardo sfoggiato in macule verde prato.fammi finire sorellina.buttiamo le reni dell'isola dei formosi dove mamma piove su cipolle ardenti,mia medium sfrigolapillole del diavoloche dimentico d'avervi mangiato e non ho questa paura di

Page 5: Minute dalla dura madre

delirando nel disordine

tagliarsi le unghie.grattarsi i calli.così ti viene da pensareche la morte è l'oggetto.

la cena cinese alle noveil glutammato cinese:peggio che svenarsi nella vasca.

mi cade sale

la morte è l'oggetto.la puttana si fa pagare venti voltesu ventila peonia. la peonia disidratatain eterno.mio padre sperimentò nuovi sonniferi.la radio non funziona.la morte è l'oggetto.il telefono suona alle cinque di mattina.i merletti hanno sempre aloni gialli eodore di lavanda (?)mio padre si sfila la cinghia,ma forse era metaforala morte è l'oggettoe le superstizioni, civette chefanno il nido nelle scarpe.fumo dall'età di vent'anniho una gemella condottieradi creditori in mezzo ai lupi.sono di sinistra e tormentoi nani con la gobba.ho i denti bianchi e una certa età.sono ambidestra, ma più mancina.la morte è nell'untodi un alto colletto alla moda

la morte è l'oggetto

cercando la mia cullasucchio tuorlidalle ovaie di mia madreil porco si rivela ai tuberiho scommesso su chi non sada dove viene.ho stupore di come la mia etàpuò essere ancora quelladella tenerezza.la morte è l'oggetto ancheper gli amici artisti: farabutti,

Page 6: Minute dalla dura madre

i vedovi, troie di scena.non condividono le ossa,hanno sacrari nominali.porto sempre violesulla spalla del cuoreed entro in teatro,io e la mia sciagura.la morte è l'oggetto.una cosa.una cosa rivoluzionaria.un pendente penduto .un sandalo che chiudela tua bocca finalmente.

la morte è l'oggettodei santi cani e dei marrani.il talismano degli incoscientiil muscolo degli scribilo zoccolo dei sapienti

la morte è l'oggetto come la tiarae la toga

e il fumo uccide, ma non sempre.

Page 7: Minute dalla dura madre

buona azione

t'insegnerò a spruzzare il muro con maternaapprensione, bambina, se sei già nuda.togliti anche le belle calze che l'estate filagettandotele dal suo atrio affollato...

come mangiatrice di foglie secche valgo cento.imprecandomi via il cuore, torna l'antica nauseaper le carezze tra i capelli.- l'ultima buona azione sara bruciare la mia stoladi sarcomi e i tuoi bei colletti -.comprami sei bicchieri senza filo dorato, se esci:da oggi non ho più pretese.

Page 8: Minute dalla dura madre

fin

ci siamo perduti, respintiai bordi di un beckgammon strausato,in qualche lettera,in calligrafie inclinate e gonne troppo corte.ci siamo perduti nei dintorni delle ginocchia,scarabocchiando infermi cerchi nel caffè,prostituiti alla tolleranza e senza finire il liceo.

Page 9: Minute dalla dura madre

[...]

mi hai chiusa dentro, stupido, a bere vino muschiatoe restaurare anatomie che nessuno ha voglia di locare,a cucinare belle ribollite di reati e patatine,a pomiciare coi portabottiglie tanto per spaesare il tempo.mi hai chiusa dentro finché hai appeso tu le chiavie intanto che ti passava l'estate tra i coglioni,sentivo il clin clan dei ferri che trasportavi,attraversando, come solvente la ferita, il mio onomastico.vedrai come sono chiusa dentro, pena nata, pena mortae come riuscirò a farti fesso, mantecando vino muschiatoal trito polvere-allergie per fare il sugo quando vengo su.

Page 10: Minute dalla dura madre

Omne male percusiccio omne malestravalcaticcio

Omne male percusiccio omne malestravalcaticcioomne male fantasmaticcio d'eco el togliaet la terra l'arecoglia et non noccia ad cristiano.

ecco una delle formule magiche per sanare i mali,imparando straniera in terra tonda,immigrata nella mania di mostrare il culo e l'anima,di dire sempre che senza zucchero, inzaccherato zuccheromancina, offesa nella forgia spenta della tua tristezza.una cosa necessaria, una pentola acqua e bicarbonatoper alleviare le tinte dal tuo letto a mezzadria incolta,senza pretese nemmeno di disfarsi.una formula magica trasforma in papera l'imparagonabileche sta nella cronologia di crudele a sfondo nero.omne male girati al sale, appendi le spalle e fatti cadere:sei morta? scanna calami aromatici nel porcile rumorosodi tutte le ore che passate: io sono cosa(?), non c'è paragonecon la linea retta ma non posso ancora aspirarmi i noduli beffardiche corrugano le tue nevrosi metriche.

et la terra l'arecoglia (omè) et non noccia ad cristiano finoa dopo le ore canoniche, cristiano fachiro ungulato, di sbieco,in un affacciarsi lontano dai luoghi comuni, comune.voglio un'urna che resti tra le fauci del tuo duello sorridere,voglio restare una mano magra fotografata sulla tua guancia,voglio un porco che mi indichi i tartufi da mandarti e voglioun'impalatore che sappia attraversare i muri.voglio te mi espianti l'eco dalla trachea e che nel tuo pitalerimangano i miei denti, l'orecchino e qualche soffioe che al pene tu racconti tra un giorno, quanti ferri siano arruginitinegli incontri oppostiet la terra e il fumo mi attraverseranno come frange e le tue bracciasolennifino ai miei piedi strapperanno le caviglie che cucirai ai polsini dicamicie

da battesimo...

e pura devastata, piegato il bavaglio sul omero del sentiero,et la terra l'arecoglia queste alabarde rosa e questo buco ombrofoboteneramente millenario che canta picche sul campo dell'obbedienza.

Page 11: Minute dalla dura madre

la partenza

qualora aprissi il ventre integralmentepotrebbe darsi che ognissanti verrebbero in filaa gettarmi una moneta: ispido e invertebratol'orizzonte a cuspide intriga qualche ramodi ginepro.io lascerò i figli a marcire tra le upupe rossee i granchi giapponesi a bollire sui rostri:la mia vita è un salario abbondante per chila ricetta dopo di me.e poi ci sarebbe altro ancora da dire, stanotte.

Page 12: Minute dalla dura madre

900

sono nata nel novecento,fresca di parole angolo-spigolo,straccia d'immagini confuse,incognite XX femmina,con grandi assenze sul guestbookdella mia casa cattoprivata,leggermente spinta in vetta,poi miope, poi senza più quaderni.una gulliver di pianti in riservacontro muri intonati ai muri di prima,guerre a malincorpo nel cortilee remissione elevata per le cose.le dico pure le cose, così come stanno,narcotiche in vena: né dio può fare altroschierato morticino dentro.sono nata anch'io nel novecentoincestando mancanza nella notte,almeno per te, senza cedereai poli l'illusione tempo-spazio.

Page 13: Minute dalla dura madre

polpa

dalla prostituta raffiora ai capelli una mannaiasul ghiotto invaso e spira, invisibile al gancioinchiodato tra le mie mani: riparati le cigliae tra pochi sorrisi si fermerà l'aria sul meccanodelle ossa e guarda che bel film mia cannibale!i tuoi seni infagottati da toglierne il latte,tu la mia giocattola trainata a forca cui bevoda costole e polmoni.

muori all'interno bianco soia dei miei filamentitratti in-vano vani istrici, molli ad attaccarsi in strada,tua madre anche - che anche dolci!- figlia die io invaghisco per le donne aperte, sfatte illividite,dai piedi enormi, dalle caviglie venose e rigide.solo ai tuoi seni rimpiango l'aura del medesimo amoreperché non di rado sono stato padre e sono scappato.

Page 14: Minute dalla dura madre

in sartoria

la sarta cannibale sfiorai denti alla cerniera lampodella sera.ha fuselli e gessetti,calchi di tiepide stagioniin ricamo.io le somiglio tra poco,appena l'ansia di disfaresarà acutae stupefacenti inutiliinsetti mi avranno ricoperta.

Page 15: Minute dalla dura madre

un quid

potessi sciogliere la ringhiera del balconee fonderla in strada ferrata, dove passinotreni adesso così lontani per i tuoi stanchi attriti,staresti più buona e le tasche non rivelerebberoaffilature pericolose: ucciderai qualcuno per sfogarti,tuo figlio o forse il tuo compagno, ma dirannoche non eri in cura,che compravi l'insalata riccia col sorriso, che eri modellodi madre per le amiche, che curavi le roselline con amore.

sarà un raptus di follia, un'assatanata nocciolina americanacaduta nel giardino sbagliato. (superpippo, insegnami i pericolidall'iperspazio!)

ma che ne sa il medico di famiglia chi vorresti essere, che vorrestifare?una dimostratrice di collant che aspetta l'esequie dei suoi sogni?o vorresti setacciare quell'odore d'anice dopo la doccia,per non dimenticare che quando fumerai tavor, s'addormenteràl'ingombro della gelosia?non sa che potresti, come l'intrepido Norton, trascinare sull'everestuna spedizione di sospetti e poi uscire a cena stasera e ordinare insalataper il tavolo di fronte, dove lui si consegna s.p.m. a un'altra sottoveste

ma tutto funzionerà solo se resti tra la forbice dei sondaggisenza fare icone biologiche del personale, sellando la mula nelle piazze,costruendo con i fiammiferi il grande duomo, rimanendo l'allievaprediletta della barbie, spogliando un ken dalle erezioni assenti

.......................................................................ore 20.00appeso alla griglia del termosifone il triplo della tua età si scaldagli ossi.

Page 16: Minute dalla dura madre

II RACCOLTA - Anno 2007Martello a calare

Page 17: Minute dalla dura madre

pre-messo confessional su cosa sia per me la poesia

al mio Maestro oggi per domani

sia di fango immischiato a nevecane dal granaio che sente la paura,paura che si fa cilindro d'organettomacchia pigra dell'estmattina d'invernonon un dononon una regolama un organo materico più dei miei stessi organi e nomade brucatore tra di lorocome un erbivoro e più predatore di un carnivoroè il prolungamento della mia sessualità sconnessaanticipata, stortaed è anche la cavità altra del mio utero, la più profonda che tocca fino le costolee le interroga;è l'utero di mia madre e quello di mio padrefusi nella parete dove traspaio e scomparirò;è il piano inclinato pieno d'aria e d'acqua dove la bambina tenta di fare castellicon le carteè un'infiammazione all'osso sacroè la deiezione insoddisfacente e inarrestabiledi un intestino di nebbia che mi attraversada quando mio padre ha smesso di darmi la buonanottee mia madre ha cominciato a ripetere sempre la stessa frase;è la domanda che mi fa domanda di stanza in stanzamartello che pesta negli occhinon è mai gioia ma è anche quella che mi ha ridato il nome quando lo perdettiè illusione d'aquila che insegue un'ombracamuffata da preda e fatta prigioniera rifiuta l'acqua gelata in gola per lasciarsi lalibertà di soffocare.

paola lovisolo

Page 18: Minute dalla dura madre

mein vater (mio padre)

… mi hai fatta straniera in qualunque terra

ho sfumato i corridoi dai tappeticon i concetti mi sono indaffarata nella tua vitama è come avessi scopato un soldato morto.ho messo il cappello molle, le scarpe bassementre il maiale gonfiava il cuore.la testa è inesatta - la sua oltranza fu da te ridottaa cerinolo dicono, lo ridiconolo disse mamma dal cortilelo tubarono i colombi dalla casetta azzurra.avevo un posto tra le cadreghetra manoscritti di cene raffreddatesul tardi sofferente le cene taciturneseduta come una fascina di gessoil chiodo nell'utero, le sigarette[...]

fu ancora uno zero a portarti il mio baciosulla safena rattoppata a san maurizio

ti ho aspettato una volta

caro padre. caro assassino.sei nato il giorno in cui non ho più piantoe solo dopo gli asini furono più dolci.

Page 19: Minute dalla dura madre

[d'arcata dentale inferiore che veglia la serra dal tinello]

reparto S

"... c'è tanto vuoto che, concedimi, cedevolezza."

scotte emorroidi di riso nel piatto.molluschi freddi nascosti nello stinco del tovagliolo ben piegato.la paziente di zucchero afferra con le cosce la sedia, inchioda a terra il diritto divolare.combinata così, nel pigiama mandarino, è il riccio senza culla di un'inutile,complessa, attività mentale.la scrittura--->(?) è il/al-->()religioso rullare di perfette domeniche ma mancanobaby-sitters al coraggio di bucare la zuppiera endometrica sopra l'acuto delcancello.dio, nel suo essere bello, abortisce pelle e morti e pappagalli.la nausea dilata fino alle bocche degli aghi.tra pochissimo la linea passerà al postino delle spine.lui aveva l'odore del capobranco che marca la grande terra.poi le foglie furono tirate giù e l'estate non seppe più dove mettere le mani elasciò il petto e ficcò del purè di coriandoli nelle cortecce.

Page 20: Minute dalla dura madre

[…]

- opportuni farmaci di potenza analgesica adeguate all'intensità del dolore riferito.- fare tesoro della diffidenza corporea.- baci lunghi come guinea- bere vino buono per sognare placcato oro- dare la parte più corroborante.- paura? che le possa piacere stare sdraiata

Page 21: Minute dalla dura madre

maestro di tela

lui era tessuto dappertutto, in tutte le direzioni ipocondriache di lei.nude monte su. di lei, di lui.inseguimenti su. di ore, del re.nudi (in)seminamenti di guardare cucire castagne.giorni dopo coralli.in altri posti bianchi.in nessuna posizione un capotreno nascosto per ogni grosso grammo di tempoe c'è qualcosa che non sa fare.

Page 22: Minute dalla dura madre

[...]

l'elleboro nel ghiaccio schermava i visi con sputi di marmellatae il peccato era meno tetro se avvitato all'abat-jour.(mordi e fuggi, teresa. mordi e fuggi.)

Page 23: Minute dalla dura madre

[…]

diamo il sottovoce ai falchi, le polluzioni rituali all'erba.apriamo le sedie su umidi dischi di mirto schiacciati dalla pioggia.qui non ci sono psicanalisti che tratteggiano a carbonciano i varistadima luna - una luna piena di talento nel pettoe ciuffi di stelle ingorde che si prendono tanto spazioe nessuna di loro è vittima dei poeti per stanottelei è silente perchè in ritiro.le menzioni di voi la sfondano, la perseguitano, la allibiscono.rimane e va come una fata allinguata all'osservatorio, come una rosa intrauditache conserva amore d'amore;è la silente addentata dalle metafore, dai bagliori dei praticanti,dalle testuggini di preghiere mentre sta a pasturare l'altra metamorfosi;è la silente ancora alla neve. silente perchè in ritiro.le crome si squagliano, signori.si squagliano e passano avanti.in maggior parte, tutto ciò che la tiene presente è solo il silenzio quando ha ilvento a favore

Page 24: Minute dalla dura madre

Francia

sfondamenti distinti di caldo nel cuore.roba di sere sgraziate che si fanno quattro passi a digiuno.il caldo nel cuore esce. da dove?i lampioni scandagliano come domande in successione lineareimpiccati allo shockwave d'un tramonto tenuto per glialluci sopra la terra.la terra spigola i dispiaceri ma non li dimentica.mi rendo conto solo ora, dei rulli sull'erba, dei grandi voltiubriachi: nostri famigliarmente finenti...

guardami, che se tutto va bene, scompare Angoumois.

Page 25: Minute dalla dura madre

[della vergine]

[and may not appear immediately, please be patient]

per cercarlo si è aperta una via con un tutore d'acciaio affilato.le fate spariscono dalle carte del cielo di settembrenell'apparente spostarsi delle ore.pesci di cenere riempiono porzioni di via latteae guidano un mezzo moto poeticoassecondando la costellazione che le riporta la spiga tra le manifra centosessantanove anni

Page 26: Minute dalla dura madre

[corpo medium in conversatorio ad libitum (dipendente dalla morte)o femmina]

narciso nero >< narciso miosospesa all'ingresso dell'altra vita in religioso rigorei giorni e le notti solo in mero senso figuratodalle mie narrazioniil peso sepolto nel corpo luteo di antidepressivi

non basta si onori la multa per averti stuprataimprovvisi lampioni s'accendonosi fa sera a sconosciuti passia buii gargarismi di sottovasoa scrivere insonnia vs insonniamorte per schiacciamento ---> exe-cutionmorte elettrica ---> exe-cution

cution.exec(a)ution.exe

ogni cosa che ti scrivo èsuicidio mancato? - muffa vertebraleparadiso mancato? - schiva vertebrata

spengo la bocca d'acquanarciso nero >< narciso miovoglia l'inferno e l'occhio a qualcosache adesso hai capito lo strazio delle fate trascinate tra le fogliei giochi gialli del ciclone anche in alto, in rovescio sensogli addomi vuoti delle parole

hai capito che nulla è mai stato compresso come il tuo cuorefolto e vecchioe strettotutte bende schizofreniche a sorreggerlo

appoggiata al muro verdeti guardo le gambe distesele unghie spesse e gialle

fetore di candelaodore di bambinasnervata cosina di borotalcocattivi presagima l'epiglottide della flebosi apre e si chiude con diligenza

arriva nataleil prete comunica con ostia di lenciricevi vino che sa di sugheropane che sa di segaturasul seno un lenzuolo di linonelle orecchie cotone emostaticonella gola un sacchettoche dicono sia il pitale di scolodel cervello - forse non capiscoa volte mi guardi che navighi al posto degli deimi chiami con il nome di un'altrati sorrido come fosse l'altra a sorridere

Page 27: Minute dalla dura madre

e se dio imparasse a cadere non sarebbe furiosoné il suo un rumore di stuzzicadenti nel polistiroloné l'embrione uno stauros di buchi

no --- nessuna scaramanzia nessuna dignitasper sedurre meno vera la morte ho potutola fucilata di preghiere ha potuto nessuno

il dolore tocca terra anfore boccanessuna scaramanzia più nessuna ciarlatana certezzacadenze cadenze cadenze e non

Page 28: Minute dalla dura madre

[fenomenologia di Husserl]

non resterà anonima l'età dell'acido sapore d'erbariprovando la parola al ciglio del respiroposa entremets la sera messicana nell'afa dei polmonie le tortillas e le nuvoleche per il loro gergo discreto mi sono care.

dopo esserci lasciati trovai la strada per discoprirticarezza tra percorsi a ritroso in piccole quote di noie lo feci ubbidiente, camminando tra i fiori e sottilirocchette di luce da mille profumate fratture

Page 29: Minute dalla dura madre

[lo Shu]

' tavole sacre dei pianeti e dotate di grandi virtù,poiché rappresentano la ragione divina, o formadei numeri celesti '(cornelio agrippa)

dimostri che l'implosione nel cavo di una spinanon fa il chiasso di un intero palazzo demolitoe che puro è sempre esperienza escatologica delmale antico e che delle teorie di Reich restanosesso e stelle e uomo e donna e mani e legno...

nel plug vaginale acceso, verranno ritrovate lemie braccia, la tua giacca di cuoio lucido, latua placca dentale e il glutammato dell'ultimobrodo aromatico del nostro idem sentire e direil grantutto di ciucci, pane, mele d'ossidiana

--->da dove dio allega i nostri viaggi inelasticatisoporifero bug of dance lama's day (made in cina)?<----

porta di senape dissipata con la pioggiaper divenire persona l'uomo ascolta la paura.

Page 30: Minute dalla dura madre

[la cucitrice]

so la meraviglia che metti in ogni bottonea filo distesocomponendo danzante tra finestra e tendaalla luce rivolta.ti lascio il giorno e ti ritrovo affondatanell'ombra delle più fredde ore,il cucito risolto come rebus a meindecifrabile.

Page 31: Minute dalla dura madre

[...]

gli dei ci fermano a caso [...]

piccoli ibridi le rosicate perversioni.i solletichi degustano, lasciandoci imbrogliati.tele chiuse le oscurità che in qualche altra idea di lusso- altri suicidi,cercano dio-cristo rinsavitoin qualche altro modo contano di tornarci quideposte in tranquille curve

Page 32: Minute dalla dura madre

[...]

non c'è nienteperché tutto va in là;la croce scivolacome fanciullo nella piena.

Page 33: Minute dalla dura madre

[...]

electronic or nuclear magnetic resonance arrangements--->poeti: feti uteromani ancora confusi dal DNA

Page 34: Minute dalla dura madre

[….]

lo scandalo di un piacere ha la stessa velocità di editing di un dolore

Page 35: Minute dalla dura madre

[...]

mode d'ascoltodice che porterà il rumore bianco all'anello, che lo preserverà tra lefalangi fino a sposarlo; che lo farà d'un leggero di acquerello doveimmaginare prende tutto l'angolo

Page 36: Minute dalla dura madre

[…]

con piede di porco alzarmi l'animaconservando indizi.e come dovessi assentarmi, riempirela fretta della culla che m'attende

Page 37: Minute dalla dura madre

martello a calare (fine)

di mio padre (le loup-garou).i passi butterati su rombi di maiolica dentro l'artificiato misurino del mio cuore.l'eroe è un taglio messo in altra necrosi a bordo delle corde vocali.dodici sono i venti legati alle clavicole dei pioppi in corso duca degli abruzzi.dodici triti sillabici che scottano ogni foglia cliccandone il logo arancione.

Page 38: Minute dalla dura madre

III RACCOLTA - Anno 2007Minute dalla dura madre

Page 39: Minute dalla dura madre

[…]

se c'è un mattino da carne, è questo.la mia regia feroce da un luogo fasciatolo sperma della rosa asfissiata d'esserela mia camicia.se c'è un mattino da carne, è questo.spalla alle nostre culle, corvi illesi- a matita -suggeriti [...]

Page 40: Minute dalla dura madre

[...]

padre? (etimo cilecca)ombra che si fa crusca sul fuoco esasperatomessa finita per timidezza con la pioggiamani piene di bottiglie sporche fino al tappolui cieco grande come un uovo dio mi parladel sasso nero e del nilo d'ossa che lo legaalla finestra e a me

Page 41: Minute dalla dura madre

eidofor

davanti la camera cinque, in collegio, nell'ultimo giorno,mio padre - sforzo che mi riguarda -con lo spurgo dalla safena, sembrava gentile.lo passava negli occhi il sole roco a gocce

non potevo stargli davanti - nemmeno a quarti - invece [...]scusaci! e mi spingevano dentro la stanza chiudendo il bauledelicatamente come cosa provveduta per il mio bene.

mia madre morta da giorni, tranne quelloil viso sfarinato da baci che non capivolacrime che non capivo [...] non filtrati

pioveva a sinistrama troppo e affollato

pioveva a sinistradall'altra, stellato

vomitava il cielo e c'era quasi la nottein qualche ora a me sfuggita non filtrata

saluta il morto! mi spingevano dentro la stanzacome per vedermi meglio in piedi, alta e pallidaraccolta paola in irma anna albertina, ventennesenza una lacrimasenza un gran senso della tragedia

secondo lui non gli prudono più le mani [continua]lo saluto, bevo l'acqua dal suo bicchiere [continua]m'abbasso prima sul ventre e poi sul visobave belle di città bagnata e vuota

il sole - alto? no. piovela luce? - sì - quella dell'altra poesiadel mattino che fa carneuna corsia e la luce sulla carnedei corvi e delle culle

piove il colore che mi piacese solo non insistessero col transfert

saluta il morto! ancora una, due volte.sutura il morto! nel dettaglio! [forme che toccano più tardi]una. due volte. [sveltine di meraviglia che toccano sul tardi]

niente spiagge libereniente battelli ubriachi

non è stata nemmeno più sutura, santoddio!il corpo cerato per iscritto con le ore contatead altitudini fottute mi cadrà in molte aiuole dalla boccada sotto la gonna a riccio ad asciugarsi inutilmente nella nebbia

ora! e presto! cerchiata a ferro al melograno che mi toccasull'incudine del mio sapermi altrove - suturazione appena saputaappena riuscita sott'acquaho saturato il cranio matandolo nel vuoto

Page 42: Minute dalla dura madre

sono stata brava e ho spolmonatofinta finestra in bluspinta d'annegatoapplaudita e coccolata con la kappa[...]dinamo esaurita nella testa di una fata

[continua]

Page 43: Minute dalla dura madre

[...]

satellite/aerial imageryfusione variata e variabile o della bancarella il più lontano possibile da casa dove tra carta moschicida e libri ritrovo un abito mai messo e che metterò stropicciato ma pulito

sulle rotaie.

Page 44: Minute dalla dura madre

[…]

la mia notte può davvero finire adessotra le miniature geologiche del visoallo specchiocui tengo a dare un disordine acquosocome di sasso che scombini il cerchioe lo sorpassi

Page 45: Minute dalla dura madre

[…]

facevamo i gatti sugli scambi abbandonati,ragnatele bagnate esitavano tra noi più dei fantasmi.in casa orsetti seduti, slavati e senza ciglia rovistavano il mondodi anubi fatto a stanzette di piccole righe sguarnite nella somiglianzaa rampicanti secchi che in separate capedini da noi smisuravano i giorni che ci venivano addosso fino a spegnersi nell'idea di una eco amarena

Page 46: Minute dalla dura madre

[…]

il tuo corpo nodissimo ancora fertilemi rimonta del merletto il fermaportacon piccolo pudore di vestitisenza cerimonie

cerco la paretecerco nelle rosedove le rose ancheggiano corteie minori calligrafie a me così caree perse

tutto è tolto come succede nei riformatoritutto è impedito come dopo la confessione

esco dal bagnoasciugo il divanoasciugo l'apertura delle bracciala risposta d'etuve sulle piastrellequelle più sollevatee tiro via i voltidalle mie televuoti - i migliori -da tornarci a parte

Page 47: Minute dalla dura madre

[...]

non c'è dubbiomi posso fare le rosemi posso fare le pietrecolpirmi fritta alle interioraperdermi il sangue coagulatocalmarmi a morsi e a taglima sempre spiando la pietanzasul tavolo bianco bianchissimoa quadri bianchi bianchissimicon il burro sciolto sulle dita- salvo sciolti noi due -e un desiderio di lebbra seccadi potermi conservare a bricioleil tuo grembo finito di mangiaredal mio - e mio due volte - specchio

Page 48: Minute dalla dura madre

[…]

il gomito sulla fronte del vetroconsumata s o r v e g l i a n z ache ti sponda il sessoera i seni viola come prugnecontro il visoinconsuetudini per medisabituata e giratafino alla linguanei miei favolosi nervifilastrocca di feriteadesso amici immobili

Page 49: Minute dalla dura madre

IV RACCOLTA - Anno 2010poesie

Page 50: Minute dalla dura madre

[… ]

tutto finito. i margini a perdita di occhio per nulla di umano ci arriva. più di così la mia vita girò nella fessura caddero fantasmi di parole allora cadono fantasmi di parole ora seriali segreti di plastica difformi dal segreto sferico conforme saluti distribuiti come sigarette in manicomio/per non restare soli

Page 51: Minute dalla dura madre

nell'intervallo posticcio della mia scomparsa

nell'intervallo tassello scorrevole posticcio della mia scomparsa una crociera alla volta di radiazioni niente fiori recisi niente cugini vegetali dei fiori o né corone smodate di pane per la scarpetta da intercalare ai resti niente niente presse di zucchero con alucce al cielo e occhietti neri cuciti sul posto senza cubiti di palpebre senza saette oblique per contenere preghiere termosigillanti niente di niente per amore il cui punteggio neutro siede tranquillo ad ascoltare gli uccelli cantare con te

Page 52: Minute dalla dura madre

[...]

tra le sbarre in nuclei di piccole lampadine le tue mani umane scartano telescopi circadiali in me appoggiate come tigri bianche dalle mille propaggini promiscue affondate in me pasionaria dalle maniche larghe e tu insanguinato che mi stai lì come fungo sotto le foglie e supponi interdetto - ancora una volta - che non abbia mai portato gonne, mai seno alla luce, mai goduto di un gemito incauto - sai bene benissimo come mi piacciano i ricami che chiedi tra le sbarre su te impiegata solerte a dirigere - capo fantomatico di un fantomatico dettato, le bande del sottosuolo e mai femminile e così tanto quando al posto del fucile vomito le spille del tuo combattere e sibilo illimito redigo sfilze di accusatio al tuo imminente processo. mi annunciano le compagne: pasionaria dalle maniche larghe

Page 53: Minute dalla dura madre

[...]

scrivere. scrivere. scrivere. fiori bagnati che ridestano bambini* che li mangiano subito dove la notte è la stanza migliore. scrivere. scrivere. scrivere. la sensazione di correre al guinzaglio di sentirselo gelare al collo e con una cinghia in bocca che sbarra la fibbia che preme la nuca e salta di buco in buco per serrare. scrivere. scrivere. scrivere. vai a parlare come si deve di stelle coi poeti e vedrai i loro mascheroni cambiare la composizione chimica in quella di un bambino**

*polverosi/**polveroso (per scena)

Page 54: Minute dalla dura madre

[...]il tuo corpo. il tuo viso... la luce, come la trasformi in una bellezza che sta scrivendo per rendersi con i tuoi segni...

Page 55: Minute dalla dura madre

[...]

scrivere è essere detti dilatazione bianca da un numero considerevole di autoclavi impazzite/rientranti compluvi (che si ingrazieranno i fiumi) su cui poggiano staffe di orizzonte/sforzo rigido di saliente bitume tostato

Page 56: Minute dalla dura madre

[...]

il tempo che le parole---> parole] --->-ci metto più tempo a tirarmi su i capellie a lasciar fare alla pioggia. e mentre lui nel suo concetto di grande mago rifae rifà - gli succhierei il cazzo con carta moschicida sentire la sua grazia stancaormai tra le ali -il tempo che le parole---> parole--->bachi sadomaso che mi fanno l'ombrellinoci metto più tempo a far saltare il sangue da che un polso è l'altro riscuotendoi battiti svitati dalla gola

il tempo che le parole---> parole] ---->avrò saltuariamente più po[s]teri. o farse.nulla più

Page 57: Minute dalla dura madre

[...]

così il foglio bianco:modellaci tu un dio se sei capacela pietra la cavi va via dalla statuala pietra in di piùma sul foglio le parole che vannocavate vanno scrittevanno

o mettermi lì in amorea scrivere le lettere che vanno cavateper dirti l'amorecome ho fatto o non ho fatto finoraè come se il foglio alla fine avessedue bambini che si respirano in boccaombra di destrudo

Page 58: Minute dalla dura madre

carburare II

stai nel bianco si dice la pagina rifiuta grandi sforzi di percezionestai nel bianco si dice la pagina il bianco per il nero è un buco nerola parola è soltanto il biglietto da visita di piccole resistenze umaneche demoni imprestati a effetti speciali si divertono a portarsi a letto

Page 59: Minute dalla dura madre

[...]

prendimi in casa corpoancora per ogginon porto borse borsette o bracciali che richiamino i fantasmi da guardiase ho pauranon porto risvegli bruschi incubi non porto odio non porto amorenon porto padre madre fratelli sorelle figlise mi prendi -ancora per oggi -non porterò che stregoneria del mio desiderio bullo sulla linea di partenza

Page 60: Minute dalla dura madre

[…]

come si scioglie l'anima? scolando la chioma dal pettine?mescolando la chioma col pettine?io vedo i denti dell'inguine sulla testa dell'animala mia bocca sulla testa dell'anima per succhiarla in suche si attacchi al seno

anatomizzami. era la tua preghiera d'amore senza parole. allora i raggi della mia boccarompevano glicini su tutta la malattia: di morirmi tra le braccia nemmeno a parlarne.vai via! anatomizzami! vai via e mai una volta sola: salvami! che la salvezza era stare dietro al mondo tornando a galla come anguille elettriche nidificare gli alberi infilare gli occhi delle immagini nell'acqua così rimango io e tu muori e non c'è niente da salvare dalla morte la morte non ha i denti aguzzi la morte non è il dolore la morte immerge nel fuoco le vie sfocate

Page 61: Minute dalla dura madre

[...]

nel mio avanzato stato di terra posso mai scrivere qualcosache devo considerare o debba considerarsi compiuta?lascio sempre un buco inenarrabile al centro delle paroleche mi stupisca con piccoli moniti che mi mettano in riga

Page 62: Minute dalla dura madre

[...]

rivoltate le conquistetolte le dita perché i fiori nascanoil mio corpo ha da farea dire che se ne va

Page 63: Minute dalla dura madre

[...]

non sono più quel foglio per scrivere piatto come una foresta dall'alto]la geometria devastata della gelatina balistica espulsa dai miei desideri èsventola di attributi tanto imperituri tanto vaghi - mi esplodono dentrocollegamenti di labirinti intestinatissimi dove il cibo né la mano gaudentearrivano come prima. le catene che erano cessioni di cavità temporaneeper riposare proseguono per nuca e vertebre nucheiche: vizi profumatimessi in melassa mi sussurrano inanellate forzature esemplari d'istericheintercorrezioni alla Correzione per esercitamentosi

Page 64: Minute dalla dura madre

[...]

tra una delle cose che sono---> mezze rose preparate colla mia carne: fonte di apparizione che dovrebbe esaltare l'odore] tra una delle cose che sono---> volevi divertire il pasto volevi un po' della intimità del mio corpo e qualcuno oltre a te mi usasse come un fiore tra i brividi tra una delle cose che sono---> mi chiedevi hai freddo? ho freddo. tremo. e tu vieni a soffiarmi le evoluzioni nitide delle tue fibre che io ripeto con gli occhi e torno alla ventura con la tua bocca tra le natiche prima di ogni altra cosa e il cielo scuro da colarne infimità che curassero infermità senza capriccio]

sai che restituisco tutto. restituisco tuttoun tuffo al cuore sodo che non si addice che al colmo della mia meraviglia meticolosa immagine evadi con costanza irricucibile al suono da ore da orologi prima di ogni vigilia e vigilia di eva vai via tra una delle cose che sono

I

a presto, addio. amo i tuoi numeri che educatamente si offuscano senza chiederee qui c'è il vecchio sacchetto della tombola]rendere netta la vita è la noia mortale] mi smarrisco così posseduta nella nebbiasi trasformano i luoghi di destinazione a/in stretto battibecco di polvere

II

a presto, addio. questa poesia gettata su ghiacciai di pipistrelli neri è una ragazzache fugge in cerchio è una deriva di esarazioni mortali tutte in fiocchi tutte siestadi sangue tutte come mi infilassero a batuffoli dal cuore testate matte di arsenico

[II]

a presto, addio. passa ancora di qua quando saprai riconoscere i luoghidove le stelle preferiscono diradare. io certo starò leggendo le tue manida prima ancora che partissi e con il viso sazio alle mie labbra ripeteviquello che dicevo di te o di cosa mai intrecciasse di nero ai tuoi capellibianchi e forse eri tu stesso a suggerirmi la lettura tu a chiudere quellibro ospite di sottili e confini tu a stringere i miei polsi per darmi oredi amoredi sonno per l'esattezza

Page 65: Minute dalla dura madre

il disegnatore

il fatto di passare per una selvaggia a restare in piedi per ore battuta dal ventoe il mistero di riconoscersi il volto passando le dita sul primo albero del boscosulla collina il fatto di masturbarsi sulla tomba del padre per dare via al primodiscorso serio con quell'uomo sottoterra: lei viveva come l'estremità di coseattratte senza sosta dal centro di qualcosa di altro

[II]

non le dice stai ferma. comincia a disegnarla e basta. non importa se si muove.non importa se parlando si muove: la disegna e basta e senza dirle mai di stareferma la disegna e non le dice niente ma non è vero che non le dice niente è unmodo di dirle altre cose un modo di vederla in certi stadi di conversazione][incerta luce di conversazione dice lui

Page 66: Minute dalla dura madre

[...]

ovunque piovesse questa primaveracrudo il pathosdel lucido germoglio(a sole saetta)

il colore crudodelle ali del corvorimemora buioa sole alto(fa primavera)

splendide navi fantasmadove sparì il tempo a marea contare i pesci mortie straripò in tempesta]

e centrica scrittura stava tuttanel suo viso umano levato dai contornicome il suo seno levato dal toracecome il suo sesso levato dall'inguinecome i suoi fianchi levati dalle anchecome le sue natiche levate dai lati dell'osso sacroe centrica scrittura stava la stessa cosa solo un po' diversa

ovunque piovesse questa primaverale mano che gira il coltello lo allinea al fiumeè tutto vero dalle occhiaie di legno dell' acquastrariperanno sfumature sopite e sospintee un po' di stupore tornando al particolareincorrotto dove l'aria si difende dall'uomo

ovunque piovesse questa primavera

Page 67: Minute dalla dura madre

[…]

spogliami come l'isola degli uccelli che volano viacol mio occhio nel becco - necessariamente - va viada questo ora che non servo di abbellire sgolandolo

Page 68: Minute dalla dura madre

[…]

io sono l'incontro / la vera sorpresa che ti precorre / il cielospostato l'ora avanti / la conchiglia di mare grosso che tienial collo / la pietra che prendi al volo dal cervello del vulcano/e capace - senza sgomento - la sola di attraversarti il craniocon una rosa

Page 69: Minute dalla dura madre

pass 1

ha smesso di amarlo. Il digiuno le infiamma lo stomaco.il peso del cielo dondola verso oriente e torna indietro.il fiume rallenta per porgerle ostie di limo dolcee bisbigli frantumati sui guizzi del controluce.il giorno sfoca fra vaporose ipnosilentamente mette via cose]

Page 70: Minute dalla dura madre

[...]

consenti la non data acquisizione

umanità accapponata continuamente accapponatasulla pelle di Diointatta era l'origine senza testamento

Page 71: Minute dalla dura madre

[...]

l'imenità intatta di mio padre mi si sgretola tra le ditacome un ponte circolare di biscotto messo alla pioggia(l'ho difesa da migliaia di colazioni)davanti al mare oggi è diventata polveretrappola entomologica per verità non scrittema che non costano in stelle

Page 72: Minute dalla dura madre

[...]

scomparendo conteremo le stelledimenticandoci di avere fatto presenzadi avere voluto vedere come (si) fotteun manichino calcolando per decennil'area dei nostri specchi

Page 73: Minute dalla dura madre

… nata per posteri abortiti non ho mai smesso di scrivere lettere agli oggetti ...

Page 74: Minute dalla dura madre

… il romanzo continua a causa dei nostri corpi: aree espositive intrufolate nella faticosa e facoltosa caparbietà della mente …

Page 75: Minute dalla dura madre

… il tempo non esiste e i miei capelli hanno tutto il diritto di diventare bianchi...

Page 76: Minute dalla dura madre