Ministro truffaldino. Sul lavoro credete all'Istat: Poletti gioca troppo sui dati

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Tiratura: 112.773 Diffusione: 66.122 Lettori: 453.000 Dir. Resp.: Marco Travaglio Servizi di Media Monitoring Sezione: EDITORIALI E INTERVISTE Foglio: 1/ 3 Estratto da pag.: 7 Edizione del: 06/08/15 Peso: 1-13%,7-92% 140-123-080 Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. NUMERI PAZZI Parla Alleva, presidente dell'lstituto di Statistica "Sul lavoro credete all'Istat: Poletti gioca troppo sui dati" "11 ministero comunica ii saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti, ma e scorret- to. n Jobs Act? Presto per un bilancio: gli effetti non sembrano straordinari, ma almeno sono stati stabilizzati molti precari. La proposta MSS sul reddito di cittadinanza e ben congegnata, pen) va accompagnata con delle norme di contrasto al lavoro-nero" o DI FOGGIA A PAG. 7 Contrasti !state ministero offrono dati diversi sul Javoro Ansa "Lavoro, da Poletti uso politico dei dati: disorienta i cittadini" » CARLO DI FOGGIA iamo ancora lontani da una crescita consolidata, cosi co- me da una ripresa solida del- l'occupazione". Giorgio Alle- va, presidente dell'Istat e or- dinario di Statistica alla Sa- pienza di Roma, spiega: "Da mesiassistiamoaundesolan- te caos dei dati sul mercato del lavoro, che indebolisce l'Istituto e disorienta i citta- dini: i) Joro USO e fondamen- tale per la democrazia". Presidente Alleva, partia· mo dai dati sull'occupazio- ne: a giugno so no tornati ne- gativi. II ministro Poletti ha parlato di "fluttuazioni ti pi· che di una fase di ripresa". I dati congiunturali, mese per mese, sono mol to altalenanti, mostrano incertezze e fragi- lita importanti. Qualcosa pe- ro si muove: al di la delle o- scillazioni mensili, letenden- ze sono lievemente positive su base trimestrale, le risorse di lavoro impiegate dal siste- m a economico crescono. Seppur con numeri non im- portanti, anche ii mercato del lavoro potra migliorare. Le mi sure in cam po sono tante e l'economia e da mesi in una fase nuova, di crescita lieve. Perche ii lavoro non sembra agganciarsi alla ripresina? Prima si recuperano i gioca- tori in panchina, le persone in cassa integrazione, poi au- mentano i contratti interina- li, e solo alla fine ci sono i se- gnali sui posti richiesti dalle imprese. Manca la pa rte fina- le perche le prime due assor- bono la quota di crescita che

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Tiratura: 112.773 Diffusione: 66.122 Lettori: 453.000Dir. Resp.: Marco Travaglio

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Sezione: EDITORIALI E INTERVISTE Foglio: 1/3Estratto da pag.: 7

Edizione del: 06/08/15

Peso: 1-13%,7-92%140-123-080

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NUMERI PAZZI Parla Alleva, presidente dell'lstituto di Statistica

"Sul lavoro credete all'Istat: Poletti gioca troppo sui dati"

• "11 ministero comunica ii saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti, ma e scorret­to. n Jobs Act? Presto per un bilancio: gli effetti non sembrano straordinari, ma almeno sono stati stabilizzati molti precari. La proposta MSS sul reddito di cittadinanza e ben congegnata, pen) va accompagnata con delle norme di contrasto al lavoro-nero"

o DI FOGGIA A PAG. 7

Contrasti !state ministero offrono dati diversi sul Javoro Ansa

"Lavoro, da Poletti uso politico dei dati: disorienta i cittadini"

» CARLO DI FOGGIA

iamo ancora lontani da una crescita consolidata, cosi co­me da una ripresa solida del­l'occupazione". Giorgio Alle­va, presidente dell'Istat e or­dinario di Statistica alla Sa­pienza di Roma, spiega: "Da mesiassistiamoaundesolan­te caos dei dati sul mercato del lavoro, che indebolisce l'Istituto e disorienta i citta­dini: i) Joro USO e fondamen­tale per la democrazia".

Presidente Alleva, partia· mo dai dati sull'occupazio­ne: a giugno so no tornati ne-

gativi. II ministro Poletti ha parlato di "fluttuazioni ti pi· che di una fase di ripresa".

I dati congiunturali, mese per mese, sono mol to altalenanti, mostrano incertezze e fragi­lita importanti. Qualcosa pe­ro si muove: al di la delle o­scillazioni mensili, letenden­ze sono lievemente positive su base trimestrale, le risorse di lavoro impiegate dal siste­m a economico crescono. Seppur con numeri non im­portanti, anche ii mercato del lavoro potra migliorare. Le mi sure in cam po sono tante e l'economia e da mesi in una

fase nuova, di crescita lieve. Perche ii lavoro non sembra agganciarsi alla ripresina?

Prima si recuperano i gioca­tori in panchina, le persone in cassa integrazione, poi au­mentano i contratti interina­li, e solo alla fine ci sono i se­gnali sui posti richiesti dalle imprese. Manca la pa rte fina­le perche le prime due assor­bono la quota di crescita che

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Sezione: EDITORIALI E INTERVISTE Foglio: 2/3Estratto da pag.: 7

Edizione del: 06/08/15

Peso: 1-13%,7-92%140-123-080

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per ora abbiamo. Si fatica a districarsi tra i nu• meri sul lavoro: oltre all'I· stat, negli ultimi mesi anche ii govemo ha dato grande ri· salto a quelli delle comuni• cazioni obbligatorie del mi· nistero (sul lavoro dipen· dente) e ai dati dell'lnps.

Abbiamo assistito a un caos poco edificante di cui anche i giornalisti hanno un'ampia responsabilita. Quelli forniti dal ministero e dall'Inpssono dati di fonte amministrativa, non "statistiche". Valutare ii saldo tra attivazioni e cessa­zioni dei contratti come se fosse un aumento di teste, cioe di occupati, e una ap­prossimazione non accetta-bile. II governo fa iJ suo me­stiere, ma a me preoccupa molto quando si sbandierano datipositividello0,1%,anche perche poi - come si e vis to -portano a fare dietrofront ii mese dopo. Sento la respon­sabilita anche personale di questa confusione. Stiamo studiando con ministero, In­ps e Inail come valorizzare e integrare tutte leinformazio­ni disponibili in modo che ri­producano un quadro coe­rente e di elevata qualita. Conto di poter presto pro­durretrimestralmente un'in­formazione congiunta sul la­voro, e un rapporto annuale in co-titolarita.

Non c'e ii rischio che cosi ii governo acceda ai dati prima della loro pubblicazione?

No, ii governo li conoscera do po le dieci di mattina come tutti quanti. Ogni ente e pero geloso dei propri dati. Dob­biamo abbandonare le logi­che proprietarie. La statisti­ca e vi tale per la democrazia: nonsi detiene ii potere grazie aunusospregiudicatodeinu­meri, e sbagliato. Noi ci stia-

mo muovendo diversamente e da settembre l'informazio­ne trimestrale su occupati e disoccupati uscira congiun­tamente agli input di lavoro delle imprese e intro­durremo intervalli di confidenza per consentire a tutti di tenere con to dei fisio-logici problemi di precisione delle stime campionarie. Nonsiamoin-fallibili . II ministero e l'Inps pos-sono fare dei loro da-ti cio che vogliono: io voglio sfrut-tare queste in-form a z ion i dal punto di vista della statistica ufficiale, poi se un ministro

vuole usarli per fare le sue u­scite non spetta a me com­mentare.

Ci sono onnai decine di sigle che sparano numeri a raffi­ca, rilanciati dai giomali.

I media dovrebbero essere in grado di distinguerne la qua­li ta, ma non avviene. In altri

Paesi quando vengono prese decisioni che si fondano su dati sbaglia­

ti, le associazioni dei consumatori protesta­no. Ma peggio dell'uso sbagliato, mi preoccu-

pa ii non uso. Le decisioni non sono supportate dai dati.

La disoccupazione giovanile

continua a crescere. La Ga­ranzia giovani sta funzio· nando?

I risultati non ci so no stati. Le cose van no fatte bene, e tro­vati forse altri strumenti, co­me per esempio il reddito mi­nimo.

Dalgovemo lo hanno defini­tounostrumento"assisten­ziale" e Hincostituzionale".

Puo servire a ridurre le disu­gu aglianze. Abbiamo fatto un'analisi sulla proposta del MSS, che erroneamente !'ha presentato come "reddito di cittadinanza", mentre invece loro hanno studiato un reddi­to minimo selettivo. Ridur­rebbe di mo Ito la poverta ed e ben congegnato perche pro­porzionato al reddito e versa­to al singolo, che cosi ha au­tonomia di scelta. Andrebbe pero attuato bene per evitare che incentivi ii lavoro nero,su cui !'Italia non ha mai fatto vere politiche di contrasto. Costa 14,9 miliardi, ma none all'ordine de! giorno. Cosi ci priviamo di una misura di welfare adottataingran parte dei Paesi europei.

Nei primi tre mesi dell'anno la crescita e stata dello 0,3%, nel secondo trime• stre stimate un +0,2. Sono numeri confortanti?

C' e stata una rip res a dell a do­manda interna, degli investi­menti e delle scorte, penaliz­zata pero dalla debolezza dei consumi: e cresciuto ii rispar­mio. L'export ha fatto la sua parte, confermando la com­petitivita delle nostre impre-se, masonocresciute-emol­to - anche le importazioni. Nonabbiamograndespinta,e le famiglie temono ancora per ii futuro. II 14 conoscere­mo i numeri, non dovrebbero esserci sorprese, dato l'anda­mento dei diversi indicatori congiunturali. Siamo fuori dalla recessione, ma la vera crescita e un'altra cosa.

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Sezione: EDITORIALI E INTERVISTE Foglio: 3/3Estratto da pag.: 7

Edizione del: 06/08/15

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L 'lstat ha stimato un au­mento del Pil dello 0,7% nel 2015. Cosa manca?

Se riuscissimo a ottenere tas­si di crescita rilevanti e co­stanti, su periori all'l %, potre­mo vedere risultati apprez­zabili anche sul lavoro. Inve­ce cresciamo meno degli altri grandi Paesi europei. Siamo contenti di vedere il segno + ma servire b be un' espansione molto piu pronunciata.

Per ii Fmi I' Italia impieghera 20 anni per riportare la di· soccupazione ai livelli pre•crisi.

Inquell'analisimancanoleri-

L'uomo dei numeri Par/a ii presidente de//'lstituto nazionale di statistica (I stat), nomi nato dal /'esecutivo un annofa

forme che ogni governo do­vrebbe fare. In seno a questi organismi, si dibatte invece sulfattocheelevati tassididi­soccupazione siano fisiologi­ci, vista l' evoluzione tecnolo­gica. Gli Usa ci dimostrano ii contrario.

Gli sgravi per le assunzioni stabili non bastano?

Creano le condizioni migliori per assu mere, ma per ora non stanno alzando l'occupazio­ne. Li hanno sfruttati le pic­coleimprese, quelle piu gran­di hanno bisogno di piu tem­po. Magli imprenditori assu­mono se percepiscono segna-

Ii stabili di ripresa della do­manda, soprattutto interna. E ii lavoro Io si crea investen­do nel capitale umano e nelle infrastrutture.

II Jobs Act sta funzionan· do?

E presto per dirlo, i conti Ii fa­remo allafinedell'anno. Aog­gi gli effetti non appaiono straordinari, sembrano es­serci soprattutto sulle stabi­lizzazioni <lei contratti pre­cari, che non e poco.

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~ IL BILANCIO OGNI MESE Lo statistico

ll presidente dell'Istat Gior· gioAllevae stato indicato dalgovemo Renzinel luglio2014 Ans a

Biografia GIORGIO ALLEVA Econ om ista, e ordinario di Statistica alla facolta di Economia alla Sapienza di Roma. Prima di diventare presidente dell'lstat, nel luglio 2014, e stato per otto anni nel consiglio dell'lstituto. Prima di lui, all'lstat, era stato nominato Pier Carlo Padoan, manonsi e mai insediato perchee diventato ministro

II ministero del Lavoro comunica 11 saldo tra attivazioni e cessazioni di contram ma e scorretto

REDDITODI CITTADINANZA

Abbiamo analizzato la proposta MSS: ridurrebbe la poverta ed e ben congegnata, pero va accompagnata con norme di contrasto al lavoro·nero

IL JOBS ACT FUNZIONA?

Presto per fare un bilancio, gli ejf etti non sembrano straordinari ma almeno sono stati stabilizzati molti contratti precari enonepoco