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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARTURO MALIGNANI” ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L.425/97 - DPR 323/98) a.s.2017-2018 Consiglio della classe 5^ CBA A Articolazione: “Biotecnologie Ambientali” IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Il Dirigente Scolastico Esposto all’Albo …………………………………. il 16/5/2018

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“ARTURO MALIGNANI”

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L.425/97 - DPR 323/98)

a.s.2017-2018

Consiglio della classe 5^ CBA A

Articolazione: “Biotecnologie Ambientali”

IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Il Dirigente Scolastico Esposto all’Albo …………………………………. il 16/5/2018

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Sommario

1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ............................................................................................... 3 2. PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE ....................................................................... 4 3. RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE ........................................................................................................ 4 3.1 Composizione della classe ............................................................................................................................ 4 3.2 Profitto (i dati escludono gli allievi non ammessi all’esame) ........................................................................ 4 3.2.1 Regolarità degli studi ................................................................................................................................. 4 3.3 Comportamento........................................................................................................................................... 4 3.4 Obiettivi educativi-formativi e cognitivi ....................................................................................................... 4 3.5 Metodologia e strategie didattiche per il recupero e per il potenziamento ................................................ 5 3.6 Metodologia CLIL ......................................................................................................................................... 5 3.7 Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro ........................................................................................................... 5 3.8 Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo ............................................................................... 5 3.9 Attività integrative ed extracurriculari ......................................................................................................... 6 4. RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA.............................................................................................................. 7 5. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME SVOLTE ........................................................................................... 8 5.1 Prima prova scritta d’esame ....................................................................................................................... 8 5.2 Seconda prova scritta d’esame .................................................................................................................. 8 5.3 Terza prova scritta d’esame - Note informative per la predisposizione della terza prova. ........................ 8 5.3.1 Discipline coinvolte ................................................................................................................................... 8 5.3.2 Prove di simulazione della terza prova svolte durante l’anno ................................................................... 8 5.3.3 Note informative per la predisposizione della terza prova scritta ............................................................ 9 5.4 Altre prove interdisciplinari svolte ............................................................................................................. 9 6. ALLEGATI .................................................................................................................................................. 10 6.2 Testo della simulazione della prima prova scritta e griglia di correzione ................................................... 10 6.3 Testo della simulazione della seconda prova scritta e griglia di correzione ............................................... 10 6.4 Testi delle simulazioni delle terze prove scritte e griglia di correzione ...................................................... 10 6.5 Tabella di corrispondenza voti/giudizi ........................................................................................................ 11 6.6 Tabella per l’attribuzione del voto di condotta .......................................................................................... 12 6.7 Criteri di attribuzione dei crediti scolastici e formativi ............................................................................... 13 7. Allegati riportati su fascicolo cartaceo riservato esterno al presente documento ................................... 14 7.1 Documentazione riservata per allievi BES – DSA – H ................................................................................. 14 7.2 Percorsi individualizzati di ASL ................................................................................................................... 14 8. FIRME DEI DOCENTI DELLA CLASSE .......................................................................................................... 15

3

1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DICLASSE

Docente Materia Ore settimanali

FUSIELLO NUNZIA VALERIA Religione 1

ZANCHETTA MAURIZIA Lingua e letteratura Italiana 4

ZANCHETTA MAURIZIA Storia 2

FELTRIN DANIELA Inglese 3

BEZZO ROBERTO Matematica 3

PELOI MARIANGELA Scienze Motorie 2

BOASSO ANNAMARIA Biologia, microbiologia e tecnologie di

controllo ambientale

6

MERCATO LIVIA Laboratorio di Biologia, microbiologia e

tecnologie di controllo ambientale

4

CHIAVOLA GABRIELA Chimica analitica e strumentale 4

MIANI FRANCESCA Chimica organica e biochimica 4

MERCATO LIVIA Laboratorio di Chimica analitica e

strumentale

3

RODARO ADRIANO Laboratorio di Chimica organica e

biochimica

3

LENA Paolo Fisica Ambientale 3

Nel passaggio dalla 3^ alla 4^ classe la continuità didattica è stata interrotta per le seguenti discipline:

- Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

- Laboratorio di Chimica organica e biochimica

La continuità didattica è stata interrotta nel passaggio dalla 4^ alla 5^ classe per le seguenti discipline:

- Laboratorio di Chimica analitica e strumentale

- Laboratorio di Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

4

2. PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE

Il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie ha competenze:

● pratico – analitiche - sperimentali, nel campo della realtà naturale e artificiale ma anche nell'analisi

qualitativa e quantitativa dei fenomeni legati alle trasformazioni di energia;

● progettuali e di cittadinanza, che si esplicano nell'essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Il corso forma figure professionali con capacità e competenze polivalenti in grado di soddisfare numerose e variegate richieste provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca. I contenuti trattano a fondo gli argomenti base della chimica-fisica, dell’analisi chimica e degli impianti di tipo industriale, con particolare riferimento agli aspetti della sicurezza, dell’igiene industriale e del controllo ambientale. Vengono forniti inoltre elementi di biochimica e biologia. L’organica preparazione scientifico-tecnologica garantita dalle discipline di indirizzo è integrata da un buon livello di cultura generale cui concorrono la matematica e tutte le altre discipline umanistico-sociali.

Nell'articolazione Biotecnologie ambientali vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro.

3. RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE

3.1 Composizione

La classe risulta così composta nel corrente anno scolastico

Alunni

Maschi Femmine Totale

Numero 12 8 20

Provenienti da altra scuola 0 0 0

Abbandoni / ritiri durante l’anno 0 0 0

Ammessi all’esame conclusivo di stato 0 0 0

Studenti non italofoni 0 0 0

Studenti Disturbi S.A.

Se presenti, si veda allegato. 1 - -

Provenienza

Numero

alunni Residenti a Udine

Residenti in località entro i 20

Km di distanza da Udine

Residenti in località oltre i 20

Km di distanza da Udine

20 4 10 6

5

3.2 Profitto

Nel corso del triennio la composizione della classe non ha subito modifiche importanti , se non un nuovo inserimento in classe quinta. In generale gli allievi hanno dimostrato di possedere un livello di socializzazione e di gestione dei rapporti interpersonali buono, sempre adeguato nei confronti degli insegnanti e dell'istituzione scolastica nel suo complesso. Dal punto di vista della partecipazione, la classe presenta una fisionomia nel complesso positiva: per un gruppo di allievi la partecipazione al dialogo didattico-educativo è stata propositiva e elevata, così come l’ impegno è stato molto serio e motivato. Altri allievi hanno dimostrato, invece, un atteggiamento non sempre propositivo, con risultati inferiori alle loro potenzialità. Tuttavia, nel corso del secondo quadrimestre, il loro atteggiamento è diventato più collaborativo e si sono impegnati in modo proficuo. Le acquisizioni della classe sul piano delle competenze si presentano non omogenee: alcuni studenti hanno dimostrato una certa continuità ed un buon interesse verso i contenuti trattati e un’apprezzabile capacità di elaborare a riutilizzare gli apprendimenti sia nel settore umanistico sia nel settore tecnico-scientifico. Un numero limitato di studenti ha acquisito conoscenze e competenze non armonicamente organizzate nell’interiorizzazione di concetti e procedimenti, dovuto principalmente all’impegno non sempre continuo e al metodo di lavoro poco efficace. Hanno infatti dimostrato poca maturità e flessibilità nell’accostarsi ad una metodologia di lavoro trasversale e multidisciplinare, non riuscendo sempre ad analizzare e collegare tra loro le diverse fonti proposte. A causa di un metodo di studio non sempre adeguato, pochi allievi evidenziano ancora qualche lacuna nelle materie professionalizzanti. Dal punto di vista del profitto, la classe può essere divisa in tre gruppi di livello: un gruppo di alunni ha raggiunto

una capacità di organizzazione e rielaborazione dei contenuti e un livello di competenze più che buono, è capace di

lavorare in modo autonomo e proficuo e sa usare un linguaggio appropriato; un secondo gruppo di alunni ha

dimostrato un impegno e un metodo di lavoro nel complesso discreti, raggiungendo un grado di autonomia e un

livello di competenze più che sufficienti; un terzo gruppo di alunni è stato settorialmente motivato, si è impegnato

in modo superficiale e discontinuo, a volte non svolgendo le consegne assegnate e non seguendo le indicazioni

dell'insegnante; ha pertanto raggiunto a fatica le competenze di base. L’esperienza di stage in azienda nell’ambito

dell’Alternanza Scuola/Lavoro ha visto, invece, gli studenti particolarmente motivati ed impegnati, e ha portato ad

ottenere buone valutazioni finali da parte dei Tutor aziendali e punteggi da elevati a molto elevati.

3.2.1 Regolarità degli studi

Tabella 3.2.1

Numero

studenti Regolari In ritardo di un anno In ritardo maggiore di un anno

20 17 3 0

3.3 Comportamento

Nel complesso, la maggior parte degli alunni ha interiorizzato le norme di comportamento che regolano la vita scolastica, assumendo sempre un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli insegnanti e nei confronti dei pari. 3. 4 Obiettivi educativi-formativi e cognitivi

In sede di programmazione collegiale dell’attività didattica per l’a.s.2017-2018, il consiglio di classe ha elaborato,

nella riunione del 13 ottobre 2017, i seguenti obiettivi educativo-formativi, articolati come di seguito riportati:

6

AREA DELLA MATURAZIONE CIVICA

3 Educazione alla legalità intesa come conoscenza dei diritti di libertà e delle responsabilità dell’individuo in una società democratica:

• conoscere i meccanismi di funzionamento della scuola, i suoi organi, le sue regole e i criteri generali in base ai quali l’allievo è valutato.

4 Educazione alla responsabilità:

• saper rispettare le persone riconoscendo la diversità di età, ruolo e responsabilità;

• adattare il proprio aspetto e il proprio comportamento al contesto in cui ci si trova;

• saper ammettere gli errori;

• saper rispettare le strutture scolastiche. 5 Educazione alla convivenza intesa come partecipazione e assunzione di responsabilità individuali:

• saper rispettare gli impegni presi;

• saper riconoscere ragioni e meriti degli altri;

• saper fondare le proprie affermazioni. 6 Educazione alla tolleranza intesa come riconoscimento del valore delle diversità di idee, genere, razza e

religione:

• saper modificare pregiudizi, stereotipi mentali e comportamentali;

• conoscere culture diverse dalla propria e saperle apprezzare nella loro peculiarità.

AREA DELLE RELAZIONI SOCIALI

• saper rispettare la parola data, i regolamenti e i patti;

• sapersi comportare in modo educato usando un linguaggio rispettoso con compagni e adulti;

• saper rispettare il tempo di lavoro dei compagni;

• saper intervenire in modo pertinente e ordinato nelle discussioni e durante le lezioni.

AREA DELL'AUTONOMIA E DEL METODO DI LAVORO

• Saper tenere in ordine e usare il materiale scolastico (diario, libri di testo, libretto personale, quaderni, appunti…);

• rispettare le consegne e i tempi di lavoro assegnati, seguendo le indicazioni fornite dall’insegnante;

• seguire con attenzione le attività scolastiche;

• sviluppare la capacità di concentrazione;

• saper comprendere istruzioni e consegne;

• saper organizzare il proprio studio ed il proprio tempo libero;

• saper valutare il prodotto del proprio impegno;

• saper prendere appunti;

• saper usare e/o produrre schemi, grafici, mappe e tabelle;

• saper usare i sussidi;

• saper ascoltare;

• saper esprimersi in forma orale e scritto-grafica;

• conoscere e usare i linguaggi specifici delle singole materie;

• saper scrivere relazioni in modo coerente e corretto. 6.5 Metodologia e strategie didattiche per il recupero ed il potenziamento

Gli obiettivi cognitivi formulati dal Consiglio di classe in sede di programmazione collegiale dell’attività didattica sono i seguenti:

Materia Metodi Mezzi e Strumenti Spazi Utilizzati

7

Lezion

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Gru

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Ricerch

e

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Altro

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Palestra

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Bib

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Au

la did

attica

Altre attività estern

e

RELIGIONE X X X X X X X

LINGUA LETTERATURA ITALIANA

X X X X X X

STORIA X X X X X X

LINGUA STRANIERA INGLESE

X X X X X X X

MATEMATICA x X x X

FISICA X X X X X X X X X X X X X

Chimica analitica e strumentale

X X X X X X X X X X X X

Chimica Analitica e strumentale

X X X X X X X X X X X X X X

LAB. Chimmica analitica e organica

X X X X X X X X X X X

LAB .Microbiologia

X X X X X X X X X X X X X

ED FISICA X X X X X x X

Per gli allievi che hanno incontrato nel corso dell'anno scolastico difficoltà nell'assimilazione dei contenuti/competenze sviluppati nelle diverse discipline si è provveduto ad attivare i seguenti interventi:

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Lin

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Corsi di recupero in orario extracurricolare (3 corsi di recupero per 4.5 ore in totale per il recupero del debito del 1°

x X

8

quadrimestre)

Studio assistito (pausa didattica di una settimana dal 29/01 al 03/02/2018 )

X X X X X X X X x

Sportello Didattico X X

6.6 Modulo di insegnamento in modalità CLIL

Come da DPR 88 e 89/2010 sul riordino della secondaria di II grado, nel quinto anno è previsto l'obbligo di insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.

Per gli istituti tecnici la disciplina non linguistica deve essere compresa nell'area di indirizzo del quinto anno, e deve essere insegnata obbligatoriamente in lingua inglese. A tal proposito, come deliberato in sede di Consiglio di Classe del 13 ottobre 2017, il modulo di insegnamento in modalità CLIL non è stato attivato in quanto nessun docente aveva i titoli necessari

Percorsi di Alternanza Scuola Lavoro

Referenti Alternanza Scuola Lavoro: prof.ssa Gabriela Chiavola (a.s.15-16/16-17); prof.ssa Francesca Miani (a.s.17-18) Introduzione

La Legge 107 del 13/07/2015 ha introdotto per gli allievi di tutti gli Istituti Superiori di 2° grado percorsi di alternanza scuola-lavoro. Questi percorsi coinvolgono gli studenti del triennio ed hanno lo scopo di completare il loro curriculo con contributi professionalizzanti provenienti dal mondo della ricerca universitaria, degli enti pubblici e delle aziende di settore e di consentire le prime esperienze nel mondo lavorativo. Il Dipartimento di Chimica, di giovane istituzione, ha quindi iniziato, con non poche difficoltà, a creare una rete di contatti e di aziende disposte ad accogliere i nostri studenti. Nel tempo i rapporti di collaborazione si sono rafforzati con soddisfazione da entrambe le parti. Le attività di alternanza proposte nel triennio di specializzazione sono di seguito elencate

Anno scolastico

Descrizione attività Alternanza Scuola Lavoro

a.s. 2015-2016

classe TERZA

Formazione sicurezza

• partecipazione al progetto S.I.C.S. “Promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”

• formazione specifica: la sicurezza in laboratorio

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Mondo del lavoro

• partecipazione al corso “Introduzione al mondo del lavoro” Lavoro di gruppo e approfondimento sul tema “La chimica degli odori: i profumi”

• Fisiologia: il naso e l’olfatto (anatomia e fisiologia). Come funzionano i profumi e quali zone del cervello “accendono”?

• Tecnologia: metodi di estrazione degli olii essenziali

• Chimica della pelle: le reazioni chimiche e fotochimiche che il profumo può dare sulla pelle (fotosensibilità)

• Aromaterapia: influenza del profumo sul benessere mentale e fisico

• Costume e società: storia del profumo; come si sono evoluti nel tempo il concetto di profumo, il suo utilizzo e i metodi di preparazione

• Economia: analisi economica . Incidenza delle materie prime e dei metodi di preparazione sul costo di un profumo

Partecipazione all’attività di Biolearning presso Area di Ricerca di Trieste

Visite aziendali presso

• Birrificio Julia – San Pietro al Natisone

• Guinness – in occasione del viaggio studio a Dublino Attività di stage presso aziende del settore (documento cartaceo allegato)

• vinicolo /enologico (AZ.ALESSIO DORIGO/ ENOLOGIA FRIULANA/TERRA e VINO)

• alimentare (NATURAL FOOD/PARMALAT)

• analisi e consulenze ambientali (G.A.I.A./GESTECO)

• ricerca (Università degli Studi di Udine)

• analisi olii di impianti idraulici in macchine industriali (LA RICAMBI UDINESE)

a.s.2016-2017

classe QUARTA

Partecipazione a seminari (Progetto Lauree Scientifiche PLS)(Università di Trieste)

• L’acqua la molecola psicotica bene dell’umanità

• La forma delle molecole

• Sapori, odori, molecole. La chimica del gusto

• L’idrogeno come vettore energetico

Partecipazione al corso di potenziamento dell’attività didattica in collaborazione con ARPA e

La-REA: Biomonitoraggio ambientale; uscite sul campo a San Leonardo

Partecipazione alla Giornata mondiale dell’acqua con uscita al Parco delle Fonti di Torrate di

Chions (PN)(Giornata mondiale dell’acqua)

• Conferenza del Prof. Venturini dell'Università di Bologna riguardante " Tre ragioni geologiche che hanno fatto grande il Friuli" (ASL).

Partecipazione all’attività Laboratorio di analisi delle acque potabili: attività di analisi e

simulazione di certificazione

Attività di stage presso aziende del settore (documento cartaceo allegato)

• vinicolo / enologico (ENOLOGICA FRIULANA, CENTRO di RIFERIMENTO ENOLOGICO, Az ALESSIO DORIGO)

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• analisi e consulenze ambientali (GESTECO, G.A.I.A., FRIULAB)

• analisi ; area dei servizi fitosanitari; ricerca (ERSA)

• sanitario (FRIULI CORAM/SALUS LAB/Farmacie)

• alimentare (PARMALAT)

• preparazioni settore integratori alimentari e cosmesi (BIOFARMA)

• prodotti vernicianti (ELCROM)

Partecipazione a Moduli Formativi Estivi presso l’Università di Udine da parte di una

studentessa durante l’estate

a.s. 2017-2018

classe QUINTA

Partecipazione a seminari in collaborazione con

• Da specie autoctone a specie aliene (ARPA-OGS)

• La rinascita dell’acqua; uso sostenibile della risorsa idrica (ARPA-OGS)

• Inquinamento del suolo e sue correlazioni con l’acqua (ARPA-OGS)

• Le nanotecnologie (Università Progetto Lauree Scientifiche)

• CONNESSI promosso dal Messaggero Veneto

• Conferenze del P.I. M. Panigutti della ditta IGP s.r.l. (Trieste) sulla depurazione delle acque reflue

• Attività in collaborazione con l'ente ENAIP in relazione alla termovalorizzazione

• BIOTECH DAY presso Università degli Studi di Udine

• Partecipazione al progetto “Rifiuti spiaggiati” in collaborazione con La-REA e ARPA; uscita sul

campo a Grado

Partecipazione alla presentazione del progetto Genki – dal dato alla consapevolezza

(Legambiente fvg, associazione A.L.P.I., azienda Eurotech

Visita a

• Fiera ECOMONDO : fiera del recupero di materia e di energia e dello sviluppo sostenibile

• al termovalorizzatore di Arnoldstein

Attività di stage presso aziende del settore (documento cartaceo allegato)

• vinicolo /enologico (BRAVA)

• ricerca e innovazione tecnologica per l’ambiente (CONTENTO TRADE)

• sanitario (FARMACIE)

• analisi olii di impianti idraulici in macchine industriali (LA RICAMBI UDINESE)

• analisi e consulenze ambientali (GAIA/GESTECO)

• pannelli settore mobili (FANTONI)

• alimentare (PARMALAT/LEOCHIMICA)

• chimica fine e di base (INDUSTRIE CAFFARO)

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3.8 Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo

Si segnala la partecipazione della classe ai progetti:

• Progetto di Alternanza scuola-lavoro con l’organizzazione di Stages aziendali e redazione di Relazione Tecnica Finale - intera classe coinvolta dal 9.10.2017 al 21.10.2017

• 10.2.2018 dalle 9 alle 12 Progetto “CINEMA e DYSTOPIA” col prof. Bozzetti • 06.03.2018 (9.30 – 13) Visione al Cinema Visionario di Udine del film in lingua originale "The darkest hour"

collegamento interdisciplinare inglese e storia • Conferenza tenuta dalla prof. R. Mormone (Introduttiva alla lezione di T. Ward), “Medio Oriente – Islam –

Guerre – Isis”, 22/02/18 • 13.03.2018 Intervento in inglese di Terence Ward, autore del testo “Per capire oggi il Medio Oriente, L'ISIS

spiegato ai giovani” • Incontri di Orientamento con le facoltà delle Università di Udine, Trieste e Padova e con gli ITS della regione • Un gruppo di 10 allievi ha partecipato al progetto “Notte in Trincea” con il Prof. Rodaro • Spettacolo teatrale “Il muro”, con Marco Cortesi e Mara Moschini, 09/04/18 • Progetto “Quotidiano in classe” • Partecipazione di due allievi al concorso internazionale FAST

3.9 Attività integrative ed extracurriculari

• Visita d’istruzione di 5 gg. a Praga nel mese di dicembre 2017 (accompagnatore prof. Lena Paolo).

4. RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE 4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 4 ore di cui 1 di teoria e 3 di lab

Numero di ore annuali previste 132

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 124

Attività varie 8

Libro di testo utilizzato Cozzi, Protti, Ruaro – Elementi di analisi chimica strumentale – ed.

Zanichelli

4.2 Brevi note sul profitto Il profitto raggiunto è mediamente sufficiente, ma si segnalano alcuni allievi con profitto più che buono

4.3 Brevi note sulla motivazione Nella classe è presente un piccolo gruppo di allievi interessati e motivati ad approfondire gli argomenti proposti. Gli

altri allievi hanno dimostrato un interesse teso al conseguimento di una valutazione

4.4 Brevi note sulla partecipazione Il piccolo gruppo di allievi motivati ha partecipato con continuità alle lezioni e alle esercitazioni di laboratorio. Gli

altri allievi si sono dimostrati talvolta passivi in particolare nelle attività pratiche.

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4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze • Conoscere e saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano le tecniche potenziometriche

e conduttometriche.

• Conoscere, saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano i metodi ottici di analisi in generale e, in particolare, spettrofotometria UV/visibile IR ed AAS.

• Acquisire, elaborare ed interpretare dati, correlando gli esiti sperimentali con i principi teorici di riferimento.

• Individuare e selezionare le informazioni per organizzare e gestire le attività di laboratorio, operando nel rispetto delle norme sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

• Redigere relazioni per documentare le attività individuali e di gruppo (esprimendo qualitativamente e quantitativamente i risultati attraverso grandezze fondamentali e derivate) e presentare criticamente gli esiti delle analisi.

4.6 Verifiche e valutazione

Verifiche scritte, articolate sotto forma di quesiti e problemi prove semi strutturate e non. Prove orali.

Prove pratiche e relazioni di laboratorio, calcoli ed elaborazioni di dati raccolti durante le prove sperimentali

interventi dal posto e contributi alla discussione.

Nella valutazione sono stati considerati i seguenti aspetti:

• acquisizione dei contenuti e padronanza del lessico disciplinare

• comprensione di richieste

• rispetto delle consegne

• autonomia nell'esecuzione dei compiti e organizzative nel lavoro

• competenze logiche di analisi, sintesi e collegamenti fra le informazioni

• competenze nella formulazione di ipotesi e nella soluzione di problemi

• competenze progettuali (abilità nel definire obiettivi e strategie di azione e valutare i risultati conseguiti)

• capacità di utilizzare le informazioni in modo interdisciplinare

• capacità di giudizio critico.

4.7 Programma svolto Il docente, qualora il programma svolto dopo la presentazione del presente documento, sia diverso da quello

previsto, evidenzierà in un documento a parte le modifiche da apportare

INTRODUZIONE ALL’ELETTROCHIMICA

• Celle galvaniche: elettrodi e potenziali di elettrodo. Schematizzazione della cella. La legge di Nernst. Potenziali standard di riduzione e scala dei potenziali. Pila Daniell. Pile a concentrazione. Calcolo della costante di equilibrio di una reazione redox.

• Potenziometria

Classificazione degli elettrodi. Elettrodi di riferimento a calomelano e ad argento/cloruro d’argento. Elettrodi di misura: elettrodo a vetro (pH) e di platino (potenziale redox). Cenni sugli elettrodi selettivi. Determinazione del punto di equivalenza nelle titolazioni pH-metriche.

• Elettrolisi Differenza tra cella elettrochimica e cella elettrolitica, relativa schematizzazione. Uso di un generatore di corrente continua. Tensione di decomposizione. Leggi di Faraday. Ordine di scarica anodica e catodica.

• Conduttometria • Definizione di conducubilità e conducibilità specifica. Conducibilità delle soluzioni. Conduttimetri e celle

conduttometriche. Titolazioni conduttometriche e curve di titolazione.

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INTRODUZIONE AI METODI OTTICI

Radiazioni e spettro elettromagnetico

• Le radiazioni elettromagnetiche: lunghezza d’onda, frequenza, ampiezza, intensità. Lo spettro elettromagnetico, la legge di Planck ed energia associata alle radiazioni.

• Classificazione delle tecniche spettroscopiche di assorbimento: assorbimento atomico e molecolare.

• Introduzione ai metodi ottici. Il concetto di “orbitale”. Energia interna di atomi e molecole, energia quantizzata e "salti quantici" (traslazionali, rotazionali, vibrazionali, elettronici). Cenni sulla teoria degli orbitali molecolari; orbitali leganti (sigma e pi-greco), antileganti e di non legame.

• Radiazione elettromagnetica: teoria ondulatoria e corpuscolare.

• Interazione tra radiazione e materia. Effetto fotoelettrico. Assorbimento. LA SPETTROFOTOMETRIA UV/VISIBILE

• Principi teorici, assorbimento nell’UV/visibile. Orbitali molecolari e transizioni elettroniche; transizioni che coinvolgono orbitali sigma, pi-greco, "n". Probabilità di transizione e coefficiente di assorbimento molare. Transizioni elettroniche e cromofori; transizioni caratteristiche dei composti organici e dei composti di coordinazione. Effetti dell'intorno del cromoforo sulla lunghezza d'onda delle radiazioni assorbite e sul coefficiente di assorbimento molare; effetto batocromico (shift rosso), ipsocromico (shift blu), ipercromico, ipocromico. Spettri di assorbimento "a bande" nell'UV-visibile; transizioni elettroniche e vibrazionali.

• Definizioni di trasmittanza, trasmittanza percentuale, assorbanza. La legge di Lambert-Beer ed il suo utilizzo. Concetti teorici ed esercizi applicativi. Schema a blocchi di uno spettrofotometro a raggio singolo e doppio. Dettagli strumentali: sorgenti, monocromatori, rilevatori, celle.

• Analisi quantitativa: criteri di scelta della λ di lavoro. Utilizzo della legge di Lambert-Beer nell’analisi quantitativa: metodo della retta di taratura e dell’aggiunta. Sensibilità del metodo spettrofotometrico e fattori che la influenzano. Deviazione dalla legge di Lambert-Beer.

LA SPETTROFOTOMETRIA IR

• Principio di assorbimento applicato alle transizioni vibro-rotazionali.

• "Numero d'onda" e principali regioni dell'IR: NIR, MIR, FIR. Relazione fra lunghezza d'onda, frequenza, numero d'onda ed energia associata alle radiazioni. Vibrazioni molecolari: allungamento/accorciamento dei legami e deformazione degli angoli di legame. Diverse tipologie di "stretching" e "bending". Influenza, sul numero d’onda della radiazione assorbita, della forza del legame e della massa degli atomi coinvolti. Modi di vibrazione delle molecole e bande di assorbimento: modi di vibrazione di molecole lineari e non, momento dipolare di un legame chimico, variazione del momento dipolare ed assorbimento IR, vibrazioni IR attive ed IR non attive (il caso di CO2 e H2O). Vibrazioni fondamentali.

• Regione dei gruppi funzionali e regione delle "impronte digitali". Regioni di assorbimento di legami semplici, doppi, tripli, e di legami semplici in cui sono coinvolti atomi di idrogeno. Posizione e forma di alcuni picchi caratteristici (stretching e bending dei -CH2- e dei -CH3, stretching del carbonile e dell’ossidrile, stretching del C-O, del C=C, etc.). Schema a blocchi e principi di funzionamento di uno spettrofotometro IR a dispersione.

SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO

• Spettri di assorbimento atomico; allargamento delle righe spettrali; relazione tra assorbimento atomico e concentrazione. Schema a blocchi di uno spettrofotometro per assorbimento atomico. Sorgenti, monocromatori, rivelatori, celle. Sistema di atomizzazione del campione a fiamma.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

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Per le esercitazioni pratiche gli studenti hanno avuto a disposizione le seguenti strumentazioni: spettrofotometro UV-visibile, spettrofotometro IR, conduttimetri, potenziometri elettrodo combinato al platino e a vetro. Tutte le esperienze sono state eseguite in piccoli gruppi dagli allievi dato l'esiguo numero di strumenti disponibili.

• Le soluzioni tampone e verifica della loro efficienza

• Elettrochimica: la serie elettrochimica degli elementi costruzione di diverse pile e verifica della loro ddp

l'elettrolisi qualitativa e quantitativa

• Determinazioni potenziometriche: determinazione della % di acido acetico in un campione di aceto

determinazione di una miscela di alogenuri di argento

determinazione della % di rame in un Ottone

• Conduttometria

titolazioni conduttometriche acido-base

determinazione di una base molto debole

determinazione di una miscela di acidi

• Spettrofotometria UV-Vis costruzione di uno spettro per punti utilizzo di diversi solventi e loro assorbimento

legge di Lambert-Beer e sue limitazioni costruzione delle soluzioni standard e relativi calcoli per le diluizioni determinazione del rame in un prodotto enologico

determinazione del manganese (nel permanganato) determinazione di un inquinante con il metodo dell'aggiunta

determinazione del punto isosbestico di un indicatore (e della sua Ka) analisi UV: determinazione ∆K - acidità e numero perossidi negli oli alimentari

• Spettrofotometria IR

preparazione dei campioni liquidi e solidi in nujol e pastiglia KBr osservazione di semplici spettri e commento dei picchi relativi ai principali gruppi funzionali

Prof.ssa Gabriela Chiavola , Prof.ssa Livia Mercato

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI FISICA AMBIENTALE 4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 3

Numero di ore annuali previste 99

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 95

Attività varie 6

Libro di testo utilizzato

"Fisica Ambientale” - Inquinamento acustico ed elettromagnetico,

energia nucleare, radon, celle a idrogeno – Edizione Zanichelli

Autori: Luigi Mirri e Michele Parente

4.2 Brevi note sul profitto La classe risulta eterogenea e suddivisa in tre gruppi di allievi con diversi livelli di profitto: il primo gruppo di allievi

sempre partecipe e costante nell’applicazione che ha raggiunto un profitto buono o più che buono e che possiede

una buona capacità di rielaborazione dei contenuti acquisiti; un secondo gruppo che si è applicato in maniera più o

meno costante raggiungendo comunque un profitto più che sufficiente; un terzo gruppo di pochi allievi che si è

applicato in maniera discontinua raggiungendo un livello di profitto sufficiente o appena sufficiente.

4.3 Brevi note sulla motivazione Buona la motivazione all’apprendimento per la maggioranza degli allievi, che hanno lavorato con serietà,

collaborando in modo attivo e conseguendo risultati più che soddisfacenti; altri allievi hanno dimostrato, nello

svolgimento delle consegne, una motivazione sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

4.4 Brevi note sulla partecipazione La classe ha avuto sempre un comportamento corretto. Per la maggioranza degli allievi l’interesse e la

partecipazione sono stati nel complesso buoni. Alcuni allievi hanno dimostrato invece un impegno ed una

partecipazione appena sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Al termine del percorso triennale, il corso di Fisica Ambientale ha concorso a far conseguire agli allievi i seguenti

risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere gli aspetti ecologici e

territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,

culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con

particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del

territorio.

4.6 Verifiche e valutazione

Compiti scritti e verifiche orali, con simulazione di colloquio orale d’Esame di Stato, per accertare la padronanza

complessiva della materia e la capacità di orientarsi in essa.

Alla valutazione finale di ogni allievo concorreranno anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo

educativo nonché la progressione rispetto al livello di partenza.

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4.7 Programma svolto

Con espresso riferimento al testo in adozione utilizzato, i contenuti didattici svolti sono stati suddivisi nelle seguenti unità di apprendimento, moduli e capitoli:

Unità d'apprendimento 10: ELETTRICITA’ ED ELETTROMAGNETISMO

Modulo I – Cap. 17 – Elementi di elettromagnetismo 17.1 Il campo elettrico 17.2 Il campo magnetico 17.3 Le onde elettromagnetiche

Unità d'apprendimento 11: INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Modulo I – Cap. 18 – Radiazioni non ionizzanti 18.1 Principali sorgenti di campi elettromagnetici 18.2 Classificazione dei campi elettromagnetici 18.3 Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana

Modulo I – Cap. 19 – I raggi ultravioletti 19.1 Classificazione dei raggi UV 19.2 Energia dei raggi UV 19.3 Utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV

Unità d'apprendimento 12: LE CELLE AD IDROGENO

Modulo N – Cap. 25 – Le celle a idrogeno 25.1 Celle a combustibile 25.2 Tipi di celle e applicazioni 25.3 Termodinamica di una cella 25.4 Rendimento di una cella 25.5 Ulteriori sviluppi

Unità d'apprendimento 13: ENERGIA DEL NUCLEO E CENTRALI NUCLEARI

Modulo L – Cap. 20 – Il nucleo atomico 20.1 La struttura del nucleo atomico 20.2 Il difetto di massa 20.3 Stabilità nucleare 20.4 La legge del decadimento radioattivo

Modulo L – Cap. 21 – Fondamenti di dosimetria 21.1 Grandezze dosimetriche 21.2 Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti 21.3 Principi di radioprotezione

Modulo L – Cap. 22 – Le centrali nucleari

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22.1 La fissione nucleare 22.2 Schema di una centrale nucleare 22.3 Il problema delle scorie radioattive 22.4 La fusione nucleare

Unità d'apprendimento 14: INQUINAMENTO DA GAS RADON

Modulo M – Cap. 23 – Il radon 23.1 Storia del radon 23.2 Caratteristiche chimico-fisiche del radon 23.3 La mappa del radon in Italia 23.4 Radon e terremoti

Modulo M – Cap. 24 – La difesa dal radon 24.1 La misura del radon 24.2 La normativa italiana 24.3 Come difendersi dal radon

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI MATEMATICA 4.1 N° 70 ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 3

Numero di ore annuali previste 99

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 70 al 02/05/2018

85 al 09/06/2018

Attività varie

Libro di testo utilizzato

Bergamini, Trifone, Barozzi MATEMATICA VERDE,

vol. 4 e 5 - Zanichelli

4.2 Brevi note sul profitto Il profitto della classe è mediamente più che sufficiente con 3 allievi ottimi, 4 discreti, 8 sufficienti e 5 insufficienti.

4.3 Brevi note sulla motivazione In generale la classe è motivata ed impegnata costantemente durante tutto l’anno scolastico

4.4 Brevi note sulla partecipazione Un gruppo ristretto è molto partecipe alle attività proposte, un gruppo più numeroso interviene con continuità,

pochi risultano passivi.

4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Gli obiettivi prefissati sono quelli indicati nella programmazione di classe.

4.6 Verifiche e valutazione

Le verifiche somministrate sono state:

• Interrogazioni orali,

• Prove di tipo formativo a risposta aperta e/o chiusa,

• Prove di tipo sommativo, prefissate e concordate con gli allievi, con risoluzione di esercizi e problemi a

diversi livelli di complessità.

Per la formulazione della valutazione complessiva si è tenuto conto

• del raggiungimento degli obiettivi prefissati,

• della situazione iniziale e finale di ciascun allievo,

• della partecipazione attiva e dell'impegno.

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Il punteggio finale corrisponde ad un voto decimale secondo le seguenti fasce di giudizio:

• nullo 1-2

• gravemente insufficiente 3-4

• insufficiente 5

• sufficiente 6

• buono 7-8

• ottimo 9-10

4.7 Programma svolto MODULO 0: RIPASSO

UNITA' DIDATTICA 0.1: FUNZIONI REALI

o Continuità in un punto ed in un intervallo di una funzione

o Studio di funzione (fino al comportamento agli estremi del dominio e nei punti di discontinuità). o Ricerca degli asintoti obliqui. o

MODULO 1: CALCOLO DIFFERENZIALE UNITA' DIDATTICA 1.1: DERIVATE

- Conoscere la definizione di derivata in un punto. - Conoscere il concetto di derivata. - Conoscere la formula di derivazione delle principali funzioni, di somma, prodotto, quoziente, di funzione

composta, della funzione potenza e logaritmo

- Sapere il significato geometrico di derivata e interpretare i casi di non derivabilità

- Saper riconoscere le funzioni derivabili come sottoinsiemi delle funzioni continue

- UNITA' DIDATTICA 1.2: APPLICAZIONI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE.

1. Significato geometrico della derivata. 2. Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hopital. 3. Criterio di monotonia per funzioni derivabili.

MODULO 2: STUDIO DI FUNZIONE

UNITA’ DIDATTICA 2.1: STUDIO DI FUNZIONE

o Segno della derivata prima e seconda in relazione all’andamento della funzione. o Ricerca e classificazione dei punti stazionari. o Concavità e convessità, flessi. o Studio di funzioni e tracciamento di grafici, determinazione di punti di flesso, punti angolosi, punti di

cuspide, punti di flesso a tangente verticale. o

MODULO 3: INTEGRALI

UNITA' DIDATTICA 3.1: INTEGRALI INDEFINITI

• Definizione della primitiva di una funzione, ricerca della primitiva di semplici funzioni.

• Teorema: se una funzione ha due primitive, queste differiscono per una costante.

• Definizione di integrale indefinito di una funzione.

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• Calcolo di integrali indefiniti immediati.

• Integrazione per decomposizione, per parti, integrazione per sostituzione.

• Integrali di funzioni razionali fratte proprie e improprie con zeri reali e distinti, reali e coincidenti.

UNITA' DIDATTICA 3.2: INTEGRALI DEFINITI

• Problema delle aree (cenni); area di un trapezoide.

• Definizione e proprietà dell'integrale definito.

• Teorema della media.

• Teorema fondamentale del calcolo integrale, relazione fra integrale indefinito e l'integrale definito di una funzione

• Applicazione dell'integrale definito: calcolo di aree delimitate dal grafico di due o più funzioni; volume dei solidi di rotazione

Il docente, qualora il programma svolto dopo la presentazione del presente documento, sia diverso da quello

previsto, evidenzierà in un documento a parte le modifiche apportate.

Prof. Roberto Bezzo

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3. RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

.

4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 6 (4 di laboratorio)

Numero di ore annuali previste 198

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 135

Attività varie 31

Libri di testo utilizzati

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Tecnologie di controllo ambientale - F.Fanti Ed.Zanichelli

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Laboratorio di microbiologia - F.Fanti Ed.Zanichelli

4. 4.2 Brevi note sul profitto

Il profitto è mediamente discreto ma si rilevano, comunque, dei livelli di preparazione diversi. Si distinguono, infatti, un gruppo di allievi eccellenti che hanno dimostrato capacità e competenze valide e hanno raggiunto una notevole autonomia nello studio e un ottimo bagaglio di conoscenze. Un secondo gruppo di studenti dimostra di aver raggiunto una preparazione e un profitto discreti mentre nella restante parte della classe si evidenzia una preparazione di base piuttosto fragile con risunltati ai limiti della sufficienza.

5. 4.3 Brevi note sulla motivazione

Nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno dimostrato, in generale, un discreto interesse per la disciplina in relazione ai percorsi tematici affrontati. Alcuni allievi si sono distinti in quanto molto motivati, con un maturo senso di responsabilità e un notevole interesse all’approfondimento dei contenuti culturali proposti, mentre altri non sono apparsi sempre partecipi e collaborativi. 6. 4.4 Brevi note sulla partecipazione

Un gruppo di allievi più maturi, responsabili e interessati alle proposte culturali ha partecipato in modo costante sia alle lezioni teoriche che alle attività di laboratorio, mentre una parte di classe è rimasta piuttosto passiva e poco propositiva dimostrando una partecipazione discontinua. La classe ha dimostrato molto interesse durante l’attività di stage.

7. 4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

La progettazione didattica ha prefissato per gli allievi il raggiungimento dell’acquisizione delle seguenti conoscenze (sapere) ed abilità (saper fare): Conoscenze: conoscere le tecnologie utilizzate per il trattamento chimico, fisico e biologico delle acque, per lo smaltimento di fanghi e produzione di biogas; conoscere il trattamento di fitodepurazione; conoscere il trattamento chimico, fisico e biologico del suolo, il biorisanamento e il recupero dei siti contaminati; conoscere origine, classificazione, produzione, smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi; conoscere le tecnologie di recupero energetico dei rifiuti e il loro utilizzo nelle produzione di energia e nel riciclo; conoscere il trattamento chimico, fisico e biologico dei rifiuti gassosi; conoscere la sicurezza

negli ambienti di lavoro e la prevenzione microbiologica; conoscere elementi normativi e legislativi. Abilità: analizzare lo schema di processo di un impianto di depurazione biologico e i principali parametri fisici - biologici; progettare un intervento di biorisanamento del suolo; stabilire quali sono le tecniche di

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smaltimento e di recupero dei rifiuti; individuare le tecniche di rimozione dei composti organici, dei composti di zolfo e di azoto dai fumi di scarico; analizzare le normative ed individuare le tecniche di monitoraggio per la protezione e tutela dell’ambiente e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Al termine del percorso quinquennale dell’insegnamento di “Biologia, microbiologia, e tecnologie di controllo ambientale”, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale

raggiunti dagli allievi sono:

• riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

• padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;

• intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione, controllo;

• orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio.

I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale hanno costituito il riferimento

delle attività didattiche della disciplina nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della

programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza:

• acquisire dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate;

• individuare e gestire le informazioni per organizzare le attivita sperimentali;

• utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni;

• elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio;

• controllare progetti e attività applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza;

• redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Nell’articolazione di Biotecnologie ambientali sono state integrate le conoscenze di chimica, biologia, microbiologia e ecologia; sono state acquisite competenze specifiche per l’analisi e il controllo di matrici ambientali in relazione alle esigenze territoriali e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nel rispetto

della normativa specifica. Sono state sviluppate, inoltre, competenze nel settore della prevenzione/gestione di situazioni a rischio ambientale derivanti da impianti e dalle relative emissioni inquinanti.

4.6 Verifiche e valutazione

L’ utilizzo sia di prove scritte sia di prove orali ha permesso di verificare sistematicamente il raggiungimento degli obiettivi delle unità di apprendimento, valutando in particolare il conseguimento e

l’acquisizione di conoscenze, di competenze e di capacità di osservazione ed in particolare l’acquisizione e

l’uso di un corretto linguaggio specifico. Le relazioni, presentate dagli alunni in seguito allo svolgimento delle attività pratiche e di laboratorio, hanno costituito un valido strumento per la riflessione, la rielaborazione e l’approfondimento di varie tematiche scientifiche. Le presentazioni PowerPoint, effettuate dagli allievi e presentate alla classe, hanno creato, inoltre, l’occasione per valutare la capacità di ampliamento e di organizzazione delle conoscenze, di problematizzazione e di esposizione. Durante l’anno scolastico sono state effettuate due Simulazioni di Terza Prova in preparazione all’Esame

di Stato. In relazione all’individuazione dei criteri di valutazione e di corrispondenza tra livelli tassonomici e voti decimali si fa riferimento alla Tabella approvata dal Collegio Docenti e fatta propria dal Consiglio di Classe. Al termine dell’anno scolastico il voto finale di Biologia, Microbiologia e Tecnologie di controllo ambientale

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deriva dalle valutazioni riportate in tutte le prove in itinere sia nella teoria sia nell’ attività pratica di laboratorio, considerando anche la partecipazione, l’interesse, l’impegno e la progressione

nell’apprendimento da parte degli allievi. La valutazione dell’attività di laboratorio ha tenuto conto della

relazione e dei test di verifica orale e/o scritta. L’insegnamento della disciplina “Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale” si è

basato sull’utilizzo delle seguenti metodologie e strumenti:

• lezioni frontali;

• attività di ricerca di materiale da Internet;

• letture guidate di testi scientifici;

• attività di laboratorio;

• attività di gruppo.

Oltre al libro di testo sono state utilizzate fotocopie, materiale multimediale, PowerPoint, appunti forniti dai docenti.

LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA

Le numerose interruzioni intercorse durante l’anno scolastico hanno, in parte, condizionato l’attività di laboratorio e quindi, per problemi di tempo, sono state fornite agli studenti le linee teoriche fondamentali relative ad alcune esperienze. Si sono evidenziate, inoltre, delle problematiche di sicurezza riguardanti l’uso di alcuni reagenti, che hanno impedito il regolare svolgimento dei qualche prova di laboratorio. Ove possibile e in base alla strumentazione esistente, le attività pratiche sono state condotte in piccoli gruppi e hanno comportato una rotazione continua degli allievi su almeno due esperienze diverse. Essendo gli argomenti trattati spesso comuni con il programma di Chimica analitica-strumentale, le prove si sono completate, a volte, durante le ore di attività dei due laboratori. Gli argomenti trattati si sono incentrati sulle analisi chimico-fisiche di matrici ambientali con richiami al biomonitoraggio delle stesse. Di fondamentale aiuto è stato il periodo di Stage in Azienda svolto dagli allievi nel primo periodo dell’anno

scolastico (dal 9 al 21 ottobre 2017). Gli studenti hanno potuto toccare con mano strumenti e tecnologie che il nostro Istituto ad oggi non possiede; inoltre hanno potuto capire come si organizza e funziona la giornata lavorativa in un vero laboratorio chimico-biologico. Le Aziende coinvolte sono state di diverso genere e al rientro in classe ogni allievo ha esposto ai compagni un PowerPoint illustrando le caratteristiche ed il tipo di lavoro svolto nelle singole realtà aziendali. A integrazione del programma curricolare sono state svolte le seguenti attività:

• Conferenza di presentazione progetto "GENKI - dal dato alla consapevolezza";

• Conferenza sull" Inquinamento del suolo e sua correlazione con l'acqua " (Dott.ssa Vaccaro - Università di Ferrara) in collaborazione con l’OGS di Trieste

• Conferenze del P.I. M. Panigutti della ditta IGP s.r.l. (Trieste) sulla depurazione delle acque reflue

• Partecipazione al Biotech-day presso l’Università degli Studi di Udine

• Progetto "Rifiuti spiaggiati" (in collaborazione con ARPA FVG e LaREA)

• Attività in collaborazione con l'ente ENAIP in relazione alla termovalorizzazione.

• Visita al termovalorizzatore di Arnoldstein.

• Progetto individuale di due allievi riguardante i “Metodi di marcatura per eppendorf tubes”. 4.7 Programma svolto

METABOLISMO ED ENERGIA

• Energia dal metabolismo.

• Strategie metaboliche per la produzione di energia. Le fermentazioni.

• Gli enzimi. I coenzimi, i cofattori e gli isoenzimi.

• Cinetica ed attività enzimatica.

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• Fattori che influenzano la velocità di reazione.

• Inibizione enzimatica.

• Regolazione della sintesi degli enzimi nei procarioti.

CICLO INTEGRATO E POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE

• Ciclo naturale e ciclo integrato dell’acqua.

• Le riserve naturali di acqua e la loro captazione.

• Adduzione delle acque captate, trattamenti di potabilizzazione e distribuzione.

• Potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente: rimozione di ferro, manganese, ammoniaca, nitrati.

• Trattamenti chimici. Correzione della durezza.

• Potabilizzazione delle acque dolci superficiali.

• Desalinizzazione delle acque.

• Raccolta e depurazione delle acque.

DEPURAZIONE, IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE

• Gradi di inquinamento. Le acque di rifiuto.

• Autodepurazione delle acque. Biodegradabilità dei reflui.

• Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità. Parametri chimico-fisici.

• Riferimenti normativi nel trattamento delle acque reflue.

• Depurazione in singoli edifici: fosse settiche, vasche Imhoff, sistemi a evapotraspirazione.

• Impianti di depurazione delle acque reflue.

• Trattamento primario.

• Trattamento secondario: fattori che influenzano la depurazione; sistemi a biomassa adesa; sistemi a biomassa libera.

• Monitoraggio biologico dei fanghi attivi.

• Trattamenti anaerobi.

• Trattamento terziario o finale: coagulazione, neutralizzazione, eliminazione patogeni, rimozione azoto e fosforo, filtrazione su carboni attivi.

• Gestione dei prodotti dell’impianto: effluente liquido; fanghi; biogas.

• Stagni biologici: lagunaggio.

• Fitodepurazione, ruolo delle piante nella fitodepurazione. Sistemi a flusso superficiale. Sistemi a flusso sommerso.

COMPOSTAGGIO – TRATTAMENTO E BIORISANAMENTO DEI SUOLI INQUINATI:

• Produzione di compost e schema del processo.

• I microrganismi responsabili e i fattori condizionanti.

• Le tecnologie utilizzate per il compostaggio.

• Siti contaminati e biorisanamento.

• Analisi dei rischi e fattibilità degli interventi di bonifica biologica.

• Microrganismi e degradazione degli inquinanti. Fattori di biodegradabilità.

• Tecniche di biorisanamento in situ: bioattenuazione, bioventilazione, bioaugmentation, biostimolazione, barriere bioattive, fitorisanamento.

• Tecnologie di biorisanamento ex situ: landfarming, impiego del compostaggio, soil windrow composting, soil biopiling.

• Bioreattori.

BIODEGRADAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI NATURALI E DI SINTESI

• Biodegradabilità e fattori condizionanti.

• Biodegradazione dei derivati del petrolio. Biodegradazione aerobia dello xilene. Biodegradazione degli IPA.

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• Biodegradazione anaerobia degli idrocarburi. Biodegradazione degli xenobiotici. Biodegradazione dei composti organici alogenati. Biodegradazione dei PCB.

• Aspetti genetici del metabolismo biodegradativo.

MICRORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E BIORISANAMENTO

• MGM e biorisanamento

• Trasferimento di geni estranei nei procarioti. Identificazione delle cellule trasformate, integrazione ed espressione del transgene.

• MGM: trasferimento di geni già esistenti in altro ospite.

• Modificazione dei geni codificanti enzimi degradativi.

• Modifica delle proteine di regolazione.

• Incremento della biodisponibilità degli inquinanti idrofobici.

• Immissione di MGM in ambiente: capacità di sopravvivenza e stabilità genetica. Effetti degli MGM sui microrganismi autoctoni.

• I ceppi microbici suicidi.

EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE

• Emissioni nell’atmosfera non inquinata.

• Emissioni inquinanti in atmosfera: macroinquinanti, microinquinanti, composti organici volatili, non volatili.

• Lo smog fotochimico e le reazioni che lo formano.

• Convertitori catalitici.

• Emissioni industriali: emissioni dalle centrali termoelettriche; componenti dello zolfo e piogge acide.

• Rimozione per adsorbimento: impianti a letto fisso e fluido; pannelli di filtri a carbone attivo.

• Biofiltrazione.

• Abbattimento per mezzo di condensazione.

• Sistemi di rimozione a umido.

• Combustori a torcia, termici e catalitici.

• Rimozione del particolato: filtri a tessuto.

• Precipitazione elettrostatica.

RIFIUTI SOLIDI URBANI: RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO E SMALTIMENTO

• RSU: normativa nazionale e direttiva CE.

• Classificazione dei rifiuti.

• Raccolta differenziata.

• Il riciclo dei materiali: metalli, vetro, carta, pneumatici, plastica.

• Rifiuti differenziati e indifferenziati.

• Smaltimento dei rifiuti: interramento in discarica controllata. Processi di decomposizione dei rifiuti.

• Smaltimento dei rifiuti: incenerimento. Reazioni chimiche nei processi di incenerimento di RSU. Tecnologie di incenerimento: inceneritori a griglia, inceneritori a tamburo rotante, inceneritori a letto fluido. Tecnologie innovative.

• Abbattimento delle emissioni: rimozione degli ossidi di zolfo, rimozione degli ossidi di azoto, sistema SCR, sistema NSCR, abbattimento di diossine e furani.

INQUINANTI XENOBIOTICI E MUTAGENESI, ESPOSIZIONE PROFESSIONALE E VALUTAZIONE DEL DANNO

• Genotossicità e cancerogenesi.

• Mutazioni. Mutageni fisici. Mutageni chimici. Fonti di esposizione ai mutageni.

• Meccanismi di riparazione del DNA.

• Destino degli xenobiotici all’interno dell’organismo.

• Metabolismo degli xenobiotrici: reazioni di fase I e di fase II.

• Esempi di attivazione metabolica.

• Controlli di genotossicità su matrici ambientali.

• Esposizione ambientale e biomarcatori: biomarcatori di esposizione, di effetto biologico, di suscettibilità.

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• Aspetti normativi e linee guida comunitarie.

BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI (aspetti fondamentali)

• Il biodeterioramento; fattori condizionanti; metodi di studio.

• Biodeteriramento dei materiali di natura organica.

• Biodeterioramento dei materiali di natura inorganica.

• Metodi di controllo.

LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA

Nel primo periodo dell’anno scolastico, dal 9 al 21 ottobre 2017, si è svolta l’attività di stage in azienda. Al rientro in classe ogni allievo ha prodotto un power-point inerente alla propria esperienza nelle diverse aziende, che ha quindi esposto ai compagni illustrando le caratteristiche ed il tipo di lavoro svolto nelle singole realtà aziendali.

LABORATORIO: NORME DI COMPORTAMENTO E PREVENZIONE

• Comportamento e prevenzione in un laboratorio di biologia.

• Pittogrammi e loro significato.

• Rischi legati alla manipolazione di materiale biologico. METABOLISMO ED ENERGIA – ENZIMI

• Ripasso delle principali tecniche di preparazione, semina, sterilizzazione di diversi terreni microbiologici disidratati.

• Applicazione delle caratteristiche selettive dei diversi terreni.

CICLO INTEGRATO DELL’ACQUA – DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE.

• Determinazione dei parametri biologici nelle acque (Cenni teorici): o Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione. o Analisi microbiologica delle acque. o Ricerca dei coliformi totali nelle acque reflue. o Allestimento di un acquario per allevamento di Daphnia magna. o Preparazioni delle soluzioni stock

o Osservazione al microscopio di campioni di Daphnia magna. o Saggio di ecotossicità con utilizzo di Daphnia magna (diluizioni seriali). o Saggi di germinabilità con semi di crescione e cetriolo. o Qualità dei fanghi attivi nel processo di depurazione delle acque reflue.

• Determinazione dei parametri chimici nelle acque (Questi parametri sono stati ricercati nel lab. di Chimica Analitica):

o Determinazione del pH e della conducibilità. o Ricerca dei nitriti e dei nitrati.

TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO

• Determinazione dei parametri biologici nel suolo: o Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione. o Ricerca microbiologica di batteri nel suolo. o Fissazione dell’azoto: ricerca dei batteri simbionti nei tubercoli radicali della soia. o Il ciclo dell’azoto: ricerca dei batteri ammonificanti, nitrosanti, nitrificanti, denitrificanti.

EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE (Cenni teorici)

• Determinazione dei parametri biologici nell’ aria: o Prelievo di aria interna ed esterna. o Protocollo per il controllo microbiologico dell’aria: spore ambientali e determinazione fungina.

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o Misura delle polveri sottili (PM 10 – in laboratorio di Chimica analitica).

I docenti, qualora il programma svolto dopo la presentazione del presente documento sia diverso da quello previsto, si riservano di segnalare alla Commissione le modifiche/integrazioni apportate. Le Docenti Prof.sse Annamaria Boasso – Livia Mercato

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO

4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 4 (di cui 3 di laboratorio)

Numero di ore annuali previste 132

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 59 teoria + 20 laboratorio (al 2 maggio)

Attività varie 23

Libro di testo utilizzato

H.Hart, L.E. Craine, D.J. Hart – Chimica Organica – VI Ed. – Zanichelli Editore

Dispense elaborate dal docente.

4.2 Brevi note sul profitto

La chimica organica è una materia molto impegnativa; essa richiede la capacità di gestire contemporaneamente una grande quantità di dati e di conoscenze che, se integrate, diventano funzionali alla comprensione a alla previsione del comportamento chimico di una sostanza; è necessario quindi un impegno costante e adeguato, che non tutti i componenti della classe hanno avuto. Pertanto il profitto può essere distinto in tre fasce: pochissimi studenti hanno conseguito un ottimo profitto, poco più di un terzo ha conseguito un profitto discreto, raggiunto in alcuni casi con grande fatica, ma costante applicazione e impegno crescente, la rimanente parte ha raggiunto un profitto sufficiente; si evidenzia la presenza di alcune situazioni critiche, dovute ad una preparazione di base poco consolidata, attenzione non costante e un metodo di studio poco efficace e superficiale; per queste la sufficienza è stata raggiunta grazie anche alla valutazione nelle attività di laboratorio.

4.3 Brevi note sulla motivazione

Il percorso di studi è stato segnato da un alternarsi di momenti caratterizzati da buona partecipazione e interesse e altri in cui l'impegno e l'attenzione sono stati molto scarsi. Solo pochi studenti si sono rivelati realmente motivati allo studio della chimica organica. La portata della materia e la difficoltà dell'approccio, non hanno stimolato la motivazione allo studio. Solo pochi studenti hanno dimostrato impegno e maturità nell'affrontare con serietà questa materia.

4.4 Brevi note sulla partecipazione

La partecipazione non è stata omogenea. Circa un terzo della classe ha seguito in modo costante e partecipato, la rimanente parte non ha avuto un uguale comportamento, anzi, in alcuni casi, ha contribuito negativamente al regolare svolgimento delle lezioni, spesso faticoso, e questo non ha consentito sempre l'immediata comprensione dei contenuti.

4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Spiegare gli aspetti teorici della chimica organica in termini di caratteristiche chimico-fisiche delle diverse classi di sostanze organiche e la loro reattività. Documentare e presentare i risultati individuali e di gruppo. padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; acquisire dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate . Pianificare attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. L'esperienza maturata in alternanza scuola lavoro presso i laboratori e le aziende accoglienti hanno contribuito in maniera importante al raggiungimento di questi obiettivi.

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4.6 Verifiche e valutazione

Sono state proposte prove scritte strutturate, con quesiti a risposta chiusa e/o aperta. Nella seconda parte dell'anno sono state proposte soprattutto verifiche con domande aperte. Parte della valutazione dello studente è dovuta anche alla qualità degli interventi durante le lezioni , l'interesse e la serietà dimostrate. Prove pratiche di laboratorio e relazione.

4.7 Programma svolto

I composti organici alogenati. Caratteristiche chimico fisiche, nomenclatura. Le reazioni di sostituzione nucleofila. Meccanismo SN2 e SN1 . Carattere nucleofilo e basicità di un reagente. Scala di reattività degli alogenuri alchilici nelle reazioni SN2, SN1, E2, E1. Importanza del solvente; solventi polari protici e aprotici. Reazioni di eliminazione. Meccanismo E2 ed E1. Regola di Saytzeff. Competizione tra sostituzione ed eliminazione. Gli acidi carbossilici: struttura, proprietà chimico fisiche, nomenclatura. Acidità e fattori che la influenzano. I derivati degli acidi carbossilici: alogenuri acilici, anidridi, esteri, ammidi. Il meccanismo della sostituzione nucleofila acilica. Le reazioni di saponificazione ed esterificazione. La transesterificazione. Gli acidi bicarbossilici. I lipidi. Funzioni biologiche, classificazione. Lipidi saponificabili , Gliceridi, cere, fosfolipidi, glicolipidi , e insaponificabili , terpeni, steroidi, vitamine liposolubili. Unità isopreniche nei terpeni e nelle vitamine liposolubili. Ripasso isomeria E/Z. Saponi e detergenti sintetici (detersivi). Azione dei saponi. Biodegradabilità dei detergenti. Autossidazione di acidi grassi: irrancidimento negli oli e grassi alimentari; oli siccativi per la pittura. I beta chetoesteri, gli alfa cheto esteri. AcetilCoA e importanza del legame tioestereo nella attivazione dei substrati. Introduzione alle vie metaboliche: catabolismo e anabolismo. I macronutrienti e i micronutrienti. Destino di lipidi, carboidrati e proteine. Il catabolismo dei lipidi: la beta ossidazione nei mitocondri. I metaboliti, nomi e struttura. L'acetil CoA come attivatore. L'anabolismo dei lipidi: la biosintesi degli acidi grassi . Aldeidi e chetoni: struttura e caratteristiche del gruppo funzionale, proprietà chimico-fisiche, nomenclatura; reazioni di addizione nucleofila, emiacetali e acetali. I carboidrati. Funzioni biologiche; classificazione: monosaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi. I monosaccaridi: classificazione; poliidrossialdeidi, poliidrossichetoni (aldosi e chetosi). Stereochimica: famiglia D ed L. D-gliceraldeide, L-gliceraldeide. Carboni stereogenici, epimeri. Strutture emiacetaliche cicliche dei monosaccaridi (strutture piranosiche e furanosiche). Carboni anomerici; anomeri alfa e beta. Attività ottica degli zuccheri. La mutarotazione. Lo zucchero invertito. Il potere ottico delle molecole chirali. Il metabolismo dei carboidrati: elencati i processi metabolici dei carboidrati:catabolici (glicolisi e glicogenolisi) , anabolici (gluconeogenesi e glicogenesi), ciclici (ciclo di Krebs) . I destini del piruvato. La glicolisi: fase preparatoria e fase di recupero energetico; il controllo enzimatico. Ciclo di Krebs, catena respiratoria (cenni). L'importanza degli intermedi fosforilati. I composti azotati: ammine, ammidi, alcaloidi . Struttura, proprietà chimico-fisiche, nomenclatura. Amminoacidi e proteine: amminoacidi naturali, nomenclatura e proprietà chimico-fisiche, amminoacidi come ioni dipolari, amminoacidi acidi, basici e neutri, punto isoelettrico degli AA, equazione di Henderson-Hasselbalch punto isoelettrico ed influenza del pH. Peptidi e proteine. Funzioni biologiche. Strutture delle proteine: primaria, secondaria, terziaria, quaternanria. Denaturazione di strutture proteiche. Enzimi: caratteristiche, struttura, cenni sulla nomenclatura, meccanismi di azione, fattori che influenzano l'attività enzimatica. L'equazione di Michaelis-Menten. Polimeri di sintesi. Classificazione generale dei polimeri, polimerizzazione, policondensazione, copolimeri. Catalizzatore stereospecifico di Zigler-Natta. Polimeri isotattici, atattici, sindiotattici. Nylon, poliesteri, e poliuretani. Struttura, chimica, e proprietà fisiche dei polimeri. Biodegradabilità dei polimeri. Biopolimeri. Programma di laboratorio

• La sicurezza nel laboratorio chimico

• Sintesi e caratterizzazione dell'aspirina

• Isomerizzazione dell'acido maleico a fumarico

• Reazioni di riconoscimento degli alcoli

• Sintesi e caratterizzazione del biosiesel

• Anomeria e la mutarotazione negli zuccheri

I docenti: prof.ssa Francesca Miani, prof. Adriano Rodaro

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 2

Numero di ore annuali previste 66

Numero di ore annuali svolte

Curricolari

Attività varie

Libro di testo utilizzato Più Movimento

4.2 Brevi note sul profitto, motivazione e partecipazione

La classe è composta da 20 alunni, tutti con regolare sviluppo morfologico e funzionale e con capacità motorie

generali adeguate all’età. L’impegno e la partecipazione sono stati molto buoni per un gruppo, adeguati o per lo più

sufficienti per la restante parte della classe. Lo stesso andamento può essere rilevato nel profitto. Il gruppo più

impegnato ha ottenuto ottimi risultati sia nella parte teorica sia in quella pratica. Il comportamento è stato sempre

corretto, c’è stata apertura al dialogo e al confronto. La maggior parte degli alunni ha avuto un percorso di crescita

personale positivo.

4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze e programma svolto

1 Percezione di sé e completamento dello sviluppo delle capacità motorie ed espressive:

a) Conoscenze: apprendimento motorio e capacità coordinative

Competenze: saper progettare ed eseguire combinazioni motorie sempre più

complesse

b) Conoscenze: capacità condizionali e teoria dell’allenamento

Competenze: saper eseguire esercizi con carico adeguato rispetto alle

proprie capacità per allenare specifiche capacità.

2 Lo sport, le regole, il fair play

a) Conoscenze: conoscere le regole degli sport praticati

Competenze: saper utilizzare i gesti tecnici e tattici delle singole

discipline adattandosi alle situazioni.

Conoscenze; competizione ed etica sportiva.

Competenze: saper organizzare e arbitrare partite e tornei affrontando il

confronto agonistico con un etica corretta.

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3 Salute e benessere

a) Conoscenze :i rischi della sedentarietà e il movimento come prevenzione

Competenze: assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti

della propria salute attribuendo il giusto valore alla

attività fisica sportiva.

b) Conoscenze: principi di una corretta alimentazione

Competenze: assumere comportamenti alimentari responsabili e riflettere

sui danni provocati dall’assunzione di sostanze nocive per

la salute.

c) conoscenze: basic life support, rianimazione cardio polmonare

Competenze: rianimazione cardio polmonare di base su manichino e messa in pratica del

protocollo imparato.

La classe ha inoltre prodotto un lavoro su “ Sport Movimento e Benessere “ dove sono stati trattati i seguenti

argomenti

Evoluzione dello sport: lo sport nelle storia, le Olimpiadi

Primo trattato del movimento del 1500

Stili di vita: benefici del movimento sulla salute

Rapporto tra salute fisica e psicologica nello sport

Concetto di allenamento

Alimentazione dello sportivo

Integratori

Doping

Riabilitazione post intervento

4.6 Verifiche e valutazione

4 Per la verifica si è tenuto conto della situazione di partenza dei singoli studenti verificando i progressi, dando

particolare importanza all’impegno, al metodo di lavoro, alla capacità di collaborare con i propri compagni e con il

docente piuttosto che alla singola performance.

Come strumenti per la valutazione sono stati utilizzati test individuali di tipo pratico, osservazioni sistematiche

durante l’attività, valutazioni dell’attività di teoria e della sua esposizione alla classe.

Il docente, qualora il programma svolto dopo la presentazione del presente documento, sia diverso da quello

previsto, evidenzierà in un documento a parte le modifiche daapportate.

Prof.ssa Mariangela Peloi

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI ITALIANO

4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 4

Numero di ore annuali previste 132

Numero di ore annuali svolte

fino al 10/05/18

Curricolari (Totale 91)

Lezione 69

Interrogazione 2

Interrogazione e spiegazione 7

Compiti e verifiche 12

Attività varie (Totale 9)

Alternanza 8

Sorveglianza 1

Libro di testo

Baldi – Giusso – Razetti – Zaccaria, “L’attualità della letteratura – Dall’età postunitaria ai giorni nostri”, vol. 3,

Paravia-Pearson

4.2 Brevi note sul profitto

La classe 5^ CBA A è costituita da 20 alunni con preparazione e capacità linguistiche eterogenee tra loro; la

maggior parte degli alunni ha raggiunto risultati più che sufficienti e discreti, alcuni allievi sono riusciti a

raggiungere risultati brillanti nell’elaborazione personale dei contenuti presentati, applicandosi sempre con

costanza ed impegno; alcuni alunni infine hanno dimostrano una capacità di analisi e riflessione critica dei testi

abbastanza accettabile, limitandosi a studiare quanto assegnato loro senza approfondimenti e rielaborazioni

personali.

4.3 Brevi note sulla motivazione

Una buona parte della classe ha evidenziato buoni oppure discreti livelli di motivazione durante l’anno scolastico; alcuni allievi, invece, hanno manifestato un livello di motivazione qualche volta non adeguato e/o discontinuo.

4.4 Brevi note sulla partecipazione

Anche per quanto riguarda la partecipazione, la classe si è dimostrata eterogenea; diversi allievi hanno dimostrato una seria motivazione e una proficua partecipazione alle lezioni; per gran parte degli allievi la partecipazione è stata discreta; qualche allievo, invece, ha evidenziato una partecipazione complessivamente accettabile, pur dimostrandosi talvolta passivo e/o distratto.

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4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Conoscenze Lo svolgimento del programma è stato impostato con l’obiettivo di conoscere il processo storico e le tendenze evolutive della letteratura italiana dall’Unità d’Italia fino al Novecento, a partire da una selezione di autori e di significative produzioni letterarie. Gli allievi, tenuto conto dei diversi livelli di approfondimento dei contenuti, complessivamente dimostrano una conoscenza adeguata di autori, opere e testi fondamentali della letteratura italiana, della figura dell’intellettuale e del suo ruolo, dei principali generi letterari, di alcune significative produzioni letterarie di autori stranieri. Abilità L’allievo sa:

• individuare e collocare i fenomeni culturali significativi sull’asse del tempo

• contestualizzare un movimento, un autore o un’opera

• cogliere i tratti caratteristici di uno scrittore attraverso le sue opere

• mettere in relazione l’autore con il panorama storico-culturale coevo

• individuare i caratteri specifici di un testo

Competenze L’allievo sa:

• produrre testi di diverso tipo in relazione a diversi scopi comunicativi

• relazionare sugli argomenti letterari richiesti

• comprendere le dinamiche fondamentali dei processi letterari e più in generale culturali

4.6 Verifiche e valutazione

La valutazione sommativa, oltre ai risultati delle singole prove, ha preso in esame anche i progressi compiuti

rispetto alla situazione di partenza, relativamente al profitto, all’attenzione, all’interesse, alla partecipazione. Sono

stati svolti compiti in classe che hanno riguardato le varie tipologie previste dall’Esame di Stato (compresa la

simulazione della prima prova scritta) per valutare le abilità di scrittura. Per ciascun studente si sono svolte

interrogazioni orali oppure verifiche scritte (domande aperte) per l’accertamento delle conoscenze disciplinari.

4.7 Programma svolto

L’ETA’ POSTUNITARIA Storia, società, cultura e idee Strutture politiche, economiche e sociali - Ideologie-Istituzioni culturali – Intellettuali - Lingua Contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati – I. U. Tarchetti - L’attrazione della morte

Naturalismo francese – Fondamenti teorici – Precursori – Poetica di E. Zola – L’alcol inonda Parigi G. Carducci – Vita – Evoluzione ideologica – Rime nuove – Pianto antico – Odi barbare – Alla stazione in una

mattina d’autunno Verismo italiano – Diffusione modello naturalista, poetica, assenza scuola verista, isolamento Verga GIOVANNI VERGA Vita – Romanzi preveristi – Svolta verista - Poetica e tecnica narrativa - Ideologia verghiana - Verismo e naturalismo – “Vita dei campi” - Rosso Malpelo – Il ciclo dei Vinti - I “vinti” e la “fiumana del progresso” - I Malavoglia – Il

mondo arcaico e l’irruzione della storia – I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico – Novelle rusticane, La roba DECADENTISMO Origine del termine - Visione del mondo decadente - Poetica del decadentismo – Temi e miti – Coordinate economiche e sociali – Crisi ruolo intellettuale – Decadentismo, Naturalismo, Novecento Baudelaire e i poeti simbolisti Charles Baudelaire – Corrispondenze – L’albatro – Poesia simbolista – Arthur Rimbaud – Vocali

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GABRIELE D’ANNUNUNZIO Vita, pensiero e poetica – “Alcyone” – La pioggia nel pineto

GIOVANNI PASCOLI Vita – Visione del mondo - Poetica – Una poetica decadente (rr. 1-48) – Ideologia politica (Socialismo umanitario – Nazionalismo) – Temi della poesia pascoliana – Soluzioni formali – “Myricae” – Lavandare – X Agosto – L’assiuolo – Temporale – Novembre – Il lampo

IL PRIMO NOVECENTO ITALO SVEVO Vita – Cultura - I primi romanzi – “Una vita” – Le ali del gabbiano – “Senilità” – Il ritratto dell’inetto – “La coscienza di Zeno” – Il fumo – La morte del padre

LUIGI PIRANDELLO Vita - Visione del mondo - Poetica – Un’arte che scompone il reale (rr.1-37; 64-86) – “Novelle per un anno” – Il treno ha fischiato – “Il fu Mattia Pascal” – La costruzione della nuova identità e la sua crisi (fino r. 166) – “Uno, nessuno e centomila” – “Nessun nome” – “Trilogia” meta teatrale – “Sei personaggi in cerca d’autore” – La

rappresentazione teatrale tradisce il personaggio

TRA LE DUE GUERRE UMBERTO SABA Vita – “Canzoniere” – Poetica – Temi – Mio padre è stato per me “l’assassino” – La capra – Trieste Da finire nel corso del mese di maggio: Ulisse

GIUSEPPE UNGARETTI Vita – “L’allegria” – I fiumi - Soldati - San Martino del Carso – Mattina - Veglia

EUGENIO MONTALE Vita – “Ossi di seppia” – Non chiederci la parola – Meriggiare pallido e assorto – Spesso il male di vivere ho

incontrato

Il docente, qualora il programma svolto dopo la presentazione del presente documento, sia diverso da quello previsto, evidenzierà in un documento a parte le modifiche apportate.

La docente: Prof.ssa Maurizia Zanchetta

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RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI STORIA

4.1 N° di ore svolte

Numero di ore settimanali di lezione 2

Numero di ore annuali previste 66

Numero di ore annuali svolte

fino al 10/05/18

Curricolari (Totale 51)

Lezione 41

Interrogazione 3

Interrogazione e spiegazione 4

Verifiche 3

Attività varie

Nessuna

Libro di testo

� Feltri – Bertazzoni - Neri, “Chiaroscuro – Da Luigi XIV all’imperialismo”, vol. 2, SEI � Feltri – Bertazzoni – Neri, “Tempi – Dal Novecento a oggi”, vol. 3, SEI

4.2 Brevi note sul profitto

Il lavoro svolto ha riguardato lo studio e l’interpretazione critica degli eventi storici significativi della storia europea e mondiale tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Il profitto complessivo è molto buono per alcuni allievi, discreto per la maggioranza, sufficiente per un paio di

alunni.

4.3 Brevi note sulla motivazione

La motivazione della classe è stata molto buona per un piccolo gruppo di allievi, discreta per la maggiore parte, abbastanza adeguata per un piccolo gruppo.

4.4 Brevi note sulla partecipazione

Molti alunni hanno dimostrato una buona e discreta attenzione alle attività proposte, prendevano appunti od

organizzavano i contenuti con schemi o riassunti; alcuni, invece, hanno dimostrato una attenzione

complessivamente adeguata, anche se talvolta lo studio è stato finalizzato soprattutto alle verifiche scritte od orali.

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4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Conoscenze Il programma è stato svolto con l’obiettivo di far conoscere l’epoca contemporanea, trattando i nuclei tematici fondamentali. Gli allievi, tenuto conto dei diversi livelli di approfondimento dei contenuti, complessivamente dimostrano una conoscenza adeguata delle periodizzazioni storiche e del loro significato, degli avvenimenti principali del periodo storico trattato, dei modelli culturali e delle ideologie, dei contesti socio-economici e degli assetti politico-istituzionali, degli sviluppi delle tecnologie, delle tecniche e dei mezzi di comunicazione, relativamente agli eventi politici e ai fenomeni sociali, culturali, di costume e collettivi che si sono sviluppati tra la fine del secolo XIX e il secolo XX. Un altro obiettivo è stato quello di accostarsi alla storia attraverso strumenti diversi dal libro di testo. Gli allievi hanno integrato le loro conoscenze storiche attraverso la fruizione dello spettacolo teatrale “Il muro”, con Marco Cortesi e Mara Moschini, attraverso la partecipazione a due conferenze, la prima tenuta dalla prof. R. Mormone, la seconda da Terence Ward (in inglese), relativamente ai problemi su Medio Oriente e Isis; le conferenze sono state precedute dalla lettura individuale del libro “Per capire oggi il Medio Oriente” (autore Terence Ward - Libreria Editrice Fiorentina). Abilità L’allievo sa:

• interpretare un fatto storico in chiave sincronica e diacronica

• individuare le cause politiche ed economiche di fenomeni storici

• analizzare le cause ideologiche che hanno determinato un evento storico

• analizzare l’evoluzione della struttura sociale e degli assetti politico-istituzionali

• individuare relazioni tra la crescita economica e il contesto politico Competenze L’allievo sa:

• collocare i principali eventi storici nello spazio e nel tempo

• comprendere le dinamiche fondamentali dei processi storici tenendo conto dei vari aspetti che concorrono a determinarli (sociali, economici, politici e culturali)

• riconoscere le dimensioni di massa dei fenomeni tipici del XX secolo

• cogliere le specificità delle principali ideologie

• cogliere i fattori di rafforzamento e di indebolimento di una struttura politica

• comprendere il ruolo che i rapporti internazionali esercitano sugli eventi storici

4.6 Verifiche e valutazione

La valutazione è stata condotta mediante verifiche orali e scritte a conclusione di ogni argomento e in itinere, al fine di recuperare eventuali carenze. La valutazione sommativa, oltre ai risultati delle singole prove, ha preso in esame anche i progressi compiuti

rispetto alla situazione di partenza, relativamente al profitto, all’attenzione, all’interesse, alla partecipazione.

4.7 Programma svolto

POLITICA E SOCIETA’ ALLA FINE DELL’OTTOCENTO L’ETA’DELL’IMPERIALISMO La seconda rivoluzione industriale Una nuova potenza mondiale: gli Stati Uniti I problemi del nuovo Stato unitario in Italia Regioni e caratteri dell’imperialismo Gli anni Novanta in Italia

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MASSE E POTERE TRA DUE SECOLI

L’era delle masse Mobilitare le masse Antisemitismo di fine Ottocento Età giolittiana Sistema delle alleanze e guerre balcaniche

I GUERRA MONDIALE Inizio della guerra Intervento turco e genocidio armeni Scelte strategiche impero tedesco Prima estate di guerra Italia: entrata in guerra Guerra di trincea e fronte italiano Ultimi due anni di guerra e fine del conflitto

L’OMBRA DELLA GUERRA E SUE CONSEGUENZE

Rivoluzione di febbraio e di ottobre in Russia Bolscevichi al potere Nascita Repubblica di Weimar in Germania Italia dopo la I Guerra mondiale

FASCISMO E NAZISMO Mussolini e il movimento fascista Politica ed economia anni Venti Hitler e fondazione del Partito nazionalsocialista Fascismo al potere Grande depressione negli USA Nazismo al potere

VERSO UN NUOVO CONFLITTO MONDIALE Stalinismo in Russia Stato totalitario in Germania Stato totalitario in Italia Tensioni internazionali anni Trenta Sfida di Hitler all’ordine di Versailles

II GUERRA MONDIALE Primi successi tedeschi Intervento dell’Italia Invasione dell’URSS

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Programma da terminare nel corso del mese di maggio: Fronti italiani in Africa e in Russia Estate del 1943 Sconfitta della Germania Conclusione del conflitto Sterminio degli ebrei (Studio individuale)

DOPOGUERRA Mondo diviso tra USA e URSS

Nascita della Repubblica italiana

La docente: Prof.ssa Maurizia Zanchetta

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Per ciascuna materia inserire la relazione finale come da modello allegato

RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI INGLESE

4.1 N° di ore svolte Numero di ore settimanali di lezione 3

Numero di ore annuali previste 99

Numero di ore annuali svolte

Curricolari 60

Attività varie 39

Libro di testo utilizzato E. Jordan, P. Fiocchi, Grammar Files, ed. Trinity Whitebridge J. Comyns Carr, J. Parsons, B2 Champion , Pearson - Longman

Brevi note sul profitto

La classe risulta eterogenea e suddivisa in 3 gruppi con diversi livelli di competenza linguistica:

Allievi che hanno mantenuto e/o ottenuto alla fine del percorso buoni o più che buoni livello di profitto, che

possiedono buone capacità di rielaborazione dei contenuti appresi; una alunna ha la certificazioe B2 e 8 allievi

hanno seguito un corso di lingua per la certificazione B2 .

Allievi che hanno conseguito risultati nel complesso sufficienti, superando con impegno le difficoltà incontrate sia

nell’esposizione orale che scritta. Tra questi , alcuni a fatica e solo nell’ultimo periodo, sono riusciti a colmare le

lacune iniziali.

Allievi che hanno parzialmente colmato le pregresse lacune sia nell’esposizione scritta che orale raggiungendo un

livello di competenza linguistica quasi sufficiente.

Brevi note sulla motivazione e partecipazione

Un buon gruppo di allievi ha sempre dimostrato motivazione allo studio, curiosità e desiderio di apprendere ,

partecipando in modo propositivo alle attività proposte e lavorando con serietà conseguendo risultati

soddisfacenti. Altri studenti hanno dimostrato nell’attenzione in classe e nello svolgimento delle consegne,

l’impegno necessario per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un piccolo gruppo ha partecipato in modo

passivo, non cogliendo sempre la possibilità di interagire in lingua inglese con la docente e i compagni in classe.

Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze

Lo studio della lingua straniera nella classe quinta si prefigge essenzialmente i seguenti obiettivi didattici:

• potenziare la competenza comunicativa precedentemente acquisita, ampliando i contesti in cui la lingua viene usata e fornendo i mezzi linguistici per attivare tale competenza; • approfondire il codice linguistico tecnico con particolare riferimento al settore chimico-biologico.

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Nell’ambito del linguaggio tecnico gli allievi sono in grado di: • leggere testi autentici concernenti il proprio settore di specializzazione attivando le strategie di decodifica di volta in volta più appropriate; • tradurre in buon italiano; • relazionare oralmente e per iscritto su contenuti tecnici; • effettuare collegamenti tra gli argomenti studiati dimostrando anche capacità di rielaborazione personale In generale, la maggior parte degli studenti ha acquisito in modo sufficiente i contenuti proposti, anche se ha

dimostrato , alle volte, di possedere poca flessibilità nell’accostarsi a metodologie e attività alternative volte allo

sviluppo di una coscienza critica e a un metodo di lavoro trasversale e multidisciplinare. Pertanto, non sempre

hanno dimostrato di essere abili e competenti nel saper analizzare e gestire le diverse fonti proposte collegandole

tra loro in nesso logico. Un gruppo di studenti ha invece raggiunto buone o più che buone competenze nelle 4

abilità , accostandosi allo studio della lingua inglese come strumento di comunicazione e relazione interpersonale,

cogliendo gli spunti offerti in classe per ampliare il proprio bagaglio lessicale e culturale.

Verifiche e valutazione Le verifiche scritte sono state di tipo semi-strutturato con esercizi grammaticali e di produzione e, nel secondo quadrimestre, di argomento tecnico con quesiti a risposta singola. Tutte le prove sono state svolte senza l’ausilio del dizionario, ad eccezione delle simulazioni di terza prova. Le verifiche orali sono state improntate alla presentazione di argomenti di microlingua o di interesse generale

utilizzando i modelli di presentazione Ted Talks: gli allievi hanno scelto un argomento che hanno esposto alla classe

con il supporto di materiali audiovisivi:

• What hallucination reveals about our minds

• How to get better at the things you care about

• 10 ways to have a better conversation

• How the pollution is changing oceans’ chemistry

• A vehicle built in Africa for Africa

• How to make stress your friend

• Simple hacks for life with parkinsons’s

• How to speal so people want to listen

• The brain benefits of deep sleep

• Anil Seth:Your brain hallucinates your conscious reality Nella valutazione delle prove si è tenuto conto: della conoscenza e organizzazione dei contenuti, della correttezza formale, del lessico utilizzato e della pronuncia; l’indicatore globale di sufficienza è stata la comunicazione comprensibile del messaggio. Alla valutazione finale di ogni allievo concorreranno anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo educativo nonché la progressione rispetto al livello di partenza.

Programma svolto

Nonostante le interruzioni dovute ai periodi di stage e a svariate attività extracurricolari, il programma di lingua e microlingua è stato svolto nelle seguenti parti: Un ripasso delle principali strutture studiate l’anno precedente, anche attraverso esercitazioni svolte in classe sul

modello dell’esame di certificazione B2 (Use of English part 1.2.3.4)

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Dal testo J. Comyns Carr, J. Parsons, B2 Champion , Pearson - Longman, sono stati svolte le seguenti unità:

unit 7 : reported speech – readings and vocabulary from unit 10 Dal testo M. Spiazzi, M. Tavlla, M. Layton,

Performer FIRST Tutor, ed. Zanichelli non in adozione.

Unit 8: Hi tech. The passive , Causative, have something done , Linkers Visual material:graphs and charts

Unit 9 Relative clauses: defining and non definig - Reading from chapter 9 Dal testo M. Spiazzi, M. Tavlla, M.

Layton, Performer FIRST Tutor, ed. Zanichelli non in adozione.

Dal testo P. Briano, New A Matter of Life , edisco, sono stati affrontati i seguenti moduli di microlingua:

MODULE 3 FROM ORGANIC CHEMISTRY AND TO BIOCHEMISTRY

UNIT 1 ORGANIC CHEMISTRY

A. From organic chemistry to biochemistry B. Polymers

Unit 2 BIOCHEMISTRY: THE CHEMISTRY OF THE LIVING WORLD

A. Cabohydrates B. Proteins C. Lipids

MODULE 5 TAKING CARE OF THE EARTH

UNIT 1 THE EARTH IS IN DANGER

A. Pollution B. Go green C. Green Power: where energy will come from

UNIT 2 FOR A CLEANER AND SAFER WORLD

A. Air pollution control technology B. Potable water supplies C. The types and causes of water pollution D. Soil Microbiology: the ecosystem

UNIT 3 BIOTECHNOLOGY FOR THE ENVIRONMENT

A. Environmental biotechnology APPROFONDIMENTI:

• htpp:kidshealth.org/teen/food_fitness/nutrition/food_labels.html(reading) • https://ec.europa.eu/food/overview_en (reading) • E-WASTE (reading)

42

• biotecnology (teacher's photocophy) VIDEO:

• air pollution 101 by national geographic • htpps://ed.ted.com/lesson/what-really-happens-to-the-plastic-you-throw-away-emma-bryce

MODULE 6 WHAT’S ON THE TABLE

UNIT 1 EAT HEALTHY, STAY HEALTHY

A. healthy eating B. food pyramid C. how to read food labels D. food preservation E. food additives F. food biotechnology

UNIT 2 FOOD RISK

A. What is food safety B. foodborne illness C. foodborne pathogenes D. HACCP: protection from foodborne

UNIT 3 MILK AND DAIRIES:

A. microbiological aspects of milk B. Dairies

UNIT 4 NOT FOR TEETOTALLERS:

A. beer: the breewing process SPEAKING page 219 : VEGETARIAN (OR WOULD-BE-VEGETARIANS) VS. OMNIVORES READING page 220 : NUTRIGENOMICS Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento

Udine, 15 maggio 2017

La docente: Prof.ssa Daniela Feltrin

5. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME SVOLTE

43

Il Consiglio di Classe, così come indicato nella scheda di programmazione annuale, per quanto riguarda le attività di preparazione all’ESC, ha deciso di svolgere una simulazione della prima e della seconda prova scritta e due simulazioni di terza prova scritta.

5.1 Prima prova scritta d’esame Su iniziativa del dipartimento di lettere, il giorno 21 aprile 2018, a tutte le classi quinte è stata proposta la

simulazione della prima prova scritta d’esame. Le correzioni della prova è avvenuta con griglia di correzione

comune ed è stata effettuata da un docente di lettere non della stessa classe.

5.2 Seconda prova scritta d’esame

La simulazione della II^ prova scritta è stata fissata per il giorno 17 Aprile per la durata di 5 ore.

5.3 Terza prova scritta d’esame - Note informative per la predisposizione della terza prova. 5.3.1 Discipline coinvolte La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia il consiglio di questa

classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria

programmazione didattica e delle materie oggetto della 1ª e della 2ª prova scritta, che sono state escluse – ha

individuato come particolarmente significative le seguenti discipline:

• Matematica

• Inglese

• Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

• Chimica analitica e strumentale

e su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne in preparazione della terza prova scritta degli

esami conclusivi del corso.

5.3.2 Prove di simulazione della terza prova svolte durante l’anno Coerentemente con quanto precedentemente indicato, sono state svolte all’interno della classe due simulazioni di terza prova, con le seguenti modalità:

Data di svolgimento Tempo assegnato Materie coinvolte nella

prova

Tipologie di prova

27 marzo 2018

3 h Inglese, Matematica, Biologia , Chimica analitica

e strumentale

TERZA PROVA - Tipologia B

14 maggio 2017 3 h Inglese, Matematica,

Biologia , Chimica analitica e strumentale

TERZA PROVA - Tipologia B

In particolare, per conseguire una valutazione di sufficienza, è stato ritenuto necessario che gli elaborati

soddisfacessero i seguenti criteri:

1. Comprensione del quesito e conoscenze disciplinari 2. Coerenza logica e competenze

3. Correttezza, proprietà e conoscenza del linguaggio specifico

44

5.3.3 Note informative per la predisposizione della terza prova scritta In considerazione dell’esito delle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico, il Consiglio di classe ritiene che i risultati più attendibili in ordine alla valutazione della preparazione degli allievi sulle materie che non siano già oggetto delle prime due prove scritte possano essere ottenuti mediante la somministrazione di una prova di tipologia B (3 domande a risposta aperta, max. 8-10 righe; 4 materie coinvolte), fornendo un tempo massimo, per lo svolgimento della prova di 2,5 h. E’ stato attribuito un max. di punti 15 per ognuno dei 3 indicatori specificati nell’allegata griglia di correzione della

3^ Prova Scritta (Allegato 6.4), per un totale di 45 punti a quesito. E’ stata calcolata la media aritmetica dei 3

indicatori (in 15esimi). Il punteggio finale è risultato dalla media delle 4 discipline (in 15esimi).

45

5.4 Altre prove interdisciplinari svolte 6. ALLEGATI 6.1 Testo della simulazione della prima prova scritta e griglia di correzione

46

47

48

49

50

51

52

53

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO (a.s. 2017/18)

Candidato/a Classe:

Traccia scelta A B 1 Articolo giornale B 3 C D

B 2 Saggio breve B 4

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI DI GIUDIZIO PUNTI DESCRITTORI PUNTI

COMPRENSIONE DELLE CONSEGNE

2

Rispetta la traccia proposta

Rispetta parzialmente la traccia proposta

2

1

COMPETENZE LINGUISTICHE

(ortografia, lessico, sintassi)

5

Ortografia e sintassi corrette e lessico appropriato

Ortografia corretta, lievi improprietà sintattiche e lessicali

Qualche errore di ortografia e/o di sintassi, improprietà lessicali

Reiterati errori di ortografia e/o di sintassi, diffuse improprietà lessicali

Gravi errori di ortografia e/o di sintassi, diffuse incertezze lessicali

5

4

3

2

1

COERENZA E ORGANICITA’

2

Testo organico, coerente e conseguente

Testo parzialmente organico, coerente e

conseguente

2

1

CONOSCENZA DEI CONTENUTI PER

TIPOLOGIA B-C-D

COMPRENSIONE PER TIPOLOGIA A

3

Conoscenza/comprensione esauriente

Conoscenza/comprensione adeguata

Conoscenza/comprensione approssimativa

3

2

1

CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE

AUTONOMIA DI GIUDIZIO TIP. B-C-D

INTERPRETAZIONE E CONTESTUALIZZAZIONE TESTO

LETTERARIO TIPOLOGIA A

3

Capacità rielaborative e esaurienti

Capacità rielaborative adeguate

Capacità rielaborative approssimate

3

2

1

PUNTEGGIO ASSEGNATO (la consegna in bianco dell’elaborato corrisponde alla valutazione 3-4)

CORRISPONDENZA TRA I PUNTI IN QUINDICESIMI E I VOTI IN DECIMI

15 14 13 12 10 8 6 5 3

10 9 8 7 6 5 4 3 2 -1

6.3 Testo della simulazione della seconda prova scritta e griglia di correzione

54

Prova di simulazione

della seconda prova scritta dell’esame di Stato

ARTICOLAZIONE: BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

Tema di CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte

PRIMA PARTE

La figura rappresenta una sequenza di reazioni che corrisponde ad un processo metabolico fondamentale per gli

esseri viventi. Il candidato ne indichi il nome, spieghi in quale distretto cellulare avviene e ne descriva ogni

passaggio. Scriva il bilancio finale del processo metabolico. Indichi quale destino avrà il prodotto finale e spieghi la

funzione di FAD, NAD+ .

SECONDA PARTE

55

1. Con il termine di metabolismo si intende l’insieme di importanti processi biochimici che rendono

possibile la vita di un organismo. Il candidato tratti in modo schematico i percorsi metabolici, indicandone la

funzione, l’origine e il prodotto finale.

2. Con il nome di lipidi viene indicato un gruppo di sostanze eterogenee di importanza biologica e

commerciale. Il candidato ne dia una classificazione, ne rappresenti schematicamente la struttura e ne indichi

l’importanza.

3. Gli acidi grassi sono biomolecole ampiamente distribuite negli organismi viventi. Il candidato

descriva la struttura e le caratteristiche chimico-fisiche di questi composti e le principali reazioni metaboliche a cui

possono andare incontro.

4. I trigliceridi fanno parte della categoria dei lipidi. Il candidato ne descriva la struttura e ne dia una

classificazione. Spieghi qual è il loro destino all’interno dell’organismo e quale possibile impiego trovano nel settore

dei carburanti.

Candidato/a ……………………………………………………………………. Classe 5^

GRIGLIA di VALUTAZIONE della SECONDA PROVA

Tema di: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA

Indicatori Descrittori Punti Punti assegnati

Tema Quesito 1 Quesito 2

Punti totali 6

Conoscenza e

sviluppo dei

contenuti

Nessuna conoscenza 1

Molto lacunosa e limitata 2

Parziale e approssimativa 3

Sufficiente e accettabile 4

Chiara e abbastanza approfondita 5

Approfondita e completa 6

Punti totali 5

Capacità

argomentative e di

elaborazione

Assenti 1

Capacità argomentative confuse ed elaborazione

inadeguata

2

Organizzazione accettabile, elaborazione limitata

3

Organizzazione ben strutturata; elaborazione

adeguata 4

Organica e coerente, elaborazione originale 5

Punti totali 4 Gravi errori sintattici e lessico inadeguato 1

56

Correttezza formale e

uso di un linguaggio

specifico

Impreciso e non appropriato 2

Semplice, sostanzialmente corretto e appropriato

3

Esposizione chiara e lineare con utilizzo di un

lessico pertinente

4

PUNTEGGI PARZIALI ………/15 ………../15 ………/15

Coefficienti per MEDIA PESATA: Tema:0,6 Quesito 1= 0,2 Quesito 2 = 0,2 PUNTEGGIO TOTALE: ( ) = ... ….../15

57

6.4 Testi delle simulazioni delle terze prove scritte e griglia di correzione

TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

1^ SIMULAZIONE

DATA: 27 MARZO 2018

DISCIPLINE:

INGLESE, MATEMATICA, BIOLOGIA, CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: TIPOLOGIA B

NUMERO DI QUESITI: 3 QUESITI PER OGNI DISCIPLINA

DURATA DELLA PROVA: ore 3

VALUTAZIONE: secondo griglia allegata

SUSSIDI DIDATTICI CONSENTITI: calcolatrice non programmabile, dizionari di lingua straniera mono e/o bilingue,

dizionario della lingua italiana non enciclopedico

ALLIEVA/O

NOME: ____________________________________

COGNOME: ________________________________

58

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

DI ESAME DI STATO CONCLUSIVO

INDIRIZZO CHIMICA ARTICOLAZIONE ”BIOTECNOLOGE AMBIENTALI”

Classe 5^CBA A

Docenti

Discipline MATEMATICA BEZZO ROBERTO

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE

DI CONTROLLO AMBIENTALE

BOASSO ANNAMARIA

MERCATO LIVIA

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE CHIAVOLA GABRIELA

MERCATO LIVIA

INGLESE FELTRIN DANIELA

Data prova 27 marzo 2018

Durata della prova 3 H

Tipologia B (3 quesiti a risposta aperta per ogni disciplina; 4 discipline coinvolte per un totale di 12 quesiti)

Punteggio Terza Prova Max. 15 punti con sufficienza a 10 punti

Finalità Accertamento delle conoscenze,

competenze e capacità acquisite nelle

singole discipline.

Obiettivi • Conoscere i contenuti disciplinari richiesti

• Riconoscere, discriminare e applicare i diversi linguaggi specifici

• Individuare le relazioni logiche tra nuclei concettuali e tra concetti e procedure

• Discriminare le procedure adeguate da adottare in situazioni note e di novità

59

1^ SIMULAZIONE DI III^ PROVA – a.s. 2017/2018 .

MATEMATICA

1. Traccia il grafico probabile della funzione ( )2x 1

y f xx 2

−= =+ dopo averne determinato:

- il dominio;

- il segno;

- le intersezioni con gli assi cartesiani;

- gli eventuali asintoti.

2. Determina l'equazione della retta tangente alla funzione ( ) ( )xy f x e x 1= = + condotta dal suo punto di

ascissa di intersezione con l'asse delle ordinate.

3. Calcola il seguente integrale indefinito: 2

x 3 dx

x 5x 6

+− +∫

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

1. Preparare una retta di taratura per la determinazione del manganese partendo da una soluzione madre di

KMnO4 (MM= 158,04 g/mol). La soluzione madre ha una concentrazione 2,0 x10-3 M. Gli standard

debbono avere le seguenti concentrazioni espresse in ppm di Mn (II) : 0,5, 1,5, 2,5. Gli standard vanno

preparati in matracci da 100 mL.

2. Illustrare la legge di Lambert-Beer, definire i termini ASSORBIMENTO, TRASMITTANZA, ASSORBANZA,

TRASMITTANZA PERCENTUALE

3. Su quale principio si basa l’analisi potenziometrica? E quella conduttometrica?

BIOLOGIA, MICORBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE

1. Illustrare le fasi in cui si articola il processo di compostaggio e i microrganismi che in esse intervengono.

2. Spiegare in che cosa consiste il “piano di caratterizzazione” di un sito contaminato

3. Descrivere il processo di produzione di biogas, indicando i prodotti di rifiuto utilizzati, i processi microbiologici, i tipi di batteri coinvolti e i gas prodotti.

INGLESE

1. What do you need to eat to stay healthy ?

2. How do you process and preserve food?

3. What are the different types and causes of foodborne illness?

60

TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

2^ SIMULAZIONE

DATA: 14 MAGGIO 2018

DISCIPLINE: INGLESE, MATEMATICA, BIOLOGIA, CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

TIPOLOGIA DELLA PROVA: TIPOLOGIA B

NUMERO DI QUESITI: 3 QUESITI PER OGNI DISCIPLINA

DURATA DELLA PROVA: ore 3

VALUTAZIONE: secondo griglia allegata

SUSSIDI DIDATTICI CONSENTITI: calcolatrice non programmabile, dizionari di lingua straniera mono e/o bilingue,

dizionario della lingua italiana non enciclopedico

ALLIEVA/O

NOME: ____________________________________

COGNOME: ________________________________

61

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

DI ESAME DI STATO CONCLUSIVO

INDIRIZZO CHIMICA ARTICOLAZIONE ”BIOTECNOLOGE AMBIENTALI”

Classe 5^CBA A

Docenti

Discipline MATEMATICA BEZZO ROBERTO

BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE

DI CONTROLLO AMBIENTALE

BOASSO ANNAMARIA

MERCATO LIDIA

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE CHIAVOLA GABRIELA

MERCATO LIDIA

INGLESE FELTRIN DANIELA

Data prova 14 MAGGIO 2018

Durata della prova 3 H

Tipologia B (3 quesiti a risposta aperta per ogni disciplina; 4 discipline coinvolte per un totale di 12 quesiti)

Punteggio Terza Prova Max. 15 punti con sufficienza a 10 punti

Finalità Accertamento delle conoscenze,

competenze e capacità acquisite nelle

singole discipline.

Obiettivi • Conoscere i contenuti disciplinari richiesti

• Riconoscere, discriminare e applicare i diversi linguaggi specifici

• Individuare le relazioni logiche tra nuclei concettuali e tra concetti e procedure

• Discriminare le procedure adeguate da adottare in situazioni note e di novità

62

CRITERI DI CORREZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Per ogni disciplina sono assegnab 15 punb così suddivisi e di seguito esplicitab:

• 3 Indicatori per ogni quesito a risposta aperta:

1) Comprensione del quesito, conoscenze disciplinari;

2) Coerenza logica e competenze;

3) Correttezza, proprietà e conoscenza del linguaggio specifico

• Max. punti 15 per ogni indicatore per un totale di 45 punti a quesito

• Media aritmetica dei 3 indicatori (in 15esimi)

• Il punteggio finale è dato dalla media delle 4 discipline (in 15esimi)

Alunno

…………………………………………………………………………………..

Esito della prova per ogni singola disciplina: Punti ............/15

MATEMATICA …………………/ 15

BIOLOGIA MICROBIOLOGIA E TECNICHE DI CONTROLLO

AMBIENTALE …………………/ 15

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE …………………/ 15

INGLESE …………………/ 15

MEDIA TRA LE DISCIPLINE …………………/ 15

63

2^ SIMULAZIONE DI III^ PROVA – a.s. 2017/2018 MATEMATICA

1. Determina per quali valori di a e b il grafico della funzione ( )2ax

y f xx b

= =+

ammette come asintoto

obliquo la retta y x 2= + .

In corrispondenza dei valori a e b così trovati determina eventuali altri asintoti.

2. Fra le primitive ( )F x della funzione ( ) 2f x x senx= ⋅ determina quella che interseca l'asse delle y nel

punto di ordinata 7.

3. Calcola l'area della regione finita di piano delimitata dalla parabola di equazione 2y x 4x 3= − + e dalla

retta y x 3= + .

BIOLOGIA MICROBIOLOGIA E TECNICHE DI CONTROLLO AMBIENTALE

4. Spiegare il processo di bioattivazione del benzene, le fonti di emissione nell’ambiente di questa sostanza, e

quali effetti produce sulla salute umana.

5. Definire il BOD e illustrare il ruolo dell’analisi di tale parametro in funzione della scelta fra trattamenti di tipo aerobio o anaerobio di un refluo.

6. Illustrare le problematiche legate ai rischi ambientali che possono derivare dalle tecnologie di

incenerimento dei rifiuti solidi urbani.

CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

1. Che cosa s’intende per spettroscopia di assorbimento? A quale fenomeno fa riferimento l’assorbimento da parte di un atomo e da parte di una molecola? Come si presenta uno spettro di assorbimento di un atomo rispetto a quello di una molecola?

2. La spettroscopia IR è definita spettroscopia di vibrazione. Spiegare cosa significa. Secondo la teoria dell’oscillatore armonico da cosa dipende la frequenza di vibrazione?

3. Nell'analisi degli oli di oliva i perossidi sono un parametro importante soprattutto in fase di conservazione

del prodotto e sono influenzati da luce, temperatura e presenza di ossigeno. Come vengono determinati sperimentalmente?

INGLESE

1. What can we do to help the environment?

2. What may cause water pollution?

3. What do you think should be done to save water in everyday life?

64

6.5 Tabella di corrispondenza voti/giudizi

voto conoscenze abilità competenze

1/2

Conoscenze disciplinari pressoché nulle rispetto agli obiettivi minimi (scena muta nell'interrogazione, elaborati scritti "in bianco")

Non comprende il senso delle domande o tergiversa nella risposta attendendo indicazioni dall'insegnante; l'articolazione delle risposte - se presenti - è frammentaria o sconnessa.

Mancanza di logica nell'affrontare un problema.

3

Conoscenze disciplinari molto frammentarie rispetto agli obiettivi minimi.

Articolazione verbale o produzione scritta presente ma inefficace rispetto al tema indicato, abbozzata, incoerente; incapacità di adottare strategie efficaci facendo riferimento alle proprie risorse.

Sotto la guida dell'insegnante reagisce comprendendo il senso delle domande, ma dimostra incapacità di applicare strumenti operativi, anche in situazioni note.

4

Conoscenze disciplinari frammentarie e non collegate tra loro rispetto agli obiettivi minimi

Applicazione meccanica, con errori sostanziali nei procedimenti; espressione scorretta e lacunosa.

Carenze basilari nelle competenze richieste.

5 Conoscenze disciplinari parziali rispetto agli obiettivi minimi.

Espressione incerta, lessico non adeguato; apprendimento di procedure di tipo mnemonico-ripetitivo.

Il raggiungimento delle competenze richieste risulta approssimativo; non vi è rielaborazione attiva dei contenuti.

51/2

Conoscenze disciplinari presenti nella loro generalità, ma globalmente superficiali rispetto agli obiettivi minimi.

Applicazione corretta di conoscenze minime, ma con qualche errore; l'esposizione verbale presente dimostra incertezze, deve essere sollecitata.

Le competenze richieste sono raggiunte, ma con la guida determinante dell'insegnante.

6

Conseguimento degli obiettivi minimi individuati come fondamentali della materia e propedeutici per affrontare altri argomenti.

Apprendimento di tipo scolastico, compilativo, ma corretto; utilizzo di terminologia semplice ma con espressione chiara e sostanzialmente adeguata; applicazione di conoscenze minime in modo corretto nei diversi procedimenti.

Capacità di analisi e sintesi essenziali in situazioni già sperimentate, in maniera autonoma.

61/2

Pienezza di conseguimento degli obiettivi minimi individuati come fondamentali della materia e propedeutici per affrontare altri argomenti.

Dimostra di eseguire analisi e sintesi adeguate nei procedimenti richiesti, anche se con qualche omissione o incertezza lieve; si esprime in maniera corretta ed appropriata, anche se essenziale, "asciutta".

Sa gestire semplici situazioni nuove.

7 Conoscenze disciplinari Avvio ad una rielaborazione autonoma dei Applica in maniera

65

diffusamente presenti in aggiunta a quelle richieste per gli obiettivi minimi.

contenuti; espressione sciolta e corretta, con risposte esaurienti e sicure; applica procedure e tecniche in maniera corretta.

corretta le sue conoscenze, sorretto da discreta attitudine logica.

8

Conoscenze disciplinari complete e approfondite in aggiunta a quelle richieste per gli obiettivi minimi.

Sa effettuare in maniera autonoma collegamenti tra concetti; esposizione chiara e corretta, con linguaggio sempre pertinente ed adeguato.

Buone capacità di rielaborazione critica, pur senza particolare originalità.

9/10

Conoscenze disciplinari complete e approfondite integrate da conoscenze personali.

Ottime abilità di rielaborazione critica dei contenuti appresi, sostenute dalla piena padronanza espressiva; intuisce procedimenti lineari ed innovativi; ottime capacità di analisi, sintesi e di argomentazione.

Si applica autonomamente a problemi complessi; dimostra capacità organizzative nell'affrontare i problemi.

66

6.6 Tabella per l’attribuzione del voto di condotta

Voto Descrittori

Dieci

• Interesse e partecipazione di stimolo costante alle lezioni; • Adempimento serio ed ineccepibile delle consegne scolastiche • Scrupoloso ed encomiabile rispetto delle norme del Regolamento di Istituto, degli

altri e dell'istituzione scolastica, delle disposizioni organizzative e di sicurezza, con interventi di sensibilizzazione presso i compagni

• Costante e propositiva collaborazione con docenti e compagni, con autonome iniziative organizzative.

Nove

• Partecipazione costante e attiva alle lezioni • Costante e preciso adempimento delle consegne scolastiche • Rispetto puntuale delle norme del Regolamento di Istituto, degli altri e

dell'istituzione scolastica, delle disposizioni organizzative e di sicurezza • Ruolo positivo nel gruppo classe

Otto

• Attenzione e partecipazione attiva alle attività scolastiche • Svolgimento regolare delle consegne scolastiche • Rispetto delle nonne del Regolamento di Istituto, degli altri e dell'istituzione

scolastica, delle disposizioni organizzative e di sicurezza • Partecipazione al gruppo classe

Sette

• Partecipazione non sempre continua alle attività didattiche • Svolgimento non sempre puntuale delle consegne scolastiche • Rispetto complessivo delle norme del Regolamento di Istituto, degli altri e della

istituzione scolastica con delle disposizioni di sicurezza • Comportamenti non sempre positivi ai fini della aggregazione del gruppo classe

Sei

• Partecipazione passiva o disinteresse nei confronti della attività scolastiche • Mancato svolgimento o rifiuto a svolgere le consegne e a ottemperare agli impegni

scolastici • Reiterate documentate violazioni del Regolamento di Istituto, di mancanza di

rispetto degli altri e della istituzione scolastica o violazioni delle disposizioni di sicurezza, a cui eventualmente hanno fatto seguito provvedimenti disciplinari. (descrittore indispensabile per l'attribuzione della fascia)

• Comportamenti di ostacolo al funzionamento del gruppo classe

Cinque - Uno

• Scarso interesse per le attività didattiche • Svolgimento o rifiuto a svolgere le consegne scolastiche • Mancato rispetto di sé, degli altri e dell'istituzione scolastica con uno o più episodi di

violenza, tali da modificare significativamente in senso negativo i rapporti all'interno della comunità scolastica (classe, Istituto) e da ingenerare allarme sociale e sanzioni e che hanno comportato l'allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni*(descrittore indispensabile e sufficiente per l'attribuzione della fascia)

• Deliberata violazione delle norme, in particolare della sicurezza • Mancanza di apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da

evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.

o La rispondenza del 50 degli indicatori al profilo dello studente è il presupposto per l'individuazione della fascia in cui si colloca il comportamento dello studente

o La correlazione tra l'attribuzione del voto di condotta e le sanzioni disciplinari non è automatica anche se, in presenza di richiami verbali o sul registro di classe, non è possibile assegnare il voto massimo.

67

6.7 Criteri di attribuzione dei crediti scolastici e formativi Il credito scolastico è stato introdotto per rendere gli Esami di Stato più obiettivi ed efficaci nel valutare

l’andamento complessivo della carriera scolastica di ogni alunno; serve ad evitare episodi di valutazioni finali

contraddittorie con l’andamento della carriera scolastica e con l’impegno dimostrato.

Si tratta di un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che

contribuisce - per un quarto secondo la recente legge relativa all’Esame di Stato (25 punti) – a determinare il

punteggio finale complessivo dell’Esame di Stato.

Tale credito viene attribuito dal Consiglio di classe nello scrutinio finale: esso tiene conto della media dei voti finale,

secondo le fasce di riferimento definite dal MIUR, ma concorrono alla sua determinazione anche:

l’assiduità della frequenza scolastica (descrittore: frequenza assidua, con eccezione dei periodi di assenza per

forza maggiore, non finalizzata al conseguimento del voto, alle attività didattiche e di recupero e approfondimento,

ove organizzate)

l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo (descrittore: interventi pertinenti durante le

attività didattiche, attività di ricerca e approfondimento individuali o di gruppo, atteggiamento propositivo nei

confronti dei compagni);

la partecipazione alle attività complementari ed integrative (descrittore: partecipazione assidua ad attività

organizzate dalla scuola della durata di almeno 6 ore) documentata attraverso autocertificazione dello studente; i

corsi svolti in collaborazione con enti di formazione sono considerate attività complementari.

l'eventuale credito formativo documentato in relazione alle caratteristiche, durata ed esiti.

Il Consiglio di classe assegnerà il punteggio superiore della banda se viene riconosciuta la presenza di almeno due

criteri; l’incremento deve mantenersi all’interno della banda di oscillazione.

Il credito formativo è riconosciuto in presenza di qualificate esperienze documentate, dalle quali derivino

competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato, acquisite al di fuori della scuola in ambiti e

settori della società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, civile e culturale secondo la

tabella indicativa che annualmente può essere integrata dal Collegio dei Docenti:

• Esperienze di lavoro comprovate da una dichiarazione del datore di lavoro, recante anche la certificazione delle competenze acquisite, e dalla copia del libretto di lavoro; è necessaria una dichiarazione finale sulle competenze acquisite. (durata almeno 15 giorni) Stage estivi di lavoro in Italia (durata almeno 15 giorni) ed all’estero (durata almeno 15 giorni)

• Lavoro di volontariato con riguardo alla crescita umana in generale: o Assistenza handicappati ed anziani (durata pari o superiore a 4 volte) o Attività ricreativa in ambito parrocchiale e scout nella branca R.S. o Dono del sangue o Salvaguardia dell'ambiente (con partecipazione durata pario o superiore a tre eventi)

• Attività artistiche (durata complessiva pari a 30 giorni/anno) o Scuole di teatro o Foto o Partecipazione ad attività e/o percorsi di studio musicali (Conservatorio, Banda) o Scuola di pittura

68

• Attività sportive o A livello individuale con partecipazione a gare a livello regionale e nazionale, anche gare studentesche; o In squadre, con partecipazione a campionati interregionali.

• Corsi di formazione europea.

Tutte le attività svolte devono essere documentate e certificate; è prevista l'autocertificazione solo per le attività

lavorative svolte presso Enti Pubblici.

Allegati riportati su fascicolo cartaceo riservato esterno al presente documento

Tutti i documenti che riportano i nomi degli allievi, qualora significativi per la commissione agli esami di stato,

dovranno essere messi a disposizione della commissione su un fascicolo cartaceo distinto dal seguente documento.

7.1 Documentazione riservata per allievo DSA

7.2 Percorsi individualizzati di ASL

69

FIRME DEI DOCENTI DELLA CLASSE

DOCENTE MATERIA FIRMA

FUSIELLO NUNZIA VALERIA Religione

ZANCHETTA MAURIZIA Lingua e letteratura Italiana

ZANCHETTA MAURIZIA Storia

FELTRIN DANIELA Inglese

BEZZO ROBERTO Matematica

PELOI MARIANGELA Scienze Motorie

BOASSO ANNAMARIA Biologia, microbiologia e tecnologie di

controllo ambientale

MERCATO LIVIA Laboratorio di Biologia, microbiologia e

tecnologie di controllo ambientale

CHIAVOLA GABRIELA Chimica analitica e strumentale

MIANI FRANCESCA Chimica organica e biochimica

MERCATO LIVIA Laboratorio di Chimica analitica e

strumentale

RODARO ADRIANO Laboratorio di Chimica organica e

biochimica

LENA Paolo Fisica Ambientale

Udine, 15 maggio 2018

Il Coordinatore della classe Il Segretario

prof. ssa Daniela Feltrin prof. Roberto Bezzo

Il Dirigente Scolastico

prof. ANDREA CARLETTI