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MIUR - BANDO 2015 - 1 - Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Dipartimento per la formazione superiore e per la Ricerca Direzione Generale per il Coordinamento, la promozione e la valorizzazione della Ricerca PRIN: PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2015 Prot. 20159JP7ZX PARTE A 1 - Titolo del Progetto di Ricerca Innovazione di Sistemi e Tecnologie per l'accesso alle risorse di calcolo e storage necessarie all'Analisi dei Dati di LHC e di altri progetti scientifici (i-STAD) 2 - Durata (mesi) 36 mesi 3 - Settore ERC principale PE - Physical Sciences and Engineering 4 - Eventuale settore ERC non principale 5 - Sottosettori ERC 1. PE2_2 Particle physics 2. PE1_18 Scientific computing and data processing 3. 6 - Parole Chiave 1. ESPERIMENTI A LHC 2. CALCOLO DISTRIBUITO: GRID E CLOUD 3. ANALISI DEI DATI 4. GPU E CPU BASSO CONSUMO 7 - Coordinatore Scientifico CAPILUPPI (Cognome) PAOLO (Nome) Professore Ordinario (Qualifica) 20/10/1948 (Data di nascita) CPLPLA48R20A944B (Codice fiscale)

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della RicercaDipartimento per la formazione superiore e per la Ricerca

Direzione Generale per il Coordinamento, la promozione e la valorizzazione della Ricerca

PRIN: PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2015Prot. 20159JP7ZX

PARTE A

1 - Titolo del Progetto di Ricerca

Innovazione di Sistemi e Tecnologie per l'accesso alle risorse di calcolo e storage necessarie all'Analisi dei Dati di LHC e dialtri progetti scientifici (i-STAD)

2 - Durata (mesi)

36 mesi

3 - Settore ERC principale

PE - Physical Sciences and Engineering

4 - Eventuale settore ERC non principale

5 - Sottosettori ERC

1. PE2_2 Particle physics

2. PE1_18 Scientific computing and data processing

3.

6 - Parole Chiave

1. ESPERIMENTI A LHC

2. CALCOLO DISTRIBUITO: GRID E CLOUD

3. ANALISI DEI DATI

4. GPU E CPU BASSO CONSUMO

7 - Coordinatore Scientifico

CAPILUPPI(Cognome)

PAOLO(Nome)

Professore Ordinario(Qualifica)

20/10/1948(Data di nascita)

CPLPLA48R20A944B(Codice fiscale)

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Università degli Studi di BOLOGNA(Università/Ente)

051/2095243(telefono)

[email protected](E-mail)

8 - Elenco delle Unità operative

nº ResponsabileUnità

Qualifica Università/Ente E-mail

1. CAPILUPPI Paolo Professore Ordinario Università degli Studi di BOLOGNA [email protected](adesione completata il

13/12/2015)

2. BOCCALI Tommaso

Ricercatore Istituto Nazionale di Fisica Nucleare [email protected](adesione completata il

01/12/2015)

3. CARMINATILeonardo

Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studi di MILANO [email protected](adesione completata il

17/12/2015)

4. MEROLA Leonardo Professore Ordinario Università degli Studi di NAPOLI"Federico II"

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

5. MAGGI GiorgioPietro

Professore Ordinario Politecnico di BARI [email protected](adesione completata il

13/12/2015)

6. MASERA Massimo Professore Associatoconfermato

Università degli Studi di TORINO [email protected](adesione completata il

18/12/2015)

7. DELLA RICCAGiuseppe

Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studi di TRIESTE [email protected](adesione completata il

02/12/2015)

8. SANTOCCHIA Attilio

Ricercatore confermato Università degli Studi di PERUGIA [email protected](adesione completata il

06/12/2015)

9. DE FALCOAlessandro

Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studi di CAGLIARI [email protected](adesione completata il

17/12/2015)

10. MORANDIN Mauro Dirigente di ricerca Istituto Nazionale di Fisica Nucleare [email protected](adesione completata il

09/01/2016)

9 - Abstract del progetto di ricerca

Il progetto i-STAD si propone di condurre attività di ricerca, sviluppo e prototipizzazione su tecnologie di accesso alle risorsedi calcolo e storage necessarie per la ricerca scientifica orientata ai Big Data.La metodologia di tipo sperimentale prevista si basa sul disegno e realizzazione di test realistici effettuati analizzandoprimariamente la grande mole di dati raccolta da LHC[1] attraverso l’infrastruttura di calcolo scientifico su Grid presente inItalia.Tra i partecipanti al progetto vi sono i referenti italiani per il calcolo scientifico a LHC e la comunità che gestisce i centri dicalcolo Universitari e di Enti di Ricerca grazie ai quali è stata possibile la scoperta del Bosone di Higgs[2]. Tali centri sonol’ossatura della Grid e rappresentano la grande maggioranza delle risorse installate in Italia. I centri hanno funzionato inmodo eccellente nella prima fase di presa dati di LHC (Run-1, 2010-2012, Run-2, tuttora in corso); tuttavia occorre uncambio sostanziale di paradigma al fine di affrontare le sfide dei prossimi 5-10 anni. Le programmate fasi di presa dati di LHC(Run-3 e Run-4) pongono una grande sfida scientifica e tecnologica: a fronte di difficoltà di finanziamento di tutte le risorsenecessarie per un ottimale uso dei dati raccolti, le uniche possibili strade per mantenere un’alta efficienza sono legate ad unmiglior utilizzo dell’infrastruttura esistente (dal punto di vista hardware e software), ad un coinvolgimento nel calcolo a LHCdi soggetti e risorse non istituzionali, e ad un utilizzo di tecnologie informatiche di frontiera. Fra i recenti sviluppi nelpanorama ICT, i più interessanti a questo scopo paiono essere:- Lo studio di tecnologie Cloud, con una gestione più agile dei centri di calcolo ed una maggiore facilità di utilizzo di risorsedisponibili presso centri non istituzionalmente dedicati alle attività in esame (centri utilizzati da altre scienze, risorse su cloudcommerciali, e-infrastructures come ad esempio quelle previste in INFRADEV-4 in H2020);- Lo studio di tecnologie hardware che in casi specifici consentono una forte ottimizzazione del rapporto prezzo/prestazionenelle attività di calcolo (schede acceleratrici con GPU, Xeon Phi, programmazione FPGA, ecc);- Lo studio delle recenti architetture di calcolo orientate al mondo mobile, che garantiscono una migliore curva di sviluppotemporale e una notevole diminuzione dei costi elettrici dell’infrastruttura.Il progetto, in ciascuno di questi ambiti, si propone di condurre la sperimentazione fino a portarla ad un livello dipreproduzione, ovvero essere in grado di inserire centri “modificati” nel sistema esistente di calcolo scientifico per LHC (e nonsolo). Sotto questo aspetto, la comunità che partecipa al progetto è l’unica che possa garantire un accesso a risorse tali dapermettere una sperimentazione realistica.

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[1] http://home.cern/topics/large-hadron-collider[2] Phys.Rev.Lett. 114, 191803

10 - Costo complessivo del progetto articolato per voci

ResponsabileUnità

Voce A.1 VoceA.2.1

Voce B VoceC

VoceD

Voce E VoceF

Totale

CAPILUPPI Paolo 61.448 € 48.000 € 65.669 € 0 € 0 € 2.000 € 47.147€

224.264€

BOCCALI Tommaso 55.530 € 72.000 € 76.518 € 0 € 0 € 2.000 € € 206.048€

CARMINATILeonardo

32.856 € 20.000 € 31.714 € 0 € 0 € 1.000 € € 85.570€

MEROLA Leonardo 33.994 € 20.000 € 32.396 € 0 € 0 € 1.000 € € 87.390€

MAGGI GiorgioPietro

33.645 € 20.000 € 32.187 € 0 € 0 € 1.000 € € 86.832€

MASERA Massimo 29.445 € 20.000 € 29.667 € 0 € 0 € 1.000 € € 80.112€

DELLA RICCAGiuseppe

27.734 € 20.000 € 28.640 € 0 € 0 € 1.000 € € 77.374€

SANTOCCHIA Attilio 20.123 € 10.000 € 18.074 € 0 € 0 € 1.000 € € 49.197€

DE FALCOAlessandro

20.382 € 10.000 € 18.229 € 0 € 0 € 1.000 € € 49.611€

MORANDIN Mauro 21.728 € 10.000 € 19.037 € 0 € 0 € 1.000 € € 51.765€

Total 336.885 € 250.000 € 352.131 € 0 € 0 € 12.000 € 47.147€

998.163€

Voce A.1 valorizzazione dei mesi/persona del personale dipendente a tempo indeterminatoVoce A.2.1: costo dei contratti del personale non dipendente, appositamente da reclutareVoce B: spese generali (quota forfettaria pari al 60% del costo totale del personale, A.1+A.2.1, per ogni unitàoperativa)Voce C: costo di attrezzature, strumentazioni e prodotti softwareVoce D: costo dei servizi di consulenza e similiVoce E: altri costi di esercizioVoce F: quota premiale (per usufruire della quota premiale è indispensabile allegare al progetto la dichiarazionesottoscritta dal legale rappresentante dell'università, secondo lo schema di cui al punto B2.7)

PARTE B

PARTE B.1

1 - Stato dell'arte

Tutti i campi della ricerca producono ormai ingenti moli di dati, ed è imprescindibile dotarsi di un solido sistema chegarantisca la gestione e l’accesso ai dati raccolti per fare le analisi che ne valorizzino pienamente l’impatto scientifico. Nelrecente passato il settore che ha prodotto il volume più cospicuo di dati è stata la Fisica delle Alte Energie, di cui il LargeHadron Collider (LHC)[1] è l’esempio più significativo.Le necessità di calcolo degli esperimenti LHC sono valutate dal Resources Review Board[3] e gestite mediante WLCG[4]; peril 2016 ammontano a 400.000 cores di calcolo, 300 PB di disco e 350 PB di nastro.Ad oggi le risorse di calcolo utilizzate da LHC sono superiori a quelle disponibili in ogni altro campo della ricerca scientifica.Settori quali biologia, astrofisica, o studio di sistemi complessi necessiteranno a breve di risorse almeno confrontabili; siconsiderino per esempio CTA[5] per la rivelazione di raggi gamma di origine astrofisica, e Human Brain Project[6] per lasimulazione di parti del cervello umano.Il calcolo a LHC è stato disegnato seguendo un paradigma di calcolo distribuito (Grid) in cui oltre 200 siti a livello mondialepartecipano alla raccolta e analisi dei dati. Stime preliminari suggeriscono un aumento delle risorse necessarie per il periodo2020-30 fino ad un fattore 100[7], con finanziamenti che si prevedono in diminuzione. Le direzioni che gli esperimenti a LHCpensano di seguire per prepararsi a condurre la ricerca in questo difficile scenario sono molteplici:• utilizzo di parallelizzazione e vettorizzazione delle recenti architetture hardware;• ricerca di nuovi partner nel calcolo, come centri di supercalcolo, risorse di altre scienze, e provider commerciali; studi sucalcolo opportunistico, elastico[8] e volunteer computing[9];• technology tracking per orientarsi verso soluzioni con il miglior rapporto prezzo/prestazioni;• ottimizzazione dei costi elettrici mediante architetture hardware a consumo ridotto, fino a 4 volte rispetto alle architetture

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attuali[10].Le nazioni che sapranno dotarsi di strumenti adeguati acquisiranno un enorme vantaggio nel lungo termine, in variediscipline scientifiche, non solo nella comunità di LHC.

Questi trend sono ricompresi nelle azioni previste dal progetto i-STAD:• transizione da un’infrastruttura di tipo Grid ad una di tipo Cloud. Quest’ultima ha i vantaggi di uno standard industriale eabbassa le richieste tecniche sui siti allargando la potenziale base di risorse (anche commerciali). Ha dinamiche di sviluppo edi supporto che ricadono solo in parte sulla comunità scientifica e permette inserimento e rimozione dinamica di risorse;• porting di software a architetture a basso consumo. Questo, oltre al risparmio energetico, valorizza il maggiore sviluppotecnologico previsto per architetture derivate dal mobile computing[11];• porting di parti critiche del software su acceleratori hardware (GPU, processori vettoriali, FPGA, …) che permettanoprestazioni maggiori a parità di costo[12].L’attività si poggia su personale già presente negli esperimenti LHC, con ruoli di responsabilità nel calcolo; inoltre incorpora lecompetenze dei progetti:• PRIN STOA (20108T4XTM)[13] che ha svolto lo studio di ottimizzazione dell’infrastruttura di calcolo di LHC in Italia perl’analisi dati;• esperimento INFN COSA[14] (2015-17), interessato al calcolo scientifico su processori derivati dal mondo mobile, confinanziamenti INFN limitati all’acquisto di hardware.• INDIGO-DataCloud[15], progetto EINFRA nell’ambito H2020 per lo sviluppo di una piattaforma per il computing scientificoutilizzabile su piattaforme Cloud, sia pubbliche che private.Le UO presenti nel progetto sono sedi di centri di calcolo LHC-INFN in produzione:• 1 Tier1 e 8 Tier2 di WLCG (BO/CNAF, PI, MI, TO, NA, LNF, RM1, BA, CA);• Centri di calcolo inseriti nella Grid italiana (TS, BO, PG, PD);• L'infrastruttura ReCaS[16] (BA, CT, NA e CS);per un totale stimabile in 50000 cores di calcolo, 50 PB di disco e 40 PB di nastro. Le risorse e i dati ivi presenti, sono adisposizione del progetto per le attività di test.

[3] https://cds.cern.ch/record/2054035/files/CERN-RRB-2015-091.pdf[4] http://wlcg.web.cern.ch[5] https://portal.cta-observatory.org/Pages/Home.aspx[6] https://www.humanbrainproject.eu/[7] CERN-LHCC-2015-010[8] http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1742-6596/513/6/062028/pdf[9] http://lhcathome.web.cern.ch/about/what-volunteer-computing[10] http://arxiv.org/abs/1311.1001[11] http://herbsutter.com/welcome-to-the-jungle/[12]https://www.wpi.edu/Pubs/E-project/Available/E-project-030212-123508/unrestricted/Benchmarking_Final.pdf[13] http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1742-6596/513/6/062006[14] http://www.cosa-project.it/[15] https://www.indigo-datacloud.eu/[16] http://www.pon-recas.it/

2 – Descrizione dettagliata del progetto: metodologie, obiettivi e risultati che il progettosi propone di raggiungere e loro interesse per l’avanzamento della conoscenza

Il progetto è finalizzato all’innovazione dei sistemi utilizzati per l’analisi distribuita dei dati prodotti da grandi esperimentiscientifici su scala mondiale, come quelli a LHC. Vista la complessità tecnica del caso scelto in esame per il progetto, irisultati ottenuti avranno una portata generale tale da renderli facilmente estendibili a progetti scientifici di analogacomplessità in altre discipline (all’interno di i-STAD sono peraltro pianificate attività legate a studi di astrofisica, con lapartecipazione di personale dell’INAF).Il progetto si articola su tre principali aree tematiche, tutte rivolte allo sviluppo integrato dell’infrastruttura di calcoloscientifico in Italia:- Azione 1. studi di transizione da tecnologie Grid a tecnologie Cloud, esplorando l’utilizzo di risorse opportunistiche,commerciali e di centri di calcolo dedicati ad altre scienze;- Azione 2. studi di architetture di accelerazione hardware per segmenti di codice “mission-critical”: GPU, Xeon Phi,programmazione FPGA;- Azione 3. studi di porting verso architetture System on a Chip (SoC) a basso consumo, tipiche del mondo mobile, nell’otticadi una riduzione dei consumi elettrici e di realizzare test su architetture soggette a maggiore sviluppo tecnologico nelprossimo futuro.

La metodologia proposta è di tipo sperimentale: in ciascun ambito sarà sfruttata la profonda conoscenza dell’infrastrutturahardware e software utilizzata a LHC, al fine di proporre prototipi funzionanti che utilizzino le risorse di calcolo nelle nuovemodalità. In ogni studio si intende proporre, implementare ed eseguire procedure di validazione e di misura dei beneficiottenuti, basate su metriche quantitative e ripetibili, quindi ad uso della comunità scientifica italiana in senso esteso.Il risultato finale prevede un’architettura di calcolo più elastica ed efficiente dell’attuale, capace di adattarsi alle necessitàdegli esperimenti. Ingenti carichi di lavoro richiesti con basse latenze possono essere assorbiti con estensioni elastiche deisiti, o usando risorse opportunistiche per il periodo necessario. Algoritmi più evoluti possono essere disegnati e operatimediante sistemi dotati di acceleratori hardware, permettendo un’estrazione più efficace di conoscenza dalla grande mole didati raccolta e analizzata. Centri di calcolo più efficienti dal punto di vista energetico, mediante l’utilizzo di architetture lowpower o sistemi di risparmio energetico di ultima generazione, permettono considerevoli risparmi economici, uniti ad unamaggiore facilità di collocazione di centri di calcolo di ogni dimensione anche in siti non dotati di pre-esistenti infrastrutturecomplesse.

In generale, il progetto assicurerà che ognuna delle attività descritte sia corredata (Twiki, Knowledge Base, eventuali eventidi formazione, ecc) da:• diffusione del dettaglio su come sia stata realizzata l’attività, sulle metriche definite per la sua validazione, su strategie diporting;• risultati quantitativi ottenuti utilizzando le procedure al punto precedente;

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• raccomandazioni per la replicazione delle soluzioni realizzate in ambito di produzione.

1 - Test mediante infrastruttura CloudIl periodo 2000-2015, dal punto di vista del calcolo scientifico, è stato testimone del consolidamento di infrastrutture dicalcolo basate su paradigma Grid. In esso, centri di calcolo di dimensione e locazione varia si uniscono in un sistemadistribuito, organizzato gerarchicamente a vari livelli di servizi e responsabilità, in cui i centri sono permanenti,istituzionalmente dedicati a tali attività, finanziati a medio-lungo termine, e dotati di personale che svolge funzioni diamministratori di sistema e supporto utenti. Dal punto di vista software, il sistema è stato in buona parte sviluppatoall’interno delle istituzioni scientifiche, con progetti finanziati a livello nazionale e internazionale e di durata pluriennale, aconclusione dei quali si è manifestato il problema del loro mantenimento e supporto. Parallelamente, negli ultimi annil’industria è stata foriera di ampi sviluppi legati a soluzioni Cloud: le tecnologie di virtualizzazione sono state il metodo per lacreazione di sistemi di calcolo più dinamici, meno legati a specificità delle singole comunità sperimentali, e il fulcro delsupporto utenti si è spostato dal centro di calcolo all’esperimento scientifico. In tale paradigma, la locazione fisica dei dati edelle risorse è meno rilevante e l’accesso ai dati usa protocolli trasparenti alla distinzione tra l’accesso ai dati localeall’applicazione, o remoto via WAN. Il paradigma Cloud prevede un’allocazione delle risorse meno statica nel tempo (ovveroesse possono apparire e scomparire anche nel breve periodo), rendendo l’approccio ideale per l’utilizzo di risorseopportunistiche anche a vita media molto breve. Inoltre, la Cloud si basa su standard industriali, sviluppati e mantenuti daorganismi più ampi delle istituzioni coinvolte nella ricerca, riducendo le risorse umane per sviluppo e supporto del middlewaree garantendo stabilità e supporto del software Cloud sul lungo periodo (ad oggi, i principali sviluppatori del sistemaOpenStack, per esempio, sono IBM, Intel e RedHat). Alla luce di queste considerazioni, soluzioni Cloud per il calcoloscientifico appaiono perciò preferibili a lungo termineLe UO coinvolte nel progetto i-STAD hanno esperienza in sviluppo e test di soluzioni basate su Cloud, per quanto lamaggioranza delle risorse in produzione utilizzi ancora il paradigma Grid. Il presente progetto si propone, dopo una fase ditechnology tracking per valutare le soluzioni tecnologiche ottimali, di mettere in produzione sistemi Cloud su scala realistica,e misurarne le prestazioni in vari aspetti:• delocalizzazione delle risorse: le infrastrutture di calcolo realizzate saranno logicamente unitarie, ma geograficamentedistribuite, anche mediante reti virtuali on-demand;• utilizzo di tecnologia Container (Docker, LXC) per un calcolo ubiquo, in larga parte indipendente dall’architettura hardware;• gestione efficiente di risorse a bassa vita media, tipicamente non proprietarie;• test di infrastrutture Cloud commerciali, e loro integrazione con risorse proprietarie;• integrazione nell’infrastruttura di centri di calcolo usati per discipline non HEP e di e-infrastructures per la ricerca;• test di sistemi di Cloud Storage, basati su politiche di accesso remoto e/o replica automatica dei dati;• valutazione delle performance del software di esperimento sui testbed realizzati;• studio dell’integrazione in sistemi Cloud di architetture usate nel calcolo HPC: GPU (coprocessori many-core, connessioni direte a bassa latenza come InfiniBand, ecc). Tali aspetti sono ancora poco esplorati, ma dovrebbero coniugare la flessibilitànella gestione delle risorse con la potenza di calcolo dei cluster HPC.

In tutti i casi, l’attività punta alla realizzazione di sistemi di calcolo di dimensione adeguata per i problemi scientifici in esamee il loro utilizzo in (pre-)produzione per gli esperimenti, affiancata all’attività di comunicazione dei risultati alle comunitàscientifiche di “utenti” mediante presentazioni mirate di risultati, eventuali presentazioni a conferenze e/o pubblicazioni suriviste specializzate, che consenta una veloce adozione di tali risultati in altri ambiti.

2 - Utilizzo di acceleratori hardware per il calcolo scientificoIl progetto i-STAD intende studiare il porting di parti strategiche del codice degli esperimenti di fisica (principalmente di alteenergie) su architetture acceleratrici hardware.Come detto precedentemente, il calcolo di LHC nel periodo 2020-2030 richiederà risorse che eccedono quanto può essereofferto dalla normale evoluzione tecnologica, risorse improponibili da soddisfare solo mediante un aumento di budget. Unadelle soluzioni possibili è l’utilizzo di sistemi informatici con un migliore rapporto prezzo/prestazioni, anche se più specializzatie difficili da programmare e validare. Questo è tuttavia sviluppabile solo per le parti del codice degli esperimenti che sonointrinsecamente parallelizzabili.Gli algoritmi a LHC ritenuti più promettenti sono quelli che effettuano la ricostruzione delle traiettorie delle particelle negliapparati di tracciamento, generalmente costituiti da svariati milioni di canali di acquisizione basati su detector al silicio.Benchmark attuali[17][18] dimostrano che seppur questi algoritmi costituiscano una piccola frazione del codice scritto dagliesperimenti, essi utilizzano la maggior parte del tempo di calcolo[19].Il progetto intende pertanto creare prototipi in cui questi algoritmi funzionino su acceleratori hardware ad altaparallelizzazione. I test case proposti riguardano lo sviluppo di algoritmi di “cluster finding” per un rivelatore di vertice a pixeldi silicio e di algoritmi per il tracciamento al primo livello di selezione online e anche offline. L’obiettivo è dimostrare lafattibilità di un’integrazione di tali algoritmi sull’elettronica di front-end, ai fini di ridurre i dati in tempo reale e dunqueabbassare i consumi e migliorare la capacità di gestione di grossi flussi di dati. In particolare la tecnologia delle FPGA,rispetto a CPU e GPU, offre un incremento del rapporto prestazioni/potenza, tempi ridotti di processamento su matrici di datie un livello di integrazione delle funzioni di I/O nettamente superiore. D’altra parte, la limitazione delle funzioni disponibili suiblocchi logici configurabili delle matrici delle FPGA e gli ambienti di sviluppo tipicamente basati sui flussi RTL (RegisterTransfer Level) non godono della stessa flessibilità di CPU e GPU. Per quanto riguarda la pattern recognition, ci proponiamodi implementare algoritmi basati su:• algoritmi avanzati per la ricostruzione delle traiettorie di particelle cariche in un rivelatore di tracciamento, basati sulriconoscimento di pattern di linee o circonferenze negli hit prodotti, ed ispirati agli esempi della tecnica della trasformata diHough o della retina artificiale[20], ottimizzati per massimizzare la reiezione degli hit spuri, non consistenti con la traiettoriadella stessa particella carica;• un meccanismo di Offloading, basato su uno schema client-server, che permette di affiancare i moderni co-processori alleCPU tradizionali: per ogni unità di processamento di una catena decisionale di selezione, l’esecuzione di alcune parti di codiceviene trasferita su GPGPU. Nel caso specifico del trigger software di alto livello, gli algoritmi caratterizzati da un elevatolivello di parallelismo (quali il pattern recognition nel sistema di tracciamento interno, il clustering dei depositi di energia sulcalorimetro, o la ricerca di segmenti di tracce nello spettrometro per muoni) vengono presi in gestione dal server ed eseguitisui coprocessori, ed infine il risultato dell’operazione viene ritrasmesso all’unità di processo originario.

3 - Architetture di calcolo low powerI settori del calcolo scientifico, incluso l’High Performance Computing (HPC) e quello dell’elettronica embedded, storicamenteseparati, negli ultimi anni si stanno avvicinando, sotto la spinta di due forze principali: da un lato il rilascio sul mercato diprocessori per server meno dispendiosi come consumo elettrico, e dall’altro le sempre maggiori prestazioni deiSystem-on-a-Chip (SoCs), sviluppati per le pressanti esigenze del mercato “mobile” (telefonia, tablet, ecc). Tali sistemiintegrano CPU, GPU e vari controller nello stesso die di silicio; essendo realizzati da decine di produttori diversi e venduti in

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quantità di un ordine di grandezza superiore alle CPU tradizionali, riescono a garantire prestazioni sempre più elevate a costicontenuti per unità di potenza di calcolo. Inoltre, il loro sviluppo tecnologico nel prossimo futuro è maggiore rispetto allearchitetture standard[21]. La potenza di calcolo di un singolo SoC ormai raggiunge valori di picco combinati CPU/GPUparagonabili a processori classici, con consumi dell’ordine di una decina di Watt. Questo apre nuovi scenari nel calcoloscientifico, come accadde negli anni ‘90, quando i microprocessori soppiantarono i più potenti - ma più costosi - processorivettoriali utilizzati all’epoca nel calcolo high-end. L’utilizzo dei SoC ad un livello di produzione e non solo di benchmarking nelcalcolo per la fisica delle alte energie nei centri di calcolo attuali è ormai una via percorribile per il risparmio energetico.Una stima prudente per un centro di calcolo come l’INFN-CNAF di Bologna, con potenza utilizzata pari a 1000 kW, dàconsumi elettrici annuali in eccesso a 1.5 MEur, e una carbon footprint pari a 1500 ton di CO2[22]. Una riduzione delconsumo elettrico, fino ad un fattore 4[23], permetterebbe di arginare il problema economico ed ecologico.Il progetto intende operare su:• technology tracking delle soluzioni esistenti sul mercato, mediante acquisto (generalmente finanziato dall’INFN) di schede,e benchmark delle loro prestazioni mediante test standard e/o codice reale di esperimento;• stretto contatto con gli esperimenti, per coordinare il porting di software reale, con due fini:- stabilire modalità di porting, e creare una base di conoscenza; questo è necessario nel caso di sistemi con architetturaincompatibile con Intel/x86_64, su cui si basa la maggioranza del calcolo scientifico odierno, quali ARMv8, Power8, ecc;- validare per la fisica i segmenti di codice, in modo tale da poter utilizzare architetture SoC in ambienti di produzione;• studio di sistemi di I/O e networking ad alte prestazioni, basati sull’esperienza dei progetti INFN NaNet[24], APEnet[25] eCOSA[26], per l'utilizzo in sistemi di calcolo many-core e low power per applicazioni real-time (trigger di basso livello diesperimenti HEP) e HPC (calcolo teorico);• configurazione di isole ad alta densità con processori low power nei centri di calcolo esistenti, e dimostrazione del loroutilizzo in (pre-)produzione, con valutazione dei benefici energetici e del Total Cost of Ownership (TCO).I risultati attesi puntano a una validazione avanzata di tali soluzioni e alla valutazione del loro impatto economico.

[17] http://arxiv.org/pdf/1305.4855.pdf[18] LHCb-PUB-2015-021[19] J.Phys.Conf.Ser. 331 (2011) 022031[20] http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-0221/10/03/C03008/pdf[21] http://arstechnica.com/gadgets/2013/02/future-of-mobile-cpus-part-2-whats-ahead-for-the-major-players/[22] https://www.eia.gov/tools/faqs/faq.cfm?id=74&t=11[23] http://arxiv.org/abs/1311.1001[24] http://apegate.roma1.infn.it/nanet[25] http://apegate.roma1.infn.it/mediawiki/index.php/APEnet%2B_project[26] http://www.cosa-project.it/

3 - Articolazione del progetto, con individuazione del ruolo delle singole unità operative edegli eventuali organismi di ricerca coinvolti in funzione degli obiettivi previsti, e relativemodalità di integrazione e collaborazione

Tutti i componenti delle UO hanno estesa esperienza in almeno una delle azioni in cui si articola il progetto e comprendonopersonale operante negli esperimenti LHC, nello sviluppo del calcolo teorico parallelo e nella preparazione di esperimenti diAstrofisica:Azione 1. Sviluppo e test di soluzioni Cloud per il calcolo scientifico: UO Bologna, INFN, Milano, Napoli, Bari, Torino, Trieste,Perugia;Azione 2. Porting e test di algoritmi su acceleratori hardware: UO Bologna, Bari, Torino, Trieste, Cagliari, INFN-Pd;Azione 3. Architetture low power e sistemi SoC: UO Bologna, INFN, Milano, Cagliari.Inoltre le UO del progetto hanno collaborazioni consolidate fra di loro.

L’impegno temporale dichiarato dai partecipanti è da considerarsi esclusivo al progetto, coerentemente con le richiesteeconomiche, ma non esaustivo poiché ogni UO ha altro personale coinvolgibile. Tutti i partecipanti sono coinvolti in attività diricerca complementari, con responsabilità negli esperimenti LHC, ma senza duplicazioni di obiettivi con i progetti in corso.Tutte le UO prevedono di utilizzare anche parte delle spese generali (voce B) per attivare Assegni di ricerca dedicati.

La metodologia di collaborazione prevede:- riunioni dei partecipanti a ciascuna delle 3 azioni mediante videoconferenza;- contatti tra i responsabili delle UO per coordinare le azioni;- riunione plenaria annuale per discutere i risultati (milestones), per pianificare le attività e per la stesura dei deliverables;- contatti sistematici con gli utenti degli esperimenti per la definizione e il test dei risultati.Per il codice e la documentazione interna, si utilizzeranno tool già a disposizione: Alfresco[27] come sistema documentale,Twiki server centralizzato, Repository software al CNAF, o alternativamente GitHub[28].

I ruoli, le competenze e le attività delle singole UO sono brevemente delineati nel seguito.

L’UO di UNIBO, il cui capofila è PI del progetto, comprende personale Universitario e del centro CNAF dell’Istituto Nazionaledi Fisica Nucleare (INFN). I partecipanti universitari provengono dalle Università di Bologna, Ferrara e Parma, e hannoesperienza nel disegno e nel test di infrastrutture Cloud, per gli esperimenti CMS e ATLAS (BO), nella costruzione di codicead alte prestazioni per la fisica teorica sia su sistemi HPC che low power (FE, PR) e nell’ottimizzazione di architetture NUMA edi interfacce di rete a larga banda (PCIe-v3, IB-FDR) per il trigger dell’esperimento LHCb (BO). I componenti CNAF hannouna decennale esperienza in grandi infrastrutture di calcolo, in soluzioni innovative, e nel benchmarking nel calcoloscientifico. L’attività riguarderà l’evoluzione verso Cloud, sistemi “batch system as a service”, integrazione su Cloud di sistemilow power (ARM, GPU), uso di processori la selezione online (GPU), test su GPU e many-core integrate con i sistemitradizionali ed implementazione di architetture low power anche per calcolo parallelo.

L’UO INFN comprende personale delle Sezioni di Pisa, Roma1 (presso l’Università La Sapienza), Laboratori Nazionali diFrascati (LNF) e personale dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Frascati (INAF). Le sedi ospitano centri di calcolo maturi edotati di risorse ingenti, impegnati nel calcolo a LHC, e si avvalgono di personale che opera come liaison con il CERN suattività di ricerca comuni. Pisa intende portare avanti attività di ottimizzazione su calcolo opportunistico tramitevirtualizzazione con Container, e attività di porting su architetture low power. LNF, in una collaborazione INFN (LNF, Roma2 e

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Roma3) e INAF (INAF-OAR, esperimento CTA[29]), si occuperà dell’estensione di un datacenter attraverso VPN e MPLS congestione Cloud (OpenStack) per le esigenze dei gruppi e dei progetti supportati nelle sedi coinvolte. Roma1 intendesviluppare lo studio dei sistemi di I/O e networking per piattaforme di calcolo basate su architetture many-core e low power,e l'inclusione di tali piattaforme, sia in ambito virtualizzato che reale, nell'architettura Cloud.

L’UO di UNIMI comprende personale Universitario e della Sezione di Milano dell’INFN. I partecipanti hanno esperienza neisistemi distribuiti e nella loro integrazione per il calcolo a LHC (ATLAS) e della fisica teorica. L’attività si propone diproseguire lo sviluppo del modello Object Storage via Cloud unitamente al possibile sfruttamento delle potenzialità delleGPU/MIC per le simulazioni a LHC. Inoltre intende esplorare l’opzione di cluster con processori a basso consumo (ARM o IntelAtom) in sinergia con i colleghi di fisica della materia e di fisica teorica.

L’UO di UNINA comprende personale Universitario, della Sezione di Napoli dell’INFN e dell’Università della Calabria, conesperienza nella gestione di sistemi distribuiti di calcolo scientifico e nello sviluppo di applicazioni distribuite su Grid. L’attivitàprevista tende all’implementazione di una infrastruttura di calcolo distribuita con il paradigma del Cloud, attraverso lacreazione di una struttura condivisa via rete a bassa latenza con servizi ridondati e gestione semplificata, in comune tra icentri per il calcolo degli esperimenti ATLAS (Napoli, Roma1, Cosenza) e Belle II (Napoli, Cosenza).

L’UO di POLIBA comprende personale Universitario e della Sezione di Bari dell’INFN. I partecipanti del lato universitarioprovengono dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bari ed hanno, congiuntamente col personale INFN, esperienza nellagestione e sviluppo dei sistemi di calcolo per LHC. L’attività prevista riguarda lo sviluppo e test di algoritmi paralleli perricostruzione online (ALICE) e pattern recognition per il trigger nonché di sistemi per la gestione dell’analisi dati (CMS) suarchitetture GPU o multi-core. La UO si occuperà inoltre dell’implementazione e test di soluzioni innovative di Cloudcomputing per la gestione di cluster dinamici on-demand (Elastic Virtual Farm).

L’UO di UNITO comprende personale Universitario e della Sezione di Torino dell’INFN. I partecipanti hanno esperienza nellagestione e sviluppo dei sistemi di calcolo per LHC. L’attività prevista riguarda sviluppo e test di algoritmi paralleli per laricostruzione online su GPU (ALICE) e estensione dei sistemi Cloud alla gestione di GPU, processori many-core, edeventualmente connessioni di rete a bassa latenza.

L’UO di UNITS comprende personale Universitario e della Sezione di Trieste dell’INFN. I partecipanti hanno esperienza nellagestione e sviluppo dei sistemi di calcolo per LHC. L’attività prevista consiste nello sviluppo e test di algoritmi per laricostruzione online su GPU (ALICE) e tracking (CMS) su FPGA e nell’estensione dei sistemi Cloud per la gestione di clusterdinamici on-demand.

L’UO di UNIPG comprende personale Universitario e della Sezione di Perugia dell’INFN. I partecipanti hanno esperienza nellagestione e sviluppo dei sistemi di calcolo per LHC e per le PA (OCP). L’attività si inserisce nello sviluppo e test di servizi dimonitoring su Cloud e di ottimizzazione di soluzioni per la gestione di risorse opportunistiche Cloud per l’esecuzione delleapplicazioni LHC (CMS).

L’UO di UNICA comprende personale Universitario e della Sezione di Cagliari dell’INFN, con esperienza nella gestione esviluppo dei sistemi di calcolo per LHC. L’attività prevista consiste nello sviluppo e test di sistemi per l’analisi dati basati suarchitetture SoC ARM low power (ALICE).

L’UO di INFN-Pd comprende personale della Sezione di Padova dell’INFN, con esperienza nella gestione e sviluppo di sistemidi calcolo per LHC. L’attività prevede sviluppo e test di sistemi GPU e many-core per il sistema di trigger dell’esperimentoLHCb.

Lo sviluppo temporale del progetto prevede:• Fase 1 (mesi 1-6), technology tracking e contatti con gli esperimenti (principalmente LHC e INAF/CTA):- attività di technology tracking sulle soluzioni Cloud più promettenti, su low power e schede acceleratrici;- individuazione di use case reali per il porting di algoritmi e benchmarking.• Fase 2 (mesi 7-12), inizio attività di sviluppo:- sviluppo e caratterizzazione di algoritmi di clustering e pattern recognition su CPU;- inizio attività di porting del codice verso architetture low power;- implementazione di proto-siti Cloud per validazione.• Fase 3 (mesi 13-24), implementazione dell’architettura:- implementazione degli algoritmi nel firmware FPGA col linguaggio VHDL ed ottimizzazione delle risorse hardware utilizzate;- valutazione preliminare delle prestazioni dei siti Cloud implementati;- valutazione di almeno due algoritmi portati su architetture low power, e benchmarking.• Fase 4 (mesi 25-33), validazione delle soluzioni scelte insieme agli utenti degli esperimenti:- test degli algoritmi su FPGA e misura delle prestazioni;- test con applicazioni reali degli esperimenti sulle Cloud implementate;- messa in (pre)produzione delle soluzioni basate su schede acceleratrici e su sistemi low power.• Fase 5 (mesi 34-36), preparazione report: raccolta dei dati di prestazione e loro valutazione per un report finale.In corrispondenza delle fasi di lavoro, sono previste Milestones e Deliverables:• Mese 12 (M1,D1):- verifica stato degli algoritmi di cluster finding e pattern recognition;- verifica set di benchmark scelti per la validazione delle soluzioni implementate;- relazione su technology tracking per le soluzioni da provare negli anni di progetto 2 e 3;• Mese 24 (M2,D2):- verifica sullo stato delle implementazioni e valutazione dei risultati preliminari;- valutazione delle azioni da intraprendere per l’ultimo anno del progetto;• Mese 36 (M3,D3): report conclusivo per progetto che descriva i risultati ottenuti e documenti la loro replicabilità in ambientisimili.

[27] https://web.infn.it/CCR/index.php/en/sito-utenti-del-calcolo/servizi-nazionali[28] https://github.com/[29] https://portal.cta-observatory.org/Pages/Home.aspx

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4 – Eventuali potenzialità applicative, impatto scientifico e/o tecnologico e/o sociale e/oeconomico

Storicamente il calcolo scientifico nel mondo della ricerca di base ha avuto come maggiori utilizzatori di risorse la fisicateorica, la chimica computazionale (entrambe tipicamente su sistemi HPC dedicati) e la fisica delle alte energie (con LHC inprima fila) che ha fornito l’impulso all’adozione di sistemi di calcolo distribuito basati su Grid. Questi a tutt’oggirappresentano la maggior parte delle risorse non HPC, e sono stati e sono tuttora il motore principale di innovazione inquesto settore.Lo scenario scientifico è ora in rapida mutazione: rispetto a quelle sopra citate, altre discipline nel prossimo futuro si prevededovranno trattare moli di dati analoghe a LHC, se non superiori. Nel campo della fisica dello spazio, esperimenti come CTA[30], SKA [31], AMS [32], Km3Net [33], presenteranno nei prossimi 5-15 anni problematiche simili a LHC, e forse dicomplessità tecnica superiore. Nel campo biomedico, la ricerca genomica produce dati ad un rate comparabile a LHC giàoggi. Dal punto di vista computazionale, il progetto Human Brain Project[34] prevede di utilizzare risorse di calcolo fino a 10volte superiori al totale di LHC. Tuttavia, mentre queste iniziative sono ancora nella fase di progettazione o di early test, solol’infrastruttura WLCG di LHC vanta un’esperienza di produzione ormai decennale, con più di 200 centri di calcolo attivi.Proprio questa base di risorse installate, insieme alle professionalità che le gestiscono e alla mole di dati reali di LHC,rendono il calcolo scientifico a LHC il terreno fertile ideale dove poter testare tecnologie innovative, sia hardware chesoftware.Dal punto di vista infrastrutturale, il passaggio da un paradigma Grid ad un paradigma Cloud renderà più facile il passaggiodella nostra esperienza ad altri ambiti della ricerca ed industriali: i test che verranno effettuati su provider commerciali, peresempio, sono direttamente trasferibili a soggetti terzi anche in assenza di specifiche infrastrutture già presenti. Esempi daquesto punto di vista sono i numerosi progetti, sia a livello prototipale, sia a livello di produzione, che vedono INFN ePubbliche Amministrazioni coinvolte in attività congiunte [35][36][37][38][39]; lo stesso tipo di infrastruttura che èinteressante per un’utenza di tipo industriale[40].Il calcolo su acceleratori hardware interessa tutte le attività in cui sia necessaria una grande potenza di calcolo, in real-time,con dimensioni e consumo compatti. Sistemi simili sono a livello mondiale utilizzati in ambienti automotive [41], per larilevazione automatica di patologie mediche[42], per la finanza[43] e in generale per tutte le attività legate al MachineLearning.Il panorama delle attività del presente progetto rientra nelle tematiche di Horizon 2020 sul tema “Information andCommunication Technologies” (ICT), con l’obiettivo specifico di consentire all'Europa di sviluppare e valorizzare le enormiopportunità offerte dai progressi compiuti grazie alle ICT stesse, in questo caso a vantaggio particolare delle comunitàscientifiche e – in virtù dell’impatto culturale e sociale dei risultati ottenibili – a vantaggio dei cittadini europei. Le ICTsostengono innovazione e competitività, e permettono avanzamenti tecnologici che aprono a progressi scientifici in ognidisciplina pronta ad adottare tali tecnologie. Il presente progetto trova sintonie di temi e obiettivi nel pilastro “Eccellenzascientifica”, rispettivamente in “Tecnologie future ed emergenti” e “Infrastrutture di Ricerca”. Al tempo stesso gli aspettimultidisciplinari della ricerca vengono affrontati nelle "Sfide per la Società". Nel Programma di Lavoro a loro dedicato inHorizon 2020, le ICT presentano obiettivi di ricerca tra cui “elaborazione di prossima generazione: sistemi e tecnologieinformatiche avanzate”. In particolare, le Infrastrutture di ricerca hanno un ruolo di rilievo, come strutture, risorse e serviziutilizzati dalle comunità di ricerca per favorire l'innovazione. La promozione di ricerca al di là del noto e già adottato favoriscepercorsi visionari verso tecnologie innovative e di grande impatto, a vantaggio della ricerca scientifica europea, inclusoovviamente LHC.

[30] https://portal.cta-observatory.org/Pages/Home.aspx[31] https://www.skatelescope.org/[32] http://www.ams02.org/[33] http://www.km3net.org/[34] https://www.humanbrainproject.eu/[35] http://www.opencityplatform.eu/[36] http://www.ecommunity.marche.it/AgendaDigitale/MCloud/tabid/156/default.aspx[37] http://www.recas-bari.it/index.php/en/[38] http://www.ponsmartcities-prisma.it/[39] http://www.crs4.it/projectdetails/CAGLIARI 2020/[40] http://www.forbes.com/sites/louiscolumbus/2013/05/06/ten-ways-cloud-computing-is-revolutionizing-manufacturing/[41] http://www.nvidia.com/object/drive-px.html[42] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21776805[43] http://www.nvidia.com/object/computational_finance.html

5 – Aspetti finanziari: costi e contributi per singola unità operativa(calcolati da sistema)

nº Coordinatore oResponsabile unità

Costototale

Cofinanziamento(voce A.1)

Contributo MIUR (le altre vocidi spesa)

1. CAPILUPPI Paolo 224.264 € 61.448 € 162.816 €

2. BOCCALI Tommaso 206.048 € 55.530 € 150.518 €

3. CARMINATI Leonardo 85.570 € 32.856 € 52.714 €

4. MEROLA Leonardo 87.390 € 33.994 € 53.396 €

5. MAGGI Giorgio Pietro 86.832 € 33.645 € 53.187 €

6. MASERA Massimo 80.112 € 29.445 € 50.667 €

7. DELLA RICCA Giuseppe 77.374 € 27.734 € 49.640 €

8. SANTOCCHIA Attilio 49.197 € 20.123 € 29.074 €

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9. DE FALCO Alessandro 49.611 € 20.382 € 29.229 €

10. MORANDIN Mauro 51.765 € 21.728 € 30.037 €

Total 998.163 € 336.885 € 661.278 €

PARTE B.2

1 - Curriculum scientifico del Coordinatore (con evidenza, per i macrosettori LS e PE, diindicatori bibliometrici legati alle pubblicazioni e alle citazioni, e, per il macrosettore SH,della qualità e dell'impatto delle pubblicazioni; conseguimento di premi e altririconoscimenti; grado di successo in precedenti progetti italiani o internazionali)

CAPILUPPI Paolo

Prof. Paolo Capiluppi1. Carriera professionale:• Professore Ordinario di Fisica Sperimentale (SSD FIS/01, SC 02/A1) dal 2000 presso l’Università di Bologna;• Professore Associato di Fisica Generale dal 1988 al 2000 presso l’Università di Bologna;• Ricercatore dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) dal 1975 al 1988;• Borsista ministeriale e Contrattista di ricerca dell’Università di Bologna dal 1972 al 1975;• Laurea in Fisica nel Febbraio 1972 con 110/110 e lode.

2. Alcune responsabilità ricoperte:• Direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia (post Legge 240/2010) dell’Università di Bolognadall’Ottobre 2012 a Maggio 2015;• Direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna dal Novembre 2006 all’Ottobre 2012;• Responsabile nazionale del calcolo scientifico dell’esperimento CMS al LHC del CERN di Ginevra dal 1995 al2006;• Responsabile del Gruppo di Ricerca bolognese per l’esperimento OPAL al LEP del CERN di Ginevra dal 1988 al1995;• Membro dell’executive board del progetto LCG (LHC Computing Grid) in rappresentanza dell’Italia dal 2001al 2004;• Membro dell’executive board di vari progetti di calcolo Grid finanziati dalla Comunità Europea (DataGrid,DataTag, EGEE I, EGEE II, etc.) dal 1998 al 2005;• Membro del progetto INFN-Grid (Executive Board) dal 1999 al 2004;• Membro dell’executive board del progetto MONARC del CERN e responsabile del gruppo di lavoro sull’analisidal 1998 al 2000;• Membro del Comitato di gestione del progetto Tier1 italiano per LHC dal 2002 al 2006;• Membro del CSS (Comitato Scientifico di Sviluppo) del CeSIA (Centro di Sviluppo Informatico dell’Ateneo)dell’Università di Bologna, e co-fondatore della rete ALMAnet dal 1994 al 2006;• Membro del comitato internazionale HTASC (High Energy Physics Computing Coordinating Committee) dal1995 al 1999;• Membro del Comitato Tecnico del CINECA dal 1996 al 2000 (poi per 2 anni nel Comitato Scientifico);• Membro di comitati GARR dal 1990 al 1998;• Contratto di collaborazione scientifica con l’INFN dal 1988 ad oggi;• Associazione al CERN dal 1972 ad oggi.

3. Attività di Ricerca documentata da più di 700 pubblicazioni su Riviste Scientifiche internazionali conReferee. Da Web of Science: 775 pubblicazioni scientifiche, 23220 citazioni totali, H-index 62.

Fisica Sperimentale delle Alte Energie, sintesi degli esperimenti:

• CMS (Compact Muon Solenoid) all’LHC del CERN (1993 – oggi). L’esperimento attualmente in presa dati, hascoperto, tra gli altri notevoli risultati, il Bosone di Higgs. Capiluppi è stato tra i promotori dell’esperimento (findalla “Letter of Intent”) e ha partecipato a tutte le fasi di costruzione e running dell’esperimento. E’ stato ilcoordinatore nazionale per l’Italia dell’architettura dell’analisi dei dati (1993- 2006) e delle relative risorsenecessarie, partecipando pertanto al coordinamento dell’intero esperimento internazionale. In tale ruolo hadato un impulso importante al calcolo distribuito alla Grid, nazionale ed internazionale, contribuendo, tral’altro, alla creazione del Tier1 italiano dell’INFN. Inoltre ha partecipato alla costruzione e installazione delrivelatore di Muoni di CMS.• OPAL (Omni Purpose Apparatus for LEP) al LEP del CERN (1984- 2008). L’esperimento ha verificato ilModello Standard, con una precisione spesso all’0.1%, misurando la shape della Z0, la massa della W e delnumero di famiglie di neutrini. Capiluppi è stato il responsabile del gruppo di ricerca bolognese, unicapartecipazione italiana all’esperimento, essendo coinvolto nel Collaboration Board di OPAL. Inoltre hapartecipato alla costruzione ed installazione del calorimetro adronico (Drift tubes), del rivelatore dimicrovertice e del Luminometro (Silicon detectors).• Studio della interazione di neutrini ed antineutrini su protone e neutrone (deuterio) a BEBC al CERN(1979-1988). L’esperimento ha misurato le sezioni d’urto delle interazioni dei neutrini a corrente carica (CC) e

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a corrente neutra (NC) permettendo la misura delle costanti di accoppiamento dei quarks u e d alla Z0.Capiluppi ha contributo al running dell’esperimento e all’analisi dei dati, in particolare nella costruzione deimezzi di misura delle tracce nei fotogrammi della camera a bolle e nella programmazione degli strumenti dicalcolo necessari all’analisi fisica.• Ricerca di monopoli magnetici cosmici (1981-1983). L’esperimento presso l’Istituto di Fisica di Bologna eraun semplice telescopio di contatori a scintillazione e film plastici sensibili. Capiluppi si è occupato dellacostruzione, del running, della misura dei dati e della successiva analisi.• Produzione diretta di elettroni (o positroni) nell’urto di pioni negativi da 70 GeV/c su protoni a BEBC al CERN(1977-1980). L’esperimento ha misurato la produzione di elettroni e positroni singoli in rapporto allaproduzione di pioni carichi. Capiluppi si è occupato del running dell’esperimento e all’analisi dei dati, inparticolare nella costruzione dei mezzi di misura delle tracce nei fotogrammi della camera a bolle e nellaprogrammazione degli strumenti di calcolo necessari all’analisi fisica.• Ricerca di nuove particelle in emulsioni nucleari al FERMILAB (1975-1977). L’esperimento cercava segnali dinuove particelle e Capiluppi si è occupato della messa a punto del sistema di misura (dallo sviluppo delleemulsioni alla programmazione dei microscopi necessari alla misura delle tracce) e dell’analisi dei dati.• Studio della interazione su protoni di KºL alla camera a bolle da 2m al CERN (1973-1977). L’esperimento hamisurato le sezioni d’urto di produzione di particelle con stranezza contribuendo all’analisi delle fasi delsistema KN. Capiluppi si è occupato della ricostruzione delle tracce e dell’analisi dei dati.• Produzione inclusiva di particelle nell’urto protone-protone agli ISR del CERN (1972-1976). L’esperimento hamisurato le sezioni d’urto differenziali di produzione delle particelle cariche prodotte dall’interazione adaltissima energia (la più alta per quel tempo e per molti anni a seguire). Capiluppi ha partecipato allacostruzione e al running dell’esperimento, essendo il responsabile del calcolo per la ricostruzione e per l’analisidei dati.

Calcolo scientifico per l’analisi dei dati, anche distribuito su Rete:

• Proponente internazionale e responsabile italiano per il disegno e implementazione del Modello di Calcolo perl’esperimento CMS. Modello distribuito per risorse (computazionali e di storage), per accessi e perorganizzazione: approccio “Grid computing” (1995 – 2006);• Proponente e membro di gruppi di lavoro per progetti finanziati dalla EU (DataGrid, DataTag, EGEE I, EGEEII) per la realizzazione della prima Grid di calcolo distribuito di grande estensione per diverse disciplinescientifiche (Fisica delle Alte Energie, Ricerche spaziali, Bioinformatica e Biologia) (1998-2005);• Co-proponete e responsabile per CMS del progetto LHC Computing Grid (LCG poi W-LCG) al CERN di Ginevraper la realizzazione del Sistema di calcolo distribuito in tutto il Mondo per l’analisi fisica dei dati di LHC(Esperimenti ALICE, ATLAS, CMS, LHCb) (2001 – 2006);• Proponente e responsabile del gruppo di lavoro sull’analisi del progetto MONARC del CERN per la simulazionee disegno del sistema di calcolo distribuito per LHC (1998-2000);• Proponente e membro del progetto di diffusione del Calcolo distribuito (Condor like) per gli esperimenti aLEP (1986 – 2000);• Co-proponente e sviluppatore del progetto INFN-Condor e poi INFN-Grid per la condivisone delle risorsecomputazionali per l’analisi distribuita dei dati (1996 – 2004);• Proponente e membro di comitati del GARR per l’evoluzione della infrastruttura nazionale ed internazionale aprotocolli di trasmissione e routing più performanti e moderni (ATM, IPv6, Multicast, OSPF, etc.) (1990-2000);• Proponente e sviluppatore di progetti di reti locali e distribuite di trasmissione dati ad alta velocità (AlmanetI e II, MAN, INFNet), anche con protocolli sicuri, per la ricerca scientifica (1988-2000);• Proponente e responsabile di progetti, anche finanziati dal Ministero dell’Istruzione-Ricerca-Università, sulleMultimedialità e sulle Videoconferenze (1994-2000).

4. Attività didattica:Insegnamenti per i Corsi di Laurea in Scienze Geologiche, Scienze dell’Informazione, Informatica, Fisica(triennale e magistrale), Astronomia: Fisica Sperimentale II, Fisica Sperimentale I, Fisica II, Fisica, Teoriadell’Informazione e della Trasmissione, Comunicazioni Elettriche, Reti di Calcolatori, Laboratorio di Reti diCalcolatori, Metodologie Informatiche avanzate per la Fisica Nucleare e Sub-nucleare, Fisica delle Particelle

Elementari, Fisica Generale 1, Fisica Generale 2.

2 - Curriculum scientifico dei Responsabili di Unità (con evidenza, per i macrosettori LS ePE, di indicatori bibliometrici legati alle pubblicazioni e alle citazioni, e, per ilmacrosettore SH, della qualità e dell'impatto delle pubblicazioni; conseguimento di premie altri riconoscimenti)

1.BOCCALI Tommaso

- 4/2/2008- Ricercatore INFN di Terzo Livello presso al Sezione INFN di Pisa; terza fascia.- 1/4/2010-1/3/2011 Scientific Associate al CERN – in congedo dall’INFN.

- 22/12/2005-3/2/2008 Ricercatore INFN di Terzo Livello presso al Sezione INFN di Pisa – Art 23- 1/3/2002-21/12/2005 Ricercatore a Tempo Determinato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa,Classe di Scienze.- Perfezionamento in Fisica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa; tesi dal titolo: “Model Independent

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Measurement of b Quark Fragmentation Functions”, discussa il 12 Ottobre 2001; votazione 70 e Lode su70. Relatore: Prof. Lorenzo Foa’.

- Pubblicazioni su rivista: 583, Pubblicazioni totali: 647, h-index: 104, Citazioni: 51450

- Laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Firenze; tesi dal titolo: “Misura della frequenza didecadimento di gluoni in coppie bb con l’esperimento ALEPH”. Voto: 110 Cum Laude. Relatore: Prof.Giuliano Parrini.- Abilitazioni: Abilitazione Scientifica Nazionale per il Settore 02/A1, per Professore di Prima e di Secondafascia.

- Premio “Gilberto Bernardini” per la migliore tesi di PhD., Società Italiana di Fisica, 2003.

- Premio per la miglior presentazione alla conferenza internazionale FrontierScience 2002, Frascati, 7-12Ottobre 2002.- Presentazione del lavoro di tesi al “Meeting Annuale della Società Italiana di Fisica”, Como, 27-31 Ottobre1997.- Presentazione dei risultati sul gluon splitting a NALEP, Napoli, 15-18 Aprile 1998.- Presentazione dei risultati sul gluon splitting alla “III International Conference on Hyperions, Charm andBeauty Hadrons”, Genova, 30 Giugno-3 Luglio 1998.- Presentazione dei risultati sulla fisica di ALEPH al “Meeting Annuale della Società Italiana di Fisica”,Salerno, 28 Settembre-4 Ottobre 1998.- Presentazione dei risultati sulla fisica di ALEPH a MILEP, Milano 7-9 Aprile 1999.- Presentazione dei risultati sulla frammentazione del quark b a “HQPH”, Dubna (Russia) 5-9 Aprile 2000.- Presentazione dei risultati sulla frammentazione del quark b a “Beauty and Charm 2000”, Valencia(Spagna) 27 Giugno-1 Luglio 2000.- Presentazione di risultati sulla fisica dei quark pesanti alla Conferenza Internazionale Frontiers of Physics2001, Nashville (USA) 5-10 Marzo 2001.- Presentazione dei fisica dei quark pesanti alla Conferenza Internazionale Hadron 2002, Cracovia (Polonia)28 Maggio –3 Giugno 2002.- Presentazione delle recenti misure sulla frammentazione del quark b a FrontierScience 2002, Frascati,7-12 Ottobre 2002.- Presentazione dei trigger di alto livello di CMS a Vertex 2002, Hawaii, 1-4 Novembre 2002.- Presentazione degli studi di fisica elettrodebole a LHC a IFAE 2003, Lecce, 24-28 Aprile 2003.- Presentazione degli studi di fisica dei sapori pesanti a LEP a IFAE 2003, Lecce, 24-28 Aprile 2003.- Presentazione sui rivelatori di tracciamento di CMS e ATLAS al I Workshop sulla fisica di ATLAS e CMS,Pisa, 16 Giugno 2003.- Presentazione degli studi sulla rivelazione del bosone di Higgs a CMS al Lake Louise Winter Institute, LakeLouise, Canada, 15-22 Febbraio 2004.- Presentazione plenaria sulla simulazione in Geant4 degli Esperimenti di LHC al II Workshop sulla fisica diATLAS e CMS, Napoli, 13-14 Ottobre 2004.- Presentazione su “Modelli di Analisi a LHC” a IFAE 2005, Catania, Aprile 2005.- Presentazioni sui primi giorni di presa dati a CMS a Frontier Science 2005, Milano, 12-17 Settembre 2005.- Presentazione su “CMS Offline and Computing Preparation For Data Taking” a EPS 2007, Manchester,Giugno 2007.- Presentazione plenaria su invito dal titolo "Status and recently approved results from CMS" a "Planck'11:14th European Meeting, From the Planck Scale to the Electroweak Scale", 30 Maggio - 3 giugno 2011,Lisbona (PT).- Presentazione plenaria su invito dal titolo “Computing and Data Management for Particle Physics in 2020”all’ European Strategy Group Open Symposium, 10-12 Settembre 2012, Krakow (PL).- Presentazione dal titolo “Evolution of Computing Models for LHC Physics” a ICATPP 2013, Villa Olmo,Como 23-27 Settembre 2013.- Presentazione su invito al “DPHEP Topical Workshop on Full Costs of Curation” dal titolo “Adapting to thegrid”, CERN, 13-14 Gennaio 2014.- Docente alla Scuola “ICTP-NCP School on LHC Physics”, 25 Agosto, 5 Settembre 2014, Islamabad(Pakistan).- Codocenza del Corso di Fisica I (I anno di Fisica), presso l’Universita’ degli Studi di Pisa, a.a. 2013-2014,2014-2015 e 2015-2016 (corso annuale di 120 ore, 15 crediti).- Esercitatore del Corso di Laboratorio Fisica II (II anno di Fisica) presso l’Università di Milano Bicocca neglia.a. 2004-2005 e 2005-2006 (30 ore, 5 crediti).- Docente al “XI Seminar on Software for Nuclear, Subnuclear and Applied Physics”, Alghero (SS), 25-30Maggio 2014.- Docente alla Scuola di Analisi Dati per Dottorandi “CMS Data Analysis School”, CERN, 13-18 Gennaio2014.- Docente alla Scuola “ICTP-NCP School on LHC Physics”, 9-18 Ottobre 2013, Islamabad (Pakistan).- Docente al “X Seminar on Software for Nuclear, Subnuclear and Applied Physics”, Alghero (SS), 2-8Giugno 2013.- Docente alla Scuola di Analisi Dati per Dottorandi “CMS Data Analysis School”, Pisa, 23-27 Gennaio 2012.- Organizzatore e insegnante alla Scuola GRID tenuta presso la Sezione INFN di Pisa (Ottobre 2007),sponsorizzata dall’INFN.- Docente al Corso di programmazione avanzata in ambito CMS presso l’Università di California a SanDiego, 28 Aprile – 2 Maggio 2002

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- Docente di Simulazione in Esperimenti di Alte Energie alla “Scuola Italo Ellenica di Fisica a LHC”,Martignano (LE) 20-25 Maggio 2004.- Responsabile italiano del calcolo di CMS (2012-)- Responsabile del funzionamento dell’ infrastruttura del Computing CMS in Italia- Resource Manager per il Computing di CMS (2014-2015)- Responsabile della contrattazione con CERN/ResourceReviewBoards delle risorse attribuite a CMS (~10MEur/anno).- Nel gruppo di analisi che ha effettuato l’analisi di scoperta dell’Higgs in decadimenti bb- Deputy Coordinator del Progetto Offline di CMS (2010-2011)- Coordinatore delle attivita’ di BTagging/Vertexing di CMS (2008-2009)- Responsabile della Ricostruzione di CMS (da giugno 2005 a fine 2007)- Responsabile della Simulazione di CMS (gennaio 2005-giugno 2005).- Responsabile e autore del Software di Simulazione del Tracker di CMS (2001-2004).- Responsabile del centro di calcolo Tier2 di CMS a Pisa (2002-2011)- Responsabile (COLG) delle attività di sviluppo di Grid (DataGrid, DataTag, EDG) a Pisa (2002-2009)- Responsabile del framework del sistema di analisi dei Test Beam del Tracker di CMS (2001-2005)- Partecipante al progetto di Data Preservation per l’Esperimento ALEPH- Membro della Collaborazione ALEPH dal 1996; in ALEPH ho eseguito in prima persona le analisi sul gluonsplitting in bb e sulla frammentazione del quark b, la calibrazione del dE/dx nella TPC, la calibrazione dellarisposta digitale nelle camere a mu, la calibrazione delle correzioni al Montecarlo nell’identificazione dileptoni. Ho inoltre contribuito all’analisi per la validazione dei risultati sulla ricerca degli sbottom leggeri,che ha portato alla confutazione dell'ipotesi.- Membro del LEP Heavy Flavour Working Group (1998-2002)- Responsabile italiano della Farm di Produzione Monte Carlo di ALEPH (1998-2000)- Responsabile del DataBase per l’integrazione dei Pixel Barre di CMS (Phase1) (2011-)- Responsabile del software per l’integrazione finale dei rivelatori a silicio dell’Inner Barrel di CMS a Pisa(2002-2005)- Responsabile in ALEPH della calibrazione della risposta digitale dei rivelatori a Muoni- Responsabile in ALEPH della calibrazione della particle-id mediante dE/dx- Collaboratore alla realizzazione dei sistemi di System Test e Module Test per i rivelatori a microstrip delTracker di CMS.- Responsabile sistema di analisi quasi-offline per i Test Beam del Tracker di CMS e del trattamento dei datioffline.- Membro del Collaboration Board di WLCG- Responsabile di Attivita’ (Responsabile Nazionale del Calcolo CMS) per l’INFN/CMS (2012-);- Coordinatore Locale Progetto INFN CDGA (Commissione Calcolo e Reti) (2014-);- Coordinatore Locale Progetto INFN COSA (CSN5) (2014-);- Membro della Commissione Calcolo e Reti dell’INFN (2012-2016), come rappresentante dei Tier2dell’INFN;- Referee INFN per progetti legati al calcolo scientifico su GRID e Cloud: CHAIN_REDS, MAE_INDIA, OCP,EGI, PRISMA, CLOUD;- Membro del Comitato di Gestione Tier1/CNAF (2012-);- Membro del Comitato Allargato di Gestione del Calcolo INFN (2012-);- Membro del Computing Resource Board di CMS (2012-);- Membro Servizio Fondi Esterni INFN (2013-)- Referee MIUR per progetti FIRB/PRIN.- Progetto COSA “COmputing on Soc Architectures” (INFN, CSN5) su calcolo scientifico su dispositivi abasso consumo.- Progetto PRIN2008 (MIUR): “Progetto e sviluppo di un prototipo di centro di calcolo per l'analisi dei datidell'esperimento CMS” (24 mesi)- Progetto PRIN2012 (MIUR): “Sviluppo di tecnologie per l’ottimizzazione dell’accesso ai dati di LHC,trasferibili ad altri domini scientifici, mediante l'approccio del grid e del cloud computing” (36 mesi)- Grant del Progetto EUDAT per portare avanti attivita’ di data preservation dell’Esperimento ALEPH sullapiattaforma fornita da EUDAT.- Nel comitato organizzatore della conferenza I Workshop sulla fisica di ATLAS e CMS, Pisa, 16 Giugno2003.- Nel comitato organizzatore di “FRONTIER DETECTORS FOR FRONTIER PHYSICS”, 20-26 Maggio 2012, LaBiodola, Isola d'Elba, Italy.- Nel comitato scientifico del “Seminar on Software for Nuclear, Subnuclear and Applied Physics” dell’INFN

(scuola annuale INFN per dottorandi e PhD) (2014-).

2.CARMINATI Leonardo

1) Notizie generali

a) 08/11/1974 nato a Treviglio (BG)b) 1999 : Laurea in Fisica presso l'Universita' degli Studi di Milano con una tesi dal titolo "Realizzazione diun sistema automatico per il test dei preamplificatori e studio dell'eleborazione del segnale nel calorimetroad Argon liquido dell'esperimento ATLAS ad LHC.c) 2000 : Borsista INFN presso la Sez. di Milanod) 2003 : Dottorato di Ricerca in Fisica presso l'Universita' degli Studi di Milano con una tesi dal titolo"Calibration of the ATLAS electromagnetic calorimeter and its impact on the H into gamma gamma decay

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channel".e) 2003-2006 : Assegnista di ricerca presso il dipartimento di Fisica dell'Universita' degli Studi di Milano.f) 2006-2015 : Ricercatore a tempo indeterminato presso il dipartimento di Fisica dell'Universita' degli Studidi Milano.g) 2015 : Professore Associato FIS/01 presso il dipartimento di Fisica dell’Universita’ degli Studi di Milano.

2) Attività di ricerca e pubblicazioni scientifiche

a. Ricostruzione e calibrazione di elettroni e fotoni in ATLAS (2000-2014): ho lavorato allo studio delleperformance del rivelatore ATLAS nella ricostruzione di elettroni e fotoni assumendomi in particolare laresponsabilita’ della loro calibrazione. Dal 2011 al 2014 come responsabile della calibrazione di elettroni efotoni per ATLAS ho curato il lavoro di perfezionamento delle tecniche di ricostruzione dell’energia, crucialiper la misura di precisione della massa del bosone di Higgs.

b. Ricerca del bosone di Higgs nel canali a due fotoni (2002-2014): la ricerca del bosone di Higgs e’ uno deiprincipali obiettivi di fisica per l’esperimento ATLAS. Mi sono occupato dapprima di studiare la potenzialita’di scoperta di ATLAS a partire da simulazione complete e dettagliate del rivelatore. Tra il 2007 e il 2008sono stato coordinatore per ATLAS di questa analisi scrivendone poi l’articolo relativo nell’ultima importanterassegna delle performance attese dall’esperimento ATLAS prima della presa dati. Ho in seguito lavoratoall’analisi dei dati che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs contribuendo in modo significativo alcanale di decadimento in due fotoni. Mi sono poi dedicato allo studio delle proprietá del bosone di Higgs inparticolare massa e accoppiamenti partecipando alle misure finali di ATLAS utilizzando tutti i dati raccoltinel run I.

c. Misura della sezione d’urto di fotoni diretti (2008-2014) : dal 2008 al 2010 sono stato il coordinatore perl’esperimento ATLAS delle attivita’ relative allo studio di fotoni diretti di alto momento trasverso. Ho seguitola pubblicazione delle prime misure di fotone diretto di ATLAS: sono stato editor degli articoli sulla primamisura di sezione d’urto di fotone inclusivo, del canale fotone + jet e di-fotone. Un’altro importanteprogetto che ho seguito con altri colleghi teorici e’ quello di valutare l’impatto delle misure di fotone direttonella riduzione delle sistematiche sulle PDF, in particolare del gluone: le misure di accoppiamenti dell’Higgs( e in generale tutte le misure di precisione ad ATLAS ) incominciano ad essere dominate dalle incertezzeteoriche di cui quelle sulle PDF sono una parte significativa. In questo contesto partecipo al networkeuropeo HiggsTools (http://higgstools.org).

d. Ricerche di nuova fisica in stati finali con fotoni (2012-oggi) : attualmente mi sto occupandoprincipalmente di ricerche di nuova fisica oltre il Modello Standard. In particolare ho lavorato sulla ricerca diproduzione diretta di Dark Matter in eventi con fotoni ed energia trasversa mancante. Attulamente sonoimpegnato nella ricerca di risonanze nel canale photon+jet (excited quarks e quantum black holes) edi-photon ad alta massa (gravitoni).

e. Studio problematiche di analisi distribuita (2005-oggi) : mi sono inoltre interessato alle problematicherelative al modello di analisi per esperimenti di fisica delle alte energie e ho contribuito allo sviluppo delcentro di calcolo e analisi di Milano. In questo contesto sono attualmente vice-responsbile del Tier2 diMilano. Partecipo inoltre al progetto PRIN-STOA per lo sviluppo di tecnologie per l’ottimizzazionedell’accesso ai dati di LHC, trasferibili ad altri domini scientifici, mediante l’approccio del grid e del cloudcomputing. Ho lavorato inoltre come responsabile della produzione dei dati derivati per l’analisi finale per ilgruppo Higgs e Standard Model di ATLAS.

f. Sviluppo di software di controllo per il sistema di alta tensione del calorimetro elettromagneticodell’esperimento ATLAS (Periodo: 2004-2012) : ho progettato e sviluppato il sistema di controllo dell’altatensione dal calorimetro elettromagnetico di ATLAS. Il sistema di controllo delle alte tensioni del calorimetroe’ integrato nel sistema di controllo di ATLAS e attualmente utilizzato durante la presa dati.

g. Caratterizzazione dei preamplificatori 0T del calorimetro elettromagnetico del rivelatore ATLAS (Periodo:1998-2000): ho lavorato alla progettazione e alla realizzazione di una stazione automatica per lacaratterizzazione dei preamplificatori del calorimetro elettromagnetico di ATLAS. La stazione di test e’ statautilizzata per qualificare i circa 100000 canali di lettura prodotti in Italia secondo le performance richiestedall’esperimento in termini di guadagno, rumore e tempo di picco del segnale.

2. Articoli con un elevato contributo personale

Durante il mio lavoro nella collaborazione ATLAS sono stato direttamente editor (parte del team di analisiristretto che ha curato la stesura dell’articolo) o contact editor (responsabile della scrittura dell’articolo edella gestione della revisione con la rivista) di alcuni importanti articoli:

a. “Electron and photon energy calibration with the ATLAS detector using LHC Run 1 data”, Eur. Phys. J. C(2014) 74:3071,contact editor.b. “Measurement of Higgs boson production in the diphoton decay channel in pp collisions atcenter-of-mass energies of 7 and 8 TeV with the ATLAS detector”, Phys. Rev. D 90, 112015 (2014), contacteditor.c. “Measurement of the inclusive isolated prompt photon cross section in pp collisions at sqrt(s) = 7 TeVwith the ATLAS detector”, Phys.Rev.D83:052005,2011, editor.

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d. “Measurement of the production cross section of an isolated photon associated with jets in proton-protoncollisions at sqrt(s) = 7 TeV with the ATLAS detector”, Phys. Rev. D85 (2012) 092014, contact editor.e. “Measurement of the Higgs boson mass from the H ->gammagamma and H ->ZZ ->4l channels with theATLAS detector using 25 fb-1 of pp collision data”, Phys. Rev. D 90, 052004 (2014), editor.f. “Measurement of the isolated di-photon cross-section in pp collisions at sqrt(s) = 7 TeV with the ATLASdetector”, Phys.Rev.D 85 (2012) 012003, editor.g. “Search for new phenomena in events with a photon and large missing transverse momentum in ppcollisions at sqrt(s)= 8 TeV with the ATLAS detector”, Phys. Rev. D 91, 012008 (2015),editor.

3. Responsbilità ricoperte nell’ esperimento:

all’interno dell’esperimento ATLAS ho ricoperto numerosi ruoli di responsabilità e coordinamento nel campodelle performance elettroni/fotoni e nelle principali misure con fotoni.a. coordinatore del working group sull’analisi del decadimento del bosone diHiggs in due fotoni(2006-2008)b. convener del working group sull’analisi dei fotoni diretti (2008-2010)c. convener del working group sulla calibrazione elettroni e fotoni (2011-2014)d. responsabile della produzione di simulazioni matecarlo con fotoni (2011-2013):e. contact person per photon performance del gruppo Higgs (2011-2013)f. responsabile per la produzione dei dati utilizzati per l’analisi Higgs in due fotoni (2008-2014).

4. Altre responsabilità

a. deputy responsabile del centro di calcolo Tier2 di Milano (2010-oggi

5. Partecipazioni a progetti e collaborazioni : Attualmente partecipo ai seguenti progetti:

a. Sviluppo di tecnologie per l’ottimizzazione dell’accesso ai dati di LHC, trasferibili ad altri domini scientifici,mediante l’approccio del grid e del cloud computing, progetto PRIN-STOA finanziato dal ministero.b. HiggsTools: The Higgs quest, exploring electroweak symmetry breaking at the LHC, Initial TrainingNetwork (ITN) supported by the 7th Framework Programme of the European Commission(PITN-GA-2012-316704).

6. Ho presentato a numerose conferenza nazionali e internazionali I risultati del mio lavoro. Ho partecipatoall’organizzazione di seminari e workshops, principalmente sulla fisica dei fotoni. Collaboro come refereecon la rivista Physics Letter B.

7. Attivita’ didattica e di divulgazione scientifica:

a. Corsi istituzionali : dal 2008 sono titolare del corso di “Trattamento numeric dei dati sperimentali” pressoil dipartimento di Fisica di Milano. Tengo un corso di “Rivelatori di particelle” per la laurea magistrale infisica e un corso di “Experimental techniques in Nuclear and Particle physics” per il corso di dottorato.b. Supervisione di studenti : ho fatto da relatore o correlatore per 8 tesi triennali, 8 tesi magistrali e unatesi di dottorato. Sono attualmente tutore di 3 dottorandi.c. Mi piace occuparmi di divulgazione scientifica : mi occupo dell’organizzazione delle Physics Masterclassesal dipartimento di fisica di Milano. Partecipo volentieri a seminari organizzati da scuole o istituzionipubbliche e private.

8. Principali indicatori bibliometrici (fonte Web of Science, 17/12/2015)

a. Totale prodotti : 468b. Somma delle citazioni : 12400c. Somma delle citazioni senza auto-citazioni : 11021d. Citazioni medie per articolo : 26.50

e. h-index : 46

3.MEROLA Leonardo

Leonardo Merola si occupa di ricerche nel campo della fisica sperimentale delle particelle elementari dal1975, anno in cui ha conseguito la laurea in Fisica. Ricercatore universitario dal 1982 al 1987, professoreassociato dal 1987 al 2000, dal 2000 è professore ordinario di Fisica sperimentale (SSD FIS/01, SC 02/A1)presso l'Università di Napoli Federico II.Produzione scientifica, dal database Web of Science, al 14 dicembre 2015:Intervallo temporale: 1985-2015; totale prodotti (articoli, ecc.): 764; somma delle citazioni: 22481;somma delle citazioni senza auto-citazioni: 22026; citazioni medie per articolo: 29.43; h-index: 58.

Segue il dettaglio delle attività.

A) Attività di ricerca fondamentale in fisica delle alte energie.

Si è occupato, nel corso degli anni, di vari aspetti caratterizzanti gli esperimenti di fisica delle alte energie:progetto e realizzazione di rivelatori per muoni, progetto e realizzazione di sistemi elettronici di acquisizionedati, progetto e realizzazione del software di simulazione e ricostruzione cinematica degli eventi di

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collisione, analisi dei dati, studio della fisica delle interazioni elettrodeboli, ricerca del bosone di Higgs e deisegnali di fisica oltre il Modello Standard.

Attualmente è membro, dal 2004, della Collaborazione ATLAS che conduce l’omonimo esperimento presso ilcollisore LHC (Large Hadron Collider) del CERN avente come scopo lo studio delle interazioni protone-protone ad altissima energia (14 TeV nel centro di massa) e l’estensione alle più alte energie della ricercadel bosone di Higgs e dei segnali di nuova fisica. La raccolta dei dati ha avuto inizio nel 2009 ed avrà unadurata di oltre 10 anni, in funzione della statistica accumulata e dei risultati che si raggiungeranno.

Precedentemente ha partecipato ai seguenti esperimenti:• Esperimento di fotoproduzione di pioni su deuterio eseguito all'elettrosincrotrone dei Laboratori Nazionalidi Frascati dell’INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (anni 1975-1976).• Esperimento R209 agli anelli di accumulazione ad intersezione ISR (Intersecting Storage Rings) presso ilaboratori internazionali del CERN (Centre Européen pour la Recherche Nucléaire ) di Ginevra, consistentenello studio della reazione di collisione pp in mu+ mu- e adroni associati ad energie nel centro di massa finoa 62 GeV (anni 1976-1980).• Esperimento UA4 presso il collisore protone-antiprotone SPS (Super Proton Synchrotron) del CERN,avente come scopo lo studio della sezione d'urto totale e della diffusione elastica protone-antiprotone finoall'energia massima di 546 GeV nel centro di massa, nonché lo studio della dissociazione diffrattiva finoall'energia di 630 GeV nel centro di massa e la misura del rapporto fra la parte reale e la parte immaginariadell'ampiezza di diffusione elastica in avanti (anni 1980-1986).• Esperimento L3 presso il collisore LEP (Large Electron-Positron Collider) del CERN avente come scopo lostudio delle interazioni elettrone-positrone ad energia nel centro di massa nell’intorno della massa delbosone Z0 (91 GeV) e ad energie superiori, a partire dalla soglia di produzione di coppie di bosoni W (161GeV) fino alla massima energia consentita (210 GeV) che è stata raggiunta nell’anno 2000 (anni1986-2000).• Esperimento KLOE presso il collisore elettrone-positrone DAFNE dei Laboratori Nazionali di Frascatidell’INFN all’energia di formazione della risonanza Phi (1020 MeV), avente come scopo lo studio dellaviolazione della simmetria CP nei decadimenti dei mesoni scalari K neutri prodotti nei decadimenti delmesone Phi e lo studio dei decadimenti rari del K (anni 2000-2004).

B) Ricerche di carattere applicativo e sviluppo di nuove tecnologie a supporto degli esperimenti di fisicadelle alte energie.

Attualmente partecipa (anche in qualità di responsabile nazionale) al progetto PON R&C 2007-2013dell’Avviso 254 denominato ReCaS (originariamente: Rete di calcolo per SuperB e altre applicazioni) per larealizzazione di 4 datacenter nel Sud dell’Italia (Napoli, Bari, Catania, Cosenza) per il calcolo scientificodistribuito e per le applicazioni di grid e cloud computing rivolte al mondo produttivo alla società.Partecipa inoltre (anche in qualità di responsabile dell’Unità di Napoli) al progetto PRIN 2010-11 “Sviluppodi tecnologie per l’ottimizzazione dell’accesso ai dati di LHC”.

In passato ha partecipato, fin dal 1985, spesso come proponente e con ruoli di responsabilità, a numerosiprogetti nazionali ed europei aventi come scopo lo sviluppo di sistemi di supercalcolo distribuito e di nuovetecnologie software per la fisica delle alte energie. In particolare ha contribuito alla realizzazionedell’infrastruttura di calcolo “Grid” nel Sud Italia, attraverso il Progetto “PON Ricerca Scientifica MIUR2000-2006” SCOPE (Sistema Cooperativo Distribuito ad Alte Prestazioni per Elaborazioni ScientificheMultidisciplinari) e dell’infrastruttura europea EGEE (Enabling Grids and EScience in Europe) attraverso gliomonimi progetti nell’ambito del V e del VI Programma Quadro dell’Unione Europea.

C) Attività di direzione, gestione e management.

Attualmente ricopre i ruoli di• Responsabile nazionale del PON R&C 2007-2013 “RECAS”.• Responsabile dell’Unità di Napoli del progetto PRIN 2010-11 “Sviluppo di tecnologie per l’ottimizzazionedell’accesso ai dati di LHC”.• Presidente del Comitato Scientifico del Datacenter SCOPE dell’Università di Napoli Federico II.• Componente del Senato accademico dell’Università di Napoli Federico II.

E’ stato eletto Direttore del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” per il triennio 2016-2018.

In passato ha ricoperto ruoli significativi nell'INFN e nell'Università di Napoli Federico II per la pianificazionee le strategie riguardanti il calcolo scientifico e l'analisi fisica per i presenti e per i futuri esperimenti.

In particolare ha ricoperto i ruoli di

• Responsabile del polo GARR (Rete nazionale accademica e della ricerca) dell’Università di Napoli FedericoII (1992-1994);• Responsabile scientifico e coordinatore del gruppo di ricerca di Fisica sperimentale delle particelleelementari con acceleratori della Sezione INFN di Napoli e del Dipartimento di Scienze Fisiche e componentedella Commissione Nazionale di Fisica subnucleare dell’INFN; componente dell’Executive Board dell’INFN peril calcolo scientifico (1994-2000).• Vice-direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche (2000-2003).

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• Componente del Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio CRIAI di Portici per la ricerca informatica inambito industriale, in qualità di rappresentante dell’Università di Napoli Federico II.• Direttore della Sezione di Napoli e membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare(2004-2011).• Componente del Comitato Nazionale per il Trasferimento Tecnologico dell’INFN (2009-2011).• Componente dell’ECFA Plenary European Committee for Future Accelerators (2009-2014).• Presidente della Commissione Scientifica del Dipartimento di Scienze Fisiche (2010-2012).

Ha inoltre ricoperto, per incarico del MIUR, il ruolo di coordinatore del gruppo di “Interoperabilità” deiquattro progetti PON Ricerca 2000-2006 dell’Avviso 1575: SCOPE (Università di Napoli Federico II),CRESCO (ENEA), CYBERSAR (Consorzio Cosmolab Sardegna), PI2S2 (Consorzio Cometa – Sicilia).

D) Attività di referaggio e di valutazione.

Ha svolto e svolge attività di referaggio di:- progetti PRIN;- prodotti VQR 2004-2010 relativi al GEV02;- progetti di ricerca dell’Università di Padova.E’ referente VQR 2004-2010 del Rettore dell’Università di Napoli Federico II per l’Area Fisica (Area 02).

E) Attività di partecipazione a comitati scientifici di conferenze e editoriali di riviste.

- Membro del comitato scientifico del ciclo di conferenze annuali “Incontri di Fisica delle Alte Energie (IFAE).- Componente del Comitato editoriale dei Rendiconti dell'Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche.

F) Attività di partecipazione a Accademie e Società scientifiche.

E’ socio ordinario e tesoriere dell’Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale diScienze, Lettere e Arti in Napoli e componente del Consiglio Generale della Società.E’ socio della Società Italiana di Fisica (SIF).E’ socio dell’Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni (ANFeA).

G) Attività didattica.

Attualmente insegna Fisica delle Particelle elementari nel corso di laurea magistrale in Fisica e Elementi diFisica nucleare e subnucleare nel corso di laurea triennale in Fisica dell’Università di Napoli Federico II.

In passato ha anche insegnato (dal 1987 in poi): Laboratorio di Fisica, Griglie computazionali, Otticageometria e laboratorio, Tecniche sperimentali di analisi dati, Fisica generale (Elettromagnetismo e Ottica)nel corso di laurea triennale in Fisica presso l’Università di Napoli Federico II e corsi di Fisica generale 1 e 2e di Laboratorio di Fisica generale presso l’Università di Napoli Parthenope.

E’ unico autore del testo universitario: Esperimentazioni di Fisica: Ottica, Liguori Editore, Napoli, 2004.

4.MAGGI Giorgio Pietro

Il Prof. Giorgio Pietro Maggi si è laureato in Fisica presso l’Università degli Studi di Bari nel 1972 con ilmassimo dei voti.E’ stato Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) dal 1/2/1976 e Primo Ricercatore dal1/6/1988; professore associato dal 1/11/1988 e professore di I prima fascia dal 1/11/1994. E’ titolare diincarico di ricerca dell’INFN dal 1/11/88, unpaid visitor a Fermilab dal 1972 al 1978 e successivamente alCERN.E’ stato Coordinatore del Gruppo I INFN della Sezione di Bari e membro della Commissione Scientifica Idell’INFN dal 1985 al 1991; Direttore della Sezione di Bari dell’INFN e Membro del Consiglio Direttivodell’INFN dal 1994 al 2000; è stato membro del Comitato di Gestione della JRU IGI; Responsabile delSistema informativo dell’INFN dal 2010 al 2012 e Direttore del neo costituito Servizio Sistema Informativonel 2012; è rappresentante dell’INFN nella JRU Elixir-ITA e Lifewatch-ITA e membro del comitato digestione del progetto PON ReCaS.Il Prof. Giorgio Pietro Maggi ha svolto la sua attività di ricerca nel campo della fisica sperimentale delleparticelle elementari e delle interazioni fondamentali curando, in modo particolare, la realizzazione degliapparati sperimentali utilizzati negli esperimenti a cui ha partecipato.Dopo un’iniziale periodo di attività presso il Fermilab di Chicago in cui ha affrontato lo studio dello scatteringelastico a piccoli e medi quadrimomenti trasferiti e di quello anelastico nella regione del triplo Regge e dellerisonanze, di sei adroni stabili (π±,k±,p,pbar) su protone nell'intervallo di energia da 50 a 175 GeV,l’attività di ricerca è continuata presso il CERN di Ginevra con esperimenti di “hard scattering”.Successivamente, nell’esperimento Aleph, è stato responsabile del gruppo locale dal 1984 al 1994 ed hacoordinato la realizzazione di uno dei due end-cap del calorimetro adronico e del rivelatore per muoni, losviluppo della relativa elettronica di lettura, la messa in operazione dell’apparato e il controllo delle suecaratteristiche di funzionamento. L’esperimento Aleph ha prodotto importanti risultati, tra cui ladeterminazione del numero di famiglie, il test estremamente accurato del Modello Standard e dellaQuantum ChromoDynamics (QCD), nonché deboli tracce, non confermate, del bosone di Higgs.Dal 1989 ha promosso presso la sede di Bari un’attività di sviluppo di rivelatori al silicio a microstrip che ha

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portato alla realizzazione di parti significative del secondo Minivertice dell’esperimento Aleph e del SiliconTracker dell’esperimento CMS.Per affrontare l‘analisi dei dati dell’esperimento CMS, si è occupato di far crescere a Bari un gruppo dicomputing con cui ha realizzato il Tier2 di CMS e la sua connessione all’infrastruttura europea di grid. E’stato responsabile locale del progetto speciale INFN-GRID ed è stato membro dell’Executive Board di taleprogetto dal 2003 fino alla sua conclusione nel 2011. Ha partecipato ai progetti europei della serie EGEE(EGEE, EGEE II e EGEE III) per la realizzazione dell’infrastruttura di GRID europea, ricoprendo il ruolo diRappresentante Amministrativo della Federazione Italiana nell’Administrative Federation Committee (AFC)del progetto EGEE III e chair dello stesso comitato durante il progetto EGEE II. L’infrastruttura di calcolodistribuito realizzata attraverso questi progetti ha consentito una rapida analisi dei dati dell’esperimentoCMS che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs dopo pochissimo tempo dall’inizio dalla presa dati.Particolarmente significativa è stata inoltre l’azione svolta dal prof. Maggi per diffondere le tecnologie diGRID in altre comunità scientifiche, come per esempio quella di scienza della vita, attraverso lapartecipazione a progetti interdisciplinari insieme con la comunità di bioinformatica, come il progettoeuropeo BioinfoGRID, il progetto FIRB LIBI, e più recentemente il progetto europeo BioVeL. Con lacostituzione della JRU ELIXIR-ITA che costituisce il nodo italiano della iniziativa ELIXIR, è stato nominatorappresentante dell’INFN nella JRU. L’INFN ha anche aderito alla JRU Lifewatch-ITA e anche in questa JRU èstato nominato rappresentante dell’INFN.Alla fine del 2009 è stato incaricato dall’INFN di coordinare le attività del sistema informativo in fase direalizzazione all’interno dell’Istituto, coordinamento che ha tenuto fino a tutto il 2012. Durante il suomandato ha fatto crescere il gruppo interno all’INFN che ha rappresentato il nucleo per l’istituzione nel 2012del Servizio Sistema Informativo di cui è stato il primo direttore.Rientrato in sede, ha rappresentato l’Università di Bari nel comitato di gestione del progetto PON ReCaS e siè occupato della realizzazione del nuovo DataCenter RecAS-Bari presso il Dipartimento Interateneo diFisica. Per questo DataCenter è stato realizzato un nuovo edificio e sono stata acquisite risorsecomputazionali che hanno di fatto triplicato le risorse computazionali, già rilevanti, del TIER2 di Bari. IlDataCenter è stato completato all’inizio dell’estate 2015, inaugurato e messo in operazione a luglio del2015.Il prof. Maggi si occupa attualmente del coordinamento delle attività del Gruppo locale impegnato a Bari inprogetti di Information Technology, in particolare per quanto attiene la gestione del DataCenter ReCaS,l’attività del progetto PON PRISMA e dei progetti della Regione Puglia IPPOCRATE e SFINGE.Il Prof. Maggi è stato responsabile locale di due progetti PRIN sempre nel campo del computing distribuito..Nel corso del corrente anno (2015) ha curato l’organizzazione della Conferenza EGI Community Forum 2015che si è tenuta a Bari dal 10 al 13 novembre 2015.

L’attività di ricerca del prof. Giorgio Pietro Maggi è documentata da 780 pubblicazioni in collaborazione suprestigiose riviste internazionali (più di 23000 citazioni ed un h-index di 68) e diverse comunicazioni a

congressi nazionali ed internazionali.

5.MASERA Massimo

M. Masera si è laureato in Fisica a Torino nel 1986 con lode, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisicanel 1990 con una tesi sullo studio di molteplicità di particelle cariche in collisioni nucleo-nucleonell’esperimento NA34 all'SPS del CERN.

Ricercatore universitario a Torino dal 1990, M. Masera ha svolto attività didattica in corsi di Fisica Generalepresso i Corsi di Studio in Fisica, Scienze Geologiche, Chimica e Farmacia.

È professore associato (FIS/01) a Torino dal 2001. Dal 2003 svolge attività didattica ('Tecniche di AnalisiNumerica e Simulazione" e "Fisica Nucleare") anche presso la Laurea Magistrale in Fisica, curriculum FisicaNucleare e SuNucleare, di cui è co-responsabile dal 2005.

Per quanto riguarda l'attività di ricerca, dal 1987 al 1993 ha fatto parte della collaborazione MACRO aiLaboratori Nazionali del Gran Sasso. A partire da quell'anno si è occupato esclusivamente di fisica degli ionirelativistici, partecipando agli esperimenti NA34 e NA50 all'SPS del CERN e all'esperimento ALICE che hainiziato la presa dati nel 2009 al LHC del CERN.Sia NA34 che NA50 hanno studiato la produzione di coppie di muoni con fasci di ioni Zolfo e Piombo,rispettivamente. Per entrambi, la molteplicità di particelle cariche è stata utilizzata per valutare la centralitàdella collisione. In questi esperimenti, M. Masera si è occupato della simulazione della risposta di rivelatorial silicio (a pad e a microstrip), utilizzati per la misura della molteplicità di particelle cariche. Ha inoltrepartecipato attivamente alla successiva analisi dei dati in entrambi gli esperimenti.

M. Masera, ha trascorso un periodo di due anni (2000-02) presso il CERN facendo parte del core offlineteam dell'esperimento ALICE. Ha contribuito allo sviluppo e test del codice di simulazione e ricostruzionedell'esperimento. Si è occupato in particolare di aspetti legati alle fasi di digitizzazione e ricostruzione,nonché delle prime simulazioni su larga scala, effettuate in modo distribuito. Nell'ambito del Working Groupon Heavy Flavours di ALICE, si è occupato della rivelazione di mesoni dotati di charm nel barrel di ALICEattraverso decadimenti in 2 e 3 adroni carichi. Nell'ambito del Working Group on Light Flavours ha seguitotesi di laurea e di dottorato sullo studio di spettri in momento trasverso di particelle identificate e sullaproduzione di deutoni in collisioni tra nuclei pesanti. Per tutti questi studi, è cruciale l’informazione acquisitatramite il Sistema di Tracciamento Interno (ITS) in quanto è in grado di tracciare particelle a bassomomento trasverso (< 100 MeV/c per i pioni) e di ricostruire vertici secondari molto prossimi (~150

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micrometri) al punto di interazione (vertice primario). L’ITS è costituito da 2198 rivelatori al silicio, dispostisu sei strati, di tre tipi diversi collocati a partire da 4 cm dalla linea di fascio: due strati di rivelatori a pixel,due strati di rivelatori a deriva e due strati di rivelatori a microstrip.

M.Masera si è occupato del software di simulazione e ricostruzione dei dati dell'ITS a partire dal 2002. Inparticolare si è occupato della ricostruzione delle coordinate del punto di interazione primaria e più ingenerale di ricostruzione di "vertici". Ha presentato i risultati degli esperimenti a cui partecipa a diversicongressi internazionali.

M. Masera si sta attualmente occupando dell'upgrade dell'ITS in vista del run 3 di LHC a partire dal 2019. Ilrivelatore sarà sostituito da un tracciatore completamente nuovo, basato su sette di rivelatori a pixelmonolitici ad elevata risoluzione in modo da consentire lo studio di particelle con charm e beauty incollisioni Pb-Pb a un rate di interazione di 50 kHz. In particolare segue lo sviluppo del software disimulazione e ricostruzione legato al nuovo rivelatore e ha curato le parti corrispondenti del TechnicalDesign Report del progetto.

M. Masera è stato responsabile di unità operativa per due progetti PRIN (2000 e 2010) e Coordinatorenazionale di un progetto PRIN nel 2002.E' stato supervisore di sette tesi di dottorato e di otto assegnisti di ricerca.E' stato referee del progetto SuperB per conto della Commissione Scientifica Nazionale I dell'INFN dal 2010alla fine del progetto.E' autore di circa 200 pubblicazioni. Indici bibliometrici: H index secondo HEP-SPIRES: 63 (53 escludendoself citations). H index secondo Scopus: 45.

Responsabilità:1) E` responsabile dell’offline dell’ITS a partire dal 2003 ed in questa veste fa parte dell'Offline Boarddell'esperimento ALICE.2) Dal 2013 è convener del Working Group sulla ricostruzione dell'ITS Upgrade.3) Dal 2015 è responsabile del gruppo ALICE di Torino e membro del Collaboration Board di ALICE4) 2002-2011. M. Masera ha rappresentato ALICE nell'Executive Board del Progetto Speciale INFN-GRID5) 2002-2013. Membro dell consiglio di gestione del centro di calcolo regionale italiano (Tier-1), presso ilCNAF di Bologna.6) 2002-2013. Rappresentante della componente italiana di ALICE nel WorldLCG Collaboration Board.

7) 2002-2013. Offline coordinator della componente italiana dell'esperimento (circa 190 fisici).

6.DELLA RICCA Giuseppe

Cronologia:

- Da giugno 1992 sono associato alle attivita' di ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel campodella fisica delle particelle elementari, presso la Sezione di Trieste;

- Da luglio 1992 sono associato alle attivita' di ricerca al CERN;

- Da luglio 1992 a dicembre 2001 ho fatto parte della collaborazione DELPHI al CERN;

- Da gennaio 1995 a dicembre 2006 ho fatto parte della collaborazione BaBar a SLAC;

- Dal 1995 al 2006 sono stato associato alle attivita' di ricerca a SLAC;

- A maggio 2001 ho preso servizio come ricercatore universitario presso il Dipartimento di Fisicadell'Universita' degli Studi di Trieste;

- Da agosto 2001 sono titolare di un incarico di ricerca presso la Sezione di Trieste dell'INFN;

- Da dicembre 2004 a marzo 2007 sono stato referente per la ricerca del Dipartimento di Fisicadell'Universita' degli Studi di Trieste;

- Da giugno 2005 faccio parte della collaborazione CMS al CERN, e sono responsabile scientifico locale delgruppo CMS di Trieste, membro del CMS Collaboration Board, membro del CMS ECAL Institution Board;

- Da luglio 2005 a luglio 2007 sono stato rappresentante della Sezione di Trieste dell'INFN presso laCommissione Calcolo e Reti dell'INFN;

- Da febbraio 2007 a dicembre 2009 sono stato membro della Giunta del Dipartimento di Fisicadell'Universita' degli Studi di Trieste;

- Da giugno 2009 a febbraio 2012 sono stato membro del CMS ECAL Conference Committee;

- Da aprile 2011 sono membro del Collegio dei Docenti della Scuola di Dottorato in Fisica dell'Universita'degli Studi di Trieste;

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- Da novembre 2011 a dicembre 2014 sono stato responsabile nazionale delle attivita' in CMS ECAL,membro del CMS ECAL Steering Committee, membro del CMS ECAL Finance Board;

- Da dicembre 2011 faccio parte della commissione didattica del Corso di Laurea Triennale in Fisicadell'Universita' degli Studi di Trieste;

- A novembre 2012 sono stato nominato Direttore Vicario del Dipartimento di Fisica dell'Universita' diTrieste per il triennio 2012-2015;

- A gennaio 2014 ho ottenuto l'Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di prima e diseconda fascia nel settore concorsuale 02/A1 - Fisica Sperimentale delle Interazioni Fondamentali (ASN2012);

- A settembre 2014 sono stato eletto a presiedere il CMS ECAL Institution Board, costituito dai responsabilidei circa 50 gruppi di ricerca, provenienti da 16 nazioni, di cui fanno parte piu' di 600 ricercatori coinvoltinelle attivita' legate al calorimetro ECAL di CMS;

- A ottobre 2014 ho preso servizio come professore associato presso il Dipartimento di Fisica dell'Universita'degli Studi di Trieste;

- Ad agosto 2015 sono stato nominato Direttore Vicario del Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Triesteper il triennio 2015-2018;

- Da settembre 2015 faccio parte del comitato internazionale che guida il processo di approvazione e dipubblicazione dei risultati di fisica di CMS (CMS Publications Committee), per il settore relativo alle misuredi Fisica del Modello Standard;

- Da novembre 2015 faccio parte della Commissione Didattica per il Dottorato di Ricerca in Fisicadell'Universita' di Trieste come referente per Fisica Subnucleare, Nucleare e Fisica Medica.

Attivita' di ricerca:

- Nel febbraio 1993 sono stato chiamato a lavorare al CERN nel gruppo DELPHI alla realizzazione delcalorimetro STIC.

- Ho poi contribuito in DELPHI alla misura della sezione d'urto adronica ad energie comprese tra 130 e 207GeV, e partecipato ai lavori del LEP Electro-Weak Working Group, e studiato i limiti a possibili Interazioni diContatto.

- Nell'ambito della mia partecipazione all'esperimento BaBar, nel 1995 sono entrato a far parte del gruppoche si e' occupato della progettazione e realizzazione del rivelatore di vertice SVT.

- Ho contribuito all'analisi dei dati raccolti da BaBar per lo studio del canale di decadimento dei mesoni Bneutri in D*+D*-.

- Ho quindi coordinato prima la misura del rapporto di diramazione del decadimento B0 -> D*lnu, ed inseguito quella dell'elemento della matrice CKM |Vcb|.

- Nel corso del 2001 ho iniziato delle attivita' di sviluppo software legate alla produzione Monte Carlo,all'analisi ed al riprocessamento dei dati di BaBar a Roma e Padova, attivita' che ho seguito fino alla fine del2005 in qualita' di responsabile italiano della produzione Monte Carlo per l'esperimento BaBar.

- Dal giugno 2005 faccio parte della collaborazione CMS al CERN. A Trieste attualmente coordino il lavoro di10 colleghi, tra ricercatori appartenenti alla Sezione di Trieste dell'INFN, ricercatori e docenti dell'Universita'degli Studi di Trieste, post-doc, dottorandi e laureandi.

- Da giugno 2005 a dicembre 2010 ho coordinato lo sviluppo del software di monitoring on-line dellaqualita' dei dati raccolti dal calorimetro elettromagnetico ECAL di CMS.

- Da giugno 2008 a settembre 2010 ho coordinato lo sviluppo dell'infrastruttura software per il monitoringon-line ed off-line della qualita' dei dati per l'esperimento CMS.

- Da gennaio 2010 a settembre 2012 sono stato coordinatore scientifico nazionale e responsabile localedell'unita' di ricerca di Trieste del progetto PRIN 2008: "Progetto e sviluppo di un ambiente hardware esoftware ottimizzato per l'analisi dei dati dell'esperimento CMS" (Bari, Milano Bicocca, Pisa, Trieste).

- Nel corso del 2011 ho coordinato il "CMS Physics Validation Team".

- Tra il 2011 e il 2012 ho fatto parte del gruppo di referee dell'INFN sulle attivita' del consorzio IGI (ItalianGrid Initiative).

- Dal 2011 partecipo alla misura della produzione associata di un bosone Z e getti adronici in collisioni

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protone-protone in CMS.

- Dal 2013 partecipo alla misura della produzione associata di un bosone Z e almeno un getto adronicoprodotto da un quark b in collisioni protone-protone in CMS.

- Dal 2014 partecipo alla misura della produzione associata di un bosone W e getti adronici prodotti daquark b in collisioni protone-protone in CMS.

- Sono responsabile locale per l'unita' di ricerca di Trieste del progetto PRIN 2010/11: "Sviluppo ditecnologie per l'ottimizzazione dell'accesso ai dati di LHC, trasferibili ad altri domini scientifici, mediantel'approccio del grid e del cloud computing".

- Sono autore o coautore di 1204 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, con 35774 citazioni econ indice di Hirsch h=85 (al 02/12/2015, http://www.researcherid.com/rid/B-6826-2013).

Attivita' didattica:

- Dall'A.A. 2001/2002 all'A.A. 2004/2005 sono stato titolare del corso trimestrale di Laboratorio di Otticaper il corso di laurea in Fisica, presso la Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Universita'degli Studi di Trieste.

- Dall'A.A. 2005/2006 sono titolare del corso semestrale di Laboratorio III per il corso di laurea in Fisica,prima presso la Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e poi presso il Dipartimento di Fisicadell'Universita' degli Studi di Trieste.

- Dal 2007 sono stato relatore di 18 tesi di laurea del Corso di Laurea Triennale in Fisica, 8 tesi di laurea delCorso di Laurea Specialistica/Magistrale/Quadriennale in Fisica, e tutore di 4 tesi di Dottorato di Ricerca inFisica.

Partecipazione a congressi:

- Ho partecipato al 7th European Symposium on Semiconductor Detectors (Schloss Elmau, Germany, 7-10Maggio 1995) con l'articolo: New Technology for Shower Maximum Silicon Detectors for ShashlikCalorimeters.

- Ho partecipato al 1997 Joint April APS/AAPT Meeting dell'American Physical Society (Washington, 18-21aprile 1997) con un contributo su: DELPHI Measurements of Fermion-Pair Production at LEP2 Energies.

- Ho partecipato ai XXXIV Rencontres de Moriond, QCD and High Energy Hadronic Interactions (Les Arcs,20-27 aprile 1999), con un contributo su invito dal titolo: Precision Tests of the Standard Model.

- Sono stato invitato a partecipare a ICHEP2000 - XXX International Conference on High Energy Physics(Osaka, 27 luglio-2 agosto 2000), con un contributo su: Preliminary Measurements and Interpretations ofFermion-Pair Production in e+e- Annihilations up to LEP2 Highest Energies.

- Sono stato invitato a partecipare alla DPF2000 Conference (Columbus, Ohio, 9-12 agosto 2000), con uncontributo su: Preliminary Measurements of the Quark-AntiQuark Production Cross-Section in e+e-Annihilations up to LEP2 Highest Energies.

- Sono stato invitato a partecipare alla Beauty 2003 Conference (Pittsburgh, Pennsylvania, 14-18 ottobre2003), con un contributo su: Semileptonic Branching Ratios and Moments.

- Sono stato invitato a presentare alla HEP2005 International Europhysics Conference on High EnergyPhysics (Lisbona, Portogallo, 21-27 luglio, 2005) un contributo su: Inclusive |Vub| Measurements fromBaBar.

- Sono stato invitato a partecipare a IPRD-06, 10th Topical Seminar on Innovative Particle and RadiationDetectors (Siena, 1-5 ottobre, 2006), con un contributo su: Data Quality Monitoring for the CMSElectromagnetic Calorimeter.

- Sono stato invitato a presentare alla CHEP07 International Conference on Computing in High Energy andNuclear Physics (Victoria, Canada, 2-7 settembre, 2007) un contributo su: Data Quality Monitoring for theCMS Electromagnetic Calorimeter.

- Sono stato invitato a presentare alla 2011 IEEE Nuclear Science Symposium and Medical ImagingConference (Valencia, 23-29 ottobre, 2011) un contributo su: Performance of the CMS Electromagnetic

Calorimeter at the LHC.

7.SANTOCCHIA Attilio

INFORMAZIONI GENERALI:

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Nato a Perugia il 5 marzo 1965.

Aprile 1990: Laureato con una tesi dal titolo "Come misurare con alta precisione la larghezza della Z0usando gli eventi e+e- a grande angolo" presso l'Università degli Studi di Perugia

Ottobre 1994: Dottore di Ricerca in Fisica con la tesi "Misura dei rapporti di decadimento esclusivi del tau inuna traccia in L3" presso l’Università degli Studi di Perugia

Novembre 1995: Borsa di studio post-dottorato dell'INFN per lavorare nell'esperimento CMS

Novembre 1996: Borsa di studio post-dottorato dell'Università degli Studi di Perugia per lavorarenell'esperimento CMS

Febbraio 1999: Contratto di Reaserch Associate presso l'Imperial College of London per lavorare nelprogetto ENDEASD finanziato dalla comunità europea

Dicembre 2000: Ricercatore a tempo determinato INFN per lavorare nell'esperimento CMS

Novembre 2002: Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi diPerugia

Gennaio 2009: Responsabile del gruppo locale di CMS composto da 10 tra docenti e ricercatori INFN e 8 traassegnisti e studenti di dottorato

Novembre 2010 Idoneo alla valutazione comparativa per un posto di Professore Associato nel settoreFIS/01 presso la Facoltà di Scienze MMFFNN dell'Università degli Studi di Catania

Marzo 2012 Coordinatore della Ripartizione dei Servizi Informatici e Statistici dell'Ateneo di Perugia

Agosto 2015 Visiting Professor a University of California Santa Barbara per l'anno accademico 2015/2016

Sono attualmente membro del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Fisica dell'Ateneo di Perugia esono stato membro della Giunta di Dipartimento di Fisica. Sono stato rappresentante dei Ricercatori nellaFacoltà di Scienze di MMFFNN dell'Ateneo di Perugia per 2 mandati.

DATI BIBLIOGRAFICISono autore di circa 600 articoli, con oltre 16000 citazioni totali e un H-Index di 53 (dati relativi al DB "Webof Science" aggiornati al dicembre 2015)

ATTIVITA' DIDATTICAFebbraio 1999: Attività di tutoraggio presso l'Imperial College di Londra per i corsi di "Fisica termodinamicae statistica", "Fisica Atomica" ed "Elettromagnetismo"

A partire dall'anno accademico 2000-01 sono stato titolare di svariati corsi presso la Facoltà di ScienzeMatematiche, Fisiche e Naturali e la Facoltà di Farmacia dell'Università di Perugia tra cui: Fisica Generaleper il Corso di Laurea in Informatica, Rivelatori a Semiconduttore, Informatica per la Fisica, Fisica perFarmacia, Reti di Calcolatori: Protocolli. Fisica per Biologia e Scienze Natural e Fisica 2 per Fisica.

Titolare dei corsi Physics 2 e Physics 4 a University of California Santa Barbara per l'anno accademico2015/2016

Sono stato relatore di tesi triennali, quadriennali, specialistiche e di dottorato (oltre 10) in Fisica e inInformatica presso la Facoltà di Scienze dell'Università degli Studi di Perugia con tematiche legate allaricerca del Bosone di Higgs e misure di precisione del quark top con CMS, ricerca di particelle esotiche adLHC, studio del danno da radiazione di rivelatori al silicio, installazione di sistemi GRID in CMS e test disistemi opto-elettronici in fibra ottica.

PRESENTAZIONISettembre 2011: "14th International Workshop on Advanced Computing andAnalysis Techniques in Physics Research" a Londra in UK"Linear algebra extensions for GNU/Octave"

Ottobre 2009: "IEEE Nuclear Science Symposium (NSS) & Medical Imaging Conference (MIC)" a Orlando inFlorida"Jet Energy corrections at CMS"

Maggio 2007: Hadron Collider Physics Symposium 2007" La Biodola Italia, presentazione su invito di"Perspectives for top quark physics at LHC"

Novembre 2002: "IEEE Nuclear Science Symposium (NSS) & Medical Imaging Conference (MIC)" a Norfolkin Virginia"A Comprehensive Analysis of Irradiated Silicon Detectors at Cryogenic Temperatures"

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Giugno 2001: "European Materials Research Society EMRS 2001 Spring Meeting" a Strasburgo in Francia"Cryogenic Investigations and Modelling of Inter-Defect Charge Exchange in Silicon Particle Detectors"

Ottobre 2000: Śth ROSE Workshop on Radiation Hardening of Silicon Detectors" al CERN di Ginevra"Capacitance at Different Temperature: Simulation and Measurements"

Giugno 2000: Ŗst European Network on Defects Engineering of Advanced Semiconductor Devices(ENDEASD) Workshop" a Stoccolma in Svezia"The Contribution of Cluster Defects to Neff: Model and Experiment"

Giugno 1999: řth ROSE Workshop on Radiation Hardening of Silicon Detectors" al CERN di Ginevra"Modelling Charge Exchange between Clustered Defects"

Aprile 1999: ŕst European Network on Defects Engineering of Advanced Semiconductor Devices (ENDEASD)Workshop" a Santorini in Grecia"Defect Kinetics in Novel Detector Material"

Dicembre 1997: ŗrd International Hiroshima Symposium on the Development and Application ofSemiconductor Tracking Detector" a Melbourne in Australia"The CMS Silicon Tracker Detector: an overview of the R&D current status"

Novembre 1996: "IEEE Nuclear Science Symposium (NSS) & Medical Imaging Conference (MIC)" adAnaheim in California"Comprehensive Modeling of Silicon Microstrip Detectors"

Aprile 1993: "Experimental apparatus for High Energy Physics and Astrophysics - San Miniato 1993" a SanMiniato in Italia"Design and construction of double-sided silicon ladders for the L3 Micro-vertex Detector"

ATTIVITA' DI RICERCALa mia attività scientifica comincia nel 1998 durante la tesi di laurea in Fisica nell'esperimento SLD a SLAClavorando sulla misura della larghezza della Z0.

Nel 1991 entro a far parte dell'esperimento L3 al CERN come studente di dottorato e mi occupo dellaprogettazione e costruzione del rivelatore a micro-vertice di L3. La mia tesi di dottorato riguarda la misuradei rapporti di decadimento del tau con L3.

Nel 1995 entro nel gruppo che si occupa della costruzione del rivelatori a tracce per CMS. Nel periodo1995-2001 sono principalmente impegnato nello studio dell'effetto del danno da radiazioni su rivelatori alsilicio. In questo ambito mi occupo dello sviluppo di un modello che descrive l'effetto che alte dosi diradiazioni hanno sulle prestazioni di sensori al silicio e della sua validazione tramite test su fascio di sensoriirraggiati. Questi studi mi portano a Londra per 2 anni dove proseguo l'attività di R&D sul danno daradiazioni. Nel 2001 rientro a Perugia e comincia la fase di costruzione del rivelatore a tracce di CMS. Nelperiodo fino al 2005 sono impegnato nell'organizzazione dell'attività in camera pulita per l'assemblaggio e iltest dei moduli che compongono il rivelatore di tracce di CMS. Nel 2006 partecipo alla costruzione del primoprototipo funzionante del rivelatore di tracce che viene montato all'interno di CMS per un test di sistemacompleto tramite raggi cosmici con campo magnetico. Per la prima volta il rivelatore viene acceso evengono presi i primi dati dimostrando la correttezza e la completa funzionalità di tutta la catena diacquisizione integrata dei sotto-rivelatori che compongono CMS.

A partire dal 2006 ho cominciato a studiare su dati simulati una serie di misure di fisica previste a CMS. Inparticolare mi sono occupato della ricerca del bosone di Higgs nel canale associato al quark top, dellamisura del rapporto di decadimento del top, della correzione dell'energia dei jet e delle misure di efficienzadi traccia del rivelatore CMS. Dal 2007 al 2014 sono stato il responsabile del calcolo per il gruppo locale diCMS e mi sono occupato del nodo grid locale usato per l'analisi dati di CMS.

Dal gennaio 2009 fino alla fine del 2014 sono stato il responsabile locale del gruppo CMS. A partire dal 2011mi sono occupato di varie attività di analisi dati in CMS, in particolare ho lavorato alla ricerca di risonanzeesotiche con decadimento in tau+tau- e in HZ-> 2b+2tau e alla ricerca di eventi di SUSY con produzione

diretta del super-partner simmetrico del quark top.

8.DE FALCO Alessandro

Posizione accademica:

2014-: Professore Associato in servizio presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari. SC 02/A1– Fisica Sperimentale delle Interazioni Fondamentali SSD: FIS/04 – Fisica nucleare e subnucleare2002-2014: Ricercatore confermato in servizio presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari. SC02/A1 – Fisica Sperimentale delle Interazioni Fondamentali SSD: FIS/011999-2002: Assegno di ricerca presso l’Università di Cagliari1998-99: Borsa Post-Doc all’Università di Cagliari

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Riconoscimenti:2014: Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore 02/A1 – Fisica Sperimentale delle InterazioniFondamentali, per il ruolo di professore ordinario2014: Abilitazione Scientifica Nazionale nel settore 02/A1 – Fisica Sperimentale delle InterazioniFondamentali, per il ruolo di professore associato

Partecipazione scientifica a progetti di ricerca internazionali e nazionali, ammessi al finanziamento sullabase di bandi competitivi che prevedano la revisione tra pari:– PRIN 2010-11: Sviluppo di tecnologie per l’ottimizzazione dell’accesso ai dati di LHC, trasferibili ad altridomini scientifici, mediante l’approccio del grid e del cloudcomputing.Durata: 36 mesi. In corso. Ruolo:responsabile unità locale– Progetto regionale R.A.S.: Studio di sensori a pixel monolitici per misure in collisioni nucleari ad altaenergia al CERN LHC dal 01/10/2013. Durata: 36 mesi. Ruolo: partecipante

– PON Avviso n. 1575/2004: Progetto Cybersar (Cyberinfrastructure per la ricerca scientifica e tecnologicain Sardegna). Durata: 24 mesi. Terminato. Ruolo: partecipante.– ReteQuarkonii (networking of the I3 Hadron Physics program of the EU 7th FP). Durata: 30 mesi.Terminato. Ruolo: partecipante– PRIN 2002 (prot. 2002028835_004): Studio della produzione di stati legati c-cbar (charmonio) e b-bbar(bottomonio) in interazioni Pb-PB a 5.5 TeV per nucleone all’ LHC del CERN. Sviluppo di modelli di analisi etrattamento datiatti a gestire grandi volumi di dati in ambiate distribuito. Sviluppo delsoftware diinterconnessione, in object oriented programming, tra i programmi specifici per l’ analisi dei dati e ilsoftware relativo a una griglia computazionale distribuita su area geografica. Durata: 24 mesi. Ruolo:partecipante.

Attività didattica:Insegnamenti professati all’Università di Cagliari:Fisica II/II modulo (LT Matematica) dall'AA 2014/15Analisi Dati e Metodi Statistici (L.M. Fisica) dall’AA 2013/14Fisica dei Nuclei e delle Particelle (L.M. Fisica)Fisica con esercitazioni (L.T. Biotecnologie Industriali) nell’AA 2009/10 e 2011/12Tecniche Sperimentali (L.S. Fisica) dal 2004/05 al 2008/09Fisica (L.T. Biologia) dal 2002/03 al 2009/10Tecniche di Analisi Dati in Fisica delle Alte Energie (dottorato in Fisica, AA 2003/04)

Responsabilità istituzionali nell’Università di Cagliari:Coordinatore del Corso di Dottorato in Fisica (2015-)Membro di Giunta del Dipartimento di Fisica (attualmente in carica);Membro della Giunta del Corso di Studi (CdS) di Fisica (attualmente in carica);Membro del GAV/RAV per il CdS in Fisica dal 2005 al 2010.

Ruoli organizzativi ed incarichi scientifici:Convener del Low-Mass Dimuons Physics Analysis Group di ALICEMembro dell’Editorial Board per il Muon Spectrometer di ALICE dal 2005 al 2009.Referee per Nuclear Instruments and Methods in Physics Research

Membro del comitato organizzatore/scientifico dei seguenti congressi internazionali:Hard Probes 2012 (Cagliari); Hot Quarks 2010 (La Londe-les-Maures, Francia); Hot Quarks 2008 (EstesPark, Colorado, USA); Hot Quarks 2006 (Villasimius, CA); LEAP ’98 (Villasimius, CA).

Principali collaborazioni scientifiche:In corso:collaborazione ALICE al CERN; Progetto PRIN 2010-11Precedenti:collaborazioni NA60, NA50, PS206 al CERN; FENICE ai Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN

Tematiche di ricerca principali:Esperimenti di fisica degli ioni pesanti relativistici:- produzione del mesone J/psi in collisioni (NA50, NA60 e ALICE)- Produzione di dimuoni nella regione delle basse masse (NA50, NA60 e ALICE)

Altri aspetti dell'attività svolta:- Sviluppo di generatori Monte Carlo per la descrizione del cocktail adronico nel canale dimuonicoSviluppo di interfacce per generatori di collisioni tra ioni pesanti;- Sviluppo di tools per la ricostruzione dei dati e il controllo della qualita';- Misura della molteplicita' delle particelle cariche in collisioni In-In;- Sviluppo di codice di event mixing per lo studio del fondo combinatoriale nei canali adronici;- Studio della produzione del mesone phi nel canale adronico (phi->KK) che si affianca alla già citata analisinel canale dimuonico.-- Simulazione della risposta di prototipi di calorimetro a zero gradi (ZDC) e analisi dei dati raccolti nei test

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sotto fascio. I risultati del lavoro sono stati utilizzati come contributo alla stesura del Technical DesignReport dello ZDC;- Sviluppo di codice per la descrizione della geometria e della risposta delle camere traccianti nellospettrometro per muoni di ALICE;

Indicatori bibliometrici (da ISI Web of Science):N. pubblicazioni: 201N. citazioni: 7921

H-index: 48

9.MORANDIN Mauro

Curriculum Mauro Morandin

Nato a Padova (Italia), il 21/2/1959

Formazione----------Laurea in Fisica 15/12/1982: ottenuta, cum laude, con una tesi sullo "Studio di produzione di antineutroni aLEAR"

Dottorato in Fisica 1983-1986: tesi discussa a Roma il 12 luglio 1987 “I fattori di forma elettromagnetici delnucleone: situazione attuale e nuove prospettive sperimentali”

Carriera professionale----------------------Consulenze 2/83-10/83: Lavoro come consulente per lo sviluppo di componenti core di unsistema di CAD elettronicoContratti temporanei: 4/87-3/88: Borsa post-doc INFNContratti a tempo indeterminato:4/88-2/00 : Ricercatore INFN3/00- 12/06: Primo ricercatore INFN1/07- : Dirigente di ricerca INFN

Attività scientifica--------------------L' attività scientifica ha avuto inizio nel 1982 con la preparazione della tesi di laurea e si è svolta poi pressoil Dipartimento di Fisica dell'Università di Padova e la locale Sez. dell'INFN, con periodi prolungati di lavoropresso il CERN di Ginevra, i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF), il laboratorio DESY di Amburgo e illaboratorio SLAC a Stanford.Essa è documentata da oltre 1000 pubblicazioni finora prodotte e alcune presentazioni a conferenzeinternazionali ed ha riguardato lo studio sperimentale della Fisica delle Particelle Elementari nei seguentifiloni:• struttura del nucleone a bassa energia, con gli esperimenti Antin a LEAR e Fenice ad Adone;• fisica del Deep Inelastic Scattering e della foto-produzione ad HERA con l' esperimento ZEUS;• misura delle violazioni di CP e allo studio dei decadimenti rari nel sistema dei mesoni B e D conl'esperimento BaBar al collisore PEP-II (SLAC) e attualmente con l'esperimento LHCb al LHC delCERN.

Il contributo personale in tali attività di ricerca ha riguardato il progetto, la costruzione e la messa inesercizio di rivelatori di particelle, incluso i sistemi di acquisizione, trasmissione ed elaborazione dei dai,così come la partecipazione nelle attività di analisi dei dati.Dal 2005 ho coordinato un gruppo italiano di ricercatori appartenenti alle Sezioni di Bologna, Ferrara,Padova, Pisa e Roma1 interessati allo studio della fisica del neutrino e, in particolare all'effettuazione dimisure di primario interesse nel campo, come quella del parametro θ13, della determinazionedell'ordinamento delle masse e, in prospettiva, della violazione di CP (esperimento Nova). Dal 2008 hopartecipato alle attività di studio relative al progetto SuperB di cui abbiamo presentato nel 2010 ilConceptual Design Report e nel 2013 il Technical Design Report.

Le posizioni di responsabilità ricoperte nelle collaborazioni scientifiche includono:• Coordinatore delle attività di calcolo nell'esperimento Fenice;• Responsabile del sistema di acquisizione dati del rivelatore Barrel Mu a ZEUS;• Coordinatore della presa dati negli esperimenti Zeus e BaBar;• Coordinatore in BaBar del rivelatore centrale e dell'online computing, presidente dell'InternationalComputing Steering Committee;

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• Coordinatore nazionale del gruppo italiano di Babar, composto da circa un centinaio di fisici;• Coordinatore delle attività di calcolo nel progetto SuperB.• Presidente del Council della collaborazione SuperB.

Negli ultimi dieci anni è cresciuto il coinvolgimento nelle attività di progetto, realizzazione e gestione disistemi di calcolo ad elevatissimo throughput per la fisica delle particelle. Tra le iniziative più significative dame coordinate in questo settore vi sono l'ideazione, il progetto e l'implementazione di uno dei primi grandicentri di elaborazione distribuita di dati realizzato a Padova nel 2001 per l'esperimento BaBar, e ilcoordinamento del piano INFN di sviluppo dell'infrastruttura nazionale di calcolo per LHC.

Dal 2005 al 2010 ho presieduto la Commissione Calcolo e Reti dell'INFN, l'organismo nazionale che ha comecompiti principali il coordinamento delle infrastrutture e dei servizi di calcolo e rete dell'Ente, la promozionedell'innovazione e del coordinamento tecnologico nel settore del calcolo e il coordinamentodell'implementazione dei centri di calcolo degli esperimenti ed in particolare quelli di primo, secondo e terzolivello degli esperimenti al LHC del CERN.

Dal 2010 al 2013 ho diretto il centro nazionale CNAF dell'Istituto, che ospita il centro di I livello italianodella Wordwide LHC computing Grid (WLCG). Il centro, presso il quale lavorano oltre sessanta persone,garantisce un servizio 24x7 per l'elaborazione e la gestione dei dati scientifici a beneficio di una comunitàcostituita da migliaia di utenti di tutto il mondo. Inoltre ha collaborato negli ultimi anni, rivestendo ruoli dirilievo, ai più importanti progetti a livello internazionale nel settore del calcolo distribuito scientifico e svolgeun ruolo fondamentale nell'INFN come centro di riferimento per lo sviluppo e il trasferimento tecnologico,per l'erogazione di servizi informatici essenziali, come quelli relativi al sistema informativo dell'Ente, e per lagestione e l'evoluzione dei collegamenti di rete nazionali ed internazionali.

Dal 2009 dirigo la Scuola Internazionale INFN ESC su “Architecture, tools and methodologies for developinglarge scale scientific computing applciations”, che si svolge ogni anno a Bertinoro (FC) ed è giunta alla VIIedizione.

Altre responsabilità a livello nazionale ed internazionale

1997-1998 : INFN Padova site computing group coordinator2000-2003 : Coordinator of the INFN Padova HEP group2001-2006 : National referee of the CMS experiment2003-2004 : Chair of Padova Post-doc selection committee2004-2006 : Member of the LHC Resource Review Board Scrutiny Group (RRB SG) al CERN, Chair since20052005-2010 : Chair of the INFN national committee for computing and networks (CCR)9/2005-3/2006 : Chair of the Kaon physics Working Group for the INFN Roadmap program2006-2011 : Member of the GARR (Italian academic research network) scientific committee2006-2008 : Member of the U.S. DOE e NSF committees charged with the “Review of the U.S. LHCSoftware and Computing programs” - UCSD Feb. 7-9, 2006 and Arlington, Jan. 17-19, 2007, as well as the“Review of operations at U.S. ATLAS and U.S. CMS”, Irvine, Feb. 4-7 20082006-2010 : National referee of the INFN GRID and LHC computing projects4/2007 : Chair of the INFN MEG experiment review committee2007-2010 : Member of the INFN - ITCP (Trieste) Liaison Committee2007- 2011: Member of the Geant 4 Collaboration International Oversight Board2010-2013 : CNAF Director2010-2013 : Member of the WLCG Management Board2011-2013 : Member of the Joint Ego-Virgo Computing Committee2011-2014: Member of the CHEP Conference International Advisory Committee2015- : CERN Industrial Liasion Officer for Italy on behalf of the Italian Government

Indicatori bibliometrici sulle pubblicazioni, forniti da ISI Web of Science:

Total Articles in Publication List: 871Articles With Citation Data: 780Sum of the Times Cited: 23755Average Citations per Article: 30.46

h-index: 75

3 - Principali pubblicazioni del Coordinatore

1. Aad G., Abbott B., Abdallah J., Abdinov O., Aben R., Abolins M., Abouzeid O.S., Abramowicz H., Abreu H.,Abreu R., Abulaiti Y., Acharya B.S., Adamczyk L., Adams D.L., Adelman J., Adomeit S., Adye T., AffolderA.A., Agatonovic-Jovin T., Aguilar-Saavedra J.A. (2015). Combined measurement of the higgs boson...mass in pp collisions at s =7 and 8 TeV with the ATLAS and CMS experiments. PHYSICAL REVIEWLETTERS, vol. 114, p. 191803-1-191803-33, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.114.191803 -

Articolo in rivista

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2. Khachatryan V., Sirunyan A.M., Tumasyan A., Adam W., Asilar E., Bergauer T., Brandstetter J., BrondolinE., Dragicevic M., Erö J., Flechl M., Friedl M., Frühwirth R., Ghete V.M., Hartl C., Hörmann N., Hrubec J.,Jeitler M., Knünz V., König A. (2015). Pseudorapidity distribution of charged hadrons in proton-proton...collisions at √ s=13 TeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 751, p. 143-163, ISSN: 0370-2693, doi:

10.1016/j.physletb.2015.10.004 - Articolo in rivista

3. Khachatryan V., Sirunyan A.M., Tumasyan A., Adam W., Bergauer T., Dragicevic M., Erö J., Friedl M.,Frühwirth R., Ghete V.M., Hartl C., Hörmann N., Hrubec J., Jeitler M., Kiesenhofer W., Knünz V., KrammerM., Krätschmer I., Liko D., Mikulec I. (2015). Evidence for Collective Multiparticle Correlations in p-Pb...Collisions. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 115, p. 012301-1-012301-17, ISSN: 0031-9007, doi:

10.1103/PhysRevLett.115.012301 - Articolo in rivista

4. The CMS collaboration Null, Khachatryan V., Sirunyan A.M., Tumasyan A., Adam W., Bergauer T.,Dragicevic M., Erö J., Friedl M., Frühwirth R., Ghete V.M., Hartl C., Hörmann N., Hrubec J., Jeitler M.,

Kiesenhofer W., Knünz V., Krammer M., Krätschmer I., Liko D. (2015)121 - ... Articolo in rivista

5. V. Khachatryan, A.M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, T. Bergauer, M. Dragicevic, J. Erö, M. Friedl, R.Frühwirth, V.M. Ghete, C. Hartl, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W. Kiesenhofer, V. Knünz, M.Krammer, I. Krätschmer, D. Liko, I. Mikulec (2015). Observation of the Rare B0s µ+ µ− Decay from the...Combined Analysis of CMS and LHCb Data. NATURE, vol. 522, p. 68-72, ISSN: 0028-0836, doi:

10.1038/nature14474 - Articolo in rivista

6. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A. M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, T. Bergauer, M. Dragicevic, J.Erö, C. Fabjan, M. Friedl, R. Frühwirth, V. M. Ghete, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W. Kiesenhofer, V.Knünz, M. Krammer, I. Krätschmer, D. Liko (2014). Determination of the top-quark pole mass and...strong coupling constant from the production cross section in pp collisions at sqrt(s) = 7 TeV. PHYSICSLETTERS. SECTION B, vol. 728, p. 496-517, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2013.12.009 -

Articolo in rivista

7. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A.M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, T. Bergauer, M. Dragicevic, J. Erö,C. Fabjan, M. Friedl, R. Frühwirth, V.M. Ghete, C. Hartl, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W. Kiesenhofer,V. Knünz, M. Krammer, I. Krätschmer (2014). Measurement of the properties of a Higgs boson in the...four-lepton final state. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol.

89, p. 092007-1-092007-45, ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.89.092007 - Articolo in rivista

8. V. Khachatryan, A. M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, T. Bergauer, M. Dragicevic, J. Erö, C. Fabjan, M.Friedl, R. Frühwirth, V. M. Ghete, C. Hartl, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W. Kiesenhofer, V. Knünz, M.Krammer, I. Krätschmer, D. Liko (2014). Observation of the diphoton decay of the Higgs boson and...measurement of its properties. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 74,

p. 3076-3124, ISSN: 1434-6044, doi: 10.1140/epjc/s10052-014-3076-z - Articolo in rivista

9. S. Chatrchyan, C. Collaboration, V. Khachatryan, A. M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, T. Bergauer, M.Dragicevic, J. Eroe, C. Fabjan, M. Friedl, R. Fruehwirth, V. M. Ghete, N. Hoermann, J. Hrubec, M. Jeitler,W. Kiesenhofer, V. Knuenz, M. Krammer, I. Kraetschmer (2013). Measurement of the B-s(0)...->mu(+)mu(-) Branching Fraction and Search for B-0 -> mu(+)mu(-) with the CMS Experiment.PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 111, p. 101804:1-101804:31, ISSN: 0031-9007, doi:

10.1103/PhysRevLett.111.101804 - Articolo in rivista

10. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A. M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, E. Aguilo, T. Bergauer, M.Dragicevic, J. Ero, C. Fabjan, M. Friedl, R. Fruhwirth, V. M. Ghete, N. Hormann, J. Hrubec, M. Jeitler, W.Kiesenhofer, V. Knunz, M. Krammer, I. Katschmer (2013). The performance of the CMS muon detector in...proton-proton collisions at root s=7 TeV at the LHC. JOURNAL OF INSTRUMENTATION, vol. 8, p.

P11002-1-P11002-106, ISSN: 1748-0221, doi: 10.1088/1748-0221/8/11/P11002 - Articolo in rivista

11. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A. M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, E. Aguilo, T. Bergauer, M.Dragicevic, J. Erö, C. Fabjan, M. Friedl, R. Frühwirth, V. M. Ghete, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W.Kiesenhofer, V. Knünz, M. Krammer, I. Krätschmer (2013). Study of the Mass and Spin-Parity of the...Higgs Boson Candidate via Its Decays to Z Boson Pairs. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 110, p.

081803-1-081803-15, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.110.081803 - Articolo in rivista

12. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A.M. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, E. Aguilo, T. Bergauer, M.Dragicevic, J. Erö, C. Fabjan, M. Friedl, R. Frühwirth, V.M. Ghete, N. Hörmann, J. Hrubec, M. Jeitler, W.Kiesenhofer, V. Knünz, M. Krammer, I. Krätschmer (2013). Observation of long-range, near-side angular...correlations in pPb collisions at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 718, p. 795-814, ISSN:

0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.11.025 - Articolo in rivista

13. S. CHATRCHYAN, V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M.DRAGICEVIC, J. ER .A N(O, C. FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. HN(ANSEL, C. HARTL, M. HOCH, N. H N(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA (2012)....Combined results of searches for the standard model Higgs boson in pp collisions at root(s) = 7 TeV.PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 710, p. 26-48, ISSN: 0370-2693, doi:

10.1016/j.physletb.2012.02.064 - Articolo in rivista

14. S. Chatrchyan, V. Khachatryan, A. Sirunyan, A. Tumasyan, W. Adam, E. Aguilo, T. Bergauer, M.Dragicevic, J. Erö, C. Fabjan, M. Friedl, R. Frühwirth, V. Ghete, J. Hammer, N. Hörmann, J. Hrubec, M.Jeitler, W. Kiesenhofer, V. Knünz, M. Krammer (2012). Performance of CMS muon reconstruction in pp...collision events at√s = 7TeV. JOURNAL OF INSTRUMENTATION, vol. 7, p. P10002-0-P10002-84, ISSN:

1748-0221, doi: 10.1088/1748-0221/7/10/P10002 - Articolo in rivista

15. V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M. DRAGICEVIC, J. ER¨O, C.FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. H¨ANSEL, C. HARTL, M. HOCH, N. H

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N(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA, W. KIESENHOFER (2012). Search for Dark Matter...and Large Extra Dimensions in pp Collisions Yielding a Photon and Missing Transverse Energy. PHYSICALREVIEW LETTERS, vol. 108, p. 261803-01-261803-16, ISSN: 0031-9007, doi:

10.1103/PhysRevLett.108.261803 - Articolo in rivista

16. V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M. DRAGICEVIC, J. ER¨O, C.FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. H¨ANSEL, C. HARTL, M. HOCH, N. HN(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA, W. KIESENHOFER (2012). Observation of a new...boson at a mass of 125 GeV with the CMS experiment at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol.

716, p. 30-61, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.08.021 - Articolo in rivista

17. S. CHATRCHYAN, V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M.DRAGICEVIC, J. ER N(O, C. FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. H N(ANSEL,C. HARTL, M. HOCH, N. H N(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA (2011). Search for...Supersymmetry at the LHC in Events with Jets and Missing Transverse Energy. PHYSICAL REVIEWLETTERS, vol. 107, p. 221804-1-221804-16, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.107.221804 -

Articolo in rivista

18. V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M. DRAGICEVIC, J. ER .AN(O, C. FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. H N(ANSEL, C. HARTL, M.HOCH, N. H N(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA, W. KIESENHOFER (2011)029 - ...

Articolo in rivista

19. V. KHACHATRYAN, A.M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M. DRAGICEVIC, J. ER .AN(O, C. FABJAN, M. FRIEDL, R. FRUHWIRTH, V.M. GHETE, J. HAMMER, S. H N(ANSEL, C. HARTL, M.HOCH, N. H N(ORMANN, J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA, W. KIESENHOFER (2011)080 - ...

Articolo in rivista

20. M. CAFFO, P. CAPILUPPI, U. MARCONI, E. REMIDDI, V. VAGNONI, A. ZOCCOLI (a cura di) (2008). Highenergy physics. Proceedings, 7th Meeting, IFAE 2008, Bologna, Italy, March 26-28, 2008. p. 637-1005,

BOLOGNA:Società Italiana di Fisica - Curatela

4 - Principali pubblicazioni dei responsabili di unità

1. BOCCALI Tommaso

Aad G, Abbott B, Abdallah J, Abdinov O, Aben R, Abolins M, AbouZeid S, Abramowicz H, Abreu H,Abreu R, Abulaiti Y, Acharya S, Adamczyk L, Adams L, Adelman J, Adomeit S, Adye T, Affolder A,Agatonovic-Jovin T, Aguilar-Saavedra A (in stampa). Combined Measurement of the Higgs Boson...Mass in pp Collisions at root s=7 and 8 TeV with the ATLAS and CMS Experiments. PHYSICALREVIEW LETTERS, vol. 91, p. 5-28, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.114.191803 - Articolo in rivistaChatrchyan S, Khachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J,Fabjan C, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, KiesenhoferW, Knuenz V, Krammer M, Kraetschmer I (in stampa). Measurement of jet multiplicity...distributions in t(t)over-bar production in pp collisions at root s = 7 TeV (vol 74, 3014, 2014). THEEUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 91, p. 5-28, ISSN: 1434-6044,doi: 10.1140/epjc/s10052-015-3437-2 - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Asilar E, Bergauer T, Brandstetter J, BrondolinE, Dragicevic M, Eroe J, Flechl M, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J,Jeitler M, Knuenz V, Koenig A (in stampa). Limits on the Higgs boson lifetime and width from its...decay to four charged leptons. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, ANDCOSMOLOGY, vol. 92, p. 144-166, ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.92.072010 - Articoloin rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Asilar E, Bergauer T, Brandstetter J, BrondolinE, Dragicevic M, Eroe J, Flechl M, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J,Jeitler M, Knuenz V, Koenig A (2015)042 - ... Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Asilar E, Bergauer T, Brandstetter J, BrondolinE, Dragicevic M, Eroe J, Flechl M, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J,Jeitler M, Knuenz V, Koenig A (2015)137 - ... Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Asilar E, Bergauer T, Brandstetter J, BrondolinE, Dragicevic M, Ero J, Flechl M, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J,Jeitler M, Knuenz V, Koenig A (in stampa). Search for supersymmetry with photons in pp collisions...at root s=8 TeV. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol.92, p. 144-166, ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.92.072006 - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Fabjan C,Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, KnuenzV, Krammer M, Kraetschmer I, Liko D (in stampa). Search for a standard model-like Higgs boson...in the mu(+)mu(-) and e(+)e(-) decay channels at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol.91, p. 5-28, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2015.03.048 - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Fabjan C,Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, KnuenzV, Krammer M, Kraetschmer I, Liko D (in stampa). Measurement of electroweak production of two...

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jets in association with a Z boson in proton-proton collisions at root s=8 TeV. THE EUROPEANPHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 91, p. 200-224, ISSN: 1434-6044, doi:10.1140/epjc/s10052-014-3232-5 - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Fabjan C,Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, KnuenzV, Krammer M, Kraetschmer I, Liko D (in stampa). Measurements of jet multiplicity and...differential production cross sections of Z plus jets events in proton-proton collisions at root s=7TeV. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol. 91, p.200-224, ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.91.052008 - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Fabjan C,Friedl M, Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, KnuenzV, Krammer M, Kraetschmer I, Liko D (2015)025 - ... Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Friedl M,Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, Knuenz V,Krammer M, Kraetschmer I, Liko D, Mikulec I (2015)121 - ... Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Friedl M,Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, Knuenz V,Krammer M, Kraetschmer I, Liko D, Mikulec I (in stampa). Search for decays of stopped long-lived...particles produced in proton-proton collisions at root s=8TeV. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL.C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 75, p. 383-402, ISSN: 1434-6044, doi:10.1140/epjc/s10052-015-3367-z - Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Friedl M,Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, Knuenz V,Krammer M, Kraetschmer I, Liko D, Mikulec I (2015)164 - ... Articolo in rivistaKhachatryan V, Sirunyan M, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, Eroe J, Friedl M,Fruehwirth R, Ghete M, Hartl C, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W, Knuenz V,Krammer M, Kraetschmer I, Liko D, Mikulec I (in stampa). Precise determination of the mass of...the Higgs boson and tests of compatibility of its couplings with the standard model predictions usingproton collisions at 7 and 8 TeV. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS,vol. 91, p. 5-28, ISSN: 1434-6044, doi: 10.1140/epjc/s10052-015-3351-7 - Articolo in rivistaAdam W, Bergauer T, Friedl M, Fruehwirth R, Hrubec J, Krammer M, Pernicka M, Waltenberger W,Beaumont W, de Langhe E, de Wolf E, Tasevsky M, Bouhali O, Clerbaux B, de Lentdecker G, DewulfJP, Neuckermans L, Vander-Velde C, Vanlaer P, Wickens J (2005). The effect of highly ionising...particles on the CMS silicon strip tracker. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICSRESEARCH. SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS AND ASSOCIATEDEQUIPMENT, vol. 543, p. 463-482, ISSN: 0168-9002, doi: 10.1016/j.nima.2004.11.049 - Articoloin rivistaHeister A, Schael S, Barate R, De Bonis I, Decamp D, Goy C, Lees JP, Merle E, Minard MN, PietrzykB, Bravo S, Casado MP, Chmeissani M, Crespo JM, Fernandez E, Fernandez-Bosman M, Garrido L,Grauges E, Martinez M, Merino G (2001). Study of the fragmentation of b quarks into B mesons at...the Z peak. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 512, p. 30-48, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/S0370-2693(01)00690-6 - Articolo in rivistaBarate R, Buskulic D, Decamp D, Ghez P, Goy C, Lees JP, Lucotte A, Merle E, Minard MN, Nief JY,Pietrzyk B, Alemany R, Boix G, Casado MP, Chmeissani M, Crespo JM, Delfino M, Fernandez E,Fernandez-Bosman M, Garrido L (2000). Measurements of the structure of quark and gluon jets in...hadronic Z decays. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 17, p.1-18, ISSN: 1434-6044, doi: 10.1007/s100520000474 - Articolo in rivistaBarate R, De Bonis I, Decamp D, Ghez P, Goy C, Jezequel S, Lees JP, Martin F, Merle E, Minard MN,Pietrzyk B, Bravo S, Casado MP, Chmeissani M, Crespo JM, Fernandez E, Fernandez-Bosman M,Garrido L, Grauges E, Lopez J (2000). Observation of an excess in the search for the Standard...Model Higgs boson at ALEPH. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 495, p. 1-17, ISSN: 0370-2693,doi: 10.1016/S0370-2693(00)01269-7 - Articolo in rivistaBarate R, Decamp D, Ghez P, Goy C, Jezequal S, Lees JP, Martin F, Merle E, Minard MN, Pietrzyk B,Alemany R, Bravo S, Casado MP, Chmeissani M, Crespo JM, Fernandez E, Fernandez-Bosman M,Garrido L, Grauges E, Martinez M (2000). Measurement of W-pair production in e(+)e(-) collisions...at 189 GeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 484, p. 205-217, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/S0370-2693(00)00624-9 - Articolo in rivistaBarate R, Buskulic D, Decamp D, Ghez P, Goy C, Lees JP, Lucotte A, Merle E, Minard MN, Nief JY,Pietrzyk B, Alemany R, Boix G, Casado MP, Chmeissani M, Crespo JM, Delfino M, Fernandez E,Fernandez-Bosman M, Garrido L (1998). A measurement of the gluon splitting rate into...b(b)over-bar pairs in hadronic Z decays. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 434, p. 437-450,ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/S0370-2693(98)00850-8 - Articolo in rivista

2. CARMINATI Leonardo

G. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, O. Abdinov, R. Aben, M. Abolins, O.S. Abouzeid, H. Abramowicz, H.Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams, J. Adelman, S. Adomeit, T.Adye, A.A. Affolder, T. Agatonovic-Jovin, J.A. Aguilar-Saavedra (2015). Combined measurement...of the higgs boson mass in pp collisions at s =7 and 8 TeV with the ATLAS and CMS experiments.PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 114, 191803, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.114.191803 - Articolo in rivista

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G. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.S.Abouzeid, H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams,J. Adelman, S. Adomeit, T. Adye, T. Agatonovic-Jovin (2015). Search for new phenomena in...events with a photon and missing transverse momentum in pp collisions at s =8TeV with the ATLASdetector. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, 012008,ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.91.012008 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.S.Abouzeid, H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams,J. Adelman, S. Adomeit, T. Adye, T. Agatonovic-Jovin (2015). Search for high-mass diphoton...resonances in pp collisions at s =8TeV with the ATLAS detector. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES,FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, 032004, ISSN: 1550-7998, doi:10.1103/PhysRevD.92.032004 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O..S.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B..S. Acharya, L. Adamczyk, D..L.Adams, J. Adelman, S. Adomeit, T. Adye, T. Agatonovic-Jovin (2014). Electron and photon energy...calibration with the ATLAS detector using LHC Run 1 data. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C,PARTICLES AND FIELDS, vol. 74, ISSN: 1434-6044, doi: 10.1140/epjc/s10052-014-3071-4 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.S.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams,J. Adelman, S. Adomeit, T. Adye, T. Agatonovic-Jovin (2014)112 - ... Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O..AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.. Acharya, L. Adamczyk, D.. Adams, J.Adelman, S. Adomeit, T. Adye, T. Agatonovic-Jovin (2014). Search for Scalar Diphoton...Resonances in the Mass Range 65–600 GeV with the ATLAS Detector in Collision Data at pp s=8TeV. PHYSICAL REVIEW LETTERS, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.113.171801 - Articoloin rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, S.. Abidi, M. Abolins, O.. AbouZeid,H. Abramowicz, H. Abreu, R. Abreu, Y. Abulaiti, B.. Acharya, L. Adamczyk, D.. Adams, J. Adelman, S. Adomeit,T. Adye (2014). Measurement of the Higgs boson mass from the and channels in collisions at... Hγγ HZZ*4ℓ ppcenter-of-mass energies of 7 and 8 TeV with the ATLAS detector. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS,GRAVITATION, AND COSMOLOGY, ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.90.052004 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.S.Abouzeid, H. Abramowicz, H. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams, T.N. Addy, J. Adelman,S. Adomeit, T. Adye (2014). Search for new phenomena in photon + jet events collected in proton-proton...collisions at √s = 8 TeV with the ATLAS detector. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 728, p. 562-578, ISSN:0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2013.12.029 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, A.A. Abdelalim, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M.Abolins, O. AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J.Adelman, S. Adomeit (2013). Dynamics of isolated-photon plus jet production in pp collisions at with the...ATLAS detector. NUCLEAR PHYSICS. B, vol. 875, p. 483-535, ISSN: 0550-3213, doi:10.1016/j.nuclphysb.2013.07.025 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, A.A. Abdelalim, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M.Abolins, O.S. Abouzeid, H. Abramowicz, H. Abreu, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams, T.N. Addy, J.Adelman, S. Adomeit, P. Adragna (2013). Search for dark matter candidates and large extra dimensions in...events with a photon and missing transverse momentum in pp collision data at √s=7 TeV with the ATLASdetector. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 110, p. 1-18, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.110.011802 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, Y. Abulaiti, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, S.Adomeit, T. Adye (2013). Measurements of Higgs boson production and couplings in diboson final states with...the ATLAS detector at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 726, p. 88-119, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/j.physletb.2013.08.010 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Khalek, A. Abdelalim, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M. Abolins, O.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, B. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, S. Adomeit, P.Adragna (2013). Search for extra dimensions in diphoton events from proton-proton collisions at root s=7 TeV...in the ATLAS detector at the LHC. NEW JOURNAL OF PHYSICS, vol. 15, p. 1-34, ISSN: 1367-2630, doi:10.1088/1367-2630/15/4/043007 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, A. A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, H. Abramowicz,H. Abreu, E. Acerbi, B. S. Acharya, D. L. Adams, T. N. Addy, J. Adelman, M. Aderholz, S. Adomeit, P. Adragna,T. Adye, S. Aefsky (2012). Electron performance measurements with the ATLAS detector using the 2010 LHC...proton-proton collision data. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, ISSN:1434-6044, doi: 10.1140/epjc/s10052-012-1909-1 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, O. AbouZeid, H.Abramowicz, H. Abreu, E. Acerbi, B. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, M. Aderholz, S.Adomeit, P. Adragna (2012). Measurement of the production cross section of an isolated photon associated...with jets in proton-proton collisions at √s=7TeV with the ATLAS detector. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES,FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol. 85, p. 092014.1-092014.30, ISSN: 1550-7998, doi:10.1103/PhysRevD.85.092014 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, O.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, E. Acerbi, B. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, M.Aderholz, S. Adomeit (2012). Combined search for the Standard Model Higgs boson using up to 4.9 fb1 of pp...collision data at with the ATLAS detector at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 710, p. 49-66, ISSN:0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.02.044 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, O.AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, E. Acerbi, B. Acharya, L. Adamczyk, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, M.Aderholz, S. Adomeit (2012). Search for the Standard Model Higgs Boson in the Diphoton Decay Channel with...

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4.9fb^{-1} of pp Collision Data at sqrt[s]=7TeV with ATLAS. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 108, p.111803.1-111803.19, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.108.111803 - Articolo in rivistaG. Aad, T. Abajyan, B. Abbott, J. Abdallah, S. Abdel Khalek, A.A. Abdelalim, O. Abdinov, R. Aben, B. Abi, M.Abolins, O.S. AbouZeid, H. Abramowicz, H. Abreu, B.S. Acharya, L. Adamczyk, D.L. Adams, T.N. Addy, J.Adelman, S. Adomeit, P. Adragna (2012). Observation of a new particle in the search for the Standard Model...Higgs boson with the ATLAS detector at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 716, p. 1-29, ISSN:0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.08.020 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, H. Abramowicz, H.Abreu, E. Acerbi, B. Acharya, D. Adams, T. Addy, J. Adelman, M. Aderholz, S. Adomeit, P. Adragna, T. Adye, S.Aefsky (2011). Measurement of the inclusive isolated prompt photon cross-section in pp collisions at using of...ATLAS data. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 706, p. 150-167, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/j.physletb.2011.11.010 - Articolo in rivistaG. Aad, B. Abbott, J. Abdallah, A.A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B. Abi, M. Abolins, H. Abramowicz,H. Abreu, B.S. Acharya, D.L. Adams, T.N. Addy, J. Adelman, C. Adorisio, P. Adragna, T. Adye, S. Aefsky, J.A.Aguilar-Saavedra, M. Aharrouche (2010). The ATLAS Simulation Infrastructure. THE EUROPEAN PHYSICAL...JOURNAL. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 70, p. 823-874, ISSN: 1434-6044, doi:10.1140/epjc/s10052-010-1429-9 - Articolo in rivistaG. Aad, E. Abat, J. Abdallah, A.A. Abdelalim, A. Abdesselam, O. Abdinov, B.A. Abi, M. Abolins, H. Abramowicz, E.Acerbi, B.S. Acharya, R. Achenbach, M. Ackers, D.L. Adams, F. Adamyan, T.N. Addy, M. Aderholz, C. Adorisio, P.Adragna, M. Aharrouche (2008). The ATLAS experiment at the CERN large hadron collider. JOURNAL OF...INSTRUMENTATION, vol. 3, p. S08003.I-S08003.407, ISSN: 1748-0221, doi: 10.1088/1748-0221/3/08/S08003- Articolo in rivista

3. MEROLA Leonardo

G. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Search for dark matter in events with a...hadronically decaying W or Z boson and missing transverse momentum in pp collisions at s = 8 TeVwith the ATLAS detector. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 112, p. 1-17, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.112.041802 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Measurement of the mass difference between...top and anti-top quarks in pp collisions at s = 7 TeV using the ATLAS detector. PHYSICS LETTERS.SECTION B, vol. 728, p. 363-379, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2013.12.010 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Search for dark matter in events with a Z...boson and missing transverse momentum in pp collisions at s =8TeV with the ATLAS detector.PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol. 90, p. 1-21,ISSN: 1550-7998, doi: 10.1103/PhysRevD.90.012004 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Search for WZ resonances in the fully leptonic...channel using pp collisions at s=8 TeV with the ATLAS detector. PHYSICS LETTERS. SECTION B,vol. 737, p. 223-243, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2014.08.039 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Measurements of four-lepton production at...the Z resonance in pp collisions at s =7 and 8 TeV with ATLAS. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol.112, p. 1-18, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.112.231806 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2014). Search for Higgs boson decays to a photon...and a Z boson in pp collisions at s=7 and 8 TeV with the ATLAS detector. PHYSICS LETTERS.SECTION B, vol. 732, p. 8-27, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2014.03.015 - Articoloin rivistaA. Aloisio, M.G. Alviggi, L. Merola, M. Napolitano, G. Chiefari, D. Della Volpe, C. Sciacca, S.Patricelli, V. Canale (2013). Search for charged Higgs bosons: combined results using LEP data.THE EUROPEAN JOURNAL, vol. 73, p. 2463-2471, ISSN: 1351-6620, doi:10.1140/epjc/s10052-013-2463-1 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.Asmundis, C. D. Donato, A. Doria, P. Iengo (2013). Observation of Associated Near-Side and...Away-Side Long-Range Correlations in sNN=5.02 TeV Proton-Lead Collisions with the ATLASDetector. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 110, p. 1-18, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.110.182302 - Articolo in rivistaG. Aad, A. Aloisio, M. Alviggi, V. Canale, F. Cevenini, G. Chiefari, D. D. Volpe, L. Merola, S.Patricelli, F. Conventi, M. D. Pietra, R. Giordano, E. Musto, E. Rossi, A. Sanchez, G. Carlino, R. d.

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4. MAGGI Giorgio Pietro

Chatrchyan S, Khachatryan V, Sirunyan AM, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, EroeJ, Fabjan C, Friedl M, Fruhwirth R, Ghete VM, Hoermann N, Hrubec J, Jeitler M, Kiesenhofer W,Knuenz V, Krammer M, Kraetschmer I, Liko D (2014). Search for the standard model Higgs boson...produced in association with a W or a Z boson and decaying to bottom quarks. PHYSICAL REVIEWD, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, ISSN: 1550-7998, doi:10.1103/PhysRevD.89.012003 - Articolo in rivistaChatrchyan S, Collaboration C, Khachatryan V, Sirunyan AM, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T,Dragicevic M, Ero J, Fabjan C, Friedl M, Fruhwirth R, Ghete VM, Hammer J, Hormann N, Hrubec J,Jeitler M, Kiesenhofer W, Knunz V, Krammer M (2013). Search for new physics in events with...opposite-sign leptons, jets, and missing transverse energy in pp collisions at root s=7 TeV.PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 718, p. 815-840, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/j.physletb.2012.11.036 - Articolo in rivista

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Chatrchyan S, Khachatryan V, Sirunyan AM, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, EroJ, Fabjan C, Friedl M, Fruhwirth R, Ghete VM, Hammer J, Hormann N, Hrubec J, Jeitler M,Kiesenhofer W, Krammer M, Liko D, Mikulec I (2012). Observation of a new boson at a mass of...125 GeV with the CMS experiment at the LHC. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 716, p. 30-61,ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.08.021 - Articolo in rivistaChatrchyan S, Khachatryan V, Sirunyan AM, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, EroJ, Fabjan C, Friedl M, Fruhwirth R, Ghete VM, Hammer J, Hoch M, Hormann N, Hrubec J, Jeitler M,Kiesenhofer W, Krammer M, Liko D (2012). Search for neutral Higgs bosons decaying to tau pairs...in pp collisions at root s=7 TeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, ISSN: 0370-2693 - Articolo inrivistaChatrchyan S, Khachatryan V, Sirunyan AM, Tumasyan A, Adam W, Bergauer T, Dragicevic M, EroeJ, Fabjan C, Friedl M, Fruehwirth R, Ghete VM, Hammer J, Hoch M, Hormann N, Hrubec J, Jeitler M,Kiesenhofer W, Krammer M, Liko D (2012). Combined results of searches for the standard model...Higgs boson in pp collisions at root s=7 TeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 710, p. 26-48,ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2012.02.064 - Articolo in rivistaKHACHATRYAN, A. M. SIRUNYAN, A. TUMASYAN, W. ADAM, T. BERGAUER, M. DRAGICEVIC, J. ER,C. FABJAN, M. FRIEDL, R. FRHWIRTH, V. M. GHETE, J. HAMMER, S. HNSEL, M. HOCH, N. HRMANN,J. HRUBEC, M. JEITLER, G. KASIECZKA, W. KIESENHOFER, M. KRAMMER (2010)....Transverse-Momentum and Pseudorapidity Distributions of Charged Hadrons in pp Collisions at roots=7 TeV. 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IMPROVED MEASUREMENTS OF...ELECTROWEAK PARAMETERS FROM Z-DECAYS INTO FERMION PAIRS. ZEITSCHRIFT FÜR PHYSIK.C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 53, p. 1-20, ISSN: 0170-9739 - Articolo in rivistaDECAMP D, DESCHIZEAUX B, LEES JP, MINARD MN, CRESPO JM, DELFINO M, FERNANDEZ E,MARTINEZ M, MIQUEL R, MIR LM, ORTEU S, PACHECO A, PERLAS JA, TUBAU E, CATANESI MG,

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5. MASERA Massimo

Abelev B., Adam J., Adamová D., Aggarwal M. M., Agnello M., Agostinelli A., Agrawal N., AhammedZ., Ahmad N., Ahmad Masoodi A., Ahmed I., Ahn S. U., Ahn S. A., Aimo I., Aiola S., Ajaz M.,Akindinov A., Aleksandrov D., Alessandro B., Alexandre D. (1020) production in Pb-Pb collisions at...\sqrt{s}_NN=2.76 TeV. PHYSICAL REVIEW. C, NUCLEAR PHYSICS, vol. 91, p. 024609, ISSN:0556-2813, doi: 10.1103/PhysRevC.91.024609 - Articolo in rivistaAbelev B., Adam J., Adamová D., Aggarwal M.m., Agnello M., Agostinelli A., Agrawal N., AhammedZ., Ahmad N., Ahmed I., Ahn S.u., Ahn S.a., Aimo I., Aiola S., Ajaz M., Akindinov A., Alam S.n.,Aleksandrov D., Alessandro B., Alexandre D. (2015). Measurement of electrons from semileptonic...heavy-flavor hadron decays in pp collisions at sqrt{s}=2.76TeV. PHYSICAL REVIEW D, PARTICLES,FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol. 91, p. 012001, ISSN: 1550-7998, doi:10.1103/PhysRevD.91.012001 - Articolo in rivistaAdam J, Adamová D, Aggarwal M M, Rinella G Aglieri, Agnello M, Agrawal N, Ahammed Z, Ahmed I,Ahn S U, Aimo I, Aiola S, Ajaz M, Akindinov A, Alam S N, Aleksandrov D, Alessandro B, AlexandreD, Molina R Alfaro, Alici A, Alkin A (2015). Measurement of pion, kaon and proton production in...proton-proton collisions at √s = 7 TeV. THE EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL. C, PARTICLES ANDFIELDS, vol. 75, p. 226, ISSN: 1434-6044, doi: 10.1140/epjc/s10052-015-3422-9 - Articolo inrivistaAdam J., Adamová D., Aggarwal M. M., Aglieri Rinella G., Agnello M., Agostinelli A., Agrawal N.,Ahammed Z., Ahmed I., Ahn S. U., Aimo I., Aiola S., Ajaz M., Akindinov A., Alam S. N.,Aleksandrov D., Alessandro B., Alexandre D., Alfaro Molina R., Alici A. (2015). Centrality...dependence of particle production in p−Pb collisions at sNN=5.02TeV. PHYSICAL REVIEW. C,NUCLEAR PHYSICS, vol. 91, p. 064905, ISSN: 0556-2813, doi: 10.1103/PhysRevC.91.064905 - Articolo in rivistaAdam J., Adamová D., Aggarwal M. m., Aglieri Rinella G., Agnello M., Agrawal N., Ahammed Z.,Ahmed I., Ahn S. u., Aimo I., Aiola S., Ajaz M., Akindinov A., Alam S. n., Aleksandrov D.,Alessandro B., Alexandre D., Alfaro Molina R., Alici A., Alkin A. (2015). Precision measurement of...the mass difference between light nuclei and anti-nuclei. NATURE PHYSICS, p. 3432, ISSN:1745-2473, doi: 10.1038/nphys3432 - Articolo in rivistaJ. Adam, D. Adamová, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, N. Agrawal, Z. Ahammed, S.U.Ahn, I. Aimo, S. Aiola, M. Ajaz, A. Akindinov, S.N. Alam, D. Aleksandrov, B. Alessandro, D.Alexandre, R. Alfaro Molina, A. Alici, A. Alkin, J. Alme (2015). Production of inclusive (1S) and...(2S) in p–Pb collisions at √sNN = 5.02 TeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 740, p. 105-117,ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2014.11.041 - Articolo in rivistaA. Abelev, J. Adam, D. Adamová, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, N. Agrawal, Z.Ahammed, S.U. Ahn, I. Aimo, S. Aiola, M. Ajaz, A. Akindinov, S.N. Alam, D. Aleksandrov, B.Alessandro, D. Alexandre, R. Alfaro Molina, A. Alici, A. Alkin (2014). Performance of the ALICE...experiment at the CERN LHC. INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS A, vol. 29, p.1430044, ISSN: 0217-751X, doi: 10.1142/S0217751X14300440 - Articolo in rivista

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Abelev B., Adam J., Adamová D., Aggarwal M.M., Aglieri Rinella G., Agnello M., Agostinelli A.,Agrawal N., Ahammed Z., Ahmad N., Ahmad Masoodi A., Ahmed I., Ahn S.U., Ahn S.A., Aimo I.,Aiola S., Ajaz M., Akindinov A., Aleksandrov D., Alessandro B. (2014). Production of charged...pions, kaons and protons at large transverse momenta in pp and Pb-Pb collisions at √sNN=2.76TeV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 736, p. 196-207, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/j.physletb.2014.07.011 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A.M. Adare, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A.G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S.U. Ahn, S.A. Ahn, M. Ajaz, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, A. Alici, A. Alkin (2014). Multiplicity dependence of...pion, kaon, proton and lambda production in p–Pb collisions at √sNN = 5.02 TeV . PHYSICSLETTERS. SECTION B, vol. 728, p. 25-38, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2013.11.020 -Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A.M. Adare, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A.G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S.U. Ahn, S.A. Ahn, M. Ajaz, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, A. Alici, A. Alkin (2014). Beauty production in pp...collisions at √s = 2.76 TeV measured via semi-electronic decays. PHYSICS LETTERS. SECTION B,vol. 738, p. 97-108, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2014.09.026 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A.M. Adare, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A.G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S.U. Ahn, S.A. Ahn, M. Ajaz, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, A. Alici, A. Alkin (2014). Technical Design Report for...the Upgrade of the ALICE Inner Tracking System. JOURNAL OF PHYSICS. G, NUCLEAR ANDPARTICLE PHYSICS, vol. 41, p. 087002, ISSN: 0954-3899, doi: 10.1088/0954-3899/41/8/087002 -Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, M. M. Aggarwal, M. Agnello, A. Agostinelli, N. Agrawal, Z.Ahammed, N. Ahmad, I. Ahmed, S. U. Ahn, S. A. Ahn, I. Aimo, S. Aiola, M. Ajaz, A. Akindinov, S.N. Alam, D. Aleksandrov, B. Alessandro, D. Alexandre (2014). Azimuthal anisotropy of D-meson...production in Pb-Pb collisions at sqrt(s_NN)=2.76 TeV. PHYSICAL REVIEW. C, NUCLEAR PHYSICS,vol. 90, p. 034904, ISSN: 0556-2813, doi: 10.1103/PhysRevC.90.034904 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A. Agostinelli, N.Agrawal, Z. Ahammed, N. Ahmad, I. Ahmed, S.U. Ahn, S.A. Ahn, I. Aimo, S. Aiola, M. Ajaz, A.Akindinov, S.N. Alam, D. Aleksandrov, B. Alessandro (2014). Measurement of prompt D-Meson...Production in p-Pb Collisions at sqrt s NN =5.02 TeV. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 113, p.1-11, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.113.232301 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A. M. Adare, M. M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A. G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, I. Ahmed, S. U. Ahn, S. A. Ahn,I. Aimo, M. Ajaz, A. Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro (2013). D Meson Elliptic Flow in...Noncentral Pb-Pb Collisions at sqrt[s_{NN}]=2.76TeV. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 111, p.102301, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.111.102301 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A. M. Adare, M. M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A. G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S. A. Ahn, S. U. Ahn, M. Ajaz, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, A. Alici, A. Alkin (2013). Centrality dependence of π, K,...and p production in Pb-Pb collisions at sqrt[s_{NN}]=2.76 TeV. PHYSICAL REVIEW. C, NUCLEARPHYSICS, vol. 88, p. 044910, ISSN: 0556-2813, doi: 10.1103/PhysRevC.88.044910 - Articolo inrivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A. M. Adare, M. M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A. G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S. A. Ahn, S. U. Ahn, M. Ajaz, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, A. Alici, A. Alkin (2013). Transverse Momentum...Distribution and Nuclear Modification Factor of Charged Particles in p+Pb Collisions atsqrt[s_{NN}]=5.02TeV. PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 110, p. 082302, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.110.082302 - Articolo in rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A.M. Adare, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, A.G. Agocs, A.Agostinelli, S. Aguilar Salazar, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S.A. Ahn, S.U. Ahn, A.Akindinov, D. Aleksandrov, B. Alessandro, R. Alfaro Molina, A. Alici, A. Alkin (2013). Measurement...of electrons from beauty hadron decays in pp collisions at sqrt(s)= 7 TeV. PHYSICS LETTERS.SECTION B, vol. 721, p. 13-23, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/j.physletb.2013.01.069 - Articoloin rivistaB. Abelev, J. Adam, D. Adamová, A.M. Adare, M.M. Aggarwal, G. Aglieri Rinella, M. Agnello, A.G.Agocs, A. Agostinelli, Z. Ahammed, N. Ahmad, A. Ahmad Masoodi, S.U. Ahn, S.A. Ahn, M. 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Alici, A. Alkin, E. Almaráz Aviña...(2012)128 - Articolo in rivista

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6. DELLA RICCA Giuseppe

BOCCALI T., DONVITO G., DIACONO D., MARZULLI G., POMPILI A., DELLA RICCA G., MAZZONI E.,ARGIRÒ S., GREGORI D., GRANDI C., BONACORSI D., LISTA L., FABOZZI F., BARONE L.M.,SANTOCCHIA A., RIAHI H., TRICOMI A., SGARAVATTO M., MARON G. (2014). An Xrootd ItalianFederation. JOURNAL OF PHYSICS. CONFERENCE SERIES, vol. 513, ISSN: 1742-6588, doi:10.1088/1742-6596/513/4/042013 - Articolo in rivistaBOCCALI T., DONVITO G., POMPILI A., DELLA RICCA G., MAZZONI E., ARGIRÒ S., GRANDI C.,BONACORSI D., LISTA L., FABOZZI F., BARONE L.M., TALAMO I., SANTOCCHIA A., RIAHI H.,TRICOMI A., SGARAVATTO M., MARON G. (2014). Optimization of Italian CMS Computing Centersvia MIUR funded Research Projects. JOURNAL OF PHYSICS. CONFERENCE SERIES, vol. 513, ISSN:1742-6588, doi: 10.1088/1742-6596/513/6/062006 - Articolo in rivistaPIANO S., DELLA RICCA G. (2014). Distributed storage and cloud computing: a test case. JOURNALOF PHYSICS. 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7. SANTOCCHIA Attilio

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9. MORANDIN Mauro

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PHYSICAL...REVIEW D, PARTICLES, FIELDS, GRAVITATION, AND COSMOLOGY, vol. 73, ISSN: 1550-7998, doi:10.1103/PhysRevD.73.011101 - Articolo in rivistaAubert B, Barate R, Boutigny D, Couderc F, Gaillard JM, Hicheur A, Karyotakis Y, Lees JP, TisserandV, Zghiche A, Palano A, Pompili A, Chen JC, Qi ND, Rong G, Wang P, Zhu YS, Eigen G, Ofte I, StuguB (2004). Search for lepton-flavor violation in the decay tau(-)-> l(-)l(+)l-. PHYSICAL REVIEW...LETTERS, vol. 92, ISSN: 0031-9007, doi: 10.1103/PhysRevLett.92.121801 - Articolo in rivistaAubert B, Barate R, Boutigny D, Gaillard JM, Hicheur A, Karyotakis Y, Lees JP, Robbe P, TisserandV, Zghiche A, Palano A, Pompili A, Chen JC, Qi ND, Rong G, Wang P, Zhu YS, Eigen G, Ofte I, StuguB (2003). Observation of a narrow meson state decaying to D-s(+)pi(0) at a mass of 2.32...GeV/c(2). PHYSICAL REVIEW LETTERS, vol. 90, ISSN: 0031-9007, doi:10.1103/PhysRevLett.90.242001 - Articolo in rivistaAubert B, Bazan A, Boucham A, Boutigny D, De Bonis I, Favier J, Gaillard JM, Jeremie A, KaryotakisY, Le Flour T, Lees JP, Lieunard S, Petitpas P, Robbe P, Tisserand V, Zachariadou K, Palano A, ChenGP, Chen JC, Qi ND (2002). The BABAR detector. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN...PHYSICS RESEARCH. SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS ANDASSOCIATED EQUIPMENT, vol. 479, p. 1-116, ISSN: 0168-9002, doi:10.1016/S0168-9002(01)02012-5 - Articolo in rivistaAubert B, Boutigny D, Gaillard JM, Hicheur A, Karyotakis Y, Lees JP, Robbe P, Tisserand V, PalanoA, Pompili A, Chen GP, Chen JC, Qi ND, Rong G, Wang P, Zhu YS, Eigen G, Stugu B, Abrams GS,Borgland AW (2002). Study of time-dependent CP-violating asymmetries and flavor oscillations in...neutral B decays at the Upsilon(4S). PHYSICAL REVIEW D, vol. 66, ISSN: 0556-2821, doi:10.1103/PhysRevD.66.032003 - Articolo in rivistaAntonelli A, Baldini R, Benasi P, Bertani M, Biagini ME, Bidoli V, Bini C, Bressani T, Calabrese R,Cardarelli R, Carlin R, Casari C, Cugusi L, Dalpiaz P, De Falco A, De Simone S, De Zorzi G, FelicielloA, Ferrer ML, Feretti P (1998). The first measurement of the neutron electromagnetic form factors...in the time-like region. NUCLEAR PHYSICS. B, vol. 517, p. 3-35, ISSN: 0550-3213, doi:10.1016/S0550-3213(98)00083-2 - Articolo in rivistaSciolla G, Bajic A, Bard R, Beaulieu M, Blinov V, Borsato E, Boucham A, Boutigny D, Boyarski A,Boyce R, Britton D, Brochu B, Bronzini F, Broomer B, Buccheri A, Caracciolo R, Colecchia F, CoupalD, Cowan RF, Coward D (1998). The BaBar drift chamber. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS...IN PHYSICS RESEARCH. SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS ANDASSOCIATED EQUIPMENT, vol. 419, p. 310-314, ISSN: 0168-9002, doi:10.1016/S0168-9002(98)00804-3 - Articolo in rivistaDerrick M, Krakauer D, Magill S, Mikunas D, Musgrave B, Okrasinski JR, Repond J, Stanek R, TalagaRL, Zhang H, Mattingly MCK, Anselmo F, Antonioli P, Bari G, Basile M, Bellagamba L, Boscherini D,Bruni A, Bruni G, Bruni P (1996). Measurement of the F-2 structure function in deep inelastic...e(+)p scattering using 1994 data from the ZEUS detector at HERA. ZEITSCHRIFT FÜR PHYSIK. C,PARTICLES AND FIELDS, vol. 72, p. 399-424, ISSN: 0170-9739, doi: 10.1007/s002880050260 - Articolo in rivistaDerrick M, Krakauer D, Magill S, Mikunas D, Musgrave B, Repond J, Stanek R, Talaga RL, Zhang H,Bari G, Basile M, Bellagamba L, Boscherini D, Bruni A, Bruni G, Bruni P, Romeo GC, Castellini G,Chiarini M, Cifarelli L (1996). Measurement of the proton structure function F-2 at low x and low...Q(2) at HERA. ZEITSCHRIFT FÜR PHYSIK. C, PARTICLES AND FIELDS, vol. 69, p. 607-620, ISSN:0170-9739, doi: 10.1007/s002880050064 - Articolo in rivistaANTONELLI A, BALDINI R, BERTANI M, BIAGINI ME, BIDOLI V, BINI C, BRESSANI T, CALABRESE R,CARDARELLI R, CARLIN R, CASARI C, CUGUSI L, DALPIAZ P, DEFALCO A, DEZORZI G, FELICIELLOA, FERRER ML, FERRETTI P, GAUZZI P, GIANOTTI P (1994). MEASUREMENT OF THE...ELECTROMAGNETIC FORM-FACTOR OF THE PROTON IN THE TIME-LIKE REGION. PHYSICSLETTERS. SECTION B, vol. 334, p. 431-434, ISSN: 0370-2693, doi:10.1016/0370-2693(94)90710-2 - Articolo in rivistaABBIENDI G, BONORI M, BRUGNERA R, CARLIN R, CHIARATTI V, CONTINO U, DAGOSTINI G,DALCORSO F, DEGIORGI M, DOSSELLI U, FANIN C, GASPARINI F, GIANTIN R, GUIDA M, IORI M,LIMENTANI S, MARI SM, MARINI G, MATTIOLI M, MONALDI D (1993). THE ZEUS BARREL AND...REAR MUON DETECTOR. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH. SECTION A,ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT, vol. 333, p.342-354, ISSN: 0168-9002, doi: 10.1016/0168-9002(93)91176-N - Articolo in rivistaANTONELLI A, BALDINI R, BALLA A, BECCIANI C, BERTANI M, BIAGINI ME, BINI C, BIDOLI V,BRESSANI T, CALABRESE R, CARDARELLI R, CARLIN R, CASARI C, CHIARATTI R, CUGUSI L,DALPIAZ P, DESIMONE S, DEZORZI G, DIVIRGILIO A, FELICIELLO A (1993). THE FENICE...DETECTOR AT THE E+E- COLLIDER ADONE. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICSRESEARCH. SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS AND ASSOCIATED

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

MIUR - BANDO 2015  - 40 - 

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16.

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18.

19.

20.

EQUIPMENT, vol. 337, p. 34-43, ISSN: 0168-9002, doi: 10.1016/0168-9002(93)91135-A - Articolo in rivistaDERRICK M, KRAKAUER D, MAGILL S, MUSGRAVE B, REPOND J, REPOND S, STANEK R, TALAGA RL,THRON J, ARZARELLO F, AYAD R, BARI G, BASILE M, BELLAGAMBA L, BOSCHERINI D, BRUNI A,BRUNI G, BRUNI P, ROMEO GC, CASTELLINI G (1993). OBSERVATION OF EVENTS WITH A LARGE...RAPIDITY GAP IN DEEP-INELASTIC SCATTERING AT HERA. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol.315, p. 481-493, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/0370-2693(93)91645-4 - Articolo in rivistaDERRICK M, KRAKAUER D, MAGILL S, MUSGRAVE B, REPOND J, REPOND S, STANEK R, TALAGA RL,THRON J, ARZARELLO F, AYAD R, BARI G, BASILE M, BELLAGAMBA L, BOSCHERINI D, BRUNI A,BRUNI G, BRUNI P, ROMEO GC, CASTELLINI G (1993). MEASUREMENT OF THE PROTON...STRUCTURE-FUNCTION F2 IN EP SCATTERING AT HERA. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 316,p. 412-426, ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/0370-2693(93)90347-K - Articolo in rivistaDERRICK M, KRAKAUER D, MAGILL S, MUSGRAVE B, REPOND J, SUGANO K, STANEK R, TALAGARL, THRON J, ARZARELLO F, AVED R, BARBAGLI G, BARI G, BASILE M, BELLAGAMBA L,BOSCHERINI D, BRUNI G, BRUNI P, ROMEO GC, CASTELLINI G (1992). A MEASUREMENT OF...IOTA-TOT(GAMMA-P) AT ROOT-S=210GEV. PHYSICS LETTERS. SECTION B, vol. 293, p. 465-477,ISSN: 0370-2693, doi: 10.1016/0370-2693(92)90914-P - Articolo in rivistaBRESSANI T, CALLA F, CHIAVASSA E, COSTA S, DELLACASA G, DEMARCO N, GALLIO M, MARCELLOS, MUSSO A, PICCOTTI E, SIMONETTI L, VERCELLIN E, CUGUSI L, MACCIOTTA MP, MASONI A,PIRODDA M, PUDDU G, SERCI S, SERGI MT, AGNELLO M (1990). AN EXPERIMENTAL-STUDY OF...ANTINEUTRON DETECTION. NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH.SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT, vol.292, p. 563-570, ISSN: 0168-9002, doi: 10.1016/0168-9002(90)90174-5 - Articolo in rivistaGASPARINI F, CARLIN R, CAROSI G, DAGOSTINI G, DEGIORGI M, DOSSELLI U, GASPERO M,LIMENTANI S, MARINI G, MORANDIN M, NIGRO A, POSOCCO M, STANCO L, STROILI R, VOCI C(1988). DRIFT TIME MEASUREMENTS IN LIMITED STREAMER TUBES. NUCLEAR INSTRUMENTS &METHODS IN PHYSICS RESEARCH. SECTION A, ACCELERATORS, SPECTROMETERS, DETECTORSAND ASSOCIATED EQUIPMENT, vol. 267, p. 87-92, ISSN: 0168-9002, doi:10.1016/0168-9002(88)90632-8 - Articolo in rivista

5 – Principale personale partecipante, con indicazione del rispettivo impegno temporaleprevedibile

Elenco delle Unità Operative

Unità 1 - CAPILUPPI Paolo

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. CAPILUPPI Paolo Professore Ordinario Università degli Studidi BOLOGNA

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

5,0

2. GALLI Domenico Professore Associatoconfermato

Università degli Studidi BOLOGNA

[email protected](adesione completata il

11/12/2015)

0,5

3. BONACORSIDaniele

Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studidi BOLOGNA

[email protected](adesione completata il

15/12/2015)

0,2

4. RINALDI Lorenzo

Ricercatore a t.d. - t.pieno (art.24 c.3-a L. 240/10)

Università degli Studidi BOLOGNA

[email protected](adesione completata il

12/12/2015)

2,0

5. CESINI Daniele Tecnologo Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

1,0

6. SCHIFANOSebastiano Fabio

Ricercatore confermato Università degli Studidi FERRARA

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,5

Eventuale sub-unità

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

MIUR - BANDO 2015  - 41 - 

Cognome Nome Qualifica E-mail Mesi/persona preventivati

Unità 2 - BOCCALI Tommaso

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. BOCCALITommaso

Ricercatore Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

01/12/2015)

5,0

2. VICINI Piero Primoricercatore

Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

12/12/2015)

2,0

3. VILUCCHIElisabetta

Tecnologo Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

2,0

4. DE SALVOAlessandro

Primotecnologo

Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,5

5. GALLOZZIStefano

Tecnologo Istituto Nazionale diAstrofisica

[email protected](adesione completata il

12/12/2015)

1,0

6. LONARDOAlessandro

Tecnologo Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

22/12/2015)

0,5

Unità 3 - CARMINATI Leonardo

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome e Nome Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. CARMINATI Leonardo

Professore Associato(L. 240/10)

Università degli Studi diMILANO

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

3,0

2. PERINI Laura Professore Ordinario Università degli Studi diMILANO

[email protected](adesione completata il

18/12/2015)

1,0

3. FERRERA Giancarlo Ricercatoreconfermato

Università degli Studi diMILANO

[email protected](adesione completata il

18/12/2015)

0,2

4. PRELZ FrancescoPiero Lorenzo

Primo tecnologo Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

18/12/2015)

0,5

5. ANDREAZZA Attilio Professore Associatoconfermato

Università degli Studi diMILANO

[email protected](adesione completata il

22/12/2015)

0,2

Unità 4 - MEROLA Leonardo

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

MIUR - BANDO 2015  - 42 - 

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. MEROLALeonardo

Professore Ordinario Università degli Studi diNAPOLI "Federico II"

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

2,8

2. DORIAAlessandra

Tecnologo Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

0,2

3. CARLINOGianpaolo

Primo ricercatore Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,5

4. TASSI Enrico Professore Associatoconfermato

Università della CALABRIA [email protected](adesione completata il

21/12/2015)

0,2

Unità 5 - MAGGI Giorgio Pietro

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. MAGGI GiorgioPietro

Professore Ordinario Politecnico di BARI [email protected](adesione completata il

13/12/2015)

2,8

2. DE FILIPPISNicola

Ricercatoreconfermato

Politecnico di BARI [email protected](adesione completata il

19/12/2015)

0,5

3. DONVITOGiacinto

Tecnologo Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

15/12/2015)

0,2

4. ELIA Domenico

Ricercatore Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

0,2

5. DI BARIDomenico

Professore Associatoconfermato

Università degli Studi di BARIALDO MORO

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

0,2

Unità 6 - MASERA Massimo

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. MASERAMassimo

Professore Associatoconfermato

Università degli Studi diTORINO

[email protected](adesione completata il

18/12/2015)

3,0

2. AMAPANE NicolaCarlo

Professore Associato(L. 240/10)

Università degli Studi diTORINO

[email protected](adesione completata il

22/12/2015)

0,5

3. BAGNASCOStefano

Tecnologo Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

21/12/2015)

0,5

4. BEOLE' Stefania

Professore Associato(L. 240/10)

Università degli Studi diTORINO

[email protected](adesione completata il

08/01/2016)

0,5

5. LUSSO Stefano Tecnologo Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

21/12/2015)

0,2

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

MIUR - BANDO 2015  - 43 - 

Unità 7 - DELLA RICCA Giuseppe

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. DELLA RICCAGiuseppe

Professore Associato(L. 240/10)

Università degli Studi diTRIESTE

[email protected](adesione completata il

02/12/2015)

3,0

2. RUI Rinaldo Professore Ordinario Università degli Studi diTRIESTE

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,5

3. BELFORTEStefano

Dirigente di ricerca Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

0,2

4. PIANO Stefano Ricercatore Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

0,5

5. CASARSAMassimo

Ricercatore Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,2

Unità 8 - SANTOCCHIA Attilio

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. SANTOCCHIAAttilio

Ricercatore confermato Università degli Studi diPERUGIA

[email protected](adesione completata il

06/12/2015)

3,0

2. FANO' Livio Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studi diPERUGIA

[email protected](adesione completata il

13/12/2015)

0,5

3. BILEI GianMario

Primo ricercatore Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

14/12/2015)

0,5

Unità 9 - DE FALCO Alessandro

Componenti dell'unità di ricerca

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. DE FALCOAlessandro

Professore Associato (L.240/10)

Università degli Studi diCAGLIARI

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

3,0

2. MASONI Alberto

Dirigente di ricerca Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

0,2

3. SILVESTRIAntonio

Tecnologo Istituto Nazionale diFisica Nucleare

[email protected](adesione completata il

17/12/2015)

0,2

Unità 10 - MORANDIN Mauro

Componenti dell'unità di ricerca

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Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

MIUR - BANDO 2015  - 44 - 

nº Cognome eNome

Qualifica Università/Ente E-mail Mesi/personapreventivati

1. MORANDINMauro

Dirigente diricerca

Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

09/01/2016)

1,7

2. MICHELOTTOMichele

Primotecnologo

Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

10/01/2016)

0,5

3. GIANELLE Alessio

Tecnologo Istituto Nazionale di FisicaNucleare

[email protected](adesione completata il

12/01/2016)

0,2

6 – Indicazioni sui principali nuovi contratti relativi a personale appositamente dareclutare

nº Coordinatore oResponsabile

unità

Numerocontratti RTD

previsti

Numeroassegni di

ricerca previsti

Numero borsedi dottorato

previste

Impegno temporalecomplessivo prevedibile

(mesi)

1. CAPILUPPI Paolo 0 2 0 24

2. BOCCALITommaso

0 3 0 36

3. CARMINATILeonardo

0 1 0 10

4. MEROLA Leonardo 0 1 0 10

5. MAGGI GiorgioPietro

0 1 0 10

6. MASERA Massimo 0 1 0 10

7. DELLA RICCAGiuseppe

0 1 0 10

8. SANTOCCHIAAttilio

0 1 0 5

9. DE FALCOAlessandro

0 1 0 5

10. MORANDIN Mauro 0 1 0 5

Total 0 13 0 125

7 – Upload dichiarazione del legale rappresentante

Capiluppi Paolo PRIN 2015 Annex 4.pdf

“I dati contenuti nella domanda di finanziamento sono trattati esclusivamente per lo svolgimento delle funzioniistituzionali del MIUR. Incaricato del trattamento è il CINECA- Dipartimento Servizi per il MIUR. La consultazione èaltresì riservata agli atenei e agli enti di ricerca (ciascuno per le parti di propria competenza), al MIUR - D.G. per ilCoordinamento e lo Sviluppo della Ricerca - Ufficio V, al CNGR e ai CdS. Il MIUR potrà anche procedere alla diffusionedei principali dati economici e scientifici relativi ai progetti finanziati”.

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Data 14/01/2016 ore 11:04