Miniere dismesse, problema o risorsa?

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«PROBLEMAO RISORSA?»Interessante e affollatoincontro organizzato dallaCamera di Commercio diCaltanissetta e dallaRegione Siciliana

«Le miniere dismesse vanno bonificate»Dal convegno di Serradifalco l’appello ad intervenire subito a Bosco-Palo. L’impegno della Regione

NISCEMI. No ai radar: l’intera Giunta e i consiglieri stamane in Piazza San Pietro con uno striscione

La protesta si trasferisce a Roma

SERRADIFALCO. Affrontare senza timori il problemalegato alla possibile presenza di fattori inquinantinei siti minerari dismessi di Bosco - Palo, ma anchegettare le basi al fine di promuoverne la bonificanel rispetto sia dell’ambiente che della salute deicittadini, trasformando un problema serio in unaopportunità concreta per lo stesso territorio. E’stato questo lo spirito che ha caratterizzato l’incon-tro di ieri, moderato da Giuseppe Martorana, sul te-ma “Miniere: problema o risorsa? La salubrità è lasalute dei cittadini”.

Organizzato dalla Camera di Commercio di Cal-tanissetta e dalla Regione Siciliana, l’incontro, con-siderato che verteva su una problematica alquan-to delicata e complessa come quella legata ai sitiminerari dismessi, ha visto la significativa presen-za di assessori regionali, oltre che di numeroseautorità e personalità. Tra i presenti il sindaco diSerradifalco Giuseppe Maria Dacquì, gli assessoriFrancesco Valenti e Cettina Gibaldi, il presidentedel consiglio Carmelo Magro Malosso, i consiglie-ri Graziano Cipollina e Salvatore Virgadauro, ilpresidente del consiglio di Terre di Collina, RosarioRistagno, il sindaco di Bompensiere Salvatore Gioa-chino Lo Sardo, il direttore del Cefpas, dott. Miche-le Ricotta e rappresentanti delle forze dell’ordine.

La proiezione di un video che raccoglieva spez-zoni di servizi e reportage televisivi sui siti mine-rari dismessi di Bosco – Palo e sull’ipotesi che talisiti rappresentino potenziali fonti di inquinamen-to, ha fatto da cornice introduttiva ad un incontronel quale, preliminarmente, dopo un breve inter-vento da parte dell’arciprete Giovanni Galante, èstato il presidente della Camera di Commercio diCaltanissetta e di Confindustria Sicilia, AntonelloMontante, a portare i saluti. Nel ringraziare il neoprocuratore Lia Sava, per la sua illustre presenza,Antonello Montante ha sottolineato: «Ho volutoche questo incontro si svolgesse in Chiesa per lan-ciare un preciso messaggio di speranza per il no-stro territorio e la nostra gente; fino a poco tempofa decine di compaesani mi chiamavano per avan-zare richiesta per qualche posto di lavoro; in que-sti ultimi tempi, invece, telefonano per chiedermidi fare qualcosa per il nostro territorio nel quale lemorti per tumore sono ormai all’ordine del giorno;senza voler puntare il dito contro nessuno, l’incon-tro di oggi vuole essere una riflessione su come in-tervenire; e anzi chiedo a chi ne sa anche poco diqueste vicende di darci una mano per ricostruirlee trovare la verità».

Antonello Montante ha poi chiesto un applausoin memoria dell’ex vice comandante della Pm,Carlo Butera, morto qualche giorno fa per un ma-le incurabile. Fu lui, ha poi spiegato il responsabi-le delle problematiche ambientali del Tavolo uni-co Totò Alaimo nel suo intervento, che nel 1990fermò un camion carico di rifiuti ospedalieri allacui guida c’era un autista polacco. Il camion fu

fermato lungo la strada provinciale che collegaMussomeli a Serradifalco in prossimità di una vil-letta, di proprietà di una persona pugliese, nellaquale gli scatoloni contenuti nel camion venivanopoi posizionati nel suo terreno retrostante. La vil-letta, ha ricordato Alaimo, è la stessa nella quale, loscorso anno, sono stati ritrovati da due giornalisti,Saul Caia e Rosario Sardella, documenti facenti ri-ferimento alla consegna di rifiuti ospedalieri per-ché venissero smaltiti. Documenti che sono statipoi consegnati alle autorità inquirenti. Scopertadella quale Totò Alaimo ha ampiamente parlato nelcorso del suo applauditissimo intervento di ieri. Unintervento forte, il suo, con il quale ha posto in evi-denza, dati tecnici e scientifici alla mano, l’esigen-za di intervenire affinchè si proceda alla bonifica diun territorio nel quale la presenza dell’enormemontagna composta da scarti di flottazione dellalavorazione del sale potassico, ma anche quella delpotassio 40 e di percentuali di boro superiori allamedia, rischiano di provocare effetti negativi, intermini di inquinamento e radioattività, sulla salu-te dell’ambiente e delle persone che ci vivono.

Prima di lui ad intervenire era stato il presiden-te della Corte di Assise di Caltanissetta, il dott. An-tonio Balsamo, che aveva parlato di «responsabilitàsociale della giustizia», sostenendo che le ecoma-fie rappresentano organizzazioni criminali per lequali è allo studio la realizzazione di una super Pro-cura europea per combattere i reati ambientali. Ildott. Balsamo aveva anche evidenziato che, co-munque, per affrontare questioni tanto comples-se, occorre dotare la giustizia di figure di esperticon competenze scientifiche.

Interessante anche l’intervento del geologo, dott.Angelo La Rosa, che ha fatto rilevare come l’Eneaavesse, tempo fa, posto la sua attenzione sulla cri-ticità dell’area di Bosco. «Il sale che si scioglie dal-la montagna posta accanto al sito minerario di-smesso si riversa sul torrente Stincone che fa par-te del Fiume Salito, che giunge sino al Fiume Gal-lodoro che, a sua volta, è un affluente del Plataniche si riversa in mare; pertanto, gli effetti deleteriche se ne possono ricavare sono ad ampio raggio enon in un contesto ristretto». In ogni caso, AngeloLa Rosa ha ribadito: «Quella dei siti minerari di-smessi non è archeologia industriale, ma disastroambientale».

E’ stata poi la volta di Rosetta Anzalone del Tri-bunale del Malato e di Cittadinanzattiva che haparlato anche a nome delle 35 associazioni firma-tarie di un corposo dossier sui siti minerari dismes-si. «Gli studi di Alaimo e La Rosa su questo proble-ma ci hanno permesso di studiare questo fenome-no; ci sono dati preoccupanti di morti per tumoreche emergono dal Registro dei tumori e dietro iquali ci sono tante sofferenze; e la percentualedei tumori, si badi bene, è elevata in paesi comeBompensiere e Montedoro che dovrebbero essere

oasi di pace! Lungi dal voler creare allarmismi, sia-mo stanchi delle belle parole, vogliamo fatti con-creti, vogliamo conoscere e sapere».

Il presidente del tavolo unico provinciale per lalegalità e lo sviluppo Salvatore Pasqualetto ha riba-dito: «Il nuovo Governo regionale è del cambia-mento, per questo gli chiediamo uno sforzo straor-dinario per la bonifica del territorio». Dopo l’inter-vento di Giuseppe Regalbuto, presidente dellaCommissione miniere dismesse dell’Urps, secon-do cui nel sito di Bosco – Palo ci sarebbe materia-le inquinante e radioattivo, è stata la volta dell’as-sessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino. L’as-sessore della Giunta Crocetta, nel ribadire la vo-lontà, sua e della Giunta regionale, attraverso ungioco di squadra interassessoriale, di impegnarsi indirezione della bonifica dei siti minerari dismessi,ha rilevato: «Salute e salubrità sono un binomio in-scindibile; non può non esistere un nesso di causa-lità tra dati che emergono dal registro tumori e am-biente; stiamo mettendo a punto uno screeningoncologico cercando di rafforzare gli strumenti diprevenzione, ma per fare questo occorre integrarei dati sanitari con quelli ambientali». L’assessoreBorsellino ha anche proposto la presenza di un rap-presentante di Cittadinanzattiva nel tavolo dellearee a rischio ambientale.

Concetti che sono stati ribaditi dall’assessoreregionale allo Sviluppo economico Linda Vanche-ri che ha sottolineato: «Come possiamo parlare dimodelli di sviluppo se non riusciamo ad incardi-narle in una politica territoriale? Se vogliamo por-re la priorità sull’ambiente, dobbiamo farlo salva-guardando la salute dei cittadini a partire dalla co-noscenza e dalla prevenzione con un serio proget-to di rilancio e bonifica del territorio».

Dopo gli interventi del biologo Roberto Pace,del dott. La China e dell’ambientalista Gina Torto-rici, è stata la volta dell’assessore regionale al ter-ritorio e ambiente Mariella Lo Bello. Quest’ultima,nel far rilevare il merito del presidente di Confin-dustria Antonello Montante nell’aver sollevato laquestione legata all’emergenza ambientale dei si-ti minerari dismessi, ha sottolineato come il gover-no regionale stia lavorando su questo fronte perdare risposte adeguate ad un problema sul quale lagente vuole risposte e non belle parole. Lo stessoassessore, soffermandosi sullo smaltimento dell’a-mianto, ha sottolineato come ciò possa avvenire siaseppellendolo e coprendolo in un deposito, chetrasformandone la molecola in materiale per pia-strelle. Un’opportunità economica che potrebbevenirsi a determinare.

Infine, l’assessore regionale alla pubblica istru-zione Nelli Scilabbra, ha posto l’esigenza di avvia-re una educazione ambientale che consenta diporre al centro dell’attenzione la salute dei cittadi-ni in una prospettiva di prevenzione e salubrità.

CARMELO LOCURTO

NISCEMI. Non si placano le reazioni diprotesta da parte delle istituzioni politi-che cittadine e dei vari movimenti, co-mitati e delle mamme “No Muos”, allacontinuità dei lavori di ultimazione delnuovo sistema satellitare Muos nella Ba-se della Marina militare americana diUlmo. Ripresa dei lavori nell’impiantoche gli attivisti No Muos hanno docu-mentato con videoriprese e fotografiein cui si vedono operai e mezzi a lavoronel cantiere militare statunitense e chehanno consentito di accertare nel giro disoli due giorni il sollevamento e la posadel terzo carrello di sostegno di una del-le tre gigantesche antenne Muos. E que-sto è accaduto nonostante la revoca de-finitiva delle precedenti autorizzazioniregionali ai lavori Muos emessa il 29

marzo scorso dal Governatore sicilianoRosario Crocetta.

Motivi che hanno indotto il sindacoFrancesco La Rosa, gli assessori ed i con-siglieri comunali a raggiungere stamaneRoma a spese proprie per attuare a Piaz-za San Pietro un’eclatante protesta con-tro l’installazione della stazione Muos adUlmo con uno striscione con la scritta:”Anche noi veniamo dalla fine del mon-do”.

Domani invece gli amministratori ed iconsiglieri comunali di Niscemi prote-steranno con l’apertura dello stesso stri-scione “No Muos” davanti palazzo Chigi.Alle 17, inoltre, il sindaco Francesco LaRosa è stato convocato a prendere partead un tavolo tecnico sul problema Muosinsieme ai ministri dell’Interno, della Di-

Per quando riguarda la Uil invece i NoMuos aggiungono: “si ritiene il problemasollevato dalla Uil strumentale ed inop-portuno, dato che i lavori Muos hannoavuto continuità e gli operai hanno lavo-rato. La Uil inoltre sembra avere più acuore l’occupazione dei 150 lavoratorinella Base militare americana di Ulmoche la salute umana degli stessi e degliabitanti di Niscemi e del comprensorioche potrebbe essere messa in pericolodall’alta emissione di onde elettroma-gnetiche del Muos e delle attuali 46 an-tenne attive nel sito. E’ paradossale escandaloso che anziché le istituzioni re-gionali e nazionali ed i sindacati come la

Uil, che dovrebbero rappresentare leistanze dei cittadini per garantirne la sa-lute, si occupino di fare rispettare la re-voca definitiva emessa dalla Regione sol-tanto gli attivisti dei movimenti, comita-ti e delle mamme No Muos”.

Messaggi No Muos anche attraverso losport, con la squadra allievi della NuovaNiscemi di calcio, prima in classifica, cheieri sera è scesa in campo al Comunale“Santa Maria” nell’ultimo match casalin-go di campionato contro il Santa CroceCamerina, indossando le magliette conla scritte No Muos. Era presente anche ilsindaco La Rosa.

ALBERTO DRAGO

fesa, degli Esteri ed al presidente dellaRegione Sicilia Rosario Crocetta, mentregli attivisti dei movimenti, comitati edelle mamme No Muos, continuano a te-nere alta la guardia con l’intensificazio-ne dei presìdi nella strada vicinale Apa-Ulmo, volti ad impedire con scudi uma-ni l’ingresso nella Base militare america-na di veicoli con a bordo militari ameri-cani ed operai, per il timore che i lavori dicompletamento delle antenne Muospossano proseguire in violazione da par-te della Marina militare americana delprovvedimento di revoca emesso dallaRegione.

Inosservanza del provvedimento direvoca che ha determinato la presenta-zione di quattro denunce-querele caute-lative contro la Marina militare degliStati Uniti d’America: la prima denun-cia-querela è stata presentata dall’ex as-sessore Giuseppe Maida come primo fir-matario, dalle mamme e dagli attivistidel Movimento “No Muos” Sicilia; la se-conda da parte del sindaco La Rosa; laterza dal Consiglio comunale e la quartadal Coordinamento regionale dei comi-

tati “No Muos”.Intanto i movimenti, i comitati e le

mamme No Muos si dichiarano indigna-ti per le dichiarazioni rilasciate dal Go-vernatore siciliano Crocetta in meritoalla vicenda della ripresa dei lavori Muosed anche per il recente intervento dellaUil sul paventato rischio dello stop lavo-rativo causato a 150 operai dai blocchiattuati dai No Muos.

“Altro che muretti da parte degli ame-ricani, il presidente della Regione Crocet-ta, come Pilato, sembra essersi lavatocompletamente le mani del problemaMuos - si legge in una nota congiunta deiNo Muos - al punto tale che dà l’impres-sione di non capire che gli statunitensi,proseguendo ugualmente i lavori ad Ul-mo, hanno calpestato il provvedimentodi revoca che ha emesso lo stesso presi-dente Crocetta e quindi la sua stessa di-gnità istituzionale di presidente dellaRegione. Per tale ragione si ritiene che ilpresidente Crocetta non può lasciarequalsiasi iniziativa di denuncia-querelasoltanto agli attivisti No Muos ed agliamministratori comunali”.

ALCUNI DEI RELATORI CON IL MODERATORE

O IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE CHE VIETA L’USO

L’erbicida «avvelena» i rapportitra i consiglieri di Mussomeli

Contro il Muos e la temuta ripresa dei lavori oggil’ennesima iniziativa. E domani sit-in a PalazzoChigi. Un logo sulle maglie della Nuova Niscemi

LA SQUADRA ALLIEVI DELLA NUOVA NISCEMI INSIEME ALLE MAMME NO MUOS

MUSSOMELI. L’erbicida non avvelenasoltanto le erbacce ma anche la poli-tica e, in qualche modo, rischia dipregiudicare l’apertura che il sindacoSalvatore Calà aveva offerto al Gamper un’eventuale impegno in Giunta.

Ne è riprova l’infuocata seduta divenerdì sera (dopo che giovedì perdue volte era mancato il numero le-gale per l’assenza del Pd), col capo-gruppo del Gam Toti Nigrelli che, fat-ture alle mano, ha perfi-no accusato l’ammini-strazione di avere com-perato i 160 litri di di-serbante utilizzato, nona Mussomeli ma in uncentro dell’agrigentino,con un aggravio di spesadel 40% rispetto ai pre-ventivi in suo possessoche s’era fatto rilasciaredai rivenditori di Mus-someli, e quindi con unaggravio per le casse co-munali di circa 800 eu-ro.

Insomma una sedutastraordinaria ed urgente“al veleno”, in tema conl’unico punto all’ordinedel giorno, ovvero lamozione presentatadall’opposizione per so-spendere l’uso di erbi-cida chimico. Mozioneapprovata dall’opposi-zione che, a causa di al-cune assenze nelle filedel Partito democratico,è quindi passata e pone un veto for-male d’ora in avanti, sull’utilizzo deldiserbante da parte del Comune.

La seduta è cominciata alle 18.45circa e s’è conclusa poco prima delle21. Il consigliere Enzo Nigrelli del-l’Udc ha accusato gli amministratorilocali di aver dato un indirizzo politi-co ben distante dalla linea nazionaledel Pd al quale gli stessi fanno capo.

Il capogruppo del Pd Gianni Gera-ci ha replicato asserendo che l’utiliz-zo dei diserbanti è autorizzato dalministero e quindi in perfetta lineacon l’ideologia del proprio partito.

Toti Nigrelli è intervenuto dicendodi non volere fare politica sulla deli-cata questione e si è appellato allasensibilità dei consiglieri. A seguirel’intervento di Salvuccio Alessi, cheha denunciato l’assenza di autorizza-

zione da parte dell’Aspnissena e che l’ultimaautorizzazione rilasciataal Comune di Musso-meli risale al 2003. Ales-si ha messo in evidenzache l’Asp ha negato l’au-torizzazione al Comunedi Sutera per l’utilizzodei diserbanti, conte-stando quindi le argo-mentazioni portateavanti dal vicesindacoSorce.

I consiglieri comunaliGiuseppe Mancuso ePasquale Mistretta, han-no snocciolato le pro-prie perplessità sull’uti-lizzo dei diserbanti. Giu-seppe Rizzo ed EnzoMunì hanno difeso l’o-perato del vicesindacoed hanno richiamatol’autorizzazione del Mi-nistero della Salute. Aquel punto Toti Nigrelli,forte delle sue indagini,ha denunciato il fatto

che l’amministrazione aveva acqui-stato le sostanze chimiche fuori dalterritorio comunale, ad un prezzoben superiore a quello di mercato,procurando un danno erariale all’En-te. Immediata la reazione del Pd colpresidente del consiglio comunaleD’Amico costretto a riportare l’ordinein aula.

R. M.

GLI ASSESSORI REGIONALI LO BELLO, VANCHERI, BORSELLINO E SCILABRA

ENZO NIGRELLI

GIANNI GERACI

LA SICILIA

CCALTANISSETTA PPROVINCIADOMENIC A 14 APRILE 2013

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Saul Caia
Saul Caia
Saul Caia