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Palazzo di Citta', Piazza Municipio n.1 - 74121 Taranto

Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto

Presentazione

Il documento che ho l’onore di presentare costituisce la prima fase che l’ attuale gestione amministrativa della città di Taranto intende attivare nell’ ambito del programma mirato alla sistematica attività di acquisizione e recupero funzionale delle aree che sono state e che saranno dismesse dalla Marina Militare. Non condividiamo l’enfasi di coloro che parlano di diritto della cittadinanza del Capoluogo di <<riappropriarsi>> dei terreni sinora utilizzati dalle rappresentanze militari; condividiamo, invece, una corretta visione storica e programmatica della nostra realtà territoriale che, da un lato esprime riconoscenza alla Marina Militare per aver conservato aree di pregio paesaggistico ed ambientale in un tessuto urbano fortemente compromesso dalle gestioni amministrative degli anni ’60, caratterizzate da eccessive ed incontrollate volumetrie edilizie; dall’altro lato, l’esperienza esaltante della disponibilità di aree dismesse dalla Marina Militare costituisce un valido esempio di scelta partecipata per la ricerca delle migliori soluzioni finalizzate a potenziare il patrimonio comunale di aree di servizio e di volumi destinati ad incrementare la qualità e l’efficienza della macchina organizzativa del Comune di Taranto. Quando mi riferisco a scelta partecipata, intendo evidenziare la ferma volontà già espressa e dimostrata, di raccogliere, insieme ai collaboratori della Giunta e della struttura tecnica del Comune, tutte le osservazioni ed i suggerimenti che sono stati formulati e saranno ancora formulati dalle Associazioni culturali, di volontariato, giovanili, dalle rappresentanze sindacali ed imprenditoriali, dagli Enti ed Uffici Pubblici interessati, nonchè dai Consiglieri Comunali di questo civico Ente. Ci auguriamo di esprimere al meglio, con le proposte articolate nelle pagine seguenti, le esigenze sinora rappresentate nel corso della fase di concertazione successiva alla formalizzazione del trasferimento delle aree demaniali, avvenuta in data 28 Marzo 2013 dal Palazzo di Città 29 luglio 2013 Il Sindaco (Dott. Ippazio Stefano)

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Interventi di valorizzazione

delle aree/edifici dismessi dalla Marina Militare a Taranto

Relazione Descrittiva

I N D I C E 1. LE AREE DEMANIALI DISMESSE E DA DISMETTERE NEL QUADRO DELLA VISIONE STRATEGICA DI AREA VASTA ................................................................................................................ 5

2. I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE 11

3. PREROGATIVE GENERALI PER L'EFFICIENTE PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI DEI COMPLESSI EDILIZI ........................................................................................................................................ 16

4. COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA .............................................................. 19

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA OVEST) - LA REALIZZAZIONE DEL "POLO CULTURALE" ..................... 24

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA CENTRALE) - LA REALIZZAZIONE DEL "POLO SOCIALE" .................... 29

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA ORIENTALE) - LA REALIZZAZIONE DEL "CENTRO SALUTE - AMBIENTE di Taranto" ................................................................................................................................................. 33

5. EX CASERMA FADINI (ALIQUOTA) IN VIA LEONIDA ............................................................... 39

6. AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON ..................................... 49

7. N° 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N° 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N° 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) ...................................................................................................................... 56

8. N° 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N° 91 ..................................................................................... 66

9. EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA ................... 75

10. PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ............................................................................................................................................... 84

ALLEGATI: sub A – Documento di richiesta delle aree demaniali presso Presidenza del Consiglio dei

Ministri sub B – Verbale di consegna di aree di proprietà sello Stato al Comune di Taranto sub C – Nota del Sindaco di Taranto prot. n° 367 del 28 marzo 2013 di trasmissione del

Verbale all’Assessore Urbanistica-Edilità ed ai Dirigenti di Settore sub D – Verbali degli incontri svoltisi durante la fase di concertazione e note pervenute

con proposte da parte delle Associazioni e di privati Il documento riportato alle pagine seguenti costituisce la sintesi della attività intrapresa dalla attuale gestione amministrativa sin dalla fase di interlocuzione tra gli Enti Locali in sede di Area Vasta Tarantina

Elenco note pervenute 1. Nota C.J.V.A.S. “I Delfini”

2. Note Associazione Culturale Comunità Terapeutica “Il Delfino”

3. Nota CNA-Confartigianato-Confesercenti

4. Note Associazione C.U.A.M.J. (Centro Universo Autismo Meridionale Jonico)

5. Nota Associazione Casartigiani

6. Mail Luca Iacobellis

7. Mail Massimo Stanzione

8. Mail Francesco Parabita

9. Mail Vanni Ninni

10. Mail Antonio Abruzzese

11. Mail Mariangela Martellotta

12. Nota Associazione ASSORAIDER (Associazione Italiana Scautismo Raiser)

13. Nota GRINTA

14. Nota Cordaro Elisabetta – Daniele Stefanelli

15. Nota LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DEMANIALI NEL FUTURO SVILUPPO DELLA CITTA’ DI

TARANTO - OAPPC DI TARANTO

16. Nota CONSENSI

17. Nota Arch. Evelyne Lefèbvre e Arch. Francesca Irpinia

18. Nota MiStra (Migrant Inclusion Strategies in European Cities)

19. Nota Corti di Taras - Manifestazione di interesse Aree Demaniali

20. Nota PRISMA

21. Nota Polizia Municipale

22. Nota Confcommercio di Taranto

23. Nota Anonima

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PREMESSA

Il tema della dismissione di alcune aree demaniali da parte della Marina

Militare ha avuto una svolta operativa in sede di costituzione del Gruppo di

Lavoro predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la

risoluzione dei maggiori problemi socio-economici dell’Area di crisi di

Taranto; il Gruppo interministeriale composto dai rappresentanti di sei

Dicasteri era integrato anche con il Prefetto di Taranto, il Sindaco di Taranto,

il Presidente della Provincia di Taranto ed il Comandante in Capo del

Dipartimento della Marina Militare.

Nel documento presentato, a cura degli Enti Locali in data 22 novembre

2012 (v. allegato sub B), sono già chiaramente evidenziate le prime richieste

in relazione alla manifestata disponibilità della Marina Militare a dismettere

alcune aree e volumi non più necessari alle attività degli Organi Militari.

A seguito delle riunioni svoltesi a livello di rappresentanti dei Ministeri

interessati, presso la Presidenza del Consiglio, è stato possibile formalizzare

nell’ambito della “Emergenza Area Jonica” il “Verbale di consegna di aree di

proprietà dello Stato al Comune di Taranto” in data 28 marzo 2013, atto che

si allega sub C.

Sin dai primi giorni successivi alla formulazione del suddetto protocollo,

l’Amministratore ed i due Dirigenti delegati in materia dal Sindaco (v. nota

allegata sub C) hanno avviato la fase della ricognizione delle aree con rilievi

topografici di dettaglio, ove necessario, e la fase di concertazione con le

rappresentanze delle Associazioni,delle Categorie produttive, dei Sindacati

e degli Uffici / Enti pubblici interessati alla problematica del recupero

funzionale delle aree demaniali dismesse.

Più nel dettaglio si riportano nell’ allegato sub. E i verbali delle riunioni

svoltesi in data 29 maggio c.a. con la partecipazione delle Associazioni che

avevano chiesto di partecipare e delle quali si da contezza allegando le

relative note.

La finalità del presente documento è la esposizione degli aspetti tecnici e

gestionali connessi a ciascuno dei sette interventi che riguardano i seguenti

immobili/aree :

1. Ex Baraccamenti Cattolica su Via Di Palma ; 2. Ex Caserma Fadini (aliquota) in Via Leonida; 3. Area sterrata di via Ammiraglio Pacoret De Saint Bon; 4. n° 18 alloggi siti in Via Di Palma n. 162 ; 5. Alloggi via Cuniberti n. 61 (Ex Foresteria Corvisea) 6. n° 2 alloggi siti in via Acton n. 91; 7. Ex caserma CC “ Chiapparo “su Via lago di Pergusa;

Al fine di consentire al Consiglio Comunale di approfondire l’ esame degli

aspetti decisionali in merito all’ uso delle aree e dei volumi di che trattasi,

sono formulate anche proposte alternative.

Ovviamente da parte dei redattori del presente documento è manifestata la

massima disponibilità a fornire chiarimenti e/o integrazioni per le possibili

soluzioni di utilizzo e gestionali delle aree e dei volumi dismessi.

Taranto, 29 luglio 2013

Il Dirigente L’ Assessore all’ Urbanistica

(Arch. Silvio Rufolo) (Francesco Cosa)

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1. LE AREE DEMANIALI DISMESSE E DA DISMETTERE NEL QUADRO DELLA VISIONE STRATEGICA DI AREA VASTA

La pianificazione strategica dell’Area Vasta Tarantina costituisce una delle

più rilevanti innovazioni nella governance urbana e territoriale emerse negli ultimi venti anni. A fronte della crescente complessità del governo territoriale, conseguente

all’analoga complessità del sistema globale e alla moltiplicazione e alla

frammentazione degli attori, istituzionali e non, sulla scena decisionale, il

metodo della pianificazione strategica si sta imponendo come modello di

riferimento per sperimentare una nuova forma di “governance” territoriale.

I problemi da affrontare riguardano la frammentazione delle istituzioni

pubbliche locali, la mancata corrispondenza fra ambiti territoriali in termini

amministrativi e funzionali, i limiti delle risorse finanziarie disponibili e la

mancanza di processi decisionali trasparenti, responsabili nei confronti dei

cittadini.

In questa visione abbiamo provato a definire un modello di pianificazione

strategica per il nostro territorio quale occasione di sviluppo sostenibile

prevedendo il seguente percorso:

• la costruzione collettiva di una visione condivisa del futuro attraversoprocessi di partecipazione, discussione, ascolto;

• un patto fra amministratori, attori, cittadini e partner diversi, per realizzare tale visione attraverso una strategia e una serie

conseguente di progetti, variamente interconnessi, giustificati,

valutati e condivisi;

• il coordinamento delle assunzioni di responsabilità dei differenti attori nella realizzazione dei progetti.

La partecipazione dei cittadini alle decisioni del processo ha costituito e

continuerà ad essere nella fase di implementazione del Piano, insieme, una

sfida, un obiettivo e una condizione di successo della pianificazione

strategica stessa. .

La pianificazione strategica può dare diverse risposte al territorio.

A noi interessava analizzare un modello di pianificazione territoriale che

rispondesse ad un cambiamento significativo a seguito della grave crisi in

cui versa l’intero nostro territorio per una serie di circostanze negative quali il

dissesto finanziario del comune capoluogo, la crisi del comparto industriale,

il degrado ambientale.

La sensazione generale di tutti i cittadini è quella di aver imboccato una

strada di grave crisi economica, unita al degrado ambientale e urbanistico.

Il declino complessivo è lo sbocco inevitabile a meno di uno sforzo senza

precedenti, che veda la partecipazione di tutti gli attori al riscatto economico

e morale del territorio.

Ogni Progetto o Piano deve necessariamente procedere attraverso uno

Schema di Programma, utilizzando un Metodo di Approccio Strategico,

elastico e adattabile, che fornisca il quadro di riferimento indispensabile per

prefigurare nel tempo gli interventi di tutte le parti in causa, Pubbliche e

Private, finalizzati ad esaudire i "desiderata" dei cittadini coinvolgendoli nei

meccanismi di progetto per il "divenire del territorio" nel quale vivono ed

hanno i loro interessi.

In linea di massima lo Schema di Programma dovrebbe tener conto di alcuni

principi che devono guidare gli orientamenti generali e le scelte particolari di

seguito sinteticamente indicati:

• Qualsiasi progetto per un territorio, in qualunque dimensione ed

ambito sia pensato e promosso, è un "Progetto Sociale" mirato non

solo a migliorare la qualità della vita, ma ad offrire in eguale misura a tutti i cittadini da un lato opportunità di lavoro e di integrazione sociale,

dagl'altro uno strumento di difesa per le fasce sociali più deboli. E'

fatto comunemente accettato che gli interventi sugli agglomerati urbani

ed i loro territori non possono avere come unico scopo il ripristino

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architettonico e funzionale delle sue parti, ma anche l'obiettivo di

introdurre miglioramenti sociali e una maggiore equità

nelladistribuzione delle opportunità. Esistono costi in campo sociale

che la comunità deve accettare anche a detrimento di alcuni aspetti di

funzionalità e di economia di gestione.

• Qualità urbana e sviluppo socio‐economico sono fattori strettamente interdipendenti. La qualità dell'ambiente è in grado di

condizionare tanto il divenire dei territori quanto le opportunità

dell'area tarantina di emergere nel confronto con altre aree del Paese.

• Ogni trasformazione spaziale e di assetto deve essere inquadrata in

una ricerca di continuità per contribuire ad una maggiore coerenza

del paesaggio urbano.

• La diversità e l'interdipendenza delle parti che formano l'essenza di un territorio (Area Vasta Tarantina) devono essere accettate e sottolineate in ogni operazione, in modo da attuare un effetto di

trasversalità che conferisca loro i valori dell'identità all'interno di una

visione unitaria. Da qui la necessità di un dibattito pluridisciplinare e di

una concertazione preventiva allargata a tutte le componenti

interessate alle trasformazioni.

• Una ipotesi di assetto non è mai un punto dì arrivo finale; è la

conclusione di una fase e la base di partenza per quella successiva;

ognuna deve essere sufficientemente elastica da accogliere le

modifiche che con il tempo e con gli sviluppi del programma si

renderanno necessario.

Un tale programma potrà essere sviluppato attraverso un Percorso

Progettuale che si articoli nei termini seguenti:

• la formulazione di idee-guida semplici e chiare, che ottengano il

consenso delle parti in causa, per caratterizzare la trasformazione di

Tarante e del suo territorio negli aspetti sociali, economici, funzionali

ed ecologico-ambientali (IDEE DI SOCIETÀ');

• la scelta dei temi-luogo che permettano di studiare concretamente le

strategie locali d'intervento e la loro collocazione all'interno della

strategia d'insieme (SIMULAZIONI E SCENARI PER LA VERIFICA DEL METODO);

• la definizione dei singoli obiettivi con la proposta di azioni a breve e

medio termine nel quadro delle trasformazioni morfologiche e

funzionali dell'area tarantina (INDIVIDUAZIONE E RICOSTRUZIONE

DEI SISTEMI ATTRAVERSO PROGETTI‐PILOTA).

Per Taranto il discorso è più particolare in quanto è una città eterogenea,

il cui carattere principale è dato da una singolare struttura urbana fondata

sulla frammentazione per parti che sembrano essere aspetti di realtà

diverse.

E' molto interessante come è stata definita la città di Taranto da alcuni

esperti e docenti universitari:

• per alcuni essa è "Città Corona" il cui effettivo centro di gravita è

rappresentato dalla grande distesa del Mar Piccolo che, con i suoi

bordi, costituisce una delle situazioni ambientali più belle, stimolanti e

non sfruttate di tutto il Sud italiano;

• per altri un "Arcipelago Territoriale" costituito da diverse "Isole

Insediative", caratterizzato da una marcata disarticolazione dell'intero

sistema urbano.

Comunque l’analisi storica e l’osservazione dei fenomeni sembrano indicare

che Taranto è passata da una "Società Accentratrice" ad una "Società

Disgregatrice e Disomogenea" per l'intera area sulla quale insiste.

L'ascensore per i tarantini compresi nell'Area Vasta non può che rispondere

alle regole della globalizzazione, puntando su prodotti/servizi di eccellenza

o strategici e sulla qualità, sul marchio.

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In sintesi, L'Area Vasta Tarantina deve cercare di creare una identità

propria, imponendo ai vari pubblici, interni ed internazionali, un "MARCHIO",

accettato dai suoi abitanti, accertato e riconoscibile, che rappresenti la

comunità dei cittadini.

I baraccamenti Cattolica, l’ospedale militare, la stazione torpediniere e

l’isola di S. Paolo, unitamente ad altri beni ed aree, aprono importanti

scenari di sviluppo urbano, economico e sociale della città. La

valorizzazione dovrà avvenire anche attraverso l’apporto finanziario e

progettuale dei privati realizzando un programma di dismissioni per Taranto.

Il recupero delle aree demaniali diventa occasione per progettare spazi per

aggregazione sociale e culturale, verde attrezzato, piste ciclabili, corsie

preferenziali per trasporti pubblici efficienti, servizi sociali, luoghi di incontro

e di svago per anziani e soprattutto per bambini.

Insomma una città vivibile rispettosa dell’ambiente e del suo paesaggio, una

città a dimensione uomo.

Per questo, intervenire a Taranto con programmi di rigenerazione urbana

finalizzata al recupero delle aree demaniali dismesse o da dismettere

diventa l’occasione per aprire nuovi scenari di riqualificazione delle aree

centrali degli ambiti urbani.

Il recupero delle aree demaniali vuole imprimere un’inversione di tendenza

rispetto al passato, contenendo l’espansione edilizia e dettando le linee

guida per attuare una riqualificazione urbana.

Lo sviluppo urbanistico, economico e sociale di Taranto è stato sempre

eterodiretto, a seguito, cioè, di scelte strategiche nazionali per la

realizzazione dell’Arsenale con la più grande base navale, alla fine dell’800,

e la più importante fabbrica di acciaio italiano con l’Italsider nel 1960.

In quest’ottica di straordinaria importanza (per la riqualificazione del territorio

tarantino rispetto ai guasti prima accennati) diventa l’utilizzo corretto ai fini

pubblici delle aree demaniali civili e militari di cui Taranto è

straordinariamente ricca.

La città, ridotta al degrado totale, sotto il ricatto occupazionale, ha subìto

violenze inenarrabili che di fatto hanno stravolto, l’ambiente, lo sviluppo e la

vivibilità del suo territorio.

Ora, nel destino dei corsi e ricorsi storici, Taranto pur ritrovandosi per la

terza volta nella sua storia moderna con una città impoverita dal gravissimo

dissesto comunale, che ha avuto e ha conseguenze negative sull’economia

locale, dalla crisi dell’Arsenale M.M. e delle sue ditte dell’indotto, non vuole

subire più il ricatto occupazionale, questa volta dell’Ilva, continuando a

sopportare l’inquinamento mortale della grande industria.

E’ giunto il momento del riscatto e di dire basta cercando uno sviluppo

alternativo e autonomo del territorio rispettoso dell’ambiente e dell’uomo.

E questo sviluppo autonomo lo vogliamo ricercare nel Piano Strategico di

Area Vasta a partire dalla valorizzazione delle aree demaniali.

In questo lo Stato ci deve dare una mano, non fosse altro per ripagarci da

un debito enorme di riconoscenza che dovrebbe avere nei confronti del

nostro territorio.

Da un po’ di anni a questa parte abbiamo incominciato a discutere con

l’Agenzia del Demanio, sia a livello regionale che a livello locale, nell’ambito

dei P.U.V. (i Programmi Unitari di Valorizzazione dei beni pubblici nelle città)

di aree importanti ai fini ambientali quali la “Salina Grande” o di quelle

militari già dismesse o dismettibili.

L’ Amministrazione Comunale ha trovato nell’Agenzia del Demanio

interlocutori attenti e desiderosi di concorrere agli obiettivi proposti dalla

stessa Amministrazione.

La vera difficoltà consiste nel mettere assieme più soggetti come il Ministero

della Difesa, gli Enti locali, e l’Agenzia del Demanio.

Un risultato eccellente lo abbiamo raggiunto: la Convenzione sottoscritta tra

Provincia, Comune di Taranto e Marina Militare per l’utilizzo del Centro

Sportivo di via Magnaghi.

Un risultato importante che si evidenzia, ma assolutamente insufficiente

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data la estensione delle aree demaniali militari presenti nel territorio di

Taranto: ben 2990 ettari!!! Una città nella città.

Un territorio e dei beni immobili che la Marina non è più in grado di gestire

data anche la scarsità di risorse ormai disponibili nel proprio bilancio.

Va ricercata un’alternativa, che tenga conto della vocazione naturale del

territorio, con l’utilizzo di risorse comunitarie, di quelle statali e regionali e

non per ultimo con il contributo dei privati.

Tutto ciò deve far parte di un Piano Strategico che contemperi i diversi

interessi e pianifichi dove attingere e come utilizzare le risorse senza

sprecarle.

Un buon esempio abbiamo avuto a Taranto dall’uso ai fini non militari del

Castello Aragonese, che grazie alla lungimiranza dell’Ammiraglio Ricci e

della Marina Militare è diventato uno dei contenitori culturali tra i più visitati

della Puglia.

Adesso il Comune di Taranto è in grado di destinare le residue risorse

comunitarie per la valorizzazione di questa importante area urbana nel

contesto di percorsi archeologici che dalla Città Vecchia potranno arrivare al

Martà, per la costituzione di un Polo Museale diffuso che comprenda sia la

Città Vecchia che altre aree di Taranto.

La stessa strategia messa in atto dall’Ammiraglio Ricci per valorizzare il

Castello e ricavarne benefici per tutta la collettività potrebbe essere usata

anche per altre aree militari da valorizzare.

Le AREE DEMANIALI MILITARI sono una OCCASIONE irripetibile di SVILUPPO PER TARANTO e per la stessa MARINA MILITARE. Su questo tema siamo in forte, fortissimo ritardo: dal 2003 con il

trasferimento della Stazione Navale a Mar GRANDE, si sono spostati pesi

urbanistici notevoli dal Centro alla Periferia, il Borgo ha perso la sua

FUNZIONE di collegamento con la MARINA MILITARE, e la Città non è

stata PRONTA con un PROGETTO ORGANICO a confrontarsi con il

Ministero della Difesa nel rispetto delle esigenze proprie e di quelle

operative della M.M. .

Le procedure per un Accordo di Programma sono complesse e lente, per di

più c'è una forte resistenza degli Stati Maggiori (che si manifesta anche a

Taranto) alle cessioni, anche quando la Legge Finanziaria prevedeva che il

ricavato delle vendite

fosse devoluto interamente alla Ristrutturazione degli Enti della Difesa.

Guardate a cosa è avvenuto in altre città italiane dove già si sono avviate

importanti iniziative di valorizzazione di Aree demaniali dismesse o da

dismettere, vedi gli esempi di Modena e di Bologna .

La città di Taranto da tempo ha già avviato Protocollo d’Intesa sottoscritti

dal COMUNE con il Ministero della Difesa, il Ministero delle Aree Urbane, la

Regione Puglia e la Provincia di Taranto, ma mai portati a termine.

Ripartiamo allora dal 1992: da quell’accordo per migliorarlo e perfezionarlo

cogliendo al volo gli ultimi finanziamenti europei, sapendo però che oggi è

più difficile rispetto a ieri.

Le dismissioni sono onerose, per questo bisognerebbe, così come ha fatto

Bologna,

predisporre percorsi tecnico-amministrativi adeguati, con progetti ben definiti

nelle risorse finanziarie e nei soggetti pubblici e privati da coinvolgere.

La Marina Militare che ieri era disponibile e cedere vaste aree alla Città:

l'Ospedale Militare, i Circoli Ufficiali e Sottufficiali ecc., oggi nella linea di

tendenza nazionale sembrerebbe disposta solo a cedere solo in parte

alcune aree.

Occorre, però, procedere in fretta e recuperare quei ritardi che potrebbero

diventare incolmabili alla luce della programmazione delle risorse finanziarie

europee 2007/2013 - 2014/2020 che si accinge ad approvare la Regione

Puglia, in cui come Area Vasta Tarantina si dovrebbe includere un Progetto

complessivo per la dismissione delle aree e degli immobili militari.

La riqualificazione urbana per la riqualificazione di Taranto passa da qui.

Dalla capacità che ha una classe dirigente a rivedere la storia urbanistica

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della propria città riappropriandosi e ridefinendo l'assetto e le funzioni

urbane intorno all'importante bacino idrografico del Mar Piccolo.

Il Comune di Taranto, attraverso il C.C., deve dotarsi di un Piano Strategico

Territoriale che includa, fra le sue priorità, progetti realizzabili a medio e a

lungo termine (con relativi canali di finanziamento) nelle aree demaniali da

dismettere.

L'asse su cui , a nostro avviso, dovrà svilupparsi il Progetto a lungo termine

è la restituzione di tutti i siti militari insistenti sul Mar Piccolo alla Città,

compresi quelli dell’Arsenale e dell’aeronautica Militare.

I tarantini, pur avendo a disposizione ben due mari, sono impediti da tanti

ostacoli, muri e muraglioni ad accedere al mare in città.

Per questo la riqualificazione ambientale del Mar Piccolo, perseguendo le

direttive del Piano Enea ( anche su questo ci sono notevoli ritardi degli

EE.LL. e della Regione Puglia) , non si potrà mai ottenere senza la graduale

liberazione delle coste del Mar Piccolo da qualsiasi attività industriale.

L'Arsenale, sul cui rilancio produttivo bene ha fatto il C.C. ad impegnarsi

all'unanimità, nei prossimi anni avrà bisogno di spazi molto ridotti rispetto

agli attuali.

Sei Km di estensione per lunghezza ed un fronte a mare di oltre 3 Km. Si

possono tranquillamente, per ora, ridurre oggi alla metà e un domani

pensare di spostare tutto lo Stabilimento a Mar Grande presso l'Arsenale

nuovo, dove già dal 2003 si sono trasferiti i Servizi operativi e la Direzione

Supporto Diretto dal Mar Piccolo.

Tra i progetti a medio termine, si può , invece, pensare oltre alla scontata

liberazione della Stazione Torpediniera, a quella di alcuni contenitori

dell'Arsenale e alle notevoli aree sottostanti questa Villa Peripato e l'ex Villa

del Mons. Capecelatro contigua all'Ospedale Militare.

La funzione culturale del Museo Archeologico potrà essere così

adeguatamente valorizzata per non parlare di quella commerciale oggi al

limite del tracollo.

I visitatori godrebbero di un paesaggio incomparabile, di una bellezza quasi mozzafiato, di strutture ricettive in zone già urbanizzate di grande pregio storico ed architettonico. MAR PICCOLO – VILLA PERIPATO – OSPEDALE M.M. Infine, i tarantini tornerebbero ad appropriarsi dei loro "due mari", in

particolare di quello del Mar Piccolo tramite l'accesso dai Giardini del Peripato, se venisse realizzato il progetto di Ristrutturazione già

programmato dal Civico Ente, con una scalinata che collegherebbe

direttamente la villa alla Stazione Torpediniera.

Un itinerario turistico-culturale che sulle tracce dell'antica via di S. Lucia

porta, superando l’ex Convento di S. Antonio, all'Ospedale M.M., ai resti

della distrutta Villa del Mons. Capocelatro, al Mar Piccolo e a quella parte

dell'Arsenale militare che potrà essere resa fruibile ai cittadini e ai turisti.

In questo contesto, sarebbe conciliabile riqualificare gli attuali immobili dell'Ospedale M.M. e trasformarli in contenitori per studi universitari (già alcuni vi si adattano perfettamente). ex CASERMA MEZZACAPO Sul quadrilatero di strade contenenti l'ex Caserma Mezzacapo , siamo

d'accordo con le indicazioni date dal Piano Particolareggiato sulle

destinazioni d'uso:

aree per parcheggi a vari livelli con verde attrezzato in funzione di collegamento pedonale da via Di Palma a via General Messina/via Anfiteatro. Questa è una funzione importantissima per la rivitalizzazione del Borgo con la sua storica anima commerciale rivendicata a giusta ragione dagli operatori commerciali e dalle loro associazioni. In tal senso, idea progettuale di larga massima è stata fatta approntare dall’A.C. al consulente tecnico di Area Vasta, arch. Massimo Prontera, che potrebbe essere la base di discussione con il Ministero della Difesa e

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l’Agenzia del Demanio. Riteniamo superata l'indicazione di destinare la Caserma Mezzacapo

all'istruzione primaria e secondaria, che ha una domanda in forte calo nel

Borgo e nel quartiere limitrofo.

Quell'edificio e le strutture sportive e culturali viciniori ( campi di bocce –cinema teatro – sala da ballo) possono essere utilizzati meglio secondo la vocazione storica del Circolo Difesa come Centro Polifunzionale attrezzato per anziani, ma anche come ludoteca per giovani e bambini. La stessa Caserma potrebbe essere attrezzata a residenza assistita per

anziani soli ma autonomi. La sua collocazione al Centro favorirebbe

l'integrazione della terza età nel contesto cittadino, tenuto conto che il Borgo

è il quartiere con la percentuale più elevata di anziani.

Isola di San Paolo Infine, l'isola di S. Pietro con il forte napoleonico trasformato in Museo del

mare, con una scuola di vela secondo il progetto lanciato tanti anni fa da

Cino Ricci con la possibilità di costruire un Acquario naturale in una delle

sue insenature come ha ipotizzato una tesi di laurea di un architetto

tarantino.

Inoltre, ho molto apprezzato lo studio prodotto dall’Ordine degli Architetti che

può essere la base di discussione da cui partire.

Le tesi discusse nei forum di Area Vasta non rimangono sogni ad occhi

aperti, bisognerà elaborare studi di fattibilità nel più breve tempo possibile.

Studi che dovranno tenere conto delle priorità espresse dal Consiglio

Comunale e che per quanto ci riguarda vedranno al primo posto la tutela

dell'ambiente contro le sempre possibile tentazioni di cementificazione .

A tal fine, per ogni singolo progetto qui appena delineato l’Amministrazione

Comunale deve procedere lanciando concorsi di idee internazionale.

Genova, Berlino, Barcellona, Bilbao ci insegnano come con le idee chiare

della propria classe dirigente e con l’aiuto della grande architettura si possa

rinascere con

la rigenerazione urbana.

E’ un’occasione storica per Taranto: il recupero delle sue aree demaniali

militari e civili per dare maggiori servizi, verde e migliore vivibilità ad una

città da sempre disastrata dal punto di vista ambientale, sociale, culturale ed

urbanistico.

I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE | Comune di Taranto Pagina 11 di 88

2. I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE

Negli ultimi 15 anni si è registrato un cambiamento nei modi di fare e

pensare le pratiche di governo del territorio e nella pianificazione territoriale

in Italia e più in generale in Europa. Tali mutamenti hanno destato l'interesse

di studiosi e ricercatori che, nello sforzo di comprendere le caratteristiche dei

nuovi modi di fare governo del territorio, hanno iniziato a ragionare in termini

di partecipazione, "partenariato" e "governance" urbana e territoriale.

Intendendo qui con il termine "governance" l'azione di governo svolta da una

molteplicità di soggetti che sono in posizioni diverse sia per il livello di

appartenenza - locale, nazionale, sovranazionale - sia per statuto - pubblico,

semipubblico, privato – e finalizzata al riconoscimento di un obiettivo di

sviluppo del territorio ed alla definizione di una strategia d’azione per lo

sviluppo del territorio stesso.

Le ragioni dei mutamenti nei modi di fare pianificazione territoriale e più in

generale nel governo del territorio in Italia ed Europa, sono numerose. La

prima riguarda la globalizzazione che ha implicato la crescita della de-

regolazione dei mercati finanziari e della volatilità del capitale e l’aumento di

istituzioni politiche trans-nazionali. La seconda concerne la crisi e la

ridefinizione dello Stato sia come organizzazione territoriale sia come

istituzione. La terza riguarda l’integrazione europea. La quarta, alle altre

motivazioni interrelata, riguarda la crescita della complessità e della

frammentazione nell’organizzazione sociale.

Tali capovolgimenti hanno avuto delle ripercussioni sui territori, senz’altro

positive, in particolar modo nel vissuto interno e nel modo di rapportarsi con

l’esterno.

Il campo delle politiche urbane e territoriali, promosse su scala europea,

nazionale e regionale, è ormai sempre più caratterizzato da sigle: POR

(Programma operativo regionale), PIT (Programma integrato territoriale),

PRU (Programma di recupero urbano), PRIU Programma di riqualificazione

urbana), e PRUSST (Programma di riqualificazione urbana orientato allo

sviluppo sostenibile del territorio); nonché nuovi termini come “governance”,

“partecipazione” e “integrazione”, il cui significato non è sempre scontato e a

volte potrebbe essere frainteso anche da parte di chi ha in mano la

responsabilità politica delle trasformazioni del territorio.

L’interesse dell’Unione Europea per le tematiche inerenti città e territorio si è

manifestato quindi in più modi in questi ultimi anni ed ha avuto quale suo

momento di svolta l’elaborazione dell’Atto Unico del 1987, col quale la

“coesione economica e sociale” dell’Unione è stata assunta tra i principii

fondamentali del nuovo corso della Comunità Europea. Tale principio,

ripreso nel Trattato sull’Unione del 1992 nei termini di “sviluppo armonioso”

al fine di “ridurre il divario tra i livelli i sviluppo delle varie regioni e il ritardo

delle regioni meno favorite (art. 130/a), contiene evidenti implicazioni in

termini di assetto del territorio e di sviluppo urbano”. Il Trattato di

Amsterdam, infine, ha ulteriormente rafforzato l’interesse al territorio,

esplicitando la necessità di integrare nelle politiche settoriali la componente

ambientale e manifestando un chiaro interesse verso temi connessi allo

sviluppo sostenibile.

Il modello proposto per la pianificazione di processi di rigenerazione urbana

fa riferimento all’utilizzo di metodi integrati che consentono la gestione delle

varie fasi della programmazione tenendo conto del contesto territoriale.

Il modello proposto per la riqualificazione delle Aree Demaniali fa riferimento

al “Project Cycle Management”, approccio integrato alla pianificazione e

gestione di programmi complessi, predisposto da esperti della Commissione

Europea, per capitalizzare i risultati dei progetti di sviluppo e l’efficacia

inclusiva dei processi decisionali.

Il modello proposto nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficacia

di programmi, piani, progetti e processi decisionali di programmazione.

Secondo il modello proposto si distinguono sei fasi del ciclo di vita di un

I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE | Comune di Taranto Pagina 12 di 88

progetto, di una pianificazione o di un programma di sviluppo:

• Programmazione

• Identificazione

• Formazione

• Finanziamento

• Realizzazione

• Valutazione dell’intervento

Per ogni fase viene definito il ruolo delle persone interessate, delle fasi di

lavoro e dei documenti da produrre per supportare le decisioni necessarie.

L’idea di fondo è che sia opportuno predisporre sin dall’inizio proposte che

includano le vere esigenze (i problemi) dei destinatari degli interventi.

In realtà se si riflette sul modo in cui ancora oggi le proposte progettuali

vengono predisposte, si può capire perché la maggior parte dei progetti

esistenti esita a produrre risultati incisivi per i beneficiari.

Si auspica invece che in futuro le decisioni sugli interventi siano sempre più

basate su problemi reali espressi dai destinatari degli interventi e che quindi

i beneficiari o destinatari intervengano o siano coinvolti anche nella fase di

prima identificazione dei progetti. Questo per garantire, sembra ovvio, che

gli interventi progettuali possano veramente risolvere quei problemi,

cambiando in senso positivo la vita o alcune condizioni di vita dei beneficiari.

E’ questo il concetto di qualità dei progetti.

L’intervento dovrebbe applicare le seguenti fasi:

- identificazione, in cui una prima idea-progetto ancora non dettagliata è

definita o direttamente presentata da un soggetto promotore in un bando di

gara;

- progettazione esecutiva (formulation), in cui, come risultato quasi sempre

di una fase di studio di fattibilità, la proposta progettuale assume la sua

veste definitiva, con la descrizione o previsione degli aspetti più di dettaglio

(quantità, costi ecc.);

- finanziamento (contracting),

- realizzazione dell’intervento progettuale, al cui interno si svolgono le azioni

di monitoraggio e valutazione in itinere,

- valutazione ex-post, in cui si avvia una riflessione sui risultati raggiunti dal

progetto, riflessione che dovrebbe indurre i responsabili della

programmazione a definire programmi sempre migliori o anche fornire

elementi utili per l’identificazione di ulteriori idee-progetto nell’ambito di quel

programma.

Per la valorizzazione delle Aree Demaniali, in aderenza alla metodologia

innanzi descritta, abbiamo utilizzato le varie fasi.

Nella prima fase quella della identificazione abbiamo invitato il 21 maggio

2013 in una riunione plenaria tutti gli Enti Istituzionali e le Associazioni per

aprire da subito un dibattito sulla idea progetto per la riqualificazione delle

Aree Demaniali(VERBALE 1 allegato). Successivamente il 29 maggio 2013

sono stati invitati gli Enti Istituzionali che hanno ampiamente dibattuto sul

futuro delle Aree Demaniali a Taranto(VERBALE 2 allegato).

Intanto la Consulta si è data appuntamento all’Open Day, la giornata che

spalancherà le porte delle aree demaniali in fase di cessione al Comune di

Taranto, per una visita conoscitiva degli spazi e dello stato dei luoghi.

Il 23 giugno 2013 si è tenuto l’Open Day al quale hanno partecipato tutte le

Associazioni, cittadini e Enti Istituzionali. A seguito di un’accurata pulizia da

parte dell’AMIU sono stati visitati i siti oggetto delle trasformazioni urbane.

Tutti i cittadini e le Associazioni di categoria hanno preso visione dei luoghi

Uno degli elementi fondamentali che caratterizza l’approccio del metodo

applicato è che i programmi, i piani e i progetti sono identificati con l’apporto

degli attori chiave, gli stakeholders compresi i beneficiari finali degli

interventi, di un determinato ambito di sviluppo in un contesto territoriale

definito. Ciò per garantire l’identificazione di progetti che siano soluzioni

concrete a problemi reali dei beneficiari e che siano condivisi dagli attori

locali.

I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE | Comune di Taranto Pagina 13 di 88

Altri workshop partecipativi dovrebbero essere svolti durante le diverse fasi

del ciclo di vita del programma piano/progetto per le attività di pianificazione

durante l’attuazione, per il monitoraggio e la valutazione dei risultati.

Abbiamo definito la Struttura Logica del Progetto definita in base ad una

analisi dettagliata del contesto, in una matrice detta LOGICA o QUADRO

LOGICO. Tale matrice viene definita nella fase di formulazione del

programma e in stretta coerenza con l’albero degli obiettivi.

LOGICA DELL’INTERVENTO DEFINIZIONE SIGNIFICATO

(a che domanda risponde)

Obiettivo generale I benefici sociali ed economici di

lungo periodo ai quali il progetto

contribuisce

Perché il progetto è importante per

la società?

Obiettivo specifico Indica i vantaggi che i beneficiari

otterranno dai servizi previsti dal

progetto

Perché il progetto è utile per i

beneficiari?

Risultati Indica i servizi che i beneficiari

riceveranno dal progetto

Che cosa il progetto si propone di

fornire?

Attività Indica ciò che viene realizzato dal

progetto per fornire i servizi

previsti

Che cosa concretamente sarà

fatto?

Si passa quindi all’ANALISI DEI PROBLEMI che è molto importante ai fini

della redazione del piano-progetto in quanto determina l’impianto della

struttura.

ANALISI DEI PROBLEMI

Stato di degrado e abbandono dei Beni

Demaniali

Aree scarsamente frequentato dai cittadini

Crisi del commercio Degrado urbanistico Emarginazione sociale

Insufficiente presenza di aree pedonali per il

passeggio

Insufficiente promozione delle

attività commerciali

Inadeguata manutenzione degli

alloggi pubblici

Bassa soglia di sicurezza

Traffico automobilistico consentito

Inadeguata illuminazione

pubblica

Presenza di barriere architettoniche

Scarsa presenza di famiglie nel

Borgo

Scarsa persenza di locali pubblici

Scarsa igiene degli spazi pubblici

Limitata fruibilità degli spazi storici

Elevata età media degli

abitanti

Servizio di trasporto insufficiente

Inadeguatezza degli elementi di corredo

e arredo urbano

Zone di parcheggio insufficienti

Pavimentazione non adeguata di strade e

piazze della città vecchia

La successiva tappa è quella dell’analisi degli obiettivi che è impostata

nella prospettiva della soluzione dei problemi emersi. La soluzione negativa

dell’albero dei problemi viene convertita in aspetti positivi nella matrice

dell’albero degli obiettivi.

Si passa quindi alla fase che riguarda l’identificazione delle differenti

possibili strategie per raggiungere gli obiettivi del programma, piano o

progetto e comporta anche la scelta della strategia più valida.

I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE | Comune di Taranto Pagina 14 di 88

ANALISI DEGLI OBIETTIVI

AREE DEMANIALI RIQUALIFICATE

AREE DEMANIALI DA VALORIZZARE CON PRESENZA DI CITTADINI CHE NE USUFRUISCONO

SETTORE COMMERCIALE RIVITALIZZATO

SPAZI URBANI MIGLIORATI

INCLUSIONE SOCIALE

MIGLIORATA

STRADE PEDONALIZZATE E PERCORSI INTERNI

RIQUALIFICATI

ATTIVITA’ COMMERCIALI ADEGUATAMENTE

PROMOSSE

MANUTENZIONE DEGLI ALLOGGI PUBBLICI NEL

BORGO POTENZIATA

SOGLIE DI SICUREZZA

AUMENTATE

SISTEMI DI MOBILITA’ DOLCE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA ADEGUATA

BARRIERE ARCHITETTONICHE

ADEGUATE

INTEGRAZIONE SOCIALE

MIGLIORATA

AUMENTATA PRESENZA DI

LOCALI PUBBLICI

SPAZI PUBBLICI SUFFICIENTEMENTE

PULITI

AUMENTATA FRUIBILITA’ DEGLI

SPAZI EX DEMANIALI

INSEDIAMENTO DI GIOVANI

COPPIE

SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO POTENZIATO CON LINEE VELOCI CHE UNISCONO I PARCHEGGI DI SCAMBIO

ARREDO E CORREDO URBANO POTENZIATO

ADEGUATA PRESENZA DI PARCHEGGI PUBBLICI

MIGLIORATA LA PAVIMENTAZIONE E L’UTILIZZO DELLE

PIAZZE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

L’altra fase è quella della pianificazione degli interventi che dopo aver

effettuato l’analisi della situazione di contesto e aver individuato le strategie

da perseguire per raggiungere gli obiettivi generali attraverso la definizione

di un’altra matrice: LA STRUTTURA LOGICA.

Vanno quindi considerati i fattori esterni quali agenti importanti per il

successo dei singoli progetti. Si definisce la matrice di STRUTTURA LOGICA APPLICATA considerando i fattori esterni.

L’altra fase è quella di considerare i fattori che assicurano la sostenibilità ,

attraverso l’individuazione degli INDICATORI DI SOSTENIBILITA’. La fase successiva è quella dell’individuazione degli INDICATORI VERIFICABILI, attraverso indicatori di misura e indicatori di verifica.

Successivamente si individuano i mezzi e i costi e si passa alla VERIFICA CONCLUSIVA.

IDENTIFICAZIONE DELLE

STRATEGIE AREE DEMANIALI RIQUALIFICATE

AREE DEMANIALI INTENSAMENTE FREQUENTATE DAI CITTADINI

SETTORE COMMERCIALE RIVITALIZZATO

SPAZI URBANI MIGLIORATI

INCLUSIONE SOCIALE

MIGLIORATA

STRADE PEDONALIZZATE

ATTIVITA’ COMMERCIALI ADEGUATAMENTE

PROMOSSE

MANUTENZIONE DEGLI ALLOGGI PUBBLICI

POTENZIATA

SOGLIE DI SICUREZZA

AUMENTATE

TRAFFICO AUTOMOBILISTICO E MOTOCICLISTICO

INTERDETTO

ILLUMINAZIONE PUBBLICA ADEGUATA

BARRIERE ARCHITETTONICHE

ADEGUATE

INTEGRAZIONE SOCIALE

MIGLIORATA

AUMENTATA PRESENZA DI

LOCALI PUBBLICI

SPAZI PUBBLICI SUFFICIENTEMENTE

PULITI

AUMENTATA FRUIBILITA’ DEGLI

SPAZI PUBBLICI

INSEDIAMENTO DI GIOVANI

COPPIE

SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO POTENZIATO

ARREDO E CORREDO URBANO POTENZIATO

ADEGUATA PRESENZA DI PARCHEGGI PUBBLICI

MIGLIORATA LA PAVIMENTAZIONE

DELLE PIAZZE E SPAZI PUBBLICI

• Ll

I PROCESSI PARTECIPATIVI PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI VALORIZZAZIONE | Comune di Taranto Pagina 15 di 88

ESEMPIO DI STRUTTURA LOGICA APPLICATA LOGICA DELL’INTERVENTO

OBIETTIVI GENERALI

AREE DEMANIALI RIQUALIFICATE

OBIETTIVI SPECIFICI

SETTORE COMMERCIALE/PRODUTTIVO RIVITALIZZATO

RISULTATI ATTIVITA’ COMMERCIALI ADEGUATAMENTE PROMOSSE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA ADEGUATA

SPAZI PUBBLICI CURATI E PULITI

SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO POTENZIATO (LINEE VELOCI DI

TRASPORTO)

AREE DI PARCHEGGIO POTENZIATE (ZONA CROCE - PORTA NAPOLI –

GREEN PARK A VIA LEONIDA)

ATTIVITA’ ATTIVITA’ COMMERCIALI ADEGUATAMENTE PROMOSSE

1. CAMPAGNA DI PUBBLICIZZAZIONE

2. MARCHIO

3. RICONOSCIMENTO DI TARANTO CITTA’ DELLA CULTURA

EUROPEA

4. INIZIATIVE PER ATTRARRE INVESTIMENTI

5. CONTRIBUTI PER NUOVE INIZIATIVE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA ADEGUATA

1. PROGETTO DI POTENZIAMENTO

DELL’IMPIANTO DI PUBBLICA

2. INCENTIVI PER ILLUMINAZIONE

3. DI SPAZI PUBBLICI O FACCIATE DA PARTE DEI PRIVATI

SPAZI PUBBLICI CURATI E PULITI

1. POTENZIAMENTO DELLA PULIZIA DELLE AREE DEMANIALI DA

PARTE DELL’AMIU

2. CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE DELLA PULIZIA DEI LUOGHI

PUBBLICI

3. PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DELLE ACQUE

PIOVANE

SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO POTENZIATO (LINEE VELOCI DI

TRASPORTO)

1. NAVETTE ELETTRICHE

2. PROGETTO AMAT LINEE VELOCI

3. NUOVI PERCORSI NEL PUM URBANO

AREE DI PARCHEGGIO POTENZIATE (ZONA CROCE E PORTA NAPOLI)

1. PARCHEGGIO CROCE

2. PARCHEGGIO PORTA NAPOLI

3. GREEN PARK PARCHEGGI IN VIA LEONIDA

L'eredità più importante dei programmi complessi di rigenerazione urbana,

che interessano i Beni Demaniali della città di Taranto, sta nella certezza

che tali interventi debbano legare la rigenerazione fisica dei luoghi e il

sostegno al tessuto sociale ed economico locale. Obiettivi di questo doppio

meccanismo sono la mobilitazione delle risorse del territorio e il sostegno

della partecipazione dal basso di quella società civile organizzata, terreno

fertile per azioni di solidarietà sociale legate ai programmi di rigenerazione

urbana.

1. Gli obiettivi della rigenerazione dovranno andare in questa direzione ed è

opportuno che, nel momento della valutazione e del rilancio, si mettano a regime gli

interventi per renderli patrimonio pubblico, ispirando politiche nuove, garantite

dall'accumulo di risorse, azioni e strategie.

PREROGATIVE GENERALI PER L'EFFICIENTE PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI DEI COMPLESSI EDILIZI | Comune di Taranto Pagina 16 di 88

3. PREROGATIVE GENERALI PER L'EFFICIENTE PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI DEI COMPLESSI EDILIZI

Nell’ambito della Progettazione dei Sistemi Energetici asserviti alle strutture edilizie

interessate da questa proposta, bisognerà perseguire un approccio di sistema capace di

definire una strategia generale che governi la pianificazione di tutte le altre.

I due principi fondamentali da implementare nella progettazione saranno quelli realtivi

alla biocompatibilità e all’ecosostenibilità, ricercando sistematicamente la massima

efficienza ed efficacia in ogni singola scelta.

Questo si traduce in tre ordini d’intervento:

1. riduzione della domanda di energia con strategie passive - progetto di involucri edilizi

ad elevate prestazioni; sfruttamento e regolazione degli apporti di energia solare;

2. ottimizzazione dei consumi energetici mediante impianti a bassa energia;

3. utilizzo di risorse rinnovabili per soddisfare i requisiti dell’edificio.

Relativamente all’aspetto progettuale, bisognerà operare in diversi ambiti d’intervento, tra

cui:

• la riduzione della trasmittanza delle pareti e delle superfici finestrate mediante un

adeguato isolamento termico e l’eventuale sostituzione dei serramenti;

• la cura dei dettagli costruttivi al fine di ridurre al massimo ponti termici e

infiltrazioni;

• la previsione di un’adeguata inerzia termica dell’edificio al fine di migliorarne il

comfort;

• l’ottimizzazione stagionale degli apporti solari termici e luminosi;

• lo sfruttamento di criteri bioclimatici;

• la coibentazione adeguata del sistema di distribuzione del calore;

• la riduzione degli sprechi derivanti dal riscaldamento o raffrescamento di ambienti

inutilizzati.

ARCHITETTURA ED EDILIZIA SOSTENIBILE

Nell’ambito della realizzazione degli interventi edilizi proposti, i vari step di progettazione

dovranno perseguire strategie progettuali e gestionali di nuova concezione, atte a creare

un ambiente esterno gradevole e abitabile, ottimizzando la qualità termica, acustica e

visiva degli ambienti confinati, sfruttando l’illuminazione naturale, la ventilazione naturale

e l’energia solare in termini passivi, nonché climatizzando gli ambienti contenendo i

consumi energetici e generando localmente energia elettrica e energia termica con fonti

energetiche rinnovabili.

A tal proposito bisognerà individuare le soluzioni tecniche più appropriate, effettuando

valutazioni che consentano di confrontare le diverse possibili alternative e i relativi

vantaggi effettivamente acquisibili in termini di sostenibilità energetica ed ambientale,

nonché tecnica ed economica.

In particolare per le tematiche riguardanti la progettazione energetica degli edifici,

bisognerà operare in conformità sia ai più recenti standard nazionali (D.Lgs. 192/2005 e

311/2006) sia in conformità agli standard energetici riconosciuti quali Passivhaus, Casa

Clima o Energia Netta Zero (Zero Energy Building), scegliendo a tal fine le tecnologie di

involucro più appropriate al clima e alla destinazione d’uso dell’edificio; valutando, per

ciascuno di essi, il comportamento funzionale ed energetico in diverse situazioni

climatiche e con riferimento a diversi profili di utenza.

Infine le soluzioni tecniche orientate al contenimento dei consumi energetici e al

miglioramento dell’efficienza energetica potranno a titolo esemplificativo riguardare: il

superisolamento termico di pareti opache e vetrate; il progetto di schermature solari; lo

sfruttamento dell’energia solare in sistemi solari passivi; le tecniche finalizzate alla

riduzione dei consumi energetici per riscaldamento e raffrescamento, per ventilazione,

per produzione di acqua calda sanitaria e per illuminazione artificiale; l’impiego di

collettori solari termici e fotovoltaici, di pompe di calore geotermiche e di

microcogeneratori.

MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI

Rispetto alla definizione della dotazione impiantistica delle strutture edilizie di nuova

realizzazione o da riqualificare relativamente alla climatizzazione, bisognerà

implementare criteri che conducano ad una scelta impiantistica capace di:

PREROGATIVE GENERALI PER L'EFFICIENTE PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI DEI COMPLESSI EDILIZI | Comune di Taranto Pagina 17 di 88

• garantire il comfort ambientale interno;

• utilizzare impianti alimentabili con fonti di energia rinnovabile;

• realizzare un’elevata efficienza energetica ed exergetica di sistema;

• realizzare il recupero energetico sull’aria viziata;

• utilizzare singoli componenti ad elevata efficienza;

• realizzare la possibilità di regolazione e gestione efficace del sistema.

Per ciò che attiene invece i sistemi energetici che utilizzano fonti energetiche multiple,

rinnovabili e non, con costi unitari variabili in ragione dei profili temporali di produzione, di

erogazione e di utilizzo dell’energia, in fase di progettazione bisognerà operare analisi

energetiche dettagliate, in cui vengono valutate le potenze da installare, le previsioni di

consumo energetico e le emissioni in ambiente, effettuando l’analisi di sistemi

multienergia e individuando le soluzioni ottimali in relazione alle richieste del

committente; quali il rendere minimo il costo di installazione o il costo di gestione oppure

il rendere minima l’entità dei consumi energetici connessi all’impiego di combustibili

fossili o l’entità delle emissioni in ambiente.

Infine per implementare configurazioni di sistema e soluzioni tecnologiche più

appropriate, in fase di progettazione, sarà valuta quantitativamente attraverso modelli

previsionali costruiti ad hoc, sia l’efficacia delle soluzioni proposte sia il loro costo globale

(costo di investimento più costo di esercizio) in riferimento al ciclo di vita; inoltre

dovranno essere verificati i risultati attesi tramite diagnosi energetiche (termografia

all’infrarosso) che mirano ad esaminare le caratteristiche prestazionali del sistema

edificio-impianto.

PROPOSTE PRELIMINARI La proposta progettuale punta a realizzare dal punto di vista energetico delle strutture

con un elevatissimo grado di indipendenza da fonti fossili.

In particolare la scelta prevede di dotare le strutture con destinazione “residenziale” di un

impianto geotermico capace di soddisfare i fabbisogni termici di climatizzazione estivi ed

invernali, alimentato da un impianto fotovoltaico posto in copertura e asservito alla

richiesta di potenza elettrica della pompa e dell'impianto elettrico, mentre per le strutture

con destinazione “terziario” un impianto con centrale termica “cado – freddo” integrato

con impianto a pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e un impianto

fotovoltaico per l’autoconsumo di energia elettrica di ogni struttura.

Misure di

intervento realizzabili attraverso: Proposte Preliminari

ISOLAMENTO TERMICO

l’utilizzo di strutture opache idonee al

raggiungimento di valori della

trasmittanza fissati dalla normativa

vigente.

Sandwich di materiali ad elevata

trasmittanza.

l’utilizzo di infissi capaci di garantire la

perfetta tenuta termica dell’edificio.

Infissi esterni in alluminio con vetri a

camera d’aria.

la realizzazione di schermature nei lati

ovest e sud per ridurre gli effetti solari

nel periodo estivo.

Coperture a pensilina ombreggianti di

tipo fotovoltaico.

il contenimento del fenomeno “isola di

calore”, attraverso il controllo nelle

sistemazioni esterne (verticali ed

orizzontali), del coefficiente di Albedo.

- Utilizzo di materiali di finitura tipo

chianche di Cursi e pietra tufacea

locale;

- Interventi di piantumazione di specie

autoctone.

IMPIANTI A SERVIZIO

DELL’IMMOBILE

l’integrazione di impianti tradizionali e

impianti da fonti rinnovabili.

- Impianto di Riscaldamento con

fancoils con caldaia a condensazione

ed integrazione di impianto solare

termico;

- Ambienti auto termoregolanti;

- Impianto di climatizzazione con pompa

di calore geotermica del tipo

canalizzato;

- Impianto fotovoltaico diffuso ed

integrato col disegno dell’edificio;

- Impianto Elettrico con utilizzo di

dispositivi “intelligenti”.

una progettazione basata su criteri di

bioclimatica, quali sistemi di

ventilazione e di controllo del

microclima ricorrendo a sistemi ad

acqua, ombreggianti e coperture

apribili.

- Studio particolareggiato delle ombre

estive ed invernali generate dal verde;

è infatti previsto che le zone esposte al

sole diretto a Sud, Sud-Ovest saranno

dotate di alberature più alte e con

chioma più larga ed ombreggiante,

mentre gli spazi intermedi saranno

accompagnate dalla macchia bassa,

cespugliosa;

PREROGATIVE GENERALI PER L'EFFICIENTE PROGETTAZIONE DEI SISTEMI TECNOLOGICI DEI COMPLESSI EDILIZI | Comune di Taranto Pagina 18 di 88

- Aree di pertinenza prato-carrabili quali

parcheggi realizzati con

pavimentazioni di asfalto riflettente

- Verde urbano con funzione:

climatica: gli alberi

contribuiscono mitigare gli effetti

negativi sul clima causati

dall’uomo, controbilanciando

l’effetto serra tramite la

produzione di ossigeno e

l’assorbimento di CO2;

termoregolatrice, grazie

all’effetto dell’aumento

dell’evapotraspirazione, gli

alberi sono capaci di contenere

l’aumento delle temperature

nelle stagioni estive.

Soluzioni per strutture del settore Terziario

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 19 di 88

4. COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA

PLANIMETRIA ATTUALE

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

DESCRIZIONE DELL’AREA L’intera area è estesa in totale 17.796 mq (circa 1,8 ettari) compresa l’area di sedime

degli alloggi dismessi di cui al n° civico 162 di Via Di Palma.

I manufatti edilizi presenti nell'area sono:

n° 3 bunker, testimonianza dei rifugi antiaerei, per i quali si prevede il restauro

conservativo;

5 capannoni della superficie estesa , di circa 320 mq ubicati tra l’area del teatro e lato

Via Crispi, di altezza circa 4 metri;

l’area dell’ex teatro dell’Arsenale, della superficie estesa di circa 860 mq, con altezza 10

metri;

area pavimentata, attualmente adibita a parcheggio auto, estesa circa ........... mq;

n° 4 capannoni da circa 300 mq., dei quali i primi due prospicenti l’attuale parcheggio su

due livelli per un’altezza complessiva di 8 metri circa ed i secondi due posti verso il

lato Via Leonida, dell’altezza di 4 metri;

capannone adibito anticamente a cinema dell’Arsenale, disposto longitudinalmente

parallelo a Via Di Palma della superficie estesa di 650 mq circa, dell’altezza di 8

metri circa.

Completano la serie degli edifici esistenti n° 3 volumi dei quali si prevede la demolizione

e, precisamente i volumi che insistono sulla superficie evidenziata di seguito e

contraddistinti con le lettere A, B e C:

- edificio A della superficie estesa di mq. 177, altezza 4 metri;

- edificio B della superficie estesa di mq. 428, altezza 4 metri;

- edificio C della superficie estesa di mq. 175, altezza 4 metri.

I volumi dei tre capannoni da demolire sono trasferiti nel Polo culturale del quale sarà

fatto riferimento di seguito, per una superficie di mq. 667 ed altezza 4 metri, con una

riduzione della volumetria rispetto agli immobili demoliti.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 20 di 88

INQUADRAMENTO URBANISTICO

Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio

di Mappa n° 241 porzione della P.lla n° 2 risulta avere la seguente

destinazione di P.R.G.: "Zona per parchi, giochi e sports".

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal

P.U.T.T./P. (Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio),

approvato con deliberazione della Giunta Regionale del 15.12-.2000 n°1748

e con riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del

05.08.2009: Ambito di valore normale "E" ed è tutelata in parte da un bene

"Idrologia superficiale: coste e corsi d'acqua".

ZONA PER PARCHI GIOCHI E SPORTS (A1O)

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 21 di 88

RILIEVO DELLO STATO DEI LUOGHI- Scala 1:500

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 22 di 88

SINTESI DELL'INTERVENTO EDILE in rosso sono riportati i corpi edili da demolire

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 23 di 88

MUSEO DEI BAMBINI E

DELLE BAMBINE

ORGANIGRAMMA FUNZIONALE

TEATRO DELLA

MUSICA

BAR PT CAMERINI P1

LAB ARTE E MUSICA

FOYEUR

PICCOLI CONCERTI

POLO CULTURALE DI TARANTO

PIAZZA MULTIMEDIALE CON POSSIBILITA' DI COPERTURA

SPAZI PER LA

TERZA ETA'

SPAZI PER I

GIOVANI

POLO SOCIALE

Centro Salute- Ambiente di Taranto

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 24 di 88

PIANO DI UTILIZZO DELL’AREA Come risulta dal grafico, si prevedono i seguenti utilizzi per i volumi da ristrutturare

conservando le volumetrie esistenti per gli edifici da conservare, e mantenendo la stessa

configurazione architettonica per i volumi aggiunti.

Polo Culturale per il complesso situato tra l’area attualmente adibita a parcheggio e il lato di Via

Crispi; questo Polo comprenderà anche l’attuale superficie a parcheggio che sarà

opportunamente sistemata come piazza polifunzionale attrezzata con pannelli

multimediali e con struttura in grado di assicurare copertura in caso di eventi

metereologici durante eventi.

Nel Polo Culturale, oltre all’ampio spazio di aggregazione costituito dalla piazza

polifunzionale, insistono volumi con le seguenti destinazioni:

Nel teatro dismesso, sarà allocato il nuovo “Teatro della Musica” con un numero di posti

non superiore a 500, opportunamente attrezzato di nuove tecnologie per l’acustica;

annesso al Teatro è previsto l’utilizzo del volume posto ad ovest del Teatro stesso

con la funzione di “foyer”, di piccola sala concerti nonchè di un piccolo laboratorio di

musica; per quanto riguarda l’edificio posto a nord del Teatro e contiguo allo stesso,

si prevede che al piano terra sia allocato un “lounge bar” ed al piano superiore i

locali a servizio delle attività teatrali.

Un complesso di quattro volumi per i quali, salvo diverso avviso degli Organi Decisionali

del Comune di Taranto, si propongono utilizzi rispettivamente per sale-prove, sale

espositive, per un’area definita “officina delle idee” costituita da un grande

laboratorio a strumentazione comune nel quale i giovani e meno giovani potranno

avere a disposizione le migliori tecnologie strumentali per sviluppare propri progetti

o idee.

Polo Sociale Nei due volumi posti ad est della futura piazza polifunzionale sono previsti servizi

comunali per attività sociali che, a titolo esemplificativo si riferiscono ad un centro di

aggregazione per i giovani nonché ad un centro di aggregazione per anziani.

Centro Salute e Ambiente di Taranto

Completa il piano di utilizzo dei volumi dei Baraccamenti Cattolica, il centro Salute e

Ambiente di Taranto in aderenza a quanto richiesto dalla stessa ASL con nota del

1123 del 07-05-2013 che si allega alla pagina seguente. Di seguito si riportano in

dettaglio i suddetti interventi.

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA OVEST) - LA REALIZZAZIONE DEL "POLO CULTURALE"

L’intervento proposto nasce dall’esigenza manifestata dall’Amministrazione

comunale di potenziare l’offerta di luoghi per la fruizione di attività culturali in

cui i cittadini possano trovare offerte molteplici e variegate, dalle

rappresentazioni teatrali a quelli di grandi eventi organizzate anche con

tecnologie multimediali, alla fruizione di laboratori teatrali o musicali,

comprendendo in queste attività anche i segmenti dei bambini e delle

bambine.

L’attività perciò risulta piuttosto complessa e articolata ma sempre ascrivibile

alle tematiche della gestione di siti per la produzione e l’offerta di attività

legate allo spettacolo comprensive di quelle legate alla acquisizione delle

conoscenze nei diversi segmenti artistici e culturali possibili in un luogo

multiforme e multi servizi.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 25 di 88

PROGETTO DI MASSIMA UTILE ALLE STIME DIMENSIONALI ED ECONOMETRICHE DEL COMPLESSO DENOMINATO "BARACCAMENTI CATTOLICA" - "IL POLO CULTURALE - Scala 1:500 (IN ROSSO SONO INDICATE LE PARTI DA DEMOLIRE, IN VIOLA LE NUOVE REALIZZAZIONI)

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 26 di 88

PROGETTO DI MASSIMA UTILE ALLE STIME DIMENSIONALI ED ECONOMETRICHE DEL COMPLESSO DENOMINATO "BARACCAMENTI CATTOLICA" - "IL POLO CULTURALE

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 27 di 88

PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA

L’OGGETTO DELLA PROPOSTA

Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella predisposizione di uno

studio di fattibilità preliminare per la realizzazione del Polo della Cultura nel

quale collocare:

• il nuovo “Teatro della Musica” con un numero di posti non superiore a

500, opportunamente attrezzato di nuove tecnologie per l’acustica;

annesso al Teatro è previsto l’utilizzo del volume posto ad ovest del

Teatro stesso con la funzione di “foyer”, di piccola sala concerti

nonchè di un piccolo laboratorio di musica; per quanto riguarda

l’edificio posto a nord del Teatro e contiguo allo stesso, si prevede che

al piano terra sia allocato un “lounge bar” ed al piano superiore i locali

a servizio delle attività teatrali;

• un complesso di quattro volumi per i quali, salvo diverse

determinazioni dell'Amministrazione Comunale in sede di

concertazione con il settore delle associazioni, si prevedono utilizzi

rispettivamente per sale-prove, sale espositive, per un’area definita

“officina delle idee” costituita da un grande laboratorio a

strumentazione comune nel quale i giovani e meno giovani potranno

avere a disposizione le migliori tecnologie strumentali per sviluppare

propri progetti o idee;

• una piazza multimediale da coprire in caso di eventi metereologici

avversi, ovvero per eventi in pieno sole, di grandi dimensioni (2500

mq) dotata di servizi per spettacoli all’aperto, proiezione di spettacoli

multimediali, gestione eventi di grande portata.

L’analisi economica e finanziaria della gestione del progetto si articola nelle

seguenti fasi:

• analisi della domanda potenziale;

• stima dei costi di investimento e definizione delle fasi dell’intervento e

dei costi di gestione;

• ipotesi di pricing;

• stima dei contributi a carico dell’Amministrazione comunale;

• predisposizione del piano economico - finanziario.

L’ANALISI DELLA DOMANDA POTENZIALE

L'analisi della domanda è stata condotta mettendo a frutto le varie

esperienze di soggetti gestori di eventi per lo spettacolo che esercitano sul

territorio comunale e che attualmente possono contare su spazi per lo

spettacolo con dimensioni simili a quelle previste nel progetto ma che non

sono dotati di spazi e servizi annessi. In forma cautelativa si è assunto che

gli spazi del Polo Culturale saranno ptenzialmente fruiti da una media di 250

spettatori al giorno per 220 giorni all’anno. Tale quantificazione risulta

effettivaemnte sottosrtimata sia in agione delle potenzialità dei servizi offerti

ma anche in virtù delle dimensionei dell strutture che risutlano essere molto

più capienti dei volumi medi assunti dalla presente valutazione. Oltre ciò si è

assunto di poter esercire 10 grandi eventi nell’arco temporale di un anno per

2500 persone paganti che risultano essere un volume facilmente accoglibile

all’interno della piazza mutlimediale coperta.

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI

Il costo complessivo degli interventi ammonta a 9.501,8 mila euro, al netto di

Iva, che comprende il 7% dei costi generali . Ai fini della sostenibilità

economico - finanziaria dell’iniziativa si prevede il contributo di 2.000.000 €

da parte dell’Amministrazione comunale per sostenere l’iniziativa di una

“Concessione di costruzione e gestione” da affidare ad apposita

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 28 di 88

Organizzazione che, da un lato, garantisca la migliore realizzazione

dell’opera e, dall’altro, garantisca la migliore gestione culturale e sociale

delle iniziative prevedibili non solo nel teatro ma anche nella piazza

polifunzionale e nei volumi prima descritti; ovviamente a carico del

concessionario si porrà l'onere finanziario per un ammontare complessivo di

euro 7.501.800.

I COSTI DI GESTIONE

I costi di gestione sono piuttosto artcolati e nella presente valutazione si

sono tenuti in considerazone sia i costi relativi alla gestione vera e propria

del bene sia i costi legati all personale incaricato dell’esercizio delle funzioni

affidate ama anche i servizi energetici, di approvvigionaemnto idrico e le

imposte legate alla proprietà

Costi di

gestione

Costi di gestione strutturali (€) 200.000

Utenze e tasse(€) 110.000

Personale (€) 150.000

Gestione artistica (€) 450.000

Manutenzione 1° anno (€) 77.200

Canone di concessione PA (€) 150.000

TOTALE 987.200

LA STRUTTURA DEI RICAVI E LE TARIFFE

I ricavi sono anche questi piuttosto articolati e richiamano tutte le attività che

potrebbero generare reddito che sono legate da un lato alla gestione vera e

proria degli eventi dello spettacolo, dall’altro alla possiilità di creare

economie parallele di prevednita di eventi collocati in altri luoghi e di

merchandising legato allo spettacolo e alla cultura.

Proventi di

gestione

Giorni di funzionamento ordinari 250

Numero ingressi 250

Giorni Grandi Eventi 10

Numero ingressi Grandi Eventi 2500

Tariffa base per l'accesso agli eventi(€) 12

Prevendita da Box-Office per eventi interni ed

esterni(€) 2

Ricavo prevendite (200ggx200 biglietti) 80.000

Fitto Teatro (€) 240.000

Fitto e getsione altre sale (€) 250.000

Sponsorizzazione spazi + merchandising (€) 150.000

LE IPOTESI GENERALI DEL MODELLO

Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico -

finanziario proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria

è pari a 30 anni;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo

è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: concessione di costruzione e gestione con

contributo comunale e canone a favore dell’Amministrazione

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI

Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo

Stato Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati

sono: TIR (tasso interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR

medio (debt service cover ratio). La tabella seguente mette in evidenza i

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 29 di 88

risultati ottenuti nella simulazione assumendo i comportamenti

precedentemente descritti

L’analisi economica è stata condotta assumendo come TIR obiettivo il valore

dell’15%, tasso di rendimento che indica un ritorno di livello importante per

investimenti di questo tipo che hanno elementi di rischio legati alla durata

dell’investimento.

Parametri

econometrici

Adeguamento annuale 1,50%

Valore del bene (k€) 8880,2

Costi generali (k€) 621,6

Contributo(k€) 2000,00

Durata mutuo 18,00

Tasso rata 7%

Tasso di sconto 3%

TIR 15%

VAN(k€) 3308,75

Flussi di cassa netti cumulati (k€) 7249,32

Il primo anno i proventi di gestione saranno pari a 1.570.000€. Le analisi di

sensitività mettono in risalto la possibilità di mettere a frutto l’investimento

offrendo opportunità di fruizioni culturali molto ampie potendo richiamare

operatori in grado di accollarsi i maggiori oneri realizzativi del progetto a

fronte di un ritorno in linea con buone occasioni di investiemnto nell’Ambito

della fruizione di offerte culturali..

Da quanto sopra consegue che il Polo della Cultura comporterà un

investimento complessivo di 9,5 M€ a fronte dei quali il Comune di Taranto

dovrà reperire risorse di cofinanziamento per 2,0 M€. Il concessionario che

gestirà, con il controlla e la sorveglianza del concedente, per 30 anni il

suddetto Polo dovrà sostenere un'onere finanziario di 7,5 M€.

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA CENTRALE) - LA REALIZZAZIONE DEL "POLO SOCIALE"

La struttura sarà sede di un Centro Intergenerazionale per finalizzata

all’integrazione sociale dell’individuo anziano; la creazione di tali strutture è

tra gli obiettivi del Piano Regionale delle Politiche Sociali e per favorirla il

Comune vuole potenziare e riqualificare le attività attraverso la creazione di

un nuovo centro di aggregazione come da progetto proposto. Il tempo libero,

può risultare per la senilità un tempo vuoto ed in grado di favorire un

processo graduale di isolamento e di solitudine. Per contro la creazione di

centri intergenerazionali favorisce l’integrazione e l’utilità sociale delle

popolazioni ancora attive ma non impiegate in settori lavorativi, potendo

svolgere funzioni nono solo legate alla cura della propria persona ma

consentendo mutuo aiuto alla società potendo così svolgere funzioni sociali.

E’ dimostrato che l’integrazione intergenerazionale produce effetti benefici

sulla spesa sanitaria, sulle economie familiari coinvolte ma anche sulla

coesione sociale.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 30 di 88

PROGETTO DI MASSIMA UTILE ALLE STIME DIMENSIONALI ED ECONOMETRICHE DEL COMPLESSO DENOMINATO "BARACCAMENTI CATTOLICA" - POLO SOCIALE COMUNE DI TARANTO - Scala 1:500

PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA L’OGGETTO DELLA PROPOSTA – IL BILANCIO SOCIALE Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella realizzazione, nei due volumi posti

ad est della futura piazza polifunzionale, di centri servizi comunali per attività sociali

finalizzate all’integrazione e all’aggregazione intergenerazionale.

L’analisi costi benefici sarà affrontata con le tecniche dei bilanci sociali che ben

inquadrano la tematica e definiscono un criterio per stabilire vantaggi o svantaggi di una

certa scelta che interagisce con il campo sociale delle attività messe in campo.

Anzitutto la proposta va confrontata con le indicazioni degli strumenti regolatori di livello

regionale.

Nell’allegato al Piano Regionale per le Politiche Sociali si rileva che i servizi comunitari a

ciclo diurno e tutti i servizi connessi alla accessibilità e alla fruizione di detti centri

rappresentano la più concreta alternativa al ricovero di persone non autosufficienti in

strutture residenziali, così come una delle più efficace azioni di prevenzione del rischio di

disagio e marginalità dei minori così come degli adulti che vivono in condizioni di

svantaggio. I servizi comunitari a ciclo diurno, inoltre, consentono di perseguire obiettivi

di integrazione sociale e generazionale, inserimento socio lavorativo, orientamento e

formazione, politiche complessivamente rivolte alla prevenzione del disagio e alla

promozione attiva degli individui.

Tant’è che nel quadro degli interventi risultano determinati i seguenti valori target

Obiettivo operativo Destinatari finali

Obiettivo di servizio (indicatore)

Valore target al 2011

Potenziamento e

consolidamento rete

Centri aperti polivalenti

per minori

Minori n. strutture-utenti/n.

abitanti

1 centro/50 posti-

utenti ogni 20.000

ab.

Riqualificazione e

potenziamento Centri

sociali polivalenti

per anziani

Anziani,

anche non

autosufficie

nti lievi

n. strutture-utenti/n.

abitanti

1 centro/60 posti-

utenti ogni 20.000

ab.

L’iniziativa in oggetto si colloca quindi pienamente nel target individuato dal Regolamento

Regionale.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 31 di 88

A tale proposito il Piano di Zona del Comune di Taranto inquadra la tematica indicando

l’integrazione sociale dell’individuo anziano tra gli obiettivi del Piano Regionale delle

Politiche Sociali e per favorirla il Comune vuole potenziare e riqualificare le attività che si

svolgono nei tre Centri sociali polivalenti per anziani già esistenti. Il tempo libero, può

risultare per la senilità un tempo vuoto ed in grado di favorire un processo graduale di

isolamento e di solitudine.

Ed è per tale motivo che lo stesso Piano di Zona individua risorse per la riqualificazione

dei centri sociali polivalenti ma anche indicazioni riguardo Servizi ricreativi ed educativi

per il tempo libero ed attività sportive che intendono offrire ai minori, una serie di

prestazioni variegatequali: attività ludico-ricreative, scambi culturali tra gruppi residenti in

diversi territori,partecipazione a rappresentazioni teatrali e musicali, attività ginnico-

sportive, campi scuola, visite culturali.

L’intervento proposto si inserisce come elemento di novità nel panorama programmatico

operativo ma pienamente in linea con le politiche regionali e comunali riguardanti il

segmento dei servizi specifici.

Dal punto di vista dell’analisi occorre operare considerando l’obiettivo fissato dal

regolamento regionale ma anche guardando dall’altro lato cosa potrebbe accadere in

termini di vantaggio sociale.

Tecnicamente, quindi, l’azione di un’impresa privata, degli enti pubblici, e delle

organizzazioni no profit possono considerarsi utili socialmente quando il valore aggiunto

prodotto (Va) sommato alle economie esterne prodotte (Ee) e al maggiore benessere

sociale (Bs) ha un valore superiore ai costi di produzione del servizio (Cs) sommato alle

diseconomie esterne (De) e al disagio sociale prodotto (Ds); in formula:

Va+Ee+Bs > Cs+De+Ds

Per la collettività è perciò importante che non solo siano selezionati i progetti che

producono utilità sociale, ma che tra questi siano scelti e resi operativi i prodotti che

danno maggiore utilità sociale.

In questo caso occorre guardare ai costi sociali evitati attraverso l’attuazione

dell’intervento che si possono preliminarmente indicare in mancati costi sanitari

(farmacologici o assistenziali) che il soggetto matura a causa del miglioramento delle

condizioni di vita che matura nella frequentazione del centro ma anche in relazione

all’incremento di valore generato dalla possibilità di liberare risorse per l’aiuto di altri

soggetti, anche appartenenti al nucleo familiare, che consente a questi il risparmio di

spese che vengono sostenute abitualmente (badante, baby sitter, etc). In questa analisi

si è considerato in 1000 € il valore medio del mancato esborso, o del guadagno, per

ciascun utente.

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI Il costo complessivo degli interventi ammonta a 2.010 mila euro, al netto di Iva, che

comprende il 7% dei costi generali . Tali oneri saranno sostenuti interamente

dall’Amministrazione Comunale la quale provvederà ad affidare la gestione dei servizi e

la manutenzione ordinaria dei luoghi a società accreditata per l’esercizio dei servizi

necessari allo scopo secondo le direttive regionali in materia.

I COSTI DI GESTIONE I costi di gestione come detto saranno sostenuti da un soggetto privato il quale si

prenderà cura non solo di esercire il servizio ma di provvedere alla manutenzione

ordinaria dei manufatti stessi. In questa valutazione il costo di manutenzione e gestione

della parte edilizia, comprensiva dei costi di acquisizione dei servizi energetici e della

altre forniture, è stimato in circa 15.000 €/anno mentre per il personale il fabbisogno si è

stimato in 50.000 €/anno.

L’ANALISI COSTI BENEFICI Con i presupposti di cui abbiamo detto la valutazione è stata condotta considerando i

seguenti parametri. Si sono individuati dapprima i valori potenziali del risparmio sociale

che si è confrontato con i costi dell’investimento e con i costi di gestione. Da questo

confronto è emerso il limite inferiore di utenti che darebbe un equilibrio economico

dell’iniziativa.

Le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: finanziamento dell’Amministrazione

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 32 di 88

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo i comportamenti precedentemente descritti

Le analisi di sensitività mettono in risalto il grande valore sociale che l’iniziativa consente

di ottenere, raggiungendo un punto di equilibrio attraverso la fruizione di soli 250 utenti.

In tale analisi sono totalmente assenti i vantaggi che deriverebbero dal punto di vista del

miglioramento della qualità della vita del contesto in cui l’iniziativa è inserita potendo

diventare un volano attrattivo per aggregazioni multigenerazionali e soprattutto rientrare

in quel progetto di coesione sociale che consentirebbe di maturare uno sviluppo sociale

di notevole intensità Basti pensare a ciò che potrebbe significare la creazione in questo

consesso di una Banca del Tempo, già indicata nel Piano di Zona del Comune di

Taranto, che potrebbe avere ricadute sul tessuto socio economico del Borgo di Taranto

di notevolissimo valore..

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 33 di 88

BARACCAMENTI CATTOLICA (AREA ORIENTALE) - LA REALIZZAZIONE DEL "CENTRO SALUTE - AMBIENTE di Taranto"

Si riporta di seguito il documento di sintesi redatto da ASL Taranto inerente il Piano

Straordinario Salute e Ambiente della città di Taranto. Tale documento descrive

preliminarmente le attività e i fabbisogni previsti per la realizzazione del suddetto

intervento.

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 34 di 88

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 35 di 88

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 36 di 88

PROGETTO DI MASSIMA UTILE ALLE STIME DIMENSIONALI ED ECONOMETRICHE

DEL COMPLESSO DENOMINATO "BARACCAMENTI CATTOLICA" - "CENTRO

SALUTE AMBIENTE DI TARANTO"

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 37 di 88

PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA PREMESSA La struttura sarà dedicata all’accoglienza del Centro Salute e Ambiente della città di

Taranto così come definitivamente approvato dalla D.G.R. n° 1935 del 2 ottobre 2012. Le

attività del Centro saranno articolate secondo quattro linee di sviluppo, fortemente

interconnesse e dinamicamente correlate e si fonda sul coinvolgimento sistematico di

tutti i soggetti che per finalità, ruolo e competenze perseguono l’obiettivo comune di

sostenere il benessere della popolazione.

L’obiettivo è quindi quello di prevenire in maniera sistematica e strutturata i danni prodotti

sulla salute da fonti di inquinamento ambientale ma anche da fenomeni causati dal

comportamento, attraverso il monitoraggio continuo della popolazione, quindi l'adozione

di misure atte alla prevenzione sistematica dei danni prodotti da malattie legate alle

forme di inquinamento presenti in città.

Oltre ciò il Centro sarà luogo di divulgazione, confronto, dibattito e coinvolgimento della

cittadinanza sulle tematiche che fanno capo al tema Salute-Ambiente attraverso un

centro per la divulgazione e il dibattito, così come previsto dal progetto.

L’OGGETTO DELLA PROPOSTA Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella realizzazione di un centro per il

rifugio e il reintegro nella società di donne vittime della violenza.

Il tema cha si affronta è di per se piuttosto complesso e molto articolato. L’analisi costi

benefici sarà affrontata con le tecniche dei bilanci sociali che ben inquadrano la tematica

e definiscono un criterio per stabilire vantaggi o svantaggi di una certa scelta che

interagisce con il campo sociale delle attività messe in campo.

Anzitutto la proposta va confrontata con le indicazioni degli strumenti regolatori di livello

regionale nella cui delibera di Giunta su citata viene:

• approvato in via definitiva il Piano Straordinario Salute-Ambiente

• ripartita la complessiva somma di euro 8.000.000,00 a valere sul Cap. 751056, come

assegnata per effetto dell’art. 4 della l.r. n. 18/2012, nel seguente modo:

a) Euro 4.730.000,00 (spesa in conto capitale) finalizzata all’intervento di

ristrutturazione e adeguamento funzionale dell’ex presidio ospedaliero Testa di

Taranto, nonché per interventi di adeguamento dei locali ASL (del Dipartimento di

Prevenzione e dei distretti socio-sanitari)

b) Euro 3.270.000,00 (spesa corrente) per lo start-up del progetto sperimentale

così come meglio dettagliato nell’allegato 1 al presente provvedimento;

L’iniziativa in oggetto si colloca quindi pienamente nel target individuato dagli strumenti

regolatori e normativi regionali.

Dal punto di vista dell’analisi occorre operare, quindi, considerando l’obiettivo fissato dal

regolamento regionale ma anche guardando dall’’altro lato cosa potrebbe accadere in

termini di vantaggio sociale attraverso l’intervento in oggetto.

Tecnicamente, quindi, l’azione di un’impresa privata, degli enti pubblici, e delle

organizzazioni no profit possono considerarsi utili socialmente quando il valore aggiunto

prodotto (Va) sommato alle economie esterne prodotte (Ee) e al maggiore benessere

sociale (Bs) ha un valore superiore ai costi di produzione del servizio (Cs) sommato alle

diseconomie esterne (De) e al disagio sociale prodotto (Ds); in formula:

Va+Ee+Bs > Cs+De+Ds

Per la collettività è quindi importante che non solo siano selezionati i progetti che

producono utilità sociale, ma che tra questi siano scelti e resi operativi i prodotti che

danno maggiore utilità sociale.

In questo caso occorre guardare ai costi sociali evitati e rapportarli a quelli sostenuti dalla

collettività per sostenere il servizio

Sebbene la delibera di Giunta non indichi puntualmente il vantaggio in termini di benefici

sociali derivanti dalla attuazione di politiche strutturate di prevenzione per la salute dei

cittadini di Taranto, in questa valutazione si è affrontato il tema paragonando l’effetto

della prevenzione e della diagnosi precoce di malattie come un beneficio derivante dalla

riduzione dei costi legati agli effetti prodotti dalle malattie provocate dalle condizioni

ambientali e dal comportamento della popolazione.

La recente ricerca condotta e pubblicata nel IV rapporto sulla condizione assistenziale

dei malati oncologici realizzato dal Censis per conto della Federazione delle associazioni

di volontariato in oncologia (Favo) ha indicato in 34 mila euro l’anno i costi sociali

sostenuti da un individuo malato di cancro, che estesi al totale dei pazienti raggiunge la

cifra di 36,4 miliardi di euro. La parte più rilevante sono costituite dalle spese indirette

(mancato reddito e valore dell’assistenza prestata da un parente), mentre lo stesso

studio rileva che i sostegni pubblici al malato (per esempio indennità di

COMPENDIO DENOMINATO EX BARACCAMENTI CATTOLICA | Comune di Taranto Pagina 38 di 88

accompagnamento) sono presenti in misura del tutto insufficiente: poco più del 3% del

costo sociale totale.

I costi sociali comprendono quindi non solo quelli diretti, quali medicinali o visite

specialistiche pagati dal paziente, nonché trasporti e badanti, ma anche quelli indiretti –

ed è la parte più rilevante – quali il mancato reddito che la malattia comporta (per

riduzione o cessazione dell’attività lavorativa) per il malato e talvolta per la persona che

lo assiste più da vicino; e anche il valore di questa assistenza, magari a persone non del

tutto autosufficienti. È un peso molto più alto se il caregiver è convivente (tipicamente se

il malato è il coniuge o un figlio), mentre incide meno se non è convivente (per esempio il

figlio che visita il genitore).

In questo senso si è assunto in 34.000 € l’anno il costo sociale per un individuo malato

oncologico, sul quale la struttura in esame potrebbe produrre effetti preventivi, ovvero

evitarne la malattia prolungata attraverso la diagnosi precoce.

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI Il costo complessivo degli interventi ammonta a 5.021 mila euro, al netto di Iva, che

comprende il 7% dei costi generali . Tali oneri saranno sostenuti interamente

dall’Azienda Sanitaria Locale la quale provvederà a gestire i servizi oltre che la

manutenzione ordinaria dei luoghi per l’esercizio dei servizi necessari allo scopo secondo

le indicazioni della delibera di Giunta Regionale.

I COSTI DI GESTIONE I costi di gestione come detto saranno sostenuti dall’Azienda Sanitaria Locale la quale si

prenderà cura non solo di esercire il servizio ma di provvedere alla manutenzione

ordinaria dei manufatti stessi. In questa valutazione il costo di gestione, che contiene

anche i costi del personale, e manutenzione, comprensiva dei costi di acquisizione dei

servizi energetici e della altre forniture, è stimato in circa 3.000.000 €/anno. Le ipotesi generali del modello Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario

proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: concessione di costruzione e gestione con contributo

dell’Amministrazione

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

-

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Con i presupposti di cui abbiamo detto la valutazione è stata condotta cercando di

quantificare il numero di persone che grazie alla diagnosi precoce fornita eviti la malattia

soprattutto nelle sue forme invalidanti.

Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo i comportamenti precedentemente descritti

VAN (k€) -760,02

Flussi di cassa cumulati (k€) 1468,87

Il risultato che soddisfa l’equazione di bilancio è pari a 93 utenti/anno che grazie alla

diagnosi precoce, possibile nella struttura in oggetto, riducono in maniera considerevole il

rischio di contrarre la malattia.

Tale numero, riferito alla popolazione della sola città di Taranto, risulta estremamente

contenuto e si riduce ulteriormente se riferito alla popolazione dell’intera Provincia. E’

evidente che tale valutazione non considera assolutamente il valore della vita di un

individuo e risulta riduttiva in termini complessivi ma riesce a focalizzare la portata del

sevizio reso e di ciò che in termini di semplice analisi econometrica possa riassumersi in

un valore positivo.

EX CASERMA FADINI (ALIQUOTA) IN VIA LEONIDA | Comune di Taranto Pagina 39 di 88

5. EX CASERMA FADINI (ALIQUOTA) IN VIA LEONIDA

PLANIMETRIA ATTUALE

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

INQUADRAMENTO URBANISTICO Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio

di Mappa n° 244 porzione della P.lla n° 40 risulta avere la seguente

destinazione di P.R.G.: "Zona per parchi, giochi e sports". La suddetta

particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal P.U.T.T./P. (Piano

Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio), approvato con

deliberazione della Giunta Regionale del 15 .12 .2.000 n°1748 e con

riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del 05 .08.2009:

Ambito di valore normale "E".

ZONA PER PARCHI GIOCHI E SPORTS (A1O)

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A SOLUZIONI PARCO ARCHEOLOGICO COPERTO

La soluzione proposta prevede il completamento della campagna di scavo

archeologico, la messa a dimora di reperti già venuti alla luce nella prima

campagna effettuata dalla Sovrintendenza Archeologica della Puglia,

campagna della quale si riporta nella pagina seguente la pianta delle

rilevazioni.

Si prevede una nuova campagna di scavi archeologici del costo presunto di

€ 478.000 € così desunto:

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI D I M E N S I O N I Quantità I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE LAVORI A MISURA Scavo archeologico stratigrafico non suscettibile

di una esatta valutazione geometrica da liquidarsi mediante prestazione di lista degli operai per la manodopera al lordo delle spese generali e utili d'impresa. OPERAIO SPECIALIZZATO (sup. ai 18 anni)

giorni lavorativi 100,00 8,000 800,00 SOMMANO ora 800,00 29,24 21.840,00 Scavo archeologico stratigrafico non suscettibile

di una esatta valutazione geometrica da liquidarsi mediante prestazione di lista degli operai per la manodopera al lordo delle spese generali e utili d'impresa. OPERAIO QUALIFICATO (sup. ai 18 anni)

giorni lavorativi 100,00 8,000 800,00 SOMMANO ora 800,00 27,30 21.840,00 Scavo archeologico stratigrafico non suscettibile

di una esatta valutazione geometrica da liquidarsi mediante prestazione di lista degli operai per la manodopera al lordo delle spese generali e utili d'impresa. OPERAIO SPECIALIZZATO (sup. ai 18 anni)

giorni lavorativi 100,00 8,000 800,00 SOMMANO ora 800,00 29,24 21.840,00 Scavo archeologico stratigrafico non suscettibile

di una esatta valutazione geometrica da liquidarsi mediante prestazione di lista degli operai per la manodopera al lordo delle spese generali e utili d'impresa. OPERAIO QUALIFICATO (sup. ai 18 anni)

giorni lavorativi 100,00 8,000 800,00 SOMMANO ora 800,00 27,30 21.840,00

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Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE Scavo archeologico stratigrafico non suscettibile

di una esatta valutazione geometrica da liquidarsi mediante prestazione di lista degli operai per la manodopera al lordo delle spese generali e utili d'impresa. OPERAIO COMUNE (sup. ai 18 anni)

n° 3 operai - giorni lavorativi n° 200 *(par.ug.=6*100) 600,00 8,000 4´800,00

SOMMANO ora 4´800,00 24,79 118´992,00 Scavo a sezione obbligata eseguito con l'ausilio

di mezzi meccanici tipo "Terna" da HP.90, in terreni incoerenti (sabbia, ghiaia, pozzolana, lapillo, terreno vegetale e simili), as ... con cautela ad evitare danneggiamenti a strati archeologici, strutture, reperti e quant'altro di interesse archeologico.

area pari a mq. 4600 4600,00 1,000 4´600,00 SOMMANO mc 4´600,00 25,00 115´000,00 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: a1) Cassette sovrapponibili Norma Europa (direttiva 94/62 CE) con fondo e pareti in plastica dim. mm 600x400x170.

150,00 SOMMANO cadauno 150,00 12,45 1´867,50 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: a2) Cassette sovrapponibili Norma Europa (direttiva 94/62 CE) con fondo e pareti in plastica dim. mm 600x400x235.

150,00 SOMMANO cadauno 150,00 15,09 2´263,50 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: a3) Cassette sovrapponibili Norma Europa (direttiva 94/62 CE) con fondo e pareti in plastica dim. mm 600x400x320.

150,00 SOMMANO cadauno 150,00 17,22 2´583,00 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: b) Buste in plastica di varie dimensioni.

100,00 SOMMANO kg 100,00 5,17 517,00 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: c) Cartellini in compensato di pioppo da mm4 dim. cm 5x8

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE 600,00 SOMMANO cadauno 600,00 0,21 126,00 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: d) Tessuto non tessuto gr. 200

4´600,00 SOMMANO m2 4´600,00 0,92 4´232,00 Fornitura di materiale occorrente per lo scavo

archeologico, la ricolmatura e la recinzione dei saggi: e) Paletti in tondino di ferro diam. mm.14 da mt. 1,50.

210,00 SOMMANO cadauno 210,00 1,52 319,20 Parziale LAVORI A MISURA euro 336´364,20 T O T A L E euro 336´364,20 Data, __________ Il Tecnico

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Quadro economico preventivo

1

Lavori di ditta specializzata per sondaggi stratigrafici

archeologici

Lavori a misura € 126.908,20

Costo della manodopera non soggetta a ribasso € 160.800,00

Spese generali + utili impresa al netto del ribasso € 48.656,00

Sommano € 336.364,20

2 Assistenza specialistica per sorveglianza archeologica n°

giorni 200 x 8h/g x 35 €/h + 4% Cassa € 58.240,00

3 IVA (21% di 1+2) € 82.866,88

Sommano in totale

Ed in c.t.

€ 477.471,08

€ 478.000

Si prevede di realizzare un parco archeologico delimitato, lungo Via Leonida

con una vetrata continua.

Sulle coperture del Parco Archeologico si prevede il posizionamento di

pannelli fotovoltaici in grado di soddisfare il fabbisogno energetico dello

stesso Parco e del vicino mercato Fadini.

B SOLUZIONI PARCO ARCHEOLOGICO CON SOVRASTANTE PARCHEGGIO PER AUTO (GREEN PARK)

Si prevede di mantenere inalterata la ubicazione del Parco Archeologico con

relativa copertura che, in questo caso, costituirà il piano rialzato del

parcheggio con quota di calpestio a m. 5,80

DESCRIZIONE TECNICA DELLA STRUTTURA DEL PARCHEGGIO

L’edificio è costituito da un corpo di fabbrica di dimensioni in pianta pari a

circa 48,00x87,00m.

Il fabbricato si sviluppa su tre piani fuori terra (piano terra a 4,80 m dal piano

stradale, primo piano e piano copertura) aventi altezza netta non inferiore a

2,60 m. E’ prevista la realizzazione di un solaio in c.a. alleggerito con

spessore pari a 40 cm.

L’accesso carrabile al parcheggio avviene dalla rampa di larghezza pari a

5,00 m posizionata in corrispondenza di via Leonida, mentre l’uscita è

posizionata in corrispondenza di via Cugini.

Le rampe interne assicurano i collegamenti verticali tra i piani; esse hanno

percorribilità unidirezionale, la pendenza media è pari al 14%, la larghezza è

pari a 4.50 m.

Le zone di parcamento hanno larghezza pari a 2,50 m e lunghezza variabile,

a seconda delle zone, con dimensione minima pari a 5,00 m. Per il progetto

si è tenuto conto del D.M. 1/02/1986 contenente norme di sicurezza per la

costruzione di autorimesse e simili.

Complessivamente i posti auto ammontano a 350, precisando che nel

conteggio sono

esclusi i posti per motocicli. I posti auto riservati a persone diversamente

abili sono posti al primo livello a quota 4,80 m.

Nell’autorimessa sono stati inoltre previsti locali tecnici e locali di deposito

per le attività dell’attiguo mercato “Fadini”.

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Le strutture portanti, in cemento armato, sono costituite da pilastri di sezione

circolare di diametro pari a 1,00 m e pareti di spessore minimo pari a 0,40

m.

I carichi gravitazionali, permanenti ed accidentali, e i carichi dovuti alle

azioni ambientali, determinati secondo le prescrizioni delle vigente

normativa tecnica (D.M.14/01/2008), saranno trasferiti al terreno da pali di

diametro pari a 1,00 m; i pilastri in elevazione verranno eseguiti in continuità

ai suddetti pali.

E’ prevista l’esecuzione di solai in c.a. a piastra alleggeriti tipo “U-Boot

Beton” con portata bidirezionale, da gettare in opera su idonea casseratura

orizzontale di sostegno (o su lastra prefabbricata).

Lo spessore totale del solaio è di minimo 40 cm alleggerito con elementi in

plastica riciclata tipo “U-Boot Beton”.

Tale tipologia di solaio non necessita di travi tra i pilastri, e al bordo è

sufficiente realizzare una cordolatura. Il solaio a piastra alleggerito presenta

un graticcio di travi ortogonali, realizzato mediante l’utilizzo di speciali tralicci

annegati nel getto, che trasferisce tutti gli sforzi direttamente sui pilastri

attorno ai quali sarà sufficiente lasciare una zona piena di dimensioni

variabili in funzione degli sforzi di taglio presenti.

Il dimensionamento dei travetti e la loro perfetta esecuzione in opera è

funzione della disposizione ordinata e precisa degli alleggerimenti durante la

posa e soprattutto durante il getto.

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ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DELLA NUOVA SISTEMAZIONE

NUOVO MANUFATTO A SERVIZIO DEL MERCATO "FADINI"

PIANO TERRA PIANI SUPERIORI P1-P2-PCoperture

GREEN PARK

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SCHEMA DELLA SEZIONE DI PROGETTO

COSTO DI COSTRUZIONE

Parcheggio FADINI

N° posti auto 340

- costo della struttura € 2.620.000,00

- impianti di servizio e tecnologici € 2.140.000,00

Sommano (A) € 4.760.000,00

- spese generali (10%) (B) € 746.000,00

IVA 10% su (A) € 476.000,00

IVA 21% su (B) € 100.000,00

Totale € 5.812.000,00

PARK 1 - posti auto 104

SPAZIO DELLA MEMORIA - AREA ARCHEOLOGICA CENTRO ESPOSITIVO D'ARTE E CULTURA E SPAZI PER L'ASSOCIAZIONISMO

PARK 2 - posti auto 123

PARK 3 - posti auto 123

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PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA

PREMESSA L’intervento proposto nasce dall’esigenza manifestata dall’Amministrazione comunale di

potenziare l’attuale offerta di parcheggio di attestamento al Borgo della Città di Taranto

con l’obiettivo di ridurre l’impatto della sosta nelle stesse vie del centro cittadino offrendo

una concreta disponibilità per i fruitori delle attività commerciali e terziarie presenti in

quest’area della città

Il presente documento si propone di verificare in primo luogo la coerenza del piano

finanziario e la sostenibilità del progetto predisposto e in secondo luogo la convenienza

economica dell’operazione di project finance, quantificando la possibilità di co-

finanziamento privato. A tale scopo, appare utile riportare una sintesi dei contenuti della

proposta progettuale oggetto della presente analisi.

I CONTENUTI DELLA PROPOSTA L’intervento proposto nasce dall’esigenza manifestata dall’Amministrazione comunale di

potenziare l’attuale offerta di parcheggio di attestamento al Borgo della Città di Taranto

con l’obiettivo di ridurre l’impatto della sosta nelle stesse vie del centro cittadino, offrendo

una concreta disponibilità per i fruitori delle attività commerciali e terziarie presenti in

quest’area della città

Il presente documento si propone di verificare in primo luogo la coerenza del piano

finanziario e la sostenibilità del progetto predisposto e in secondo luogo la convenienza

economica dell’operazione di project finance, quantificando la possibilità di co-

finanziamento privato. A tale scopo, appare utile riportare una sintesi dei contenuti della

proposta progettuale oggetto della presente analisi.

L’ANALISI DELLA DOMANDA L'analisi della domanda di posti auto contenuta nel piano proposto è effettuata valutando

le due componenti:

domanda di sosta ordinaria a servizio delle attività commerciali e del terziario

presente nella zona;

domanda di sosta dei residenti.

Tale quantificazione è stata eseguita a partire dalle elaborazioni presenti nel PUM della

città di Taranto redatto in occasione dell’elaborazione delle proposte progettuali per il

Programma Innovativo in Ambito Urbano – Porti e Stazioni (anno 2010)

Dalla valutazione dei documenti di riferimento si evince una importante pressione della

sosta su strada soprattutto da parte dei residenti che occupano quasi il 100% dell’offerta

e permangono nella strada, per una buona parte, se non per tutto il giorno. La mattina

l’area viene utilizzata con rotazione praticamente limitata al 10% della domanda

potenziale, con una permanenza media di oltre tre ore. Anche nel pomeriggio la

tendenza osservata è quella della sostanziale permanenza prolungata con indici di

ricambio molto bassi.

Tali elementi mettono in risalto la pressoché totale assenza di serbatoi di sosta su strada

che non siano occupati da residenti il che comporta, per gli utenti delle attività

commerciali e del terziario, una grande limitatezza nell’accesso al centro urbano che

attualmente viene soddisfatto molto limitatamente con il parcheggio Baraccamenti

Cattolica.

L’ANALISI DELL’OFFERTA ATTUALE E A REGIME L'offerta attuale di posti auto nel Quartiere è rivolta alla sosta ordinaria dei residenti ed

alla sosta a servizio delle attività commerciali e del terziario presenti nella zona.

Attualmente sono disponibili anche nell’intorno della zona di collocazione del parcheggio:

125 posti auto nel Piazzale Baraccamenti Cattolica;

150 posti a pagamento, su strada, per la maggior parte occupati dai residenti L’INTERVENTO PROPOSTO Dalla valutazione dell'andamento della domanda nei prossimi anni in rapporto all'attuale

offerta di posti auto e di quanto si evince dai potenziali programmi di riqualificazione

urbana soprattutto legati alla valorizzazione delle aree demaniali oggetto di recenti

accordi, si evidenzia l’esigenza di incrementare tale offerta mediante la realizzazione del

parcheggio Green Park, che sarà luogo non solo di sosta di auto ma soprattutto di

scambio modale con mezzi a elevato valore ambientale (biciclette e scooter elettrici) che

permetteranno l’accesso alle vie più centrali del Borgo con modalità a impatto zero.

L’intervento quindi consiste nella costruzione e gestione nella cosiddetta area Fadini di

un parcheggio multipiano in elevazione su tre livelli (113 posti auto circa ciascuno) per

complessivi 340 posti auto, attrezzato per essere luogo di sosta ama soprattutto di

scambio modale compatibile con l’ambiente.

A partire dall’entrata in esercizio del parcheggio dell’ex Caserma Fadini e con l’intero

EX CASERMA FADINI (ALIQUOTA) IN VIA LEONIDA | Comune di Taranto Pagina 47 di 88

complesso di misure a corredo, l'offerta complessiva dei posti prevista a regime sarà pari

a 374 (contemplando anche l’intervento previsto in via Pacoret di Saint Bon) con un

incremento di oltre tre volte la capacità del parcamento attualmente destinata ai non

residenti (Parcheggio Baraccamenti Cattolica).

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI Il costo complessivo degli interventi risulta, come accennato, articolato i due filoni

fondamentali. Da una parte L’intervento diretto per valorizzare le preesistente

archeologiche presenti sul sito di intervento, dall’altra l’investimento finalizzato

all’incremento di posti auto nell’area sud del Borgo di Taranto attraverso la realizzazione

del Green Park come da progetto.

Per il primo intervento di natura archeologica, come dettagliato nelle pagine precedenti si

prevede un onere a totale carico del Comune di Taranto per l’importo onnicomprensivo di

spese generali ed IVA pari ad € 778.000,00.

Per l’intervento costruttivo vero e proprio, comprensivo della parte architettonica e della

vetrata lungo Via Leonida, conseguente agli scavi archeologici, è previsto un costo

complessivo ed onnicomprensivo di spese generali ed IVA pari ad € 5.812.000,00 così

articolato:

Parcheggio FADINI

N° posti auto 340

- costo della struttura € 2.620.000,00

- impianti di servizio e tecnologici € 2.140.000,00

Sommano (A) € 4.760.000,00

- spese generali (10%) (B) € 746.000,00

IVA 10% su (A) € 476.000,00

IVA 21% su (B) € 100.000,00

Totale generale € 5.812.000,00

Totale (A)+(B) € 5.506.000,00

Il costo complessivo dell’intervento viene quindi ripartito in due fasi. Nella prima

l’Amministrazione acquisisce l’Area e valorizza le preesistenze Archeologiche, nella

seconda affida al soggetto Concessionario l’onere di realizzazione e gestione

dell’intervento.

I COSTI DI GESTIONE Nel progetto presentato i costi di gestione stimati per il primo anno ammontano a circa

1,2k€ di euro, pari a circa 353 euro a posto auto. Negli anni successivi i costi aumentano

solo in funzione del tasso di inflazione. I costi di gestione comprendono:

- il costo per il personale;

- le spese di funzionamento, consumi di acqua ed energia, biglietti e tessere

magnetiche, divise, assicurazioni, spese telefoniche;

- le spese di pulizia e di manutenzione ordinaria degli impianti di esazione, antincendio,

ventilazione, degli ascensori, della segnaletica e delle strutture;

- le spese per la stipula di un'assicurazione per responsabilità civile nei riguardi di terzi

e contro danni, furti e incendi;

- le spese annuali per imposte, tasse comunali e le spese generali e di coordinamento.

Si prevede inoltre la costituzione di una società di progetto con un costo annuo costante

pari a 30 k€.

LE TARIFFE IPOTIZZATE Il piano tariffario, come illustrato nella tabella che segue, prevede differenti modalità di

tariffazione.

- Tariffa oraria: 1,5 €/h;

- Abbonamento diurno: 1.000 €/anno per posto auto

- Abbonamento notturno: 500 €/anno per posto auto.

Si prevede di adeguare il piano tariffario annualmente in base alla variazione dell'indice

ISTAT dei prezzi al consumo.

LE IPOTESI GENERALI DEL MODELLO Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario

proposto:

EX CASERMA FADINI (ALIQUOTA) IN VIA LEONIDA | Comune di Taranto Pagina 48 di 88

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

− Il numero di posti auto previsti per la gestione complessiva è pari a 340 per un costo

annuo di 90 k€;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- vengono stimati investimenti per la manutenzione a fronte dei quali è previsto un

accantonamento costante pari a 30 k€ euro annui circa; a tale scopo viene creato un

fondo per la manutenzione a partire dal 1° anno;

- ammortamento finanziario e quindi valore residuo dell’investimento alla fine dell’arco

temporale di riferimento pari a 0;

- modalità di finanziamento del soggetto privato: contributo dell’Amministrazione tale da

consentire il raggiungimento delle opzioni di equilibrio;

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo comportamenti per l’uso della sosta simili a quanto, come detto in

precedenza, rilevati all’atto della definizione del Piano Urbano della Mobilità della città di

Taranto.

L’analisi economica è stata condotta assumendo come TIR obiettivo il valore dell’8%,

tasso di rendimento che indica un ritorno di livello appropriato per investimenti di questo

tipo che hanno elementi di rischio legati alla durata dell’investimento.

Giorni funzionamento 220

Numero Posti 340

Numero posti a rotazione 306

Numero di arrivi 3

% 1h 55%

% 2h 15%

% 3h 15%

> 4h 15%

Tariffa base (€/h) 1,5

Tariffa ore successive (€/h) 1,5

% abbonamento diurno 10%

valore abbonamento diurno (k€/anno) 1

% abbonamento serale 40%

valore abbonamento serale (k€/anno) 0,5

Investimento complessivo (IVA esclusa) € 5.801,00

Durata mutuo(anni) 18

Tasso rata 7%

VAN (€) € 2.909,81

TIR (%) 8%

Contributo (€) € 2.000,00

Le analisi di sensitività mettono in risalto la possibilità di ridurre il contributo attraverso

l’incremento dei posti auto concessi in gestione, naturalmente a patto che questi non

siano occupati da residenti.

In conclusione l’intervento di valorizzazione della ex Caserma Fadini, articolato al piano

terra con finalità di salvaguardia archeologica ed ai due piani superiori adibiti a

parcheggio comporterà un investimento complessivo pubblico di € 2.278.000,00 di cui €

478.000,00 per scavi archeologici ed € 1.800.000,00 per costruzione del green park.

Il concessionario investirà per il parcheggio l’importo di € 4.012.000,00 comprensivo di

IVA.

AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON | Comune di Taranto Pagina 49 di 88

6. AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON

PLANIMETRIA ATTUALE

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

INQUADRAMENTO URBANISTICO Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio di Mappa n°

241 porzione della P.lla n° 1 e risulta avere la seguente destinazione di P.R.G.: "Zona di

ricomposizione spaziale dell'edilizia esistente di tipo A".

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal P.U.T.T./P. (Piano

Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio), approvato con deliberazione della

Giunta Regionale del 15.12.2000 n°1748 e con riferimento alla deliberazione del

Consiglio Comunale n° 57 del 05 .08.2009: Ambito di valore distinguibile "C", è tutelata

da un bene "Idrologia superficiale: coste e corsi d'acqua" e rientra in area contenuta nel

"limite dei territori costruiti".

D3-> B1. ZONA DI RICOMPOSIZIONI SP AZIALE DELL'EDILIZIA ESISTENTE

DI TIPO A (D3)

AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON | Comune di Taranto Pagina 50 di 88

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’area dismessa dalla Marina Militare era Originariamente utilizzata come campo

sportivo, disposto su area rialzata mediamente di 90 cm. rispetto al piano pavimentato o

destinato a marciapiedi che circonda l’area opportunamente recintata.

L'IPOTESI DI PIANO Si prevede l’utilizzo della superficie come parcheggio pubblico per n° 34 posti auto e n° 8

moto, come evidenziato nell'elaborato grafico di seguito riportato.

I posti per disabili, prescritti dal D.M. n° 236 del 14/6/89 e dal successivo D.P.R. n° 503

del 16/9/96, sono stati ubicati nelle immediate adiacenze dell’accesso al parcheggio,

ricavandoli dagli attuali posti-auto che insistono lungo via Pacoret Saint Bon.

In verità la norma prevede che negli edifici aperti al pubblico deve essere previsto 1

posto auto per disabili ogni 50 o frazione di 50 posti, ma la carenza lungo Via Pacoret ha

consigliato di predisporne due posti.

Ai fini del calcolo della pavimentazione, si prevede di effettuare due prove su piastra con

lo schema riportato di seguito per valutare la portanza del terreno sottostante al vecchio

campo sportivo.

AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON | Comune di Taranto Pagina 51 di 88

Le acque meteoriche saranno raccolte verso l’interno della superficie, al di sotto degli

stalli per le moto e saranno convogliate nella rete fognante urbana.

L'opera sarà finanziata con risorse proprie del Comune di Taranto.

Da un punto di vista gestionale l’opera sarà operativamente gestita dalla locale Azienda

Municipalizzata AMAT che gestisce per conto del Civico Ente, tutti gli altri parcheggi a

pagamento della città.

Di seguito è riportato computo metrico per la realizzazione dell'opera.

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI D I M E N S I O N I Quantità I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE LAVORI A MISURA 1 E 01.01 a 05/07/2013

Scavo di sbancamento effettuato con mezzi meccanici compresa la rimozione di arbusti e ceppaie, la profilatura delle pareti, la regolarizzazione del fondo, il carico sugli automezz ... ito del cantiere. - in rocce sciolte (argilla, sabbia, ghiaia, terreno vegetale e simili o con trovanti fino ad 1 mc

si considera l'area pari a mq 900 900,00 0,800 720,00 SOMMANO mc 720,00 7,70 5´544,00 2 E 01.02 a 12/07/2013

Scavo a sezione obbligata, eseguita con mezzi meccanici, fino alla profondita di 2 m, compresa l'estrazione e l'aggotto di eventuali acque, fino ad un battente massimo di 20 cm, il ... o del cantiere: - in rocce sciolte (argilla, sabbia, ghiaia, terreno vegetale e simili o con trovanti fino ad 1 mc.)

muretto di contenimento rampa 2,00 4,00 1,000 0,700 5,60 SOMMANO mc 5,60 8,70 48,72 3 E 02.04a 05/07/2013

Demolizione totale o parziale di conglomerati cementizi di qualunque tipo, effettuata con mezzi meccanici, martelli demolitori, ecc., in qualsiasi condizione, altezza o profondita, ... a perfetta regola d'arte: - valutato per la eubatura effettiva delle parti demolite eseguito l'uso di mezzi meeeaniei

muretto in c.a. lungo via Pacorett 7,00 0,400 1,000 2,80 marciapiede 6,00 1,500 0,250 2,25 SOMMANO mc 5,05 150,00 757,50 4 E 01.27 05/07/2013

Trasporto con qualunque mezzo a discarica autorizzata di materiale di risulta di qualunque natura e specie purche esente da amianto, anche se bagnato, fino ad una distanza di km 10 ... anamento e l'eventuale configurazione del materiale scaricato, con esclusione degli oneri di conferimento a discarica.

quantità pari allo scavo 720,00 quantità pari alla demolizione 5,05 quantità pari allo scavo di fondazione 5,60

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE SOMMANO mc 730,65 11,00 8´037,15 5 E 01.30f 05/07/2013

Smaltimento di materiale da demolizioni e rimozioni privo di ulteriori scorie e frammenti diversi. il prezzo comprende tutti gli oneri, tasse e contributi da conferire alla discari ... seguire. Il trasportatore e pienamente responsabile della classificazione dichiarata. - ealeestruzzoeementizioarmato

quantità pari alla demolizione - si considera 2400kg/mc 5,05 24,000 121,20 SOMMANO q.li 121,20 3,20 387,84 6 E 01.30p 05/07/2013

Smaltimento di materiale da demolizioni e rimozioni privo di ulteriori scorie e frammenti diversi. il prezzo comprende tutti gli oneri, tasse e contributi da conferire alla discari ... re e pienamente responsabile della classificazione dichiarata. - materiale proveniente dagli seavi, privo di impurita

quantità pari al trasporto 720,00 quantità pari al trasporto 5,60 SOMMANO mc 725,60 10,00 7´256,00 7 E 04.01 b 12/07/2013

Fornitura e posa in opera di calcestruzzo per strutture non armate prodotto con un processo industrializzato. Classe di consistenza al getto S3, Dmax aggregati 32 mm, Cl 0.4; escluso ogni altro onere. - ciasse di resistenza a compressione minima C12/15.

muretto di contenimento rampa 2,00 4,00 1,000 0,200 1,60 SOMMANO mc 1,60 109,95 175,92 8 E 04.04 a 12/07/2013

Fornitura e posa in opera di calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture non precompresse di fondazione (plinti, cordoli, pali, travi, paratie ... etto S3, Dmax aggregati 32 mm, Cl 0.4; escluso ogni altro onere. - ciasse di resistenza a compressione minima C25/30.

muretto di contenimento rampa fondazione 2,00 4,00 0,800 0,500 3,20 elevazione *(H/peso=1/2(1,20+0,20)) 2,00 4,00 0,300 0,700 1,68 SOMMANO mc 4,88 128,00 624,64 9 E 04.36 12/07/2013

Fornitura e posa in opera di acciaio per calcestruzzo armato ordinario, classe tecnica B450C, saldabile, conforme al D.M. 14/01/2008, disposto in opera secondo gli schemi di esecuz ... atura e le eventuali saldature per giunzioni e lo sfrido, in barre ad aderenza migliorata nei diametri da 5 mm a 40 mm

quantità pari al calcestruzzo 4,88 90,000 439,20 SOMMANO kg 439,20 1,90 834,48 10 E 04.40 12/07/2013

Fornitura e posa in opera di casserature per getti di calcestruzzo, per opere in fondazione poste in opera, piane, curve o comunque sagomate, realizzate in legname in qualunque pos ... ento, l'impiego di idonei disarmanti e quanto altro occorrente e necessario per dare l'opera a perfetta regola d'arte.

AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON | Comune di Taranto Pagina 52 di 88

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE

muretto di contenimento rampa fondazione *(par.ug.=2*2) 4,00 4,00 0,500 8,00 (par.ug.=2*2) 4,00 0,800 0,500 1,60 elevazione *(par.ug.=2*2)*(H/peso=1/2(1,20+0,20)) 4,00 4,00 0,700 11,20 2,00 0,300 1,200 0,72 2,00 0,300 0,200 0,12 SOMMANO mq 21,64 20,00 432,80 11 Inf 01.011 05/07/2013

Conglomerato bituminoso per strato di usura (tappetino), ottenuto con pietrischetti e graniglie avente perdita di peso alla prova Los Angeles (CRN BU no 34), confezionato a caldo i ... e l'indice dei vuoti prescritto dal CsdA; compresa ogni predisposizione per la stesa ed onere per dare il lavoro finito:

si considera l'area pari a mq 900 900,00 3,000 2´700,00 rampa 5,00 6,000 3,000 90,00 SOMMANO mq/cm 2´790,00 1,40 3´906,00 12 Inf 01.01b 05/07/2013

Formazione di rilevato secondo le sagome prescritte con materiali idonei, provenienti sia dagli scavi che da cave di prestito esclusa la fornitura; compreso il compattamento a stra ... ere per dare il rilevato compiuto a perfetta regola d'arte: - per materiali provenientidalleeave,eompresalafornitura

si considera l'area pari a mq. 900 900,00 0,400 360,00 rampa *(H/peso=1/2(1,00+0,20)) 5,00 6,000 0,600 18,00 SOMMANO mc 378,00 11,50 4´347,00 13 Inf 01.07 05/07/2013

Strato di fondazione in misto granulare stabilizzato con legante naturale, compresa l'eventuale fornitura dei materiali di apporto o la vagliatura per raggiungere la idonea granulo ... re per dare il lavoro compiuto secondo le modalita prescritte nelle Norme Tecniche, misurata in opera dopo costipamento.

si considera l'area pari a mq. 900 900,00 0,300 270,00 rampa 5,00 6,000 0,300 9,00 SOMMANO mc 279,00 14,50 4´045,50 14 Inf 01.08 05/07/2013

Bitumatura di ancoraggio con 0,75 kg di emulsione bituminosa acida al 60% data su sottofondi rullati o su strati bituminosi precedentemente stesi

si considera l'area pari a mq 900 900,00 900,00 rampa 5,00 6,000 30,00 SOMMANO mq 930,00 1,10 1´023,00 15 Inf 01.09 05/07/2013

Conglomerato bituminoso per strato di collegamento (binder) costituito da miscelati aggregati e bitume, secondo le prescrizioni del CSdA, confezionato a caldo in idonei impianti, s ... ad ottenere le caratteristiche del CSdA, compreso ogni predisposizione per la stesa ed onere per dare il lavoro finito:

si considera l'area pari a mq 900 900,00 7,000 6´300,00 rampa 5,00 6,000 7,000 210,00 SOMMANO mq/cm 6´510,00 1,15 7´486,50 16 Fornitura e posa in opera di cordoli retti o curvi, a

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE Inf 01.39 h 05/07/2013

sezione trapezolidale realizzati in calcestruzzo vibrocompresso di resistenza a rottura superiore a 3,5 MPa, assorbimento d'ac ... a perfetta regola d'arte. - mono strato di colore grigio cemento Retti di sezione di cm. 20 x h. 30 lunghezza cm.100

150,00 150,00 SOMMANO ml 150,00 27,60 4´140,00 17 001 05/07/2013

Fornitura e posa in opera di segnaletica verticale ed orizzontale

1,00 SOMMANO cad 1,00 10´000,00 10´000,00 18 002 05/07/2013

Fornitura e posa in opera di quadro elettrico di alimentazione e n° 17 apparecchi di illuminazione a luce diretta a LED composto da un corpo in fusione di alluminio dalla caratter ... pazione del calore. Driver di controllo basati sul funzionamento PWM ad alto rendimento, 96 a 24 Volt e 92 a 12 Volt

1,00 SOMMANO cad 1,00 37´230,79 37´230,79 Parziale LAVORI A MISURA euro 96´277,84 T O T A L E euro 96´277,84 Data, 05/07/2013 Il Tecnico

AREA STERRATA DI VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON | Comune di Taranto Pagina 53 di 88

PARCHEGGIO A RASO IN VIA AMMIRAGLIO PACORET DE SAINT BON

| Comune di Taranto Pagina 54 di 88

PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA PREMESSA L’intervento proposto nasce dall’esigenza manifestata dall’Amministrazione comunale di

potenziare l’attuale offerta di parcheggio di attestamento al Borgo della Città di Taranto

con l’obiettivo di ridurre l’impatto della sosta nelle stesse vie del centro cittadino offrendo

una concreta disponibilità per i fruitori delle attività commerciali e terziarie presenti in

quest’area della città

Il presente documento si propone di verificare in primo luogo la coerenza del piano

finanziario e la sostenibilità del progetto predisposto e in secondo luogo la convenienza

economica dell’operazione di project finance, quantificando la possibilità di co-

finanziamento privato. A tale scopo, appare utile riportare una sintesi dei contenuti della

proposta progettuale oggetto della presente analisi.

I CONTENUTI DELLA PROPOSTA L’OGGETTO DELLA PROPOSTA Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella predisposizione di uno studio di

fattibilità preliminare della realizzazione di un parcheggio a raso nei pressi dell’ingresso

centrale dell’Arsenale Militare di Taranto.

L’intervento si struttura nelle seguenti fasi:

• analisi dell’attuale domanda e offerta di posti auto;

• analisi della domanda potenziale;

• stima dei costi di investimento e definizione delle fasi dell’intervento e dei costi di

gestione;

• ipotesi di pricing;

• stima dei contributi a carico dell’Amministrazione comunale;

• predisposizione del piano economico - finanziario.

L’ANALISI DELLA DOMANDA L'analisi della domanda di posti auto contenuta nel piano proposto è effettuata valutando

le due componenti:

− domanda di sosta ordinaria a servizio delle attività commerciali e del terziario

presente nella zona;

Tale quantificazione è stata eseguita a partire dalle elaborazioni presenti nel PUM della

città di Taranto redatto in occasione dell’elaborazione delle proposte progettuali per il

Programma Innovativo in Ambito Urbano – Porti e Stazioni L’attuale offerta di posti auto L'offerta attuale di posti auto nel Quartiere è rivolta alla sosta ordinaria dei residenti ed

alla sosta a servizio delle attività commerciali e del terziario presenti nella zona.

Attualmente sono disponibili anche nell’intorno della zona di collocazione del parcheggio:

− 125 posti auto nel Piazzale Baraccamenti Cattolica;

− 150 posti a pagamento, su strada.

L’INTERVENTO PROPOSTO Dalla valutazione dell'andamento della domanda nei prossimi anni in rapporto all'attuale

offerta di posti auto e di quanto si evince dai potenziali programmi di riqualificazione

urbana soprattutto legati alla valorizzazione delle aree demaniali oggetto di recenti

accordi, si evidenzia l’esigenza di incrementare tale offerta mediante la realizzazione

dell’intervento in oggetto.

L’intervento consiste nella manutenzione straordinaria dell’area localizzata in via

Ammiraglio Pacoret di Saint Bon per la realizzazione di complessivi 37 posti auto e 10

posti moto

L’OFFERTA DI POSTI AUTO A REGIME A partire dall’entrata in esercizio del parcheggio del parcheggio Pacoret di Saint Bon e

con l’intero complesso di misure a corredo, l'offerta complessiva dei posti prevista a

regime sarà pari a 615 con un incremento di oltre il 223,6 %.

I COSTI DI INVESTIMENTO Il costo complessivo degli interventi ammonta ad € 96.300,00, al netto di Iva, a cui si

aggiunge il 10% di spese generali, con un totale del costo pari ad € 105.930,00 oltre IVA

per € 10.593,00; ne consegue un investimento a totale carico del pubblico pari ad €

116.523,00 che si arrotonda ad € 117.000,0. Ciò in quanto ai fini della sostenibilità

economico - finanziaria dell’iniziativa non si prevedono contributi privati.

I COSTI DI GESTIONE Nel progetto presentato i costi di gestione stimati per il primo anno ammontano a circa 40

k€ di euro. Negli anni successivi i costi aumentano solo in funzione del tasso di

inflazione. I costi di gestione comprendono:

| Comune di Taranto Pagina 55 di 88

- il costo per il personale;

- le spese di funzionamento, consumi di energia_

- le spese annuali per imposte, tasse comunali e le spese generali e di coordinamento.

LE TARIFFE IPOTIZZATE Il piano tariffario, come illustrato nella tabella che segue, prevede differenti modalità di

tariffazione.

- Tariffa oraria: 1,0 €/h;

- Abbonamento diurno: 1000 €/anno per posto auto

Si prevede di adeguare il piano tariffario annualmente in base alla variazione dell'indice

ISTAT dei prezzi al consumo.

LE IPOTESI GENERALI DEL MODELLO Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario

proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

− Il numero di posti auto previsti per la gestione complessiva è pari a 37 per un costo

annuo di 20 k€;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: invetimento diretto dell’Amministrazione;

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo comportamenti per l’uso della sosta simili a quanto, come detto in

precedenza, rilevati all’atto della definizione del Piano Urbano della Mobilità della città di

Taranto.

L’analisi economica è stata condotta assumendo come TIR obiettivo il valore dell’8%,

tasso di rendimento che indica un ritorno di livello appropriato per investimenti di questo

tipo che hanno elementi di rischio legati alla durata dell’investimento.

Giorni funzionamento 220

Numero Posti 37

Numero posti a rotazione 37

Numero di arrivi 3

% 1h 55%

% 2h 15%

% 3h 15%

> 4h 15%

Tariffa base (€/h) 1

Tariffa ore successive (€/h) 1

% abbonamento diurno 15%

valore abbonamento diurno (k€/anno) € 1,0

% abbonamento serale 0

valore abbonamento serale (k€/anno) 0

Valore del bene (IVA esclusa) € 121,00

Durata mutuo(anni) 18

Tasso rata 7%

VAN (€) € 444,22

TIR (%) 27%

DSCR 173%

Da quanto sopra emerge la convenienza dell'amministrazione comunale di Taranto a

realizzare l'investimento del parcheggio Pacoret in qunato la gestione per 30 anni

comporterà un vantaggio economico pari ad euro 780.000 al netto dei prevedibili oneri di

gestione e manutenzione.

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 56 di 88

7. N° 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N° 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N° 61 (EX FORESTERIA CORVISEA)

ALLOGGI VIA DI PALMA PLANIMETRIA

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO INQUADRAMENTO URBANISTICO ALLOGGI VIA DI PALMA

INQUADRAMENTO URBANISTICO

ZONA PER PARCHI GIOCHI E SPORTS (A1O)

Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio di Mappa

n° 241 porzione della P.lla n° 2 risulta avere la seguente destinazione di P.R.G.: "Zona

per parchi, giochi e sports".

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal P.U.T.T./P.

(Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio), approvato con

deliberazione della Giunta Regionale del 15.12.2000 n°1748 e con riferimento alla

deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del 05.08.2009: Ambito di valore

normale "E".

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 57 di 88

Alloggi in Via Cuniberti n 61 (Ex Foresteria Corvisea) PLANIMETRIA

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 58 di 88

INQUADRAMENTO URBANISTICO VIA CUNIBERTI

ZONA PER PARCHI GIOCHI E SPORTS (A1O)

Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio di Mappa

n° 245 P.lla n° 2982 risulta avere la seguente destinazione di P.R. G.: "Zona speciale

vincolata".

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal P.U.T.T./P.

(Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio), approvato con

deliberazione della Giunta Regionale del 15.12.2000 n°1748 e con riferimento alla

deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del 05.08.2009: Ambito di valore normale

"E".

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 59 di 88

STATO DEI LUOGHI PIANTA PIANO TERRA (Ex Foresteria Corvisea)

INQUADRAMENTO GENERALE Esame delle condizioni statiche dei due edifici e raffronto tra i costi del ripristino ed il costo della nuova costruzione a parità di superficie utile. Allo stato attuale gli edifici in oggetto sono inagibili e inutilizzati.

In particolare :

- L’edificio ospitante la Foresteria Ufficiali sito in via di Palma viene dichiarato inagibile

da Marigenimi in data 11/04/1994 con immediato sgombero del fabbricato,

transennatura e messa in sicurezza. Tale provvedimento è giustificato dall’evidente

stato di degrado di diversi elementi strutturali confermato dai risultati delle indagini

preliminari, eseguite in data 25/03/1994 da laboratorio certificato, che hanno

evidenziato valori di resistenza a compressione del calcestruzzo compresi tra 52,2

kg/cmq e 105,9 kg/cmq, di gran lunga inferiori ai valori minimi previsti sia dalla

normativa vigente all’epoca dei controlli sia a quella in vigore al momento della

costruzione;

- Con convenzione datata 18/09/2008 il Marigenimil, sezione S.C.T., affida la

progettazione definitiva-esecutiva relativa ai lavori di ristrutturazione della palazzina

foresteria “Corvisea” ubicata in via Cuniberti n.61 all’Arch. A. Galitelli. In questo

contesto vengono eseguite diverse indagini dirette e indirette, nel Maggio 2009 e nel

Luglio 2010, al fine di caratterizzare lo stato di conservazione del fabbricato ed in

particolare gli elementi portanti.

La struttura presenta un avanzato stato di degrado: il copriferro è completamente

distaccato e mette in risalto le armature metalliche, in ferro tondo liscio, caratterizzate

da una diminuzione sensibile della sezione. Si sono inoltre verificati dissesti localizzati

caratterizzati generalmente da fenomeni di disgregazione del materiale artificiale

dovuto sia ad alterazioni del materiale stesso che alla profonda corrosione dei ferri con

conseguente spinta verso l'esterno e distacchi del copriferro.

La campagna di indagini in sito con le prove di laboratorio distruttive su campioni di

calcestruzzo prelevati da diversi elementi strutturali insieme alla raccolta delle

informazioni disponibili, hanno fatto emergere elementi qualitativi essenziali per

determinare le caratteristiche dei materiali. In particolare le prove a compressione

hanno evidenziato sui pilastri del terzo piano risultati in termini di resistenza ben al di

sotto dei valori minimi richiesti dalla normativa vigente all’epoca dei controlli (pari a

300 kg/cmq a fronte dei 110 kg/cmq medi rilevati).

Anche le prove sclerometriche e ultrasoniche eseguite su vari elementi strutturali

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 60 di 88

hanno evidenziato valori di resistenza ( tra 46 kg/cmq e 180 kg/cmq) inferiori ai minimi

di normativa, confermando i risultati delle prove dirette a compressione.

Alla luce di tali risultati con nota del 16 Settembre 2010 viene suggerito lo sgombero

del fabbricato e viene ipotizzata una serie di interventi di risanamento e

consolidamento delle strutture.

Alla luce di quanto sopra, e in base alle indicazioni del D.M. 14 Gennaio 2008 (G.U. n.29

del 04/02/2008) e della relativa Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n°617 del 2

Febbraio 2009 – “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di

cui al D.M. 14/01/2008” sono necessari e improcrastinabili provvedimenti di

adeguamento, risanamento e miglioramento dei due fabbricati al fine di recuperarne la

piena funzionalità.

In particolare, la suddetta norma al capitolo 8 specifica che le costruzioni esistenti

devono essere sottoposte sempre a valutazione della sicurezza quando si manifesta una

riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune

sue parti dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo

degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali

(urti, incendi, esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni

significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione.

Dalla documentazione disponibile, rilievo parziale degli elementi strutturali portanti,

caratteristiche del calcestruzzo, numero e caratteristiche dei ferri di armatura, si può

supporre che la struttura portante dei due fabbricati sia stata progettata per soli carichi

gravitazionali (permanenti ed accidentali), perché realizzati in epoca antecedente alla

dichiarazione di sismicità dell’area di interesse.

Anche solo l’adeguamento sismico delle suddette strutture comporterebbe un intevento

significativo, sia in termini tecnici che economici, sugli elementi portanti.

Si sottolinea che i due fabbricati non hanno valenza storica ed architettonica particolare;

ne deriva che sembra ragionevole una ipotesi alternativa di intervento che riguardi la

demolizione completa degli stessi e la realizzazione di nuovi edifici in linea, non solo dal

punto di vista strutturale, con le normative vigenti.

In assenza di una valutazione numerica di dettaglio è possibile ipotizzare i seguenti

interventi:

- Consolidamento fondazioni mediante esecuzione di micropali e allargamento

fondazioni esistenti;

- Puntellatura completa, mediante profilati metallici tipo IPE, HEA o UPN.

- Demolizione parziale o totale delle tamponature

- Rimozione completa del copriferro dai pilastri e delle travi interessate dai rinforzi;

- Rimozione degli elementi metallici eccessivamente ossidati e trattamento

superficiale delle armature per gli elementi metallici recuperabili;

- Cerchiatura in acciaio dei pilastri e delle travi;

- Applicazione nuove barre di armatura verticali e rete elettrosaldata a fasciatura

completa dei pilastri maggiormente degradati;

- Getto calcestruzzo antiritiro ad alta resistenza;

- Sulla superficie finita in CLS successiva applicazione di fibre di carbonio a

tessitura unidirezionale in direzione verticale e orizzontale;

- Intonacatura elementi rinforzati;

- Rinforzo solai con applicazione di fibra di carbonio e rinforzo soletta collaborante.

Si riporta di seguito una valutazione sommaria degli interventi più significativi:

- Intervento su pilastro tipo : 1150,00 euro/pilastro;

- Intervento tipo su solai : 78,00 euro/mq;

- Intervento di consolidamento fondazioni : 130.000,00 euro.

E’ stata eseguita, per confronto, la valutazione del costo della nuova realizzazione,

secondo la vigente normativa tecnica, di alcuni elementi strutturali relativi ad un

fabbricato del tutto simile a quelli esistenti, ricavando i seguenti risultati:

- Realizzazione nuovo pilastro tipo: 400,00 euro/pilastro;

- Realizzazione nuovo solaio : 67,50 euro/mq;

- Realizzazione nuova fondazione continua : 42.000 euro.

Dall'analisi si evidenzia una certa convenienza economica della ipotesi relativa alla

realizzazione di nuovi fabbricati rispetto al massiccio intervento di risanamento dei

fabbricati esistenti.

Si sottolinea inoltre che le ipotesi di intervento conservativo, in assenza di valutazioni più

dettagliate, potrebbero non essere sufficienti a garantire il conseguimento degli standard

minimi di sicurezza richiesti dalla vigente normativa.

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 61 di 88

Figura 1 : Realizzazione micropali di consolidamento

Figura 2 : Demolizione parziale tamponature esterne per cerchiatura pilastri e travi

Figura 3 : Demolizione totale tamponature esterne per cerchiatura pilastri e travi

Figura 4 : Demolizione totale tamponature per cerchiatura pilastri e travi

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 62 di 88

Figura 5 : Fasciatura in fibra di carbonio travi e pilastri

Figura 6 : Rinforzo intradosso solaio con fibra di carbonio

SOLUZIONE RIPRISTINO

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE LAVORI A MISURA 1 R.004.001.b

Pali speciali di fondazione, senza camicia, con inclinazione fino a 20 gradi, per ancoraggi o altro, eseguiti mediante l'utilizzazione di attrezzature adeguate al terreno da attrav ... renti, ghiaiosi o poco coerenti (resistenza alla compressione fino a 100 kg/cmq): - Per diametro esterno da 101 a 130 mm

Consolidamento fondazioni 2,00 10,00 32,000 640,00 SOMMANO ml 640,00 78,80 50´432,00 2 R.004.004

Maggiorazione alla realizzazione di pali speciali di fondazione, se eseguiti in ambienti interni o zone esterne disagiate, non accessibili a mezzi pesanti cingolati. ( Percentuale del 50 % )

Consolidamento fondazioni 2,00 10,00 32,000 640,00 SOMMANO 640,00 39,40 25´216,00 3 R.004.007

Armatura di micropali effettuata attraverso la fornitura e posa di profilati tubolari in acciaio Fe 510 filettati, con manicotto e/o a saldare e provvisti di valvole di iniezione.

Armatura micropali 2,00 10,00 8,700 32,000 5´568,00 SOMMANO kg 5´568,00 4,80 26´726,40 4 R.004.008

Sovrapprezzo alle armature dei micropali, se posate in opera in ambienti interni o zone esterne, disagiate, non accessibili ai mezzi pesanti cingolati. ( Percentuale del 50 % )

Sovrapprezzo armatura micropali 2,00 10,00 8,700 32,000 5´568,00 SOMMANO 5´568,00 2,40 13´363,20 5 E.004.036

Fornitura e posa in opera di acciaio per calcestruzzo armato ordinario, classe tecnica B450C, saldabile, conforme al D.M. 14/01/2008, disposto in opera secondo gli schemi di esecuz ... egatura e le eventuali saldature per giunzioni e lo sfrido, in barre ad aderenza migliorata nei diametri da 5 mm a 40 mm

Armatura aggiuntiva cordoli micropali 32,00 120,00 1,000 3´840,00 Cerchiatura pilastri 32,00 18,00 3,000 5,000 8´640,00 Armatura solai

*(par.ug.=0,888*2)*(H/peso=7*15*3) 1,78 4,00 1,000 315,000 2´242,80 SOMMANO kg 14´722,80 1,90 27´973,32 6 Fornitura e posa in opera di profilati

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Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE E.007.013.b

metallici in acciaio tipo IPE,HE,ecc per grandi e piccole strutture come, travi, pilastri, ecc., per solai, piattabande, rinforzi in struttur ... ant'altro occorre per dare il lavoro finito in opera a perfetta regola d'arte: - profilati T,TT , U L per solai in ferro

Cerchiatura pilastri - Angolari *(par.ug.=4,00*5,42)*(H/peso=32*3) 21,68 3,10 96,000 6´451,97

Cerchiatura pilastri - Calastrelli *(H/peso=32*3) 2,50 4,00 15,000 96,000 14´400,00

Piastre nodi 65,00 0,50 0,500 24,000 390,00 Cerchiatura travi *(H/peso=8*30*3) 11,70 1,00 1,000 720,000 8´424,00 SOMMANO kg 29´665,97 3,90 115´697,28 7 E.022.002.b

Fornitura e posa in opera di malta premiscelata con fibre di polivinilalcool per il risanamento di strutture in calcestruzzo secondo le seguenti fasi e metodologie. Rimozione total ... perture installate a protezione degli agenti atmosferici. - Per ogni mq di superficie ricostruita e uno spessore di cm 3

Trattamento pilastri *(H/peso=32*3) 4,00 0,40 3,300 96,000 506,88 Trattamento Travi dir X

*(lung.=0,4+0,5)*(H/peso=5*8) 1,00 0,90 11,600 40,000 417,60 Trattamento Travi dir Y

*(lung.=0,4+0,5) 1,00 0,90 26,300 40,000 946,80 Travetti solai *(H/peso=15*5) 7,00 0,12 4,000 75,000 252,00 SOMMANO mq 2´123,28 123,01 261´184,67 8 R.002.006.a

Puntellatura di strutture in genere, costituita da ritti, tavole, fasce, gattelli, croci e simili, in opera al coperto , computata per lo sviluppo di superficie interessata, compreso ogni altro onere necessario: - Puntellatura di strutture per 6 mesi o frazione

Puntellamento struttura 23,60 11,300 5,000 1´333,40 SOMMANO mq 1´333,40 28,30 37´735,22 9 E.022.014.a

Fornitura e posa in opera di un sistema di rinforzo flessionale (placcaggio con fasce di carbonio) o di confinamento (fasciatura di staffaggio con fasce di carbonio) d’elementi in ... tezione degli agenti atmosferici. - Per ogni mq di superficie e per il primo strato di fascia di carbonio messo in opera

Fasciatura solai *(par.ug.=0,12*7) 0,84 11,60 8,000 3,000 233,86 Fasciatura Pilastri *(lung.=0,4*3) 4,00 1,20 32,000 5,000 768,00 Fasciatura Travi

*(lung.=11,6*8+26,3*4) 0,40 198,00 5,000 396,00 SOMMANO mq 1´397,86 165,41 231´220,02 10 E.022.014.b

Fornitura e posa in opera di un sistema di rinforzo flessionale (placcaggio con fasce di carbonio) o di confinamento (fasciatura di staffaggio con fasce di carbonio) d’elementi in ... ure installate a protezione degli agenti atmosferici. - Per ogni mq di superficie e per ogni

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE strato successivo di fascia

Fasciatura solai - 2 strato 0,84 11,60 8,000 3,000 233,86 Fasciatura Pilastri - 2 strato 4,00 1,20 32,000 3,000 460,80 SOMMANO mq 694,66 140,14 97´349,65 11 R.004.005.a

Iniezioni primarie di miscela di cemento normale ed acqua oltre ad eventuali additivi da pagarsi a parte per la quantita eccedente il volume pari a due volte il teorico, per ogni 100 kg di cemento iniettato: - Per quantita non superiori a 200 kg per palo

Iniezini micropali *(par.ug.=2*32) 64,00 10,000 640,00 SOMMANO ql 640,00 22,00 14´080,00 12 E.002.005.a

Demolizione totale o parziale di murature di tufo, pietrame in genere, mattoni pieni o in calcestruzzo, effettuata a mano e con mezzi meccanici, in qualsiasi condizione, altezza o ... egola d'arte, . Valutato per la cubatura effettiva delle parti demolite: - eseguito con l’uso di piccoli mezzi meccanici

Demolizione parziale tamponature *(par.ug.=3*0,25) 0,75 540,000 405,00

SOMMANO mc 405,00 65,00 26´325,00 Parziale LAVORI A MISURA euro 927´302,76 T O T A L E euro 927´302,76 Data, __________ Il Tecnico

SOLUZIONE NUOVA COSTRUZIONE (A PARITÀ DI SUPERFICIE)

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE LAVORI A MISURA 1 E.004.008.a

Fornitura e posa in opera di calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, con Classe di consistenza al getto S3, Dmax aggregati 32 mm, Cl 0.4, per strutture ... della pioggia, in Classe di esposizione ambientale XC3 (UNI 11104). - Classe di resistenza a compressione minima C28/35

Pilastri *(larg.=0,4*0,4) 5,00 3,30 0,160 32,000 84,48

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Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE Travi dir X *(larg.=0,4*0,5) 5,00 26,30 0,200 4,000 105,20 Travi di. Y *(larg.=0,4*0,5) 5,00 11,60 0,200 8,000 92,80 Vano ascensore 0,30 2,00 2,000 16,000 19,20 Scale 1,20 0,25 5,000 10,000 15,00 SOMMANO mc 316,68 136,35 43´179,32 2 E.004.039.a

Fornitura e posa in opera di casserature per getti in conglomerato cementizio quali travi, pilastri, mensole piane, curve o comunque sagomate realizzate con tavolame di abete, comp ... sarmanti; di altezza dal piano di appoggio fino a mt 4: - casseri per calcestruzzo in elevazione di altezza fino a mt. 4

Pilastri *(lung.=3,3*0,4) 5,00 1,32 4,000 32,000 844,80 Travi dir X

*(lung.=26,3*0,4+26,3*2*0,3) 5,00 26,30 1,000 4,000 526,00 Travi dir Y

*(lung.=11,6*0,4+11,6*2*0,3) 5,00 11,60 1,000 8,000 464,00 SOMMANO mq 1´834,80 26,50 48´622,20 3 E.004.036

Fornitura e posa in opera di acciaio per calcestruzzo armato ordinario, classe tecnica B450C, saldabile, conforme al D.M. 14/01/2008, disposto in opera secondo gli schemi di esecuz ... egatura e le eventuali saldature per giunzioni e lo sfrido, in barre ad aderenza migliorata nei diametri da 5 mm a 40 mm

Pilastri 150,00 84,480 12´672,00 Travi dir X 150,00 105,200 15´780,00 Travi dir Y 150,00 92,800 13´920,00 Fondazioni 120,00 95,040 11´404,80 Vano ascensore 150,00 20,000 3´000,00 Scale 150,00 15,000 2´250,00 SOMMANO kg 59´026,80 1,90 112´150,92 4 E.007.001.b

Fornitura e posa in opera di solaio a struttura mista in calcestruzzo di c.a. e laterizio, eseguito con travetti in calcestruzzo armato precompresso preconfezionati con impiego di ... a solettina superiore in calcestruzzo non inferiore a 4 cm: Per luci da 0.00 a 4.00 mt: - per sovraccarico di 400 kg /mq

Solaio Piano terra 23,10 10,00 231,00 Solaio Piano Primo 23,10 10,00 231,00 Solaio Piano Secondo 23,10 10,00 231,00 Solaio Piano Terzo 23,10 10,00 231,00 SOMMANO mq 924,00 67,50 62´370,00 5 E.002.001

Demolizione totale di fabbricati con struttura portante in cemento armato e solai del tipo latero-cementizio. Effettuata con l'ausilio di mezzi meccanici, in qualsiasi condizione, ... nzioni etc. e quant'altro occorre per dare il lavoro finito in opera a perfetta regola d'arte. Valutata vuoto per pieno.

Struttura in c.a. 1,00 26,30 11,600 25,000 7´627,00

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE SOMMANO mc 7´627,00 28,50 217´369,50 6 E.004.004.a

Fornitura e posa in opera di calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture non precompresse di fondazione (plinti, cordoli, pali, travi, paratie ... l getto S3, Dmax aggregati 32 mm, Cl 0.4; escluso ogni altro onere. - classe di resistenza a compressione minima C25/30.

Fondazioni Dir X 26,30 1,00 0,800 4,000 84,16 Fondazioni Dir Y 11,60 1,00 0,800 8,000 74,24 SOMMANO mc 158,40 128,00 20´275,20 7 E.001.001.a

Scavo di sbancamento effettuato con mezzi meccanici compresa la rimozione di arbusti e ceppaie, la profilatura delle pareti, la regolarizzazione del fondo, il carico sugli automezz ... ambito del cantiere. - in rocce sciolte (argilla, sabbia, ghiaia, terreno vegetale e simili o con trovanti fino ad 1 mc)

Scavo 29,00 15,000 2,000 870,00 SOMMANO mc 870,00 7,70 6´699,00 8 E.001.030.c

Smaltimento di materiale da demolizioni e rimozioni privo di ulteriori scorie e frammenti diversi. il prezzo comprende tutti gli oneri, tasse e contributi da conferire alla discari ... e. Il trasportatore e pienamente responsabile della classificazione dichiarata. - macerie edili con impurita fino al 30%

Smaltimento

20000,000 20´000,00

SOMMANO q.li 20´000,00 4,90 98´000,00 9 E.004.038.a

Fornitura e posa in opera di casserature per getti in conglomerato cementizio quali, scale travi portagru e simili realizzate con tavolame di abete, compreso l'armatura di sostegno ... taggio, lo smontaggio, lo sfrido, e l'impiego di idonei disarmanti: - casseri per opere in elevazione per rampe di scale

Scale 1,20 5,00 10,000 60,00 SOMMANO mq 60,00 35,00 2´100,00 10 E.004.041

Fornitura e posa in opera di casserature per getti in conglomerato cementizio quali pareti e setti di spessore superiore a cm 15 e fino a cm 30, curve o comunque sagomate realizzat ... o; compreso altresi il montaggio, lo smontaggio, lo sfrido, e l'impiego di idonei disarmanti, misurato per un solo lato.

Vano ascensore 0,30 2,00 2,000 16,000 19,20

N 18 ALLOGGI SITI IN VIA DI PALMA N 162 E ALLOGGI IN VIA CUNIBERTI N 61 (EX FORESTERIA CORVISEA) | Comune di Taranto Pagina 65 di 88

Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N S I O N I Quantità

I M P O R T I

par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE SOMMANO mq 19,20 28,00 537,60 Parziale LAVORI A MISURA euro 611´303,74 T O T A L E euro 611´303,74 Data, __________ Il Tecnico

Da recenti dati in possesso della Amministrazione Comunale di Taranto è stimato un

fabbisogno abitativo di circa 5000 alloggi di edilizia sociale.

Con le attività messe in campo dall’A.C. nell’ambito del piano casa nel 2010 sono state

formulate proposte per un totale di 536 alloggi di Edilizia Sociale da parte dei privati e di

403 alloggi da parte Pubblica.

Nell’ambito della gamma di linee di intervento per l’attuazione del Piano Casa previste

dal Dl 112/2008, in particolare, il comma 3 lettera (a) dell’articolo 11, prevede l’utilizzo di

fondi immobiliari chiusi come possibile strumento, al fine di valorizzare e incrementare

l’offerta abitativa sul territorio. Tali fondi immobiliari potranno essere costituiti mediante la

partecipazione di soggetti pubblici e privati e potranno articolarsi anche in un sistema

integrato nazionale di fondi a rilevanza locale (c.d. Sistema Integrato di Fondi) con

l’obiettivo di investire in progetti volti ad incrementare l’offerta di Alloggi Sociali, come

meglio specificato all’art. 11 del Dpcm.

Appare evidente l’importanza strategica di questa tematica per avviare una risposta a

questo bisogno primario (divenuto emergenza) che diviene uno dei macro obiettivi .

In considerazione di quanto sopra si ritiene non praticabile ipotizzare il piano di

valorizzazione dell'immobile in esame, si rende pertanto necessario in caso di

demolizione dell'attuale edificio, reperire congrue risorse finanziarie per la costruzione di

un nuovo edificio a parità di volume; in conseguenza dei conteggi di cui sopra per le

nuove costruzioni si rende necessario un finanziamento pubblico di 2.985.000 € da

destinare ad edilizia sociale le cui esigenze sono state precedentemente riportate.

COSTI DELL’INTERVENTO RIEPILOGATIVO DI VIA DI PALMA N° 162 E DI VIA CUNIBERTI N° 61 Per il costo del nuovo investimento si prevede un importo complessivo di € 2.982.000

così desunto:

A – Costo di costruzione della struttura

mc 11.308,00 x €/mc 598.777,00/4.576 = € 1.479.670,00

ove mc .............. si riferisce alla cubatura della nuova costruzione

mc 589.777,00 si riferisce al costo del volume edilizio

mc 4.576,00 si riferisce alla cubatura dell’edificio preso per il confronto riportato alle

pagine precedenti, tra soluzione di ripristino dei vecchi edifici e soluzione di nuova

costruzione a parità di superficie utile.

B – Costo delle rifiniture ed impianti

mc 11.308,00 x €/mc 85 = € 961.180,00

C – Spese generali (tecniche, contrattuali e varie)

(10% di A + B) = € 245.085,00

D – IVA 10% su A+B = € 245.085,00

E – IVA 21% su C = € 51.468,00

Sommano per la nuova costruzione di n° 32 alloggi € 2.982.488,00

ed in c.t. € 2.985.000,00

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 66 di 88

8. N° 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N° 91

PLANIMETRIA

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

INQUADRAMENTO URBANISTICO Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio di Mappa n°

245 P.Ila n° 23 e risulta avere la seguente destinazione di P.R.G.: "Zona speciale

vincolata".

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal P.U.T.T./P. (Piano

Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio), approvato con deliberazione della

Giunta Regionale del 15.12.2000 n°1748 e con riferimento alla deliberazione del

Consiglio Comunale n° 57 del 05.08.2009: Ambito di valore distinguibile "C" ed è tutelata

da un bene "Idrologia superficiale: coste e corsi d'acqua.:

Zona Speciale Vincolata (A3)

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 67 di 88

LO STATO DEI LUOGHI

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 68 di 88

LO STATO DEI LUOGHI

L'IPOTESI DI PIANO Il piano di valorizzazione prevede la realizzazione di una “Casa rifugio per le donne vittime della violenza”. Tale scelta è dettata oltre che dalla particolare attualità di

questa problematica, dai dati forniti dal neonato " Servizio Abuso e Maltrattamenti del

Comune di Taranto".

Tale servizio è operativo dalla seconda metà del 2012, e da allora ha raccolto i dati di

seguito riportati:

Le donne che hanno fatto ricorso ai servizi sono state 26; tutte hanno seguito e

continuano a seguire un progetto individualizzato al quale concorrono figure professionali

specializzate quali Psicologhe, Assistenti Sociali e, per i casi laddove la relativa presenza

risulta necessaria, Avvocati, oltre ad operatori dedicati all’ascolto (soprattutto telefonico)

e all’accoglienza.

Per 3 donne è stato necessario il ricovero in strutture protette (Case Rifugio) presenti sia

nella Provincia di Taranto sia in abito regionale, in quanto nel territorio comunale non

esistono tali strutture.

Ad ogni modo, poiché tale fenomeno risulta in espansione, ma a livello conoscitivo risulta

abbastanza sommerso, a cura delle operatrici, è stata avviata una campagna di

sensibilizzazione con momenti di confronto ed aggregazione con il coinvolgimento delle

istituzioni del territorio.

La struttura (v. art. 80 del Regolamento Regionale n.4/2007) è una sede residenziale che

offre ospitalità ed assistenza a carattere comunitario a donne vittime della violenza fisica

e/o psicologica, vittime della tratta e sfruttamento sessuale per le quali si rende

necessario un distacco dal luogo dove sono avvenuti i maltrattamenti ai fini di un

reinserimento in comunità, a seguito di un percorso di distacco dal fenomeno violento

subito attraverso l’ausilio degli operatori del Servizio Professionale Comunale e del

Centro Antiviolenza . Il luogo dovrà essere protetto e segreto. La casa rifugio accoglierà

anche i figli delle utenti. Il modulo abitativo deve prevedere spazi comuni ( la sala da

pranzo, la cucina e uno spazio dedicato alle attività giornaliere) e uno spazio-notte

individuale con camere da letto singole o doppie. I servizi igienici dovranno essere in

rapporto di 3 per 10 ospiti adulti.

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 69 di 88

In particolare, il servizio sarà reso a max n°10 di assistiti per giorno, o per mese o per

anno, in relazione al fabbisogno da dettagliare come all’art. 80 del R.R. 4/2007 che

prevede fino ad un massimo di 10 ospiti adulti.

Vista la conformità dell’immobile gli spazi saranno così destinati:

- al piano terreno:

- n. 3 locali (n. 2 da 19 mq. e 1 da 17 mq.) saranno destinati ad attività amministrative e

tecniche dell’ente gestore della Casa (ufficio, sala per ascolti individuali, sala per incontri

collettivi);

- n. 1 locale (da 17 mq.) da destinare cucina;

- n. 1 locale (da 19 mq.) da destinare a soggiorno-pranzo;

- n. 2 locali (da 26 mq.) da destinare a camere da letto;

- n. 2 servizi igienici;

- al piano primo:

- n. 6 locali ( 2 da 25 mq:, 1 da 24 mq. e 3 da 21 mq.) da destinare a camere da letto;

- n. 2 servizi igienici;

- n. 1 locale da 8 mq. da destinare a deposito.

Eventuale canale finanziario senza esborso diretto del Comune potrebbe essere la Linea

3.2 “Programma di interventi per l’infrastrutturazione sociale e sociosanitaria territoriale”

Azione 3.2.1 – Accordi di Programma con gli Ambiti Territoriali Sociali per la

Infrastrutturazione sociale e sociosanitaria (Del. G.R. n. 269 del 14/02/2012 – BURP n.

34 del 6 marzo 2012)

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 70 di 88

PIANTA DI PROGETTO

Sistemazione del piano superiore

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 71 di 88

PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA PREMESSA La struttura è una sede residenziale che offre ospitalità ed assistenza a carattere

comunitario a donne vittime della violenza fisica e/o psicologica, vittime della tratta e

sfruttamento sessuale per le quali si rende necessario un distacco dal luogo dove sono

avvenuti i maltrattamenti ai fini di un reinserimento in comunità, a seguito di un percorso

di distacco dal fenomeno violento subito attraverso l’ausilio degli operatori del Servizio

Professionale Comunale e del Centro Antiviolenza. La residenza è dimensionata per

accogliere 10 donne,.

L’OGGETTO DELLA PROPOSTA – IL BILANCIO SOCIALE Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella realizzazione di un centro per il

rifugio e il reintegro nella società di donne vittime della violenza.

Il tema cha si affronta è di per se piuttosto complesso e molto articolato. L’analisi costi

benefici sarà affrontata con le tecniche dei bilanci sociali che ben inquadrano la tematica

e definiscono un criterio per stabilire vantaggi o svantaggi di una certa scelta che

interagisce con il campo sociale delle attività messe in campo.

Anzitutto la proposta va confrontata con le indicazioni degli strumenti regolatori di livello

regionale.

Il “Programma triennale di interventi 2009-2011 per prevenire e contrastare il fenomeno

della violenza contro le donne” di cui alla Del. G.R. n.2227 del 18 novembre 2008, con

l’approvazione delle Linee Guida e i Progetti Sperimentali per la riorganizzazione della

rete consultoriale di cui alla Del. G.R. n. 405 del 17 marzo 2009 e con il Piano regionale

di Salute, approvato con legge regionale del 19 settembre 2008 n. 23 (al paragrafo 3.1.)

introduce le modalità con cui gli ambiti territoriali dovranno prevedere, di intesa con i

Servizi Sanitari presenti sul territorio, operando secondo la le seguenti azioni:

1. Progetti ed interventi di prevenzione, tutela e di solidarietà alle vittime dei violenza,

nonché attività di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno della violenza contro le

donne, i minori, le persone straniere immigrate;

2. Il consolidamento e la piena integrazione operativa e gestionale delle equipe

multidisciplinari e multiprofessionali (servizi sociali, sanitari e della Giustizia) per la

valutazione-validazione, per la presa in carico e per il trattamento delle situazioni di

maltrattamento/abuso, sospetto o conclamato, e per l’elaborazione di un progetto di aiuto

e di sostegno alle vittime di violenza;

3. Progetti di informazione/formazione rivolta agli operatori dei servizi sociali e sanitari di

base, ai medici, agli insegnanti, agli educatori e a tutte quelle figure che hanno rapporti

significativi con il mondo dell’infanzia e/o i genitori di bambini e adolescenti;

4. Progetti di formazione specialistica e/o di aggiornamento rivolta prioritariamente agli

operatori delle equipe integrate multidisciplinari e multi professionali ed agli operatori,

pubblici e privati, dei centri antiviolenza;

5. La costituzione di Centri Antiviolenza o l’attivazione di specifiche convenzioni con

Centri antiviolenza esistenti, nonché la definizione degli interventi infrastrutturali per la

dotazione territoriale di case rifugio, tenuto conto dei fabbisogni rilevati;

6. Interventi tesi a garantire l’indipendenza economica alle donne vittime di violenza per

favorire autonome e consapevoli scelte di vita e per sostenerle nelle responsabilità

genitoriali;

7. L’attivazione del servizio di Pronto intervento Sociale, compresa l’accoglienza

d’emergenza presso strutture idonee, di persone vittime di abusi, maltrattamenti e tratta.

Per la ottimale articolazione territoriale dei progetti e degli interventi da promuovere per il

perseguimento degli obiettivi specifici sopra descritti, gli ambiti territoriali, come indicato

specificatamente dalle norme di riferimento, potranno raggiungere le necessarie intese

con le Amministrazioni Provinciali di riferimento per la organizzazione di servizi e di

interventi a livello sovra-ambito, con la determinazione delle corrispondenti risorse da

assegnare al soggetto attuatore dei medesimi interventi.

In particolare per lo specifico campo di azione la stessa normativa di riferimento indica i

target da raggiungere di seguito riportati

N 2 ALLOGGI SITI IN VIA ACTON N 91 | Comune di Taranto Pagina 72 di 88

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio

(indicatore)

Valore target al 2011

(valore minimo)

Servizi e strutture residenziali

Potenziamento

rete strutture

prevenzione e

contrasto allo

sfruttamento alla

tratta e alla

violenza su

donne, minori e

stranieri

immigrati

Artt. 80 e 107

r.r. 4/2007

Donne,

minori e

stranieri

immigra

ti/e

vittime

di abusi

e

violenz

e

n. servizio

/provincia

n. strutture

/provincia

n. 2 centri

antiviolenza per

provincia

n. 1 casa rifugio per

provincia

L’iniziativa in oggetto si colloca quindi pienamente nel target individuato dal Regolamento

Regionale. Ma lo stesso Piano di Zona 2009-2012 del Comune di Taranto nella sezione

dedicata al Contrasto della Violenza fa emergere la difficoltà di rilevare il problema

dell'abuso, dovuta alle incertezze di percezione degli operatori per carenza formativa nel

settore specifico, alla individuazione e conoscenza dei giusti canali giuridici ed

istituzionali da attivare, alla messa in rete delle esperienze ed interventi, allo scarso

raccordo tra gli enti territoriali.

E per questo propone un’attenta e mirata programmazione e pianificazione delle politiche

sociali dovrebbe innanzitutto passare attraverso l’osservazione del fenomeno, al fine di

mirare gli interventi orientandoli a fasce d’età diverse (adulti e minori), mettendo in

evidenza che dai dati rilevati e dai tavoli di concertazione sono emersi i seguenti bisogni:

- Prevenzione primaria e secondaria,

- Sostegno psicologico,

- Campagna informativa e di sensibilizzazione per la conoscenza e consapevolezza del

problema,

- Centri di accoglienza per donne e minori,

- Centri di ascolto ed ascolto telefonico per le segnalazioni anonime dei cittadini e per le

richieste di aiuto,

- Messa in rete di tutte le strutture territoriali per l’attivazione di un sistema di rilevazione

dei dati,

- Trattamento socio-psicologico e riabilitativo.

Dal punto di vista dell’analisi occorre operare quindi considerando l’obiettivo fissato dal

regolamento regionale ma anche guardando dall’’altro lato cosa potrebbe accadere in

termini di vantaggio sociale

Tecnicamente, quindi, l’azione di un’impresa privata, degli enti pubblici, e delle

organizzazioni no profit possono considerarsi utili socialmente quando il valore aggiunto

prodotto (Va) sommato alle economie esterne prodotte (Ee) e al maggiore benessere

sociale (Bs) ha un valore superiore ai costi di produzione del servizio (Cs) sommato alle

diseconomie esterne (De) e al disagio sociale prodotto (Ds); in formula:

Va+Ee+Bs > Cs+De+Ds

Per la collettività è quindi importante che non solo siano selezionati i progetti che

producono utilità sociale, ma che tra questi siano scelti e resi operativi i prodotti che

danno maggiore utilità sociale.

In questo caso occorre guardare ai costi sociali evitati e rapportarli a quelli sostenuti dalla

collettività per sostenere il servizio

Dalla letteratura in materia si evidenzia che le conseguenze sulla salute della violenza di

genere sono gravi e poco conosciute, nonostante esista un’estesa letteratura sul tema.

Tra le morti da violenza contro le donne vanno annoverati i delitti d’onore (5.000 l’anno in

tutto il mondo), i suicidi, gli infanticidi di femmine e le morti materne da aborto insicuro. In

Italia, un omicidio su quattro avviene in famiglia e il 70% delle vittime sono donne. Gli

“omicidi passionali”, sempre più frequenti, esprimono il “declino dell’impero

patriarcale”[7,8] e, antropologicamente, non si discostano dalla lapidazione dell’adultera

prevista da alcune legislazioni arretrate. Il modo spesso giustificatorio in cui i media

riportano le notizie degli omicidi: “accecato dalla gelosia…”, “con il diavolo in corpo…”,

“dopo la lite lei lo lascia e lui la uccide…” tradisce la radicata solidarietà maschile a difesa

del potere di genere.

La violenza contro la donna è associata alle malattie sessualmente trasmesse come

HIV/AIDS, alle gravidanze indesiderate e a esiti negativi della gravidanza quali l’aborto e

un basso peso alla nascita[3]. In diversi paesi dell’Africa sub-sahariana una donna su

quattro subisce forzatamente la prima esperienza sessuale aumentando così il rischio di

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contrarre l’infezione da HIV. La violenza causa inoltre problemi fisici (tra cui: cefalea, mal

di schiena, fibromialgia, una vasta gamma di disturbi gastrointestinali), psichici e psico-

sociali (ansia, depressione, disturbi del comportamento alimentare). Al riguardo,

l’indagine ISTAT riferisce che le donne che hanno subito violenze dai partner nel corso

della vita accusano i seguenti disturbi:

Effetto sulla salute %

Perdita di fiducia e di autostima 48,8

Disturbi del sonno 41,5

Ansia 37,4

Depressione 35,0

Idee di suicidio 12,3

I costi economici e sociali sono enormi: le donne soffrono di isolamento, hanno difficoltà

a lavorare, a partecipare alla vita sociale, a prendersi cura di sè e dei propri figli.

L’OMS enumera i fattori individuali, familiari, della comunità e della società che

accrescono il rischio di violenza contro le donne: bassa posizione socioeconomica e

istruzione; dipendenza da sostanze; cattivo funzionamento della famiglia; marcata

diseguaglianza di genere nella comunità e scarsa coesione sociale; società con norme

che conferiscono insufficiente autonomia alle donne e restrizioni sul divorzio.

La prevenzione della violenza dovrebbe prevedere interventi che aumentino l’istruzione e

le opportunità per le donne e le ragazze, e che riducano le diseguaglianze di genere.

Nonché programmi per i ragazzi che crescono in famiglie con violenza domestica, in

quanto vi è un rischio maggiore che diventino adulti violenti[11].

Al riguardo, rispetto al costo economico, vi sono una serie di articoli scientifici, pubblicati

negli anni ’80 e ’90 che analizzano e cercano di fornire delle stime relative al costo della

violenza domestica per i sistemi sanitari dei vari paesi, costi relativi alle medicazioni di

ferite, contusioni, fratture, ai ricoveri, ai traumi, nonché alle conseguenze a lungo termine

come alcolismo, tossicomania, depressioni, assenze dal lavoro ecc. (Straus, 1986;

Heise, 1994; Godenzi, Yodanis, 1999).

Sebbene la letteratura non indichi puntualmente un costo sociale per le vittime della

violenza e l’internalizzazione degli effetti sociali negativi sarebbe una materia molto

vasta, anche non potendo disporre di un bilancio sociale dia conforto in tal senso, in

questa valutazione si è affrontato il tema paragonando l’effetto di una malattia o di una

morte da violenza subita a quello derivante da un incidente stradale per il quale esistono

i valori di riferimento dei costi sociali derivanti da un decesso o da un ferimento di una

persona oggetto di incidente stradale.

La letteratura indica in 1.394.000 € il costo sociale per una morte da incidente stradale e

in 40.000 € il costo sociale di un ferimento. Questi saranno i valori di riferimento della

valutazione.

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI Il costo complessivo degli interventi ammonta a 787 mila euro, al netto di Iva, che

comprende il 7% dei costi generali . Tali oneri saranno sostenuti interamente

dall’Amministrazione Comunale la quale provvederà ad affidare la gestione dei servizi e

la manutenzione ordinaria dei luoghi a società accreditata per l’esercizio dei servizi

necessari allo scopo secondo le direttive regionali in materia.

I COSTI DI GESTIONE I costi di gestione come detto saranno sostenuti da u soggetto privato il quale si prenderà

cura non solo di esercire il servizio ma di provvedere alla manutenzione ordinaria dei

manufatti stessi. In questa valutazione il costo di manutenzione e gestione della parte

edilizia, comprensiva dei costi di acquisizione dei servizi energetici e della altre forniture,

è stimato in circa 15.000 €/anno.

L’ANALISI COSTI BENEFICI Con i presupposti di cui abbiamo detto la valutazione è stata condotta considerando i

seguenti parametri. Da un lato viene indicato il costo sociale che la realizzazione della

struttura evita, considerando quindi l’effetto che si avrebbe in termini positivi rispetto una

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situazione negativa. Tali valori li indicheremo come mancati costi sociali che si

potrebbero verificheranno se non si eseguisse l’azione prevista.

Mancato esborso

sociale

Costo sociale morte (k€) 1400

Morti evitate per anno 0,5

Costo sociale feriti (k€) 40

Feriti evitati per anno 1

La struttura dei costi è invece riferita a ciò che la società (Amministrazione comunale e

regionale) spenderanno per sostenere i servizi previsti nella Struttura di Accoglienza.

Questi si possono così riassumere

Costi di gestione

Giorni di funzionamento 365

Numero utenti 10

Costo per l’erogazione del servizio

(€/giorno/pers) 70

Manutenzione 1° anno 15

LE IPOTESI GENERALI DEL MODELLO Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario

proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: concessione di costruzione e gestione con contributo

dell’Amministrazione

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo i comportamenti precedentemente descritti

L’analisi economica è stata condotta assumendo come TIR obiettivo il valore dell’15%,

tasso di rendimento che indica un ritorno di livello importante per investimenti di questo

tipo che hanno elementi di rischio legati alla durata dell’investimento.

Parametri econometrici

Adeguamento annuale 1,50%

Valore del bene (k€) 787,0

Costi generali (k€) 0,0

Contributo(k€) 0,00

Durata mutuo 18,00

Tasso rata 7%

Tasso di sconto 3%

TIR >>100%

VAN(k€) 7156,54

Flussi di cassa netti cumulati (k€) 11850,66

Le analisi di sensitività mettono in risalto il grande valore sociale che l’iniziativa consente

di ottenere pur valutata con metodologie quasi algide e che non considerano l’aspetto

empatico dei temi trattati. E’ evidente che l’analisi qui riportata costituisco lo sforzo di

valutare in termini “misurabili” secondo procedure economiche e finanziarie la bontà di

una scelta che si dimostra assumere valore di grandissimo rilievo. E’ infatti abbastanza

palese che, a seguito dell’apertura della struttura, si riduca in maniera drastica il rischio

che le ospiti possano subire ulteriore violenza con conseguenze addirittura mortali ed è

altrettanto palese che basti il non verificarsi di un solo evento per giustificare il sostegno

della spesa di gestione.

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9. EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA

PLANIMETRIA ATTUALE

COROGRAFIA D'INQUADRAMENTO

INQUADRAMENTO URBANISTICO

Il suolo sito nel territorio di questo Comune corrisponde in Catasto al Foglio

di Mappa n° 264 P.lla n° 98 risulta avere la seguente destinazione di P.R.G.:

"Zona per parchi, giochi e sports" in parte; "Zona di ricomposizione spaziale

dell'edilizia esistente di tipo B" in parte.

La suddetta particella ricade negli ambiti territoriali estesi previsti dal

P.U.T.T./P. (Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio),

approvato con deliberazione della Giunta Regionale del 15.12.2000 n°1748

e con riferimento alla deliberazione del Consiglio Comunale n° 57 del

05.08.2009: Ambito di valore normale "E" ed è gravata da: "segnalazione

geomorfologica Territoriale".

D4 > B3. ZONA EDILIZIA ESISTENTE DEL TIPO B A10>F1. ZONA PER PARCHI, GIOCHI E SPORTS

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IPOTESI DI VALORIZZAZIONE

L'ipotesi di valorizzazione prevede la realizzazione di una “Casa famiglia per

persone con problematiche psicosociali”

Si riporta di seguito il regolamento regionale che detta i requisiti minimi di

tale tipologia di strutture. Sulla base di tali requisiti si è proceduto a questo

studio di massima.

Legge Regionale 10 luglio 2006, n. 19 - "Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia".

DENOMINAZIONE “CASA FAMIGLIA PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICOSOCIALI” La struttura (v. art. 70 del Regolamento Regionale n.4/2007) è una sede per

persone con problematiche psicosociali a carattere prevalente sociale e a

bassa intensità assistenziale sanitaria. Nella stessa è consentito accogliere

in un sistema a carattere familiare, anche autogestito, persone con

problematiche psicosociali non più assistite, prive di riferimenti familiari, al

fine di un loro reinserimento sociale e/o lavorativo. perché fuori. Nel Centro

potranno essere ospitati fino a 8 utenti per modulo abitativo e per un

massimo di due moduli. Ciascun modulo deve prevedere spazi comuni ( la

sala da pranzo, la cucina, spazio dedicato alle attività giornaliere) e uno

spazio-notte individuale (non inferiore a 9 mq. se persona singola o non

inferiore a 14 mq. se coppia). I servizi igienici dovranno essere in rapporto di

1 ogni 3 utenti ospitati.

Requisiti Articolo 70

La casa famiglia per persone con problematiche psico-sociali deve avere le

seguenti caratteristiche:

Dimensioni Descrizione e standard

Tipologia e carattere;

destinatari La casa per la vita è una casa famiglia per persone con

problematiche psicosociali, intesa come struttura residenziale a carattere

prevalentemente sociale e a bassa intensità assistenziale sanitaria, per

accoglienza temporanea o permanente, consistente in un nucleo, anche

autogestito, di convivenza a carattere familiare per persone con

problematiche psicosociali definitivamente uscite dal circuito

sanitario/psichiatrico, prive di validi riferimenti familiari, e/o che necessitano

di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di

inserimento o reinserimento sociale e/o lavorativo.

RICETTIVITÀ

Fino a 6-8 ospiti, per ciascun modulo abitativo, fino ad un massimo di due

moduli abitativi per struttura.

PRESTAZIONI

La casa per la vita è struttura avente caratteristiche funzionali ed

organizzative proprie della casa famiglia, orientate al modello comunitario.

L'attività e gli interventi vengono attuati in base al progetto individualizzato

predisposto dai competenti servizi sociali, in collaborazione con i servizi

sanitari e socio-assistenziali territoriali.

La vita comunitaria è improntata a modalità di collaborazione nel gestire

l'organizzazione domestica, nonché all'inserimento degli ospiti nel contesto

sociale e lavorativo.

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Gli interventi vengono attuati in collaborazione con i servizi sanitari e socio-

assistenziali territoriali.

Le eventuali prestazioni sanitarie sono erogate nel rispetto del modello

organizzativo del Servizio Sanitario Regionale.

Qualora il progetto personalizzato definito dalla UVM preveda la erogazione

di prestazioni terapeutiche e socioriabilitative per gli ospiti con problemi

psichiatrici, e/o delle famiglie di provenienza, le ASL possono definire intese

per il riconoscimento di un concorso al costo delle prestazioni non superiore

al 40% del costo complessivo per giornata di permanenza dell'utente, ai

sensi di quanto previsto al punto 9. dell'Assegnato 1C del DPCM del

29.11.20017.

In questo caso le strutture devono essere accreditate dal Servizio Sanitario

Regionale.

PERSONALE

Personale ausiliario per la gestione dei bisogni domestici in misura adeguata

al numero degli ospiti e educatori professionali in maniera non continuativa.

Presenza programmata dell'assistente sociale e dell'educatore

professionale.

MODULO ABITATIVO

La casa per la vita deve essere organizzata in modo da favorire la vita

comunitaria e l'integrazione sociale degli ospiti. Gli spazi devono essere

adeguatamente arredati e dimensionati in relazione ai bisogni degli ospiti

accolti.

Il modulo abitativo è costituito da stanze singole con uno spazio notte

individuale di non meno di mq. 9 o doppie con uno spazio notte

complessivamente non inferiore a mq. 14 e deve essere dotata di almeno un

locale per servizi igienici ogni tre ospiti.

Il modulo abitativo deve comprendere la sala pranzo e la cucina, uno spazio

destinato alle attività giornaliere e ricreative, una linea telefonica abilitata a

disposizione degli ospiti.

Deve essere assicurata una dotazione di condizionatori d'aria in tutti gli

ambienti destinati alla fruizione da parte degli ospiti.

EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA | Comune di Taranto Pagina 79 di 88

Al piano primo è allocabile un modulo con otto posti letto in camere doppie

con servizi, un'area amministrativa e spazi comuni.

Inoltre, al piano superiore è previsto un'altro modulo con 8 posti letto a

servizio degli utenti con stanze singole e doppie (2 singole e 3 doppie) con

servizi igienici e spazi comuni.

Per quanto riguarda lo spazio esterno, si prevede la realizzazione di un'area

giardino di notevoli dimensioni in cui sarà possibile svolgere attività per il

tempo libero e lo svago

In totale la "Casa famiglia o casa per la vita per persone con problematiche

psicosociali" sarà costituita da 2 moduli da 8 utenti oltre agli spazi per il

personale ausiliario.

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PROPOSTA DI GESTIONE E VERIFICA DELLA CONGRUENZA ECONOMICO – FINANZIARIA

PREMESSA La struttura (v. art. 70 del Regolamento Regionale n.4/2007) è una sede per persone con

problematiche psicosociali a carattere prevalente sociale e a bassa intensità

assistenziale sanitaria. Nella stessa è consentito accogliere in un sistema a carattere

familiare, anche autogestito, persone con problematiche psicosociali non più assistite,

prive di riferimenti familiari, al fine di un loro reinserimento sociale e/o lavorativo. perché

fuori. Nel Centro potranno essere ospitati fino a 16 utenti.

L’OGGETTO DELLA PROPOSTA – IL BILANCIO SOCIALE Il contenuto del progetto proposto si sostanzia nella realizzazione di una casa famiglia

per persone con problematiche psicosociali

Il tema che qui si affronta è di per se piuttosto complesso e molto articolato. L’analisi

costi benefici sarà affrontata con le tecniche dei bilanci sociali che ben inquadrano la

tematica e definiscono un criterio per stabilire vantaggi o svantaggi di una certa scelta

che interagisce con il campo sociale delle attività messe in campo.

Anzitutto la proposta va confrontata con le indicazioni degli strumenti regolatori di livello

regionale.

Nell’allegato al Piano Regionale per le Politiche Sociali si definisce il quadro degli

interventi nel territorio regionale, relativamente all’area della salute mentale –

comprendendo in essa i bisogni e la domanda di servizi espressa sia da disabili psichici

sia da pazienti psichiatrici stabilizzati. Il quadro si ispira da tempo a linee d’intervento che

procedono, sia pur troppo timidamente, come indicato nel Piano regionale di salute,

verso il rifiuto della logica ‘istituzionalizzante’ e il rafforzamento dei servizi di salute

mentale di comunità.

E’ infatti essenziale che i programmi riabilitativi individualizzati previsti per la presa in

carico delle persone con patologie di tipo psichiatrico si realizzino nel contesto di vita

ordinario delle persone, sostenendo le reti dei servizi territoriali e le risorse del territorio.

In tal senso gli Ambiti territoriali in questo secondo ciclo di programmazione devono più

compiutamente farsi carico degli obiettivi di promozione dell’inclusione sociale di cittadini,

pazienti psichiatrici e disabili psichici, tenuto anche conto delle direttive che negli ultimi

anni (si veda a tal proposito il Reg. R. n. 11/2008) hanno teso a regolare l’ingresso e la

permanenza in percorsi terapeutico-riabilitativi ad elevata e media intensità assistenziale

sanitaria, a vantaggio di percorsi a bassa intensità assistenziale rivolti anche a favorire il

reinserimento sociale e lavorativo.

E’ evidente che l’accentuazione dell’aspetto sociale del percorso riabilitativo richiede la

partecipazione diretta degli Enti locali.

Come è indicato anche nelle Linee di indirizzo nazionali per la salute mentale, è sul

terreno delle collaborazioni istituzionali che si gioca gran parte delle sfide per la salute

mentale nel prossimo futuro.

Emergendo bisogni e domande di salute mentale diversificati è necessario che si

sviluppino procedure e modelli organizzativi a forte integrazione sociosanitaria che siano

in grado di assumere la presa in carico delle persone con disturbo mentale sulla base di

criteri di tempestività, promozione e sviluppo delle potenzialità di vita, garantendo la

continuità assistenziale e un sostegno concreto per i nuclei familiari di riferimento.

E’ per questa ragione che il Piano regionale di salute indica come eccessivo il numero di

strutture residenziali psichiatriche presenti sul territorio regionale, con una copertura di

posti letto pari a 3,59 su 10.000 abitanti, mentre il Progetto Obiettivo nazionale ne

prevede 1 ogni 10.000 abitanti.

Per contro nella nostra Regione molto carente è la rete delle cure domiciliari e i percorsi

di reinserimento sociale e lavorativo, nonché la presenza di strutture a limitata intensità

assistenziale capaci di accompagnare il percorso di recupero e mantenimento

dell’autonomia dei pazienti.

Pertanto, così come precisato nella “Parte terza” del presente Piano relativamente agli

specifici obbiettivi di servizio, la programmazione dei Piani di Zona nell’area della salute

mentale deve necessariamente prevedere il rafforzamento dei servizi territoriali, con

specifico riferimento a:

- prestazioni domiciliari (SAD e ADI)

- centri diurni socio educativi e riabilitativi

- case famiglia con servizi formativi alle autonomie per l’inserimento socio lavorativo di

persone con disabilità;

- case famiglia (case per la vita) per persone con problematiche psicosociali.

La progettazione dei Piani sociali di Zona deve assicurare altresì, d’intesa con i Centri di

Salute Mentale e con i Centri per l’Impiego Provinciali, interventi mirati ad un effettivo

inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici in carico ai servizi, in conformità alle linee

EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA | Comune di Taranto Pagina 81 di 88

guida regionali redatte a seguito dell’adesione della Regione ad un progetto nazionale

finanziato dal Ministero del lavoro e curato dall’ISFOL.

E’ da rilevare che alla base di fenomeni di devianza minorile molte volte si riscontrano

problematiche connesse all’ambito dei disturbi che esordiscono nell’infanzia e

nell’adolescenza.

Nel programmare quindi le politiche di prevenzione del rischio di devianza minorile di cui

al successivo punto 2.2.7, è necessario individuare anche interventi specifici per il

trattamento di minori con disturbi psichici, di personalità e/o con doppia diagnosi, tramite

percorsi integrati tra i servizi di salute mentale, i servizi della neuropsichiatria infantile,

della scuola e i servizi sociali territoriali.

Le ASL della Regione, dal 2007 e in prosieguo alle annualità precedenti, hanno

assicurato la continuità delle prestazioni socio–assistenziali in favore delle persone

affette da disturbi psichici, di cui alla legge regionale 7 settembre 1987, n. 26, abrogata

per effetto delle disposizioni di cui alla lettera c) comma 5 dell’art. 70 della legge

regionale 10 luglio 2006 n. 19, in virtù dell’art. 32 della legge regionale n. 10/2007 (norma

transitoria) nelle more dell’approvazione del nuovo Piano Regionale delle Politiche

Sociali.

Nell’ottica dell’integrazione socio sanitaria di cui al paragrafo 2.3 del presente Piano

regionale, per definire in favore dei cittadini pazienti psichiatrici e disabili psichici un

Progetto di assistenza individuale finalizzato alla “presa in carico”, gli interventi socio-

riabilitativi sopra richiamati dovranno essere attivati di concerto tra i Centri di Salute

Mentale e gli Ambiti Territoriali.

In particolare per lo specifico campo di azione la stessa normativa di riferimento indica i

target da raggiungere di seguito riportati

Ambito di intervento

Obiettivo operativo

Art. di rif. del r. r. 4/2007

Destinatari finali

Obiettivo di servizio (indicatore)

Valore target al 2011 (valore minimo)

Servizi e

strutture

residenziali

Sviluppo

della rete

dei servizi

Case per la

vita e/o

case

Artt.

60bis e

70 r.r.

4/2007

Disabili

psichici e

pazienti

psichiatrici

stabilizzati

n.

Strutture/ambito

n. 1 struttura per

ambito territoriale

(n. 16 p.l.)

Pagamento rette

famiglia

con servizi

per

l’autonomia

L’iniziativa in oggetto si colloca quindi pienamente nel target individuato dal Regolamento

Regionale.

Dal punto di vista dell’analisi occorre operare quindi considerando l’obiettivo fissato dal

regolamento regionale ma anche guardando dall’altro lato cosa potrebbe accadere in

termini di vantaggio sociale.

Tecnicamente, quindi, l’azione di un’impresa privata, degli enti pubblici, e delle

organizzazioni no profit possono considerarsi utili socialmente quando il valore aggiunto

prodotto (Va) sommato alle economie esterne prodotte (Ee) e al maggiore benessere

sociale (Bs) ha un valore superiore ai costi di produzione del servizio (Cs) sommato alle

diseconomie esterne (De) e al disagio sociale prodotto (Ds); in formula:

Va+Ee+Bs > Cs+De+Ds

Per la collettività è perciò importante che non solo siano selezionati i progetti che

producono utilità sociale, ma che tra questi siano scelti e resi operativi i prodotti che

danno maggiore utilità sociale.

In questo caso occorre guardare ai costi sociali evitati e rapportarli a quelli sostenuti dalla

collettività per sostenere il servizio

Nel Libro Verde Migliorare dell'Unione Europea “La salute mentale della popolazione.

Verso una strategia sulla salute mentale per l’Unione europea” dell’Ottobre 2005 si

evidenzia che “per i cittadini la salute mentale è una risorsa che consente di conoscere il

proprio potenziale emotivo e intellettuale nonché di trovare e realizzare il proprio ruolo

nella società, nella scuola e nella vita lavorativa. Per le società una buona salute mentale

contribuisce alla prosperità, alla solidarietà e alla giustizia sociale. Le patologie mentali al

contrario comportano molteplici costi, perdite e oneri per cittadini e la società.”

EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA | Comune di Taranto Pagina 82 di 88

E ancora: “Le patologie mentali costano all'UE il 3-4% circa del PIL, spesa dovuta

principalmente alla perdita di produttività. I disturbi psichici sono una delle principali

cause dei pensionamenti anticipati e delle pensioni d’invalidità. I disturbi comportamentali

nell’infanzia comportano costi per il sistema sociale, educativo nonché giudiziario e

penale. Ulteriori costi immateriali riguardano il trattamento che la società riserva alle

persone affette da patologie mentali o handicap. Nonostante le migliori possibilità di cura

e gli sviluppi positivi nell’assistenza psichiatrica, le persone affette da patologie mentali o

handicap subiscono ancora esclusione sociale, stigmatizzazioni, discriminazioni o il

mancato rispetto dei loro diritti fondamentali e della loro dignità”.

Le metodologie attuali per garantire quanto meno le cure sono quelle legate

all’ospedalizzazione dei rapporti tra sistema sociale e utente, il che rende impossibile il

recupero delle funzioni operative del cittadino utente e soprattutto non costituisce alcuna

prospettiva di recupero e reinserimento dello stesso. Il cittadino-utente che soffre di

disturbi è spesso isolato e non introdotto in percorsi di inserimento, costituendo ciò la via

privilegiata per l’esclusione sociale e soprattutto verso l’aggravamento, il che condiziona

dal punto di vista dei costi il sistema di sostegno.

La prospettiva è invece quella di creare i presupposti per una parziale o totale

integrazione del cittadino-utente della casa famiglia modificando gli approcci e soprattutto

le logiche di spesa che verrebbero così equilibrate verso percorsi di recupero, autonomia

e inclusione.

Dalle stesse analisi presenti in letteratura si arriva ad indicare in 200 €/giorno/utente il

costo che viene sostenuto dalla società per il sostegno all’utente in caso di pura

assistenza farmacologica/ospedaliera contro 70 €/giorno/utente per il mantenimento dello

stesso in strutture integrative come la casa famiglia in oggetto.

I COSTI DI INVESTIMENTO E I CONTRIBUTI RICHIESTI Il costo complessivo degli interventi ammonta a 878 mila euro, al netto di Iva, che

comprende il 7% dei costi generali . Tali oneri saranno sostenuti interamente

dall’Amministrazione Comunale la quale provvederà ad affidare la gestione dei servizi e

la manutenzione ordinaria dei luoghi a società accreditata per l’esercizio dei servizi

necessari allo scopo secondo le direttive regionali in materia.

I COSTI DI GESTIONE I costi di gestione come detto saranno sostenuti da un soggetto privato il quale si

prenderà cura non solo di esercire il servizio ma di provvedere alla manutenzione

ordinaria dei manufatti stessi. In questa valutazione il costo di manutenzione e gestione

della parte edilizia, comprensiva dei costi di acquisizione dei servizi energetici e della

altre forniture, è stimato in circa 15.000 €/anno.

L’ANALISI COSTI BENEFICI Con i presupposti di cui abbiamo detto la valutazione è stata condotta considerando i

seguenti parametri. Da un lato viene indicato il costo sociale che si sostiene in assenza

di intervento per lo stesso numero di utenti che verrà ospitato all’interno della struttura,

dall’altro lato si terrà conto del bilancio che comporterà la gestione della Casa Famiglia

contemplando tutte le funzioni accolte al suo interno (assistenza, educazione,

riabilitazione, etc.)

Costo sociale senza

intervento

Costo sociale per giorno per

persona (€) 200

Numero utenti 16

Giorni di funzionamento 365

Manutenzione 1° anno 0

La struttura dei costi sociali con la realizzazione dell’intervento assumerà invece la

seguente dimensione, notando che nella valutazione si è ridotta la forbice tra i due valori

su enunciati al fine di garantire una confidenza maggiore alla valutazione.

Costo sociale con

intervento

Giorni di funzionamento 365

Numero utenti 16

Tariffa base 100

Manutenzione 1° anno 15

LE IPOTESI GENERALI DEL MODELLO Si riportano di seguito le ipotesi generali alla base del piano economico - finanziario

proposto:

− l’arco temporale utilizzato per la valutazione della sostenibilità finanziaria è pari a 30

anni;

EX CASERMA DEI CARABINIERI “CHIAPPARO” SU VIA LAGO DI PERGUSA | Comune di Taranto Pagina 83 di 88

- il tasso di inflazione previsto è pari al 1,5% e il tasso di interesse passivo è pari al 7%;

- modalità di finanziamento: concessione di costruzione e gestione con contributo

dell’Amministrazione

- le aliquote di imposta sono pari al 27,5% per l’Ires e 4,25% per Irap.

I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI Sulla base delle ipotesi descritte, sono predisposti il Conto economico, lo Stato

Patrimoniale e lo sviluppo dei flussi di cassa. Gli indicatori evidenziati sono: TIR (tasso

interno di rendimento), VAN (Valore Attuale Netto) e DSCR medio (debt service cover

ratio). La tabella seguente mette in evidenza i risultati ottenuti nella simulazione

assumendo i comportamenti precedentemente descritti

L’analisi economica è stata condotta assumendo come TIR obiettivo il valore del 15%,

tasso di rendimento che indica un ritorno di livello importante per investimenti di questo

tipo che hanno elementi di rischio legati alla durata dell’investimento.

Parametri

econometrici

Adeguamento annuale 1,50%

Valore del bene (k€) 787,0

Costi generali (k€) 0,0

Contributo(k€) 0,00

Durata mutuo 18,00

Tasso rata 7%

Tasso di sconto 3%

TIR >>100%

VAN(k€) 9080,07

Flussi di cassa netti cumulati (k€) 15056,02

Le analisi di sensitività mettono in risalto il grande valore sociale che l’iniziativa consente

di ottenere. In tale analisi sono totalmente assenti i vantaggi che deriverebbero dal punto

di vista del miglioramento della qualità della vita del cittadino-utente che, inserito in

contesti socialmente ed economicamente produttivi, consentirebbero di produrre

guadagni ben superiori a quelli legati ai soli costi di sostentamento sociale che pur

rappresentano una quota importante come si evince dalla presente valutazione.

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI | Comune di Taranto Pagina 84 di 88

10. PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Nelle pagine seguenti sono riportate le articolazioni principali degli investimenti

necessari, delle possibili fonti di finanziamento nonché il crono programma delle attività

suddiviso per i vari interventi, con l'evidenziazione delle singole fasi del procedimento per

ciascuno degli interventi. Per quanto riguarda la matrice degli investimenti si sono

riassunti i costi, mentre nella matrice delle fonti di finanziamento sono state evidenziate

le possibili modalità di cofinanziamento dei privati ovvero di finanziamenti esterni al

bilancio comunale, quali quello della ASL per il centro ambiente e salute. Dai prospetti

allegati risulta che il presente piano di valorizzazione, ove dovesse trovare completa

attuazione, come da programma, comporterebbe un investimento complessivo di

24.615,88 M€ al quale far fronte con risorse pubbliche canalizzate dal comune di Taranto

per 2.390 M€, con risorse private di cofinanziamento pari a 11513 M€ e risorse

canalizzate da altri enti pubblici per 10706 M€.

Quanto al crono programma sono state evidenziate le singole fasi per ciascun intervento

con le connesse prevedibili problematiche, riferite in alcuni casi all'affidamento di

concessione di costruzione e gestione ed in altri casi ai rapporti con le associazioni che

risulteranno, previa gara, assegnatari di alcuni interventi. Si segnala che in relazione alla

articolazione del suddetto crono programma per il Polo culturale si prevede l'avvio delle

attività entro dicembre 2016, per il polo sociale si prevcede l'inizio delle attività entro

ottobre 2015, mentre per il centro Salute e Ambiente entro dicembre 2015. Per il

parcheggio Pacoret si prevede l'avvio dell'esercizio entro ottobre 2014, mentre per il

parcheggio dell'ex caserma Fadini, procedimento più complesso per via della

concessione, si prevede l'avvio dell'esercizio entro settembre 2016. Per quanto riguarda

l'avvio delle attività della casa famiglia da ubicare nella ex Caserma Chiapparo e la casa

rifugio per donne vittime di violenza, da ubicare in via Acton, l'inizio delle attività da parte

delle associazioni assegnatarie è previsto entro ottobre 2015.

Discorso a parte viene evidenziato anche ne l crono programma per la riallocazione dei

due edifici, via di Palma 162 e via Cuniberti 61, i cui alloggi sono risultati inagibili e, come

documentato nel presente rapporto di ristrutturazione non conveniente tanto da rendere

sostenibile la demolizione e ricostruzione di nuovi complessi edilizi. Si è ritenuto

opportuno evidenziare un'ipotesi di crono programma anche per questi 2 interventi di

edilizia sociale, ipotizzando un periodo di almeno 1 anno per la definizione della pratica

di delocalizzazione e di conseguimento del finanziamento; in tale ipotesi considerata

anche la fase di appalto e di cantiere si ritiene che la consegna agli assegnatari degli

alloggi non potrebbe avvenire prima del dicembre 2016, a meno di diverse

determinazioni degli organi deliberanti dell'amministrazione comunale.

Matrice dei costi del Piano di Valorizzazione

delle Aree Demaniali di Taranto

Aree e localizzazione mq H V costo al mc Costo totale

POLO CULTURALE

Demolizione EDIFICIO D via di Palma

333 19 6.327 € 40,0 € 253.080

Teatro 842 10 8.420 € 350,0 € 2.947.000 Servizi teatro 428 8 3.424 € 350,0 € 1.198.400 Foyer e piccola sala concerti 265 4 1.060 € 400,0 € 424.000

Laboratori d'arte e musica 316 4 1.264 € 350,0 € 442.400

MUSEO DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE

647 4 2.588 € 500,0 € 1.294.000

Aree pavimentate (piazza e altro) 5.656 € 100,0 € 565.600

Area a verde 3.088 € 70,0 € 216.160 Ristrutturazione manufatti bellici 372 5 1.860 € 200,0 € 372.000

Attrezzature e tecnologie per il polo culturale

€ 150.000

Copertura piazza 2.100 € 750,0 € 1.575.000 Altre demolizioni 401 4 1.604 € 40,0 € 64.160

Sub-Totale 11.614 18.616 € 9.501.800

POLO SOCIALE

Ristrutturazione edificio - ATTIVITA'SOCIALI PER LA TERZA ETA'

302 8 2.416 € 400,0 € 966.400

Ristrutturazione edificio per giovani - OFFICINE DELLE IDEE e centro SPORT MINORI

302 8 2.416 € 400,0 € 966.400

Demolizioni EDIFICIO A 177 5 885 € 40,0 € 35.400

Area a verde 346 € 150,0 € 51.900 Sub-Totale 1.127 5.717 € 2.020.100

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI | Comune di Taranto Pagina 85 di 88

CENTRO SALUTE E

AMBIENTE DI TARANTO

Demolizioni EDIFICIO C 175 5 875 € 40,0 € 35.000

Ristrutturazione edificio 1 377 4 1.508 € 400,0 € 603.200

Ristrutturazione edificio 2 323 4 1.292 € 400,0 € 516.800

Collegamenti orizzontali e verticali

134 8 1.072 € 600,0 € 643.200

Attrezzature € 1.000.000 Area a verde 650 € 200,0 € 130.000

totale interventi primo stralcio € 2.928.200 Ristrutturazione edificio 3 654 8 5.232 € 400,0 € 2.092.800

Sub-Totale 2.138 9.104 € 5.021.000

Ex

Cas

erm

a Fa

dini

(a

liquo

ta) AREA

ARCHEOLOGICA E GREEN PARK

Sondaggi stratigrafici archeologici € 478.000

Strutture del parcheggio € 5.334.000

Sub-Totale 0 € 5.812.000

Ex

Cas

erm

a C

hiap

paro

Edificio da ristrutturare - Casa famiglia

per persone con problematiche psicosociali

Ristrutturazione edilizia 264 8 2.112 € 300,0 € 633.600

Attrezzature e allestimenti 264 8 2.112 € 50,0 € 105.600

Sistemazione del Verde 1.994 € 70,0 € 139.580

Sub-Totale € 878.780

Allo

ggi v

ia A

cton

n.

91

Edificio da ristrutturare -

“Casa rifugio per le donne vittime della violenza”

Sistemazione del verde 3.760 € 70,0 € 263.200

Ristrutturazione edificio 262 8 2.096 € 250,0 € 524.000

Sub-Totale 4.022 € 787.200

di v

ia

Am

mira

glio

P

acor

et D

e

Parcheggio a raso

Sistemazione dell'area a parcheggio - Posti auto 35

€ 117.000

Sub-Totale € 117.000

TOTALE DA QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO € 24.137.880

DEMOLIZIONI

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI COSTI E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI | Comune di Taranto Pagina 86 di 88

Matrice sintetica degli investimenti del Piano di Valorizzazione aree Demaniali di Taranto

Intervento Costo totale

Finanziamento comunale

Co-finanziamento

privato Gestore

Finaziamento altri enti

EX

-BA

RA

CC

AM

EN

TI

CA

TTO

LIC

A

POLO CULTURALE

€ 9.501,80 € 7.501,00 Concessionario €

2.000,00

POLO SOCIO CULTURALE

€ 2.020,10 - Associazione

di servizio €

2.020,00

CENTRO SALUTE E

AMBIENTE DI TARANTO

€ 5.021,00 - - ASL €

5.021,00

Ex

Cas

erm

a Fa

dini

(a

liquo

ta) AREA

ARCHEOLOGICA E GREEN

PARK

€ 478,00 € 478,00 - Comune

Taranto -

Ex

Cas

erm

a Fa

dini

(a

liquo

ta)

PARCHEGGIO E GREEN PARK

€ 5.812,00 € 1.800,00 € 4.012,00 Concessionario -

Are

a S

terra

ta

di v

ia

Am

mira

glio

P

acor

et D

e S

aint

Bon

Parcheggio a raso

€ 117,00 € 117,00 - AMAT -

Ex

Cas

erm

a C

hiap

paro

Edificio da ristrutturare - Casa famiglia per persone

con problematiche psicosociali

€ 878,78 - Associazione

di servizio €

878,00

Allo

ggi v

ia

Act

on n

.91 Edificio da

ristrutturare - “Casa rifugio per le donne vittime della

violenza”

€ 787,20 - Associazione

di servizio €

787,00

TOTALE € 24.615,88 € 2.395,00 € 11.513,00 € - €

10.706,00

INTEREVENTO A SEGUITO DI EVENTUALE RIALLOCAZIONE Costo totale Finanziamen

to comunale Co-

finanziamento privato

Gestore

Finaziamento altri enti

Edi

ficio

Via

C

unib

erti

Riallocazione 32 alloggi € 2.985,00 - - Comune

Taranto €

2.985,00

Edi

ficio

Via

D

i Pal

ma

TOTALE € 2.985,00 - - € 2.985,00

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