MILANO L’ediliziaspingelalevadell’export Cina · Scatta a Milanoil «MadeExpo»: per superare...

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Il macrosistema legno-edilizia-arredo Fonte: Cosmit/FederlegnoArredo Stati Uniti Russia Polonia Turchia Romania Germania Regno Unito Olanda Francia Spagna Austria Svizzera EAU Slovenia Cina -5,6% 0,4% 13,1% -2,8% 9,1% 24,5% -3,4% 37,3% 8,4% 1,6% 11,2% -1,7% 45,8% 2,4% -21,1% 14,51 16,36 16,40 17,33 18,20 20,48 25,10 31,47 34,96 42,93 44,10 47,94 51,38 118,38 126,18 Germania Francia Svizzera Regno Unito Stati Uniti Russia Austria Turchia Olanda Polonia Cina Slovenia EAU Romania Spagna 1 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 13 14 15 9 Esportazioni italiane per Paesi di destinazione; periodo: gennaio-giugno 2013 e var.% su 2012

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Giovedì 3 Ottobre 2013 www.ilsole24ore.com f @24ImpresaTerr

Laura CavestriMILANO

Russi, cinesi e vietnamitihannofattocapolinosindaipri-miminutiall’apertura,ierimatti-na, della 6˚ edizione di MadeExpo.Soluzioniadhocperl’edi-lizia,rivestimentiedesign.L’ur-banizzazione è al massimo ehanno bisogno di tutto. Così,mentre la domanda nazionale èimmobileperassenzadiproget-ti e soprattutto di fondi, la fierainternazionale di edilizia, arre-do e design (che si è aperta ierineipadiglionidiRho-Peroechechiudesabato)spingetuttol’ac-celeratoresull’export,sullefilie-re estere e sulla capacità di "se-duzione"deideveloperinterna-zionali, che hanno le "chiavi"dei grandi appalti miliardari nelmondo. Dagli Emirati alla Cina,dagliUsaall’Africa.

«PerchèilMade–haspiegatoil presidente di Confindustria,GiorgioSquinzi–èunastraordi-naria vetrina della capacità im-prenditoriale del nostro Paese,chesiripresenterànel2015edo-vrà intercettare al meglio le op-portunitàoffertedaExpo. Il set-torecresce negli Usa a due cifreperchè sono ripartiti edilizia eautomotive. In Italia, invece, ladiminuzione dei consumi è ingran parte determinata propriodal calo dell’edilizia. Si è quasiuccisounsettore.Senzaedilizia–haconclusoSquinzi–lacresci-tanon cisarà».

Secondo l’ultimo rapportoAnce sull’industria delle co-struzioni nel mondo, infatti, loscorso anno il fatturato esteroècresciutodell’11,4%elenuovecommesse hanno raggiuntoquota 12 miliardi, compensan-dolacrisidelsettorenelnostroPaese(-4,2per cento).

Con Giorgio Squinzi hannoinauguratolarassegna,traglial-tri, il presidente di FieramilanoMichelePerini,RobertoSnaide-ro (Federlegno), Andrea Negri(presidentediMade)eGiovan-

niDePonti(amministratorede-legatodiMadeExpo).Gliincen-tivi hanno dato una prima boc-cata d’ossigeno alle aziende delsettore. Per esempio con i bo-nus casa che hanno offerto unachance alle imprese del com-parto costruzioni, ristruttura-zioni e recupero in chiave di ri-sparmio energetico e sicurezzaantisismica. Gli investimenti inriqualificazione rappresenta-no, nel 2013, il 37,3% degli inve-stimenti in costruzioni e mo-strano un aumento dei livelliproduttivi. La crescita stimatadovrebbe essere, infatti, del5,3% in termini monetari e del3,2% per le quantità prodotte,producendounaumentostima-

todicirca2,4miliardi dieuro.MaRobertoSnaidero–presi-

dentediFederlegnoArredoeau-tore,lunedì,diunalettera-appel-loatuttiiparlamentariperilrin-novo della fiducia al governosenzalaqualesarebberostativa-nificati i deboli segnali di ripre-sa di iniziative positive come il"bonus mobili" e la detrazionesul risparmio energetico - riba-discecome,ancheinquestaedi-zione, gli inviti agli operatoristranieri siano rallentati o addi-rituraresiimpossibilidallapoli-ticadeivistipraticatadall’Italia.

«Come si fa – ha detto Snai-dero–arifiutareivistiagliope-ratoristranieri?Nonsitrattaso-lo di imprenditori cinesi, chepoi sono partner commercialidi aziende italiane. Ma tuttal’area dell’Europa dell’Est, dalKosovo alla Russia, dall’Africaall’India. Così non si fa altroche ostacolare le relazioni im-prenditoriali soprattutto inquesti anni di crisi dove è solol’exportatrainare».Einfatti,se-condo gli ultimi dati Federle-gno, nel primo semestre del2013ilmacrosettoreedilizia-le-gnoarredo ha esportato per ol-tre 821 milioni di euro (con un+2%interminidi valore).

A questa edizione di MadeExpo partecipano 1.430 esposi-tori (1.166 italiani e 264 stranie-ri),divisi insei saloni espositivi:costruzioni e cantiere, involu-croeserramenti,interniefinitu-re, energia e impianti, softwaree hardware, città e paesaggio.Previstioltre200eventi,iniziati-ve,workshopeconvegni.

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Ilgruppo Sofidel, secondoproduttoreeuropeodi tissue(carta igienica, fazzoletti,rotoloni) interamente inmanoalle famiglie lucchesiLazzareschieStefani,aggiungeunaltro tassello almosaicodiacquisizioniinternazionali, rafforzandolapresenzanel RegnoUnito. Ilgruppoha, infatti, acquisitolacartiera ingleseNtgLimited.Sofidel hachiuso il2012 1.511 milionidieuroconpiùdi 5miladipendentie27società in 13Paesi.

pag. 50

Stili& TendenzeLUSSO

Marc Jacobslascia Louis Vittonpag. 53

Fiere. Scatta a Milano il «Made Expo»: per superare l’impasse della domanda interna le imprese cercano sbocchi in Russia, Cina, Vietnam

L’edilizia spinge la leva dell’exportSquinzi: la rassegna è una straordinaria vetrina delle capacità imprenditoriali del Paese

LavoroFLESSIBILITÀ

Il Nordest chiedepiù turni al sabatopag. 53

INTRATTENIMENTO

Segnali di ripresaper la fictionpag. 55

MediaADVERTISING

Enel replicherài «guerrieri»pag. 55

IndustriaACQUISIZIONI

La carta di Sofidelsi espandenel Regno Unito

ALL’INTERNO

EMERGENZA ACCIAIO

Sbloccati 53 milioni di europerglistabilimenti Rivau pagina 51

LIGURIA

Il Salone di Genova. Si è aperta l’esposizione di barche che proseguirà fino al 6 ottobre - Il nuovo format e la durata contenuta (6 giorni) piace agli operatori

Il macrosistema legno-edilizia-arredo

OCCUPAZIONE

TuttiinfiladaMcDonald’s:ricevuti12milacurriculau pagina 52

Raoul de ForcadeGENOVA

Piacea(quasi)tuttigliespo-sitoriilnuovoformatdel53˚Salo-ne nautico internazionale che sièapertoieriallaFieradiGenova.Elaprimagiornatadellakermes-se, che durerà fino al 6 ottobre, èstataanchel’occasioneperunin-contro tra i vertici di Ucina (laConfindustria nautica), quelli diFiera, l’Autorità portuale di Ge-nova (cui fanno capo le conces-sionidell’area fieristica)ealcunideipiùimportanticantierinava-li, per tracciare il possibile futu-ro della nuova darsena nauticadelquartierefieristico.L’obietti-vo- ambizioso- è diconcentrarein quell’area a mare, da sempresottoutilizzata una volta termi-

nato il periodo del Nautico, unasorta di salone permanente.L’idea,inpratica,èdiraggruppa-re, inquellazonadellaFiera,unaserie di manifestazioni che oggisi tengono altrove; dando vita,nel corso dell’anno, a esposizio-

ni dell’usato nautico, del char-ter, del refitting, dei motori e co-sìvia. Il tuttosotto l’egidadiUci-na e di grandi gruppi, quali Fer-retti,AzimutBenettieSanloren-zo. In modo da attirare a Geno-va, in maniera costante, i clientiinternazionali che consentono

allanauticaitalianadiesserelea-dernel mondo.

Il progetto, ancora allo statoembrionale ma condiviso daiprincipali soci di Ucina, si armo-nizza col nuovo corso del Salo-ne,cheierièpartitointonomino-re(perspazi, giornidiesposizio-neenumerodioperatoristranie-ri), in confronto agli anni scorsi,ma con un entusiasmo palpabileda parte degli espositori, fortidei risparmi ottenuti per glistand, a fronte di un nuovolayout dell’esposizione e dellospostamento della maggior par-te delle barche in mare, su ben100mila metri quadrati di spec-chioacqueo.«Dobbiamoimpara-re dal passato per costruire il fu-turo tutti insieme», ha detto An-ton Francesco Albertoni, presi-dente di Ucina, all’apertura delSalone.SecondoMassimoPerot-ti, patron di Sanlorenzo, «la sen-sazione è che questo salone sia

giusto per spazi e durata». Sullastessa linea Beniamino Gavio,leader di Baglietto, che sottoli-nea il «giusto contenimento deicosti» e Ferruccio Rossi, ad diFerretti, che parla del piano pervalorizzarelanuovadarsenafuo-ridalNautico.«Sarebbeutile-di-ce-abbinarealsalonealtreattivi-tà legate al diporto e alla compo-nentistica per creare, sulla nuo-va darsena, una vetrina per tuttol’anno,conuna seriedieventi le-gati alla nautica. Il tema è quellodell’aggregazione di soggetti di-versi sotto la leadership di Uci-na. Con attività che attragganonon solo le barche ma anche laclientela. Per far sì che Genovadivenga un punto di riferimentoperilnuovo, ilcharterel’usato».

Paolo Casani, ad di Azimut,traccia qualche nota critica sulnuovo salone: «È giusta la sceltadiunformatpiùcontenutoebre-ve.Maècolpevoleaverlofatto inritardo. E ora c’è il problema dicomeattrarregliespositoriinfu-turo, perché quest’anno manca-noal salone moltiplayeresteri».

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di Marco Morino

Riportare l’edilizia al cen-trodellapoliticaeconomi-ca. È questo l’appello che

le 1.166 aziende italiane presentialMadeExpodiMilano,suunto-tale di 1.430 espositori, rivolgo-no al governo (fresco di fiduciaincassataieri inParlamento).Edè con fiducia che le imprese riu-nitenellafilieraedilizia,architet-tura, design guardano ai recentiinterventi varati dall’esecutivo.Gli ecobonus e gli incentivi alleristrutturazioni edilizie intro-dotti con il decreto dello scorso4 giugno hanno dato una primaboccata d’ossigeno alle aziendedel settore. Ora le medesimeaziende chiedono che questi in-centivisiano resi strutturali.

Il secondo fronte riguarda gliarretratidella Pubblica ammini-strazione: secondo i calcolidell’Ance,quattromiliardidieu-ro sono già arrivati nelle cassedelle imprese di costruzione sui7,5 sbloccati dal decreto dell’8aprile 2013. Ancora senza solu-zione i restanti 12 miliardi di pa-gamenti arretrati che spettanoal settore delle costruzioni. Poic’è l’emergenza casa. È necessa-rio ridare credito a imprese e fa-miglie. Sono urgenti misure siapersostenerelefamiglienell’ac-quisto dell’abitazione principa-le, sia per fornire liquidità allebanche per l’erogazione di nuo-vimutuialle famiglie.

Ilsettoredellecostruzionihapagato fin qui un tributo pen-santissimo alla crisi. Le impre-se sono ridotte allo stremo:dall’iniziodellacrisiaoggisonoandati in fumo 690mila posti dilavoro,considerandotutta la fi-lieraesistimache50mila-80mi-la persone, al momento in Cas-sa integrazione guadagni, po-trebbero non essere reintegra-te.Oltre 11mila impreseedili so-nofallite.Ilmercatodellacasaèpraticamente fermo: l’acquistodinuoveabitazionidapartedel-lefamigliehasubitouncrollodi74 miliardi rispetto a 6 anni fa. Ilavoripubblicisisonodimezza-ti.Eccoperché le imprese spro-nano il governo a fare di più:«Bene i primi passi – dicono –ma non basta». Bisogna fare dipiù. Bisogna riportare l’indu-stria delle costruzioni in cimaall’agendaper lo sviluppo.

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TORINO-LIONE

Tav, nuovo attentatoai cantieri in Valsusau pagina 52

LOMBARDIA

Fonte: Cosmit/FederlegnoArredo

La nautica progetta le mostre «in serie»

Ilaria VesentiniGli scatolifici sono un ter-

mometro affidabile dell’econo-mia italiana, perché hanno unaclienteladistribuitaintutti iset-tori industriali e un mercatoquasi esclusivamente domesti-co,essendoilcartoneunprodot-to povero su cui i costi di tra-sporto incidono molto. Eccoperché la tenuta – tale si puòconsiderare il -0,4% dei primisei mesi del 2013 – del compartofotografata da Gifco, l’associa-zione italiana dei fabbricanti dicartoneondulato,vienelettaco-meun segnale incoraggiante.

«Lanostraindustriacontinua

amantenereunasostanzialesta-bilità, reggendo meglio alla crisiedando lavoro a oltre 15mila ad-detti – afferma il presidente Pie-ro Attoma – quello che cipreoc-cupa,però,èl’impennatadelco-sto della materia prima». In me-no di un anno gli incrementi deiprezzi della carta hanno sfiora-

to il 20%. «Il timore – aggiungeLuciano Manzoni, amministra-tore di Adda Ondulati, grossaazienda di Lecco, e membro delconsiglio direttivo di Gifco – èchequestoaumentodeicosti (lamateria prima incide per alme-no il 55% sul valore del prodottofinito) difficili da recuperare interminidi prezzi per la debolez-za del mercato, finisca col dan-neggiareunodeipochisettori inItalia che si mantiene stabile egarantisce occupazione. E cheanzi mostra segnidi recupero».

Gifco rappresenta 74 stabili-menti, 15mila addetti e 4 miliar-didibusinessperoltre3,1milio-

niditonnellatedicartoneondu-lato fabbricate nel 2012, secon-do produttore europeo per di-mensioni.«Il65%deinostripro-dotti è assorbito dall’industriaalimentare – precisa Manzoni,alla guida di un’azienda big peril comparto, 170 dipendenti e 50milioni di euro di fatturato – el’andamento anticiclico del fo-od aiuta. Ma i margini oramai sisono azzerati e la viadell’export è poco praticabiledatocheicostiditrasportoinci-dono per oltre il 6% sul prezzofinaleesoprai200chilometridi-venta poco economico portarela merce. Il nostro è un prodot-to povero a domanda rigida: seil prezzo cala il cliente non neconsumadipiùeinumerisifan-no contrattando il millesimo suognimetroquadrato».

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Stati Uniti

Russia

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Germania

Regno UnitoOlanda

FranciaSpagna

Austria

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BIOMEDICALE

Mirandolalasciaallespallelacrisieilterremotou pagina 50

Riportarela filieraal centrodello sviluppo

COMPARTO IN SALUTESebbeneil settore tenga,Gifco temeper l’aumentocostantedei costidellamateria prima, che stacreandotensioni tra le Pmi

ANALISIEsportazioniitalianeperPaesididestinazione;periodo:gennaio-giugno2013evar.%su2012

EFFETTOINCENTIVIGli investimentiin riqualificazionedelpatrimonio abitativosono l’unico compartoa mostrare una crescita

CONCENTRAZIONEL’idea è di raggruppare sulladarsenadella Fiera ligurele manifestazioni che oggi sisvolgonoaltrove: dall’usatoalcharter, al refitting

ANSA

In mostra. Un’immagine del 53˚Salone nautico di Genova

L’allarme. Lo lancia il Gruppo italiano fabbricanti

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