Migrazioni forzate · dal fenomeno delle migrazioni forzate, come dimostra la quota elevata di...

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II www.gazzettino.it Venerdì 26 Ottobre 2018 I NUMERI UDINE Dopo alcuni anni di calo, aumentano i residenti stranieri in regione e salgono, soprattutto, i permessi per ragioni umanita- rie. È l’effetto-frontiera quello che si legge, chiarissimo, nei nu- meri del dossier statistico immi- grazione del centro studi e ricer- che Idos, illustrato ieri al centro Balducci di Zugliano da Paolo At- tanasio, referente regionale del sodalizio e coautore del testo. Ci- fre che hanno spinto don Pierlui- gi di Piazza a rilanciare il “Mani- festo per una comunità che tute- la i diritti umani, solidale ed acco- gliente” voluto dalla rete dei dirit- ti: «Sarebbe importante che tutti leggessero con attenzione queste cifre, dalle associazioni alle per- sone impegnate in amministra- zioni e politica: i dati aiutano una riflessione che dev’essere misu- rata sulla realtà e non su una pre- giudiziale ideologica che porta a leggere la realtà in modo distor- to». In una regione che con il nuo- vo corso ha visto eliminare diver- se azioni del piano immigrazione (per oltre un milione), don Di Piazza non cerca la polemica ma dice chiaro che «se ci sono aspet- ti problematici, che pure ci sono, vanno affrontati: non si risolvo- no con una logica che è quella di eliminare le persone». Al 31 dicembre 2017 gli stranie- ri in regione erano 106.652 (+2,3%), soprattutto rumeni (24.606 in aumento) e albanesi (9.670, -3,3%): più di un terzo dei residenti arrivano dall’Ue (36.648), soprattutto dai 13 “nuo- vi” Stati membri (33.273). Quell’anno, 3.631 hanno acquisi- to la cittadinanza (1.279 in pro- vincia) e quindi sono usciti da quel conteggio. In provincia di Udine, la fetta maggiore dei resi- denti di altri Paesi (39.821, +1,1%, che però è un nonnulla rispetto al +5,5% di Trieste o al +4,6% di Gorizia), per il 55,2 per cento donne. Presenza femminile mol- to forte anche in Fvg, con punte di quasi l’80% nelle comunità di Russia, Bielorussia e Ucraina. In regione nel 2017 i titolari di per- messo di soggiorno erano 84.358, di cui il 44,5% europei (un valore, nota Attanasio, netta- mente superiore al 36,7% del Nordest e al 28,5% italiano). Più di un permesso ogni quattro è de- tenuto da un cittadino asiatico e il 19% da un africano (molto infe- riore al 31,2% nordestino e al 36,6% della media nazionale). Dati che portano gli estensori del- lo studio a rilevare come «l’immi- grazione in Fvg sia molto più “eu- ropea”» rispetto al Nordest e al resto d’Italia, come testimonia anche il dato sui nordafricani (8% in regione, meno della metà del Nordest). Fra i soggiornanti il 60,6% (51.141) aveva un permesso di lun- go periodo, segno di «maggiore stabilità», quota che sale al 63,9% in provincia di Udine (dove i tito- lari di permesso erano 28.919). Fra i 33.217 permessi a termine, invece, i motivi umanitari sono saliti in regione da 19,7% del 2016 al 27,7% (24,8% in provincia di Udine nel 2017 contro il 22,2% del 2016), un dato ben al di sopra ri- spetto a quello del Nordest (16%) e al resto del Paese (18%). Per lo studio questa differenza si spiega perché la nostra «è una delle re- gioni di frontiera più interessate dal fenomeno delle migrazioni forzate, come dimostra la quota elevata di permessi per asilo o motivi umanitari a Gorizia (51,6%)». A fine 2017 erano attivi 11 progetti Sprar, con 411 posti e 322 presenze, mentre i profughi nelle altre strutture di accoglien- za erano 5.063, in aumento del 4,8%. In provincia, fra le ragioni dei permessi i motivi di famiglia sono al 44,6% mentre il lavoro è all’ultimo posto, al 23%. Come spiega Attanasio, «con il fatto che ormai anche l’Italia ha ri- stretto moltissimo i canali di in- gresso per lavoro, è chiaro che la cosiddetta pressione migratoria alla fine si estrinseca nei modelli che mettiamo a disposizione». «Nel 2017 i permessi di soggiorno rilasciati per la prima volta erano 8.256. Di questi, per motivi di asi- lo e umanitari, il 40,2%, per ragio- ni familiari il 35%. . I motivi di la- voro erano il 5,2%, uno su venti. A Gorizia il record, con il 74,8% per motivi umanitari. A Udine, invece, c’è un dato che fa riflette- re: solo il 2,3 di primi permessi era per motivi umanitari, mentre il 60% per famiglia, il 12% per ra- gioni di studio, il 12% riguardava minori non accompagnati e l’11% il lavoro, il doppio della media e il dato più alto in regione». Camilla De Mori © RIPRODUZIONE RISERVATA ISTRUZIONE UDINE Il capoluogo friulano è il più caro della regione sul fron- te delle rette di asili nido e men- se scolastiche. A dirlo è il se- condo dossier di Cittadinanzat- tiva dedicato ai servizi comuna- li di tutta Italia. Secondo il rapporto, nella nostra regione una famiglia spende in media 440 euro se ha un bimbo al nido e un altro alla materna o alla primaria che mangia in mensa: un dato ben al di sopra della media naziona- le che è di 382 euro. In partico- lare, la spesa media per l’asilo dei piccoli è di 362 euro (contro i 300 euro della media italiana) e di 78 euro quella per mangia- re nei locali scolastici (in Italia il dato è più alto e arriva a 82 euro). L’indagine ha considera- to una famiglia tipo di tre per- sone (2 genitori e un minore di meno di tre anni) con un reddi- to lordo di 44.200 euro corri- spondente ad un Isee di 9.900 euro e fa riferimento all’asilo nido a tempo pieno e alla men- sa per 9 mesi. Udine si piazza sempre al primo posto in regio- ne, per le cifre più elevate. La retta mensile del nido ammon- ta in media a 395 euro (-4,8% ri- spetto all’annata precedente), contro i 387 di Pordenone, i 367 di Trieste e addirittura i 299 di Gorizia. La media Fvg arriva a 362 euro. Stesso discorso per la mensa scolastica, che, in me- dia, a Udine raggiunge i 90 eu- ro (in calo del 2,2 per cento ri- spetto all’anno prima, però). In- vece, i bimbi che frequentano la mensa a Pordenone se la ca- vano con 71 euro, a Gorizia con 74 e a Trieste con 75. La media regionale è di 78 euro. Il sodalizio rileva tuttavia «che la Regione ha istituito un sistema di abbattimento delle rette di frequenza dei servizi educativi per la prima infan- zia». © RIPRODUZIONE RISERVATA OCCUPAZIONE UDINE Il Cafc punta ad “arruola- re” nuove leve. «Riponiamo una delle nostra priorità – dichiara il presidente Salvatore Benigno – nelle conoscenze e nelle compe- tenze che rappresentano i capi- saldi su cui si reggono le azioni concrete del servizio idrico inte- grato, non a caso la maggior par- te dei nostri dipendenti vanta la laurea. Quanto ai profili profes- sionali, anch’essi indispensabili, possiamo essere fieri di una pre- parazione impeccabile e di un elevato standard di operatività. Cafc si conferma sempre di più come un’autentica opportunità per i giovani che possono punta- re anche ad una rilevante cresci- ta professionale e formativa all’interno di un ambiente stimo- lante e premiante in cui l’atten- zione al welfare e alle coperture assicurative extra è massima». La compagine lavorativa di Cafc annovera 264 lavoratori e lavoratrici. «L’obiettivo è cerca- re l’eccellenza in tutte le nostre attività», rimarca Benigno. L’an- zianità aziendale è di 18 anni per gli uomini e 15 per le donne: il 19 per cento si attesta fra i 25 e i 40 anni, il 16 per cento fra i 30 e i 40 anni, mentre il 67 per cento nel range dai 40 ai 60. I neo assunti seguono un percorso formativo – il welcome training– finalizza- to a far loro apprendere le infor- mazioni tecniche ma anche a farli sentire parte integrante del gruppo. «La crescita aziendale è direttamente proporzionale alle risorse umane, per questo sia- mo impegnati a migliorare co- stantemente le competenze an- che attraverso corsi di leader- ship nell’ottica di potenziare la crescita di Cafc e stabilizzare le procedure di gestione e monito- raggio». L’azienda vanta il 97% di contratti a tempo indetermi- nato. Sul fronte parità, fa sapere Cafc, nel cda siedono due donne; nel Comitato di direzione 4 don- ne su 12 componenti. Nel corso del 2017 si sono registrati 12 avanzamenti di carriera di cui 6 relativi a lavoratrici. IL RAPPORTO UDINE Scuola e lavoro sono for- se i due ambiti in cui le diffe- renze fra italiani e stranieri balzano più all’occhio, a saper leggere i numeri. Ed è quello che fa il dossier di Idos presen- tato ieri, che dà una sua inter- pretazione delle aride cifre. SCUOLA Se nel 2017 gli studenti stra- nieri erano 19.047, l’11,8% (di cui il 61% nato in Italia), è im- possibile non notare il «brusco scalino» fra le medie e le supe- riori: un passaggio cruciale che decide il destino di chi già si orienta al lavoro (e a 15 anni può farlo) e di chi, invece, vuo- le continuare gli studi. Se alle materne la quota di stranieri è del 14% e alle primarie del 13,9%, alle medie scende già all’11,6%, per poi precipitare all’8,5% alle superiori. Un dato che, secondo gli estensori, può essere dovuto a «maggiore dif- ficoltà di inserimento e inte- grazione» ma anche a ragioni economiche, perché «la fami- glia straniera può aver bisogno di un più rapido inserimento dei figli nel mondo del lavoro». Anche i non italiani che prose- guono gli studi, comunque, se- guono «percorsi più professio- nalizzanti»: su cento stranieri che proseguono oltre le medie 39 frequentano un tecnico, 36 una scuola professionale e so- lo 25 un liceo. Dati che «foto- grafano una realtà di scarsa mobilità sociale e prefigurano una futura situazione di seg- mentazione del mercato del la- voro». Fra le nazionalità più rappresentate in classe, quella romena (18,7%) e albanese (14,1%). LAVORO In Fvg, nel mondo del lavo- ro, gli stranieri sono «sovrarap- presentati»: i 52.664 occupati, evidenzia lo studio, rappresen- tano il 10,4% del totale, mentre l’incidenza sulla popolazione regionale non raggiunge il 9%. Ma anche il tasso di disoccupa- zione è maggiore fra gli stra- nieri: è il 12,5%, più del doppio del dato fra gli italiani (6%). I lavoratori stranieri hanno le mansioni «meno qualificate» e diminuiscono man mano che aumentano i livelli professio- nali: l’occupazione manuale non qualificata vede il 21,4% di stranieri (e il 6,4% di italiani), nel lavoro manuale specializ- zato la forbice scende al 13,4%, per poi azzerarsi fra gli impie- gati (31,9% di stranieri contro 29,9% di italiani) e invertire il segno fra dirigenti e professio- ni intellettuali (8,3% stranieri, 38,4% autoctoni). I settori con più stranieri sono l’industria e i servizi. Differenze che poi si riverberano sul salario: in me- dia uno straniero guadagna quasi 300 euro in meno (1.114 euro contro 1.398 di un italia- no). Nel 2017 i titolari di impre- se individuali erano 8.695: in prima fila serbi (858), svizzeri (736) e cinesi (722). Se si guar- da alle rimesse spedite a casa, in prima fila troviamo Bangla- desh (21,243 milioni), Roma- nia (15,049) e Senegal (4,976). Cdm © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Cafc punta ad arruolare nuove leve «Da noi il 97 per cento ha il posto fisso» STRUTTURA Un asilo nido LA SOCIETÀ HA 264 ADDETTI L’ANZIANITÀ AZIENDALE PER GLI UOMINI È DI 18 ANNI Chi viene da un altro Paese guadagna 300 euro in meno Friuli ACCOGLIENZA Alcuni operatori della Croce rossa distribuiscono generi di prima necessità (archivio) DON DI PIAZZA: «NO AD UNA PREGIUDIZIALE IDEOLOGICA: I NODI NON SI RISOLVONO ELIMINANDO LE PERSONE» CENTRO BALDUCCI Don Pierluigi Di Piazza A Udine le rette più care per asili nido e mense Migrazioni forzate e permessi umanitari in Friuli dati record ` In provincia e regione un documento su quattro è per i rifugiati In Fvg quasi il dieci per cento in più rispetto al resto d’Italia (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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www.gazzettino.itVenerdì 26Ottobre2018

I NUMERI

UDINE Dopo alcuni anni di calo,aumentano i residenti stranieriin regione e salgono, soprattutto,i permessi per ragioni umanita-rie. È l’effetto-frontiera quelloche si legge, chiarissimo, nei nu-meri del dossier statistico immi-grazione del centro studi e ricer-che Idos, illustrato ieri al centroBalducci di Zugliano da PaoloAt-tanasio, referente regionale delsodalizio e coautore del testo. Ci-fre che hanno spinto don Pierlui-gi di Piazza a rilanciare il “Mani-festo per una comunità che tute-la i diritti umani, solidale ed acco-gliente” voluto dalla rete dei dirit-ti: «Sarebbe importante che tuttileggessero con attenzione questecifre, dalle associazioni alle per-sone impegnate in amministra-zioni epolitica: i dati aiutanounariflessione che dev’essere misu-rata sulla realtà e non su una pre-giudiziale ideologica che porta aleggere la realtà in modo distor-to». In una regione che con il nuo-vo corso ha visto eliminare diver-seazioni del piano immigrazione(per oltre un milione), don DiPiazza non cerca la polemica madice chiaro che «se ci sono aspet-ti problematici, che pure ci sono,vanno affrontati: non si risolvo-no con una logica che è quella dieliminare le persone».Al 31 dicembre 2017 gli stranie-

ri in regione erano 106.652(+2,3%), soprattutto rumeni(24.606 in aumento) e albanesi(9.670, -3,3%): più di un terzo deiresidenti arrivano dall’Ue(36.648), soprattutto dai 13 “nuo-vi” Stati membri (33.273).Quell’anno, 3.631 hanno acquisi-to la cittadinanza (1.279 in pro-vincia) e quindi sono usciti daquel conteggio. In provincia diUdine, la fetta maggiore dei resi-denti di altri Paesi (39.821, +1,1%,che però è un nonnulla rispettoal +5,5% di Trieste o al +4,6% diGorizia), per il 55,2 per centodonne. Presenza femminile mol-to forte anche in Fvg, con puntedi quasi l’80% nelle comunità diRussia, Bielorussia e Ucraina. Inregione nel 2017 i titolari di per-messo di soggiorno erano84.358, di cui il 44,5% europei(un valore, nota Attanasio, netta-

mente superiore al 36,7% delNordest e al 28,5% italiano). Piùdi un permesso ogni quattro è de-tenuto da un cittadino asiatico eil 19% da un africano (molto infe-riore al 31,2% nordestino e al36,6% della media nazionale).Dati che portano gli estensori del-lo studio a rilevare come «l’immi-grazione in Fvg siamolto più “eu-ropea”» rispetto al Nordest e alresto d’Italia, come testimoniaanche il dato sui nordafricani(8% in regione, meno della metàdelNordest).Fra i soggiornanti il 60,6%

(51.141) aveva un permesso di lun-go periodo, segno di «maggiorestabilità», quota che sale al 63,9%in provincia di Udine (dove i tito-lari di permesso erano 28.919).Fra i 33.217 permessi a termine,invece, i motivi umanitari sonosaliti in regione da 19,7% del 2016al 27,7% (24,8% in provincia diUdinenel 2017 contro il 22,2%del2016), un dato ben al di sopra ri-spetto a quello del Nordest (16%)e al resto del Paese (18%). Per lo

studioquesta differenza si spiegaperché la nostra «è una delle re-gioni di frontiera più interessatedal fenomeno delle migrazioniforzate, come dimostra la quotaelevata di permessi per asilo omotivi umanitari a Gorizia(51,6%)». A fine 2017 erano attivi11 progetti Sprar, con 411 posti e322 presenze, mentre i profughinelle altre strutture di accoglien-za erano 5.063, in aumento del4,8%. In provincia, fra le ragionidei permessi i motivi di famigliasono al 44,6% mentre il lavoro èall’ultimo posto, al 23%. Comespiega Attanasio, «con il fattoche ormai anche l’Italia ha ri-stretto moltissimo i canali di in-gresso per lavoro, è chiaro che lacosiddetta pressione migratoriaalla fine si estrinseca nei modelliche mettiamo a disposizione».«Nel 2017 i permessi di soggiornorilasciati per la primavolta erano8.256. Di questi, permotivi di asi-lo e umanitari, il 40,2%, per ragio-ni familiari il 35%. . I motivi di la-voro erano il 5,2%, uno su venti.A Gorizia il record, con il 74,8%per motivi umanitari. A Udine,invece, c’è un dato che fa riflette-re: solo il 2,3 di primi permessierapermotivi umanitari,mentreil 60% per famiglia, il 12% per ra-gioni di studio, il 12% riguardavaminori non accompagnati e l’11%il lavoro, il doppiodellamedia e ildatopiù alto in regione».

CamillaDeMori

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ISTRUZIONE

UDINE Il capoluogo friulano è ilpiù caro della regione sul fron-te delle rette di asili nido emen-se scolastiche. A dirlo è il se-condo dossier di Cittadinanzat-tiva dedicato ai servizi comuna-li di tutta Italia.Secondo il rapporto, nella

nostra regione una famigliaspende inmedia440euro sehaun bimbo al nido e un altro allamaterna o alla primaria chemangia in mensa: un dato benal di sopra dellamedia naziona-le che è di 382 euro. In partico-lare, la spesa media per l’asilodei piccoli è di 362 euro (controi 300 euro dellamedia italiana)e di 78 euro quella permangia-re nei locali scolastici (in Italiail dato è più alto e arriva a 82

euro). L’indagine ha considera-to una famiglia tipo di tre per-sone (2 genitori e un minore dimeno di tre anni) con un reddi-to lordo di 44.200 euro corri-spondente ad un Isee di 9.900euro e fa riferimento all’asilonido a tempo pieno e alla men-sa per 9 mesi. Udine si piazzasempre al primo posto in regio-ne, per le cifre più elevate. Laretta mensile del nido ammon-ta inmedia a 395 euro (-4,8% ri-spetto all’annata precedente),contro i 387diPordenone, i 367di Trieste e addirittura i 299 diGorizia. La media Fvg arriva a362euro. Stessodiscorsoper lamensa scolastica, che, in me-dia, a Udine raggiunge i 90 eu-ro (in calo del 2,2 per cento ri-spetto all’anno prima, però). In-vece, i bimbi che frequentanola mensa a Pordenone se la ca-

vano con 71 euro, a Gorizia con74 e a Trieste con 75. La mediaregionale è di 78 euro.Il sodalizio rileva tuttavia

«che la Regione ha istituito unsistema di abbattimento dellerette di frequenza dei servizieducativi per la prima infan-zia».

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OCCUPAZIONE

UDINE Il Cafc punta ad “arruola-re” nuove leve. «Riponiamo unadelle nostra priorità – dichiara ilpresidente Salvatore Benigno –nelle conoscenze e nelle compe-tenze che rappresentano i capi-saldi su cui si reggono le azioniconcrete del servizio idrico inte-grato, non a caso lamaggior par-te dei nostri dipendenti vanta lalaurea. Quanto ai profili profes-sionali, anch’essi indispensabili,possiamo essere fieri di una pre-parazione impeccabile e di unelevato standard di operatività.Cafc si conferma sempre di piùcome un’autentica opportunitàper i giovani che possono punta-re anche ad una rilevante cresci-ta professionale e formativaall’interno di un ambiente stimo-

lante e premiante in cui l’atten-zione al welfare e alle copertureassicurative extra èmassima».La compagine lavorativa di

Cafc annovera 264 lavoratori elavoratrici. «L’obiettivo è cerca-re l’eccellenza in tutte le nostreattività», rimarca Benigno. L’an-zianità aziendale è di 18 anni pergli uomini e 15 per le donne: il 19per cento si attesta fra i 25 e i 40anni, il 16 per cento fra i 30 e i 40anni, mentre il 67 per cento nel

range dai 40 ai 60. I neo assuntiseguono un percorso formativo– il welcome training– finalizza-to a far loro apprendere le infor-mazioni tecniche ma anche afarli sentire parte integrante delgruppo. «La crescita aziendale èdirettamente proporzionale allerisorse umane, per questo sia-mo impegnati a migliorare co-stantemente le competenze an-che attraverso corsi di leader-ship nell’ottica di potenziare lacrescita di Cafc e stabilizzare leprocedure di gestione e monito-raggio». L’azienda vanta il 97%di contratti a tempo indetermi-nato. Sul fronte parità, fa sapereCafc, nel cda siedonoduedonne;nel Comitato di direzione 4 don-ne su 12 componenti. Nel corsodel 2017 si sono registrati 12avanzamenti di carriera di cui 6relativi a lavoratrici.

IL RAPPORTO

UDINE Scuola e lavoro sono for-se i due ambiti in cui le diffe-renze fra italiani e stranieribalzano più all’occhio, a saperleggere i numeri. Ed è quelloche fa il dossier di Idos presen-tato ieri, che dà una sua inter-pretazionedelle aride cifre.

SCUOLASe nel 2017 gli studenti stra-

nieri erano 19.047, l’11,8% (dicui il 61% nato in Italia), è im-possibile non notare il «bruscoscalino» fra le medie e le supe-riori: un passaggio crucialeche decide il destino di chi giàsi orienta al lavoro (e a 15 annipuò farlo) e di chi, invece, vuo-le continuare gli studi. Se allematerne la quota di stranieri èdel 14% e alle primarie del13,9%, alle medie scende giàall’11,6%, per poi precipitareall’8,5% alle superiori. Un datoche, secondo gli estensori, puòessere dovuto a «maggiore dif-ficoltà di inserimento e inte-grazione» ma anche a ragioni

economiche, perché «la fami-glia stranierapuòaverbisognodi un più rapido inserimentodei figli nelmondo del lavoro».Anche i non italiani che prose-guono gli studi, comunque, se-guono «percorsi più professio-nalizzanti»: su cento stranieriche proseguono oltre le medie39 frequentano un tecnico, 36una scuola professionale e so-lo 25 un liceo. Dati che «foto-grafano una realtà di scarsamobilità sociale e prefiguranouna futura situazione di seg-mentazione delmercato del la-voro». Fra le nazionalità piùrappresentate in classe, quellaromena (18,7%) e albanese(14,1%).

LAVOROIn Fvg, nel mondo del lavo-

ro, gli stranieri sono «sovrarap-presentati»: i 52.664 occupati,evidenzia lo studio, rappresen-tano il 10,4% del totale, mentrel’incidenza sulla popolazioneregionale non raggiunge il 9%.Ma anche il tasso di disoccupa-zione è maggiore fra gli stra-nieri: è il 12,5%, più del doppio

del dato fra gli italiani (6%). Ilavoratori stranieri hanno lemansioni «meno qualificate» ediminuiscono man mano cheaumentano i livelli professio-nali: l’occupazione manualenon qualificata vede il 21,4% distranieri (e il 6,4% di italiani),nel lavoro manuale specializ-zato la forbice scende al 13,4%,per poi azzerarsi fra gli impie-gati (31,9% di stranieri contro29,9% di italiani) e invertire ilsegno fra dirigenti e professio-ni intellettuali (8,3% stranieri,38,4% autoctoni). I settori conpiù stranieri sono l’industria ei servizi. Differenze che poi siriverberano sul salario: in me-dia uno straniero guadagnaquasi 300 euro in meno (1.114euro contro 1.398 di un italia-no). Nel 2017 i titolari di impre-se individuali erano 8.695: inprima fila serbi (858), svizzeri(736) e cinesi (722). Se si guar-da alle rimesse spedite a casa,in prima fila troviamo Bangla-desh (21,243 milioni), Roma-nia (15,049) e Senegal (4,976).

Cdm

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Il Cafc punta ad arruolare nuove leve«Da noi il 97 per cento ha il posto fisso»

STRUTTURA Un asilo nido

LA SOCIETÀHA 264 ADDETTIL’ANZIANITÀAZIENDALEPER GLI UOMINIÈ DI 18 ANNI

Chi viene da un altro Paeseguadagna 300 euro in meno

Friuli

ACCOGLIENZA Alcuni operatori della Croce rossa distribuiscono generi di prima necessità (archivio)

DON DI PIAZZA:«NO AD UNAPREGIUDIZIALEIDEOLOGICA: I NODINON SI RISOLVONOELIMINANDO LE PERSONE»

CENTRO BALDUCCI Don Pierluigi Di Piazza

A Udine le rette più careper asili nido e mense

Migrazioni forzatee permessi umanitariin Friuli dati record`In provincia e regione un documento su quattro è per i rifugiatiIn Fvg quasi il dieci per cento in più rispetto al resto d’Italia

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IL CASO

UDINE Materassi, vestiti, rifiuti,roba da mangiare, siringhe:quelle due palazzine abbando-nate, erano diventate un rifugioper senzatetto, ma anche disca-riche a cielo aperto. Così ierimattina alle 7, gli uomini del Nu-cleo della Polizia di Prossimitàdell’Uti Friuli Centrale sono en-trati per sgomberare gli immobi-li occupati abusivamente in viaZilli (Udine Est). Nelle strutture,in evidente stato di degrado, so-no state trovate sette personestraniere, che vivevano in condi-zioni di scarsa igiene e sicurez-za. Gli edifici, uno di proprietàprivata e uno oggetto di una pro-cedura di fallimento del 2016, sitrovano lungo la pista ciclabileche collega via Bariglaria e viaZilli; abbandonati da 20 anni, so-prattutto dagli ultimi cinque so-no in condizioni di estrema de-cadenza: porte e finestre distrut-te, divelto il parapetto della ter-razza, circondati da immondi-zie. Moltissime le segnalazionidi residenti e passanti, ma soloieri il Comune è riuscito a inter-venire, grazie all’avvallo dell’Uf-ficioAmbiente su richiestadellaPolizia di Prossimità. “Gli edifici– ha spiegato l’assessore alla si-curezza, Alessandro Ciani -, era-no occupati abusivamente datanti anni da persone di cittadi-nanza straniera che vi dormiva-no e facevano attività illegali: so-

no infatti state trovate delle si-ringhe, quindi c’era consumo, eforse anche spaccio, di stupefa-centi. Da tempo, i cittadini se-gnalavano questa situazione e fi-nalmente, superando ancheostacoli burocratici, siamo riu-sciti a sgomberare l’area. Ades-so verranno chiuse porte e fine-stre affinché nessuno possa en-trarci illegalmente”. Gli immobi-

li, infatti, sono stati recintati(quello oggetto di fallimento, aspese dell’amministrazione, l’al-tro dal proprietario privato cui èstata presentata un’ingiunzio-ne) e sulla rete è stato appeso ilcartello di divieto d’accesso an-che in lingua pashtu (come giàera stato fatto in via Gervasutta,dietro l’ex monopolio di Stato).“Qui sono state sgomberate set-

te persone di cui tre prive di do-cumenti, portate in Questuradalle forze dell’ordine per ulte-riori accertamenti perché aveva-no anche dei precedenti – hacontinuato Ciani -. Gli altri quat-tro avevano i documenti in rego-la,maeranousciti dal sistemadiaccoglienza e sono stati sgombe-rati perché nessuno, a prescin-dere dalla nazionalità o dall’et-

nia, può occupare abusivamen-te degli immobili”. Un interven-to simile, era stato fatto ancheall’ex pollaio (nella zona delQuartiere Aurora) e all’ex distri-butore Esso di Viale Venezia: “Èora che le periferie tornino ad es-sere a pieno titolo parte inte-grante della città e non più, co-me sono state per anni, terre dinessuno, abbandonate dalle am-ministrazioni e in balia di disca-riche abusive e di occupanti de-diti al vandalismo e al traffico didroga. Le situazioni d’illegalità –ha concluso Ciani -, non sonopiù assolutamente tollerate daquesta amministrazione e, anzi,chiediamo ai cittadini di segna-larcele”. Sul luogo dello sgombe-ro, sono arrivati anche alcuni re-sidenti: “Qui, quando c’è bel tem-po, erano anche in 25 – ha rac-contato Giuliano Caumo -. Dico-no che vanno alla Cavarzerani amangiare e poi vengono qui per-ché in caserma non possono an-dare in giro. Nel periodo estivo,si fanno il bagno nella roggia.Ovvio che chi viene a fare unapasseggiata o una corsa non ècontento”.

AlessiaPilotto

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`Erano diventate rifugio dei senzatettoTrovati sette stranieri “abusivi”

EDIFICI IN DISUSO ORMAI DA ANNI Erano da tempo abbandonati

`L’assessore: «Le periferie non devonopiù essere una terra di nessuno»

Mercoledì, verso le 18.15, ivigilantessono intervenuti inviaRomaper la segnalazionediunazuffa tradueragazze,all’altezzadelMcDonald’s. Lacoppiadiagenti, cheera inviaCiconi, è stataavvertitadaalcunipassanti.Unavoltagiuntisulposto, unaragazzaè fuggita,mentre l’altra liha informatichedurante la colluttazione, leerastato sottratto il cellularedaunostraniero. Leguardiegiuratehannoavvertito laPolizia locale.Lunedì22ottobre,erano intervenutiassiemeaiCarabinieri, per lasegnalazionediun’aggressione.

Zuffa fra ragazzeSparisce un telefonino

Vigilantes

Primo Piano

L’OPERAZIONE Ieri sgomberati due edifici a Udine est

Blitz tra siringhee rifiuti: sgomberatedue vecchie palazzine

Sicurezza in città (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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V

www.gazzettino.itVenerdì 26Ottobre2018

CONTROLLO Il piccolo “arsenale” è stato scoperto dai carabinieri durante un controllo di retrovalico

Colpo grosso a Tricesimo, arrestati nel Ferrarese

CARABINIERI

TRICESIMO Sono stati arrestati nel-la serata di mercoledì in provin-cia di Ferrara gli autori del maxifurto da oltre 200mila euro mes-so a segno al negozio “Diamante”diTricesimoavvenutonellanottetramartedì e mercoledì. Secondogli inquirenti sarebbe un gruppotrasfertista altamente specializza-to in furti in negozi di lusso. Sono

stati fermati dai Carabinieri ro-magnoli, grazie alle indicazionidei colleghi di Udine che si sonoconcentrati nell’individuazionedelle targhe delle due auto con lequali i malviventi, sei in tutto e dinazionalità rumena, avevano rag-giunto Tricesimo; targhe il cui ra-pidopassaggio in entrata euscita,è stato registrato dalle telecame-re di videosorveglianza all’ingres-sodi vialeTricesimo.

L’OPERAZIONEI Carabinieri del Nucleo Opera-

tivo e radiomobile della Compa-gnia di Portomaggiore e della Sta-zione carabinieri di Santa MariaCodifiume hanno sottoposto a

fermo di indiziato con l’accusa diricettazione aggravata, cinque uo-mini e una donna, tutti senza fis-sa dimora ed uno di questi conprecedenti specifici commessi an-che all’estero (Svezia e Belgio). Èanche per questo motivo che, co-me spiegato in conferenza stam-pa dal maggiore Marco Uguzzo-ni, comandante della compagniadei carabinieri di Portomaggiore,«si consente di dire che simuove-vano anche ai fini di piazzare lamerce all’estero». È stata una pat-tuglia dei militari in servizio dicontrollo territorio a sorprende-re in una zona rurale, all’internodi un abitazione isolata, i soggettipoi fermati, intenti a “trafficare”

con svariati capi abbigliamentonuovi e muniti di etichetta e rela-tivo prezzo. Una successiva per-quisizione personale e domicilia-re ha consentito di rinvenire l’in-gente quantitativo di abbiglia-mento di pregio e griffato, oltre600 pezzi tra jeans, giubbotti, fel-pe, abiti uomo-donna, cappotti,scarpe e profumi dimarca, cui va-lore complessivo ammonta a qua-si 200mila euro. Sempre nell’abi-tazione sono stati anche rinvenu-ti due piedi di porco, un trapano,svariati cacciaviti ed un pugno diferro. I fermati sono stati trovatipure in possesso di 1.300 euro incontanti. Tutto è stato sottopostoa sequestro.

GLI ACCERTAMENTI

Meticolosi accertamenti con-dotti in tutto il nord Italia hannoconsentito di appurare che la re-furtiva scoperta faceva parte pro-prio del furto commesso nellanottata precedente ai danni dellaboutique Diamante di Tricesimo,dove i ladri avevano scardinato leporte blindate e sottratto tutti icapi d’abbigliamento e le scarpepresenti. I cinque uomini sonostati quindi tradotti in carcere aFerrara, ad eccezione della don-na, associata al carcere femmini-lediBologna.

D.Z.

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LA POLEMICA

UDINE «Capisco perfettamentel’imbarazzo del consigliereAlessandro Venanzi nel vedereche l’attuale amministrazioneha fatto in cinque mesi più diquanto la sua giuntaabbia fattoin dieci anni». L’assessore allasicurezza Alessandro Ciani ri-sponde al capogruppo del Pd,che, sul servizio di guardie giu-rate e sulle ordinanze di limita-zione degli orari per le attivitànel Quartiere delle Magnolie,aveva parlato di “operazione dimarketing che non tocca il pro-blema nella sostanza”. “Invitocaldamente il consigliere –diceCiani -, a recarsi in Borgo Sta-zione e chiedere alla gente cosane pensa dei provvedimentiche sono stati presi per riporta-re il quartiere alla normalità,prima di parlare di operazionidi facciata”. Venanzi aveva an-che liquidato il provvedimentocome un “mandare in giro chi,in buona sostanza, non è piùche un cittadino, anche se pur-troppo armato, e non ha alcun

potere di intervento, se nonquello di segnalare, come fareb-be ognuno di noi”. “Innanzitut-to – ribatte l’assessore -, non èassolutamente vero che le guar-die giurate sono comequalsiasialtro cittadino. Dire questo si-gnifica non sapere, o non volerammettere, che questi profes-sionisti hanno una formazionecostante nell’ambito della legi-slazione vigente in tema di sicu-rezza e una preparazione certi-ficata nella gestione delle situa-zioni di tensione. Risulta poiparadossale che il consiglierelamenti il fatto che questi pro-fessionisti non intervengonocon l’uso della forza, visto il to-tale lassismo e l’atteggiamentoideologicamente tollerante intema di sicurezza della giuntadi cui faceva parte. Per quantomi riguarda l’obiettivo di que-sto nuovo servizio è quello dicerare un argine a certe situa-zioni, come successo durantela prima sera quando le guar-die hanno sventato un’aggres-sione ai danni di una ragazza, enon certo quello di sostituirsialle forze dell’ordine”. A soste-

gno dell’efficacia del provvedi-mento, Ciani cita i primi risulta-ti: “Il consigliere evidentemen-te non tiene conto del fatto che,oltre all’aggressione, le guardieieri hanno anche evitato unarissa, per cui giudico molto po-sitivamente il loro operato inquesti primi giorni. A riprovapoi del fatto che l’operazione difacciata la vede solo lui, ci sonoi tantissimi attestati di ricono-scenza che stiamo ricevendodai residenti, negozianti e risto-ratori, oltre al fatto che i cittadi-ni stanno già dimostrando divedere nelle guardie dei riferi-menti cui fare affidamento e ri-volgersi in caso di bisogno”. In-fine, in merito alle ordinanzesugli orari, l’assessore ricordache è stato applicato un artico-lo del Regolamento di Poliziaurbana “che lo stesso Pd ha vo-tato”. “Gli esponenti del Pd lapensino come vogliono – con-clude -, per quantomi riguardal’unico giudizio che mi sta acuore è quello dei cittadini diUdine”.

AlessiaPilotto

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`Nascosti dentro un borsone anche 250 cartuccee altri 150 proiettili. Le armi erano prive di matricola

`L’arsenale è stato scoperto sul mezzo di un napoletanodai carabinieri durante un normale controllo di retrovalico

Camussoa Tricesimoper la tornatacongressuale

IL CASO

TARVIS IO Durante un servizio dicontrollo di retrovalico finalizza-to al contrasto del fenomeno diimmigrazione clandestina cheperiodicamente viene messo inatto al confine con Austria e Slo-venia, i Carabinieri del NucleoRadiomobile della Compagnia diTarvisio hanno fermato un’autoin ingresso alla barriera autostra-dale di Ugovizza della A23, in co-munediMalborghettoValbruna.All’esito del controllo del mezzo,unaRenault Clio con targa bulga-ra, i militari hanno riscontratoun nervosismo sospetto da partedel conducente, un 32enne resi-dente nella provincia di Napoli,di professione imprenditore cheviaggiava da solo a bordo dellavettura. Riscontrato l’atteggia-mento i militari hanno optatoper un controllo più approfondi-to della vettura ed ecco che nelcofano, all’interno di un borsoneche conteneva vestiti, sono statiscoperti dieci revolver calibro 38con 250 cartucce calibro 38 e cin-quepistole semiautomatiche con150 proiettili calibro 9x19, armicomuni tutte prive di matricola.Quanto rinvenuto, oltre al veico-lo, è stato posto sotto sequestrodagli uomini comandati dal capi-tano Robert Irlandese che oraproseguiranno le indagini per ca-pire laprovenienzadell’arsenale,molto probabilmente revolver epistole recuperate dall’uomonell’Est e diretti al mercato nerodel Napoletano. Il 32enne è statoquindi tratto in arresto ed asso-ciato alla casa Circondariale diUdine per le ipotesi di reato diporto, detenzione e ricettazionedi armi clandestine e relativomu-nizionamento. A marzo scorso,sempre alla barriera di Ugovizzai Carabinieri avevano fermatodue coniugi a bordo di una FiatGrande Punto, dentro cui furonoritrovate 12 pistole di fabbricazio-ne tedesca e 12 scatole di muni-zioni, per un totale di 600 proiet-tili. Una volta bloccati avevanocercato di coprire la loro situazio-ne dicendo che si erano recati inAustria per commerciare dellepentole, ma la scusa ha retto po-co. Anche in quel caso i due era-no residenti in provincia di Napo-li. Furono recuperati dieci revol-ver ArminiusWeihrauch, una pi-stola semiautomaticamarcaHec-

kler & Koch modello Usp-Com-pact, calibro 9x19, una pistola se-miautomatica marca Walthermodello Ppx, calibro 9x19, 500cartucce calibro 38 special e 100cartuccecalibro9x19.

A UDINEUn altro intervento dei carabi-

nieri è stato necessario nel capo-luogo.Armatodiuna zappettadagiardinaggio si è presentato nelsupermercato Coop di via MonteGrappa e haminacciato di morteil direttore della struttura, pervendicare un presunto torto, su-bìto dal fratello il giorno prima.Per riportare la situazione allacalma è stato necessario l’inter-vento dei Carabinieri della stazio-ne di Udine Est. Il soggetto, un59enne del posto, è stato identifi-cato edenunciatoper le ipotesi direato di minaccia aggravata eporto abusivo di armi o oggetti at-ti ad offendere. Sempre i Carabi-nieri della Compagnia di Udine,nell’ambito dei controlli sul terri-torio, concentratisi nella zona dipiazzaleD’Annunzio e viaDi Giu-sto, hanno fermato 100 auto e300 persone, denunciati tre gio-vani del posto per guida in statodi ebbrezza, con conseguente riti-ro della patente; denunciate poidue giovani rumene, trovate nelcentro di Udine in violazione delfogliodi viadalla città.

DavidZanirato

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REFURTIVA La merce recuperata

`Ritenuti autoridel maxi furtoSgominata la banda

NEL CAPOLUOGO

UN UOMO

CON UNA ZAPPETTA

HA MINACCIATO

DI MORTE IL DIRETTORE

DI UN SUPERMERCATO

Friuli

Guardie giurate, Ciani a muso durocontro l’ex assessore Pd Venanzi

In auto con 10 revolver e 5 pistole

SINDACATO

TRICESIMO Susanna Camusso, se-gretaria generale della Cgil, saràoggi a Tricesimo per il congressoprovinciale di Udine, dopo che ie-ri è arrivata a Pordenone e ha ini-ziato il suo viaggio in regione pen-sando innanzitutto aimorti sul la-voro. Unminuto di silenzio, infat-ti, è stato riservato all’inizio dei la-vori delle Camere di Udine e Por-denone ai 23 lavoratori che sonomorti quest’anno in regione, suiniziativa dei segretari provincia-li Natalino Giacomini e FlavioVallan, in accordo con il segreta-rio regionale della Cgil, VilliamPezzetta. Ad ampio raggio l’inter-vento di Camusso, dall’«emergen-za» rappresentata dalle mortibianche, alla precarietà del lavo-ro sino a «quota cento», l’ultimoprogramma del Governo nazio-nale in materia pensionistica.«Servono azioni decise, anche cla-morose –haaffermato la numerouno della Cgil in riferimento allemorti bianche – per fermare unavera e propria strage, che in que-sta regione, e alla luce dei numeriin particolare di Udine, è un attodi accusa verso la spregiudicatez-za di imprenditori e il lassismo dichi dovrebbe controllare». Perreagire, ha proseguito, «servonocontrolli, formazione, azioni daparte delle associazioni impren-ditoriali nei confronti di chi lucrasulla sicurezza. Serve intransi-genza del sindacato – ha prose-guito – nella denuncia, nel contra-sto e nella contrattazione. Riguar-do a «quota cento» per le pensio-ni, la segretaria nazionale dellaCgil ha considerato che «una nor-ma per essere utile deve esserescritta bene, ma le indiscrezionilasciano adito a molti dubbi». Inogni caso, haaggiunto, il progettodelGoverno «dà una risposta par-ziale a chi nel mondo del lavorocon la legge Fornero ha subitogravi penalizzazioni, senza forni-re inoltre soluzioni alle proble-matiche pensionistiche delle don-ne». Quanto invece alla legge diBilancio predisposta dal Gover-no, Camusso ha rimandato «ai te-sti definitivi», pur considerandoche «se la legge di stabilità restaquella annunciata, c’è una forteinsoddisfazione, poiché manca-no scelte che garantiscano il futu-roal Paese».

A.L.

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VII

www.gazzettino.itVenerdì 26Ottobre2018

IL CASO

TRIESTE Disco verde dalla quartaCommissione del Consiglio re-gionale, presieduta da PieroCamber (Fi), al testo unificatodei due progetti di legge (uno diFdI/An e l’altro dell’assessoreGraziano Pizzimenti) che intro-duce significative modifiche inmateria di edilizia residenzialepubblica soprattutto sul frontedei requisiti minimi dei benefi-ciari eprevedendo ladecadenzadell’assegnazione dell’alloggioAter per gli autori di violenzadomestica. Il centrodestra allafine ha votato compatto anchese da parte di Giuseppe Sibau(Progetto Fvg/Ar)) c’è stato iltentativo – presentando setteemendamenti (poi ritirati) cheproponevano una riforma strut-turale – di far saltare il testo uni-co. Stando alle indiscrezioni, cisarebbe stato uno scontro tele-fonico particolarmente accesotra Pizzimenti e il “presidenteombra” Ferruccio Saro e paresia dovuto intervenire il gover-natore Massimiliano Fedrigaper sedare gli animi. Dal voto siè astenuto il Movimento 5 stellementre una netta contrarietà èstata espressa da Pd e Open-Si-nistra Fvg. Se ne discuterà inAula il 29ottobre.

COSA CAMBIAI beneficiari di un alloggio do-

vranno essere anagraficamenteresidenti in regione non più daalmeno 24 mesi, ma da almenocinque anni anche non conti-nuativi negli otto anni preceden-timentre, nei casi di sostegno al-le locazioni, il requisito è di esse-re residenti da almenodueanni.I soggetti interessati non devo-no possedere altri alloggi in Ita-lia o all’estero e al fine di verifi-carlo, dovrà essere presentata ladocumentazione attestante chetutti i componenti del nucleo fa-miliare non sono proprietari dialtri alloggi nel Paese di originee nel Paese di provenienza. Inol-tre, si aggiunge che i richiedentinon devono essere stati condan-nati, penalmente e in via defini-tiva, per il reato di invasione diterreni o edifici nei precedenti10anni.

IL DIBATTITOPizzimenti ha ribadito più

volte che non si tratta di una leg-ge di riforma complessiva delleAter – che arriverà presto all’at-tenzionedelConsiglio regionale– ma solo di interventi specifici:«Una nostra scelta politica chia-ra e coraggiosa in tempi di cri-si». Pronte a battagliare le oppo-sizioni: Furio Honsell(Open-Fvg) ha parlato di «puracattiveria, discriminatoria ver-so gli ultimi e che mette il pove-ro contro il povero». Replica Lo-renzo Tosolini (Lega): «LaGiun-ta sta attuando una politica pro-posta e approvata dagli elettorinella tornata elettorale di apri-le». Il Pd rincara e parlando di«sete di poltrone» di ProgettoFvg attacca: «La maggioranzaha dato un’ulteriore prova diquanto sia lacerata, dimostran-do di muoversi senza alcuncoordinamento. E quindi assi-stiamo a imbarazzanti scenenelle quali l’onorevole Saro vuo-le annettere l’Ater di Tolmezzoin quella di Udine e quella di Go-rizia in quelladi Trieste, nonchéreintrodurre i consigli di ammi-nistrazione da 3membri ciascu-no. Peccato che di tutto ciò lamaggioranza e l’assessore com-petente non ne sapessero nulla.Il risultato è stato un’imbaraz-zante discussione in commissio-ne, seguita da un’interruzionedei lavori di oltremezzora».

ElisabettaBatic

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Case Ater, via libera con il “giallo”`Disco verde in commissione alle modifiche sull’edilizia pubblicaMa Sibau ha prima presentato e poi ritirato sette emendamenti

TURISMO

UDINE Condhotel, Piano alberghie incentivi per le strutture ricet-tive inareenaturali sonoalcunedelle misure contenute nellaproposta di legge 26 per il recu-pero della competitività regio-nale, depositato dal gruppo del-la Lega in Consiglio regionale.Un documento che ha già scate-nato le primepolemiche.«I condhotel sono strutture

turistiche a gestione unitaria-spiega Stefano Mazzolini (Le-ga) - che abbinano le camere dialbergo a più ampi appartamen-ti. Sono un’occasione per gli al-bergatori e una possibilità di in-vestimento per i privati. Gli ap-partamenti, a differenza dellecamere di albergo, devono esse-

re dotati di una cucina». «Non ènecessario chegli appartamentisiano nello stesso edificiodell’albergo - così ancora Maz-zolini -, ma anche in altra strut-tura dello stesso Comune o a unraggio di un chilometro dall’al-bergo stesso, se situati in Comu-ni diversi. Le strutture ricettivealberghiere esistenti possono ri-qualificarsi in condhotel solose, al termine della riqualifica-zione, acquisiscano o disponga-noalmenodella quarta stella.«In tutti i casi di gestione uni-

taria e di fornitura di servizi al-berghieri, quindi anchenel casodel condhotel, la proprietà dellesingole unità abitative, delle ca-mere e delle suite è frazionabilea patto che i proprietari la utiliz-zino in via esclusiva per non piùdi un dodicesimo del periodo di

apertura effettiva della struttu-ra». Sulle misure premiali chefavoriranno la ristrutturazionee la riqualificazione delle strut-ture ricettive alberghiere, mi-gliorando cosi l’offerta turisticadi tutto il territorio regionale, in-terviene anche la consigliera le-ghista Maddalena Spagnolo:«Le strutture alberghiere esi-stenti dal 31 agosto 2018 potran-no essere ampliate e ristruttura-te anche in deroga alle previsio-ni degli strumenti urbanistici edei regolamenti edilizi. Si potràdemolire e ricostruire l’interocompendio immobiliare o utiliz-zando un edificio esistente orealizzando unnuovo corpo edi-lizio nell’area di pertinenza ur-banistica, anche con destinazio-ne d’uso diversa, per trasfor-marlo in struttura alberghiera.

Ulteriori incentivi - prosegue laSpagnolo - saranno destinati al-le strutture che realizzano servi-zi qualificanti per la persona co-me centri benessere, piscine,saune, parchi, nel caso si acqui-sisca una classificazione supe-riore rispetto alla precedente oun’importante riqualificazioneenergetica e se si utilizzanoma-teriali da costruzione prove-nienti da filiere del territorio re-gionale o forniti da aziende consede in Friuli Venezia Giulia». Idue esponenti del Carroccio ag-giungono che, per la promozio-ne della riclassificazione distrutture ricettive turistiche, sa-ranno escluse dal calcolo dellasuperficie e della volumetriaedificabile sull’area di interven-to le piscine coperte, le palestre,i locali fitness o wellness o re-

lax, a condizione che la struttu-ra acquisisca o disponga dellaquarta stella. «La proposta dilegge incentiva le strutture ricet-tive ecocompatibili in aree natu-rali che utilizzano manufattirealizzati con materiali o tecni-che di bioedilizia, adattando edi-fici con elementi facilmente ri-movibili e anche in aree non ur-banizzate. Il nostro territorio -concludono - guarda alla recen-te tendenza del turismo emozio-nale. Esempi sono gli alloggi e ilocali di somministrazione gal-leggiante su fiumi, canali, ambi-ti lagunari o costieri, alloggi so-praelevati nell’ambito di conte-sti arborei, a eccezione degli al-beri monumentali compresinell’elenco regionale, palafitte ecavane e alloggi realizzati all’in-ternodi botti e cavità».

Nidi sugli alberi e palafitte: la Lega e il turismo emozionale

ALLOGGI POPOLARI Delle case Ater in un’immagine di repertorio

`Secondo le indiscrezioni ci sarebbe stato uno scontro al telefonofra Pizzimenti e Saro. Sembra sia dovuto intervenire Fedriga

FRA LE NOVITÀIL REQUISITODI RESIDENZAE LA DECADENZADAI BENEFICIPER I VIOLENTI

Oggi l’europarlamentareIsabellaDeMontepresenteràaTavagnacco“Bandiefinanziamenti”,unnuovoportalerivoltoalle imprese, aiconsorzi, alle cooperative, aglienti locali, allepubblicheamministrazionie agli entieconomicidelFriuliVeneziaGiuliaperagevolare l’accessoai finanziamenti europeiperlapropriaattività. SecondoDeMonte«si trattadiunprogettoinnovativo, cheho ideatoechemettoadisposizionedellerealtàpubblicheeprivatedellamiaregioneperchécredochesiaancora troppocomplessoconoscereecogliere in tempoutile leopportunitàoffertedall’Europa, chesono tanteemolto interessanti»,haconcluso l’europarlamentaredelPartitodemocratico.

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Bandi europei,istruzioni per l’uso

Nuovo portale

MAZZOLINIHa illustrato le idee

LA POLEMICA

UDINE Battaglia a distanza tra il se-gretariodel Pd regionale, SalvatoreSpitaleri, e l’assessore regionaleBarbara Zilli, sui soldi che il Gover-no nazionale chiede al Friuli Vene-zia Giulia nel prossimo triennio inbase alla legge finanziaria appron-tata dal Governo e che ora dovràpassare in Parlamento. «Il cosid-detto Governo amico chiede allaRegione quasi 2,4miliardi in tre an-ni», tuona Spitaleri, allegando alledichiarazioni i documenti ufficialiin cui, «al fine di assicurare il ne-cessario concorso al raggiungi-mento degli obiettivi di finanzapubblica», si chiedono 716 milioninel 2019, 836 nel 2020 e altri 836milioni nel 2021. Spitaleri, in so-stanza, imputa immobilismo al go-verno regionale. «Sono trascorsiquasi sei mesi dall’insediamento esiamo ancora alle formule dellacampagna elettorale», afferma. Im-mediata la reazione dell’assessoreZilli che, di rimando, imputa al lea-derdeiDemFvgdi «vedere la realtàin modo confuso, come chi ha unaposizione indifendibile». Quei sol-di, precisa Zilli, «si devono solo nelcaso in cui nonvi sia unaccordo traRegione e Stato e noi a quell’accor-do stiamo lavorando dal primogiorno dell’insediamento, tantoche l’incontro di lunedì tra il presi-dente Fedriga e ilministro Tria rap-presenta un completamento delpercorso svolto». Inoltre, aggiungel’assessore, «i Dem dimenticanoche noi siamo già riusciti a ottene-re uno “sconto” immediato dal Go-verno di 200 milioni». Tanti soldi,infatti, il Fvg avrebbe dovuto darequest’anno a Roma «per concorre-re alle spese nazionali sul fronte sa-nitario e richieste dal Governo conla Finanziaria del 2016 e del 2017.La Regione ricorse alla Corte costi-tuzionale,ma soccombette e quindiquella cifra avremmo dovuto ver-sarla. L’attuale Governo, invece,nonce la chiede».Quantoall’accordoper i rapporti

finanziari futuri, la Giunta puntanell’immediato «a riottenere i novedecimi dell’Iva – dettaglia Zilli – e ainserire un tetto alle richieste go-vernative, sul modello di Trento eBolzano, oltre a ottenere la gestionedei tributi locali».

AntonellaLanfrit

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Fondi allo Statoil Pd sfida la Lega«Governo amicoma vuole soldi»

Regione

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IX

www.gazzettino.itVenerdì 26Ottobre2018

`Ieri il presidente ha preso parte all’inaugurazionedella sede di Danieli Automation, 3mila metri quadri

`«Per vincere bisogna muoversi tutti insiemeFormazione, serve uno scambio aziende-enti locali»

IMPRESE

BUTTRIO Linee sinuose sulle fac-ciate, elementi in acciaio lascia-ti a vista, finestre colorate. Unasuperficie di tremilametri qua-dri realizzati attraverso unastruttura futuristica e un am-biente stimolante, pensata perfavorire ispirazione e creativi-tà per le persone che lavoreran-noal suo interno.

LA STRUTTURAÈ questa la nuova casa della

Danieli Automation, impresafriulana conosciuta in tutto ilmondo per le automazioni diprocesso per l’industria side-rurgica, che ieri ha inauguratoi suoinuovi spazi aButtrio, allapresenza di numerose autori-tà, con in testa il Governatoredella RegioneMassimiliano Fe-driga, l’arcivescovo di UdineAndreaBrunoMazzocato,.

L’INNOVAZIONE«Danieli guarda il mondo

con le radici e il cuore in FriuliVenezia Giulia e di questol’Amministrazione regionale ègrata: non solo per le opportu-nità occupazionali e di forma-zione professionale che offre,ma anche per le risorse che ri-cadono sul nostro territorio epermettono di offrire servizi atutti i cittadini della regione»,ha evidenziato il governatore,intervenendo assieme all’asses-sore alle Attività produttive,Sergio Emidio Bini. Nel suo in-

tervento, Fedriga ha sottolinea-to come il settorepubblicononpossa sostituirsi nella capacitàdi innovazione del privato masi debba mettere in discussio-ne.«Le sfide di oggi - ha afferma-

to il presidente della Regione -richiedono alta velocità di rea-zione: la Regione può fare delsuomeglio per creare le condi-zioni di un sistemama deve es-sere un insiemedi attori amuo-versi assieme. Ognuno - hapuntualizzato - specializzando-si perché, in una regione cosìpiccola per dimensioni, è ana-cronistico fare tutti la stessa co-sa».

LA QUESTIONE FISCORispondendo a una sollecita-

zione del sindaco di Buttrio,Giorgio Sincerotto, in meritoall’esigua parte di risorse deri-vanti dal gettito fiscale delleaziende che restano nelle di-sponibilità delle Amministra-

zioni locali, Fedriga ha ricono-sciuto che si tratta di “una que-stione fondamentale”.«Oggi il Friuli Venezia Giu-

lia, con un bilancio di risorseproprie di circa 4 miliardi emezzo di euro, versa allo Statocirca 920milioni di euro in piùrispetto al 2011: è un’incidenzaenorme perché si traduce inmancati investimenti, se nonin tagli», ha evidenziato il go-vernatore. «Sperando di averesuccesso - ha anticipato Fedri-ga - la battaglia che stiamo por-tando avanti è quella di ritratta-re con lo Stato questa percen-tuale, con la consapevolezzache tutte le Regioni partecipa-no al saldo di finanza pubblicama che è anche doveroso un ri-conoscimento della buona am-ministrazione per i territori vir-tuosi».

ATTRARRE INVESTIMENTIIntroducendo il convegno

“Le sfide dell’innovazione.

Viaggio nell’Italia che investesul futuro”, Fedriga ha volutoporre l’accento sulla necessitàche la “regione promuova me-glio quello chedi ottimosta giàfacendo, attraendo così investi-menti».«La regione risulta attrattiva

oltre che per la posizione geo-grafica baricentrica anche peril suo sistema formativo e acca-demico di eccellenza: occorreproseguire sulla strada di unmaggiore trasferimento di que-sto capitale alle aziende», hadetto il governatore del FriuliVenezia Giulia lanciando peròaDanieli e al tessuto imprendi-torialeun’altra proposta.«La Regione ha bisogno al

suo interno di innovare: sareb-be prezioso - ha auspicato Fe-driga - che le aziende facesseroformazione trasferendo le lorobuone pratiche alla pubblicaamministrazione».

DavidZanirato

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RISORSE

UDINE Un documento – risolu-zione in termini tecnici – concui il Consiglio regionale indi-cherà ai neo designati dellacommissione Paritetica perparte regionale (3 componentiche si aggiungeranno ai 3 di no-mina governativa) i criteri perimpostare le trattative con loStato al fine di rafforzare l’au-tonomia del Friuli VeneziaGiu-lia, con più competenze e, argo-mento ancor più stringente,con rapporti finanziari tali checonsentano l’autonomia. È,questo in sintesi, l’atto che ilConsiglio regionale si apprestaa varare nella seduta del 5 o 6novembre, dopo aver eletto i

componenti della Paritetica.Nelle intenzioni vorrebbe esse-remolto di più di un documen-to di stimolo o di buoni propo-siti, cioè un’azione in grado diinfluenzare le trattative con loStato anche nel breve periodo.Quelle cioè in corso per porta-re a casa già nell’ultimo scor-cio dell’anno fondi che consen-tano maggiori margini di ma-novra per la legge di bilancio2019, che dovrà essere messa apunto ai primi di novembre.«Un atto che evidenzierà il ruo-lo politico del Consiglio regio-nale in appoggio al governato-redellaRegione,MassimilianoFedriga, nella sua interlocuzio-ne con Roma», spiega il presi-dente del Consiglio, Pier Mau-ro Zanin, alla vigilia dell’incon-

tro che il presidente avrà lune-dì con il ministro dell’Econo-mia. Nonostante infatti il man-dato per la Paritetica sia ad am-pio spettro sul fronte del poten-ziamento della Specialità, ilpunto nevralgico del documen-to sarà proprio quello legato airapporti finanziari, con unastrategia «per otteneremaggio-ri risorse», conferma Zanin, e

condizioni generali «più favo-revoli per la Regione». Una le-va, questa della risoluzione delConsiglio regionale, che po-trebbe avere effetti prossimi,«nella trattativa per il bilancio2019 il presidente della Regio-ne avrà la forza che gli derivadall’avere con sé una regioneintera rappresentata dall’Aulaconsiliare», specifica Zanin, eeffetti a medio termine, «comeapripista del confronto che do-vrà esserci per la rivisitazionedel Patto Padoan Serracchia-ni». Non daultimo, il documen-to secondo Zanin potrà contri-buire a dare maggiore celeritàai procedimenti che avvierà laParitetica. Quanto ai compo-nenti della Commissione, il se-gretario regionale PdSalvatore

Spitaleri e il già presidente Iva-no Strizzolo sono i nomi in pri-ma fila per la minoranza. An-cora in via di definizione i no-mi della maggioranza. Il capo-gruppo di Progetto Fvg, tutta-via, delinea un profilo che ap-prezzerebbe: «Competenza tec-nico-giuridica e non sudditan-za psicologica nei confronti diRoma. Se possibile, rappresen-tatività politica». Per la partegovernativa, è insistentementedata per possibile la riconfer-ma della costituzionalista e do-cente dell’Università di UdineElena D’Orlando. Sembrereb-be fuori dai giochi il leader delPatto per l’Autonomia, SergioCecotti.

AntonellaLanfrit

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AULA La sala del palazzo dellaregione

AL SINDACO DI BUTTRIOIL GOVERNATOREHA ASSICURATOCHE LA TRATTATIVACON IL GOVERNO CONTINUA

«Questa tregiorni èstataun’opportunità importantedipromozione internazionaledellanostra regioneattraversolaretedelle ciclovie».Lohadetto l’assessoreGrazianoPizzimenti, inoccasionedelworkshopsul cicloturismo.L’eventohachiusounostudytourchehavistodal 23al25ottobreoperatoridel settoreedellacomunicazionedaGermaniaeGiapponeprotagonistidiunapedalatadaPalmanovaaTrieste. Il 2018staregistrando, rispettoall’annoprecedente,unaumentoneiflussi sullacicloviaAlpeAdriadel 10percento.Laprevisioneper l’anno incorso,quindi,sfiora le80milapersone.

Alpe Adria, passaggiverso quota 80mila

Cicloturisti

L’ASSEMBLEADETTERÀAI COMPONENTIDELLA PARITETICAI CRITERIPER GESTIRE LA PARTITA

Regione

CERIMONIA Ieri a Buttrio c’è stato il taglio del nastro della nuova sede di Danieli automation (PressPhoto Lancia)

In un documento le “istruzioni” per trattare con Roma

Fedriga: investimenti e innovazionele parole d’ordine per crescere

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www.gazzettino.itVenerdì 26Ottobre2018

`Da oggi a domenicatrasferta gastronomicanella città di Chatillon

PIANCAVALLO

«È nostra intenzione rilancia-re i poli turistici montani attra-verso la loro specializzazione.Piancavallo, ad esempio, ha po-tenzialità per diventare unosport village così da attrarre eincrementare le presenze turi-stiche in estate come in inver-no». Lo ha detto l’assessore re-gionale al Turismo, Sergio Emi-lio Bini, in occasione del sopral-luogo alla localitàmontana por-denonese con il direttore gene-rale di Promoturismo Fvg, Lu-cio Gomiero. «Dopo Sella Neveae Tarvisio - ha detto Bini - oggiabbiamo visitato le strutturesportive, quelle ricettive e gli im-pianti sciistici di Piancavalloche deve essere sempre più ca-ratterizzata come polo multi-sportivo da vivere tutto l’anno. Inumeri sulle presenze estive,che hanno fatto registrare un in-cremento del 25%, caratterizza-no la potenzialità della localitàche può crescere ancora». Biniha sottolineato un’altra peculia-rità di Piancavallo, l’ecososteni-bilità. «Grazie al completamen-to dell’ultimo dei cinque bacinidi stoccaggio dell’acqua per l’in-nevamento programmato, Pian-cavallo riesce a recuperare oltre

100 mila metri cubi di acqual’anno, consentendo risparmienergetici e in termini di costodella materia prima. Attraversoquesti sopralluoghi - ha fatto sa-pere Bini - vogliamo raccogliereelementi e confrontarci con iportatori di interesse, così comestiamo facendo con il compartodelle attività produttive, per co-struire al meglio la riforma sulturismo. La montagna, in parti-colare, rappresenta un assetstrategico per il Fvg ma abbia-mo necessità di valorizzarla an-cora e meglio. Per esprimere

pienamente le potenzialità biso-gna superare il problema rap-presentato dalla carenza di po-sti letto, aspetto comune ad al-tre realtà turistiche del FriuliVenezia. Per affrontare questasituazione occorre un pianostraordinario». «LaRegione -haprecisato Bini - è disponibile adaccompagnare lo sviluppo delsettore turistico e l’adeguamen-to delle sue strutture ricettivema non lo può fare da sola, ser-ve la disponibilità dei privati ainvestire e a scommettere sul fu-turo di un comparto economico

che può offrire ulteriori oppor-tunità di crescita». Chiaro il rife-rimento al possibile centro peril Wellness di cui si discute datempo, ma che non riesce a de-collare, al posto dell’albergo dipiazzale Della Puppa chiuso daanni. La stagione invernale, con-dizioni climatiche permetten-do, scatterà con il Ponte dell’Im-macolata e si preannuncia riccadi novità anche sotto il profilodell’animazione che il ComunediAviano intendeproporre.

L.P.

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SACILE

Sacile sarà ospite d’onore al-la “Chateaumiel” la tradiziona-le tre giorni dedicata al mielein programmada oggi a Chatil-lon in Valle d’Aosta da domania domenica, alla quale, ogni an-no viene invitata una “Città delmiele” come ospite dellamani-festazione. «Quest’anno - sotto-lineano il sindaco Carlo Spa-gnol e la presidente della ProSacile Lorena Bin - è toccato al-la nostra città essere l’ospite in-vitata a partecipare all’evento.Questo grazie ai risultati otte-nuti nell’ultimo biennio: nel2017 l’assegnazione del titolodi “Miele del Sindaco” e per es-sere Comune capofila del Con-corso “Mieli di confine». Secon-do il sindaco, «la presenza inValle d’Aosta sarà un’ottimaoccasione per far conoscere lanostra città, promuoverne lepeculiarità e allacciare rappor-ti di collaborazione e scambinel settore turistico». «È statoun graditissimo invito, quellodi Chatillon - commenta la Bin- che ci riempie di gioia e ci ri-paga dell’impegno profuso dal-la nostra associazione per lapromozione di un prodottotanto importante per il nostroterritorio. Da oggi e fino a do-menica saremo ospiti della Cit-tà Valdostana, con noi ci saràanche il presidente del Consor-zio apicoltori Bruno Muttonche da anni collabora a pro-muovere il Concorso e la Mo-straMieli in occasione della Sa-gra dei osei, diventato un ap-puntamento fisso per gli api-

coltori del Triveneto. Ci saran-no anche alcuni apicoltori cheproporranno i propri prodottie Manuela Antonini e MichelaRedivo (Lady chef) che porte-ranno in Valle d’Aosta le spe-cialità culinarie friulane utiliz-zando il miele tipico della Re-gione che ci ospita. Un vero eproprio gemellaggio del mie-le». Saranno due i momenti incui Sacile sarà in prima fila: sa-bato alle 16, nel castello Gam-ba, che ospita il convegno “Ga-ribaldi apicoltore racconta...”dalla Città del miele di Sacile,ospite della XV Sagra del Mie-le, uno dei momenti cloudell’evento. Domenica poi, alle10 in piazza Doc, “Sacile Cittàdel Miele” sarà ospite assiemeai produttori dimiele valdosta-no con il “Marchio di qualitàdel Parco nazionale Gran Para-diso. Alle 14.30, a tenere alto ilprestigio della cucina friulanasaranno le cuoche Manuela eMichela, in un gemellaggiocon degustazione e show coo-king di prodotti valdostani efriulani abbinati ai mieli delterritorio di provenienza il tut-to in collaborazione con leUnioni regionali cuochi Valled’Aosta eFriuli VeneziaGiulia,Aibes Vda e Coldiretti. I pro-venti saranno devoluto ai Vo-lontari del soccorso di Chatil-lon e Saint Vincent per l’acqui-sto di defibrillatori da posizio-nare sul territoriodi Chatillon.

FrancescoScarabellotto

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SACILE

Dopo quindici anni due vecchiamici si ritrovano sul palco, ac-compagnati da una band jazz,per divertirsi assieme al pubbli-co con una carrellata di voci, imi-tazioni, sketch, performancemu-sicali e improvvisazioni. Massi-moLopez e Tullio Solenghi, apri-ranno oggi alle 21 allo Zancana-ro, la stagione teatrale 2018/2019promossa in collaborazione conl’Ente regionale teatrale. Sul pal-co, assieme a Lopez e Solenghi,saliranno anche i musicisti dellaJazz Company, diretti dal mae-stro Gabriele Comeglio. La scin-tilla che ha riportato assieme sulpalco due terzi del Trio – i mo-menti più emozionanti dellospettacolo sono quelli dedicati alterzo mancante, la compianta

AnnaMarchesini – è scoccata du-rante il programma televisivo“Tale e quale Show” di Carlo Con-ti, in cui Lopez e Solenghi vestiro-no i panni di Simon e Garfunkel.«In sede di scrittura e composi-zione del tutto, l’idea dominanteè stata quella di riappropriarcidello stile che ci ha contraddistin-to fin dall’esordio col Trio, coniu-gandolo su nuovi contenuti – rac-contano i due -. Ne è così scaturi-to un racconto scenico senza unapparente filo conduttore, un po’a scatole cinesi, dove una sempli-ce frase o una singola intonazio-ne possono agevolare la scenasuccessiva». Sul palco ci sarà unnuovo incontro tra papa Bergo-glio (Lopez) e papaRatzinger (So-lenghi) in un esilarante sipariet-to di vita domestica, e non man-cheranno i duetti musicali di Gi-no Paoli e Ornella Vanoni e di

Dean Martin e Frank Sinatra. Inquasi due ore di spettacolo, Tul-lio e Massimo, da “vecchie volpidel palcoscenico”, si offrono allaplatea con l’empatia spassosa edemozionale del loro inconfondi-bile “marchio di fabbrica”. «Unastagione che si apre con il tuttoesaurito e questo - sottolinea l’as-sessore alla cultura Roberta Lot -è la conferma che in questa no-stra prima esperienza program-matica, abbiamo raccolto i sugge-rimenti del pubblico che, anchequest’anno,ha voluto ricambiarecon una vera e propria corsaall’abbonamento prima e all’ac-quisto del biglietto poi. Ora - con-clude, ci diamo appuntamenti astasera per applaudire assieme ilsipario che si alzerà sul primospettacolodella stagione».

F.S.

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SARÀ UN’OCCASIONEPER PROMUOVEREIL TERRITORIOE TESSERE RAPPORTIDI COLLABORAZIONEIN CAMPO TURISTICO

PIANCAVALLO La stazione turistica pordenonese punta ad attrarre sempre più turisti: ieri la visita dell’assessore regionale BIn

ZANCANARO Al via stasera lastagione teatrale sacilese

Sonoarrivati inuovidistributoridei farmaci inCasadi riposo.Sonostati installatigraziealbandoassistenzaanziani indettodallaFondazioneCrup(oggiFondazioneFriuli) chehaconsentitodidotare lastrutturadiunaseriediattrezzaturedestinateallostoccaggioedistribuzionedeiprodotti farmaceutici.Inuovidistributori di farmacimiglioreranno i servizi e

contribuirannoarenderepiùconfortevole lavitaall’internodellacasadi riposo.Aquestoproposito ilringraziamentodellaamministrazionecomunalevaallaFondazioneFriuli, che,grazieal suo impegnonelsocialea favoredellepersonefragili e svantaggiate,hadestinatoa tale scopounplafondpermigliorare lacapacitàricettivae l’offertadeiservizidelle casedi riposo.

Lenuoveattrezzatureadisposizionesarannoposizionatenelleadiacenzedellocale infermieristico chegarantirannoeconsentirannodi seguireconmaggiorscrupolosità la tracciabilitàdelfarmaco inbaseal fabbisognodei residenti edesserequindidisupportonelleoperazionidireintegronei tempicorrettipernonrimaneremai sprovvisti”.

f.s.

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Casa di riposo, nuovi distributori per i farmaci

Sacile

MIELE Il prodotto sacilese sarà ospite d’onore alla tre giorniche si terrà da oggi a domenica a Chatillon

Il miele di Sacileprotagonistain Valle d’Aosta

Stagione teatrale, stasera si alza il sipario

FONTANAFREDDA

Istituzioni europee e regiona-li per il lavoro: quali opportuni-tà? È questo l’argomentodell’incontro, promosso dalPartito Democratico Fontana-fredda, che si terrà oggi nella sa-la di rappresentanza a Ca’ An-selmi.All’incontro interverranno

l’euro parlamentare del Pd Isa-bellaDelMonte è il capogruppoin Regione Sergio Bolzonello. Ilavori saranno introdotti daiconsiglieri del Pd in ConsigliocomunaleAttilio Bazzo eAdria-naDel Tedesco.«L’incontro - spiegano i pro-

motori dell’evento - vuole esse-re l’opportunità per parlare del-

le varie possibilità che ci sonoper accedere ai finanziamentieuropei anche tramite i proget-ti regionali. Oggi la Regionenon offre ancora opportunitànuove - sottolineano - ,mamol-to era stato fatto dalla passataamministrazione».E proprio per questo verran-

no proposte anche alcune testi-monianze di lavoratori, sinda-calisti e di imprenditori che par-leranno delle varie opportunitàche possono essere sfruttate eche sono inpochi solitamente aconoscere. Un appuntamentoimportante, dunque, per quantivogliono conoscere come distri-carsi neimeandri dei potenzialifinanziamenti europei.

R.S.

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Finanziamenti europeivademecum per ottenerli

PiancavalloSacile

La Regione scopre Piancavallo`Visita ieri dell’assessore Bini conil direttore di Promotur Gomiero

`Appello ai privati per la realizzazionedell’atteso centro Wellness nel piazzale