Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

15
1 Attività 2013-2014 del Centro Orticolo Campano Area Tematica ‘Valorizzazione ecotipi tradizionali’ Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del piennolo del Vesuvio” mediante l’utilizzo, in pre e post- harvest, di tecniche e preparati innovativi Coordinamento dell’attività: dr. Mario Parisi (CRA-ORT) Personale coinvolto: CRA-ORT: dr. Mario Parisi (referente), dr. Francesco De Vita, dr. Francesco Di Dato, Sig. Alberto Senatore, Sig. Antonio Vivone CRA-CAT: dr. Ernesto Lahoz (referente), dr. Raffaele Carrieri, dr.ssa Paola Tarantino ARCA 2010 scarl: dr. Riccardo Riccardi (referente), Sig. Raffaele Perreca PREMESSA Lo scadimento qualitativo e l’incidenza di marciumi dei frutti in post-raccolta rappresentano di sicuro una delle problematiche più importanti della DOP “Pomodorino del piennolo del Vesuvio”. Il fenomeno del rammollimento che accompagna il processo di maturazione, dovuto alla degradazione enzimatica della parete cellulare, accentua, di fatto, la suscettibilità dei frutti ai marciumi insorgenti in post-raccolta, dovuti a funghi e batteri. E’ quindi evidente che i due fenomeni sono tra loro correlati. La possibilità di espansione sui mercati, anche internazionali, di questo prodotto di pregio è legata anche alla capacità di valorizzare e conservare per lungo tempo le qualità organolettiche e nutrizionali con tecnologie “pulite” che soddisfino le legittime aspettative del consumatore. L’attività proposta inizialmente, al fine di migliorare la shelf-life del “piennolo” avrebbe dovuto riguardare sia l’utilizzo di prodotti di sintesi o naturali in pre-raccolta che l’uso degli stessi e/o di confezionamenti attivi nella fase del post-raccolta. Riguardo alla scelta delle soluzioni da adottare nel post-harvest, la legislazione attualmente vigente in Italia vieta l’utilizzo di prodotti di sintesi o naturali sui frutti di pomodoro dopo la raccolta. Inoltre, con riferimento agli imballaggi attivi adatti per una’idonea conservazione dei “piennoli”, nessuna soluzione è ancora disponibile in commercio, ma trattasi solo di prototipi tuttora in corso di sviluppo presso enti di ricerca. Tale fatto ne ha impedito l’adozione in questa sperimentazione, essendo previste, nell’ambito del C.O.C, solo attività di collaudo di innovazioni già presenti sul mercato e di trasferimento di know-how al sistema produttivo.

Transcript of Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

Page 1: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

1

Attività 2013-2014 del Centro Orticolo Campano Area Tematica ‘Valorizzazione ecotipi tradizionali’

Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del piennolo del Vesuvio” mediante l’utilizzo, in pre e post-harvest, di tecniche e preparati innovativi Coordinamento dell’attività: dr. Mario Parisi (CRA-ORT) Personale coinvolto:

CRA-ORT: dr. Mario Parisi (referente), dr. Francesco De Vita, dr. Francesco Di Dato, Sig. Alberto

Senatore, Sig. Antonio Vivone

CRA-CAT: dr. Ernesto Lahoz (referente), dr. Raffaele Carrieri, dr.ssa Paola Tarantino

ARCA 2010 scarl: dr. Riccardo Riccardi (referente), Sig. Raffaele Perreca

PREMESSA Lo scadimento qualitativo e l’incidenza di marciumi dei frutti in post-raccolta rappresentano di sicuro una delle problematiche più importanti della DOP “Pomodorino del piennolo del Vesuvio”. Il fenomeno del rammollimento che accompagna il processo di maturazione, dovuto alla degradazione enzimatica della parete cellulare, accentua, di fatto, la suscettibilità dei frutti ai marciumi insorgenti in post-raccolta, dovuti a funghi e batteri. E’ quindi evidente che i due fenomeni sono tra loro correlati. La possibilità di espansione sui mercati, anche internazionali, di questo prodotto di pregio è legata anche alla capacità di valorizzare e conservare per lungo tempo le qualità organolettiche e nutrizionali con tecnologie “pulite” che soddisfino le legittime aspettative del consumatore.

L’attività proposta inizialmente, al fine di migliorare la shelf-life del “piennolo” avrebbe dovuto riguardare sia l’utilizzo di prodotti di sintesi o naturali in pre-raccolta che l’uso degli stessi e/o di confezionamenti attivi nella fase del post-raccolta. Riguardo alla scelta delle soluzioni da adottare nel post-harvest, la legislazione attualmente vigente in Italia vieta l’utilizzo di prodotti di sintesi o naturali sui frutti di pomodoro dopo la raccolta. Inoltre, con riferimento agli imballaggi attivi adatti per una’idonea conservazione dei “piennoli”, nessuna soluzione è ancora disponibile in commercio, ma trattasi solo di prototipi tuttora in corso di sviluppo presso enti di ricerca. Tale fatto ne ha impedito l’adozione in questa sperimentazione, essendo previste, nell’ambito del C.O.C, solo attività di collaudo di innovazioni già presenti sul mercato e di trasferimento di know-how al sistema produttivo.

Page 2: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

2

Per i motivi summenzionati, nessun prodotto o soluzione operativa è stata saggiata in post-harvest in questa attività. Viceversa l’attenzione è stata concentrata verso soluzioni da adottare nella fase di pre-raccolta. MATERIALI E METODI La prova è stata condotta presso un appezzamento di terreno, sito nel comune di Massa di Somma (NA), di proprietà di “Casa Barone – Agricoltura biologica nel Parco Nazionale del Vesuvio”. Su due accessioni di “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio”, denominate rispettivamente “PdORT” (indicata, in precedenti ricerche, anche come Cod.10-ISCI, di non eccellente serbevolezza, e derivante da attività di selezione e di caratterizzazione, espletate in diversi progetti finanziati dalla Regione Campania) e “Lucariello” (dotata di eccellente serbevolezza e fornita da Casa Barone), sono stati saggiati, mediante distribuzione sulle piante in pre-raccolta, diversi prodotti di sintesi e/o naturali allo scopo di valutarne l’effetto sulla preservazione della qualità e sulla riduzione dei marciumi in post-raccolta. In particolare, alle date del 25/7/2013, 15/7/2013, 5/7/2013 e 25/6/2013 (ovvero a -5; -15; -25, -35 giorni dalla raccolta, effettuata il 31/7/2013) sono stati saggiati, rispetto al controllo non trattato, i seguenti prodotti a base di: olio essenziale di timo, olio essenziale di origano, estratto naturale di chitine (Chitoplant®), propoli, bicarbonato di potassio all’85% (Karma®), boscalid+pyraclostrobin (Signum®), Bacillus amyloliquefaciens ceppo D747 (Amylo-X®) e Bacillus subtilis ceppo QST713 (Serenade®) (vedi Tab. 1). I primi otto formulati sono stati testati su entrambe le accessioni, mentre Serenade solo su Lucariello. La raccolta, “a schiocche”, è stata effettuata il 31 luglio 2013. Per ogni parcella è stato raccolto un quantitativo di prodotto pari a circa 7,0 Kg che è stato ripartito in due cassettini di legno (ciascuno del peso di circa 3,5 Kg). Dei due: uno è stato utilizzato per i rilievi biometrici e merceologici, ed un altro utilizzato per campionare prodotto per le

analisi chimico-fisiche e fitopatologiche. Considerando che per PdORT sono state confrontate 8 tesi sperimentali e per Lucariello 9 (sempre replicate tre volte), in totale sono stati ottenuti 48 cassettini per PdORT e 54 per Lucariello. Ogni cassettino è stato “taggato” con apposito cartellino di riconoscimento. Il prodotto così confezionato è stato subito trasportato in un capannone a S. Anastasia (NA), dove la fase di post–raccolta è stata monitorata mediante rilievo della temperatura e dell’umidità relativa dell’ambiente di conservazione, fino a 200 giorni (Fig. A). La fase di post-raccolta è stata valutata ogni 40 giorni, a partire da 80 giorni dalla raccolta: 80 gg (22/10/13); 120 giorni (2/12/13), 160 giorni (14/1/14) e 200 giorni (25/2/14). Per questi 4 time-points, riguardo ai parametri merceologici, sono stati valutati: bacche marce (nr e peso), appassite (nr e peso), turgide (nr e peso). Ad ogni rilievo il prodotto marcio, una volta contato e pesato, è stato eliminato dal relativo cassettino. La somma delle tre frazioni rappresenta il prodotto totale, mentre la somma di quello turgido e di quello appassito, rappresenta il prodotto commerciale. Un campione di circa 600 gr di bacche sane, costituito da bacche turgide e appassite scelte a caso, è stato campionato da ogni cassettino (parcella sperimentale) adibito a tale scopo, come indicato in precedenza. Questi campioni sono stati trasportati presso il CRA-ORT di Pontecagnano, sono stati omogeneizzati e, quindi, sono stati determinati, secondo le metodiche ufficiali, i seguenti parametri: pH, acidità titolabile, residuo secco e ottico. Dai rilievi effettuati, sono stati ottenuti per ciascun time-point i seguenti parametri merceologici: calo di prodotto commerciale [(prodotto totale t0 – prodotto commerciale tn)/ prodotto totale tn], incidenza percentuale del numero di bacche marce, appassite e turgide. Riguardo ai rilievi fitopatologici, sono stati effettuati 5 rilievi sull’incidenza dei marciumi fungini: 1 in campo (al momento della raccolta) e 4 durante la conservazione, nelle stesse date dei rilievi merceologici. Sono stati riconosciuti i funghi maggiormente

Page 3: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

3

rappresentativi ed è stata valutata l’incidenza e l’efficacia dei trattamenti (Abbott). I dati utilizzati sono stati la somma dei frutti colpiti da agenti fungini nelle diverse date. I risultati, vengono qui esposti separatamente per le due accessioni di “pomodorino del Piennolo del Vesuvio”. RISULTATI Accessione PdORT. Riduzione percentuale di prodotto commerciale (Fig. 1). 80 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l’uso di olio essenziale di timo, di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (8,4%; 7,8%; 5,2 % contro il 14,1% del controllo). 120 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l’uso di olio essenziale di timo, di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (16,3%, 13,7%, 17,4% e 13,5% contro il 26,3% del controllo). 160 giorni dalla raccolta: le tesi sperimentali che hanno previsto l’uso di olio essenziale di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin hanno ridotto le perdite di prodotto commerciale rispetto al controllo non trattato (34,1%, 36,3%, 23,0%, contro il 53,7% del controllo). 200 giorni dalla raccolta: l’unico prodotto che ha ridotto la perdita di prodotto commerciale (49,9%) rispetto al controllo (67,6%) è stato il formulato commerciale di boscalid+pyraclostrobin. Anche l’utilizzo dell’olio di origano sembra tuttavia aver dato eccellenti risultati (48,3%). Caratteristiche merceologiche del prodotto (Figg. 2a-d). 80 giorni dalla raccolta (Fig. 2a): per tutte le sette tesi che hanno previsto l’utilizzo di prodotti naturali o di sintesi, la percentuale di bacche marce è risultato inferiore al controllo non trattato (22,5%). Riguardo invece le

bacche appassite, le percentuali sono state inferiori rispetto al controllo per le tesi trattate con di olio essenziale di origano, Chitoplant, e boscalid+pyraclostrobin (27,4%, 26,5% e 24,5, contro il 34,1% del controllo). Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di timo, di origano, estratto naturale di chitine, propoli, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin (da 52,0% a 65,8%). 120 giorni dalla raccolta (Fig. 2b): l’incidenza di bacche marce è risultata inferiore nelle tesi che prevedevano l’uso di o.e. di origano, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin (20,3%, 18,7% e 15,5%, contro il 28,1% del controllo). Riguardo invece le bacche appassite solo l’utilizzo della miscela boscalid+pyraclostrobin ha determinato una riduzione significativa di questa categoria commerciale (24,6% contro 32,8%). Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di origano, B. amyloliquefaciens e miscela a base di boscalid+pyraclostrobin. 160 giorni dalla raccolta (Fig. 2c): l’incidenza di bacche marce è risultata inferiore nelle tesi che prevedevano l’uso di o.e. di origano e boscalid+pyraclostrobin (33,5% e 22,2% contro il 43,5% del controllo). Riguardo invece le bacche appassite nessuna tesi ha ridotto significativamente questa percentuale rispetto al controllo. Infine, con riferimento alla percentuale di bacche sane/turgide, incidenze significativamente più alte si sono registrate per olio di origano e boscalid+pyraclostrobin (23,5% e 28,3% contro 17,1% del controllo). 200 giorni dalla raccolta (Fig. 2d): per quest’ultimo rilievo non sono state individuate bacche sane/turgide per nessuna tesi. L’unica tesi che ha determinato una apprezzabile riduzione dell’incidenza di bacche marce è stata quella per la quale è stato previsto l’uso del formulato a base di boscalid+pyraclostrobin (45,2% contro il 58,9% del controllo). L’incidenza di bacche appassite, l’unica frazione commerciale ancora disponibile a questo time-point, è

Page 4: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

4

risultata incrementata trattando in pre-raccolta con la miscela boscalid+pyraclostrobin. Parametri chimico-analitici (Figg. 3-6). Residuo ottico (Fig. 3): Come aspettato il residuo ottico ha fatto registrare una progressiva diminuzione fino a 200 giorni dopo la raccolta. L’uso dell’olio di origano ha fatto registrare fino a 160 giorni dalla raccolta, un interessante contenimento della riduzione di questo parametro rispetto al controllo. Lo stesso dicasi per l’estratto naturale di chitine per il quale a 80, 120 e 200 giorni i valori sono risultati sempre superiori al controllo. Residuo secco (Fig. 4): Anche per il residuo secco si è registrata una progressiva diminuzione fino a 200 giorni dopo la raccolta. L’utilizzo dell’olio di origano ha fatto registrare valori più elevati rispetto al controllo già alla raccolta, lo stesso è stato quindi evidenziato a 120 e 160 giorni. Per quest’ultimo time-point e per il successivo (200 giorni), la propoli ed il bicarbonato di potassio sembrano aver favorito un residuo secco più alto. L’effetto del Chitoplant evidenziato per il residuo ottico, ha trovato conferma solo per il time-point di 120 giorni. pH (Fig. 5): Come aspettato i valori medi di pH per tutte le tesi sono aumentati tra 0 e 200 giorni. Irrorazioni in pre-raccolta con propoli e boscalid+pyraclostrobin sembrano favorire un’interessante riduzione del pH a 80 e 200 gg dalla raccolta. Acidità titolabile (Fig. 6): Come aspettato i valori medi di acidità titolabile per tutte le tesi sono diminuiti tra 0 e 200 giorni. L’unico dato interessante è rappresentato dal valore a 160 gg per la propoli, per la quale, i frutti trattati in pre-raccolta con questo composto, sembrano mostrare un valore più alto di acidità titolabile rispetto al controllo (0,46 gr% rispetto a 0,48 gr% del controllo): questo è in accordo con quanto trovato per i valori del pH, data la stretta correlazione negativa tra i due parametri. A 200 gg dalla raccolta, i frutti trattati con olio essenziale di origano, estratto naturale di chitine, B. amyloliquefaciens e boscalid+pyraclostrobin

sembrano essere peggiorati per i valori di acidità titolabile. Incidenza di marciumi fungini (Tab.2 e Fig.7). I funghi più frequentemente ritrovati sia in campo sia in conservazione sono riportati in tabella 2. Nessuna interazione tra fungo e composto applicato è stata osservata. In generale, i patogeni della conservazione sono risultati più aggressivi. Il formulato a base di boscalid+pyraclostrobin ha mostrato il miglior effetto facendo registrare un’efficacia del 70,8% sui funghi della conservazione ed un’efficacia del 46,9% sui funghi presenti in campo e per molti dei quali non si conosce la sensibilità ai due principi attivi. L’olio di origano e il Chitoplant hanno fatto registrare, sul prodotto in conservazione, efficacie del 50% and 41,7%, rispettivamente. Valori più bassi sono stati ottenuti con l’olio essenziale di timo (29,2) e il bicarbonato di potassio (25,0%). Nessun effetto è stato registrato in seguito all’utilizzo della propoli e del formulato a base di B. amyloliquefaciens (Fig. 7) Accessione “Lucariello” Riduzione percentuale di prodotto commerciale (Fig. 8). Non sembra evidenziabile un effetto chiaro dei trattamenti rispetto al controllo. Ciò suggerisce di replicare l’esperimento in un'altra annata. Caratteristiche merceologiche del prodotto (Figg. 9a-d). Anche in questo caso, non sembra evidenziabile un effetto chiaro dei trattamenti rispetto al controllo. Parametri chimico-analitici (Figg. 10-13): Residuo ottico (Fig. 10): A 160 gg per i frutti trattati con il prodotto a base di B. amyloliquefaciens il residuo ottico è risultato maggiore rispetto al controllo (8,66 °Bx contro 8,23 del controllo).

Page 5: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

5

Residuo secco (Fig. 11): Il preparato a base di B. subtilis, a partire da 80 e fino a 200 gg, sembra aver migliorato i valori di residuo secco, che è risultato sempre superiore al controllo. Anche l’olio di origano sembra aver sortito un effetto positivo, rispetto al controllo, a 120 e a 200 gg dalla raccolta. pH (grafico 12): un miglioramento delle caratteristiche di qualità, rispetto al controllo, sembra essere stato esercitato tra 120 e 200 gg, dall’ olio essenziale di timo e dall’estratto naturale di chitine. Lo stesso dicasi, ma in misura più contenuta, per il preparato a base di B. subtilis per lo stesso range temporale. Acidità titolabile (Fig. 13): Non risulta particolarmente chiaro l’effetto dei trattamenti sull’acidità titolabile in post-raccolta. Sembra tuttavia concorde con la riduzione del pH (rispetto al controllo), l’aumento dell’acidità. Incidenza di marciumi fungini (Tab.3 e Fig.14). Nel caso di “Lucariello” i dati hanno mostrato la presenza delle stesse specie fungine riscontrabili nell’areale per l’accessione PdORT e, anche in questo caso, nessuna interazione tra fungo e prodotto usato è stata riscontata (Tab. 3). Dalla Figura 14 si evince come i livelli di efficacia sui funghi sia stata influenzata dall’ecotipo usato: infatti, i valori, per tutti i prodotti usati, sono risultati più alti. Per l’accessione Lucariello, valori eccellenti sono stati ottenuti, mediante l’utilizzo del formulato a base di boscalid+pyraclostrobin (79,5% per il campo e 73,5% per la conservazione) e del preparato a base di B. subtilis (Bacillus subtilis) con un’efficacia di 86,4% e 79,4% rispettivamente per campo e conservazione. L’olio di origano ha confermato la sua buona efficacia nel contenimento dei funghi in pieno campo (59,1%), mentre più modesta è risultata l’attività per i funghi sviluppatisi nel corso della conservazione (35,3%). Anche per i prodotti a base di B. amyloliquefaciens e di bicarbonato di potassio sono stati registrati discreti livelli di attività per i patogeni di campo (43,2 e 36,4%, rispettivamente).

CONCLUSIONI I risultati di questa sperimentazione hanno evidenziato una forte interazione tra le due accessioni di “piennolo” e prodotti utilizzati, che potrebbe essere spiegata da una diversa costituzione tissutale del frutto di pomodoro. Alcuni prodotti utilizzati hanno fatto registrare evidenti riduzioni di perdite di prodotto commerciale per l’accessione PdORT, mentre, per Lucariello, l’attività di contenimento dei patogeni (presenti sia in campo che in conservazione) sono risultate più marcate, senza che, tuttavia, questo effetto si sia tradotto, per ogni stadio di conservazione, in un’ efficace riduzione delle perdite di prodotto, rispetto al controllo. In particolare, con riferimento ai singoli prodotti utilizzati, è possibile affermare che: • la propoli, per PdORT, sembra riuscire a contenere solo il peggioramento qualitativo delle bacche, in termini di pH, acidità titolabile e residuo secco. I risultati sembrano interessanti dal momento che pochi lavori riportano dell’uso di questo composto in pre-raccolta. • L’estratto naturale di chitine è sembrato influenzare solo la risposta ai funghi in conservazione, in entrambe le accessioni, ma, probabilmente, non esercita nessun effetto sugli altri tipi di marciume, quali il batterico ed il fisiologico (quest’ultimo, il più importante per il “piennolo”). • Tra i due olii essenziali, il più efficace sembra essere stato quello di origano, grazie ad una discreta attività di contenimento nei riguardi di funghi agenti di marciumi. Per PdORT questo si è anche tradotto in una riduzione (fino a 200 giorni) di perdita di prodotto commerciale. Inoltre la qualità delle bacche, in termini di residuo secco, sembra essere stata preservata dall’utilizzo in pre-raccolta dell’o.e. di origano. • Il formulato a base di bicarbonato di potassio, sembra aver mostrato una maggiore efficacia nel controllo dei patogeni agenti in post-raccolta, sui frutti dell’accessione Lucariello. Lo scarso effetto nella riduzione del decadimento dei frutti potrebbe essere

Page 6: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

6

imputabile al numero limitato, e distante nel tempo, delle applicazioni. • Il preparato a base di Bacillus amyloliquefaciens, noto agente di soppressione di funghi e batteri “in vitro”, ha mostrato un buon contenimento dei marciumi su PdORT (fino a 160 giorni), senza però mostrare una significativa efficacia sui funghi agenti di marciumi durante la conservazione. Per l’accessione Lucariello, viceversa, questo prodotto sembra possedere elevata attività fungicida. • La miscela commerciale a base di pyraclostrobin+boscalid è stata molto efficace, per entrambe le accessioni di “piennolo” nel controllo degli agenti di marciumi in pre- e post-harvest, garantendo a 200 giorni dalla raccolta interessanti riduzioni di perdite di prodotto. • Il preparato commerciale a base di Bacillus subtilis (utilizzato solo su Lucariello), sembra possedere elevato controllo sui funghi in pre e post-harvest. Anche se non è stata evidenziata una riduzione effettiva delle perdite di prodotto commerciale, questo preparato sembra aver garantito un prodotto qualitativamente migliore fino a 200 giorni dalla raccolta.

In definitiva, i risultati di questa sperimentazione hanno dimostrato che l’utilizzo, in pre-harvest, di pyraclostrobin + boscalid, B. subtilis e olio essenziale di origano possono contribuire ad una migliore conservazione dei frutti di “Pomodorino del piennolo del Vesuvio” su un lungo arco temporale e secondo le modalità di conservazione previste nel Disciplinare di Produzione. Tra questi, B. subtilis (già registrato come Serenade®) e l’olio essenziale di origano possono avere un ruolo anche nella diminuzione dell’uso di fungicidi di sintesi, sia quali sostituti, ma soprattutto in alternanza con gli stessi. I risultati inoltre evidenziano la necessità di ripetere la sperimentazione, su entrambe le accessioni, riutilizzando i prodotti che hanno fornito risposte incoraggianti, insieme a nuovi preparati recentemente licenziati in commercio e cercare di comprenderne i meccanismi di azione, laddove hanno mostrato un’interazione con i diversi parametri valutati.

Page 7: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

7

TABELLE E FIGURE

Tab. 1 - Trattamenti effettuatiNome

commercialeditta principio attivo/agente

dose utilizzata

Controllo - - -

Olio essenziale di timo

Solgar Olio essenziale di timo 1%

Olio essenziale di origano

Solgar Olio essenziale di origano 1%

Chitoplant Agritalia Estratto naturale di chitine 300 gr/hlPropoli Serbios Propoli in soluzione glicolica 250 ml/hl

Amylo-X Bayer CropScienceBacillus amyloliquefaciens

ceppo D7472,5 kg/ha

Karma Certis Europe Bicarbonato di potassio (85%) 500 gr/hlSignum Basf Italia boscalid + pyraclostrobin 1,5 kg/ha

Serenade Bayer CropScience Bacillus subtilis ceppo QST713 4,0 kg/ha

Fig. A. Andamento della temperatura media e dell’umidità relativa (valori decadali) durante

la fase di conservazione

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

31/7/13

14/8/13

28/8/13

11/9/13

25/9/13

9/10/13

23/10/13

6/11/13

20/11/13

4/12/13

18/12/13

1/1/14

15/1/14

29/1/14

12/2/14

°C (T

empe

ratu

re) /

% (R

elat

ive

hum

idity

)

Date

T (°C)RU (%)

Page 8: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

8

ACCESSIONE Pd-ORT

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum

calo

pes

o %

Trattamenti

Fig. 1: calo prodotto commerciale - PdORT 80 gg

120 gg

160 gg

200 gg

Page 9: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

9

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0%

fraz

ioni

com

mer

cial

i

Trattamenti

Fig. 2a: fraz. commerciali PdORT - 80 gg

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 2b: fraz. commerciali PdORT - 120 gg

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 2c: fraz. commerciali PdORT - 160 gg

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 2d: fraz. commerciali PdORT - 200 gg

M

R

TG

Page 10: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

10

6,00

6,50

7,00

7,50

8,00

8,50

9,00

9,50

10,00

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum

°Brix

Trattamento

Fig. 3: residuo ottico - PdORT

0

80

120

160

200

4,00

4,10

4,20

4,30

4,40

4,50

4,60

4,70

4,80

4,90

5,00

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum

pH

Trattamento

Fig. 5: pH - PdORT

080120160200

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum

gr %

Trattamento

Fig. 6: acidità titolabile - Pd-ORT

0

80

120

160

200

7,00

7,50

8,00

8,50

9,00

9,50

10,00

10,50

11,00

11,50

12,00

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum

gr %

Trattamento

Fig. 4: residuo secco - PdORT

080120160200

Page 11: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

11

Tab.2 – Media su tre repliche del numero di colonie di diverse specie fungine ritrovate durante la sperimentazione nell’accessione PdORT Alternaria

alternataa Phytophthora

sp.b Botrytis cinereaa

Penicillium spp.c

Aspergillus spp.c

Fusarium spp.a

Alternaria solanib

Colletotrichum sp.b

Testimone 38 4 9 24 20 17 0

0 Olio di timo 28 0 0 17 4 10 0

0

Olio di origano 42 0 1 10 22 22 0

0

Chitoplant 27 0 0 10 16 28 2

3

Propoli 31 0 3 3 10 18 3

0

Amylo-X 42 2 3 36 12 18 2

0

Karma 38 2 3 24 8 17 2

0

Signum 20 0 4 9 4 10 0

0 aFungo ritrovato sia in campo sia in conservazione; bfungo trovato solo in campo; cfungo trovato solo in conservazione

Fig.7 – Efficacia dei trattamenti nel contenimento dei patogeni fungini agenti di marciume su PdORT

Page 12: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

12

ACCESSIONE Lucariello

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade

calo

pes

o %

Trattamenti

Fig. 8: Calo prodotto commerciale - Lucariello 80 gg

120 gg

160 gg

200 gg

Page 13: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

14

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 9a: Fraz. commerciali Lucariello - 80 DAH

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 9b: Fraz. commerciali Lucariello - 120 DAH

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 9c: Fraz. commerciali Lucariello - 160 DAH

M

R

TG

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

% fr

azio

ni co

mm

erci

ali

Trattamenti

Fig. 9d: Fraz. commerciali Lucariello - 200 DAH

M

R

TG

Page 14: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

15

6,00

6,50

7,00

7,50

8,00

8,50

9,00

9,50

10,00

10,50

11,00

Controllo Timo Origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade

°Brix

Trattamento

Fig. 10: residuo ottico - Lucariello

0

80

120

160

200

4,00

4,10

4,20

4,30

4,40

4,50

4,60

4,70

4,80

4,90

5,00

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade

pH

Trattamento

Fig. 12: pH - Lucariello

080120160

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade

gr %

Trattamento

Fig. 13: acidità titolabile - Lucariello

0

80

120

160

200

7,00

7,50

8,00

8,50

9,00

9,50

10,00

10,50

11,00

11,50

12,00

Controllo Timo origano Chitoplant Propoli Amylo-X Karma Signum Serenade

gr %

Trattamento

Fig. 11: residuo secco - Lucariello

080120160200

Page 15: Miglioramento della conservabilità del “Pomodorino del ...

16

Tab. 3– Media su tre repliche del numero di colonie di diverse specie fungine ritrovate durante la sperimentazione nell’ecotipo Lucariello

Alternaria alternataa

Phytophthora sp.b

Botrytis cinereaa

Penicillium spp.c

Aspergillus spp.c

Fusarium spp.a

Alternaria solanib

Colletotrichum sp.b

Testimone 16 2 8 16 10 16 2 0 Olio di timo 15 0 0 16 10 14 0 1

Olio di origano 11 0 1 5 11 12 0 0

Chitoplant 20 0 0 5 8 16 1 0

Propoli 19 0 7 16 11 10 2 2

AmyloX 15 1 2 12 6 10 2 0

Karma 20 1 2 11 4 9 1 0

Signum 6 0 0 4 2 6 0 0

Serenade 3 0 0 2 2 4 1 0

aFungo ritrovato sia in campo sia in conservazione; bfungo trovato solo in campo; cfungo trovato solo in conservazione

Fig.14 – Efficacia dei trattamenti nel contenimento dei patogeni fungini agenti di marciume su PdORT