Michel Maffesoli
description
Transcript of Michel Maffesoli
Michel MaffesoliFenomenologie dell’immaginario
Michel MaffesoliFenomenologie dell’immaginario
• Prima parte
Dialettiche postmoderne: la conquista e
il progetto
• Seconda parte
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
• Terza parte
La trasformazione delle forme e il dominio dell’immateriale
Michel MaffesoliRagione sensibile e conoscenza ordinaria
Nel suo elogio della Ragione sensibile, Maffesoli non intende contrapporre, tanto meno disgiungere la Ragione dall’immaginario. Al contrario, egli si impegna a ri‐connettere la Ragione ai sensi, la Ragione astratta alla Ragione sensibile, secondo un’idea di “umanismo integrale”. Un “modello” antropologico secondo cui l’uomo non èsolo razionale ma anche immaginale e passionale. Dimensioni differenti ma interconnesse.
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoLa crisi
Parole chiave della Modernità:
lavoro, ragione, fede nell’avvenire
Postmodernità: femminilizzazione e
orientalizzazione
“Reductio a unum” vs. barocchismo
Nomadismo – tribalismo
Femminilizzazione
Paganesimo diffuso, localismo, valorizzazione
del territorio, epifania del corpo e
dell’edonismo
Ritorno del culto della Magna Mater, della Terra,
della Vita, i cui culti tribali hanno preceduto, e sono stati
soppiantati, dall’universalismo di un Dio unico, e del suo
avatar profano: l’intelletto
Paradigma della complessità
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Femminilizzazione
Le forme lussureggianti della moda, del consumo e della comunicazione diffusa non contornano più grandi storie, ma attraversano corpi e situazioni
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Femminilizzazione e simbolo
La coppa riceve e favorisce, senza distinzioni, un essere insieme fondamentale paganesimo diffuso, localismo, valorizzazione del territorio, epifania del corpo e dell’edonismo ritorno del culto della Magna Mater, della Terra, della Vita, i cui culti tribali hanno preceduto, e sono stati soppiantati, dall’universalismo di un Dio unico, e del suo avatar profano: l’intelletto
La Madre avviluppa tutto in un amore incondizionato; per lei la questione del bene e del male non si pone. L’avviluppamento, l’ombra, il vuoto, il ventre, elementi raccolti in quel che i giapponesi chiamano Amae: amore matriciale, protezione non razionale, comprensione non giudicatoria elementi che si ritrovano al fondamento dell’ideale comunitario
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Femminilizzazione e Grande Madre
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Femminilizzazione
Sensibilità che bisogna intendere come tutto ciò che è alternativo al patriarcato occidentale.
La Grande Madre, l’iniziatrice alla vita e la divoratrice
Un cortocircuito sorprendente, che mostra che all’unidimensionalità di un bene eretto a modello astratto si contrappone il paradigma della complessità
Orientalizzazione
Riscoperta del sacro nella vita quotidiana
Orienti mitici (Durand)
Rapporto uomo – natura: scambio reciproco
Esempi: buddismo, new age, cucina esotica, musica africana…
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Gli Orienti mitici di DurandLa Madre avviluppa tutto in un amore incondizionato; per lei la questione del bene e del male non si pone
L’avviluppamento, l’ombra, il vuoto, il ventre, elementi raccolti in quel che i giapponesi chiamano Amae: amore matriciale, protezione non razionale, comprensione non giudicatoria
Elementi che si ritrovano al fondamento dell’ideale comunitario
“Reductio a unum”
Crisi del paradigma positivista
Barocco
Tribalismo: l'individuo reagisce dall'alienazione di un mondo razionalmente organizzato riscoprendo la comunità
Il relazionale prevale sul razionale, l’affettivo sul cognitivo, il gruppo sull’individuo, l’immaginario sul calcolo, il locale sul globale
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Il tempo delle tribù
La differenza con la societàindustriale è che nelle tribùpostmoderne la circolazione di flussi emozionali crea solidarietà e conflitto ma nessun tipo stabile di stratificazione sociale, se non quelle basate sulla natura fluttuante di stili di vita, gusti, consumi
Il tempo delle tribù
La modernità individualista, razionalista e progressista, è defunta, siamo entrati nel "tempo delle tribù" –e questa tribalizzazione del mondo non è affatto una moda effimera venduta da una qualche multinazionale del divertimento. Essa indica in realtà il "ritorno alla normalità": le ideologie moderne, che credevano di poter ridurre la persona ad individuo calcolatore, il legame sociale a contratto razionale e la storia aprogresso in marcia, sono statesmentite dai fatti
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoTribalismo e fine della modernità
La modernità individualista, razionalista e progressista, èdefunta, siamo entrati nel "tempo delle tribù" – e questa tribalizzazione del mondo non è affatto una moda effimera venduta da una qualche multinazionale del divertimento.
Essa indica in realtà il "ritorno alla normalità": le ideologie moderne, che credevano di poter ridurre la persona ad individuo calcolatore, il legame sociale a contratto razionale ela storia a progresso in marcia, sono state smentite dai fatti
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoTribalismo e fine della modernità
All'incertezza trasmessa all’individuo dal proprio sradicamento, dalla solitudine, dall'alienazione di un mondo organizzato da altri, l'individuo reagisce riscoprendo la comunità
Il relazionale prevale sul razionale, l’affettivo sul cognitivo, il gruppo sull’individuo, l’immaginario sul calcolo, il locale sul globale
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoNomadismo, Tribalismo e fine della modernità
Le differenti sollevazioni, rivolte,
rivoluzioni ed altre apocalissi hanno
mostrato che il contagio affettivo non
è un fatto nuovo.
In quei casi, l'emozionalità dello stare‐
assieme prende il sopravvento,
rovesciando tutte le istituzioni e
strutture stabilite.
Questo contagio può manifestarsi in
diverse modalità: virulento e brutale
nelle rivolte e nelle rivoluzioni…
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoNomadismo, tribalismo e fine della modernità
…esso può egualmente esser vissuto in tono minore, nel rifugio
del "quotidiano", nella riservatezza popolare e nell’esilio
interiore. Una modalità, quest'ultima, che appare con evidenza
nella disaffezione per l'impegno politico, e più in generale per la
vita civile.
La scoperta del quotidiano
Les Annales 1929, March Bloch et Lucien Febvre:
Nouvelle histoire
Esperienza sensibile
“il senso comune corrisponde alla presa d’atto della multisensorialità della
conoscenza. D’altra parte, con senso comune ci si riferisce anche al senso di
tutti, poiché il sapere non è appannaggio di un singolo individuo – il genio, o il
grande pensatore – ma appartiene alla collettività: non c’è conoscenza se non
nella comunità” (p. 52)
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
La scoperta del quotidiano
Abbandono delle categorie analitiche della sociologia classica (identità, socializzazione, globalizzazione)
Studio di pratiche quotidiane “banali” e del loro intrecciarsi con le mitologie, le ritualità, con il flusso impalpabile di presentazioni e rappresentazioni che alimenta lo spirito del tempo
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Un pensiero comprensivo e relativista che mantiene intatta la ricchezza della contraddittorietà.
Fenomeni apparentemente banali che hanno il pregio di fare luce su verità relative e razionalità situate, mai costruite a priori, bensì seguite nel loro svolgersi.
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progetto
Conoscenza ordinaria
SOCIALE SOCIALITA’Struttura meccanica
(Modernità)Organizzazioni economico‐pol.
Struttura complessa o organica(Postmodernità)
Masse
Individui(funzione)
Raggruppamenti contrattuali
Persone(ruolo)
Tribù affettive
(ambiti: culturale, produttivo, culturale, sessuale, ideologico)
Fonte: Michel Maffesoli, Il tempo delle tribù, Guerini, Milano 2004, p. 34
Gruppo tradizionale Tribù
Modalitàdi istituzione
Spontanea o costrizione esterna
Spontanea
Spazio Circoscritto Esteso
Conoscenza degli altri membri Necessaria Assente o facoltativa
Intensa e durevoleInterazione sociale Instabile, effimera
Confini Definiti Fluidi
Strumentali, affettivi o morali
Int. culturali, gusti sessuali, politici
Interessi
Gruppo tradizionale Tribù
Struttura CaosOrdine
Finalità Essenziali Non essenziali
Frame Sociale Socialità
Ruoli Stabili Intercambiabili
Fattori di aggregazione
Gioco, consumo, apparire
Professione, religione, politica, status,ideologia
Una neotribù «è un insieme di individui non necessariamente omogeneo (in termini di caratteristiche sociali obiettive), ma interrelato da un’unica soggettività, una pulsione affettiva o un ethos in comune»
una neotribù è un gruppo di persone diverse fra loro – in termini di caratteristiche obiettive e di appartenenza primaria (età, sesso, razza, origine, tratti fisici, posizione professionale,ecc.) – ma unite da una passione comune e condivisa, in nome della quale «possono svolgere azioni collettive intensamente vissute, benché effimere».
Bernard Cova, Il marketing tribale. Legame, comunità, autenticitàcome valori del Marketing Mediterraneo 2003, Milano, Il Sole 24 ORE.
Neotribalismo
Dimensione nomade, provvisoria;
Gerarchia informale, fondata sulle competenze all’interno del gruppo e non legittimata dall’esterno;
Forte dinamismo, che porta i gruppi a formarsi, disgregarsi, fondersi in modo repentino e continuo;
Possibilità di condurre interazioni anonime;
Possibilità di mutare i termini della propria partecipazione, cambiando le caratteristiche della persona o proponendosi come una persona completamente diversa.
Le tribù tecnologiche
La neotribù, da un lato è caratterizzata – come i gruppi primari – da coesione affettiva, solidarietà e legami stretti fra i membri; dall’altro – come i gruppi secondari – è aperta: la sua stessa esistenza dipende dal rapporto con l’esterno (ossia con altre neotribù) e dal fatto di rendersi riconoscibile e “farsi pubblica” attraverso la valorizzazione delle emozioni condivise dai suoi membri.
Le singole e specifiche neotribù sono quindi inserite in quelle che Cova definisce «costellazioni neotribali» ossia insiemi – bassamente strutturati – di neotribù analoghe in cui viene condiviso «Il noi neotribale è nel contempo sia locale e tangibile (interazioni fra alcuni individui), sia globale e intangibile (senso di partecipazione ad un tutto immaginario)».
Bernard Cova, Il marketing tribale. Legame, comunità, autenticità come valori del Marketing Mediterraneo 2003, Milano, Il Sole 24 ORE.
Costellazioni neotribali
Reincantamento del mondo
Effervescenza dionisiaca
Estetizzazione
Immaginale
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Le immagini condivise sono alla base del reincantamento del
mondo
“Può trattarsi di un’immagine reale o di un’immagine immateriale o anche di un’idea intorno alla quale si comunica, poco importa.
(…) In un movimento di reversibilità queste immagini riprendono vita, e al contempo rigenerano il corpo sociale (…) La bandiera, straccio variopinto, va a
suscitare in quel momento un intenso sentimento collettivo”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo, Genova, Costa & Nolan, 1993, p. 90
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Reincantamento del mondo
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Effervescenza dionisiaca
Eccesso, demonismo, effervescenze sociale: Dioniso come “re clandestino”del XXI secolo
“Le masse, che in realtà non avevano mai accettato fino in fondo l'etica produttivistica e la morale coercitiva, hanno oggila possibilità di accedere al godimento del presente, al gioco, al dispendio, al consumo. Hanno la possibilità di scegliere, come valore, non la produzione, ma l'improduttivo, la dissipazione, la gioia” (L’ombra di Dioniso)
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Homo oeconomicus
lavoro come causa e effetto
produttivismo come ideologia integrale
Prometeismomoderno
Soggetto dionisiaco
edonismo ambientale
selvatichezza latente
animalità serena
personalità composita
Interezza dionisiaca che implica il “male”
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Effervescenza dionisiaca
“Il lavoro era la causa dell’homo oeconomicus […] a questo prometeismo moderno sta subentrando la figura, più complessa di Dioniso […] la persona composta, antagonista, contraddittoria. Questa interezza dionisiaca implica il “male”. Questo libro vuole indicare una tendenza di fondo della vita postmoderna: il legameorganico del bene e del male, del tragico e dell’esultanza. Il dolore della “parola perduta” incita a dare la parola al dolore ritrovato, e in questo modo a (ri)tornare a un umanismo integrale. Quello che sa riconoscere la parte del diavolo”.
Michel Maffesoli, La parte del Diavolo. Elementi di sovversione postmoderna,Sossella, Roma, 2003, pp. 12‐16
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoEffervescenza socialeL’importanza del disordine, della sfrenatezza, della confusione, della mescolanza, dell’indistinto in contrapposizione all’individuato, al separato, al distinto, al razionale.
L’anima e il corpo, lo spirito e la materia, l’immaginario e l’economia, la ragione e il sentimento, non sono distinti come voleva il paradigma della Modernità, ma tendono a coesistere.
L’aspetto utopico di tale visione – afferma Maffesoli – non è poi così importante, ciò che interessa è il fatto che a prevalere è la vita nella sua globalità"
Dialettiche postmoderne: la conquista e il progettoEffervescenza sociale
Eccesso, demonismo, effervescenze di diverso genere affermano che Dioniso è il “re clandestino” del XXI secolo.Vi sono indizi di un ritorno di Dioniso; le masse, che in realtà non avevano mai accettato fino in fondo l'etica produttivistica e la morale coercitiva, hanno oggi la possibilità di accedere al godimento del presente, al gioco, al dispendio, al consumo. Hanno la possibilità di scegliere, come valore, non la produzione, ma l'improduttivo, la dissipazione, la gioia.
Il mondo immaginale tra presentazione e rappresentazione
Estetizzazione
Dall’arredo urbano ai semplici gadget, assistiamo alla congiunzione di quanto la modernità si era impegnata a disgiungere, il funzionale e il bello, l’utile e il piacevole.
L’oggetto produce un’aura, che rinvia a uno scambio emozionale, a una forza coagulante, tutte cose che partecipano alla dimensione estetica dell’esistenza.
Il prodotto estetico crea comunità.
L’immagine
“Essa non vuole dire ciò che “dovrebbe essere” , ma si accontenta di ciò che è, o – che è lo stesso di ciò che potrebbe essere. È proprio questo “lasciar essere” della funzione iconica che la rende sospetta a tutta l’ideologia “attivista dell’homo faber, che senza distinzioni di tendenze, ha segnato il pensiero occidentale”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
L’immaginale “Mentre la ragione pura aspira all’esattezza o alla verosimiglianza […] l’immagine o il fenomeno […] non è che un vettore di
contemplazione, di comunione con altri. […] la funzione iconica non ha validità in sé, ma è
essenzialmente evocazione, o meglio supporto d’altro: rapporto con Dio, con gli altri, con la
natura.
“In breve, l’immagine è relativa, nel senso che non pretende all’assoluto, e che mette in relazione. È proprio questo relativismo che la rende sospetta”.
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
L’immaginale
“Il mondo fenomenale, vale a dire il mondo delle immagini, è sempre concepito come separato da Dio”
”L’idolo è una creazione umana, ma una creazione minore, pericolosa proprio perché trova le sue radici nella “parte maledetta” (G. Bataille), questo “istante oscuro” (E. Bloch), che ci spinge verso il basso”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
”È Dioniso, la divinità arborea, l’emblema dei piaceri vissuti qui ed ora, quindi del sensibile, che si oppone ad Apollo, il dio uranico, tedoforo della luce celeste, quella
della pura ragione”
L’immaginale“La condivisione
dell’immagine, l’estetica che ciò suscita, genera relazione, crea legame (reliance) in breve
favorisce la religione”
Le immagini “ sono diverse, multiple, ma entrano in
corrispondenza, in risonanza le une con le altre, creano
un’unicità, una coesione che impregna la vita sociale, le rappresentazioni di ognuno”
Michel Maffesoli, La contemplazione del mondo
La trasformazione delle forme e il dominio dell’immateriale
Dal razionalismo al relativismoRelativismo inteso come relativizzazione e messa in relazione dei valori.
L’“ossimoro” diventa il marchio tipico della post‐modernità
dall’aut… aut all’et… et
Volendo applicare una similitudine architettonica, alla staticitàe razionalità del Bauhaus, essenzialmente modernista, si
contrappone l’eclettismo e la multiformità dell’architettura barocca, postmoderna
La trasformazione delle forme e il dominio dell’immateriale La trasfigurazione del politicoDalla Reductio ad unum all’ideale comunitario:
• Rilevanza della dimensione prossemica e territoriale
• Si entra in una sfera caratterizzata dai sentimenti, dagli affetti
• Fenomeni di contaminazione, di contatto profondo e di “epidemia”
La trasformazione delle forme e il dominio dell’immateriale La trasfigurazione del politico
Dalla Reductio ad unum all’ideale comunitario:
• Trionfo dell’emozionale, della seduzione sulla convinzione
• Passaggio dalla società del consumo alla società della “consunzione”
Nel vuoto delle apparenzeCorpo come socialità, come reliance
Di fronte all’anomia esistenziale, suscitata da un sociale troppo razionalizzato, le tribù urbane sottolineano l’urgenza di una
socialità empatica.
Corpo come gioco simbolico. Il legame sociale è incarnato nei sentimenti e nelle passioni
Edonismo sensibile del quotidiano
Gli elementi di erotismo sociale si diffondono in maniera quasi capillare all’interno della società
Nel vuoto delle apparenze
Il Corpo sociale
Il corpo individuale si perde nel corpo collettivo, diventa oggetto di piacere, e la confusione orgiastica si inscrive nella banalità quotidiana.
L’attrazione diventa lo strumento teorico (ed il carattere animale) che può definire
l’attività comunicazionale
Il corpo si epifanizza
Nel vuoto delle apparenzeDalla morale all’etica dell’estetica
Morale
Universale
Etica dell’estetica
Particolare e momentanea
L’etica dell’estetica favorisce il neotribalismo, che ècaratterizzato da un evidente narcisismo collettivo.
La vita diventa un’opera d’arte
Nel vuoto delle apparenzeIl sapere incorporato nella profonditàdelle frivolezze
La società si corporeizzail sapere si incorpora
Ragione sensibile come riduzione della dicotomia tra ragione e immaginario, tra ragione e
sensibile
Corpi immaginatiLe teatralità corporee mettono in discussione la “Reductio ad Unum” e sono una importante testimonianza del reincantamento del mondo.
I corpi immaginari si trasformano in icone dell’industria culturale che affascinano lo spettatore attraverso l’immaginario
Le icone cariche di senso, oscillando tra natura e cultura, si trasformano in “iconologie”, veicoli di forme culturali e sistemi di ragionamento.
Immagini corporee
Icone
Iconologie