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ANDREW HARMSTONE Managing Director AUTORE Andrew è Lead Portfolio Manager per la strategia Global Balanced Risk Control (GBaR). Approdato in Morgan Stanley nel 2008, vanta 36 anni di esperienza nel settore. Mi sento sempre come se mi stessero guardando “Mi sento sempre come se mi stessero guardando. E non ho privacy.” — Rockwell Il testo del successo di Rockwell del 1984 “Somebody’s Watching Me” espone le riflessioni di un paranoide, preoccupato del fatto che i vicini, il postino e l’Agenzia delle Entrate lo osservino. Degna di nota per i cori di sottofondo non accreditati eseguiti da Michael Jackson, personaggio che nutriva ansie tutte sue in materia di privacy, la canzone anticipa le preoccupazioni della società sull’argomento, conseguenza dei progressi tecnologici. Casualmente, il 1984 è anche l’anno di promulgazione della prima legge britannica sulla protezione dei dati. Da allora, i timori sulla riservatezza dei dati e sulla cibersecurity sono aumentati, andando ben oltre le sbirciatine del postino, e ciò a causa di Internet, del volume di dati raccolti e degli sviluppi intervenuti, dagli spyware alle smart TV, che ci “osservano” per davvero. Per gli investitori che tengono a questi fattori, la riservatezza dei dati ricade nel pilastro di sensibilità sociale facente capo ai criteri ESG e, secondo noi, questo ha grande rilevanza. Sembra che gli investitori abbiano cominciato a riconoscere che queste caratteristiche possono tradursi in valore tangibile. I regolamenti e i rapporti stanno cambiando Per coloro che investono con un occhio ai criteri ESG, le più recenti normative in materia di protezione dei dati potrebbero influenzare le decisioni d’investimento. Nel maggio 2018 entrerà in vigore il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione europea. Obiettivo del regolamento: offrire ai cittadini UE il controllo dei propri dati personali. SOLUTIONS & MULTI ASSET | GLOBAL BALANCED RISK CONTROL | APPROFONDIMENTI MACRO | AGOSTO 2017

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ANDREW HARMSTONEManaging Director

AUTORE

Andrew è Lead Portfolio Manager per la strategia Global Balanced Risk Control (GBaR). Approdato in Morgan Stanley nel 2008, vanta 36 anni di esperienza nel settore.

Mi sento sempre come se mi stessero guardando

“Mi sento sempre come se mi stessero guardando. E non ho privacy.”— Rockwell

Il testo del successo di Rockwell del 1984 “Somebody’s Watching Me” espone le riflessioni di un paranoide, preoccupato del fatto che i vicini, il postino e l’Agenzia delle Entrate lo osservino. Degna di nota per i cori di sottofondo non accreditati eseguiti da Michael Jackson, personaggio che nutriva ansie tutte sue in materia di privacy, la canzone anticipa le preoccupazioni della società sull’argomento, conseguenza dei progressi tecnologici. Casualmente, il 1984 è anche l’anno di promulgazione della prima legge britannica sulla protezione dei dati. Da allora, i timori sulla riservatezza dei dati e sulla cibersecurity sono aumentati, andando ben oltre le sbirciatine del postino, e ciò a causa di Internet, del volume di dati raccolti e degli sviluppi intervenuti, dagli spyware alle smart TV, che ci “osservano” per davvero.

Per gli investitori che tengono a questi fattori, la riservatezza dei dati ricade nel pilastro di sensibilità sociale facente capo ai criteri ESG e, secondo noi, questo ha grande rilevanza. Sembra che gli investitori abbiano cominciato a riconoscere che queste caratteristiche possono tradursi in valore tangibile.

I regolamenti e i rapporti stanno cambiando

Per coloro che investono con un occhio ai criteri ESG, le più recenti normative in materia di protezione dei dati potrebbero influenzare le decisioni d’investimento. Nel maggio 2018 entrerà in vigore il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione europea. Obiettivo del regolamento: offrire ai cittadini UE il controllo dei propri dati personali.

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APPROFONDIMENTI MACRO

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GRAFICO 1

Quanto chiederesti per condividere i tuoi dati personali?

Alta sensibilità dei dati

Bassa sensibilità dei dati

Elevato vantaggio

per il consuma-

tore

Limitato vantaggio

per il consuma-

tore

Esempio Dati relativi a operazioni

finanziarie venduti a inserzionisti pubblicitari

Esempio Dati sanitari per trattamenti

personalizzati

Esempio Carte fedeltà che prevedono

sconti per i consumatori

Esempio Analisi dei dati per migliorare la

sicurezza in auto

Fonte: Morgan Stanley Research – Sostenibilità: “Big Data & Consumer Trust – How Much Do You Value Your Privacy?” (Big Data e fiducia del consumatore: quanto valuti la tua privacy?), pubblicata il 23 marzo 2017.

1 Morgan Stanley Research – Sostenibilità: “Data Privacy: EU GDPR ‘Security Solutions Stocks’” (Privacy dei dati: EU GDPR ‘Società che offrono soluzioni per la sicurezza), pubblicata il 15 maggio 2017.

Conseguentemente, è probabile che si modifichi il rapporto tra aziende e consumatori, con implicazioni per consumatori, aziende, settori e investitori e anche per la geopolitica. Considerato che le grosse aziende operano a livello globale, commerciano con l’Europa e utilizzano dati europei, il regolamento GDPR produrrà presumibilmente effetti di vasta portata sulle modalità di trattamento dei dati personali da parte delle aziende stesse.

Il regolamento GDPR prevede un regime di severo rispetto delle regole, con penali significative in caso di inadempimento, fino al 4% del fatturato annuo globale della società interessata o, se più elevato, fino a 20 milioni di euro.1 Accanto alla responsabilità, all’obbligo di rispondere delle proprie decisioni (assumere decisioni automatizzate, quali profilazioni in ambiti contendibili), al consenso esplicito e alla portabilità dei dati, il regolamento prevede un nuovo diritto alla cancellazione, versione più limitata del diritto all’oblio.

Nel passato, le violazioni dei dati avvenute nella UE spesso non venivano denunciate. Con le nuove regole, l’organizzazione interessata dispone di 72 ore di tempo per comunicare la violazione all’autorità competente a livello locale.

Alla luce del GDPR, gli investitori potrebbero veramente assumere rischi reali acquistando azioni di società che non sono al passo con i tempi in materia di riservatezza dei dati e cibersecurity in generale. Potenziali azioni legali, danni d’immagine, mancati guadagni, furto di proprietà intellettuale e costi di adeguamento delle infrastrutture per evitare future violazioni sono rischi di per sé significativi. La prospettiva di una sanzione sottolinea quanto sia importante il massimo rispetto del regolamento da parte della società interessata nel caso in cui si valuti un potenziale investimento.

I tuoi dati hanno un mercato. . .

I dati valgono ovviamente molto più del valore offerto a chi li fornisce, visto che in generale vengono forniti gratuitamente. Ma se godete di diritti di riservatezza sui vostri dati, potreste

cominciare a pensare di farveli pagare. Per i settori sviluppatisi in base al modello della gratuità dei dati, ciò potrebbe comportare problemi notevoli.

Attualmente la massa di informazioni potenzialmente soggetta a diritti di proprietà è imponente. I dati erano già di proprietà delle società che li hanno raccolti, analizzati e venduti, ricavandone grandi utili. Il GDPR sancisce espliciti diritti di proprietà su questo tipo di dati (quelli che hanno valore commerciale) a livello individuale per la persona interessata.

I diritti di proprietà danno origine a un certo numero di riflessioni – ad esempio rischio di furto, uso non consentito, utilizzo a livello statale/nazionale – ma creano anche enormi opportunità d’investimento. Negli ultimi anni sono state costituite società con lo scopo specifico di aiutare le aziende a comprendere le informazioni personali in loro possesso, dare loro la possibilità di creare rapporti, spostare i dati da un luogo all’altro, cancellare gli stessi e spesso utilizzarli per incrementare i propri utili.

. . . quindi, quanto costi?

Valutare la sensibilità dei dati e la volontà delle persone di condividerli può condurre a un compromesso. I dati medici, ad esempio, sono molto sensibili. Ma se le persone ritengono che essi possano essere utilizzati a beneficio della propria salute o in una prospettiva di vantaggio più ampia, potrebbero essere maggiormente inclini a permetterne un utilizzo più ampio rispetto – ad esempio – ai dati finanziari, la cui condivisione appare piuttosto come una minaccia (Grafico 1).

La distinzione potrebbe avere forte rilevanza sul prezzo che le persone vorrebbero vedersi pagare per i dati, una volta che ne avessero il controllo. Considerato che condividere dati sanitari comporta ulteriori vantaggi, i soggetti interessati potrebbero venderli a un prezzo inferiore rispetto ai dati finanziari. Del pari, i social network offrono un “valore di scambio” ai consumatori che traggono vantaggio diretto dal consenso alla raccolta dei dati che li riguardano. Ma nei casi in cui il valore è più sbilanciato verso la società, questo riduce la volontà dei consumatori di acconsentire alla raccolta dei dati?

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GRAFICO 2

Le minacce riguardanti la sicurezza dei dati sono in rapido aumentoNumero di incidenti relativi alla sicurezza

2009 20142010 201320122011 2015

Tasso di crescita annuale composto (CAGR) superiore al 60%

3,4

9,4

22,724,9

28,9

42,8

59,0

Fonte: PwC, CIO, CSO, Morgan Stanley Research – Sostenibilità: “Big Data & Consumer Trust – How Much Do You Value Your Privacy?” (Big Data e fiducia del consumatore: quanto valuti la tua privacy?), (23 marzo 2017).

GRAFICO 3

I ciber-attacchi sono costosi e destabilizzanti

Mancato guadagno 21%

Danni alle apparecchiature, 4% Altri costi, 2%

Interruzioni dell’attività 39%

Perdita di informazioni 35%

Fonte: Ponemon Institute, HP, 2015, Studio sui costi del ciber-crimine, ottobre 2015. Morgan Stanley Research – Sostenibilità: “Sustainable and Responsible: Investor Roadmap on Cyber Security” (Sostenibilità e responsabilità: il piano d’azione dell ’investitore in materia di cibersecurity) (28 ottobre 2015).

Cibersecurity: un nuovo settore in crescita

Un’evidente conseguenza della privatizzazione dei dati consiste nel fatto che essi sono un asset bisognoso di protezione dal rischio di furto, fatto che comporta un incredibile incremento delle misure di sicurezza. Dal 2008, il numero di incidenti nell’ambito della sicurezza aziendale è salito a un ritmo superiore al 60% l’anno e gli attacchi si sono fatti sempre più elaborati (Grafico 2). I dati relativi al 2014 rivelano che le perdite subite dalle aziende in seguito a ciber-crimini ammontano a 400 miliardi di USD/anno.2

Un recente studio sulle principali ansie dei cittadini in fatto di sicurezza a livello globale in 18 paesi ha rivelato, ad esempio, che in Giappone la cibersecurity è la massima preoccupazione, più di altri rischi, quali l’ISIS (preoccupazione massima in Europa) e i cambiamenti climatici (Africa, Sud America). Gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito ritengono i ciber-attacchi la seconda minaccia più grave per la sicurezza.3

Anche le società diligenti nel proteggere i dati possono essere vulnerabili a ricatti, disinformazione e distruzione fine a se stessa da parte di attivisti estremisti, gruppi terroristici e organizzazioni criminali. Uno dei due attacchi globali più importanti degli ultimi tempi è stato quello del ransomware WannaCry, che ha dimostrato quanto sia pericoloso non aggiornare il software o utilizzare sistemi obsoleti non aggiornabili. Il principale rischio dei ciber-attacchi è rappresentato dall’interruzione dell’attività, dalla perdita di informazioni e dal conseguente mancato guadagno (Grafico 3). La versione 2017 del malware Petya è stata sufficientemente significativa da indurre almeno un’azienda a rivedere le previsioni di crescita del fatturato.

In conseguenza di tali ciber-minacce, la spesa per il software di sicurezza nel continente americano, nell’area EMEA e dell’Asia-Pacifico (Giappone incluso) è in costante ascesa, con la spesa più alta

2 Morgan Stanley Research: temi principali riguardanti la sostenibilità e tendenze d’investimento per il 2017, pubblicati l’11 gennaio 2017. Fonte: Centre for Strategic and International Studies (2014).3 Fonte: Pew Research Center, agosto 2017, “A livello globale, le persone indicano l’ISIS e i cambiamenti climatici come principali minacce alla sicurezza. Anche la preoccupazione sui ciber-attacchi e l’economia mondiale è ampiamente diffusa”. www.pewresearch.org

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APPROFONDIMENTI MACRO

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GRAFICO 4

New economy: cresce la spesa per la ciber-difesa . . .Distribuzione geografica della spesa per software di sicurezza

$0

$10,000

$5,000

$20,000

$15,000

$25,000

$30.000

$35.000

2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Spesa per software di sicurezza suddivisa per regione (in milioni di USD)

Americhe EMEA Asia-Pacifico e Giappone

. . . . . . e c’è ancora spazio di crescitaIn termini di % del PIL la spesa delle regioni EMEA e Asia non ha ancora raggiunto questi livelli e ciò suggerisce un’opportunità di potenziamento delle ciber-difese

Americhe EMEA Asia-Pacifico e Giappone

Costi per la sicurezza in % del PIL

0,051%

0,026%

0,016%

Fonte: IDC. Morgan Stanley Research – Sostenibilità: “Data Privacy: EU GDPR ‘Security Solutions Stocks’” (Privacy dei dati: EU GDPR ‘Società che offrono soluzioni per la sicurezza), pubblicata il 16 maggio 2017.

4 Fonte: Comunicato stampa del Bureau of Economic Analysis (BEA): Prodotto interno lordo: Secondo trimestre 2017 (stima anticipata). www.bea.gov. Dati al martedì 8 agosto 2017. Le stime per il primo e secondo trimestre del 2017 mostrano un incremento particolarmente rilevante nella crescita degli investimenti, rispettivamente pari al 7,2% e 5,2%. Il dato può essere attribuito essenzialmente agli incrementi della spesa per infrastrutture e attrezzature. Le previsioni e le stime si basano sulle condizioni di mercato attuali, sono soggette a modifiche e potrebbero non realizzarsi.

registrata negli Stati Uniti, che sono anche il paese più progredito dal punto di vista legislativo in questo settore (Grafico 4). Con il passar del tempo, non ci stupirebbe vedere altre regioni raggiungere gli Stati Uniti, creando opportunità in tali aree. L’applicazione del GDPR, ad esempio, dovrebbe incrementare la spesa per la cibersecurity in Europa. Questo corrobora la nostra visione generale riguardo al fatto che l’economia non è soggetta soltanto a un incremento ciclico degli investimenti, ma anche a tendenze strutturali positive.

Abbiamo notato, in precedenti commenti, che gli investimenti delle imprese nei beni strumentali sono bassi da molti anni e che le società utilizzano dotazioni obsolete. Gli ultimi ciber-attacchi hanno dimostrato di non disdegnare le infrastrutture informatiche meno aggiornate. Considerato l’incremento dei ciber-rischi e della regolamentazione, sembra plausibile che l’aumento degli investimenti delle imprese statunitensi in beni strumentali, a cui abbiamo assistito negli ultimi due trimestri, possa includere anche una maggiore spesa per software e hardware.4 Inoltre, siccome i ciber-attacchi si stanno facendo più elaborati, le imprese dovranno continuare a investire se devono sviluppare le proprie difese e tenersi al passo con gli “aggressori”.

In termini di opportunità, l’altra faccia della medaglia della ciber-difesa è il ciber-attacco e diversi paesi stanno aumentando gli investimenti sempre nella tecnologia per combattere la ciber-guerra. Ciò potrebbe portare alla creazione di un settore completamente nuovo, quello delle ciber-armi , con funzioni sia difensive sia offensive, che richiederebbe significativi interventi in termini di investimento e spesa. La ciber-guerra costituisce inoltre non solo un’opportunità economica, ma anche una potenziale minaccia

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GRAFICO 5

La forte correlazione tra punteggi sociali del settore informatico e rendimenti azionariRendimenti dei titoli del settore informatico nelle varie regioni geografiche, classificati secondo i punteggi sociali di settore

Azioni dell ’indice S&P 500 IT (68)

Azioni dell ’indice MSCI Europe (19)

Azioni dell ’indice MSCI Japan IT (37)

23%

37%41%

29% 28%

40%

26%

54%

83%

Azioni con punteggio 0-30 Azioni con punteggio 31-70 Azioni con punteggio 71-100

La performance dell ’indice è riportata esclusivamente a scopo illustrativo e non intende rappresentare la performance di alcun investimento specifico. La performance passata non è garanzia di risultati futuri. Si rimanda alla sezione Informazioni per le definizioni degli indici.

La performance dei panieri di azioni facenti capo al settore informatico è stata ricavata in base al punteggio sociale. Fonte: MSIM. Dati basati su Sustainalytics e Datastream. Dati relativi alla performance dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017, punteggi al 30 giugno 2016. Dati basati sul punteggio sociale; il numero di azioni esaminate è indicato tra parentesi, accanto alla denominazione del settore. I titoli USA si basano sull ’indice S&P 500, i titoli europei sull ’indice MSCI Europe e i titoli giapponesi sull ’indice MSCI Japan.

5 Fonte: Mining for Database Gold, 2016: Risultati tratti da Breach Level Index, 2016, Gemalto.

geopolitica, altro punto che gli investitori dovrebbero tenere in considerazione.

I fattori sociali influenzano i rendimenti

Le opportunità non si limitano ai soli investimenti. Anche i prezzi azionari sembrano dipendere dalla capacità delle società di gestire la privacy e da altri criteri ESG. Se esaminiamo il periodo di 12 mesi concluso nel giugno 2017, vediamo che negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone i punteggi sociali sono direttamente associati alla performance del mercato

azionario nel settore dell’informatica. In tale settore, le società con i punteggi sociali più alti vantano anche le migliori performance nell’ultimo anno in tutte e tre le aree geografiche (Grafico 5).

Di tutte le violazioni di dati denunciate nel 2016, l’80% si sono verificate negli Stati Uniti.5 Tuttavia, le problematiche relative ai dati negli Stati Uniti sono probabilmente le più avanzate, in quanto le imprese che si sono occupate di privatizzazione dei dati sono per la maggior parte ubicate in tale paese e inoltre gli obblighi legali e di comunicazione sono più severi. Nel

2016 il settore tecnologico ha fatto registrare il maggior numero di violazioni della sicurezza, pari al 28% di tutte le violazioni. La crescita dell’“Internet of Things”, ormai con miliardi di dispositivi collegati, esporrà probabilmente nuovi settori al rischio di ciber-attacco, dalle apparecchiature domestiche ai dispositivi medicali, ai veicoli a guida autonoma.

Comprendere la cibersecurity e agire come custodi responsabili dei dati dei consumatori contribuirà a ridurre il rischio per le imprese. Questo atteggiamento potrebbe inoltre condurre a un costo del capitale più interessante e a costi di esercizio inferiori.

Qualcuno ti guarda

Ciò che nel 1984 era paranoia, nel 2017 è diventato realtà. Qualcuno ti guarda e raccoglie i tuoi dati in quantità un tempo inimmaginabili. Ma con l’introduzione di normative come il GDPR in Europa, ognuno di noi sarà proprietario dei propri dati.

I rischi e i costi per le società che non si tengono al passo con il cambiamento sono palesemente elevati in termini sia di sanzioni che di danni d’immagine o calo della produttività dovuta all’esposizione ai ciber-attacchi. Ognuno di questi fattori può erodere la redditività dell’impresa. Pertanto, la privacy e la sicurezza dei dati, all’interno del pilastro sociale dei criteri ESG, è chiaramente un fattore di cui tenere conto quando si valutano opportunità d’investimento. Per gli investitori tale tendenza aprirà nuovi mercati, rischi e potenziali opportunità.

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importanti differenze nel modo in cui la strategia viene realizzata nei singoli veicoli d’investimento. EMEA La presente comunicazione è stata pubblicata e autorizzata nel Regno Unito da Morgan Stanley Investment Management Limited, 25 Cabot Square, Canary Wharf, London E14 4QA, una società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority, per la distribuzione esclusiva a soggetti che si qualificano come “professional clients” (clienti professionali), ed è fatto divieto ai “retail clients” (clienti privati) di farvi affidamento o di prendere decisioni in base alla stessa (ai sensi delle definizioni contenute nei regolamenti della Financial Conduct Authority britannica). Gli intermediari finanziari sono tenuti ad assicurarsi che le informazioni contenute nel presente documento siano adatte ai soggetti a cui trasmettono il presente documento alla luce delle circostanze e degli obiettivi di tali soggetti. MSIM non può essere ritenuta responsabile e declina ogni responsabilità in merito all’utilizzo proprio o improprio del presente documento da parte di tali intermediari finanziari. I soggetti che vogliano valutare un investimento devono sempre assicurarsi di aver ricevuto raccomandazioni esaurienti dall’intermediario finanziario circa l’opportunità dell’investimento. STATI UNITI I conti a gestione separata potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. I conti separati gestiti in base alla Strategia illustrata comprendono diversi valori mobiliari e potrebbero non replicare la performance di un indice. Si raccomanda di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi e i costi della Strategia prima di effettuare un investimento. È richiesto un livello patrimoniale minimo. Il modulo ADV, Parte 2, contiene informazioni importanti sul gestore.

Prima di investire si consiglia di valutare attentamente gli obiettivi d’investimento, i rischi, le commissioni e le spese dei comparti. I prospetti contengono queste e altre informazioni sui comparti. La copia del prospetto può essere scaricata dal sito morganstanley.com/im o richiesta telefonando al numero 1-800-548-7786. Si prega di leggere attentamente il prospetto prima di investire. Morgan Stanley Distribution, Inc. è il distributore dei fondi Morgan Stanley. NON GARANTITO DAL FDIC | NON SI OFFRE ALCUNA GARANZIA BANCARIA | RISCHIO DI PERDITA DEL CAPITALE | NON GARANTITO DA ALCUN ENTE FEDERALE | NON È UN DEPOSITO HONG KONG HONG KONG Il presente documento è stato pubblicato da Morgan Stanley Asia Limited per essere utilizzato a Hong Kong e reso disponibile esclusivamente a “professional investors” (investitori professionali) ai sensi delle definizioni contenute nella Securities and Futures Ordinance (Cap 571). Il contenuto del presente documento non è stato verificato o approvato da alcuna autorità di vigilanza, ivi compresa la Securities and Futures Commission di Hong Kong. Di conseguenza, fatte salve le esenzioni eventualmente previste dalle leggi applicabili, questo documento non può essere pubblicato, diffuso, distribuito, indirizzato o reso disponibile al pubblico a Hong Kong. SINGAPORE Il presente documento non deve essere considerato come un invito a sottoscrivere o ad acquistare, direttamente o indirettamente, destinato al pubblico o a qualsiasi soggetto di Singapore che non sia (i) un “institutional investor” ai sensi della Section 304 del Securities and Futures Act, Chapter 289 di Singapore (“SFA”), (ii) una “relevant person” (che comprende un investitore accreditato) ai sensi della Section 305 dell’SFA, fermo restando che anche in questi casi la distribuzione viene effettuata nel rispetto delle condizioni specificate dalla Section 305 dell’SFA; o (iii) altri soggetti, in conformità e nel rispetto delle condizioni di qualsiasi altra disposizione applicabile emanata dall’SFA. In particolare, le quote dei fondi d’investimento che non hanno ricevuto l’autorizzazione o il riconoscimento della Monetary Authority of Singapore (MAS) non possono essere offerte agli investitori retail; qualunque documentazione scritta distribuita ai soggetti di cui sopra in relazione a un’offerta non costituisce un prospetto ai sensi della definizione dell’SFA e, di conseguenza, la responsabilità prevista dall’SFA riguardo il contenuto dei prospetti non è applicabile e gli investitori dovrebbero considerare con attenzione se l’investimento sia adatto o meno alle proprie esigenze. AUSTRALIA La presente pubblicazione è diffusa in Australia da Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Limited ACN: 122040037, AFSL n. 314182, che si assume la responsabilità del relativo contenuto. Questa pubblicazione e l’accesso alla stessa sono destinati unicamente ai “wholesale clients” conformemente alla definizione dell’Australian Corporations Act. Tutte le informazioni di cui al presente documento sono informazioni proprietarie tutelate dalla legge sul diritto d’autore. Morgan Stanley Investment Management è la divisione di asset management di Morgan Stanley. Il presente documento potrebbe essere stato tradotto in altre lingue. La versione originale in lingua inglese è quella definitiva. In caso di discrepanze tra la versione inglese e quella in altre lingue del presente documento, farà fede la versione inglese.