"Perché stessero con Lui"

23

description

Scritti in onore del prof. Klemens Stock S.J. nel suo 75° compleanno. In occasione del settantacinquesimo compleanno del professor Klemens Stock S.J., questa raccolta non vuole essere soltanto un ricordo formale, ma intende diventare un contribuito significativo alla ricerca biblica attraverso i diversi studi scientifici che si susseguono nelle quattro sezioni del volume.

Transcript of "Perché stessero con Lui"

Page 1: "Perché stessero con Lui"
Page 2: "Perché stessero con Lui"

aNALECTAIBLICA180

aNALE ATTACLEa BINALE

1CALIBATTACLE

801

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 1

Page 3: "Perché stessero con Lui"

Progetto gra�co di copertina: Serena Aureli

Impaginazione: Servizi Gra�ci Editoriali Srl - Roma

© 2010 Gregorian & Biblical PressPiazza della Pilotta, 35 - 00187 Roma, [email protected] - www.gbpress.net

ISBN: 978-88-7653-180-4

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 2

Page 4: "Perché stessero con Lui"

Scritti in onore del Prof. Klemens Stock, SJ,nel suo 75° compleanno

a cura di

LORENZO DE SANTOS e SANTI GRASSO

“Perché stesserocon lui”

ROMA 2010

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 3

Page 5: "Perché stessero con Lui"

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 4

Page 6: "Perché stessero con Lui"

Un maestro creyente.

El P. Klemens Stock llena 35 años de la centenaria historiadel Pontificio Instituto Bíblico. Se dice en una frase, pero signi-fica cientos de alumnos, miles de preocupaciones y, sobre todo,quintales de servicio. Si el servicio se pudiera medir por su pesoen oro, el P. Stock sería sin duda una de las mayores riquezas delInstituto. Ha pasado por todos los servicios académicos y hacubierto durante estos años la enseñanza e investigación en elárea de los evangelios. Le recordarán los muchos doctores a losque inició en el camino de la investigación bíblica. Pero surecuerdo perdurará en sus amigos por su personalidad y su fe.No es extraño que sus antiguos discípulos hayan querido home-najearle con esta obra. Se trata de subrayar su cercanía humana,junto a su pasión por los Evangelios.

Últimamente lleva siete años trabajando para la ComisiónBíblica como Secretario de la misma. Un trabajo paciente ymeticuloso que expresa claramente su vocación de servicio y suadhesión a la “Iglesia militante”, como diría S. Ignacio. No esfácil aplicar la crítica racional a la metodología bíblica sin dejaren la gatera gotas de compromiso con la fe y con la integridadde vida religiosa. Sin embargo, el P. Stock ha sabido unir sucompromiso creyente con la fe y la ciencia.

5

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 5

Page 7: "Perché stessero con Lui"

En nombre del Pontificio Instituto Bíblico, y en representa-ción de todos sus colegas, quisiera sumarme a este homenajeque promueven al unísono el cariño y la admiración. Tal vezsean muchos quienes merecen ser recordados por su servicio ala Sagrada Escritura en la Iglesia, pero pocos como KlemensStock pueden gloriarse de hacerlo con sentido del humor y concalidad humana.

Que esta obra atraiga nuevas vocaciones al servicio de la Palabray al trabajo exegético que en la Iglesia realiza el Pontificio InstitutoBíblico.

José MaAbrego S.J.Rettore Pontificio Istituto Biblico

6

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 6

Page 8: "Perché stessero con Lui"

INTRODUZIONE

Un gruppo di studiosi, colleghi del Pontificio Istituto Biblico,membri della Pontificia Commissione Biblica ed ex studenti oraprofessori in diverse facoltà teologiche, con grande senso di grati-tudine nei confronti del Signore festeggia il professore KlemensStock S.J. in occasione del suo settantacinquesimo compleanno.Tale ricordo non vuole essere soltanto formale, ma intende

diventare un contribuito significativo alla ricerca biblica mediantei diversi studi scientifici che in questo volume si susseguono.Nella prima sezione da noi intitolata “Bibbia e Magistero”,

Prosper Grech nel suo articolo mette in rilievo le linee guida delDocumento formulato dalla Pontificia Commissione Biblica su“Bibbia e Morale”.Quest’ultima è innanzitutto una risposta libe-ra e grata al dono di Dio che si attua nella creazione e nella salvez-za. Il primo dono fondamentale è quello della vita della personaquale essere relazionale. Il secondo è quello dell’alleanza che vieneanalizzata nelle varie teologie del Nuovo Testamento. La secondaparte del Documento contiene l’enunciazione dei criteri moralifondamentali.Tra essi il primo è antropologico in conformità conil concetto biblico di natura umana. Il secondo è cristologico:Cristo prototipo-immagine di Dio, le cui parole e azioni sonomodello del comportamento umano.A seguire Donald Senior studia gli sviluppi del documento

conciliare Nostra Aetate che mentre discute le relazioni tra Chiesa,Islam, Induismo, Buddismo, conferisce particolare attenzione aquella con il giudaismo. Le ultime scoperte hanno portato a con-cludere che non si può più parlare di esso, come se fosse una real-

7

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 7

Page 9: "Perché stessero con Lui"

tà unica,ma di giudaismi, cioè di una varietà di espressioni. Inoltreoggi si riscontra una tendenza a vedere il giudaismo sotto una forteinfluenza ellenizzante.Esistono revisioni su interpretazioni dei testiche classicamente sono apparsi come antigiudaici quali, ad esem-pio, il vangelo di Matteo e gli scritti paolini che non escludono lasalvezza a Israele, ma al contrario la implicano.Nel secondo ambito di studi, quello della tradizione sinottica,

Santi Grasso analizza i peculiari riferimenti all’uso della parola checompaiono nel vangelo di Matteo. Se le relazioni interpersonalisono autentiche non c’è bisogno di ricorrere ai giuramenti. Lapreghiera non è il luogo del verbalismo,ma del rapporto profon-do con Dio che ha la sua stabilità o consistenza in una forte espe-rienza spirituale. Spesso nell’ambito religioso si fa un uso incon-trollato delle parole che tendono a stupire l’interlocutore, più chea comunicare una fede autentica. Il verbalismo inoltre non puòessere un’arma usata dai responsabili della comunità per nascon-dere le proprie incoerenze. Sebbene i testi in cui si affronta que-sto tema sembrino riflettere a primo acchito un milieu giudaico,in realtà con un’osservazione più approfondita troviamo le mede-sime esigenze anche nell’ambiente ellenistico.Luis Sánchez Navarro studia la figura di Dio Padre diffusamente

indicata in tutta la narrazione di Matteo. Essa emerge non soloquando Dio prende posizione nei confronti di Gesù come nellascena del Battesimo con la sua rivelazione sulla identità filiale, maanche al momento della trasfigurazione, quando dopo l’annunciodel suo prossimo destino di passione,morte e risurrezione, egli rice-ve la conferma del suo statuto messianico filiale proprio da DioPadre. Anche in altri testi come nelle due preghiere, quella di rin-graziamento e quella del Getsemani, si può desumere quale sia ilruolo attivo del Padre nell’opera di rivelazione svolta dal messia.Nelvangelo di Matteo solo ponendo attenzione all’azione-manifestazio-ne del Padre si può avere l’esatta percezione del ruolo fondamenta-le e irrinunciabile che Gesù svolge nella narrazione evangelica.In sintonia con lo studio precedente Artur Malina osserva la

presentazione “patrocentrica” di Dio nel vangelo di Matteo, anchese l’autore evangelico non si sofferma direttamente sulla descrizio-ne di Dio come Padre. L’assenza dei termini “padre” e “figlio”non

8

LORENZO DE SANTOS - SANTI GRASSO

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 8

Page 10: "Perché stessero con Lui"

significa necessariamente la mancanza di riferimenti teologici allapaternità divina. Questo studio si concentra particolarmente sulracconto delle origini (Mt 1-2) sulla scena del Battesimo nel fiumeGiordano e nelle tentazioni nel deserto,proprio quando Gesù vienemesso alla prova in qualità di Figlio dal diavolo, il quale implicita-mente vuole fare entrare in crisi il rapporto con il Padre.Questi testiprovvedono alla fondazione dell’intero insegnamento di Gesù chechiama Dio Padre suo e di tutti.Denis Farkasfalvy esamina il racconto dell’unzione di Betania

riportata da Matteo, da Luca, ma anche da Giovanni. L’episodioviene studiato nelle singole redazioni mettendo così in rilievo lespecificità di ciascuna di esse. Con questa scena gli autori sacrivogliono mostrare come Gesù, pur avendo avuto una morte infa-mante, compia un gesto prolettico di anticipazione della sua sepol-tura che adempie la profezia di Is 53,9. È questa la ragione per cuil’episodio ha ricevuto tanta attenzione nel tempo post-pasquale. Illogion gesuano centrato sul termine euaggelion, per molto tempo èstato ritenuto di derivazione paolina, mentre con un’analisi basatasu una strumentazione più affinata si deve concludere che ha le sueradici nella predicazione galilaica di Gesù.Ancora per ciò che concerne il vangelo di Matteo, Salvador

Villota prende in esame la sentenza finale dell’ultima antitesi neldiscorso del monte la quale verte sul tema della perfezione (Mt5,48). Si tratta di un detto che non solo traccia una sintesi dellaposizione di Gesù relativamente a questa antitesi, ma è un com-pendio a tutta la sezione (Mt 5,17-48). La perfezione divina passanei figli come principio generante. Essa prima di tutto qualificaDio Padre come espressione del suo essere, attributo essenzialedella sua propria identità. Solo in unione a Gesù è possibile rag-giungere la “perfezione del Padre” che secondo i testi si ottieneoffrendo il vero culto nella riconciliazione con il fratello, confor-mando i propri pensieri alla luce di quelli del vangelo, vivendonella fedeltà matrimoniale, restando integri con le proprie paro-le, essendo luce e guida per gli altri nell’incontro con Cristo.Petr Mareček invece studia la parabola degli operai inviati

nella vigna, visto già come un testo di paolinismo matteano ocome un evangelium in nuce. Questo racconto annuncia che la

9

INTRODUZIONE

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 9

Page 11: "Perché stessero con Lui"

passività e l’indifferenza non consentono agli uomini l’accesso alregno di Dio che invece avviene solo con l’esercizio della giu-stizia superiore. Gesù ribadisce l’indispensabilità del comporta-mento giusto che non sarà mai vano, ma verrà ricompensato daDio. Però con la parabola egli aggiunge un nuovo insegnamen-to: non è possibile identificare norme di ricompensa o restrin-gere la libertà sovrana di Dio nella sua sconfinata bontà. Convalutazioni di tipo umano non si è in grado di comprendere ilrapporto tra Dio e gli uomini. Il primo nella sua giustiziaricompensa ogni sforzo dei secondi, ma d’altra parte è assoluta-mente libero nel manifestare il suo amore senza limiti.Passando al vangelo di Marco Joy Palachuvattil studia la figura

dei discepoli, a partire dalla constatazione che il testo contienenon solo la presentazione dell’identità di Gesù, ma anche quelladegli stessi discepoli. Inizialmente viene esaminato il rapporto coni quattro che sono chiamati per primi. Di questi, tre (Pietro,Giacomo, Giovanni) formano il circolo più stretto. La loro rela-zione con lui è completamente differente da quella con gli altridiscepoli. Ciò che differenzia i Dodici dai discepoli non è solo iltipo di legame con Gesù, ma anche i compiti che i primi devo-no assumere a favore del popolo. L’identità del discepolo si con-nota in una continua disponibilità ad accogliere l’insegnamento diGesù. La loro comunione con lui va compresa anche comecomunione con Dio e tra di loro in ordine soprattutto all’eserci-zio del loro ministero.Georg Fischer osserva l’influenza che il libro del profeta Geremia

ha avuto nella composizione del vangelo di Marco. Sebbene sidebba constatare un influsso maggiore del libro di Isaia, non si puòperò fare a meno di individuare molteplici e numerosi contatti traGeremia e Marco. Non basta considerare la valenza di questo libroanticotestamentario sul secondo vangelo soltanto per le due citazio-ni esplicite.Molte infatti sono le suggestioni che con una certa con-tinuità ed abbondanza nella narrazione marciana derivano da que-sto libro profetico, come, ad esempio, il motivo della missione equello del profeta sofferente.Jorge Humberto Morales Ríos nel suo contributo parte dalla

considerazione che il vangelo di Marco è fortemente centrato sulla

10

LORENZO DE SANTOS - SANTI GRASSO

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 10

Page 12: "Perché stessero con Lui"

cristologia. Sulla base di questo assunto l’interrogativo sull’identitàdi Gesù posto dai discepoli ha un grande ruolo narrativo e teolo-gico (Mc 4,41). La questione che trova un primo responso nelladichiarazione messianica di Pietro sicuramente ancora inficiata daun messianismo glorioso e trionfalista, ne ha uno più approfondi-to nella scena della trasfigurazione quando egli viene proclamatoFiglio dalla voce celeste (Mt 9,7).Se è necessario conoscere la tota-lità del destino di Gesù per avere la risposta completa, essa si puòdesumere dall’annuncio sul Risorto (Mt 16,7).Tuttavia per il let-tore la vera e propria risoluzione al quesito si trova soltanto neltitolo del libro “Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio” (Mc 1,1).Lorenzo de Santos Martín studia la pericope marciana della

guarigione del sordomuto (Mc 7,31-37). L’osservazione si foca-lizza soprattutto sulla richiesta del gesto di imporre la manorivolta a Gesù. Non si può ridurre l’azione del messia riportatain questo avvenimento a una interpretazione di tipo magico,così come avveniva nella cultura ellenistica oppure soltanto auna forma di contatto solidarizzante con l’infermo. Il gestoinvece ricorda nella tradizione biblica l’azione divina, mediantela quale in forma antropomorfica si descrive l’intervento salvifi-co di Dio per manifestare la sua gloria. Nell’azione di Gesù perla guarigione pertanto si rivela tutta la forza divina che adessoviene esperita anche dai pagani.Sempre in ambito marciano Gastone Boscolo esamina la peri-

cope delle donne al sepolcro. Dal punto di vista dell’analisi storica,il racconto della tomba vuota non può essere una invenzione deinarratori perché nell’ambiente giudaico le donne non avevano nes-sun ruolo sociale. Se lo fosse esse non ne sarebbero certo state leprotagoniste. Inoltre nelle varie tradizioni il loro numero e il loronome non varierebbero, ma sarebbero concordi. Il credo dellacomunità cristiana primitiva non fa accenno al sepolcro vuoto,masolo alla risurrezione. Invece il racconto della tomba vuota sembraignorare la tradizione della risurrezione al terzo giorno e parla sem-plicemente del primo giorno della settimana. Con questo raccon-to l’evangelista Marco veicola la sua teologia sulla risurrezione: nonsono le donne che comunicano questa esperienza,ma tutto dipen-de dall’annuncio della parola:“È risorto”.

11

INTRODUZIONE

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 11

Page 13: "Perché stessero con Lui"

Jaroslav Rindos indaga sul ruolo di Giovanni Battista nel-l’opera lucana. Sostiene che questo personaggio viene inseritoall’interno della dinamica del regno di Dio e che la sua missio-ne dà adito all’avvio del ministero di Gesù. Le origini delBattista sono presentate come momento di inaugurazione del-l’azione salvifica divina. Luca vede nella regione della Galileanon sono l’inizio dell’attività pubblica del messia, ma anche lospazio privilegiato in cui si svolge l’azione battesimale diGiovanni. A comprova dell’indispensabilità della missione diGiovanni per l’esperienza evangelica vi è il criterio con cui defi-nire lo statuto apostolico in At 1,21-22: il dodicesimo deve esse-re stato testimone dall’inizio della vicenda messianica di Gesùproprio a partire dal Battesimo somministrato da Giovanni.Nell’ambito della tradizione giovannea Maksimilijan Matjaz

analizza il termine logos ritenendolo come una delle più impor-tanti espressioni polisemantiche non solo in Giovanni, ma intutta la Bibbia greca. Nel Quarto vangelo Gesù è costantemen-te descritto come la rivelazione del Padre e figura di comunica-zione. Nel prologo emergono sia il tema cristologico che quel-lo soteriologico i quali poi vengono sviluppati nel corso dellanarrazione evangelica. Il primo è svolto attraverso la dinamica dirivelazione e conoscenza di Gesù come Figlio di Dio. Il secon-do, connesso con il primo, è stabilito dalla relazione tra il Padree il Figlio e nella sua comunicazione. In questi procedimenti iltermine logos ha una grande funzione ermeneutica che già la cul-tura giudaico-ellenistica gli aveva attribuito, ma con la differenzache in Giovanni il logos identifica una persona vivente.Marc Girard invece compie una attenta analisi strutturale

della pericope dell’incontro tra Gesù e Nicodemo.Questo testosi compone fondamentalmente di un dialogo e un monologo.Da un punto di vista ermeneutico,mediante l’analisi dei simbo-li, emerge che il paradigma della nascita si applica a tutta la peri-cope. Ogni nascita mette in opera un triplo elemento al con-tempo naturale e simbolico: l’acqua, l’aria e la luce. Sebbene nonsi tratti in prima istanza di un testo battesimale, piuttosto cristo-logico, pneumatologico e antropologico, come ha messo in evi-denza la Wirkungsgeschichte, esso tuttavia può dar adito in un

12

LORENZO DE SANTOS - SANTI GRASSO

˘

˘

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 12

Page 14: "Perché stessero con Lui"

secondo momento anche a questa interpretazione sacramentale.Johannes Beutler nel suo studio sull’intervento diTommaso nella

pericope della risurrezione di Lazzaro:“Andiamo anche noi a mori-re con lui” ne enuncia le diverse interpretazioni.A primo acchitopotrebbe sembrare che la parola sia espressione di superficialità, inrealtà risulta che vi è in essa un doppio senso, uno più esteriore osuperficiale, un altro più profondo, legato all’interpretazione post-pasquale. Dall’analisi della figura di Tommaso nell’intero vangelo sidesume che il discepolo sia capace di farsi carico della stessa ostilitàsubita dal messia. Questa disponibilità risulterebbe in linea condiverse parole di Gesù registrate all’interno del vangelo giovanneo,secondo le quali i discepoli devono dare la propria disponibilità aoffrire la propria vita. Questa parola diventa programmatica ancheper i lettori di oggi nel saper affrontare i conflitti.Konrad Huber pone attenzione sull’uso del termine apostolos

in Apocalisse. Delle tre ricorrenze, soltanto una è indiscutibil-mente riferita al gruppo dei Dodici (Apc 21,4). Essi sono anchedefiniti “apostoli dell’agnello”. Quest’ultimo termine è uno deisimboli più importanti nell’Apocalisse per riferirsi a Cristo nellasua forza vittoriosa per il dono della propria vita. Come aposto-li dell’agnello essi sono chiamati a vivere proprio questa attitu-dine cristologica. Inoltre il numero dodici indica che essi sonogli esponenti della nuova comunità della salvezza, simboleggiatadalla città di Gerusalemme e al contempo sono i rappresentantidello straordinario splendore della città. I loro compiti e ruolituttavia non sono presentati unicamente in Apocalisse, mahanno altri paralleli nei testi del Nuovo Testamento.Per ciò che concerne le lettere della tradizione paolina

Martin Hasitschka studia il termine eikōn nelle lettere. La paro-la contiene in sé due significati. Il primo deriva da Genesi, doveAdamo, come unità di uomo e donna, è creato a immagine diDio. Il secondo proviene dal pensiero greco secondo cui il ter-mine significa non solo riproduzione, copia di un oggetto o diuna persona, ma anche manifestazione o rivelazione della suaessenza. Le affermazioni di Paolo che contengono questo termi-ne implicano le due concezioni, così come si può constataredalla serie di testi paolini analizzati.

13

INTRODUZIONE

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 13

Page 15: "Perché stessero con Lui"

Per Giuseppe Ghiberti il tema dello studio è suggerito dallaprossima ostensione della Sindone a Torino, il lenzuolo chemostra un corpo che ha sofferto il soffribile. L’autore parte alloradalla domanda: perché Dio ha dato all’uomo un corpo se poideve patire? L’attenzione alla corporeità emerge fin dalla primapagina della Bibbia, quella della creazione. Nella Lettera agliEbrei, per illustrare la vicenda di Gesù si fa ricorso al Sal 40,7-9:“Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mihai preparato”. È Cristo quindi che opera la sostituzione con unanuova offerta: quella del corpo. In essa si compie la volontà delPadre. I testi eucaristici vengono a confermare quanto l’offerta delcorpo sia importante in ordine alla salvezza dell’umanità.

I curatori

14

LORENZO DE SANTOS - SANTI GRASSO

The_Bible_IMPAGINATO_1_14:Layout 1 28-02-2011 10:15 Pagina 14

Page 16: "Perché stessero con Lui"

421

Premessa, José MaAbrego 5Introduzione, Lorenzo De Santos - Santi Grasso 7

BIBBIA E MAGISTERO 15

Reading through the P.B.C. DocumentProsper Grech 17

Nostra Aetate and the Catholic Biblical RenewalDonald Senior 27

1.The Pastoral Impact of DeiVerbum and Nostra Aetate 281.1The “Conversion” of Biblical Scholarship 291.2 New Models for the Relationship of Christianity to Judaism 321.3The Impact on NewTestament Interpretation:

Matthew and Paul as Examples 331.4 “The Jewish People andTheir Sacred Scriptures

in the Christian Bible” 38

TRADIZIONE SINOTTICA 43

L’uso della Parola: test sulla giudaicità nella comunità del PrimoVangelo CanonicoSanti Grasso 45

1. Il giuramento (Mt 5,33–37) 452. Il verbalismo nella preghiera (Mt 6,7-8) 483. I criteri del giudizio finale (Mt 7,21-23) 514. La testimonianza mediante la parola (Mt 12,33-37) 575. La parabola dei due figli (Mt 21,28-32) 596. La differenza tra l’insegnamento e il comportamentodei leader giudaici (Mt 23,1-7) 63

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 421

Page 17: "Perché stessero con Lui"

The Revealer of the SonLuis Sánchez-Navarro 71

1.The voice of the Father 721.1 At the baptism of Jesus (Matt 3:17) 721.2 At the transfiguration of Jesus (Matt 17:5) 741.3 Conclusion

2.The prayer of the Son 762.1The great thanksgiving (Matt 11:25-26) 762.2The double entreaty in Gethsemane (Matt 26:39,42) 772.3 Conclusion 78

3.The testimony of Scripture 793.1The «fulfillment quotations» 793.2The Father who calls his Son out of Egypt (Matt 2:15) 803.3The Father who is pleased with his Son

(Matt 12:18-21) 81

Image of God the Father in Matthew 1–4Artur Malina 85

1. Introductory Issues 852. Before Jesus’ Public Ministry (1:1–4:11) 86

2.1 God the Father in the Infancy Narrative (1:1–2:23) 862.2 God the Father in the Baptismal Theophany and

the Temptation (3:13–4:11) 89

3.The Significance of Matt 1–4 for the Teaching onGod the Father 93

“La Perfección Del Padre”En Los Hijos Estudio Contextual De Mt 5,48SalvadorVillota 97

1. La “perfección” en Mt 5,43-48 981.1 El “enemigo” (evcqro,j) a amar 991.2 El significado del “amor” (avgapa,w) al enemigo 1011.3 “La perfección” pedida y su fundamento teológico 104

2. Dios-Padre hace posible la imposibilidad humana(Mt 19,26) 107

422

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 422

Page 18: "Perché stessero con Lui"

2.1 La imposibilidad para el ser humano de alcanzar“la perfección” 108

2.2 Dios-Padre lo puede todo (Mt 19,26) 1103. La perfección divina alcanza el corazón del discípulo 111

3.1 Jesús es “la perfección del Padre” que cumple yda cumplido Mt 5,48 1123.1.1 Jesús ama a todos orando por ellos 1123.1.2 Jesús ama a todos entregando su vida

por ellos 1133.2 Acoger a Jesús,“la perfección del Padre”,

en el discipulado 1153.2.1 La necesidad del discipulado 1153.2.2 Discipulado pospascual y asimilación

del “amor al enemigo” 1174. Jesús,“la perfección del Padre” dada cumplida en losdiscípulos-hijos 118

Libertà di Dio: Giusto e BuonoPetr Mareček 123

1. Forma letteraria del testo 1242. Critica testuale 1263. Contesto 1284.Articolazione del testo 1295. Problematica della tradizione e redazione del testo 1326.Analisi del testo 133

6.1 L’ingaggio degli operai (Mt 20,1-7) 1336.1.1 Il primo ingaggio all’alba (Mt 20,1-2) 1336.1.2 Altri tre ingaggi - durante la giornata (Mt 20,3-5) 1376.1.3 L’ultimo ingaggio un’ora prima della fine della

giornata lavorativa (MT 20,6-7) 1386.2 Resa dei conti (Mt 20,8-15) 140

6.2.1 Pagamento della mercede (Mt 20,8-10) 1406.2.2 Protesta degli operai ingaggiati alla

prima ora (Mt 20,11-12) 1436.2.3 Risposta del padrone di casa (Mt 20,13-15) 144

6.3 Applicazione della parabola (Mt 20,16) 147

423

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 423

Page 19: "Perché stessero con Lui"

The Story Of Discipleship InThe Gospel Of MarkJoy Palachuvattil 151

1. Communion with Jesus 1521.1 Jesus’ Rapport with those whom he Sees and Calls 152

1.1.1 Jesus and the Four 1521.1.2 Jesus and the Three 1541.1.3 Jesus and the Zebedee Brothers 1561.1.4 Jesus and Peter 1571.1.5 Jesus and the Twelve 157

1.2The Disciples Entering into Communion asPortrayed in the Gospel 1601.2.1 The Disciples Recognise the Identity

of Jesus 1621.2.2 The Instruction on theWay to Jerusalem

(8,31–10,52) 1661.2.3 Institution of the Supreme Mode of

Communion 1691.3The Disciples’ Incomprehension and Interruption of

Communion 1701.4 Communion Restored 172

1.4.1 The Meaning of proa,geinin 14,28 and 16,7 1731.4.2 «There you will see him» (16,7) 1741.4.3 The Disciples shall indeed See the Risen

Jesus as Sign of Restoration of Communion 1772. Communion with God 1803. Communion among Themselves 182

Motivparallelen Zwischen Dem Jeremiabuch Und Dem MarkusevangeliumGeorg Fischer 187

1. Die Auffassung von Sendung 1882. Berührungen zwischen Jer und Mk 7-16 1913. Ergebnis 197

424

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 424

Page 20: "Perché stessero con Lui"

La Respuesta A La Pregunta De Los Discípulos En Mc 4,41:Todo Un Itinerario NarrativoJorge Humberto Morales Ríos 199

1. La identificación de Jesús, Mesías e Hijo de Dios:la secuencias 4,1-9,13 2011.1 Las escenas de multiplicación y en la barca 2031.2 La pregunta por la identidad de Jesús y algunos

acercamientos a la respuesta 2042. La capacitación de los discípulos para confesar a Jesús,Mesías e Hijo de Dios 2102.1 El alcance del sentido de la curación del ciego de

Betsaida (8,22-26) 2112.2 El camino de 8,29 a 9,7 respecto a la pregunta

por la identidad de Jesús 214

La Mano De Jesús: Signo De Su IdentidadY Manifestación De LaPresencia Del Reino (Mc 7,31-37)Lorenzo de Santos Martín 219

1. Introducción 2192. Jesús entre gentiles 2223. Presentación y petición 223

3.1 Presentación del sordomudo 2243.2 Petición a Jesús 225

4. La respuesta de Jesús 2264.1 Encuentro de Jesús con el enfermo 2274.2 Los dedos de Jesús 228

4.2.1 El dedo en la tradición veterotestamentaria 2284.2.2 Sentido en Marcos 230

4.3 Jesús toca la lengua del enfermo 2314.4 La palabra curativa de Jesús 233

5.Anuncio y admiración de la gente 2365.1 Hacer de Dios. Hacer de Jesús 2375.2 Jesús manifiesta la presencia del reino de Dios 239

425

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 425

Page 21: "Perché stessero con Lui"

The Meaning OfTheWord Euaggelion InThe Story OfThe AnointmentIn BethanyDenis Farkasvalvy 241

1. Similarities and Dissimilarities 2412. Contextual Similarities and Differences 2433.The Dominical Pronouncement in Mt/Mk 2454.The Use of euvagge,lionin the Pericope 2465. Concluding Remarks 247

Le Donne Al Sepolcro (Mc 16,1-8)Gastone Boscolo 251

1. Introduzione 2512. Le fonti della Tradizione 2533. Il testo 2554. Struttura del brano 2565.Analisi del testo 257

5.1 Preparazione della visita e venuta al sepolcro 2575.2 La scoperta del sepolcro vuoto 2605.3 L’annuncio pasquale del messaggero celeste 2615.4 Reazione delle donne 264

6.Valore storico del racconto della visita al sepolcro 2657. Messaggio pasquale di Marco 2658. Significato per il lettore (messaggio) 266

The Place Of JohnThe BaptistWithin Luke’s Sacred HistoryJaroslav Rindos̆ 269

1.A Part of the Time inWhich the Kingdom of Godis Preached 269

2. Occasion and Beginning of Jesus’ Mission 281

TRADIZIONE GIOVANNEA 287

The Significance OfThe Logos InThe Relational Aspect Of John’sTheologyMaksimilijan Matjaz̆ 289

1. Introduction 289

426

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 426

Page 22: "Perché stessero con Lui"

2.The semantics of the term logosin the NewTestamentand in the Gospel of John 291

3.The term logosin the structure of the Prologue 2964.The Logosas the authentic interpreter of God –exclusivity of the Christian revelation 298

5.The Logos– from theWord to the Person 301

Le Paradigme De La Naissance Dans Jn 3,1-21Marc Girard 307

1. Le préambule narratif (2,23–3,2a) 3082. Le dialogue proprement dit (3,2b-11) 3103. Le monologue (3,11-21) 3134. L’unité de tout l’épisode (2,23–3,21) 3185. Une unité plus large: la méga-structure des chapitres 2–4 3186. Intégration herméneutique: le paradigme de la naissance 321

Lasst Uns Mit Ihm Gehen, Um Mit Ihm Zu Sterben (Joh 11,16)Johannes Beutler 327

1. DasWort des Thomas in der neueren Diskussion 3282. DasWort des Thomas in seinem näheren Kontext 3313. DasWort des Thomas in seinem weiteren Kontext 335

CORPUS PAOLINUM 345

Dem „Bild“ Des Sohnes Gottes „Gleichgestaltet“Werden (Röm 8,29)Martin Hasitschka 347

1.Adam und Christus in 1 Kor 15 3481.1.1 Kor 15,20-22 - Adam und Christus als Begründer

eines Schicksalszusammenhanges 3481.2.1Kor 15,44b-49 - Frage nach der Leiblichkeit der

Auferstehung 3492. Der Begriff „Bild“ in 2 Kor 3,4-4,6 350

2.1.2 Kor 3,18 –Verwandelt werden in sein Bild 3512.2.2 Kor 4,4 – Christus, das Bild Gottes 352

3. Dem „Bild“ des Sohnes Gottes „gleichgestaltet“ werden -Röm 8,28-30 3524. Bild des unsichtbaren Gottes – Kol 1,15 354

427

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 427

Page 23: "Perché stessero con Lui"

5. Zusammenfassung 355

«Un Corpo Mi Hai Preparato» (Eb 10,5): Il Corpo Di Cristo E Dell’uomoGiuseppe Ghiberti 357

1. Il tema 3572. Un corpo mi hai preparato (Eb 10,5.10): un punto di partenza 3583. Corpo di Cristo (e dei suoi) per l’alleanza 3624. Corpo di peccato (Rm 6,6 + 8,10.11.13.23) 3645. Impressioni di una conclusione interlocutoria 366

Fundament Und Kostbarer SchmuckKonrad Huber 369

1. «Apostel» in der Johannesoffenbarung 3702. Charakterisierung der zwölf Apostel in Offb 21,14.19-20 373

2.1 Apostel des Lammes 3732.2 Zwölf 3752.3 Namen 3762.4 Grundsteine 3762.5 Mauer 3772.6 Jederlei wertvolles Gestein 379

3.Apostel als Fundament im übrigen Neuen Testament 3804. Rückblick und Ausblick 384

Bibliografia 387

Indice degli Autori 413

Note biografiche 429

428

INDICE GENERALE

The_Bible_IMPAGINATO_413_:Layout 1 28-02-2011 10:44 Pagina 428