Mezzi di Comunicazione: Radio e Televisione

Programma Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile (IPEC)

Progetto INT/99/M06/ITA finanziato dal Governo Italiano

Sostenere i Diritti dei Bambini

attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media

ISBN 92-2-xxxxxx-x

Stop al Lavoro Minorile

Stop al Lavoro Minorile

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Prodotto dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

in collaborazione con

Stop al Lavoro Minorile

Sostenere i Diritti dei Bambiniattraverso l'Educazione, l'Arte ed i Media

Mezzi di Comunicazione:Radio e Televisione

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Mezzi di Comunicazione:Radio e Televisione

Tempi

2 sessioni didattiche singole e 1 sessione didattica doppia

Motivazioni

Il lavoro con la radio e la televisione è diverso da quello conla stampa. Se, come vi abbiamo suggerito, avete già attuato ilmodulo Mezzi di Comunicazione: Stampa, il gruppo con cuilavorate si sarà già reso conto dell’importanza dell’uso deimedia quale strumento di diffusione del messaggio a un piùvasto pubblico, ampliando l’impatto delle attività svolte.

Entrambi i moduli sui mezzi di comunicazione prendono inconsiderazione come i giovani possono coinvolgere i medianel loro progetto, informando più persone della comunitàriguardo il loro lavoro, e dando spiegazioni e indicazioni sucome la comunità stessa possa dare il proprio contributo.Questi moduli si integrano bene con Scrittura Creativa eInterviste e Sondaggi.

Il grande vantaggio dei moduli sui mezzi di comunicazioneconsiste nel fatto che permettono ai giovani di mettere inpratica le abilità da essi acquisite fino a questo momento. Èun altro passo avanti nel loro sviluppo personale e nel loroassumersi sempre maggiori responsabilità, che li qualifica ad

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Risultato: aumentare ilpotenziale di integrazione e diconsapevolezza della comunità,ampliando l’effetto moltiplicatore.

Obiettivo: mettersi in contatto con i mediaper richiamare l’attenzione del pubblico sulproblema del lavoro minorile. Capire come lavoranoi media. Preparare e realizzare un’intervistaradiofonica e/o televisiva.

Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

operare come agenti di mobilitazione sociale all’interno dellacomunità.

Nell’era della new economy, il lavoro con i mezzi dicomunicazione sta diventando essenziale, in quanto notizie einformazioni detengono un posto predominante nella vita dimolti. Questo sarà utile ai giovani nelle loro future carriereaccademiche e professionali, e garantirà che quanto appresoda questi moduli, resti impresso in loro per tutta la vita.

Preparazione

Prima di iniziare il modulo, considerate i seguenti punti.

� Decidete quale emittente radiofonica o televisivameglio si adatterebbe agli scopi del progetto. Le emittentilocali probabilmente risponderanno in modo più positivo alvostro contatto, ma non escludete categoricamente quellenazionali. Una volta identificata l’emittente, esaminate chetipo di programmi manda in onda e sceglietene uno o dueche possano fare al caso vostro.

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Nota per l’utente

Vi raccomandiamo caldamente di attuare, prima di questo, il moduloMezzi di Comunicazione: Stampa, che vi aiuterà a instaurare unamaggior confidenza del gruppo nei confronti dei media, costituendoinoltre un ottimo sistema per iniziare a conoscere questo mondo. Quandosi tratta di preparare un comunicato stampa o un articolo scritto i giovanipossono, entro certi limiti, dissimulare eventuali timidezze e inibizioni.Ma quando si tratta di sostenere un’intervista radiofonica, o di comparirein televisione durante un talk show o un notiziario regionale, l’interessatonon può certo mantenere l’anonimato o nascondersi. Il gruppo potrebbetra l’altro usare il comunicato stampa elaborato nel modulo Mezzi diComunicazione: Stampa quale strumento per stabilire un contatto con leemittenti radiotelevisive.

Mezzi di Comunicazione: Radio e Televisione

� Contattate preventivamente l’emittente. Dopo averindividuato l’emittente e il programma, dovrete prenderecontatti con il produttore delle trasmissioni interessate.Avvisate con il dovuto anticipo lo staff dell’emittenteradiofonica o televisiva circa le vostre intenzioni dipresentare a breve un comunicato stampa, informandoloinoltre del tema trattato. Questo ha infatti l’esigenza dipianificare il palinsesto di settimana in settimana e,contattandolo per tempo, potrete avere un’idea più precisadei tempi di questa attività.

� Attenzione ai tempi. Le notizie rappresentano l’“adesso”,quello che accade oggi. Parlate del vostro progetto mentresi sta svolgendo, non settimane dopo che si è concluso.Questo significa che – in quanto educatori – dovretepensare al momento più opportuno per mettere in atto ilmodulo. Programmatelo con attenzione.

� Scadenze. Accertatevi che l’emittente radiofonica otelevisiva riceva il comunicato stampa in tempo utile econtattate poi direttamente il produttore per tenervi alcorrente riguardo i tempi di attuazione dell’intervista.

Così come i giornali, anche le emittenti radiotelevisive,persino quelle piccole a diffusione locale, hanno ritmi di lavoropiuttosto frenetici. Ogni giorno devono mandare in ondamolte trasmissioni, ed il loro tempo è prezioso. Il migliormodo per attirare la loro attenzione è quindi svolgere buonaparte del lavoro al posto loro. In altre parole, preparate uncomunicato stampa che possa essere usato come base peruna discussione o un’intervista, e date seguito a questeattività mantenendo un contatto diretto con l’emittenteradiofonica. Se svolgerete buona parte del lavoro di base,confrontandovi telefonicamente per ogni ragguaglio, è piùprobabile che il vostro pezzo sia mandato in onda.

Assistenza esternaSe qualcuno dei vostri colleghi ha un’esperienza specificain questo senso ed è disposto ad aiutarvi nella realizzazionedel modulo, non esitate ad avvalervi della sua assistenza.Peraltro, voi stessi potreste conoscere personalmentequalcuno – ad esempio un genitore di uno dei ragazzi delgruppo – che lavora nel mondo dei media o che ha comunqueun’esperienza in materia.

Inoltre non è escluso che la vostra emittente radiofonica otelevisiva locale sia disposta a mandare qualcuno adassistervi nella vostra attività. Questi, quanto meno, potràparlare con il gruppo dei vari aspetti del lavoro di giornalista e

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dei modi per ottenere la visibilità sui media. In generale igiovani nutrono un sincero interesse nei confronti del mondodei mass media. Spesso ascoltano i notiziari alla radio o liseguono alla televisione.

In alternativa, potreste chiedere l’aiuto di un consulente odi uno specialista in materia di comunicazione. Se non neconoscete nessuno, cercate sulle pagine gialle locali. Data lanatura del progetto, dovreste richiedere una presenza a titologratuito.

Ricordate di coinvolgere i ragazzi del vostro gruppo nellaricerca di assistenza esterna. Stimolateli e aiutateli aprendere contatti con produttori o altri addetti presso la radioo la televisione locale. Questa per loro costituirà non solo unasplendida esperienza, ma la prova reale di come trattare con imedia. L’invio di una lettera a una radio o a una televisionedovrebbe essere sempre seguito da un contatto telefonico.

Cosa occorre

� Il comunicato stampa elaborato nel modulo Mezzi diComunicazione: Stampa.

� Una lavagna o una lavagna a fogli mobili.

� Accesso alla linea telefonica se possibile, ma non èessenziale.

� Videocamera o camcorder, videoregistratore e monitor.(Nota: questo tipo di attrezzatura non è di vitaleimportanza, si tratta di impianti costosi e non sempredisponibili in tutte le istituzioni o comunità. Se comunquene avete la possibilità, utilizzateli).

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Avvio del modulo

Il modo di procedere dipende da varifattori.

� Se siete riusciti o meno a invitare uno opiù relatori del mondo dei media.

� Se avete o meno un collega, un altroinsegnante o comunque qualcuno che vista aiutando nello svolgimento dellesessioni.

� Se siete voi stessi a condurre le sessionioppure no.

Indipendentemente dalla vostra situazione,l’approccio sotto descritto dovrebbe esseresufficiente per permettervi di attuare voi stessiil modulo, con o senza una precedenteesperienza in questo campo.

Organizzazionedel gruppo

Poiché questo modulo segue quello suiMezzi di comunicazione: stampa, mantenete la stessasuddivisione in sottogruppi. L’analisi del comunicato stampa elo sviluppo delle domande che verranno poste nel corsodell’intervista richiederanno degli esercizi di scrittura. Ilmodulo inoltre prevede una sessione di “gioco delle parti”, nelsenso che i ragazzi dovranno inscenare le intervisteradiotelevisive. Questi esercizi aiuteranno i ragazzi adacquisire maggior fiducia in se stessi, un elementoassolutamente necessario prima di proiettarsi nel mondoreale dei media.

Se avete già realizzato i moduli Gioco delle Parti eDibattito, sarete senz’altro stati in grado di identificare deibravi attori o dei bravi oratori. Assicuratevi che non si trovinotutti nello stesso gruppo, ma distribuiteli nei vari gruppi dilavoro in modo che siano di aiuto anche gli altri. Qui essipotranno assumere un ruolo di “capogruppo”, il che per voicostituirebbe un ulteriore aiuto.

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Notaper l’utente

Per questo modulo vi suggeriamo di lavorarecon un solo mezzo di comunicazione, ossia ola radio o la televisione. Oppure, se lopreferite, o se il gruppo dovesse preferirlo,potreste lasciar scegliere ai ragazzi stessi sepreparare un’intervista radiofonica otelevisiva, secondo le modalità del giocodelle parti. Potrebbe risultare moltointeressante vedere come i gruppi sipreparano in maniera diversa a seconda delmezzo di comunicazione cui intendonorivolgersi, e mettere questi aspetti aconfronto nella discussione finale.

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Preparare la scena

1 sessione didattica

Se siete riusciti a mettervi in contatto con un giornalista o unaltro rappresentante del mondo della radio o della televisione,questo costituirà un ottimo punto di partenza per il vostro lavoro.Invitate la persona a parlare al gruppo prima di dare il via a unadelle attività didattiche. Questo vi aiuterà a entrare nel clima dilavoro e dovrebbe suscitare un interesse da parte del gruppo neiconfronti dell’argomento. Alla fine della presentazione datespazio alle domande, ponendo voi stessi alcuni dei quesiti cheavrete preparato in precedenza. Non sempre i ragazzi prendonosubito questa iniziativa. Anche quando hanno un sacco didomande da fare, spesso si sentono un po’ intimiditi amanifestare i loro dubbi. Rompete voi il ghiaccio, ponendo voistessi i primi quesiti: questo renderà l’ambiente meno ostile evedrete che i ragazzi vi seguiranno a ruota.

Non dimenticate che è buona norma inviare una lettera diringraziamento al relatore, dopo il suo intervento. È unaquestione di semplice cortesia, ma state pur certi che nonpasserà inosservata alla persona interessata. Piccoli gesti,come questo, vengono sempre apprezzati e vedrete che infuturo la persona interessata sarà maggiormente disposta acollaborare ancora.

Se non siete riusciti a contattare un ospite, è importantecomunque riuscire a introdurre l’argomento affinché il gruppoabbia una migliore comprensione di cosa è il mondo dei media.

La radio viene spesso considerata un mezzodi comunicazione meno affascinante rispettoalla televisione, che nella società moderna sipone come il mezzo di diffusione più rapido edefficace. I giovani basano gran parte dei loroprincipi, valori, e perfino comportamentisociali, su quanto osservano nell’ambito deiprogrammi televisivi. Molti programmitelevisivi odierni sono rivolti agli adolescenti. Ilrisultato è che in alcuni Paesi la radio non vieneimmediatamente identificata come un mezzopopolare di diffusione delle notizie; ciò nontoglie che si tratta comunque di un mezzo dicomunicazione essenziale.

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La radio offre considerevoli vantaggi rispetto allatelevisione, poiché si tratta di un mezzo meno caro e, diconseguenza, molto più accessibile. La gente ascolta la radio24 ore al giorno, sette giorni su sette, per 365 giorni all’anno,e spesso non è nemmeno cosciente di essere in ascolto, inquanto il suo “chiacchierio” fa ormai parte dell’ambientequotidiano. Nella maggior parte delle case e dei posti di lavoroc’è sempre almeno un apparecchio radiofonico in funzione.Nei Paesi in cui non tutte le abitazioni dispongono di unallacciamento alla rete elettrica e la gente non ha i mezzi peracquistare un televisore, e nei Paesi in cui l’analfabetismocostituisce ancora un problema, è la radio a porsi come laprincipale fonte di informazioni, comunicazioni eintrattenimento.

Sia la radio che la televisione offrono un’ampia gamma diprogrammi, tra i quali: notiziari, servizi speciali, talk show,programmi in cui il pubblico può intervenire telefonicamente,programmi educativi, programmi destinati a gruppi specifici,come ad esempio alle donne e ai giovani, e molti altri.Insieme al vostro gruppo dovrete pensare al programma piùadatto a contenere le informazioni riguardo il vostro progetto.Spesso i giovani guardano o ascoltano programmi creatiappositamente per loro, quali i talk show per ragazzi, iprogrammi musicali, i quiz e i programmi scolastici/educativi,specie se si trovano a scuola.

Dovreste inoltre tenere presente che le radio locali sonomolto popolari e spesso sono più ascoltate delle reti nazionaliperché offrono una copertura locale, notizie specifiche,previsioni del tempo più puntuali e informazioni sugli eventidel luogo. Le radio locali potrebbero costituire il miglior puntodi partenza per il vostro gruppo: spesso, infatti, questestazioni sono alla ricerca di storie locali interessanti perriempire la loro programmazione.

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Attività 1:l’intervista radiofonica o televisiva

1 sessione didattica doppia

Una delle più efficaci forme di copertura radiofonica otelevisiva è data dall’intervista; il presente modulo è statoideato per preparare i giovani a questa forma dicomunicazione. I risultati del modulo Mezzi diComunicazione: Stampa serviranno come base per la messain atto di tali attività. Ogni gruppo dovrà avere una copia delcomunicato stampa e si darà per scontato che il comunicatosia stato trasmesso dall’emittente radiofonica o televisivalocale. L’obiettivo è di svolgere degli esercizi di gioco delleparti, nel corso dei quali i sottogruppi analizzeranno ilcomunicato stampa, elaborando successivamente una seriedi domande da porre alle persone coinvolte nel progetto e lerisposte a tali domande.

Tecniche di intervista Iniziate con una discussione generale con tutto il gruppo.Scrivete su una lavagna le seguenti regole di base necessarieper preparare un’intervista radiofonica o televisiva.

� Preparare, preparare, preparare! Qualunque intervistapuò rivelarsi un’esperienza da far saltare i nervi, anche achi ci è già abituato. Pianificando l’intervista aiuterete igiovani a prepararsi mentalmente e a concentrarsi sulloscopo principale, ossia quello di far “passare” il loromessaggio.

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Nota per l’utente

Non è necessario aver già realizzato il modulo Gioco delle Parti. La partededicata al “gioco delle parti” nell’ambito di questo modulo non è cosìintensa come quella prevista nel modulo specifico, propedeutica al piùimpegnativo modulo Drammatizzazione. L’esercizio basato sul gioco delleparti svolto in questa sede potrebbe costituire comunque una buonaintroduzione al modulo Gioco delle Parti. Non preoccupatevi quindi troppodell’abilità di recitazione richiesta a questo livello.

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� Arrivare in orario. Spesso gli intervistati se ne stannoseduti negli uffici dell’emittente, in attesa del loro turno. Seperderete questo momento, non otterrete facilmente unaseconda opportunità. Peraltro, arrivando con un certoanticipo i giovani avranno tempo di assumere una certarilassata compostezza prima di andare in onda.

� Di cosa tratta la storia? Per fare notizia, alla radio o allatelevisione, la vostra intervista dovrà narrare una storia. Ilvostro scopo è attirare l’attenzione degli ascoltatoriradiofonici e per riuscirci, dovrete pensare a comeesprimervi quando andrete in onda.

� Dire chi siete. È importante che gli ascoltatori sappianocon precisione chi siete per poter collocare la storiaall’interno di un contesto.

� Parlare con frasi semplici e brevi. Non divagatedurante un’intervista radiofonica. Parlate correttamente ein modo chiaro. Non insistete sullo stesso punto: una voltamesso in chiaro, passate al punto successivo.

� Evitare ogni tipo di gergo. La cosa da evitare è che gliascoltatori abbandonino l’ascolto perché non capisconoquando parlate. Spesso i giovani hanno la tendenza ausare un loro proprio linguaggio; insegnate a trasmettere imessaggi in modo chiaro.

� Decidere quale messaggio, nella vostra veste diintervistato, volete trasmettere. Una buona intervistaverrà giudicata in base al fatto che siate riusciti (o meno) atrasmettere il vostro messaggio. Quindi, pensateci bene.Quali messaggi volete trasmettere? Preparate una lista dicirca cinque punti essenziali che volete trattare nell’intervistae, qualunque cosa accada, accertatevi di toccarli tutti. Uno diquesti punti dovrà essere riservato ai ringraziamenti a tuttele persone che hanno contribuito. Il trucco consistenell’interpretare la domanda in modo che voi, l’intervistato,possiate dire esattamente ciò che volete dire. Se parlatebene e in modo chiaro è improbabile che vi interrompano.

� Inserire nel discorso delle statistiche particolarmenteincisive. Sul lavoro minorile esistono molte statisticheinquietanti, che potrete usare per rafforzare l’incisività delvostro messaggio. Un’intervista radiofonica dura soltantoqualche minuto, a volte addirittura pochi secondi, e un modosicuro per attirare l’attenzione degli ascoltatori è presentarequalche dato scioccante. Mettete le statistiche a confrontocon le situazioni quotidiane, affinché la gente rifletta davverosu quanto state dicendo.

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� Non dimenticare che vi stanno guardando. Un fattoreimportante da non dimenticare durante un’intervistatelevisiva è ovviamente l’aspetto fisico. In televisione lapersona è visibile per tutta la durata dell’intervista; illinguaggio del corpo è quindi molto importante: i giovanidovranno far attenzione a non dimenarsi o lasciarsi caderesulla sedia, oppure gingillarsi con i capelli o fare smorfie.Dovranno apparire composti, rilassati, con le manidisinvoltamente sistemate.

Ordinate la lista nel modo che ritenete più adeguato per voie per il gruppo. Qualora non vogliate fare riferimento a tutti ipunti, scegliete quelli che intendete discutere. Scrivete allalavagna solo le frasi pertinenti. Una volta scritto tutto,scorrete ogni punto esaurientemente e con la dovutaattenzione.

Lasciate che il gruppo ponga delle domande man mano chepassate in rassegna la lista alla lavagna. Verificate cheabbiano capito i punti chiave e i principi fondamentalicomportati da un’intervista. Rivolgete anche voi delledomande per essere certi che abbiano capito. Mantenete vivol’interesse ponendo domande e fornendo esempi durante lapresentazione.

Prepararsiall’intervista

L’esercizio consiste nel far riunire i sottogruppi di lavoro enel far loro sviluppare una propria versione drammatizzata(gioco delle parti) dell’intervista radiofonica. Lo scopo è quellodi far entrare il gruppo in sintonia con tutti e due i ruoli: quellodell’intervistato e quello dell’intervistatore. Cercate disuddividere i giovani in un numero pari di sottogruppi.Accoppiate quindi i sottogruppi tra loro, in modo che vi sianodue gruppi di due persone. Questi due gruppi avranno compitidiversi.

� Un gruppo svolgerà il ruolo dell’intervistatore radiofonico,e dovrà analizzare il comunicato stampa e elaborare unaserie di possibili domande. Questa attività richiede unattento esame del comunicato stampa. Non richiedete unimpegno eccessivo, in quanto i ragazzi potrebberoscoraggiarsi. Chiedete loro di proporre all’incirca sei buonedomande, quelle che loro stessi vorrebbero porre aqualcuno, se fossero gli intervistatori. Spiegate che ledomande devono essere studiate in modo che la personaintervistata abbia la possibilità di rispondere ampliando

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l’argomento. Una semplice serie di “sì” e “no” renderebbel’intervista poco interessante e gli ascoltatoriabbandonerebbero ben presto l’ascolto.

� Il secondo gruppo svolgerà il ruolo dell’intervistato. Iragazzi dovranno analizzare il comunicato da unaprospettiva diversa, riflettendo sul messaggio datrasmettere mediante l’intervista. Quindi dovrannoprepararsi a sottoporsi all’intervista.

Ovviamente, i due gruppi non dovrebbero poter confrontare irispettivi appunti, ma lavorare separatamente, senza mostrareagli altri le proprie domande e annotazioni. Obiettivo di questoesercizio è stimolare il gruppo a riflettere su quali siano ledomande che un intervistatore potrebbe porre e quali lepossibili risposte. Lo scopo è quello di fornire un punto dipartenza agli studenti che potrebbero essere invitati a prendereparte a un’intervista – alla radio o alla televisione – e, al tempostesso, quello di stimolare il gruppo a riflettere con moltaattenzione sul progetto e sul problema del lavoro minorile.

Date ai gruppi 20 minuti circa per preparare le interviste.Tenete viva la tensione, parlando e spostandovi in mezzo aloro. Se vi rendete conto che un gruppo è in difficoltà,fermatevi a dare qualche consiglio ai ragazzi. Parlate con lorodelle domande che potrebbero sviluppare partendo dalcomunicato stampa, e lanciate qua e là qualche piccolosuggerimento. Una volta risolta la fase iniziale, l’attività fluiràpiù facilmente. In genere la prima domanda è la più difficile.Aiutate i ragazzi a sentirsi rilassati e disinvolti.

Assicuratevi che tutto proceda bene, circolando fra igruppi. Sei domande non costituiscono un impegnoeccessivo, e il gruppo – a questo punto – dovrebbe conoscereabbastanza bene le tematiche in questione. Rassicurateli sulfatto che, in questa fase, non vi aspettate necessariamentedei risultati eccezionali. L’obiettivo essenziale, in questostadio, è quello di ottenere che i gruppi scrivano le propriedomande e siano preparati per l’intervista. Assicuratevi che illavoro nasca dal contributo di ciascun membro deisottogruppi, e non da una sola persona.

Rispettate il limite di tempo che vi eravate prefissati,assicurandovi che ogni gruppo completi il lavoro nei termini.Mettete fine all’esercizio allo scadere del tempo, anche se nontutti hanno finito.

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Esercitarsinelle interviste

Quando tutti avranno finito, sistemate un tavolo in unpunto della stanza visibile a tutti. Da una parte del tavolodovranno stare gli intervistatori e dall’altra gli intervistati. Inmodo democratico, ad esempio tirando a sorte o facendotesta o croce, stabilite l’ordine con cui verranno presentate leinterviste. Se disponete di un videoregistratore, è utileregistrare tutte le interviste: farle rivedere su uno schermopotrebbe servire per analizzare più da vicino, con il gruppo, latecnica dell’intervista sia dal punto di vista dell’intervistatoreche da quello dell’intervistato. In questo modo aiuterete ilgruppo a capire quello che è opportuno fare duranteun’intervista e ciò che è meglio evitare.

La registrazione delle interviste aggiungerà un pizzico diapprensione e di suspense al gioco delle parti. Questo èpositivo, per una serie di ragioni.

� La situazione diventa più “reale”. È inevitabile provarepreoccupazione e panico, quando ci si sottopone aun’intervista. Ecco perché fa bene provare queste emozionie vedere come influiscono sul proprio rendimento.

� La registrazione contribuirà a introdurre l’idea di “essere intelevisione”, ossia di essere visibili non soltanto dalpubblico presente, ma anche da un pubblico “invisibile”.

Cercate di consentire l’uso della videocamera a tutto ilgruppo, in modo che ciascuno abbia la possibilità di provare ariprendere le interviste. I ragazzi impareranno a usare questostrumento e a filmare le scene del gioco delle parti.

Non preoccupatevi se non disponete di questaattrezzatura. La cosa essenziale è che tutto il gruppo partecipiall’esercizio, traendo vantaggio dal fatto di prendere parte auna situazione di intervista. L’elemento del gioco delle partiapprofondisce in qualche modo la loro esperienza. È utilecomunque anche l’esercizio di registrazione audio. In questocaso, potrete far risentire alcune parti di un’intervista aiprotagonisti, aiutandoli a capire meglio i punti che sieteinteressati a sottolineare. Per i ragazzi riascoltare la propriavoce e sentire come se la sono cavata nell’intervista è unabuona esperienza didattica. Con ogni probabilità, nel corsodell’esercizio non avranno memorizzato quello che hannorealmente detto né le risposte date.

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Fate sistemare i gruppi ai lati del tavolo, aiutandoli arilassarsi e a entrare nei panni previsti dal loro ruolo. Adesempio, se interpretano gli intervistatori, fateli presentareagli altri con nomi diversi, e fate presentare loro un servizio ole previsioni del tempo. Tutti i giovani selezionati per porre ledomande dovrebbero poter partecipare all’esercizio. Non fateparlare soltanto una persona per tutto il tempo.Analogamente, entrambi gli intervistati dovranno poterrispondere alle domande, in modo da essere coinvolti tutti edue.

Gli intervistatori dovranno invitare gli intervistati adampliare le loro risposte e – se vogliono seguire unaparticolare modalità di presentazione delle domande, sullabase di una risposta che è stata fornita – incoraggiateli afarlo, dato che è quello che realmente avviene nelle vereinterviste radiofoniche. Ricordate agli intervistati di tenere amente i messaggi che vogliono “far passare” e di assicurarsiche questi vengano effettivamente trasmessi nel corsodell’intervista.

Contribuite a creare un’atmosfera rilassata. Fate in modoche l’esercizio risulti divertente. Ove possibile, date spazioall’ironia, senza mai perdere il controllo. State accanto aigruppi, aiutandoli a rispondere alle domande. È semprepossibile che uno dei ragazzi si blocchi completamente: lapaura del pubblico si riscontra di frequente in queste attività.Siate sempre pronti ad aiutare i ragazzi nelle situazionidifficili, e aiutateli a risolverle in modo dignitoso.

Quando ogni gruppo ha portato a termine la propriaintervista, ringraziatelo e rivolgetevi al resto del gruppo,chiedendo eventuali commenti sulla performance cui hannoassistito. Osservando gli altri all’opera i ragazzi dovrannotrarre degli spunti da mettere in pratica quando sarà il loroturno. È opportuno che i gruppi analizzino l’interpretazionedegli altri, in quanto ciò contribuisce anche a consolidare ledinamiche del gruppo. Continuate in questo modo, fin quandotutti avranno eseguito l’esercizio. Prendete anche appuntisugli aspetti positivi e negativi, che rielaborerete nelladiscussione generale, alla fine dell’attività. Sottolineate inparticolare gli aspetti positivi e ricorrete alla critica costruttivariguardo agli aspetti meno riusciti. L’esercizio deveconfigurare un’esperienza istruttiva; i giovani trarranno ungrandissimo beneficio dal gioco delle parti, in termini disviluppo personale.

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Se lo ritenete opportuno (e se pensate che i ragazziaccettino di buon grado questa proposta), stimolate unaleggera competizione fra i gruppi, per sollecitare un maggioreinteresse ed introdurre un elemento di allegria. Ad esempio:

� assegnate un premio per la migliore interpretazione (lagiuria sarà costituita dal gruppo);

� assegnate un premio per l’interpretazione più divertente.

L’intervista Una volta portata a termine questa attività, il gruppo dovràprocedere a stringere i contatti con l’emittente radiofonica otelevisiva locale, al fine di preparare il terreno per l’intervistareale. Ovviamente non sarà possibile far partecipare tutti aquesta fase. Sarete già piuttosto fortunati se potranno esserecoinvolti più di due ragazzi, ed è probabile che l’emittenterichieda anche la vostra presenza, in qualità di responsabiledel progetto. Pertanto dovrete trovare un modo imparziale etrasparente per scegliere chi sosterrà l’intervista. Adesempio, potrete raccogliere i nomi di chi aspira a parteciparee poi, semplicemente, tirare a sorte. Alcuni resteranno delusi,ma probabilmente non mancheranno altre occasionisuccessive.

Una volta stabiliti data e orario, tenete una sessione dipreparazione con i ragazzi interessati, per aiutarli asviluppare disinvoltura e autocontrollo. Riprendete gli appuntielaborati nel corso del gioco delle parti e sottolineate gliaspetti positivi che dovranno tenere a mente. Assicurateviche abbiano ben chiari i messaggi che intendono trasmettere.Arrivate per tempo all’appuntamento, assicurandovi che –dopo l’intervista – il gruppo ringrazi l’intervistatore e ilproduttore. Dopo la registrazione, tenete riunito il gruppo;all’occorrenza portate i ragazzi da qualche parte a berequalcosa; questo vi consentirà di creare un contesto dipiacevole sintesi dell’esperienza, che servirà anche comemomento di “decompressione”, in cui i ragazzi potrannoesprimere liberamente tutti i loro sentimenti. È importanteche abbiano un modo per scaricare la tensione accumulata.

Qualora l’emittente radiofonica o televisiva non sia ingrado di fornirvi una copia dell’intervista, assicuratevi cheuno del gruppo la segua e la registri.

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Non dimenticatevi di complimentarvi con i ragazzi perl’ottimo lavoro svolto (così facendo lavorerete sulla loroautostima), e ringraziate tutti per il loro contributo.Successivamente, fate scegliere al gruppo la persona chedovrà scrivere una lettera di ringraziamento all’emittente. Nelmondo dei media mantenere delle buone relazioni è unelemento essenziale.

Cose da fare e cose da evitare

� Accertatevi che ogni ragazzo prenda parte a tutte lesessioni del modulo.

� Fate battute scherzose con il gruppo per aiutare losvolgimento della sessione. Elementi di umorismopotranno risultare utili anche nell’interpretazione dei variruoli. Qualcuno potrebbe per esempio imitare unpersonaggio radiofonico famoso.

� Non permettete al gruppo di sminuire il lavoro svolto daaltri. Tutti meritano rispetto e attenzione.

� Se avete le attrezzature, fate riprese video o registrazioniaudio delle interviste.

� Non obbligate nessuno ad agire controvoglia o in modo chenon sarebbe in grado di gestire. Alcuni, per carattere, nonsono in grado di esporsi al pubblico e sarà compito vostrotener conto delle emozioni di ognuno.

� Non esagerate l’importanza delle competizionieventualmente utilizzate come obiettivi a breve termine.Se ritenete che potrebbero causare problemi odestabilizzare il gruppo, non utilizzatele affatto.

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Discussione finale

1 sessione didattica

Quando tutti avranno svolto il gioco delle parti, procedetealla discussione finale. Il lavoro con i media – e in particolarecon la radio e la televisione – è entusiasmante, ed è probabileche il gruppo risponda in modo molto positivo. Se riusciretead ottenere un’intervista radiofonica o televisiva, il grupposarà con ogni probabilità piuttosto galvanizzato. Ai ragazzipiace l’idea di andare in onda (in radio o in TV), e saranno lietiche le persone della loro comunità abbiano la possibilità dicapire meglio ciò che fanno e che studiano. Non dimenticatedi registrare l’intervento, e conservate la registrazione, cheriproporrete al gruppo nella fase conclusiva del modulo.

Contribuite quindi a mantenere vivo l’entusiasmo el’interesse all’interno del gruppo, esprimendo i vostricommenti conclusivi in modo vivace. Tenete informati iragazzi circa le risposte delle emittenti radio o televisivelocali… E non è detto che non riusciate addirittura arrivare auna rete nazionale! Questo costituirebbe un incredibilesuccesso per il vostro progetto e uno straordinario incentivoper i ragazzi del vostro gruppo. Una simile eventualitàcreerebbe un positivo clima di aspettativa e offrirebbe buoneopportunità di intraprendere attività successive. Nondimenticate che in TV potrete avvalervi di supporti visivi, adesempio i lavori prodotti durante la competizione artistica.

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Valutazione e seguito

Per quanto riguarda gli indicatori che consentono dimisurare l’efficacia di questo modulo, è necessario valutarese determinati risultati specifici si sono verificati o meno. Isottogruppi avranno realizzato uno scenario di gioco delleparti, interpretando un’intervista radiofonica o televisiva. Laqualità di questo lavoro dipenderà, in parte, da come è statomesso in atto il modulo e, in parte, dal rapporto che sareteriusciti a instaurare con il gruppo.

Fra gli altri indicatori saranno tenuti presenti:

� contatti stabiliti con la radio e la televisione locali (oregionali e nazionali);

� invio di un comunicato stampa ai media;

� offerte di interviste da parte di radio o televisioni, o daentrambe; il gruppo potrebbe addirittura essere coinvoltoin un talk show, in un documentario sul progetto, opartecipare ad un programma per ragazzi;

� avvio di ulteriori attività dopo l’intervista.

Tutta l’attività di questo modulo è studiata per favorire ilpassaggio alla fase dell’azione, ossia all’effettivocoinvolgimento nella campagna globale volta all’eliminazionedel lavoro minorile. Gli indicatori sopra riportati sono quindiessenziali per determinare quanto il vostro gruppo siaimpegnato a agire e quanto sia coinvolto nella problematica enel progetto. I risultati di questa azione saranno moltoimportanti per voi, in quanto educatori, poiché dovrannoconsentirvi di esprimere la vostra personale valutazione circal’attuazione dei moduli, la partecipazione del gruppo nel suoinsieme e quella dei singoli partecipanti nell’ambito delgruppo. Sicuramente, a questo stadio, sarete già in grado diindividuare i soggetti maggiormente impegnati nei confrontidel progetto e dell’obiettivo di contribuire a risvegliare unaconsapevolezza e un’azione positiva riguardo il problema dellavoro minorile.

Questo modulo è particolarmente importante perl’educazione dei giovani del vostro gruppo. Le attività in essopreviste li aiuteranno a capire come agire per promuovere lasensibilizzazione al problema del lavoro minorile. I ragazziavranno l’opportunità di esprimere i loro sentimenti alla

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Progetto SCREAM – Stop al Lavoro Minorile

comunità in cui vivono, e non è escluso che il loro messaggiopossa innescare ulteriori processi. Magari suscitandol’interesse di altri gruppi o di altre persone e facendo nascerenuovi contatti. Gli enti preposti all’istruzione potrebberodimostrare interesse per il lavoro dei vostri ragazzi. Lapubblicazione di questo messaggio sui mezzi dicomunicazione può essere la chiave per aprire molte porte.

Le attività del modulo devono trasmettere a tutto il gruppoun messaggio di speranza. I ragazzi potranno constatarepersonalmente che non tutto è inutile e che esistono modi emezzi per agire in modo positivo. Se adeguatamente gestito eaccompagnato, il modulo può essere molto proficuo. Se leinterviste verranno effettivamente realizzate, fate in modoche i ragazzi ne siano davvero orgogliosi: questo darà lorofiducia in sé, motivandoli a non abbandonare il loro impegno.

Una volta completato questo modulo in modosoddisfacente vi suggeriamo di procedere con un’altromodulo che consenta al gruppo di affrontare ulteriori aspettidelle campagne. Ad esempio il modulo Integrazione dellaComunità.

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Dichiarazioni e ConvenzioniInternazionali e Immagini

del Lavoro Minorile

Programma Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile (IPEC)

Progetto INT/99/M06/ITA finanziato dal Governo Italiano

Sostenere i Diritti dei Bambini

attraverso l’Educazione, l’Arte ed i Media

ISBN 92-2-xxxxxx-x

Stop al Lavoro Minorile

Stop al Lavoro Minorile

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Prodotto dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO, Torino

in collaborazione con