MESSINA, BERLUSCONI: IL DISASTRO ERA STATO...

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Giovedì 27 Gennaio 2011 - Anno XVI - Numero 4 - Direttore Isabella Liberatori ATTUALITA’ BONDI, NON PASSA LA SFIDUCIA: LA MAGGIORANZA FERMA A 314 (Nove Colonne ATG) Roma - La Camera dei deputati respinge la mozione di sfiducia al ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi, con 314 no, 292 sì e 2 astenuti. I votanti (tra cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) sono stati 606 su 608 deputati presenti. L’esito della votazione è stato accolto con un applauso dai banchi della maggioranza. “Sono fermi a 314”: così il capogruppo del Pd a Montecitorio Dario Franceschini commenta l’esito del voto, sottolineando che “nonostante due mesi di azione di allargamento della maggioranza, sono comunque inchiodati ai numeri del 14 dicembre”. Secondo il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini invece “si consuma alla Camera l’ennesimo suicidio politico dell’opposizione. Dopo la tentata sfiducia del 14 dicembre e il voto contro il ministro Calderoli la sinistra, incapace di proporre al Paese iniziative politiche degne di questo nome, si scontra nuovamente, oltre che con la dura realtà della politica, anche con quella dei numeri poiché dimostra ancora una volta di essere minoranza”. Nel corso della sua relazione tenuta nell’aula di Montecitorio prima del voto Bondi ha sottolineato che “la capacità che la sinistra ha di manipolare la verità è tale che sembra che prima del mio arrivo tutto andasse bene, tutto fosse perfetto e che non ci fosse nulla da fare”. Il ministro si è difeso dalle accuse di cattiva gestione del settore della cultura e ha affrontato anche la questione Pompei, vero ‘casus belli’ che ha portato alla presentazione della mozione di sfiducia, definita in aula dal ministro “espressione di un imbarbarimento della vita politica nel nostro Paese”. “La mia colpa principale sarebbe quella di essere stato remissivo se non accondiscendente con i tagli alla cultura del ministro Tremonti, di non essere riuscito ad ottenere più soldi per la cultura? Ma in questi tre anni mi sono impegnato non solo a chiedere più soldi per la cultura ma a fare le riforme. Capisco che questa parola è estranea al vostro vocabolario” ha detto Bondi rivolgendosi alle opposizioni, “volete che vi descriva le condizioni in cui si

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Giovedì 27 Gennaio 2011 - Anno XVI - Numero 4 - Direttore Isabella Liberatori

ATTUALITA’BONDI, NON PASSA LA SFIDUCIA: LA MAGGIORANZA FERMA A 314(Nove Colonne ATG) Roma - La Camera dei deputati respinge la mozione di sfiducia al ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi, con 314 no, 292 sì e 2 astenuti. I votanti (tra cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) sono stati 606 su 608 deputati presenti. L’esito della votazione è stato accolto con un applauso dai banchi della maggioranza. “Sono fermi a 314”: così il capogruppo del Pd a Montecitorio Dario Franceschini commenta l’esito del voto, sottolineando che “nonostante due mesi di azione di allargamento della maggioranza, sono comunque inchiodati ai numeri del 14 dicembre”. Secondo il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini invece “si consuma alla Camera l’ennesimo suicidio politico dell’opposizione. Dopo la tentata sfiducia del 14 dicembre e il voto contro il ministro Calderoli la sinistra, incapace di proporre al Paese iniziative politiche degne di questo nome, si scontra nuovamente, oltre che con la dura realtà della politica, anche con quella dei numeri poiché dimostra ancora una volta di essere minoranza”. Nel corso della sua relazione tenuta nell’aula di Montecitorio prima del voto Bondi ha sottolineato che “la capacità che la sinistra ha di manipolare la verità è tale che sembra che prima del mio arrivo tutto andasse bene, tutto fosse perfetto e che non ci fosse nulla da fare”. Il ministro si è difeso dalle accuse di cattiva gestione del settore della cultura e ha affrontato anche la questione Pompei, vero ‘casus belli’ che ha portato alla presentazione della mozione di sfiducia, definita in aula dal ministro “espressione di un imbarbarimento della vita politica nel nostro Paese”. “La mia colpa principale sarebbe quella di essere stato remissivo se non accondiscendente con i tagli alla cultura del ministro Tremonti, di non essere riuscito ad ottenere più soldi per la cultura? Ma in questi tre anni mi sono impegnato non solo a chiedere più soldi per la cultura ma a fare le riforme. Capisco che questa parola è estranea al vostro vocabolario” ha detto Bondi rivolgendosi alle opposizioni, “volete che vi descriva le condizioni in cui si trovava Pompei due anni fa? Meglio di no perché era una condizione vergognosa” dice il ministro in Aula aggiungendo: “Mi sono impegnato molto su Pompei e alcuni miglioramenti sono stati realizzati” ma secondo Bondi il sito archeologico deve essere “gestito da professionalità competenti”.

GIORNATA DELLA MEMORIA, BERLUSCONI: IL RICORDO E’ IL MIGLIOR ANTIDOTO CONTRO L’ANTISEMITISMO(NoveColonne ATG) Roma – “La Giornata della memoria è un tributo doveroso alle vittime di quel tragico passato ma soprattutto un monito per il presente. Il ricordo è, infatti, il miglior antidoto affinché quello che è stato non si ripeta mai più. Noi tutti sappiamo che nei confronti del razzismo e in particolare dell’antisemitismo non si può abbassare la guardia”. È quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo messaggio in occasione della Giornata della Memoria. “Negli anfratti dell’ignoranza - prosegue - cova ancora un odio cieco contro gli ebrei. Lo conferma la recente pubblicazione in un sito americano di una lista di personalità italiane di religione ebraica additate come ‘facce da cancellare’. Fatti così gravi e preoccupanti confermano l’importanza del Giorno della Memoria e ci rafforzano nell’impegno a contrastare con determinazione i sentimenti antiebraici. Per questo, con l’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, abbiamo promosso in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria una Tavola rotonda sul pregiudizio antiebraico nell’epoca di internet. L’obiettivo è condurre una riflessione sui rischi di diffusione

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attraverso la rete di stereotipi razzisti, mistificazioni e falsi storici”. Il premier ricorda anche che “abbiamo avviato una campagna rivolta a tutti gli italiani per raccogliere nei nascenti Musei dell’ebraismo e della Shoah ogni documento relativo alle persecuzioni razziali, le pagine più buie del nostro passato. Io sono convinto che con l’arma della verità e della cultura si possano vincere i pregiudizi antiebraici e ogni distorta lettura della Storia. Il messaggio che dobbiamo dare, soprattutto ai nostri giovani, è che l’antisemitismo è un sentimento disumano e ignorante. Perché la persecuzione di un individuo e di una comunità è sempre ingiustificabile. Perché le radici giudaicocristiane sono alla base della nostra Civiltà e dunque odiare gli ebrei significa disprezzare se stessi. Perché il contributo di uomini politici, intellettuali, artisti e scienziati di origine ebraica è stato determinante per la crescita del nostro Paese. A questo proposito, nell’anno in cui celebriamo i 150 anni di unità nazionale, è giusto ricordare con particolare riconoscenza proprio l’impegno delle donne e degli uomini di religione ebraica nel Risorgimento e nell’Italia liberale. La nostra Civiltà e il nostro Paese devono molto agli ebrei. Per questo, a nome mio personale e del governo, voglio ribadire un nostro impegno assoluto: noi non lasceremo mai soli gli ebrei a combattere l’antisemitismo. E tutti insieme faremo in modo che dalla Giornata della Memoria possa scaturire una sempre più solida difesa contro ogni forma di razzismo. Questo affinché, come ha auspicato Elie Wiesel, il nostro passato non diventi il futuro dei nostri figli”.

FEDERALISMO MUNICIPALE, CASINI: IL TERZO POLO VOTERA’ NO(NoveColonne ATG) Roma - Il prossimo 3 febbraio, quando è prevista la votazione finale sul decreto del federalismo municipale nella competente commissione bicamerale, il terzo polo (Fli, Udc, Mpa e Api) voterà ‘no’: lo annuncia il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, spiegando: “Il federalismo municipale, così come approntato nei decreti attuativi, rischia di dare il colpo finale all’autonomia impositiva dei comuni e allo stesso federalismo”. Immediate giungono le repliche della maggioranza: “Il terzo polo che invoca le riforme si mette di traverso alla più rivoluzionaria delle riforme, che è quella del federalismo. Un bell’esempio di coerenza” afferma Antonio Leone (Pdl), vicepresidente della Camera, mentre il leader della Lega Nord Umberto Bossi, conversando con i giornalisti a Montecitorio, avverte: “Quelli che vogliono venire con noi devono convincere la base della Lega per fare accordi elettorali” votando il federalismo. Il capogruppo del Carroccio alla Camera Marco Reguzzoni sottolinea che "il federalismo è al posto numero uno dell’agenda di governo perché serve a tutto il paese. Non credo che arriverà una bocciatura in bicameralina. Il voto contrario dell’Udc non è una novità”. “Il dialogo - aggiunge Reguzzoni - prosegue in maniera positiva. Siamo ottimisti sulla possibilità di arrivare a un accordo con l’Anci e, perché no, magari con l'opposizione”. Il presidente dei deputati leghisti boccia però senza appello la proposta di rinvio della riforma avanzata dal senatore di Fli Mario Baldassarri: “Tecnicamente - sostiene Reguzzoni – è infattibile”. No ad una proroga per il federalismo municipale anche dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti: il titolare del dicastero di via XX Settembre sottolinea infatti come il testo del decreto sia “all’esame dal 5 agosto. Perché proprio adesso si dice che ci vuole più tempo per riflettere? Mi sembra che la richiesta di proroga sia condizionata non solo dall’esigenza di conoscere meglio i dettagli ma dal clima complessivo”. Tremonti ha affermato inoltre che sul federalismo “è in atto una discussione ma l’impianto della legge era stato votato da tutti con grande consenso”. Secondo il ministro dell’Economia il federalismo “è un processo irreversibile ed è l’unica via per moralizzare l’amministrazione pubblica”, non è “un salto nel vuoto, è un passaggio verso l'Europa, un passaggio fondamentale che non si chiude ma che si apre adesso. Non è stato impostato - sottolinea il ministro - in modi psicopatici né traumatici. È iniziato, si svilupperà nei prossimi anni e andrà avanti”. Anche perché, ha spiegato Tremonti, “l’Italia è in Europa l’unico Paese che non ha finanza locale: molte imposte sono chiamate locali ma in realtà sono statali” e il nostro Paese “era più federalista ai tempi del fascismo che oggi. Allora – aggiunge - c’erano tanti tributi locali e funzionavano da criterio di controllo democratico sugli amministratori da parte dei cittadini. Certo – specifica però Tremonti – c’erano anche sugli abusi”.

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TRAFUGATA LA SALMA DI MIKE BONGIORNO (NoveColonne ATG) Roma - Sgomento e incredulità, questa la reazione a caldo di Michele Bongiorno junior, figlio di Mike Bongiorno, la cui salma è stata trafugata nel piccolo cimitero di Dagnente, frazione di Arona, nel Novarese. A dare l’allarme è stato un anziano che ha visto che la lapide del volto storico della televisione italiana, scomparso l’8 settembre del 2009, era stata rotta: il custode del cimitero ha poi denunciato il fatto ai carabinieri, che stanno svolgendo le prime indagini mentre sul posto sono sopraggiunti in elicottero gli esperti del Ris di Parma. I militari hanno preso visione di alcuni filmati realizzati dalle telecamere a circuito chiuso posizionate all’esterno del cimitero. Al momento non sarebbe giunta alcuna rivendicazione e nessuna richiesta di denaro. Esprimono forte sconcerto per l’accaduto il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli e don Mauro Pozzi, parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Dagnente, dove Mike aveva una villa e trascorreva molto tempo, tanto che la moglie Daniela, dopo la sua morte, aveva deciso che i suoi resti fossero sepolti lì, nel piccolo cimitero. Il trafugamento della salma di Mike Bongiorno richiama alla memoria un episodio accaduto nel 2001 in un paesino non distante da Arona, Meina, dove nel locale cimitero venne trafugata la salma del banchiere Enrico Cuccia: alla famiglia fu chiesto un ingente riscatto ma pochi giorni dopo il telefonista della banda venne intercettato e la bara venne ritrovata in un fienile in Val Susa. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in un post pubblicato sul suo profilo facebook, esprime “sgomento” sottolineando: “Chi non rispetta gli altri, vivi o morti, non rispetta se stesso”. Il sindaco di Milano Letizia Moratti si è detta “profondamente addolorata per la crudeltà del gesto con il quale si è colpita la memoria di una personalità amata da tutti come Mike Bongiorno. Milano – aggiunge -è la città dove il presentatore viveva, una città che gli ha sempre dimostrato stima e ammirazione”.

PAPA: SI’ AI SOCIAL NETWORK, NO A MONDI PARALLELI (NoveColonne ATG) Roma – Facebook sì, ma non troppo. Sembra essere questo il monito che emerge dal messaggio di Papa Benedetto XVI per la 45esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. Il messaggio di quest’anno prende le mosse da un fatto oggi sempre più evidente: è in atto una vera e vasta trasformazione culturale perché “le nuove tecnologie non solo stanno cambiando il modo di comunicare ma la comunicazione in se stessa”. “Si è di fronte ad una vasta trasformazione culturale – ricorda, infatti, il Papa teologo - con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni e di costruire comunione”. L’attenzione di Papa Ratzinger si concentra tuttavia sulle nuove generazioni: “Soprattutto i giovani stanno vivendo questo cambiamento della comunicazione, con tutte le ansie, le contraddizioni e la creatività proprie di coloro che si aprono con entusiasmo e curiosità alle nuove esperienze della vita. Il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti social network, - continua il Papa nel suo messaggio - conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di sé e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche dell’autenticità del proprio essere. La presenza in questi spazi virtuali – sottolinea quindi il Pontefice - può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l’altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l’eccessiva esposizione al mondo virtuale. Nella ricerca di condivisione, di ‘amicizie’, ci si trova di fronte alla sfida dell’essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere all’illusione di costruire artificialmente il proprio ‘profilo’ pubblico”. “Le nuove tecnologie permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie. Questa è una grande opportunità, ma comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischi” afferma Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che sarà celebrata il prossimo 5 giugno con lo slogan “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. “Chi è il mio ‘prossimo’ in questo nuovo mondo? – si chiede il Papa - esiste il pericolo di essere meno presenti verso chi incontriamo nella nostra vita quotidiana

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ordinaria? Esiste il rischio di essere più distratti, perché la nostra attenzione è frammentata e assorta in un mondo ‘differente’ rispetto a quello in cui viviamo? Abbiamo tempo di riflettere criticamente sulle nostre scelte e di alimentare rapporti umani che siano veramente profondi e duraturi? E’ importante ricordare sempre che il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita. Anche nell’era digitale – sottolinea infine Papa Ratzinger - ciascuno è posto di fronte alla necessità di essere persona autentica e riflessiva. Del resto, le dinamiche proprie dei social network mostrano che una persona è sempre coinvolta in ciò che comunica. Quando le persone si scambiano informazioni – continua Papa Benedetto XVI- stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali. Ne consegue che esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro”.

SOCIETA’MUTUI, LA SCELTA TIPO DEI SINGLE: DA 134MILA EURO E 25ENNALE(NoveColonne ATG) Roma - Vita da single come condizione provvisoria? Forse no. Oltre un terzo di chi sottoscrive un mutuo per acquistare la prima casa sceglie di farlo da solo, senza aspettare di avere un partner con cui dividere spese e scelte di vita. È questo uno dei dati che emerge dalle analisi di Mutui.it, broker online per la scelta del mutuo. Il single che vuole sottoscrivere un mutuo ha mediamente 35 anni, richiede un finanziamento pari a 134.000 euro (il 67% del valore dell’immobile), è disposto ad impegnarsi per 25 anni con l’Istituto finanziatore, nel 78% dei casi richiede il mutuo per acquistare la prima casa e preferisce il tasso variabile (54% del campione) rispetto al fisso (35%). Dall’indagine condotta da Mutui.it è emerso che gli importi più alti per l’acquisto della casa vengono richiesti dai single del Lazio (oltre 150 mila euro in media) e, a seguire, del Trentino-Alto Adige (145 mila euro) e della Toscana (quasi 140 mila euro). Decisamente più contenuti i finanziamenti per gli acquisti di immobili in Calabria, Umbria e Basilicata: in queste Regioni i single che sottoscrivono un mutuo richiedono, in media, rispettivamente 108.500 euro, 111 mila euro e 118 mila euro. Restringendo il campo di analisi ai single che fanno domanda di mutuo prima casa – che, come detto, rappresentano quasi l’80% del campione esaminato – il valore medio finanziato rimane quasi invariato (135 mila euro), ma le cifre richieste si mantengono a valori più bassi rispetto ai mutui di chi dichiara di essere sposato o convivente. Nel caso delle coppie il mutuo medio per la prima casa sale a 160 mila euro, segno che per acquistare immobili più grandi e costosi occorre essere in due. Inferiore anche il valore dell’immobile che si intende acquistare; per i single 186 mila euro contro i 200 mila euro per chi è sposato o convive. Evidentemente quando si è da soli la propensione al rischio aumenta. Il 54% dei single opta per il tasso variabile, mentre tra le famiglie si arriva appena al 31%. Va sottolineato, inoltre, come la percentuale del valore dell’immobile finanziata col mutuo scenda notevolmente se si è single: 66,6% contro il 75%. Questo dato implica una maggiore disponibilità economica del contraente: i single che comprano casa, cioè, sono quelli con maggiore liquidità. Emblematica la situazione di città come Roma o Napoli, dove la percentuale finanziata per i single scende rispettivamente al 61% e al 59,5%, prova che la possibilità di acquistare casa arriva grazie ad un aiuto esterno, magari della famiglia d’origine, o di un reddito mediamente inferiore per i single di quella città. Va un po’ meglio a Milano, dove la percentuale del finanziata sale al 67,6%.

AGRUMI, VERDURE E MIELE: UNA DIETA ANTIGELO CONTRO L’INFLUENZA(NoveColonne ATG) Roma - Arriva la dieta antigelo per combattere i malanni provocati dall’ondata di maltempo che con freddo e neve ha segnato l’intera Penisola. E’ la Coldiretti a presentarla alla vigilia del picco di massima intensità dell’influenza atteso dal 31 gennaio al 13 febbraio prossimi secondo il servizio di prevenzione interattiva dell’influenza “Che influenza fa” sul sito del Ministero della Salute. L’influenza stagionale potrebbe coinvolgere dai 3 ai 5 milioni di italiani e una valida difesa può venire – sottolinea la Coldiretti - da una giusta alimentazione,

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calibrata per rafforzare le difese immunitarie, con l’apporto di vitamine e altre sostanze antiossidanti e ricca di alimenti energetici e nutrienti, in grado di dare il giusto apporto di fibre, ferro, sali minerali. In questo periodo dell’anno - sottolinea la Coldiretti - è necessario prendere le dovute precauzioni per rafforzare l’organismo in vista dei disturbi stagionali, ma non solo, va tenuto nella giusta considerazione l’effetto delle basse temperature sull’organismo degli animali isotermici, tra cui l’uomo: il dispendio calorico superiore richiesto per mantenere la temperatura corporea stabile alla temperatura media di 37 gradi. Le vitamine più importanti in questo tipo di alimentazione sono - precisa la Coldiretti - la vitamina C, dalle proprietà antiossidanti e toccasana per il sistema immunitario, presente soprattutto nella frutta fresca di stagione, come i nostri agrumi (arance, clementine) e i kiwi; la vitamina A, presente in numerose verdure di stagione, oltretutto ricche anch’esse di vitamina C e sali minerali, come spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti; la vitamina B, che coadiuva l’organismo nel trasformare il cibo in energia, e si trova soprattutto in cereali integrali, avena, carne rossa, verdure a foglia verde (cavolfiori, broccoli, spinaci), tuorlo d’uovo e ceci; la vitamina D, ottimo sostegno per il sistema immunitario e per l’umore, che d’inverno, a causa della diminuita luce solare, è bene assumere tramite i cibi che maggiormente la contengono, come pesce, fegato, latte e uova; è utile anche assumere vitamina E attraverso - continua la Coldiretti - frutta secca e olio extra vergine di oliva. Oltre ai già citati agrumi e a verdure come le carote e zucca, fonte di antiossidanti sono il melograno e l’uva. Aglio e cipolla, inoltre, soprattutto se ingeriti crudi, hanno un significativo potere antibatterico. La dieta invernale deve apportare calore, energia e nutrimento, unendo e bilanciando gusto e salubrità. Un alimento molto utile in questo è il miele, ottimo dolcificante, soprattutto a colazione, insieme al latte. Fondamentali - sostiene la Coldiretti - i legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché oltre ad apportare energia contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l`organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali, in più contengono lecitina, fonte di fosforo ed immunizzante per le infezioni batteriche; inoltre sono ingredienti basilari per molti cibi tradizionalmente associati alla stagione, e assai gustosi, come zuppe e minestroni, insieme a cereali come il riso, l’orzo o il farro. Proprio questi cereali, insieme ad altri come il miglio e la segale, meglio se integrali, sono fonte dei carboidrati complessi necessari a dare energia e calore. Non vanno dimenticate le proteine, tramite la giusta porzione sia di pesce che di carne bianca e rossa. Sarebbe opportuno - conclude la Coldiretti - consumare tali cibi ancora freschi, soprattutto frutta e verdura, e il più vicino possibile al luogo di produzione, di modo da sfruttarne appieno le proprietà senza che vengano disperse o intaccate.

MOSTRE, LA CRISI VISTA CON L'OCCHIO DEI FOTOREPORTER(NoveColonne ATG) Roma - Le guerre aperte e le rivolte silenziose, i conflitti sociali e i disastri ambientali, testimoniati dagli scatti di 19 importanti fotoreporter mondiali. Dal premio Pulitzer Rick Loomis a Pietro Masturzo, il giovane napoletano vincitore del Word Press Photo 2010, arrestato dopo aver documentato la protesta delle donne sui tetti di Teheran, fino a Ashley Gilbertson, vincitore della medaglia d’oro “Robert Capa”. La crisi economica e le trasformazioni globali che l'hanno innescata sono al centro della mostra “Gli scatti della crisi di Loop”, alle Officine Fotografiche di Roma, fino al 21 febbraio. Ne nasce un mosaico di immagini sui temi fondamentali del nuovo millennio: dai rifiuti di Scampia ai clochard che vivono nella metro di New York, dalla guerra in Iraq fino alla liberazione di Aung San Suu Kyi in Birmania, raccontata dagli scatti ancora inediti di Pietro Masturzo. Organizzata dalla rivista Loop con il contributo della Provincia di Roma, l’esposizione collettiva si pone da un lato come una “cartografia della crisi”, ma anche come un tentativo di prefigurare il mondo nuovo e ancora inesplorato che essa sta dischiudendo. Espongono gli autori che dal 2008 hanno collaborato a vario titolo con la rivista, nata in Italia quando New York veniva scossa dai primi segnali del terremoto finanziario mondiale: da Rick Loomis a Giancarlo Ceraudo, da Pietro Masturzo a Ashley Gilbertson, da Reza a Riccardo Venturi e Walter Astrada. Lo spazio e il periodo dell’esposizione saranno anche l’occasione per dibattiti e incontri letterari e teatrali sui temi della crisi del giornalismo e della fotografia. In calendario il 4 febbraio,

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una performance teatrale, mentre l’11 febbraio verrà presentato il nuovo numero di Loop. Il 18 febbraio, infine, Officine Fotografiche ospiterà la tavola rotonda su “Crisi dell’editoria, fotografia e citizen journalism”.

CRESCE LA SFIDUCIA NELLE ISTITUZIONI: SI SALVANO QUIRINALE E MAGISTRATURA(NoveColonne ATG) Roma - Solo il 2,2% degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle Istituzioni è aumentata nel corso dell’ultimo anno, mentre per il 68,5% è diminuita e per il 27,5% è invece rimasta invariata. Dal 2004, il dato del 2011 è, in assoluto, il più alto sul fronte della sfiducia e il più basso su quello della fiducia. Lo rileva l’Eurispes, anticipando i dati del Rapporto Italia 2011, attraverso cui è stata misurata la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. “Sulle principali Istituzioni repubblicane, Presidenza della Repubblica, Magistratura, Parlamento e Governo – spiega l’Eurispes -, il giudizio assume dunque connotati quasi dicotomici: un’alta percentuale di espressioni di fiducia nei confronti del Presidente della Repubblica (68,2%) e della Magistratura (53,9%) e un basso sentimento di fiducia nei confronti del Parlamento (15%) e del Governo (14,6%). Siamo di fronte ad una vera e propria frattura: il Presidente della Repubblica e la Magistratura da una parte, Parlamento e Governo dall’altra”. La fiducia espressa dai cittadini al Presidente della Repubblica è nell’ultimo triennio in constante crescita: passa dal 62,1% del 2009 al 67,9% del 2010 sino a raggiungere il 68,2% di quest’anno. È significativo il fatto che il trend non abbia subìto interruzioni e ciò segnala come la funzione del capo dello Stato sia andata consolidando il proprio posizionamento nella considerazione degli italiani. “Il Presidente Napolitano – sottolinea l’Eurispes - ha ormai conquistato un largo apprezzamento che è oltretutto equamente distribuito sia sul piano geografico (le diverse aree presentano infatti una sostanziale omogeneità di gradimento) sia sul piano anagrafico: infatti, sia pure con una flessione nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni e quella tra i 25 e i 34, rispettivamente 19,1% e 18,9%, nel segnalare la massima fiducia il campione si esprime con una evidente conformità. Un discorso a parte va fatto invece per quanto riguarda l’appartenenza politica degli intervistati. Che un Presidente della Repubblica, che proviene da un’area politica e da una storia personale a tutti nota, potesse contare sul consenso e sull’apprezzamento degli elettori di centro-sinistra (79,6%) e della sinistra (70,4%) appare del tutto scontato. Meno scontato è invece il consenso e il giudizio positivo degli elettori di centro (66,7%) e di quelli della destra (61,7%). Così come scontato non era l’apprezzamento di coloro i quali dichiarano di non riconoscersi in nessuna area politica (69,1%)”. Solo il 14,6% si dichiara molto o abbastanza fiducioso nel governo; l’84,2% afferma di avere poca o nessuna fiducia e l’1,2% non sa esprimere un giudizio al riguardo o non risponde. Nel 2009 i fiduciosi raggiungevano la quota del 27,7% che nel 2010 si riduceva di un punto percentuale passando al 26,7%. Quest’anno il governo perde ben 12,1 punti percentuali raggiungendo il 14,6% attuale, che è tra l’altro il risultato peggiore nella serie storica dal 2004. Occorre comunque sottolineare che, nonostante l’alternarsi dei governi, il grado massimo di fiducia nei confronti di questa Istituzione non ha mai superato il 33,6% del 2004. Solo il 15% dei cittadini si dichiara fiducioso nel Parlamento. Si passa quindi dal 19,4% dei fiduciosi del 2008 al 26,2% del 2009 al 26,9% del 2010 sino all’attuale 15% che rappresenta in assoluto il punto più basso dal 2004, quando il livello di apprezzamento raggiungeva il 36,5%. Per quanto concerne la Magistratura, continua a crescere il numero di cittadini che ne apprezza il lavoro, per la prima volta dal 2004 torna a superare il 50% dei consensi. Dal 2004, anno nel quale si esprimeva un livello di fiducia del 52,4%, il trend della fiducia accordata alla magistratura è stato sempre positivo, fatta salva una flessione nel 2006 (38,6%) e nel 2007 (39,6%). Si passa, infatti, dal 39,6% del 2007 al 42,5% del 2008; dal 44,4% del 2009 al 47,8% del 2010 sino al 53,9% del 2011, con un ulteriore aumento rispetto all’anno precedente di 6,1 punti percentuali.

ECONOMIA

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CRISI, CONFINDUSTRIA: MONDO IN RIPRESA MA L’ITALIA FATICA(NoveColonne ATG) Roma – E’ in atto la ripresa globale, il mondo reagisce dopo la crisi ma l’Italia “non tiene il passo”. E’ il giudizio dell’analisi ‘Congiuntura flash’ di gennaio, diffusa dal centro studi di Confindustria. “La ripresa globale è tornata vigorosa – si legge nel documento –. Con la buona performance di fine 2010 e i progressi negli indici anticipatori, il 2011 si presenta come l’anno della stabilizzazione delle aspettative e della riduzione dell’incertezza. Ciò sta facendo ripartire il ciclo degli investimenti nelle economie avanzate più dinamiche (Usa, Germania), favoriti dal costo del capitale in riduzione con i rialzi delle Borse e dal maggior utilizzo degli impianti. Ne beneficeranno occupazione (per ora ancora debole, tranne la tedesca) e consumi (vivaci già gli americani); la crescita così si consolida”. Prospettive diverse, invece, per il nostro Paese. “L’Italia fatica ad andare oltre l’1% nella velocità del Pil”, spiegano gli industriali. Il Belpaese “non tiene il passo. La produzione industriale è invariata in dicembre (-0,3% nel 4° trimestre, stime CSC; +1,1% in novembre). E’ del 17,8% sotto i livelli pre-crisi”. A livello mondiale la crescita della domanda, soprattutto dagli emergenti, accentua i rincari delle materie prime. In alcuni mercati si hanno anche cali di offerta (scioperi dei coltivatori argentini di cereali, incidenti nell’estrazione di greggio in Canada e Alaska). E problemi di fornitura lungo le filiere: la penuria di coke australiano, per esempio, a causa delle inondazioni, rende l’acciaio difficile da reperire. Ciò crea attese di rincari, attirando capitali speculativi, che amplificano i rialzi. A commentare i dati, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. “In Italia c’è un problema di crescita su cui tutto il Paese si deve concentrare – ha spiegato –. Siamo di fronte ad un’economia globale che sta accelerando con l'inizio del 2011. La Germania va bene, gli Stati Uniti vanno verso una crescita molto alta e una parte dell'Asia continua a crescere. C’è un’accelerazione molto forte. Come diciamo da tempo e come ha detto Napolitano - ha sottolineato la Marcegaglia – c’è un problema di crescita in Italia, un problema che viene da lontano, da 15 anni di Pil inferiore e sta continuando anche all’uscita dalla crisi”. I rimproveri per la numero uno di Confindustria arrivano subito dopo e portano la firma, sempre rosa, di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. “La cosa che mi verrebbe da dire a Confindustria è che è stata data troppa fiducia alle manovre e alle scelte del Governo – ha detto la Camusso –. Forse è il momento che anche loro alzino la voce. Il nostro paese continua a essere fermo e questo lo dice anche il Fondo monetario internazionale. Se non vengono fatte politiche di stimolo della crescita e di equità fiscale – ha concluso – è difficile che si esca da questa situazione di stagnazione”.

COMMERCIO, COLDIRETTI: IN CONTROTENDENZA BOOM BIOLOGICO (NoveColonne ATG) Roma - In netta controtendenza rispetto all’andamento generale aumentano in media del 12,1 per cento i consumi di prodotti alimentari biologici con punte del 17 per cento per pasta e del 24,3 per cento per il latte fresco. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi ai primi dieci mesi del 2010 sui prodotti biologici confezionati dopo il calo rilevato dall’Istat per il commercio al dettaglio. “A trainare le vendite del biologico, con aumenti compresi tra il 16 per cento e il 20 per cento è - sottolinea la Coldiretti - il comparto dei cereali e derivati (pasta, pane e sostituti, biscotti, dolciumi e snack), ad eccezione del riso che cede invece l'8,5 per cento. Per l'ortofrutta fresca e trasformata, la crescita, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, è stata del 5,5 per cento, con punte del 76,5 per cento per le melanzane, del 15,2 per cento per le mele e del 11,8 per cento per le zucchine mentre si segnalano riduzioni del 6,4 per cento per i pomodori e del 4,4 per cento per le pere”. “Prosegue - continua la Coldiretti – l’andamento positivo del comparto lattiero-caseario che segna un incremento complessivo della spesa bio dell'11,1 per cento grazie in particolare ai maggiori acquisti di latte fresco (+24,3 per cento), burro (+11,7 per cento) e yogurt (+1,6 per cento) ma a contribuire alla crescita sono stati anche l'olio extravergine (+10,3 per cento) e le uova (+8,1 per cento). L’andamento di mercato conferma l’attenzione degli italiani alla qualità della tavola anche in tempo di crisi accentuata dalle emergenze sulla sicurezza alimentare che si rincorrono. Una tendenza che premia, il biologico ma anche il tipico e il prodotto a chilometri zero acquistato magari direttamente

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dagli agricoltori o nei mercati di campagna amica dove – conclude la Coldiretti - si rilevano acquisti in crescita nonostante l’andamento negativo generale”.

CRISI, CIA: CONSUMI ALIMENTARI FERMI MA CAMBIA IL CARRELLO DELLA SPESA(NoveColonne ATG) Roma - La crisi economica non fa crescere le vendite alimentari, ma contribuisce a modificare le abitudini degli italiani a tavola. Il consumatore continua a essere cauto negli acquisti e, viste le difficoltà, è costretto a rincorrere le promozioni e compra presso i canali più convenienti, come gli hard-discount. Si punta, quindi, al prezzo più basso e si cerca di evitare di spendere per il superfluo. È quanto segnala la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito ai dati Istat sulle vendite al dettaglio nel mese di novembre. Nel carrello della spesa troviamo così -avverte la Cia - meno carne (soprattutto quella bovina), pane, pasta, ortofrutta e vino; più latte e suoi derivati, olio d’oliva, uova e prodotti di IV gamma. Nell’anno appena trascorso i consumi alimentari domestici - rileva la Cia - non mostrano, quindi, segnali di ripresa. Gli acquisti, dopo aver chiuso il 2009 con un più 0,5 per cento sul 2008, sono risultati in leggera crescita solamente nei primi tre mesi del 2010, per poi diminuire progressivamente da aprile a dicembre.

EUROPA / UE, CHITI: L’OBIETTIVO E’ L’INGRESSO DI TUTTI I PAESI DELL’EX JUGOSLAVIA (NoveColonne ATG) Roma - “I popoli e gli Stati dell'ex Jugoslavia stanno portando avanti scelte e gesti politici che favoriscono il necessario processo di riconciliazione. Questo processo ha un punto fondamentale nella cooperazione dei governi con il Tribunale dell'Aja per i crimini nella ex Jugoslavia”. Così il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, intervenendo alla sessione invernale dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, a Strasburgo. “Nonostante le ferite profonde lasciate dai conflitti – prosegue Chiti – c'è l'impegno per la costruzione di un futuro diverso, che tuttavia potrà assicurare stabilità e pace solo se passerà per il progressivo ingresso di quegli Stati nell'Unione Europea. E' giusto ribadire la nostra condivisione per l'obiettivo dell'ingresso nell'Ue di tutti i paesi della ex Jugoslavia. Il nostro impegno deve riguardare un sostegno efficace a tutti i partner per una piena riconciliazione e una sollecitazione forte alla Bosnia-Erzegovina perché superi la fase di stasi costituzionale, apertasi dopo le recenti elezioni e costruisca in modo coerente un ordinamento democratico e pluralista. Inoltre – conclude Chiti – è necessario un dialogo tra i Parlamenti dei vari Stati, l'Unione europea, il Consiglio d'Europa e gli altri organismi internazionali per dare soluzione alle questioni delle persone scomparse, dei responsabili dei crimini, dei diritti delle minoranze e per risolvere le controversie ancora aperte sul terreno di una positiva collaborazione”.

GIOCHI, CORTE GIUSTIZIA UE GIUDICA MONOPOLIO GRECIA (NoveColonne ATG) Atene - Il Consiglio di Stato greco ha accolto le richieste della difesa del bookmaker di Liverpool Stanleybet che, a partire dall’Italia, da oltre un decennio è impegnato in una vera e propria guerra giudiziaria per l’apertura dei mercati del gioco in Europa. Il Consiglio, il massimo organo della giustizia amministrativa in Grecia, ha quindi rivolto alla Corte di Giustizia Ue una fitta serie di quesiti pregiudiziali destinati a scuotere dalle fondamenta il monopolio dei giochi in Grecia. In Grecia, i giochi e le scommesse di ogni tipo, anche on-line, sono affidati in monopolio all’Opap, nella forma di una concessione esclusiva di durata sino ad oltre il 2020. E’ attualmente la maggiore società quotata della Borsa di Atene, nella quale lo Stato greco detiene oltre un terzo del capitale. La legislazione monopolistica greca tiene l’Opap al riparo dalla concorrenza delle altre imprese di gioco dell’Unione, alle quali è vietata, sotto sanzione penale, ogni attività e in particolar modo l’offerta transfrontaliera da altri Stati membri. Nel 2004, invocando l’applicazione diretta del diritto dell’Unione Europea in materia di libera prestazione dei servizi e di libertà di stabilimento, Stanleybet aveva domandato alle autorità greche una licenza per operare, nonostante il monopolio legale dell’Opap. La richiesta è stata ignorata e Stanleybet ha

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impugnato il rifiuto. Dopo anni di vicende giudiziarie il caso è giunto nel 2009 al Consiglio di Stato. Ora il Consiglio di Stato greco ha posto alla Corte di Giustizia una nutrita serie di quesiti sulla conformità del monopolio dell’Opap al diritto dell’Unione. La causa nazionale è sospesa e riprenderà quando la Corte di Giustizia si sarà pronunziata. Alla luce delle pronunzie più recenti della Corte (in particolare, le sentenze del 2010 sui casi tedeschi, Markus Stoss, Carmen Media e Winner Wetten) è legittimo prevedere che il sistema greco non sarà assolto e che il legislatore greco sarà costretto ad aprire il mercato agli altri Paesi dell’Unione.

ALBANIA, APPELLO OPPOSIZIONE SOCIALISTA A ITALIA E UE (NoveColonne ATG) Tirana – “L’Italia e l’Ue non devono accettare in Albania una realtà inaccettabile per il mondo democratico e devono condannare la violenza di Stato che uccide gente innocente”. Lo ha affermato Edi Rama, leader dell’opposizione socialista albanese, sollecitando l’intervento italiano ed europeo per porre fine alle violenze. Lo stesso Partito socialista ha ideato un’iniziativa per informare i paesi occidentali sulla crisi in atto: alcuni rappresentanti si recheranno a far visita a governi e forze politiche internazionali. Il primo ministro albanese Sali Berisha ha invece affermato che non vi sono responsabilità dello Stato nelle violenze poiché la polizia ha sparato in aria e ha denunciato un “tentativo di colpo di stato dei socialisti”. Il ministero degli Esteri italiano ha condannato le violenze, mentre un richiamo è giunto anche dalla Commissione Ue che “segue molto da vicino la situazione in Albania” e invita tutte le parti in causa a “lavorare per trovare una soluzione condivisa all’attuale impasse politica” afferma Angela Filote, portavoce del commissario Ue all'allargamento Stefan Fule, asserendo inoltre che tutti devono “dimostrare senso di responsabilità politica”.

FRANCIA, L’INGLESE SI STUDIERA’ A PARTIRE DAI TRE ANNI(NoveColonne ATG) Roma - I francesi non brillano in quanto a conoscenza dell’inglese e per questo il ministro dell’Educazione, Luc Chatel, ha annunciato che sin dai prossimi giorni si riunirà un comitato strategico per l’insegnamento degli idiomi stranieri, che studierà l’ipotesi di introdurre l’insegnamento dell’inglese a partire dai tre anni di età. L’obiettivo è quello di colmare il gap conoscitivo con gli altri vicini europei: nel 2008, i 20 mila studenti che hanno passato il Toeffl (Test d’inglese come lingua straniera) hanno ottenuto un punteggio medio di 88 su 120, come i bulgari, i lettoni e bielorussi, contro un 108 raggiunto invece dai loro colleghi tedeschi e olandesi. Nei progetti del ministro dell’Educazione c’è l’ipotesi di associare l’apprendimento della lingua di Shakespeare all’uso delle nuove tecnologie e sarebbe questo uno dei punti più discussi del progetto. Rispetto all’eventualità di lasciare un bambino di tre anni davanti a un computer si è già espresso negativamente il sindacato degli insegnanti, spiegando che ogni lavoro pedagogico deve essere affidato a un essere umano, senza contare che quest’anno il budget destinato all’istruzione pubblica ha subito tagli così importanti da mettere in pericolo anche l’insegnamento ‘tradizionale’ delle lingue straniere.

SPORTCALCIO, LA ROMA SORPASSA LA LAZIO E IL MILAN RIPARTE(NoveColonne ATG) Roma - Il Milan rialza la testa, la Roma prosegue la sua rimonta mentre Leonardo incappa nella prima sconfitta da quando siede sulla panchina dell’Inter. Al termine della ventunesima giornata, insomma, la classifica si sta delineando e gli effettivi valori stanno emergendo. Le grandi hanno ripreso a correre, guadagnando posizioni su posizioni in graduatoria. L’esempio più lampante è quello della Roma di Claudio Ranieri che, grazie alle cinque vittorie negli ultimi sei confronti, si è portata in terza posizione, a sei lunghezze di distacco dal Milan capolista. Ed anche il Cagliari, formazione di tutto rispetto, sabato sera si è dovuto inchinare alla legge giallorossa, che lo ha rispedito in Sardegna con tre gol al passivo. Segnano Totti, su rigore, Perrotta e Menez. La Roma c’è e la vetta non sembra più così lontana. L’altra grande in ascesa,

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l’Inter di Leonardo, invece, scivola ad Udine, al cospetto di una delle formazioni più in forma del torneo. Le tre sberle rifilate dall’Udinese, che pure era passata in svantaggio in virtù del gol in apertura di Stankovic, non hanno però incrinato il morale in casa nerazzurra. I campioni d’Italia in carica, infatti, erano reduci da quattro successi consecutivi e, a questo punto, molte speranze sono riposte sul match di recupero contro la Fiorentina. Vincendo quel confronto, infatti, Eto’o e compagni raggiungerebbero proprio la Roma. Al secondo posto resiste, invece, la sorpresa del campionato. Trascinato da un Cavani sempre più in formato goleador, il Napoli vince anche a Bari (0-2 il punteggio finale) in casa del fanalino di coda, inguaiando notevolmente la posizione dei pugliesi ma mantenendo la scia del Milan. Brusca frenata con rissa annessa, invece, per la Lazio di Reja. A Bologna, i capitolini perdono la testa oltre che la gara (3-1 a favore dei felsinei), a conferma che il momento in casa biancoceleste è tutt’altro che positivo. Non solo Di Vaio e Floccari, che hanno timbrato il cartellino, i protagonisti dell’incontro, soprattutto nel finale, sono Dias, Zarate, Moras, Perez, Portanova e Gimenez, tutti squalificati dal giudice sportivo a causa del poco edificante fuori programma. Per la Lazio, inoltre, oltre il danno c’è anche la beffa, visto che la sconfitta in terra emiliana costa il sorpasso in classifica da parte della Roma. Nel posticipo serale, poi, il Milan risponde alle critiche e perplessità degli ultimi giorni, conquistando i tre punti contro quel Cesena che, solo tre giorni prima, aveva fatto sudare e non poco, seppur perdendo, i cugini nerazzurri. Un’autorete, la seconda in sette giorni, di Pellegrino e poi la solita perla di Zlatan Ibrahimovic, a ricordare che il diavolo non ha alcuna intenzione di mollare. Sugli altri campi, scialbo 0-0 della Juventus in casa della Sampdoria mentre in coda Brescia e Catania perdono rispettivamente a Palermo e Parma. Nel prossimo week end, interessantissimo lo scontro del Meazza tra Inter e Palermo mentre Milan e Roma si giocheranno lo scudetto in provincia, sui campi di Catania e Bologna. Match casalingo, invece, per il Napoli, che riceverà la visita della Sampdoria. In Serie B, invece, il trio di testa, composto da Novara, Siena ed Atalanta, prosegue a braccetto. Le prime tre della classe, infatti, falliscono l’appuntamento col successo, dovendosi accontentare di un pareggio (0-0 per Atalanta e Siena contro Varese e Reggina mentre i piemontesi chiudono sull’1-1 contro la Triestina). In coda, pareggi importanti per Frosinone ed Ascoli mentre il Portogruaro può festeggiare l’importante vittoria sul Vicenza. Nelle retrovie, comunque, la classifica rimane cortissima, tanto che le ultime otto della classe sono divise da sole cinque lunghezze. Sabato prossimo alle 15, il Novara riceverà il Cittadella mentre il Siena sarà impegnato nel derby toscano contro il Livorno. Nel Monday night, poi, l’Atalanta farà visita al Frosinone.

SCHERMA: COPPA DEL MONDO DI FIORETTO, OTTO CONVOCATI PER L'IMPEGNO DI PARIGI(NoveColonne ATG) Parigi - Riparte da Parigi la stagione di Coppa del Mondo del fioretto maschile. Ad oltre due mesi dalla fine dei Campionati del Mondo, si ritorna nella capitale francese per il primo appuntamento internazionale della nuova stagione: il “Challenge International de Paris”. Venerdi e sabato si sale in pedana, allo Stade “Coubertin”, per la prova individuale, mentre domenica sarà la volta della prova a squadre. “La prova di Parigi - spiega il Commissario tecnico del fioretto azzurro, Stefano Cerioni - apre la stagione di Coppa del Mondo. E' importante iniziare col piede giusto una stagione diversa dalle altre. Da qui sino al 1 aprile, infatti, si scalderanno i motori per affrontare al meglio la qualificazione olimpica. Quello è l'obiettivo prefissato e per il quale stiamo lavorando e continueremo a fare. Da parte mia - prosegue ancora il Commissario Tecnico - sono soddisfatto di quanto visto in occasione della prima prova di qualificazione nazionale di Ravenna. I ragazzi, ovviamente, non sono ancora al top, ma sono già in buona forma! Al nostro ritorno da Parigi, poi, affronteremo una settimana di ritiro collegiale a Jesi, durante il quale continueremo a mettere a punto i dettagli sia sul piano atletico che su quello tecnico, in vista dei prossimi appuntamenti”. Otto gli atleti convocati dal Commissario tecnico. Si tratta di Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Valerio Aspromonte, Giorgio Avola (questi quattro saranno esentanti, grazie alla posizione nel ranking, dalla fase a gironi in programma venerdi), oltre a Stefano Barrera, Tommaso Lari, Luca Simoncelli e Simone Vanni. A seguire gli azzurri a bordo pedana, oltre a

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Cerioni, vi saranno anche i Maestri di staff Paolo Paoletti e Alessandro Puccini. Fisioterapista designato sarà Massimo Donati.

SPECIALE UNITA’ D’ITALIADONNE D’ITALIA: BIANCA MILESI E LE SUE ‘SORELLE’, STORIA DELLE CARBONARE DI MILANO(NoveColonne ATG) Roma - Per riconoscersi tra di loro tracciavano con la mano un invisibile semicerchio, passando dalla spalla sinistra a quella destra. Poi si battevano sul cuore per tre volte, il numero sacro e perfetto. Per riunire la loro cellula base cospirativa erano in 9, il 3 triplicato, il numero pitagorico della continua trasformazione. Si definivano “giardiniere”. A Milano i “giardini” erano i salotti dell’alta società. E i nomi di sette dello loro “giardiniere” - che nel settembre 1823 figurano su un biglietto giunto sulla scrivania del governatore della Lombardia Strassoldo, con l’ordine diretto dell’imperatore austriaco di “sorvegliarle attentissimamente” - sono quelle di nobildonne e ricche rampolle: Bianca Milesi, la cugina Matilde Dembowski, le contesse Maria Frecavalli e Teresa Confalonieri, Teresa Agazzini, Amalia Cobianchi, Camilla Fé. I loro amici, mariti, amanti (tra i tanti Pellico, Maroncelli, Confalonieri) sono esuli o reclusi nell’inferno dello Spielberg, insieme a centinaia di altri patrioti vittime delle repressioni dei primi moti carbonari. Le “giardiniere” milanesi hanno sopportato con fermezza estenuanti interrogatori, sono state schedate, ora vivono sorvegliate. Alla fine dell’inverno 1821, nel semicerchio ideale del loro saluto rituale, insieme ai loro sogni di libertà, avevano fatto entrare il giovane Carlo Alberto, principe di Carignano. Le “giardiniere” sanno che anche per lui l’Austria è un nemico da abbattere. Ma Carlo Alberto si prepara a diventare il “re Tentenna” ed inizia il suo doppio gioco. Il 6 marzo riceve di notte, nella sua biblioteca, Santarosa ed altri generali dove, pur tra mille reticenze, dà il suo appoggio all’insurrezione che parte il 10 marzo con l’ammutinamento dei militari di Alessandria, seguiti da quelli di Pinerolo, Vercelli e Torino. Vittorio Emanuele I, pur di non concedere la Costituzione, abdica a favore del fratello Carlo Felice che assegna la reggenza a Carlo Alberto. Il giovane principe, invece di esultare, scoppia in lacrime. Sa di essere ormai “costretto” a concedere la Costituzione agli “amici” rivoluzionari. Ma, vedendo come l'esercito austriaco di Metternich, a febbraio, ha riportato con la forza l’ordine nel regno di Napoli e annullato le libertà costituzionali, cerca una scappatoia. Il 13 marzo annuncia la concessione della Costituzione sul modello spagnolo. Ma riserva la facoltà di ratificarla a Carlo Felice, il quale ovviamente rifiuta. Mentre Santarosa annuncia la prossima guerra contro l'Austria, lui fugge di notte verso Novara. Ma il generale, con un piccolo reparto, gli corre dietro per convincere lui e le sue truppe a non rinunciare alla lotta. Inutilmente. Carlo Alberto resta in arresto per otto giorni, poi va a Modena per tentare di farsi ricevere, senza successo, da un furioso Carlo Felice. Senza l’appoggio reale, anche Santarosa fugge. E gli insorti, orfani del loro capo carismatico, di fronte ai 15mila austriaci arrivati in Piemonte per ristabilire l’ordine vanno allo sbando. La loro definitiva sconfitta avviene il 9 aprile, a Novara. Carlo Alberto, per assicurarsi la successione e dimostrare di essere un reazionario, consegna all’Austria le sue lettere con i carbonari e partecipa poi alla spedizione francese contro i moti in Spagna, tanto da conquistarsi il soprannome del “rinnegato del Trocadero”. E a Milano iniziano gli arresti politici. Bianca Milesi è la prima del gruppo ad essere interrogata. Le viene dettato il testo di una lettera carbonara, ma anonima, trovata in casa di Gaetano Castiglia che si sospetta che sia sua (ed è vero). Lei riesce a scrivere in modo così diverso da impedire ai poliziotti di incastrarla, nega ogni rapporto con i carbonari, non batte ciglio durante le perquisizioni. Il coraggio di Bianca è comune a tutte le altre “giardiniere” che verranno tenute agli arresti domiciliari e poi sotto stretta sorveglianza. Bianca, schedata come “rivoluzionaria”, nel 1822, fugge all’estero e, solo dopo quattro anni, torna in Italia, ma non smette di dedicarsi alle cause sociali, lavorando negli asili infantili ma anche “cospirando”. La polizia tiene d’occhio quella che definisce “giovane energumena”, “molto accarezzata dai carbonari”. È diventata amica di Mazzini e la sua casa è il punto di approdo di tutti i patrioti lombardi. Un incredibile destino vuole che muoia l’8 giugno,

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uccisa dal colera, proprio nei giorni in cui le bombe francesi spengono il sogno della Repubblica mazziniana. Le sue ultime parole saranno: “Dite a mio figlio che ami sempre il suo dovere”, quello di servire la causa della libertà.

DONNE D’ITALIA: NOVELLA CALLIGARIS, GRAN DONNA DI STILE... LIBERO(NoveColonne ATG) Roma - Oggi le nuotatrici, gradevolmente statuarie, sembrano però tutte Brigitte Nielsen, la moglie di Ivan Drago in Rocky IV, ma c’è stato un momento di gloria internazionale che poggiò invece sulle spallucce - si fa per dire - della campionessa Novella Calligaris, una piccola fanciulla padovana di appena un metro e sessantatre, sotto i cinquanta chilogrammi di peso. Un magico fuscello atletico. Le questioni sportive in quegli anni (è nata nel 1954) erano ben diverse da oggi; uno poteva iniziare a tredici anni a vincere, come nel suo caso, incassare in carriera un record del mondo e ben ventuno record continentali, e poi ritirarsi prima di aver compiuto i vent’anni. Una parabola compressa, gloriosa sì, ma in un certo senso tronca, se la si vede con l’ottica del presente, quando a quell’età, a diciannove anni, una nuotatrice avrebbe ancora tutti i denti da latte per battersi ancora a lungo in corsia, ed essere una Novella promessa. E comunque le bastarono quei pochi anni per scrivere il suo nome nella storia del nuoto, essendo stata la prima fra i nuotatori italiani, uomini e donne, a vincere una medaglia olimpica e a stabilire un primato mondiale negli ottocento metri stile libero. Una donna da primato, che a quanto raccontano le cronache del tempo, non piaceva ai giornalisti, per via di un carattere appuntito e poco disponibile con la carta stampata, nota per risposte secche e brucianti, che le valsero per due volte un premio, il “Premio Limone”, ossia una specie di riconoscimento giocoso assegnato al personaggio più scostante. Come la metti la metti, la Calligaris prende premi, anche quelli all’acido sapore d’agrume, ma tant’è. E tant’è che oggi è lei a fare le domande, perché è diventata giornalista sportiva, e commenta, e domanda e vede le gare e forse ricorda quegli anni dei record come un fondo di memoria dalla quale prendere le misure con l’attualità d’uno sport che ha ampi margini di miglioramento, e che cambia in molti aspetti, dalla muscolatura, agli allenamenti, all’alimentazione, ai costumi, per dire. E allora lei diventa non solo una cronista, una competente, ma un esempio. Un esempio di libertà collegato ad anni che esaltarono il valore della libertà come rottura dal pregresso stato di coercizione sociale. È lei che lo ricorda, in uno scorcio d’intervista sul nuoto degli anni Settanta, che furono i suoi anni: “È stato il nuoto giusto per quell'epoca, e per me in particolare perché io in quel genere di nuoto mi riconoscevo e mi trovavo a mio agio. Ero uno spirito libero, e dovevo fare le cose per me. Non mi piacevano le costrizioni, non mi sono mai piaciute. E non mi piacevano gli obblighi: se facevo una cosa la dovevo fare perché ero io a ritenerla la cosa giusta da fare". Ecco, una donna di stile, di stile libero.

MADE IN ITALYQUOTAZIONI A +19% PER IL PARMIGIANO REGGIANO NEL 2010(NoveColonne ATG) Bologna - Il mercato del Parmigiano-Reggiano si è chiuso nel 2010 senza record, ma comunque in crescita. Per ritrovare quotazioni analoghe occorre risalire al 2003, quando il prodotto registrò una media annua di 9,25 euro/kg. Da allora iniziò una progressiva flessione interrottasi solo negli ultimi due mesi del 2009, quando si è avviata una ripresa che a fine 2010 ha visto risalire i prezzi ad una media di 9,14 euro/kg, con un incremento del 19% sull’anno precedente e un +23,5% sul 2008, quando la media risultò pari a 7,40 euro/kg. I valori appaiono peraltro in crescita: se le quotazioni del 2010 riferite alla produzione 2009 sono andate oltre i 9 euro/kg, la produzione dei primi mesi 2010 commercializzata nello stesso anno ha fatto segnare una media di 10,34 euro/kg. “Dopo anni di quotazioni al di sotto dei costi di produzione – sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Giuseppe Alai – il 2010 ha finalmente segnato una decisa inversione di tendenza, ed è un evento tutt’altro che casuale: tre anni di flessione produttiva, l’ottimo andamento delle esportazioni e le azioni di ritiro effettuate nel 2008 e nel 2009 da parte dell’Agea, associate a quelle messe in atto dallo stesso Consorzio per le azioni promozionali sui

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mercati esteri (131.000 forme nel biennio), hanno consentito una forte riduzione delle scorte e il conseguente rilancio del mercato, confermando il fatto che una gestione ordinata dei flussi produttivi resta la più efficace arma per la tutela dei redditi dei produttori”. Il buon andamento del Parmigiano-Reggiano è confermato anche da altri valori: le giacenze, a novembre, risultavano in calo del 13,3% sull’anno precedente, e alla flessione dei consumi interni, pari all’1,2%, corrispondeva un incremento dell’export del 12%, ovvero cinque punti in più rispetto al 7% del 2009; la quota indirizzata oltre i confini nazionali sale così al 30%, e incrementi record si sono registrati negli Usa (secondo mercato dopo la Germania) con il 30% e in Giappone (+20%), mentre nella Ue la crescita è stata dell’8,9%, del tutto analoga a quella del 2009. La produzione è intanto salita del 2,44%, portandosi a 3.018.260 forme: un numero sostanzialmente allineato con la produzione 2008 e in crescita di 72.000 unità rispetto al 2009. “Proprio su questo versante – spiega Alai – sono state assunte decisioni importanti da parte dell’ultima assemblea dei quasi 400 caseifici aderenti al Consorzio, che ha votato un prolungamento di piani produttivi che per il 2011 e nel successivo biennio prevedono un incremento annuo dello 0,8%: l’obiettivo è quello di assicurare maggiore stabilità al settore e, soprattutto, una difesa attiva del reddito dei produttori. La stabilità del settore non è però legata solo alla “gestione ordinata della produzione”, così come il bilancio dell’annata non si riconduce alle sole cifre.

NEGLI USA VOLA L’EXPORT DI MARMO VERONESE (+25,1%)(NoveColonne ATG) Verona - Gli Stati Uniti tirano la volata alla ripresa del marmo veronese. A fronte di un export sostanzialmente fermo sui 270,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010, rispetto al terzo trimestre 2009, il commercio estero con l’area Nafta (Stati Uniti, Canada e Messico) è cresciuto del 27,4%: 52 milioni di euro di pietre, in gran parte già lavorate destinate in prevalenza agli Stati Uniti (41 milioni, +25,1% rispetto al 2009), ma in forte sviluppo anche in Canada dove il marmo veronese ha raggiunto la soglia dei 9,4 milioni di fatturato estero con un balzo del 40,5%. “Anche il settore lapideo è stato oggetto, in questi ultimi due anni - commenta il presidente della Camera di Commercio di Verona, Alessandro Bianchi - di una profonda ristrutturazione: le imprese si vanno sempre più specializzando nella fornitura di prodotti finiti e pronti per essere impiegati in cantiere, giocando con il design e gli agglomerati”. Prodotti a maggior valore aggiunto che piacciono, soprattutto nelle aree del mondo dove maggiore è l'attenzione per l’evoluzione dell’architettura come gli Stati Uniti, cui Stonexpo, la fiera di settore americana che si inaugura oggi dedica una rassegna ad hoc: Surfaces. La Camera di Commercio, grazie alla stretta sinergia con VeronaFiere, capofila dell’iniziativa, è presente a Las Vegas con un proprio stand di 90 metri quadri dedicato alla promozione del prodotto “marmo” e che ospitano sei aziende scaligere del settore, segnalate dal Centro Servizi Marmo.

A NEW YORK LA SETTIMANA DEL VINO ITALIANO(NoveColonne ATG) New York – Ha preso il via a New York, la terza edizione della settimana di Vino 2011. Appuntamento annuale in cui si danno convegno esperti e operatori del settore per esplorare e degustare il futuro delle regioni vinicole preferite dagli americani, durante il più importante simposio negli Stati Uniti. Centinaia i buyers americani che incontrano i produttori di vino italiani che, negli ultimi anni, hanno visto più che duplicata l'importazione negli Stati Uniti. I numeri confermano il trend positivo della produzione vinicola italiana esportata negli Stati Uniti passando dai 420 milioni di dollari dell'anno 2000 ai 1,2 miliardi del 2009. L’aperura della settimana di incontri e testing al Waldorf Astoria è stata preceduta dal programma Shop & Dine dedicato ai consumatori, sviluppato da rinomati ristoratori dell'area metropolitana, inteso a divulgare la conoscenza dei vini, una iniziativa che proseguirà fino al 2 febbraio. Presentato per la prima volta all'edizione dello scorso anno, il programma Meet & Greet Vino Direct è dedicato ai numerosi produttori italiani che si affacciano per la prima volta sul mercato a stelle e strisce, in cerca di rappresentanze sul territorio americano. Ricco il programma della settimana che propone, oltre alle degustazioni, anche 14 seminari tematici. L'Ice ha allestito Vino 2011 chiamando a

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convegno i produttori, i più quotati esperti di vini, giornalisti specializzati e operatori del settore. Il simposio è realizzato in collaborazione con le regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Veneto, Toscana e con Buonitalia e Vinitaly. "Assieme - sostiene Musella - esploreremo il futuro del vino italiano negli Stati Uniti. E torna per il secondo anno a Vino 2011 l'iniziativa Virtual Vino, il social media inteso a sostenere un dialogo aperto tra appassionati, professionisti e media via Twitter, Facebook e attraverso il blog ufficiale di Anthony Giglio.

REGIONI TRENTINO SVILUPPO FA DA “TUTOR” AL BIC UCRAINO DI KHARKIV(NoveColonne ATG) Trento - Trentino Sviluppo vola in Ucraina, su mandato europeo, per sostenere l’avvio di una rete di Business Innovation Centre nella regione di Kharkiv. Quattro giorni di lavori per Luca Capra, ingegnere alla guida dell’Area imprenditorialità e sviluppo, ai quali farà seguito a fine febbraio l’accoglienza del management ucraino presso il Polo Tecnologico di Rovereto. Il tutto finanziato con fondi europei stanziati per lo sviluppo dei Paesi dell’Est Europa. Contatti che potranno aprire, anche per le aziende trentine, ulteriori prospettive di collaborazione e trasferimento di know-how. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto europeo Development of financial schemes and infrastructure to support innovation in Ukraine (EuropeAid) nell’ambito del quale EBN, l’associazione degli incubatori europei, ha offerto la propria collaborazione per supportare l’avvio di una rete di Business Innovation Centre nella repubblica Ucraina. Ebn si è quindi rivolta a Trentino Sviluppo – già segnalato nei mesi scorsi dall’Unione Europea tra i dieci casi di successo per i risultati dei suoi BIC – affidandole il compito di effettuare la missione presso l’agenzia di sviluppo regionale della regione di Kharkiv, nel Nord Est dell’Ucraina. “Kharkiv è la regione più industrializzata dell’Ucraina – ha commentato Capra - ai tempi della cortina di ferro era la terza area industriale dell’Urss. Vi è prevalenza di grandi imprese, per lo più eredi delle grandi imprese statali dell’Unione Sovietica e poco innovative. Il Centro Regionale di Kharkiv, braccio locale dell’Agenzia Statale Ucraina per gli Investimenti e lo Sviluppo, vuole promuovere maggiormente la nascita delle piccole e medie imprese innovative e si è rivolta ad Ebn per imparare dall’esperienza della rete europea dei Bic. Trentino Sviluppo metterà a disposizione la propria competenza in materia affiancando gli operatori ucraini. Sono comunque convinto che questa esperienza porterà anche qualche insegnamento prezioso a Trentino Sviluppo e utile al nostro territorio”. Nell’ultima settimana di febbraio il management del centro di Kharkiv sarà a Rovereto, presso Trentino Sviluppo, per un periodo di studio e approfondimento durante il quale visiteranno gli “incubatori d’impresa” e potranno conoscere più da vicino i servizi offerti dall’agenzia di sviluppo locale alle aziende trentine.

LAZIO, LA POLVERINI IN MISSIONE A BETLEMME(NoveColonne ATG) Trento - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e l’assessore alla Sicurezza della Regione Lazio, Pino Cangemi, saranno a Betlemme, in Terra Santa, il 29 e il 30 gennaio prossimi per donare alla Comunità francescana i fondi raccolti attraverso l’iniziativa di beneficenza ‘Natale 2010’, organizzata il 3 dicembre scorso dall’associazione ‘Solidali con Betlemme’ con il patrocinio della Regione Lazio. I fondi andranno a supporto dell’attività dell’Orfanotrofio Saint Vincent de Paul, della Congregazione delle Suore di Maria Consolatrice e delle attività della Comunità francescana per l’assistenza ai pellegrini. Il programma della visita prevede una serie di incontri, tra cui quello con il Vicario della Custodia in Terra Santa, Padre Artemio Vitores, e visite all’Orfanotrofio, alla Congregazione e allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.

UMBRIA, GORACCI A TORONTO PER ANNIVERSARIO ASSOCIAZIONE ONTARIO (NoveColonne ATG) Perugia - Il presidente del Consiglio regionale dell’Emigrazione, Orfeo Goracci, parteciperà in rappresentanza della Giunta Regionale dell’Umbria all’iniziativa a favore

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degli umbri all’estero intitolata “To Umbria”, che si svolgerà nei prossimi giorni a Toronto, in occasione delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della fondazione dell’Associazione degli umbri dell’Ontario. “I due giorni, durante i quali si svolgerà la Conferenza dei giovani di origine umbra di Toronto e Montreal – sottolinea Goracci – serviranno a far conoscere e promuovere, in particolare tra i giovani, identità, valori, cultura, tradizioni e prodotti del territorio di origine delle loro famiglie”. “Ai giovani – aggiunge il presidente del ‘Cre’ – affidiamo il compito di promuovere un’immagine più moderna dell’Umbria anche presso la comunità canadese anglofona. Con la presenza alla Conferenza dei giovani, inoltre, la Regione Umbria avvia un ciclo di incontri con cui si propone di facilitare la partecipazione dei giovani alla elaborazione dei programmi regionali. Al contributo delle giovani generazioni attribuiamo, infatti, un ruolo centrale nella definizione delle politiche a favore dei nostri corregionali che vivono fuori dall’Italia”. Il programma di “To Umbria”, durante il quale verranno proposte degustazioni di prodotti umbri, prevede nella serata conclusiva di sabato 29 gennaio – organizzata insieme ad Umbria Jazz - un concerto per piano solo di Danilo Rea, che commenterà musicalmente proiezioni di immagini dell’Umbria. “Con To Umbria – conclude il presidente del ‘Cre’ Goracci - si conferma l’impegno della Regione nella realizzazione di iniziative innovative, che vedono le nostre comunità all’estero protagoniste nell’attività di promozione dell’Umbria, nei vari continenti”. “To Umbria” è organizzata in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura, Umbria Jazz, l’Associazione degli umbri dell’Ontario e Sviluppumbria.

SPECIALE EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO BARTOLINI: CLIMA PESANTE INTORNO A EMIGRAZIONE (NoveColonne ATG) Reggio Emilia – “La velocità con la quale abbiamo lavorato negli anni scorsi sono state rese possibili anche grazie a un bilancio che ha sempre avuto una accelerazione. Ora dobbiamo fare molte e preziose cose con meno risorse di prima, continuando a mettere a frutto le risorse già presenti in Regione, valorizzare di più e meglio le risorse estere e i progetti delle associazioni regionali. Se per uscire dalla crisi internazionale c’è bisogno del rilancio dei territori e delle loro eccellenze, forse anche quel pezzetto di politica estera che è costituita dal nostro lavoro, può servire alla nostra economia”. Lo ha detto la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Silvia Bartolini, aprendo la due giorni della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che si è svolta a Reggio Emilia. “Quello che ho considerato pesante – ha detto la Bartolini – è il clima che si è generalato attorno alle politiche rivolte agli italiani all’estero, e il ritenere da parte di qualcuno che i tagli alla Consulta siano punitivi. In questi anni siamo passati dalla retorica più incredibile, ascoltata ai tempi della approvazione della legge sul diritto di voto per corrispondenza attribuito agli italiani all’estero, ai tentativi di azzerare Comites e Cgie con un colpo di spugna. Si è passato dal pensare a una concessione della cittadinanza italiana sin troppo ampia rispetto al sentimento di italianità che poteva trovare soddisfazione con la sola partecipazione alle iniziative italiane all’estero, alla chiusura di consolati come quello di Liegi, terra con una rilevantissima presenza di italiani, e al taglio drastico di finanziamenti ai corsi di italiano all’estero che sono uno straordinario volano per promuovere la cultura italiana all’estero”.

AMARO: RINNOVO COMITES NECESSARIO (NoveColonne ATG) Reggio Emilia - Secondo Andrea Amaro, componente del Cgie di nomina governativa ed emiliano-romagnolo di origine, “c’è il rischio di rottura profonda con le comunità all’estero” a causa della “paralisi” delle politiche per gli italiani all’estero messe in atto dal governo, e soprattutto “non è accettabile che i Comites non vengano rieletti: organismi fondati sul volontariato non possono rimanere in carica per quasi il doppio del tempo previsto, perché finiscono con l‘impoverimento, prevale una sorta di disimpegno. Bisogna andare al rinnovo e bisogna farlo entro il 2001, con proposte serie che riguardino tutto il mondo dell’associazionismo”. Amaro, che ha parlato a Reggio Emilia di fronte alla nuova Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, ha

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ricordato poi che “forse andremo a elezioni anticipate, quindi dobbiamo prepararci per consolidare la legge che prevede l’elezione dei rappresentanti all’estero. Non possiamo non porci il problema, dobbiamo garantire che il voto sia davvero segreto ed espresso liberamente. C’è la necessità di difendere la credibilità di questa importante conquista. Abbiamo davanti un paio d’anni per ribaltare un certo modo di pensare, penso che tutti insieme ce la possiamo fare. Queste questioni non possono essere lasciate solo al dibattito parlamentare, ma ad una mobilitazione dell’associazionismo, come già abbiamo sostenuto in sede di Cgie”.

BARTOLINI: FONDAZIONE UNICA PER LINGUA ITALIANA(NoveColonne ATG) Reggio Emilia - “Le Regioni possono giocare un ruolo rilevantissimo per sostenere le comunità italiane nel mondo” perché “è dimostrato che le Regioni assieme producono una quantità di iniziative all’estero che se venisse meno creerebbe un vuoto culturale e istituzionale inimmaginabile”. Lo assicura Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, secondo la quale “a noi Consulte spetta il compito di affiancare comuni e province nel ruolo di collegamento e rievocazione della memoria, di sostenere le attività associative e mettere a risorsa queste reti. In qualità di coordinamento delle Consulte, o coordinamenti che si occupano di italiani all’estero, dovremmo fare precise proposte: ne auspico una in breve tempo. Facciamo noi una proposta di unica fondazione per l’insegnamento dell’italiano che si ponga all’estero come istituzione principale, e in collaborazione coordinata con enti pubblici e privati, per insegnare l’italiano garantendone la qualità e l’equità economica”. Secondo la Bartolini “amministrare e gestire il legame con i corregionali nel mondo, è il compito istituzionale affidato alla Consulta, al fine di coltivare e arricchire un dialogo capace di sostenere l’immagine della nostra regione e valorizzare la sua credibilità all’estero”.

MANGIONE: LAVORARE CON ALTRE REGIONI(NoveColonne ATG) Reggio Emilia – Secondo Silvana Mangione, consultore di diritto della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo in quanto vicesegretario del Cgie, “stiamo vivendo un momento di orrenda emarginazione, che denota la profonda provincializzazione del Paese. Nel momento in cui distruggiamo la rete degli italiani nel mondo, distruggiamo l’Italia: siamo una parte del popolo italiano”. Secondo la Mangione, presidente della commissione per i paesi anglofoni extraeuropei, è in atto “il tentativo di distruggere la rappresentanza degli italiani all’estero, prima con l’eliminazione del Cgie e quindi con lo schiacciamento dei Comites, che da soli non riuscirebbero a gestire tutto. Questo è gravissimo”. E’ importante invece “che si lavori insieme, trovando un modo di comunicare. Dove c’è un governo latitante, vediamo se le Regioni riescono a mettere insieme le proprie risorse, visto che abbiamo la fortuna di avere come presidente il presidente della conferenza delle regioni (Vasco Errani, ndr)”. La Mangione ricorda infatti l’importanza della Conferenza Stato-Regioni “che ha il compito di definire le politiche governative dei tre anni successivi per l’emigrazione. Nell’ultima plenaria abbiamo chiesto alla Conferenza che si possa fare una riunione annuale per l’emigrazione”. Pensando ai festeggiamenti per il 150 anni dell’unità d’Italia, la Mangione ricorda poi “la grandissima quantità di italiani all’estero che hanno contribuito al Risorgimento, molti dei quali emiliano-romagnoli. Garibaldi – racconta - andò a Montevideo perché era ospite di due emiliano-romagnoli. La nostra regione ha sempre precorso i tempi, cogliendo le cose che sembravano piccole ma che poi hanno avuto grande importanza per la nostra storia”.

ERRANI: FARE SISTEMA ANCHE TRA REGIONI (NoveColonne ATG) Reggio Emilia – “Le polemiche sono fisiologiche per la democrazia, ma non dovete preoccuparvi, perché la risposta migliore di questa Consulta è il lavoro che avete svolto”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, intervenendo ai lavori della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, offre parole di incoraggiamento per il lavoro dei 52 consultori. “Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto perché molte delle riflessioni sugli italiani

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all’estero trovano nelle cose che abbiamo fatto delle risposte”. In merito alla questione delle risorse “la Consulta non ne ha mai sprecate – spiega il governatore - : non finanziamo apparati e impianti barocchi, non facciamo viaggi di vacanza”, piuttosto “cerchiamo di costruire una rete. Perché nel 2011 è giusto continuare a investire in un rapporto tra l’istituzione Regione e gli emiliano-romagnoli nel mondo? Perché in una situazione economica e finanziaria difficilissima, siamo convinti che la presenza degli emiliano-romagnoli di terza, quarta e quinta generazione sia una relazione importante su cui investire e su cui l’Italia dovrebbe investire, magari riformando radicalmente le strutture barocche – queste sì - sul piano nazionale. Costruire questa relazione – sottolinea Errani - è una risorsa”. Uno degli esempi da seguire è quello cinese. “Le comunità cinesi disseminate nel mondo hanno un rapporto continuativo col proprio paese, e questa è ricchezza: non è assistenza, è un investimento. A questo vale l’esperimento che stiamo cercando di fare sui giovani ambasciatori, a dare contributi di conoscenza. Voi – dice rivolto ai consultori provenienti da tutto il mondo - ci potete aiutare a capire”. La Consulta dunque non ha “un punto di vista politico, ma un approccio a un modo di essere verso il mondo: noi emiliano-romagnoli siamo persone che non si chiudono, ma che investono nelle relazioni e le critiche ci spingono solo a far meglio. Vogliamo essere protagonisti di uno sforzo per migliorare questa difficoltà del nostro paese di essere un sistema paese quando è all’estero. Non mi sentirete mai dire che l’Emilia-Romagna vuol fare da sé, non si può continuare a disseminare di iniziative disarticolate il mondo, bisogna essere sistema anche tra le regioni. Diamoci degli obiettivi e investiamo insieme, facciamo massa critica per andare dal governo a dire ‘noi facciamo questo pezzo di strada insieme’”. Errani, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni, si sofferma poi sul tema del federalismo. “Un’idea sana di federalismo è quella che non si tratta di divisione ma di un modo nuovo di costruire l’unità. Avete un altro compito difficile: tenere alto il nome dell’Italia. Non c’è altra appartenenza che l’appartenenza all’unità, tenere vivi i grandi valori e le eccellenze di questo paese. C’è bisogno di uno sforzo culturale. Dobbiamo reagire quando si leggono sui giornali come il New York Times che tanto gli italiani sono così’. Non è vero”. Ultimo punto toccato dal governatore dell’Emilia-Romagna è quello del futuro: “Rimango convinto che nel mondo che cambia ce la farà meglio chi è in grado di avere un’identità, non legata solo a ciò che siamo stati ma anche alla capacità di decidere dove dobbiamo andare, altrimenti prevale un’idea piccola, di chiusura. Dobbiamo ricostruire e riannodare i fili di una comunità che è cambiata, investire ancora di più nella capacità di innovazione anche puntando sui giovani: avete fatto un grande lavoro, ma bisogna fare ancora di più”.

LA PROSSIMA CONSULTA A FINE SETTEMBRE (NoveColonne ATG) Reggio Emilia – La presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini ha annunciato che la prossima Consulta si svolgerà nella terza settimana di settembre e avrà per oggetto l’esame dei progetti che le associazioni nel frattempo (dal 30 aprile al 30 giugno) avranno presentato per il finanziamento e che saranno valutati dal gruppo tecnico. Si analizzeranno anche i progetti presentati e finanziati negli ultimi tre anni, per “capire quali ricadute positive per la Regione hanno avuto”. Bartolini ha proseguito dicendo che “occorre far fare un salto di qualità alle nostre associazioni, seguendo le vocazioni di ognuna e facendo in modo che presidenti e consultori possano diventare referenti in loco dei progetti che la Regione presenterà, nel campo della cooperazione internazionale, dell’economia o della cultura”. Alla Consulta di settembre anche i giovani saranno chiamati a relazionare sui progetti loro affidati. Tra le iniziative da portare avanti, la Consulta conferma quella del museo virtuale dell’emigrazione (chiamato anche “casa della memoria”), la mostra sugli architetti e ingegneri emiliano-romagnoli nel mondo. In merito al piano annuale delle attività 2011, limitatamente alle risorse disponibili si confermano gli stage del progetto Boomerang, compresi ReportER (per formare corrispondenti per Radio Emilia-Romagna) e AssoER (per formare dirigenti d’associazione); i laboratori dell’Emilia-Romagna nel mondo (nei settori del teatro e dell’artigianato); le iniziative formative con Unioncamere; l’ospitalità degli anziani europei a maggio; il concorso dell’associazione di Francoforte, rivolto agli

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studenti di italiano nelle scuole tedesche, e il concorso “La musica libera. Libera la musica” che nel 2012 sarà aperto anche ai musicisti di origine emiliano-romagnola residenti all’estero; l’implementazione del catalogo dell’emigrazione femminile; il progetto Cinema, con l’invio di un nuovo cofanetto di dvd alle associazioni; le attività di comunicazione e informazione (portale degli emiliano-romagnoli nel mondo, sito ReportER, rivista ER News, Radio Emilia-Romagna); l’aggiornamento della brochure divulgativa della Consulta; e infine le attività culturali come mostre e ricerche.

ITALIA NEL MONDOCINEMA, A ROMA LA PRIMA DI ‘MONACO, ITALIA STORIE DI ARRIVI IN GERMANIA’ (NoveColonne ATG) Roma - Un documentario sulle fatiche e i successi degli italiani che hanno varcato il confine. Questo è “Monaco, Italia. Storie di arrivi in Germania” di Alessandro Melazzini. La prima del film si terrà a Roma venerdì 28 gennaio presso l’auditorium del Goethe Institut. L’Italia non finisce al Brennero. Se da qualche tempo la Germania va di moda e Berlino fa tendenza, è tuttavia la Baviera che mantiene relazioni privilegiate con il nostro Paese. Qui vivono centomila connazionali, ventimila di loro nella sola Monaco. E ne arrivano sempre di più. Alessandro Melazzini, giornalista, filmaker e produttore, è andato a scoprire alcuni di questi percorsi, trovando tracce di italianità sia nei laboratori d’astrofisica che nelle innevate foreste della Franconia. Al termine della proiezione faccia a faccia tra Alessandro Melazzini e Claudio Cumani, astrofisico e protagonista di uno degli otto destini raccontati.

EMIGRAZIONE, UIM: E’ TRA PAROLE PIU’ VOTATE NEL SONDAGGIO DI REPUBBLICA.IT(NoveColonne ATG) Roma - Dopo “Costituzione”, “tricolore”, “Resistenza”, è “emigrazione” la parola più votata tra le 25 selezionate nel sondaggio di Repubblica.it che rientra nell’iniziativa “La parola dei 150 anni” nell’ambito della ricorrenza dell’Unità d’Italia. Lo ricorda in una nota stampa l’Unione italiani nel mondo (Uim). “È importante che la stessa parola ‘emigrazione’ sia dentro la mente, il cuore e l’immediatezza del popolo italiano”, ha commentato il presidente della Uim, Alberto Sera, sottolineando come sia “indispensabile che il popolo dell’emigrazione sia cosciente di essere stato il protagonista di 150 anni di Unità d’Italia”.

EMIGRAZIONE, FONDAZIONE MIGRANTES RICEVUTA IN SENATO(NoveColonne ATG) Roma - Si è tenuta presso il Comitato per le Questioni degli Italiani nel mondo del Senato l’audizione della Fondazione Migrantes. Il direttore generale della Fondazione, mons. Giancarlo Perego, ha presentato l’attività dell’organismo della Cei sottolineando che la Fondazione, nata nel 1987, “continua un lavoro pastorale più che centenario della Chiesa italiana a fianco degli emigrati all’estero”. Attualmente nel mondo ci sono oltre 500 sacerdoti, 180 religiose che lavorano nella cura pastorale per i nostri connazionali; per i circa 2.200.000 italiani in Europa sono attive 288 missioni cattoliche italiane o punti di assistenza pastorale con circa 350 missionari, oltre ad una rete di associazioni religiose laiche, coordinate dall’Ucemi (Unione cristiana enti migranti italiani). La Fondazione è impegnata anche nel campo dell’assistenza agli anziani italiani residenti all’estero, ai giovani universitari, giovani italiani in carcere, persone disagiate; servizi mensa, attività di patronato; assistenza ai rom e sinti italiani all’estero e fieranti e circensi: quest’ultimi in attività semipermanente. Tra le proposte avanzate dalla Migrantes al Comitato, anche “l’estensione della proposta del reddito minimo anche per gli italiani all’estero in difficoltà”. Mons. Perego ha poi evidenziato come attraverso le Mci “si cura un servizio di ricerca di atti battesimali per permettere di ricostruire la documentazione per la cittadinanza dei nostri connazionali che la richiedono. Altro argomento il rapporto italiani nel mondo. “La ricerca in Migrantes – ha detto mons. Perego - è stata attenta in questi anni alla connessione tra immigrazione in Italia e emigrazione italiana, con rapporti sull’Africa, l’America latina, la Romania, la Germania,

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la Polonia” ed ha chiesto un “sostegno alla diffusione tra le comunità italiane all’estero del Rapporto Italiani nel Mondo”. Il direttore della Migrantes si è anche soffermato sul ruolo della stampa cattolica in emigrazione, un “settore ancora molto vivo con un numero significativo di testate, alcune radio, un sito per l’emigrazione italiana curato in Svizzera” oltre alle pubblicazioni Migrantes come il mensile “Migranti press”, il bimestrale “Servizio Migranti” e un sito on line quotidiano, nato proprio in questi giorni.

HA IL SAPORE DEL VENETO IL BOSCO INCANTATO PIU’ DOLCE DEL MONDO(NoveColonne ATG) Venezia - Ha anche il sapore del Veneto il bosco incantato più bello e più dolce del mondo, l’insieme delle opere d’arte piazzatosi secondo al campionato mondiale di pasticceria per squadre nazionali, svoltosi a Lione. Il capitano della squadra italiana, Domenico Longo, chef del ristorante CasaCoste di Collalto, in provincia di Treviso, è stato salutato dallo stesso presidente del Veneto Luca Zaia. “Conosco Domenico Longo e la sua straordinaria cucina, che nasce dalle sue mani di calabrese con prodotti del territorio trevigiano, e non esito a dire – ha affermato Zaia – che il primo posto era sicuramente alla sua portata. Voglio congratularmi con lui personalmente”. La squadra italiana capitanata da Longo era composta dal lombardo Davide Comaschi e dall’abruzzese Emanuele Forcone, mentre il presidente – allenatore è il padovano Luigi Biasetto, che ha un punto vendita di pasticceria anche a Bruxelles. Domenico Longo, 33 anni, calabrese di nascita (Cittanova di Reggio Calabria) ma veneto di adozione come lui stesso si definisce, è un grande giovane chef, anzi un grande chef artista, che prepara le sue pietanze all’insegna del km 0, utilizzando le produzioni del territorio dove opera. A CasaCoste propone anche appetitosi menu dietetici e per bambini, che spesso devono imparare a nutrirsi correttamente senza per questo rinunciare ai sapori anzi riscoprendo il buono che c’è nella tradizione. Sta seguendo con l’Università Tor Vergata di Roma un progetto sulla sana alimentazione e sulla dieta mediterranea. Nel suo bagaglio culturale ha un Diploma alla Scuola Alberghiera, esperienze con la catena alberghiera Four Seasons, un Master internazionale in art – chef a Parigi, corsi sulla decorazione artistica con le sculture vegetali, lo zucchero, il burro e con il ghiaccio, medaglie d’argento e d’oro e d’argento (è la seconda volta che arriva secondo nel campionato mondiale a squadre: nel 2009 e nel 2011), pagine fisse sulla rivista ufficiale della Federazione Italiana Cuochi dedicate a “scultura & cucina”, nel ristorante trevigiano del quale è chef tiene dei corsi in materia di gastronomia e ha interpretato una sit - doc girata per Rai Educational.

FARNESINAEXPO 2015, FRATTINI: SARA’ MODELLO SOCIETA’ CON UOMO AL CENTRO DEL MONDO(NoveColonne ATG) Roma - L'obiettivo che fa da sfondo all'Expo 2015 è di adottare "un nuovo modello di società con l'uomo al centro del mondo". Lo ha sottolineato il ministro Franco Frattini presentando a Villa Madama l'esposizione milanese al Corpo diplomatico accreditato in Italia e presso l’Onu a Roma e i rappresentanti del Polo Agroalimentare presenti a Roma (Fao, Ifad, Pam, Bioversity International, Global Crop Diversity Trust). L'Expo - dall'1 maggio al 31 ottobre 2015 - è dedicato al tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". E l'azione italiana, ha spiegato Frattini, poggia su due pilastri: "la risorsa cibo che deve appartenere a tutti" e "l'innovazione al servizio delle persone e quindi al servizio della sostenibilità ambientale". In vista dell'appuntamento, Frattini ha invitato i diplomatici stranieri ad "avviare una collaborazione con l'Italia affinché la partecipazione all'Expo sia ampia e qualificata" con "il meglio delle loro culture e della loro innovazione". L'Expo sarà ovviamente una vetrina anche per l'eccellenza italiana. Il Mae - ha puntualizzato Frattini - ha messo in atto "un imponente impegno" insieme con le istituzioni locali per organizzare al meglio l'Expo. La promozione del sistema paese, del resto, è diventata una priorità della politica estera italiana, ha concluso Frattini, ricordando che la riforma della Farnesina, in vigore da mese, va proprio in questa direzione. A Villa Madama, oltre al Ministro Frattini, erano presenti Letizia

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Moratti, Sindaco di Milano e Commissario Straordinario del governo per Expo Milano 2015; Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia; Dina Bracco e Giuseppe Sala, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Expo 2015. Il tema centrale del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta è di grande rilevanza nel panorama internazionale, è collegato a più della metà degli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite ed è stato un elemento decisivo nell’assegnazione dell’Esposizione a Milano. Allo stesso tempo l’Expo sarà un grande evento al quale l’Italia inviterà tutti i Paesi delle Nazioni Unite anche per partecipare ad un dibattito e ad uno scambio di esperienze sulle sfide dell’alimentazione e della sostenibilità. Sono in pieno svolgimento, intanto, i lavori per l’allestimento dell’Expo. Nei giorni scorsi è giunto a Milano lo scenografo Dante Ferretti che curerà la scenografia dei due viali principali dell’esposizione mondiale: l’idea non è solo quella di organizzare la segnaletica, l’allestimento e le luci dei viali, ma di animarli con eventi, musica, artisti. L’obiettivo è farli diventare, in qualche modo, il set di un film che durerà sei mesi. Lungo i due viali, si snoderanno i padiglioni dei Paesi espositori e quelli delle regioni e delle città italiane.

NUOVI INCENTIVI FISCALI PER IL RIENTRO DEI LAVORATORI IN ITALIA(NoveColonne ATG) Roma - Dal 28 gennaio prossimo saranno operative nuove norme che prevedono incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia. La legge 30 dicembre 2010 n. 238, che disciplina la materia, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio. La finalità è incentivare, mediante agevolazioni fiscali sotto forma di minore imponibilità del reddito, il rientro in Italia di persone che abbiano maturato all'estero esperienze formative o professionali, e si trasferiscano nel nostro Paese per svolgere attività di lavoro dipendente o autonomo ovvero attività d'impresa. I soggetti beneficiari: devono essere cittadini dell'Unione Europea, nati dopo il 1 gennaio 1969, che siano stati residenti in Italia in via continuativa per almeno 2 anni; se in possesso di un titolo di laurea, avendo svolto continuativamente negli ultimi 24 mesi un'attività di lavoro dipendente, autonomo o d'impresa in un Paese che non sia quello di origine o l'Italia; se non laureati, avendo svolto continuativamente per lo stesso periodo un'attività di studio, acquisendo un titolo di laurea o una specializzazione post lauream, in un Paese che non sia quello di origine o l'Italia; avranno diritto alle agevolazioni fiscali previste, a condizione che vengano assunti o decidano di esercitare un'attività d'impresa o di lavoro autonomo in Italia e qui trasferiscano il proprio domicilio, nonché la residenza, entro 3 mesi dall'assunzione o dall'avvio dell'attività. Le procedure amministrative necessarie al rientro in Italia dei soggetti interessati sono demandate agli Uffici consolari, anche d'intesa con la società Italia Lavoro Spa. Ai soggetti destinatari delle nuove norme è garantita l'attestazione delle proprie competenze e dei titoli acquisiti all'estero, mediante il rilascio di documentazione 'Europass'.

FRATTINI A BRUXELLES PER CONSIGLIO AFFARI ESTERI(NoveColonne ATG) Roma - Sarà un Consiglio Affari esteri di particolare importanza quello al quale parteciperà, lunedì 31 gennaio a Bruxelles, il ministro degli Esteri Franco Frattini. Importante per lo spessore degli argomenti all’ordine del giorno: dalle relazioni dell’Unione europea con gli attori globali emergenti in un mondo che cambia, alle evoluzioni in Sudan, Libano e Iran, dal tema, di cruciale importanza per l’Italia che se ne è fatta promotrice, della libertà religiosa, alla situazione in Tunisia. E due giorni dopo il Consiglio, mercoledì 2 febbraio, Frattini riceverà alla Farnesina il ministro degli Esteri tunisino Morjane. Di questi argomenti parlerà il portavoce del ministero degli Esteri, Maurizio Massari, nel consueto briefing settimanale, che si svolgerà venerdì 28 gennaio alle 12 presso la sala Saraceno della Farnesina.

DIRITTI UMANI, FRATTINI RICEVE COMITATO PRO ASIA BIBI(NoveColonne ATG) Roma - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha ricevuto alla Farnesina il comitato “L'Italia per Asia Bibi: libertà, giustizia, diritti umani”, raggruppamento spontaneo tra diverse associazioni impegnate in difesa della donna pakistana condannata a morte per blasfemia e

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per la cui liberazione il ministro Frattini è fortemente impegnato. Nel ringraziare i membri del Comitato per il loro impegno civile, Frattini ha parlato delle ultime iniziative del governo in difesa delle minoranze religiose e delle minoranze cristiane nel mondo e in particolare sugli ultimi passi in difesa di Asia Bibi. “Sulla tutela della minoranze religiose, della minoranza cristiana e sulla modifica della legge che punisce la blasfemia lavoriamo in uno spirito costruttivo con le autorità pakistane”, ha spiegato Frattini. Il comitato ha aggiornato il ministro sulle varie iniziative che le diverse associazioni che lo compongono hanno già realizzato o hanno in programma di svolgere nei prossimi mesi per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso della donna pakistana, ricevendo la disponibilità di Frattini a mantenere un canale di coordinamento che favorisca l’interazione tra l’operato della società civile e quello governativo.

ALBANIA, MANTICA: RICORSO ALLA VIOLENZA VA CONDANNATO FERMAMENTE(NoveColonne ATG) Roma - “I gravi incidenti occorsi in Albania nei giorni scorsi rappresentano un episodio molto negativo nel confronto politico in atto ormai da due anni tra i principali blocchi politici del paese. Il ricorso alla violenza, da qualunque parte provenga va condannato fermamente”. E’ quanto scrive in una nota il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica”. “Se l’Albania vuole proseguire la sua marcia verso l’Unione Europea è necessario che tutte le forze politiche del paese riprendano un dialogo politico costruttivo all’interno del parlamento – prosegue –. E affinché vi sia dialogo è necessario che da ogni parte si escluda a priori il ricorso alla violenza. Il confronto politico, anche duro, e anche le contestazioni dell’opposizione devono avvenire all’interno del parlamento. L’Italia segue con preoccupazione la mancata partecipazione dell’opposizione ai lavori parlamentari ed il fatto che il Partito Socialista si rifiuti di entrare in parlamento. È legittimo per l’opposizione contestare le elezioni politiche ma dobbiamo ricordare che esse sono state convalidate dall’Unione europea e dalla comunità internazionale che le ha monitorate”. “Ritengo, tuttavia, che – sottolinea ancora – l’Albania sia un caso a sé che non ha nulla a che vedere con quanto avvenuto in Tunisia nei giorni scorsi. Negli ultimi anni il paese, nonostante la crisi, ha mantenuto un tasso di crescita più elevato di tutti gli altri Stati dei Balcani, ha mantenuto stabile il tasso di disoccupazione ed incrementato il volume degli investimenti esteri. Nonostante questi progressi, l’Albania è ancora una società in transizione che sta sperimentando un processo di modernizzazione della struttura tradizionale della società. L’Italia – conclude – si augura che il cammino restante della transizione dal comunismo avvenga nel rispetto degli standard democratici europei e salvaguardando il processo di avvicinamento all’Europa sino ad oggi compiuto”.

ITALIA 150, LE INIZIATIVE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI(NoveColonne ATG) Roma - Con una serata dedicata alla musica e la poesia l’ambasciata d’Italia a Londra ha dato il via alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Uno dei significativi avvenimenti che rientra in un nutrito programma che la Farnesina, nelle sue varie articolazioni, a cominciare dalle ambasciate, sta mettendo a punto. In Gran Bretagna, paese che ha seguito con entusiasmo l’epopea risorgimentale, nella residenza dell’ambasciata d’Italia si è svolta una serata di musica e poesia, due linguaggi universali che nel mondo portano il patrimonio culturale dell’Italia. Il maestro Antonio Pappano, direttore musicale della Royal Opera House, Covent Garden, e dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, ha interpretato al piano, insieme ad Alessandro Carbonare, primo clarinetto solista dell'Orchestra di Santa Cecilia, una serie di brani musicali evocativi delle atmosfere risorgimentali tra cui brani dai Puritani e Rigoletto. Greta Scacchi, attrice italo-britannica, ha letto brani di Dante e Petrarca, mentre il maestro Renato Balsadonna, direttore del Coro della Royal Opera House, ha accompagnato al piano il baritono Maurizio Muraro, che ha debuttato recentemente al Covent Garden, in un brano di Gioacchino Rossini. Alla serata, che si è chiusa con una serie di arie napoletane interpretate dal tenore Enzo Errico, hanno partecipato personalità britanniche e italiane del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. Tra gli ospiti dell'ambasciatore Alain Giorgio Maria Economides due ministri del governo Cameron: il

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ministro per l'Europa David Lidington e il ministro di Stato presso il Foreign Office, Lord Howell of Guildford, a prova del costante rapporto d'amicizia della Gran Bretagna nei confronti dell’Italia, ma anche Lord Carrington, il politico Tory che è stato a capo del Foreign Office tra 1979 e 1982 e poi segretario generale della Nato, lo storico Denis Mack Smith e il politologo di Oxford Timothy Gordon Ash.

COOPERAZIONE, PARTITO VOLO UMANITARIO A FAVORE DEGLI ALLUVIONATI DELLO SRI LANKA(NoveColonne ATG) Roma - Il ministro degli Affari esteri Franco Frattini, in risposta alle gravi alluvioni verificatesi in Sri Lanka a seguito delle piogge monsoniche che si sono abbattute sul paese a partire dal mese di novembre 2010 interessando oltre 1 milione di persone e causando un flusso di circa 360mila sfollati e decine di vittime, ha dato istruzioni alla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo di predisporre un volo umanitario d’emergenza volto al trasporto di beni di prima necessità in favore della popolazione colpita. Un cargo della Cooperazione Italiana è partito dal deposito umanitario Unhrd di Brindisi ed è atterrato a Colombo. Tra i beni messi a disposizione dalla Cooperazione Italiana vi sono tende familiari, teli in plastica, contenitori per l’acqua potabile, purificatori, biscotti ad alto contenuto energetico, generatori elettrici ed una barca a motore. L’operazione ha un valore complessivo di 340mila euro.