MESSA IN CENA DOMINI - Vatican

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MESSA IN CENA DOMINI PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO, 1 APRILE 2010 GIOVEDÌ SANTO

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M E S S A I N C E N A D O M I N I

P R E S I E D U T A

D A L S A N T O P A D R E

B E N E D E T T O X V I

BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO, 1 APRILE 2010

GIOVEDÌ SANTO

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La celebrazione del Mistero Pasquale inizia, questa sera, con la

Messa della Cena del Signore.

Riuniti con gli apostoli intorno al Maestro, celebriamo il memoriale

della nostra redenzione.

Annunciando la morte di Cristo e proclamando la sua risurrezione,

offriamo al Padre il sacrificio che salva il mondo.

Canto di attesa

1. Del Re i vessilli avanzano,la Croce splende gloriosa,su cui il Creatore del mondo,morì donando a noi la vita.

2. Ferito nel costatodalla crudele lancia,effuse sangue ed acqua,lavando le nostre colpe.

3. La profezia si compì,che il Re Davide cantò,dicendo alle genti:dal legno regnò il Signore.

4. O luminoso albero,tinto di regal porpora,sostegno scelto e nobile,per così sante membra.

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5. Beate le tue braccia,che reggon il riscatto,con il tuo corpo santostrappasti la preda agli inferi.

6. Salve, o Croce splendida,nostra speranza unica,accresci ai buoni la grazia,cancelli ogni colpa.

7. Te, fonte di salvezza,o Trinità, cantiamo,che doni a noi la vittoriadal legno della Croce.Amen.

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RITI DI INTRODUZIONE

Mentre il Santo Padre, i Concelebranti e i Ministri si avviano al-

l’Altare, si esegue il

Canto d’ingresso

Gal 6, 14

Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo,nostro Signore.

L’assemblea ripete: Nos autem gloriari oportet in cruce Domininostri Iesu Christi.

SALMO 66

1. Deus misereatur nostri et be-nedicat nobis: * illuminet vul-tum suum super nos. C.

2. Ut cognoscatur in terra viatua, * in omnibus gentibus sa-lutare tuum. C.

1. Dio abbia pietà di noi e cibenedica, su di noi faccia splen-dere il suo volto.

2. Perché si conosca sulla terrala tua via, fra tutte le genti la tuasalvezza.

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C.

3. Confiteantur tibi populi,Deus; * confiteantur tibi populiomnes. C.

3. Ti lodino i popoli, Dio, ti lo-dino i popoli tutti.

4. Lætentur et exsultent gen-tes, quoniam iudicas populos inæquitate, * et gentes in terradirigis. C.

4. Esultino le genti e si ralle-grino, perché giudichi i popolicon giustizia, governi le nazionisulla terra.

Il Santo Padre:

In nomine Patris, et Filii, etSpiritus Sancti.

C. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlioe dello Spirito Santo.

C. Amen.

... saluta l’assemblea:

Pax vobis.

C. Et cum spiritu tuo.

La pace sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

... e introduce la celebrazione e l’atto penitenziale:

Fratelli e sorelle carissimi,iniziamo la solenne liturgia del Triduo Pasqualecon la celebrazione della Cena del Signore.

Le parole ed i gesti sacramentali di questo giornoci fanno rivivere l’ultima Cena:Mistero dell’umiltà di Cristo e del suo amore per noinella lavanda dei piedi;Testamento del suo comandamento nuovodi amarci gli uni gli altri come egli ci ha amato;Memoriale dell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozioper rendere presente fino alla sua venutail sacrificio della nuova Alleanza.

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Prima di celebrare questi santi misteri,imploriamo dal Signore Gesùil perdono dei nostri peccatiaffinché, purificati dal suo amore,possiamo avere parte con luinel banchetto del Regno.

Dopo una breve pausa di silenzio, il cantore presenta le in-

vocazioni:

Iesu, Domine et Magister, quiformam servi accepisti: Kyrie,eleison.

Gesù, Signore eMaestro, che haiassunto la condizione di servo:abbi pietà di noi.

L’assemblea:

Il cantore:

Iesu, Sacerdos Dei altissimi,qui sacrificium vitæ obtulisti:Christe, eleison.

Gesù, Sacerdote del Dio altis-simo, che hai offerto la tua vitain sacrificio: abbi pietà di noi.

L’assemblea:

Il cantore:

Iesu, qui, missus a Patre, tuosin finem dilexisti: Kyrie, elei-son.

Gesù, Inviato del Padre, che haiamato i tuoi fino alla fine: abbipietà di noi.

7

L’assemblea:

Il Santo Padre:

Misereatur nostri omnipotensDeus et, dimissis peccatis no-stris, perducat nos ad vitamæternam.

C. Amen.

Dio onnipotente abbia miseri-cordia di noi, perdoni i nostripeccati e ci conduca alla vitaeterna.

C. Amen.

Gloria

(De Angelis)

Il Santo Padre intona il Gloria in excelsis: la schola e l’assemblea

lo cantano acclamando a Dio e a Cristo Signore.

La schola:

Et in terra pax hominibus bonæ voluntatis.

L’assemblea:

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La schola:

Benedicimus te.

L’assemblea:

La schola:

Glorificamus te.

L’assemblea:

La schola:

Domine Deus, Rex cælestis, Deus Pater omnipotens.

L’assemblea:

La schola:

Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.

L’assemblea:

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La schola:

Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.

L’assemblea:

La schola:

Quoniam tu solus Sanctus.

L’assemblea:

La schola:

Tu solus Altissimus, Iesu Christe.

L’assemblea:

La schola e l’assemblea:

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Orazione colletta

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Sacratissimam, Deus, frequen-tantibus Cenam, in qua Unige-nitus tuus, morti se traditurus,novum in sæcula sacrificium di-lectionisque suæ convivium Ec-clesiæ commendavit, da nobis,quæsumus, ut ex tanto myste-rio plenitudinem caritatis hau-riamus et vitæ.

O Dio, che ci hai riuniti per ce-lebrare la santa Cena nella qua-le il tuo unico Figlio, prima diconsegnarsi alla morte, affidòalla Chiesa il nuovo ed eternosacrificio, convito nuziale delsuo amore, fa’ che dalla parteci-pazione a così grande misteroattingiamo pienezza di carità edi vita.

Per Dominum nostrum IesumChristum Filium tuum, qui te-cum vivit et regnat, in unitateSpiritus Sancti, Deus, per omniasæcula sæculorum.

C. Amen.

Per il nostro Signore Gesù Cri-sto, tuo Figlio, che è Dio, e vivee regna con te, nell’unità delloSpirito Santo, per tutti i secolidei secoli.

C. Amen.

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LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Prescrizioni per la cena pasquale

Dal libro dell’Esodo. 12, 1-8. 11-14

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:«Questo mese sarà per voi l’inizio deimesi, sarà per voi il primomesedell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci diquesto mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnelloper casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si uniràal vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero dellepersone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quantociascuno può mangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potretesceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino alquattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunitàd’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, loporranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lomangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita alfuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare. Ecco in qualmodo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone inmano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!

In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogniprimogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustiziadi tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove

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vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue epasserò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando iocolpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi unmemoriale; locelebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione locelebrerete come un rito perenne” ».

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 115

L’assemblea ripete: Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

1. Che cosa renderò al Signore,per tutti i benefici che mi ha fatto?Alzerò il calice della salvezzae invocherò il nome del Signore. C.

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C.

C.

C.

2. Agli occhi del Signore è preziosala morte dei suoi fedeli.Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:tu hai spezzato le mie catene. C.

3. A te offrirò un sacrificio di ringraziamentoe invocherò il nome del Signore.Adempirò i miei voti al Signoredavanti a tutto il suo popolo. C.

Seconda lettura

Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice,voi annunciate la morte del Signore

Soý¦a. Sapienza.

Pr•V Korinq¦ouV a ’EpistolÒV

Pa¶lou t• ÇnÆgnwsma.

Dalla prima lettera di san Paoloapostolo ai Corinzi. 11, 23-26

Pr–sxwmen. Stiamo attenti!

Fratelli, io ho ricevuto dal Si-gnore quello che a mia volta viho trasmesso: il Signore Gesù,nella notte in cui veniva tradito,prese del pane e, dopo aver resograzie, lo spezzò e disse: «Que-sto è il mio corpo, che è pervoi; fate questo in memoria dime». Allo stesso modo, dopoaver cenato, prese anche il cali-ce, dicendo: «Questo calice èla Nuova Alleanza nel mio san-

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gue; fate questo, ogni volta chene bevete, in memoria di me».Ogni volta infatti che mangiatequesto pane e bevete al calice,voi annunciate la morte del Si-gnore, finché egli venga.

Acclamazione al Vangelo

Mentre il Diacono porta solennemente il Libro dei Vangeli all’am-bone, l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Parola.

La schola:

Lode a te, o Cristo, Re di eterna gloria.

L’assemblea ripete: Laus tibi, Christe.

La schola: Gv 13, 34

Mandatum novum do vobis,dicit Dominus, ut diligatis invi-cem, sicut dilexi vos.

Vi do un comandamento nuo-vo, dice il Signore: come io hoamato voi, così amatevi anchevoi gli uni gli altri.

L’assemblea: Laus tibi, Christe.

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Vangelo

Li amò fino alla fine

D. Dominus vobiscum.C. Et cum spiritu tuo.

D. Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

c Lectio sancti Evangelii se-cundum Ioannem.C. Gloria tibi, Domine.

c Dal Vangelo secondo Gio-vanni. 13, 1-15C. Gloria a te, o Signore.

Ante diem festum Paschæ,sciens Iesus quia venit eiushora, ut transeat ex hoc mundoad Patrem, cum dilexisset suos,qui erant in mundo, in finemdilexit eos.

Prima della festa di Pasqua,Gesù, sapendo che era venuta lasua ora di passare da questomondo al Padre, avendo amato isuoi che erano nel mondo, liamò fino alla fine.

Et in cena, cum Diabolus iammisisset in corde, ut tradereteum Iudas Simonis Iscariotis,sciens quia omnia dedit ei Paterin manus et quia a Deo exivit etad Deum vadit, surgit a cena etponit vestimenta sua et, cumaccepisset linteum, præcinxit se.Deinde mittit aquam in pelvemet cœpit lavare pedes discipu-lorum et extergere linteo, quoerat præcinctus.aa

Durante la cena, quando il dia-volo aveva già messo in cuore aGiuda, figlio di Simone Iscario-ta, di tradirlo, Gesù, sapendoche il Padre gli aveva dato tuttonelle mani e che era venuto daDio e a Dio ritornava, si alzò datavola, depose le vesti, prese unasciugamano e se lo cinse at-torno alla vita. Poi versò del-l’acqua nel catino e cominciò alavare i piedi dei discepoli e adasciugarli con l’asciugamano dicui si era cinto.

Venit ergo ad Simonem Petrum.Dicit ei: «Domine, tu mihi lavaspedes?». Respondit Iesus et dixit

Venne dunque da Simon Pietro equesti gli disse: «Signore, tu lavii piedi a me?». Rispose Gesù:

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ei: «Quod ego facio, tu nescis «Quello che io faccio, tu ora nonmodo, scies autem postea». Di-cit ei Petrus: «Non lavabis mihipedes in æternum! ». ResponditIesus ei: «Si non lavero te, nonhabes partem mecum». Dicit eiSimon Petrus: «Domine, nontantum pedes meos, sed et ma-nus et caput! ». Dicit ei Iesus:«Qui lotus est, non indiget nisi utpedes lavet, sed est mundus to-tus; et vos mundi estis, sed nonomnes». Sciebat enim quisnamesset, qui traderet eum; prop-terea dixit: «Non estis mundiomnes».

lo capisci; lo capirai dopo». Glidisse Pietro: «Tu non mi laverai ipiedi in eterno! ». Gli rispose Ge-sù: «Se non ti laverò, non avraiparte con me». Gli disse SimonPietro: «Signore, non solo i mieipiedi, ma anche le mani e ilcapo! ». Soggiunse Gesù: «Chiha fatto il bagno, non ha bisognodi lavarsi se non i piedi ed è tuttopuro; e voi siete puri, ma nontutti ». Sapeva infatti chi lo tra-diva; per questo disse: «Non tuttisiete puri ».a

Postquam ergo lavit pedeseorum et accepit vestimentasua, cum recubuisset iterum,dixit eis: «Scitis quid fecerimvobis? Vos vocatis me: Magister,et: Domine, et bene dicitis: sumetenim. Si ergo ego lavi vestrospedes, Dominus et Magister, etvos debetis alter alterius lavarepedes. Exemplum enim dedi vo-bis, ut, quemadmodum ego fecivobis, et vos faciatis ».

Quando ebbe lavato loro i piedi,riprese le sue vesti, sedette dinuovo e disse loro: «Capite quel-lo che ho fatto per voi? Voi michiamate il Maestro e il Signore,e dite bene, perché lo sono. Sedunque io, il Signore e il Mae-stro, ho lavato i piedi a voi,anche voi dovete lavare i piedigli uni gli altri. Vi ho dato unesempio, infatti, perché anchevoi facciate come io ho fatto avoi ».

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C.

C.

Il Diacono greco:

Sapienza! Ascoltiamo in piedi ilsanto Vangelo.

Il Santo Padre:

La pace sia con voi.

Il coro:

E con il tuo Spirito.

Il Diacono:

Lettura del santo Vangelo se-condo Giovanni. 13, 1-15

Il coro:

Gloria a te, Signore, gloria a te.

Il Diacono:

Stiamo attenti!

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Il coro:

Gloria a te, Signore, gloria a te.

Il Santo Padre bacia il Libro dei Vangeli in segno di venerazione e

benedice con esso l’assemblea mentre il coro canta:

Ad multos annos, Padre Santo.

Omelia

Il Santo Padre tiene l’omelia.

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

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Lavanda dei piedi

Il Santo Padre lava i piedi a dodici presbiteri: compie il «mandato »

richiesto da Cristo per essere al servizio dei fratelli. Ogni cristiano è

invitato a trovare un gesto, che esprima la carità fraterna del

discepolo del Signore.

La schola canta le antifone:

Gv 13, 6. 7. 8

1. Domine, tu mihi lavas pe-des? Respondit Iesus et dixit ei:Si non lavero tibi pedes, nonhabebis partem mecum.

1. Signore, tu lavi i piedi a me?Gesù gli rispose dicendo: Senon ti laverò, non avrai partecon me.

D. Venit ergo ad SimonemPetrum, et dixit ei Petrus:

C. Domine, ...

D. Venne dunque da SimonPietro, e disse a lui Pietro:

C. Signore, ...

D. Quod ego facio, tu nescismodo: scies autem postea.

C. Domine, ...

D. Quello che io faccio, oranon lo comprendi, ma lo com-prenderai un giorno.

C. Signore, ...

cf. Gv 13, 14

2. Si ego, Dominus et Magistervester, lavi vobis pedes: quantomagis debetis alter alterius la-vare pedes.

2. Se vi ho lavato i piedi, io,Signore e Maestro, quanto piùvoi avete il dovere di lavarvi ipiedi l’un l’altro.

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QUESTO È IL MIO COMANDAMENTO

1. Nessuno ha un amore più grandedi chi dà la vita per gli amici,voi siete miei amicise farete ciò che vi dirò. C.

2. Il servo non sa ancora amare,ma io v’ho chiamato miei amici,rimanete nel mio amoreed amate il Padre come me. C.

3. Io pregherò il Padre per voie darà a voi il Consolatore,che rimanga sempre in voie vi guidi nella carità. C.

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C.

Preghiera dei fedeli

Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle,nel Signore Gesù abbiamo un grande sommo sacerdoteche dona la vita a tutti coloro che guardano a lui.Nel suo nome ci rivolgiamo a Dio Padre,consapevoli che ha posto tutto nelle sue mani.

Il cantore:

L'assemblea ripete: Exaudi, Christe.

Francese

1. Pour notre Saint-Père le PapeBenoit XVI, pasteur de l’Égliseuniverselle: pour que, éclairépar l’Esprit et soutenu par laprière des fidèles, il édifie par laparole et par l’exemple le peupleque Dieu lui a confié.

1. Per il Santo Padre Benedet-to XVI, pastore della Chiesa uni-versale: perché, illuminato dalloSpirito e sostenuto dalla pre-ghiera dei fedeli, edifichi con laparola e con l’esempio il popoloche Dio gli ha affidato.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

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Spagnolo

2. Por el colegio de los Obispos,sucesores de los Apóstoles: para

2. Per il collegio dei Vescovi,successori degli Apostoli: per-

que, llenos del poder del Espí-ritu, anuncien el Evangelio atodos los pueblos, conducién-dolos a la salvación.

ché, pieni della potenza delloSpirito, annuncino il Vangelo atutti i popoli, guidandoli allasalvezza.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

Inglese

3. For all Priests, ministers ofChrist the teacher, priest andpastor: that, by their service,theymight build up the People ofGod, which is the Church, into aholy temple of the Spirit.

3. Per i Presbiteri, ministri diCristo, maestro, sacerdote e pa-store: perché contribuiscanocon il loro servizio a edificare ilpopolo di Dio, che è la Chiesa, intempio santo dello Spirito.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

Polacco

4. Za Diakonów, wyświęconych

przez włożenie rąk zgodnie ze

zwyczajem przekazanym przez

Apostołów: aby pełnili posługę

miłości z pełnym oddaniem, a

Lud Boży rozpoznawał w nich

prawdziwych uczniów Chrystu-

4. Per i Diaconi, consacrati conl’imposizione delle mani se-condo l’uso trasmesso dagliApostoli: perché esercitino ilministero della carità con de-dizione totale e il popolo di Dioli riconosca veri discepoli di

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sa, który nie przyszedł, aby Mu

slużono, lecz aby służyć.

Cristo, venuto non per essereservito, ma per servire.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

Tedesco

5. Für die Laien, die das Prie-stertum, das sie in der Taufeempfangen haben, im täglichenDienst an der Menschheitsfami-lie leben: Daß sie es verstehen,in die irdischen Wirklichkeitenden wahren Geist Jesu Christi zubringen, um sein Reich aufzu-bauen.

5. Per i laici che vivono il lorosacerdozio battesimale nellaquotidiana esperienza di servizioalla comunità umana: perchésappiano portare nelle realtàterrestri l’autentico spirito diCristo per l‘edificazione del suoregno.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

Portoghese

6. Por todos nós aqui reunidosneste santo dia, memorial daCeia do Senhor: para que apren-damos com Cristo a dar a vidapelos irmãos.

6. Per tutti noi riuniti in questogiorno santo per far memoriadella Cena del Signore: perchéimpariamo da Cristo a donarela vita per i fratelli.

Il cantore: Dominum imploremus.

C. Exaudi, Christe.

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Il Santo Padre:

Padre santo,che in Cristo tuo Figlio, sacerdote eterno,servo obbediente e pastore dei pastori,hai posto la sorgente della vera vita,concedi ai tuoi fedelidi edificare assieme la Chiesa,comunità della nuova alleanzae tempio della tua lode.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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DIDASCALIADIDASCALIADIDASCALIA

LITURGIA EUCARISTICA

Mentre vengono portati al Santo Padre il pane e il vino per il

sacrificio e le offerte in denaro raccolte per i poveri, si esegue il

Canto di offertorio

UBI CARITAS

Dov’è la vera carità, là Dio è presente.

L'assemblea ripete: Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

1. Congregavit nos in unumChristi amor. Exsultemus et inipso iucundemur. Timeamus etamemus Deum vivum. Et excorde diligamus nos sincero. C.

1. Ci ha riuniti tutti insiemeCristo, amore. Rallegriamoci,esultiamo nel Signore! Temia-mo e amiamo il Dio vivente, eamiamoci tra noi con cuore sin-cero.

2. Simul ergo cum in unumcongregamur, ne nos mente di-vidamur, caveamus. Cessentiurgia maligna, cessent lites.Et in medio nostri sit ChristusDeus. C.

2. Noi formiamo, qui riuniti,un solo corpo: evitiamo di divi-derci tra noi, via le lotte mali-gne, via le liti e regni in mezzo anoi Cristo Dio.

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C.

3. Simul quoque cum beatisvideamus, glorianter vultumtuum, Christe Deus. Gaudium,quod est immensum atque pro-bum, sæcula per infinita sæcu-lorum. Amen. C.

3. Fa' che un giorno contem-pliamo il tuo volto nella gloriadei beati, Cristo Dio. E saràgioia immensa, gioia vera: du-rerà per tutti i secoli senza fine.Amen.

Il Santo Padre:

Orate, fratres: ut meum ac ve-strum sacrificium acceptabilefiat apud Deum Patrem omni-potentem.

Pregate, fratelli, perché il mio evostro sacrificio sia gradito aDio, Padre onnipotente.

C. Suscipiat Dominus sacrifi-cium de manibus tuis ad lau-dem et gloriam nominis sui, adutilitatem quoque nostram to-tiusque Ecclesiæ suæ sanctæ.

C. Il Signore riceva dalle tuemani questo sacrificio a lode egloria del suo nome, per il benenostro e di tutta la sua santaChiesa.

Orazione sulle offerte

Il Santo Padre:

Concede nobis, quæsumus, Do-mine, hæc digne frequentaremysteria, quia, quoties huiushostiæ commemoratio celebra-tur, opus nostræ redemptionisexercetur.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Concedi a noi tuoi fedeli, Si-gnore, di partecipare degnamen-te ai santi misteri, perché ognivolta che celebriamo questo me-moriale del sacrificio del Signo-re, si compie l’opera della nostraredenzione.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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PREGHIERA EUCARISTICA I

Il Santo Padre invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il

Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l'associa a sé nella

solenne preghiera che, a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo di

Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Prefazio

L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

D. Sursum corda.

C. Habemus ad Dominum.

D. In alto i nostri cuori.

C. Sono rivolti al Signore.

D. Gratias agamus Domino Deonostro.

C. Dignum et iustum est.

D. Rendiamo grazie al Signorenostro Dio.

C. È cosa buona e giusta.

Vere dignum et iustum est,æquum et salutare, nos tibisemper et ubique gratias agere:Domine, sancte Pater, omnipo-tens æterne Deus: per ChristumDominum nostrum.a

È veramente cosa buona e giustanostro dovere e fonte di sal-vezza, rendere grazie sempre ein ogni luogo a te, Signore, Pa-dre santo, Dio onnipotente emisericordioso, per Cristo no-stro Signore.

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Qui, verus æternusque Sacer-dos, formam sacrificii peren-nis instituens, hostiam tibi seprimus obtulit salutarem, etnos, in sui memoriam, præcepitofferre.

Sacerdote vero ed eterno, egliistituì il rito del sacrificio pe-renne; a te per primo si offrìvittima di salvezza, e comandòa noi di perpetuare l‘offerta insua memoria.

Cuius carnem pro nobis immo-latam dum sumimus, robora-mur, et fusum pro nobis san-guinem dum potamus, ablui-mur.

Il suo corpo per noi immolato ènostro cibo e ci dà forza, il suosangue per noi versato è la be-vanda che ci redime da ognicolpa.

Et ideo cum Angelis et Archan-gelis, cum Thronis et Domina-tionibus, cumque omni mili-tia cælestis exercitus, hymnumgloriæ tuæ canimus, sine finedicentes:

Per questo mistero del tuo amo-re, uniti agli angeli e ai santi,cantiamo con gioia l’inno dellatua lode:aa

Sanctus

(De Angelis)

La schola: L’assemblea:

La schola:

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L’assemblea:

La schola:

L'assemblea:

Preghiera per la Chiesa universale e i suoi pastori ...

Il Santo Padre:

Te igitur, clementissime Pater,per Iesum Christum, Filiumtuum, Dominum nostrum, sup-plices rogamus ac petimus, utiaccepta habeas et benedicashæc dona, hæc munera, hæcsancta sacrificia illibata, in pri-mis, quæ tibi offerimus proEcclesia tua sancta catholica:quam pacificare, custodire,adunare et regere digneris toto

Padre clementissimo, noi ti sup-plichiamo e ti chiediamo perGesù Cristo, tuo Figlio e nostroSignore, di accettare questi do-ni, di benedire queste offerte,questo santo e immacolato sa-crificio. Noi te l’offriamo anzi-tutto per la tua Chiesa santa ecattolica, perché tu le dia pacee la protegga, la raccolga nel-l’unità e la governi su tutta la

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orbe terrarum: una cum meindigno famulo tuo quem Eccle-siæ tuæ præesse voluisti, etomnibus orthodoxis atque ca-tholicæ et apostolicæ fidei cul-toribus.

terra, con me indegno tuo servo,che hai posto a capo della tuaChiesa, e con tutti quelli checustodiscono la fede cattolica,trasmessa dagli Apostoli.a

... e per l’assemblea.

Un Concelebrante:

Memento, Domine, famulorumfamularumque tuarum N. et N.et omnium circumstantium,quorum tibi fides cognita estet nota devotio, pro quibus ti-bi offerimus: vel qui tibi offe-runt hoc sacrificium laudis,pro se suisque omnibus: proredemptione animarum sua-rum, pro spe salutis et inco-lumitatis suæ: tibique redduntvota sua æterno Deo, vivo etvero.

Ricordati, Signore, dei tuoi fe-deli N. e N. Ricordati di tutti ipresenti, dei quali conosci lafede e la devozione: per loro tioffriamo e anche essi ti offro-no questo sacrificio di lode, einnalzano la preghiera a te,Dio eterno, vivo e vero, per ot-tenere a sé e ai loro cari re-denzione, sicurezza di vita esalute.

Memoria dei Santi.

Un altro Concelebrante:

Communicantes, et diem sacra-tissimum celebrantes, quo Do-minus noster Iesus Christus pronobis est traditus, sed et memo-

In comunione con tutta la Chie-sa, mentre celebriamo il giornosantissimo nel quale Gesù Cri-sto nostro Signore fu consegna-

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riam venerantes, in primis glo-riosæ semper Virginis Mariæ,Genetricis eiusdem Dei et Do-mini nostri Iesu Christi: sed etbeati Ioseph, eiusdem VirginisSponsi, et beatorum Apostolo-rum ac Martyrum tuorum, Pe-tri et Pauli, Andreæ, Iacobi,Ioannis, Thomæ, Iacobi, Philip-pi, Bartholomæi, Matthæi, Si-monis et Thaddæi, Lini, Cleti,Clementis, Xysti, Cornelii, Cy-priani, Laurentii, Chrysogoni,Ioannis et Pauli, Cosmæ et Da-miani et omnium Sanctorumtuorum; quorum meritis preci-busque concedas, ut in omni-bus protectionis tuæ muniamurauxilio.

to alla morte per noi, ricordia-mo e veneriamo anzitutto lagloriosa e sempre vergine Ma-ria, Madre del nostro Dio e Si-gnore Gesù Cristo, san Giusep-pe, suo sposo, i santi Apostoli eMartiri: Pietro e Paolo, Andrea,Giacomo, Giovanni, Tommaso,Giacomo, Filippo, Bartolomeo,Matteo, Simone e Taddeo, Li-no, Cleto, Clemente, Sisto,Cornelio e Cipriano, Lorenzo,Crisogono, Giovanni e Paolo,Cosma e Damiano e tutti i Santi;per i loro meriti e le loro pre-ghiere donaci sempre aiuto eprotezione.

Il Santo Padre:

Hanc igitur oblationem servitu-tis nostræ, sed et cunctæ fami-liæ tuæ, quam tibi offerimus obdiem, in qua Dominus nosterIesus Christus tradidit discipulissuis Corporis et Sanguinis suimysteria celebranda, quæsu-mus, Domine, ut placatus acci-pias: diesque nostros in tua pa-ce disponas, atque ab æternadamnatione nos eripi et in elec-torum tuorum iubeas grege nu-merari.

Accetta con benevolenza, o Si-gnore, l’offerta che ti presen-tiamo noi tuoi ministri e tuttala tua famiglia, nel giorno incui Gesù Cristo nostro Signoreaffidò ai suoi discepoli il miste-ro del suo Corpo e del suoSangue, perché lo celebrasse-ro in sua memoria. Disponinella tua pace i nostri giorni,salvaci dalla dannazione eter-na, e accoglici nel gregge deglieletti.

37

Invocazione a Dio perché consacri questi doni.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Santifica, o Dio, questa offerta con la potenza della tua benedizione,e degnati di accettarla a nostro favore, in sacrificio spirituale eperfetto, perché diventi per noi il Corpo e il Sangue del tuoamatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.

Racconto dell’istituzione.

38

In questo giorno, vigilia della sua passione, sofferta per la salvezzanostra e del mondo intero, egli prese il pane nelle sue mani sante evenerabili, e alzando gli occhi al cielo a te, Dio Padre suo onnipo-tente, rese grazie con la preghiera di benedizione, spezzò il pane,lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offertoin sacrificio per voi.

Il Santo Padre presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette inadorazione.

39

Dopo la cena, allo stesso modo, prese questo glorioso calice nelle suemani sante e venerabili, ti rese grazie con la preghiera di benedizione,lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice delmio Sangueper la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tuttiin remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me.

Il Santo Padre presenta al popolo il calice e genuflette in ado-razione.

40

Il Santo Padre:

Mysterium fidei. Mistero della fede.

L’assemblea:

Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice,annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

Memoriale e offerta.

I Santo Padre e i Concelebranti:

41

In questo sacrificio, o Padre, noi tuoi ministri e il tuo popolo santocelebriamo il memoriale della beata passione, della risurrezione daimorti e della gloriosa ascensione al cielo del Cristo tuo Figlio e nostroSignore; e offriamo alla tua maestà divina, tra i doni che ci hai dato,la vittima pura, santa e immacolata, pane santo della vita eterna ecalice dell’eterna salvezza.

Invocazione a Dio perché accetti questo sacrificio ...

42

Volgi sulla nostra offerta il tuo sguardo sereno e benigno, come haivoluto accettare i doni di Abele, il giusto, il sacrificio di Abramo,nostro padre nella fede, e l’oblazione pura e santa di Melchisedech,tuo sommo sacerdote.

... e ci doni la sua grazia.

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Ti supplichiamo, Dio onnipotente: fa’ che questa offerta, per le manidel tuo Angelo santo, sia portata sull’altare del cielo davanti alla tuamaestà divina, perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare,comunicando al santo mistero del Corpo e Sangue del tuo Figlio,scenda la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo.

Preghiera di intercessione per i defunti ...

Un Concelebrante:

Memento etiam, Domine, fa-mulorum famularumque tua-rum N. et N., qui nos præcesse-runt cum signo fidei, et dor-miunt in somno pacis.

Ricordati, o Signore, dei tuoifedeli N. e N., che ci hannopreceduto con il segno della fedee dormono il sonno della pace.

Ipsis, Domine, et omnibus inChristo quiescentibus, locum re-frigerii, lucis et pacis, ut indul-geas, deprecamur.

Dona loro, Signore, e a tuttiquelli che riposano in Cristo, labeatitudine, la luce e la pace.

... e per la nostra felicità eterna.

Un altro Concelebrante:

Nobis quoque peccatoribus fa-mulis tuis, de multitudine mise-

Anche a noi, tuoi ministri, pec-catori, ma fiduciosi nella tua

rationum tuarum sperantibus,partem aliquam et societatemdonare digneris cum tuis sanctisApostolis et Martyribus: cumIoanne, Stephano, Matthia, Bar-naba, Ignatio, Alexandro, Mar-cellino, Petro, Felicitate, Perpe-tua, Agatha, Lucia, Agnete,Cæcilia, Anastasia et omnibusSanctis tuis: intra quorum nosconsortium, non æstimator me-riti, sed veniæ, quæsumus, lar-gitor admitte.

infinita misericordia, concedi, oSignore, di aver parte nella co-munità dei tuoi santi Apostoli eMartiri: Giovanni, Stefano, Mat-tia, Barnaba, Ignazio, Alessan-dro, Marcellino e Pietro, Feli-cita, Perpetua, Agata, Lucia,Agnese, Cecilia, Anastasia e tuttii Santi: ammettici a godere dellaloro sorte beata non per i nostrimeriti, ma per la ricchezza deltuo perdono.

Il Santo Padre:

Per Christum Dominum no-strum. Per quem hæc omnia,Domine, semper bona creas,sanctificas, vivificas, benedicis,et præstas nobis.

Per Cristo nostro Signore tu, oDio, crei e santifichi sempre, faivivere, benedici e doni al mondoogni bene.

Lode alla Trinità.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

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46

L’assemblea:

RITI DI COMUNIONE

Preghiera del Signore

Il Santo Padre:

L’assemblea:

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50

Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus, Domine,ab omnibus malis, da propitiuspacem in diebus nostris, ut, opemisericordiæ tuæ adiuti, et apeccato simus semper liberi etab omni perturbatione securi:exspectantes beatam spem etadventum Salvatoris nostri IesuChristi.

Liberaci, o Signore, da tutti imali, concedi la pace ai nostrigiorni, e con l’aiuto della tuamisericordia vivremo sempreliberi dal peccato e sicuri daogni turbamento, nell’attesa chesi compia la beata speranza evenga il nostro Salvatore GesùCristo.

L’assemblea:

Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Rito della pace

Il Santo Padre:

Domine Iesu Christe, qui dixistiApostolis tuis: Pacem relinquovobis, pacemmeam do vobis: nerespicias peccata nostra, sed fi-dem Ecclesiæ tuæ; eamque se-cundum voluntatem tuam pa-cificare et coadunare digneris.Qui vivis et regnas in sæculasæculorum.

C. Amen.

Signore Gesù Cristo, che haidetto ai tuoi Apostoli: «Vi lasciola pace, vi do la mia pace», nonguardare ai nostri peccati, maalla fede della tua Chiesa, e do-nale unità e pace secondo la tuavolontà.Tu che vivi e regni nei secoli deisecoli.

C. Amen.

Il Santo Padre:

Pax Domini sit semper vo-biscum.

C. Et cum spiritu tuo.

La pace del Signore sia semprecon voi.

C. E con il tuo spirito.

Il Diacono:

I presenti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione

fraterna.

51

Mentre il Santo Padre spezza il pane eucaristico, si canta:

Agnus Dei

(De Angelis)

La schola: L’assemblea:

La schola:

L'assemblea: La schola:

L’assemblea:

52

Il Santo Padre:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollitpeccata mundi. Beati qui ad Ce-nam Agni vocati sunt.

Beati gli invitati alla Cena delSignore. Ecco l’Agnello di Dio,che toglie i peccati del mondo.

L’assemblea:

Domine, non sum dignus, utintres sub tectum meum: sedtantum dic verbo et sanabituranima mea.

O Signore, non sono degno dipartecipare alla tua mensa: madi’ soltanto una parola e io saròsalvato.

Il Santo Padre e i Concelebranti si comunicano al Corpo e al Sangue

di Cristo.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

Nel frattempo iniziano i

Canti di comunione

O SACRUM CONVIVIUM

La schola:

O sacrum convivium, in quoChristus sumitur: recolitur me-moria passionis eius, mens im-pletur gratia et futuræ gloriænobis pignus datur.

O sacro convito in cui Cristoè nostro cibo, si perpetua ilmemoriale della sua Pasqua;l’anima nostra è colmata di gra-zia, e ci è dato il pegno dellagloria futura.

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ADORO DEVOTE

La schola:

1. O Gesù ti adoro, ostia candida, - sotto un vel di pane nutri l'ani-ma. - Solo in te il mio cuore si abbandonerà, - perché tutto è vanose contemplo te.

L’assemblea:

2. Visus, gustus, tactus in te fal-litur; - sed solus auditus tutecreditur. - Credo quicquid dixitDei Filius; - nihil Veritatis verboverius.

2. L'occhio, il gusto, il tatto nonarriva a te, - ma la tua parolaresta salda in me: - Figlio sei diDio, nostra verità; - nulla di piùvero, se ci parli tu.

54

1.

3. In cruce latebat sola Dei-tas; - sed hic latet simul et hu-manitas. - Ambo tamen credensatque confitens, - peto quod pe-tivit latro pænitens.

3. Hai nascosto in Croce ladivinità, - sull'altare veli purl'umanità; - Uomo-Dio la fede tirivela a me, - come al buon la-drone dammi un giorno il ciel.

4. Plagas, sicut Thomas, nonintueor; - meum tamen Deumte confiteor. - Fac me tibi sem-per magis credere, - in te spemhabere, te diligere.

4. Anche se le piaghe non mifai toccar, - grido con Tomma-so: «Sei il mio Signor», - crescain me la fede, voglio in te spe-rar - pace trovi il cuore solo neltuo amor.

5. O memoriale mortis Domi-ni, - Panis veram vitam præ-stans homini, - præsta meæmenti de te vivere, - et te sem-per illi dulce sapere.

5. Sei ricordo eterno che morì ilSignor, - pane vivo, vita, tu di-venti me. - Fa' che la mia menteluce attinga a te - e della tuamanna porti il gusto in sé.

6. Pie pelicane, Iesu Domi-ne, - me immundum munda tuosanguine, - cuius una stilla sal-vum facere - totum mundumposset omni scelere.

6. Come il pellicano nutri noi dite; - dal peccato grido: «Lava-mi, Signor». - Il tuo sangue èfuoco, brucia il nostro error, -una sola stilla tutti può salvar.

7. Iesu, quem velatum nuncaspicio, - quando fiet illud quodtam cupio: - ut, te revelata cer-nens facie, - visu sim beatus tuægloriæ? Amen.

7. Ora guardo l'Ostia, che ti celaa me, - ardo dalla sete di vederete: - quando questa carne sidissolverà, - il tuo viso, luce, sidisvelerà. Amen.

Pausa di silenzio per la riflessione personale.

55

Orazione dopo la comunione

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Concede nobis, omnipotensDeus, ut sicut Cena Filii tuireficimur temporali, ita satiarimereamur æterna.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Padre onnipotente, che nella vitaterrena ci nutri alla Cena del tuoFiglio, accoglici come tuoi com-mensali al banchetto glorioso delcielo.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

56

REPOSIZIONEDEL SANTISSIMO SACRAMENTO

Dopo l’istituzione dell’Eucaristia, Gesù rimane ancora con i suoi

discepoli nel Cenacolo e rivolge loro le parole di vita del Discorso

della Cena, che conclude con la preghiera sacerdotale (cf. Gv 17).

Il Santo Padre porta l’Eucaristia alla cappella della reposizione. I

fedeli si recano questa sera nelle chiese per adorare la presenza

permanente del Signore nel Sacramento Eucaristico, ascoltare la

sua parola, unirsi alla sua preghiera.

La schola e l’assemblea cantano l’inno:

PANGE, LINGUA

1. Pange, lingua, gloriosiCorporis mysterium,Sanguinisque pretiosi,quem in mundi pretiumfructus ventris generosiRex effudit gentium.

1. Genti tutte, proclamateil mistero del Signor,del suo corpo e del suo sangueche la Vergine donòe fu sparso in sacrificioper salvar l’umanità.

2. Nobis datus, nobis natusex intacta Virgine,et in mundo conversatus,sparso verbi semine,sui moras incolatusmiro clausit ordine.

2. Dato a noi da madre pura,per noi tutti s’incarnò.La feconda sua parolatra le genti seminò;con amore generosola sua vita consumò.

57

3. In supremæ nocte Cenærecumbens cum fratribus,observata lege plenecibis in legalibus,cibum turbæ duodenæse dat suis manibus.

3. Nella notte della cenacoi fratelli si trovò.Del pasquale sacro ritoogni regola compìe agli apostoli ammiraticome cibo si donò.

4. Verbum caro, panem verumverbo Carnem efficit,fitque Sanguis Christi merum,et, si sensus deficit,ad firmandum cor sincerumsola fides sufficit.

4. La parola del Signorepane e vino trasformò:pane in carne, vino in sangue,in memoria consacrò!Non i sensi, ma la fedeprova questa verità.

Arrivati alla cappella della reposizione, il Santo Padre incensa il

Santissimo Sacramento. Nel frattempo si canta il

TANTUM ERGO

5. Tantum ergo Sacramentumveneremur cernui,et antiquum documentumnovo cedat ritui;præstet fides supplementumsensuum defectui.

5. Adoriamo il Sacramentoche Dio Padre ci donò.Nuovo patto, nuovo ritonella fede si compì.Al mistero è fondamentola parola di Gesù.

6. Genitori, Genitoquelaus et iubilatio,salus, honor, virtus quoquesit et benedictio;Procedenti ab utroquecompar sit laudatio.

6. Gloria al Padre onnipotente,gloria al Figlio Redentor,lode grande, sommo onoreall’eterna Carità.Gloria immensa, eterno amorealla santa Trinità.

Amen. Amen.

Dopo breve adorazione, l’assemblea si scioglie in silenzio.

ILLUSTRAZIONI:

GAUDENZIO FERRARI

(VALDUGGIA, 1475 ca. - MILANO, 1546)

PARETE GAUDENZIANA, 1513

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

VARALLO (VERCELLI)

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DEL SOMMO PONTEFICE

(La serie completa dei libretti 2010 sarà disponibile previa prenotazione)

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