Mesi

1
Sono passati mesi da quando mi hai lasciata. Nessun messaggio. Nemmeno gli auguri di Natale. I tuoi amici non fanno altro che digitalizzare il tuo divertimento tramite foto in cui di me non c’è neanche l’alone. Le tue braccia stringono lei. Le mie il vuoto. Non voglio cantare ancora di te. Sei morto, non provo niente. Il tuo viso diventa una sagoma indistinta tra i miei ricordi, i sapori e gli odori sfumano assieme ai ricordi. Esistiamo noi da qualche parte, esistiamo sempre in quel giardino. Mi regalo continue storie, spacciandole per amore. In realtà è solo lussuria. E torno sola. Il vero amore arriva quando meno te lo aspetti. Come un’ondata. Un colpo di sonno. Provo una generica indifferenza verso quel che mi gira attorno, donando vuoti sorrisi e lisergiche situazioni. Cosa dovrei fare? Mi hai rimproverata di amare troppo, ma è l’unico mio interesse AMORE, per il resto nulla mi tange. E tu. Mirandoleparolecomeunarciere. Hai colpito nell’unico punto e modo per uccidermi. Mi maledico perché sperpero parole per te. Ogni lettera è una bestemmia nei miei confronti. Tremo. Quella volpe è entrata nella mia vita inaspettatamente. Naso contro naso. Due volpi che si beccano nello stesso pollaio e rimangono stranite. Non so che odore hai o se le tue mani sono calde e amorevoli. Hai paura di innamorarti. Io vorrei che ti innamorassi. Vorresti una storiella spassionata, nessun ferito, nessun cuore che sanguina. Vorrei trapassarti il petto con un dardo e mangiarti il cuore. Se ci spegneremo brucerò da sola. Disegno volpi che si stringono pensando a noi. Oggi non ci sei, “suono alle 21”, ma sono le 2.21. E tu non sei da nessuna parte. Una volpe con sangue alla bocca nasce dalla mia mano, guidando pennelli e matite. Giustifico il sangue presentandola come una divoratrice di cuori. Ai miei occhi vomita dolore e amore per crepe interne. Ieri ti ho mostrato le due volpi una sopra l’altra. Siamo noi mentre dormiamo dici. “Sì”. Ma io vedo te dormire sul mio corpo defunto. Innamorati. Dammi il buongiorno, il buonmattino, il buonmezzogiorno, il buonpomeriggio, il buoncrepuscolo, il buonasera, il buonanotte, il mi manchi.

description

Short Story

Transcript of Mesi

Page 1: Mesi

Sono passati mesi da quando mi hai lasciata. Nessun messaggio. Nemmeno gli auguri di Natale. I tuoi amici non

fanno altro che digitalizzare il tuo divertimento tramite foto in cui di me non c’è neanche l’alone. Le tue braccia

stringono lei. Le mie il vuoto. Non voglio cantare ancora di te. Sei morto, non provo niente. Il tuo viso diventa una

sagoma indistinta tra i miei ricordi, i sapori e gli odori sfumano assieme ai ricordi. Esistiamo noi da qualche parte,

esistiamo sempre in quel giardino. Mi regalo continue storie, spacciandole per amore. In realtà è solo lussuria. E

torno sola. Il vero amore arriva quando meno te lo aspetti. Come un’ondata. Un colpo di sonno. Provo una

generica indifferenza verso quel che mi gira attorno, donando vuoti sorrisi e lisergiche situazioni. Cosa dovrei

fare? Mi hai rimproverata di amare troppo, ma è l’unico mio interesse AMORE, per il resto nulla mi tange. E tu.

Mirandoleparolecomeunarciere. Hai colpito nell’unico punto e modo per uccidermi. Mi maledico perché sperpero

parole per te. Ogni lettera è una bestemmia nei miei confronti.

Tremo. Quella volpe è entrata nella mia vita inaspettatamente. Naso contro naso. Due volpi che si beccano nello

stesso pollaio e rimangono stranite. Non so che odore hai o se le tue mani sono calde e amorevoli. Hai paura di

innamorarti. Io vorrei che ti innamorassi. Vorresti una storiella spassionata, nessun ferito, nessun cuore che

sanguina. Vorrei trapassarti il petto con un dardo e mangiarti il cuore. Se ci spegneremo brucerò da sola. Disegno

volpi che si stringono pensando a noi. Oggi non ci sei, “suono alle 21”, ma sono le 2.21. E tu non sei da nessuna

parte. Una volpe con sangue alla bocca nasce dalla mia mano, guidando pennelli e matite. Giustifico il sangue

presentandola come una divoratrice di cuori. Ai miei occhi vomita dolore e amore per crepe interne. Ieri ti ho

mostrato le due volpi una sopra l’altra. Siamo noi mentre dormiamo dici. “Sì”. Ma io vedo te dormire sul mio

corpo defunto.

Innamorati. Dammi il buongiorno, il buonmattino, il buonmezzogiorno, il buonpomeriggio, il buoncrepuscolo, il

buonasera, il buonanotte, il mi manchi.