Meriggiare al contrario

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Raccolta di racconti da una pagina

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Meriggiare al contrarioRaccolta di racconti da una pagina di Alessio Cantarelli

Editrice Malosguardo

Il vecchio e la ragazza (11.09.2012)

Mio padre morto di tumore un anno fa ed io non c'ero, perch non volevo vederlo morire davanti agli occhi.Per un p mi sono sentito in colpa, poi ho smesso.Mia madre ha altri figli, sui quali piangere. Mio padre aveva altri sguardi, sotto i quali morire.

Ho ritrovato mio padre in un vecchino al parco.Ha fatto anche lui la guerra, ed ha visto tanti suoi amici morire.Qualche volta inizia a parlarmene, dei suoi morti, ma poi si ferma.Dice di non riuscire a descrivere bene a parole la sensazione che ha provato in quel momento esatto.Dice che sono fortunato, a vivere in un periodo senza guerre.Ed io lo contraddico sempre, a questo punto, perch le guerre ci sono anche ora e sono dappertutto.E la morte sempre uguale.Un uomo muore come una lucertola o come un cagnolino e niente si pu fare, per impedire ci.Lui, quando dico questo, ride di gusto.Ride perch, a parer suo, la mia indifferenza a tutto nasconde in verit un infinito amore per il prossimo.Come quello che ho verso Anna, che sfreccia davanti a noi in bicicletta.

Gli chiedo sempre di guardare mia figlia, se io non la sto guardando.E' solita scomparire, per poi ricomparire come un urlo terribile, o come un ginocchio sbucciato.Una notte intera all'ospedale ed un'ora di intervento mi sono bastate per la vita intera.Chiedo aiuto anche al suo barboncino, giusto perch sei occhi sono meglio di quattro.

Qualche volta, alla nostra panchina, si siede anche un' universitaria.E' il punto debole del mio sostituto padre, annebbia la sua lucidit.La chiama 'Piera' anche se il suo nome Laura.Le racconta per ore aneddoti di acque di fonti, ruzzoloni, carta da parati, cicli scolastici.Lei a volte pare divertita, e con rispetto ascolta.Altre volte pare spazientita, forse perch il libro che ha sulle ginocchia troppo pesante da memorizzare.

Ed forse per questo, che non si vede da un p.Avr preferito la biblioteca.

Non riesco per a non pensare all'ultima volta che si fatta vedere.Il quadretto sembrava sempre il solito: il vecchio e le sue diapositive di attimi familiari e la ragazza che assecondava.Finch egli non tir fuori il nome Michele.Il piccolo Michele, il beniamino dei fratelli.Michele che era bravo, che era bello, che dava tante soddisfazioni.Michele che era morto e che Dio solo sa, Piera, quante lacrime abbiam pianto.Gi. Quante lacrime abbiam pianto, caro Luigi, e quante ancora ne piangiamo.

Dopodich si alz e se ne and, mettendosi apposto un p la gonna.

Eroina (28.09.2010)

Laura sedeva mollemente sul divano, con i capelli bagnati che le piangevano sulle pagine aperte di un giornale.Leggeva con attenzione dellla chiusura di un locale dei vip per traffico di stupefacenti e prostituzione e simili.Di tanto in tanto, la tranquillit di quel fresco mattino di primavera veniva mutilata dal rumore assordante di un frullatore.Da quando la coinquilina di Laura, Manuela, aveva vinto un piccolo frullatore alla pesca di beneficienza della parrocchia, era sempre intenta a mischiare qualcosa con qualcos'altro.Quel fresco mattino si stava preparando un frapp alla ciliegia.

-Cazzo, Manu...- fece Laura, parlando un p forte per stare a galla tra gli assordanti rumori dell'elettrodomestico -hai letto che hanno chiuso il locale dei vip?-Aspetta, non capisco....cos'hai detto?-rispose Manuela, concedendosi una pausa momentanea dal mischiare.-Dicevo...hai presente il locale dei vip? L'hanno chiuso!-Ah. Meglio. No?-Siss, questo chiaro. Solo che...stavo pensando...una volta, i drogati erano diversi...Non erano come quelli di ora, i cocainomani che si fanno di coca perch sono ricchi e devono spendere i soldi in qualche modo e...-Beh, non tutti tutti sono ricchi. Alcuni lo fanno per far parte dei ricchi ma non lo sono.-S, certo...anche quelli...comunque ora sono tutti nei locali a farsi di coca e andare a prostitute e a cercare di fregare il fisco e robe cos...una volta il drogato era IL drogato e se ne stava nelle stazioni ferroviarie seduto per terra con lo sguardo perso e le braccia piene di buchi...E tu lo guardavi, da bambina e tua madre ti diceva "Non guardarlo!" e ti copriva gli occhi. Anche tua madre ti copriva gli occhi?-S, Laura. Credo che tutte le madri abbiano chiuso gli occhi ai loro figli. Davanti ai drogati e davanti alle pubblicit che mostravano le tette...-Ah, le pubblicit che mostravano le tette, ora non le fanno pi! E' vero, non le fanno proprio pi! Comunque dicevo, degli eroinomani da stazione...mi mancano. Mi mancano con la loro scelta sbagliata che li faceva diventare dannati...con la loro tristezza...erano tristi....Se ne trovassi uno ora, lo abbraccerei, credo.-Seee...poi ti piazza una siringa nel braccio per farti diventare eroinomane come lui.

Manuela, per chiudere idealmente il discorso, riprese a frullare. Il gelato alla vaniglia era cos tanto che il frullatore si inceppava. Poi, come colpita da un lampo, continu il discorso.-Quando ero ragazza e iniziavo ad uscire la sera,-disse Manuela, guardando fuori dalla finestra - mia madre mi diceva 'Vai dove vuoi, ma non andare al parco, che ci sono i satanisti che ti inseguono con le siringhe". Ed io mi divertivo un mondo, per questa cosa dei satanisti con le siringhe. Mi sembravano un p....un p come se mi dicesse di fare attenzione ai ninja vichinghi o...o ai pirati pellirosse...

Pianto Antico (bonus track circa 2012)

Ieri i bambini dell'asilo di cui mi occupo mi hanno fatto una domanda.'Dov' la maestra Piera?'(nome di fantasia, per non mettere il nome della persona in questione)Ed io ho risposto 'Forse andata a studiare, bambini'.Si alza la piccola Alice.'Mio pap mi ha detto che la mamma andata in cielo. E non pi tornata'.Ed io 'Andare a studiare non come andare in cielo'E lei 'E chi lo dice?'E io 'Lo dico io'E lei 'Io chi?'E io 'Io io'E lei '...disse l'asino'E io 'Mi stai dando dell'asino?'E lei 'Hai la coda di paglia, maestro?'E io 'FREGATA! Se fossi un asino, avrei la coda da asino'E lei 'Nooo!''

Ha iniziato a piangere.Ed io con lei.Poi tutti i bambini.La bidella, che era l per darci una circolare, ci ha visti piangere e si messa a piangere pure lei.