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La PICCOLA PUBBLICITÀ si riceve presso le filiali dell'A. MANZONI - BELLUNO, Via Cipro 30, tel. 0437 / 942967, fax 0437 / 943045 BELLUNO BELLUNO BELLUNO BELLUNO BELLUNO 2.500 EURO al mese + incentivi. Azienda leader nel settore Salute & Benessere seleziona organizzatori per la provincia di BL. Possibilità di carriera. Richiesta disponibilità im- mediata, dinamicità e motivazione. Telefonare entro venerdì 17 ottobre ore ufficio allo 0461 / 662002. PADRONCINO / rappresentante con piccolo furgone cui affidare zona esclusiva per consegne e acquisi- zione clientela Tagliabene azienda leader cerca tel. 02 / 9838410. Corriere delle Alpi MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE 2008 26 CADORE E COMELICO De Zolt: «I lavori vanno spediti e procedono anche di notte 48 ore non sono un problema» SANTO STEFANO NEI GIORNI DEL 2 E 3 NOVEMBRE Previste come ogni anno più o meno 200 bancarelle e un grosso afflusso di visitatori La fiera dei Santi «stoppa» i lavori in galleria Il sindaco spiega che «non si poteva mettere un simile ostacolo davanti all’evento» SANTO STEFANO. La galle- ria del Comelico rimarrà aperta nei giorni due e tre novembre, in occasione del- la “Fiera dei Santi” di San- to Stefano. «Insieme all’im- presa che sta lavorando in galleria», spiega il sindaco di Santo Stefano, Silver De Zolt, «abbiamo concordato che, poiché l’avanzamento dei lavori sta procedendo molto bene, sarà possibile fermare le operazioni in oc- casione della festa e consen- tire così alla gente di visita- re la nostra fiera». L’even- to di Santo Stefano è uno dei più antichi del com- prensorio; rappresenta un importante momento eco- nomico, tradizionale e cul- turale per il Comelico. «Anche quest’anno ci saranno oltre 200 espositori a partecipare alla fiera; e natural- mente anche molta gente vorrà prendervi par- te», spiega il sindaco, «e sarebbe stato quindi un peccato mettere un ostacolo importante co- me la chiusura della galleria davanti al suc- cesso dell’evento fieristico». Tanto più che, fi- no ad oggi, durante tutte le domeniche si è de- ciso di tenere aperta la galleria per tutto il giorno (pur se la decisione è stata sempre pre- sa d’improvviso, al sabato sera). In occasione della “Fiera dei Santi”, il sindaco ha deciso in- vece di anticipare l’informazione dell’apertu- ra di due giorni della galleria e dello stop ai la- vori (che oggi vanno avanti anche durante la notte). Al momento, come è stato detto, si stan- no posizionando delle lamiere d’acciaio inossi- dabile per convogliare l’acqua dalla volta alle canaline di sfogo della galleria. «Il Comune», continua il sindaco De Zolt, «ha rea- lizzato anche un nuovo ma- nifesto per pubblicizza- re la manife- stazione, vi- sto che quello precedente usato per tanti anni era oramai vecchio; quindi è stato fatto anche un piccolo restauro del manifesto che annun- cia la nostra grande fiera a Santo Stefano». Naturalmente l’arrivo e l’allestimento dei mol- ti banchi sarà più laborioso del solito, visto che gli espositori dovranno arrivare a Santo Stefano nelle finestre temporali di apertura della galleria. La fiera è sempre un evento che mobilità anche l’ordine pubblico e quindi sa- rebbe stato certamente più difficile gestire il movimento del traffico se non si fosse deciso di tenere aperta la galleria. Come al solito il Comune di Santo Stefano si gioverà dell’aiuto dei volontari Ana e dei carabinieri in pensio- ne per gestire il traffico; in più ci saranno vigi- li urbani che il Comune chiede ai Comuni vici- ni per l’occasione. Il traffico verrà chiuso nel- le vie del centro dove l’evento si svilupperà nei due giorni. Il maggiore impegno, quindi, sarà facilitato dal fatto che la galleria sarà aperta e non di creeranno quindi i prevedibi- li tappi. Molta soddisfazione da parte del sindaco per que- sta decisione, «che contri- buirà a fare riuscire la fiera, che sarà sicuramente una fe- sta per tutto il Comelico». Alessandro Mauro L’imbocco della galleria del Comelico «USACANADA 2008» CADORE. Prosegue il raid “UsaCa- nada2008”, che ha per protagonisti Matteo Gracis (di Pieve), Riccardo Via- nello (di Calalzo) e Andrea De Mas (di Belluno). I tre (la cui impresa è suppor- tata da X-ide eyewear, che offrono gior- nalmente un blog su www.usacana- da2008.wordpress.com e che posso- no essere seguiti anche su Radio Club 103) sono arrivati a Saint Louis. Ma hanno appena vissuto l’esperienza di percorrere la mitica Route 66, la “ma- dre di tutte le strade”, e non solo meta- foricamente parlando. La Route 66 è stata una delle prime highway federa- li, aperta l’11 novembre 1926. Origina- riamente collegava Chicago alla spiag- gia di Santa Monica attraversando Illi- nois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Te- xas, New Mexico, Arizona e California (per un totale più o meno di 3.800 km). «La route 66 fu la strada usata per la migrazione verso Ovest e supportò l’e- conomia delle comunità che toccava», dicono i tre “avventurieri” bellunesi, le popolazioni prosperarono per la cre- scente popolarità della strada. Fu uffi- cialmente rimossa dal sistema delle hi- ghway nel 1985, quando (assieme alle altre) fu rimpiazzata dall’Interstate Hi- ghway System (le moderne autostra- de). La strada esiste attualmente con il nome di “Historic Route 66” ed è per- corribile a tratti. Nel corso degli anni è diventata un vero è proprio simbolo dei viaggi on the road. Si trovano cita- zioni e riferimenti alla strada in innu- merevoli film, libri e canzoni. Dopo aver visto il punto di partenza della sto- rica strada», aggiungono, «ne abbiamo percorso qualche decina di chilometri, dopo aver visitato l’Hall of Fame & Mu- seum al 110 di W Howard St. a Pontia (Illinois). Una simpatica vecchietta (membro onorario della Route 66 Asso- ciation of Illinois) ci ha fatto da guida, indicandoci gli oggetti più “preziosi” tra quelli esposti. Mentre ci racconta- va di storie lontane, aveva gli occhi lu- cidi e le sue parole erano piene di orgo- glio. Centinaia di cimeli, targhe, gadge- ts, foto e ricordi esposti molto accurata- mente e divisi per anni e zone. L’entra- ta al museo è gratuita, ma all’ingresso una vistosa cassetta per le offerte fun- ge da check in; e l’offerta è quasi obbli- gatoria, e diremmo più che giusta. Es- sendo però la Route 66 esclusa dai mo- derni itinerari, non è stato facile se- guirla. Nè il navigatore satellitare e nè internet ci hanno aiutati. E così abbia- mo dovuto abbandonare i nostri “siste- mi ultratecnologici” e seguire i cari, vecchi cartelli stradali». (ma.an.) L’ingresso e l’interno dello straordinario museo dedicato alla Route 66 a Pontia (Illinois) Sotto, Matteo e Andrea col “Corriere” per la foto di rito Route 66, mito senza tempo «E il museo che la celebra è qualcosa di grandioso» Appello di Laura Di Piazza, coordinatrice del Pd locale «Bisogna mobilitarsi tutti per salvare le nostre scuole» DANTA. «Chiedo alle autorità locali e all’opinione pub- blica di mobilitarsi per salvare le scuole del Comelico». A parlare è la coordinatrice del circolo del PD Comeli- co-Sappada, Laura Di Piazza, che è anche una delle inse- gnati delle scuole di Danta. «Il momento è cruciale», spiega nella sua veste di coordinatrice del PD locale, «en- tro novembre ci saranno le decisioni e quindi è impor- tante che dal territorio si alzi un grido di protesta. Al momento a mobilitarsi sono solo gli insegnati, ma è im- portante chiarire che i primi a pagare saranno i bambi- ni; quindi gli insegnati di ruolo che si stanno mobilitan- do non lo fanno per salvare il loro posto, che sarà reinte- grato, ma per salvare le scuole nei paesi di montagna». «La gente», aggiunge an- cora la Di Piazza, «è in par- te rassegnata a quello che può sembrare l’ineluttabile ed in parte condizionata dalla propaganda che ac- compagna i tagli. Ma toglie- re la scuola a Danta, dove ci sono 17 bambini alla scuola per l’infanzia e 17 al- le scuole elementari, signi- fica dare un brutto colpo al paese. Che non ne ha certa- mente bisogno». Fatti quat- tro conti, Laura Di Piazza osserva che «il numero sta- bilito è di 50 alunni per plesso, che è già inferiore a quello stabilito per la pia- nura, ma comunque pena- lizzante per territori come il nostro. A rischiare, con questi numeri, sono Danta e San Nicolò di Comelico. Chiedo pertanto agli enti lo- cali di difendere le struttu- re sul territorio del Comeli- co». Per chi non conosce be- ne il Comelico, va sottoli- neato che San Nicolò si tro- va a non molta strada da Santo Stefano ed il numero degli allievi è di poco infe- riore al limite stabilito. Danta si trova invece in una situazione diversa: è notevolmente più lontana da altri centri scolastici ed anche qui il numero degli allievi non è poi così lonta- no dalla fatidica cifra di 50. «Se chiude la scuola per l’infanzia a Danta», aggiun- ge Laura Di Piazza, «succe- derà che molti genitori non manderanno più i bambini a quello che una volta era l’asilo. Allora io mi chiedo: a parte il panorama, che certamente non ha nulla da invidiare a nessun altro, co- sa potrebbe spingere una giovane coppia a fare dei fi- gli a Danta?» In questa fa- se, quindi, secondo la Di Piazza occorre che il terri- torio faccia fronte comune «per tenere aperte struttu- re che funzionano e che per pochi allievi rischiano la chiusura. Questa è una bat- taglia che bisogna fare per i bambini e non per gli inse- gnanti; anche se non va di- menticato che anche le per- sone che lavorano nella scuola sono una ricchezza del territorio». (al.ma.) Uno scorcio di Danta DANTA San Nicolò Comelico BC3POM...............14.10.2008.............20:23:26...............FOTOC13

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La PICCOLA PUBBLICITÀ si ricevepresso le filiali dell'A. MANZONI -BELLUNO, Via Cipro 30, tel. 0437 /942967, fax 0437 / 943045

B E L L U N OB E L L U N OB E L L U N OB E L L U N OB E L L U N O

2.500 EURO al mese + incentivi.Azienda leader nel settore Salute &Benessere seleziona organizzatoriper la provincia di BL. Possibilità dicarriera. Richiesta disponibilità im-mediata, dinamicità e motivazione.Telefonare entro venerdì 17 ottobreore ufficio allo 0461 / 662002.

PADRONCINO / rappresentante conpiccolo furgone cui affidare zonaesclusiva per consegne e acquisi-zione clientela Tagliabene aziendaleader cerca tel. 02 / 9838410.

Corriere delle AlpiMERCOLEDÌ 15 OTTOBRE 2008 26CADORE E COMELICO

De Zolt: «I lavori vanno speditie procedono anche di notte

48 ore non sono un problema»SANTO STEFANO

NEI GIORNI DEL 2 E 3 NOVEMBRE

Previste come ogni annopiù o meno 200 bancarellee un grosso afflusso di visitatori

La fiera dei Santi «stoppa» i lavori in galleriaIl sindaco spiega che «non si poteva mettere un simile ostacolo davanti all’evento»

SANTO STEFANO. La galle-ria del Comelico rimarràaperta nei giorni due e trenovembre, in occasione del-la “Fiera dei Santi” di San-to Stefano. «Insieme all’im-presa che sta lavorando ingalleria», spiega il sindacodi Santo Stefano, Silver DeZolt, «abbiamo concordatoche, poiché l’avanzamentodei lavori sta procedendomolto bene, sarà possibilefermare le operazioni in oc-casione della festa e consen-tire così alla gente di visita-re la nostra fiera». L’even-to di Santo Stefano è unodei più antichi del com-prensorio; rappresenta unimportante momento eco-nomico, tradizionale e cul-turale per il Comelico.

«Anche quest’anno ci saranno oltre 200espositori a partecipare alla fiera; e natural-mente anche molta gente vorrà prendervi par-te», spiega il sindaco, «e sarebbe stato quindiun peccato mettere un ostacolo importante co-me la chiusura della galleria davanti al suc-cesso dell’evento fieristico». Tanto più che, fi-no ad oggi, durante tutte le domeniche si è de-ciso di tenere aperta la galleria per tutto ilgiorno (pur se la decisione è stata sempre pre-sa d’improvviso, al sabato sera). In occasionedella “Fiera dei Santi”, il sindaco ha deciso in-vece di anticipare l’informazione dell’apertu-ra di due giorni della galleria e dello stop ai la-vori (che oggi vanno avanti anche durante lanotte). Al momento, come è stato detto, si stan-no posizionando delle lamiere d’acciaio inossi-dabile per convogliare l’acqua dalla volta allecanaline disfogo dellagalleria. «IlComune»,continua ilsindaco DeZolt, «ha rea-lizzato ancheun nuovo ma-nifesto perpubblicizza-re la manife-stazione, vi-

sto che quello precedente usato per tanti anniera oramai vecchio; quindi è stato fatto ancheun piccolo restauro del manifesto che annun-cia la nostra grande fiera a Santo Stefano».Naturalmente l’arrivo e l’allestimento dei mol-ti banchi sarà più laborioso del solito, vistoche gli espositori dovranno arrivare a SantoStefano nelle finestre temporali di aperturadella galleria. La fiera è sempre un evento chemobilità anche l’ordine pubblico e quindi sa-rebbe stato certamente più difficile gestire ilmovimento del traffico se non si fosse decisodi tenere aperta la galleria. Come al solito ilComune di Santo Stefano si gioverà dell’aiutodei volontari Ana e dei carabinieri in pensio-ne per gestire il traffico; in più ci saranno vigi-li urbani che il Comune chiede ai Comuni vici-ni per l’occasione. Il traffico verrà chiuso nel-

le vie del centro dove l’eventosi svilupperà nei due giorni.Il maggiore impegno, quindi,sarà facilitato dal fatto che lagalleria sarà aperta e non dicreeranno quindi i prevedibi-li tappi. Molta soddisfazioneda parte del sindaco per que-sta decisione, «che contri-buirà a fare riuscire la fiera,che sarà sicuramente una fe-sta per tutto il Comelico».

Alessandro Mauro

L’imbocco della galleria del Comelico

«USACANADA 2008»

CADORE. Prosegue il raid “UsaCa-nada2008”, che ha per protagonistiMatteo Gracis (di Pieve), Riccardo Via-nello (di Calalzo) e Andrea De Mas (diBelluno). I tre (la cui impresa è suppor-tata da X-ide eyewear, che offrono gior-nalmente un blog su www.usacana-da2008.wordpress.com e che posso-no essere seguiti anche su Radio Club103) sono arrivati a Saint Louis. Mahanno appena vissuto l’esperienza dipercorrere la mitica Route 66, la “ma-dre di tutte le strade”, e non solo meta-foricamente parlando. La Route 66 èstata una delle prime highway federa-li, aperta l’11 novembre 1926. Origina-riamente collegava Chicago alla spiag-gia di Santa Monica attraversando Illi-nois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Te-xas, New Mexico, Arizona e California(per un totale più o meno di 3.800 km).

«La route 66 fu la strada usata per lamigrazione verso Ovest e supportò l’e-conomia delle comunità che toccava»,dicono i tre “avventurieri” bellunesi,le popolazioni prosperarono per la cre-scente popolarità della strada. Fu uffi-cialmente rimossa dal sistema delle hi-ghway nel 1985, quando (assieme allealtre) fu rimpiazzata dall’Interstate Hi-ghway System (le moderne autostra-de). La strada esiste attualmente con il

nome di “Historic Route 66” ed è per-corribile a tratti. Nel corso degli anni èdiventata un vero è proprio simbolodei viaggi on the road. Si trovano cita-zioni e riferimenti alla strada in innu-merevoli film, libri e canzoni. Dopoaver visto il punto di partenza della sto-rica strada», aggiungono, «ne abbiamopercorso qualche decina di chilometri,dopo aver visitato l’Hall of Fame & Mu-seum al 110 di W Howard St. a Pontia(Illinois). Una simpatica vecchietta(membro onorario della Route 66 Asso-ciation of Illinois) ci ha fatto da guida,indicandoci gli oggetti più “preziosi”tra quelli esposti. Mentre ci racconta-va di storie lontane, aveva gli occhi lu-cidi e le sue parole erano piene di orgo-glio. Centinaia di cimeli, targhe, gadge-ts, foto e ricordi esposti molto accurata-mente e divisi per anni e zone. L’entra-ta al museo è gratuita, ma all’ingressouna vistosa cassetta per le offerte fun-ge da check in; e l’offerta è quasi obbli-gatoria, e diremmo più che giusta. Es-sendo però la Route 66 esclusa dai mo-derni itinerari, non è stato facile se-guirla. Nè il navigatore satellitare e nèinternet ci hanno aiutati. E così abbia-mo dovuto abbandonare i nostri “siste-mi ultratecnologici” e seguire i cari,vecchi cartelli stradali». (ma.an.)

L’ingressoe l’internodellostraordinariomuseodedicatoalla Route 66a Pontia(Illinois)Sotto, Matteoe Andrea col“Corriere”per la fotodi rito

Route 66, mito senza tempo«E il museo che la celebra è qualcosa di grandioso»

Appello di Laura Di Piazza, coordinatrice del Pd locale

«Bisogna mobilitarsi tuttiper salvare le nostre scuole»

DANTA. «Chiedo alle autorità locali e all’opinione pub-blica di mobilitarsi per salvare le scuole del Comelico».A parlare è la coordinatrice del circolo del PD Comeli-co-Sappada, Laura Di Piazza, che è anche una delle inse-gnati delle scuole di Danta. «Il momento è cruciale»,spiega nella sua veste di coordinatrice del PD locale, «en-tro novembre ci saranno le decisioni e quindi è impor-tante che dal territorio si alzi un grido di protesta. Almomento a mobilitarsi sono solo gli insegnati, ma è im-portante chiarire che i primi a pagare saranno i bambi-ni; quindi gli insegnati di ruolo che si stanno mobilitan-do non lo fanno per salvare il loro posto, che sarà reinte-grato, ma per salvare le scuole nei paesi di montagna».

«La gente», aggiunge an-cora la Di Piazza, «è in par-te rassegnata a quello chepuò sembrare l’ineluttabileed in parte condizionatadalla propaganda che ac-compagna i tagli. Ma toglie-re la scuola a Danta, doveci sono 17 bambini allascuola per l’infanzia e 17 al-le scuole elementari, signi-fica dare un brutto colpo alpaese. Che non ne ha certa-mente bisogno». Fatti quat-tro conti, Laura Di Piazzaosserva che «il numero sta-bilito è di 50 alunni perplesso, che è già inferiore aquello stabilito per la pia-nura, ma comunque pena-lizzante per territori comeil nostro. A rischiare, conquesti numeri, sono Dantae San Nicolò di Comelico.Chiedo pertanto agli enti lo-cali di difendere le struttu-re sul territorio del Comeli-co». Per chi non conosce be-ne il Comelico, va sottoli-neato che San Nicolò si tro-

va a non molta strada daSanto Stefano ed il numerodegli allievi è di poco infe-riore al limite stabilito.Danta si trova invece inuna situazione diversa: ènotevolmente più lontanada altri centri scolastici ed

anche qui il numero degliallievi non è poi così lonta-no dalla fatidica cifra di 50.«Se chiude la scuola perl’infanzia a Danta», aggiun-ge Laura Di Piazza, «succe-derà che molti genitori nonmanderanno più i bambinia quello che una volta eral’asilo. Allora io mi chiedo:a parte il panorama, checertamente non ha nulla dainvidiare a nessun altro, co-sa potrebbe spingere unagiovane coppia a fare dei fi-gli a Danta?» In questa fa-se, quindi, secondo la DiPiazza occorre che il terri-torio faccia fronte comune«per tenere aperte struttu-re che funzionano e che perpochi allievi rischiano lachiusura. Questa è una bat-taglia che bisogna fare peri bambini e non per gli inse-gnanti; anche se non va di-menticato che anche le per-sone che lavorano nellascuola sono una ricchezzadel territorio». (al.ma.)

Uno scorcio di Danta

DANTA

San Nicolò Comelico

BC3POM...............14.10.2008.............20:23:26...............FOTOC13