Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell ... · Petrucciani. Un concerto...

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Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo 25,00 - Socio Aderente 22,00 - Socio Aderente estero 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) ANNO LII - N. 10 Venerdì 19 Ottobre 2012 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Concerto Jazz all’Anglicana Giovedì 4 Ottobre 2012, alle ore 21.15 nella splendida corni- ce della Ex Chiesa Anglicana di Alassio, il trio di Alessandro Collina, composto da Marc Peillon e Rodolfo Cervetto, con- solida la sua collaborazione, ini- ziata nel 2010, con il grande trombettista Fabrizio Bosso, in questi giorni in studio per rea- lizzare finalmente un progetto comune dedicato a Michel Petrucciani. Un concerto d’eccezione per tutti gli appassionati di jazz, grazie all’esperienza di questi grandi musicisti: Alex Collina al piano, Marc Peillon al contrab- basso, Rodolfo Cervetto alla batteria, regaleranno la propria esperienza internazionale, con il prezioso apporto della trom- ba di Fabrizio Bosso, costante- mente presente all’Umbria Jazz Festival di Perugia e collabora- tore di artisti come Raphael Gualazzi, Sergio Cammariere, Mario Biondi e Tullio De Pisco- po, e molti altri artisti di livello internazionale, riuniti in quello che è un quartetto ormai affia- tato, con alle spalle esibizioni in tutta Italia e all’estero. In Fabrizio Bosso, tecnica- mente impeccabile, ciò che col- pisce è la creazione di una gra- fia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, la tensione creati- va è costante anche nell’inter- pretazione dei grandi classici. 5 a FESTA DELLA COLLINA Un lusinghiero successo ha avuto questa manifestazione voluta e ideata dall’A.V.A. con il gruppo ‘’Alassio in cornice’’ del quale fanno parte: Alassio Bike, A.R.E.S., Associazione Alpini, C.A.I., Motoclub Alassio, S.O.A.M.S. Solva, S.O.M.S. Moglio. Nel pomeriggio di sabato 6 otto- bre, i vari gruppi partecipanti, parti- ti da Alassio, Moglio e Solva si sono ritrovati, do- po una salutare sgambata, presso il “Castagneto” di Vegliasco, dove hanno potuto gu- stare una ricca me- renda, accompa- gnata dalle tradi- zionali ‘’caldarro- ste’’ e innaffiata con un buon vino locale. Un particolare ringrazia- mento all’Assessorato al Vo- lontariato del comune di Alas- sio, ai titolari degli alberghi Toscana, Aida, Beau Rivage, al panificio il Fornaio, al ristoran- te ‘’U Castè’’ di Madonna delle Grazie e a tutti quanti hanno contribuito per il buon esito della manifestazione. L’A.V.A. DOPO IL GABBIANO… IL PUNTO DI VISTA DI UN CORMORANO C aro amico gabbiano, ami- co di “piume”, con te con- divido le scogliere della Falconara e, come tu ben sai, an- ch’io amo molto il mare e a dif- ferenza tua lo posso anche ap- prezzare nel bello e nel brutto da sotto l’acqua. La scorsa estate mi sono spin- to come hai fatto anche tu, fino alla costa di quella bella quanto piena di contraddizioni città chiamata Alassio ed ho impatta- to come prima cosa su di un can- tiere in corso “il pontile” o come lo chiamano qui “il molo”… beh, dal mio punto di vista… sott’ac- qua… direi che i lavori in corso fanno nascere qualche dubbio su una esecuzione a regola d’ar- te, io sono solo un “pescatore pennuto” ma penso sarebbe sta- to meglio che i pilastri che reg- gono il pontile fossero rinforza- ti sino al livello del fondo sab- bioso e non solo dal pelo dell’ac- qua in su… ma sicuramente c’è una giustificazione tecnica che a me sfugge. Più inquietanti so- no i sacchetti di plastica lasciati nell’impasto di cemento e che ora fluttuano e ondeggiano mos- si dalla corrente. Posso solo ras- sicurare gli alassini e gli ospiti che durante i miei numerosi tuf- fi non ho rilevato sul fondo trop- pi residui di intonaco; nella pri- ma parte il fondo è pulito e solo verso la cima del molo, dove stanno ancora lavorando, si tro- va depositato sulla sabbia del residuo di intonaco picchettato dalla struttura… ma- gari a fine lavori l’im- presa pulirà meticolo- samente e diligente- mente tutto!!! Proseguendo nella mia attività di pesca una cosa molto brutta a vedersi l’ho incon- trata in mezzo al mare a ponente del pontile nel mese di luglio; una condotta sommersa del troppo pieno della rete fognaria, lì collo- cata da anni e dimenti- cata…ma forse non troppo dimentica- ta…ha scaricato in mare fognatura allo stato “originale” con annessi e connessi in magnifica evidenza e per nulla trattata. Fortuna ha voluto che non sia rimasta ada- giata sul fondo. Scampato peri- colo… Chissà però se chi di competenza poteva evitare que- sto increscioso e dannoso ver- samento? Anche perché noi ani- mali acquatici contiamo molto in un processo di sensibilizza- zione per la salvaguardia e puli- zia delle nostre acque…ricordo male o è da tempo che si parla di “depuratore” nel susseguirsi delle amministrazioni a palazzo comunale? Ho notato anche che la bar- riera di ripopolamento in cubi di calcestruzzo posata anni or sono sul lato di levante del golfo, non si è ben integrata con gli organismi di ripopolamento anche perché vi si pratica rego- larmente la pesca, anche se vie- tata, ed i pesci che vi trovano ri- fugio vengono regolarmente catturati. Ho notato spesso nei miei tuffi la presenza di “strani esemplari” vestiti di nero con maschera pinne e fucile, pronti a catturare le prede più belle. Ma con una nota di ottimismo devo confessare che ho visto sott’acqua anche cose belle e più rassicuranti…ho rivisto il “Paguro Bernardo” con il suo in- confondibile guscio…sottoco- sta ho ammirato delle bellissi- me “Cassidae” e più al largo, vi- cino a dove resiste la “Posido- nia”, cercando accuratamente tra essa si trovano quelle belle, lunghe conchiglie bivalve infis- se con la punta sul fondo sab- bioso e che voi chiamate “Pinna Nobilis”… erano rima- ste solo un ricordo dei vecchi alas- sini, invece sono ricom- parse. Altro ricordo erano i “ca- vallucci marini”, si credevano estinti ed invece pos- so dirvi di averli anco- ra incontra- ti ed è stata una grande emozione. Il mare di Alassio, almeno da questo pun- to, è migliorato e speriamo che gli alassini capiscano che que- sta è la loro risorsa più impor- tante; basterebbe poco per in- segnare a tutti, in particolare ai giovani, ad apprezzarlo e a tu- telarlo da pericoli di sfrutta- mento e de- grado. Il mare, per me piccolo cormorano alassino, è come un saggio non- no sempre pronto a donarsi con il cuo- re aperto senza chie- dere nulla in cambio; sta ai gio- vani com- prendere la sua enor- me saggez- za, proteggerlo, coccolarlo e farsi accompagnare mano nella mano ancora per molti, moltis- simi anni. Respect the land, respect the sea, respect each others… Un grazie alla vita. C. R. Il cavalluccio marino e l’arte del mimetismo. Pinna nobilis.

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Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it

Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)

ANNO LII - N. 10 Venerdì 19 Ottobre 2012 € 2,00Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA

Concerto Jazz all’AnglicanaGiovedì 4 Ottobre 2012, alle

ore 21.15 nella splendida corni-ce della Ex Chiesa Anglicana diAlassio, il trio di AlessandroCollina, composto da MarcPeillon e Rodolfo Cervetto, con-solida la sua collaborazione, ini-ziata nel 2010, con il grandetrombettista Fabrizio Bosso, inquesti giorni in studio per rea-lizzare finalmente un progettocomune dedicato a MichelPetrucciani.

Un concerto d’eccezione pertutti gli appassionati di jazz,grazie all’esperienza di questigrandi musicisti: Alex Collina alpiano, Marc Peillon al contrab-basso, Rodolfo Cervetto allabatteria, regaleranno la propriaesperienza internazionale, conil prezioso apporto della trom-ba di Fabrizio Bosso, costante-mente presente all’Umbria JazzFestival di Perugia e collabora-tore di artisti come RaphaelGualazzi, Sergio Cammariere,

Mario Biondi e Tullio De Pisco-po, e molti altri artisti di livellointernazionale, riuniti in quelloche è un quartetto ormai affia-tato, con alle spalle esibizioni intutta Italia e all’estero.

In Fabrizio Bosso, tecnica-

mente impeccabile, ciò che col-pisce è la creazione di una gra-fia personale, in cui il colore e ladinamica del suono non sonomai scontati, la tensione creati-va è costante anche nell’inter-pretazione dei grandi classici.

5a FESTA DELLA COLLINAUn lusinghiero successo ha

avuto questa manifestazionevoluta e ideata dall’A.V.A. con ilgruppo ‘’Alassio in cornice’’ delquale fanno parte: Alassio Bike,A.R.E.S., Associazione Alpini,C.A.I., MotoclubAlassio, S.O.A.M.S.Solva, S.O.M.S.Moglio.

Nel pomeriggiodi sabato 6 otto-bre, i vari gruppipartecipanti, parti-ti da Alassio,Moglio e Solva sisono ritrovati, do-po una salutaresgambata, pressoil “Castagneto” diVegliasco, dovehanno potuto gu-stare una ricca me-renda, accompa-gnata dalle tradi-zionali ‘’caldarro-ste’’ e innaffiatacon un buon vino

locale.Un particolare ringrazia-

mento all’Assessorato al Vo-lontariato del comune di Alas-sio, ai titolari degli alberghiToscana, Aida, Beau Rivage, al

panificio il Fornaio, al ristoran-te ‘’U Castè’’ di Madonna delleGrazie e a tutti quanti hannocontribuito per il buon esitodella manifestazione.

L’A.V.A.

DOPO IL GABBIANO…IL PUNTO DI VISTA DI UN CORMORANOCaro amico gabbiano, ami-

co di “piume”, con te con-divido le scogliere della

Falconara e, come tu ben sai, an-ch’io amo molto il mare e a dif-ferenza tua lo posso anche ap-prezzare nel bello e nel bruttoda sotto l’acqua.

La scorsa estate mi sono spin-to come hai fatto anche tu, finoalla costa di quella bella quantopiena di contraddizioni cittàchiamata Alassio ed ho impatta-to come prima cosa su di un can-tiere in corso “il pontile” o comelo chiamano qui “il molo”… beh,dal mio punto di vista… sott’ac-qua… direi che i lavori in corsofanno nascere qualche dubbiosu una esecuzione a regola d’ar-te, io sono solo un “pescatorepennuto” ma penso sarebbe sta-to meglio che i pilastri che reg-gono il pontile fossero rinforza-ti sino al livello del fondo sab-bioso e non solo dal pelo dell’ac-qua in su… ma sicuramente c’èuna giustificazione tecnica chea me sfugge. Più inquietanti so-no i sacchetti di plastica lasciatinell’impasto di cemento e cheora fluttuano e ondeggiano mos-

si dalla corrente. Posso solo ras-sicurare gli alassini e gli ospitiche durante i miei numerosi tuf-fi non ho rilevato sul fondo trop-pi residui di intonaco; nella pri-ma parte il fondo è pulito e soloverso la cima del molo, dovestanno ancora lavorando, si tro-va depositato sulla sabbia delresiduo di intonaco picchettato

dalla struttura… ma-gari a fine lavori l’im-presa pulirà meticolo-samente e diligente-mente tutto!!!

Proseguendo nellamia attività di pescauna cosa molto bruttaa vedersi l’ho incon-trata in mezzo al marea ponente del pontilenel mese di luglio; unacondotta sommersadel troppo pieno dellarete fognaria, lì collo-cata da anni e dimenti-cata…ma forse nontroppo dimentica-ta…ha scaricato inmare fognatura allostato “originale” conannessi e connessi inmagnifica evidenza e

per nulla trattata. Fortuna havoluto che non sia rimasta ada-giata sul fondo. Scampato peri-colo… Chissà però se chi dicompetenza poteva evitare que-sto increscioso e dannoso ver-samento? Anche perché noi ani-mali acquatici contiamo moltoin un processo di sensibilizza-zione per la salvaguardia e puli-zia delle nostre acque…ricordo

male o è da tempo che si parla di“depuratore” nel susseguirsidelle amministrazioni a palazzocomunale?

Ho notato anche che la bar-riera di ripopolamento in cubidi calcestruzzo posata anni orsono sul lato di levante delgolfo, non si è ben integrata congli organismi di ripopolamentoanche perché vi si pratica rego-larmente la pesca, anche se vie-tata, ed i pesci che vi trovano ri-fugio vengono regolarmentecatturati. Ho notato spesso neimiei tuffi la presenza di “straniesemplari” vestiti di nero conmaschera pinne e fucile, prontia catturare le prede più belle.

Ma con una nota di ottimismodevo confessare che ho vistosott’acqua anche cose belle epiù rassicuranti…ho rivisto il“Paguro Bernardo” con il suo in-confondibile guscio…sottoco-sta ho ammirato delle bellissi-me “Cassidae” e più al largo, vi-cino a dove resiste la “Posido-nia”, cercando accuratamentetra essa si trovano quelle belle,lunghe conchiglie bivalve infis-se con la punta sul fondo sab-bioso e che voi chiamate “Pinna

Nobilis”…erano rima-ste solo unricordo deivecchi alas-sini, invecesono ricom-parse. Altror i c o r d oerano i “ca-v a l l u c c imarini”, sicredevanoestinti edinvece pos-so dirvi diaverli anco-ra incontra-ti ed è statauna grandeemozione.Il mare di

Alassio, almeno da questo pun-to, è migliorato e speriamo chegli alassini capiscano che que-sta è la loro risorsa più impor-tante; basterebbe poco per in-segnare a tutti, in particolare aigiovani, ad apprezzarlo e a tu-telarlo da pericoli di sfrutta-mento e de-grado. Ilmare, perme piccolocormoranoalassino, ècome unsaggio non-no semprepronto ad o n a r s icon il cuo-re apertosenza chie-dere nullain cambio;sta ai gio-vani com-p r e n d e r ela sua enor-me saggez-

za, proteggerlo, coccolarlo efarsi accompagnare mano nellamano ancora per molti, moltis-simi anni.

Respect the land, respect thesea, respect each others…

Un grazie alla vita.C. R.

Il cavalluccio marino e l’arte del mimetismo.

Pinna nobilis.

INVITO

per la settimanadei paesaggi sensibili:

SABATO 27 OTTOBRE, IN BIBLIOTECA:

ORE 10.30:

GITA VIRTUALE SULLA VIA

IULIA AUGUSTA: filmato e incontro

con esperti.

ORE 14.30: (Tempo permettendo)

PASSEGGIATA da Albenga ad Alassio con la guida

del prof. Bruno Schivo.

«L’ALASSINO»2 Venerdì 19 Ottobre 2012

L’importante è non partecipareA malincuore devo prendere at-

to che il mio modo di concepirel’amministrazione della res-publi-ca ed il perseguimento degli inte-ressi comuni, non trova riscontronell’operato di chi attualmente go-verna Alassio.

Sembra che i nostri amministra-tori abbiano fatto proprio il mottodecoubertiniano trasformandoloin modo da impedire ai cittadini lapartecipazione alle decisioni cheli riguardano.

Trovo assolutamente contrarioad una corretta azione di governoche il Sindaco diffidi in sede diConsiglio comunale l’assessore alturismo pro-tempore dal parteci-pare alle riunioni delle associazio-ni di categoria, malcelando così iltimore di una contaminazione del-le proprie idee politiche e del pro-gramma di maggioranza.

Altrettanto impropria e sconsi-derata ritengo la minaccia di inte-ressare la magistratura inquirenteogni qual volta la critica politicainvesta l’operato del Sindaco edella maggioranza: l’opinionepubblica deve essere ascoltata,considerata e rispettata anzichémanipolata ed azzittita.

Ho l’impressione che il nostroSindaco, troppo impegnato a tene-re fede alle proprie promesse elet-torali ed a dimostrare una coeren-za improbabile all’interno di unacoalizione eterogenea e mutevole,abbia perso contatto con la realtà

sociale ed economica della Città.A riprova di ciò, trovo esempli-

ficativo quanto sta accadendo perla questione che interessa ViaDante sotto il triplice profilo dellospostamento del mercato nel trat-to di Corso Europa, della realizza-zione di un tratto di pista ciclabilee dell’inversione del senso unicodel traffico.

Se posso condividere la teoricavalidità dell’intento, non sono cer-to che siano state prese del tuttoin considerazione, con preventivoed esaustivo studio, le conseguen-ze pratiche e gli effetti sulle perso-ne e sulle categorie in cui impatta-no le opere in via di realizzazione.

In altre parole non sono sicuroche il sacrificio degli interessi dimolti residenti ed esercenti atti-vità della zona, sia giustificato daivantaggi che per tutti ne derive-ranno, anche in considerazionedel costo delle opere.

Con riguardo alla pista ciclabile,avrei ritenuto giustificabile il sa-crificio a fronte di un progettocomplessivo almeno su tutta lalunghezza della via piuttosto chesu un tratto monco.

Mi risulta inoltre che alcuni con-cessionari di dehor abbiano atti-vato vertenze giudiziali davanti alTAR per vedere riconosciuta e ri-sarcita la lesione del proprio legit-timo interesse al mantenimento diuno spazio loro concesso in pre-cedenza dal medesimo Ente che

oggi li espropria.Non credo che sia corretto da

parte dell’Amministrazione rele-gare tali vertenze tra le inevitabiliconseguenze che le opere di pub-blica utilità possono comportarenei confronti dei privati.

Ritengo piuttosto che la lungi-miranza dell’Amministrazione siadimostrabile nella capacità di ge-stire il dissenso dei cittadini al difuori delle sedi giudiziarie concomposizioni bonarie che con-temperino l’interesse privato conla pubblica utilità.

Mi preme infine evidenziarel’aspetto relativo alla drastica ri-duzione dei già pochi parchegginon a pagamento esistenti, in con-seguenza dell’intervento su ViaDante, rammentando a chi di do-vere la necessità imposta dalCodice della Strada (art. 7 commaVIII) di riservare nelle immediatevicinanze “una adeguata area de-stinata a parcheggio rispettiva-mente senza custodia o senza di-spositivi di controllo di durata del-la sosta” e ciò a pena di annullabi-lità delle sanzioni inflitte dei ge-stori della sosta a pagamento.

Sotto questo profilo, l’operazio-ne realizzata sembra avvalorare ilsentimento diffuso riassunto nel-la battuta serpeggiante perAlassio: “il precedente Sindaco hacostruito i box e l’attuale Sindacoli vende”.

Avv. Giovanni Parascosso

GIURNU DE FERAArasce de çent’anni fà e passa...

Una giornata splendida oggi,senza vento e il mare è una tavola,l’aria dolce e profumata. OggiAlassio è in festa: gli alassini fe-steggiano il Santo Protettore e perl’occasione c’è la fiera. La mattinain parrocchia Messa grande e can-tata con l’intervento di tutto il cle-ro cittadino più un nugolo di chie-richetti in cotta bianca.

Al pomeriggio divertenti corsenei sacchi mentre le donne si ra-dunano nelle case private per gio-care “au lutò”. Più tardi gli uominivociando si ritroveranno al “cir-colo dei gaudenti” per robusti as-saggi di bianco d’Ischia. Questasera infine il complesso bandisti-co “La fanfara” terrà un concertoin Piazza del Commercio.

Il Sant’Ambrogio non ha ancorachiamato per la prima Messa al-lorchè “u magnin” già dispone sulsagrato, in bella mostra, la suamercanzia in rame: Paèlle, cas-sarolle scaudaletti, gerentài. Nelfrattempo aumentano i banchetti,i banchi, e i carrettini con sopracapaci “corbe” piene di roba.

L’afflusso di gente cresce a di-smisura; chi fuma, chi ciaitèzza,chi va curiosando, chi sèrne, chicontratta, chi compra: fèri,martèlli, tenaie, cutelli, cutellin,sappe, muscherolle, seassi, picus-sin, lùmi, lùmin, lumeirètte, spas-sùre, candeirei, chìggiài, piattitundi, jatte, gumbìne e gotti,

butìe, brocche, murtai in mòrme-rù, camìxie, camixòre, scòrpe, fia-manghìlle, tursairòi di tutte le mi-sure, con i scussài per i matèttidelle scuole e, per finire, furmàggi

de Sardègna.All’angolo della canonica, una

donnetta con una grossa “panèra”vende le nèggie dolci e i gubellèttimentre, poco lontano, un’altravende le demurètte per i più pic-coli unitamente alle bigattìne alzebìbbu e al recanìssu. Al pome-riggio con il vestito buono, attilla-to, “aggaribau” le ragazze giranonei caruggi “zù e sciù” quasi fos-sero in processione mentre i gio-vanotti in “pumpamagna” fannoaltrettanto, zù e sciù nei carugget-ti. La giornata sta passando comeun lampo e i “feranti” raccolgonola loro merce e intanto contanol’incasso. Il buio comincia a farcapolino sulla “colla” mentre ungrosso sciame di “sbìri” svolazzasenza tregua attorno al campani-le. Si accendono le prime luci inpaese e il sagrato è ormai deserto.Un refolo di vento sospinge in unangolo della cartaccia, residuodella fiera.

Vincenzo Moirano

Primo Nescio rettore dell’università di Abelinandia ha conferito la laurea inurbanistica “HORRORIS CAUSA” al signor Pinco Pallino per aver sostituitouna parte della bella balaustra–muretto con colonnine di Via Robutti e piaz-zetta Stazione (giardini) con una meravigliosa ringhiera in ferro d’Angoscia…

S.V.

LAUREA

A.V.A. - DON BOSCODa tempo l’Associazione Vecchia Alassio cercava una collaborazione con i giovani per attingere dal-

le loro esperienze e problematiche argomenti idonei a sviluppare un dialogo e un confronto costrutti-vo, da trattare nelle pagine dell’Alassino, nella convinzione che tutto ciò avrebbe potuto arricchire ilnostro mensile.

A fine mandato del Consiglio direttivo A.V.A. (mancano 4 mesi alle elezioni), ci è giunta una graditaquanto inaspettata proposta di collaborazione da parte dell’Istituto Don Bosco di Alassio, per l’aggiuntadi due facciate, autogestite dagli insegnanti e dai giovani studenti che frequentano i vari corsi e gradidi studio, da inserire nell’Alassino

Ci è parsa da subito un’ottima opportunità, anche se in forma provvisoria e sperimentale data l’in-combenza delle nuove elezioni A.V.A. del 2013, sicuramente una prova utile per i tre mesi di fine man-dato, che offrirà al nuovo Consiglio Direttivo 2013-2016 tutti quegli elementi utili per valutare l’even-tuale prosieguo della collaborazione.

CDA A.V.A.

ITALIA NOSTRA, sezione di Alassio

Da buon studente e da buon“copiaincollista” non faccio al-tro che sottoporre alla vostra at-tenzione il riassunto di 13 pagi-ne del tema portato in prima di-scussione all’Assemblea Nazio-nale dell’Ami tenutasi a Genovanei giorni dall’otto al dieci di-cembre dello scorso anno e chesarà discusso al prossimo Con-gresso Nazionale di Forlì neigiorni del sedici, diciassette e di-ciotto dicembre prossimi.

La nostra Associazione non èun partito, ma la Missione diAssociazione Culturale le impo-ne di dare orientamenti politici,di fare cultura e di educare, tra-mite la trasmissione dei concet-ti mazziniani della Fratellanza edell’Asoociazionismo, e di queivalori etici e sociali diffusi conl’insegnamento del pensieromazziniano.

L’attualità del pensiero mazzi-niano oggi rappresenta una gran-de risorsa per ridare slancio eduna “Moralità” che si richiama aivalori universali della coesisten-za tra gli uomini e tra i popoli.

Pertanto, in occasione delprossimo Congresso, dobbiamoimpegnarci in una campagna dimobilitazione sul futuro, checertamente riguarderà l’Econo-mia e la questione del Lavoro,ma soprattutto dovrà configura-re quale sarà il “Nuovo Modellodi Sviluppo”, caratterizzatodalla consapevolezza della limi-tatezza delle risorse e dalla limi-tatezza della espansione dellacrescita, quali saranno i nuoviprotagonisti e quali nuove risor-se dovranno essere impegnate,e con quali modalità verrannoutilizzate le risorse esistenti.

L’Economia è un dato politicoed è nella politica che occorretrovare le soluzioni. L’Economianon è “neutrale”, né “meccani-ca”, bensì è il risultato di un ac-cordo che per “convenzione” gliindividui stipulano e, in formaorganizzata negli ordinamentisociali e giuridici, regolano con iloro rapporti.

Per proporre, oggi, le questio-ni dell’Economia e del Lavoro,con un approccio legato al pen-siero mazziniano e quanto da es-so derivante, è necessario un ri-torno alle origini, ovvero identi-ficare quella caratteristica di-stintiva, che rese innovativol’apporto di Mazzini alle “Dottri-ne Sociali”, affinché da esse pos-sa derivare un equilibrio perl’organizzazione delle attivitàeconomiche.

Il Primato della politicasull’economia, in effetti, si affer-ma come concetto base a fonda-mento del pensiero mazzinianoper attivare nuovi protagonismiin un contesto di trasformazionisociali ed economiche, quale èstato il Risorgimento Italiano nelcontemporaneo processo di

modernizzazione.Ciò che prima era inteso come

“stabilità” è divenuto instabile,non solo, ma la Globalizzazioneha modificato gli scenari inter-nazionali modificando i rapportidi forza tra i Paesi e tra le classisociali all’interno dei singoliPaesi. La precarietà non rappre-senta solo una situazione ditransizione, ma essa stessa èuna componente del lavoro delfuturo; e per una elevata per-centuale di giovani si intravedeun futuro basato sull’esclusionesociale con una mortificazionedella propria dignità.

Un economia più a misurad’uomo, riassumibile nel con-cetto mazziniano di “Capitale eLavoro nelle stesse mani”, sareb-be apportatrice di una maggiore‘’Moralità e Socialità’’ tra le mas-se popolari e distribuirebbe inmaniera più equilibrata le risor-se, che in un ordinamento socia-le armonizzato, dove “tutti lavo-rano per tutti”, non sarebbe piùnecessario sprecare.

Ecco pertanto perché la dot-trina sociale, alla quale si ispira-no i diversi ordinamenti, devetrovare una nuova linfa e con-frontarsi nello scenario globaleattuale.

In Italia, Mazzini, seguace delSan-Simonismo, introdusse ladottrina sociale del Solidari-smo e dell’Associazionismoche si fondava sul “Patto di Fra-tellanza”, illustrato nei “Doveridell’Uomo”.

Questo Patto Sociale, aggior-nato ed attualizzato, può diven-tare il nuovo paradigma dellosviluppo per orientare la nostrariflessione.

A tale proposito si ritiene op-portuno riprendere il tema delleFratellanze con alcune conside-razioni:

I Fratelli “di sangue” e “dinascita” sono fratelli per vo-lontà di altri, cioè dei genitori,che in periodi diversi li hannoconcepiti, i loro legami, casuali,sono determinati e costituitidall’educazione familiare e dallasocietà in cui vivono, e tenuti in-sieme dalle abitudini e dalle con-suetudini

L’essere Fratelli in una“Fratellanza” è una scelta adul-ta, consapevole, liberamente as-sunta, per la quale si sono supe-rate barriere di religione, di raz-ze, di pensiero; il Fratello raffor-za con tenacia i suoi legami congli altri senza esservi costrettoda consuetudini o da leggi, masolamente come risultato di unalibera e razionale decisione.

L’esperienza delle Società diMutuo Soccorso, dell’Associa-zionismo nel mondo del lavoro,ha riguardato la costruzione diuna cultura e di una prassi so-ciale fondate sull’idea di solida-rietà tra eguali, al fine di soddi-

sfare bisogni materiali(assisten-za, prevenzione, organizzazionedel tempo libero, servizi alla per-sona,…) di fronte allo sviluppar-si della società industriale.

Le istituzioni di Mutuo Soc-corso hanno rappresentato unidea moderna e laica, spontaneaed il “Mutualismo” supplì a suotempo alle politiche del “Wel-fare”.

In definitiva, le Fratellanze,nel determinato contesto stori-co della formazione dello statomoderno ed unitario, rappre-sentarono un’articolazione del-la Dottrina Sociale.

La Solidarietà deve fondarsisu Principi Morali per determi-nare ricadute importanti ed eli-minare immoralità, quali peresempio:

L’Evasione fiscale che rappre-senta un comportamento im-morale, con una ricaduta eco-nomica ed un costo sociale ele-vato;

L’approfittarsi di norme e dileggi per avere dei benefici indi-viduali, quali per esempio i com-portamenti dei falsi invalidi, cheoltre ad essere una truffa, viola-no i principi morali della convi-venza sociale;

La speculazione infine deriva-ta da privilegi di ruolo.

L’attualità del mazzinianesi-mo è nel concepire l’Economiacome azione Morale; Noi mazzi-niani dobbiamo applicare nellanostra vita quotidiana compor-tamenti morali ed andarli a sol-lecitare anche negli altri.

Giuseppe CottaAssociato AMI sezione di Savona

ECONOMIA E SVILUPPO(Documento da sottoporre alla futura giornata di lavoro tematica dell’AMI)

«L'ALASSINO» 3Venerdì 19 Ottobre 2012

Ma non lo fanno apposta

CRONACA DI ANDATEMESE DI OTTOBRE 2012

Giovedì 20 settembre u. sc.Tornando da una gita in Francia,nella “ridente cittadina diAntibes”, dove avevo trovatouna folla notevole di turisti, co-me forse da noi a Ferragosto,avevo rivisto le graziose piazzecon i platani, i negozi caratteri-stici e non anonimi, l’accoglien-za calda e gentile, il lusso di unodei porti turistici più attrezzati eben frequentati della CostaAzzurra, e arrivando ad Andate,ho capito perché la guida turi-stica aveva scritto di Antibes “ri-dente cittadina”. Si, perchéAndate in quel momento mi èsembrata non avere nulla da ri-dere. Infatti, al di là del solesplendido che la baciava ho tro-vato la mia amata terra desertadi visitatori, le spiagge presso-ché vuote (va bene, era un gio-vedì di settembre, le scuole ini-ziate, ma anche in Francia ero lostesso) e soprattutto una rasse-gnazione generale evidente, se-gno anche della situazione fi-nanziaria diversa fra le due na-zioni, di cui un piccolo indizio èrappresentato dai 50 centesimidi differenza nel prezzo dellabenzina al litro. Ma, giunto nellamia amata terra, ho visto ag-giungersi ai guai nazionali quellisquisitamente locali. Cioè erasuccesso che l’AmministrazioneComunale di Andate aveva deci-so di autoaffondarsi, come la na-vi tedesche nel 1945, rivolgendoi cannoni verso l’interno per fa-re più presto. La Maggioranza incarica ad Andate non è stata col-pita da nemici esterni, pochi, de-

boli e divisi anche se urlanti, mada un gioco perverso e non pia-cevole di masochismo interiore.A tutto ciò si è aggiunto il fattoche il sindaco Dalton, con estre-mo sprezzo del pericolo, ha scel-to questo complicato periodoper crearsi dal nulla due nuovinemici: gli esercenti di viaPrendente e gli albergatori dicorso America. Ai primi, seguen-do un antico e mai sopito ideale- e gli sarebbe costato meno dar-si una martellata su un piede - hadato ordine di smontare idehors esistenti in loco, per pro-cedere alla complessa riformadella strada: traffico invertito eper qualche periodo ridotto,parcheggi a spina di pesce, piùadatti ad una città dove il pesceè ottimo, pista ciclabile, affinchéil ciclista da investire sia più in-dividuabile, ecc. Ovviamente,come ci si poteva aspettare in unpaese italiano, dopo quindicigiorni i dehors erano ancora alloro posto, ridenti come adAntibes. Allora il primo cittadi-no, che si era dimenticato delprimo insegnamento ricevutoalla Facoltà di Lettere: «Non da-re mai agli alunni ordini che nonverranno eseguiti, se no perdi lafaccia», scartata l’ipotesi di fardemolire i dehors con una ruspadai vigili urbani, ha preferito af-fidarsi al consiglio di un asses-sore (che forse gli voleva male)ed ha chiamato il mago Silvan,pregandolo di far sparire le noio-se strutture come era solito farecon i mazzi di carte. Ed è statauna delusione, perché ad ogni

colpo di bacchetta magica, idehors invece di sparire sem-bravano maggiormente rivestitidi fiori, piante, e francamentepiù belli. Congedato il magoSilvan, si è provato a chiamareJukas Casella, ma è stato peggio.Infatti ogni volta che il mago di-ceva: «I dehors spariranno quan-do lo dirò io!» il sindaco lo inter-rompeva gridando: «No, spari-ranno quando sarò io a dirlo,perché sono io l’unico sindacodi Andate!». E non si è ottenutonessun risultato pratico. Allorail sindaco ha licenziato il secon-do mago, anche perché gli sem-brava che il suono del suo co-gnome non gli evocasse ricordigraditi. E la situazione di viaPrendente è rimasta allo stato“quo ante”.

Il primo cittadino ha poi aper-to un secondo fronte (che ha ri-schiato di costargli un terzo as-sessore) con gli albergatori dicorso America, dove voleva tra-sferire il mercato settimanale.D’altra parte il trasferimento delmercato è un gioco che gli piacemolto, perché è complesso, faarrabbiare questo e quello, ed èperciò che il nostro primo citta-dino ci vuole giocare ogni voltache è eletto. Perché a lui le cosefacili non interessano, non mo-vimentano la vita. L’autunno el’inverno ad Andate sono moltolunghi, monotoni e noiosi, equalcosa per muovere le acquestagnanti della politica bisognaben fare, non lo credete anchevoi?

Luca Caravella

Cerchiamo di salvare Alassio o aspettiamo che arrivino i “professori”

Da oltre 60 anni frequento lacittà di Alassio ed espongo tra imiei trofei le targhe del Comunee dell’Associazione VecchiaAlassio. È per questo motivoche sento la necessità di inter-venire ancora una volta peresprimere la mia modesta opi-nione.

corse da venditori di merci con-traffatte?? È possibile pretende-re che i marciapiedi piastrellati(erano un vanto della Città) nonsiano un mosaico di buchi e rap-pezzi?? e così pure le strade?? Èpossibile riorganizzare i servizidi pulizia urbana in modo chetutte le strade vengano pulite

Non so se Alassio imita l’Italiao viceversa; di sicuro ci sono vi-zi ed errori che accomunano ledue realtà: troppa politica –troppi interessi contrastanti –troppi amministratori impegna-ti a fare chiacchiere trascuran-do i loro doveri – troppo lassi-smo. In questa situazione caoti-ca è comprensibile che gli alas-sini, quando vengono chiamatiad esprimere attraverso il voto ipropri rappresentanti, si trovi-no di fronte ad un vero e propriodilemma. Ne è la dimostrazioneil fatto che, per una legge erratae a causa di un premio assegna-to alla prima lista uscita dalleelezioni, la Città si trova gover-nata da una minoranza che rap-presenta circa un terzo dei vo-tanti e che minaccia, come sem-bra abbia fatto l’attuale Sinda-co, di querelare ogni critica ri-volta alla sua Amministrazione.

È possibile che, per il bene diAlassio, le varie Associazioni:Albergatori, Bagni, Commer-cianti, Italia Nostra (tanto per ci-tare i più importanti ed interes-sati), dimenticando la politicariescano finalmente ad esprime-re un programma comune, cia-scuno rinunciando a qualche in-teresse corporativo, nell’inte-resse della Città e dei suoi citta-dini che non sono dei sudditi mache pagano le tasse e hanno tut-ti i diritti di vedere che la lorobella Alassio ridiventi quella diun tempo??

È possibile che tutti insiemenon si riesca a sensibilizzare gliorgani preposti ad evitare che levie diventino mercatini orienta-li, che di fronte a negozi e su-permercati si pratichi l’accatto-naggio, che le spiagge siano per-

con la stessa cura e frequenza (enon mi si venga a dire che la rac-colta differenziata ha le percen-tuali pubblicate!!). È possibileche i dehors trabordino nellezone dedicate al passaggio(adesso anche nel budello) eche spesso abbiano musiche as-sordanti e pubblico volutamen-te chiassoso?? È possibile che ilavori pubblici durino così a lun-go come nel caso del molo e chesia trascurata la cura delle areeverdi e della collina??

Non dobbiamo meravigliarcise nella situazione attuale tanteattività commerciali si vedonocostrette alla chiusura e altre(pur dimostrando coraggio)aprono e chiudono nel giro diuna stagione per la mancanza diuna clientela che non sia quelladel “mordi e fuggi” che arriva alsabato e riparte la domenicaconsumando qualche panino,qualche bibita e un cono gelatopur di prendere un po’ di sole efare un bagno.

Non dobbiamo stupirci nep-pure se (anche a causadell’IMU) i proprietari di secon-de case preferiscono vendere iloro appartamenti di Alassiopiuttosto di quelli che possie-dono in luoghi più accoglienti.Questo determina anche un de-prezzamento del mercato im-mobiliare e spiega il dilagaredelle Agenzie immobiliari (se netrova una ogni 50 metri) tantoda far pensare a tanti curatorifallimentari in una città in liqui-dazione.

Ma dove sono finiti gli inse-gnanti e gli esempi dei Berrino,di Schivo e di altri illustri alassi-ni?? Non è sufficiente ricordarlicon una panchina o con l’inte-

stazione di un tratto di strada!!Ho tra le mani una locandina

del glorioso Caffè Roma – RoofGarden – che nei mesi di Luglioe Agosto 1975 proponeva vedet-tes come Walter Chiari, MacRonay, Sandra Mondaini e ToniUcci, Gino Bramieri (2 spettaco-li) Alighiero Noschese, FrancaValeri, Enrico Simonetti eValeria Fabrizi, il Mago Silvan.Contemporaneamente Balzolaospitava comici e cantanti digrido e molti altri locali offriva-no musiche dal vivo, cantanti,piano bar. Alla Capannina c’erasempre una buona orchestra ebuoni cantanti. C’erano 7 o 8 lo-cali dove si ballava all’aperto eal chiuso e non erano delle me-diocri discoteche. C’erano 5 o 6cinematografi che proiettavanoanche films in prima visione. Digiorno la spiaggia, la sera il di-vertimento. Erano i favolosi an-ni 70. Ora non c’è più nulla.Come mai nelle città vicine, cheuna volta erano certamente me-no importanti di Alassio, si avvi-cendano cantanti, comici e atto-ri con spettacoli che non riesco-no ad approdare nella nostracittà?? Ad Alassio, finita la gior-nata in spiaggia, siamo come ibambini di una volta “finito ilCarosello” tutti a letto! La sera,se si vuole uscire, si possono fa-re quattro passi fra dehors ebancarelle, in spazi sempre piùridotti, alla disperata ricerca diun improbabile tavolino ovespesso siedono persone che,consumando un caffè, fanno leore piccole. Saranno cambiati itempi? Sarà la crisi? Oppuresarà la Città che non offre piùnulla??

Non posso e non voglio daredelle pagelle ai vecchi e nuoviamministratori. Da un’Ammini-strazione all’altra cambiano itempi, le aspettative, le neces-sità. Ma quando le opere chevengono proposte come priori-tarie sono il cambiamento delsenso di viabilità di CorsoDante, oppure una pista ciclabi-le dove non c’è spazio neppureper camminare a piedi, o lo spo-stamento del mercato nell’uni-ca via di scorrimento della Città(un mercato che per la gran par-te è occupato da bancarelle sti-le Marrakesh), allora ti prendelo sconforto.

Chissà se un giorno ad Alassiospunterà un “Monti” che met-terà d’accordo tutti quelli cheora giocano per la propria squa-dra o per la propria parroc-chia?? Basterebbe un po’ di sen-so civico per evitarlo ed è a que-sta responsabilità che mi augu-ro una riflessione da parte ditutti.

Nonostante tutto mi sento cit-tadino di Alassio e spero di rive-dere quella bella Città invidiatada tutta la regione (e non solo)che ora ricordo con nostalgia.

Sergio Scaranni

Anche gli alassini si concedevano una serena e rilassante serata in una salada ballo.

Viaggio intorno alla Costituzione della Repubblica ItalianaTrattare della Costituzione

naturalmente è compito degliEsperti (con la maiuscola augu-randoci che siano anche Saggi)di Diritto Pubblico, lungi da mequindi l’intenzione ed anche lapresunzione di poterne discet-tare con cognizione di causa.Da Cittadino peraltro mi correl’obbligo di pormi e porre alcu-ne domande sulla attualità con-statando la confusione di oggiimperante. Voglio dire anzitut-to che i Padri Costituenti – pro-venendo da un lungo tragico pe-riodo – si preoccuparono parti-colarmente e giustamente direndere “rigida” la Carta Costi-tuzionale (che pertanto può es-sere modificata solo con unaLegge Costituzionale) impri-mendo inoltre alla Carta il ca-rattere di norma programmati-ca cosicché i legislatori a venire– nella legislazione ordinaria –non possano prescindere dalla

preminenza della Legge Costi-tuzionale. L’Articolo quinto del-la Costituzione recita: “La Re-pubblica è una e indivisibile, ri-conosce e promuove le autono-mie locali...”. Per autonomie lo-cali si intendono le Regioni, leProvince ed i Comuni. Credo,dati i risultati sotto gli occhi ditutti, sarebbe opportuno inco-minciare a “bocciare” anziché“promuovere”. Da tempo -vent’anni almeno – gli stessi po-litici, che negli ultimi anni nehanno create cinque o sei dinuove, hanno in programma laeliminazione delle Province. Laqual cosa peraltro è stata af-frontata non con il bisturi macon il solito bilancino. Natural-mente a danno dei cittadini chesi troveranno ad affrontare di-sagi “burocratici” per adeguar-si alla situazione in divenire.Non era infatti più semplice - almomento - eliminare in un col-

po tutte le Province (politiche),lasciando per ora in vita leProvince fisiche e naturalmentele Prefetture? Si è anche parlatodel numero elevato di Comuniproponendo come correttivol’accorpamento di tanti dei piùpiccoli. A mio avviso sarebbeopportuno salvaguardare iComuni che sono i primi inter-locutori dei Cittadini e che difatto rappresentano la Storiad’Italia.

Tra l’altro tanti amministrato-ri efficienti – che ci sono -, nonsono tutte macerie. Hanno giàadottato sinergie per abbatterei costi dei Comuni che governa-no. Con la legge 8 giugno 1990,numero 142, articolo 17-21, siprevede un nuovo Ordinamen-to degli Enti locali argomento ri-lanciato dopo la riforma del2001 dell’art. quinto della Costi-tuzione e questione ripresa nel2012 con la istituzione della

“Città Metropolitana”, Ente checomprende una grande Città edi Comuni ad essa strettamentelegati (questioni economiche,culturali, sociali, territoriali) eche grosso modo coincideràcon il territorio di una Provinciao di una sua parte o anche par-te di due Province...Certamenteaumentando la confusione deipoteri in quanto la Regione (po-litica) che a quel punto potreb-be anche risultare inutile (au-spicabile l’abolizione delle Re-gioni e la istituzione di macro-regioni), può sindacare con unsuo parere ed anche i Cittadinipotranno essere chiamati ad unreferendum. Al momento taleprogetto è rimasto sulla carta esperiamo che ci rimanga. Alme-no in attesa di una saggia rifor-ma costituzionale complessiva,organica e non parziale. Comedetto già siamo in confusione esopratutto, dati i tempi lunghi

della crisi, i problemi sono altrie per tanti Cittadini anchedrammatici, acuiti dagli scan-dali a ripetizione, segno inequi-vocabile di un degrado inarre-stabile. Mai come oggi ci dob-biamo chiedere “chi siamo, dadove veniamo e, sopratutto, do-ve andiamo”. Ma esiste davverola così detta società civile? Se sideve giudicare sulla scorta de-gli episodi venuti alla luce negliultimi tempi - ma certamenteche si ripetono da anni - su tut-to il territorio nazionale, si ha lanetta sensazione che il vaso diPandora, scoperchiato già nellontano 1992, non abbia ancoraesaurito la scorta dei mali checonteneva.

Visto che la calata dei barbari-predoni non ha fine, non ci restache si arrivi presto in fondo alvaso dove è posta la speranza.

Paolo De Feo

FESTA DEL MARECon grande successo domenica

7 ottobre si è svolta la “Festa delMare”. Piazza Partigiani, elegante-mente allestita con elementi delletradizioni alassine: reti, gozzi, veleecc., è stata il centro delle attività.

La manifestazione ha avuto ini-zio alle 10,00 con la pesca della“sciabica” (pesca con le reti dallariva) finita con una discreta pe-scata di branzini, prontamente ri-lasciati in mare, andando anche aldi là delle aspettative. Grande lapartecipazione dei turisti e curio-si per una tecnica di pesca ormaiin disuso da anni. Successo per inbanchi enogastronomici delle as-sociazioni di Moglio, con la degu-stazione della “ventre” (una tradi-zione che solo questa associazio-ne ne preserva i segreti), Solvacon le famose biscette, Capo Melecon il fritto del pescatore, la Coo-perativa del pescatori di Alassiocon le alici sotto sale ecc... Banchiletteralmente presi d’assalto tan-to da far restare anche qualche ri-

tardatario a bocca asciutta. IlConsorzio Alassio “Un mare dishopping”, che ha organizzatol’evento e con tantissimi ristora-tori tra i suoi associati sottolineache, per rispetto a questi, non si è

voluto fare una ulteriore “sagra”ma solo delle degustazioni, così ituristi che hanno partecipato allafesta del mare si sono poi direttianche al ristorante!

Il pomeriggio ha visto svolgersi

le regate di campionato italianoSB20 e la gara dei “gozzi”, che hacoinvolto tutto il fronte del mareed i turisti accalcati per poter ve-dere la gara dalle prime file.

Saggi e poesie declamate dalProf. Andrea Gallea, conoscitoredelle tradizioni e storie di marealassine hanno fatto da cornicealle gare.

La bagarre tra i borghi rappre-sentati dai sei “gozzi” partecipan-ti è stata accesa sin dall’inizio conrottura degli scalmi sia della“Ciassa” che della “Porta” mentrela vittoria è andata alla “Coscia”,dopo una lotta a colpi di remi conil borgo”Al Mare” secondo classi-ficato, terzo “Levante” e quarto“Barusso”.

Dopo le premiazioni del Cam-pionato Italiano SB20 e della garadei “gozzi” il concerto dei“Stavolta mia moglie mi manda afunk”, la giornata si è conclusacon una raccolta Onlus. Un esem-pio di come la collaborazione tra“Consorzio Alassio-un mare dishopping”, Comune, CircoloNautico al Mare, Marina diAlassio, Capitaneria di Porto edAssociazioni rappresentative delterritorio possano lavorare insie-me con successo.

Claudio Betti

FOTO EMERSON

Era l’unico abitante di borgoBarusso che poteva fregiarsi diben quattro soprannomi: il pri-mo (quello storico) non cono-scendone le origini non lo ci-terò, gli altri invece, essendostato personalmente presentealla loro origine, li posso elen-care; il secondo (per via dellesue pronunciate labbra era “la-brador” appioppatogli da “UCarlu de teixia”; il terzo fu “A le-vre gianca”. Quest’ultimo erastato ispirato da una scono-sciuta mamma che, vedendolosfrecciare durante una discesalibera su una pista di Monesi,avvolto in una tuta completa-mente bianca dalla quale spun-tavano solamente labbra e men-to, pare avesse esclamato alsuo figlioletto tenuto per mano:- guarda là! guarda... un raroesemplare di lepre delle nevi!-.Questo fatto arrivò alleorecchie del suo amico“Minghittu” il quale,senza perder tem-po, lo comunicòagli amici entrandonel bar: - I avè sen-tiu!... a Munesi i hanpiau “Labrador” pèina levre gianca!.Poi, per brevità, lochiamarono sempli-cemente “A levre”.

Il personaggio inquestione fu unodei primissimi abitantidel borgo a conseguire la pa-tente automobilistica. Per que-sto motivo si vantava di essere(oltre a un discesista alla pari diZeno Colò) il più valente pilotadi tutta la costa. Colpo d’oc-chio, “tacco e punta”, riflessinervosi prontissimi. Sul bagna-to, sul ghiaccio, sullo sterrato esulla neve, nessuno potevacompetere! I primi guanti daguida in commercio “mezze di-ta”, con relative scarpette, si vi-dero indossati soltanto da lui. Iguanti... non se li toglieva nean-che per bere il caffè! Gli amici, aquel punto, trovarono dovero-so insignirlo con il quarto so-prannome, suggerito da unacanzonetta in voga a quei tempicantata da Rita Pavone; lo chia-marono “Come te non c’è nes-suno”!.

Un giorno, però, percorrendocon la sua Fiat “seicento” unastrada sterrata del nostro en-troterra, nell’audace tentativodi sorpassare un contadino checamminava tranquillamentedietro la sua vacca, prima gliurtò, portandoglielo via dalbraccio, il canestro pieno di uo-va che il colono stava portandoal mercato e... fu un fuoco artifi-ciale di colore giallo! poi, urtò lavacca con il suo campanaccioriuscendo addirittura (non si èmai saputo come) a... sfilarglie-

lo dal collo! Dovendo corregge-re l’inevitabile sbandatadell’automobile, dovette far ri-corso a tutta la sua perizia digrande pilota. Difatti, mettendoin pratica la sua abilità, unita-mente ai riflessi nervosi pron-tissimi, più due sapienti colpi disterzo... uscì di carreggiata infi-landosi dritto dritto... in un fos-sato pieno di rovi! Né il contadi-no né la vacca e neppure lui su-birono danni fisici. L’auto vice-versa era da rottamare!

Sotto lo sguardo della muccacon gli occhi più grandi del nor-male per via dello spavento, equello del contadino con il ma-nico del canestro in mano chelo stavano osservando dall’al-to, uscì

il canestro con una mano e ilmanico con l’altra, si allontana-rono sperando di non rincon-trarlo mai più!

Come si sa certe notizie vola-no, questa però, fu più veloce diun s.m.s.! “Labrador” non avevaancora messo piede sul torpe-done che... gli abitanti del bor-go sapevano già tutto!

Dubbioso se gli amici del barfossero a conoscenza del fattoo no, ma, sapendo a cosa sareb-be andato incontro in caso po-sitivo, aspettò prudentementeche le acque si calmassero.

Alcune settimane dopo,“Come te non c’è nessuno” alias“Labrador” ovvero “A levre”, en-trò nel bar facendo lo gnorri.Indugiò un po’ per tastare il ter-reno... poi ordinò un caffè. Non

sentendo né battute né spiri-tosaggini, lo bevve tran-

quillamente, salutòuscendo rinfrancato. Ilgiorno dopo riprovò:ordinò il solito caffèguardandosi in torno e,sentendo i soliti di-scorsi da bar sulla po-litica o sullo sport, sisentì rincuorato.Bevve e uscì.Essendo però, anco-ra un pochino diffi-dente, riprovò unaterza volta ; nonudendo nessunosfottò , si sentì più si-

curo che mai! Finalmente con-vinto, la quarta volta entrò sere-namente ordinando l’abitualecaffè ma... non aveva fatto i con-ti con se stesso né, con la sua va-nità! Essendo più forte di lui e,non potendo trattenersi oltredal far sapere a tutti gli amici ilsuo nuovo acquisto, allentandola prudenza, con ostentato en-tusiasmo annunciò: - Oggi hocambiato macchina! l’altra eratroppo lenta e non... - Ma nonpoté proseguire, una voce ami-ca lo interruppe chiedendo: - Ilmodello con il “clacson” cheimita il muggito di una vacca!?“A levre” sentì una fitta allo sto-maco rimanendo con la tazzinaa mezz’aria! Facendo finta dinon aver sentito, continuò:-...e… e... non teneva bene la stra-da! Ho comprato una “Simca1000 sport” di colore... - colorzabaione!? - interferì un’altra vo-ce proveniente da un gruppo diamici che giocavano a carte.“Labrador” mandò giù e se-guitò:- ...va come... un... un...un...-Probabilmente avrebbevoluto dire razzo ma, ormai stiz-zito per il contropiede subìto, sigirò di scatto verso l’ultima vo-ce amica rispondendo brusca-mente: - Na! a l’è russa! - - Alù faattensiùn anche ai tori!! - si udì.

P. C.

«L’ALASSINO»4 Venerdì 19 Ottobre 2012

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono es-sere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato.È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

COME TE…

Musica… croce e deliziaGiovedì 6 e venerdì 7 settem-

bre u.sc., in fondo a c/so Diaz,nella nuova piazzetta, si è svoltoun “concertino”.

Purtroppo, però, la musica eraforte tanto da non poter sentire néla televisione né la radio, non solodove abito, ma in tutto il rione.

Non sono e non siamo assolu-

tamente sfavorevoli alla musica,purché essa sia fatta nel rispettodegli altri, situazione non avve-nuta in quelle sere.

Ahimè! non è la prima volta cheaccade, sarà l’ultima?

L’estate 2012 è finita e con essai “concertini”. Confidiamo cheper il prossimo anno la musica

sia tale da allietare le serate a re-sidenti e turisti, evitando così ec-cessi di collera e promesse e/ominacce di denunce.

Grazie per l’attenzione da ungruppo di turisti (con case di pro-prietà), residenti e villeggianti dic/so Diaz, via Boselli, p.za Paccinie via Paolo Ferreri.

La Scuola Media Don Bosco al GIFFONI FILM FESTIVALper saper leggere le immagini, per saper raccontare con le immagini

La nostra scuola salesiana diAlassio, che quest’anno ha av-viato in ambito scolastico unprogetto cinema con la scuolaMedia, non poteva mancare aquesto appuntamento che l’as-sociazione salesiana, guidatadal CGS Marche, realizza pun-tualmente ogni anno con l’orga-nizzazione di un campo scuolaall’interno dell’evento GFF.

Così alcuni nostri alunni, ac-compagnati dal preside, aLuglio si sono ritrovati a Giffoni,nella splendida frazione del ca-stello medievale di Terravec-chia con gli alunni di Macerata,Ancona, Firenze, Roma ed han-no lavorato criticamente suifilm visti, assegnando alla fineun premio, “Percorsi creativi”,riconosciuto a lato della manife-stazione principale. Nello stes-so tempo hanno seguito un cor-so con esperti dell’Associazio-ne studiando la tecnica del mon-taggio e creando un montaggiocon una storia originale.

È stata un’esperienza indi-

menticabile nel suo insieme,con tutti i momenti vissuti in-tensamente, documentati da vi-deo girati e montati ogni giornoper rendere informate visiva-mente le famiglie degli alunni e icollegati via web, accompagnatida un diario giornaliero delle at-tività e commenti sui film insie-me con le foto di ogni specialeincontro o momento: un corsodell’immagine raccontato perimmagini.

L’esperienza di gruppo, vissu-ta in una convivenza stile fami-glia, ha favorito il successodell’iniziativa, ha moltiplicato iricordi da portarsi a casa e in-coraggiato le competenze dacontinuare a sviluppare.

Per chi ne volesse sapere dipiù, è sufficiente andare sul sitowww.sentieridicinema.it e cer-care Giffoni 2012. Verrà a tutti lavoglia di esserci già dal prossi-mo anno.

Don Cesare Orfini, preside

Ormai da più di 40 anni, dopoun inizio timido conosciuto a li-vello locale, Il Festival Interna-zionale del Cinema per ragazzidi Giffoni parla al mondo e ri-chiama il mondo a riflettere epensare a un cinema che parliai ragazzi e ai giovani, con il lo-ro linguaggio e le loro sensibi-lità, evidenziandone soprattut-to le ansie e le problematicheche i giovani sono costretti adaffrontare.

Il cinema d’autore di Giffoni èanche un’occasione di forma-zione alla lettura critica cinema-tografica e in genere alla letturadell’immagine, veicolo privile-giato della comunicazione tra igiovani e verso i giovani.

Il Festival di Giffoni, che si ce-lebra annualmente nel primo en-troterra a sud di Salerno, è di-ventato un appuntamento inter-nazionale di assoluto rilievo, so-stenuto e presenziato da perso-naggi del mondo dello spettaco-lo nazionale e internazionale, dasponsor e da istituzioni politichenonché da Enti diversi che forsevi vedono anche (manco a dirlo)un luogo ideale per la diffusionedi idee e promozioni commer-ciali e di immagine. Come sem-pre il mondo giovanile è visto piùcome una risorsa per le impreseeconomiche che come destina-tari di un’attenzione che mira aun domani migliore.

Per quest’ultimo motivo il Gif-foni FF era nato. E l’Associazio-ne CGS, in coerenza con il suostatuto educativo (associazionesalesiana di cultura cinemato-grafica riconosciuta dallo Statoinsieme con altre 9) ne ha fattoun luogo e un evento da valoriz-zare per l’educazione dei ragaz-zi e dei giovani.

IL NUOVO ANNO ALL’ISTITUTO DON BOSCO “Abitare la scuola” per valorizzarla in pieno

La società italiana in piena crisieconomica. Una città, Alassio, eun territorio che risentono dellacrisi generale.

Sappiamo quanto la crisi eco-nomica può ferire le relazioni in-terpersonali, i rapporti politici, leabitudini e la serenità sociale.Quando le famiglie medie farannoi conti alla fine dell’anno, diconole statistiche, avranno una spesatotale di 3-4 mila euro in più ri-spetto al precedente.

Con questo quadro poco inco-raggiante, nell’anno sociale/sco-lastico appena iniziato, tante fa-miglie di Alassio, o delle città vici-ne, ancora credono all’importan-za dell’educazione dei propri figli,della loro formazione umana, cri-stiana e culturale, scegliendo unascuola cattolica e paritaria, edu-cativa, perché di Don Bosco, soli-da della sua tradizione ultracente-naria, aperta e pioniera nell’ado-zione di nuove tecnologie, e conuna retta da pagare.

Molte famiglie dunque hannoscelto di fare sacrifici pur di non ri-nunciare alla scuola di DonBosco, la quale ha iniziato l’annoin una prospettiva di rilevanti no-vità, con la serietà e la serenità ne-cessarie.

L’aggiornamento professiona-le ed educativo dei docenti neiprimi giorni di settembre ha av-viato il nuovo percorso scolasti-co. Il prof. Pellerey, esperto nelcampo degli apprendimenti edelle competenze scolastiche, hapreparato i docenti a orientarsi

dentro le nuove e più ampie at-tenzioni sul tema della valutazio-ne, da quella in classe a quella diIstituto, e la valutazione del si-stema scolastico in genere. Laformazione dei docenti mira a in-nalzare il livello di qualità dellascuola, da punto di vista didatti-co e da quello educativo.

Sarà con questo nuovo announa didattica più moderna, sup-portata dalle nuove tecnologieche già nel 2011 sono entrate inogni aula e laboratorio con unaLIM (Lavagna interattiva Multi-mediale). La scelta della tecno-logia dall’anno 2013 farà un ulte-riore passo in avanti con l’uso deitablet per gli alunni. Sarà un usoregolamentato per farne una ve-ra risorsa per la scuola e non unproblema. Pertanto docenti, ge-nitori ed alunni saranno avviatidurante questo anno alla com-prensione di questo strumento eal suo uso specifico attraversoconferenze formative tenute daesperti.

La novità più rilevante per ilnuovo anno sarà probabilmenteil lancio di un nuovo indirizzoscolastico che possa offrireun’alternativa di diversa tipolo-gia a quelli già esistenti nell’Isti-tuto don Bosco. Entro poche set-timane se ne darà ampia infor-mazione.

Anche la vita scolastica pre-senta già delle novità: innanzitut-to il percorso di ingresso e diuscita dalla scuola. Con l’inaugu-razione della nuova strutturadell’Oratorio il Liceo avrà final-

mente insieme con la Palestra, unsuo spazio scolastico esterno, ru-bato negli ultimi anni dal par-cheggio pubblico.

L’esperienza del Musical, conil coinvolgimento di tutte le clas-si della Media e dei Licei, realiz-zata lo scorso maggio con note-vole successo, sarà rinnovatacon un nuovo spettacolo che ar-ricchirà il primo pomeriggio deigiorni feriali degli studenti attra-verso i gruppi di recitazione, didanza e di canto. Non mancheràil doposcuola e non mancheran-no le periodiche attività scolasti-che di recupero e potenziamen-to. Gli alunni saranno invitati a vi-vere in modo pieno la scuola:proposte nell’ambito dell’asso-ciazionismo, dello sport, dellamusica, e gruppi d’impegno, siaper rispondere più concretamen-te alle attese dei giovani sia pervalorizzare, rendendoli protago-nisti, le loro risorse. La scuola co-sì sarà la casa come voleva chefosse don Bosco, sarà un luogo daabitare - come recita lo sloganabitare la Scuola lanciato perquesto nuovo anno - cioè un luo-go da vivere oltre il tempo scuolaalla ricerca di amicizie da conso-lidare, delle nuove da cercare, unluogo di cultura, di impegno, diricerca. Una casa, cioè la scuola,dove vivere e crescere sereni.

Don Cesare Orfini, preside

con fatica dall’abitacolo inco-minciando ad inerpicarsi sullascarpata in mezzo ai rovi ma,scivolando ad ogni passo pervia delle scarpette da pilota, lacosa diventò più difficile diquanto si possa pensare.Agguantandosi ad ogni cespu-glio e ahimè ad ogni rovo, no-nostante indossasse i guanti, fuugualmente trafitto da mille spi-ne graffianti. Insanguinato co-me un santo martire, sudatissi-mo e più ansante di Messner do-po la conquista di un “ottomi-la”, il nostro “Nuvolari” riuscì araggiungere la strada!

La vacca avrebbe voluto rug-gire come un leone ma (non po-tendo) si limitò ad un muggitocompassionevole; il colono in-vece, più realisticamente, glichiese subito i soldi delle uova,del canestro che le conteneva edel campanaccio ormai inutiliz-zabile!

Dopo aver risarcito il dannocausato, si fece accompagnarenella piazzetta del paese doveavrebbe preso la corriera per ri-tornare a casa. Mentre il conta-dino si accomiatava, la vacca glirivolse un’ultima occhiata se-guita da un’altro muggito di di-sapprovazione, questa volta,per il campanaccio al quale eramolto affezionata. Infine, lamucca un po’ zoppicante, uni-tamente al colono che reggeva

«L'ALASSINO» 5Venerdì 19 Ottobre 2012

Rubrichetta mensile - Un ricordo per...

Alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale “M.M. Ollandini” in gita a Monesi (primi anni 50), fotografati davanti al monumento ai caduti del Col di Nava. In primo piano col cappello e il soprabito al braccio, accanto ai Carabinieri, il preside prof. Carmelo Lamboglia.

I tempi in cui “Berta” filava…

Filatrice - Incisione del XIV secolo.

LAVAGNO’

In ta luxe zà incerta da sèirona‘na véra gianca a scure a lavagnò,a se lascia purtò da-a tramuntona,a fa i soi bordi, tutta incaprissiò

A gh’è lèi sula drentu a-u lümecan,a se sföga in tu frizze di soi bordi…Mi a-a miru e i mei pensceri e se ne vanCu-a lavagnò, scurèndu i mei ricordi:

bellu c’u l’era quando da fiöistaxemu a bagnu da-a mattin a-a serae drentu au vèntu amigu, cumme ancöipurtòmu i nosci sogni in borcavera.

Antonio Boscione

LAVAGNATA – TRAMONTANANella luce già incerta della sera/una vela bianca rincor-re la tramontana/si lascia trasportare da quelvento,/bordeggiando capricciosamente:/È sola, nella lu-ce del crepuscolo,/si esalta nel frizzare dei suoi bor-di…/La guardo e i mei pensieri se ne vanno /col vento,rincorrendo i miei ricordi:/com’era bello quando dabambini/ stavamo in acqua da mattino a sera/ e dentroil vento amico, come oggi/portavamo i nostri sogni inbarca a vela.

Non sono decrepita però ab-bastanza avanti con gli anni peraver “vissuto” quei tempi.Infatti ero una bambina durantela guerra e penso spesso a unavecchina della quale non ricor-do il nome, ma che poteva be-nissimo chiamarsi “Berta”.Possedeva un trabiccolo in le-gno con una ruota che giravamediante un pedale e, per mez-zo di un fuso, la lana di pecora si

chi si nascondeva veramenteper scambiarsi qualche bacet-to, chi cantava. Noi più piccolifacevamo “cerchio” intorno ainonni che raccontavano tantestorie della loro vita, storie cheerano meglio delle favole. Miviene in mente in modo partico-lare una sera, quando uno diquegli anziani particolarmentepessimista che diceva, lamen-tandosi come era solito fare: Mi

trasformava in un filo sottile eattorcigliato col quale si tesse-vano le maglie, che a quei tempierano una vera manna! Ci provaianch’io con molta emozione edora sono consapevole di averavuto un grande privilegio.Ricordo pure le nostre serateestive quando dopo cena, con ilclassico minestrone rigorosa-mente molto denso e consisten-te, ci si sedeva sugli scalini dicasa a “prendere il fresco”.C’era chi giocava a nascondino,

è sun sfurtunau, u nu me ne vaben una! (sono sfortunato, nonme ne va bene una). Al che,un’altro stanco di sentire le soli-te lamentele rispose: ti sei sem-pre u solitu, finiscela che auSegnù i ghe nan faitu de pezzu;sci, rispose l’altro, ma aù ù se apassa ben!. (si, ma ora se la pas-sa bene!) Questi erano i nostrivecchi, arguti, pieni di saggezzae ironia.

Luisa Cassani

ADDIO (Dedicata alla città di Alassio)

Addio mio grande “Amore”.Per me sei stata, tra i tanti fioridella tua riviera, il più belloche in me è nato, sbocciato, fiorito, appassito e che adesso “muore”.Sei stata un meraviglioso sognotradotto in una dolce realtàe, finché avrò vita, il mio cuoremai ti scorderà.Tra i miei desideri di gioventù,non avrei mai pensatodi innamorarmi di una cittàe non poterla scordare più.Da te, ho vissuto un grande Amorequello vero, quello che nasce dal cuore. Ti dedico queste umili paroleper dirti che resterai sempre alla mia mente unitafino all’ultimo giorno della mia vita.Voglio dirti: “Grazie”!Per tutto quello che mi hai donato,ti sarò sempre grato.Da te, ho pianto, riso, sofferto e gioito;ma poi, come un bel fioreanche tu sei appassito;ed è rimasto in mesolo un ricordo d’Amoreche resterà finché mi batte il cuore.Se potrò, ritornerò da teperché, in ogni altra Città, in confronto,non è niente per me;se questo non è “Amore”sai tu dirmi cos’è?

Giovanni Gamelli

L’Associazione Giorgio Quintavalle prende l’avvio con un primo incontro

Il 9 novembre prossimo all’exchiesa Anglicana si terrà, alleore 17.30, l’inaugurazionedell’Associazione CulturaleGIORGIO QUINTAVALLE: Artidello spettacolo e della mente.Alla breve presentazioni delle fi-nalità culturali dell’Associa-zione seguiranno l’illustrazione

di un profilo di Giorgio tratteg-giato da suoi vecchi amici mila-nesi e alassini, qualche branomusicale eseguito al pianoforteda Filippo Falchero, e l’iscrizio-ne dei primi Soci. A questi, unomaggio del Frantoio Sommari-va. In memoria dell’antica amici-zia fra Nino e Giorgio.

UNA BELLISSIMA SERATADalle pagine del vostro gior-

nale vorrei ringraziare laSignora M. Rita per la bellissimaserata sulla spiaggia e che ha ri-svegliato in me tantissimi ricor-di del passato e mi ha fatto rivi-vere giornate indimenticabili. In

questa magnifica serata ho in-contrato tanti Alassino che nonincontravo da anni e si sono ri-cordati di me e della mia mam-ma. Grazie infinite signora RITA.

Bruna

TOP RUNNERÈ stato inaugurato il 15 set-

tembre il “Muretto dei Runners”una idea della Baia del SoleAlassio-Laigueglia per promuo-vere ulteriormente le manifesta-zioni podistiche della nostraBaia.

grande riscontro di partecipan-ti e sono oramai un appunta-mento fisso dei Runners di tuttaItalia.

I Top Runner stanno già “scal-dando i motori” per aggiudicar-si le prossime gare.

I vincitori della “Alassio-Testico..LA corsa” e de “LAMezza della Baia del Sole”avranno l’onore di lasciare ilproprio autografo sulle piastrel-le a forma di orma che verrannoinserite nel “Wall of fame” postoproprio sulla continuazione delnostro Muretto.

Sabato sono state posate lefirme di Corrado Bado e FerraraOrnella vincitori della EdizioneZERO della “Alassio-Testico..LAcorsa” e di Valerio Brignone eFrancesca Marin trionfatori de“LA Mezza della Baia del Sole”.

Queste manifestazioni, sisvolgeranno ogni anno la secon-da domenica di ottobre e il se-condo sabato sera di maggio. Legare precedenti hanno avuto un

La “Alassio-Testico..LA cor-sa” si è svolta domenica 14 di ot-tobre e, come consuetudine, èstata una festa.

Molti gli alassini che hannopartecipato a questa festa disport. La partenza alle ore 9.30da piazza Partigiani e gli Atletihanno percorso il Budello ePasseggiata a mare prima di di-rigersi verso la salita di SanBernardo per arrivare a Testico.Bella cornice di “tifosi” ai bordidella strada ad applaudire gliAtleti. Queste manifestazioniportano turismo qualificato edil loro successo dipende moltodalla partecipazione degliAtleti, ma anche e non poco delpubblico.

La dirigenza

RINGRAZIAMENTOUn particolare ringraziamento

va all’Associazione VecchiaAlassio perché ci ha messo a di-sposizione materiale fotograficoe non, per la realizzazione dellanostra brochure che andrà arappresentare Alassio nella fieraimmobiliare a San Pietroburgoin questo mese di ottobre.

Sicuri di ottenere ottimi risul-tati e soprattutto far entrare nel“cuore” dei russi la nostra città,vi daremo notizie in merito allariuscita del nostro progetto nelprossimo numero.

Il PresidenteFrancesco Falanga

LAUREA IN INGEGNERIADopo aver conseguito la lau-

rea triennale Bachelor of En-gineering in “Computer, Sy-stems & Networks” RiccardoSchivo ha conseguito il Ma-ster of Science in “Enginee-ring with Business Manage-ment” presso l’Università

King’s College di Londra conla tesi “Design, develop andmarket a novel electronic/mechanical device”.

Ai genitori Rino e Antonellasi unisce, anche nel ricordodel nonno, l’Associazione Vec-chia Alassio.

«L'ALASSINO»6 Venerdì 19 Ottobre 2012

ANCORA SULLA FESTA DELLA COLLINA CLASSE 1938 IN FESTA

Altre meraviglie del nostro mare viste dal cormorano

Domenica 9 settembre un fol-to gruppo di alassini, nati nel1938, si è riunito per un pranzoin amicizia al santuario dellaMadonna della Guardia.

L’evento è stato organizzatodal loro coetaneo Mons. Ange-lo De Canis che, nel pomeriggioalle 16,30, ha celebrato la SantaMessa. Nella foto un gruppo del“38” e, in prima fila, i “cuochivolontari”.

Davanti alla chiesa che custodisce la venerata statua della Madonna dello Schiavo.

Vicino alla tonnara.

Foto di gruppo dei partecipanti con sindaco e presidenti “A màina”, pro loco, A.V.A. e Consulta Ligure.

La Sala consiliare - Cerimonia ufficiale.

RICORDI DA CARLOFORTE

«L'ALASSINO» 7Venerdì 19 Ottobre 2012

MOSTRE D’ARTESALA CARLETTI (Sede A.V.A.)

A cura di Giovanni Puerari

Primo giorno di scuolaQuest’anno gli alunni delle

classi prime elementari hannofatto il loro ingresso nel mondodella scuola con un tocco di ma-gia. Tra stupore e risate, accom-pagnati dal Mago Dylan, hanno

mino lungo un anno, che si spe-ra possa mantenere un pizzicodella magia del primo giorno.

Gli insegnanti colgono l’occa-sione per salutare con stima e af-fetto la loro storica “Direttrice”,

superato lo scoglio del primogiorno con leggerezza e allegria.Con qualche parola di incorag-giamento anche da parte del neoDirigente, è stato più facile la-sciare i genitori ed entrare nelleclassi per intraprendere un cam-

dott.ssa Domenica Santucci,che, dopo una lunga e intensacarriera alla guida della Scuoladi Alassio, ha passato il testimo-ne alla dott.ssa Sabina Poggio.

Alla neo Dirigente i miglioriauguri di buon lavoro!

Corso di disegno e pittura per bimbi a Palazzo Scotto Niccolari di Albenga

Al fine di consolidare e qualifi-care l’arte locale attraverso si-nergie tra diverse attività cultu-rali, come bene collettivo, il pre-stigioso ed antico palazzo ScottoNiccolari situato nel cuore delcentro storico di Albenga, ospi-terà un corso di disegno e pitturaper bambini.

Il progetto, organizzato dall’as-sociazione culturale GovernoOmbra in collaborazione con l’ar-tista ingauna Barbara Furfari, èaperto ai bambini a partire dacinque anni e prevede un percor-

so di tecnica e creatività che siconcluderà con una mostra conle opere dei “piccoli artisti”.

In un periodo in cui l’arte volgeall’astrazione più pura e spessodi difficile comprensione, si sentel’esigenza di ritornare al passatoattraverso l’uso del figurativoclassico, per non dimenticare i“grandi maestri” del passato.

Orario di segreteria a partiredal 1 ottobre presso PalazzoScotto Niccolari Via DelleMedaglie D’Oro n. 7 dalle ore 17alle ore 19.

È ritornato anche quest’annonel mese di settembre il grandemaestro del colore, GiorgioVignolo. Le sue opere, espostenella sala Carletti, riflettono unostudio attento della gamma cro-matica per rendere in modo inten-so le componenti della natura edel paesaggio nei suoi moltepliciaspetti. Il maestro ha una predile-zione per le marine della Liguria,che meglio suggeriscono un alter-narsi di colori, ora freddi e blua-stri ora caldi e rosseggianti. L’albae il tramonto sono le fertili occa-sioni, in cui l’animo dell’artistaesprime la sua soggettiva e origi-

nale visione della realtà in un al-ternarsi di tinte uniformi e ricche.

Occupano gli spazi della sala an-che volti di bambini e corpi fem-minili, sempre espressivi, dal fa-scino sottile e mai decadente, de-lineati con impasti di colori forte-mente contrastati. I cavalli, poi, inarmoniose posizioni, a volte riuni-ti in branchi a volte galoppanti alvento, sprigionano nei loro movi-menti energia e bellezza insieme.E infine gli splendidi velieri com-pletano l’universo pittorico delmaestro con la precisione del trat-to rotondo e incisivo e con l’enfa-si delle vele gonfiate dal vento.

Giorgio Vignolo e l’espressività del colore

UN PRESTIGIOSO PREMIO AD UN ALASSINO

L’alassino Matteo Paoletti pre-miato da “Sipario” come migliorcritico d’opera italiano under 35.

Il giornalista ponentino si ag-giudica il premio “La nuova cri-tica” intitolato a Carlo Terron. Ilriconoscimento assegnato dallapiù antica rivista teatrale italia-na. La premiazione a Milano conMario Mattia Giorgetti.

del concorso avranno la possibi-lità di collaborare con Sipario, se-guendo gli spettacoli nelle lororegioni coordinati dalla nostraredazione e portando così un ba-gaglio di nuove prospettive all’in-terno della rivista.”

Matteo Paoletti è stato insigni-to del primo premio nazionaleper il suo impegno critico pressoi Teatri Carlo Felice di Genova eOpera Giocosa di Savona.

Oltre a Paoletti, la giuria di“Sipario” ha decretato vincitorinella sezione prosa Sara Bocci diArezzo, per la danza RobertaBignardi di Roma e per la musicaMariano Bauduin di Napoli.

Ai vincitori delle quattro sezio-ni è stata offerta l’opportunità dicollaborare con la prestigiosa ri-vista di teatro.

Matteo Paoletti, nato ad Alben-ga nel 1984, è redattore del quo-tidiano www.mentelocale.it. Lau-reato in DAMS e in Scienze delloSpettacolo con due tesi sul teatrolirico di Giorgio Strehler, è dotto-rando in Arti, spettacolo e tecno-logie multimediali presso l’Uni-versità degli Studi di Genova conuna ricerca condotta in collabo-razione con l’Archivio StoricoCapitolino di Roma.

Ha pubblicato su “Il Castello diElsinore” e sul periodico editodalla Rai/Eri “Nuova RivistaMusicale Italiana”.

Recentemente è stato relatoreal covegno internazionale LuigiSquarzina. Studioso, drammatur-go e regista teatrale presso la Fon-dazione Giorgio Cini di Venezia.

Lunedì 8 ottobre, pressol’AtaHotel the Big di Milano, il di-rettore di “Sipario” Mario MattiaGiorgetti ha insignito il giornali-sta alassino Matteo Paoletti delpremio “La nuova critica” nellasezione dedicata al teatro lirico.

Il riconoscimento, dedicato allamemoria del critico Carlo Terron,è indirizzato a individuare nuovevoci nel panorama del giornali-smo teatrale italiano tra i recen-sori di età inferiore ai 35 anni.

“L’ambizione è quella di creareuna rete di giovani in grado di da-re nuova linfa all’esercizio dellacritica teatrale – ha spiegatoGiorgetti durante la premiazione– Per questo motivo i vincitori

Rassegna di canti, poesie e pitture alla Madonna della Guardia

“Inizia la rassegna e la Ma-donna manda un raggio di sole”.Ha aperto press’a poco con que-ste parole la ventiduesima festain onore di Maria, domenica 30settembre al santuario, il prof.Andrea Gallea, in qualità di pre-sentatore, che ha voluto subitosottolineare l’intervento dellamadre celeste alla manifestazio-

Pelaratti, R. Fasano, G. Croce,G. Bassi, A. Boscione, M. Pisa-no, P. Ammirati, E. Ghiringhelli,per la interpretazione degli au-tori, di B. Rizzo e dello stessopresentatore.

I dipinti, magistralmente com-mentati da Ghiringhelli, hannosvolto quasi totalmente gliaspetti che caratterizzano la

ne, ormai considerata il rito di fi-ne estate. Con l’eleganza e laprecisione, che gli sono abitua-li, il prof. Gallea ha scandito sia ivari interventi poetici, sintetiz-zando i contenuti con profon-dità di indagine, sia le interpre-tazioni della Cappella MusicaleS. Ambrogio, accompagnataall’organo da don Stefano, siaancora le analisi delle pittureda parte di Ettore Ghiringhelli.Sull’altare-palcoscenico dellachiesetta abbiamo ascoltato at-tenti e devoti ora le sentite in-vocazioni ora gli accenti acco-rati ora le esperienze forti, pre-senti nelle composizioni di A.

dolce e attenta maternità diMaria con stili compositivi econ tecniche varie. Erano pre-senti opere di R. Fasano, M.T.Preve, L. Sani, P. Maestri, F.Formentin, A. Hammond, G.F.Mattiuzzi, N. Berruti, G. Dinelli,Naidé Aicardi e A. Bianco.

Mons. Angelo De Canis, du-rante l’omelia della S. Messa, hasottolineato la profonda attua-lità di una iniziativa, quella dellaRassegna, che mette in eviden-za il valore spirituale, umano estorico del santuario, postoquasi a protezione della città.

Giovanni Puerari

Poeti, pittori e coristi col parroco Monsignor Angelo De Canis alla 22esima Rassegna di Arte e Poesia al Santuario.

In occasione del centenariodella nascita del grande ar-cheologo Nino Lamboglia, na-to ad Aurigo il 7 agosto 1912 escomparso a Genova il 10 gen-naio 1977, l’Istituto Interna-zionale di Studi Liguri ha or-ganizzato un convegno, che siè tenuto in Albenga dal 5 al 6ottobre nel Palazzo PelosoCepolla.

Alcune delle più illustri e au-torevoli voci nel settore dellastoria dell’archeologia e dellacultura hanno parlato sul te-ma generale “Nino Lamboglia– Da Albenga alla ricerca sto-rica globale”.

L’iniziativa ha preso l’avviovenerdì 5 ottobre alle ore 9.00con i saluti di apertura diCosimo Costa, presidentedell’Istituto Internazionale diStudi Liguri, di Rosalia Guar-nieri, sindaco di Albenga, dimons. Mario Oliveri, vescovodi Albenga-Imperia, di AngeloBerlangieri, assessore allaCultura della Regione Liguria,e di altre personalità culturalie politiche.

In mattinata è stata inaugu-rata su una parete della casa

vescovile, davanti al Battiste-ro di Albenga, una lapide in ri-cordo della attività di archeo-logo dell’illustre personaggio.Il convegno, quindi, è entratonel vivo con diversi interven-ti: “Lambroglia ad Albenga1932-37” di Cosimo Costa,dell’Istituto Internazionale diStudi Liguri; “Lambroglia e lasua città natale” di GabriellaStabile Re, dell’Istituto Inter-nazionale di Studi Liguri;“Nino Lambroglia e la salva-guardia del patrimonio artisti-co del Ponente ligure negli an-ni del secondo conflitto mon-diale” di Franco Boggero eChiara Masi, della Soprinten-denza per i Beni Storici, Arti-stici ed Etnoantropologicidella Liguria; “les premierspeuplements de la Cote d’A-zur et de la Ligurie. Un milliond’années sur les rivages de laMéditerranée”, di Henry deLumley, dell’Institut de Pa-léontologie Humaine (Parigi).

Nel pomeriggio si è parlatodegli scavi ai Balzi Rossi diVentimiglia, del lavoro dellostudioso nel campo dell’an-tropologia preistorica, delle

vicino Palazzo Oddo, è avve-nuta l’inaugurazione dellamostra filatelica su NinoLamboglia con annullo po-stale, a cura del CircoloFilatelico Numismatico.

Il convegno ha voluto ono-rare la figura di uno studiosoligure che ha dato l’impulsodecisivo agli studi archeologi-ci ed ha aperto enormi pro-spettive nel campo della ri-cerca archeologica sia terre-stre sia sottomarina, indivi-duando vaste aree di rico-struzione e di approfondi-mento di un passato che inrealtà vive ancora oggi nellastoria della cultura occiden-tale.

Noi Alassini ricordiamo dilui il magistrale lavoro sulla“Toponomastica dei Comunidi Alassio e Laigueglia” com-posto e pubblicato in età gio-vanile, ma ancor oggi punto dipartenza per l’analisi delle lo-calità e dei nomi della nostrabaia, che un po’ per volta,purtroppo, stanno scompa-rendo.

Giovanni Puerari

scoperte nella necropoli diChiavari, dell’impulso datoall’archeologia piemontese inparticolare con gli interventidi Augusta Praetoria (Aosta).

Sabato 6 Ottobre, il conve-gno si è svolto essenzialmen-te sulle conferme e sulle pro-spettive degli interventi ar-cheologici e sulla loro conte-stualizzazione storica e terri-

toriale non solo in area ligu-re- piemontese ma anche in-ternazionale. Si sono avvi-cendati numerosi studiosiitaliani e stranieri di prove-nienza culturale molteplice.Terminato il convegno, nel

«L'ALASSINO»8 Venerdì 19 Ottobre 2012

Cento anni fa nasceva Nino Lamboglia

Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d’arte medioevale per adul-ti e bambini che si terranno presso la sede dell’Associazione arti-stica “torchio e pennello”. L’iniziativa ha lo scopo di introdurre l’al-lievo alla conoscenza dell’arte pittorica rinascimentale e di far rivi-vere l’atmosfera delle antiche botteghe. Il Capo Bottega accoglieràgli apprendisti allievi per insegnare loro il mestiere dell’artista uti-lizzando gli antichi ricettari medioevali e rinascimentali. Presso lasede dell’associazione, diretta dalla Prof.ssa Manuela Ferrando, siorganizzano in permanenza corsi di disegno - pittura ed incisione alivello accademico.

Per info: Associazione artistica Torchio e Pennello Via G. M. Oddo19/21 (centro storico) Albenga tel. 0182 554299 - 347 8337447 - mail:[email protected].

Anni fa lo studioso di vi-cende alassine, Danilo Pre-sotto, segnalò la possibilitàche Luca Ferrari, a cui oggi èintitolato il nostro porto, ab-bia partecipato alla spedi-zione di Cristoforo Colom-bo, che culminò nella sco-perta di un nuovo mondo, il12 ottobre 1492. Morto adAlassio nel 1500, Luca servìil re cattolico nelle Indie spa-gnole, oggi America Latina, esi arricchì enormemente.Ritornato ad Alassio, si spo-sò ed ebbe due figli Scipionee Giovanni Domenico tra il1495 e il 1499.

Parlando con lo studioso,tempo fa, è sorta qualcheperplessità sulla figura sto-rica di “questo” Luca Fer-rari, presente alla celebrespedizione di Colombo. Inprimo luogo i marinai delletre caravelle furono recluta-

ti quasi esclusivamente nel-la zona di Palos, da cui partìla spedizione, e la notiziadel viaggio, poi, non avevaavuto alcuna diffusione inambiente marinaro. È, inve-ce, probabile che Luca ab-bia partecipato a spedizionisuccessive. Ma allora diquale Luca Ferrari si tratta?I casi di omonimia erano fre-quenti in questo periodo: inipoti solitamente avevanolo stesso nome del nonno.Sarebbe forse opportunoverificare se la data dellamorte, 1500, sia realmentel’anno o piuttosto il secolo.I documenti parlano di unLuca Ferrari figlio del fuEmanuele, mentre conclu-de un affare con SebastianoLercari nella grande sala dicasa sua situata nella parteoccidentale del borgo. Masiamo nel 1572. Altre carte

del 1584 riportano Luca Fer-rari, sempre figlio di Ema-nuele, mentre vende unabottega, mentre nominasuo procuratore il figlio Gio-vanni Domenico e mentreriscatta l’altro figlio Scipio-ne, tenuto prigioniero adAlgeri dai pirati turchi. Nel1607, infine, Scipione Fer-rari figlio di Luca, ormaimorto, procura in Genovaattrezzi per una tonnara.

Non lascia alcun dubbio,invece, il caso di AntonioAlciatore figlio di Gugliel-mo, morto nelle Indie spa-gnole alcuni anni prima del1585. Il fratello Francesco,erede universale e legitti-mo, vuole recuperare i beni,le merci e il denaro lasciatidal suo congiunto nell’at-tuale America Latina. A que-sto scopo, nel 1585 appun-to, nomina un delegato,Giovanni Giaina, anch’eglidi Alassio. Questa è la docu-mentazione. Le conclusioni

sono evidenti. Antonio puòesser emigrato da Alassioed aver svolto attività nelleIndie occidentali poco do-po la metà del Cinquecentoe quindi quando sono ini-ziate le azioni dei conqui-stadores spagnoli. Ha accu-mulato senza dubbio note-voli ricchezze se nella suacittà di origine, Alassio, de-vono intervenire un notaioe soprattutto una persona,Giovanni Giaina, dispostoad affrontare rischi di viaggianche con i beni eventual-mente recuperati. GliAlassini erano ormai pre-senti nella nuova Terra,l’America, in modo attivosubito dopo la sua scoper-ta. Luca Ferrari e AntonioAlciatore possono averaperto la strada e indicatoai loro compaesani le nuovefrontiere dei commerci edel benessere.

Giovanni Puerari

ALASSINI IN AMERICA AL TEMPO DI COLOMBO

I viaggi di Colombo alla fine del Quattrocento.

Sulitüdine

E sun sulu davanti au barcùn,e pènsu e ripènsu,e fassu tante riflessciùn.E miru stu çé sènsa sùcàregu de nivure,cuscì negru, cuscì brüttu.In forte vèntu de gregaleche veramente u influiscein sci u me murale.E me mettu tantu a pensòe-e nu te nascunduche quarche vôtau me ven da sbuffò.Pe furtüna pöi ti te scrolliDa dossu sta malinconia.Ti pènsi a ‘n ÇéTüttu seren, tüttu turchìnAu su ch’ù brilla.Allura ti fai cumme l’ommu sarvàiguChe quande u neva e u tira vèntu,quand’u ven zü a grognöralei u rîeperché u sache dumanu su u sc-ciapperà e prîe.

Emanuele Nattero(Meluccio)

«L'ALASSINO» 9Venerdì 19 Ottobre 2012

Associato all’USPIUnione Stampa

Periodica Italiana

DIRETTORE RESPONSABILE:Roberto PizzornoDirettore EditorialePresidente protempore A.V.A.

EDITORE: A.V.A.TIPOLITOGRAFIA: F.lli StallaViale Martiri della Libertà, 30-40Tel. 0182 50.412/3 - AlbengaTelefax 0182 50.412

REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.di Savona n. 149 del 30-5-1962

ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975(già R.N.S. n. 9806)LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11

Foto della testata: A.V.A.

«Questo periodico è aperto a tut-ti quanti desiderino collaborarvi aisensi dell’art. 21 della Co-stituzione della Repubblica italia-na che così dispone: “Tutti hannodiritto di manifestare il propriopensiero con la parola, lo scritto eogni mezzo di diffusione”.La pubblicazione degli scritti èsubordinata all’insindacabile giu-dizio della Redazione; in ogni ca-so, non costituisce alcun rappor-to di collaborazione con le testa-te e, quindi, deve intendersi pre-stata a titolo gratuito.Notizie, articoli, fotografie, com-posizioni artistiche e materiali re-dazionali inviati al giornale, anchese non pubblicati, non vengonorestituiti».

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Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazioneentro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne

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SOLUZIONE SETTEMBRE 2012

CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Ottobre 2012

Orizzontali1. Contratto di assicurazione – 6. Ingannevole richiamo – 8. OrganizzazioneInternazionale del lavoro cui aderiscono 60 Nazioni – 9. Così si scrive la mil-lesima parte del metro – 11. Un tempo si chiamava EIAR – 12. Lo effettua ilvincitore del circuito – 14. Luca... a Parigi – 17. Avvolgimento – 18. LaCastrogiovanni di un tempo (sigla) – 19. Da molti è detto “bitter” – 21.Circumnavigazione – 24. Base... senza pari – 25. Indennizzato – 28. Ex siglaEuropea – 30. Inteso come abbreviazione di un provvedimento radicale – 31.Strato di terra a 1200/1700 km di profondità ricco di ossidi e solfuri – 32.Eco... di eco – 33. Né no né si – 34. Sigla delle Forze Aeree Tattiche – 36.Prefisso che vale “somiglianza, eguaglianza” – 38. Quando all’ora... mancala consonante – 39. Mi succede quando ho freddo o paura – 41. Lotta, pu-gnè – 42. Regione alassina che prende il nome dall’omonimo rio che sfo-cia dal torrione – 43. Espressione di naccheraia – 44. Un tempo era... ut –46. Malattia infettiva detta anche “difterite” – 47. Inventario... in breve – 48.Diminutivo dialettale di “Lazzaro” – 49. Arriva sempre dopo l’ottavo – 50.Appartiene alla famiglia dei falchi.

Verticali1. Il vecchio pescatore più effigiato di Alassio – 2. Pregiatissimo quellodi “taggiasca” – 3. incurvamento in avanti della colonna vertebrale – 4. Leprime tre dello zodiaco – 5. La perfida rivale di Aida – 6. Età senza... pari – 7.Altipiano Calabro – 10. Ammonimento – 11. Squadra Madrilena – 13.Risultato a reti inviolate – 15. Città della nostra provincia che ricorda la...Capitale – 16. Il borgo alassino dopo il “passo” – 20. Natante... fastidio-so – 21. Pa provincia natale di Giuseppe Verdi (sigla) – 22. Mosca il cui bru-co distrugge le olive – 23. Luoghi idonei per certi... tiri – 26. Così si com-portano i “plagiari” – 27. Non lo era Bacco – 29. La città dello zampone (si-gla) – 35. E così sia! – 37. Amena e panoramica frazione di Alassio –40.Piccolo orologio... senza vocali – 42. Dio greco protettore dei pastori – 44.Giorno in... breve – 45. L’Italia vi è stata ammessa nel 1955 – 47. Pronomemolto... personale – 45. Simbolo chimico del “Radio”

CRUCIALASSINOSuggerimenti e proposte per la collina di Alassio

Isuggerimenti e le proposte diseguito riportate scaturisco-no da esperienze maturate

sul territorio ed orientate ai se-guenti obiettivi:

- rispettare le risorse naturalidi Alassio

- curare le colline per preser-vare la costa e quindi consenti-re permanenza e sviluppo diadeguate attività economiche

- incrementare le sinergie traarea collinare ed area balneare

- migliorare la fruibilità deiservizi

1. Strade principali di accessoalle aree collinariGli insediamenti abitativi col-

linari sono notevolmente au-mentati e buona parte di essi ri-guarda cittadini “residenti”. Di-venta, quindi, esigenza prima-ria sancire la “proprietà comu-nale” delle strade principali diaccesso alle varie località, do-tando le strade medesime diadeguate “protezioni” e pro-grammando la predisposizionedegli alloggiamenti per i variservizi (acqua, gas, energiaelettrica, telefonia, collega-menti fognari, etc.). Per le me-desime strade si rende neces-saria la revisione dei “pozzetti”e delle canalizzazioni di scoloeliminando ostruzioni che pre-giudicano il funzionamento(vedi danni provocati a valledalle acque piovane).

2. Nuove costruzioniGli strumenti che regolamen-

tano l’attività edilizia nelle zo-ne collinari devono prevedereindici di edificabilità che con-sentano il rispetto dell’ambien-te e soprattutto siano uniformiper aree omogenee. Si rendenecessario che i competentiUffici comunali verifichino che

le nuove costruzioni siano pro-gettate e realizzate con criteriben armonizzati con l’ambien-te circostante.

3. Distribuzione di acqua pota-bileOccorre un attento esame

della situazione in atto pren-dendo in esame i casi di tuba-zioni non idonee, talvolta posa-te con modalità precarie ed at-tualmente soggette ad alta pro-babilità di rottura con pesantidisservizi ed elevati costi di ri-parazione in caso di interventiurgenti.

4. Riutilizzo acqua delle doccedegli stabilimenti balneariPer tali acque, attualmente

sprecate, potrebbe essere valu-tata la convenienza ad effettua-re il pompaggio in apposite va-sche di raccolta, onde riutiliz-zarle per irrigazione e emergen-za incendi.

5. Scarichi fognariSi rende necessario effettuare

un “censimento” dell’attuale si-stema di smaltimento delle ac-que nere per gli insediamenticollinari esistenti, al fine di pro-grammare un’azione che con-senta di pervenire ad una rego-larizzazione con:• estensione dei collegamenti

alla rete fognaria, ove possibi-le e con la gradualità dettatadalle risorse disponibili;

• monitoraggio della puliziaperiodica delle “fosse”, rac-cogliendo presso gli ufficicomunali copia delle “certifi-cazioni” rilasciate da Dittespecializzate che attestinogli interventi effettuati pres-so i proprietari dell’insedia-mento.

6. Attività agricoleIl pregio della collina di Alas-

sio deve essere salvaguardatotenendo le coltivazioni in atto(orto, frutteto, uliveto) e ripro-ponendo essenze arboree checonservino la tipicità locale e ri-costituiscano il patrimonio bo-schivo distrutto dagli incendi.Deve essere fatto obbligo ai sin-goli di mantenere pulite le ri-spettive proprietà, nonché ripri-stinare i canali di scolo ed i muria secco faticosamente realizzatinel passato. Chiare prescrizioniin tal senso devono essere inse-rite nei documenti di approva-zione delle concessioni, sanzio-nandone la mancata osservan-za. Tra le prescrizioni deve esse-re inserito anche l’obbligo di pu-lire costantemente la fascia diterreno intorno ai ruscelli cheattraversano le singole pro-prietà, onde prevenire che conla pioggia siano scaricati a valle(e quindi sulle spiagge) detritivari. Per tenere conto dell’one-rosità degli interventi necessari,i proprietari coinvolti potrebbe-ro essere “sostenuti” con un in-centivo economico comunale.Le risorse per realizzare ciò po-trebbero essere reperite stabi-lendo che i concessionari dellespiagge versino annualmente alComune un “contributo” vinco-lato al finanziamento delle so-pradescritte attività che, in buo-na sostanza, contribuiscono allaprotezione dell’arenile alassino.

7. Prevenzione incendiLa prevenzione degli incendi

può essere adeguatamente poten-ziata tramite la realizzazione di:• una linea tagliafuoco verticale

(rispetto alla costa) ottenutarendendo obbligatori gli inter-venti di pulizia in corrispon-denza dei ruscelli, come indi-

cato al punto 6.;• una linea tagliafuoco orizzontale

(rispetto alla costa) ottenuta ri-pristinando la STRADA ROMA-NA ALTA (a monte della VIA JU-LIA AUGUSTA) idonea per fun-gere da linea di discontinuità trauliveti e zona boschiva.

8. Sentieri collinariLa pulizia dei sentieri, oltre a

costituire una valorizzazionedelle risorse naturali utilizzabiliper finalità turistiche, è ancheun’efficace modalità di preven-zione degli incendi e deve, quin-di, essere sostenuta dal Comu-ne e dagli utilizzatori per le par-ti di rispettiva competenza. L’in-tervento del volontariato è sta-to finora di fondamentale im-portanza, ma occorre program-mare azioni periodiche di ma-nutenzione per mantenere lafruibilità dei percorsi indicatisulle guide turistiche.

9. Caccia ai cinghialiLo stato di abbandono dei ter-

reni favorisce la proliferazionedei cinghiali, veri e propri di-struttori di coltivazioni e manu-fatti (es. i muri a secco), quandoricercano furiosamente il cibo.L’invasione di tali animali, spes-so aggressivi, rappresenta or-mai un pericolo anche per lepersone e diventa, quindi, ne-cessario ed urgente mobilitareil Corpo Forestale e le squadredi cacciatori per organizzarebattute stagionali che consenta-no la drastica riduzione del nu-mero dei capi esistenti sul terri-torio, stanandoli dalle zone bo-schive prima che inizino le scor-ribande a valle.

Agostino Schivo (Solva)

Alassio settembre 2012

DAGLI OPERATORI ALASSINI UN VIDEO PUBBLICITARIO SULLA VENDEMMIA PER IL MERCATO RUSSO

Alassio. Dopo i risultati posi-tivi, sia in termini di presenzeche di pubbliche relazioni, rag-giunti con la partecipazione alMITT di Mosca (MOSCOW IN-TERNATIONAL TRAVEL &TOURISM EXHIBITION) delmarzo scorso, prosegue l’impe-gno del gruppo di operatori tu-ristici alassini verso il mercatorusso.

Grazie al lavoro svolto daisuoi imprenditori, la Città delMuretto ha registrato una gran-de performance nelle presenzedi turisti provenienti dall’estEuropa. Il successo della spedi-zione moscovita del 2012 spin-ge il gruppo coordinato daEgidio Mantellassi, in collabo-razione con Regione Liguria -Agenzia “in Liguria” - ENIT, aproseguire nella promozioneverso quel mercato con nuoveiniziative e nella realizzazionedi prodotti turistici maggior-mente mirati ai suoi target diclientela.

La prima di esse sarà il vi-deospot sull’enogastronomia,edito in collaborazione conl’Agenzia “in Liguria”, che rac-conterà il rito della vendemmiavissuto da due turisti russi che,lasciata la spiaggia di Alassio,raggiungono i vigneti e le canti-ne di Ranzo per vivere l’emo-zione della raccolta dell’uva. Ilvideo, prodotto dalla “Eccocieventi” con la regia di MarcoDottore e la sceneggiatura diFranco Laureri, sarà realizzatonell’ambito del “team buildingin vigna” e vedrà anche gli ope-ratori della costa insieme aquelli dell’entroterra “faresquadra” tra i filari, le botti divino e le specialità gastronomi-che della Valle Arroscia.

Così sottolinea EgidioMantellassi: “La nostra città,grazie al progetto di comuni-cazione e marketing che per laprima volta ha visto la collabo-razione dei settori commercia-le, ristorativo ed alberghiero,

della Pergola, Alassio GrandHotel, Spiaggia Grand Hotel,Mediterranee Grand Hotel,Hotel Europa e Concordia, Ho-tel Regina, Hotel Savoia, HotelRosa & Centro Benessere, Ho-tel Al Mare, Hotel Lamberti,

sere, Eleganza Boutique uomoe donna, Gioielleria Silvana, MyStyle Boutique uomo e donna,Juvarra calzature, Viavene-tocinquanta Boutique, Rist-orante Veliero Amabile, Risto-rante Panama, Ristorante Lam-

della nostra clientela”. Gli altriimprenditori della Città delMuretto, a tale proposito, cita-no anche i dati della Bancad’Italia che segnalano un au-mento della spesa dei russi inItalia del 33% nel solo 2010.

berti e dal Ristorante La Prua -intende inoltre partecipare, ol-tre al MITT di Mosca, ad altrefiere e workshop ma al contem-po si propone di aumentare gliinterventi a favore dei grandieventi sportivi che periodica-mente coinvolgono la città.

A Mosca, come per gli altriappuntamenti, la tradizionale“offerta balneare” di Alassiosarà allargata alle eccellenzedel suo territorio ed in parti-colare all’enogastronomia edalle attività “outdoor”, senzadimenticare di assecondare lenuove tendenze del turismo“slow”.

Come sostiene l’imprendito-re alassino Gian Carlo For-michella “l’economia russa ètra le 12 più potenti del pianeta,al 7° posto per potere d’acqui-sto, ed è indispensabile presi-diare quel mercato per imple-mentare i bacini di provenienza

Operatori turistici accanto al tabellone di Alassio.

Il folto gruppo degli operatori turistici.

ha potuto contrastare la fles-sione del mercato nazionale edell’area euro con le presenzedei turisti russi”.

Il gruppo di operatori alassi-ni - formato da Residenza Villa

Residence Atlantic, ResidencePanama, Residence Le Terraz-ze & Centro Benessere, Resi-dence Villa Firenze & BabyClub, Spinnaker Boutique, Pro-fumeria Joan & Centro Benes-

Circolo Nautico “Al Mare”

CAMPIONATO NAZIONALE LASER SB20 - CIRCUITO VOLVO CUPAlassio, 5-7 Ottobre

Classifica dopo la IV prova disputata

«L'ALASSINO»10 Venerdì 19 Ottobre 2012

BASKETBASKET

9^ edizione Alassio Cup Over 40

VELA

PATTINAGGIO ARTISTICO

La nostra splendida cittadinaè stata teatro dal 20 al 23 set-tembre u.s. della nona edizionedell’AlassioCup-Over40 TrofeoSolponente, Torneo Internazio-nale di Basket per giocatori natiprima del 1972, patrocinata dalComune di Alassio, svoltasi alPalalassio “L. Ravizza” ed al“PalaMarco” di Albenga.

La manifestazione quest’an-no era intitolata alla memoria diMario Berrino, nostro grandeconcittadino, indimenticato ar-tista, “promotore turistico” del-la Baia del Sole e appassionatodi sport, tanto da sostenerel’AlassioCup-Over40 sin dallaprima edizione.

Quattordici le squadre ma-schili presenti quest’anno:Rathmines B.C. Dublino (Irlan-da), Bakken Beers Aarhus (Dani-marca), Team Hamburg (Ger-mania), BK Ostrava (Repubbli-ca Ceca), Atskalunas Kaunas(Lituania), Rastreosat Chile45(Cile), Shelf Life International(USA), Zmaji Lubiana (Slove-nia), Stingers Padova (Italia),Dream Team Bergamo (Italia),Oktoberfest Milano (Italia),BasketOver Torino (Italia), Pol.Santa Maria Rapallo (Italia) e lasquadra di casa dell’Over40-Team Alassio.

Sei le squadre partecipanti alTorneo femminile: PartizanMenges (Slovenia), Augma Kre-tinga (Lituania), Meteors Dubli-no (Irlanda), Ankara Atesi (Tur-chia), Spartak St. Petersburg(Russia) e le ragazze del BasketClub Loano (Italia).

Predominio delle squadredell’Est, che hanno trionfato sianel Torneo maschile con il BKOstrava sia in quello femminile

con lo Spartak St. Petersburg(recente vincitore del Campio-nato Europeo di categoria). Laformazione Ceca ha sconfitto infinale il BasketOver Torino per55-41, dopo una partita che havisto la squadra italiana in van-taggio per tre quarti di gara per

Sul gradino più basso del po-dio le turche dell’Ankara Atesi,che hanno prevalso agevolmen-te sulla formazione ligure del BCLoano.

Alla Cerimonia di Premiazio-ne erano presenti l’Assessoreallo Sport del Comune di Alassio

poi cedere alla distanza. Al ter-zo posto la formazione Cilenache ha prevalso per 63-48 sulloZmaji Lubiana a testimonianzache l’AlassioCup ha superato iconfini continentali.

Le ragazze russe invece han-no sconfitto le lituane dell’Aug-ma Kretinga (vincitrici delle ul-time due edizioni) per 34-31 inun’appassionante gara punto apunto sino alla fine.

Matteo Monti e la Signora Mari-na Berrino, figlia di Mario Berri-no, che insieme agli organizza-tori del Torneo Luigi Binetti eFloriana Becchi hanno avuto ilpiacere di premiare non solo lesquadre partecipanti, ma anchei migliori giocatori in campo: ilmiglior realizzatore Pavel Stra-sak (BK Ostrava – Rep. Ceca) el’MVP del Torneo MaschileRicardo Lepe Galaz (Rastreosat

Chile), la miglior realizzatriceAnzhelika Boykova (Spartak St.Petersburg – Russia) e la MVPdel Torneo Femminile BaharAkin (Ankara Atasi – Turchia)

Il gruppo degli arbitri parteci-panti alla manifestazione ha in-vece assegnato la Coppa Fair-play, per le squadre che si sonodistinte per correttezza e spor-tività durante le partite e chehanno visto premiate i BakkenBeers Aarhus per gli Uomini e ilPartizan Menges per le Donne

Un ringraziamento va a tuttigli Sponsors, che hanno contri-buito alla realizzazione di que-sto evento: Ristorante Solpo-nente, Ristopizzeria Clapsy,U’Brecche, Cocktailbar Liquid,Galleria Mario Berrino, Vini eLiquori Nino Fioroni, OtticaOttobelli, Agenzia Ida’s Viaggi,Assicurazioni Zurich, ViaVene-toCinquanta, Profumeria Joan,Oro Vanità, Yamamay.

Un grazie particolare anche aDaniele Guarino, alla ASD Pal-lacanestro Alassio di Fabio eLaura e all’A.S. Basket Albenganella persona di AlessandroColonna, che hanno collaboratoper una perfetta riuscitadell’evento.

L’Over40Team Alassio eracomposto da: Fulvio Bestagno,Luigi Binetti, Mauro Bontempi,Silvano Castagneris, AngeloDella Rovere, Roberto Fontana,Alessandro Garavagno, Rober-to Grosso, Fabrizio Lavagna,Nicola Marcante, Albero Manni,Gas Pagani, Vittorio Schiappa-casse. Allenatore RiccardoBonato

Appuntamento a tutti per ildecennale della manifestazionenel settembre 2013.

Il 22 settembre u.sc. si è svol-to presso il Palasport di Zinola(SV) il primo memorial “ItaloZerbini”, trofeo nazionaleA.I.C.S. di pattinaggio artistico.La nostra squadra cittadina èscesa in pista con otto suoi piùbravi allievi portando a casaben 4 medaglie d’oro, 2 di ar-gento, 1 di bronzo.

L’Olimpia Roller Team offrele seguenti opportunità:

Pattinaggio artistico a livello:Primi passi - Preagonistico -Agonistico solo dance - Gruppoesibizioni.

Le lezioni settimanali di alle-namento si svolgeranno pressoil “Palalassio L. Ravizza” e pres-so la pista regolamentare di

Ecco i nomi dei nostri bravis-simi atleti:

Cat. giovanissimi A: MichelaLeuzzi (2a femm.); MartinaLeuzzi (3a femm.); Maria VittoriaPisano (4a femm.)

Cat. Giovanissimi B: ValeriaLaguardia (1a femm.); EdoardoParasi (1° masc.); Gabriele Be-stoso (2° masc.)

Esordienti regionali: GiuliaTomati: Alice Ravaglia (1a femm.)

Allievi regionali: Giulia Tom-ati (1a femm.)

A tutti questi atleti, la Societàporge vivissime congratulazioni.

Si ricorda che sono aperti icorsi di pattinaggio artistico perl’anno sportivo 2012 / 2013.

Albenga-Vadino, qualora il pa-lazzetto sopra citato non fossedisponibile.

Ogni corso avrà frequenza eorario diverso a seconda delladisponibilità delle strutture.

Per informazioni rivolgersi al-la Sig.re Laura e Wanda al nu-mero 331 1120091. Da non di-menticare la programmazionedel “II° Trofeo Olimpia Città diAlassio” a carattere nazionaleF.I.M.P. che si svolgerà proprioal “Palalassio” nei giorni di sa-bato 10 e domenica 11 novem-bre.

Vi aspettiamo numerosi!!!

C. per “Olimpia Roller Team”

Ricordo di Romano Strizioli

Albenga, 24.9.2012 - Muore all’età di 75 anni Romano Strizioli, giornalista,storico e uomo di cultura del nostro territorio. Per lungo tempo (25 anni) erastato addetto stampa presso l’Azienda Autonoma di soggiorno di Alassio,poi divenuta APT territoriale. Aveva fondato come giornalista “La SettimanaLigure” negli anni 60, nel 91 “Gente di Riviera”. Era stato corrispondente de“La Gazzetta del Popolo”, “La Stampa” e ANSA. Negli ultimi anni curavapubblicazioni per conto di vari enti pubblici. La sua ultima iniziativa cultura-le importante è stata “Un autore per l’Europa”, premio culturale internazio-nale che coinvolge scrittori di fama nazionale e internazionale, nonché per-sonaggi di alto livello della cultura, premio patrocinato dal Presidente dellaRepubblica. Il suo studio era una fucina che ha forgiato numerosi giovani de-siderosi di abbracciare la carriera giornalistica. Tra questi la nostra concitta-dina Barbara Testa e Massimo Boero di Laigueglia (entrambi in forza a “LaStampa”). Ai funerali svoltisi in rito civile presso l’Ospedale di Albenga era-no presenti numerosi amici ed esponenti di varie associazioni (tra le quali“Fischia il vento” anche questa da lui fondata) e delle istituzioni di tutta laProvincia. Mancavano però le istituzioni alassine. Di Alassio erano presenti isuoi amici Silvio Fasano, Barbara Testa, Massimo Boero e GiancarloGarassino.Romano Strizioli, vedovo da poco della moglie Mariangela, lascia il figlioMarco e il nipote Daniele, quest’ultimo ora corrispondente de “La Stampa”.L’A.V.A. porge le più sentite condoglianze.

FOTO

FAS

AN

O

Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.Che fare?

Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore

dell’A.I.R.C.Recuperi spazio, procuri piacere ad altri

e aiuti la ricerca sul cancro.Associazione Volontari Baia del Sole

Venerdì 19 Ottobre 2012 «L'ALASSINO» 11

LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI LIBRI-VHS-CDNO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIEGIOVANNI SALVO

Ciao Papà,adesso sei in cielo e guardi le

tue montagne che hai semprescalato con coraggio e amore.L’amore che hai sempre dedica-to alla tua famiglia ed alle perso-ne che hai incontrato sul tuocammino. Ti vogliamo bene.

Stefania Giorgio e Marco e i tuoi familiari

LEDA GALANTIDI ANNI 90

Il giorno 25 settembre (?) è de-ceduta la nostra concittadinaLeda Galanti, da 72 anni resi-dente ad Alassio.

Partita con la valigia in carto-ne legata con uno spago alla gio-vane età di diciotto anni, da unpaesino della Toscana per fareuna stagione come commessain un negozio di frutta e verdu-ra, presso Beppina Mantellassi.

GIANCARLO ARMITANO

Il 27 Agosto, giorno del suo 86^compleanno, è mancato aTorino GIANCARLO ARMITANO.

Ringraziamo di cuore tutti gliamici Alassini che con scritti,preghiere o personalmente han-no condiviso con noi il tristemomento dell’ultimo saluto alcaro “NONNO GIAN”.

Luciana e famiglia

Anche l’A.V.A. partecipa alcordoglio dei famigliari con lepiù sentite condoglianze.

MARIA GIOVANNACAISSOTTI

Nel secondo anniversario del-la morte di Maria GiovannaCaissotti la vogliono ricordare,uniti a Sergio, con tanto affettotutti i suoi vecchi amici.

REMO CARDONE20/10/2010 - 20/10/2012

Caro papà, noi ti ricordiamocosì… sempre pronto a prepa-rare cose buone per i tuoi amicie per tutti noi.

Ci manchi tanto-

Giovanna, Filippo, Iolee Stefania con i suoi 4 angioletti

Anche l’Associazione Vec-chia Alassio si unisce al cordo-glio dei famigliari e lo ricordacome persona affabile e moltoattiva nella nostra città.

UN RICORDO DI GIOVANNI GENOVA

BOCCHI BIANCHIA 100 ANNI DALLA

NASCITAIn un giorno di settembre di

cent’anni fa, sei nato tu caro“Giuvanetu”.

A guerra finita, ti sei innamo-rato di Alassio, col suo mare, lesue contraddizioni, i suoi vicolie le sue grandi opportunità.

Sei rimasto qui a realizzare ituoi sogni, tra questa gente tut-te “sale e pepe”, ma pronta a ri-conoscere il valore degli altri.

Che dire... caro papà: “fai par-te delle mie giornate, sei nellemie emozioni e sono, come sem-pre, fiero di te!”

Un grande abbraccio

Federico

ANGELO FACCENDA2002-2012

Questa bellissima e significativa foto dei miei genitori alCarnevale di Nizza del 1958 mi è particolarmente cara perchénell’ottobre dello stesso anno sarei nata io, Patrizia Faccenda. Loroerano già “avanti” nella laboriosa vita, armati di coraggio, pazienza,tenacia e inventiva.

Sono molto grata a Loro e ai miei cari zii di Costa Lupara.

ANNIVERSARI

SANTO BOSCHETTO

27/10/199227/10/2012

20 anni sono trascorsi, ma iltuo ricordo è sempre presentecome il giorno che ci hai la-sciati.

Ti pensiamo sempre, la tuafamiglia.

BELLABARBA TAIDE“SAIDE”DI ANNI 93

1919 - 5/10/2012

Ti saremo sempre ricono-scenti per esserci stata vicinacome Mamma e come Nonna. Iltuo ricordo rimarrà indelebilenei nostri cuori.

Tua figlia Laura con i nipotiGiovanni e Andrea.

L’Associazione Vecchia Alas-sio si unisce al cordoglio della fi-glia e della famiglia Puricelli.

L’Associazione Vecchia Alas-sio, unendosi al dolore dei fami-gliari per la scomparsa del caroGiovanni, lo ricorda apprezzan-do il servizio reso alla comunitàalassina.

Prima da agente poi sottuffi-ciale della Polizia Municipale,per oltre un trentennio, ha datoprova di grande capacità nelsvolgere il suo servizio, ma so-prattutto della sua disponibilitàe altruismo nei confronti di tutti.

LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio

SETTEMBRE 2012AVELLINO Costantino anni 75BENEDETTO Michele anni 87CALCAGNO Antonio “Tunettu”

anni 89CAMPANINI Gianluigi “Gian”

anni 70DE ANDREIS Iolanda

ved. Bronda anni 92

DE FRANCESCHI Adriano anni 86DI GALLO Maria Cristina anni 47GALANTI Leda ved. Agostini

anni 90GAVALDO Augusto anni 82GRANDI Ines ved. GetrangoloMARCHIANO Tomaso anni 87MERANO Ezio anni 86

MOIRANO Elisabetta ved. Rossi anni 74

ORONZO Bruno anni 89RIOLFO Celestino “Tino” anni 78RUSSO Paolo anni 76SALVO Giovanni (già sottufficiale dellaPolizia Municipale di Alassio) anni 76STRIZIOLI Romano anni 75

L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famiglia-ri per i loro cari congiunti.

Portava frutta/verdura in bicipresso famiglie e pensioni di al-lora, tra cui la pensione Al Molo,dove ha conosciuto l’amore diMauro Agostini, (figlio di “bom-boloni”), sposata con tre figli etitolare del chiosco bar Maurosituato alla radice del molo diAlassio, nella passeggiata Italia.

Mia mamma da bambino midiceva: Alassio è musica...!Alassio è la città dell’amore, edell’amicizia! Alassio è il golfodel Sol!

Un’altra figura dell’Alassio diuna volta chi ha lasciato.L’Associazione Vecchia Alassioè vicina al dolore del figlio e la ri-corda sorridente dietro il ban-cone del chiosco.

«L'ALASSINO»12 Venerdì 19 Ottobre 2012

Il battito d’ali di una farfalla e 40 anni sono volati. Adesso come allora siamofelici e ci vogliamo bene, anche se abbiamo qualche ruga, qualche acciac-co e qualche kilo in più. Il nostro anniversario lo abbiamo festeggiato cir-condati dai nostri bei nipotini, Asia e Jacopo, da nostro figlio Luca conStefania e dalla bisnonna Benedetta.Un ringraziamento particolare a Padre Francesco della Parrocchia di Solvaper la sua disponibilità, e a Cristina che ci ha allietati con la musica e il canto.

FRANCESCA e ALDO GRILLO

NOZZE DI RUBINO

Settembre: mese di transizione, a cavallotra estate e autunno; mese importanteastronomicamente: alle ore 14,49 del giorno

22 settembre il sole era allo zenit sull’Equatore per passaredal nostro emisfero a quello australe. Si chiama “EQUINOZIO”l’istante ora indicato. E la Terra, nella sua corsa attorno alSole con una velocità prossima ai 30 Km. ogni secondo, ci por-ta in posizione che rendono sempre più corta la durata del“giorno”. All’equinozio il nostro giorno aveva una durata di12 ore e pochi minuti; al solstizio invernale la durata caleràancora di circa tre ore: le lunghe notti dell’inverno. Sono fe-nomeni periodici, che ci regalano l’alternarsi delle stagioni.

Settembre 2012: estivo fino al giorno 23; leggero tocco au-tunnale nel resto del mese. Vediamo perchè.

Pressione media mensile: 758,4 mmHg; medie decadali:760,3 mmHg nella prima; 757,1 mmHg nella seconda; 757,7mmHg nella terza.

Umidità media: 59%; le medie decadali: 59% nella prima;51% nella seconda; 67% nella terza.

Temperatura media: 24,0 °C; le temperature medie deca-dali: 24,4 °C nella prima; 24,6 °C nella seconda; 23,0 °C nellaterza.

Consideriamo le temperature minime del mese: la mediadella prima decade è di 22,8 °C; la media della seconda deca-de è 23,2 °C; nell’ultima si scende a 21,7 °C. La temperaturamedia giornaliera più alta è in data 8 settembre con 26,6 °C,con 60% di umidità, 762,6 mmHg di pressione e assoluta cal-ma di vento.

Giorni sereni: 12; giorni coperti: 1 (il 29 settembre con 0,4ore di sole e 3,0 millimetri di pioggia).

Pioggia totale: 59,4 millimetri così distribuiti: 34,8 mm nel-la prima decade; 24,6 mm nella terza decade.

Eliofania totale: 214,5 ore di limpido sole; nessun giornosenza sole (vedi il 29 settembre con 0,4 ore!) media giorna-liera: 7,2 ore; le medie decadali: 7,7 ore nella prima decade;8,0 ore nella seconda; 5,8 ore nell’ultima.

Possiamo quindi essere riconoscenti a questo mese che hacompiuto la transizione con molta discrezione, senza traumio improvvise burrasche, mantenendo la sua buona predile-zione per il nostro golfo.

Il direttore dell’osservatorioProf. Don Natale Tedoldi

MeteorologiaAlassinaa cura dell’Osservatorio Don Bosco

SETTEMBRE 2012

Alassio, 28-09-2012 - Salone Opere parrocchiali di S. Ambrogio. Ormai lacena “SOLO UOMINI” è una tradizione in contrapposizione a quella delledonne che si svolge ogni 8 Marzo. Questa volta a servire e a preparare damangiare sono state solo donne. Un centinaio i commensali (tra cui il sinda-co e qualche assessore, oltre a commercianti e imprenditori). Tra i premiestratti una crociera per due persone. E tra le attrazioni un numero di danzadel ventre. Il ricavato della cena sarà devoluto per l’apertura del nuovoCentro Anziani che sarà imminentemente inaugurato in via Robutti, dove unavolta c’era l’Hotel Excelsior.

SOLO UOMINI

Il 7 settembre 2012 Anita e Lino Profumo continuano insieme il loro cammi-no, iniziato ben 66 anni fa!Auguri dai famigliari ed un insegnamento per le giovani coppie.L’A.V.A. si complimenta con la “giovane” coppia e augura ancora lunga vitainsieme.

66 ANNI DI MATRIMONIO

La natura ci stupisce sempre.

Carissimi amici, la rubrica del mese scorso terminava con un au-gurio: Buon Cambiamento!

Eh… Sono certa che vi siete detti: «si… si… va bene… ma… è fa-cile dire ‘buon cambiamento’, altra cosa è riuscire, davvero, a cam-biare qualcosa, ad adattarci al cambiamento che preme da ogni par-te…».

Come è vero…! Quanto è difficile per noi ‘umani’ adattarci al cambiamento…Mentre nella natura tutto cambia… ogni istante… ogni giorno,

ogni mese, ogni stagione. Nella fretta che caratterizza il nostro modo di vivere, spesso ci

rendiamo appena conto dei cambiamenti più evidenti, e mentre rin-corriamo i giorni e le stagioni il tempo scivola dalle nostre mani por-tandosi via meravigliosi istanti che non abbiamo vissuto consape-volmente.

Ma, noi abbiamo a disposizione i meravigliosi doni della naturascoperti dal nostro Dott. Bach…!

Nel caso del ‘bisogno di adattarsi al cambiamento’ ci viene in aiu-to WALNUT, il fiore del Noce.

Per conoscerne meglio i doni vi riporto le parole di MechthildScheffer, famosa floriterapeuta.

«Walnut è legato alle qualità spirituali della disinvoltura e della ri-presa, viene in aiuto quando s’incontrano difficoltà a compiere ilprimo passo decisivo verso un nuovo inizio, perché, più o menoconsapevolmente, si è ancora prigionieri di aspetti costrittivi delpassato, che rendono insicuri.

Walnut viene utilizzato in situazioni particolari della vita, in cuistanno per verificarsi cambiamenti sostanziali…... Tutte le situa-zioni importanti che comportano un mutamento sono caratterizza-te sia da una maggiore tensione, sia da una maggiore labilità inte-riore….. quando ci sono ancora dei legami che ci tengono uniti co-me per magia al passato, magari una promessa non mantenuta, unrapporto di coppia non del tutto risolto, o forse un impegno di la-voro assunto in precedenza».

Per questo motivo Bach defini-sce fra l’altro Walnut spellbreaker,ossia il fiore che aiuta a «scioglie-re un incantesimo»

Scrive inoltre a proposito diWalnut:

«È indicato per tutti coloro chehanno deciso di fare un passoavanti nella propria vita, di rom-pere con le convenzioni superate,di lasciarsi alle spalle vecchiefrontiere e limitazioni, per rico-minciare da zero».

Termino con un pensiero di Bach: «Che la semplicità di questo metodo non vi induca a non farne

uso, perché quanto più le vostre indagini proseguiranno, tanto piùvi renderete conto della semplicità di tutto il Creato».

Abbiamo da riflettere, vero? Al mese prossimo amici e, come sempre, BUON VENTO!

I Fiori di Bacha cura di Caterina Maggi BFRP

(Fiore di Walnut)

Sub in azione nel mare di Alassio.