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MOSTRA COMMEMORATIVA DEL CONCITTADINO VITTORIO MEONI ANIMA ELETTA DI EDUCATORE E DI ARTISTA ONORE E VANTO DI COLLE E DELLA VALDELSA Dopo 12 anni dalla dipartita di VITTORIO MEONI, noi, discepoli della sua idea socialista e ammiratori della sua ARTE ci siamo riuniti per ricordarne con venerazione la figura ed il carattere, e per additarlo quale esempio ai giovani, che lo misconobbero, guasti da un ventennio di dittatura. Lo rivediamo oratore di indiscusso valore, strenuo assertore e apostolo del Socialismo, Sindaco pensoso del progresso sociale della sua piccola città e del popolo tutto, Giornalista sereno e vivace nella sua MARTINELLA e infine Artista finissimo che la natura sentì con senso umile e religioso di Poeta. L’AMMINISTRAZIONE DI COLLE ha giustamente deliberato di intitolare al suo nome una via cittadina e di apporre alla facciata della di LUI abitazione una lapide che ricorda le sue alte benemerenze civili, politiche, artistiche. E noi, suoi amici superstiti, mossi da nostalgie dei tempi felici con Lui vissuti, abbiamo approvato l’iniziativa di organizzare una MOSTRA delle Sue Opere artistiche e di ricordi politici. Sono perciò visibili, in questa Mostra i quadri, luminosi e trasparenti come seppe ottenerli con il suo metodo divisionista; la collezione della Martinella, battagliero e prezioso documentario di vita civile e politica, in cui primeggia sempre la sua azione così proficua per l’affermarsi dell’idea Socialista, in Valdelsa e in Toscana. Ed abbiamo pure deciso di promuovere una sottoscrizione volontaria per la raccolta di offerte a favore di Enti di Beneficenza cittadina. VISITATE LA MOSTRA ED ELARGITE! Sono due opere, con le quali onorerete la memoria di VITTORIO MEONI IL COMITATO CAMBI VIRGILIO SELVAGGI WASHINGTON MACCANTELLI MICHELE MASI DUBLINO

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MOSTRA COMMEMORATIVA DEL CONCITTADINOVITTORIO MEONI

ANIMA ELETTA DI EDUCATORE E DI ARTISTAONORE E VANTO DI COLLE E DELLA VALDELSA

Dopo 12 anni dalla dipartita di VITTORIO MEONI, noi, discepoli della sua idea socialista e ammiratori della sua ARTE ci siamo riuniti per ricordarne con venerazione la figura ed il carattere, e per additarlo quale esempio ai giovani, che lo misconobbero, guasti da un ventennio di dittatura.

Lo rivediamo oratore di indiscusso valore, strenuo assertore e apostolo del Socialismo, Sindaco pensoso del progresso sociale della sua piccola città e del popolo tutto, Giornalista sereno e vivace nella sua MARTINELLA e infine Artista finissimo che la natura sentì con senso umile e religioso di Poeta.

L’AMMINISTRAZIONE DI COLLE ha giustamente deliberato di intitolare al suo nome una via cittadina e di apporre alla facciata della di LUI abitazione una lapide che ricorda le sue alte benemerenze civili, politiche, artistiche.

E noi, suoi amici superstiti, mossi da nostalgie dei tempi felici con Lui vissuti, abbiamo approvato l’iniziativa di organizzare una MOSTRA delle Sue Opere artistiche e di ricordi politici. Sono perciò visibili, in questa Mostra i quadri, luminosi e trasparenti come seppe ottenerli con il suo metodo divisionista; la collezione della Martinella, battagliero e prezioso documentario di vita civile e politica, in cui primeggia sempre la sua azione così proficua per l’affermarsi dell’idea Socialista, in Valdelsa e in Toscana.

Ed abbiamo pure deciso di promuovere una sottoscrizione volontaria per la raccolta di offerte a favore di Enti di Beneficenza cittadina.

VISITATE LA MOSTRA ED ELARGITE!Sono due opere, con le quali onorerete la memoria di

VITTORIO MEONI

IL COMITATO CAMBI VIRGILIO SELVAGGI WASHINGTON MACCANTELLI MICHELE MASI DUBLINO MANGANELLI FERRUCCIO MEONI FRANCESCO Segr.

N.B. Per coloro che risiedono fuori di Colle e perciò impossibilitati a visitare la MOSTRA, possono – a mezzo VAGLIA POSTALE,indirizzato ad uno qualsiasi dei componenti il suddetto Comitato—rimettere la loro elargizione e nel contempo, della loro firma (chiara e per esteso) apposta sul vaglia, il Comitato se ne varrà per ritagliarla e farla figurare nell’ALBUM RICORDO.

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Memorie di Vittorio Meoni

Introduzione

Agenda politica di Vittorio Meoni, pittore e artista in Colle Val d’Elsa (1859-1937). Fu tra i primi e il principale assertore del socialismo.

Questa agenda è stata presumibilmente scritta dal figlio Francesco negli anni 1920-30. Per la stesura della suddetta agenda sono stati adoperati ritagli tipografici di carte geografiche. Alcune parole risultano oltremodo illeggibili, essendo il complesso scritto manualmente. Pertanto le parole immediatamente seguite da asterisco sono incerte, le parole invece sostituite da asterisco, sono praticamente indecifrabili. La trascrizione si mantiene il più possibile fedele all’originale nel senso grammaticale e letterale. E’ possibile che alcuni nomi risultino sbagliati, mi scuso ma ho fatto del mio meglio nella trascrizione.

Detta agenda copre gli anni che vanno dal 1878 al 1918, anche se degli anni contengono inspiegabili vuoti, sembra abbastanza completa e particolareggiata.

Molto interessante per quanto riguarda il paese di Colle di Val d’Elsa, contenendo gran parte dei momenti politici salienti della sua storia compresi in detto ventennio.

Questi documenti sono stati ritrovati da Stefano Cinci in un mercatino dell’antico, dagli anni 1878 al 900, e le ha donati alla Biblioteca Comunale “Marcello Braccagni.

Gli anni 1901 fino al 1918 erano gia stati donati alla Biblioteca, io ne ho fatte tutte le fotocopie e trascritti

Nel leggere queste memorie si possono trovare parole di italiano non corretto, con apostrofi, lettere maiuscole ecc. ma ho trascritto come riportato nei documenti.Se ci sono alcuni errori volete scusarmi.Grazie.

Anno 1878.

17 febbraio.Come capoclasse della scuola professionale di Colle, diretta dal prof. Filippo Bottai,

promuovo una sottoscrizione a favore dei poveri della città, in ragione della morte di Vittorio Emanuele II. Vedi Elsa n. 7. Parlai in classe ai compagni di scuola e fui encomiato dai dirigenti e dai professori, allora ero entusiasta per il patriottismo e per la persona di Vittorio Emanuele. Avevo 19 anni, subito dopo conobbi da vicino Arbace Giunti ed Ettore Capresi e diventai Mazziniano per effetto della loro propaganda.

21 febbraio.Prendo parte come flautista all’esecuzione di una messa in musica del comm. Caporali,

diretta dal bravo M. Materassi, il miglior maestro di musica che riuscì ad organizzare la banda e l’orchestra filarmonica con vero successo. Per me, fu poi provvidenziale, perché non sapevo neanche spartire le battute ed erano cinque anni che suonavo in banda, sotto i maestri Noccioli e Scandellari. Materassi mi insegnò razionalmente e dopo quattro anni mi fece dare dei concerti riuscitissimi e diventai il migliore o uno dei migliori elementi dell’orchestra locale.

2 marzo 1878.Serata musicale in casa Bottai. Concerti con il flauto. Vedi Elsa n. 10

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Anno 1882.

7 maggio 1882.Esce in Colle il primo numero della Nuova Elsa settimanale repubblicano

diretto da Ettore Capresi: redattore io, dott. Quinto Conti, Teofilo Giunti, Temistocle Franchi di Siena e corrispondenti da tutta la Toscana.

14 maggio 1882.Faccio parte di un comitato promotore per la costituzione di una società filarmonica. Sono

rappresentati nella società anche i musicanti di Colle Alta. Pubblico il primo articolo d’appendice nella Nuova Elsa intitolato “ Ondina”. Un racconto a stile romantico.

4 giugno 1882.Eletto dalla popolazione con Ettore Capresi e Procopio Pacini a rappresentare il popolo di

Colle alle manifestazioni commemorative dell’eroe, davanti al Sindaco.

29 giugno 1882.Cerimonia in Duomo con straordinario concorso di contadini per espiazione contro un

articolo blasfemista sul sacramento della comunione, scritto dal dott. Quinto Conti e pubblicato sotto pseudonimo nella Nuova Elsa. Quel giorno noi redattori della Nuova Elsa corremmo il rischio di essere assaltati dalle masse contadine eccitate da scritti e da orazioni nell’interno del Duomo e fuori.

2 luglio 1882.Ignoti iconoclasti stracciano un quadro rappresentante Cristo in croce, posto sotto l’arco così

detto del Crocifisso in Colle di Val d’Elsa. La tela lacerata e gettata nel borro di S. Agostino fu raccolta e distribuita come reliquia a molti fedeli. Questo atto di violenza anticristiana provocò una grande reazione in città ed in campagna. In pochi giorni furono raccolti fondi per rifare l’immagine, che fu inaugurata con solennità. Questo fatto turbò la tranquillità del paese per alcune settimane.

9 luglio 1882.Discorso commemorativo di Garibaldi dal terrazzo delle Stanze Democratiche a Colle.

9.luglio 1882.Eletto di Commissione per la redazione dello Statuto della Società degli Adulti Analfabeti.

30 luglio 1882.Mio articolo di critica musicale su l’opera il Poliuto, andata in scena al Teatro Dei Varii.

L’articolo scritto con libertà e senza convenzionalismi e apologie riguardose, sollevò le proteste degli amatori e dei fanatici spettatori. Ad essi si aggiunsero i nemici politici della Nuova Elsa, dove l’articolo fu pubblicato in appendice, e gli amici e compari del vecchio maestro Muzzi, che era stato criticato come direttore d’orchestra. Ne nacquero dimostrazioni pro e contro, che culminarono in una colluttazione nel caffè delle Logge, in Colle Alta, fra repubblicani e monarchici capeggiati dal calzolaro Marietti. Per questo fatto furono processati per violenza pubblica e condannati i repubblicani Adelfo Poggetti, Natale Cardinali, Leopoldo Bracaloni, Arbace Giunti e Gatti Erodipo.*

12 novembre 1882.Pubblico un bozzetto letterario “Vita” nella Nuova Elsa.

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Anno 1883.

7 gennaio 1883.Sul giornale Nuova Elsa scrissi l’articolo per l’opera Il Poliuto con giudizi coraggiosi e

critiche all’orchestra al maestro Muzzi e alla prima donna Paoletti; si scatenò un ira di dio al Teatro. I partigiani della donna, del Muzzi e dell’orchestra furono aggressivi. Ne nacque reazione che finì in colluttazione al Caffè delle Logge e in un processo che si concluse con la condanna a 1 mese di carcere di vari repubblicani, difesi da Pelosini.

2 dicembre 1883.Conquista della Società Democratica contro i liberali conservatori. Io eletto Segretario.

9 dicembre 1883.Nella Nuova Elsa n. 55 pubblico il programma amministrativo della costituenda La

Martinella.

Anno 1884.

6 gennaio 1884.Articolo a Congedo, sulla Nuova Elsa per il cambiamento di titolo in La Martinella organo

della Federazione Regionale Toscana Socialista. L’articolo fu scritto da me per incarico della redazione e del direttore Ettore Capresi.

19 gennaio 1884.Firmo come gerente responsabile La Martinella dopo l’avvenuto sequestro, per aver

riprodotto e commentato l’epigrafe del Carducci, su Guglielmo Oberdan.

8 marzo 1884.I fratelli Pieraccini di Poggibonsi allora Liberali sulle elezioni protesta per Falleroni,

tentarono a Staggia di rovesciare le urne. Avvenuto il disastro della Banca Popolare di Poggibonsi Presidente il vecchio dottor Pieraccini che ci si rovinò; i figli furono dispersi dall’avversa sorte; ma erano uomini di valore e dopo pochi anni diventarono laureati e …….. socialisti battaglieri e tali si sono conservati anche nel periodo riformista ed in quello fascista. Specialmente il dott. Gaetano Pieraccini si è guadagnato il nome di uomo di carattere e di straordinaria energia.

1 giugno 1884.Manifesto per Garibaldi scritto da me per Colle.

8 giugno 1884.Discorso su Garibaldi alle sale Garibaldi di Colle, assieme a Ettore Capresi. Vedi La

Martinella n. 22.

7 luglio 1884.Gita di propaganda a Gerfalco a Travale a Massa Marittima con Ettore Capresi e Giuseppe

Vecchioni nei giorni 7, 8 e 9. Il 7 conferenza a Gerfalco nel teatrino locale. Parlammo io e Capresi. A Massa Marittima parlammo in una sala di una Società Democratica. Tra propaganda mazziniana, accoglienze festosissime ovunque.

20 settembre 1884.Discorso critico del XX Settembre al teatro Bellotti Bar. Parlarono con me Ettore Capresi e

Procopio Pacini.

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11 ottobre 1884.Organizzo una gita demorepubblicana di Montemiccioli coi repubblicani volterrani.

Numeroso concorso. Parlammo Ettore Capresi, io e il dott. Ferruccio Niccolini ed altri. Il Niccolini inneggiò “ alla caduta di tutti i troni cominciando da quello di Dio!” Allora i tempi erano così! Il Niccolini poi diventò un socialista assennatissimo e bravo, ricco di cultura e di fede, fu candidato nel collegio di Volterra e morì prematuramente a Piombino, compianto da tutti.

18 ottobre 1884.Si pubblicò nella Martinella una lettera patriottica dell’ing. Riccardo Rietti triestino.

19 novembre 1884.Processo Biondi di Bibbiena contro La Martinella per ingiurie. Il gerente Tempesti Enrico fu

condannato a due mesi e 200 lire di multa. Difensori avv. Petri di Arezzo e Bassini di Siena.

13 dicembre 1884.Articolo audace contro il predicatore nella chiesa di S. Agostino che fece furore, pubblicato

nella Martinella.

16 dicembre 1884.La Corte di Appello di Firenze, rigetta il ricorso di Francesco Rinaldi, gerente della Nuova

Elsa, già condannato dal Tribunale di Siena ad un mese di carcere e 100 lire di multa per apologia nell’assassinio politico (Oberdan) difensore alla Corte di d’Appello l’avv. Salvatore Battaglia, già candidato politico del Collegio di Colle, contro l’avv. Augusto Barazzuoli.

Anno 1885.

14 gennaio 1885.Processo contro Francioli Luigi (Pallino) Galileo Buccianti, Arturo Pasquinucci, Ernesto

Tabella per disturbo della quiete pubblica rinviato al 23 c.m.

16 gennaio 1885Processo fra il dott. Pietroni veterinario e il prof. Manfredi della Scuola Professionale per

una questione relativa al comizio agrario promosso dal Manfredi. Assoluzione generale.

23 gennaio 1885.Processo alla Pretura contro Francioli, Buccianti ecc. rinviato nuovamente. Difensori avv.

Pietro Sestini e Dini Leonardo. L’avv. Pietro Sestini debutta come avvocato sapientemente. Egli godeva le simpatie generali, perché redattore della Martinella da dove mandava brillantissimi articoli firmati con i più strani pseudonimi, come Pipiorne, Nespolino, Madonna Sorba ecc. Il Sestini a Roma era redattore capo della Rivista Pende del prof. Lucchini. Alla morte del Sestini la rivista istitui un premio per un libro di storia intitolato “Premio Sestini”.

24 gennaio 1885.Nella Martinella pubblico un sonetto dedicato a Orazio di intonazione epicurea che finiva:

Oggi beviamo, moriremo domani.

28 gennaio 1885.Incomincia al Tribunale di Siena il processo intentato dall’onorevole Cherubino Dari di

Città di Castello alla Martinella per averlo accusato di concussione (?) Con l’impresa costruttrice della ferrovia Arezzo Fossato. Il processo durò tre giorni (28, 29, 30). Testimoniarono in questo, a

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quei giorni celebre processo, l’on. Severi Giovanni, l’on. Scialose ed altre personalità della provincia di Arezzo e Perugia.

Avvocati della parte civile gli on. Pelosini e Fani; difensore l’avv. Petri di Arezzo. Il Procuratore del Re, Carotenuto vibrò l’accusa convinto che il Dari aveva avuto 45.000 lire, ma il Tribunale davanti ad un deputato ministeriale mollò e condannò con scandalo di tutti i presenti il gerente Tempesti Enrico a sei mesi di carcere e 200 lire di danni e alle spese. In seguito pure il Dari dovette dimettersi da Presidente del comitato ferroviario e su parere del Senatore Andreucci celebre civilista fu convenuta dal comitato dei consumi a rimborsare civilmente le 45.000 lire indebitamente incassate verrà di dolo. L’articolo della Martinella incriminato era stato scritto dall’onorevole Severi, che l’aveva spedito direttamente alla tipografia Cappelli, dove si stampava La Martinella, senza che io lo potessi vedere prima. Ricorremmo in appello ma all’ultima ora l’avv. Petri telegrafò che era impegnato e che si provvedesse ad un altro avvocato. Non potendo lì per lì provvedere, mandammo un certificato medico per chiedere un rinvio, ma avendolo raccomandato fu consegnato tardi perché le raccomandate le consegnarono dopo le lettere. E l’appello fu respinto. Ricorremmo o per dir meglio ricorsi in Cassazione, perché facevo tutto io, e mi procurai (rifiutando sempre il Petri la prosecuzione della difesa) la difesa gratuita dell’avvocato Carlo De Vitt che era debitore di essere stato appoggiato nella candidatura di Grosseto gratuitamente. E il De Vitt esaminando l’incartamento constatò che il certificato medico era sparito e non poté presentare dei motivi plausibili. Non volle denunciare il furto del certificato perché era amico del Cancelliere, lo sapeva onesto e non voleva comprometterlo. E la causa fu respinta naturalmente: Avvocato della parte civile era l’avv. Augusto Barazzuoli mio avversario politico nel Collegio di Colle.

30 gennaio 1885.Nel processo Dari Martinella i radico repubblicani di Arezzo si comportarono

scorrettamente. L’avvocato Severi giudicando giustamente che io avrei ripensato alla pubblicazione dell’articolo diffamatorio, lo mandò direttamente a Poggibonsi per sottrarlo al mio esame; poi (assieme all’avv. Petri) dopo ottenuto lo scopo di demolire il Dari, abbandonarono la difesa del Gerente e non mandarono neanche u soldo per mantenerlo sei mesi in prigione.

11 febbraio 1885.Processo alla Corte di Assise di Siena contro la Nuova Elsa per il sequestro del 29 novembre

1883 sotto l’imputazione di offesa a S.M. il Re e Famiglia Reale, voto e minaccia di distruzione dell’attuale ordine di cose e voti per la instaurazione della Repubblica. I Giurati assolsero il Gerente Francesco Rinaldi. Difesero gli avv. on. Severi di Arezzo e Arrigo Bossini.

4 marzo 1885.La Corte di Cassazione cancella la sentenza contro la Nuova Elsa condannata per la

riproduzione dell’epigrafe del Carducci per Oberdan. Difensore è l’avv. Salvadore Battaglia.

10 marzo 1885.Al teatrino Bellotti Bar invia Gozzina Capresi Ettore ed io parlammo in commemorazione,

io di Mazzini, Capresi di Federigo Campanella.

8 aprile 1885.La Corte di Appello di Firenze rigetta in contumacia l’appello del gerente Tempesti della

Martinella, per la condanna del processo Dari on. Cherubino di Città di Castello All’ultima ora non essendo voluto venire l’avv. Petri che aveva difeso il Tempesti in Tribunale e questo perché orami lo scopo dei radicali aretini era stato raggiunto con la demolizione morale e politica del Tari, dovei mandare un certificato medico per chiedere un rinvio. Ma avendolo mandato per raccomandata non giunse in tempo perché le raccomandate le consegnavano allora dopo le lettere ordinarie. Così la sentenza fu confermata in contumacia.

26 aprile 1885.Gita di propaganda a San Gimignano: presente il prof. Tommasoli, allievo di Augusto Muzzi

e l’avv. Dotto De Dauli. Gita festosa accolti entusiasticamente dai sangimignanesi. Io parlai al banchetto

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31 maggio 1885.Invitato all’adunanza dei vetrai da Costanzo Salvi alle Cure di Firenze, parlai al banchetto

tenuto alla trattoria Le Forbici e all’adunanza tenuta alla società Amicizia e Dovere di Firenze, dove conobbi diversi buoni amici.

14 giugno 1885.Commemorazione pubblica di Garibaldi al terrazzo delle stanze democratiche. Parlai io con

il Fontana di Volterra.

23 luglio 1885.Processo alla Corte di Assise di Siena per aver riprodotto nella Martinella l’epigrafe del

Carducci per Oberdan. La giuria assolse il gerente Rinaldi Francesco. Il Procuratore Generale nella requisitoria scritta, trattò di delinquente Oberdan, esaltando l’Imperatore Francesco Giuseppe. Fu pubblicata molti anni dopo nel Nuovo Giornale di Firenze. Difese il giornale l’avv. Giosa Bemporad. Carducci aveva mandato una cartolina assumendosi la responsabilità dell’epigrafe.

28 agosto 1885.Sfida portata dai Tenenti Stoppa e Diamantini alla Martinella per un articolo di critica

contro gli ufficiali del reggimento di fanteria residente ad Arezzo. Fu il contegno ineducato degli ufficiali al teatro di quella città. Gli sfidanti vollero conoscere il corrispondente del giornale (Guido Sestini). La redazione chiesto l’assenso del corrispondente lo comunicarono e gli ufficiali ripartirono. Avevano portato e depositato alla stazione anche le sciabole per un’eventuale duello se ci fossimo rifiutati di dare il nome dell’autore. Ad Arezzo il Sestini fu sfidato ma essendo minorenne fu rinviato lo scontro; ma un padrino del Sestini sfidò allora gli ufficiali. In questo frattempo avvennero colluttazioni fra studenti ed ufficiali e questi furono traslocati ad Arezzo. La vertenza così si esaurì senza scontro.

Anno 1886.

6 giugno 1886.Discorso commemorativo per Garibaldi alla società democratica “Avvenire” di Poggibonsi.

13 giugno 1886.Relazione sulla riforma della società operaia assieme a Ettore Capresi e il dott. Enrico

Pacini. La Martinella n.25.

7 agosto 1886.Per una critica fatta sulla Nuova Elsa o (Martinella?) all’operaio del conservatorio di San

Pietro (che agli spettacoli dell’istituto non invitava che gli aristocratici, scartando perfino le famiglie delle bambine che recitavano al teatrino). venni sfidato dall’ing. Alberto Dini figlio del cav. Marziale operaio. Suoi padrini avv. Luigi Ceramelli e (Numa Bovini?) miei; avv. Stefano Betti e dott. Enrico Pacini. Il Giurì dette torto ( in data 7 agosto) al Dini e lo condannò ad offrire un banchetto di riconciliazione a me, ma il Dini (detto Culone) fece da sordo e così la vertenza venne sciattata e non ebbe seguito. La relazione del Giurì, venne compilata dal Betti e fu elaboratissima. Il Betti diventò poi Magistrato e morì a Livorno Presidente del Tribunale.

22 agosto 1886.Da notare un articolo sulla Martinella per la cremazione.

19 settembre 1886.Concerto flauto e pianoforte al teatro Bellotti Bar. Al piano Ferdinando Livini studente.

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Anno 1887.

6 novembre 1887.Conferenza alla società operaia sulla battaglia di Mentana.

25 dicembre 1887.Sono eletto nel consiglio direttivo della Società Democratica.

Anno 1888.

8 gennaio 1888.Al Salone Comunale per la distribuzione dei premi, l’Assessore Romano Bertini lesse un

discorso patriottico che destò entusiasmo in tutta la gioventù studiosa. Il discorso fu certamente manipolato da qualche studente. Che monta?* Da questo giorno giovani studenti si associarono al movimento democratico: Alfredo Bertini, il Susini, Ernesto Bertini, Decio Portigiani, Numa Bonini ecc. Furono in tutte le manifestazioni democratiche patriottiche.

8 gennaio 1888.Mia elezione a proboviro della società operaia, Fu un’affermazione della minoranza

repubblicana in condizioni di diventare maggioranza come poi avvenne. 15 gennaio 1888.

Firmo assieme ad Ettore Capresi il manifesto democratico dei Democratici Senesi, Barni, Marchi, Gabbrielli ed altri.

29 gennaio 1888.Concerto al Teatro dei Varii (Società dei Concordi) col maestro Brogialdi. Flauto Piano e

Violino. Applauditissimo.

4 marzo 1888.Da notarsi una lettera del dott. Ranieri Petracchi da Volterra pubblicata sulla Martinella a

proposito della gita degli Appenninisti volterrani a Colle Val d’Elsa.

8 aprile 1888.Eletto Sindaco della Banca Popolare di Colle, assieme al prof. Giuseppe Bassini insegnante

della scuola professionale.

8 aprile 1888.Ulisse Grifoni di Monticello dell’Amiata (Grosseto) pubblicava a Firenze un giornale “La

Toscana” che visse pochi numeri ed io ne intrapresi la liquidazione, mandando La Martinella agli abbonati della Toscana e aggiungendoli agli abbonati della Martinella, che si estese un po’ di più nella Maremma col nuovo supporto di abbonati.

13 maggio 1888.Do un concerto per Flauto, Violino e Pianoforte col M. Brogialdi al Teatro dei Varii di

Colle, vivamente applaudito.

17 giugno 1888.Parlavo a Certaldo per Garibaldi nel sobborgo Garibaldi.

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24 giugno 1888.All’inaugurazione di una Lapide per i Caduti della patria a Figline Val d’Arno parlai

esaltando Oberdan. Rappresentavo la Società Democratica di Colle. Era presente anche Luigi Minuti e consorte. Al ritorno a piedi da Poggibonsi a Colle, feci il bagno nell’Elsa, sopra alla Rocchetta.

21 ottobre 1888.Si assorbe con La Martinella il giornale la Toscana diretto da Ulisse Grifoni di Monticello

dell’Amiata (Grosseto).

Anno 1889.

6 gennaio 1889.Appare sul programma politico della Martinella il primo articolo contenete una

dichiarazione di fede socialista.

2 febbraio 1889.Discorso al cimitero dei Castellini a Colle per la morte di Ettore Capresi. Trasporto

imponentissimo, impressionante. Parlai audacemente terminando: Un giorno verremo nuovamente alla tua tomba per scriverci con le mani tremanti di gioia: Viva la Repubblica! Questo epilogo destò entusiasmo nei repubblicani e stupore nei liberali. Si credette che sarei stato processato, ma non ci furono reazioni immediate.

17 febbraio 1889.La martinella di questo giorno contiene articoli notevoli scritti da me.

9 giugno 1889.Chiamato a far parte di una commissione per l’incremento musicale a Colle assieme ai

suonatori Claudio Braschi, Augusto Boni e Piero Montemaggi, flauto, oboe e violino.

20 settembre 1889.Costituzione a Colle di un manifesto del comitato per le onoranze ad Aonio Paleario a Colle.

6 ottobre 1889.Articolo sulla Martinella contro il Sindaco Lepri giudicato analfabeta per aver tolto il

sussidio comunale alla Biblioteca Circolante, in seguito all’acquisto fatto da un bibliotecario, delle opere di Erbert Spencer, del Brumialti, di Stirner e di Buchiner. Per questo mio attacco al Lepri, il dott. Conti si ritirò dalla redazione, era amico del Lepri e doveva a lui il posto di medico condotto e altre cose.

30 dicembre 1889.Eletto proboviro della società operaia.

Anno 1890.

16 febbraio 1890.Discorso commemorativo di Ettore Capresi alla Società Operaia, quale era Presidente in

vita.

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4 marzo 1890.Mia nomina a Sindaco della Banca Popolare assieme al prof. Bassini della Regia Scuola

Professionale. Come Sindaco suggerii al rag. Checcucci, il modo di fare il vero bilancio di verificazione come lo insegna la scienza computistica. Il Checcucci il bilancio lo faceva fra la somma del giornale e il conto cassa, gli altri conti erano senza riferimento di bilancio. Dopo il mio suggerimento il Checcucci e Teofilo Giunti cominciarono a farlo regolarmente. In seguito mi accorsi che la Banca era una sinecura camorristica e detti le dimissioni qualche anno prima che essa fallisse e andasse a finire in Tribunale.

21 luglio 1890.Banchetto alla locanda La Venezia della Società Vetrai del Vetro Verde, nella quale parlai a

favore dell’organizzazione.

15 ottobre 1890.Eletto consigliere dell’Unione Democratica Colligiana.

26 ottobre 1890.Congresso democratico a Siena. Eletto per la compilazione dello statuto programma.

18 novembre 1890.Compilo il manifesto elettorale del Collegio di Colle per la candidatura dell’avvocato

Salvatore Battaglia.

21 novembre 1890.Grande successo nel contraddittorio con l’on. Barazzuoli al Saloncino del Teatro dei Varii.

Riuscii a far votare gli elettori intervenuti per invito del Comitato conservatore, un ordine del giorno contro il Barazzuoli ed a favore del candidato democratico avv. Salvatore Battaglia. Il giornale Libertas di Siena, fece un supplemento apposito per esaltare il successo della giornata.

21 dicembre 1890.Eletto Vice–Presidente e Proboviro della Società operaia di Colle. opto per la carica di Vice-

Presidente. Presidente era il dott. Pacini Enrico.

Anno 1891.

22 febbraio 1891.Invitato, presi parte alla festa della Società operaia di San Gimignano. Al banchetto dopo

l’on. Barazzuoli e l’avv. Del Pela, moderato di Castelfiorentino, parlai io in senso democratico fra la sorpresa dei conservatori e l’entusiasmo degli operai.

1 maggio 1891.Conferenza da me tenuta privatamente in una casa di Pian d’Ornella. Intervennero

segretamente molti compagni e simpatizzanti a festeggiare la Data Proletaria.

7 giugno 1891.Discorso per Ettore Capresi nel giardinetto di Nardella, assieme all’on. Napoleone

Colajanni.

21 giugno 1891.Vengo confermato consigliere del Circolo Musicale Colligiano.

25 giugno 1891.Seggo giurato per una quindicina alla Corte di Assise di Siena.

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5 luglio 1891.Eletto consigliere comunale.

14 luglio 1891.Festa dei Francesi residenti a Colle. In una cena, invitato alla locanda La Venezia parlai

inneggiando agli Stati Uniti d’Europa.

Anno 1892.

6 gennaio 1892.Arresti per la commemorazione (e il corteo al Cimitero) di Ilio Susini. Sequestro di una

corona. In caserma per ottenere le scarcerazioni degli arrestati. Articolo nella Martinella di Pietro Sestini in esaltazione del Socialismo. Ricordevole la frase finale dell’articolo “davanti al socialismo, delegato Biondi, girò il cappello alle ventitre.” Gran successo d’ilarità anche fra i liberali, perché il Biondi, ottimo uomo in fondo, portava il cappello inclinato a sinistra.

27 gennaio 1892.Sono eletto consigliere dell’Unione Democratica, società dove fermentavano le nuove idee

repubblicane socialiste. Di quella società facevano parte anche dei monarchici oppositori dell'Amministrazione Comunale e diversi industriali.

19 febbraio 1892.In occasione della morte del giovane Ilio Susini, socialista simpatizzante, il delegato Biondi

volle impadronirsi, durante il corteo funebre di una corona con iscrizione socialista. Ne nacque una colluttazione con i carabinieri e venne arrestato il compagno Annibale Rinaldi vetraio. Assieme ad altri ed al Sindaco andammo in caserma per ottenere la scarcerazione e l’ottenemmo. Ma ci fu un processo il 19 febbraio, ed io andai testimone di difesa.

20 marzo 1892.Il capitano Tommaso Boni di Roccastrada che mi minacciò una sfida per ragioni polemiche,

non si è fatto vivo oggi, giornata di scadenza, e la sfida è caduta automaticamente.

1 maggio 1892.Al banchetto dei vetrai presente il sig. Alfonso Nardi proprietario, parlai in senso sindacale,

applaudito.

22 maggio 1892.Eletto dagli Utenti delle Gore a Colle, a far parte di una commissione per lo studio di un

Regolamento delle acque pubbliche.

5 giugno 1892.Circolare per costituire la Cooperativa Vetraia (La Fabbrichina) firmata da me e dal cav.

Giuseppe Lepri e dal cav. Leonardo Dini, incaricati di raccogliere adesioni e fondi e di procedere alla costituzione. All’ordinamento della cooperativa oltre l’opera mia preponderante e gratuita, lavoravano: Teofilo Giunti, Giuseppe Checcucci, oltre a l’operai Rinaldi Arnolfo e Augusto Boni. Sostituimmo Giuseppe Fantini che si era allontanato per imbarazzi familiari da Colle, dimettendosi da segretario.

26 giugno 1892.Comizio al Salone Comunale per il resoconto della Minoranza socialista nel Consiglio

Comunale di Colle.

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14 agosto 1892.Comizio all’Arena Arnolfo in difesa della scuola professionale, minacciata di soppressione

dall’amministrazione Comunale reazionaria per ragioni di economia di bilancio. I consiglieri possidenti volevano fare economie anche sulle spese essenziali per l’educazione del popolo, per non sentirsi costretti ad aumentare la sovrimposta. Il comizio riuscì imponente; il mio discorso basato sulle cifre e sul diritto del popolo all’educazione tecnica e professionale, volsero a far desistere gli avversari, dai loro progetti reazionari.

1 settembre 1892.Compilo la circolare per il lavoro del Collegio di Colle.

18 settembre 1892.Scelto a candidato pel il Collegio di Colle dal Congresso Democratico avvenuto a Colle, con

9 voti contro 3 dati all’ing. Felice Biglià direttore delle officine ferroviarie di Siena.

16 ottobre 1892.All’Arena Arnolfo svolgo il programma elettorale per la mia candidatura.

21 ottobre 1892.Adunanza elettorale politica alla Società “I Figli del Lavoro” di Poggibonsi

6 novembre 1892.La sera contraddittorio al Teatro dell’Unione Democratica in Dogana con Pietro Gori. Parlò

anche Antonio Braschi. Era presente il dott. Bernardino Lotti geologo, che fu scambiato dagli anarchici per una spia e corse gran pericolo, scongiurato dalla presenza di Beppe Secchioni, che lo conosceva bene perché Massetano. Il Lotti scrisse poi un opuscolo che acquistò molta diffusione intitolato “Ai contadini della Toscana” nel quale popolareggiò le teorie socialiste con linguaggio accessibile a tutti firmando dott. Biel.

6 novembre 1892.Risultato della mia prima candidatura politica: Barazzuoli 1.639 voti io 732.

Anno 1893.

14 gennaio 1893.Invitato a Staggia per organizzare una società operaia, propongo la costituzione di una

Cooperativa di consumo, che viene infatti costituita e funzionò per parecchi anni.

19 febbraio 1893.Intervenuto all’adunanza fra gli azionisti della ferrovia Colle-Poggibonsi. Parlai per rilevare

che gli azionisti erano tenuti all’oscuro delle condizioni della Società. In seguito venni eletto a Sindaco, assieme a Teofilo Giunti, della Società. La Società anonima, dominata dal commendator Luigi con la consapevole o incosciente complicità dei sig. Vezzi e Lepri, amministratori del Comune, non dette mai dividendi ed infine svalutò le azioni con accorgimenti, sconosciuti ai colligiani non pratici del meccanismo delle Società Anonime.

26 marzo 1893.Eletto sindaco della Società Ferroviaria Colle-Poggibonsi assieme a Teofilo Giunti, con 112

voti su 117 (capolista). Il commendator Fiuzi ci elesse per coprire col nostro nome la operazione truffaldina consistente nell’emissione di azioni privilegiate. Con questa operazioni le azioni vecchie furono totalmente svalutate e tutti gli azionisti colligiani rimasero truffati. Noi, inesperti di questi trucchi delle Società Anonime, proponemmo l’approvazione del bilancio in una adunanza posteriore: osservammo però che figuravano 30 o 40 mila lire di spese di pubblicità per l’operazione della conversione azionaria senza pezze giustificative. Per questa osservazione e

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certamente perché la parte dei complici inconsapevoli l’avevano già fatta, fummo bocciati nelle elezioni dal Commendatori, arbitro dei voti e sostituiti da Sindaci milanesi creature del Fiuzi.

3 aprile 1893.Congresso socialista ad Empoli. Eletto di commissione per la scelta dei candidati nella

Commissione Direttiva. Il congresso scelse La Martinella come organo ufficiale del Partito.

14 aprile 1893.Eletto corrispondente relatore per il Partito per Colle d’Elsa.

1 maggio 1893.A Firenze viene sequestrato, il numero Unico Primo Maggio col Primo Articolo scritto da

me.

4 giugno 1893.Gita a Monteriggioni. Parlo di sopra il Pozzo in piazza, applaudito vivamente. Piero Sestini,

scrivendo ad Annibale Buccianti, esclamò scherzosamente: a me rivolto. Ma se tu cascavi nel pozzo, chi ti avrebbe salvato?

23 giugno 1893.Sono eletto Consigliere della Società Vetraria del Vetro Verde, che diventò poi la

Cooperativa Vetraria per la quale detti molti anni di lavoro gratuito e firmai effetti in proprio per circa 10.000 lire. E ci fu un momento in cui, corsi rischio di essere rovinato con l’obbligo di pagare personalmente gli effetti firmati. Stampai le Azioni ed altri stampati che mi furono pagati in azioni della Cooperativa, liquidatosi poi, colla perdita totale del capitale.

21 luglio 1893.Conferenza privata sul socialismo a San Gimignano.

6 agosto 1893.Iniziativa (poi fallita) per la istituzione di una Società per i Trasporti Civili.

20 settembre 1893.Conferenza a Radicondoli con Giulio Masini e Bassignani.

Anno 1894.

13 gennaio 1894.Mio arresto di notte in Piazza Arnolfo. Pei fatti di Sicilia l’On. Crispi credette ci fosse intesa

fra i socialisti siciliani e la Francia (il famoso trattato di Bisacquino) per la cessione alla medesima all’isola, e credette che ci fosse accordo con tutti i socialisti. Quella sera i carabinieri ebbero l’ordine, con qualsiasi pretesto di portarmi in caserma per essere perquisito (sperava la Prefettura di trovarmi qualche documento compromettente addosso). I carabinieri trovarono il pretesto idiota che gli avevo insultati colle parole “ non vi vergognate a vestire codesta divisa” e mi arrestarono. In caserma fui perquisito due volte, minacciato coi pugni chiusi, insultato. Poi fui rilasciato sulla mia parola d’onore che non avevo insultato i carabinieri. Per questo rilascio il tenente dei carabinieri fu traslocato e punito (il tenente Russo) ed io fui poi processato e condannato e quindi amnistiato. Fu una montatura mal congegnata dal delegato Picozzi.

21 gennaio 1894.Eletto nel consiglio della Cooperativa Vetraria assieme al cav. Giuseppe Lepri e Raffaello

Verzi. Il Lepri era l’autorevole rappresentante dei conservatori e il Verzi uno zelante monarchico popolano, che era stato Portinaio alla vetreria Schmid durante il periodo di dissoluzione della famiglia proprietaria. Aveva poi raccapezzato un gruzzoletto e faceva l’ombrellaio.

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Col Lepri e col Verzi assunsi impegni, cambiali per la Cooperativa per circa 12.000 lire. In certi momenti, quando la Cooperativa dove spadroneggiavano anarchicamente gli operai, si trovò in procinto di fallire, corsi il rischio di vedermi sequestrare la tipografia, la cartoleria e vendere la casa; ma poi, dopo 7 o 8 di parsimoniosa liquidazione fatta da me gratuitamente, potei uscirne con la sola perdita di circa 200 lire, valore di azioni datemi in pagamento di lavori tipografici e carta forniti alla Società.

5 febbraio 1894.Sequestrata La Martinella per un mio articolo intitolato “Calma generale” dove furono

riscontrati eccitamenti all’odio fra le classi sociali ecc.

8 aprile 1894.Al Congresso provinciale socialista di Siena. Fo la relazione del giornale La Martinella che

viene approvata. In quel congresso per bocca di qualche misero vanitoso impaziente e invidioso, è cominciata la sorda ostilità dei socialisti dirigenti di Siena, che avrebbero voluto assorbire La Martinella. Miserie campanilistiche fra gente che si propone nientemeno la rivoluzione sociale in tutto il mondo……. comprese le……contrade senesi!

9 aprile 1894.Vengo eletto relatore della Commissione per la riforma della Società operaia di Colle.

Proposi che fosse trasformato in Camera del Lavoro, ma la proposta cadde, ostacolata da vecchi pensionati della Società, che temevano la dispersione del capitale sociale, dal quale traevano il reddito delle pensioni.

15 aprile 1894.Nominato relatore alla Società Operaia di Colle, per il progetto da me illustrato per la

trasformazione della Società in Camera del Lavoro.L’iniziativa non ebbe fortuna perché ostacolata dai vecchi soci dell’operai, che temevano infondatamente, di perdere il diritto a sussidio, ove fossero, le rendite, destinate all’organizzazione della Camera del Lavoro.

20 aprile 1894.Giuseppe Checcucci per incarico del sindaco avv. Leonardo Dini, mi avverte che la Polizia,

ossia il delegato Picozzi, prepara un grave tranello per impigliarmi fra gli istigatori degli anarchici che avevano fatta esplodere una bomba, mentre passava il Lepri Giuseppe in fondo agli Olmi. Il 22 aprile in seguito a questo avvertimento, per arrestare il tranello e disarmare il delegato Picozzi detto Gambalana, andai a Firenze e trattai coi socialisti fiorentini per il trasloco della Martinella n° 16 a Firenze e ne detti annunzio nella prima pagina del giornale. La pubblicazione impedì la perquisizione in casa mia e arrestò l’istruttoria. Il Prefetto e il delegato accolsero la notizia con vera gioia, e ci credettero. Lasciai passare 15 giorni. Essi attesero il trasloco, ma invano. gli avevo presi in trappola. Se mi avessero perquisito la casa avrebbero trovato lettere compromettenti, non relative alla bomba che fu opera individuale degli anarchici, ma relative all’organizzazione socialista. Evitai con quell’espediente la perquisizione, dopo 15 giorni la cosa era freddata e spenta.

30 aprile 1894.Processo per ingiurie ai carabinieri al Tribunale di Siena, difensori avv. Rosadi e Bianchini.

Accusa inventata di sana pianta da due carabinieri che avevano l’incarico di portarmi di notte in caserma con un pretesto, per potermi perquisire. Mi accusarono di essermi presentato solo di notte in piazza Arnolfo a loro, ed aver lanciato l’ingiuria “ Non vi vergognate a vestire codesta divisa?” Invenzione idiota che però sostennero in caserma ed al Tribunale, per cui fui condannato a 150 lire di multa e le spese. Avrei dovuto avere come minimo anche tre mesi di carcere, ma il tribunale capì, che il capo era marchiano e non potendo processare i carabinieri, condannò me. Poi venni amnistiato.

12 maggio 1894.

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Eletto Sindaco dell’accademia dell’Arena Arnolfo, costruita nel piazzale Papini fratelli in Vallebuona. 29 maggio 1894.

Invitato ad un banchetto che i Parrucchieri di Volterra, tenevano alla locanda “La Venezia” a Colle, parlai liberamente di socialismo, fra la simpatia degli ascoltatori…..apolitici.

5 giugno 1894.Processo alla Corte d’Assise di Firenze per il numero del Primo Maggio 1893 Numero

Unico pubblicato a Firenze. Da notarsi il Primo Articolo mio e la mia deposizione che destò entusiasmo. Eravamo imputati: Ciacchi Eugenio, Curzio, Alessandro Pini, io ed un altro che non ricordo, ci difesero: Rosadi, Berenini, Pescotti e Pasquali di Pistoia. Celebra la difesa di Berenini che entusiasmo tutti, pubblico, giurati, imputati e la Corte. Dopo il verdetto assolutorio Berenini fu accompagnato trionfalmente fino all’albergo Il Giappone.

7 giugno 1894.Verdetto assolutorio della Giuria Fiorentina per il numero unico “Primo Maggio” pubblicato

a Firenze. Il processo fu iniziato il 6 e terminato il 7. Io ero imputato dei reati noti* e minaccia di distruzione dell’attuale ordine di cose ed eccitamento all’odio di classe.

2 luglio 1894.Eletto a far parte della Commissione di propaganda a Siena del Partito Socialista.

5 agosto 1894.Discorso a Poggibonsi per la società Calzolari e Conciapelli; discorso d’ammonimento ai

rivoluzionari fanatici.

9 ottobre 1894.Andrea Costa a Colle. Blocco poliziesco della mia casa dove era ospitato il deputato, in via

Gozzina.

22 ottobre 1894. Relatore pel bilancio del Comune assieme ai consiglieri Ulderigo Brogiotti, Antonio Salvetti.

22 ottobre 1894.Perquisizione a casa, alla Cartoleria e alla Tipografia, per lo scioglimento della Sezione

Socialista del P.d.L. Italiano. La popolazione affollava la strada, via Gozzina, durante la perquisizione in atto, minacciosa, ma non avvennero disordini. Fu perquisita anche la casa Washington Capresi, coimputato con me.

22 ottobre 1894.Perquisizione in casa, alla Cartoleria ed alla Tipografia e notifica giudiziaria dello

Scioglimento della Sezione Socialista.

30 novembre 1894.Alcuni anarchici a titolo di protesta fanno esplodere una bomba sul davanzale della finestra

della palazzina Masson in Vallebuona, dove abita l’ing. Rodolfo Klein, direttore della Ferriera, uomo autoritario e inflessibile a difesa dei diritti padronali. La bomba non ebbe effetti dannosi, ma offrì il pretesto alla Polizia di darsi alla caccia degli anarchici e dei socialisti. Preso di mira fui io pure, per la nemicizia personale del delegato Picozzi, il quale voleva implicarmi nell’attentato. Non riuscì allo scopo perché troppo chiara era la mia posizione politica e il mio atteggiamento antianarchico. Ma in quei momenti dovetti stare in apprensione non poca.

3 dicembre 1894.

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Processo a Siena contro La Martinella (Giannini) condannato il Gerente (Giannini di Poggibonsi) a 3 mesi e 22 giorni e 20 lire di multa. Difensori Giovanni Rosadi e Luigi Bianchini.

Anno 1895.

23 gennaio 1895.Conferenza alla Camera del Lavoro di Firenze nel Palazzo dello Strozzino sul programma

minimo socialista sul Comune, riuscita di vero successo. Dopo la conferenza mi fu dato un banchetto (cena) alla Croce al Trebbio, alla quale intervennero molte personalità. In quella circostanza, parlò esaltandomi il famigerato maestro Frilli Alfredo, allora socialista in vista, che poi molto più tardi mi diffamò in un giornale antisocialista, perché non volli esercitare la mia influenza per farlo nominare Agente Daziario del Municipio di Colle. Preferii scegliere un ex carabiniere che funzionò molti anni lodevolmente ed onestamente. Al Frilli procurai il posto di maestro a Castelnuovo Berardenga, ma la sua condotta mi tirò addosso i rimproveri del dott. Guelfi Sindaco di Castelnuovo, che dovette farlo licenziare perché trascurava i suoi doveri di insegnante e aveva inchiodato tutti gli esercenti Dopo il banchetto alla Croce del Trebbio, al caffè Elvetico in Piazza Duomo, ci fu una nuova manifestazione a mia lode e dovetti riparlare.

7 aprile 1895.Congresso socialista nella villa del prof. Filippo Bottai verso Peretola, il primo tenuto a

Firenze segretamente, perché eravamo vigilati dalla Polizia.

24 aprile 1895.Proclamazione a candidato politico per Collegio di Colle, votata all’unanimità dai

rappresentanti delle varie sezioni elettorali del Collegio.

26 aprile 1895.All’adunanza della Società Operaia mi oppongo alla liquidazione del Patrimonio,

nell’intento di serbarlo per fondare una Cooperativa o per creare la Camera del Lavoro.

12 maggio 1895.Conferenza elettorale a San Gimignano, riuscita ottimamente.

17 maggio 1895.Perquisizione nella mia Tipografia per l’incriminazione di un manifesto elettorale di

Montalcino, scritto da Marcello Tozzi.

19 maggio 1895.Conferenza alla società Bellotti Bar nel teatro della Dogana assieme al prof. Giulio Masini.

22 maggio 1895.Costretto a ritirarmi da Chiusdino assieme ad Antonio Vacirca e ad Antonio Gamberi per

gravi minacce dei fanatici monarchici spalleggiati dalla popolazione.

22 maggio 1895.Conferenza a Radicandoli assieme ad Antonio Vacirca studente.

23 maggio 1895.Contravvenzione stupida di un manifesto per Montalcino per insufficiente dizione

tipografica. Perché era firmato Colle Tip. Meoni. La polizia che faceva la lotta sistematica contro di me, sostenne che doveva dirsi : Colle d’Elsa Tipografia di Vittorio Meoni. Cretini e reazionari! Ma c’era l’ordine di stancarmi con le persecuzioni.

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23 maggio 1895.Conferenza a Casole d’Elsa con Antonio Vacirca.

25 maggio 1895.Ricevo un mandato di comparizione per un ,manifesto dei compagni di Sinalunga, stampato

nella mia tipografia. C’era proprio l’ordine di cogliere ogni occasione per impaurirmi e stancarmi. Tutti questi atti di persecuzione finirono tutti o con assoluzioni giudiziarie o con amnistie.

26 maggio 1895.Prima affermazione socialista nel mio nome nel collegio di Colle di Val d’Elsa con voti 615.

21 luglio 1895.Rieletto consigliere comunale con voti 249.

27 agosto 1895.

Discorso mio in Consiglio Comunale di Colle contro il carattere monarchico dato alla ricorrenza del XX settembre. Si inizia un’istruttoria per offese alla dinastia regnante, che però non ha seguito.

11 novembre 1895.Condanna a £. 20 di multa per contravvenzione della società.

14 novembre 1895.Condannato dal tribunale di Siena a 3 mesi di detenzione e 75 lire di multa e a lire 150 per

contravvenzione relative al manifesto del Comune di Montalcino.

16 dicembre 1895.Processo al Tribunale di Siena per aver costituito la Sezione Socialista di Colle. Coimputato

Washington Capresi. Non ricordo del Capresi, ma io fui condannato a 4 mesi di confino a Rosignano Marittimo. Ma prima che provenisse l’ordine di costituirmi, venne un’amnistia che ci risparmiò il confino.

26 dicembre 1895.Mi vengono simultaneamente notificati 4 mandati di comparazione con imputazione di

associazione a delinquere e voto e minacciò di distruzione dell’attuale ordine di cose. A La Martinella erano pervenuti in cambio 4 numeri del giornale anarchico di Malatesta che si stampava a Patterson. La Questione Sociale. Questo invio la Polizia lo interpretò come un segno di cospirazione e spiccò per ogni numero un mandato di comparizione. La cosa finì in istruttoria, perché era veramente una poponata colossale.

Anno 1896.

2 febbraio 1896.Alla Corte di Appello di Firenze viene rinviato l’appello contro la sentenza del Tribunale di

Siena, che aveva condannato me e l’avvocato Marcello Tozzi per un manifesto pubblicato a Montalcino. Io ero imputato come tipografo.

10 maggio 1896.Conferenza nel villaggio della Bacchettona fra Volterra e Montecatini Val di Cecina. Vi

intervenne quasi tutta la popolazione di Montecatini. Fu un successo memorabile. La popolazione di Montecatini volle che restassi in quel paese e mi accompagnarono in massa lungo il tragitto. All’ingresso del paese erano ad aspettarmi i compagni ing. Aroldo Schinaida direttore della miniera ed il dottor Goffredo Iermini. A Castelnuovo per due giorni fui ospitato da molti e festeggiato continuamente.

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Per la conferenza della Bacchettona, dovetti subire una contravvenzione per aver parlato in luogo pubblico senza permesso. Fui condannato dal Pretore di Volterra a cento lire di multa. Difensore, Adelfo Zerboglio.

11 maggio 1896.Conferenza a Volterra dopo la gita a Montecatini ed alla Bacchettona. Tempi di vergine

entusiasmo, molto concorso e interessamento del popolo. I democratici ed i repubblicani simpatizzanti.

17 maggio 1896,Congresso di Lucca, presenti: Ferri, Zerboglio, Nofri, ecc. Il congresso dichiara Colle sede

della Federazione Regionale Toscana. Viene applaudita la relazione da me fatta dell’opera svolta da La Martinella, che è proclamato l’organo della federazione.

9 giugno 1896.Conversazione sul socialismo a Volterra assieme all’avvocato Adelfo Zerboglio e altri

volterrani.

10 giugno 1896.Processo alla Pretura di Volterra per contravvenzioni alla legge di Pubblica Sicurezza per la

conferenza alla Bacchettona, fatta senza dare avviso alla Questura. Condannato a £. 110 di multa. Difensore Zerboglio.

21 giugno 1896.Conferenza a Tavarnelle promossa da Paolo Pianetti. Parlai a pochi operai nel Teatrino: fra i

timori della popolazione allarmata da pochi paurosi dirigenti che credevano chissà a quali disordini avrei dato l’aire! Paesi arretrati che poi diventarono vivi e capaci di esercitare la libertà.

6 luglio 1896.La Corte di Appello di Firenze proscioglie da ogni accusa, me e Marcello Tozzi per il

manifesto elettorale nel Collegio di Montalcino.

17 luglio 1896.La Corte di Appello di Firenze ci assolve per la condanna toccata dal Tribunale di Siena alla

Sezione Socialista di Colle,

30 luglio 1896.Conferenza a Montecastelli, per la quale il Parroco, si allarmò vedendo l’entusiasmo della

popolazione, e chiese un rinforzo di carabinieri dopo la conferenza. La mattina del 31 partii o la sera stessa, non ricordo bene per Castelnuovo Val di Cecina.

1 agosto 1896.Conferenza al buio in una stanza di Montecerboli. Riunione segreta: la luce veniva da un

piccolo finestrino in alto. Concorsero tanti operai dei Lagoni di Larderello, bella gioventù entusiasta, che poi disertò in massa il Partito, quando il loro Padrone si portò candidato. Parlammo in due: Dello Sbarba ed io. Afa nel locale chiuso.

1 agosto 1896.Conferenza di propaganda a Castelnuovo Val di Cecina assieme all’avvocato

Arnaldo Dello Sbarba. L’ambiente era diffidentissimo. Parlai in una rimessa sopra un tavolone poggiato su due seggioli di mattoni, sopra una buca dove era stata spenta la calce.

2 agosto 1896.

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Conferenza col sordino a Pomarance assieme a Dello Sbarba. Parlammo in una casa privata, a bassavoce in un locale situato sopra il quartiere di un graduato dei carabinieri. Conferenza caratteristica.

2 agosto 1896. L’avvocato Domenico Vivoli liquida il giornale L’Alba di Borgo San Lorenzo, dandone la

cessione a La Martinella.

2 agosto 1896. Conferenza mia a Volterra, di ritorno dalla gita in Val di Cecina. Parlò anche Dello Sbarba,

accoglienza festosa dei Volterrani.

19 settembre 1896.Eletto consigliere alla Cooperativa Arnolfo a Colle.

17 ottobre 1896.Da oggi ci accogliamo la liquidazione del giornale Socialista Il Martello di Volterra e il

Domani, mandando La Martinella agli abbonati anticipati.

29 ottobre 1896. Eletto Cassiere della Cooperativa Arnolfo dal Consiglio d’Amministrazione.

14 novembre 1896.Cauris (avv. Ernesto Mattone) pubblica un articolo di propaganda socialista nella

Martinella.

28 novembre 1896.Conferenza a Certaldo per inaugurare il Circolo.

28 novembre 1896.Pubblico nella Martinella il resoconto delle Federazioni socialiste toscane.

18 dicembre 1896.Conferenza alla Camera del Lavoro (Palazzo dello Strozzino) Firenze, sulla “decadenza

dell’arte borghese” (vedi La Martinella n° 1 dell’anno 1897) la conferenza incontrò favore anche nel ceto artistico e fu pubblicata in opuscolo a cura della Camera del Lavoro.

26 dicembre 1896.La Martinella pubblica un articolo di Cauris (Mattone) contro i preti.

Anno 1897.

2 gennaio 1897.Proclamazione della mia candidatura politica nel collegio di Colle di Val d’Elsa.

Competitore Luigi Callaini.

5 gennaio 1897.Conferenza elettorale a San Gimignano con molto concorso di popolo e entusiasmo.

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7 gennaio 1897.Conferenza elettorale in giorno di mercato assieme all’onorevole Adolfo Zerboglio allora

soltanto avvocato, dal terrazzo della palazzina del Soldi in via Masson. La conferenza era a sostegno della mia candidatura.

10 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Chiusdino assieme al prof. Zerboglio, riuscita bene, malgrado

l’ostilità dei partigiani dell’onorevole Callaini. Fu un ciclo di conferenze. Ciciano, Chiusdino, Montalcinello, Radicondoli.

10 gennaio1897.Conferenza elettorale tenuta a Ciciano, frazione di Chiusdino assieme all’avvocato

Zerboglio. Riuscimmo a farci ascoltare da quei minatori, tenuti al guinzaglio dai padroni locali.

11 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Radicondoli con il prof. Zerboglio dal terrazzo di casa Marchiò.

Grande entusiasmo unanime da quella popolazione patriottica, che aveva dato tanti volontari alle schiere garibaldine. Fummo festeggiatissimi.

11 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Montalcinello, frazione di Chiusdino assieme al prof. Zerboglio.

Gita piacevole in vettura per quelle località che ispirarono allo Zerboglio perfino….. dei versi! Accoglienze benevoli dalla popolazione agricola, con qualche ostilità fra i galoppini pagati dai liberali.

12 gennaio 1897.Conferenza sul socialismo alla Società “I Figli Del Lavoro” a Poggibonsi, con ottimo

risultato.

14 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Poggibonsi con Andrea Costa, in Piazza Centrale, parlai anch’io. Il

ricevimento di Costa fu trionfale. Tutta la popolazione si riversò alla stazione e lo accompagnò in folla serrata per tutto il tragitto, dalla stazione alla Piazza.

15 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Casole d’Elsa con Andrea Costa al Teatrino. Scarso concorso dei

Casolesi e poco entusiasmo. Parlai anch’io. Serata fredda viaggio in vettura scomoda.

15 gennaio 1897. Conferenza elettorale a Mensano e a Monteguidi.

16 gennaio 1897.Conferenza elettorale a Colle in Piazza Arnolfo, parlò Andrea Costa e parlai anch’io.

16 gennaio 1897.Conferenza a Staggia nelle ore pomeridiane (elettorale).

La sera nella Sede del Circolo Socialista in via Garibaldi (palazzo Schmid) contraddittorio riuscito brillante e interessantissimo fra me e Saverio Merlino, chiamato dagli anarchici a fare propaganda astensionistica.

17 gennaio 1897.Ballottaggio elettorale e politico con Luigi Callaini.

24 gennaio 1897.

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Conferenza elettorale alla Castellina in Chianti.

5 marzo 1897 ? o 7 marzo 1897.Grande vittoria del Partito Socialista nelle elezioni comunali. Eletti tutti i candidati

della lista ed entrati nella maggioranza. Da questa data è cominciata la conquista del municipio, durata con qualche intervallo quasi vent’anni.

24 marzo 1897.Resultati elettorali delle Elezioni Politiche nel Collegio di Colle. Callaini 1561 voti Meoni

1227. La prevalenza di Callaini fu determinata dalle sezioni di campagna: Radda, Gaiole, Monticiano e Chiusdino.

10 giugno 1897.Processo alla Pretura di Colle per la contravvenzione di una conferenza non preavvisata

perché privata. Difensori: avv. Orazio Lepri e Bruno Franchi.

29 agosto 1897.Discorso al cimitero di Onci per il compagno Ottorino Fignani, morto per un infortunio

stradale era barrocciaio.

5 settembre 1897.Comizio contro il domicilio coatto a Colle. Oratore Girolamo Gatti da me presentato.

14 ottobre 1897.Conferenza elettorale a Poggibonsi nella sala dei “Figli Del Lavoro” per le elezioni

amministrative.

17 ottobre 1897.Conferenza in piazza a Poggibonsi per la lotta amministrativa.

26 dicembre 1897.Alla trattoria Falciani a Colle si festeggia con una bicchierata il secondo anno di

pubblicazione dell’Avanti, parlai io.

Anno 1898.

12 marzo 1898.Al Circolo Socialista parlo per commemorare Felice Cavallotti.

13 marzo 1898.Adunanza a Colle per promuovere una Mostra Operaia. Parlai io assieme ad altri.

20 marzo 1898.Tenni una conferenza a Castelfiorentino per commemorare Felice Cavallotti. Intervenne con

me, di cui era ospite, il prete Guido Piccardi, parroco di S. Mommé* nel Valdarno; prete socialista cristiano, allievo del padre Curci. L’intervento del Piccardi che si era fatto conoscere dopo avere scritto ne La Martinella articoli interessantissimi firmati “un sacerdote del basso clero” destò un grande entusiasmo nel paese. Tutti vollero vedere il prete socialista; passò tra la folla trionfalmente. Parve un messia al popolo palpitante di fede nuova. E parlò anche lui: ma poco. Soleva dire: io, la propaganda la faccio con l’abito talare.

3 aprile 1898.Commemoro Cavallotti a San Gimignano assieme al giornalista Pittoreggi di Firenze.

1 maggio 1898.

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Parlo al Circolo Socialista, per la Festa Proletaria.

6 maggio 1898.Adunanza del Consiglio Comunale al Salone in via del Castello a Colle, per la crisi del pane.

Enorme e minaccioso concorso di popolo che aveva occupato anche lo scalone di accesso e la strada sottostante. Il Sindaco Antonio Salvetti annunciò che le trattative coi fornai per la riduzione del prezzo del pane erano fallite, ma…..non lo lasciarono finire. Scoppiò un’urlata infernale, con minacce di morte per i fornai e per i proprietari di grano. Salvetti rimase interdetto: allora montai sul tavolo io e di mio arbitrio dichiarai che la Giunta si accollava il rimborso ai fornai per la riduzione del prezzo del grano. Alle mie parole sorse una donna che appoggiò la dichiarazione mia e dopo un po’ di agitazione la folla di diradò pacificamente. La mattina alcuni signori vennero a ringraziarmi per averli salvati dalla violenza e dal saccheggio.

25 agosto 1898.Eletto trionfalmente Capolista nelle Elezioni Comunali colla lista socialista, mentre mi

trovavo a Marsiglia, dove mi ero rifugiato (da luglio a settembre) per sfuggire al Tribunale Militare di Firenze, imputato di reati gravissimi per i quali avevo ricevuto mandato di comparizione assieme a Girolamo Meoni, Agostino Boni mentre ero nascosto in casa, dopo aver vagato a Poggio alla Staffa, Villa Buccianti Giovanni, alla stazione di Ponte Ginori, sulla ferrovia Volterra Saline, a Pisa dal Paradisi Odoardo ed a Lucca nella casa della signora Ermellina Menozzi nel palazzo Montecatini, eppoi dopo ricevuto il mandato, interrogato alla Pretura di Colle e fuggito per Marsiglia, alla stazione della Castellina dove fui accompagnato col cavallo di Zulimo Pampaloni.

15 settembre 1898.Eletto Sindaco di Colle di Val d’Elsa.

Anno 1899.

6 marzo 1899.Commemorazione di Felice Cavallotti fatta alla Società l’Alba (società giovanile) in via del

Pozzo Tondo. Parlai io assieme ad Orazio Lepri e Sesto Papini.

29 ottobre 1899.Comizio alla Palestra Scolastica per le elezioni amministrative. Parlai io e l’avv. Orazio

Lepri!!

12 novembre 1899.Adunanza per la Biblioteca tenuta al Palazzo Scolastico. Fui nominato Relatore.

19 novembre 1899.Discorso al banchetto operaio dato al D’Amico per la riapertura della Ferriera.

Anno 1900.

2? Gennaio 1900.Conferenza a Montepulciano con Ranieri Masini*. Resoconto nel Corriere(?).

6 gennaio 1900.Conferenza ai Contadini di Colle in difesa del regolamento d’Igiene ostacolato dai

conservatori per egoismo di classe. Ottimo successo. La conferenza fu tenuta nella Sala d’ingresso del Palazzo Scolastico, da me. Fui molto aggressivo, specialmente contro l’avvocato Vezzi, capeggiatore del movimento contro l’igiene.

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16 gennaio 1900.Discorso mio al Consiglio Comunale di Colle per sostenere la proposta dell’indennità al

Sindaco, che fu approvata e poi depennata dalla Giunta Provinciale. Nonostante l’annullamento dell’assegno di £. 500 annue, il Municipio emise i mandati di pagamento e pagò al Sindaco Teofilo Giunti la indennità, la quale fu dopo le elezioni generali, ripresentata alla Giunta Provinciale ed approvata in sede di bilancio, dopo un colloquio avuto da me col Prefetto. La irregolarità dei mandati emessi venne poi sanata dalla Giunta Provinciale con l’approvazione del bilancio. L’avv. Orazio Lepri si rifiutò di firmare i mandati come assessore.

21 gennaio 1900.Conferenza riassuntiva dell’opera svolta dall’Amministrazione Comunale socialista. La

conferenza che tenni io, fu fatta nel Salone del Palazzo Scolastico di via Degli Olmi.

11 febbraio 1900.Conferenza a Certaldo con l’avv. Emanuele Modigliani sul Comune di Colle di Val d’Elsa.

23 febbraio 1900.Importante discorso programma per l’Amministrazione Comunale per la lotta contro la

Giunta Provinciale a favore della refezione scolastica e dell’indennità al Sindaco inscritte nel bilancio comunale.

15 marzo 1900.Discorso al Cimitero per Alessandro Milanesi, giovane anarchico popolarissimo fra gli

operai colligiani, morto giovanissimo. Ebbe un trasporto imponente.

22 marzo 1900.Parlo al Cimitero di Colle Bassa per il trasporto imponente di Anita Pacini di Procopio.

Anita Pacini, bella ragazza intelligente, amica di Gori, di Molinari, ecc. era a capo del movimento anarchico. Il suo caffè e la rivendita di vino di faccia, erano i recapiti di tutta la gioventù operaia anarchica ed anarchicheggiante. Era simpatica e corteggiata da tutti: non prese marito. Morì giovanissima e veramente compianta da moltissimi.

1 aprile 1900.Conferenza elettorale nel Piazzale della Fiera. Parlai io e Orazio Lepri, allora socialista, cioè

prima che gli fosse stato gettato l’osso della Banca (Monte Dei Paschi).

8 aprile 1900.Nelle elezioni amministrative vengo rieletto consigliere del Comune di Colle.

1° magio 1900.Al Circolo socialista si festeggia il Primo Maggio con discorsi di Orazio Lepri, Enrico Furno

ed io.

6 maggio 1900.Adunanza in Empoli con i vetrai per la fondazione della loro Federazione. Intervenni,

invitato assieme a Sebastiano Del Buono di Firenze.

6 maggio 1900.Conferenza ad Empoli con Sebastiano Del Buono.

12 maggio 1900.Adunanza coi Vetrai delle federazioni a Castelfiorentino per la costituzione della

cooperativa di produzione.

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12 maggio 1900.Banchetto offertomi e mio discorso, presente il delegato di Pubblica Sicurezza (Monetti?).

20 maggio 1900.Discorso elettorale a Poggibonsi in Piazza Cavour.

23 maggio 1900.Adunanza elettorale a Radicondoli presieduta da me.

24 maggio 1900.Conferenza elettorale politica a Radicondoli.

24 maggio 1900.Conferenza elettorale politica a Montalcinello.

24 maggio 1900.Conferenza elettorale politica a Chiusdino.

24 maggio 1900.Conferenza elettorale politica a Ciciano (Chiusdino).

27 maggio 1900.Discorso elettorale a Frosini (Chiusdino) un luogo ostile, feudo del marchese Niccolini.

27 maggio 1900.Discorso elettorale al Palazzetto ed a Monticiano, località infeudate politicamente ed

economicamente dall’onorevole Callaini, località violentemente fanatiche chiamate la Vandea della Toscana.

30 maggio 1900.Discorso elettorale a Staggia Senese.

31 maggio 1900.Discorso elettorale a San Gimignano.

1 giugno 1900.Conferenza elettorale a Poggibonsi nel Teatro. Arrivo tardi in bicicletta. E’ presente Gaetano

Pieraccini. Si parla tutti e due entusiasmando l’uditorio. Il nostro incontro è espansivo. Serata di grande propaganda.

3 giugno 1900.Risultato della elezione politica: Callaiani 1.836 Meoni 1.468.

14 giugno 1900.Intervenni a regolare e disciplinare lo sciopero dei Minatori delle Miniere delle Cetine

(Montarrenti). Parlo sulla strada di Selvalta ed ottenni delle soddisfazioni evitando i paventati disordini.

28 giugno 1900.Presiedo un’adunanza a Castelfiorentino per organizzare i calzolari locali.

5 luglio 1900.Pubblico nella Martinella l’ordine del giorno di un’inchiesta dei Socialisti di San Gimignano

contro il compagno Giuseppe Dani.

7 luglio 1900.

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Nella Martinella odierna è riprodotto il mio articolo pubblicato nel supplemento del Secolo n° 12252.

13 settembre 1900.Relazione al Circolo del Congresso socialista e dimissioni dalla redazione della Martinella

per le critiche fatte dall’Angiolini alla redazione stessa. Le dimissioni furono ritirate per invito unanime della Sezione di Colle.

7 ottobre 1900.Conversazione di propaganda con Oddino Morgasi* alla Locanda,“La Pina d’Oro” a Colle.

25 novembre 1900.Presiedo il VII° Congresso regionale Toscano e sono eletto relatore sull’azione dei

consiglieri socialisti.

9 dicembre 1900.Conferenza a San Gimignano sui doveri e la morale dei socialisti.

16 dicembre 1900.Conferenza sui doveri degli operai a Colle al Circolo.

23 dicembre 1900.Conferenza a Poggibonsi sui doveri degli operai alla Società Operaia.

25 dicembre 1900.Conferenza a S. Gimignano sul “Cristianesimo e Socialismo”.

Anno 1901.

11 gennaio 1901.Conferenza sui diritti e doveri degli operai a Montevarchi, dove ero andato per raccogliere

elementi di difesa per un processo intentato alla Martinella, da uno di Montevarchi.Per andare a Montevarchi passai in vettura da Castellina, Radda e Gaiole, dove ebbi occasione di fare della propaganda spicciola. A Montevarchi fui accolto simpaticamente e lasciai buona memoria per la mia moderazione di linguaggio. La conferenza la feci al Circolo Socialista.

11 gennaio 1901.Commemorazione alle Sale Garibaldi del giovane socialista Ilio Susini studente morto fra il

compianto dei cittadini tutti.Parlai io, per incarico dei compagni e dei colleghi della Martinella.

17 gennaio 1901.Conferenza a San Giovanni Valdarno al Circolo Socialista sull’organizzazione economica.

Erano quelli i tempi nei quali non si poteva parlare di sindacalismo e bisognava fare quasi una propaganda moderata per un associazionismo mazziniano accentrato.

2 febbraio 1901.Adunanza ad Orbetello della Lega Operaia e conferenza sull’organizzazione economica.

All’adunanza e alla conferenza presero parte anche alcuni anarchici di quel paese. Fui festeggiatissimo. Il compagno Valeri mi fece da aiuto e mi accompagnò poi nei paesi di Meleta, Magliano e Scansano.

3 febbraio 1901.

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Conferenza sul socialismo al Teatro dei Risoluti a Orbetello. Molto concorso.

4 febbraio 1901.Conferenza a Scansano con insolito successo. Proveniente da Orbetello con il comp. Valeri;

visitai di passaggio i compagni di Meleta e di Magliano ovunque festeggiatissimo. A Scansano mi trattenni un giorno, da dove andai a Grosseto.

5 febbraio 1901.Conferenza a Grosseto all’Associazione socialista. Le conferenze in Maremma erano accolte

con aspettativa. Aspettavano la Buona Novella ed erano, i maremmani, veramente schietti di sentimento.

2 marzo 1901.Processo Matucci di Montevarchi contro la Martinella per ingiurie e diffamazioni. Io

imputato come tipografo fui assolto dal Tribunale di Siena.

3 marzo 1901.Al Congresso Provinciale socialista di Siena, parlai a varie riprese per sostenere diverse

proposte.

17 marzo 1901.Comizio a San Gimignano coll’onorevole Dino Rondani per reclamare dal Governo

l’abolizione del dazio sul grano.

24 marzo 1901.Presento l’on. Rondani per una conferenza alla Società Operaia di Poggibonsi.

21 aprile 1901.Comizio a Poggibonsi per l’abolizione del dazio sul grano. Parlai col prof. Filippo Virgili e

col Gori Lorenzo.

28 aprile 1901.Contraddittorio a San Gimignano con l’avvocato Aldemiro Campodomico sul socialismo.

Parlammo io ed il comp. studente Giusti (o Giunti) di Firenze. Propaganda vittoriosa. Campodomico fu quasi zittato dalla folla.

29 aprile 1901.La Corte d’Appello di Firenze respinge il ricorso della Procura Generale per la causa

Matucci di Montevarchi e la Martinella. Difensore del giornale l’avvocato Adolfo Zerboglio. 4 maggio 1901.

Processo a Siena al Tribunale contro la Martinella e Lorenzo Gori di Poggibonsi difensore avv. Marcello Tozzi. Gori fu condannato a (manca quanto) e il gerente a 4 mesi 15 giorni e 76 lire di multa. Ritengo siano stati poi amnistiati.

5 maggio 1901.Contraddittorio con l’anarchico Enrico Petri ed io al Circolo Socialista di Colle.

16 maggio 1901.Conferenza a Staggia Senese coll’on. Dino Rondani e contraddittorio coll’avv. Lino Bindi.

16 maggio 1901.Conferenza alla Castellina in Chianti coll’on. Dino Rondani.

17 maggio 1901.

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Conferenza a Casole d’Elsa con l’on. Dino Rondani

27 maggio 1901.Visita a Colle dei convittori del Collegio Tolomei di Siena. Al banchetto nel Palazzo

Scolastico parlai rispondendo ad un brindisi del Preside a nome della cittadinanza colligiana.

6 giugno 1901.Contraddittorio a Castelfiorentino con Borelli Giovanni, assieme all’avv. Cocchello di

Livorno, riuscito interessantissimo, con soddisfazione generale.

19 giugno 1901.Presiedetti e parlai nella Società operaia agli operai scioperanti cartai di Sarteano, che

reclamavano il versamento del capitale versato dagli operai alla ditta la quale riconoscendo la sua qualità di debitrice non voleva versagli. Era la ditta Civelli. Per quell’adunanza vigilata dai carabinieri in pattuglia per le scale della Società ebbi a soffrire una contravvenzione, perché fu ritenuta una riunione pubblica l’assemblea dei soli cartai. Il delegato volle limitare il numero degli intervenuti a 30 o 40 (non ricordo bene). Ma gli scioperanti erano più di cento che dovevano darmi il mandato di trattare colla Ditta. Alla Pretura di Montepulciano, difensore Adolfo Zerboglio venni assolto dal Pretore.

23 giugno 1901.Contraddittorio fra Don Conti e Saverio Merlino a Poggibonsi. Io giurato assieme all’on.

Giovanni Rosadi e il prof Fabbrini.

30 giugno 1901.Lezione ai socialisti del Circolo di Colle sul programma massimo e minimo socialista.

7 luglio 1901.Festa della Martinella con commemorazione di Ettore Capresi al cimitero dei Castellini

oratore il prof. Filippo Virgili.

14 luglio 1901.Conferenza tenuta a 60 donne sui diritti della donna nella Sala dei Vetrai nel palazzo Schmid

di via Garibaldi.

18 luglio 1901.Eletto di Commissione col Sindaco per scongiurare lo sciopero dei metallurgici alla Ferriera

D’Amico.

21 luglio 1901.Conferenza a Radicondoli ai contadini.

26 luglio 1901.Conferenza a Castelnuovo Val di Cecina. Invitati dal prete locale a pranzo….accettai…….

27 luglio 1901.Conferenza di propaganda a Montecastelli (Pisa).

28 luglio 1901.Conferenza per le elezioni amministrative di Poggibonsi.

29 luglio 1901.Conferenza di propaganda a Sasso Val di Cecina.

31 luglio 1901.

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Conferenza di propaganda a Boccheggiano (Grosseto).

26 agosto 1901.Conferenza elettorale a sostegno nelle elezioni comunali di Colle dei candidati rivoluzionari

Cesare Dondoli, Corsi Massimo, Pacini e Luigi Salvetti.

8 settembre 1901.Conferenza elettorale ad Asciano.

10 settembre 1901.Causa alla Pretura di Montepulciano per la contravvenzione avuta a Sarteano per lo sciopero

dei cartai.La sera conferenza di propaganda a Montepulciano.Dalla contravvenzione venni assolto.

11 settembre 1901.Conferenza a Sarteano sotto i loggiati sui nuovi orizzonti della morale operaia.

6 ottobre 1901.Presiedo a Livorno il Congresso dei Consiglieri socialisti della Toscana.

6 ottobre 1901.Conferenza a S. Iacopo a Livorno sui “doveri degli operai” Perché biasimai il malcostume

degli operai livornesi di ubriacarsi colle “torpedine” un gruppo di anarchici gridando: “dagli al poero!” tentarono spengere il lume per darsi alla violenza al buio. Le donne gridarono e si rifugiarono negli angoli della sala ed io montato sulla tavola riuscii ad impedire assieme all’operaio Pepi, a troncare il tentativo gridando: “ L’anarchia è lo stato sociale più perfetto ma per realizzarlo occorrono uomini di perfetta integrità e di esemplare condotta”. Questa frase fece fortuna. Gli anarchici vennero tutti a rallegrarsi con me plaudendo! Dopo la conferenza i migliori compagni mi dissero: Nessuno a Livorno aveva avuto il coraggio di dire quello che ai detto tu.

23 ottobre 1901.Processo contro Vigni, Gori Lorenzo e Meoni Vittorio per il manifesto elettorale di

Poggibonsi. Io condannato a 3 mesi di detenzione e 60 lire di multa.

Anno 1902.

12 gennaio 1902.Conferenza al Palazzo Scolastico in difesa del Regolamento d’Igiene del Comune e contro

l’avv. Vezzi che lo aveva ostacolato promovendo un agitazione nel paese.

22 gennaio 1902.Processo alla Corte di Appello di Firenze per un manifesto pubblicato a Poggibonsi e scritto

e firmato da Lorenzo Gori e dal Vigni. Ero imputato anch’io come tipografo.La Corte d’Appello respinse l’appello nei riguardi del Gori e del Vigni e assolse me come tipografo.

29 gennaio 1902.Conferenza (dove?) con Enrico Furno per l’educazione del popolo. Io parlai contro il

malcostume teppistico.

2 febbraio 1902.Vertenza polemica con Decio Portigiani, che fu bollato da un verbale scritto col suo stile

aggressivo dall’avvocato Orazio Lepri e controfirmato da Zaverio Poli miei rappresentanti.

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16 febbraio 1902.L’on. Pietro Chiesa, deputato operaio ligure, parla alla Palestra Scolastica di Colle,

presentato da me. La popolazione operaia lo accoglie festosamente. E lo applaude calorosamente.

23 febbraio 1902.Comizio per la legge sul lavoro delle donne e dei bambini al Palazzo Scolastico. Parlai io

assieme all’avvocato Lino Bindi borelliano e Sesto Papini.

13 aprile 1902.Conferenza a San Gimignano ai contadini in Piazza S. Agostino, la mattina, riuscita con

molto concorso.A quel tempo le conferenze socialiste interessavano anche i contadini.Nel pomeriggio conferenza nella Frazione di Ulignano, fondo del Conte Guicciardini, accolto con schietto entusiasmo dai contadini e con coperta ostilità dai liberali. Era con me anche Beppe Dani, diventato poi fascista e squadrista.

14 aprile 1902.Interpellanza Pianetti Paolo al Consiglio Comunale per i lavori di Tipografia, dati alla mia

Tipografia dal Comune.Ero stato attaccato settariamente dai monarchici per i lavori di poco valore circa £. 100 affidati dalla Segreteria alla mia Tipografia, perché urgenti, nella impossibilità di tempo di mandarli a fare a Siena alla Tipografia Lazzeri fornitrice del Comune. Le dichiarazioni del Sindaco furono approvate dal Consiglio ed il Pianetti si dichiarò soddisfatto.

22 giugno 1902.Conferenza elettorale a Colle tenuta da me e da Garzia Cassola.

24 giugno 1902.Conferenza a Staggia sulla conquista dei poteri pubblici.

29 giugno 1902.Eletto Consigliere della Minoranza nel Consiglio Comunale di S. Gimignano con 273 voti.

29 giugno 1902.Eletto Consigliere Provinciale * il Mond” di Colle d’Elsa con 442 voti contro 298 riportati

dal Consigliere uscente avvocato Oreste Vezzi.

3 agosto 1902.Comizio nel piazzale delle Fiere, contro il domicilio coatto. Parlò l’anarchico Gavilli cieco e

parlai io. Il Gavilli fu violentissimo, io parlai con moderazione. Riunione tesa per l’ostilità latente fra anarchici e socialisti.

30 settembre 1902.Al Consiglio Provinciale parlando e votando contro la spesa per un Pellegrinaggio

monarchico a Roma per il 9 gennaio, riuscii a impedire l’approvazione della spesa facoltativa. Seduta di trionfo. I colleghi ignoravano che la spese facoltative richiedono la votazione della maggioranza assoluta. Non erano in numero e bastò il mio voto e quello di Aniceto Masoni per far cadere la proposta spesa.Per approvarla dovettero aprire apposta una sezione straordinaria.

22 ottobre 1902.Contraddittorio con Pietro Gori alla Palestra Scolastica.

26 ottobre 1902.

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Comizio a Certaldo. Parlai in appoggio dell’Amministrazione Comunale rappresentata dai Consiglieri Vergiton* Masini e Lagni.

16 novembre 1902.Comizio a Colle contro le spese improduttive con l’intervento di Silvio Carpani.

23 novembre 1902.Comizio a Monteriggioni contro le spese improduttive. Parlarono con me Antonelli di Siena

e Gennarini di Poggibonsi.

28 dicembre 1902. Conferenza al Circolo di Poggibonsi sulla emigrazione italiana.

Anno 1903.

15 febbraio 1903.Comizio a Poggibonsi contro le spese improduttive. Parlai io insieme a Mondolfo Guido ed

a Antonelli tipografo di Siena.

1 marzo 1903.L’on. Guido Albertelli dep. Di Parma, parla alla Palestra Scolastica di Colle per festeggiare

la vittoria dell’Amministrazione Comunale sul voto della Giunta Provinciale Amministrativa che aveva depennato dal bilancio l’indennità al Sindaco e la Refezione Scolastica. Albertelli lo presentai io.

8 marzo 1903. Discorso importantissimo (che ebbe largo successo anche fra gli avversari) sui Conservatori

Femminili della Toscana tenuto al Consiglio Provinciale di Siena. In seguito al medesimo fu eletto una Commissione per lo studio della riforma dei

Conservatori della quale fui nominato relatore. 15 marzo 1903.

Discorso ai Terrazzani di Poggibonsi, primo nucleo di una organizzazione di agricoltori e braccianti.

22 marzo 1903.Gita di propaganda per l’organizzazione economica. Nello stesso giorno parlai la mattina a

Monteguidi ed a Mensano: la sera alle 17 a Casole d’Elsa, sempre sullo stesso argomento. La gita determinò un risveglio popolare. Mi accompagnò il compagno Monnecchi di Mensano calzolaio entusiasta dell’ideale socialista.

5 aprile 1903.Conferenza tenuta ad Urbana (Montespertoli) per invito dei socialisti di Castelfiorentino.

10 aprile 1903.Adunanza al Palazzo Scolastico per il seppellimento del progetto elettorale della Ferrovia

Colle-Saline.

1 maggio 1903.Presiedo la Sezione Socialista di Boccheggiano. Intervengono molti minatori ansiosi di udire

la buona novella. Fra i simpatizzanti ci sono anche alcuni ingegneri della Miniera.

1 maggio 1903.

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Conferenza a Massa Marittima e discorso nei Chiostri delle Scuole Elementari, con vivo successo.

2 maggio 1903.Conferenza nella Piazzetta di Monticiano, davanti a tutta la popolazione. La Piazzetta è una

specie di teatro. Parlai lungamente delle leggi sociali del Ministro Berti, commovendo tutti gli ascoltatori. Il Delegato Abbono, mandato da Siena per tutelare l’ordine che si credeva minacciato dai fanatici partigiani dell’onorevole Callaini, alla fine della conferenza in presenza del pubblico esternò: Lei è un secondo Franchini!* E mi baciò! Un ricordo per un conferenziere socialista. Poi dopo la conferenza applaudito anche dagli avversari mi portò nella sua carrozza a Siena e volle offrirmi un caffè, prima di accomiatarsi.

2 maggio 1903.Conferenza a Boccheggiano sotto i castagni nella Selva, davanti al popolo di minatori. Fui

festeggiatissimo; si ballò, si cantò, ci fu grande allegria. Io dipinsi un angolo del castagneto e lo lasciai per ricordo al Circolo Socialista. Dove sarà finito?

17 maggio 1903.Resultato veramente trionfale al Grande Comizio al Teatro dei Rinnovati a Siena per la

ferrovia Siena-Viterbo, progettata alla vigilia delle elezioni dai moderati senesi.Parlai applaudito lungamente, anche in Piazza all’uscita del Teatro.Gli oppositori furono ridotti al silenzio. I dati statistici che mi servirono per l’attacco mi furono forniti dal Segretario della Provincia avv. Nardi Dei il Vecchio.

20 maggio 1903.Presiedo l’adunanza per l’Università Popolare, adunanza importantissima.

30 maggio 1903.Conferenza per le elezioni amministrative a Foiano della Chiana; assieme all’avv.

Bernardini e all’avv. Signorini(?).

31 maggio 1903.Discorso elettorale in Piazza a Foiano della Chiana per le elezioni amministrative. Il 30

tenni una conferenza.

14 giugno 1903.Contraddittorio a Colle con Giovanni Borelli alla Palestra Scolastica.

1 novembre 1903.Comizio a Colle per i fatti di Torreannunziata. Parlai io, Ciotti e Giusti. Io Presidente.

1 dicembre 1903.Sono chiamato a disciplinare lo sciopero del Nardi (Vetreria) che fu una delle cause più

perniciose al partito socialista, diventato paladino di una causa sbagliata e inconscio strumento di rivalità fra i cosiddetti Maestri invidiosi l’uno dell’altro. 24 dicembre 1903(?)

Pago una rata di £. 1 per il Comitato di Soccorso degli Scioperanti Vetrai (Bertini Presidente).

Anno 1904.

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28 febbraio 1904.Comizio a Poggibonsi pro-Ferri. Parlai io assieme a Furno Alberto e Antonelli.

7 marzo 1904.Scelto a relatore per l’organizzazione del Partito e azione relativa per il Congresso

Regionale Toscano, indetto per il 20 marzo p.f.

1 maggio 1904.La mattina discorsi di Masi Dublino, Felice Galgani ed io. La sera alla Festa fatta al Tiro a

Segno. Parlò l’avv. Umberto Giannini di Lucca. Festa riuscita brillante con moltissimi intervenuti colle famiglie.

15 maggio 1904.Conferenza a Brozzi e Peretola con Augusto Novelli per la candidatura Ciotti.

19 giugno 1904.

Nel Piazzale della Fiera a Colle, in un imponente riunione di cittadini (specialmente anarchici e socialisti) tenni un vivo contraddittorio con l’avv. Libero Merlino di Napoli figlio di Saverio. Il comizio riuscì pacifico, malgrado l’eccitazione dei due partiti in contrasto. Da quell’epoca cominciò lo squagliamento del partito anarchico che si sciolse dopo qualche anno. I migliori elementi si unirono al partito socialista e la massa si ritiro dalla vita pubblica.

30 luglio 1904.Contraddittorio a Staggia per le elezioni amministrative con Palmerini, oratore elegante.

26 agosto 1904.Conferenza elettorale a Poggibonsi al Largo XX Settembre assieme all’operaio Gennarini.

2 ottobre 1904.Comizio a Poggibonsi nel Giuoco del Pallone per le vittime politiche. Parlai io con Calvetti

Gino di Firenze e l’anarchico Papi.

15 ottobre 1904.Conferenza contro lo scioglimento del Consiglio Comunale di Poggibonsi sulla Piazza del

Teatro.

22 ottobre 1904.Conferenza elettorale alla Castellina in Chianti davanti alla Chiesa.

23 ottobre 1904.Conferenza a Radda alle ore 11 dal loggiato del Palazzo Comunale. I conservatori

mandarono un ragazzo a suonare un trombetta al mio fianco mentre parlavo. Invitai il ragazzo a smettere ed allora l’ufficiale postale disse: “vada via Lei, chi ce la chiamato qui!” Io senza voltarmi a lui, mi rivolsi ai numerosi contadini che ascoltavano dalla piazza esclamai “ Permettete cari agricoltori che mi congratuli con voi per il vostro contegno e per la vostre educazioni: quelli che dovrebbero darmi l’esempio si mostrano invece ineducati e intolleranti!” Fu un momento. I contadini insorsero con grida: Parli! Parli! Se lo toccano, ci siamo noi! A sentire questa musica gli avversari si ritirarono e il Sindaco allora fece atto di ordinare il silenzio e mi invitò a parlare e parlai un ora calorosamente applaudito fino all’albergo della Sora Caterina!

23 ottobre 1904.

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A Gaiole parlai applaudito dopo la conferenza della Castellina di Radda alle ore 17. Al ritorno passando da Radda, fui nuovamente applaudito da quei paesani che vennero ad incitarmi fuori del paese.

27 ottobre 1904.Contraddittorio a Poggibonsi in Piazza dei Muzi con Giovanni Borelli.

29 ottobre 1904.Conferenze elettorali a Radicondoli, Montalcinello Chiusdino e Ciciano.

1 novembre 1904.Conferenza elettorale a Monticiano ed a Iesa. I callainiani mi osteggiarono a Monticiano con

continue minacce e mi seguirono fino ad Iesa dove tentarono di zittirmi. Ad un dato momento dissi: “Io sono qui a vostra disposizione per compiere il mio dovere di candidato, se non volete che io parli ditelo senza interrompermi ed urlarmi ed io cesserò di parlare”. Fu una frase felice. I molti contadini che assistevano indifferenti esclamarono in diversi. “Parli!, Parli! Io replicai. “Ma ci sono quelli che me lo impediscono!” Allora que contadini dettero la caccia e quei perturbatori che furono costretti ad ascoltarmi per un ora. Dopo di me parlò un giovanotto sconclusionatamente e fu compatito. La sera, festeggiato da tutta la popolazione e invitato da molti, restai ospite da una famiglia operaia e la mattina acclamato, ripartii per Siena.

1 novembre 1904.Mio stato di servizio pubblicato nella Martinella n° 44 (?).

6 novembre 1904.Seconda candidatura mia. Entrato in ballottaggio con 1690 voti contro i 1862 dati a Callaini

Luigi.

Anno 1905.

8 gennaio 1905.Elezioni Politiche di Ballottaggio fra Callaini e me. Callaini 2.505 voti io 1.618. L’elezione

Callaini fu determinata dall’apporto dei cattolici che fino a quell’epoca si erano astenuti dalle lotte politiche.

24 settembre 1905.Congresso cooperativo a Colle e festa della Cooperativa Arnolfo. Presiedo il Congresso.

Parla Filippo Virgili.

29 novembre 1905.Contravvenzione per la stampatura degli inviti alle adunanze del Consiglio, perché la

indicazione della tipografia era “Tipografia Meoni” Invece il Delegato esigeva che fosse tutto scritto Tipografia di Vittorio Meoni Colle d’Elsa anche nei biglietti da visita che stampavo . Era un persecuzione idiota. Il Delegato poi, invitava all’ufficio la gente con stampati alle macchine, senza indicazione di nessuna tipografia. Tempi bestiali e meschini.

Anno 1906 .

1 aprile 1906.Comizio a Monteriggioni per promuovere l’igiene in quel Comune. Parlai io e l’avv.

Valsecchi Wolfango.

3 maggio 1906.

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Conferenza socialista a Poggibonsi con Antonio Vacirca di Niscemi, studente a Pisa.

Anno 1907.

25 agosto 1907.Nel congresso collegiale di Colle, viene proclamata la mia candidatura da soli 5

rappresentanti. Cominciava l’ostruzionismo dei pretendenti alla corona!

27 agosto 1907.Comizio a San Gimignano contro l’Amministrazione Comunale moderata.

29 agosto 1907.Discorso al cimitero di Colle per la morte di Giuseppe Giorni.

Anno 1908.

4 dicembre 1908.Si inizia nell’Elsa la campagna poco onesta di Luigi Cosi contro di me, per volgare interesse

di mestiere.

Anno 1909.

28 gennaio 1909.A favore del povero Teofilo Giunti ex Sindaco di Colle iniquamente perseguitato dai liberali

del paese e costretto ad emigrare in condizioni di estrema povertà con numerosa famiglia improduttiva, raccolsi la somma di £ 30 dai compagni e le spedii a Lui ad Empoli, dove trovavasi allora domiciliato e dove morì poco dopo, assieme a quasi tutti i suoi figli e consorte nella più squallida miseria.

3 febbraio 1909.Amilcare Storchi pollivendolo, deputato socialista e intelligente organizzatore politico,

alterego di Camillo Prampolini mi scrive per avere notizie sui collegi della Provincia di Siena da scrivere per il Tempo dell’onorevole Treves.Lo Storchi l’ho ritrovato a Milano nel 1932 titolare di un appalto in via San Silvestro, dove capitavano tutti i socialisti di ieri. Nel 1934 fu pregato di non stare più all’appalto, che ora e sempre presenziato dalla sua bellissima moglie ed è frequentato dai fascisti. E pare che gli affari prosperino.

4 febbraio 1909.Il Vetro Bianco organo della Federazione vetraria in data odierna contiene delle insinuazioni

settarie sui miei rapporti colla Vetreria di Livorno diretta dal mio genero Pilade Salvetti. Questa fu la ricompensa dei sacrifici di denaro e di tempo compiuti da me per quella classe di lavoratori.

18 febbraio 1909.Marcello Tozzi, che aveva constatato a Siena la ostilità dei senesi per la mia candidatura

politica, mi scrive eccitandomi di restare in lotta, biasimando il contegno di quei compagni.

25 febbraio 1909.

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Cestinatura d’un articolo di Bruno Franchi* scritto per prendersi l’occasione di fare una sciocca e smaccata e ridicola apologia sua! Questi erano i valori che avrebbero dovuto fare il lavoro di potenzialità del Partito Socialista Senese (Lui, Gianni, Meini, Latino e Valsecchi!).

7 marzo 1909.Elezioni Politiche di Ballottaggio a Colle (Collegio) Callaini voti 2.335 Meoni 1.642. Questa

elezione segnò la fine della mia popolarità. Cominciarono allora le calunnie, i tradimenti, le ingiurie, la trascuratezze, le indifferenze, le insidiate affermazioni e specialmente gli appetiti politici degli gnomi che miravano a succedermi nella popolarità. 9 marzo 1909.

Alcuni amici e compagni del Collegio di Colle Papini, Granelli fanno pratiche perché venga portato nei collegi di doppia elezione, specialmente in quello di Todeschini.

9 marzo 1909.In seguito alla sconfitta elettorale detti le mie dimissioni da Assessore del Comune di San

Gimignano.

11 marzo 1909.In seguito ai dissensi politici e polemiche giornalistiche, ebbi una vertenza col Ten.

Giovacchino Portigiani che si concluse con un verbale che deve essere fra le mie carte.

12 marzo 1909.La Nazione pubblica un articolo sulle dimissioni del Sindaco di San Gimignano per avermi

appoggiato nelle elezioni politiche.

20 marzo 1909.Il M° D’Aste di Certaldo chiede il rimborso delle spese di viaggio per una gita e conferenza

elettorale tenuta a Colle.Il M° D’Aste scrisse un sonetto apologetico in mio onore e lo pubblicò in un libro di poesia nella pagina in faccia ad un sonetto dedicato al Re Vittorio Emanuele. Nella seconda edizione del volumetto il mio sonetto sparì. S’era accorto della stonatura…...

12 aprile 1909.Conferenza a Gaiole.

18 aprile 1909.Il repubblicano Angelo Tondi mi chiede appoggio presso il Consiglio Provinciale di Siena

per una concessione domandata.

27 aprile 1909.Leonardo Sabbadini Segretario Comunale di Massa Marittima mi scrive promettendo

l’appoggio per il posto di maestra elementare per la Maestra Nella Minghi.

1 maggio 1909.Mio discorso illustrativo alla Palestra Scolastica con grande concorso di operai.

8 maggio 1909.Adunanza a Montecastelli per patrocinare la costruzione della strada Montecastelli

Castelnuovo Val di Cecina. Intervenni per il mandamento di Colle col dott. Giuseppe Burchianti per la Val di Cecina.

9 maggio 1909

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Conferenza a Navacchio (a Visignano) assieme all’avv. Andrea Bellincioni. Intervenni invitato dal Circolo Socialista di Navacchio rappresentato da Cesare Goretti.

11 maggio 1909.Tommasini di Bettolle, mi scrive una lettera per il Circolo Elettorale a proposito della

decisione del Consiglio Provinciale relativa alle operazioni elettorali amministrative provinciali in quel mandamento.

13 maggio 1909.Lettera di invito da Francesco Razzi per la conferenza della Signorina Gorsa a San

Gimignano. Parlammo in piazza la domenica successiva.

16 maggio 1909.Festa operaia a Colle. Parlarono l’operaio Boschi, il Maestro d’Aste, la signorina Gorsa ed

io.

19 maggio 1909.Il giornalista De Giovanni, mi manda la tessera di redattore del Piccolo Corriere del Tirreno.

2 luglio 1909.Lettera della Prefettura per la Commissione Provinciale di Sorveglianza per

l’amministrazione dei beni ecclesiastici soppressi. Oratorio di Vitalità a San Quirico d’Orcia. 9 luglio 1909.

Lettera del dott. Vittorio Lavagnini relativa alla direzione dell’istituto Vegni delle Capezzine.

27 luglio 1909.Piero Stendardi di Sarteano eletto Consigliere alla Camera di commercio di Siena, mi chiede

un consiglio se deve accettare la carica. Si fanno conoscere come compagni anche Federigo Stendardi, Romolo Pansolli* e Tullio Morgantini tutti di Sarteano.

9 luglio 1909.Lettera del sindaco di San Gimignano per pregarmi a ritirare le dimissioni da Membro della Commissione Edilizia, date perché abitante lontano dal paese.

9 settembre 1909.Sottoscrivo £. 5 per un ricordo a Ezio Marchi.

11 settembre 1909.Invito di Prezzolini per collaborare nella Voce con un articolo sui Conservatori Femminili

della Toscana che fu pubblicato.

14 settembre 1909.Invito di Vincenzo Fiorini di Castelfiorentino per una conferenza elettorale da tenersi in quel

paese il 24 corrente, giorno di elezioni.

14 settembre 1909.Scrive Prezzolini per concordare un convegno previsto per San Gimignano.

18 settembre 1909.Lettera del Presidente della Deputazione Provinciale di Siena, nel rimettermi la relazione per

la riforma dell’Accademia di Belle Arti a Siena.

19 settembre 1909.

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Adunanza coi partiti avanzati a Colle per protestare contro la tirannide zarista.

11 ottobre 1909.Al Salone Comunale. Adunanza per fare grande agitazione proposta di sciopero generale.

Con un discorso riesco scongiurare lo sciopero generale.

17 ottobre 1909.Discorso per l’inaugurazione della lapide a Ferrer in Piazza S. Agostino.

23 ottobre 1909.Comizio antizaresco a Colle in Piazza S. Agostino. Parlai in modo da essere apprezzato da

tutti per l’originalità dei concetti senza i soliti luoghi comuni dell’oratoria sovversiva.

4 novembre 1909.Monito dell’Unione Democratica di San Gimignano ai Consiglieri trascurati.

28 0ttobre 1909.Bonizio Pedani di Staggia mi invita per l’inaugurazione del Fascio Giovanile Socialista. Ci

sarà anche il M° D’Aste.

13 novembre 1909.Lettera del dott. Pieraccini relativa al trattamento dei medici nuovi. (vedi caso Cappelli).

14 novembre 1909.Comizio a Poggibonsi per Ferrer coll’intervento di Saverio Merlino.

4 dicembre 1909.Lettera di Prezzolini per chiedermi un articolo sui Conservatori Femminili da pubblicare

sulla Voce.

25 dicembre 1909.Oratore al comizio elettorale di Castelfiorentino. Invitato da Fiorini.

27 dicembre 1909.Tommaso Monicelli con una lettera mi ringrazia dell’ospitalità datagli in casa mia.

Anno 1910.

11 gennaio 1910.Noto = una cartolina del maestro D’Aste per una conferenza del prof. Ugo Mondello sulle

comete.

14 gennaio 1910.Invito del Circolo Giovanile d’Istruzione Socialista per rappresentarlo alla inaugurazione

della lapide a Francesco Ferrer in piazza S. Agostino. Alla inaugurazione parlai io per tutti.

18 gennaio 1910.Prezzolini dalla Voce mi scrive ringraziandomi dell’articolo sui Conservatori Femminili

della Toscana che poi egli pubblicò nel febbraio nella Voce. L’articolo che potei compilare sulla relazione che avevo scritto d’incarico del Consiglio Provinciale di Siena. Questa relazione che fra le altre riforme di carattere convittuale e disciplinare propugnava la educazione laica delle fanciulle, venne emendata dai consiglieri e deputati provinciali in modo da rendere sterile la riforma.

13 febbraio 1910.

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Commemorazione di Andrea Costa tenuta da me a Certaldo.

22 febbraio 1910.Lettera di rimprovero dell’avv. Arrigo Gianni di Siena, perché non lo scelsi come avvocato

in una causa politica.La ragione fu questa: lavorava a crearsi una popolarità per farsi una base elettorale per le elezioni politiche, in rivalità con l’avvocato Valsecchi, tutti e due ansiosi di succedermi nella candidatura allora pericolante pur l’orientazione riformista da me assunto in quel tempo.

23 febbraio 1910.Rispondo vibratamente all’avv. Gianni Arrigo alla sua lettera del 22 corrente.

24 febbraio 1910.Replico all’avv. Gianni per rompere definitamene la relazione fra noi. (Aveva patrocinato la

candidatura Sangiorgi).

25 febbraio 1910.Replica definitiva mia all’avv. Gianni.

28 febbraio 1910.Ultima lettera dell’avv. Gianni. La levata del Gianni, mirava a scalzare la mia candidatura.

Lui Valsecchi e Sangiorgi erano i pretendenti alla corona!

3 marzo 1910.Al Tribunale di Siena si discute la mia querela per ingiurie e diffamazioni contro Delle Case

Pucci e C. di Poggibonsi per una pubblicazione alla macchia*.Gli accusati ritrattarono vilmente tutte le diffamazioni e ingiurie.

4 marzo 1910.Nominato dal Comune Commissario per gli esami della scuola serale di francese tenuta dalla

Signorina prof. Carolina Bastianoni. Gli esami ebbero luogo le domeniche 6 e 13 Marzo.

5 marzo 1910.La Voce di Prezzolini pubblica in prima pagina un importante articolo mio richiestomi, sui

Conservatori Femminili della Toscana. Da notare a titolo di cronaca: della Voce io fui il primo azionista in ordine di data e presiedo l’adunanza di liquidazione quando cessò le pubblicazioni: A questa adunanza erano presenti Papini, Prezzolini, Nardi, Nencini, (defunto) e Biagi liquidatore e Vallecchi(?) e Mieli e Garoglio.

6 marzo 1910.Commemorazione di Andrea Costa fatta, assieme con l’on. Elia Musatti, dal terrazzo della

Cooperativa a Staggia Senese.

20 marzo 1910.Comizio a Monticiano per rivendicare gli usi civici, con l’avv. Girardo Girardi di Firenze.

Parlammo tutti e due applauditissimi. Al Girardi regalai un disegno di pecorella fatto in un momento di sosta della vettura al ritorno sul colle di Selvalta.

10 aprile 1910.Carlo Nencini da Firenze chiede la spedalità gratuita per la madre ospitata nella clinica

Burci, per avere il dott. Cappelli di Colle sbagliata la diagnosi e per essere ivi operata.

20 maggio 1910.

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Parlo al convegno dei Sindaci e dei Medici della Provincia alla Camera di Commercio.

20 maggio 1910.Al convegno interprovinciale dei medici condotti a Siena, tenni il campo io, venne

approvato il mio ordine del giorno al quale dette la firma anche il cav. Giorgi deputato provinciale.

12 giugno 1910.Eletto capolista nelle elezioni comunali con 322 voti su 351 votanti.

20 giugno 1910.Comizio a San Gimignano per le elezioni Provinciali. Parlai assieme all’avv. Valsecchi.

10 luglio 1910.Conferenza elettorale a Radicondoli con il Maestro D’Aste di Certaldo.

12 luglio 1910.Contraddittorio alla Palestra Scolastica colla Signora Felicita Buchiner sui diritti della

donna.

13 luglio 1910.Sono eletto assessore del Comune di Colle.

6 agosto 1910.Il corrispondente della Nazione chiede una inchiesta sull’Amministrazione Comunale di

Colle. Mi dimetto da Assessore per incompatibilità, dopo il posto dato a mia figlia Brunetta, di maestra elementare.

14 agosto 1910.Eletto Consigliere Comunale a San Gimignano, secondo nella lista dopo Niccolò Pacciani.

La mattina delle elezioni parlai in Piazza assieme all’avv. Volfango Valsecchi.Per diventare eleggibile la Sezione Socialista decise di farmi figurare possidente nel Comune. Giuseppe Dani mi cedette una casetta abitata da una vecchia mendicante. Le spese le pagò la sezione. Io ero riluttante ad accettare questo espediente che ritenevo dovesse nuocermi per accusa di procacciantismo politico, ma la Sezione con l’appoggio anche ed il parere dell’on. Dino Rondani, di passaggio in quel tempo nelle nostre località, mi impose di accettare e mi fece così inscrivere nelle liste elettorali.

8 settembre 1910.Congresso Nazionale dei consiglieri comunali e provinciali Socialisti a Firenze, dove

intervenni e parlai su varii argomenti.

26 settembre 1910.Mia interpellanza per la ferrovia Colle Massa al Consiglio Provinciale che dette luogo a

scambio di parole vivacissime.

2 ottobre 1910.La Gazzetta di Siena, conservatrice esalta il mio discorso al Consiglio Provinciale per il

Bilancio, esaminato da me con critica sottile ed acuta.

8 ottobre 1910.Invito a Volterra per la commemorazione di Bruno e Ferrer, per il 16 ottobre, assieme a

Gennanzio Bentini.

21 ottobre 1910.

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Congresso Nazionale del P.S.I. (durato dal 21 al 25 ottobre a Milano. (?)

22 ottobre 1910.Alla Trattoria Italia di Porta Magenta a Milano bicchierata coi compagni Musatti, prof.

Alessandro Florian, Mariani, Paciotti, Milanesi, Rettori e Galgani Felice.

8 novembre 1910.Conferenza sull’arte a Piombino in conversazione poi col dott. Ferruccio Piccolini. Mi

furono rimborsate anche le spese di viaggio per la conferenza che tenni laggiù il 1 maggio e che fu ostilizzata minacciosamente dagli anarchici piombinesi.

12 novembre 1910.Contribuisco con £ 1 alla sottoscrizione per l’associazione Italiana di Avanguardia.

12 novembre 1910.Ricevo cartoline da Prezzolini che mi annunzia la legge dell’articolo sui Conservatori

Femminili pubblicato poi sulla Voce.

15 novembre 1910.Mi si offre dall’associazione Anticlericale la tessera n° 46. Firmata Berardi.

18 novembre 1910.Lettera ing. Mangoli di Milano per la Ferrovia Colle Massa colla quale mi invita a

“provocare una definitiva decisione degli interessati”.

27 novembre 1910.Prendo parte al banchetto a Siena in onore di Quirino Nofri. (Invitati il 22)

30 novembre 1910.Invito della sezione Giovanile di Poggibonsi a presiedere il comizio per l’abolizione delle

compagnie di disciplina e reclutamento regionale. Oratori Alessandro Consani e on. Alberto Calda.

30 novembre 1910.Invito della Federazione Socialista di Piombino (firmato Alessandro Bacci) per una

conferenza nella prima quindicina di dicembre. Rispondo: Verrò nella seconda quindicina di gennaio 1911.

6 dicembre 1910.Il Circolo Giovanile di Siena (Meini Amedeo) mi invita a parlare ad un comizio contro le

compagnie di disciplina.

7 dicembre 1910.La Fiamma di Piombino da notizia che fui invitato a tenere una conferenza assieme ad

Antonio Mori e Adolfo Zerboglio.

13 dicembre 1910.Cartolina di Aspettati Armando per chiedere informazioni sul maestro Alfredo Frilli.

Lettera per avvisarmi di una sua visita.

25 dicembre 1910.All’Associazione Antichità Colligiana chiedo il cambio di nomi a Piazze e Vie municipali,

Trasporti e diminuizione del suono delle campane.

30 dicembre 1910.

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Lettera di Armando Aspettati su Alfredo Frilli.

Anno 1911.

8 gennaio 1911.Discorso mio sui doveri e diritti degli impiegati, al banchetto tenuto da questi alla Locanda

La Pina d’Oro. Da queste date cominciò a decrescere la mia popolarità, per l’intonazione moderata data ai miei discorsi, sempre avversi all’eccitamento demagogico a cui si abbandonavano i seguaci di Enrico Ferri rivoluzionario.

5 marzo 1911.Discorso alla Palestra Scolastica di Paolo Orano presentato da me, su Giordano Bruno e

Francesco Ferrer.Non fu stenografato…….sarebbe stato interessante……rileggerlo.

9 marzo 1911.Discorso al Cimitero per il compagno defunto Rutilio Tanzini, giovane intelligente e diritto,

morto giovanissimo. Ebbe un trasporto imponente.

12 marzo 1911.Gita a Grosseto per presentare all’on. Sacchi a nome della Società per la ferrovia Colle-

Massa Marittima della quale ero Presidente un promemoria firmato da tutte le autorità della Provincia di Grosseto e Sindaci delle località interessate alla ferrovia. Promemoria fu preso in considerazione dal Ministro e il progetto ebbe anche il sussidio governativo: ma fu ostacolato subdolamente per rivalità politica dall’onorevole Callaini e dai suoi seguaci di Colle e di Siena e il ritardo ne impedì la costruzione perché poco dopo la guerra mandò a monte tutti i progetti dei lavori.

12 marzo 1911.Conferenza a Grosseto sull’argomento “Sensazioni d’arte e di vita” riuscitissima.

13 marzo 1911.Al ritorno da Grosseto, parlai a Piombino, per invito del compianto ing. Ferruccio Niccolini

“sull’Arte” riuscita bene e chiusa anche con un contraddittorio col Niccolini stesso.

17 settembre 1911.Discorso al banchetto dei Congressisti Impiegati Comunali a San Gimignano.

24 settembre 1911.Comizio contro la guerra assieme ai socialisti rivoluzionari. Fui fischiato perché contrario

allo sciopero generale.

25 settembre 1911.Comizio a Poggibonsi contro la guerra di Tripoli. Parlai senza eccitare a fare atti di ostilità,

come volevano i promotori appartenenti ai partiti sovversivi. Fui accolto freddamente e declinai l’incarico di parlare a nome del Comitato. La mattina dopo, malgrado le mie esortazioni contrarie, tentarono alla stazione di impedire la partenza dei richiamati, ma non vi riuscirono e furono processati e condannati.

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26 settembre 1911.Alla stazione di Colle tentai di impedire la manifestazione per impedire la partenza dei

richiamati e ci riuscii, ma collo scapito della mia popolarità e fui fischiato.

28 ottobre 1911.Adunanza a Siena dei Sindaci della Provincia convocata da me per concordare l’organico

unico degli impiegati.

3 dicembre 1911.Adunanza a Radicondoli per l’automobile Colle –Massa. Al banchetto parlai a favore della

ferrovia Colle-Massa e sulla guerra d’Africa.

29 dicembre 1911.Adunanza della Lega Barrocciai per la strada maremmana. Telegramma al Prefetto che

ordinò subito i provvedimenti per il mantenimento adeguato della strada stessa.

Anno 1912.

7 gennaio 1912.Banchetto di commiato al compagno Staffilio* Boni alla locanda il Bel Soggiorno. Il Boni

emigrava per lavoro. Parlammo io e Bianco Bilenchi.

3 marzo 1912.Presento, invitato dal dott. Pacini, Ezio Felici di Siena alla Sala Scolastica, per una

declamazione dialettale senese. I miei nemici che mi volevano abbattere cogliendo tutte le occasioni, protestarono presso il Pacini per l’incarico affidatomi. Pacini com’era suo costume si strinse nelle spalle. I protestanti erano i soliti Mattone, Lepri ecc. La mia presentazione improvvisata fu brillantissima. Citai Belli, il Porta, Fucini ecc. Ma la mia stella incominciava ad impallidire specialmente per il dissidio coi compagni, fra i quali era cresciuto ormai chi lavorava a sostituirmi, cioè il Selvaggi Washington detto Nocchino stagnino e diceva lui……galantuomo. E gran farabutto per me aggiungo io.

1 maggio 1912.Mio discorso alla Palestra Scolastica con intervento di molta popolazione.

15 agosto 1912.Adunanza per il servizio automobilistico Colle-Massa tenuta al Palazzo Scolastico, alla

quale presenziai.13 ottobre 1912.

Discorso al banchetto dei bandisti staggesi alla Locanda a “La Venezia.”

27 novembre 1912.Adunanza a Montieri per promuovere il servizio automobilistico Colle-Massa. Dopo

l’adunanza coi rappresentanti maremmani si va a visitare la frazione di Gerfalco.

12 dicembre 1912.Processo contro l’avv. Mattone. Vedi il resoconto sui giornali La Martinella e Elsa.

Anno 1913.

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28 gennaio 1913.In occasione della morte a Firenze del popolare e benemerito dott. Angiolo Franci

colligiano, preso parte al suo imponente trasporto del quale erano rappresentate tutte le gradazioni dei partiti democratici con alla testa la Massoneria, come rappresentante di Colle (Sindaco) e invitato parlai in Piazza San Gallo davanti al feretro, improvvisando un discorso che fu riprodotto stenograficamente dal Nuovo Giornale e incontrò l’assenso commosso di tutti i presenti.

30 marzo 1913.Pubblico la prima lettera aperta a quella canaglia che risponde al soprannome di Sciabbrò

(Orazio Lepri) per costringerlo a levarsi la maschera sotto la quale mi aveva oltraggiato e diffamato nel modo più violento, profittandosi delle mie condizioni più difficili (famigliari ed economiche) e dell’apatia dei miei congiunti e forse anche della loro coperta ostilità e della sorda invidia dei cosiddetti compagni, quasi tutti vili e volgari sfruttatori della mia personalità negli anni della mia fortuna. Ma la mia lettera era cauta e ci sarebbero volute invece delle sode legnate!

(20 settembre 1951 Anche a me …* mi è successo lo stesso e sta succedendomi: Potrebbe essere scritta a perfezione anche per me questa *)

1 maggio 1913.Discorso a Staggia assieme al prof. Virgili Filippo per l’inaugurazione di una lapide al prof.

Bernabei della Verrucola,* cognato di Enrico Ferri.Accolto il mio discorso freddamente: al banchetto poi fui trascurato da tutti. Era cominciata la sfiducia, perché avevo preso parte alla adunanza di scissione dello Scudo di Francia a Reggio, dove si fondò il partito socialista riformista italiano.

7 maggio 1913.Lettera mia al Comizio Agrario ed alla Società dei Commercianti, relativa alla costruzione

della ferrovia Colle-Poggibonsi.

23 maggio 1913.Banchetto demoliberale a Scorgiano per combattere la candidatura Callaini. Il banchetto

ebbe luogo nella villa del Conte Borghesi che forse era intenzionato di contrapporsi al Callaini. Io intervenni e parlai contro il liberalismo callainiano.

15 giugno 1913.Comizio contro la guerra alla Palestra Scolastica di Colle assieme all’avv. Valsecchi

Volfango ed a Guido Poggi. Fui fischiato dai socialisti poggibonsesi per le idee espresse in senso interventista.

28 giugno 1913.Discorso al cimitero di Poggibonsi per il trasporto funebre di Domenico Delle Case.

13 luglio 1913.Adunanza tempestosa alla Società Commercianti fu il cozzo dei partiti che cercavano di

conquistare la prevalenza in quella Società.

20 luglio 1913.Adunanza alle Scuole Elementari per la ferrovia Colle-Massa. I nemici miei intervennero

armati di rivoltella all’adunanza, che però si svolse senza che avvenissero violenze.

18 agosto 1913.Telegramma per la morte di Bebel.

7 settembre 1913.

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La Sezione riformista proclama la mia candidatura nel Collegio di Colle; da me poi rifiutata per astensione.

21 settembre 1913.Lettera aperta agli elettori per il ritiro della mia candidatura.

30 settembre 1913.Eletto nuovamente Sindaco di Colle.

18 dicembre 1913.Discorso per la festa degli alberi sul Poggio di Castiglioni.

Anno 1914.

23 gennaio 1914.Sono eletto Sindaco di Colle Val d’Elsa.

3 aprile 1914.Al Banchetto promosso dagli Agricoltori per la Mostra Zootecnica, parlai applaudito della

questione agraria nel Comune di Colle e dintorni.

11 aprile 1914.Invitato all’Unione Liberale di Colle, per promuovere la ferrovia Colle-Saline, intervenni e

parlai, invitato, e difesi gl’interessi colligiani.L’iniziativa dell’Unione Liberale era stata promossa per boicottare il progetto Colle-Massa promosso e presieduto da me.Il boicottaggio ebbe risultati positivi e la Colle-Massa dopo molte vicissitudini e insidie venne ostacolata fino alla dichiarazione di guerra, dopodiché, nessuno pensò più alla ferrovia e l’iniziativa, che era già giunta a fare accettare dal Governo il progetto, cadde.

15 aprile 1914.Adunanza per la Colle-Saline al Salone Municipale a Colle. Era stato organizzato un vero

complotto per abbattere me coll’abbattimento del progetto Colle-Massa. I miei amici non mi sorressero: quelli che avrebbero potuto farlo erano invidiosi della mia iniziativa. E fui lasciato solo contro la unità dei cani liberali. Il segretario di Casole d’Elsa Ordy falsificò perfino il verbale.Leggere La Martinella e altri giornali dell’epoca.

10 maggio 1914.Adunanza al Salone Comunale per la ferrovia Colle-Massa. In quell’adunanza l’avv. Ernesto

Mattone che aveva sempre fatto l’ostruzionismo per opposizione sistematica e per rivalità politica fu smascherato rumorosamente da tutti i rappresentanti delle proprietà traversata dal progetto ferroviario. Ma la iniziativa cadde per l’evento della imminente guerra che fece arenare tutti i progetti. Il Salone era stato tappezzato coi disegni originali del tracciato che io portai personalmente a Roma dal Ministro Sacchi.

21 maggio 1914.Adunanza elettorale coi contadini al Palazzo Scolastico di Colle.

24 maggio 1914.Conferenza semi-fallita (elettorale politica) a Gracciano (Colle).

4 giugno 1914.

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Ultima adunanza del Consiglio Provinciale di Siena. Saluto di commiato, fu votata la rettifica della salita degli Olmi, da me promossa e costantemente caldeggiata. I colleghi esclamavano votando: Via! si vota la strada del Meoni.Avevo ottenuto dal Consiglio anche la rettifica della salita dei Cappuccini e venne presa in considerazione a mia istanza la rettifica della Badia a Colle e quella di Romituzzo a Poggibonsi.

13 giugno 1914.Resoconto dell’amministrazione Comunale in un Comizio alla Palestra Scolastica. Parlarono

Selvaggi Washington e Dondoli. Io parlai brevemente. La mia popolarità cominciava a declinare, dopo l’uscita dal Partito Socialista.

24 giugno 1914.Comizio resoconto gestione amministrazione comunale a Colle. Serata veramente trionfale:

ripresa di popolarità. Il popolo di Colle, riprese contatto con il suo vecchio animatore. Incidente dei Lepri. Il figlio di Arnolfo mi interruppe varie volte con grida incomposte e qualche ingiuria; la folla lo investì e lo percosse. Accorsero i fratelli Lepri Alfonso e Orazio, armati, ma la provocazione non fu raccolta e tutto fini senz’altro seguito. Il Selvaggi che coi socialisti rivoluzionari (lui clerico-socialista) aveva strappato La Martinella. Tacque del mio trionfo sul giornale. Cominciava a mettere la gabbia per la propria candidatura. Voleva inalarsi deprimendo me! Cose di questo mondo!

25 giugno 1914.Discorso al cimitero di Poggibonsi per il trasporto dell’ing. Pampaloni,

25 giugno 1914.Discorso in Piazza Arnolfo contro la teppa monarchica.

9 luglio 1914.Conferenza elettorale di venerdì al mercato all’angolo sinistro della Piazza Arnolfo e via

Masson. Incidente del venditore di scatole, sfrattato dalla piazza dal popolo, perché disturbava la conferenza.

12 luglio 1914.Comizio in Piazza Arnolfo per le elezioni provinciali. Contraddittorio con l’avv. Giuseppe

Sbaraglini e Selvaggi Washington. Affrontai la corrente avversa dei socialisti e riuscii a farmi ascoltare malgrado la sorda ostilità dei fanatici.

16 luglio 1914.Contraddittorio a Casole d’Elsa coll’avvocato Ernesto Mattone.

18 luglio 1914.Sconfitto dall’avvocato Ernesto Mattone nelle Elezioni Provinciali. Effetto della scissione

del Partito e delle rivalità dei compagni aspiranti alla Direzione del Paese e dalla feroce campagna condotta contro di me, dai reazionari e specialmente dai rinnegati Lepri e Mattone.

Anno 1915.

9 novembre 1915.Adunanza del Comitato Civile per l’unione patriottica. Aderiscono Liberali, Cattolici,

Repubblicani, Socialisti Riformisti. Ma fin da principio si contesta che i conservatori in generale sono segretamente ostili all’unione coi riformisti e molto restii a fare dei veri sacrifici. Ci sono dentro. I Lepri, Mattone, l’Arciprete, Crispino Meoni, Sbraci, Arbace, Io, il dott. Cappelli, l’operaio cattolico Pacini (Pippella) e altri.

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11 novembre 1915.Esercizi naturisti nell’Elsa. Sgombro del pacciame nuotando, dal Diborrato e giuochi di

equilibrio fra i massi del Diborratino e oltre.

15 novembre 1915.Al Monte dei Paschi, scelgono il Dondoli invece di Cecchino al Posto di scrivano. I Lepri

cominciano a smascherarsi contro di me.

19 novembre 1915.Stamattina ho inalzato una preghiera a Dio, sincera. Che sia l’inizio della mia evoluzione in

senso spirituale? Vedremo.

21 novembre 1915.Oggi, senza cerimonie, è stato inaugurato il servizio automobilistico Colle-Massa. Nell’Elsa

l’avv. Mattone mi ha mortificato velenosamente a proposito della mia ferrovia Colle-Massa.

4 dicembre 1915.Adunanza del Comitato Civile. Mie dimissioni. Incidente Lepri Alfonso- Mattone. Alfonso

venne in mio appoggio.

9 dicembre 1915.Concordo con Adele di andare a Firenze tutti i sabati. Cercherò studio, recapito, camera;

accuiderò domicilio civile e amministrativo. Lavorerò d’arte e starò ad attendere gli avvenimenti in ambiente più respirabile.10 dicembre 1915.

Adunanza del Comitato Civile. Elezioni della Direzione. Vince la nostra lista. Il Soumerau Segretario si scopre partigiano dell’avv. Mattone.

18 dicembre 1915.Gita a Firenze. Viaggio con Giotti, Orazio, Lolini Guido. Cerco quartiere alla Valdelsana

con Giotti. Alla esposizione invernale trovo accoglienze da Nomellini, Chini, Focardi coi quali pranzo dall’Aglietti. Pomeriggio trovo Rosadi e Muller che mi collocano bene i miei lavori. Visito studio Focardi con Nomellini. La sera al Bottegone con Dante Sodini, Novellino, Muller, Chini e Nomellini.

19 dicembre 1915.Adunanza di liquidazione alla Voce. Trovo Nencini Alessandro, Papini, Nardi e De Robertis

con il direttore. In strada trovo Oreste Gozzini e Beppe Taddei, reduci dalla commemorazione di Oberdan.

20 dicembre 1915.Denunzio domicilio a Firenze.

21 dicembre 1915.Disdico locale di Firenze. Vi andrò ogni 15 giorni per coltivare amicizie e relazioni.

22 dicembre 1915.Decido di restare a Colle, lasciando il domicilio a Firenze per il venturo dicembre 1916.

Anno 1916.

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2 gennaio 1916.Parte Meonio per Gaeta. Bellissimo, sereno, disinvolto, lieto! E’ tornato indietro per

abbracciarmi ancora. Dio ti accompagni! E ti protegga! E mi faccia morire prima di te!

12 gennaio 1916.Ho spedito per il Posto di Ristoro di Sarzana all’Eroica di Ettore Cozzani il quadretto “

Tonfo dei Preti” nell’Elsa.

19 gennaio 1916. A Firenze da Paszkowski alle 22,00 con Ceccaroni Guido si parlò di fare un giornale a

Firenze. Lui dispone per 12 mesi £. 50 al mese.

2 febbraio 1916.Focardi mi telefona che la Commissione Governativa. Per gli acquisti della Mostra Invernale

di Firenze ha deciso l’acquisto del mio quadro “Barometro Basso” cioè l’arena nell’orto Scarpellini.Il quadro andò a Roma a Villa Giulia da dove emigrò nello studio di un Sottosegretario al Ministero dell’Approvvigionamenti e di lì scomparve e non è stato più ritrovato.

2 febbraio 1916.Pago l’effetto della Martinella che i successori si sono rifiutati di pagare. Era firmato da loro

Berardi. Procedimento disonesto. Della Martinella hanno riscosso e riscuotono gli abbonamenti arretrati e non pagano i debiti del giornale. Bel procedimento. E così ho dovuto pagare io la cambiale. Di più; hanno diffidato gli abbonati arretrati a non mandare a me il loro abbonamento!! Vera truffa!

3 febbraio 1916.Visita al mio studio di Raffaello Barabesi che promette l’acquisto di un quadro.

Infatti acquistò per 500 lire l’Oliveta di Nissera, che è in casa sua a Siena.

4 febbraio 1916.Compro una cartella del Prestito del 5%.

6 febbraio 1916.Adunanza alla Voce. Presenti: Prezzolini (festoso) Papini, Garoglio e Mieli.

7 febbraio 1916.Due militari di Mensano e Montalcinello mi informano che a Montalcinello hanno

inaugurato la bandiera della Società Operaia dipinta da me e ricamata dalla Sig. Conti senza invitarmi.Da ogni parte abbandoni e ingratitudine.

10 febbraio 1916.Riapro il domicilio a Colle. Ieri visita allo studio del pittore Corrado Michelozzi di Livorno.

11 febbraio 1916.Oggi ho superato la situazione finanziaria miserissima con £. 70 e £. 30 prestatemi da

Angiolino Fabiani e da mio figlio Spartaco e £ 33 per la vendita di un letto. Meschina posizione.

18 febbraio 1916.Non riesco a pagare la rata delle tasse.

24 febbraio 1916.

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Siamo daccapo a secco di denari. Ho in tasca un soldo greco! Rosetti da Roma mi chiede articoli per il giornale l’Azione.

25 febbraio 1916.Scrivo sull’Azione sul “Partito per l’Azione socialista”

1 marzo 1916.S’inizia l’inventario per la cessione della Tipografia a Mario e Spartaco.

6 marzo 1916.Adunanza del Comitato Civile. Eletto relatore per dare maggiore impegno alla propaganda.

10 marzo 1916.Salandra liquidato. Ministero nazionale preparatore di nuovi tempi. Bissolati arbitro, il

socialismo ufficiale neutralizzato, la democrazia sociale trionfa.

13 marzo 1916.L’Azione socialista pubblica un mio articolo con parole lusinghiere.

14 marzo 1916.Meonio parte per Gaeta. Questa partenza è la più dolorosa fino a qui. Dio lo protegga!

20 marzo 1916.Adunanza del Comitato di Difesa Civile di Colle. Viene approvato il resoconto del

Sottocomitato presieduto da me con £ 88,70 di entrata e £. 31,70 di spesa. In quell’adunanza viene pure approvata una mia proposta per promuovere delle conferenze patriottiche nella città.

20 marzo 1916.Alle 9,1/4 adunanza del Comitato Civile. Faccio il resoconto del Sottocomitato e la relazione

per la propaganda patriottica.

22 marzo 1916.Invito Raffaello Salvetti e Temistocle Pacini ad entrare nel Comitato di propaganda

patriottica di Firenze.

23 marzo 1916.Fino dal 21 accordo con Alfonso Lepri e Alfredo Sbraci per formare la lista dei componenti

il Sottocomitato del Comitato Patriottico di Firenze.

29 marzo 1916.Alle 18 adunanza del Comitato Civile per l’organizzazione della conferenza del Padre

Stiallesi. Sono incaricato di compilare il manifesto.

31 marzo 1916.Don Roberto Mangiavacchi mi incita a farmi editore di pubblicazioni e traduzioni di libri

naturisti. Declino l’invito per prudenza commerciale.

2 aprile 1916.Conferenza di Padre Stiallesi al Teatro dei Varii. Pochi intervenuti, circa 100; ed i soldati di

residenza. Sintomo di dissoluzione e viltà in ogni frazione della compagine interventista. Astensione generale dei cattolici. Astenuta anche la Cooperativa Arnolfo

23 aprile 1916.

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Colloquio con Lepri Alfonso. Si parla di fare un gruppo nuovo interventista con programma democratico sociale patriottico, escludendo a priori ogni collaborazione con Mattone, Ceramelli, Larghi e Soumerau, associandosi con Bertini, Pupilli, Salvetti, Lupetti, Lepri O, Sbraci, Arbace.

4 aprile 1916.Gita a Riciano da Don Mangiavacchi Roberto. Pranzo fruttariano, conversazione libera.

Casa sudicia, senza donne. Leggo Di Giacomo e Sabatio*. Gita gaia, primaverile.

5 aprile 1916.Mangiavacchi è socialista ufficiale simpatizza con Ferri: è nemico di Bissolati. Lo

propagando, ma è duro. Non conosce bene la vita del socialismo italiano. Attingo ottime informazioni sul naturismo. Mi converte e mi da a leggere libri naturisti e vegetariani.

13 aprile 1916.Arriva telegramma della partenza di Meonio per destinazione ignota. Comincia da oggi il

martirio dell’attesa angosciata.

16 aprile 1916.Il Popolo di Siena cattolico, pubblica un articolo contro di me, come nemico pericoloso

dell’ordine sociale. Per questo mando le dimissione da membro del Comitato Civile.

18 aprile 1916.Adunanza a Roma della direzione del partito socialista riformista. Presenti Bonfigli, Lucini,

Wanderblik, Rosetti. Riferisco sulla situazione del partito in Toscana.

21 aprile 1916. Arriva il telegramma che annuncia la partenza di Meonio per il fronte.

E’ venuto Mario. Arriva la notizia del richiamo di Cecchino.

22 aprile 1916.Attacco di Mattone sull’Elsa; gesuitico e perfido. Attacco anche nella Gazzetta di Siena

25 aprile 1916.Scrivo la lettera di dimissioni dal Comitato Civile, a causa degli attacchi di Mattone. Le

approvano Cide Chiti, Arbace, Sbraci e Temistocle Pacini. Questi mi suggerisce di trascurare Orazio.

2 maggio 1916.E’ morto stamattina Teofilo Giunti a Empoli. Un martire, lottatore con la miseria più nera,

vittima della politica: caduto perché onesto, perché idealista, perché devoto alla famiglia. Ora è…. dimenticato da tutti. Almeno ora dormirà tranquillo! A Empoli trasporto quasi meschino. E’ presente Busoni e qualche altro. Al cimitero ho ricordato il valoroso amico. Io bene accolto festeggiato ed ospitato dai compagni, Busoni, Maestrelli ecc.

3 maggio 1916.Discorso sul feretro di Teofilo Giunti ad Empoli al cimitero. Dopo conversazioni politiche

coi rivoluzionari in difesa del riformismo.

3 maggio 1916.Ricevo lettera del Sindaco che mi prega a ritirare le dimissioni dal Comitato Civile. Invitato

dal Pretore vado a trovarlo. E’ incaricato di officiarmi dal Sindaco, perché ritiri le dimissioni, colloquio importante; mi suggerisce di andare cauto coi contatti: i Lepri sono insidiosi e impopolari come Mattone.

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5 maggio 1916.All’adunanza del Comitato Civile ieri sera erano presenti, Crespino, Pacini, (Pippella)

Cappelli F. e Sindaco. In precedenza c’è stata conventicola fra Soumerau, Mattone e Orazio.

6 maggio 1916.Lello Salvetti, Soumerau, Arbace per incarico di Alfonso Lepri mi pregano di andare a

ricevere Zerboglio a Poggibonsi per la conferenza a Colle. Vo a Siena da Cecchino all’Ospedale e mi scuso con Zerboglio. Saluto Bonelli al Canon d’Oro. Torno a Colle a conferenza finita. Forse 50 presenti, ne clericali, ne liberali, ne operai, ne socialisti, presenti. Soldati e pochi cittadini.

8 maggio 1916.Adunanza Comitato Civile. Crespino, Pacini, Cappelli, Bertini, Cappelli, Bottai votano

l’ordine del giorno gesuita pro Mattone. Crespino e Pacini mi difesero Cappelli era ostilissimo. E’ un ignobile individuo che sfrutta il partito socialista per arraffare il posto, ed ora gira nel manico. Vera canaglia.

10 maggio 1916.La sera adunanza della sezione riformista. I compagni sono solidali con me per le dimissioni

dal Comitato Civile. Assente Sbraci soltanto.

14 maggio 1916.I miei nemici personali sono andati a Massa Marittima per rovinare l’iniziativa della ferrovia

Colle-Massa per fare onta a me. E non mi invitarono ……naturalmente. Lello Solvetti dice: si sono dimenticati di te, ma non importa: la ferrovia è opera tua! Invece ci andarono il Pretore, Orazio Lepri e Berto Bertini, per rubarmi l’iniziativa, assieme al Mattone e al Segretario Somerau. Il Sindaco Pepucci però mi mando i saluti dispiacente di non avermi veduto.

15 maggio 1916.Attesa angosciosa di notizie da Meonio al fronte. Alle 12 arriva una sua cartolina e ci

sentiamo consolati.

18 maggio 1916.Nel Comitato Civile il tentativo di assassinarmi politicamente e consumato oggi. Sono state

accettate le mie dimissioni. Tutti votarono per l’accettazione: Lello Salvetti soltanto fu contrario all’accettazione. Le canaglie trionfarono.

19 maggio 1916.Tristi notizie dalla guerra. Meonio è in Valsugana sul Cismon in combattimento. Brutte ore

di angoscia. Viene a tempo un comunicato ufficiale dello scontro ed è tranquillizzante.

20 maggio 1916.Arriva una cartolina di Meonio in data del 18; E’ passata! L’attacco in Valsugana avvenne il

16 : ed egli scrive: dove sono ora è una villeggiatura! Auguri al eterno*!

1 giugno 1916.Adunanza dei cantonieri provinciali a Siena in una Trattoria di via della Torre. Sono stati

organizzati da me; mi fanno un’accoglienza veramente affettuosa. La mia politica di conciliazione ottiene ottimi risultati. Approvano il mio operato.

11 giugno 1916.Visita al Presidente della Deputazione Provinciale per ottenere miglioramenti pei Cantonieri

e per il riconoscimento della loro Società. Ricevuto da tutti gli impiegati con deferenza e così dal Presidente. I cantonieri Furiesi, Vannuccini e Lombardi sono entusiasti del ricevimento e dell’opera mia.

18 giugno 1916.

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Ministero Boselli, Bissolati. Quando vado a Roma?

28 giugno 1916.Adunanza generale del Comitato civile. Sbraci è scappato. Salvetti è a Bisciano. Arbace è

sorvegliato. Zulimo soltanto è fedele. Egli voleva intervenire nella discussione delle mie dimissioni, ma fu sconsigliato da Crespino e da Arbace. Il Pretore e Alfonso Lepri zitti. Mi lasciarono livragare* Tutti! Meno Zulimino mie dimissioni non furono presentate! E cosi evitarono la discussione in merito che avrebbe condotto al biasimo per gli attacchi fattimi da Mattone.

30 giugno 1916.E’ riunita l’adunanza del Consorzio di Cartiere. Crespino e Corrado cospirano per sostituire

Spartaco e mettono avanti il Gonnelli. Spartaco lavora a restare solo e dice che i consorziati non hanno fiducia ne in me ne in Cecchino. E questa anche la sua convinzione. Bella cosa, salutarli tutti!

2 luglio 1916.Adunanza del Consorzio Cartiere, finita col parto della montagna. Il Gonnelli non aveva

idee. La sfiducia per me e per Cecchino, vantata da Spartaco pare che non esista. Vuol crearla lui; pei suoi fini personali. Scuola dello Zio! Nessuna grave decisione.

3 luglio 1916.Cecchino ha cominciato il lavoro di riordinamento della tipografia e del Consorzio e pare ci

si trovi bene.

8 luglio 1916.Colloquio col Presidente della Deputazione Provinciale per patrocinio dei cantonieri. La

Deputazione adunata delibera che i Cantonieri facciano la licenza di 10 giorni, dove vogliono, come avevo domandato io, per loro.

9 luglio 1916.Spartaco parte per Modena a fare i proiettili.

9 luglio 1916.Adunanza per la luce elettrica. Smacco mio per avere rievocato il progetto della

municipalizzazione. Il passato è morto e le recriminazioni non accreditano.18 luglio 1916.

Da un esame sommario della contabilità di Cartiera, prevedo che avremo circa 10.000 lire di utili. Tre anni così e ti saluto. La mia vecchiaia, se non mi assassinano, è assicurata, dal lato economico. E sarò indipendente e fiero.

23 luglio 1916A Livorno si piange perché manca la posta di Meonio. Si va a letto per disperazione. Alle 16 arriva espresso di Cecchino con cartolina di Meonio! E’ passato agli esami di aspirante. Cecchino fa tutto; è la colonna di famiglia. 25 luglio 1916.

Il compagno Silvestri a Livorno mi comunica che lavora assiduamente con Ciccotti e Raimondo per un accordo con Mussolini; mettere aut aut alla borghesia capitalista o torniamo rivoluzionari. Ma questa non è rinnovazione morale col proletariato.

27 luglio 1916.Silvestri mi dice che Bissolati non è che giornalista: ha circa 300 lire di rendito del

patrimonio Bergamaschi. Guadagna 500 lire al Messaggero. Bonomi ha pure rendito suo ed è corrispondente del giornale Mattino di Bologna.

14 agosto 1916.

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Utili delle Cartiere al 30 giugno £. 6.000. Non c’è da lamentarsi.

18 agosto 1916.Visita allo studio di Leonetto ed Emilio Cecchi in mia assenza. Ho scritto per scusarmi

invitandoli ad una nuova gita nella nostra campagna.

6 settembre 1916.Da Firenze si va a Ronta. In vettura a Razinoli a piedi alla Colla colla pioggia. Alle 11

arrivammo accetti festosamente alla Colla.

16 settembre 1916.Si riparte dalla Colla con barroccio alla Maremmana per Firenze.

20 settembre 1916.Visita di Mangiavacchi prete. A letto stanco perché strapazzati nel viaggio.

21 settembre 1916.Mangiavacchi è ingrugnito per la stagione; sta in casa a tradurre dalla Reven l’articolo

“Flectarismo”* io ho il mal di denti e le emorroidi.

22 settembre 1916.Con Mangiavacchi si va a girare pel paese. Le donnaccole dicono quando si passa: “Non ci

mancava altro da questo ora!” Ritorna a piedi a Riciano. Lo accompagno fino alla catena di Bardeggiano. Si conversa piacevolmente.

29 settembre 1916.Mentre per Spartaco si accerta un ammanco di £. 8.074 in 4 mesi! Meonio vuole versare 100

lire a favore della famiglia. Sono le sue prime economie! E’ un atto coerente con quelli del padre suo, che ebbe la ingenuità di consegnare un libretto di risparmio con £. 50 quando si divise collo zio, ladro domestico!

12 ottobre 1916.Gita al Castagno con Adele. Colla Porta al Rastrello. Alle 13 al Cornocchio alle 16 al

Romitorio. C’era il Tortoli con una puttana. A Camporbiano ma la accoglienza. Si arriva al Castagno 14 chilometri. Triste accoglienza. Sono in lutto per la guerra. A letto nella camera dei “Lombardi” latrina sporca. Si dorme come ghiri.

13 ottobre 1916.Cambia scena al Castagno. Mi riconoscono e mi danno una buona camera. A San Vivaldo

liquido il Padre Angelo Giuntini; si discute; alte idealità ci esaltano; è bravo: apologia della chiesa; ci lasciamo buoni amici. Si torna; al bivio di Montignoso si svolta. Ci accoglie la sorella del prete, Don Socrate Isolani. Faccio il tramonto a pastello; si torna a notte. Cena vegetariana. Si dorme bene.

14 ottobre 1916.Si parte dal Castagno per San Gimignano a piedi. Si mangia nel campo al Poggio di Città.

Alla porta si trova Don Castaldi. A Colle in vettura di Magnocchia, auriga Pasqualetti. Si saluta Furiesi. A casa delusione.

15 ottobre 1916.All’Unione Liberale espressione dei clericali e sfiducia solenne a Mattone ed a Ciacci, colla

elezione di Latino Maccari e Italo Lambertucci.

17 ottobre 1916.

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E’ morto Ferruccio Niccolini; mi faccio rappresentare ai funerali a Piombino da Iermini. E’ stata battezzata una scuola con suo nome.

25 ottobre 1916.Crispino mi tasta: azzarda dire l’utile sarà di £. 10.000: io replico: ci sarà uno sbaglio. Se

non c’è bisognerà……trovarlo.

28 ottobre 1916.Al Consiglio Provinciale apprendo che l’avv. Lecchini della Castellina, mio galoppino, fa

propaganda per i cantonieri a sua profitto elettorale. Dappertutto dei vanitosi della borghesia, che si imbrancano coi socialisti per sfruttargli. Vedi Lui, Bertini, Mattone, Orazio, Giorgli ecc. Tutti studenti ……auto candidati.

30 ottobre 1916.Iermini pubblica nell’Operaio di Piombino la mia lettera per Niccolini con parole

lusinghiere e commenti antiquati.

31 ottobre 1916.Gita in Calcinaia a Poggibonsi dal capocantoniere Callaioli, dal quale ho saputo che la

mossa elettorale Lucchini, aveva per galoppino il cantoniere Gori della Castellina.

Anno 1918.

3 gennaio 1918.Adunanza alla Fiat di Firenze delle Patriottiche. Serata di grande successo oratorio. Vedi

Nazione e Nuovo Giornale.

18 gennaio 1918.Adunanza del Comitato Patriottiche e della Sezione Socialista riformista per l’affare Pasella.

20 gennaio 1918.Adunanza alla Fiat; discorso disastroso. Risate e proteste per il mio discorso pro naturismo.

21 gennaio 1918.Alle ore 17 a Firenze dall’avv. Terzagli per compilare il programma d’azione del gruppo.

Ampia discussione teorica. Il prof. Pugliese* del Manicomio di San Salvi appoggia la mia propaganda naturista.

24 gennaio 1918.Adunanza alla Fiat. Serata per me soddisfacente. Terzagli mi invita ad andare con Bresci a

Vaiano per domenica 27. Orsatti, improvvisamente avverte che domenica alle 16 ci sarà adunanza del Gruppo Femminile per esaminare la proposta Meoni sul naturismo e mi invita. Accetto.

27 gennaio 1918.A Vaiano (Prato) con Don Amerigo Bresci, prof. Guarducci, comm. Giorgi. Accolti con

muta ostilità. Scendo in strada (la sala della conferenza era deserta) e parlo. Tutti attenti ascoltano rispettosi. Sono abilissimo. Parla poi Guarducci. Apparato di forze. Ottimi risultati. Il ghiaccio è rotto. La paura è passata; la breccia è aperta nella rocca del neutralismo. Telegrafo al Gruppo Femminile per scusare la mia assenza all’adunanza. Ci rimetto la spesa ferroviaria Firenze-Prato.

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30 gennaio 1918.Pasella narra alla Sezione la sua avventura con Bini (quello di Lecco?) e con Frontini,

scroccone di Bini a Como.

30 gennaio 1918.Trovo Giannino Fusi. Mi porta a cena da un vecchio mazziniano. Ci trovo Sbolci Pietro

lenente, il sindacalista di Colle e Innocenti, anarchico. Tengo cattedra festeggiato da tutti.

31 gennaio 1918.All’adunanza della Fiat di Firenze vengo indicato come organizzatore della Propaganda nel

Comitato. Mi preparo per interloquire con Comandini e ad organizzare la contropropaganda al convegno dei socialisti ufficiali che avrà luogo il 3 febbraio.

3 febbraio 1918.Gita di Adele a Modena. Viaggio con D’Asta fino a Bologna, da Bologna a Modena con un

capitano dell’esercito. E dopo? A Colle sistemate meno peggio le vertenze del Consorzio.

4 febbraio 1918.Adunanza della commissione della Fiat andata deserta. Adunanza alla Sezione.

Comunicazioni impressionanti di Pasella sulla preparazione rivoluzionaria. Articoli sull’Azione di Roma e sul Dovere di Prato relativi alla mia conferenza di Vaiano . Terzagli (e l’avevano promesso) non ha mandato la corrispondenza al Popolo d’Italia. Gelosi!

6 febbraio 1918.Colloquio con Mario Galli per la mia Mostra personale. Visita di Galli in soffitta. So di non

richieste. Alla Leonardo con il Comitato di Propaganda. Accoglienza di Angiolo Orvieto. La sera alla Fiat convegno sul naturismo.

8 febbraio 1918.Arrivo di carta al Magazzino. Incidente col Cappelli profittatore.

La sera alla Wallj alla Pergola. Ci trovo Taddei Giuseppe e Sesto Papini.11 febbraio 1918.

Parte un vagone di carta per Roma per tentare di piazzarmi laggiù collo Zipoli Amedeo. Segretario dell’on. Rosadi.

14 febbraio 1918.Presiedo con plauso l’adunanza alla Fiat. Con Guido Ceccaroni si progetta di dare il

banchetto a Bissolati con menù vegetariano.

15 febbraio 1918.Gita a Empoli ed a Limite a piedi colla tramontana. A Empoli trovo Dai addomesticato.

Torno al Polo Nord pieno di soldati disfattisti. Ritardo di treno. Freddo glaciale.

16 febbraio 1918.Il rag. Ulivelli e l’ing. Consigli dell’Università Popolare mi consultano a proposito

dell’incidente a Bottegone. Offrami* vegetariano entusiasta, discepolo e leninista. Ben conservato a 67 anni.

17 febbraio 1918.Alle Patriottiche discorso Nitti, offro per i soldati di ritorno mia cartella 5% di £. 100 e mio

opuscolo sul vegatismo*.

20 febbraio 1918.

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Alla Leonardo. Ci trovo Orvieto, Calò, Francesco Gioli mi loda la mia arte. Conosco Salvemini. Fuori trovo Tebaldo Ringressi* che esalta il mio passato e la mia condotta.

21 febbraio 1918.Arriva a Colle Meonio in licenza – telegrafa Cecchino. Contemporaneamente mi giunge la

terribile notizia della morte a Modena di Guglielmina! Parto: arrivo alle 21 a Modena. Che costernazione! Che pietà! Che bella morte!….Era una creatura degna del più puro affetto. Vado a dormire allo Scudo di Francia.

23 febbraio 1918.Torno a Firenze per fronteggiare la scadenza Volpini di £. 9.400. Lascio a Modena tutto

predisposto per il trasporto della salma di Guglielmina. Arrivo alle 1,30 del 24.

24 febbraio 1918.Alla Fiat condoglianze generali. La sera conferenza Barzilai. Ci trovo un prof. Di Carrara,

Taddei, Rosadi che mi festeggia, Martini Ezio di Siena colla Signora che mi parla di decisionismo.Alle 1 del 25 alla stazione: non arriva nessuno.

25 febbraio 1918.Alle 12,30 arrivano da Modena. Gli amici Benaccini,* Ciampolini si prestano per avere

dalle ferrovie il carro funebre.-Alle 15 presente il figlio di Enea di Poggibonsi, alla Fiat.-Alla Fiat mi saluta il maresciallo Gasperini, il famoso Chiapparondine che mi aveva perseguitato per diversi anni a Colle, con una vigilanza urtante e idiota e che mi fece anche arrestare la notte del sequestro della Martinella. Ed ora…..viene a complimentarsi. Ed io ….. lascio correre. Tutto dimenticato! A quell’epoca invece, lo avrei fucilato cordialmente. Alle 18,50 si parte per Colle. Nel viaggio in treno tutti disfattisti; compreso il Borghini di Certaldo. A Colle, troviamo Meonio.

26 febbraio 1918.Trasporto di Guglielmina commovente e numeroso. Al cimitero parla Serni e parlo io,

commovendo tutti.-La sera arrivano da Limite 10.000 lire e mi levano d’imbarazzo.

27 martedì febbraio 1918.Meonio mi fa vedere. Faccio a bassa voce i miei rilievi! Era meglio se non vedevo! Ho! La

guerra! Che fatto impenetrabile! Ho! la perfida nebbia ed il fango cruento! …..Andiamo a lavorare, se possibile…..onestamente

4 marzo 1918. Cecchino va a Siena alla visita ed è dichiarato riformato.

12 marzo 1918.Partenza di Meonio. Attesa la proroga invano. Cena con Meonio. Che distacco! Dio lo

protegga!.

13 marzo 1913.Adunanza al Comitato di Propaganda. Attestato di stima di Folorni. Abbono Angiolo

Orvieto al Popolo d’Italia.

15 marzo 1918.Visita, in commissione, al Gen. Carpi per ottenere delle autorizzazioni.

20 marzo 1918.Adunanza al Comitato di propaganda.

21 marzo 1918.

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Adunanza alla Opere Combattenti.

24 marzo 1918.A San Giovanni Valdarno – Gran popolazione; ma il Teatro dove si deve fare la conferenza,

è deserto. Io parlo ai soli carabinieri. Ma a poco per volta vengono molti e quando parlano Pasella e Boscolo. Plaudito il mio espediente di parlare da solo; ciò * la conferenza.

25 marzo 1918.A Roma da Silvestri trovo Mantica e Olivetti.

27 marzo 1918.A pranzo da Amedeo Zipoli. Buone tagliatelle…..per tirarmi nell’affare truffaldino del

Lastrucci.La sera da Silvestri con altri compagni accolto cordialmente da tutti.

28 marzo 1918.Con Silvestri lungo cordiale colloquio col Senatore Della Torre- da Bissolati per Mario e

Meonio. Conosco Breglià vegetariano: mi chiama “l’altro Meoni” ricordando Giuseppe Meoni repubblicano. Pomeriggio con Vercelloni Rosetti e Silvestri, si cerca il Segretario dell’Unione Soc. Italiana Mantica è a Mare: è un indolente ozioso abitudinario. Col direttissimo a Firenze. Il freddo in soffitto mi impedisce di dormire. Mi alzo alle 6 e vado a Empoli.

3 aprile 1918.Convegno con l’on. Rosadi per l’Opera Combattenti.

4 aprile 1918.Adunanza pro combattenti. Terzagli vestito da (eroe!) buffo, ridicolo, caricatura del

patriottismo imboscato classico. E’ a fianco della bella….Rossi.

4 aprile 1918.Alla Fiat bella orazione di Rossoni. Il poeta Ettore Cozzani parla, senza ammanaccare.

Bravo! E finisce senza volata; ma il pubblico non lo capisce.

5 aprile 1918.A Limite. Viaggio col sen. Camillo Duranti di Roma, bissolatiano. Affari magri alla

cartucceria. Nonostante sono 6 mila lire di utili in soli 4 mesi. Soltanto con loro. E’il dopoguerra.

10 aprile 1918.Alla Leonardo Bonaccini mi dice che della mia conferenza di San Giovanni ne hanno

parlato a Milano con Mussolini che mi ha lodato.

11 aprile 1918.All’adunanza del Comitato dei Combattenti sono eletto fra i conferenzieri.

14 aprile 1918.Davanti al Bottegone, il comm. Toya* mi fa sapere che la proposta mia delle cartoline di

propaganda è stata approvata da Nitti, il quale le farà stampare a spese dello Stato, compensando gli artisti.

15 aprile 1918.Concordo con Mario Galli l’inaugurazione per la mostra del 1° Maggio.

Poi visito gli studi Muller e Gordiziani*. Mi mandano dalla Sartori dove trovo lo studio ideale. Al Bar Cooperativo trovo Bastianini.

18 aprile 1918.

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Deposito £. 4.000 alla Banca Italiana di Sconto. Inizio la vita capitalista.Adunanza ai Pro Combattenti.Iersera Satana…..mi messe in tasca la domanda per andare da …..Lucifero mi è antipatico il titolo*.

20 aprile 1918.Viene Mario Galli a vedere i quadri. Vorrebbe comprare subito il Poggiogrilli per 1.000 lire.

Rifinito. Porta con se per la mostra 50 quadri.Da Galli: Pozzuoli e Tinti mi criticano come decisionista. A Galli ordino che tenga i prezzi alti. Giornata laboriosissima anche commerciale.

21 aprile 1918.Aduanza al Circolo. Conosco Furlani e Batacchi, simpaticissimi.

-Ciampolini mi vuole con Lucifero. Dice: sono tutti impazienti di averti in famiglia. Allora…..firmo. Dio mi protegga! Andrò a lavorare per lui.

23 aprile 1918.Arriva Franchini dell’Economato.Lo festeggio ma poi…..lo lascio partire….a vuoto. Che

bestia!

24 aprile 1918.Orvieto mi offre un posto nel Consiglio delle Patriottiche. La sera parlo alla Fiat.

28 aprile 1918.La mattina feconda adunanza della Sezione. La sera buona adunanza alla Fiat.

2 maggio 1918.Successo dell’Esposizione da Galli. Mi esaltano Chini, Focardi, Cecconi, Costetti Romeo,

Neal, Iloyd*.

4 maggio 1918.Alla Fiat contro Gattai insorgono Papella, Parodi e Lorini. Una mia mozione di rinvio al

Consiglio è approvata. Un figurone.

6 maggio 1918.Visita alla Mostra di Marius pictor e Sforni* con promesse*. Vendo a Segni di San

Giovanni.

9 maggio 1918,Adunanza della Sezione al mio studio di via di Robbia. Visitano poi la mostra i compagni.

12 maggio 1918.Congresso dei socialisti riformisti a Roma. Festeggiato da molti amici. Seduta segreta nel

pomeriggio al Teatro coi fiorentini.

13 maggio 1918.Discorso di grande effetto al Congresso. Leggere tutti i giornali quotidiani del giorno.

Abbracciato, baciato, plaudito, festeggiato. Un vero trionfo oratorio. E chi mi bacia sono dei professori come Assunto Mori, Baldi e chi li ricorda? Nel pomeriggio Alceste De Ambris* mi cita così: Quando stamani Meoni col suo splendido discorso ha finito io non mi presterò a rifare un partito di politicanti, ho sentito che quello era il nostro vero programma.A cena ricotta aranci e baccelli.

14 maggio 1918.

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Al Congresso parlo contro l’alcolismo il malcostume dietetico. Alla chiusa Pasella mi saluta con parole di affetto e di ammirazione. Il Congresso si chiude col mio nome. Alla trattoria poi: “parli Meoni?” Ed io parlo e provoco esplosioni di fede e di affetto. Parlano Drago, Podrecca e un soldato toscano che mi conosce, che giornata! Agresti dalla tribuna mi ha invitato per domani a colazione.

15 maggio 1918.Adunanza della direzione del Partito. Verso 500 lire. Assumo impegno di un giro di

propaganda nel Mezzogiorno di 15 o 20 giorni. A pranzo da Agresti e Signore Oliva. Conversazione intellettuale. Vedo lavori di Dante Gabriele Rapetti* carte giapponesi e disegni calcati. Opere di Agresti su Rossetti. La sera si torna a Firenze in compagnia festevole. Tutti dichiarano di volermi bene.

16 maggio 1918.Ricevo complimenti dal prof. Braschi e da molti altri amici e parenti per il discorso di

Roma.Adunanza Comitato Pro Combattenti. T’accetta una mia proposta per invio di circolari per raccolta di fondi.Visita del Prefetto alla mia Mostra assieme al Sindaco Serragli.Complimenti alla Fiat.

18 maggio 1918.Pranzo con Nomellini da Paoli. Si discute con Focardi, Cangi, Pellegrini parroco di Cellole,

poi al caffè delle Giubbe.Da Gambi trovo Giusti entusiasta; vuole associarmi nell’Azienda Cartoline e tien tesoro delle mie obiezioni alle sue cartoline. Vengono alla mostra Zacchierelli e Mazzoni; c’è stato Rosadi; venduto a Aldé e Dani. Tutti mi vogliono conoscere. Galli ha lavorato bene la reclame.

19 maggio 1918.Alle 15 adunanza di Sezione. Caneschi, Ilenie,*Forlani, Baragli, Cecchi tutti per dare al

Partito fisionomia socialista staccandosi dall’unione patriottica. Si decide la pubblicazione di un giornale. Sarà La Martinella. Io Direttore- Segretario il prof. Rosolino Girastolla.*Da Galli Neal mi porta l’articolo di mia esaltazione. E’ bellissimo, tale da fare inorgoglire. Cresce rapidamente la mia popolarità.

22 maggio 1918.Si concorda che io sarò il Rappresentante del Partito e Girostolla* il Segretario della

Sezione. Vado alla Tipografia Spinelli per il manifesto della Sezione per il XXIV maggio.

23 maggio 1918.Adunanza da Ulivelli per il giornale. Caneschi fa il preventivo al mio magazzino.

Accoglienza alla Fiat.

24 maggio 1918.Alla Fiat presente Podrecca con calda ed aluta* parola dice la Nazione. Serata d’entusiasmo.

Papini Sesto e Poli mi complimentano.

25 maggio 1918.Podrecca mi vuole proporre come propagandista per il fronte. Me ne parla alla stazione

prima di partire.

26 maggio 1918.

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Con Caneschi ed Ulivelli si concertano i provvedimenti per la pubblicazione del giornale.

28 maggio 1918.Alla Mostra di Francesco Gioli. Ci trovo Cecconi e Ilond che mi esaltano con entusiasmo.

Mi chiamano: “Il nostro Meoni!”Si va a cena, con Galli da Ciofini* al Modonnone. Cena ideale. Si è parlato sempre della mia Mostra. C’è anche Ceschini* di Livorno. Mi giudica il più forte pittore di Firenze!…..A letto veramente commosso.

1 giugno 1918.Finalmente pago affitto Taddei £. 4.000.

2 giugno 1918.Adunanza della Sezione—Si delibera la fondazione del Dovere Socialista. Redazione

Ceccaroni, Guastalla, Caneschi Ciampolini, Terzagli e Meoni. Amministratori Ulivelli, Batacchi e Flunci.* 3 giugno 1918.

Adunanza all’Alleanza a Firenze alle 19.

4 giugno 1918.Adunanza alla Sezione riformista alle 21.

6 giugno 1918.Da Valmori alle 10 per l’affare truffa di Roma. Da Torrigiani alle 19 per accordi per

l’alleanza democratica. Alle 21 seduta di II°.

6 giugno 1918.Adunanza detto giornale. Eletto Direttore. Terzagli mi fa gli auguri alla Fiat.

7 giugno 1918.Gli amici dottori Prosperi e Ciampolini mi prendono a braccetto e mi avvertono che colla

mia dietetica naturista mi sono anemizzato. Hanno ragione; ricomincio a fare del naturismo ridotto.

8 giugno 1918.Si fissa la nuova sede per il giornale che servirà anche per me e per Bonaccini in piazza

Santa Maria Novella.

9 giugno 1918.Adunanza per il giornale.

11 giugno 1918.A Siena; concordo coi compagni per il giornale e per un convegno a Siena.

12 giugno 1918.Da Torrigiani alla 19.

13 giugno 1918.Il Sindaco Serragli assieme all’avv. Zacchierelli visitano la Mostra dal Galli. Io ero assente.

All’adunanza Pro Combattenti mi festeggiano Zaccherelli e Terlizzi.

13 giugno 1918.Adunanza di Consiglio della Sezione nel locale mio.

14 giugno 1918.

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Umberto Rossi, Capostazione mi porta alla II Lucifero per l’iniziazione. Accoglienza fraterna. Valeggia mi saluta, mi eleva, mi esalta. Mi promuovono di grado immediatamente. Batacchi parla anche a nome del F.: assente avv. Giraldi affettuosamente. Rispondo commosso con una dichiarazione appassionata. Sono tutti pallidi quando parlo io. Scattano per applaudirmi: mi abbracciano, mi baciano. E’ una vera famiglia di fratelli. Chi lo avrebbe sospettato? Mi accompagnano a casa tutti, in stato di esaltazione. La notte non riesco a dormire.

14 giugno 1918.Alle 16 seduta in Palazzo Vecchio. Alle 18 da Valmori per la truffa di Roma.

15 giugno 1918.Scrivo al maestro Biagini di Collodi pei cartai …….* a Roma al nominato Zipoli. Adunanza

del Consiglio di Cartai a Lucca. Alle Belle Arti a Firenze.

16 giugno 1918.All’adunanza della Sezione si acclama il titolo Martinella al nuovo giornale, unanimemente.

Serata di entusiasmo alla Fiat per le notizie della resistenza del Piave. Boscolo parla eloquentemente.

17 giugno 1918.Alle 19 da Torrigiani.

18 giugno 1918.Relazione con Bosi a LL: riunite alle 21.

20 giugno 1918.A Firenze: Mario parte per il fronte. Alle 5 l’accompagno al viale Mazzini: avevo un nodo

alla gola e mi mancavano le forze: ero curvo, sentivo che dovevo essere di aspetto spettrale. L’ho abbracciato e l’ho baciato. Sembravamo indifferenti. Egli si è allontanato: l’ho seguito cogli occhi fino alle curve del viale; poi ho sentito……che piangevo! Sono corso da Guastalla. Appena in salotto mi ha domandato: che hai? Ti senti male? Allora ho dato la via al pianto. Rosolino mi ha confortato come un fratello con grande affetto: Poi ho riacquistato la calma.

21 giugno 1918.Seduta di II

21 giugno 1918.Mi si affida l’incarico di promuovere la sottoscrizione per gli eroi dell’Adriatico. Domani

sera parlerò.

22 giugno 1918.A Colle.

22 giugno 1918.Lo scultore Passani di Pietrasanta mi modella un piccolo intero. Dove sarà finito quel

modellino?Cedo a Ceccaroni l’incarico affidatomi per la sottoscrizione “Eroi dell’Adriatico”A cena da Marno* con Galli, Fanfani, Cecconi (Neal) e Checcucci. Si parla quasi sempre del mio avvenire: mi ascoltano con viva attenzione ed affettuosità.

23 giugno 1918.A Massa Marittima.

23 giugno 1918.

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Alle Cascine con Batacchi e altri. Batacchi mi esalta continuamente. C’è anche Masetti, Fedi. Prendo parte alla dimostrazione per la vittoriosa resistenza sul Piave. Parlo felicemente in piazza Signoria insieme al comm. Toya* e Pasella ed al colonnello Boinagli.* A parlare mi spingono gli amici Umberto Rossi e Ciampolini.

24 giugno 1918.Grandiosa dimostrazione patriottica (Firenze) Serragli, Toya, Corazzini, Del Beccaro mi

complimentano pel discorso d’ieri in piazza Signoria.Ci salutiamo con Giuseppe Meoni.

25 giugno 1918.Assemblea Generale dei Cartai a Lucca.

26 giugno 1918.Adunanza del Consiglio della Sezione a Firenze.

30 giugno 1918.A Firenze; invitato al Convegno per la Previdenza.

3 luglio 1918.A Lucca. Adunanza di Consiglio della Società Cartai. Mi offrono la Presidenza. Accetto.

4 luglio 1918.A Firenze grande manifestazione per Wilson; tutto il popolo fiorentino vi partecipò; questa

dimostrazione di forza fece nascere il convincimento della debolezza del partito socialista ufficiale contrario alla guerra.

6 luglio 1918. Oggi lavoro febbrilmente: pel giornale, per le macchine da acquistare per la Tipografia, per

l’arte: fo tutto il lavoro di coordinazione politica, io.Alle 5 pomeriggio conferenza riuscitissima alle officine ferroviarie. La sera a letto finito, ma soddisfatto.

9 luglio 1918.Faccio l’abbonamento ferroviario per tutta la Toscana.

11 luglio 1918.Adesioni al giornale di Bissolati e di Mortara. Lavoro intenso.Vado a Posare da Passani.

Arriva Meonio. La sera alla Fiat lo acclamano perché reduce dal fronte. Io parlo in nome dell’Unione sul programma economico. Con Terzagli, Ciampolini e Bonaccini si ventila l’idea di impiantare una Tipografia.

12 luglio 1918.La sera alla II si festeggia Giuseppe Meoni, il quale fa un discorso mediocre. Bicchierata.

14 luglio 1918.Vado a Grosseto passando da Livorno. Riparto alle 13,40. Arrivo la sera. Mi riceve Tognetti.

Da Bastiani mi lavo ed esco svelto leggero. Parlo in piazza Socci; mi presenta il dott. Mascagni; parlo di Battisti del 14 luglio e fo propaganda patriottica. Incontro simpatie, consensi, applausi. Festeggiato da Igino Caciai, e da Guido Santini. Si cena da Bastiani con Tognetti. Affezionatissimo. Si fa il proposito di girare tutta la Maremma; mi vogliono a Massa Marittima.

15 luglio 1918.

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Parto da Grosseto alle 5. Arrivo a Castiglioncello: me lo ricordo al tempo di Diego Martelli. Ora è ingrandito. Bagno, passeggiata pranzo all’Hotel Miramare aristocratico. Pranzo semplice. Poi al fresco sotto i pini; fumo, fantastico. Colori freschi, ventolino, luce, spazio, musica del mare, silenzio, pace, benessere! Dormo; mi ridesto triste, chi sa perché? Trovo Del Beccaro.

21 luglio 1918.E’ uscita la Difesa con la lettera di Nocca. Nella risposta, bisognerà ribattere, ferire senza

riguardi.

22 luglio1918.Agitato per l’attacco di Nocca. Tutti vogliono che ribatta violentemente. Terzagli mi

consiglia a querelare senza facoltà di prova. E’ un consiglio perfido! Tutti mi confortano, però!

23 luglio 1918.Leggo la mia risposta a Nocca a Ciampolini, Bonaccini e Rossi e l’approvano unanimi.

28 luglio 1918.Adunanza generale della Sezione. Si elegge il nuovo amministratore della Martinella nella persona del compagno Ciulli.

29 luglio 1918.Adunanza dei Cartai. Presiedo io molto acclamato.

Fardella mi festeggia. Constato la sfiducia degli idioti di Colle.

4 agosto 1918.Attacco e minacce di Nocca nella Difesa. Giornata passionale. Notte insonne. Il compagno e

amico prof. Filippo Botta mi conforta.

7 agosto 1918. A Roma. Viaggio con Cecchi e famiglia. Faccio i conti (!?) con lo Zipoli imbroglione.

Adunanza Direzione del Partito -- Mia relazione sul lavoro regionale – De Falco mi offre la collaborazione artistica del Giornale del Popolo.

8 agosto 1918.Da Bissolati per raccomandare il progetto Zermini* di Piombino e la classe dei cantonieri.

-- Lorini* mi denunzia il disordine dell’amministrazione Silvestri. -- Visita mancata a Berernini.

11 agosto 1918.Nocca risponde nella Difesa in tono minore. E’ paura? Certo: non può essere rispetto, è una

canaglia. La presidenza l’ha inguercito perché fosse più connotalizzato come gesuita.

13 agosto 1918.A Roma alla stazione mi presentano ai delegati americani. Pranzo al Tempio di Agrippa.

Alle 17 adunanza alla sala di Trevi. Cena al castello dei Cesari. Parlo, incaricato dai commensali per rispondere al saluto del Senatore americano Russell. Successo, tutti giornali hanno riportato il discorso.

14 agosto 1918.Da Bissolati cogli americani --a pranzo in un Hotel di lusso – Al caffè con Bini, De Falco e

altri. Alle 17 da Berenini. La sera a cena da Lapo, poi al comizio (misero) degli americani. Rocco mi invita a parlare; rifiuto; Parlo con Rosetti e Vercelloni e pare lo abbiano sconsigliato ad insistere. Sintomi. I Romani vogliono dominare.

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Conosco Salvinetti* al quale spiego il mio passaggio dal partito repubblicano a quello socialista: approva calorosamente.

15 agosto 1918.Cena intima al Ristorante Umberto (ricco) dato dal Commissario Americano Mirman.* Parla

Bissolati e il Senatore Russell. Dopo a casa Silvestri; accolto festosamente. Alla stazione De Ambris* mi saluta festosamente. Ero con Florio Scarpellini.

16 agosto 1918.Da Valiani alla stazione al banchetto dato dai Ministri Bissolati e Berenini. Beppe Meoni al

mio posto per sbaglio. Parlano Bissolati e Simons.* Lirda* vuol vedere il mio studio. Dopo si va all’adunanza delle nazionalità oppresse. Parla bene Berenini, poi tutti gli altri cioè Polacchi, Russi ,Ucraini, Sionisti: Boscolo e Di Cesarò e gl’irredenti italiani. Rinfresco.

22 agosto 1918.Magnani da Calzeroni mi presenta a Passigli Alberto e professor Carlo Giglioli di Camaiore.

Mi narrano di Padre Semeria disfattista a Castiglioncello. Stasera lo denuncieremo alla Fiat. La sera alla Fiat presiedo io. Si da incarico a me ed a Brogi per il ricevimento degli Americani.

23 agosto 1918.Dal Sindaco per la sala ed il ricevimento degli Americani. Scrivo io il manifesto per il

ricevimento.

24 agosto 1918.Vado alla Croce Rossa Americana. Altrocchi e Consolato. Se ne lavano le mani, ma

Altrocchi si presta. Si cerca l’automobile per portarli a San Gimignano.

25 agosto 1918.Alle 12 alla stazione per ricevere gli Americani. Folla, tutti attorno a me, giorno di

esaltazione. Terzagli è venuto apposta da Alessandria per fare il discorso lui. Cablean!* Quel che temevo è avvenuto! Non ci sono! Giro come un pazzo: fo crocchio, spiego; Minuti mi scagiona tutti mi scagionano. Ma Karescki ride! –avevamo preparato il pranzo allo Sport; ricevimento in Comune: chiacchiere nella sala dei duecento. Niente! Allo Sport, per compensare il …*… si va a pranzo in sei: Caneschi, Brogi, Io, Batacchi, Terzagli, Ceccaroni e Nepi squagliati. Vado ai giornali per giustificare il mancato arrivo. Scarfoglio e Becciolini mi festeggiano; al Nuovo pure. Bevo per dimenticare. I giornali spiegano bene l’incidente. Sono salvo dal ridicolo.

28 agosto 1918.Salvemini approva La Martinella e da 10 lire.

Brogi alla Fiat, mi giustifica per la mancata visita degli americani.

29 agosto 1918.Alla Fiat presiedo—si prende atto delle nostre spiegazioni in rapporto agli americani—Pasce

sepulto!

30 agosto 1918.Mario è in viaggio per l’Albania. E ci sono i sottomarini nell’Adriatico!

31 agosto 1918.Dalle Sartori buona accoglienza. Mi offrono la candidatura per il Consiglio del Comitato pro

Nazioni oppresse. Per domani sono invitato a Grassina dall’Armeno Dundan. Viene anche Angiolo Cecconi (Neal).--La Difesa scherza sul fiasco per gli americani e da la colpa al servizio telegrafico.

1 settembre 1918.

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Alle 3.30 con Paresce e Cecconi si va a Grassina da Zarian. Cena con Cecconi. Ci diamo del tu. Conversazione propaganda con Paresce e famiglia. Mi invitano per un’altra volta. Cecconi promette di scrivere nella Martinella.

4 settembre 1918.Adunanza della Direzione del Partito. I “romani” si accordano per……andare a Londra in rappresentanza ……loro!

9 settembre 1918. A Lucca –Adunanza cartai numerosa—eletto presidente all’unanimità. Questa profonda

simpatia a che mi condurrà? Sono già soddisfatto e non bramo altro; ma fra 5 anni sarò in altra posizione!A Firenze trovo la Difesa completa ritirata. Questa volta sono rimasto padrone delle acque. Avanti!

11 settembre 1918.A Lucca. Adunanza Cartai importante. E’ assente Ernesto Magnani?! Presente l’on. Mancini

repubblicano. Graban on.? È impegnato per affari di famiglia. Al pranzo dei cartai mia esaltazione come artista.

14 settembre 1918.Adunanza comitato nazioni oppresse da Salvemini. Nella discussione mi tengo in riga. C’era

anche Terzagli.

19 settembre 1918.Ricorso dei cartai per la R.M. e le tariffe ferroviarie di favore.

Alla Fiat illustro ordine del giorno del partito suscitando tumulto. Terzagli aveva preparato una mozione per boicottarmi il discorso: ho protestato: ho determinato l’inizio di una salutare scissione. Lui poi ha stancato l’uditorio con un attacco banale contro i tedeschi, da tenere nemici anche dopo guerra. Fra tre giorni ne dirà bene!

20 settembre 1918.Al Paszkowski con Ceccaroni, Zarian e Paresce. Ceccaroni e Paresce sonniniani. E sono

nella Società per le N.O.! Al Gran Banchetto M: ridicolezze rituali. Il G.: omonimo parla bene. Ciampolini tenta due volte di farmi parlare: cerco di deludere: stasera non ho niente da dire.

24 settembre 1918.Adunanza di Consiglio del Comitato per le Nazioni oppresse - si biasima Terzagli-.

25 settembre 1918.Adunanza Lega Nazioni Oppresse - Accettano due proposte mie -.

29 settembre 1918.Alla Sezione adunanza laboriosa. Nuovi incarichi per me. Bisogna lavorare.

30 settembre 1918.Adunanza da Salvemini – Buonesito - Cena da Ciofini con Angelo Cecconi.

29 ottobre 1918.Cecchino è fuori pericolo - Adelmo pure - Adele sta meglio - Tutti con la spagnola. Muore

nonna Teresa alle 8,15.

3 novembre 1918.

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A Siena coi cantonieri. Festeggiatissimo da Venturini e Martini.-Giunge la Grande Notizia della Pace. Resto a Siena o vado a Colle? A Colle.

4 novembre 1918.La notizia dell’armistizio. Festeggiamenti disfattisti. Metto alla finestra la bandiera degli

alleati. Corteo nefando. Lo affronto. Vado in Borgo; tutti spariti che viltà! Gazzarra della Sorda Scarpellini, di Valerio e. Una ridicolezza! Una indecenza! Parto per Firenze.

5 novembre 1918.A Firenze; respiro! Accolto festosamente da tutti. Il giornale sarebbe finito se non tornassi

io. Così per il Circolo. Viene Zipoli. Pranzo con Granelli e C. La sera cicalate alla Fiat di Toya, Garoglio, Rosadi e Terzagli. Rosadi fa l’apologia di Sonnino e di Salandra e deprime Bissolati. Evviva la concordia! Terzagli dice: se venivi prima ti facevo parlare anche te!

7 novembre 1918.A Colle apprendo l’arresto di Valerio e del Dondoli. Arrestati e tradotti a Poggibonsi a piedi.

Ed ora tocca al Tribunale Militare a trinciarli. Imbecilli. Nocca è stato furbo - Nocca e Maccantelli hanno fatto pratiche per attutire. Nocca ha detto che era cominciata la scissione cogli anarcoidi, ma se si farà della reazione l’unione si rinsalderà. Vuole risparmiare le donne e gli altri.Dondoli, Luigino e Nocca erano contrari alla chiassata.Fonso dice che i nefandi hanno perfino desiderato la morte di Cecchino, specialmente i Lolini.

8 novembre 1918.Adunanza patriottica a Colle in Comune. Approvano le mie proposte: manifestazione

spontanea col solo invito del Sindaco. Organizzazione del comitato permanente ed adunanze settimanali. Versamento immediato per i liberati e liberatori, frutto 1.700 lire subito. Io do per me e figli 100 lire. Ma l’ambiente è mal disposto a mio riguardo.

9 novembre 1918.Alla Fiat mi inscrivo per parlare; ma la serata è ingombrata dalle poppiolate* di Geroglio e

di Terzagli, dal rettoricume* alcolico di Papella e da un discreto discorso di Vannozzi.

10 novembre 1918.Seduta di II°; sono chiamato al posto di oratore - Alla Fiat grande discorso sul programma

delle Associazioni P.P. Successo trionfale.-A Colle –In treno trovo Baccheschi di Bettolle e due altri soldati. Mi festeggiano.-Viaggio col parente criminale in carrozza; a Colle mi minaccia a causa dell’eredità della nonna.

11 novembre 1918.Brunetto mi avverte della ostilità dei liberali e mi consiglia a emigrare e ad astenermi

dall’agitazione interventista.-Cecchino scrive una lettera feroce al criminale.

12 novembre 1918.Festa mondiale per la pace. Pranzo coi coniugi divorziati: conversazione spigliata e

deferente per me. Ma ….Kereschi è geloso: ha paura della mia solida popolarità. E dice male di Meschiari spostato e ciarlatano che va a parlare di democrazia agli esercenti. Alle 3 (15) in Piazza della Signoria. Parlano Pasella, Pillerano,* la Rossi e …..Geroglio. Roba da comizio. Il sindaco mi chiama al terrazzo di Palazzo Vecchio; non ci vado.-Viene Segni per portarmi a San Giovanni. Si va in corteo a braccetto con Angelo Orvieto, con Baldi e l’ing. Poggi.-Parto per San Giovanni. Luminarie e mortaretti. I Leninisti hanno girato in paese con bandiera rossa al grido di viva la pace! Viva la Russia! Parlo in piazza ascoltatissimo e plaudito. Tutti sono contenti - il paese è impazzito; pare una festa contradaiola. A letto in casa Segni.

13 novembre 1918.

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Torno a Firenze con Segni e Bini. A pranzo da quello di via Martelli, pranzo ghiotto, da borghesi.Parlo con Magnani per l’adunanza dei cartai.

14 novembre 1918.Alla Fiat parlo due volte: la prima a favore di Wilson*: la seconda per avvertire i

nazionalisti che noi saremo militaristi soltanto per un esercito internazionale e per quelli nazionali che noi vogliamo ridotti ad un corpo di polizia. Nasce battibecco e tafferuglio. Terzagli fa votare un polpettone conciliatorista.

15 novembre 1918.Seduta II. Mi sento male; sono muto ed indisposto; ho lavorato per il giornale.

17 novembre 1918.Arresti a Colle di socialisti dimostraioli e di donne. Tutto passa liscio.

La manifestazione di martedì 12 a Colle riuscì numerosissima ordinata e seria. Anche troppo. Parlò Alfonso Lepri ed un Capitano. Ci presero parte anche Lolini ed altri.

19 novembre 1918.Tutto il giorno a Colle a dondolare assieme a Corrado schiacciato dall’ambiente ostile.

Soffoco da soffocazione morale. Corrado mi compra il biglietto ed Ezio Pacini mi accompagna al treno. Parto. Via via che mi allontano sento il cuore che si allarga. A Poggibonsi respiro a Certaldo acquisto la ilarità, a Empoli mangio con letizia. In treno due soldati dichiarano che nell’esercito c’è odio contro i rivoluzionari perché costringono i soldati a restare in servizio. Spareranno senza pietà. Che cambiamento! Do disfattisti e caporettisti a giannizzeri del governo. La psiche del soldato. Vogliono mangiare bene saccheggiare, non esporsi e a l’idea? Passavia. Robe da poeti. E pensare che dopo tutto, hanno servito la Patria e la democrazia.

20 novembre 1918.Firenze - Adunanza sezione - Il Partito è al bivio. La pace lo liquiderà: coi socialisti

ufficiali? No. Coi liberali? Peggio. Coi repubblicani? Impotenza. Riprendere le folle? Come? Col mio vecchio programma economico dei “cantonieri”. Intanto abbiamo rinviato la decisione - Orvieto mi invita ad entrare nella Leonardo -Accetto. Ecco una alta soddisfazione!

21 novembre 1918.Alla Fiat conversazione con la sig. Pellas* e figlie mie ammiratrici, poi blenorragia oratoria

dei soliti due rievocatori Garoglio e Terzagli. Quest’ultimo è addirittura un oratore di putafassioni* ferriane - E trova sempre chi lo applaude -

22 novembre 1918.Magnani mi parla di fondare una Società tipo lito per fabbricare anche sacchetti e ci a

chiusi* coi capitoli anche di Mieli e di Pianigiani. Il prof. Barbi mi esprime il desiderio di entrare nel nostro Partito.

25 novembre 1918.L’azione socialista ha riprodotto il mio “programma di domani” Sono diventato un autorità.?

27 novembre 1918.Viene Settimelli con Bonaccini a trovarmi e il compagno colla bocca torta. Si concerta una

riunione.La Sezione respinge la proposta del distacco dalle patriottiche.28 novembre 1918.

A Lucca. Risultato personale ottimo all’adunanza Cartai. Ambiente egoista, puro. Vedrò se mi conviene restare. Vado verso la dittatura industriale della carta? La fiducia è molto aumentata.--La Leonardo mi ha chiamato a far parte della Società.

30 novembre 1918.

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A Roma viaggio col Padre Pistelli: arrivo al tocco. Pistelli mi offre da dormire in camera sua. Albergo invece all’Oriente.

1 dicembre 1918.Convegno a Roma. Vedi resoconti nei giornali. La sera al banchetto faccio un brindisi

naturista.2 dicembre 1918.

Parlo al Convegno - Mi offrono la Presidenza: la rifiuto. Pranzo in via della Scrofa, cuoco Campolunghi. Cena brillante da Alfredo (via della Scrofa) con discorsi Terzagli e Pinto.

3 dicembre 1918.A Firenze adunanza Sezione. Vedi verbale.

4 dicembre 1918.A Colle. - Mi arriva la voce di una querela - Rispondo: Tutti fermi; vi aspetto in Tribunale.

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