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S. Polo, 2605 30124 Venezia Tel 041/5238178 Fax 041/5286166 Elaborazione del 31/07/2008 Questa nota ha finalità puramente informative e riflette le opinioni di GRETA. Essa non intende sollecitare posizioni di rischio di alcun tipo. I dati sono derivati da fonti ritenute affidabili, ma nel merito delle quali GRETA non ha responsabilità diretta. MEFIM MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO INTERNAZIONALE MENSILE SCENARI MACROECONOMICI ................................................................................................. 3 DELINEAZIONE DEGLI SCENARI ............................................................................................. 7 COMMENTO AI RISULTATI DEL MODELLO ............................................................................ 10 GRAFICI SU VARIABILI ENDOGENE ....................................................................................... 11 TASSI ................................................................................................................................... 12 STRUTTURA A TERMINE ................................................................................................... 13 VOLUMI ................................................................................................................................ 14 TABELLE..................................................................................................................................... 15 SCENARIO A ....................................................................................................................... 15 SCENARIO B ....................................................................................................................... 16 SCENARIO C ....................................................................................................................... 17 STORICI ...................................................................................................................................... 18

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S. Polo, 2605 30124 Venezia Tel 041/5238178 Fax 041/5286166

Elaborazione del 31/07/2008 Questa nota ha finalità puramente informative e riflette le opinioni di GRETA. Essa non intende sollecitare posizioni di rischio di alcun tipo. I dati sono derivati da fonti ritenute affidabili, ma nel merito delle quali GRETA non ha responsabilità diretta.

MEFIM

MODELLO ECONOMETRICO

FINANZIARIO INTERNAZIONALE

MENSILE SCENARI MACROECONOMICI ................................................................................................. 3 DELINEAZIONE DEGLI SCENARI ............................................................................................. 7 COMMENTO AI RISULTATI DEL MODELLO ............................................................................ 10 GRAFICI SU VARIABILI ENDOGENE ....................................................................................... 11 TASSI ................................................................................................................................... 12 STRUTTURA A TERMINE................................................................................................... 13 VOLUMI................................................................................................................................ 14 TABELLE..................................................................................................................................... 15 SCENARIO A ....................................................................................................................... 15 SCENARIO B ....................................................................................................................... 16 SCENARIO C ....................................................................................................................... 17 STORICI...................................................................................................................................... 18

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Il Modello Econometrico Finanziario Internazionale Mensile (MEFIM) è un modello di tipo strutturale costituito da due blocchi: italiano e internazionale. La parte italiana concerne le interrelazioni fra le variabili monetarie e finanziarie italiane di maggior interesse. Tali variabili, rilevate mensilmente, possono essere racchiuse in 4 blocchi: 1) tassi interbancari: overnight, interbancario ad 1, 3 e 6 mesi ed il tasso di policy dei pronti contro

termine; 2) titoli di stato: i BOT nelle loro 3 scadenze, struttura a termine da 1 a 10 anni, il rendiob ed il rendistat; 3) tassi bancari: attivi e passivi sia in termini marginali che medi; 4) volumi bancari: impieghi e depositi sia a livello totale che in alcuni principali sotto categorie; Le esogene sono: Tasso di Riferimento, indice COMIT, indice della produzione industriale, tasso di inflazione. Il mercato internazionale comprende le strutture a termine da 1 a 10 anni per i principali Paesi industrializzati: USA, Germania, Giappone, Francia e Regno Unito. Le esogene sono rappresentate dal tasso di intervento delle autorità monetarie, dal rendimento sugli eurodepositi a 3 mesi, dall’indice di borsa, dall’indice della produzione industriale, dall’indice dei prezzi al consumo e, per USA e Germania, quantità di moneta. Il modello viene stimato con dati che vanno da Maggio del 1986 a Luglio 2009. Nell'individuazione della struttura ottimale si sono sottoposti a verifica empirica i concetti della teoria economica e finanziaria tramite l'analisi econometrica. In particolare l'uso dell'analisi di cointegrazione è stato in grado di mettere in evidenza la struttura che nel lungo periodo governa i tassi di interesse, i depositi e gli impieghi bancari al fine di poter inserire nel modello equazioni nella forma ECM (error correction mechanism). Gli scenari di coerenza, come risultato del modello, vengono forniti mensilmente sulla base di simulazioni che tengono conto delle nuove informazioni derivanti dall'aggiornamento dei dati. Con la stessa frequenza GRETA riunisce il proprio Comitato Finanza formato da docenti dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia e da esperti del settore bancario al fine di valutare gli andamenti prospettici delle variabili esogene del modello e verificare la coerenza dei risultati sulle variabili endogene ottenute da MEFIM.

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SCENARI MACROECONOMICI

Dal fronte americano sono giunti in questo mese alcuni dati positivi, soprattutto sul lato della crescita, della produzione industriale e degli ordini, non sufficienti però per allontanare gli spettri della crisi. Continua a preoccupare la dinamica inflattiva in forte espansione, permangono numerose difficoltà legate alla crisi immobiliare e del credito e alle bufere finanziarie non ancora completamente superate. Il tassello più preoccupante della crisi americana rimane la debolezza del mercato del lavoro, che non accenna a migliorare. Gli analisti ribadiscono la serietà della crisi in corso e le difficoltà di recupero. Per questo motivo riteniamo che la Fed deciderà di mantenere invariati i tassi di riferimento sui fed funds nelle prossime riunioni, almeno fino all’inizio del nuovo anno (Scen. A, prob. 10% e Scen. C, prob. 70%). Non escludiamo comunque un possibile aumento anche sostenuto dei tassi (+50 p. b. verso la fine dell’anno, seguita da misure analoghe nelle riunioni successive), qualora i dati macroeconomici fossero sufficientemente positivi e robusti da consentirlo (Scen. B, prob. 20%). Sul fronte europeo, i dati macroeconomici non sono molto confortanti. La produzione ha registrato in maggio il calo maggiore dal 1992 e tutti gli indici di fiducia sono in ritirata. Preoccupante è anche la continua e inarrestabile ascesa dei prezzi, che, secondo la stima flash per il mese di luglio, è stata del +4,1%, più del doppio rispetto all’obiettivo di medio periodo della Bce (+2,0%). C’è il timore che questo generi pressioni inflazionistiche di secondo livello, con un aumento incontrollato dei salari. Pertanto riteniamo che la Bce, dopo il rialzo dei tassi di +25 p. b. deciso nella riunione di luglio, adotti una strategia di neutralità, che si protrarrà presumibilmente almeno fino all’inizio del nuovo anno (Scen. A, prob. 10% e Scen. C, prob. 70%). Non escludiamo però che la Bce possa intervenire con un aumento di +25 p. b. del tasso di rifinanziamento principale nella riunione di novembre. La probabilità che attribuiamo a quest’evento è comunque contenuta, a causa della negatività dei dati che provegono soprattutto dal lato dell’offerta (Scen. B, prob. 20%)

USA: continua il momento di debolezza

La stima preliminare sull’andamento dell’economia americana nel II trimestre del 2008 sembra indicare un parziale recupero. Il tanto temuto rischio recessione per la prima economia mondiale sembra per ora quantomeno ridimensionato: il Pil ha fatto segnare infatti un progresso di +1,9% t/t, rispetto a +0,9% t/t rivisto del trimestre precedente, inferiore comunque alle aspettative (+2,3% t/t). La crescita è stata trainata principalmente dai consumi privati, cresciuti di +1,08% t/t, rispetto a +0,61% t/t rivisto del trimestre precedente. Importante è stato anche l’apporto delle esportazioni nette, il cui contributo alla crescita è stato del +2,42% t/t (rispetto a +0,77% t/t precedente), avvantaggiatesi grazie alla debolezza del dollaro. Negativo continua a rimanere il contributo degli investimenti fissi, -0,36% t/t contro -0,86% t/t rivisto del I trimestre. Tale risultato negativo è da attribuire alla dinamica degli investimenti fissi residenziali, scesi nel periodo aprile- giugno di -0,62% t/t. Anche il contributo delle scorte è stato negativo. La bilancia commerciale è rimasta in terreno negativo nel mese di maggio, a causa della maggiore entità delle importazioni rispetto alle esportazioni, cresciute rispettivamente del +0,9% m/m e del +0,3% m/m. Dal lato dell’offerta, i nuovi dati indicano una timida ripresa, che tuttavia non basta ad allontanare i timori di debolezza: la produzione industriale ha fatto registrare in giugno un aumento congiunturale del +0,5% e un tendenziale del +0,3%, dopo un -0,2% m/m e -0,1% a/a del mese precedente. Anche gli ordini di beni durevoli, nello stesso periodo, sono aumentati del +0,8% m/m, dopo il +0,1% del mese di maggio; al netto della componente trasporti, la crescita è stata ancora più accentuata, con un +2,0% m/m e +3,5% a/a. Le scorte delle imprese sono aumentate in maggio del +0,3% m/m, crescita inferiore rispetto a quella registrata nel mese precedente e inferiore anche alle aspettative degli analisti. In giugno si è verificato un aumento dell’utilizzo della capacità produttiva, passato dal 79,6% rivisto di maggio al 79,9%. Questo si è accompagnato all’aumento dell’indice ISM manifatturiero, passato da 49,6 a 50,2, al di sopra della soglia critica di 50 e anche delle previsioni che lo davano a 49. I nuovi dati disponibili danno l’indice di fiducia di Philadelphia in parziale recupero, seppure ancora in terreno negativo, a -16,3 nel mese di luglio da -17,1 in giugno e l’indice NY Empire State Manufacturing a -4,92 da -8,68 di giugno. Anche l’indice NAPM Chicago è passato da 49,6 a 50,8 in luglio, superando la soglia critica e le previsioni al ribasso degli analisti, che lo attendevano a 49. Dal lato della domanda, tiene la spesa delle famiglie, soprattutto grazie agli effetti degli incentivi fiscali. Le vendite dei grandi magazzini sono cresciute in maggio del +1,6% m/m (+13,7% a/a), in linea con l’andamento del mese precedente, mentre le vendite al dettaglio in giugno sono cresciute solo del +0,1%

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m/m, soprattutto per effetto del rallentamento delle vendite di auto: depurate dalla componente trasporti, infatti, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare nello stesso mese un +0,8% m/m (+6,2% a/a). Anche gli indici di fiducia dei consumatori segnano un leggero miglioramento: l’indice elaborato dal Conference Board è salito in luglio a 51,9 da 50,4 di giugno (previsione: 50,0), mentre l’indice elaborato dall’università del Michigan è arrivato a 61,2 da 56,4 rivisto del mese precedente (previsione: 56,4). Più critica appare invece la situazione sul lato del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è salito in luglio al 5,7%, contro il 5,5% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da marzo 2004. È ulteriormente diminuita l’occupazione, sia nel settore non agricolo (-51mila unità in luglio), sia nel settore manifatturiero (-35mila, dopo una riduzione di 33mila unità in giugno). Tale debolezza del mercato del lavoro è forse il tassello più preoccupante della crisi americana, che rischia di congelare i consumi nel prossimo futuro. Il numero di ore settimanali lavorate è leggermente diminuito da 33,7 a 33,6 in luglio, mentre il salario medio orario è salito da 18,01$ in giugno a 18,06$ nel mese corrente. Anche il costo unitario del lavoro è cresciuto nel II trimestre dell’anno, sebbene ad un ritmo inferiore al precedente: +0,7% t/t (+3,1% a/a), contro il +2,2% t/t del I trimestre, segno che la spirale prezzi-salari non si è innescata. Nel settore edilizio perdura la crisi, anche se la fase acuta sembra essere stata superata. Le grandezze monitorate registrano anche in giugno variazioni negative, sebbene meno accentuate rispetto al mese precedente: la vendita di case esistenti è scesa del -2,6% m/m (-6,1% a/a), rispetto a -4,7% m/m di maggio, la vendita di nuove case è diminuita del -0,6% m/m (-33,2% a/a), a fronte di una diminuzione del -2,5% m/m (-40,3% a/a) in maggio e l’avvio di nuovi cantieri ha segnato +9,1% m/m (-26,9% a/a), a dispetto della diminuzione di maggio (-2,7% m/m, -32,1% a/a) e delle previsioni al ribasso (-1,2% m/m). Sul fronte dei prezzi permangono forti preoccupazioni per le pressioni al rialzo lungo tutta la catena distributiva. Nel mese di giugno l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del +1,1% su base mensile, mentre il tendenziale è salito a +5,0%, massimo storico dal 1991. L’indice core (depurato della componente alimentare ed energetica) è aumentato invece del +0,3% m/m, con il tendenziale a +2,4%. Ai primi stadi della commercializzazione, gli aumenti sono addirittura ulteriori: il PPI ha registrato una variazione di +1,8% mensile e +9,2% annuale, dovuta essenzialmente all’elevato prezzo del petrolio: depurato infatti della componente energetica e alimentare, il PPI ha registrato una crescita molto più contenuta del +0,2% m/m e +3,0% a/a. Sia i pezzi import che i prezzi export hanno registrato variazioni positive (+2,6% m/m e +20,5% a/a il primo, +1,0% m/m e +8,6% a/a il secondo), raggiungendo entrambi il record storico per il tendenziale. Alla luce di questi dati riteniamo quindi che la Federal Reserve prosegua la sua politica attendista, nonostante in seno al FOMC alcuni membri abbiano iniziato a ventilare l’ipotesi di un possibile e necessario rialzo a breve dei tassi. Dato però il contesto di grande incertezza, caratterizzato da inflazione molto forte, problemi ancora irrisolti nel settore creditizio, settore bancario sotto pressione e un mercato del lavoro ancora molto debole, riteniamo che la Fed decida di mantenere invariati i tassi di riferimento nelle prossime riunioni, almeno fino all’inizio del nuovo anno (Scen. A prob. 10% e Scen. C, prob. 70%). Qualora però il mercato del lavoro inviasse segnali di recupero e i dati macroeconomici diventassero fortemente positivi, non escludiamo un intervento al rialzo di 50 p. b. verso la fine dell’anno, seguita da altre misure analoghe nelle successive riunioni di gennaio e marzo 2009. (Scen. B, prob. 20%).

Giappone: la continua ascesa dei prezzi indebolisce la domanda La seconda stima sulla crescita del PIL corregge leggermente i dati precedentemente diffusi: l’economia è cresciuta nel I trimestre 2008 del +1,0% t/t e del +1,3% a/a rispetto al +1,1% a/a della stima precedente. Molto importante rimane il canale estero, con le importazioni cresciute del +4,0% t/t (+11,1% a/a) e le importazioni che registrano un +1,4% t/t (+2,9% a/a), rispetto ad una prima stima di crescita del +2,0% t/t (+3,7% a/a). La dinamica interna mostra i consumi privati in crescita del +0,8% t/t (+1,4% a/a) e gli investimenti fissi a +1,0% t/t (-3,4% a/a), correggendo al rialzo la prima stima (+0,3% t/t, -4,5% a/a). Dal lato dell’offerta si registra l’aumento congiunturale del +2,8% e tendenziale del +1,1% della produzione industriale nel mese di maggio, che corregge leggermente al ribasso il dato preliminare, mentre i primi dati per giugno indicano una produzione industriale in contrazione del 2% mensile. Gli ordini di macchinari industriali hanno fatto segnare in maggio un progresso del +10,4% su base mensile e +5,1% su base annuale. L’indice Tankan per il secondo trimestre dell’anno ha invece registrato diminuzioni in ogni sua componente (indice generale sceso da -4 a -7, indice manifatturiero sceso da 2 a -3, indice non manifatturiero da -7 a -10). Dal lato della domanda si notano segnali di debolezza, con i consumi delle famiglie cresciuti solo del +0,2% a/a in termini nominali, ma diminuiti del -2,1% a/a in termini reali in giugno, mentre l’indice di fiducia dei consumatori ha toccato nello stesso mese il minimo storico dall’inizio delle rilevazioni, a causa della diminuzione negli acquisti di beni durevoli e dell’erosione del potere d’acquisto.

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Continua l’ascesa degli indici dei prezzi al consumo, sebbene con ritmi più contenuti rispetto agli scorsi mesi: il CPI è cresciuto del +0,5% m/m (+2,0% a/a) e il core ha registrato un +0,4% m/m (+1,9% a/a). Europa: rallenta l’economia dopo i buoni risultati dei mesi scorsi La terza stima del Pil conferma che la crescita dell’economia nel I trimestre 2008 è stata del +0,7% t/t (+2,1% a/a), a cui hanno contribuito principalmente le esportazioni (+0,8% t/t e +2,2% a/a) e gli investimenti fissi (+0,4% t/t e +0,8% a/a). La bilancia commerciale ha segnato in maggio un saldo negativo, con una diminuzione delle esportazioni del -3,4% m/m, a fronte di un +5,5% rivisto nel mese precedente, mentre le importazioni sono calate del -1,3% m/m (+3,5% m/m in aprile). Non confortanti sono i dati che provengono dal lato dell’offerta: la produzione industriale ha registrato in maggio il declino mensile maggiore da dicembre 1992, attestandosi a -1,9% m/m e -0,6% a/a, mentre gli ordini all’industria sono scesi del -3,5% mensile e -4,4% annuale, ben al di sotto delle aspettative di mercato. La stima flash per luglio degli indici PMI manifatturiero e dei servizi li vede allontanare ulteriormente dalla soglia critica di 50: il primo è sceso da 49,2 a 47,5, (47,4 il dato definitivo per luglio) mentre il secondo è passato da 49,1 a 48,3. Dal lato della domanda, le vendite al dettaglio sono cresciute in maggio del +1,2% m/m (+0,2% a/a), rispetto a -0,6% m/m rivisto e -3,0% a/a del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile in giugno al 7,3%, dopo che il dato di maggio è stato rivisto al rialzo di 0,1 punti percentuali. La corsa dei prezzi continua a segnare nuovi record: l’indice armonizzato dei pezzi al consumo ha registrato in giugno un +0,4% congiunturale, con il tendenziale a +4,0%, ai massimi storici dall’inizio delle rilevazioni (1997), mentre il CPI core si è attestato su +0,1% congiunturale e +1,8% tendenziale. La stima flash per il mese di luglio prevede un balzo dell’inflazione nell’area euro di +4,1% a/a, aumento annuale maggiore dall’inizio della serie (1997). Ancora più repentina è stata la crescita dell’indice dei prezzi alla produzione, che è aumentato in maggio del +1,2% su base mensile e del +7,1% su base annua, dato più elevato dal 1990. Vista la negatività di molti dati macroeconomici resi pubblici in questo mese e l’incertezza del contesto attuale, riteniamo che la Bce decida di mantenere i tassi invariati nei prossimi mesi almeno fino alla fine dell’anno (Scen. A, prob. 10% e Scen. C, prob. 70%). Non escludiamo però che la Bce possa intervenire con un aumento di 25 p. b. nella riunione di novembre, qualora la situazione macroeconomica lo consentisse. La probabilità che attribuiamo a quest’evento è comunque contenuta, a causa della negatività dei dati che provegono soprattutto dal lato dell’offerta (Scen. B, prob. 20%) La prima economia di Eurolandia, la Germania, ha sperimentato una crescita sostenuta nel I trimestre dell’anno, che non sembra però essersi protratta nei mesi successivi: il dato preliminare sul PIL del II trimestre segnala infatti una crescita più contenuta di +0,2% t/t, a causa della debolezza strutturale dei consumi interni e del minore contributo della domanda estera. Preoccupa tale rallentamento della domanda estera, dal momento che esso ha tradizionalmente rappresentato un canale importante di impulso allo sviluppo. Molto rilevante è stato nel I trimestre il contributo degli investimenti fissi per la crescita del PIL, mentre negativo è stato l’apporto delle esportazioni nette (-0,2% t/t). Nel mese di maggio, il saldo della bilancia commerciale è rimasto in terreno positivo, sebbene le esportazioni siano diminuite del -3,2% m/m (+2,5% a/a) e le importazioni siano invece cresciute del +0,7% rispetto al mese precedente (+8,3% a/a). Negativi sono i dati che provengono dal lato dell’offerta, con la produzione industriale scesa in maggio del -2,4% su base mensile (-1,5% su base annuale), spiazzando le aspettative degli analisti (+0,5% m/m, +6,3% a/a). Gli ordini all’industria manifatturiera sono diminuiti per il sesto mese consecutivo di -0,9% m/m e -2,0% a/a. Dal lato della domanda si osserva un aumento delle vendite al dettaglio di +1,7% m/m in maggio a fronte di una diminuzione di -0,5% m/m nel mese precedente. Pesante è stata la diminuzione generalizzata degli indici di fiducia: lo Zew ha toccato in luglio il minimo assoluto da Dicembre 1991, raggiungendo quota -63,9 da -52,4 di giugno, mentre l’Ifo è sceso da 101,2 di giugno a 97,5 in luglio. Anche il PMI manifatturiero ha fatto segnare un record negativo, raggiungendo il livello più basso dall’agosto 2005. I dati sul mercato del lavoro per il mese di luglio segnalano un tasso di disoccupazione stabile al 7,8% e in linea con le aspettative, mentre il numero di disoccupati è diminuito di 20mila unità, a fronte di un calo di 36mila unità nel mese precedente. Sul fronte dei prezzi permangono forti pressioni al rialzo lungo tutti gli stadi di commercializzazione. L’indice dei prezzi al consumo calcolato sulla base del paniere armonizzato è aumentato in luglio dello 0,6% m/m (+3,4% a/a), mentre l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato in giugno una crescita del +0,9% su base mensile e +6,7% su base annua, rialzo tendenziale maggiore da Marzo 1982. In Francia, l’economia è cresciuta nel I trimestre del 2008 ad un ritmo del +0,5% t/t (+2,0% a/a). Dal lato dell’offerta, anche la Francia ha sperimentato in maggio una contrazione sia della produzione industriale (-

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2,6% m/m, contro +1,5% m/m in aprile, nonostante le aspettative la dessero a -0,5% m/m), sia degli ordini all’industria (-4,6% m/m e -8,9% a/a). Anche le attese degli operatori non sono floride, dal momento che l’indice di fiducia delle imprese è sceso in luglio a 98 da 101 in giugno (rivisto al ribasso da 102). Anche il lato della domanda mostra segni di difficoltà, con i consumi delle famiglie che hanno registrato un -0,4% congiunturale e +1,0% tendenziale e l’indice di fiducia dei consumatori che ha toccato in luglio il livello più basso mai raggiunto dall’inizio della serie (-48 contro -46 di giugno e le previsioni a -47). Sul fronte dei prezzi, continua in giugno l’ascesa di tutti gli indici, sebbene a ritmi inferiori rispetto ai mesi precedenti. Ai primi stadi della commercializzazione, l’indice dei prezzi per i produttori ha registrato in giugno una variazione mensile di +0,7%, mentre il tendenziale è salito a +7,3%. Dal lato della domanda, l’indice dei prezzi al consumo calcolato sul paniere nazionale è aumentato in giugno di +0,4% m/m, con il tendenziale a +3,6%; anche l’indicatore calcolato sul paniere armonizzato è aumentato nello stesso mese del +0,4% m/m, mentre il tendenziale è risultato più elevato a +4,0%.

Italia: rischio stagflazione dopo gli ultimi dati

Continua la fase di debolezza dell’economia italiana. I dati definitivi sul Pil confermano la crescita debole del I trimestre del 2008 (+0,5% m/m e +0,3% a/a), che corregge il risultato negativo del periodo precedente (-0,4% t/t e +0,1% a/a). La bilancia commerciale con i paesi UE rimane in maggio in terreno positivo aumentando il saldo, rispetto al mese precedente, grazie all’aumento delle esportazioni e alla contestuale diminuzione delle importazioni rispetto ad aprile. Dal lato dell’offerta, si nota in maggio un forte rallentamento di tutti gli indicatori: la produzione industriale è diminuita di -1,4% m/m (-4,1% a/a), ben al di sotto delle aspettative; il fatturato industriale è diminuito del -1,7% m/m (-2,7% a/a) e gli ordini all’industria sono scesi del -3,1% m/m (-5,3% a/a). Ciò è ulteriormente confermato dalla discesa degli indici di fiducia per il mese di luglio, soprattutto a causa dei timori inflazionistici: quello delle imprese manifatturiere è sceso da 86,7 rivisto a 83,5 (ai minimi da ottobre 2001), mentre quello dei servizi è giunto a -8, minimo dall’inizio delle rilevazioni. L’aumento delle scorte di magazzino, la diminuzione dei livelli produttivi, il calo degli ordini e dei consumi di beni durevoli peggiorano le previsioni e lanciano segnali di possibile stagnazione nei prossimi mesi. Dal lato della domanda prosegue in maggio, anche se in maniera contenuta, la crescita delle vendite al dettaglio (+0,2% m/m, +0,5% a/a), mentre l’indice di fiducia dei consumatori per il mese di luglio ha toccato il livello minimo da novembre 1993. Sul fronte dei prezzi, permangono anche in Italia forti pressioni al rialzo lungo tutta la filiera distributiva. Si tratta di inflazione per lo più importata, dipendente dal prezzo del greggio e delle materie prime. Ai primi stadi della commercializzazione, l’indice dei prezzi alla produzione segnala in giugno un aumento mensile di +0,8% e annuale di +8,2%, sostanzialmente in linea con le previsioni e ai massimi dall’inizio delle rilevazioni. Dal lato della domanda invece l’indice dei prezzi al consumo ha registrato in giugno una crescita di +0,4%, mentre l’inflazione si è attestata su +3,8%, ai massimi dall’agosto 1996. L’indice calcolato sul paniere armonizzato ha visto un aumento ancora più accentuato, con il congiunturale a +0,5% e il tendenziale a +4,0%. La stima flash sull’indice nazionale dell’inflazione prevede per il mese di luglio un incremento mensile di +0,5% e un tendenziale addirittura a +4,1%, ai massimi da giugno 1996. Sulla base delle considerazioni precedentemente svolte, sono stati definiti i seguenti tre scenari:

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A (10%) B (20%) C (70%) Usa: si concretizza il rischio di una recessione dell'economia americana causata dal forte aumento del tasso di disoccupazione, dal perdurare della crisi del settore immobiliare e dalle sempre più ristrette condizioni di accesso al credito. La fiducia dei consumatori continua su di un trend decrescente e la produzione industriale appare in rallentamento. Le pressioni inflattive si attenuano a causa della forte debolezza della domanda interna frenata da un reddito stagnante. La Federal Reserve deciderà comunque di non intervenire con ulteriori manovre di politica monetaria, dato l’ampio stimolo monetario già attuato nei primi mesi dell’anno.

Area Euro: l’economia appare in rallentamento. La crisi americana trasmette i suoi effetti anche al di qua dell'oceano. I consumi e gli investimenti sono minacciati dal peggioramento delle condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie conseguenti alle turbolenze nel settore creditizio. La BCE mantiene un atteggiamento attendista almeno fino ai primi mesi del nuovo anno.

Usa: la crisi che ha colpito l'economia americana è meno forte del previsto. Gli incentivi fiscali aiutano la domanda domestica con una ripresa dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese. Permangono delle pressioni al rialzo sui prezzi lungo l’intera catena distributiva. La Fed interverrà con un aumento di +50 p.b. del tasso target sui fed-fund per fine anno, probabilmente seguito da altre misure analoghe nelle riunioni successive.

Area Euro: dopo il buon andamento dell'economia europea nei primi tre mesi del 2008, la domanda e l’offerta mantengono livelli soddisfacenti. I timori inflazionistici rimangono al centro dell’attenzione della banca centrale e il livello record già raggiunto tra maggio e giugno spinge la BCE ad aumentare il tasso di rifinanziamento di +25 p.b. nella prima riunione di novembre, anche in risposta al possibile rialzo da parte della Fed.

Usa: i primi dati sul Pil nel secondo trimestre del 2008 sembrano aver scongiurato il rischio recessione. Permane comunque uno stato di forte preoccupazione per i dati provenienti dal mercato del lavoro, indicativi di un ciclo debole. Prosegue la crisi del comparto edilizio e del settore creditizio. I consumi rimangono deboli ed il tasso di inflazione si modera nel tempo. La Fed assumerà un atteggiamento attendista fino all’inizio del prossimo anno.

Area Euro: si prevede che la crescita economica dell'Eurozona subisca un ridimensionamento nei mesi a venire, ma più contenuto rispetto allo scenario A. Il rischio di stagflazione è concreto, a causa del clima di debolezza diffuso a livello internazionale e che si protrarrà anche per il 2009. Ciò impone alla Bce di adottare un atteggiamento attendista almeno fino ai primi mesi del nuovo anno.

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 8

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ESOGENE Dati mensili

3.9

4.0

4.1

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO DI INTERVENTO BCE

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

5.2

5.3

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INTERBANCARIO 3 MESI (ZONA EURO)

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO DI INFLAZIONE ITALIA

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INFLAZIONE AREA EURO

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIA

0

1

2

3

4

5

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

PRODUZIONE INDUSTRIALE AREA EURO

1300

1400

1500

1600

1700

1800

1900

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

INDICE COMIT

9.6

10.0

10.4

10.8

11.2

11.6

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

OFFERTA DI MONETA AREA EURO

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MEFIM

Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 9

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ESOGENE Dati mensili

1.6

2.0

2.4

2.8

3.2

3.6

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO DI INTERVENTO FED

2.0

2.4

2.8

3.2

3.6

4.0

4.4

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INTERBANCARIO 3 MESI USA

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

PRODUZIONE INDUSTRIALE USA

11200

11600

12000

12400

12800

13200

13600

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

INDICE DOW JONES

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

4.5

5.0

5.5

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO DI INFLAZIONE USA

5.8

6.0

6.2

6.4

6.6

6.8

7.0

7.2

7.4

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

OFFERTA DI MONETA USA

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 10

COMMENTO AI RISULTATI DEL MODELLO

Tassi interbancari: l’andamento dei tassi interbancari si è mostrato in aumento anche nel corso dell’ultimo mese. I nuovi dati sull’economia americana sembrano aver ridimensionato il rischio recessione, ma le incognite per il futuro restano ancora molte: i consumi sono in stallo, permangono le restrizioni all’accesso al credito, il mercato del lavoro fornisce ancora dati deludenti, i prezzi continuano ad aumentare e la crisi che ha colpito l’edilizio penalizza l’economia. Per il momento, comunque, l’attenzione della Fed si è spostata dalla crescita all’inflazione. Oltre oceano, l’economia di Eurolandia appare in rallentamento: gli ultimi dati rilasciati gettano ombre sull’evoluzione futura dell’economia della zona. Preoccupano, inoltre, le fiammate inflattive: la stima flash per il mese di luglio prevede un aumento dei prezzi di +4,1%, ben al di sopra dell’obiettivo della BCE, facendo presagire che ci sia stato uno spostamento verso l’alto delle aspettative di inflazione. Dato l’attuale scenario economico, è verosimile attendersi che i tassi interbancari diminuiscano nei mesi a venire, in funzione dell’evoluzione dei dati economici e quindi delle conseguenti decisioni di intervento da parte delle Banche Centrali. In particolare se la crescita negli Stati Uniti e nell’Area Euro rimanesse simile all’attuale, con pressioni inflazionistiche che si moderano nel tempo (scenario C), i tassi interbancari dovrebbero diminuire nei prossimi mesi e attestarsi a +4,36% per la scadenza ad un mese, +4,71% per la scadenza a tre mesi e +4,82% per quella a sei mesi a luglio 2009. Qualora la crescita di Eurolandia sperimentasse un’accelerazione con l’emergere di una certa tensione sui prezzi dovuta al rincaro dei beni energetici e ad altre dinamiche appartenenti al lato della produzione (scenario B), i tre tassi interbancari considerati potrebbero raggiungere alla fine dell’orizzonte di previsione un valore di +4,57% (1 mese), +5,15% (3 mesi) e +5,19% (6 mesi). Nel caso, invece, di correzione verso il basso del cammino di espansione di Eurolandia dovuto alle turbolenze createsi nei mercati finanziari e ad una domanda interna meno solida (scenario A), i diversi tassi interbancari si porterebbero rispettivamente a +4,28%, +4,63% e +4,76% alla fine dell’orizzonte di previsione. Struttura a termine: nel mese di luglio si sono verificate sensibili movimentazioni per i tassi della struttura a termine sulle varie scadenze. Nei prossimi mesi è probabile che i diversi tassi seguano un trend prevalentemente crescente, a seconda della situazione economica. Nel caso in cui la crescita globale dovesse mantenersi analoga all’attuale (scenario C), i rendimenti sui Btp raggiungerebbero a luglio 2009 quota +4,61% (3 anni), +4,65% (5 anni), +4,77% (7 anni) e +4,91% (10 anni). Però, qualora l’espansione economica europea manifestasse un netto miglioramento, favorita dalla ripresa della domanda interna (scenario B), i rendimenti aumenterebbero sensibilmente con il decennale a +5,06% a luglio 2009. Se si verificasse, invece, un rallentamento dell’economia (scenario A), il valore finale potrebbe ridursi, attestandosi su valori di +4,53%, +4,56%, +4,68%, +4,80% rispettivamente per le scadenze a 3, 5, 7 e 10 anni al termine dell’orizzonte previsivo considerato. Tassi bancari: nel mese di giugno sia il tasso medio sui depositi che quello sugli impieghi sono leggermente cresciuti rispetto al mese precedente. Nei prossimi mesi ci attendiamo che entrambi i tassi mostrino una certa tendenza altalenante, diversa a seconda dell’evoluzione dell’ambiente economico. Nel caso in cui la crescita del prodotto europeo si mantenesse su di un passo simile all’attuale (scenario C), ci aspettiamo che il tasso medio sugli impieghi manifesti una tendenza al ribasso fino a quota +6,20%, mentre il tasso medio sui depositi si attesti intorno ad un valore di +2,07%. In uno scenario di crescita particolarmente sostenuta (scenario B), l’andamento dei tassi sarebbe altalenante e, dopo una fase di diminuzione, essi raggiungerebbero rispettivamente quota +6,32% e +2,17% al termine dell’orizzonte di previsione. Se però la congiuntura risultasse penalizzata da un possibile indebolimento della domanda interna (scenario A), il tasso sugli impieghi si fermerebbe a quota +6,14% e quello sui depositi di +2,03% a luglio 2009. Volumi bancari: in base ai risultati delle simulazioni, la variazione tendenziale del volume degli impieghi e dei depositi seguirà un andamento prevalentemente al ribasso per gli impieghi, sostanzialmente altalenante per i depositi nel periodo considerato. Nel caso in cui l’espansione economica europea non si discostasse troppo dagli attuali ritmi di crescita (scenario C), il tasso di variazione tendenziale dei depositi toccherebbe un valore di +3,43% a luglio del prossimo anno, mentre la variazione tendenziale del volume degli impieghi nello stesso periodo dovrebbe essere di +4,77%.

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 11

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE TASSI - Dati mensili

4.1

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO MEDIO PONDERATO PCT

3.7

3.8

3.9

4.0

4.1

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO OVERNIGHT

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

4.7

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INTERBANCARIO 1 MESE ITALIA

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

5.2

5.3

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INTERBANCARIO 3 MESI ITALIA (LIBOR)

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

5.2

5.3

5.4

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO INTERBANCARIO 6 MESI ITALIA

3.9

4.0

4.1

4.2

4.3

4.4

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO BOT 3 MESI COMPOSTO LORDO

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO BOT 6 MESI COMPOSTO LORDO

4.0

4.2

4.4

4.6

4.8

5.0

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO BOT 12 MESI COMPOSTO LORDO

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 12

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE

TASSI - Dati mensili

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

5.2

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04 2009:07

SCEN A SCEN B SCEN C

RENDISTAT LORDO

4.2

4.3

4.4

4.5

4.6

4.7

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO IMPIEGHI MINIMO

6.08

6.12

6.16

6.20

6.24

6.28

6.32

6.36

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO IMPIEGHI MEDIO

2.00

2.04

2.08

2.12

2.16

2.20

2.24

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

TASSO DEPOSITI MEDIO

3.92

3.96

4.00

4.04

4.08

4.12

4.16

2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

DIFFERENZIALE IMPIEGHI-DEPOSITI

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 13

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE

STRUTTURA A TERMINE - Dati mensili

4.55

4.60

4.65

4.70

4.75

4.80

4.85

4.90

4.95

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCEN A, B & C

STRUTTURA A TERMINE AL 2008:07

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

STRUTTURA AL 2008:07

STRUTTURA AL 2008:08

STRUTTURA AL 2009:07

SCENARIO A

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCEN A SCEN B SCEN C

STRUTTURA A TERMINE AL 2008:08

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

STRUTTURA AL 2008:07

STRUTTURA AL 2008:08

STRUTTURA AL 2009:07

SCENARIO B

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

5.1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCEN A SCEN B SCEN C

STRUTTURA A TERMINE AL 2009:07

4.4

4.5

4.6

4.7

4.8

4.9

5.0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

STRUTTURA AL 2008:07

STRUTTURA AL 2008:08

STRUTTURA AL 2009:07

SCENARIO C

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 14

CONFRONTO TRA SCENARI ALTERNATIVI: ENDOGENE VOLUMI - Dati mensili (Variazione % annua)

2

3

4

5

6

7

8

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI IMPIEGHI A BREVE TERMINE

3

4

5

6

7

8

9

10

11

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI IMPIEGHI A MEDIO/LUNGO TERMINE

3

4

5

6

7

8

9

10

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI IMPIEGHI TOTALI

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI IMPIEGHI IN EURO

0

40

80

120

160

200

240

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI IMPIEGHI IN VALUTA

4

5

6

7

8

9

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI DEPOSITI IN CONTO CORRENTE

-4

-3

-2

-1

0

1

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI DEPOSITI A RISPARMIO

2

3

4

5

6

7

8

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

VOLUMI DEPOSITI TOTALI

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

2008:04 2008:07 2008:10 2009:01 2009:04

SCEN A SCEN B SCEN C

CERTIFICATI DI DEPOSITO

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 15

SCENARIO A 08 1 08 2 08 3 08 4 08 5 08 6 08 7 08 8 08 9 08 10 08 11 08 12 09 1 09 2 09 3 09 4 09 5 09 6 09 7

ESOGENE

Tasso di intervento 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25

Indice COMIT 1619 1616 1517 1613 1605 1420 1372 1597 1649 1636 1695 1680 1739 1734 1784 1800 1800 1800 1800

Produzione Industriale -1,3 -1,0 -1,6 0,0 -2,6 -0,7 -0,8 -0,3 -0,3 0,2 0,0 0,7 0,6 1,0 1,6 1,2 2,0 0,5 0,6

Tasso di Inflazione (Arm.) 3,0 3,1 3,7 3,7 3,7 3,9 3,9 3,0 3,1 2,8 3,0 2,7 2,7 2,5 2,6 2,3 1,8 1,4 1,9

ENDOGENE

TASSI

T. P/T medio 4,09 4,09 4,09 4,11 4,15 4,15 4,48 4,26 4,19 4,23 4,17 4,23 4,14 4,23 4,17 4,24 4,17 4,23 4,17

T. Overnight media d/l 4,00 4,01 4,08 3,96 3,98 3,80 4,14 4,22 4,20 4,25 4,22 4,26 4,22 4,28 4,22 4,27 4,25 4,30 4,25

T. Interb. 1m lett. 4,20 4,18 4,31 4,37 4,38 4,27 4,47 4,34 4,30 4,36 4,32 4,37 4,31 4,36 4,33 4,35 4,29 4,34 4,28

T. Interb. 3m lett. 4,50 4,37 4,59 4,78 4,86 4,71 4,96 4,72 4,62 4,68 4,60 4,65 4,59 4,65 4,61 4,70 4,63 4,68 4,63

T. Interb. 6m lett. 4,53 4,37 4,59 4,80 4,89 4,85 5,14 4,88 4,84 4,88 4,81 4,87 4,80 4,87 4,80 4,84 4,77 4,81 4,76

T. Depositi medio 2,06 2,06 2,09 2,11 2,16 2,18 2,16 2,14 2,17 2,15 2,12 2,10 2,10 2,05 2,06 2,04 2,06 2,02 2,03

T. Impieghi medio 6,22 6,15 6,14 6,18 6,22 6,31 6,25 6,19 6,12 6,10 6,14 6,12 6,15 6,13 6,16 6,13 6,17 6,13 6,14

T.imp. medio - T.dep. medio 4,16 4,09 4,05 4,07 4,06 4,13 4,09 4,05 3,95 3,95 4,02 4,02 4,05 4,07 4,10 4,09 4,11 4,10 4,11

T. BOT comp. lordo 3m 3,85 3,96 4,03 4,13 4,13 4,21 4,10 4,07 4,07 4,02 4,01 3,95 3,99 3,95 4,00 3,97 4,02 3,99 4,04

T. BOT comp. lordo 6m 3,88 3,95 4,23 4,14 4,23 4,55 4,50 4,44 4,40 4,44 4,40 4,44 4,38 4,43 4,37 4,46 4,41 4,49 4,43

T. BOT comp. lordo 12m 4,00 3,46 3,85 4,00 4,09 4,64 4,59 4,44 4,41 4,52 4,42 4,48 4,37 4,48 4,39 4,48 4,42 4,50 4,44

Rendistat lordo 4,22 4,09 4,19 4,39 4,56 5,02 4,97 4,76 4,65 4,70 4,64 4,73 4,69 4,72 4,63 4,67 4,61 4,65 4,59Rendistat netto 3,69 3,58 3,66 3,84 3,99 4,39 4,35 4,16 4,07 4,11 4,06 4,14 4,10 4,13 4,05 4,09 4,03 4,07 4,02

STRUTTURA A TERMINE

Rend. BTP a 3 anni 3,95 3,81 4,14 4,37 4,80 5,24 4,84 4,73 4,63 4,67 4,61 4,67 4,60 4,66 4,58 4,63 4,56 4,60 4,53

Rend. BTP a 5 anni 4,05 3,94 4,14 4,31 4,66 5,07 4,76 4,71 4,61 4,68 4,64 4,73 4,67 4,71 4,61 4,68 4,59 4,63 4,56

Rend. BTP a 7 anni 4,20 4,12 4,23 4,38 4,66 4,98 4,73 4,68 4,63 4,72 4,69 4,81 4,75 4,81 4,72 4,79 4,72 4,77 4,68

Rend. BTP a 10 anni 4,42 4,37 4,44 4,55 4,77 4,98 4,77 4,75 4,71 4,80 4,78 4,89 4,83 4,91 4,85 4,89 4,83 4,88 4,80

VOLUMI (LIVELLI in mln)

Impieghi totali 1463,913 1470,791 1477,160 1482,631 1482,548 1482,942 1496,821 1487,792 1484,448 1494,278 1515,73 1526,24 1530,23 1531,09 1540,97 1538,22 1546,15 1551,75 1562,98

Impieghi in euro 1444,059 1453,848 1460,959 1465,518 1464,350 1465,006 1473,950 1449,248 1449,163 1462,935 1470,169 1484,90 1483,193 1501,24 1486,67 1485,60 1486,75 1498,85 1505,79

Impieghi in valuta 19,854 16,943 16,201 17,113 18,198 17,936 22,871 38,545 35,285 31,343 45,556 41,341 47,035 29,850 54,301 52,624 59,395 52,903 57,193

Impieghi a breve 523,910 520,111 532,497 534,357 525,614 526,059 533,527 524,354 525,910 530,362 537,706 543,038 543,295 543,880 545,632 546,540 544,536 542,630 552,947

Impieghi a m / l 940,003 950,680 944,663 948,274 956,934 956,883 963,294 963,438 958,538 963,915 978,019 983,199 986,934 987,213 995,341 991,680 1001,613 1009,121 1010,033

Depositi totali 715,286 706,273 717,672 729,235 735,053 737,470 732,106 726,362 740,052 737,705 735,540 778,810 758,584 756,425 760,604 762,906 763,652 766,837 761,454

Depositi in c / c 626,459 617,514 628,785 640,791 647,168 649,692 644,171 638,121 653,099 650,883 649,018 693,406 675,949 671,223 675,186 677,855 680,950 684,970 677,046

Depositi a risparmio 72,748 72,438 72,583 72,300 71,863 71,389 71,329 71,857 72,053 71,753 71,681 73,148 72,770 72,467 72,844 72,734 72,215 72,032 71,949

Certif. deposito 16,079 16,321 16,304 16,144 16,022 16,389 16,606 16,385 14,900 15,069 14,842 12,256 9,865 12,735 12,573 12,318 10,487 9,835 12,458

VOLUMI (VAR. % ANNUA)

Impieghi totali 9,93 9,97 10,70 9,14 8,62 7,03 7,24 6,76 5,74 4,75 4,44 5,02 4,53 4,10 4,32 3,75 4,29 4,64 4,42

Impieghi in euro 9,73 9,99 9,92 9,05 8,45 6,86 6,71 5,20 4,40 3,65 2,46 3,33 2,71 3,26 1,76 1,37 1,53 2,31 2,16

Impieghi in valuta 26,36 7,96 211,62 17,33 24,35 22,88 57,59 141,30 123,62 107,57 176,58 154,56 136,91 76,18 235,17 207,51 226,38 194,95 150,07

Impieghi a breve 6,79 6,91 9,60 7,65 6,94 4,70 5,75 5,00 4,51 4,84 3,32 5,05 3,70 4,57 2,47 2,28 3,60 3,15 3,64

Impieghi a m / l 11,76 11,72 11,33 10,00 9,57 8,35 8,09 7,74 6,43 4,70 5,07 5,00 4,99 3,84 5,36 4,58 4,67 5,46 4,85

Depositi totali 3,44 3,20 3,79 3,75 4,64 4,61 5,37 6,92 6,09 5,42 7,04 7,21 6,05 7,10 5,98 4,62 3,89 3,98 4,01

Depositi in c / c 4,57 4,24 4,96 4,94 5,96 5,62 6,34 8,09 7,35 6,49 8,35 8,89 7,90 8,70 7,38 5,78 5,22 5,43 5,10

Depositi a risparmio -2,01 -2,19 -2,60 -3,23 -3,18 -1,61 -1,13 -0,69 -1,06 -0,52 -0,23 -0,32 0,03 0,04 0,36 0,60 0,49 0,90 0,87

Certif. deposito -11,77 -8,94 -8,73 -7,89 -8,35 -5,11 -1,40 -1,47 -8,99 -8,08 -9,00 -24,61 -38,65 -21,97 -22,88 -23,70 -34,55 -39,99 -24,98

Page 16: MEFIM - GRETAche la Fed deciderà di mantenere invariati i tassi di riferimento sui fed funds nelle prossime riunioni, almeno fino all’inizio del nuovo anno (Scen. A, prob. 10% e

MEFIM

Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 16

SCENARIO B 08 1 08 2 08 3 08 4 08 5 08 6 08 7 08 8 08 9 08 10 08 11 08 12 09 1 09 2 09 3 09 4 09 5 09 6 09 7

ESOGENE

Tasso di intervento 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,25 4,25 4,25 4,25 4,50 4,50 4,50 4,50 4,50 4,50 4,50 4,50 4,50

Indice COMIT 1619 1616 1517 1613 1605 1420 1372 1668 1723 1707 1760 1743 1807 1807 1855 1876 1874 1874 1874

Produzione Industriale -1,3 -1,0 -1,6 0,0 -2,6 0,2 0,3 0,8 0,8 1,5 1,3 1,7 1,6 2,1 3,0 2,4 3,5 1,9 2,0

Tasso di Inflazione (Arm.) 3,0 3,1 3,7 3,7 3,7 3,9 3,9 3,3 3,3 3,1 3,2 3,0 3,0 2,8 2,8 2,6 2,2 1,8 2,3

ENDOGENE

TASSI

T. P/T medio 4,09 4,09 4,09 4,11 4,15 4,15 4,48 4,51 4,44 4,53 4,68 4,75 4,66 4,73 4,66 4,73 4,65 4,70 4,62

T. Overnight media d/l 4,00 4,01 4,08 3,96 3,98 3,80 4,14 4,27 4,26 4,31 4,46 4,52 4,47 4,54 4,49 4,53 4,50 4,53 4,50

T. Interb. 1m lett. 4,20 4,18 4,31 4,37 4,38 4,27 4,47 4,48 4,44 4,47 4,66 4,69 4,64 4,66 4,61 4,64 4,59 4,61 4,57

T. Interb. 3m lett. 4,50 4,37 4,59 4,78 4,86 4,71 4,96 4,99 4,94 5,02 5,19 5,27 5,23 5,26 5,18 5,23 5,18 5,20 5,15

T. Interb. 6m lett. 4,53 4,37 4,59 4,80 4,89 4,85 5,14 5,13 5,06 5,12 5,29 5,33 5,24 5,27 5,20 5,25 5,22 5,24 5,19

T. Depositi medio 2,06 2,06 2,09 2,11 2,16 2,18 2,16 2,14 2,17 2,15 2,15 2,15 2,21 2,19 2,19 2,18 2,19 2,16 2,17

T. Impieghi medio 6,22 6,15 6,14 6,18 6,22 6,31 6,25 6,25 6,20 6,18 6,20 6,26 6,30 6,29 6,32 6,29 6,33 6,30 6,32

T.imp.medio - T.dep.medio 4,16 4,09 4,05 4,07 4,06 4,13 4,09 4,11 4,02 4,04 4,05 4,11 4,09 4,10 4,13 4,12 4,14 4,14 4,15

T. BOT comp. lordo 3m 3,85 3,96 4,03 4,13 4,13 4,21 4,10 4,26 4,30 4,28 4,29 4,27 4,30 4,24 4,31 4,28 4,32 4,29 4,33

T. BOT comp. lordo 6m 3,88 3,95 4,23 4,14 4,23 4,55 4,50 4,60 4,55 4,62 4,76 4,86 4,82 4,88 4,83 4,89 4,85 4,90 4,86

T. BOT comp. lordo 12m 4,00 3,46 3,85 4,00 4,09 4,64 4,59 4,59 4,67 4,70 4,80 4,87 4,84 4,95 4,86 4,94 4,89 4,95 4,86

Rendistat lordo 4,22 4,09 4,19 4,39 4,56 5,02 4,97 4,94 4,89 4,95 4,95 5,13 5,04 5,04 4,95 4,98 4,93 4,93 4,87

Rendistat netto 3,69 3,58 3,66 3,84 3,99 4,39 4,35 4,32 4,27 4,33 4,33 4,49 4,41 4,41 4,33 4,36 4,31 4,31 4,26

STRUTTURA A TERMINE

Rend. BTP a 3 anni 3,95 3,81 4,14 4,37 4,80 5,24 4,84 4,90 4,85 4,92 4,92 5,12 5,01 5,04 4,98 5,05 4,99 5,05 4,98

Rend. BTP a 5 anni 4,05 3,94 4,14 4,31 4,66 5,07 4,76 4,87 4,83 4,95 4,92 5,17 5,04 5,04 4,99 5,04 4,98 5,04 4,98

Rend. BTP a 7 anni 4,20 4,12 4,23 4,38 4,66 4,98 4,73 4,87 4,84 4,94 4,91 5,20 5,12 5,04 4,97 5,06 5,00 5,06 4,98

Rend. BTP a 10 anni 4,42 4,37 4,44 4,55 4,77 4,98 4,77 4,92 4,89 5,01 4,99 5,21 5,10 5,11 5,04 5,09 5,05 5,12 5,06

VOLUMI (LIVELLI in mln)

Impieghi totali 1463,913 1470,791 1477,160 1482,631 1482,548 1482,942 1496,821 1495,318 1496,100 1506,831 1529,51 1535,97 1542,09 1543,01 1554,42 1553,06 1559,94 1563,61 1571,51

Impieghi in euro 1444,059 1453,848 1460,959 1465,518 1464,350 1465,006 1473,950 1474,458 1469,416 1489,469 1492,784 1517,52 1513,374 1522,91 1519,40 1520,18 1522,92 1529,47 1531,14

Impieghi in valuta 19,854 16,943 16,201 17,113 18,198 17,936 22,871 20,860 26,684 17,362 36,729 18,457 28,712 20,101 35,018 32,874 37,013 34,148 40,373

Impieghi a breve 523,910 520,111 532,497 534,357 525,614 526,059 533,527 532,744 532,853 537,495 547,855 551,506 553,249 552,878 555,075 555,250 551,895 550,257 560,470

Impieghi a m / l 940,003 950,680 944,663 948,274 956,934 956,883 963,294 962,574 963,247 969,336 981,658 984,468 988,837 990,129 999,341 997,806 1008,042 1013,357 1011,042

Depositi totali 715,286 706,273 717,672 729,235 735,053 737,470 732,106 726,362 740,052 737,705 732,872 774,792 753,750 749,576 753,412 756,816 756,711 759,585 753,878

Depositi in c / c 626,459 617,514 628,785 640,791 647,168 649,692 644,171 638,121 653,099 650,883 644,405 688,324 671,000 665,433 668,340 672,080 675,643 678,993 671,548

Depositi a risparmio 72,748 72,438 72,583 72,300 71,863 71,389 71,329 71,654 71,805 71,486 71,393 72,781 72,457 72,279 72,547 72,474 71,928 71,768 71,650

Certif. deposito 16,079 16,321 16,304 16,144 16,022 16,389 16,606 16,587 15,147 15,336 17,074 13,687 10,293 11,865 12,526 12,263 9,140 8,825 10,680

VOLUMI (VAR. % ANNUA)

Impieghi totali 9,93 9,97 10,70 9,14 8,62 7,03 7,24 7,30 6,57 5,63 5,39 5,69 5,34 4,91 5,23 4,75 5,22 5,44 4,99

Impieghi in euro 9,73 9,99 9,92 9,05 8,45 6,86 6,71 7,03 5,86 5,53 4,04 5,60 4,80 4,75 4,00 3,73 4,00 4,40 3,88

Impieghi in valuta 26,36 7,96 211,62 17,33 24,35 22,88 57,59 30,59 69,11 14,98 122,99 13,65 44,62 18,64 116,15 92,10 103,39 90,39 76,53

Impieghi a breve 6,79 6,91 9,60 7,65 6,94 4,70 5,75 6,68 5,89 6,25 5,27 6,69 5,60 6,30 4,24 3,91 5,00 4,60 5,05

Impieghi a m / l 11,76 11,72 11,33 10,00 9,57 8,35 8,09 7,65 6,95 5,29 5,46 5,14 5,20 4,15 5,79 5,22 5,34 5,90 4,96

Depositi totali 3,44 3,20 3,79 3,75 4,64 4,61 5,37 6,92 6,09 5,42 6,65 6,66 5,38 6,13 4,98 3,78 2,95 3,00 2,97

Depositi in c / c 4,57 4,24 4,96 4,94 5,96 5,62 6,34 8,09 7,35 6,49 7,58 8,09 7,11 7,76 6,29 4,88 4,40 4,51 4,25

Depositi a risparmio -2,01 -2,19 -2,60 -3,23 -3,18 -1,61 -1,13 -0,97 -1,40 -0,89 -0,63 -0,82 -0,40 -0,22 -0,05 0,24 0,09 0,53 0,45

Certif. deposito -11,77 -8,94 -8,73 -7,89 -8,35 -5,11 -1,40 -0,25 -7,47 -6,45 4,68 -15,81 -35,99 -27,30 -23,17 -24,04 -42,95 -46,15 -35,69

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MEFIM

Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 17

SCENARIO C 08 1 08 2 08 3 08 4 08 5 08 6 08 7 08 8 08 9 08 10 08 11 08 12 09 1 09 2 09 3 09 4 09 5 09 6 09 7

ESOGENE

Tasso di intervento 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25 4,25

Indice COMIT 1619 1616 1517 1613 1605 1420 1372 1636 1680 1663 1727 1707 1771 1766 1819 1840 1837 1837 1837

Produzione Industriale -1,3 -1,0 -1,6 0,0 -2,6 -0,2 -0,3 0,4 0,4 0,9 0,7 1,2 1,2 1,6 2,2 1,7 2,9 1,2 1,5

Tasso di Inflazione (Arm.) 3,0 3,1 3,7 3,7 3,7 3,9 3,9 3,1 3,2 3,0 3,1 2,8 2,9 2,7 2,7 2,5 2,0 1,7 2,1

ENDOGENE

TASSI

T. P/T medio 4,09 4,09 4,09 4,11 4,15 4,15 4,48 4,36 4,26 4,31 4,25 4,30 4,23 4,31 4,26 4,33 4,25 4,32 4,28

T. Overnight media d/l 4,00 4,01 4,08 3,96 3,98 3,80 4,14 4,24 4,22 4,28 4,25 4,31 4,26 4,33 4,29 4,34 4,30 4,35 4,31

T. Interb. 1m lett. 4,20 4,18 4,31 4,37 4,38 4,27 4,47 4,39 4,35 4,41 4,39 4,42 4,37 4,42 4,38 4,41 4,36 4,41 4,36

T. Interb. 3m lett. 4,50 4,37 4,59 4,78 4,86 4,71 4,96 4,82 4,70 4,78 4,69 4,75 4,67 4,74 4,70 4,80 4,73 4,78 4,71

T. Interb. 6m lett. 4,53 4,37 4,59 4,80 4,89 4,85 5,14 4,96 4,89 4,96 4,87 4,94 4,86 4,94 4,86 4,91 4,83 4,88 4,82

T. Depositi medio 2,06 2,06 2,09 2,11 2,16 2,18 2,16 2,14 2,17 2,15 2,14 2,11 2,12 2,08 2,10 2,07 2,09 2,05 2,07

T. Impieghi medio 6,22 6,15 6,14 6,18 6,22 6,31 6,25 6,22 6,17 6,14 6,18 6,16 6,20 6,17 6,20 6,18 6,21 6,16 6,20

T.imp.medio - T.dep.medio 4,16 4,09 4,05 4,07 4,06 4,13 4,09 4,09 3,99 3,99 4,04 4,04 4,08 4,08 4,11 4,11 4,12 4,11 4,13

T. BOT comp. lordo 3m 3,85 3,96 4,03 4,13 4,13 4,21 4,10 4,17 4,19 4,16 4,17 4,12 4,15 4,09 4,15 4,13 4,18 4,14 4,18

T. BOT comp. lordo 6m 3,88 3,95 4,23 4,14 4,23 4,55 4,50 4,48 4,44 4,50 4,46 4,51 4,45 4,50 4,44 4,52 4,47 4,56 4,50

T. BOT comp. lordo 12m 4,00 3,46 3,85 4,00 4,09 4,64 4,59 4,50 4,53 4,61 4,50 4,57 4,48 4,57 4,48 4,57 4,50 4,59 4,54

Rendistat lordo 4,22 4,09 4,19 4,39 4,56 5,02 4,97 4,83 4,72 4,78 4,72 4,79 4,75 4,79 4,71 4,76 4,68 4,71 4,65

Rendistat netto 3,69 3,58 3,66 3,84 3,99 4,39 4,35 4,23 4,13 4,18 4,13 4,19 4,16 4,19 4,12 4,16 4,10 4,12 4,07

STRUTTURA A TERMINE

Rend. BTP a 3 anni 3,95 3,81 4,14 4,37 4,80 5,24 4,84 4,82 4,71 4,75 4,69 4,77 4,68 4,72 4,65 4,69 4,62 4,68 4,61

Rend. BTP a 5 anni 4,05 3,94 4,14 4,31 4,66 5,07 4,76 4,79 4,69 4,77 4,71 4,82 4,74 4,79 4,71 4,77 4,66 4,72 4,65

Rend. BTP a 7 anni 4,20 4,12 4,23 4,38 4,66 4,98 4,73 4,75 4,70 4,80 4,76 4,88 4,82 4,88 4,80 4,86 4,80 4,85 4,77

Rend. BTP a 10 anni 4,42 4,37 4,44 4,55 4,77 4,98 4,77 4,82 4,78 4,88 4,86 4,97 4,92 4,99 4,92 4,97 4,92 4,97 4,91

VOLUMI (LIVELLI in mln)

Impieghi totali 1463,913 1470,791 1477,160 1482,631 1482,548 1482,942 1496,821 1492,391 1490,765 1499,841 1522,11 1531,90 1536,52 1536,74 1546,88 1545,79 1553,27 1558,13 1568,20

Impieghi in euro 1444,059 1453,848 1460,959 1465,518 1464,350 1465,006 1473,950 1462,473 1461,656 1478,460 1478,148 1503,00 1500,361 1510,26 1498,73 1499,45 1499,49 1510,56 1519,03

Impieghi in valuta 19,854 16,943 16,201 17,113 18,198 17,936 22,871 29,918 29,110 21,381 43,962 28,902 36,162 26,485 48,150 46,337 53,775 47,566 49,166

Impieghi a breve 523,910 520,111 532,497 534,357 525,614 526,059 533,527 530,047 529,734 533,904 541,245 547,535 547,253 548,068 550,442 551,189 548,478 546,049 556,735

Impieghi a m / l 940,003 950,680 944,663 948,274 956,934 956,883 963,294 962,344 961,031 965,937 980,866 984,369 989,270 988,674 996,440 994,602 1004,787 1012,078 1011,462

Depositi totali 715,286 706,273 717,672 729,235 735,053 737,470 732,106 726,362 740,052 737,705 734,473 777,404 756,563 754,215 758,093 760,298 760,185 762,870 757,197

Depositi in c / c 626,459 617,514 628,785 640,791 647,168 649,692 644,171 638,121 653,099 650,883 647,236 691,991 673,443 669,104 672,879 675,442 677,844 681,527 673,867

Depositi a risparmio 72,748 72,438 72,583 72,300 71,863 71,389 71,329 71,745 71,944 71,594 71,537 72,965 72,610 72,358 72,692 72,625 72,050 71,882 71,778

Certif. deposito 16,079 16,321 16,304 16,144 16,022 16,389 16,606 16,497 15,009 15,228 15,700 12,448 10,510 12,753 12,522 12,231 10,292 9,461 11,552

VOLUMI (VAR. % ANNUA)

Impieghi totali 9,93 9,97 10,70 9,14 8,62 7,03 7,24 7,09 6,19 5,14 4,88 5,41 4,96 4,48 4,72 4,26 4,77 5,07 4,77

Impieghi in euro 9,73 9,99 9,92 9,05 8,45 6,86 6,71 6,16 5,30 4,75 3,02 4,59 3,90 3,88 2,59 2,32 2,40 3,11 3,06

Impieghi in valuta 26,36 7,96 211,62 17,33 24,35 22,88 57,59 87,29 84,48 41,59 166,91 77,97 82,14 56,32 197,20 170,77 195,50 165,20 114,97

Impieghi a breve 6,79 6,91 9,60 7,65 6,94 4,70 5,75 6,14 5,27 5,54 4,00 5,92 4,46 5,38 3,37 3,15 4,35 3,80 4,35

Impieghi a m / l 11,76 11,72 11,33 10,00 9,57 8,35 8,09 7,62 6,70 4,92 5,37 5,13 5,24 4,00 5,48 4,89 5,00 5,77 5,00

Depositi totali 3,44 3,20 3,79 3,75 4,64 4,61 5,37 6,92 6,09 5,42 6,89 7,01 5,77 6,79 5,63 4,26 3,42 3,44 3,43

Depositi in c / c 4,57 4,24 4,96 4,94 5,96 5,62 6,34 8,09 7,35 6,49 8,05 8,67 7,50 8,35 7,01 5,41 4,74 4,90 4,61

Depositi a risparmio -2,01 -2,19 -2,60 -3,23 -3,18 -1,61 -1,13 -0,84 -1,21 -0,74 -0,43 -0,57 -0,19 -0,11 0,15 0,45 0,26 0,69 0,63

Certif. deposito -11,77 -8,94 -8,73 -7,89 -8,35 -5,11 -1,40 -0,80 -8,32 -7,11 -3,74 -23,43 -34,63 -21,86 -23,20 -24,24 -35,77 -42,27 -30,44

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MEFIM

Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 18

TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI

Dati mensili

1

2

3

4

5

6

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO DI INFLAZIONE ITALIA

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO INFLAZIONE AREA EURO

-8

-4

0

4

8

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIA

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

4.0

4.5

5.0

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO DI INTERVENTO BCE

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO OVERNIGHT

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO INTERBANCARIO 1 MESE ITALIA

400

800

1200

1600

2000

2400

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

INDICE COMIT

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO MEDIO PONDERATO PCT

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MEFIM

Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 19

TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI

Dati mensili

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO INTERBANCARIO 3 MESI ITALIA (LIBOR)

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO INTERBANCARIO 6 MESI ITALIA

0

2

4

6

8

10

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO BOT 3 MESI COMPOSTO LORDO

0

2

4

6

8

10

12

14

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO BOT 6 MESI COMPOSTO LORDO

0

2

4

6

8

10

12

14

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO BOT 12 MESI COMPOSTO LORDO

2

4

6

8

10

12

14

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

RENDISTAT LORDO

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Elaborazione del 31/07/2008 Pagina 20

TASSI DI BASE:LIVELLI STORICI

Dati mensili

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO IMPIEGHI MINIMO

0.8

1.2

1.6

2.0

2.4

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

TASSO DEPOSITI MEDIO

2

3

4

5

6

7

8

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

RENDIMENTO A 3 ANNI

2

3

4

5

6

7

8

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

RENDIMENTO A 5 ANNI

2

3

4

5

6

7

8

9

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

RENDIMENTO A 7 ANNI

3

4

5

6

7

8

9

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

RENDIMENTO A 10 ANNI

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VOLUMI DI BASE:LIVELLI STORICI

(Dati mensili - Variazione % annua)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI IMPIEGHI TOTALI

-12

-8

-4

0

4

8

12

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI DEPOSITI TOTALI

2

4

6

8

10

12

14

16

18

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI IMPIEGHI IN EURO

-4

0

4

8

12

16

20

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI DEPOSITI IN CONTO CORRENTE

-60

-40

-20

0

20

40

60

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI IMPIEGHI IN VALUTA

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

20

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

CERTIFICATI DI DEPOSITO

-10

-5

0

5

10

15

20

25

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI IMPIEGHI A BREVE TERMINE

-10

-5

0

5

10

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI DEPOSITI A RISPARMIO

4

6

8

10

12

14

16

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008

VOLUMI IMPIEGHI A MEDIO/LUNGO TERMINE