Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

182
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE) Medicina e Chirurgia- Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni anatomo-cliniche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1) Vito Franco Professore Ordinario Università di Palermo DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) Ada Maria Florena Professore Ordinario Università di Palermo CFU 13 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE 30 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV - V (Biennale) SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Plesso di Anatomia Patologica ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al microscopio MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre, CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00 V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00 ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in entrambi i semestri. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati; Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico; Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica; Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici

Transcript of Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Page 1: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni

anatomo-cliniche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Vito Franco Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Ada Maria Florena Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 13 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

30

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV - V (Biennale) SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Plesso di Anatomia Patologica

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al microscopio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre, CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00 V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in entrambi i semestri. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati; Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico; Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica; Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici

Page 2: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

facilitandone la comprensione ai pazienti; Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Anatomia Patologica Generale:

Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie Basi anatomo-cliniche delle metastasi Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella Principi di stadiazione dei tumori

2. Apparato cardio-circolatorio Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico Substrati morfologici delle valvulopatie Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e ruolo della biopsia endomiocardica Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi

Substrati morfologici delle aritmie cardiache

Inquadramento generale dei tumori cardiaci

Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite

Patologia del pericardio Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate dell'aterosclerosi

Quadri anatomo-patologici delle principali vasculiti

Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi

Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonare

3. Apparato respiratorio Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe

Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi dell'infezione e degli esiti

Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema) Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti etiopatogenesi

Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico della broncoscopia con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale

Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico

4. Apparato urinario Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche

Page 3: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie tossiche e da farmaci Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e ruolo diagnostico della biopsia renale

Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazioneQuadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica

Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene

Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia

5. Apparato genitale maschile Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanzeAnatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione

Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo

Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostici

Cenni sulle orchiepididimiti

Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene

6. Apparato genitale femminile Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista anatomo-patologico

Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale): ruolo della citologia esfoliativa

Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)

Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio

Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi

Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero

Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale

Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero

Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici

Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze, quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi - dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari

7. 1) Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi:

2) esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie - (Elsevier) MASSON MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO

Page 4: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Metodologie e Teniche Diagnostiche

La richiesta anatomo-patologica Indicazioni sui diversi tipi di biopsia Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche Ruolo dell' immunoistochimica Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie bersaglio dei tumori Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio Finalità e metodologia del riscontro diagnostico Allestimento dei preparati citologici ed istologici Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico Principi di allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi Osservare preparati istologici al microscopio ottico

2. Apparato digerente Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari

Quadri morfologici delle esofagiti

Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago

Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica

Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali, linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni terapeutiche

Quadri morfologici delle principali enteriti Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo della biopsia endoscopica

Quadro morfologico, parametri diagnostici istopatologici e complicanze della malattia celiaca

Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complicanzruolo della biopsia endoscopica

Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare e progressione adenoma-carcinoma Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e prognostico della biopsia

Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze

Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino

Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione

Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversi meccansmi etiopatogenetici Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosante e delle epatopatie su base genetica

Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e delle vie biliari extraepatiche

3. Apparato emopoietico Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi: ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale

Page 5: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico

Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti: principali marcatori diagnostici e prognostici Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento alla prognosi ed alla terapia

Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma multiplo

Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici

Inquadramento e classificazione dei tumori timici

Quadri morfologici e diagnosi differenziale delle splenomegalie

4. Apparato endocrino Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi

Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi

Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi

Quadri morfologici delle tiroiditi croniche Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiroide: ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnostico del nodulo tiroideo Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie delle paratiroidi Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle varie fasi della storia naturale del diabete

Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino

Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche

Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche

Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene

5. Apparato locomotore Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro: correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici

Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi

Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia muscolare sulla base del quadro istopatologico Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi

6. Patologia immunitaria Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari

Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto Quadri anatomo-patologici delle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni

7. Sistema nervoso Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi, dell'encefalo e del midollo spinale

Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle malattie demielinizzanti

Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerativeClassificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed al significato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotassica

8. Apparato cutaneo Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide

Page 6: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso un melanoma Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma

9. Attività teorico-pratica: 1) frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi;

2) esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie – (Elsevier) MASSON MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

Page 7: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia “Chirone” INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO C.I. Anatomia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia Umana CODICE INSEGNAMENTO 01289 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO 16 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Vincenzo Valenza Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Giovanni Peri Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Biagio Valentino Professore Associato Università di Palermo

CFU 15+2 professionalizzanti NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

225

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

30

PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia ANNO DI CORSO Primo e secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso Didattico di Via Parlavecchio

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula, Esercitazioni in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, valutazione qualitativa nella

prova in itinere PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre primo anno. Primo semestre

secondo anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario approvato dal Corso di Laurea

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10,00-11,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa distribuzione topografica. Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età.

Page 8: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo attraverso lo studio della struttura microscopica Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della distribuzione degli organi Abilità comunicative Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con i colleghi Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici utilizzando le conoscenze acquisite nel corso OBIETTIVI FORMATIVI DEI MODULI Fornire le basi morfologiche per la comprensione della organizzazione strutturale e funzionale del corpo umano, passando in rassegna le caratteristiche più salienti di tutti gli apparati organici . MODULO 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO 1

NEUROANATOMIA (con elementi di osteoartrologia dello scheletro assile)

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA

Architettura generale dello scheletro Morfologia, struttura, sviluppo e proprietà biomeccaniche del cranio Colonna vertebrale e relative articolazioni Organizzazione generale del sistema nervoso Filogenesi e ontogenesi Midollo spinale Tronco cerebrale, cervelletto, diencefalo, telencefalo Sistema nervoso vegetativo Meningi, vascolarizzazione e liquor Vie della sensibilità generale Vie della motilità volontaria ed automatica Occhio, annessi oculari e vie ottiche Orecchio e vie acustiche Organizzazione generale del sistema nervoso periferico

10 ESERCITAZIONI

Esercitazioni di anatomia macroscopica su segmenti scheletrici e modelli anatomici

TESTI CONSIGLIATI

Trattato di Anatomia Umana. – Edi-Ermes Anatomia del Gray – Elsevier Netter – Atlante di Anatomia Umana – Elsevier- Masson Yokochi - Anatomia Umana - Piccin

Page 9: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

MODULO 2

DENOMINAZIONE DEL MODULO 2

ANATOMIA CLINICA ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA Testa Collo Tronco Arto superiore Arto inferiore

10 ESERCITAZIONI

MODULO 3

DENOMINAZIONE DEL MODULO 3

ANATOMIA SISTEMATICA ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA

Apparato cardio-circolatorio Apparato respiratorio Apparato digerente Apparato urinifero Apparato genitale maschile e femminile Apparato endocrino

10 ESERCITAZIONI

Page 10: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011-2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA Sede formativa di Palermo, Corso di Laurea “Chirone”

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e

metabolismo delle molecole d'interesse biologico

CODICE INSEGNAMENTO 08574 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 1)

GENNARO TAIBI Professore Associato Università degli Studi di Palermo

DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 2)

ITALIA DI LIEGRO Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 13 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

195 (15 x 13)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

130

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica ANNO DI CORSO I e II SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso didattico “Aule Nuove”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)

Esame finale Orale (alla fine del II anno) TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)

Primo semestre (II anno) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

I anno, II semestre: da stabilirsi II anno, I semestre: da stabilirsi

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Tutti i giorni, su appuntamento

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche. Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi. Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi

Page 11: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito critico. Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le basi della bioenergetica.

MODULO 1

BIOCHIMICA I

ORE FRONTALI

60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA PROGRAMMA Trasporto di membrana Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio (GLUT). Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++-dipendente. Altri sistemi di trasporto per il calcio. Meccanismi di trasduzione del segnale Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e difterica. Sistema dei fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A. Trasducina. Cromoproteine leganti ossigeno Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine atipiche. Emoglobinopatie. Enzimi Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato; influenza della concentrazione dell’enzima; influenza di temperatura e pH. Costante di Michaelis-Menten. Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland. Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in Medicina. ACE-inibitori. Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi attivi. Metabolismo dei glucidi Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio. Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani. Metabolismo dei lipidi Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL. Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. �-ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi. Biosintesi degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi. Metabolismo del colesterolo. Metabolismo degli amminoacidi Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi. Transaminazione.

Page 12: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina. Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione. Fosforilazione ossidativa Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi. Fosforilazione a livello del substrato. Vitamine Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili. Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa. Metabolismo dei nucleotidi Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido timidilico. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi purinici. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie.

ESERCITAZIONI

TESTI

CONSIGLIATI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA

Ambrosiana 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003, Zanichelli 6. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 7. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2: Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane, per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina. Essenziale sarà il raggiungimento di un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli aspetti integrati del metabolismo, con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema nervoso.

MODULO 2° BIOCHIMICA II ORE FRONTALI

70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

PROGRAMMA Aspetti di Biochimica cellulare Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma. Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi. Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici. Apoptosi Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi. Neurochimica Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoacidico. Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica. Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il sodio ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo di Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.

Page 13: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di riassorbimento. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli amminoacidi e dei bicarbonato. Ciclo del �-glutammile. Amminoacidurie. Produzione di bicarbonato e di ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; �- e �-bloccanti. Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione delle catecolammine. Aspetti biochimici della funzione epatica Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Acidi e Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione; micelle miste. Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-diglucuronide. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi, incremento della sintesi di acidi grassi. Sangue Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno. Aspetti biochimici della funzione muscolare Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine. Tropomiosina. Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce. Biochimica del tubo gastroenterico Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di pepsina. Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine. Digestione dei glucidi. Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatomedine, somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette. Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei. Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-fosfoinositidi, PKB. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica. Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione. Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile. Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina. Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline, endoperossidi e trombossani

ESERCITAZIONI

TESTI

CONSIGLIATI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA Ambrosiana 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed. 6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana 2003, Zanichelli 7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

Page 14: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del

medico CODICE INSEGNAMENTO 01617 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO BIOLOGIA)

Giacomo De Leo Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO GENETICA)

Maria Antonietta Di Bella Ricercatore Università di Palermo

CFU 9+1 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15/CFU + 10/CFU di tirocinio

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

4 ore per settimana, periodo Aprile-Maggio

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 1° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula B, Complesso didattico Via Parlavecchio- PA

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche: lezioni, seminari, attività guidate, attività di tirocinio,

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE A scelta dello studente:

- N. 2 prove in itinere seguite da una seduta certificativa; ovvero - Prova scritta (livello soglia) e Prova orale;

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 10,00 come da calendario ufficiale

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Giacomo De Leo: lunedì ore 15,00-17,00 Presidenza Facoltà di Medicina e Chirurgia Via del Vespro 129 Prof. M. Antonietta Di Bella: martedì, 12,00-13,00; 16,00-18,00 Dip. di Biopatologia e Biotecnologie mediche e forensi, Sez. di Biologia e Genetica - via Divisi 83, 90133 Palermo

Page 15: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione - Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica; - Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni; - Conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più comuni ed ad alta incidenza nel territorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:

- le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi; - le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi; - le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.

Autonomia di giudizio - Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma:

- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare dell’uomo;

- le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla base della vita delle cellule.

Abilità comunicative - Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i principali processi della biologia e della genetica. Capacità d’apprendimento - Capacità di utilizzare correttamente la letteratura scientifica specifica del settore per un continuo aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico. - Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi. Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi. Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni MODULO

BIOLOGIA

ORE FRONTALI

60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –

OBIETTIVI SPECIFICI Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il funzionamento di una cellula eucariotica; Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche; Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli eucarioti; Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.

Page 16: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie tecnologie biomediche

PROGRAMMA Metodo sperimentale e osservazionale. Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche. Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali. Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del DNA. Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli organismi viventi. Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale. Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del materiale cromatinico; Struttura geni. RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni. Codice genetico e sue proprietà. “Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA. “Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti. Regolazione dell'attività genica nei procarioti; Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Regolazione genomica; Principali meccanismi della regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di differenziamento; I controlli post-trascrizionali Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare Fondamenti dello sviluppo embrionale; Modelli di sviluppo; “Piani” di sviluppo e geni omeotici Totipotenza nucleare e Clonazione riproduttiva;Cellule staminali e clonazione terapeutica Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche

TESTI CONSIGLIATI

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2010 "BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli, 2009 LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE , SCIENCE, BIOLOGICAL REVIEWS , Articoli vari

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere, Analizzare e Comparare i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari MODULO

GENETICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della loro comparsa nella progenie; Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri. Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.

Page 17: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana; Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel rapporto tra genotipo ed ambiente. Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in medicina

PROGRAMMA Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti; Plasmidi ed Episomi. Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e loro origine. Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni; Clonazione di geni; Sintesi e Clonazione del cDNA; Costruzione di banche genomiche di cDNA; Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Esempi di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana; Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Caratteri codominanti; Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia multipla; Concetto di epistasi. Basi genetiche del sesso. La determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie umana; dosaggio genico ed ipotesi di Mary Lyon; Eredità olandrica specie umana. Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica.

TESTI CONSIGLIATI

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2010 "GENETICA" D.L. Hartl e E.W. Jones, Ed. EdiSES, 2010 "GENETICA UMANA e MEDICA" G. Neri e M. Genuardi, Ed. Elsevier, Masson 2010

ORE TIROCINIO 15

ATTIVITA’ DI TIROCINIO

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI Applicare i contenuti di Biologia e Genetica in Medicina Riconoscere i metodi di alcune tecnologie biomediche quali PCR e Real Time PCR, Elettroforesi per la rivelazione di DNA e Proteine; Individuare le tecnologie molecolari appropriate per la applicazione in diagnosi di malattie;

Page 18: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Utilizzare dei polimorfismi del DNA associati alle mutazioni nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzare banche dati e altre risorse bioinformatiche. Analizzare alberi genealogici. Interpretare cariotipi normali e patologici.

Page 19: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie degli Organi di Senso TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica degli organi di senso CODICE INSEGNAMENTO 13946 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28 – MED/30 – MED/31 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1 - MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE)

Gallina Giuseppe Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2 - MALATTIE dell’ APPARATO VISIVO )

Cillino Salvatore Professore associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3 – OTORINOLARINGOIATRIA, con elementi di AUDIOLOGIA )

Speciale Riccardo Professore ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90 (15 x CFU)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60 (10 x CFU)

PROPEDEUTICITÀ Da definire ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da stabilire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed Esercitazioni in reparto MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, unica e contemporanea, per tutti i

moduli del Corso Integrato, secondo calendario. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Gallina Giuseppe: Giovedì 10,00-12,00 Cillino Salvatore: Giovedì 10,00 – 12,00. Speciale Riccardo: Martedì, Giovedì 13-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato stomatognatico, visivo e ORL. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza orale, oculare, otorinolaringoiatriche, nonché di inquadrare i segni clinci, in tali distretti, delle patologie sistemiche.

Page 20: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Autonomia di giudizio Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie orali, oculari e ORL. Abilità comunicative Capacità di interagire in ambito plurispecialistico e di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi e terapia delle principali patologie orali, oculari e ORL e delle sindromi correlate. Capacità d’apprendimento Acquisizione di conoscenze atte a consentire una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie orali, oculari, ORL e delle sindromi correlate. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE: Acquisire le conoscenze di base di anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie di maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie.

MODULO n. 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOG ICHE

ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed alla sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, di altri organi, sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi di terapia medica e chirurgica delle suddette affezioni. Individuare gli orientamenti diagnostici, obiettivi e strumentali, delle patologie del distretto orale. Proporre protocolli di terapia medica e/o chirugica nelle principali patologie disfunzionali, flogistiche, neoplastiche e traumatiche di tale distretto.

PROGRAMMA Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale. Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria. Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi, sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della carie dentale e delle pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi dentari. Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi, sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della malattia parodontale. Ipersensibilià dentinale. Sindrome disfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione, fattori di rischio e diagnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione, etiopatogenesi, sintomatologia e cenni di terapia delle stomatomucositi infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie sindromiche e sistemiche

ESERCITAZIONI Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento elementare dell’ispezione diretta e della valutazione strumentale del cavo orale e dei tessuti circostanti, in particolare con tecniche radiografiche. Osservazione

Page 21: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

delle più frequenti patologie del cavo orale e delle tecniche di intervento con particolare attenzione a quelle sindromi-correlate.

TESTI CONSIGLIATI

-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatolo-giche" – Ed. Piccin, Padova; - Montebugnoli L.: "Lezioni di Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina, Bologna; - Pappalardo G.: "Manuale di Clinica Odontostomatologica” - Società Editrice Universo, Roma

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO: Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di: conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. MODULO n. 2

DENOMINAZIONE DEL MODULO: MALATTIE DELL’APPARATO VI SIVO

ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Relativamente alla patologia oculare, lo studente deve essere in grado di riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche.

PROGRAMMA - Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione - Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico (esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria visiva, optometria, etc..): tecniche e principi - Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della retina) e principali approcci terapeutici - Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali (ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e interpretazione dei relativi referti. . Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso" (congiuntiviti, iriti, ecc). - La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia. - Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e strategie terapeutiche del glaucoma. - Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche (alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione dei principi generali di terapia - Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia - Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico - Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi. - Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)

Page 22: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

- Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapeto-retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc) - Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche: corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del globo oculare, etc.

ESERCITAZIONI

Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento di nozioni elementari TESTI

CONSIGLIATI M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed. Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed. Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA: Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, medio ed interno ed indicarne le terapie mediche e/o chirurgiche

MODULO n. 3

DENOMINAZIONE DEL MODULO: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA

ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Riconoscere l’eziologia e discutere la diagnostica differenziale delle vertigini. Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere analiticamente e discutere la terapia delle principali malattie del naso, delle cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e discutere la terapia delle malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la diagnosi ed il loro trattamento.. Diagnostica e trattamento delle dispnee di pertinenza Otorino. Indicazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le metodiche di indagini audiologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi, asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, dispnee).

PROGRAMMA Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia malformativa del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia treaumatica del naso. . Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni paranasali. Granulomatosi di Wegener. Funzione olfattiva. Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee. Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali. La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari. Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe. Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee. Tracheotomia.

Page 23: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, dislalie, disartrie. Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo di cerume. Le otiti medie e le complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e labirintosi. La malattia di Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sordità. Le vertigini. Esami funzionali audio-vestibolari: esame audiometrico, es. impedenzometrico, esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari

ESERCITAZIONI

Visita dei pazienti in ambulatorio ed in reparto, con apprendimento elementare dell’ispezione del naso, della faringe , della laringe. L’otoscopia, la endoscopia rinofaringolaringea. L’esame audiometrico ed impedenzometrico. Frequenza in sala operatoria.

TESTI CONSIGLIATI

M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale di Otorinolaringoiatria Editoriale Grasso V. Cappello: Nuovo compendio di Otorinolaringoiatria Edizioni: Gruppo Associati Pubblitaf

Page 24: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIAANNO ACCADEMICO 2011/2012CORSO DI LAUREA (o LAUREAMAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia – Canale Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATOTIPO DI ATTIVITÀ BaseAMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle

molecole di interesse biologicoCODICE INSEGNAMENTO 01857ARTICOLAZIONE IN MODULI NONUMERO MODULISETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10DOCENTE RESPONSABILE(MODULO 1)

Francesca Di GaudioRicercatore Confermato Facoltà di Medicina - Università degli Studi diPalermo

DOCENTE COINVOLTO(MODULO 2)DOCENTE COINVOLTO(MODULO 3)CFU 6NUMERO DI ORE RISERVATE ALLOSTUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLEATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ NessunaANNO DI CORSO PrimoSEDE DI SVOLGIMENTO DELLELEZIONI

Aula B – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,Esercitazioni in laboratorio,Visita in unlaboratorio clinico.

MODALITÀ DI FREQUENZA ObbligatoriaMETODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Prova OraleTIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimiPERIODO DELLE LEZIONI Primo semestreCALENDARIO DELLE ATTIVITÀDIDATTICHE

Lunedì, martedì, mercoledì ore 08-10

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLISTUDENTI

Venerdì ore 14-16

Page 25: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESIConoscenza e capacità di comprensione:lo studente deve conoscere e comprendere le basi atomiche, molecolari e chimico fisiche dellamateria, le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del lorocomportamento chimico-fisico, la struttura e le proprietà dei composti organici e dellemacromolecole di interesse biologico.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione:lo studente deve saper applicare le conoscenze acquisite per interpretare il comportamento dellemolecole in ambito biologico ed avere la capacità di comprendere i meccanismi molecolari allabase dei processi metabolici e della vita.

Autonomia di giudizio:lo studente deve saper acquisire quella autonomia conoscitiva che gli permetta di valutare iprocessi metabolici e le possibili interazione con i farmaci.

Abilità comunicative:lo studente deve saper rappresentare per via orale e scritta, con linguaggio tecnico scientificoappropriato gli argomenti affrontati.

Capacità d’apprendimento:lo studente deve sviluppare una metodologia di studio scientifica che gli permetta di saperinterpretare e approfondire le problematiche biochimiche che gli si presenteranno nel proseguodello studio e della carriera; deve acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite ed avereun approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado diformulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamentel’informazione scientifica.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO

DENOMINAZIONE DEL CORSOCHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA

OREFRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere le basi atomiche e molecolari della materiaConoscere le basi atomiche e molecolari dei processi vitaliConoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole presenti nei sistemibiologici ed i principi alla base del loro comportamento ai fini dellacomprensione dei processi metabolici umani

PROGRAMMA ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI:

CHIMICA GENERALE1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia, Sistemi

di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione, Errori,Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre significative neiCalcoli.

2. ATOMI, MOLECOLE E MODELLI ATOMICI: Introduzione, Strutturaatomica, Configurazioni Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola

Page 26: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

dell’ottetto, Riempimento elettronico, Tavola Periodica, Orbitali e teoria MO,Proprietà periodiche.

3. LEGAME CHIMICO E FORZE INTERMOLECOLARI: la teoria dellegame chimico, Composti Covalenti, Composti ionici, Ioni Poliatomici,Complessi e Composti di coordinazione, Nomenclatura, Geometria dellamolecole, Polarità, Tipi di forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legamead idrogeno, Strutture di Lewis.

4. REAZIONI CHIMICHE: Classificazione delle reazioni chimiche, Leggichimiche, Bilanciamento delle equazioni, Numero di ossidazione e ReazioniRedox, Reazioni omogenee ed eterogenee, Equazioni ioniche, Rapportiponderali, Reagenti in eccesso e limitanti.

5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,Stato Liquido, Stato Gassoso, Plasma, Cambiamenti di stato.

6. SOLUZIONI: Tipologie, Modi di esprimere la concentrazione eStechiometria delle soluzioni, Solubilità, Soluzioni Acquose, Tensione diVapore, Proprietà Colligative, Osmosi, Dialisi, Sol, Gel e Colloidi.

7. TERMODINAMICA E CINETICA: Grandezze termodinamiche e Leggitermodinamiche di interesse chimico, Velocità di reazione, Equilibrio chimico,Catalisi, Equilibrio, Principio di Le Chatelier.

8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà, Forzadegli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi, Titolazione,Tamponi e tamponi biologici.

9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di radiazioni, Tempodi dimezzamento, Fissione e Fusione, Isotopi Radioattivi - ApplicazioniMediche - Sicurezza in campo radiativo.

10. ALCANI: Ibridazione del carbonio; Alcani, Formule, Nomenclatura,Strutture, Conformazioni, Isomeri e stereoisomeri, Cicloalcani, Fonti ereazioni, Combustione e alogenazione degli alcani, Alogenuri alchilici;Attività ottica, Racemi, Composti con più centri chirali, Risoluzione diracemi, Decorso stereochimico nella formazione di centri chirali.

11.IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura, Alchini eNomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni e degli Alchini,Dieni coniugati, Sistemi allilici, Addizione elettrofila agli alcheni ed alchini,Idrogenazione catalitica, Polimerizzazioni, Idrocarburi Aromatici e reazioni.

12.ALOGENURI ALCHILICI: reazioni di Sostituzione nucleofila edEliminazione, Reattivi di Grignard.

13.COMPOSTI AROMATICI: Aromaticità ed Eteroaromaticità, Benzene ederivati, Sostituzione elettrofila aromatica, Effetti elettronici dei sostituenti,Fenoli e chinoni, Alogenuri arilici, Ammine: struttura e reattività, Compostieterociclici: Pirrolo, Imidazolo, Piridina, Pirimidina, Purine, Tautomeria nellestrutture eterocicliche.

14. ALCOLI: Alcoli, Dioli, Glicerolo, vie sintetiche e reazioni15.COMPOSTI CARBONILICI: Aldeidi e chetoni, Addizione nucleofila,

Semiacetali, Acetali, Cianidrine, Immine, Enammine. Ossidazione e riduzione,Acidità degli idrogeni in α, Tautomeria cheto-enolica, Carbanioni,Condensazioni aldoliche.

16.ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI: Acidi carbossilici e loro derivati,Sostituzione nucleofila acilica, Cloruri degli acidi, Ammine ed Amidi,Anidridi, Esteri, Tioesteri, Condensazione di Claisen, Esterificazione edidrolisi degli etseri, Ossiacidi, Chetoacidi, Acidi bicarbossilici, Esteri ed

Page 27: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Anidridi di importanza biologica17. CARBOIDRATI : Monosaccaridi, Serie steriche, Strutture cicliche,

Mutarotazione, Legame glicosidico, Glicosidi, Ossidazione, Riduzione,Zuccheri riducenti, Ribosio, Desossiribosio, Glucosio, Galattosio, Mannosio,Fruttosio, Disaccaridi (Maltosio, Cellobiosio, Lattosio, Saccarosio),Polisaccaridi (Amilosio, Amilopectina, Cellulosa, Glicogeno),Amminozuccheri.

18.LIPIDI: Acidi grassi saturi ed insaturi, Acidi grassi omega 3 ed omega 6,Lipidi semplici e complessi, Terpeni e Steroidi, Fosfolipidi, ruolo biologico deilipidi, Detergenti e Saponi, Lipidi di interesse alimentare.

19.PROTEINE : Amminoacidi: struttura e configurazione, equilibri acido-basedegli amminoacidi e dei peptidi, punto isoelettrico ed isoionico, Legamepeptidico - Strutture peptidiche, Sintesi dei polipeptidi, Enzimi.

20.ACIDI NUCLEICI: Basi Puriniche e Pirimidiniche - Aspetti strutturali diNucleosidi e Nucleotidi, polimeri di acidi nucleici.

21.VITAMINE: struttura chimica e funzione.22.APPROFONDIMENTI: caratteristiche di un ciclo metabolico e bilanci

energetici, aspetti biochimico clinici e gestionali della medicina di laboratorio.

ESERCITAZIONIEsercitazioni in aula, nelle ore pomeridiane, singole ed a gruppi su:

• calcoli stechiometrici• comportamento e reattività delle molecole organiche in vitro e nei sistemi

biologici• visita ad un laboratorio chimico clinico.

TESTICONSIGLIA

TI

KOTZ E PURCELL CHIMICA EDISESG. ALONSO ESERCIZI DI CHIMICA EDIERMESWILLIAM BROWN THOAMS POON INTRODUZIONE ALLA CHIMICAORGANICAH. HART CHIMICA ORGANICA ZANICHELLI

Page 28: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chirurgia Generale II TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica CODICE INSEGNAMENTO 01973 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/18 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Giuseppe Modica Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

14

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche o Complesso Aule nuove –Aula “G”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di degenza, ambulatori.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì e giovedì dalle 12.00 alle 13.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie di pertinenza chirurgica, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; la conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali di difesa; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità; conoscenza degli aspetti di strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali. Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate. Lo studente deve dimostrare la capacità di eseguire le attività assistenziali essenziali di uso più ricorrente: compilare le cartelle cliniche, effettuare l’esame clinico e la diagnosi, gestire il paziente da un punto di vista pre, peri e post-operatorio, sapere instaurare le strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali, elaborare comportamenti di collaborazione multidisciplinare e abilità di relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. Acquisire conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche di uso nei laboratori di diagnostica e di trattamento chirurgico.

Page 29: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

CHIRURGIA GENERALE II

ORE FRONTALI 50

1. Tiroide Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo, Tiroiditi, Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide, Nodulo solitario della tiroide. 2. Mammella Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale. 3. Esofago e diaframma Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago. 4. Stomaco e duodeno Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche. 5. Parete addominale ed ernie Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli. 6. Cavità peritoneale Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo, Emoperitoneo. 7. Fegato Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare, Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori metastatici. 8. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare, Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti. 9. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche, Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas, Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas. 10. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori del tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice.

Page 30: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

11. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa, Sindrome del colon irritabile. 12. Colon-retto Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori maligni. 13. Retto e canale anale Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Retorragie, Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e colostomie. 13. Addome acuto Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi differenziale, Terapia. 14. Occlusione intestinale Ileo meccanico, Invaginazione intestinale, Volvolo, Ileo paralitico. 15. Traumi del Torace: diagnosi prognosi e terapia

ESERCITAZIONI Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di competenza chirurgica, pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria, conoscere le metodiche ed interpretare le principali manifestazioni cliniche), basi fisiopatologiche, metodiche diagnostiche, strumentazione disponibile, esame obiettivo, semeiotica del torace e dell’addome, medicazioni, rimozione di drenaggi, trattamento del paziente pre, peri e post operatorio, semeiotica clinica e strumentale della tiroide, mammella, torace, esofago, colon e vie biliari. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa, Esofagogastroduodenoscopia diagnostica ed operativa. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica

TESTI CONSIGLIATI

Dionigi R. Chirurgia IV ed. Masson, 2006 Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore.

Luigi Gallone CHIRURGIA VII Edizione-

Page 31: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica CODICE INSEGNAMENTO 80415 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

PROF. GIUSEPPE BUSCEMI Professore Ordinario Med 18 Università degli Studi di Palermo

CFU 3 + 3 ( Chirurgia Generale 1 + Chirurgia

Generale II ) NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

60

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

40

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO V – VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove - Ortopedia

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali,seminari,esercitazioni in corsia, ambulatorio e sala operatoria

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre V Anno e primo semestre VI

Anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da disposizione del CdL

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì ore 12-13 Mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione

• Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le diverse conoscenze apprese dalla fisiopatologia,dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al paziente e alle sue patologie.Comprendere i principi fondamentali della medicina basata sull’evidenza ed applicarla per l’indicazione al corretto intervento terapeutico

Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Saper inquadrare i diversi problemi inerenti al paziente chirurgico,sia in acuzie che in

elezione • Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche allo scopo

Page 32: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

di definire correttamente la natura di un problema • Capacità di sintesi nelle diverse ipotesi diagnostiche • Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali • Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine chirurgico,valutandone i

rapporti tra benefici,rischi e costi,anche alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza

Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Capacità di apprendimento

• Essere in grado di raccogliere ,organizzare ed interpretare correttamente l’informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e data base disponibili

• Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.

• Essere in grado di acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Chirurgia Generale si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente,avvalendosi anche di corretti esami di laboratorio e strumentali. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio,allo scopo di arrivare alla sintesi diagnostica e sviluppare la capacità di decidere un programma terapeutico.

ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE

ORE FRONTALI 30+30

1. Tiroide Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo, Tiroiditi, Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide, Nodulo solitario della tiroide. 2. Mammella Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale. 3. Esofago e diaframma Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago 4. Torace Empiema pleurico,bronchiectasie,traumi del torace,tumori benigni e maligni del polmone Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago. 5. Stomaco e duodeno

Page 33: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche. 7. Parete addominale ed ernie Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli. 8. Cavità peritoneale Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo, Emoperitoneo. 9. Fegato Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare, Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori metastatici. 10. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare, Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti. 11. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche, Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas, Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas. 12. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori Del tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice 13. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa. 14. Colon-retto Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori maligni. 15. Retto e canale anale Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Rettorragie, Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e colostomie. 16. Addome acuto Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi differenziale, Terapia. 17. Occlusione intestinale 18. I trapianti d’organo in Chirurgia Generale:

• Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano • Trapianto di rene,rene-pancreas,fegato,intestino,multiviscerale

19. Le grandi sindromi • Approccio al paziente con :

ittero ostruttivo disfagia dolore addominale acuto

Page 34: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

emorragia digestiva occlusione intestinale masse addominali nodulo tiroideo nodulo mammario massa mediastinica opacità polmonare trauma e politrauma

. ESERCITAZIONI

Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di pertinenza chirurgica).Aspetti pratici di trattamento post-operatorio. Pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Strumentario chirurgico.Medicazione di ferita chirurgica. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica

TESTI CONSIGLIATI

R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi : Chirurgia Generale- Ediz. Minerva Medica D'amico Davide F. : CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e Terapia .Ed. PICCIN – Nuova Libraria Dionigi R. Chirurgia - IV ed. Masson, 2006 Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore. Luigi Gallone CHIRURGIA - VII Edizione

Page 35: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica CODICE INSEGNAMENTO 80415 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

PROF. GIUSEPPE BUSCEMI Professore Ordinario Med 18 Università degli Studi di Palermo

CFU 3 + 3 ( Chirurgia Generale 1 + Chirurgia

Generale II ) NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

60

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

40

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO V – VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove - Ortopedia

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali,seminari,esercitazioni in corsia, ambulatorio e sala operatoria

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre V Anno e primo semestre VI

Anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da disposizione del CdL

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì ore 12-13 Mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione

• Conoscere le basi del ragionamento clinico e utilizzare le diverse conoscenze apprese dalla fisiopatologia,dalla metodologia e dalla patologia sistematica per un corretto approccio al paziente e alle sue patologie.Comprendere i principi fondamentali della medicina basata sull’evidenza ed applicarla per l’indicazione al corretto intervento terapeutico

Capacità di applicare conoscenza e comprensione • Saper inquadrare i diversi problemi inerenti al paziente chirurgico,sia in acuzie che in

elezione • Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche allo scopo

Page 36: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

di definire correttamente la natura di un problema • Capacità di sintesi nelle diverse ipotesi diagnostiche • Saper utilizzare con correttezza ed appropriatezza le risorse umane e strumentali • Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine chirurgico,valutandone i

rapporti tra benefici,rischi e costi,anche alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza

Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Capacità di apprendimento

• Essere in grado di raccogliere ,organizzare ed interpretare correttamente l’informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e data base disponibili

• Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.

• Essere in grado di acquisire ed ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Chirurgia Generale si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente,avvalendosi anche di corretti esami di laboratorio e strumentali. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio,allo scopo di arrivare alla sintesi diagnostica e sviluppare la capacità di decidere un programma terapeutico.

ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE

ORE FRONTALI 30+30

1. Tiroide Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo, Tiroiditi, Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide, Nodulo solitario della tiroide. 2. Mammella Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale. 3. Esofago e diaframma Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago 4. Torace Empiema pleurico,bronchiectasie,traumi del torace,tumori benigni e maligni del polmone Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago. 5. Stomaco e duodeno

Page 37: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche. 7. Parete addominale ed ernie Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli. 8. Cavità peritoneale Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo, Emoperitoneo. 9. Fegato Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare, Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori metastatici. 10. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare, Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti. 11. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche, Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas, Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas. 12. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori Del tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice 13. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa. 14. Colon-retto Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori maligni. 15. Retto e canale anale Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Rettorragie, Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e colostomie. 16. Addome acuto Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi differenziale, Terapia. 17. Occlusione intestinale 18. I trapianti d’organo in Chirurgia Generale:

• Il donatore cadavere ed il prelievo multiorgano • Trapianto di rene,rene-pancreas,fegato,intestino,multiviscerale

19. Le grandi sindromi • Approccio al paziente con :

ittero ostruttivo disfagia dolore addominale acuto

Page 38: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

emorragia digestiva occlusione intestinale masse addominali nodulo tiroideo nodulo mammario massa mediastinica opacità polmonare trauma e politrauma

. ESERCITAZIONI

Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di pertinenza chirurgica).Aspetti pratici di trattamento post-operatorio. Pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria. Strumentario chirurgico.Medicazione di ferita chirurgica. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica

TESTI CONSIGLIATI

R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi : Chirurgia Generale- Ediz. Minerva Medica D'amico Davide F. : CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e Terapia .Ed. PICCIN – Nuova Libraria Dionigi R. Chirurgia - IV ed. Masson, 2006 Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore. Luigi Gallone CHIRURGIA - VII Edizione

Page 39: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Laurea in Medicina e Chirurgia Chirone Palermo

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Pediatria TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche CODICE INSEGNAMENTO 05649 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Med 20 Chirurgia Pediatrica DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Nome e Cognome Enrico De Grazia Qualifica Professore Ordinario Università di appartenenza: Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

CFU 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

10

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Dipartimento Materno Infantile Via Giordano

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni) in aula , Esercitazioni e tirocinio in Reparto

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni venerdì ore 8-10

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni lunedì e venerdì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Fare conoscere le patologie congenite ed acquisite in campo neonatale, pediatrico ed adolescenziale. Acquisire le competenze di fisiopatologia, di diagnosi sia clinica che strumentale. Fare conoscere le possibilità terapeutiche, il timing del trattamento e la terapia chirurgica sia tradizionale che endoscopica e laparoscopica. Infine insegnare a comunicare con il bambino ed i suoi genitori per umanizzare la medicina e renderla più vicino al bambino. Insegnare a discutere di casi clinici attraverso una idonea integrazione clinica multidisciplinare OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Page 40: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

MODULO

CHIRURGIA PEDIATRICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Introduzione alla Chirurgia Pediatrica dalla diagnosi di patologie congenite “in utero” alla diagnostica clinica e strumentale nel neonato, nel lattante, nel bambino e nell’adolescente. Patologie riguardanti l’apparato digerente: atresia dell’esofago,atresie duodenali, digiuno-ileali, del colon e del retto, Ileo da meconio, Megacolon agangliare, Invaginazioni intestinali, volvolo intestinale, addome acuto, peritoniti, appendicopatia,reflusso gastro esofageo. Patologia genito urinarie: patologie cistiche renali, patologie del giunto pielo ureterale, patologie del giunto vescico ureterale, disfunzioni vescicali, patologie dell’uretra, testicolo ritenuto, ernie inguinali congenite, idrocele, scroto acuto, varicocele. Patologie apparato respiratorio: CAM, enfisema lobare, sequestrazioni, pneumotorace. Tumori solidi infantili. Cisti e fistole del collo

ESERCITAZIONI

Didattica su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI Lezioni di Chirurgia Pediatrica R. Domini, M. Lima CLUEB Bologna

ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE: CFU 1 15 ore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Fare conoscere le più frequenti patologie congenite ed acquisite di interesse chirurgico in campo pediatrico. L’inquadramento clinico, la diagnosi strumentale, i concetti di trattamento chirurgico MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO

Page 41: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Page 42: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia-Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Dermatologia e Malattie Infettive CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35

MED/17 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Maria Rita Bongiorno Prof. Straordinario di Dermatologia MED/35 Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof Francesco Scarlata Prof. Aggregato-Ricercatore Confermato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Nome e Cognome Qualifica Università di appartenenza

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15 settimane

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

8 settimane

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

AOUP

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale Attività di tirocinio presso UOC di Dermatologia e UOC di Malattie infettive, AOUP

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof Maria Rita Bongiorno Lunedì ore 13-14 Prof.Francesco Scarlata Giovedì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Devono dimostrare di avere acquisitola conoscenza della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato di salute e della comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra

Page 43: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi di difesa; una adeguata conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica nonchè la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico. Autonomia di giudizio Devono dimostrare la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico; la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza diagnostico-terapeutica. Deve saper interpretare correttamente i sistemi di sorveglianza e monitoraggio delle malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break. Abilità comunicative Devono dimostrare la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della patologia; capacità di esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto; Capacità d’apprendimento Devono dimostrare adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MED 35- DERMATOLOGIA Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, biologia, fisiologia e immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado di eseguire un esame clinico corretto attraverso l’impiego di saggi semeiotici peculiari MODULO 1

MALATTIE CUTANEE E VENEREE

Page 44: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado di garantire allo studente adeguati livelli di conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree. Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, di biologia , di fisiologia e di immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree. Il corso, inoltre, si propone di fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’apprendimento: dei segni semeiologici peculiari, di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente, dei metodi per raccolta dell’anamnesi, dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico, dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per problemi, delle corrette indicazioni dell’utilizzo e dell’interpretazione degli esami di laboratorio e strumentali, di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico differenziale. Altra meta di questo corso è di consentire allo studente di riconoscere e descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori di rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi di stadiazione di tali neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del "follow-up" PROGRAMMA 1. Conoscenze propedeutiche Anatomia della cute: caratteri macroscopici; Caratteri microscopici;Epidermide; Derma; Giunzione dermo-epidermica; Tessuto sottocutaneo; Annessi cutanei; vascolarizzazione cutanea; Innervazione cutanea; Film idrolipidico di superficie. 2. Funzioni della cute: funzione barriera; funzione immunitaria; assorbimento cutaneo 3. Fisiologia della cute Proliferazione e differenziazione epidermica; Melanociti e melanogenesi; giunzione dermo-epidermica; derma e matrice extracellulare; termoregolazione 4. Semeiotica dermatologica Lesioni elementari primitive: Macule; Papule; placche; pomfi; noduli; vescicole; bolle; pustole.Lesioni elementari secondarie: croste; escoriazioni; esulcerazioni; erosioni; ragadi; ulcere; cicatrici Lesioni elementari primitivo-secondarie: squame; sclerosi; atrofia Visita semeiotica dermatologica: Anamnesi, osservazione, palpazione. Esame obiettivo: Disposizione topografica delle lesioni elementari 5. Immunologia cutanea: Cellule di Langerhans e cellule dendritiche cutanee; Cheratinociti. Lesioni cutanee mediate dall’attività delle IgE Lesioni cutanee mediate dall’attività di Anticorpi IgG o IgM Lesioni cutanee legate all’attività dei complessi immuni

Page 45: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Lesioni cutanee determinate dall’attività dei linfociti T. 6. La sindrome orticaria-angioedema : definizione, epidemiologia, classificazione, aspetti clinici, patogenesi. Orticaria cronica idiopatica Orticarie fisiche: demografica; da pressione; da freddo; da calore localizzata; colinergica; acquagenica; solare; vibratoria; da esercizio fisico; da contatto. Orticaria vasculite Angioedema acquisito ed ereditario 7.Genodermatosi: Sindrome di Ehnlers- Danlos: epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; diagnosi; prognosi. S. di Urbach-Wiethe epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; diagnosi; prognosi. Sclerosi tuberosa: epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; diagnosi; prognosi Malattia di Anderson-Fabry: epidemiologia; eziopatogenesi, manifestazioni cliniche; diagnosi; prognosi. Neurofibromatosi: epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; diagnosi; prognosi 8.Disordini della cheratinizzazione: Psoriasi: epidemiologia; fattori precipitanti;patogenesi; classificazioni; aspetti clinici; forme cliniche; diagnosi; prognosi . Dermatite esfoliativa: epidemiologia; fattori precipitanti;patogenesi; classificazione; aspetti clinici; forme cliniche; diagnosi; prognosi . 9.Disordini della coesione: Malattie bollose a patogenesi autoimmune malattie del gruppo del pemfigo: definizione; etiopatogensi. Pemfigo volgare; pemfigo vegetante; pemfigo foliaceo; pemfigo eritematoso; pemfigo endemico; pemfigo indotto da farmaci; pemfigo paraneoplastico; pemfigo ad IgA. Malattie del gruppo dei pemfigoidi: pemfigoide bolloso; pemfigoide cicatriziale; herpes gestationis 10.Dermatiti eczematose:Dermatite irritativa da contatto (DIC) Dermatite allergica da contatto (DAC) 11.Malattie cutanee da virus Herpes virus: Herpes simplex; virus varicella-zooster; Herpes virus 8; Papillomavirus:verruche volgari; verruche filiformi; verruche piane; condilomi acuminati; Poxvirus: mollusco contagioso; Coxsackievirus: malattia mani-piedi-bocca 12.Malattie cutanee da batteri:Lebbra;Tubercolosi 13.Malattie causate da protozoi Leishmaniosi definizione; epidemiologia; eziologia; manifestazioni cliniche; diagnosi differenziale 14. Malattie causate da miceti: eziologia; manifestazioni cliniche; diagnosi differenziale Infezioni da dermatofiti, Infezioni da lieviti,Micosi profonde 15.Malattie causate da artropodi Scabbia umana: morfologia e biologia dell’acaro; ; epidemiologia; manifestazioni cliniche; diagnosi differenziale Pediculosi : epidemiologia; manifestazioni cliniche; diagnosi Differenziale; Pediculus humanus capitis; Pediculus humanus corporis; Phtirus pubis 16. Malattie a trasmissione sessuale Sifilide: eziologia; clinica;diagnosi.Infezione gonococcica. Infezioni da Chlamydia

Page 46: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

17.Manifestazioni cutanee in corso di AIDS 18.Reazioni avverse cutaneo-mucose : definizione; classificazione e patogenesi; eziologia;quadri clinici: Sindrome orticaria angioedema Eruzioni esantematiche,Eritema polimorfo,Sindrome di Steven-Johson Necrolisi epidermica tossica 19.Connettivopatie: Lupus eritematoso: definizione; eziopatogenesi;Forme cliniche; diagnosi differenziale. Sclerodermie: localizzate e sistemiche. Dermatomiosite 20. Malattie granulomatose: Sarcoidosi: definizione; epidemiologia; eziopatogenesi; manifestazioni cliniche; diagnosi differenziale 21. Neoplasie epiteliali benigne e maligne: eziologia; patogenesi; clinica; diagnosi differenziale.Cheratosi attiniche; cheiliti attiniche; leucoplachia; eritroplachia. Cheratoacantoma; malattia di Bowen; Carcinoma basocellulare; Carcinoma spinocellulare. 22. Nevi melanocitari; Melanoma cutaneo: definizione; epidemiologia; eziologia; classificazione clinica ;manifestazioni cliniche; diagnosi differenziale 23.Sarcoma di Kaposi

15 Tirocinio

Reparto e prestazioni ambulatoriali TESTI

CONSIGLIATI Amerio PL, Bernengo MG, Calvieri S, etc. Dermatologia e Venereologia Edizioni Minerva Medica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO2 “MALATTIE INFETTIVE” Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali, mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia, incluse le principali patologie parassitarie e di importazione. MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti

diagnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie opportunistiche) e gli interventi terapeutici.

• Conoscere i quadri clinici di epatite virale acuta, la loro evoluzione, l'iter diagnostico

• Conoscere i concetti generali di epidemiologia, eziologia e patogenesi, delle infezioni respiratorie acute, i diversi quadri clinici e l'approccio terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti

• Inquadrare nosograficamente le diverse localizzazioni dell'infezione tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio diagnostico e terapeutico

• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e diagnostiche di meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocarditi

• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la diagnostica di: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi, echinococcosi

Page 47: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie diagnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive

• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici, l'approccio diagnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche

• Inquadrare nosograficamente le diverse tipologie di esantemi, con particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina

• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici di patologia infettiva di importazione,la diagnostica clinico-laboratoristica, gli interventi di profilassi

• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter diagnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni ospedaliere

ESERCITAZIONI Casi Clinici

TESTI CONSIGLIATI

Capitolo di Malattie Infettive in Harrison. Principi di Medicina Interna, McGraw Hill, MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed

Page 48: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e radioterapia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di laboratorio e diagnostica integrata CODICE INSEGNAMENTO 02324 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Massimo Midiri Ordinario di Diagnostica per Immagini Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna piano terra Sezione di Scienze Radiologiche

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Venerdì 9-13

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Tutti i giorni previo appuntamento via email ([email protected])

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini. Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di indagine Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale, tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con riferimento ai diversi organi ed apparati Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o più comuni Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia

Page 49: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 44

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI DI CONTRASTO -Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni

ionizzanti ( elettromagnetiche e corpuscolate ). -Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in

Diagnostica per Immagini. -Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ). -Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche; reazioni avverse e relativi provvedimenti. -Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento. -Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature. -Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure. RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA -Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia. -Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti. -Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ). -Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare. -Effetto ossigeno. -Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori. -Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti. -Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. -Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti normativi. -Radioterapia interstiziale ed endocavitaria. -Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte energie ed energie convenzionali). APPARATO RESPIRATORIO -Tecniche di studio del torace e del mediastino. -Opacità ed ipertrasparenze pomonari. -Interstiziopatie. -Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio. -Patologia pleurica. -Patologia diaframmatica. APPARATO DIGERENTE -Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni. -Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni. -Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica. -Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica. -Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica. -Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica. -Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica. -Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica. -Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica.

Page 50: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica. -Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica. -Addome acuto: tecniche e metodologia di studio. FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA -Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari. -Litiasi biliare e colecistosi. -Ittero: protocolli di studio. -Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio. -Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica. -Pancreatiti. -Carcinoma pancreatico: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari. -Tecniche e metodiche di studio della milza. APPARATO URO-GENITALE E SURRENI -Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale. -Ematuria : protocolli di studio. -Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali. -Litiasi urinaria: protocolli di studio. -Flogosi acute e croniche delle vie urinarie. -Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica. -Patologia ovarica. -Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile. -Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.

-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle principali surrenopatie.

TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI -Studio radio-isotopico della tiroide. -Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti. -Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria. -Ecografia mammaria: indicazioni e limiti. -Mammografia: tecnica ed indicazioni. -Galattografia: tecnica ed indicazioni. -Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.

APPARATO OSTEO - ARTICOLARE -Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello

scheletro. -Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica

elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie. -Scoliosi. -Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici. -Tumori ossei primitivi e secondari. -Metodiche di studio delle articolazioni. -Artriti e artrosi. -Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro

maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare). Semeiotica elementare delle principali affezioni.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO -Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.

Page 51: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure interventistiche). -Cenni di Doppler e color-Doppler. -Diagnostica radio-isotopica cardiologica. -Principali cardiopatie congenite. -Aneurismi e dissezioni aortiche. -Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche. -Stadiazione dei linfomi. 10. SISTEMA NERVOSO -Encefalo: principali metodiche di studio. -Studio radio-isotopico dell’encefalo. -Sindrome da ipertensione endocranica. -Processi espansivi endocranici: protocolli di studio. -Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico. -Studio radiologico dell’ipofisi. -Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.

11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’ COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini Giuseppe - Sardanelli Francesco Editore: ECIG Genere: scienze mediche. medicina Argomento: diagnostica medica, radioterapia Edizione: 6 Pagine: 1074 ISBN: 8875441383 ISBN-13: 9788875441388 Data pubblicazione: 2008

Page 52: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA - CHIRONE

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO FARMACOLOGIA TIPO DI ATTIVITÀ BASE AMBITO DISCIPLINARE DISCIPLINE FARMACOLOGICHE E

TOSSICOLOGICHE CODICE INSEGNAMENTO 03137 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO 14 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

ROSARIO SANGUEDOLCE PROF. ASSOCIATO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

GAETANO LETO RICERCATORE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Nome e Cognome Qualifica Università di appartenenza

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

150

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

00

PROPEDEUTICITÀ TUTTE LE MATERIE DEL PRIMO TRIENNIO E LA PATOLOGIA SISTEMATICA

ANNO DI CORSO TERZO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

AULA DIPARTIMENTO DI SCIENZE FARMACOLOGICHE PIETRO BENIGNO

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA ATTIVITÀ DIDATTICHE:LEZIONI FRONTALI

MODALITÀ DI FREQUENZA OBBLIGATORIA METODI DI VALUTAZIONE PROVA ORALE TIPO DI VALUTAZIONE VOTO IN TRENTESIMI PERIODO DELLE LEZIONI SECONDO SEMESTRE CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

SECONDO CALENDARIO DEL CORSO DI LAUREA

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

SETTIMANALE OGNI MARTEDÌ DALLE 9,30 ALLE 13,00

Page 53: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE. Gli studenti devono dimostrare conoscenza e comprensione nel campo della Farmacologia alla luce delle acquisizioni più recenti in tale disciplina. Devono acquisire la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tale disciplina. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE. Gli studenti devono dimostrare di potere applicare autonomamente e in maniera professionale le proprie conoscenze e capacità di comprensione in tema di Farmacologia al loro lavoro. AUTONOMIA DI GIUDIZIO Gli studenti devono di acquisire la capacità di raccogliere e interpretare dati farmacologici utili a determinare giudizi autonomi nel campo della medicina clinica inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici, o etici ad essi connessi ABILITA’ COMUNICATIVE Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni di problemi farmacologici ad interlocutori sia ai pazienti sia ad altri addetti ai lavori e a specialisti. CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO Gli studenti dovranno dimostrare capacità di aggiornamento con la consultazione delle pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia e seguendo corsi avanzati o seminari specialistici su argomenti inerenti tale disciplina. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacocinetica e di farmacogenomica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale MODULO 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO FARMACOLOGIA 1

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

FARMACOGENOMICA: definizione e importanza della conoscenza della struttura del genoma umano. Ruolo degli studi di farmacogenomica nella risposta clinica dei farmaci. Polimorfismi e mutanti. Tolleranza ai farmaci su base genetica. FARMACOLOGIA CLINICA GENERALE Ruolo degli studi clinici controllati. Protocollo terapeutico. Fasi di uno Studio clinico controllato. Valutazione statistica di uno studio clinico controllato. Indici di performance status. EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI. FARMACOCINETICA. Fasi della farmacocinetica: assorbimento, vie di somministrazione dei farmaci, biodisponiblità, metabolismo ed eliminazione. Criteri di scelta dei farmaci nel paziente anziano. Ruolo della farmacocinetica nella farmacodinamia di un farmaco. Importanza degli studi di farmacogenomica applicati alla farmacocinetica. FARMACOLOGIA DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: ANTIPERTENSIVI Cenni sulla fisiopatologia dell’ipertensione arteriosa. Classificazione, farmacodinamica, farmacocinetica, impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei farmaci antipertensivi più usati: - Diuretici. Vasodilatatori - ACE-inibitori e antagonisti recettoriali dell’angiotensina II - Beta-bloccanti

Page 54: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

- Bloccanti dei canali del calcio: nifedipina FARMACI ANTIANGINOSI Determinanti dell’angina. Meccanismi d'azione, impieghi terapeutici, vie di somministrazione ed effetti indesiderati dei nitrati organici, dei beta bloccanti e di altri farmaci antianginosi. MIOCARDIOCINETICI Determinanti biologici dello scompenso cardiaco congestizio. Farmaci miocardiocinetici: meccanismi d'azione, impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei digitatici, degli adrenergici, degli inotropi inibitori della fosfodiesterasi e glucagone. Farmaci vasodilatatori, nitrati, inibitori dell’enzima di conversione, sartani, diuretici. ANTIARITMICI Farmaci antiaritmici: cenni di fisiopatologia delle aritmie cardiache. Criteri di scelta e impieghi dei più comuni farmaci antiaritmici secondo le quattro classi di appartenenza. CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE GENERALE E SPECIALE Monochemioterapia e Polichemioterapia Chemioterapia primaria e adiuvante Ciclo cellulare e attività dei farmaci antiproliferativi Generalità sul meccanismo d’azione dei farmaci antiproliferativi Classificazione dei farmaci antiproliferativi in funzione del ciclo cellulare Proprietà ed uso dei singoli farmaci antiproliferativi: Agenti alchilanti : caratteristiche chimiche, meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Complessi di coordinazione del Platino: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Antimetaboliti : caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Alcaloidi di origine vegetale : caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Inibitori del fuso mitotico : caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Antibiotici antitumorali : caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici. Principi generali di chemioresistenza. FARMACI ATTIVI NELLE MALATTIE MENTALI Antipsiconevrotici, antidepressivi e antipsicotici.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva Medica, Torino Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.

Page 55: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-Hill Medical Publishing Division Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale. MODULO II

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI 40

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Farmacodinamica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione. Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico. Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. Indice terapeutico. Basi della variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni tra farmaci. Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita, volume di distribuzione apparente, clearance e steady state.

Generalità sulle tossicodipendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle reazioni avverse da farmaci. Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei. Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie infiammatorie intestinali. Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale. Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici. Farmaci dell’emostasi. Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato riassorbimento dell’osso. Farmaci per il diabete. Farmaci del sistema nervoso autonomo. Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini. Metanalisi. Cenni di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della vita. Compilazione della ricetta.

Page 56: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva Medica, Torino Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower. Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-Hill Medical Publishing Division Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

SECONDO IL DOCENTE CUI SARA’ CONFERITO L’INCARICO

Page 57: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e

apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03245 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Salvatore Miccichè Ricercatore Universitario FIS/07 Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15 ore per CFU

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

10 ore per CFU

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove – come da calendario stilato dal Presidente del Corso di Laurea

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple ed

eventuale successiva Prova Orale. Sono previste Prove in Itinere per gli studenti che abbiano effettivamente frequentato il corso.

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da calendario redatto dal Presidente del Corso di Laurea

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedi, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, presso DIFI, viale delle Scienze, Ed. 18, Aula AP4 oppure Aula Seminari.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno alla base di certi meccanismi fisiologici.

Page 58: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

FISICA

ORE FRONTALI (60 ore)

INTRODUZIONE AL CORSO Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura, Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori. Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre significative. Cenni di teoria degli errori.

CINEMATICA

Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari. Cenni sul moto circolare uniforme.

DINAMICA

I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto. Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.

FLUIDI

Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali: Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale. Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace, Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni al sistema cardiocircolatorio.

TERMODINAMICA

Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi. Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin. Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico. Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato. Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.

FENOMENI ONDULATORI

Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO

Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico. Teorema di

Page 59: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente. La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni sui fenomeni di Induzione.

ELETTROMAGNETISMO

Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche. Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione elettromagnetica. Cenni di Ottica.

ESERCITAZIONI Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata allo studio della Medicina.

TESTI CONSIGLIATI

a) D. Scannicchio Fisica biomedica Edises, Napoli, ISBN: 9788879595582 b) R.A. Serway Principi di Fisica EdiSES, Napoli, ISBN: 8879592807 insieme a: A.Bartolotta, R.Calabrese, M.Campisi: Meccanica dei fluidi. Bragioli (Palermo) per la parte che riguarda i fluidi reali, non compresa nel testo precedente. c) E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano Fondamenti di Fisica EdiSES, Napoli d) D.C. Giancoli Fisica (con Fisica Moderna) Casa Editrice Ambrosiana, Milano e) F. Bersani, S. Bettati, PF Biagi, et al Fisica Biomedica Piccin, Pdova, ISBN. 978-88-299-2024-2 Letture opzionali o di approfondimento R. C. Davidson Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica EdiSES, Napoli M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione

Page 60: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia “Chirone”

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi

e apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03380 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09 DOCENTE RESPONSABILE

Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno Professore Associato Università di Palermo

DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 3 Giuseppa Mudò Ricercatore Università di Palermo

CFU 16 + 2 di attività di tirocinio (1 CFU al 2° semestre del 2° anno e 1 CFU al 1° semestre del 3° anno)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

240 + 20

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

160 + 30

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica, Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana, Biochimica.

ANNO DI CORSO 2° e 3° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula destinata dal Corso di Laurea

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°

anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Orario stabilito dal Corso di Laurea

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.30-11.30 Prof.ssa G. Mudò per appuntamento

Page 61: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Saper interpretare i principali parametri fisiologici dell’uomo sano. Conoscere i principali meccanismi di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. Conoscere l’integrazione tra i vari apparati ed il sistema nervoso centrale e vegetativo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Avere una conoscenza del funzionamento degli organi e comprendere le loro modificazioni adattive e di regolazione integrata. Sviluppare capacità di organizzare una visione integrata delle principali funzioni dell’organismo Autonomia di giudizio Autonomia di giudizio nell’applicazione delle nozioni apprese Abilità comunicative Capacità di comunicare i concetti acquisiti in modo chiaro e organico. Capacità d’apprendimento Capacità di proseguire aggiornamenti degli studi utilizzando le conoscenze di base acquisite nel corso.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare, respiratorio e renale MODULO

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1

Page 62: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idro-elettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoria Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione

La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciasc uno) consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti

determinati dal Corso di Laurea, approfondirà argom enti trattati a

Page 63: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Bellua rdo, Giuseppe Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casa rrubea

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino MODULO

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato digerente. Funzioni motorie, secretorie, di digestione ed assorbimento dell’apparato digerente. Meccanismi di regolazione: il SNC, il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali. Il ruolo del fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio. Bioenergetica, metabolismo basale e d’attività. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in varie condizioni fisiologiche. I principi alimentari calorici:i glucidi, le proteine, i lipidi. I principi alimentari non calorici: vitamine, sali minerali, acqua. Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Illustrare il controllo ormonale della glicemia Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-endocrinologico

Page 64: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciasc uno)

consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti determinati dal Corso di Laurea, approfondirà argom enti trattati a lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Bellua rdo, Giuseppe

Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casa rrubea

TESTI CONSIGLIATI

Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. MODULO

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropeptidi. Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica, propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli interneuroni Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione. Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio

Page 65: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria La differenziazione sessuale del sistema nervoso

La didattica teorico-pratica (2 CFU da 15 ore ciasc uno) consisterà in alcune dimostrazioni in aula a gruppi di studenti

determinati dal Corso di Laurea, approfondirà argom enti trattati a lezione, e sarà svolta dai Professori Natale Bellua rdo, Giuseppe

Ferraro, Pierangelo Sardo e dal Dott. Maurizio Casa rrubea

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi

Page 66: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia “Chirone”

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi

e apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03379 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09 DOCENTE RESPONSABILE

Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno Professore Associato Università di Palermo

DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 3 Giuseppa Mudò Ricercatore Università di Palermo

CFU 16 + 2 di attività di tirocinio NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

240 + 20

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

160 + 30

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica, Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana, Biochimica.

ANNO DI CORSO 2° e 3° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula destinata dal Corso di Laurea

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°

anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Orario stabilito dal Corso di Laurea

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.30-11.30 Prof.ssa G. Mudò per appuntamento Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Page 67: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare, respiratorio e renale MODULO

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idro-elettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoria Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria

Page 68: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa. Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in

aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a le zione

TESTI CONSIGLIATI

Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati gastro-enterico ed endocrino MODULO

FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato digerente. Funzioni motorie, secretorie, di digestione ed assorbimento dell’apparato digerente. Meccanismi di regolazione: il SNC, il cervello enterico e gli ormoni gastrointestinali. Il ruolo del fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio. Bioenergetica, metabolismo basale e d’attività. I fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dell’organismo in varie condizioni fisiologiche. I principi alimentari calorici:i glucidi, le proteine, i lipidi. I principi alimentari non calorici: vitamine, sali minerali, acqua. Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Illustrare il controllo ormonale della glicemia Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-

Page 69: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

endocrinologico

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a le zione

TESTI CONSIGLIATI

Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. MODULO

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3

ORE FRONTALI 50

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropeptidi. Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica, propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli interneuroni Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione. Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio

Page 70: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema libico. Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria La differenziazione sessuale del sistema nervoso La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a le zione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi

Page 71: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO 10544 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18 DOCENTE RESPONSABILE MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA

Prof. Antonio Pinto Professore Ordinario MED09 Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA

Prof. Eugenio Fiorentino Professore Ordinario MED18 Università degli Studi di Palermo

CFU 3 + 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

45 + 45

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale ANNO DI CORSO III SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

lunedì - giovedì 8.00 – 10.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

lunedì e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i sintomi. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla salute dell’individuo. Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali. Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.

Page 72: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO

FISIOPATOLOGIA MEDICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi; Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della ipertermia Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione arteriosa secondaria Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi (IMA, Ictus, AOP) Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete mellito) Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle paratiroidi Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica

ESERCITAZIONI

================== TESTI

CONSIGLIATI Harrison Principi di medicina interna Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia Teodori Trattato Italiano di Medicina Interna Ed. SEU

Page 73: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO

FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere, delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del processo di cicatrizzazione. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica; il vomito Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e stipsi. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano: ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza. Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione intestinale, emorragie digestive, peritoniti. Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri chirurgici Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.

ESERCITAZIONI

=========================== TESTI

CONSIGLIATI Dionigi Chirurgia: basi teoriche e chirurgia generale MASSON Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica chirurgica ELSEVIER SAUNDERS Gallone-Galliera Chirurgia Ed. Ambrosiana Colombo Trattato di Chirurgia Ed. Minerva Medica

Page 74: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e Medicina del Lavoro TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di

vita e di lavoro e Scienze Medico Legali CODICE INSEGNAMENTO 13293 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42

MED/44 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Francesco Vitale Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Maria Gabriella Verso Ricercatore confermato Università di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 5 SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove – Via Parlavecchio

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Modulo 1 e Modulo 2 - Prova Scritta con Test

a risposte multiple ed argomenti di lezioni ed eventuale Prova Orale

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Modulo 1 -Lunedì-Mercoledì ore 10-13 Modulo 2 - Martedi – Venerdi 10-12

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Modulo 1 -Lunedì e Mercoledì ore 13-14 Modulo 2 - Lunedi 09.00 - 10.30 Venerdi 08.30 -09.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale e di lavoro. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche. Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute

Page 75: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Capacità di applicare conoscenza e comprensione Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali, culturali e occupazionali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione; essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie, efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della salute. Autonomia di giudizio Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Abilità comunicative Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1

Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione, sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.

MODULO 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO Igiene

Page 76: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA Obiettivi specifici Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria. Programma - Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica - Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una popolazione - Gli studi epidemiologici - Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria con relative metodologie applicative. - Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione - Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari - Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed eradicazione delle malattie - Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive - Immunoprofilassi attiva e passiva - Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego, valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia - Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia. - Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie. - Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni alimentari - Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana - Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza - Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del rischio clinico

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica W. Ricciardi Monduzzi Editore, Bologna Igiene edilizia ed Ambientale C. Signorelli Società Editrice Universo Manuale di Programmazione e Organizzazione Sanitaria Damiani-Ricciardi Idelson-gnocchi Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica Faggiano-Donato-Barbone

Page 77: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Centro Scientifico Editore OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 – Presentare, analizzare e discutere le metodologie tecniche ed applicative di prevenzione, sorveglianza sanitaria e controllo per il miglioramento dello stato di salute dei lavoratori. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di sanità pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di lavoro. MODULO 2

DENOMINAZIONE DEL MODULO MEDICINA DEL LAVORO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA - Approccio metodologico in Medicina del Lavoro - Classificazione dei rischi in ambito lavorativo - Concetti di prevenzione primaria, secondaria e terziaria in ambito occupazionale.

- Inquadramento clinico delle patologie da agenti fisici, chimici, biologici.

- Monitoraggio biologico: definire la suscettibilità individuale. - La formazione in Medicina del Lavoro. - Legislazione in tema di prevenzione di malattie professionali e di infortuni sul lavoro.

- Elementi di assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali. - Effetti sulla salute di attività lavorative con rischi legati alla organizzazione del lavoro (lavoro a turni, postura, MMC, stress).

Giudizio di idoneità al lavoro specifico: correlazione tra rischio, dati clinici e strumentali, ambientali e riferimenti legislativi.

TESTI

CONSIGLIATI L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro, Ed. UTET. - D. Casula e Coll. – Medicina del Lavoro, Ed. Monduzzi. - G. Scansetti, P.G. Piolatto, G. Perrelli – Medicina del Lavoro, Ed. Minerva Medica.

Page 78: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle

molecole di interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 03839 ARTICOLAZIONE IN MODULI No NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Francesco Dieli Professore Ordinario di Immunologa Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

20

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

20

ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento di Biopatologia

e Biotecnologie Mediche e Forensi, Sezione di Patologia Generale, Corso Tukory 211.

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed attività teorico-pratiche a piccoli gruppi in aula ed in laboratorio.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Due prove scritte in itinere, consistenti in 30

domande a risposta multipla ed una domanda aperta, inerenti la prima e la seconda parte del programma, con certificazione finale delle prove; in alternativa, una prova orale finale.

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, ore 10,00-12,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 12-13.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica. Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le

Page 79: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO La finalità del corso è quella di fornire le basi per la comprensione dei meccanismi che regolano la risposta immunitaria. Al termine lo studente dovrebbe possedere nozioni di base sul funzionamento del sistema immunitario. Tali conoscenze, inoltre, sono indispensabili per la prosecuzione degli studi, sia di I che di II livello, in ambito biosanitario. MODULO

IMMUNOLOGIA

ORE FRONTALI 60 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

- Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria. Recettori di homing. - Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari. Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori e proteine di controllo). - La fagocitosi. - Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene. - Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non classico - I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR), funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ). - I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR), funzioni. I linfociti B1. - Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR. - Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione anticorpale. - Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e chemochine. Uso terapeutico delle citochine. - I linfociti Natural Killer. - La tolleranza immunologica. L’autoimmunità. - Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George, agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile comune, deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento. - Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS. Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS. - Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi, elminti). - I vaccini. - La classificazione delle reazioni immunopatogene. L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni immunopatogene di II tipo: le reazioni trasfusionali, il test di Coombs

Page 80: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

diretto e indiretto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, i granulomi, la tubercolosi. - Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei linfociti NK nel trapianto di midollo osseo. - Immunologia dei tumori. - Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità di studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD). Modalità di studio della fagocitosi.

ESERCITAZIONI La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a piccoli gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di laboratorio, applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica immunologia ed ematologica.

TESTI CONSIGLIATI

- IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. Abbas – Lichtman - Pillai. Ed. Elsevier (2008). - IMMUNOBIOLOGIA. Murphy - Travers - Walport. Piccin-Nuova Libraria Ed. (2009). - IMMUNOLOGIA. Coico - Sunshine - Benjamini. Ed. Edises (2005). Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri, e le reviews in lingua inglese, su argomenti selezionati, fornite gratuitamente dal docente.

Page 81: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia “Chirone”

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,

informatiche e relazionali, pedagogia medica, tecnologie avanzate e a distanza di informazione e comunicazione

CODICE INSEGNAMENTO 86626 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Tatiana Canziani Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Plesso Didattico (Aule Nuove) sito in Via Parlavecchio n°3

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da Calendario Ufficiale

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Mercoledì ore 9.00-12.00 presso il Plesso Didattico Aule Nuove di Via Parlavecchio n°3

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.

Page 82: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Lingua Inglese ORE FRONTALI

60 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I

pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data; L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese) Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico di tipo 0 Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II, III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal verbs; la forma passiva

• Medical English � Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico

relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/ Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie; I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la lingua Italiana e la lingua Inglese

La costruzione del CV in lingua Inglese La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese: On examination: Instructions General health questions concerning: - Medical history - Family History - Cardiology - Paediatrics

TESTI CONSIGLIATI

� TESTI: Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge Bettinelli et al., English for Medicine, Hoepli Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore

Page 83: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011-2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. ALDO GERBINO Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 6 + 1 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60 + 15

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO 1° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove – Aula B

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì Giovedì : ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e interpretazione critica delle conoscenze morfologiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica. Autonomia di giudizio Verranno proposti agli studenti questionari di valutazione del livello di apprendimento, che consentiranno loro di verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto di studio, al fine di colmare tempestivamente eventuali lacune. Abilità comunicative Essere in grado di descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla loro specifica funzione. Capacità di apprendimento Acquisire la capacità di integrazione dei dati derivanti dallo studio della morfologia delle cellule e dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale indispensabile bagaglio

Page 84: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli apparati dell’organismo umano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale. MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:

C.I. Istologia ed Embriologia ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

PROGRAMMA 60

A. ISTOLOGIA 1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La diffrazione della luce e dischi di Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva. Il microscopio a fluorescenza. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa. Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione. Artefatti. I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Le centrifughe: la separazione degli organuli per centrifugazione. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche generali. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei glicidi. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi. Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione, metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida. 2/I. CITOLOGIA La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le manifestazioni vitali del protoplasma. La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula: l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche. I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il Citoscheletro. 3/I. ISTOLOGIA

Page 85: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti. I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema neuroendocrino diffuso. I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici. I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato somatico, tessuto muscolare striato cardiaco. Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine. Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide, neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche. Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici, peptidergici). Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima, macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di Bergmann. Glia del Sistema Nervoso Periferico. B. EMBRIOLOGIA 1/E. GENERALITA’ Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale: descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto. La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle gonadi. Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e femminile. Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali. Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l' epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili. Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali femminili. La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali. La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e vaginale. 2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi. L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli

Page 86: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito. Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni generali. La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale. Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento e Reazione deciduale). La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi. Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel corso della gastrulazione. La neurulazione: significato ed impegno organizzativo. 3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori), Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla trentottesima settimana di sviluppo. Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici. Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo. 4/E.ORGANOGENESI Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato Urogenitale.

ESERCITAZIONI 1CFU/15 ore da calendarizzare TESTI

CONSIGLIATI • AA.VV., Il Manuale di Istologia, Idelson Gnocchi, Napoli 2007. • Moore-Persoud, Lo svilippo prenatale dell’uomo, Edises, Napoli, 2009

Page 87: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

27 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie Apparato Locomotore, Fisiatria e Chirurgia Plastica

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’Apparato

Locomotore CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Tre SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/19 – MED/33 - MED/34 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Francesco Moschella Professore Ordinario di Chirurgia Plastica (MED /19) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Umberto Martorana Professore Ordinario (MED/33) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo

CFU 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

24

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì al Venerdì :8,30 alle 9,30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Lo studente deve essere in grado di: − identificare i campi di applicazione della chirurgia plastica; − essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, fisiopatologia ed istologia del

.

Page 88: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

tessuto cutaneo, per comprendere le modalità di guarigione delle ferite; − acquisire le tecniche di base per la sutura cutanea e la medicazione delle ferite; − conoscere le modalità di attecchimento del tessuto autologo; − conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia; − conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing di trattamento; − conoscere le tecniche di base della chirurgia plastica (innesti e lembi); − conoscere le modalità di stadiazione e trattamento dei tumori cutanei; − conoscere i principi fisiopatologici e le strategie di trattamento della malattia da ustione − conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze dei principali

interventi chirurgici; - saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Chirurgia plastica ORE FRONTALI

30 ore Principi di chirurgia plastica:

− Le ferite cutanee − La cicatrizzazione delle ferite − Le ustioni − I tumori cutanei − Gli innesti − Biomateriali in chirurgia plastica − I lembi − Principali malformazioni esterne − Chirurgia elettiva e d'urgenza della mano. − Principali applicazioni della chirurgia estetica.

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI:

- www.echirurgiaplastica.it , la chirurgia plastica online per lo studente - “Chirurgia plastica” N. Scuderi, C. Rubino, ed. P iccin - “Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica”, A . Faga, ed. Masson

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Page 89: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

MODULO Medicina Fisica e Riabilitativa ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie

invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente

• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito, mano, anca, ginocchio, piede)

• Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,

neurologiche, etc…. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito

osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc. • Protocolli riabilitativi • Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche

della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici

• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie

• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti

diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia

Page 90: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e chirurgia plastica

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato

locomotore CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Tre SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33 - MED/34 - MED/19 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Francesco MOSCHELLA

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo

CFU 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

5

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula di Clinica Ortopedica

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì-Mercoledì-Venerdì ore 12-14

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì dalle 12:00 alle 13:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica. Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali nozioni per la presa in carico del paziente disabile.

Page 91: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

Fisiatria

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie invalidanti più

frequenti; conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente • Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Terapia fisica per le patologie osteomioarticolari, neurologiche, etc…. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito osteoarticolare,

neurologico, cardiorespiratorio, etc. • Protocolli riabilitativi • Epidemiologia e differenti determinanti etiopatogenetiche della osteopenia/osteoporosi

in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; manifestazioni cliniche e accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici

• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Approccio riabilitativo nelle malattie metaboliche dell’osso • Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti diagnostici

anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nell’artrosi delle diverse articolazioni

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche

• Riabilitazione della spalla dolorosa • Trattamento riabilitativo delle fratture del collo del femore • Terapia fisica e rieducazione funzionale nella distorsione della tibio-peroneo-astragalica

ESERCITAZIONI

• Terapie Fisiche • Rieducazione funzionale • Visita fisiatrica • Densitometria Ossea

TESTI CONSIGLIATI

Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia

Page 92: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie dell’apparato locomotore / Malattie apparato locomotore, fisiatria e chirurgia plastica

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato

locomotore CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/33 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Umberto Martorana Professore Associato di Ortopedia e Traumatologia (MED/33) Università degli Studi di Palermo

CFU 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

10

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedi dalle 12:00 alle 13:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Essere in grado di riconoscere le più frequenti malattie dell’apparato locomotore, indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell’apporto professionale dello specialista. Conoscere aspetti di strategie preventive, terapeutiche e chirurgiche essenziali.

Page 93: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

Malattie dell’Apparato Locomotore

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Cenni di fisiologia dell’osso e sviluppo del sistema scheletrico • Esame clinico e diagnostica per immagini • Malformazioni e malattie congenite. Displasia e lussazione congenita dell’anca. Piede

torto congenito. Torcicollo congenito. Paralisi ostetriche. • Malattie dell’età evolutiva. Osteocondrosi, scoliosi, cifosi, spondilolisi e spondilolistesi,

epifisiolisi. Piede piatto e piede cavo • Patologa infettiva dell’osso • Cenni sulle neoplasie dell’apparato muscolo-scheletrico • Artrosi. Trattamento chirurgico dell’artrosi • Le ernie discali • La patologia della mano ed il loro trattamento. • Patologia miotendinea. Epicondilite, tendinite dell’achilleo, tendinopatie della spalla. • Principi di traumatologa. Generalità sulle fratture, fratture del femore. • Le lussazioni ed il loro trattamento. • Traumi distorsivi e contusivi. Lesioni legamentose del ginocchio e lesioni meniscali. • Il paziente politraumatizzato

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Powerpoint delle lezioni Giannini, Faldini – Manuale di Ortopedia e Traumatologia, ed. Minerva Medica Nuovo Grassi, Pazzaglia, Pilato, Zatti - Manuale di Ortopedia e Traumatologia, ed Elsevier Masson Mancini , Morlacchi – Clinica Ortopedica , Manuale atlante, ed. Piccin

Page 94: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone CORSO INTEGRATO Medicina D’Urgenza/Emergenze Medico

Chirurgiche ed Anestesia

TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività di tirocinio

AMBITO DISCIPLINARE MED/09, MED/18, MED/41 CODICE INSEGNAMENTO 12159 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18 – MED/41 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Carlo Maria Barbagallo Prof. Associato MED/09 Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Giuseppe Profita Prof. Associato MED/18 Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Antonino Giarratano Prof. Associato MED/41 Università degli Studi di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

72

PROPEDEUTICITÀ Patologie Sistematiche I-II-III-IV-V ANNO DI CORSO VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Vedi calendario didattico

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni Frontali Esercitazioni teorico-pratiche

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Vedi calendario didattico

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

DOCENTE Prof. Carlo M. Barbagallo STRUTTURA DI AFFERENZA Dipartimento di medicina interna e specialistica

(DI.MI.S.) e-mail [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12-13 LUOGO DI RICEVIMENTO U.O.S. di Medicina Interna e Malattie del

Metabolismo DOCENTE Prof. Giuseppe Profita STRUTTURA DI AFFERENZA U.O.C. Chirurgia Generale e d’Urgenza

e-mail non pervenuta

Page 95: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORARIO DI RICEVIMENTO 11-12 Mercoledì e Venerdì LUOGO DI RICEVIMENTO Chirurgia Generale e d’Urgenza

DOCENTE Prof. Antonino Giarratano STRUTTURA DI AFFERENZA Dipartimento Scienze Anestesiologiche

Rianimatorie e dell’Emergenza

e-mail [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO 13.00-14.00 Martedì-Giovedì Tel. 0916552735

LUOGO DI RICEVIMENTO Dip. Scienze Anestesiologiche Rianimatorie e dell’Emergenza II piano

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI In relazione all’insegnamento/corso integrato utilizzando i descrittori di Dublino, gli studenti devono acquisire ed evidenziare: Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare tale conoscenza e comprensione Presentare autonomia di giudizio ed abilità comunicativa Capacità d’apprendimento: il discente al termine dell’iter formativo nell’ambito dei quadri clinici presentati attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato deve essere in grado di individuare dai segni e dai sintomi più significativi la patologia del paziente. Dovrà sapere riconoscere e trattare le situazioni di urgenza e di emergenza sia come intervento primario o no, che come intervento extra-ospedaliero. Dovrà conoscere il trattamento intensivo ed il trattamento di rianimazione, dovrà conoscere le tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze impostando consequenzialmente il primo trattamento d’urgenza con il successivo inquadramento diagnostico ed il trattamento medico da effettuare. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1 MEDICINA D’URGENZA ORE FRONTALI

36

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – L’obiettivo primario del modulo Medicina D’Urgenza nella scelta degli argomenti è potere dare allo studente le conoscenze, le abilità pratiche e le attitudini idonee a gestire il paziente allo scopo primario del suo benessere. Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi di terapia nelle situazioni di urgenza e/o emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e fisiopatologia che ha generato l’evento morboso. OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Lo studente deve sapere conoscere: 1) I parametri clinici e di laboratorio idonei a valutare lo stato clinico di un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia. 2) I disturbi della coscienza e gli stati di coma con la operatività da adottare al fine del ripristino funzionale. 3) I vari tipi di dolore toracico (cardiogeno e non) con le linee terapeutiche da seguire 4) I principi diagnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia polmonare. 5) Diagnosticare i disturbi acuti della respirazione : le dispnee e sapere attuare la corretta terapia 6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema

Page 96: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

polmonare acuto cardiogeno 7) Il quadro clinico di una malattia tromboembolica e non trombotica ed applicando il percorso diagnostico – clinico- strumentale sapere praticare la terapia del caso 8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali di trattamento 9) Riconoscere e valutare gli stati di cianosi centrale e periferica 10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento di emergenza da attuare.

TESTI

CONSIGLIATI - Urgenze ed Emergenze Medico-Chirurgiche Felice Agrò; Ed. Minerva Medica - Emergenze Medico-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all.; Ed. Masson - Medicina D’urgenza e Pronto Soccorso di Francesco Coraggio Ed. Gnocchi - Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente.

MODULO 2 CHIRURGIA D’URGENZA ORE FRONTALI

36

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento in urgenza in caso di: -Principali situazioni di Emergenza Chirurgica. -Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture. -Traumi addominali e toracici. -Patologia del retroperitoneo in urgenza. -Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico. -Multiple organ failure -Diagnosi e trattamento dello shock. -Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e basso. -Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico. -Pancreatite acuta. -Itteri ostruttivi. -Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi. -Peritonite. -Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento. -Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato. -Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali di natura flogistica ed emorragica . -Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive. -Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza -Approccio al paziente con dolore addominale acuto -Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico -Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico

TESTI

CONSIGLIATI -Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B. Andreoni. V. Staudacher. Masson. -Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson. -Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica. - Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva Chirurgica

Page 97: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

MODULO 3 ANESTESIA E RIANIMAZIONE ORE FRONTALI

36

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Arresto cardiocircolatorio e RCP a. BLS b. ALS c. Defibrillazione d. Tecniche e procedure

2. Il politrauma a. Fisiopatologia b. Indici di severità c. Triage d. Approccio clinico

3. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano a. Definizioni b. Eziologia c. Aspetti clinici e terapeutici

4. Insufficienza respiratoria a. Fisiopatologia b. Diagnosi e Trattamento c. Tecniche e procedure d. Attrezzature e presidi

5. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria, in pronto soccorso e in rianimazione

a. Respiratorio b. Cardiocircolatorio c. Neurologico d. Renale e. Temperatura

6. Lo shock a. Diagnosi b. Clinica c. Trattamento

7. Le intossicazioni acute a. Primo soccorso

8. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico

TESTI

CONSIGLIATI - - E.Romano Anestesia generale Ed.UTET - E.Romano Il malato critico Ed.UTET - Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente.

ESERCITAZIONI

In corsia e nelle strutture del pronto soccorso.

Page 98: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011-2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina di Laboratorio TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata CODICE INSEGNAMENTO 04988 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/12, MED/05, MED/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Marcello Ciaccio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Domenico Lio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof.ssa Anna Giammanco Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale, Fisiopatologia Clinica

ANNO DI CORSO IV anno SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Policlinico Universitario

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Seminari, Esercitazioni in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale (Verifiche ed Esame orale) TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Marcello Ciaccio: Lunedì e Mercoledì ore 10.00 – 12.00 Prof.ssa Anna Giammanco: Lunedì e Mercoledì ore 11.00 – 13.00 Prof. Domenico Lio: Lunedì e Mercoledì ore 12.00 – 14.00

Page 99: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo. Conoscere i principali esami di laboratorio e le loro correlazioni con le patologia Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta. Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche. Capacità di apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento diagnostico. In particolare: � conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e

fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento. � interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della

misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.

� informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in Biochimica Clinica.

Page 100: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

� corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi terapeutiche delle malattie.

� appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e biologici indotti dal fatto patologico.

� acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.

MODULO Biochimica Clinica ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta. Le unità di misura. La sicurezza in laboratorio. Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali

biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici. Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di

laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria, nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi, immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia, radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso, microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli, spettroscopia di risonanza magnetica, PET).

Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche. La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati. La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di

riferimento, nomenclatura e refertazione. La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di

laboratorio. Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche

analitiche, l’automazione in biochimica clinica. Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica. Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,

Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi, Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.

Metabolismo glicidico: La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;

Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica; Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, C-peptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico, determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico,

Page 101: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia, piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).

Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici. Metabolismo lipidico: Acidi grassi. Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi. Lipoproteine. Dislipidemie. Ipercolesterolemie. Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari. Metabolismo proteico: Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale. Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma

epatico. Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici. Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie. Sistema Endocrino: Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e

accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione, ACTH, TSH, e relativi test funzionali.

Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone, Somatostatina.

Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali. Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e

dell’Ipofunzione surrenalica. Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e

degli Ipotiroidismi. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e

delle Malattie della differenziazione sessuale. Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo. Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.

Calcemia e sua regolazione. Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica. Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione

arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.

Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idro-salino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.

Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato. Diagnostica biochimico clinica degli Itteri. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino. Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.

Page 102: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme. Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del

tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni. La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia

neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di neoplasia.

Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica. Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite. Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari. Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche. Aspetti biochimico clinici del dolore. Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano. Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico. Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle

principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.

ORE 10 ESERCITAZIONI

Insegnamento di Biochimica Clinica - Attività Professionalizzante

⇒ Esecuzione di determinazioni analitiche:

- con sistemi cromatografici (HPLC, gas-cromatografia),

- in ELISA,

- con metodiche elettroforetiche, per la valutazione di ormoni, marcatori tumorali, vitamine, lipidi, proteine, proteine glicate (HbA1c).

⇒ Esecuzione di indagini genetico-molecolari mediante:

- PCR classica e ARMS-PCR,

- real time PCR, per la identificazione di polimorfismi e mutazioni geniche.

⇒ Interpretazione del dato di laboratorio e correlazione con eventuali stati patologici e per la definizione della prognosi e della terapia.

⇒ Simulazioni di ulteriori procedimenti diagnostici e decisioni cliniche conseguenti al dato di laboratorio.

⇒ Stesura di un referto biochimico-clinico. TESTI

CONSIGLIATI - L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D.

Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.

Page 103: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

- W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc Graw-Hill, 1997.

- B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina di Laboratorio. UTET, 1996.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI PATOLOGIA CLINICA Conoscenza delle principali tipologie di test diagnostici nel laboratorio di Patologia Clinica e significato diagnostico della modificazione dei parametri di laboratorio Corretto uso della richiesta di esami di laboratorio ed utilizzo di linee guida e flowchart basate sulla “Evidence Based Medicine” per il conseguimento di dati di laboratorio utilizzabili nei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti Essere in grado di relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche,comprendendone i contenuti ed elaborandone e concordandone le modalità di approfondimento. MODULO Patologia Clinica ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

La logica diagnostica degli Esami di laboratorio: Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica Prelievo raccolta e validità dei campioni per la diagnostica di laboratorio Il dato di laboratorio come segno clinico di patologia Profili d’organo e protocolli diagnostici Modalità e tempi di refertazione Concetti di: Intervallo di riferimento Valori decisionali Uso dei dati di laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica e della prognosi Il paziente con affezioni ematologiche: - Esame Emocromocitometrico Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico Gli indicatori di anemia Interpretazione della formula leucocitaria Correlazioni delle modificazioni dei parametri ematologici - Monitoraggio dei parametri emocoagulativi La conta ed i parametri piastrinici Profilo emocoagulativo di base Significato delle modificazioni patologiche dei valori dell’esame emocromocitometrico

Page 104: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Approccio all’immunoematologia Principi di immunoematologia Linee guida nel buon uso del sangue Gli emocomponenti Tipologie e principali applicazioni cellule staminali Tipizzazione HLA: applicazioni diagnostiche e nella medicina dei trapianti Il paziente con affezioni dell'apparato urinario: - L'esame delle Urine Il laboratorio e gli esami di funzionalità renale Il paziente con affezioni cardiovascolari Approccio di laboratorio alla diagnostica cardiologica Approccio di laboratorio al paziente iperteso Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari: - Il Laboratorio e gli itteri - L'esame del liquido ascitico - L'Urgenza pancreatica: Esami di laboratorio - Emogas-analisi

Il paziente con patologie del sistema immune: - Quadri sierologici di base nelle patologie immunitarie - Diagnosi dello stato di immunodeficienza - Il laboratorio nelle allergopatie Diagnostica di laboratorio avanzata: Medicina Molecolare delle malattie multifattoriali

ORE 10 ESERCITAZIONI

Insegnamento di Patologia Clinica - Attività Professionalizzante

⇒ Assistenza all’esecuzione di esami emocromocitometrico su sistemi automatizzati.

⇒ Assistenza all’esecuzione di esami su coagulometro su sistemi automatizzati.

⇒ Assistenza all’esecuzione di esami di Urina su sistemi automatizzati. ⇒ Lettura ed interpretazione di referti di laboratorio di Pazienti di

pertinenza medica e di pertinenza chirurgica. ⇒ Simulazioni di decisioni cliniche conseguenti alla lettura ed

interpretazione dei referti di Patologia Clinica. TESTI

CONSIGLIATI Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson. Titolo: Interpretazione clinica degli esami di laboratorio Casa Editrice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Undicesima edizione.

Page 105: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Inoltre alcuni dei contenuti di Patologia clinica sono riportati nel seguente testo: Compendio di patologia generale - Caruso Calogero, Licastro Federico – Casa Editrice Ambrosiana Sempre per la Patologia Clinica sono disponibili le presentazioni power-point delle lezioni

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA Acquisire la capacità di orientarsi nell’ambito della patologia microbica e virale per sistemi, apparati ed organi, comprendendo anche i principali elementi di epidemiologia per un corretto approccio razionale alla diagnosi ed alla terapia delle infezioni Conoscere le fondamentali indagini d’urgenza e di routine. Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio. Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici. Apprendere la corretta esecuzione dei prelievi. Acquisire i concetti di prevenzione, diagnosi precoce e follow up. Conseguire consapevolezza sulla potenzialità e sui limiti dell’informazione fornita dagli esami di laboratorio, acquisendo gli elementi essenziali della fase pre-analitica, analitica e post- analitica delle indagini diagnostiche e la capacità critica dei risultati ottenuti. MODULO Microbiologia Clinica ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura, coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici) Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di antigenemia e ricerche parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di campioni di feci per indagini parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con tecniche bio-molecolari Eseguire tampone tonsillare Eseguire tampone vaginale e cervicale Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o urine di primo gitto per diagnosi di prostatite Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico riferimento alla microbiologia clinica

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"

Page 106: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica

Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini microbiologiche tradizionali Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine, espettorato, ecc.) Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci antimicrobici Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai farmaci Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni del SNC Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie aeree Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni cardio-vascolari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni oculari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni in gravidanza Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis, T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp. Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento ed il controllo delle infezioni nosocomiali

ORE 10 ESERCITAZIONI

Page 107: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Insegnamento di Microbiologia Clinica - Attività Professionalizzante

⇒ Apprendere ed eseguire le fondamentali procedure diagnostiche microbiologiche utilizzate per la diagnosi diretta (tradizionale e molecolare) ed indiretta (sierologica) in corso di infezioni causate dai principali batteri, miceti, virus e protozoi, applicate ai seguenti campioni: urina, feci, espettorato, sangue, essudato faringeo, nasale e cutaneo, liquor.

⇒ Attribuire ruolo patogeno ai microrganismi rilevati, valutare l’attività dei farmaci ed interpretare i risultati.

TESTI CONSIGLIATI

- L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

- G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

- L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.

Page 108: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Interna TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Dalla Tabella della Classe di Laurea o di Laurea

Magistrale CODICE INSEGNAMENTO 05000 ARTICOLAZIONE IN MODULI si NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Nome e Cognome Licata Giuseppe Qualifica Prof. Ordinario Università di appartenenza Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Nome e Cognome Montalto Giuseppe Qualifica Prof. Ordinario Università di appartenenza Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Nome e Cognome Barbagallo Mario Qualifica Prof. Ordinario Università di appartenenza Palermo

CFU 11 4 + 4 + 3 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia clinica, Patologie Sistematiche ANNO DI CORSO V - VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Istituto di Ortopedia - altra

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali + frequenza in reparto)

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre - secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Licata - Lunedì Mercoledì ore 13 – 14 Prof. Montalto Lunedì Mercoledì Venerdì ore 9,00 – 11,00 Prof. Barbagallo M. Martedì e Giovedì ore 12,00- 13,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenza e comprensione Autonomia di giudizio Abilità comunicative

Page 109: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno, inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico, condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni. Autonomia di giudizio Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipotetico-deduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione non solo dei loro effetti generali sia di efficacia che di tossicità, ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Abilità comunicative Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’ (comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio della qualità delle prestazioni sanitarie.

Page 110: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL I° MODULO PROF. G. LICATA

Gli studenti dovrebbero essere capaci di descrivere o discutere le componenti delle presentazioni dei casi sia scritte che orali Interpretare i dati clinici, di laboratorio e stru mentali Saper produrre ipotesi diagnostiche e ragionamenti idonei alla loro conferma o meno; Saper fare alcune procedure tipiche della Medicina clinica quali toracentesi, paracentesi, prova di rivalta, esame neurologico generale. Saper colloquiare con i pazienti e con i familiari.

MODULO PROF. G. LICATA VI° ANNO

ORORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 50 ORE

1) Approccio al paziente con dolore addominale 2) Approccio al paziente con dolore toracico 3) Approccio al paziente con dispnea 4) Approccio al paziente con disuria 5) Approccio al paziente con febbre 6) Approccio al paziente con emorragia gastrointestinale 7) Approccio al paziente con disturbi delle vie respiratorie superiori 8) Approccio al paziente con infarto miocardico acuto 9) Approccio al paziente con insufficienza renale cronica e acuta 10) Approccio al paziente con polmonite 11) Approccio al paziente con insufficienza cardiaca 12) Approccio al paziente con lupus eritematoso sistemico 13) Approccio al paziente con brucellosi 14) Approccio al paziente con febbre tifoide 15) Approccio al paziente con polmonite atipica primaria 16) Approccio al paziente con trombosi arteriosa (ictus ischemico – arteriopatie periferiche) 17) Approccio al paziente con ipertensione arteriosa primaria e secondaria 18) Approccio al paziente con neoplasia ossea 19) Approccio al paziente con disturbo ansioso e/o con panico 20) Approccio al paziente con depressione primaria e secondaria

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

- Harrison-Principi di medicina interna, 16/ed D.L. Kasper, E.

Braunwald, A.S. Fauci, S.L. Hauser, D.L. Longo, J.L. Jameson ;

- Rugarli medicina interna sistematica Sesta edizione

Page 111: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria, paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica). MODULO II

PROF. MONTALTO Medicina Interna V°

ORE FRONTALI 50 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua specificità culturale ed ambientale.

2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione, il concetto di malattia complessa e complicata.

3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi aortica calcifica, le AOCP.

4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele, l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo pneumotorace, i tumori polmonari.

5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi, l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del metabolismo lipidico.

6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.

7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acido-correlate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.

8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il plasmacitoma).

Page 112: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa, osteoporosi.

10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC, trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.

11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale, la sindrome da ipertensione endocranica

12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci 13. Oncologia e prevenzione oncologica

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson Italia

• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill • Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders • Stein. Medicina Interna. Ed. Astra • Zanussi. Terapia medica pratica. UTET • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

MODULO III° PROF. BARBAGALLO MARIO Geriatria OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è fare si che lo studente acquisisca la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'età geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo studente dovrà pertanto apprendere gli elementi fondamentali della Valutazione Multidimensionale Geriatrica, dei tests e delle scale di valutazione ad essa riferibili, in modo da arrivare ad una corretta diagnosi clinica delle situazioni di comorbilità tipiche dell'età avanzata, e degli stati di fragilità e disabilità età dipendenti.

Page 113: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Invecchiamento aspetti demografici. • Definizione dei bisogni dell’anziano - implicazioni e conseguenze

della medicalizzazione del vecchio: la tutela dei valori dell’anziano. • Valutazione multidimensionale geriatria. Concetti metodologie e

strumenti. Unità di Valutazione Geriatria e lavoro di equipe. Autonomia ed autosufficienza. Norma e normalità nell’anziano.

• Rete assistenziale Geriatria (U.O. geriatrica per acuti, assistenza domiciliare integrata, residenza sanitaria assistenziale, centro diurno).

• Linee guida WHO per la prescrizione dei farmaci nel vecchio. Implicazioni cliniche delle peculiari caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche.

• L’anziano ed il decadimento psico fisico, l’anziano, la morte, il morire, e l’accanimento terapeutico, la contenzione fisica.

• Cenni di Geragogia. • Assistenza all’anziano: aspetti sociali ed integrazione tra assistenza

sanitaria e sociale- interazione con il medico di medicina generale. • Malattie croniche, polipatologie, comorbilità e disabilità: concetto di

spettanza di vita attiva (DALY). • L’anziano fragile: aspetti fisici e sociali ed economici. Povertà,

isolamento, abbandono e patologia da carenza affettiva. • Le grandi sindromi geriatriche e gli Scompensi a cascata nell’anziano. • Demenze. • Delirium (stati confusionali). • Depressione - disturbi del sonno. • Deficit sensitivi e sensoriali e conseguenze clinico-pratiche. • Le Cadute e la sincope. • Osteoporosi e fratture di femore: conseguenze disabilitanti. • Problemi nutrizionali nell’anziano: ipo-disnutrizioni nell’anziano. • Sindrome da immobilizzazione. • Piaghe da decubito. • Incontinenza urinaria e fecale.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Senin U. Paziente Anziano e Paziente Geriatrico. Edises. • Vergani C. Note pratiche di diagnosi e terapia per l’anziano. Elsevier • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

Page 114: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf
Page 115: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf
Page 116: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf
Page 117: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf
Page 118: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Legale, Bioetica e Storia della Medicina

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di

lavoro e scienze medico legali CODICE INSEGNAMENTO 13949 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Paolo Procaccianti Ordinario di Medicina Legale Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Renato Malta Ricercatore Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale. Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.

Page 119: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere, e di tanatologia. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnico-pratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. 3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. 4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. 5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)

ORE FRONTALI Ore 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1.MEDICINA LEGALE GENERALE Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza

Page 120: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali

2.TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali

3.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta

Page 121: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Confinamento 4.TOSSICOLOGIA

Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana, marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza

5.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte

6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio

7.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica

8.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione

Page 122: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici

9.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI: Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico legale, 2002 C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione (2003).

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO BIOETICA ORE FRONTALI

30 OBIETTIVI SPECIFICI

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno, conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.

Page 123: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

PROGRAMMA � La nascita dell’arte medica in Occidente � La medicina ellenistica � La medicina nel mondo greco-romano � Carità e assistenza nel medioevo cristiano � Il concetto di malattia � Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia � Il medico nella società � Il corpo e la corporeità � La nozione di male e di bene � La medicina in una società in trasformazione � Origini della Bioetica e sua diffusione � Definizione di Bioetica � La Bioetica ed il suo statuto epistemologico � Ambiti della Bioetica � La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità � Definizione di valore umano e valore morale � Gerarchia dei valori � Moralmente buono e moralmente corretto � Mezzi, fini e circostanze � Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita � Concetto di persona. � Statuto dell’embrione umano � Dibattito sull’ootide. � Concetto di dignità umana � Legge sulla procreazione medicalmente assistita � Convenzione di Oviedo � Diagnosi pre-impianto � Destino degli embrioni crioconservati � Clonazione e cellule staminali � Eugenetica. Test genetici. � Etica e ricerca scientifica:

o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici

� Teorie etiche: o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo

� Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) � Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970) � Modelli di Biodiritto � Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma � Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo � Obiezione di coscienza � Principi della bioetica � Rapporto medico – paziente: � Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –

paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente � Medicina e modelli � Incontro nella relazione clinica � Diritti dei malati:

Page 124: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

� I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro � Dichiarazione anticipata di trattamento � Rifiuto, rinuncia alla terapia � La carta di Firenze ed il neonato pre-termine � Eutanasia e diritto � Accanimento terapeutico � Malato terminale � Nutrizione artificiale � Cure Palliative � Rianimazione e Terapia Intensiva � Direttive di non rianimazione (DNR) � Near death experience � Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale � Trasfusione di sangue � Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica � Xenotrapianti � Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati � Principio di precauzione � Etica della allocazione delle risorse in Sanità

TESTI

CONSIGLIATI Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della medicina, Masson, Milano 2008, Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori Laterza, Bari 1998 Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006. Selezione di articoli scelti dal Docente. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente

Page 125: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Legale, Bioetica e Storia della Medicina

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di

lavoro e scienze medico legali CODICE INSEGNAMENTO 13949 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/43- MED/02 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof.ssa Antonina Argo Associato di Medicina Legale Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Renato Malta Ricercatore Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale. Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.

Page 126: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere, e di tanatologia. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnico-pratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. 3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. 4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. 5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)

ORE FRONTALI Ore 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1.MEDICINA LEGALE GENERALE Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza

Page 127: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali

2.TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali

3.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta

Page 128: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Confinamento 4.TOSSICOLOGIA

Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana, marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza

5.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte

6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio

7.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica

8.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione

Page 129: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici

9.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI: Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico legale, 2002 C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione (2003).

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO BIOETICA ORE FRONTALI

30 OBIETTIVI SPECIFICI

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno, conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.

Page 130: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

PROGRAMMA � La nascita dell’arte medica in Occidente � La medicina ellenistica � La medicina nel mondo greco-romano � Carità e assistenza nel medioevo cristiano � Il concetto di malattia � Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia � Il medico nella società � Il corpo e la corporeità � La nozione di male e di bene � La medicina in una società in trasformazione � Origini della Bioetica e sua diffusione � Definizione di Bioetica � La Bioetica ed il suo statuto epistemologico � Ambiti della Bioetica � La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità � Definizione di valore umano e valore morale � Gerarchia dei valori � Moralmente buono e moralmente corretto � Mezzi, fini e circostanze � Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita � Concetto di persona. � Statuto dell’embrione umano � Dibattito sull’ootide. � Concetto di dignità umana � Legge sulla procreazione medicalmente assistita � Convenzione di Oviedo � Diagnosi pre-impianto � Destino degli embrioni crioconservati � Clonazione e cellule staminali � Eugenetica. Test genetici. � Etica e ricerca scientifica:

o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici

� Teorie etiche: o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo

� Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) � Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970) � Modelli di Biodiritto � Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma � Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo � Obiezione di coscienza � Principi della bioetica � Rapporto medico – paziente: � Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –

paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente � Medicina e modelli � Incontro nella relazione clinica � Diritti dei malati:

Page 131: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

� I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro � Dichiarazione anticipata di trattamento � Rifiuto, rinuncia alla terapia � La carta di Firenze ed il neonato pre-termine � Eutanasia e diritto � Accanimento terapeutico � Malato terminale � Nutrizione artificiale � Cure Palliative � Rianimazione e Terapia Intensiva � Direttive di non rianimazione (DNR) � Near death experience � Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale � Trasfusione di sangue � Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica � Xenotrapianti � Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati � Principio di precauzione � Etica della allocazione delle risorse in Sanità

TESTI

CONSIGLIATI Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della medicina, Masson, Milano 2008, Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori Laterza, Bari 1998 Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006. Selezione di articoli scelti dal Docente. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente

Page 132: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA

ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Formazione clinica interdisciplinare e medicina

basata sulle evidenze CODICE INSEGNAMENTO Da attivare ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09-MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Nome e Cognome Salvatore Vieni Qualifica Ricercatore Università di appartenenza PALERMO

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Nome e Cognome Maurizio Averna Qualifica P.O. Università di appartenenza PALERMO

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO 4° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da assegnare

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni). MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento Martedì e Giovedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del Corso lo studente dovrà: -conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della medicina basata sulle evidenze -saper eseguire correttamente una storia clinica completa,che comprenda anche il contesto sociale in cui vive il paziente -saper rapportarsi con il malato nelle più svariate condizioni ambientali, sia in elezione che in urgenza -saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente,che comprenda sia gli aspetti generali e sistemici che i singoli organi ed apparati -essere in grado di approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia

Page 133: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

digestiva,dolore addominale acuto,dolore toracico,ittero,dispnea,alterazioni della diuresi, della minzione e dell’alvo -saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e individuare il più corretto ed appropriato percorso diagnostico clinico e strumentale Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso direttamente nel mondo del lavoro (in laboratori di ricerca o di analisi pubblici o privati). Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento continuo mediante la conoscenza delle modalità di consultazione ed interpretazione delle fonti di informazione ( pubblicazioni scientifiche, banche dati e risorse informatiche) OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Metodologia Clinica (chirurgica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e di laboratorio. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO

Metodologia clinica (chirurgica) ORE FRONTALI n. 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica Relazione medico-assistito in chirurgia Anamnesi ed esame obiettivo Metodiche strumentali: doppler,ecotomografia,tomografia Computerizzata (TC),risonanza magnetica nucleare (RM),endoscopia digestiva Marcatori tumorali L’esame clinico del collo, delle ghiandole salivari,cisti e fistole del collo,tumefazioni del collo.Semeiotica dell’esofago Metodiche di studio della tiroide e delle paratiroidi Le sindromi mediastiniche Semeiotica dell’addome.L’esame del paziente affetto da ernia o laparocele.Metodologia di approccio al paziente affetto da: ittero, occlusione intestinale,dolore addominale acuto Semeiotica del fegato e delle vie biliari.Semeiotica del pancreas.Semeiotica urogenitale. Metabolismo, nutrizione,equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico

TESTI

CONSIGLIATI R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi Chirurgia Generale- Ediz. Minerva Medica S. De Franciscis et al. Semeiotica e Metodologia Chirurgica- Ediz. Idelson -

Page 134: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Gnocchi OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO Il Modulo di Metodologia Clinica ( medica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e di laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti di aggiornamento tradizionali ed informatiche). L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente di organizzare in modo critico le conoscenze di base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella condizione di formulare diagnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze. MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO

Metodologia clinica (medica) ORE FRONTALI

n. 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

Il metodo clinico: obiettivi La logica in medicina La comunicazione Medico-Paziente La cartella clinica orientata La storia clinica La EBM La lettura dei lavori scientifici L’esame clinico generale L’esame clinico dell’apparato cardiovascolare L’esame del torace L’esame dell’addome L’esame dello stato mentale L’esame del sistema nervoso La diagnosi clinica Il giudizio clinico L’errore in medicina

TESTI CONSIGLIATI

Metodologia clinica –B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson) -R.Nuti- Semeiotica medica EBM -L.Pagliaro-Medicina basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico) -L.Magliaro-La Diagnosi

Page 135: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia, Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,

immunopatologia, fisiopatologia generale, microbiologia e parassitologia

CODICE INSEGNAMENTO 05193 ARTICOLAZIONE IN MODULI no NUMERO MODULI uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof.ssa Rosa Di Stefano Professore Ordinario Università di PALERMO

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna Lo studente deve comunque aver acquisito conoscenze di: Chimica inorganica ed organica, Biochimica, Biologia cellulare e molecolare, Genetica ed Immunologia

ANNO DI CORSO II SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna Patologia Generale

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì,martedì,mercoledì,giovedì e venerdì 11.30-13.30

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì e Giovedì 13.30-14.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Dimostrare di avere compreso i rapporti che i microrganismi instaurano con l’ospite, in condizioni normali e patologiche; di conoscere i meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Aver acquisito la capacità di applicare le proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica. Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato alla risoluzione di quesiti identificativi, patogenetici e diagnostici, mediante la scelta delle più idonee metodologie e procedure laboratoristiche.

Page 136: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Autonomia di giudizio: Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto. Abilità comunicative: Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in forma verbale che multimediale. Capacità di apprendimento: Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica. Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e patologiche, individuare le vie di trasmissione , definire i principali quadri patologici. Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i microrganismi sono responsabili Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici. Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi delle infezioni da essi sostenute. MODULO 1 MICROBIOLOGIA ORE FRONTALI

70 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e protozoi) e acellulari (virus). Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi. Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari. Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus. Genetica batterica e virale. Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica. II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e patogeni opportunisti; fattori di patogenicità microbica, modalità di trasmissione dei microrganismi. Rapporti virus-cellula e virus-ospite. Oncogenesi virale Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo nelle infezioni virali. Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici, chimici ed immunologici. Sterilizzanti; disinfettanti; farmaci antibatterici, antimicotici ed antivirali; vaccini. Resistenza microbica ai farmaci. Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei farmaci antimicrobici. Concetti di tassonomia microbica Batteri: Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostridi ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi non-fermentanti ;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clamidie; Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.

Page 137: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Miceti: Candida; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti dimorfi, Pytirosporum; Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis Protozoi: Giardia; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita libera; Toxoplasma; Plasmodi; Sarcocystis; Cryptosporidium; Isospora; Babesia; Balantidium; Virus: Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ; Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus; Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni

30 ESERCITAZIONI

Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità di esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti: - osservazione microscopica di batteri, miceti, virus, protozoi - colture batteriche e fungine - coltivazione virale - farmaci antimicrobici - reazione Ag-Ab - metodiche biomolecolari Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite: - questionari a risposta multipla - incontri interattivi - seminari

TESTI CONSIGLIATI

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12 aed. Ed. Esculapio – 2010 PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido An tonelli, Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa Editrice Ambrosiana – 2008

Page 138: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Laurea Magistrale Medicina e Chirurgia Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche CODICE INSEGNAMENTO 05336 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/26 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Rosolino Camarda Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “ A. Rubino” c/o Dipartimento di Neuroscienze Cliniche-Via G. La Loggia,1

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio ecc..) Esercitazioni in aula

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

secondo calendari

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Ogni lunedì ore 12.00-14.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico; acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizione di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive. Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull’ evidenza, ma tenendo conto dell’ individualità del singolo paziente. Sapere comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale.

Page 139: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’ indicazione di trattamento nell’ ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’ evidenza attraverso algoritmi diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. MODULO NEUROLOGIA ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

60 1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia. Alberi decisionali in neurologia. Semiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale.

2. Semiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche, indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini morfologiche, diagnostica genetica.

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche. 4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale ( lobo frontale,

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’ encefalo( sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.

5. Malattia dei nervi cranici. 6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,

emorragia cerebrale, emorragia subaracnoidea, TIA, vasculiti demenza vascolare.

7. Demenze. Definizione, classificazione, malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze secondarie ( idrocefalo normoteso).

8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base, sindromi parkinsoniana e malattia di Parkinson, tremori, sindrome coreiche, malattia di Wilson.

9. Cefalee ed algie canio-facciale. Classificazione, emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, nevralgie trigeminali.

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’ epilettogenesi, classificazione, eziologia, cenni di trattamento.

11. Malattia della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM), leucodistrofie.

12. Sclerosi laterale Amiotrofica. 13. Atassie ereditarie. 14. Infezioni del S.N.C. meningiti ( sindrome meningea,classificazione),

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’ immunodeficienza; da prioni.

15. Affezioni neurologiche HIV correlate. 16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia. 17. Malattia del sistema nervoso periferico. Polineuropatie. 18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis, sindromi

miasteniche. 19. Malattie dei muscoli: Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,

miopatie infiammatorie. 20. Alterazioni dello stato di coscienza.

Page 140: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

TESTI

CONSIGLIATI La Neurologia di Bergamini. Edizioni Libreria Cortina,Torino, 2006. V. Bonavita, G. Di Iorio- Neurologia Clinica – Edizione Medico Scientifiche, 2007.

Page 141: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche CODICE INSEGNAMENTO 05336 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/26 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Giuseppe Salemi Professore Associato Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Come stabilito dal Consiglio del Corso di Laurea

ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario di Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.), Esercitazioni in aula

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Ogni martedi e giovedi ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico; acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del singolo paziente. Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale.

Page 142: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. MODULO

Neurologia

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia. Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale. 2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche, indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini morfologiche, diagnostica genetica. 3. Epidemiologia delle malattie neurologiche. 4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale, parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo (sindromi alterne); sindromi da lesione midollare. 5. Malattie dei nervi cranici. 6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale, emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti, demenza vascolare. 7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze secondarie (idrocefalo normoteso) 8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori, sindromi coreiche, malattia di Wilson. 9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale. 10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia, cenni di trattamento. 11.Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM), leucodistrofie. 12. Sclerosi laterale Amiotrofica. 13. Atassie ereditarie. 14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione), ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da prioni. 15. Affezioni neurologiche HIV correlate. 16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia. 17.Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie, 18.Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,

Page 143: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

sindromi miasteniche. 19.Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche, miopatie infiammatorie. 20. Complicanze neurologiche delle malattie internistiche: Insufficienza epatica, renale e respiratoria, alterazioni dismetaboliche ed elettrolitiche, patologie ormonali, connettivopatie e malattie autoimmuni, disvitaminosi 21. Alterazioni dello stato di coscienza.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico Scientifiche, 2007 2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria Cortina, Torino, 2006

Page 144: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

CHIRONE

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA TIPO DI ATTIVITÀ AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Nicola Gebbia MED 06 Professore Ordinario Fac Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Mario Adelfio Latteri MED 18 Professore Ordinario Fac Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

45

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

30

PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli studi ANNO DI CORSO 5° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Ortopedia

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali esercitazioni in aula seminari

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. M.A. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.45 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP (091.6552601 – [email protected]) Prof. N. Gebbia: mercoledì dalle 12,30 alle 13,30 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP. (091.6552759 – [email protected])

Page 145: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di conoscere e comprendere:

• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi • le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei

tumori solidi • le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica

e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà conoscere e comprendere:

• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali, di debulking, palliative, ecc..) e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)

• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia dei principali tumori solidi

• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia solida maligna

Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare: • se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,

curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto • in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri

clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico individuato

Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile” Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Oncologia Medica

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Le lezioni frontali saranno divise in due parti; 1° parte:

• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina • principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie terapeutiche • multidisciplinarietà e terapie integrate • le fasi della terapia medica dei tumori solidi

2° parte:

• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori solidi

• le terapie di supporto e il controllo dei sintomi • la relazione medico–paziente in Oncologia

Page 146: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ESERCITAZIONI

• Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza. MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO Oncologia Chirurgica

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA • Introduzione e generalità epidemiologiche • Approccio al paziente oncologico • Principi di chirurgia oncologica • Metodologia e finalità della disciplina • Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali

tumori solidi • Ruolo della chirurgia mininvasiva • Multidisciplinarietà e terapie integrate • Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica • Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative • la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI • Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica” Ed. EdiSES

Page 147: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO OSTETRICIA E GINECOLOGIA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline OSTETRICHE GINECOLOGICHE CODICE INSEGNAMENTO 05469 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/40 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Antonio Martorana Associato di Ostetricia e Ginecologia Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO SESTO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Latteri ( Dipartimento di Chirurgia Generale, Via del Vespro )

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula. Visite in campo, altro

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’ Orario delle lezioni : 8-11,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia, diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano la donna, dalla adolescenza alla menopausa. Va considerata la peculiarità del corso di ostetricia e ginecologia come branca specialistica che include le diverse competenze di una medicina generale aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile, incluse le modificazioni gravidiche, la patologia ostetrica e ginecologica, l’infertilità e le tecniche di PMA, la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.

Page 148: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO OSTETRICIA E GINECOLOGIA ORE FRONTALI

72 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Introduzione alla ginecologia, ostetricia e medicina della riproduzione; Morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile incluse le modificazioni gravidiche; Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile; Diagnostica strumentale in gravidanza; Terminologia perinatologica e ostetrica; Fecondazione, impianto e placentazione; sviluppo embrio-fetale; aborto: sporadico e ricorrente; immunologia della gravidanza; Diagnostica prenatale; Periodi del travaglio e tempi del parto; gestione del parto pretermine; isoimmunizzazione materno-fetale; gestione della gravidanza protratta, della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica; infezioni materno-fetali; ipertensione gestazionale e ritardo di crescita intrauterina; diabete e gravidanza; placenta previa, distacco intempestivo di placenta normalmente inserta; indicazioni al taglio cesareo; malattia trofoblastica gestazionale; pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico; menopausa; anomalie della statioca pelvica; endometriosi e dolore pelvico cronico; cisti ovariche; leiomiomi; tumori dell’apparato genitale; sanguinamenti uterini anomali; contraccezione; infertilità maschile, femminile e di coppia; tecniche di procreazione medicalmente assistita.

ESERCITAZIONI

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI Ginecologia e ostetricia. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari; ed. SEU

TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA Autore: G. C. Di Renzo, Verduci Editore

Page 149: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA CHIRONE SEDE: PALERMO

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE PATOLOGIA GENERALE MED-04 CODICE INSEGNAMENTO 05547 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-04 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Nome e Cognome: Giorgio Stassi Qualifica:Professore Associato Università di appartenenza: Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Nome e Cognome: Nadia Rosalia Caccamo Qualifica: Professore associato non confermato Università di appartenenza: Palermo

CFU 8 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

50

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia ANNO DI CORSO Terzo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi (DIBIMEF) Corso Tukory 211

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale (lezioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni: dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 11.30

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento Prof. Giorgio Stassi:Lun.- Ven 14:00 – 16:00 Dipartimento Discipline Chirurgiche ed Oncologiche Via Liborio Giuffrè 5 Prof. Caccamo Martedi- Mercoledi- Giovedi dalle 12.00 alle 13.30 Dipartimento di Biopatologia Corso Tukory 211

Page 150: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione: Con riferimento al sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (descrittori di Dublino), lo studente deve conseguire conoscenze e capacità di comprensione dei meccanismi di base della patologia generale, conseguite anche grazie all'uso di libri e documentazione in lingua inglese. La conoscenza e capacità di comprensione sarà sviluppata essenzialmente con gli strumenti didattici tradizionali, quali le lezioni frontali e lo studio personale su testi e pubblicazioni scientifiche per la preparazione della prova finale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: : lo studente dovrà essere capace di applicare le sue conoscenze sulla patologia generale e dovrà mostrare capacità di comprensione e abilità nel risolvere problematiche inerenti la materia in oggetto, anche in un ottica multidisciplinare e multisettoriale. Autonomia di giudizio: Lo studente dovrà acquisire la capacità di valutare in modo autonomo le osservazioni sperimentali operando una contestualizzazione del dato all’interno della biologia del fenomeno normale e patologico in esame. Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità di comunicare in maniera chiara ed esaustiva ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche biologiche e sulle problematiche relative. Capacità d’apprendimento: Lo studente dovrà avere sviluppato una metodologia di apprendimento che consenta di ampliare le sue conoscenza in maniera autonoma, anche avvalendosi di ausili informatici e materiale multimediale. Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente la Patologia Generale dalle diverse risorse di insegnamento, testi ed internet. Saper raccogliere le informazioni specifiche sulla Patologia Generale dalle esercitazioni e dalle lezioni frontali con CFU affini. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Conoscere l’epidemiologia dei tumori, gli aspetti morfologici della cellula tumorale, la patogenesi dei tumori legata ad alterazioni di oncogeni e oncosoppressori, i meccanismi della metastasi. Conoscere i meccanismi di azione e di resistenza ai farmaci antitumorali. Approfondita conoscenza delle cellule staminali normali e tumorali. Comprendere i meccanismi eziopatogenetici delle malattie e la modalità della loro progressione. Comprendere la risposta cellulare alla noxa, i meccanismi dell’infiammazione e le molecole coinvolte, lo sviluppo delle cellule ematiche, la funzione e i metodi di identificazione delle proteine di fase acuta nel sangue.

MODULO 1

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI 40 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEI TUMORI : DEFINIZIONE DI TUMORE E CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO NEOPLASTICO; CELLULE STAMINALI; TUMORI BENIGNI E MALIGNI; CRITERI DI NOMENCLATURA E CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI; GRADAZIONE DEI TUMORI; CLASSIFICAZIONE CLINICA E PATOLOGICA DEI TUMORI SECONDO IL SISTEMA TNM; STADAZIONE DEL TUMORE, DIAGNOSI CITOLOGICA DEI TUMORI; ULTERIORI METODOLOGIE DIAGNOSTICHE; TUMORI DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO E

Page 151: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

TUMORI SPERIMENTALI. EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI : METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA ; MORBOSITA’ E MORTALITA’ PER I TUMORI; DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER AREE GEOGRAFICHE; DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER ETA’; DISTRIBUZIONE DEI TUMORI PER SESSO; SOPRAVVIVENZA; IL RISCHIO ONCOGENO EREDITARIO; IL RISCHIO ONCOGENO OCCUPAZIONALE E AMBIENTALE; IL RISCHIO ONCOGENO ALIMENTARE ASPETTI MORFOLOGICI DELLA CELLULA NEOPLASTICA : CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DEI TUMORI AL MICROSCOPIO OTTICO ED ELETTRONICO. ONCOGENI : DEFINIZIONE DI ONCOGENE; LE FAMIGLIE DI ONCOGENI E I LORO PRODOTTI; ONCOGENI CHE CODIFICANO PER FATTORI DI CRESCITA; ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINE CORRELATE AI RECETTORI DEI FATTORI DI CRESCITA; ONCOGENI CHE CODIFICANO PER PROTEINCHINASI CITOPLASMATICHE. GENI ONCOSOPPRESSORI: DEFINIZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI; L’INTUIZIONE DELL’ESISTENZA DI GENI ONCOSOPPRESSORI; COME SI E’ GIUNTI ALL’IDENTIFICAZIONE DI GENI ONCOSOPPRESSORI; IL GENE RB1 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO; LA PROTEINA P105RB; IL GENE WT1 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO, LA PROTEINA P46-49WT; IL GENE TP53 COINVOLTO IN UN GRAN NUMERO DI TUMORI UMANI E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO LA PROTEINA P53; I GENI BRCA1 E BRCA2 COINVOLTI NEL CARCINOMA MAMMARIO; I GENI NF1 E NF2 E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEI LORO PRODOTTI; IL GENE FAP, COINVOLTO NELLA POLIPOSI ADENOMATOSA FAMILIARE E LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SUO PRODOTTO. PROLIFERAZIONE CELLULARE, MORTE CELLULARE PROGRAMMA TA E DIFFERENZIAZIONE NEI TUMORI : IL CICLO CELLULARE E LE SUE FASI; FATTORI FAVORENTI LA PROGRESSIONE DEL CICLO CELLULARE; FATTORI DI CRESCITA FAVORENTI L’ARRESTO DEL CICLO CELLULARE; APOPTOSI E TUMORI. INVASIVITA’ NEOPLASTICA : LA FASE AVASCOLARE DELLA CRESCITA NEOPLASTICA; L’ADESIVITA’ CELLULARE; MODIFICAZIONI DELL’ADESIVITA’ OMOTIPICA NELLE CELLULE TUMORALI; LA LOCOMOZIONE DELLE CELLULE NEOPLASTICHE; I FATTORI CHEMIOTATTICI PER LE CELLULE NEOPLASTICHE; MODIFICAZIONI DELL’ATTIVITA’ ETEROTIPICA; LE PROTEASI CHE DIGERISCONO I COSTITUENTI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE; LA FASE VASCOLARE DELLA CRESCITA NEOPLASTICA. ORMONI E CANCEROGENESI : L’ADENOCARCINOMA MAMMARIO DEL TOPO; TUMORI DEL SISTEMA ENDOCRINO; LE SINDROMI ENDOCRINE PARANEOPLASTICHE; I TUMORI ORMONORESPONSIVI; CENNI SU IMMUNITA’ E TUMORI CELLULE STAMINALI: CELLULE STAMINALI TUMORALI, MECCANISMI DI AZIONE E DI CHEMIORESISTENZA AI FARMACI, CARATTERISTICHE DI CHEMIORESISTENZA DI CELLULESTAMINALI TUMORALI.

TESTI CONSIGLIATI

Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE

Page 152: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI 40 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBI ETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Concetto di salute e malattia, omeostasi, eziologia e patogenesi. Malattie da cause intrinseche ed estrinseche.

L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico. Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni.

Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Definizione e significato biologico dell’infiammazione, i principali agenti flogogeni, i fenomeni vascolo-ematici della flogosi, la formazione dell’essudato infiammatorio, i vari tipi di essudato, i segni cardinali della flogosi, le cellule dell’infiammazione, le molecole di adesione e la migrazione cellulare, i recettori Toll-like e la fagocitosi, morte cellulare: necrosi e apoptosi. Il processo infiammatorio cronico:le principali cause di flogosi cronica, le cellule e i mediatori della flogosi cronica, le sequele del processo infiammatorio cronico, cause ed istogenesi della flogosi cronica granulomatosa, esempi di malattie correlate nell’uomo. Processo di guarigione: i meccanismi rigenerativi e riparativi nel processo di guarigione, i mediatori biologici implicati nel processo di guarigione, i fattori locali e generali implicati nelle alterazioni del processo di guarigione, il processo di guarigione in alcuni tessuti specializzati. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta, la velocità di eritrosedimentazione, le leucocitosi, la febbre, tipi di febbre e significato fisiopatologico, gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta: effetti ipotalamici delle citochine. I glucocorticoidi e le risposte infiammatorie.

La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità. definizione di allergia, atopia, anafilassi, la classificazione dei vari tipi di ipersensibiltà secondo Coombs e Gell: criteri generali e i meccanismi patogenetici, il fenomeno di Koch e la reazione alla tubercolina. Lo shock: Definizione e cause di shock, classificazione patogenetica dello shock, evoluzione degli stati di shock, modificazioni metaboliche nello stato di shock, meccanismi dello shock settico Le malattie infiammatorie correlate all’età.

ESERCITAZIONI

Page 153: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

TESTI CONSIGLIATI

Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana

Page 154: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia.

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante:

- MED/10 - MED/11 - MED/23

AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle malattie dell’apparato respiratorio Clinica delle malattie dell’apparato cardiovascolare – Cardiochirurgia

CODICE INSEGNAMENTO 05576 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10; MED/11; MED/23 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Vincenzo Bellia PO UNIPA

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2) DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Pasquale Assennato PA UNIPA Giovanni Ruvolo PO UNIPA

CFU 9.00 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Nessuna. ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso didattico via Parlavecchio (aule nuove).

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; Attività teorico pratiche. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria.

METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi. PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

LUN-MER-VEN; ore 11.00 � 13.30

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Bellia: lunedì ore 15.00-17.00 presso sezione dip. universitario Di.Bi.MIS presso pneumologia 2°; P.O. “V. Cervello”.

Prof.: Assennato: Martedì ore 11.00 � 14.00

presso U.O. Cardiologia AOUP. Prof. Ruvolo: Lunedì e mercoledì : 16 - 18 . Qualsiasi altro giorno : previo appuntamento

Page 155: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

telefonico al 3382129074- 091.6552780

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione: Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Capacità di riconoscere le più comuni malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio e capacità di organizzare in autonomia gli interventi medici specifici. Capacità di dare adeguata risposta medica ai bisogni del paziente in relazione alla patologia cardiovascolare e dell’apparato respiratorio. Autonomia di giudizio: Essere capace di valutare le implicazioni mediche legate alla patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. Abilità comunicative: Capacità di esporre allo staff medico, al paziente e ai familiari che lo richiedano il significato attuale e prognostico della patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. Capacità d’apprendimento: Capacità di aggiornare le proprie conoscenze di cardiologia e dell’apparato respiratorio e delle scienze mediche connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori. Capacità di effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso, master di 2° livello, corsi di approfondimento, seminari specialistici. Infine lo studente deve conoscere e comprendere le problematiche generali, di interesse del medico di famiglia, riguardanti il paziente cardochirurgico nel suo iter diagnostico-terapeutico.

• Conoscere ed approfondire i principi di anatomia, fisiologia ed anatomia patologica del cuore e dei grossi vasi

• Affinare le capacità di diagnosi soprattutto nel campo della cardiochirurgia • Sapere comunicare le conoscenze acquisite nel campo della cardiochirurgia

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Acquisizione delle conoscenze e competenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la diagnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Respiratorio di più frequente osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze su alcune tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella pratica pneumologica corrente MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

2 Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze di base

3 Principali sintomi di malattie respiratorie: tosse, dispnea, emoftoe e dolore toracico. Principali segni di malattie respiratorie: rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo digitale. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.

Page 156: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

3

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica; L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3 L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

2 Ossigenoterapia (in acuto ed in cronico) e terapia inalatoria nell’asma e nella BPCO.

3

I tumori polmonari. Principi di stadiazione e classificazione delle neoplasie maligne polmonari. Principi base di terapia del dolore e relativa assistenza infermieristica nei tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3 La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace; mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

1 Toracentesi, drenaggio pleurostomico con valvola d’acqua e broncoscopia.

1 Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3 La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3

Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali (HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3 Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica; La sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

3 La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

2 Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

2 Metodiche di fisiopatologia respiratoria: test di funzionalità respiratoria; emogasanalisi arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante il sonno. Principi di interpretazione di base degli esami strumentali/test in oggetto.

3 L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto.

2 Ventilazione meccanica non-invasiva: principi base delle modalità di ventilazione non-invasiva, il circuito paziente e le interfacce, le complicanze/effetti indesiderati.

ESERCITAZIONI

Semeiotica fisica delle principali patologie respiratorie. Diagnostica differenziale delle principali sindromi respiratorie. Compilazione della cartella clinica. Esecuzione ed interpretazione dei principali test di fisiopatologia respiratoria. Discussione di casi clinici. Interpretazione dei principali quadri radiologici in patologie respiratorie.

TESTI CONSIGLIATI

Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio. 3° ed. Milano: McGraw Hill 2006.

Page 157: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO II Acquisizione del bagaglio di conoscenze sui temi dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della clinica, della diagnosi e della terapia delle patologie dell'apparato cardiovascolare di più frequente riscontro nella pratica clinica. A completamento degli obiettivi del corso lo studente deve acquisire conoscenze sulle più comuni tecniche diagnostiche e terapeutiche in uso nella pratica della medicina cardiovascolare.

MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE ORE FRONTALI 2 2 6 9 9 6 4 2 2 2 3

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio: conoscenze di base Esame Clinico e Strumentale Apparato cardiovascolare Indagini strumentali: L’elettrocardiogramma Insufficienza cardiaca Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Cardiopatia ischemica: Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Valvulopatie Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Aritmie Cardiache Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Miocardiopatie Definizione, classificazione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Embolia Polmonare Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Arteriopatie obliteranti Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto Aneurismi dell’Aorta Definizione, classificazione,epidemiologia, classificazione, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, segni, sintomi, storia naturale, complicanze e terapia della patologia in oggetto

ESERCITAZIONI

Semeiotica fisica delle principali patologie cardiovascolari Diagnostica differenziale del dolore toracico Compilazione della cartella clinica. Test Provocativi. Discussione di casi clinici.

Page 158: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Interpretazione dei principali quadri elettrocardiografici

TESTI CONSIGLIAT

I

Harrison Rugaldi

MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

CARDIOCHIRURGIA OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Lo studente deve acquisire la conoscenza dei principali processi patologici a carico del cuore e dei grossi vasi, della clinica e delle metodiche di valutazione clinico-strumentale, delle soluzioni chirurgiche riconosciute efficaci e che hanno particolare riflesso pratico nell’attività assistenziale del medico di famiglia.

ORE FRONTALI

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Saranno approfonditi gli aspetti clinico-diagnostico-terapeutici di:

• Sreening preoperatorio del paziente cardochirurgico da parte del medico di famiglia • Valutazione delle patologie associate riguardo soprattutto l’indicazione chirurgica e il rischio

operatorio • La circolazione extracorporea, la protezione cerebrale e l’arresto di circolo in rapporto alle

possibili sequele postoperatorie • Le problematiche postoperatorie sia immediate che tardive, dopo la dimissione ospedaliera • Cardiopatia ischemica: indicazioni e metodi di rivascolarizzazione miocardica; indicazioni al

trattamento chirurgico delle complicazioni dell’infarto miocardico. • Valvulopatie acquisite: fisiopatologia, indicazioni chirurgiche, principi di trattamento

chirurgico • Protesi valvolari: indicazioni e problematiche riguardo l’anticoagulazione • Aneurismi dell’aorta ascendente: fisiopatologia , indicazioni chirurgiche e principi di

trattamento; eventuali sequele e complicazioni postoperatorie tardive. • Dissezione acuta dell’aorta • Tumori cardiaci • Cardiopatie congenite: difetto interventricolare, difetto interatriale,ritorno venoso anomalo

polmonare, coartazione dell’aorta.

ESERCITAZIONI

Oltre alle esercitazioni che potranno essere effettuate in reparto, saranno proiettati filmati operatori e sarà possibile assistere in diretta video ad interventi

cardiochirurgici TESTI

CONSIGLIATI

1. Principi di cardiochirurgia – Poletto Editore Giovanni Ruvolo 2. Qualsiasi testo di cardiochirurgia

Page 159: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia Sistematica Integrata CODICE INSEGNAMENTO 83100 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia

MED 15: Ematologia DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Antonio Craxì Professore Ordinario (Med 12) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Sergio Siragusa Professore Associato (Med 15) Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

45 ore tirocinio

PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia, Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia Generale, Fisiopatologia Clinica

ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Martedì e giovedì, ore 11-14, I semestre ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali). Esercitazioni

teorico-pratiche MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Previo contatto telefonico presso Segreteria Gastroenterologia (091 6552280, ore 8-14)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI - Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica specifica del campo. I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi: - capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico, dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti. - capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma le ipotesi diagnostiche più probabili - capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri professionisti del settore - capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia

Page 160: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

- OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’apprendimento dei meccanismi

fisiopatologici e delle relative manifestazioni cliniche, nonchè le basi della diagnosi

e della terapia dei più rilevanti processi patologici di ambito gastroenterologico.

- Saper interpretare i test diagnostici ed effettuare una corretta diagnosi differenziale dei più rilevanti processi patologici di ambito gastroenterologico.

MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia

ORE FRONTALI 30 0re

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Disfagia e patologia motoria dell’esofago. Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da farmaci. Ulcera peptica Neoplasie dello stomaco Neoplasie del duodeno e tenue. GIST Complicanze dell’ulcera gastroduodenale Malattia celiaca e malassorbimenti. Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina. Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro complicanze Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro complicanze Stipsi. Malattia diverticolare del colon Poliposi e carcinoma del colon-retto Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta Epatiti virali croniche. Cirrosi epatica Epatocarcinoma Steatosi e steatoepatite non alcoolica. Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci. Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche. Carcinomi delle vie biliari e della colecisti. Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad interessamento epatico Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Pancreatiti acute Pancreatiti croniche Sindrome da colon irritabile Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater Iperbilirubinemie eredo-metaboliche

Page 161: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Trapianto epatico

ESERCITAZIONI Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e terapia

TESTI CONSIGLIATI

Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice Gastroenterologica Italiana, [2009].

MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO: Em atologia

- OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Facilitare l’apprendimento

dei meccanismi fisiopatologici e delle relative manifestazioni

cliniche, nonchè le basi della diagnosi e della terapia dei più

rilevanti processi patologici di ambito ematologico.

- Saper interpretare i test diagnostici ed effettuare una corretta diagnosi differenziale dei più rilevanti processi patologici di

ambito ematologico.

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Unità didattica

Fisiopatologia dell’emopoiesi Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive (Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica) Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive (Leucemia Mieloide Cronica e correlate) Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica) Anemie ipoproliferative Anemie iperproliferative Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o acquisite)

Page 162: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Meccanismi cellulari della coagulazione Diatesi emorragiche congenite ed acquisite Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS) Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom) Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica) Linfoma di Hodgkin Linfomi non Hodgkin aggressivi Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc) Leucemie Acute Mieloidi Leucemie Acute Linfoidi Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua, Remissione completa, parziale e molecolare

Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico) Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi Castoldi, Vincenzo Liso - Edizione 2004, The McGraw-Hill Companies

Page 163: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

18 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia – Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità mediche

Formazione clinica interdisciplinare e medicina basata sulle evidenze

CODICE INSEGNAMENTO 13253 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Aldo Galluzzo Prof. Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Cottone Santina Prof. Associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Ferrante Angelo Ricercatore Universitario Università di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula H

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o ambulatori

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni Martedì ore 8-11 Mercoledì ore 8-11 Giovedì ore 8-11

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14 Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00 Reumatologia Mercoledì ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul

Page 164: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche, endocrine, renali e immunoreumatologiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico . Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI E IPOFUNZIONANTI TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE TIPO1, TIPO2 E DEL

DIABETE GESTAZIONALE COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA MODULO 1

ENDOCRINOLOGIA

Page 165: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO

2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA, IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI CUSHING)

3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan, Sindrome di Simmonds

4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO DI IODIO

5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES ,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)

6) 7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE,

ANAPLASTICO, MIDOLLARE) 8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE

PARATIROIDI 9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da

deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH ectopico)

10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI 11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,

GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2) 12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI 13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE

TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE 14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA 15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA 16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA 17) IPERURICEMIE E GOTTA

ESERCITAZIONI

Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico: sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper riconoscere quadri di insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico, iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi, dell’acromegalia, degli ipogonadismi.

TESTI CONSIGLIATI

Lenzi, Lombardi, Martino, Vigneri . Endocrinologia Clinica, Minerva Medica Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin

Page 166: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. McGraw Hill OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Parametri di valutazione di malattia renale. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. La sindrome nefritica acuta La sindrome nefrosica Insufficienza renale cronica e sindrome uremica Generalità sulle terapie sostitutive Ipertensione nefrovascolare MODULO 2 NEFROLOGIA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Parametri di valutazione di malattia renale. 2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. 3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica. 4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA. 5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano- proliferativa. 6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture; nefropatie associate ad ANCA. 7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi tubulare acuta. 8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica. 9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica. 10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale; trapianto di rene. 11. Ipertensione nefrovascolare

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina; eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick); raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino coltura; calcolare la clearance della creatinina e stimare il filtrato glomerulare; presentazione e discussione di casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI

Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill; De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario. Editoriale Bios Schena - Selvaggi – Gesualdi. Malattie dei reni e delle vie urinarie, McGraw-Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche

Page 167: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Osteoartrosi Artriti da agenti infettivi Artrite reumatoide Generalità delle connettiviti: Lupus Eritematoso Sistemico (LES Sclerosi sistemica Sindrome di Sjögren Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA-associate Sindromi crioglobulinemiche Malattia di Behçet MODULO 3 REUMATOLOGIA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche 2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia 3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche 4. Osteoartrosi 5. Le spondiloartriti: spondilite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie enteropatiche, artrite reattiva 6. Artriti da agenti infettivi 8. Artrite reumatoide 9. Generalità delle connettiviti: 10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES), 11. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi 12. Sclerosi sistemica 13. Miopatie infiammatorie (polimiosite, dermatomiosite, miosite a corpi inclusi) 14. Sindrome di Sjögren 15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA-associate 17. Sindromi crioglobulinemiche 16. Malattia di Behçet 17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito di idrossiapatite etc. Polimialgia reumatica Fibromialgia 19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo di Paget, osteomalacie etc. 20. Sindromi algodistrofiche 21. Reumatismi paraneoplastici 22. Malattie rare in reumatologia

ESERCITAZIONI La didattica teorico-pratica avrà i seguenti temi: - raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche; - eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni; - rilevare i segni di flogosi e di ridotta funzionalità articolare ed identificare la presenza di versamento; - come si esegue un’artrocentesi;

Page 168: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

- analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la diagnosi differenziale delle artriti; - interpretare ai fini di diagnosi differenziale i risultati delle indagini di laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche; - come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni.

TESTI CONSIGLIATI

Giovanni Triolo, Angelo Ferrante, Giuseppa Triolo. Immunoreumatologia. Ed. EDISES Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi Harrison. Principi di Medicina Interna. Ed. McGraw Hill

Page 169: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PATOLOGIA SISTEMATICA IV TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche CODICE INSEGNAMENTO 13257 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Darvinio Melloni Professore Ordinario di Urologia Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Leonardo Ficano Professore Associato di Chirurgia Generale Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Guido Bajardi Professore Ordinario di Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso delle Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in corsia, ambulatorio e sala operatoria

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento: Prof. Melloni: Martedì 10 – 12 Prof. Ficano: Martedì 10 – 12 Prof. Bajardi: Martedì e Venerdì 9 - 12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione − Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute. − Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Page 170: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti sociali, come la salute occupazionale. − Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale. − Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema. − Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per suggerire le terapie chirurgiche adeguate. − Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente. − Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Autonomia di giudizio − Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. − Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. − Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. − Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente. − Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti. Abilità comunicative − Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti. − Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. − Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità − Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente Capacità d’apprendimento − Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. − Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. Conoscenza e capacità di comprensione Gli studenti devono aver acquisito la capacità di saper interpretare le anomalie dell’apparato urinario, digestivo e vascolare che si riscontrano nelle diverse malattie. Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche. Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e verificate mediante esami. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono essere in grado di gestire correttamente le urgenze urologiche, digestive e vascolari più comuni. Devono essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base. Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.

Page 171: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Devono dimostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità delle cure. Autonomia di giudizio Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche, digestive e vascolari. Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione medica. Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione, l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire metodi scientifici. Devono riconoscere che una buona pratica medica dipende dalle buone relazioni fra medico, paziente e famiglia. Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti di collaborazione. Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale di dover provvedere alle cure mediche terminali comprese le terapie del dolore. Abilità comunicative Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti. Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti. Devono dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti. Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale. Capacità d’apprendimento Gli studenti devono essere in grado di raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e biomedica. Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive. Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione dei casi clinici. Devono avere un buon archivio della loro pratica medica per una sua analisi e miglioramento. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1

UROLOGIA

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Formare medici con elevato livello di competenza tecnico – culturale nelle problematiche inerenti l’ Urologia con particolare interesse chirurgico. L’Urologia quale branca della Medicina che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie e delle malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale, della fertilità, ma anche di tutta una serie di disturbi legati all’identità di genere. Ambiti di interesse e quindi obiettivi formativi irrinunciabili sono: Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e prostata; Calcolosi urinaria; Ipertrofia prostatica benigna. Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato urogenitale; Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva; Reflusso vescico-ureterale. Elementi generali di oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate; Tumori del testicolo.

Page 172: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese la disfunzione erettile e la sterilità. Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e principi di terapia riabilitativa. L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche affrontate sono le più varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità di vita (QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare. Dalle stime derivanti dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie. OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE. Obiettivi formativi di base: l'apprendimento di approfondite conoscenze di Anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato urinario e genitale maschile Sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; l'acquisizione di adeguate conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una corretta gestione del follow-up. L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitari; Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica, importanti per definire una cartella clinica urologica, l'esame clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia diagnostica, terapeutica e operatoria; i principi di asepsi; le problematiche inerenti l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative; una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; Le lezioni frontali saranno finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi irrinunciabili precedentemente esposti. PROGRAMMA Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in Urologia – Radiologia interventistica in Urologia – Malformazioni urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti – Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –

Page 173: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Calcolosi renale – Tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico

ESERCITAZIONI

Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto. Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Urologia Generale, con la possibilità di essere esposti personalmente a circa 40 pazienti a settimana, prime visite e controlli. Ogni studente preparerà la cartella ambulatoriale del pz, farà l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico, diagnosi e terapia con il docente. Si imparerà a visionare gli accertamenti diagnostici esibiti. Si imparerà a formulare ipotesi diagnostiche e terapeutiche. Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di ecografia urologica diagnostica ed interventistica (aspirazione percutanea di cisti, nefrostomie, svuotamento di raccolte genitali, biopsie della prostata, cistostomie). Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria.

TESTI CONSIGLIATI

Manuale di Urologia e Andrologia, Colleggio dei Professori Universitari di prima fascia di Urologia, Pacini Editore Malattie dei reni e delle vie urinarie, Schena FP, Selvaggi F.; Mc Graw-Hill Italia Trattato Italiano di Urologia. A cura di Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2

CHIRURGIA GENERALE

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in relazione al sito di insorgenza dell'infezione, alla produzione di tossine, all'antibiotico resistenza Le parassitosi di interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi polmonare ed epatica Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee di interesse chirurgico; le caratteristiche cliniche della sindrome di Mallory-Weiss Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e femminile Le malattie della pleura, del mediastino, del polmone e del diaframma di competenza chirurgica Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete addominale e della regione inguino-crurale Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le indicazioni per il trattamento chirurgico Orientamenti diagnostici e di terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere gastriche e duodenali Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter dignostico - terapeutico della litiasi

Page 174: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

biliare e delle sue possibili complicanze Indicare gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio diagnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla prevenzione delle complicanze Descrivere le possibili complicanze di competenza chirurgica delle malattie infiammatorie intestinali e gli orientamenti di terapia chirurgica Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroidi, ragade, ascessi e fistole – i disturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e la terapia della malattia diverticolare del colon e delle sue possibili complicanze.

ESERCITAZIONI

Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici proposti dal docente) Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e strumentali Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi trattamenti Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico

TESTI CONSIGLIATI

A scelta dello studente Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 3

CHIRURGIA VASCOLARE

ORE FRONTALI 20

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del corso di Chirurgia Vascolare è fornire le principali conoscenze sulla diagnosi e trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie, delle vene e dei vasi linfatici. Lo studente deve, quindi, conoscere la sintomatologia clinica e individuare i reperti semeiologici che indirizzano verso la corretta diagnosi. Deve altresì conoscere l’iter diagnostico corretto ai fini della successiva scelta terapeutica, attraverso metodiche non invasive ed invasive. Inoltre, lo studente deve avere nozione, anche se non nei dettagli tecnici, dei tipi di trattamento farmacologico, chirurgico od endovascolare, a disposizione

PROGRAMMA

1. Insufficienza cerebrovascolare

Page 175: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici Storia naturale, diagnosi clinica e strumentale della stenosi carotidea Terapia medica, chirurgica ed endovascolare

2. Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori Eziologia, classificazione e storia naturale Diagnosi clinica e strumentale Terapia medica, chirurgica ed endovascolare Piede diabetico ed amputazione

3. Patologia aneurismatica Anatomia dell’aorta e dei rami di divisione Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione, diagnosi e trattamento) Aneurismi periferici

4. Insufficienza venosa cronica Anatomia delle vene delle gambe Diagnosi e trattamento delle varici Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare

5. Ischemia acuta degli arti Diagnosi e trattamento Sindrome da riperfusione

6. Malattie dei vasi linfatici 7. Traumi delle arterie e delle vene

ESERCITAZIONI

Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto; ogni studente farà l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico, diagnosi e terapia con il docente. Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Diagnostica Vascolare non invasiva (Doppler; EcocolorDoppler). Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di Diagnostica Vascolare invasiva (Angiografia) ed interventistica (angioplastica percutana; stenting carotideo; ecc.) Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria.

TESTI CONSIGLIATI

- Compendio di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Elsevier 2005 - Trattato di Chirurgia Vascolare, RB Rutherford Ed. Antonio Delfino

Page 176: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche CODICE INSEGNAMENTO 05651 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Giovanni Corsello Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO SESTO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula del Dipartimento Materno Infantile Via Giordano n.3

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula. Visite in campo, altro

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni : Venerdi Orario delle lezioni : 8-14,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia, diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella

Page 177: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO PEDIATRIA

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia, anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas; Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di interesse pediatrico.Nozioni di Chirurgia Pediatrica. Nozioni di Neuropsichiatria Infantile

ESERCITAZIONI

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Page 178: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche CODICE INSEGNAMENTO 05651 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Giovanni Corsello Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO SESTO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula del Dipartimento Materno Infantile Via Giordano n.3

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula. Visite in campo, altro

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni : VENERDI’ Orario delle lezioni : 8-14,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia, diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella

Page 179: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO PEDIATRIA

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia, anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas; Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di interesse pediatrico. Nozioni di Chirurgia Pediatrica. Nozioni di Neuropsichiatria Infantile.

ESERCITAZIONI

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Page 180: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

FACOLTÀ Medicina e Chirurgia ANNO ACCADEMICO 2011/2012 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia “Chirone” INSEGNAMENTO Psichiatria TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Studio dei principali disturbi mentali CODICE INSEGNAMENTO 05958 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25 DOCENTE RESPONSABILE Daniele La Barbera

Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

30 + 20

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Quinto SEDE Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali

Attività teorico-pratica MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì ore 11:00-14:00 Giovedì ore 11:00-14:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. D. La Barbera Martedì ore 14:00-15:00- Giovedì ore: 14:00-15:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche, i disturbi di pertinenza psichiatrica, i modelli eziologici di tipo neurobiologico, psicologico, psicodinamico e psicosociale, le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici, sia di tipo farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo Capacità di applicare conoscenza e comprensione Riconoscimento del disagio psichico, inquadramento diagnostico, valutazione clinica e individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi psichiatrici Autonomia di giudizio In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici Abilità comunicative Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente

Page 181: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

psichiatrico Capacità d’apprendimento Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere continuare ad approfondire tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA” Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti del disagio psichico con particolare riferimento agli aspetti psicologici relativi all’etiopatogenesi e ai percorsi terapeutici MODULO 1 PSICHIATRIA ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI

40 � Orientamenti culturali della Psichiatria;

� Psicopatologia della coscienza;

� Psicopatologia dell’attenzione;

� Psicopatologia della memoria;

� Psicopatologia dell’affettività;

� Psicopatologia della senso-percezione;

� Psicopatologia del pensiero;

� Disturbi schizofrenici;

� Disturbi dell’umore;

� Disturbi d’ansia;

� Disturbi di personalità;

� Delirium e demenze;

� Meccanismi biologici dello stress;

� Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici;

� Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia;

� Riabilitazione psichiatrica;

� Legislazione psichiatrica;

� Le dipendenze comportamentali;

� Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della

comunicazione.

ESERCITAZIONI

20 Esame psichico, Psicodiagnosi e valutazione testologica, Anamnesi Psicopatologica, Compilazione della cartella clinica psichiatrica, Responsabilità professionale e consenso informato

Page 182: Medicina_Chirurgia_Chirone.pdf

TESTI CONSIGLIATI

• Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale di Psichiatria, Piccin-Nuova Libreria, Padova.

• La Barbera D., Ferraro L., Cutaia V. (2011) Oltre il limite della vita fattori di rischio e prevenzione dei comportamenti suicidari. Edises, Napoli

• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il disagio psichico nella post-modernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici, Edizioni Magi, 2009.