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SOMMARIO APRILE Finito di stampare nel mese di aprile 2001 Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Direttore Editoriale Dr. Corrado Canestro Direttore Responsabile Dr. Sergio Castellaneta Comitato di Redazione Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova Presidente: Dr. Sergio Castellaneta Vice Presidente: Prof. Emilio Nicola Gatto Segretario: Prof. Giandomenico Sacco Tesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis Consiglieri Dr. Enrico Bartolini Prof. Dante Bassetti Dr. Massimo Blondett Prof. Giorgio Chiozza Dr. Alberto Ferrando Dr.ssa Anna Maria Gandolfo Prof. Riccardo Ghio Prof. Claudio Giuntini Dr. Giuseppe Mina Prof. Giovanni Regesta Dr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino Collegio dei revisori dei conti Prof. Fernanda De Benedetti Dr. Antonio Bianchini Prof. Giulio Cesare Peris Dr. Luca Nanni Commissione albo odontoiatri Presidente: Dr. Emilio Casabona Segretario: Dr. Stefano Bovone Dr. Massimo Gaggero Dr. Gabriele Perosino Dr. Marco Oddera Periodico Mensile Anno 9 - n° 4 - Aprile 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizzazione n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco, Via Corsica 16/B 16128 Genova, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasella, 12 Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova. P. 29 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero P. 25 LETTERE AL DIRETTORE P. 17 NAVIGANDO IN INTERNET Anno 9 - Numero 4 Aprile 2001 Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected] In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova L’ASSEMBLEA DELL’ORDINE Pagina 2: Un Ordine più “collaborativo” VITA DELL’ORDINE Pagina 3: Il commosso ricordo per chi non c’è più Pagina 4: La preoccupazione per il caos dell’ECM Pagina 4: Bocciata la mozione sulla psicoterapia IN PRIMO PIANO Pagina 5: Medici, arriva il part-time CRONACA & ATTUALITA’ Pagina 11: La “formazione medica continua” Pagina 18: Ammi: perchè? Pagina 20: Mucca pazza, le norme per la notifica LEGGI & REGOLE Pagina 14: Oppioidi più facili Pagina 14: Un primo passo nella direzione giusta VARIE Pag. 23/24 4 GENOVA ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GENOVA M E D I C A M E D I C A FORMAZIONE MEDICA CONTINUA UN GRAN CAOS LE NUOVE REGOLE PER PRESCRIVERE I FARMACI OPPIOIDI ANCHE PER I MEDICI IL PART-TIME DIVENTA EFFETTIVO 2001 POSTI PER MEDICI: DOVE SONO E CHI LI OFFRE ALLINTERNO “DENTISTI NOTIZIE

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S O M M A R I O

A P R I L E

Finito di stampare nel mese di aprile 2001

Organo Ufficiale dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Direttore EditorialeDr. Corrado Canestro

Direttore ResponsabileDr. Sergio Castellaneta

Comitato di RedazioneConsiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di GenovaPresidente: Dr. Sergio CastellanetaVice Presidente: Prof. Emilio Nicola GattoSegretario: Prof. Giandomenico SaccoTesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis

ConsiglieriDr. Enrico BartoliniProf. Dante BassettiDr. Massimo BlondettProf. Giorgio ChiozzaDr. Alberto FerrandoDr.ssa Anna Maria GandolfoProf. Riccardo GhioProf. Claudio GiuntiniDr. Giuseppe MinaProf. Giovanni RegestaDr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino

Collegio dei revisori dei contiProf. Fernanda De BenedettiDr. Antonio BianchiniProf. Giulio Cesare PerisDr. Luca Nanni

Commissione albo odontoiatriPresidente: Dr. Emilio CasabonaSegretario: Dr. Stefano BovoneDr. Massimo GaggeroDr. Gabriele PerosinoDr. Marco Oddera

Periodico Mensile Anno 9 - n° 4 - Aprile 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizzazione n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco, Via Corsica 16/B 16128 Genova, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasella, 12 Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova.

P. 29 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero

P. 25 LETTERE AL DIRETTORE

P. 17 NAVIGANDO IN INTERNET

Anno 9 - Numero 4 Aprile 2001

Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GenovaTel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected]

In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova

L’ASSEMBLEA DELL’ORDINEPagina 2: Un Ordine più “collaborativo”

VITA DELL’ORDINEPagina 3: Il commosso ricordo per chi non c’è piùPagina 4: La preoccupazione per il caos dell’ECMPagina 4: Bocciata la mozione sulla psicoterapia

IN PRIMO PIANOPagina 5: Medici, arriva il part-time

CRONACA & ATTUALITA’Pagina 11: La “formazione medica continua”Pagina 18: Ammi: perchè?Pagina 20: Mucca pazza, le norme per la notifica

LEGGI & REGOLEPagina 14: Oppioidi più faciliPagina 14: Un primo passo nella direzione giusta

VARIE Pag. 23/24

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GENOVAORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHIE D E G L I O D O N T O I A T R I D E L L A P R O V I N C I A D I G E N O V A

M E D I C AM E D I C A

FORMAZIONE MEDICA

CONTINUA

UN GRAN CAOS

LE NUOVE REGOLE

PER PRESCRIVERE

I FARMACI OPPIOIDI

ANCHE PER I MEDICIIL PART-TIME DIVENTA EFFETTIVO 2001◆ ◆ POSTI PER MEDICI:

DOVE SONO

E CHI LI OFFRE

ALL’INTERNO “DENTISTI NOTIZIE”

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n Ordine non solo critico, ma anchecollaborativo e pronto a dare indica-zioni e suggerimenti a chi governa la

Sanità. Queste sono le “nuove” caratteristichedell’ente ordinistico emerse dalla relazione cheil presidente Castellaneta ha tenuto all’assem-blea ordinariaannuale degli iscritti,svoltasi il 29 marzoscorso alla sala delQuadrivium. Cosa èaccaduto, rispetto aitempi in cui l’Ordinepoteva solamenteriversare attacchi ecritiche all’assesso-rato regionale allaSanità? Lo ha pro-prio spiegatoCastel laneta: “I lnuovo assessore allaSanità della Regioneci ha scritto, infor-mandoci che vuole“governare” coinvol-gendo gli Ordini. Enoi naturalmenteabbiamo accettatodi buon grado didire la nostra, anchese questo significamaggior dispendiodi tempo e di ener-gie per una struttura

che non è dimensionata per questi compiti”.Delegati dell’Ordine sono stati quindi inseritiin varie commissioni di studio insediate dallaRegione, come quella sulle emergenze, sulleprestazioni sanitarie per i livelli assistenziali eriorganizzazione della rete ospedaliera.

Inoltre l’Ordine è statodelegato dalla Regionealla nomina dei com-ponenti le commissioniconcorsuali. TuttaviaCastel laneta è statochiaro: “La nostra col-laborazione continueràfinchè riscontreremoche ha risultati positivi;se dovessimo accorger-ci che la partecipazio-ne dell’Ordine vieneutilizzata per far pas-sare in modo indoloredecisioni che non con-dividiamo torneremosu posizioni di con-trapposizione critica.Noi, insomma, siamodisposti ad assumercile nostre responsabi-lità, ma vogliamo esse-re messi nella condi-zione di lavorare almeglio”. Come esem-pio negativo il presi-dente ha citato l’episo-

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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UN ORDINE PIU “COLLABORATIVO”Castellaneta: “Lavoreremo con la Regione, a condizione che...

SE LA COLLABORAZIONE CHIESTA

DA VIA FIESCHI SI RIVELASSE

UN ESCAMOTAGE PER FAR PASSARE

PROVVEDIMENTI NON CONDIVISI

L’ORDINE TORNERÀ “ALL’ OPPOSIZIONE”

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L’ATTIVITÀ DELL’ ORDINE IN CIFRE

SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2000

Iscritti al solo albo dei Medici 7599Di cui iscritti anche all’albo odontoiatri 386(di cui iscritti nell’elenco speciale degliordinari universitari a tempo pieno 305)Iscritti al solo albo odontoiatri 230Iscritti anche all’albo dei medici chirurghi 386Nuove iscrizioni nel 2000 132Trasferimenti ad altri Ordini 52Totale iscritti 7829

Convocati dall’Ordine 36Provvedimenti disciplinari 32Avvertimenti 3Censure 4Sospensioni dalla professione 9

L ’ A S S E M B L E A A N N U A L E

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dio accaduto qualche mese fa a Cornigliano,in cui una giovane vittima di un attaccod’asma era morta senza poter ricevere pertempo adeguate cure: “Anche allo scopo disoddisfare l’opinione pubblica è stato emana-to un fulmineo provvedimento di esautorazio-ne dei Medici dirigenti di servizi di emergen-za e questo non ci sta bene”. Sempre su que-sto argomento - che da tempo è ricorrente neicommenti dell’Ordine sulla situazione sanita-ria ligure - è stata indicata quale potrebbeessere la soluzione indicata dall’ente ordinisti-co: raddoppiare il numero delle automedichesul territorio (attualmente sono solo tre in tuttala provincia di Genova), chiudere i piccoliospedali, dove vi sono dei pronto soccorso“finti” (hanno orari limitati, mancano diattrezzature adeguate, non c’è presenza di unanestesista-rianimatore), mettere a bordodell’automedica un Medico che abbia fattoun’apposita specializzazione anziché manda-re allo sbaraglio giovani Medici che cercanosolo (giustamente) di realizzare i loro primiguadagni. Certo, tutto questo ha un costo: manon è compito dell’Ordine fare i conti con lelire, esso deve dare indicazioni che guardino

ad una maggiore efficienza della Sanità, alladignità della professione e, in definitiva, aduna maggiore tutela del cittadino. L’aspettoeconomico, comunque, è stato ancora tirato inballo da Castellaneta per un raffronto con leregioni vicine. “Quasi quotidianamente rice-viamo, per esempio da Piemonte oLombardia, offerte di lavoro per Medici diguardia: ebbene, il trattamento è molto supe-riore rispetto a quello praticato in Liguria, cosìcome sono sensibilmente maggiori in altreregioni gli stipendi degli ospedalieri. Perchédeve esistere questa discriminazione?” Il risul-tato è che l’anno scorso oltre 50 Medici sono“emigrati” verso lidi più ospitali. Altri punti toccati dalla relazione sono stati laprofessione extramoenia (non rilasciare laricevuta per attività extramuraria nel propriostudio costituisce truffa al Ssn e non più soloillecito fiscale); l’educazione continua in medi-cina - cosiddetta Ecm - per la quale l’unicacosa sicura è la confusione (per i corsi dell’Ordine non sono stati rilasciati finora creditiformativi, anche perché la risposta negativa epriva di motivazione è arrivata comunquedopo che i corsi erano già stati fatti); la

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

ll’inizio dell’assemblea il presidente dell’Ordine Castellaneta ha espresso un commossoricordo per i Medici scomparsi. Ricordiamoli anche noi: Carlo Baconcini, Andrea Basso,Sergio Bistarini, Severino Boni, Aldo Botticelli, Elena Burgio, Ilaria Caldani, Egidio

Cappelli, Giulio Castrati, Gerardo Cecchi, Renzo Centofanti, Alfredo Codino, Vincenzo DeAngelis, Luigi De Cecco, Giovanni Vincenzo De Gaetani, Mauro Di Massimo, Luigi De Scalzi,Roberto Davi, Maria Teresa Ferrari, Antonino Ferretti, Ugo Ferri, Nicola Franconieri, RomoloFrati, Paolo Gamberoni, Pietro Garipoli, Vittorio Giampalmo, Aurelio Giovacchino Giovannacci,Clemente Impennati, Enrico Mangiante, Anna Lisa Mariani, Ennio Meloni, Nicolò Pietro Minuto,Giuliano Naitana, Maria Cristina Nasta, Aldo Olcese, Nilo Osto, Pietro Paolo Ostuni, FrancoPellegrini, Giovanni Pende, Francesco Podestà, Andrea Razzi, Mario Remorino, Giorgio Resta,Marcello Scursatone, Gabriele Tallarico, Loredana Tasso, Lorenzo Toscano, Gio Batta Traverso,Giorgio Vanni, Gianluigi Venturi, Luigi Zamperin, Tullio Zunino.

IL COMMOSSSO RICORDO PER CHI NON C’E PIU’IL COMMOSSSO RICORDO PER CHI NON C’E PIU’

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L’ASSEMBLEA DELL’ORDINE

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La preoccupazione per il caos dell’ ECM

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GENOVAM E D I C AM E D I C AL’ASSEMBLEA DELL’ORDINE

“medicina alternativa” e la pubblicità in tv,argomenti sui quali dovrebbe essere laFederazione a darsi da fare per arrivare arisposte chiare e valide per tutti come per lamutualità volontaria per la quale ha presenta-to ricorso al Tar contro la decisionedell’Antitrust. Tutte questioni non da poco, cheinvestono il Medico ma soprattutto la qualitàdella prestazione, e quindi la garanzia per ilpaziente. “Sono infatti convinto - ha detto

concludendo Castellaneta - che se dovesseropassare le idee della libera pubblicità e dellalibera tariffa sarà un pericolo per il Medicoma soprattutto per il cittadino”. La parola è poi passata al tesoriere MariaClemens Barberis che ha letto la sua relazione(già anticipata su “Genova Medica” dimarzo). Bilancio consuntivo e bilancio preven-tivo sono poi stati approvati a maggioranza -4 contrari.

n altro argomento sollevato all’assemblea dell’Ordine – per la verità non nuovo, visto cheviene riproposto tutti gli anni – è stato quello del riconoscimento dell’attività psicoterapeu-tica da parte dell’Ordine degli specialisti in “psicologia clinica”. Giacomo Giacomini e

Vincenzo Marino hanno infatti presentato una lunga mozione d‘ordine, articolata in ben 21punti, in cui, dopo aver esposto una serie di rilievi (dalla presunta illegittimità di detti corsi alrifiuto del presidente Castellaneta di tener conto di tali contestazioni già mosse in passato, finoall’omissione nei verbali dell’assemblea dell’Ordine dello scorso anno della parte relativa a que-sto argomento), si esprimeva “sfiducia nei confronti dell’attuale gestione dell’Ordine dei Medici”chiedendo una serie di adempimenti rifiutati in passato. La mozione è stata respinta a maggio-ranza, con 4 voti favorevoli dei dottori Giacomini e Marino (e 2 deleghe) e 1 astenuto (con il votofavorevole dei soli proponenti).

LLa maggior par te degli inter venti hariguardato il problema dell’Ecm.

Ne hanno parlato Strada (mancano i criteriper l’accreditamento, e poi se è obbligatorioperché lo dobbiamo pagare noi?), Ghisaura(mettere insieme 50 crediti all’anno significaun’ora alla settimana di corso, chi ce la fa?),Campisi (la fase dell’ Ecm è sperimentale finoa giugno, ma per i corsi di specializzazione inambito universitario non ci saranno crediti, equindi ci sarà un’ingiusta discriminazione),Bottari (se i corsi dell’Asl saranno obbligatori èlei che deve dare i 50 crediti all’anno, sennòdove li prendiamo?), Benedicenti (è tutto l’inse-gnamento della medicina che cambia, tra

qualche anno vi saranno lauree a vario indi-rizzo, che porteranno addirittura a 45 tipidiversi di laurea in medicina), Ferrando(sull’Ecm si sta creando un carrozzone pauro-so che non esiste in nessuna parte al mondo, ese si chiede qualche chiarimento a Roma siste-maticamente non rispondono). Altri interventihanno riguardato i timori di qualche Medicoche opera nel centro storico in vista del G8:pare che gli studi avranno seri problemi, per-ché il sanitario stesso non potrà accedervi senon con uno speciale pass (e i pazienti chevenissero da altre zone non si sa come fareb-bero a passare). L’Ordine, per quanto possibi-le, seguirà il problema.

Bocciata la mozione sulla psicoterapiaBocciata la mozione sulla psicoterapia

La preoccupazione per il caos dell’ ECM

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

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Anche se “contingentata” e sottoposta a diversi vincoli, la possibilitàper Medici e veterinari del Ssn di accedere al part time è finalmenteuna realtà. Con il crisma della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale(del 6 marzo scorso) è infatti entrato in vigore il contratto collettivonazionale integrativo, che si occupa appunto dei “rapporti di lavorocon impegno ridotto”. L’accordo non è stato sottoscritto da alcuni deisindacati medici che avevano preso parte alle trattative, ma questisono aspetti sindacali che non influiscono sulla sua applicabilità. Poichési tratta, almeno a giudicare dalle richieste di informazioni che arriva-no all’Ordine, di una possibilità molto attesa dai Medici, riteniamoopportuno pubblicare il testo di questo accordo, quantomeno per leparti che più da vicino interessano i camici bianchi.

Art. 2Accesso al regime ad impegno ridotto

1. Nei casi in cui risultino comprovate partico-lari esigenze familiari o sociali il dirigente conrapporto di lavoro esclusivo può chiederel’accesso ad un regime di impegno orarioridotto.

2. In via indicativa i casi del comma 1 sonotutti riconducibili alle ipotesi di assistenza aifigli sino agli otto anni di età, ai parenti di cuiagli articoli 89 e 90, comma 2, del decretodel Presidente della Repubblica n. 384/1990ed ai gravi motivi individuati dal regolamentointerministeriale del 21 luglio 2000, n. 278,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - seriegenerale - n. 238 dell’11 ottobre 2000 , ema-nato ai sensi dell’art. 4, comma 2 della leggen. 53/2000.

3. L’accesso al regime di impegno ridotto -anche per quanto attiene la decorrenza - èconcordato dall’azienda con il dirigente inte-

ressato, con le procedure di cui all’art. 13,comma 12, del contratto collettivo nazionaledi lavoro 8 giugno 2000, entro quindici giornidalla ricezione della domanda, nella qualedeve essere specificato il mantenimento delrispetto al rapporto di lavoro esclusivo. Il diri-gente informa il direttore o responsabile dellastruttura di appartenenza dell’avvenuto acces-so all’impegno ridotto.

4. L’azienda ammette i dirigenti all’impegnoridotto in misura non superiore al 3% delladotazione organica complessiva dell’areadirigenziale di cui al presente contratto in attovigente, incrementabile in presenza di idoneesituazioni organizzative o gravi documentatesituazioni familiari sopraggiunte dopo lacopertura della percentuale di base, di unulteriore 2% massimo. La percentuale è arro-tondata per eccesso per arrivare comunqueall’unità e va ripartita dall’azienda entro tren-ta giorni dall’entrata in vigore del presentecontratto - di norma - tra le varie discipline in

MEDICI, ARRIVA IL PART-TIMECon la pubblicazione sulla G.U. diventano effettivi gli “impegni ridotti”.

I N P R I M O P I A N O

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modo equilibrato al fine di evitare disservizi,dandone informazione ai soggetti di cuiall’art. 10, comma 2, del contratto collettivonazionale di lavoro dell’8 giugno 2000.

5. Qualora il numero delle richieste ecceda icontingenti fissati viene data la precedenza:- ai dirigenti che assistono il coniuge, o il pro-prio convivente, o parenti sino al primogrado, portatori di handicap non inferiore al70%, ovvero in particolari condizioni psico-fisiche o affetti dalle patologie più gravi oanziani dichiarati non autosufficienti;- ai genitori con figli minori, in relazione alloro numero anche correlato allo stato di salu-te degli stessi e, in caso di parità, con riferi-mento alla minore età.

6. In prima applicazione della disciplina dicui al presente contratto le domande perl’accesso all’impegno ridotto possono esserepresentate nei quindici giorni immediatamentesuccessivi a quelli del comma 4.

Art. 3Orario di lavoro del dirigente

con impegno ridotto

1. L’orario di lavoro settimanale del dirigentepuò essere ridotto da un minimo del 30% adun massimo del 50% della prestazione lavora-tiva di cui all’art. 16, comma 2, del contrattocollettivo nazionale di lavoro 8 giugno 2000.In ogni caso, la somma delle frazioni di postiad impegno ridotto non può superare il nume-ro complessivo dei posti di organico a tempopieno.

2. L’impegno ridotto può essere realizzato:a) con articolazione della prestazione di servi-zio ridotta in tutti i giorni lavorativi (equivalen-te al tempo parziale orizzontale);b) con articolazione della prestazione su alcu-

ni giorni della settimana, del mese, o di deter-minati periodi dell’anno (equivalente al tempoparziale verticale), in misura tale da rispettarela media della durata del lavoro settimanaleprevista per il tempo parziale nell’arco tempo-rale preso in considerazione (settimana, meseo anno);c) con combinazione delle due modalità indi-cate nelle lettere a) e b).

3. In presenza di particolari e motivate esi-genze il dirigente può concordare con l’azien-da ulteriori modalità di articolazione dellaprestazione lavorativa che contemperino lereciproche esigenze nell’ambito delle fasceorarie individuate con le procedure di cuiall’art. 4, in base alle tipologie del regimeorario giornaliero, settimanale, mensile oannuale praticabili presso ciascuna aziendatenuto conto della natura dell’attività istituzio-nale, degli orari di servizio e di lavoro prati-cati e della situazione degli organici nellediverse discipline. La modificazione delle tipo-logie di articolazione della prestazione delcomma 2 e di quelle concordate in base alpresente comma, richiesta dall’azienda o daldirigente, avviene con le procedure dell’art. 2,comma 3.

4. L’accesso al regime di impegno ridotto nonpuò essere richiesto per periodi inferiori ad unanno; il rientro al regime pieno può essereanticipato - su richiesta del dirigente odell’azienda - al cessare delle ragioni che lohanno determinato, con le procedure di cuiall’art. 2, comma 3, che devono tener contodelle esigenze organizzative dell’azienda.

5. In rapporto alla durata dell’impegno ridottodel dirigente, l’azienda - su richiesta delresponsabile della struttura - valuta la possibi-lità di ricorrere ad assunzioni a tempo deter-

GENOVAM E D I C AM E D I C AL’ACCORDO SUL PART-TIME

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GENOVAM E D I C AM E D I C AL’ACCORDO SUL PART-TIME

minato, ai sensi dell'art. 1, comma 59, dellalegge n. 662/1996, a condizione che lasomma delle frazioni di orario rese utilizzabilie corrispondenti al completamento del tempopieno, consentano la relativa disponibilitàorganica ai sensi dell’art. 6, comma 1, deldecreto legislativo n. 61/2000.

6. Non è consentito l’accesso al regime diimpegno ridotto ai dirigenti che siano titolaridi incarico di direzione di struttura complessaovvero semplice che non sia articolazioneinterna di struttura complessa, ai sensi dell’art.20, comma 1, lettera f), punto 18-bis, dellalegge n. 488/1999.

Art. 4.Trattamento economico-normativodei dirigenti ad impegno ridotto

1. Nell’applicazione degli istituti normativiprevisti dal presente contratto, tenendo contodella ridotta durata della prestazione e dellapeculiarità del suo svolgimento, si applicano,in quanto compatibili, le disposizioni di leggee contrattuali dettate per il rapporto di lavoroa tempo pieno, ivi compreso il diritto alla for-mazione.

2. Il dirigente con rapporto di lavoro ad impe-gno ridotto di tipo orizzontale, previo suoconsenso, può essere chiamato a svolgereprestazioni di lavoro supplementare di cuiall’art. 1, comma 2, lettera e) del decreto legi-slativo n. 61/2000, nella misura massima del10% della durata di lavoro concordata riferitaa periodi non superiori ad un mese e da uti-lizzare nell’arco di più di una settimana.Il ricorso al lavoro supplementare è ammessoper specifiche e comprovate esigenze orga-nizzative o in presenza di particolari situazio-ni di difficoltà organizzative derivanti da con-

comitanti assenze di personale non prevedibilied improvvise.

3. Le ore di lavoro supplementare sono retri-buite con un compenso pari alla retribuzioneoraria maggiorata di una percentuale pari al15%. I relativi oneri sono a carico del fondodi cui all’art. 51 del contratto collettivo nazio-nale di lavoro 8 giugno 2000.

4. Il dirigente con rapporto di lavoro ad impe-gno ridotto di tipo verticale può effettuare pre-stazioni di lavoro straordinario nelle sole gior-nate di effettiva attività lavorativa entro il limi-te massimo individuale annuo di venti ore.

5. Le ore di lavoro supplementare o straordi-nario di cui l’azienda - previo consenso deldirigente - chieda occasionalmente lo svolgi-mento in eccedenza rispetto ai commi 3 e 4sono retribuite con un compenso pari allaretribuzione oraria maggiorata di una per-centuale del 50%. Anche tali ore non possonosuperare il limite del comma 4.

6. Il trattamento economico, anche accessorio,dei dirigenti con rapporto di lavoro ad impe-gno ridotto è proporzionale alla prestazionelavorativa, con riferimento a tutte le compe-tenze fisse e periodiche, ivi compresa l’inden-nità integrativa speciale, la retribuzione indi-viduale di anzianità, l’indennità di specificitàmedica e l’indennità di rischio radiologico ovespettante, corrisposte al dirigente con rappor-to di lavoro ad impegno pieno appartenentealla stessa posizione di incarico. L’indennità diesclusività è percepita per intero.

7. La retribuzione di posizione, ferma restan-do la componente fissa e quanto stabilito alcomma 6, è rideterminabile dalle parti -azienda e dirigente - in misura proporzionaleall’impegno ridotto e, comunque, in ragione

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GENOVAM E D I C AM E D I C AL’ACCORDO SUL PART-TIME

dell’eventuale mutamento dell’incarico conse-guentemente assegnato. Per i dirigenti ai qualisia stata applicata l’equiparazione di cuiall’art. 3 del contratto collettivo nazionale dilavoro dell'8 giugno 2000, secondo biennioeconomico, la riduzione della parte variabiledella retribuzione di posizione deve comun-que garantire, sommata alla parte fissa attri-buita dal citato articolo, una quota pari aL.7.940.000 corrispondente alla parte fissadell’ex X livello del decreto del Presidentedella Repubblica n. 384/1990, quale risultan-te dall’ultima decorrenza della tabella allega-to 1 al contratto collettivo nazionale di lavorodel 5 dicembre 1996, secondo biennio econo-mico.

8. La contrattazione integrativa, nelle materiead essa demandate, stabilisce i criteri perl’attribuzione ai dirigenti ad impegno ridottodei trattamenti accessori collegati al raggiun-gimento dei risultati nonché di altri istituti noncollegati alla durata della prestazione lavora-tiva ed applicabili anche in misura non frazio-nata e non direttamente proporzionale alregime orario adottato.

9. Al ricorrere delle condizioni di legge, aldirigente ad impegno ridotto sono corrisposteper intero le aggiunte di famiglia.

10. I dirigenti ad impegno ridotto di tipo oriz-zontale hanno diritto ad un numero di giornidi ferie pari a quello dei dirigenti a tempopieno. I dirigenti ad impegno ridotto di tipoverticale hanno diritto ad un numero di giornidi ferie e di festività soppresse proporzionatoalle giornate di lavoro prestate nell’anno ed ilrelativo trattamento economico è commisuratoalla durata della prestazione giornaliera. Peril tempo parziale verticale analogo criterio diproporzionalità si applica anche per le altre

assenze dal servizio previste dalla legge e daicontratti collettivi nazionali di lavoro, ivi com-prese le assenze per malattia. In presenza diimpegno ridotto verticale, è comunque ricono-sciuto per intero il periodo di astensioneobbligatoria dal lavoro previsto dalla leggen.1204/1971, anche per la parte non caden-te in periodo lavorativo ed il relativo tratta-mento economico, spettante per l’intero perio-do di astensione obbligatoria, è commisuratoalla durata prevista per la prestazione giorna-liera; il permesso per matrimonio, l’astensionefacoltativa, i permessi per maternità e i per-messi per lutto, spettano per intero solo per iperiodi coincidenti con quelli lavorativi, fermorestando che il relativo trattamento economicoè commisurato alla durata prevista per la pre-stazione giornaliera. Nell’impegno ridotto ditipo verticale il preavviso si calcola con riferi-mento ai periodi effettivamente lavorati.

11. I dirigenti possono accedere all’impegnoridotto solo dopo i primi sei mesi dall’assun-zione.

12. I dirigenti ad impegno ridotto di tipo oriz-zontale o verticale non possono svolgere ser-vizio di pronta disponibilità. L’attività liberoprofessionale intramuraria, comunque classifi-cata, è sospesa per tutta la durata dell’impe-gno ad orario ridotto.

13. Al dirigente che rientra dall’impegnoridotto viene ripristinato l’intero trattamentoeconomico del comma 6 nonchè la retribuzio-ne di posizione minima contrattuale ove fossestata oggetto di riduzione ed è, comunque,fatto salvo il ripristino da parte dell’aziendadell’incarico precedentemente ricoperto.

14. Per tutto quanto non disciplinato dalleclausole del presente contratto, in materia di

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

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L’ACCORDO SUL PART-TIME

rapporto di lavoro con impegno ridotto siapplicano le disposizioni contenute nel decre-to legislativo n. 61/2000.

............................ omissis ..........................

Art. 6Incompatibilità

1. E’ previsto il recesso per giusta causa neiconfronti del dirigente con regime ad impe-gno ridotto che violi il rispetto del rapporto dilavoro esclusivo svolgendo attività libero pro-fessionale extramuraria.

2. In tal caso si applicano le procedure previ-ste dall’art. 36 e seguenti del contratto colletti-vo nazionale di lavoro 5 dicembre 1996.

Art. 7.Norma transitoria

1. Le disposizioni di cui al presente contrattosi applicano ai dirigenti ai quali le aziende aseguito di pronunce giurisdizionali o per inter-pretazione dell’art. 1, comma 59 della leggen. 662/1996, abbiano già consentito l’acces-so all’impegno ridotto esclusivamente permotivi familiari o sociali riferiti ai casi rien-tranti tra quelli previsti dal presente contratto.

A tale scopo i dirigenti devono dichiarareall’azienda la propria necessità entro quindicigiorni dall’entrata in vigore del presente con-tratto, ai fini della conferma del rapporto adimpegno ridotto.

2. Il rapporto ad impegno ridotto, in caso disua conferma ai sensi del comma 1, deve esse-re adeguato dal punto di vista normativo e deltrattamento economico al presente contrattoentro un mese dalla sua entrata in vigore.

3. Qualora il rapporto con impegno ridottonon corrisponda ai criteri del presente contrat-to, il dirigente interessato dovrà rientrare adimpegno pieno entro quindici giorni dallacomunicazione effettuata dall’azienda ai sensidel comma 1.

4. Il numero dei rapporti ad impegno ridottoconfermati ai sensi del presente articolo gravasulla percentuale prevista dall’art. 2, comma 4.

5. Qualora i rapporti ad impegno ridottosiano stati a suo tempo consentiti per l’eserci-zio dell’attività libero professionale, essi sonosoggetti alla disciplina dell’art. 44 e seguentidel contratto collettivo nazionale di lavorodell’8 giugno 2000............................. omissis ...........................

LA DISFAGIA NEL PAZIENTE NEUROLOGICOE’ questo l’argomento di un convegno regio-nale dell’associazione italiana di dietetica enutrizione clinica, che è in programma il 12maggio prossimo con inizio alle 8,30 alCastello Boccanegra nell’ospedale di SanMartino. Gli interventi verterranno sulla disfa-

gia nella realtà ospedaliera, l’inquadramentofisiopatologico, la valutazione clinico-strumen-tale, il ruolo dell’infermiere professionale, lanutrizione naturale ed artificiale ed infine lagestione nel territorio del paziente disfagico.Per iscrizioni fax 010/5556850.

INTERNET - La Federazione delle associazioniterritoriali dei Medici di medicina generale diGenova ha aperto un proprio sito web:www.Giofil.it/offline/440318b.htm.

Anche il Sumai regionale si è dotato di unproprio indirizzo di posta elettronica; il sin-dacato dei Medici ambulatoriali può essereraggiunto con l’e-mail: [email protected].

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Progetto Cronos, “inopportuna” la pluriprescrizione

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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“inopportuna” la pluriprescrizionedei farmaci utilizzati nel progettoCronos contro il morbo di Alzheimer.

Lo rileva una nota del ministero della Sanità“girata” a Medici e strutture interessate dallaRegione Liguria. Nella circolare viene chiaritoche la pluriprescrizione dei farmaci utilizzatinel progetto Cronos, a totale carico del Ssn(Aricept, Memac, Exelon, Prometax) nonsarebbe in accordo con le finalità e l’organiz-zazione del progetto medesimo, che ha come

aspetto rilevante la sorveglianza continua delpaziente da parte del Medico di medicinagenerale, nonché la valutazione della terapia,in termini di compliance, effetti indesiderati emiglioramento della sintomatologia. “E’ per-tanto auspicabile - conclude la circolare - cheil paziente venga visitato dal Medico di medi-cina generale con regolarità e che il Medicopossa confermare o, eventualmente, rivedere,in collaborazione con le unità di valutazioneAlzheimer, la terapia impostata”.

Progetto Cronos, “inopportuna” la pluriprescrizione

Come comportarsi di fronte a un medicinale difettoso

E’

COMUNICAZIONE RINVENIMENTO DI DIFETTI O PRESENZADI CORPI ESTRANEI NEI MEDICINALI PER USO UMANO

(Da compilarsi a cura dell’operatore sanitario cheha rilevato il problema o che ha ricevuto lasegnalazione da parte di un privato cittadino)

Ministero della sanità Dipartimento per la valutazione dei medicinali

e la farmacovigilanza - Ufficio V - Via Civiltà Romana, 7 -Telefax 06/59943365 - 00144 ROMA EUR

Struttura o sanitario segnalante (1)...........................................

.................medicinale (2).......................................................Officina di produzione............................................................Lotto n............................scadenza..........................................Difetto o corpo estraneo riscontrati (3) ................................................................................................................................Al momento del rinvenimento la confezione era integra (4) SI NOAttualmente la confezione è integra (4) SI NOPresenza di altre confezioni dello stessolotto presso la struttura segnalante (4) SI NOPersona da contattare per ulteriori informazioni:.......................Telefono ......................................Telefax...............................

Firma......................................................, li..........................

(1) Indicare la denominazione della struttura o del sanitariosegnalante con relativo indirizzo, recapito telefonico e telefax.(2) Indicare, oltre alla denominazione, anche l’eventuale titolareA.I.C., la forma farmaceutica, il dosaggio e la confezione.(3) Descrivere in modo più dettagliato possibile il problemariscontrato.(4) Barrare la voce che interessa.

n decreto del ministro Veronesi -emesso il 27 febbraio scorso - dàindicazioni ai Medici sul comporta-

mento da tenere se trovassero un medicinalecon difetti o contenente corpi estranei.In questo caso - ma anche se ricevessero unasegnalazione in tal senso da un privato citta-dino - gli operatori sanitari devono “innanzi-tutto salvaguardare l’integrità del confeziona-mento del prodotto medesimo ovvero, nel casoquest’ultimo sia stato manomesso per l’impie-go, operare una chiusura provvisoria che assi-curi la conservazione del prodotto nello statodi fatto in cui è stato rilevato”.Gli operatori sanitari devono dare immediatacomunicazione di quanto avvenuto alMinistero della Sanità, attraverso la compila-zione di un modulo appositamente predispo-sto che, per comodità dei colleghi, riproducia-mo qui a parte. Il campione di medicinaleoggetto del la segnalazione va inviatoall’Istituto superiore di Sanità, ma solo se inte-gro: non deve essere inviato, invece, se nonfosse integro o contenesse corpi estranei iden-tificabili a vista.

U

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organo ufficiale della Fnomceo suln.1 -Gennaio 2001, in terza pagina,all’interno di un articolo dal titolo:

“Finanziaria 2001: spesa sanitaria a rischio”a proposito di formazione continua recita:”Isoggetti pubblici e privati che chiedono allaCommissione Nazionale il loro accreditamen-to per le attività formative sono tenuti a versa-re preventivamenteun contributo chevaria da 500 mila acinque mil ioni,secondo criteri chesaranno fissati in unD.M. Sanità, su pro-posta del laCommissione”.La formazione delMmg., a tutt’oggi, è regolata, sostanzialmen-te, da due normative (che si embricano):l’A.C.N. che, all’art.8 disciplina l’aggiorna-mento obbligatorio e la formazione perma-nente del Mmg. e lascia alle Regioni, di con-certo con le Società Scientifiche di Branca e iSindacati firmatari dell’Acn in accordo con gliordini professionali, il compito di programma-re, di anno in anno, la formazione del Medicodi medicina generale anche sulla base di indi-rizzi nazionali.La normativa relativa all’E.C.M. per la quale,nel triennio a partire dall’I/1/2001, il Mmgdeve acquisire 150 crediti formativi (pur con ilbeneficio di inventario che, per i primi seimesi - e cioè fino al 30 giugno 2001 - i

“punti” saranno considerati “virtuali” al fine diconsentire alla Commissione preposta unasorta di “assestment”).Ora, da quanto sopra esposto, può evincersil'eventualità che i due percorsi proseguanoparalleli ed indipendenti.E cioè che vengano promosse iniziative diaggiornamento secondo quanto stabilito dalla

Commissione regiona-le in ottemperanzaall’ar t.8 del Dpr270/2000 per le qualiiniziative, viene segna-lato, è stato chiestol ’ a c c r e d i t a m e n t osecondo anche i detta-mi dell’E.C.M. (ma èopportuno ricordare

che la richiesta sic et simpliciter, non prevedeautomaticamente una risposta positiva).Cosiccome continuano a fiorire iniziative che,invece, si collocano in ambito E.C.M. (contanto di crediti). Per cui, il Mmg si viene a trovare in una posi-zione di estrema incertezza: da una parte laAsl (3 Genovese, per esempio,) lo sollecita(per iscritto) a prenotarsi la data di iniziativedi aggiornamento che rispecchiano i dettamidell’art. 8 del D.P.R. 270/2000 e per le qualiè stato chiesto anche l’accreditamento alMinistero (in questi giorni, al momento diandare in stampa, - forse - la risposta);dall’altra è subissato di iniziative (autoctone enon) che vantano crediti ministeriali necessari

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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LA “FORMAZIONE MEDICA CONTINUA”Ma continuano soprattutto la confusione e l’ incertezza del Medico

DA UNA PARTE GLI INVITI DELL’ASL

ALL’AGGIORNAMENTO

OBBLIGATORIO, DALL’ALTRA INIZIATIVE

CHE VANTANO (SOLO SULLA CARTA)I CREDITI MINISTERIALI

L’

C R O N A C A & A T T U A L I T À

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al famoso “cumulo” triennale di 150 punti.Considerando, poi, che per le prime iniziativeattivate in questo scorcio di anno 2001 ancor-ché virtuali, i punti assegnati appaiono sotto-misura rispetto alle aspettative dei più (ancor-chè senza parametri di riferimento), il nostroMedico di famiglia, la propria famiglia se ladovrebbe scordare perché dovrebbe parteci-pare ad una messe tale di incontri di aggior-namento (E.C.M. e non) da impegnare granparte del tempo extra ambulatorio in iniziativeculturali. Allora è bene tentare di fare chiarez-za: il comma 4 del citato art. 8 recita:”ilMedico di medicina generale partecipa alleiniziative formative programmate ed organiz-zate dalle Regioni sulla base degli obiettiviformativi di interesse nazionale individuati

dalla “Commissione nazionale per la forma-zione continua” e degli obiettivi formativi dispecifico interesse regionale definiti dalleRegioni stesse. Ora, al momento, non risulta-no bene esplicitati “gli obiettivi formativi indi-viduati dalla Commissione nazionale per laformazione continua” nè risulta essersi riunitaentro i l 31.12.2000 la CommissioneRegionale per l’aggiornamento al fine di deli-neare gli obiettivi formativi “di specifico inte-resse regionale” (fior da fiore). E se tali obiet-tivi dovessero, invece, essere attribuiti a quan-to contenuto nel Piano Sanitario Regionale,beh! v’è da dire che, attualmente, è ancora alivello di linee di indirizzo per la redazione diun Piano Sanitario Regionale”.Infine, dal comma 5 del ridetto art. 8 si evin-

cerebbe che “al Medico di medicina genera-le sono assegnati crediti formativi secondo icriteri definiti dalla Commissione Nazionaleper l’aggiornamento”.(Allora sarà un meccanismo autornatico?).Ma, al momento di andare in stampa, a nontutti i corsi organizzati, per es., dalla Asl 3,è stata comunicata - dalla CommissioneNazionale per l’aggiornamento - l’entità deicrediti assegnati.Chi avrà organizzato, ab inizio, iniziativesecondo l’art. 8 dovrà documentare purel’assegnazione di crediti formativi secondol’ECM (è questa, a mio parere, la soluzionedel “busillis”: accreditare secondo i criteriECM i corsi organizzati secondo l’art. 8) senon vorrà ritrovarsi con le aule vuote odoccupate soltanto da quei Medici che sonoancora frastornati dal guazzabugliodell’aggiornamento.

Massimo Blondett

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Un primo passo nella direzione giusta

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

a prescrizione dei farmaci oppiacei èdiventata meno complicata dal feb-braio scorso, da quando è stata

approvata la legge 8 febbraio 2001 n. 12,intitolata appunto “Norme per agevolarel’impiego dei farmaci analgesici oppiaceinella terapia del dolore”. Vediamo quali sonole novità, sulla scorta anche di una comunica-zione della Federazione inviata agli Ordini

per evidenziare i punti principali. La legge in questione - pubblicata sullaGazzetta Ufficiale n. 41 del 19 febbraio -modifica il decreto del Presidente dellaRepubblica del 9 ottobre 1990 n. 309, eriguarda buprenorfina, codeina, diidrocodei-na, fentanyl, idrocodone, idromorfone, meta-done, morfina, ossicodone e ossimorfone.Essa prevede che le ricette siano compilate in

a legge 12/01 rappresenta un passoimportante nella direzione di un trat-tamento più umano e scientificamente

più aggiornato del dolore severo. Può essereinterpretata come un primo passo nella dire-zione giusta, quella di rendere più facile per ipazienti che sono in condizioni cliniche didolore severo, ricevere le cure necessarie peril loro stato, e quindi la semplificazione dellenorme restrittive fin qui vigenti di prescrizionedegli oppioidi, che sono e restano il pilastro diquei trattamenti. La nuova legge cade come unelemento di novità in un contesto altamentecaotico: è il primo passo che si auspica possarappresentare l’avvio del cambiamento nel set-tore. Per essere pienamente efficace altre misuredevono seguire quali, ad esempio, la commer-cializzazione dei farmaci necessari non anco-ra presenti in Italia, la produzione di nuovepreparazioni medicinali di morfina orale a

rapido rilascio (uno sciroppo con questa for-mulazione sarà commercializzato a breve) ela questione dei costi a carico del paziente.Sarà necessario ancora molto lavoro per ren-dere operante e ben praticabile la legge, eprobabilmente anche ulteriori passaggi legi-slativi. Purtroppo i legislatori hanno volutoescludere la terapia della tossicodipendenzada oppioidi dalle innovazioni previste per laprescrizione di oppioidi nella terapia del dolo-re, discriminando così ancora una volta i tossi-codipendenti e i Medici che li curano. E’ bene rilevare, comunque, che con questalegge non entrano in discussione le politichesulla droga, il proibizionismo, l’antiproibizio-nismo, ma solo le modalità di gestione medicadi un problema, quello del dolore severodovuto a motivi clinici, attraverso i farmacioppioidi. La nuova legge, dunque, individuaun gruppo di dieci farmaci oppioidi per i qualidispone di una “modalità prescrittiva semplifi-

OPPIOIDI PIU’ FACILIPubblicata la legge che semplifica l’impiego dei farmaci analgesici

L

L

L E G G I & R E G O L E

Un primo passo nella direzione giusta

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GENOVAM E D I C AM E D I C AOPPIODI PIU FACILI

duplice copia a ricalco per i farmaci non for-niti dal Ssn ed in triplice copia a ricalco per ifarmaci forniti dal Ssn su modello predispostodal Ministero della Sanità, completato con iltimbro personale del Medico. La prescrizionedi tali farmaci può comprendere fino a duepreparazioni per cura di durata non superiorea 30 giorni e la ricetta deve contenere l’indi-cazione del domicilio e il numero di telefonoprofessionali del Medico.Inoltre i Medici sono autorizzati ad approvvi-gionarsi di tali farmaci con autoricettazione e“ad approvvigionarsi, mediante autoricetta-zione, a detenere nonché a trasportare laquantità necessaria di sostanze di cui alletabelle I, II, III previste dall’art. 14 del dpr

309/90 per uso professionale urgente”.Copia dell’autoricettazione deve essere con-servata per due anni a cura del Medico, chedeve anche tenere un registro delle prestazio-ni effettuate. Entro 90 giorni dall’entrata invigore della nuova legge il Ministero dellaSanità stabilirà forma e contenuto dei ricettariidonei alla prescrizione dei farmaci in questio-ne; nell’attesa potranno essere impiegate lericette ministeriali speciali già in possessodegli Ordini. Le ricette che prescrivono medi-cinali che possono determinare, con l’uso con-tinuato, stati tossici o possono comportarecomunque rischi particolarmente elevati per lasalute hanno validità di trenta giorni e non piùdi dieci come in precedenza.

cata” così riassumibile:- introduzione di un più semplice ricettario aricalco in luogo di quello madre-figlia fin quiin uso;- prescrivibilità per trenta giorni anziché persoli otto giorni;- possibilità di scrivere in ricetta due prepara-zioni o dosaggi anziché uno solo;- autorizzazione per il Medico di avere stupe-facenti autoricettati in borsa per uso di prontosoccorso.La legge non considera l’esigenza di unamaggiore disponibilità di oppioidi per il trat-tamento del dolore, come esiste in altri paesidel mondo occidentale, e la gratuità della lorodispensazione quali farmaci di utilità prima-ria. Nella pratica clinica è essenziale averenumerose alternative farmacologiche, persuperare problemi connessi a sensibilità indi-viduali e per la frequenza di effetti collateraliindesiderati. Nell’elenco dei farmaci ammessi alle “moda-lità prescrittive semplificate” ve ne sono tre

non disponibili nella farmacopea italiana(idromorfone, idrocodone, ossimorfone) e unquarto (l’ossicodone) sta scomparendo dalmercato per motivi commerciali. Questo è un problema che dovrà risolvere ladecretazione. Nel campo della spesa a caricodel malato la legge non ha introdotto alcuncambiamento. Molti dei preparati previstidalla legge sono preparati galenici magistralie come tali a totale carico del malato. La legge 12/01 discrimina il trattamento deitossicodipendenti da oppioidi, che viene espli-citamente escluso dalle “modalità prescrittivesemplificate”. Per il fatto stesso di essere esclu-so da tali modalità, e di non essere contem-plato nella regolamentazione della consegnaa domicilio, il trattamento con oppioidi deitossicodipendenti che ne presentano l’indica-zione viene reso più problematico. I Medici impegnati nel trattamento dei tossico-dipendenti saranno costretti a prescrivere conmaggiore difficoltà dei loro colleghi che tratta-no il dolore severo.

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GENOVAM E D I C AM E D I C AOPPIODI PIU FACILI

Con l’esclusione del trattamento delle tossico-dipendenze dai benefici della prescrizionesemplificata, il trattamento con metadoneviene declassato ad una posizione inferiore,con la evidente deliberata intenzione di man-tenerne difficile la prescrizione, anziché sem-plificarla come sarebbe necessario. Il fatto abnorme è che quanto riconosciuto peruna categoria di pazienti e per i Medici che licurano non è ammesso per altri pazienti conuna patologia che richiede gli stessi farmaci.La realtà è che la discriminazione dei tratta-menti per la tossicodipendenza riflette lo stig-ma sulle persone tossicodipendenti, ritenuteevidentemente più soggetti dediti a infrangerela legge che pazienti da curare, e anche suiMedici che trattano tali pazienti, ritenuti perlegge incapaci di valutare se e quanto la pre-scrizione che essi emettono possa essere maleutilizzata da un loro cliente. Discriminare un tipo di pazienti, oltre che con-tro la buona pratica medica, è contro l’eticadel rapporto Medico-paziente e contro lacostituzione, che all’art. 3 recita “tutti i cittadi-ni hanno pari dignità sociale e sono egualidavanti alla legge, senza distinzione di sesso,di razza, di lingua, di religione, di opinionipolitiche, di condizioni personali e sociali”.Resta comunque lecita, nel trattamento dellatossicodipendenza da oppioidi, la possibilitàdel Medico, compreso quello di medicinagenerale, di prescrivere metadone ai tossico-dipedenti attraverso ricetta speciale (ricettario“giallo” a madre-figlia predisposto dal mini-stero e distribuito dagli Ordini dei Medici) finoa otto giorni, come già previsto dall’art. 43del dpr 309/90: con mezzo indelebile, concognome nome e residenza dell’ammalato,con la dose segnata in tutte lettere e l’indica-zione del modo e dei tempi di somministrazio-ne, recante data, firma, indirizzo e numero

telefonico del Medico. La prescrizione deve essere limitata ad unasola preparazione o ad un solo dosaggio: è la“vecchia maniera”, senza modalità semplifica-te, ma si può ancora fare. Resta inoltre ancora in piedi la possibilità deiservizi pubblici per le tossicodipendenze (Sert,dipartimenti per le dipendenze patologiche) di“affidare” il dosaggio prescritto di metadoneai soggetti in trattamento secondo i criteriterapeutici più appropriati ai fini della miglio-re procedura di riabilitazione dei soggetti loroaffidati. Purtroppo è rimasto in vigore ancheun aspetto decisamente negativo per il medi-co, che avremmo voluto veder abolito. Resta infatt i in vigore l’ar t. 83 del dpr309/90, che considera l’eventuale errore tec-nico del Medico (classificato come “prescrizio-ne abusiva”) alla stregua dello spaccio e cometale punito (da otto a vent’anni). L’art. 83 minaccia anche il Medico di medici-na generale che sia ritenuto, da un magistratoinquirente poco attento, autore di prescrizioniabusive. Questo è accaduto a Medici di Sert,anche a seguito di prescrizioni che solo perincompetenza o disinformazione si potevanoritenere abusive.Sia chiaro che non si rivendica qui l’impunitàper gli errori dei Medici, ma la necessità dispezzare la ingiusta identificazione tra unerrore professionale ed un reato come lo spac-cio: l’art. 83 va abolito, e lo spaccio resteràcomunque punito dall’art. 73 del dpr 309/90senza bisogno di individuare una specificafattispecie per Medici e veterinari.

Gian Paolo Guelfi(con il ringraziamento dell’autore al dott.

Claudio Blengini di Cuneo, alla dott.ssa MariaGrazia Fasoli (Brescia) e al prof. Franco

Henriquet di Genova per la loro collaborazione)

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GENOVAM E D I C AM E D I C ACRONACA & ATTUALITÀ

NNAAVIGANDOVIGANDOININ IINTERNETNTERNET

A cura di Massimo Blondett

L’ACCREDITAMENTO DEI MEDICI DI FAMIGLIA

Anche i professionisti in prospettiva dovrannoal pari delle strutture complesse passare ilvaglio degli accreditamenti, come sancisce larecente riforma sanitaria introdotta con la229/1999. La creazione di un sistema diaccreditamento professionale è allo stessotempo più semplice di quello relativo alle strut-ture (ospedali, laboratori, ecc.) e più comples-so. E’ più semplice in quanto il professionista,nel caso specifico il Medico di famiglia, operaadoperando, per così dire, prevalentemente lasua professionalità. E, cioè, facendo ricorsoalle sue competenze e al modo di far medici-na cui è stato educato e socializzato.E’ più difficile in quanto è arduo misurare la“professionalità” e la sua “performance” in uncontesto ove il Medico si trova “da solo”davanti al paziente. In ospedale, invece, è ilcontesto organizzativo e la presenza costantedei “pari” (i colleghi) ad agevolare l’eserciziodella professionalità. E’ quindi inevitabile che anche per i Medici difamiglia si arrivi ad un sistema di accredita-mento multiforme: da un lato si dovrà “certifi-care” la competenza ed, a questo proposito,funzionali saranno i programmi di educazionee formazione continua già avviati; dall’altronon si potrà rinunciare a valutare i profiliorganizzativi, di processo e di sicurezza in cuii Medici operano (e, cioè, gli studi singoli oassociati o in rete, ecc.).

INVESTIMENTI IN SANITÀ: E LA MEDICINA DI FAMIGLIA?Sono in arrivo i mil iardi previst i dallaFinanziaria 1999 (legge 448/1998) per lariqualificazione dell’assistenza sanitaria neigrandi centri urbani. Si tratta di circa 4000miliardi complessivi (2400 previsti dallaFinanziaria, 1382 di cofinanziamento locale,piu varie), da distribuire tra i progetti fatti per-venire alla Commissione di valutazione. Quelli selezionati dovranno essere approvatidalla Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.Gli investimenti saranno utilizzati soprattuttoper le strutture complesse, per l’ammoderna-mento edilizio, tecnologico ed informatico. Alcuni progetti prevedono, però, di finanziareanche i servizi territoriali e tra questi la medi-cina di famiglia. Si citano a proposito iseguenti: Torino (circa 280 miliardi tra cuisono previsti investimenti per lo sviluppo deiservizi territoriali e per il trattamento a domici-lio del paziente); Genova (238 miliardi, tracui una parte per l’organizzazione distrettua-le); Perugia (89 miliardi tra cui si prevedeanche l’organizzazione dei servizi territoriali);Potenza per 76 miliardi. Questi finanziamentigiungono a proposito in quanto tutta l’infra-struttura del Ssn ne ha bisogno. L’attesa era,però, che, data l’importanza che si attribuisceal territorio e alla medicina di famiglia, piùnumerosi fossero i progetti orientati ancheverso il finanziamento di questa componentedel servizio.

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GENOVAM E D I C AM E D I C ACRONACA & ATTUALITA’

are amiche, mogli di Medico, cisiamo finalmente lasciate alle spalle ilgrigiore invernale, anche se in questo

periodo l’Ammi (Associazione Mogli MediciItaliani) non è rimasta inattiva.Il 2 Marzo u.s. infatti, presso la CircoscrizioneVIII - Medio Levante,sono stati consegnati aipartecipanti al “Corso di Assistenza allaPersona” gli attestati nazionali di Operatoresocio - sanitario. Il 20 marzo abbiamo visitatoil Planetario presso l’Istituto Nautico, con lamagistrale guida del prof Restivo. Il 3 aprileabbiamo organizzato una “Tombola di bene-ficenza” come formula per l’adozione adistanza di uno o più bambini. Il 7 aprile si èsvolto il convegno “Le sfide della Bioetica” inOncologia e Medicina, patrocinato dalComune di Genova (Circoscrizione VIII -Medio Levante) in collaborazione con l’Ist econ l’Ammi. Perchè ancora scriviamo su que-ste pagine? Ovvio - direte voi - per suscitarecuriosità fattiva in chi ancora non conosce lanostra Associazione, che valorizza e tutela ilnostro ruolo di “moglie di Medico”. L’Ammi,infatti, è nata proprio per essere al fiancodella classe medica e di supporto ad essa, peruna corretta informazione sanitaria attraversoconferenze e dibattiti. Perché non approfondi-re? Sappiate che il primo martedi di ogni

mese (ore 15 - 17) le socie si riuniscono inamicizia presso I’Ordine dei Medici, percomunicazioni, programmi e suggerimenti.Visto il successo ottenuto, verrà ripetuto il“Corso di computer per principianti” e chidesidera parteciparvi, dovrà inviare la suadomanda di iscrizione entro il 1° giugno2001. Sempre a giugno verrà organizzatacon i Lions una gita ai giardini di VillaHanbury (Ventimiglia).Come suggerisce I’Ammi Nazionale, voglia-mo spendere una parola in più per l’ Onaosi(Opera Nazionale Assistenza Orfani SanitariItaliani), ente poco conosciuto che invece èstato di grande aiuto a molte famiglie diMedici. L'Onaosi, oltre a case-famiglia perMedici anziani, desidera aprirsi non solo agliorfani, ma anche a tutti i figli dei Medici, pervacanze al mare o in montagna. Chi è interes-sato deve fare domanda all’ente stesso, conminima spesa. Per qualsiasi informazione,rivolgetevi alla nostra presidente, signoraAnna Maria Gimelli, (tel. 010-315346).Ringraziamo ancora una volta la redazionetutta, che con grande sensibilità ci permette diesprimere i nostri valori e rendere visibile ilnostro operato. A tutti loro e a Voi tutte, allevostre famiglie, un augurio cordialissimo diBuona Pasqua. Margherita Celenza

CAMMI: PERCHÉ’?

PEDIATRIA - Ecco le prossime riunioni di aggiornamento organizzate dall’Associazione PediatriExtraospedalieri Liguri (presidente Alberto Ferrando) e dalla Società Italiana di Pediatria (SIP -Presidente Aldo Iester). Per iscrizioni tel. 010 56 36 553. 27 Aprile: ore 20,30 - 23,30 pressol’Ordine dei Medici di Genova “Gastroenterologia pediatrica” relatore: dott. A.Barabino, animato-ri: dott. Giorgio Conforti, Alberto Ferrando - 16 Maggio: ore 20,30 Aula Magna dell’IstitutoG.Gaslini “La protezione dei bambini alle radiazioni. Nuove metodologie della diagnostica perimmagini nelle patologie del torace, clinica e diagnostica per immagini”, relatori: prof. Paolo Tomà,dott. Mauro Odone, dott.ssa Noemi Boiardi. - 25 maggio: ore 20,30 - 23,30 sede dell’Ordine,“Dietologia pediatrica”, relatore: dott. Paolo Fiore, animatori: Carlo Ravazzoni, Gian Picollo.

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

bayer

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI GENOVAin collaborazione con

COLLEGIO MEDICO LEGALE GENOVESE

“Aspetti clinici e medico-legali delle lesioni della cuffia dei rotatori”mercoledì 16 maggio, ore 20.30

Sala convegni, Banco di Sardegna - Palazzo Spinola dei Marmi, Via San Sebastiano, 20 Genova

Saluto del Presidente dell’Ordine di Genovae del Collegio Medico Legale Genovese

Introduzione all’argomentoClinica - prof. Ferdinando Priano (professore acontratto presso la cl inica or topedicadell’Università di Genova)

Diagnostica - prof. Franco Rosso (resp. diagno-

stica per immagine e direttore sanitario Casa diCura Villa Montallegro), dr. Armando Gambaro(direttore tecnico ist. diagnostica T.M.A.)

Aspetti medico-legali - prof. Hermann Recine(primario emerito medicina legale e/o osp.Galliera)

Discussione

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

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MUCCA PAZZA

allarme “mucca pazza” si è tradottoin nuove disposizioni delle autoritàsanitarie per la sorveglianza della

malattia di Creutzfeldt-Jakob. Questa malat-tia, appartenente al gruppo delle encefalopa-tie spongiformi subacute, è conosciuta, nellasua forma classica, da diversi anni. E’ malattia neurodegenerativa ad esito letale,si può presentare in tre forme epidemiologi-che (forma sporadica, forma famigliare eforma iatrogena) e la conferma diagnostica èpossibile, al momento, soltanto medianteesami istologicisull’encefalo. Negliultimi anni è statariscontrata in alcunipaesi europei unavariante della malat-t ia di Creutzfeldt-Jakob, che sembratrasmessa all’uomoda animali colpiti daencefalopatia spongiforme del bovino (BSE),epidemia in atto nel Regno Unito dalla primametà degli anni ’80. Il Ministero della Sanitàha ora deciso di includere tali eventi nell’elen-co delle malattie infettive e diffusive.Per quanto riguarda il Medico, il primo adem-pimento riguarda la notifica: è stato infattipredisposto un apposito modulo che pubbli-chiamo a parte, insieme agli indirizzi deidestinatari. Il ministero ha anche dato delle“coordinate” per individuare, attraverso ladescrizione clinica, quali possono essere i casida notificare. La malattia di Creuzfeldt-Jakobècaratterizzata da esordio insidioso, con sinto-mi psichici quali ansia, irritabilità, depressio-ne, riduzione delle capacità intellettive e dimemoria, alterazione della personalità, distur-

bi del linguaggio ed altre anomalie delle fun-zioni centrali superiori, con progressione,entro poche settimane o mesi, verso demenzaad evoluzione rapidamente progressiva; pos-sono essere presenti in coordinazione deimovimenti, mioclonie, spasticità, mutismo.Sono assenti febbre ed alterazioni liquorali, iltracciato elettroencefalografico presenta, nellamaggior parte dei casi, un aspetto caratteristi-co con complessi periodici ad alto voltaggio.La sindrome di Gerstmann-Straussler-Scheinker ha esordio in età relativamente gio-

vanile (quarta o quintadecade), preminenzadi segni cerebellari,atassia progressiva,demenza ad evoluzio-ne più lenta e decorsodella durata di diversianni. Nella variantedella Creutzfeldt-Jakobderivata dalla BSE la

presentazione clinica, almeno nelle fasi inizia-li, è di tipo francamente psichiatrico, conansia, depressione, tendenza al ripiegamentosu se stessi ed altre alterazioni del comporta-mento con progressione verso anormalità neu-rologiche franche; entro poche settimane oalcuni mesi dall’inizio della sintomatologia siinstaura sindrome cerebellare progressiva,con instabilità, difficoltà della deambulazione,atassia. Nelle fasi finali sono presenti demen-za e mioclono. Presentazioni cliniche menofrequenti comprendono disestesie degli arti edel viso (sensazioni di viscosità della pelle),corea e, nello stadio avanzato, segni pirami-dali. L’EEG non mostra le alterazioni osserva-bili nella maggior parte dei casi della formaclassica.

IL MINISTERO HA INCLUSO I CASI

DI MALATTIA DI CREUTZFELDT - JACOB

NELL’ELENCO DELLE MALATTIE INFETTIVE,CON PARTICOLARI

ADEMPIMENTI PER IL MEDICO

L’MUCCA PAZZA, LE NORME PER LA NOTIFICA

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GENOVAM E D I C AM E D I C AMUCCA PAZZA

Ministero della Sanità Istituto Superiore di SanitàDipartimento della Prevenzione Laboratorio di VirologiaUfficio III Registro Nazionale della Malattia di Creutzfeld - Jakob(Malattie infettive e profilassi internazionale-OEN) e Sindromi CorrelateVia Sierra Nevada 60. 00 l44 Roma, Viale Regina Elena 2999 - 00161 Romafax 06/59944242-4320 fax 06/49903012e-mail: [email protected] e-mail [email protected]

Regione Liguria Osservatorio Epidemiologico RegionaleAssessorato Sanità per le malattie infettiveServizio Igiene Pubblica e Veterinaria c/o Istituto Igiene Università di GenovaVia D’Annunzio, 64 - 16121Genova Via Pastore, 1 16132 GenovaFax: 010/5485692 Fax: 010/505618da Lun. a Ven. sino ore 13 e-mail: [email protected]

SCHEDA PER LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB

Iniziali del paziente:medico segnalatore:indirizzo dell’ospedale:tel........................................fax..................................e-mail.............................

Codice Paziente (riservato ISS):numero cartella clinica ..........................................data di nascita del paziente ............../............./...............Comune e Provincia di nascita: ..........................................Comune e Provincia di residenza: ..........................................data di esordio della malattia: ..........................................(Mese/anno)sintomo di esordio: ..........................................

segnalare la presenza di:- disturbi psichiatrici nelle prime fasi della malattia SI ❐ NO ❐- decadimento intellettivo-demenza SI ❐ NO ❐- mioclono SI ❐ NO ❐- segni piramidali SI ❐ NO ❐- segni extrapiramidali SI ❐ NO ❐- segni cerebellari SI ❐ NO ❐- segni visivi SI ❐ NO ❐- mutismo acinetico SI ❐ NO ❐- crisi epilettiche SI ❐ NO ❐- parestesie/disestesie SI ❐ NO ❐- EEG caratteristico* SI ❐ NO ❐

*(complessi trifasici periodici punta onda, 1-2 c/s. Questo tracciato compare nella maggior parte dei pazienti conmalattia di Creutzfeldt-Jakob. Può essere assente nelle fasi iniziali o terminali della malattia. Qualora l’EEG non fossetipico, si consigliano ripetute e prolungate registrazioni)

Altri esami strumentali effettuati**

TC RMN PET SPECTSI ❐ NO ❐ SI ❐ NO ❐ SI ❐ NO ❐ SI ❐ NO ❐

**allegare eventuali refertiFamiliarità per la malattia SI ❐ NO ❐

Fattori di rischio ***

(*** esempi: registrazioni EEG con elettrodi corticali, interventi neurochirurgici, terapia con ormone della crescita di tipoestrattivo, impianto di dura madre, trapianto di cornea)

Professioni esercitate dal paziente.......................................................................................................

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GENOVAM E D I C AM E D I C AVARIE

CERCA DI MEDICI RICERCA DI MEDICI RICERCA DI MEDICI RICERCA DI ME

Reclusorio di Fossano - La casa di reclusione di Fossano (Cuneo) ha urgente necessità ditrovare quattro Medici per coprire il servizio di guardia medica per i reclusi. Il servizio si svolgedal lunedì al sabato dalle 15 alle 24 e la domenica e festivi dalle 8 alle 24, e viene compensatocon 33 mila lire lorde orarie. Altre informazioni: dott.ssa Gabriella Turco, sanitario incaricatodell’istituto, tel. 0172-635791, interno 236, dalle 9 alle 12.

Ortopedia a Brescia - Per un importante ospedale privato convenzionato ad orientamentoortopedico riabilitativo della città di Brescia la Selforim - società di ricerca di personale - cerca unfisiatra e un geriatra, per attività di reparto, poliambulatorio e strumentale. Si offre contratto dilibera professione e - promette la società di selezione - assistenza nella sistemazione logistica. Perinformazioni tel. 031-576142 oppure inviate il curriculum, comprensivo dell’autorizzazione altrattamento dei dati, a: Selforim, via F.lli Recchi 7/a - 22100 Como.

Riabilitazione a Como - Per un ospedale privato convenzionato della provincia di Como,ad indirizzo ortopedico-riabilitativo, si cercano un fisiatra ed un neurologo. Ulteriori informazionisulla struttura sono reperibili sul sito www.selforim.it. Inform.: Selforim, tel. 031- 576142.

Cercasi a Brescia - Un ospedale privato polifunzionale convenzionato di Brescia cerca, tra-mite la Selforim, 2 urologi e un fisiatra o un neurologo con buona pratica di elettromiografia.Anche in questo caso si offre contratto di libera professione con importanti incentivi. Per avereinformazioni il numero è quello della Selforim, 031-576142.

Centri tennis - Per il funzionamento estivo dei Centri federali di tennis, dove vengono ospitatigiovani dai 7 ai 15 anni, provenienti da tutte le regioni italiane, l’Associazione sportiva “LuigiOrsini” ricerca un certo numero di giovani Medici. Le località dove funzionano i centri federalisono Pievepelago, Serramazzoni e Sestola in provincia di Modena, Brallo di Pregola (Pavia),Lizzano in Belvedere (Bologna), Cavareno (Trento) e Castel di Sangro-Roccaraso (L’Aquila). Perinformazioni su periodo, trattamento e altre indicazioni tel. 06-3220192.

Posti Inps - E’ stata individuata la carenza di un posto nella lista dei Medici di controllo diAncona - Circoscrizione di Fabriano. Domande, entro il 31 maggio, a Inps - Segreteria di dire-zione - Piazza Cavour 21 - 60121 Ancona.

Altri due posti sono disponibili nelle liste dei Medici di controllo Inps della provincia di Lodi.Inviare domanda entro il 31 maggio a sede Inps - Aree prestazioni a sostegno del reddito - ViaC. Besana 4 - 26900 Lodi.

Anche in provincia di Mantova sono da coprire dei posti nelle liste Inps, esattamente sei. Ledomande in questo caso vanno inviate all’Inps, ufficio relazioni esterne, viale Fiume 3/5 - 46100Mantova, sempre entro il 31 maggio.

Borsa di studio - Il Sert dell’Asl 2 Savonese, nell’ambito della costituzione di un nucleo ope-rativo alcologico, indice una borsa di studio triennale per laureati in medicina e chirurgia. Perinformazioni tel 019-84041 dott.ssa Moretto.

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DISCIPLINE EQUIPOLLENTI - SullaG. U. del 9 gennaio scorso è stato pubblicatoil decreto ministeriale del 27 dicembre 2000,che ha introdotto una piccola modifica alletabelle delle “equipollenze” per il personaledirigenziale del ruolo sanitario del Ssn.Al n. 13 vigente “Medicina e chirurgiad’accettazione e d’urgenza” é stata inserita trale scuole equipollenti la fisiopatologia respira-toria e la fisiopatologia e fisiochinesiterapiarespiratoria”.

INFORMAZIONI ENPAM - Le richiestetelefoniche all’Enpam riguardanti i modelliCud - Redditi 2000 non arriveranno più diret-tamente all’ente di previdenza, ma saranno“filtrate” da un call center esterno, che rispon-derà al numero verde 8000.46.641. Pertantoogni richiesta dei titolari di pensione, chedomanderanno un duplicato del modello Cudo chiarimenti su di essi dovranno appuntoessere fatte per telefono al numero8000.46.641.

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GENOVAM E D I C AM E D I C AVARIE

PUBBLICITÀ SANITARIA - La competenza per l’autorizzazione della pubblicità concernente lecase di cura private e i gabinetti mono o polispecialistici è dei Comuni: lo ribadisce una circolaredella Regione, la quale osserva che “la legge 175/92 aveva già attribuito alla competenza deiComuni le autorizzazioni per la pubblicità delle professioni sanitarie e delle professioni sanitarieausiliarie” ed è “logico e rispondente ai principi di efficienza ed economicità attribuire ad ununico soggetto le competenze in materia di pubblicità sanitaria senza ulteriori distinzioni tral’esercizio della professione in studio o in strutture”.

Medici cattolici - La sezione di Genovadell’Amci (Associazione Medici CattoliciItaliani) ha allestito un proprio sito Internet.L’indirizzo è: http://www.geocities.com/amci-ge/.Il direttivo dell’Amci Genova è formato daCarlo Mosci presidente, Maria Pierina Ferrandosegretario, Bianca Maria Santolini tesoriere,Paolo Mombelloni e Tomaso Germinale consi-glieri, mentre past-president è Remo Soro.

Medici sportivi - L’Associazione medicosportiva di Genova ha rinnovato i propri orga-ni direttivi per il quadriennio 2001-2004.Sono risultati eletti: presidente Giorgio Piastra,consiglieri Mauro Casaleggio, AlfredoDelpino, Mauro Ferrari, Luca Ferraris,Francesca Sadowski, Giovanni MariaVassallo, probiviri Gian Luigi Doglio, MonicaLazzaretti e Luigi Podestà.

CONVEGNO AIDS - Al Centro di biotecnologie avanzate di Genova è in programma, dal 3al 5 maggio prossimo, un congresso internazionale trilaterale (Italia, Francia e Spagna) sul tema“Aids e riproduzione”. Per informazioni: Dipartimento di ostetricia e ginecologia dell’Universitàdi Genova, tel. 010-3537710.

PATOLOGIA VERTEBRALE - Una giornata di aggiornamento in patologia vertebrale èstata organizzata a cura dell’A.Li.Co. (Associazione ligure per lo studio e la cura della patologiadella colonna vertebrale) per sabato 26 maggio, all’hotel Jolly Marina nel porto Antico diGenova sui temi “patologia degenerativa del segmento di moto vertebrale” e “la scoliosidall’adolescente all’adulto”.

IN BREVE IN BREVE IN BREVE IN BREVE IN BREVE IN BREVE IN BREVE IN

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PPer quanto si sente dire, non è certo laprima volta che accade: le farmacie ospe-

daliere rimangono a corto di medicinali, ed iricoverati - o chi per loro, naturalmente - sonocostretti a procurarsi quanto serve nelle far-macie esterne. E’ solo uno degli aspetti delladisorganizzazione dell’assistenza sanitariache lo Stato passa ai cittadini (e speriamo chenon vengano a dire che anche questo è colpadei Medici!). Ma questa situazione, oltre acausare un ingiusto disagio agli assistiti e ailoro famigliari, può esporre anche i camici

bianchi a conseguenze spiacevoli.Siamo di fronte, infatti, ad un illecito, checome tale dovrebbe essere sanzionato, sia dalpunto di vista penale che deontologico. Sonoaspetti che sono ben evidenziati in una letterache il presidente dell’Ordine, Castellaneta, hainviato al direttore sanitario di San Martino, inrelazione ad un caso concreto. “Un Medicodel reparto di ortopedia dell’ospedale di SanMartino, recita la missiva - ha invitato ilparente di un paziente ricoverato presso ilsuddetto reparto a recarsi dal Medico di

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GENOVAM E D I C AM E D I C AATTUALITA’

Ospedale senza medicine

LETTERA ALL’UNIVERSITÀ SUGLI INCARICHI DI “PROF”ul problema dell’utilizzo del titolo di“prof” i l presidente del l ’OrdineCastellaneta ha scritto una lettera al

preside del la facoltà di medicinadell’Università di Genova, Marinari. “Desidero richiamare alla sua attenzione -dice la lettera - l’annoso problema riguardanteil nullaosta pubblicitario del titolo di professorea contratto che questo Ordine rilascia ai sani-tari che ne fanno richiesta per il timbro, cartaintestata, targa, ecc. ai sensi della legge175/92. “L’utilizzo di tale titolo, attribuito da codestaUniversità, sta suscitando vibrate proteste daparte di coloro che ritengono assurdo conce-dere il titolo di professore per un insegnamen-

to annuale che potrebbe decadere l’anno suc-cessivo in caso di mancato rinnovo. A taleproposito - prosegue Castellaneta - faccio pre-sente che molti colleghi a cui sono state attri-buite le funzioni di professore a contratto perlo svolgimento di insegnamenti presso le variescuole di specialità per l’anno accademico...non hanno provveduto a comunicare a questoOrdine il rinnovo del contratto. Pertanto riten-go opportuno che codesta Università - conclu-de la lettera - si faccia carico di trasmettere ainostri uffici un elenco aggiornato degli inse-gnamenti attribuiti nonchè le successive varia-zioni al fine di evitare inutili polemiche, che,guarda caso, sono provocate prevalentementedagli universitari”.

S

CONFERENZE AL DIMI - Ecco gli appuntamenti più vicini (ore 17, Aula Magna) nel pro-gramma di aggiornamento del Dimi: 3 maggio “Leucemia mieloide cronica; una crisi blasticaprecoce”, presenta Ivana Pierri, Università di Genova.10 maggio “Nefropatia diabetica: lezioni dalle biopsie renali” presenta Paola Fioretto,dell’Università di Padova; 17 maggio “Linfoma non Hodgkin trasformato trattato con trapiantodi midollo allogenico e condizionamento non mieloablativo” presenta Alberto Ballestrero, ospe-dale San Martino; 24 maggio “Immunoterapia della infezione da Hiv” presenta AdrianoLazzarin dell’ospedale San Raffaele di Milano.

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GENOVAM E D I C AM E D I C AATTUALITA’

LLETTEREETTEREALAL DDIRETTOREIRETTORE

SS i è parlato tanto, forse troppo, dei trasferi-menti dei pazienti nelle rianimazioni; qual-

cuno continua a parlarne, spesso quando èassente chi potrebbe contraddirlo. Penso dipoter dire anche la mia. I Medici, pubblicidipendenti, non devono servirsi dei giornali edella televisione per reclamizzarsi, per preveni-re obiezioni e contemporaneamente accusare,facendosi intervistare. Non è vero che i posti inrianimazione “saltano fuori” a seconda di comevengono richiesti e di come viene esposto ilcaso urgente, sempre drammatico. Il 118 nondispone in tempo reale del numero dei letti liberinelle rianimazioni. Quale valore può avere larisposta del 118? I numeri forniti al 118 dalle ria-nimazioni sono esatti o vengono riservati dei

letti che possono “saltar fuori”?. Anche in que-sto caso quale valore può avere, la risposta del118? Dal giorno immediatamente successivo alrecente drammatico episodio, noto che è diven-tato più semplice reperire posti nelle rianimazio-ni genovesi. Quante telefonate deve fare unanestesista che è impegnato in un RCP ed in unACLS al pronto soccorso, sacrificando tempoprezioso per i l paziente? Spero che laCommissione sull’emergenza voglia anche ser-virsi dell’esperienza degli anestesisti che opera-no negli ospedali privi di rianimazione, valutan-do la realtà nelle quale lavorano.

Amedeo Venturiniprimario del servizio di anestesia e rianimazione

dell’ospedale Micone di Sestri Ponente

118 e rianimazione, un rapporto difficile

medicina generale per la prescrizione di unfarmaco da somministrare in ospedale inquanto le scorte del servizio farmaceutico sistavano esaurendo.Al di là del costo e della natura del farmaco,si fa presente che l’accettazione da parte delMedico di una tale illecita richiesta compor-

terebbe per il Medico stesso sanzioni dinatura penale e deontologica. Si prega pertanto ancora una volta - diceCastellaneta concludendo la lettera - disegnalare ai responsabili dei vari reparti edai Medici di non adottare un simile compor-tamento”.

PAZIENTI DEMENTI - “I disturbi comportamentali dei pazienti dementi”: è questo il tema diun congresso organizzato, per il prossimo 5 maggio, all’aula magna della scuola infermieri delGalliera, dal Gruppo geriatrico genovese. Si parlerà di inquadramento nosologico delle demen-ze, disturbi psicologici e comportamentali associati, terapia farmacologica e interventi non far-macologici. Informazioni alla segreteria scientifica (dott. Claudio Ivaldi) tel. 010-255107.

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CARDIOLOGI, OCCORRE LAVORARE INSIEMEenova si sta risvegliando; ce lo dicono idati nazionali ed internazionali dell’eco-nomia e del turismo. Anche in campo

medico la presenza di Genova sta forse tentan-do di acquistare un certo rilievo, nonostante leinveterate diatribe interne ed i soliti giuochi discacchiera. In particolare per il settore cardiolo-gico lo sforzo di coordinamento da tempo inau-gurato in sede locale e regionale fra le tre asso-ciazioni scientifiche A.N.C.E, A.N.M.C.O. eS.I.C. (espressioni fino ad ora distinte dei car-diologi operanti sul territorio e nei reparti ospe-dalieri ed universitari) sta portando ad una inte-sa operativa, specialmente nell’ambito della for-mazione continua rivolta sia ai cardiologi che aimedici di famiglia. Anche nell’area della preven-zione primaria e secondaria -che è ormai, pergenerale riconoscimento, il fulcro della futurasalute pubblica e dell’auspicata riduzione dellaspesa sanitaria - le tre associazioni stannoponendo le premesse per un’azione comune.In questo sforzo la nostra regione è all’avan-guardia,nel tentativo di superare l’assurda divi-sione che da anni si verifica in sede nazionale,non scevra di intolleranze reciproche.Tuttavia stenta ad essere pienamente acquisitala consapevolezza che solo lavorando tuttiassieme i cardiologi, sia del territorio che delsettore ricovero, potranno acquistare una com-pleta capacità operativa, dal momento cheognuna delle due parti occupa, con competen-ze diverse e senza rispettive priorità, una por-zione del controllo cardiologico della popolazio-ne, con l’indispensabile affiancamento deiMedici di medicina generale.Infatti istituzionalmente il cardiologo ospedalierointerviene nel momento della fase acuta dellamalattia ed ha competenza ed attrezzature spe-

cifiche per superarla; ma prima e dopo la dimis-sione nonché per tutto il tempo della sua vita ilcardiopatico affida il monitoraggio della malattiaai cardiologi del territorio ed al suo Medico difamiglia. Ne deriva la necessità che le tre figureprofessionali operino in stretta connessione conuna rete di interscambio continuo.In questo clima di auspicata collaborazione èsuonata come nota ripetitivamente monocordela riunione organizzata a Genova il 3 marzoscorso dall‘Associazione nazionale dei cardiolo-gi ospedalieri, voIta all’attivazione di una rete didefibrillatori per prevenire la morte improvvisada arresto cardiaco. Infatti, nonostante il titolodel convegno fosse “Defibrillazione precoceintra ed extra ospedaliera”, tutte la relazionierano state affidate esclusivamente a Mediciospedalieri. L’interessante iniziativa meritavacertamente una più ampia base di supportoorganizzativo, coinvolgendovi anche i cardiologiterritoriali, che vivono a contatto continuo con larealtà extraospedaliera.Già in un recente passato per uno studio epide-miologico sullo scompenso cardiaco in Liguriasi era caduti nella stessa dimenticanza.Ma questa volta esisteva un motivo di più percoinvolgere i cardiologi extraospedalieri: ed erail precedente, a tutti noto, che questi ultimi ave-vano preso accordi con la Regione Liguria peruna campagna contro la morte improvvisa findal 1997. Era stata eseguita un’indagine cono-scitiva, volta alla sua prevenzione, in provinciadi Savona, coinvolgendovi i Medici di medicinagenerale e le strutture ospedaliere. La fase suc-cessiva prevedeva - e tuttora prevede - l’esten-sione alla provincia di Genova ed a tutto l’ambi-to regionale. In qualche cassetto dell’assessora-to alla Sanità giace ancora un fascicolo con un

G

GENOVAM E D I C AM E D I C ALETTERE

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PPer ovviare alla confusione che potrebbederivare dalla fumosità d’alcune circolari

ministeriali relative al coordinamento del perso-nale paramedico d’assistenza al neonato, vorreifare alcune considerazioni in conformità alleraccomandazioni del recente Progetto ObiettivoMaterno Infantile (D.M. del 24 aprile 2000).Negli ultimi anni si è andata affermando la ten-denza ad una demedicalizzazione e ad unrecupero della “naturalità” del parto.Questa tendenza, se significa sperimentazione(nel rispetto dei requisiti di sicurezza) di piùfisiologici approcci al travaglio, maggior consi-derazione dell’intimità della coppia, coinvolgi-mento attivo di entrambi i genitori, non può cheessere valutata in termini positivi da tutti gli ope-ratori del settore, siano essi Medici e nonMedici.E’ necessario tuttavia che non si traduca in undifetto d’assistenza. Se si considera che(secondo i dati della letteratura) la probabilità didover effettuare una rianimazione neonatalesfugge ai più sofisticati sistemi di monitoraggiodel travaglio e del parto nel 20% circa dei casi,è evidente che per ogni parto deve essere con-templata la presenza preventiva del pediatra-

neonatologo o, comunque, di un Medico esper-to in rianimazione primaria neonatale.L’arricchimento del bagaglio tecnico e culturaledel personale paramedico (infermiere/i profes-sionali, ostetriche, vogilatrici d’infanzia) è obiet-tivo di notevole rilevanza e da perseguire contenacia, ma in nessun modo la responsabilità didiscriminare tra patologia e fisiologia e quinditra intervento terapeutico e non intervento, potràessere demandata a figura professionale chenon sia quella del Medico su cui tra l’altro gra-vano le implicazioni medico-legali connesse aduna non corretta gestione dell’emergenza.In ambiente ospedaliero e più in generalenell’ambito di strutture pubbliche l’assenza delneonatologo al parto non può essere risultato diuna scelta più o meno motivata da considera-zioni “filosofiche” o da mode culturali, ma tutt’alpiù essere conseguenza di una contemporaneadoppia emergenza e/o di carenze d’organico.E’ comunque da considerare come una gravelacuna cui ovviare con la massima tempestività.

P. MoscatelliPresidente Sezione Ligure della Società Italiana

di Neonatologia

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

E’ IL MEDICO IL VERO RESPONSABILE DEL PARTO

preciso modello operativo, in attesa di finanzia-mento, con poche speranze, considerato l’insu-perabile sordità assessoriale. Quanto sopra nonvuole essere una rivendicazione di primogenítu-ra su di un argomento così scottante comequello della morte improvvisa per arresto car-diaco, che in Liguria interessa, se non erro,circa millecinquecento persone all’anno; mavuol essere invece un ulteriore invito, rivolto atutti i cardiologi, a camminare su due gambe:quella ospedaliera e quella extraospedaliera.

L’illusione che possa reggersi tutto su unagamba sola, come la gru di Chichibio di boc-caccesca memoria, non può reggere alla realtàdelle cose. Basterà battere le mani, come nellafamosa favola, per risvegliarci dal sonno dellaragione e far scendere la gamba che mancadal suo nascondiglio di piume? 0 ci rassegnere-mo ancora a raffigurare la cardiologia comeun’anatra ostinatamente zoppa per la miopia dialcuni suoi “importanti” esponenti?

Silvano Fiorato

LETTERE

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ualche anno fa inviai una lettera, in cuimostravo i miei dubbi sugli attualiOrdini dei Medici e sulla loro inefficacia

(a volte dettata dalla mancanza di leggi) e sullaloro utilità stessa. Visto come stanno andando lecose fui facile profeta, anche perché i nostri col-leghi in Parlamento - che sono quasi la maggio-ranza - ben si guardano dal sostenere e dal fareapprovare la legge di riforma. Altro argomentodi quella lettera era l’Enpam: dopo lo sperperodi denaro, le badilate di soldi prelevate un po’da tutti, l’incosciente utilizzo degli appartamentied il “fattore Ligresti”, ed infine la conclusione inbolla di sapone della ponderosa risultanza dellaCorte dei Conti, si parlava di una ripresa delnostro ente. Però il 17 febbraio scorso, in un incontro orga-nizzato dall’Ordine dei Medici alla Spezia, dopoi vari “bla bla” di Parodi e C., la conclusione èstata: la pensione del medico di medicina gene-rale a 65 anni, dopo 35 anni di contribuzione,nella ipotesi di aver iniziato il rapporto nel ’95(data della nuova aliquota) sarà il 45% dello sti-pendio, fatte salve le diverse situazioni reddi-tuali e quindi contributiva di ciascuno. Non èmortificante? Allora devono i Medici aumentarele contribuzioni? Ai colleghi pensionati al 49%facciamo intravedere lo scadimento del lorotenore di vita quando uno dovrebbe godersi lasudata pensione? Allora io avevo avanzato unaipotesi: meglio l’Inps. Cosa mi potete dire adesso?

Vincenzo Marino

Non siamo d’accordo circa l’”inefficacia” ed “uti-lità” degli Ordini, e per convinzione più che perspirito di parte e/o ruolo istituzionale. Come si fa

a dire che gli Ordini sono “inefficaci”? L’Ordine diGenova, senza voler citare addirittura laFnomceo, è intervenuto con fermezza sulla que-stione libera professione intramoenia, tanto daveder denunciato il sottoscritto dall’allora mini-stro dalla Sanità Rosy Bindi, tanto da doveressere convocati a Roma tutti i consiglieri geno-vesi per essere “uditi” disciplinarmente dal presi-dente nazionale. Ed alcuni risultati relativi aldecoro della professione (libera) intramoeniacertamente sono stati ottenuti.Cosa dire poi delle decine di provvedimentidisciplinari espletati mensilmente nei confronti dicolleghi che hanno violato il codice deontologi-co? Con ciò ribadendo il concetto che l’Ordinenon è una corporazione protezionistica a tutti icosti nei confronti degli iscritti, ma funzionaanche e soprattutto a salvaguardia dell’eticacomune e quindi, in primis, del cittadino. Chedire ancora degli interventi in merito alla salva-guardia della dignità, ma soprattutto della impu-tabilità del Medico, oggi vieppiù sottoposto avessazioni dei media, della stessa opinione pub-blica, della parte pubblica, del terziario in sensolato? Che dire, cioè, dell’impegno - di tutto ilConsiglio - affinchè il Medico intensifichi la pro-pria attenzione nel non cadere in ambiguitàcomportamentali (professionali), in comporta-menti superficiali facilmente preda di provvedi-menti sanzionatori derivanti da parte pubblica(vedasi sanzioni in ambito prescrittivo per ina-dempimenti delle note Cuf), quando non daparte giudiziaria. Ma soprattutto ricordo l' "efficacia" del nostroOrdine in ambito programmatorio, culturale edorganizzativo grazie alla sua partecipazione atutti i “consessi” in cui si discute e si decide diSanità. A questo proposito voglio ricordare che

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GENOVAM E D I C AM E D I C AGENOVAM E D I C AM E D I C A

MA UN ORDINE PUO ESSERE “INEFFICACE”?

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LETTERE

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REAZIONI DELL’ORDINE SUL NUOVOPROFILO DELL’ODONTOTECNICO

LETTERE

DDENTISTIENTISTINNOTIZIEOTIZIE

questo Consiglio ha approfittato (non senza unimmaginabile dispendio energetico - voglio sot-tolineare che tutte le nostre attività e presenziali-smi sono assolutamente volontari dal punto divista economico a discapito, ovviamente, delnostro tempo libero e/o professionale) dell’occa-sione offerta dall’assessore Micossi di partecipa-re attivamente alle riunioni in cui si discute diorganizzazione dei servizi (vedasi il recente“impeachment” sull’emergenza), ma anche alleriunioni in cui vengono formulate linee guida(obtorto collo) cliniche e professionali. Per nonparlare dei concorsi (vedasi i più recenti perl’accesso al biennio di formazione in medicinagenerale e per il passaggio alla dipendenza deiMedici della medicina dei servizi e della conti-nuità assistenziale) in cui il rappresentantedell ’Ordine è sempre garante del rispettodell’equità e della deontologia. Non dico poi, nel dettaglio, quanto fa (ed è utile,

quindi) l’Ordine in ambito di aggiornamento pro-fessionale. E’ presente nella commissione regio-nale per la formazione permanente e l’aggiorna-mento professionale del Medico di medicinagenerale, valuta attentamente i patrocini pertutte le iniziative di aggiornamento in ambito pro-vinciale per garantirne l’affidabilità e, last but notleast, promuove ed organizza iniziative culturalisue proprie. Per quanto riguarda l’Enpam non mi ritengoparticolarmente esperto di questa materia; mapoiché, come è spesso suo costume, il dott.Marino si permette di usare espressioni non pro-prio riguardose nei riguardi di altri colleghi, tra-smetto la sua lettera al prof. Eolo Parodi, presi-dente dell’Enpam, il quale sarà sicuramente ingrado di rispondere puntualmente a quanto scrit-to, sotto la sua responsabilità, dal dott. Marinostesso.

S.C.

aro Collega, già da tempo il Ministerodella Sanità, su mandato di una leggedello Stato, la 502/92, sta provve-

dendo all’inquadramento professionale dialcune categorie di supporto al ruolo medico,che storicamente in questo paese sono rimastein situazioni ambigue. A tale proposito, que-sto Ordine ritiene opportuno fornirTi alcune

precisazioni in merito al famigerato “profilodell’odontotecnico” che è alla firma, con lemodalità note e sfavorevoli alla classe medicae odontoiatrica.Gli interessi della categoria non sono statidifesi di fronte ad una volontà “politica” diingenerare una totale “deregulation”, perfavorire il libero mercato e la concorrenza.

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L’attuale stesura prevede che l’odontotecnico,nel nostro futuro, avrà un dottorato (v. laureabreve) nell’ambito della Facoltà di Medicina ela possibilità “sotto il controllo e sotto laresponsabilità del Medico-odontoiatra abilita-to, di poter svolgere tutte le manovre incruenteatte a rilevare e ad ottimizzare il manufatto sumisura, anche direttamente sul paziente”.Pertanto ne consegue che l’odontotecnicopotrà “mettere le mani in bocca al paziente”,solo con il consenso e sotto il responsabilecontrollo dell’odontoiatra!! Tutto ciò ci allarmaenormemente, non per una pura e mera dife-sa corporativistica ma ben consci della possi-bile crescita esponenziale dell’abusivismo edel prestanomismo che tanti problemi ha crea-to alla nostra professione. Come nota di “colore” vorremmo ricordarTiche in Italia esercitano, oltre che ai 15.000abusivi, 50.500 Dentisti, e sembrerebbe inprevisione una sanatoria per “sanare” coloroche “avendo ottenuto i l Diploma daOdontotecnico.prima del…”. Tale ipotesi ciripropone le annose problematiche non anco-ra risolte della Legge 471/88.Mentre Ti scriviamo sono ormai poche le spe-

ranze di poter far naufragare questo insanoprogetto. Nulla possiamo contro la cecitàdella Federazione che, divorata da lotte inte-stine, preferisce incedere in altisonanti procla-mi e mettere la testa sotto la sabbia; nulla pos-siamo contro la prepotenza delle lobbies delCommercio e del Confartigianato, di sinistra odi destra che siano, le quali, essendo un for-midabile serbatoio di voti, sono in grado diesercitare una pressione forte sui politicantigovernativi di qualsiasi colore.Per i motivi suesposti, Ti invitiamo a praticareuna sorta di “obiezione di coscienza” nei con-fronti di questa norma che, se approvata,darebbe un forte impulso all’abusivismo, dasempre una piaga aperta della professioneodontoiatrica: infatti se non sarai disposto acontrollare e ad assumerTi la responsabilitàdell’operato dell’odontotecnico, allo stessonon sarà consentito svolgere l’attività contem-plata dalla legge in questione.

Sergio CastellanetaPresidente dell’Ordine di Genova

Emilio CasabonaPres. Comm. Odont. Ge - Pres. FROMCeO

a tempo in ambiente odontoiatrico siavverte la necessità di una puntualiz-zazione sulla deontologia.

Sono molteplici le cause di questa urgenza,tra cui ad esempio la differente formazioneuniversitaria che non ha dato basi omogeneedeontologiche (da un libero accesso a tutti ilaureati in medicina ad un numero quasi pro-grammato di laureati in odontoiatria).

Ma anche le difficoltà ambientali di sovrannu-mero, di calo demografico hanno, da unaparte accresciuto la sensibilità della categoriacome dimostra il successo dell’Andi (graziealla capace direzione), dall’altra ha portato azona a rischio i rapporti tra i colleghi, e conle assicurazioni, ecc.Come la Presidenza del nostro Ordine deiMedici ha già fatto con le Sue continue pub-

Proposta per un corso di deontologiaper odontoiatri laurandi o neolaureati

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DENTISTI

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Elezioni Andi nazionaliElezioni Andi nazionali

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Si svolgeranno a Roma il 26-27-28aprile p.v. le elezioni nazionali Andi.

Emilio Casabona è candidato alla tesoreriae fa parte della squadra guidata da PaoloAmori (Presidente), Enrico Indell i(Vicepresidente), Rober to Call ioni(Segretario sindacale nazionale), GiuseppeSfregola (Segretario culturale nazionale),Fabrizio Turrini (Vice-presidente).

blicazioni sulla Deontologia, ritengo sia giuntoanche da parte della Commissione degliOdontoiatri contribuire in prima persona suquesto vitale aspetto. Stimolato dalle recentiesperienze di un corso ad hoc, isti tuitodall’Ordine degli Avvocati di Genova obbli-gatorio da seguire nella fase di praticantatoriterrei opportuna un’analoga iniziativa ancheper gli Odontoiatri. Dopo essermi incontrato con l’Avv. Garaventaper informazioni sui particolari del loro corso,penso possa essere fatta una proposta di uncorso specifico per laureandi, o neolaureati inmodo da fornire nel tempo una preparazioneomogenea alla futura classe odontoiatrica, efornire anche, con un’opportuna divulgazio-ne, uno spunto di riflessione e di verifica allaclasse attuale.

CARACARATTERISTICHE DEL CORSOTTERISTICHE DEL CORSO- Corso di 4-5 lezioni obbligatorie primadell’iscrizione all’Ordine- Frequenza obbligatoria - che comportal’organizzazione di due cicli per dare la pos-

sibilità di recupero

MAMATERIE DEL CORSOTERIE DEL CORSO- Deontologia come somma di regole chedisciplinano la professione con alla basel’etica e l’etichetta, che è l’educazione delrispetto verso il prossimo.- Deontologia verso i pazienti- Deontologia verso i colleghi- Deontologia verso la Società con particolareattenzione per il grosso problema dell’odiernaspinta alla codificazione esasperata in tutti icampi- medico legale o assicurativo - Cenni di materia previdenziale: Enpam- Cenni di materia fiscale

DOCENTI DEL CORSODOCENTI DEL CORSOSicuramente colleghi di provata esperienzaOrdinistica in campo medico ed odontoiatricoche possano testimoniare la reale concretezzadegli argomenti trattati.

Stefano Bovone Segretario Commissione Odontoiatri

Ordine di Genova

Terapia funzionale intercettivaoltre il 2000?

Il Bionator di Balters

Si terrà a Genova venerdì 11 e sabato 12maggio un corso sulla “Terapia funzionale

intercettiva oltre i l 2000? Il Bionator diBalters”. Organizzatore del corso il dr. FrancoPoggio, relatore nazionale ed internazionalesui più diversi argomenti di odontoiatria (orto-donzia funzionale e fissa, pedodonzia inter-cettiva, endodonzia) tra i quali i corsi di tera-pia funzionale col Bionator alla Case WesternReserve University nell’Ohio e alla TokyoMedical and Dental University, nonchè autoredi diverse pubblicazioni. Il corso si terrà

all’Eurodent, via Lungobisagno Dalmazia,71/3-4, Genova.Prenotazione obbligatoriaalla segreteria organizzativa Andi, entro l’8maggio. Per informazioni tel. 010.58 11 90.

DENTISTI