MEDIAZIONE FAMILIARE, COUNSELING E PSICOTERAPIA IN … · Il counseling è un’attività...
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MEDIAZIONE FAMILIARE, COUNSELING E PSICOTERAPIA
IN AMBITO INTERCULTURALE
Limiti, confini e connessioni
Cecilia Edelstein
SHINUICENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE
www.shinui.it
Cecilia Edelsteinwww.shinui.it
17 febbraio 2018
Il counseling è un’attività professionale nell’ambito della relazione d’aiuto che, attraverso la relazione fra
professionista e cliente (individuo, famiglia o gruppo), mira a facilitare processi di cambiamento, a rinforzare
percorsi evolutivi e a migliorare la qualità della vita, valorizzando sia le risorse sia le relazioni con l’ambiente
circostante.
Edelstein, C. 2007. "Il counseling sistemico
pluralista. Dalla teoria alla pratica”, Trento: Erickson.
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COUNSELING
COUNSELING INTERCULTURALE
Il counseling interculturale è un’attività professionale che si rivolge a persone (individui, gruppi, famiglie,
comunità) appartenenti a gruppi minoritari con l’obiettivo di favorirne l’inserimento, l’adattamento e
l’integrazione, di migliorare la salute mentale e di dare supporto nell’affrontare le crisi di transizione
tipiche dei processi migratori.
2004. "Il Counselor Interculturale - Un'introduzione" in Il
Counselor, Vol. 1 pp. 13-19.
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COUNSELING INTERCULTURALEAMBITI DI INTERVENTO
COUNSELING INTERCULTURALEAMBITI DI INTERVENTO
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Sociale
Clinico o psicologico
Scolastico
FormativoSanitario
Educativo e genitoriale
Aziendale
MEDIAZIONE
La Mediazione consiste in un’attività, offerta da un terzo imparziale,
volta a consentire che due o più parti raggiungano un accordo (di varia natura)
e superino un contrasto/conflitto già in essere tra loro.
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La mediazione interculturale si rivolge a sistemi umani (coppie, famiglie, gruppi, aziende, istituzioni) in cui convivono
etnie diverse ed esiste una pluralità di linguaggi.L’obiettivo è quello di valorizzare le differenze,
di creare un linguaggio condiviso, di dissolvere in modo non violento e costruttivo i conflitti,
dovuti a un’apparente incompatibilità tra le diverse culture.
MEDIAZIONE INTERCULTURALE
Edelstein, C. 2007. "Il counseling interculturale. Un
modello di intervento pluralista" in Connessioni, vol. 19,
pp. 121-140.
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IN CONTESTI INTERCULTURALIAMBITI DI INTERVENTO
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Mediazione aziendale
Mediazione scolastica ed
educativa
Mediatore Mediatore linguistico culturale
(MLC)
Mediazione familiare
Mediazione penale
Mediazione di comunità
LA MEDIAZIONE FAMILIARE
È un intervento professionale rivolto alle coppie e allefamiglie in situazioni conflittuali e finalizzato ariorganizzare le relazioni e raggiungere degli accordi.La mediazione familiare si occupa quindi di:
• Conflitti di coppia
• Separazione e divorzio
• Relazioni tra eredi
• Incomprensioni di gender
• Conflitti intergenerazionaliCecilia Edelsteinwww.shinui.it
MEDIAZIONE FAMILIARE MEDIAZIONE FAMILIARE INTERCULTURALE
La mediazione familiare in ambito interculturale lavoracon: Famiglie migranti Famiglie nelle quali almeno un membro è immigrato Famiglie dove convivono culture diverse
(comprese coppie miste e “seconde generazioni”).
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Rifugiati richiedenti
asilo
Famiglie migranti
Famiglie transnazionali Famiglie
Network
Famiglie adottive
Contesti affidatari
Coppie miste
MEDIAZIONE FAMILIARE INTERCULTURALE
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Ha l’obiettivo di:
Dissolvere conflitti relazionali
Aumentare la qualità della vita delle famiglie
Migliorare non solo i rapporti intra-familiari,ma anche quelli con l’ambiente circostante.
MEDIAZIONE FAMILIARE MEDIAZIONE FAMILIARE INTERCULTURALE
PSICOTERAPIA
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La Psicoterapia è una disciplina della relazione d’aiuto che, attraverso un processo interattivo dialogico protetto, si pone come obiettivi il superamento di uno stato di disagio psichico, un adattamento sociale meno conflittuale, una riduzione dello stato di sofferenza, un senso di maggiore integrazione del Sé e
una maggiore realizzazione della potenzialità dell’individuo.
PSICOTERAPIA INTERCULTURALE/ ETNO-CLINICA
PSICOTERAPIA INTERCULTURALE/ ETNO-CLINICA
La psicoterapia interculturale si occupa di curare il
disagio psichico di individui, famiglie e gruppi che
appartengono a culture altre e che manifestano, di
conseguenza, sintomi diversi da quelli conosciuti nella
propria cultura e richiedono un trattamento che consideri
sia costumi, rituali e valori di origine,
sia l’eventuale trauma pre e post migratorio.
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Sostegno ai servizi
Clinico privato
Socio-educativo
Sanitario
Socio- assistenziale
PSICOTERAPIA INTERCULTURALEPSICOTERAPIA INTERCULTURALEAMBITI DI INTERVENTO
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RITUALI
La MANIFESTAZIONE del malessere e del disagio psichico -variabili culturali forti
SOGGETTIVITÁ
LIVELLO INDIVIDUALE
delle persone.
LIVELLO INDIVIDUALE Approccio costruttivista
Aiuta a cogliere il sistema di significato delle persone.
COSA ACCOMUNA1. Cornice epistemologica e metodologica
LIVELLO SOCIO-CULTURALE
Aiuta a conoscere le diverse culture
LIVELLO SOCIO-CULTURALEApproccio etnopsichiatrico
Aiuta a conoscere le diverse culture
LIVELLO UNIVERSALEApproccio etologico
Aiuta a entrare in sintonia quando la sensazione è di lontananza; costruisce ponti.
2003. «La costruzione
dei sé nella
comunicazione
interculturale»
in Studi Zancan, 6. Monografia: «Famiglie
immigrate e società
multiculturali»
pp. 121-147
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LIVELLO RELAZIONALE
Approccio costruzionistae strutturale (uso del sé)
Visione classica del SéNucleo permanente, continuativo e definitivo
nel corso dei cambiamenti somatici e psichici
VISIONE STATICA E LINEARECecilia Edelsteinwww.shinui.it
Nicoletta Freti – Doppio sogno
Visione costruzionista del Sé
Il sé si costruisce nelle relazioni, nelle conversazioni, crea contesti
e in quanto tale è plurale
VISIONE DINAMICA E RELAZIONALECecilia Edelsteinwww.shinui.it
Nicoletta Freti – Carte 2012-2014
Rappresenta ogni abitante della terra come un essere unico, con particolari ordini morali,
con un vissuto unico che gli appartiene.
IL SÉ INDIVIDUALE
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APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
Aiuta a cogliere il sistema di significato delle persone
Vede le persone formate dalle e nelle loro specifiche culture, appartenenti a determinati sistemi sociali
(nazione, società, popolo, gruppi particolari, famiglia, ecc.) e quindi portatori di regole, abitudini, riti e valori specifici.
IL SÉ SOCIALE
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APPROCCIO ETNOPSI
Aiuta a conoscere le diverse culture
Inserisce tutti gli esseri umani come esseri socievoli, comunicativi, portatori di pensieri ed emozioni.
IL SÉ UNIVERSALE
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Aiuta a entrare in sintonia quando la sensazione è di lontananza;
costruisce ponti
APPROCCIO ETOLOGICO
Un metasistema è trasversale, riguarda la relazione,
la conversazione, i dialoghi.
IL SÉ RELAZIONALE
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APPROCCIO SOCIOCOSTRUZIONISTACOMUNICATIVO UMANISTICO (SATIR)
STRUTTURALE (MINUCHIN)
Aiuta a entrare in relazione,a essere in due
IL SÉ RELAZIONALE È TRASVERSALE
Ascolto
Non c’è una relazione di
Potere
La Relazione è Circolare
Curiosità
Non ci sono Giudizi
Si esprimono i pregiudizi
Vissuti e culture a confronto
Scambio
Consapevolezza Consapevolezza e conoscenza della propria
cultura
Si conoscono Si conoscono le altre Culture
non prevale
La Cultura dominante non prevale
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COSA ACCOMUNA
2. L’équipe interdisciplinare
Rete di professionisti
Rete case-net
EQUIPE INTERDISCIPLINARE
Dialogo, incontro, confronto, scambio, linguaggio in comune,
creazione pensieri, punti di vista diversi
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EQUIPE INTERDISCIPLINARE
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
VS
Co-costruisce, si confronta su questioni etiche.
La pratica analizzata e il nuovo linguaggio in comune
giungono alla creazione di un sapere che può e deve
essere trasmesso.
I problemi vengono risolti attraverso l’ausilio di informazioni relative a
più discipline che, di fatto, non conseguono
un effettivo profitto (De Blasi, 1997).
VISIONE QUALITATIVA
VISIONE QUANTITATIVA
Interdisciplinarietà come collaborazione tra discipline diverse
o tra settori eterogenei di una stessa scienza attraverso interazioni
e reciprocità di scambi, tali da determinare mutui
arricchimenti culturali (Piaget e Bruner, 1982).
Gli intrecci e la sintesi non producono altro
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EQUIPE INTERDISCIPLINARE
Funziona quando diventa rete
Conoscenza
Confini flessibili
Interscambiabilità
Attenzione alle relazioni
Ruoli ben chiari
Collaborazioni pratiche
PROTAGONISMO DEI CLIENTI
Co-progettazione, passaggio di informazioni e processi decisionali condivisi vanno intrecciati con la premessa
che il cliente rimane l’esperto di se stesso (Anderson e Goolishian, 1992)
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Ruoli ben definiti e interscambiabili
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MODELLO PLURALISTA DI INTERVENTO IN ÉQUIPEMODELLO PLURALISTA DI INTERVENTO IN ÉQUIPE
La sfida del lavoro in équipe e la costruzione della rete professionale
Coordinamento flessibile
Protagonismo dei clienti
Responsabilità decisionale
Pluralità dei luoghi
di incontro
Risorse del territorio
Il lavoro clinico con individui e famiglie si può svolgere anche all’esterno delle mura di uno studio
Domicilio
Ristorante
Comunità
Scuola
Parco
Ospedale
COSA ACCOMUNA3. La pluralità dei luoghi
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Le risorse informali del territorio sono parte integrante della rete: conoscenze e
contatti con professionisti e non, tirocinanti, familiari e amici dei clienti.
La struttura informale e non gerarchica dell’équipe passa attraverso la pluralità dei
luoghi di incontro della rete.
La modalità dell’accoglienza in questi posti acquisisce un’importanza decisiva
nella riuscita del progetto.
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COSA ACCOMUNA 4
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Co-costruzioneresponsabile
Compartecipazione emotiva
EPISTEMOLOGIA DEL NOI
Ascolto dei pregiudizipropri e altrui
Attenzione all’appartenenza a gruppi minoritari o
dominanti
Valore della paritàmalgrado ruoli
diversi
Attenzioni a questioni etiche
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COSA ACCOMUNA
5. Identità mista e pluriappartenenza
L’identità mista è un valore per tutti
Parlare di identità mista e non doppiapermette di uscire dal dualismo, dalla
dicotomia, dalla prospettiva normativa.Si aprono molteplici possibilità.
Posizione inclusiva.È possibile vivere le appartenenze
(nazionalità, religione, genere, gruppo classe, quartiere, ecc.) in modo
armonioso.
2007. "L'identità mista di bambini e adolescenti" in m@gm@ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali - Osservatorio di Processi Comunicativi, vol. 5, n°2. Numero tematico diretto da M. Giuliani: "Il counseling e le culture: le culture del counseling".
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6. PROSPETTIVA PLURALISTASi interroga sulle caratteristiche e sul funzionamento
dei diversi tipi di Famiglie e Sistemi,
sottolineando le differenze e senza paragonarle
o Misurarle con un modello ideale
Cultura delle differenze
Posizione inclusiva e non esclusiva(“e-e” non “o-o”)
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COSA ACCOMUNA
(PROSPETTIVA NORMATIVA)Presuppone l’esistenza di
un modello ideale
considerando le Famiglie e i Sistemi diversi
come deficitari, devianti o patologici
rispetto a quello normativo
Cultura della devianza
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COSA DIFFERENZIA
FOCUS
COUNSELINGMaggior benessere e aumento
della qualità della vita
MEDIAZIONEScioglimento di un conflitto
PSICOTERAPIACura in situazioni
di malessere psichico (anche sintomatologia)
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COSA DIFFERENZIA
MEDIAZIONENegoziazione
COUNSELINGPrevenzione
PSICOTERAPIAElaborazione del disagio
psichico, eventuale trauma e contatto con il dolore
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Focus metodologico
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MEDIAZIONE
In mediazione le tecniche espressive non verbali consentono di costruire ponti, di negoziare, di
capire il punto di vista dell’altro
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Nel counseling le tecniche espressive non verbali non attingono al dolore e permettono la co-costruzione di storie
con orizzonti più ampi e possibilità di ridefinizione in positivo.
COUNSELING
Subentra il gioco
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In psicoterapia si attinge al dolore e al livello emotivo verbale e non verbale.
Si crea una vibrazione che il terapeuta deve contenere, ridimensionando il dolore e trovando una collocazione.
Si accoglie la drammaticità dell’eventuale trauma.
PSICOTERAPIA
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CONFINI/CONTORNI SFUMATI I confini tra le discipline non sono sempre così
chiari
GRANDE RISORSA (INVIO, FLESSIBILITA’...)
CONFINI/CONTORNI SFUMATI
In un contesto di TERAPIA si può mediare (ciò non
implica che stiamo facendo MEDIAZIONE)
Parlare al posto di…
Consentire l’elaborazione
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CONFINI/CONTORNI SFUMATI
PSICOTERAPIA
Intervallo tra le sedute COUNSELING (accompagnamento)Cecilia Edelsteinwww.shinui.it
VERSO UNA CULTURA DIFFERENTE
LA PSICOTERAPIA RIMANE QUELL’ATTIVITA’ PROFESSIONALE CHE CURA SITUAZIONI DI
DISAGIO PSICHICO; TUTTAVIA, ESSENDOCI ALTRE ATTIVITA’ PROFESSIONALI NELLA RELAZIONE DI AIUTO (ANCHE IL COACHING DI CUI OGGI NON ABBIAMO PARLATO), SI DIFFONDE LA CULTURA
DELLA RICHIESTA DI AIUTO DOVE IN MOLTEPLICI SITUAZIONI E’ LECITO E UTILE RIVOLGERSI A UN
PROFESSIONISTA.
VERSO UNA CULTURA DIFFERENTE
• PIU’ OFFERTA PIU’ DOMANDA
• RIVOLGERSI A UN PROFESSIONISTA DIVENTA PIU’ FACILE...
• CI SI ARRICCHISCE A VICENDA (INVII RECIPROCI, PERCORSI DIVERSIFICATI E PIU’ COMPLESSI)
ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE
Via Divisione Tridentina, 5 - 24121 Bergamo Tel 035.24.10.39 -
Fax 02.36.04.93.21 -E-mail: [email protected]
Web: www.shinui.itShinui Centro di Consulenza sulla Relazione
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