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MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 4 39 - NOVEMBRE 2008 il sasso lino Distribuzione gratuita www.ilsassolino.net SCRIVERE DI SASSUOLO IL PROFESSORE La tromba di Morricone Uno dei trombettisti più “fischiettati” del mondo lavora in mezzo a noi… All’interno eventi Tolkien a Sassuolo il sassolino nella scarpa Rotonde e tifosi improbabili verso le elezioni Incontro col segretario del Partito Democratico Ciro Alessio Pecoraro CAFFÈ ELETTORALE A PAGINA 6 Lo sappiamo. La gestione di un pronto soc- corso è cosa complicata e le lamentele sono all’ordine del giorno. Non si scherza quan- do si tratta di salute. E in questa sede non si vuole entrare nel merito della discussione. E’ di rispetto qui che si vuole parlare, non di competenza. La struttura del nuovo ospeda- le trasmette sicurezza. Imponente, moderno, sicuramente capace. Lucido e pulito. Grande. Così grande che hai paura nessuno si accorga della tua presenza nel momento in cui varchi la soglia del Pronto Soccorso. Ed invece sta- te tranquilli, cari cittadini, chiunque avrà la sorte di trovarsi nella spaziosa sala d’aspetto del nuovo Pronto Soccorso avrà modo di ac- corgersi di voi, poiché, a differenza di quello che accadeva nel vecchio ospedale, quando la malasorte vi obbligherà ad avvicinarvi alle lu- cide vetrate dell’accettazione, un sicuramente non calcolato fenomeno acustico permetterà a chiunque sosti nell’area della detta sala, di co- noscere il motivo della vostra non desiderata visita al nuovo, grande ospedale. Se il signor Corona avesse avuto bisogno dei servigi del nostro pronto soccorso, non sareb- be certo stato necessario servirsi dell’ausilio di complicate strumentazioni per le intercetta- zioni. Che dite? È un articolo che abbiamo già pub- blicato? Sì, e lo facciamo apposta. Uguale a prima, come la mancanza di privacy del nostro (effi- ciente, per il resto) Pronto Soccorso. CATIA BARTOLI “118? Aiuto, mi manca la privacy!” Sassuolo è un microcosmo che racconta come sta “avanzando” il mondo: crisi economica, fine di blocchi sociali ben definiti, multiculturalismo dif- ficile da gestire che crea tensioni. Roba da professori. E così ci siamo rivolti a chi avesse le capacità per spiegarci meglio dove stia- mo andando a parare e che allo stesso tempo avesse una certa cognizione di causa sulla nostra cittadina: Carlo Galli insegna Storia delle Dottri- ne Politiche all’Università, ma è a tutti gli effetti sassolese d’adozione. Ne abbiamo approfittato per parlare di futuro, in- tegrazione, moschee, odio. Oltre che degli errori della politica locale: “Il ghetto di Braida è dovuto alla pigrizia” M.M. DANIELE DIECI ALLE PAGINE 2 E 3 Il Maestro Neldo Lodi, direttore della “Benefi- cenza” di Sassuolo, nella sua luminosa carriera ha suonato in tanti altri appuntamenti memorabili, come ci racconta nell’intervista. Ma come non evidenziare che è stato la tromba delle colonne sonore dei mitici film di Sergio Le- one? E’ un onore aver potuto chiacchierare con lui. FRANCESCO MARTIGNONI A PAGINA 5

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Mensile di attualità e cultura, anno 4 n°39 - noveMbre 2008ilsasso linoDistribuzione gratuita

www.ilsassolino.netS C R I V E R E D I S A S S U O L O

IL PROFESSORE

La tromba di MorriconeUno dei trombettisti più “fischiettati” del mondo lavora in mezzo a noi…

All’internoeventiTolkien a Sassuolo

il sassolino nella scarpaRotonde e tifosi improbabili

verso le elezioni

Incontro col segretario del Partito Democratico Ciro Alessio Pecoraro

caffè elettorale a pagina 6

Lo sappiamo. La gestione di un pronto soc-corso è cosa complicata e le lamentele sono all’ordine del giorno. Non si scherza quan-do si tratta di salute. E in questa sede non si vuole entrare nel merito della discussione. E’ di rispetto qui che si vuole parlare, non di competenza. La struttura del nuovo ospeda-le trasmette sicurezza. Imponente, moderno, sicuramente capace. Lucido e pulito. Grande. Così grande che hai paura nessuno si accorga della tua presenza nel momento in cui varchi la soglia del Pronto Soccorso. Ed invece sta-te tranquilli, cari cittadini, chiunque avrà la sorte di trovarsi nella spaziosa sala d’aspetto del nuovo Pronto Soccorso avrà modo di ac-corgersi di voi, poiché, a differenza di quello che accadeva nel vecchio ospedale, quando la malasorte vi obbligherà ad avvicinarvi alle lu-cide vetrate dell’accettazione, un sicuramente non calcolato fenomeno acustico permetterà a chiunque sosti nell’area della detta sala, di co-noscere il motivo della vostra non desiderata visita al nuovo, grande ospedale. Se il signor Corona avesse avuto bisogno dei servigi del nostro pronto soccorso, non sareb-be certo stato necessario servirsi dell’ausilio di complicate strumentazioni per le intercetta-zioni.

Che dite? È un articolo che abbiamo già pub-blicato?Sì, e lo facciamo apposta. Uguale a prima, come la mancanza di privacy del nostro (effi-ciente, per il resto) Pronto Soccorso.

Catia Bartoli

“118? Aiuto,mi manca la privacy!”

Sassuolo è un microcosmo che racconta come sta “avanzando” il mondo: crisi economica, fine di blocchi sociali ben definiti, multiculturalismo dif-ficile da gestire che crea tensioni.Roba da professori. E così ci siamo rivolti a chi avesse le capacità per spiegarci meglio dove stia-mo andando a parare e che allo stesso tempo avesse una certa cognizione di causa sulla nostra cittadina: Carlo Galli insegna Storia delle Dottri-ne Politiche all’Università, ma è a tutti gli effetti sassolese d’adozione.Ne abbiamo approfittato per parlare di futuro, in-tegrazione, moschee, odio. Oltre che degli errori della politica locale: “Il ghetto di Braida è dovuto alla pigrizia”

M.M.

Daniele DieCialle pagine 2 e 3

Il Maestro Neldo Lodi, direttore della “Benefi-cenza” di Sassuolo, nella sua luminosa carriera ha suonato in tanti altri appuntamenti memorabili, come ci racconta nell’intervista. Ma come non evidenziare che è stato la tromba delle colonne sonore dei mitici film di Sergio Le-one? E’ un onore aver potuto chiacchierare con lui.

FranCesCo Martignoni

a pagina 5

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IL SASSOLINO Scrivere di SaSSuolo

Direttore Responsabile: Laura CoralloRedattore: Marcello Micheloni

In Redazione: Catia Bartoli, Daniele Dieci, Andrea Magnani, Francesco Martignoni, Marco MazzacaniContatti: [email protected]

Email personali Redazione: [email protected] (ad esempio: [email protected])

Infografici: Marcello Bandierini

Hanno collaborato a questo numero: Mirella Barchi, Filiberto Basile, Stefano Landini, Fabio Panciroli, Gianni Pala

Ideazione grafica: Anna Anselmino ([email protected])

Impaginazione: Valeria Sidoli([email protected])

Illustrazioni del “Sassolino”: Silvia Casamassima

Stampa: Litostampa “La Rapida” s.n.c., Via Garibaldi 1/a, Casalgrande (RE)([email protected])

Edito e distribuito da: Associazione Culturale “Il Sassolino”

Registrazione Tribunale di Modena N. 1743 del 14/4/05

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Il Sassolino offre inoltre la possibilità di inseri-mento e distribuzione di volantini pubblicitari attraverso la rivista, concordando eventualmente le modalità.

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6000 copie distribuite gratuitamente tra:

• 25 edicole di Sassuolo, Fiorano, Casalgrande... • i principali punti di ritrovo (bar, circoli, scuole, manifestazioni, biblioteche, fiere...)

Inoltre... centinaia di copie distribuite via e-mail e la possibilità di scaricare la rivista da internet.

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IL SASSOLINO si può trovare anche nelle seguenti edicole:

• Edicola “Ferrari” (“del centro”), Via Cesare Battisti• Edicola “Ducale”, P.zza Grande• Edicola “Rivi Sauro”, c/o Stazione per Modena• Tabaccheria Edicola “Termanini”, c/o Stazione per RE• Edicola “Ruggi Renato”, V.le XX Settembre• Edicola “di Via Mazzini”, Via Mazzini 283 (zona Stadio)• Edicola “Venturelli Maurizia” di Via Peschiera• Edicola “Cervi” di Via Indipendenza (Parco)• Edicola “della Posta”, P.za S. Paolo 22 (Braida)• Edicola “Mareggini Marina”, Via Braida 301 • Edicola “Bronzati Loris”, Via Rometta 36• Edicola “Spattini Mirella” di Via Circonv. Sud 31 (Rometta alta)• “Due Chiacchiere”, Via Montanara 69 (Pontenuovo)• “Venus”, c/o Centro commerciale “Panorama”

• Tabaccheria Edicola “Ferrari Omar”, Via Radici in Piano 108• Tabaccheria “Sandra”, Via Radici in Piano 546 • Edicola Cartoleria “Valentina”, Via Ancora 236 (strada per Magreta)• Tabaccheria Edicola “Baccarani Paola” - S. Michele• “Le Cafè”, Via Radici in Piano 16/a -Veggia (Casalgrande)• “Edicola Charta” di Margutti Laura, Via Statale 157/c - S. Antonino (Casalgrande)• “L’edicola” di Frigieri P., Via San Francesco 201 - Fiorano• Edicola Tabaccheria “Frigieri”, Via Collegio Vecchio 3 (incrocio con via Pedemontana) - Fiorano• Edicola Cartoleria “del Centro”, di De Francesco Stefania, via Veneto 37, Fiorano• Edicola Cartoleria Profumeria “Giovannini Graziella”, via Statale 152, Spezzano (Fiorano)

...e altre di Castellarano, Corlo e Magreta...

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l’Italia, rispettando le culture senza però dare loro peso po-litico; la via francese, che non svuota l’identità culturale ma la schiaccia con altri valori, proponendo la Francia stessa come cultura, e la via del mul-ticulturalismo, riconoscendo le culture come soggetti poli-tici e negoziando di volta in volta gli aspetti giuridici. Poi c’è la soluzione locale.

Il passo lungo e un po’ rumo-roso, giacca sotto il braccio, La Repubblica in una mano e la cartella di cuoio nell’altra. Il Professor Carlo Galli, mo-denese di nascita ma sassole-se d’adozione, mi introduce nel suo studio, il n°16, al se-condo piano del dipartimen-to di Discipline Storiche di Bologna. Professore di Storia delle Dottrine Politiche ed ex rettore dell’università di Forlì, nonchè direttore della rivista “Filosofia Politica”, Carlo Galli ha curato la pub-blicazione di svariati volumi (ricordiamo, tra gli altri, En-ciclopedia del pensiero politico) e ha scritto importanti libri, quali Spazi politici. L’età mo-derna e l’età globale e La guerra globale. A lui abbiamo chiesto una spiegazione, una chiave di lettura sul tempo contem-poraneo, dilaniato da odi etnici e paventati scontri fra civiltà, stravolto e disorienta-to da sempre più consisten-

“Braida è un’omissione dei politici sassolesi”“Spesso le politiche locali seguono il principio dell’inerzia. E sono pigre”. A parlare è il Professor Carlo Galli, sassolese d’adozione, docente presso l’Università di Bologna: “Chi abita in Italia deve rispettare le leggi italiane. Ma non bisogna regolamentare le consuetudini di vita”. E sulla moschea: “Se la vogliono, la si concede senza problemi: lo stato italiano non è cristiano cattolico”

ti e tragici flussi migratori. Aspetti che si fanno sentire in modo particolare nella nostra città, dove il rapporto con le comunità minoritarie resta quotidianamente al centro del dibattito pubblico.

Professor Galli, come mai il multiculturalismo è visto come un problema?Perché lo Stato moderno, dalla sua creazione, è stato costituito in modo tale da non prevedere la cultura, ma per relativizzare gli apparati culturali, senza inserire tra i diritti garantiti all’individuo anche il diritto culturale. Nella teoria lo Stato doveva quindi realizzarsi come neu-tro nei confronti dei cittadini, nella pratica invece risulta es-sere monoculturale, e quindi spiazzato e devastato dalla mobilitazione globale.

Stiamo dunque assistendo al crollo dello Stato moderno?Sì, un crollo che è ancora in corso. Crollo che è iniziato con la caduta dell’Unione Sovietica e della politica dei due blocchi che ha sgancia-to e liberato le masse, e con l’espansione del capitalismo, in grado di formare aree di sofferenza umana e sociale che hanno innescato infiniti meccanismi di migrazioni. Lo Stato per questo deve reinventarsi, perchè viene perforato da enormi masse di uomini e soldi, trasformando l’entità territoriale in una plu-

ralità di culture e aggregazio-ni culturali che pretendono di pesare politicamente.

Lo Stato moderno è in grado di rispondere a questo pro-blema o la soluzione sta in un approccio locale al mul-ticulturalismo?Lo Stato reagisce seguendo tre strade diverse: la via li-berale, ed è quello che più o meno ha fatto e sta facendo

Il logo dell’Università di Bologna, considerata la più anticadel mondo occidentale: le sue origini risalgono al 1088,Sotto una delle biblioteche dell’ateneo odierno

Carlo Galli, modenese dinascita, sassolese d’adozione per motivi famigliari, èProfessore di Storia delleDottrine Politiche presso l’Università di Bologna edex rettore dell’Ateneo di Forlì

La corte di San Giovanni in Monte, dove è ubicato il Diparti-mento di Discipline storiche dell’Università di Bologna

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Cioè?Chi abita in Italia deve rispet-tare le leggi italiane, quindi se l’appartenenza ad una cultu-ra prevede un contrasto con le leggi della Repubblica que-sto deve essere vietato, ma non bisogna regolamentare le consuetidini di vita, i costu-mi, sapendo che gli uomini sono diversi e non esistono culture inferiori. Se i musul-mani vogliono una moschea, la si concede senza problemi, perchè rientra nei loro costu-

mi, nella loro cultura e non va contro nessuna legge. Lo stato italiano non è cristiano cattolico, non vedo dove do-vrebbe essere la questione.

Tanti errori però sono stati commessi a livello locale, e Sassuolo ne è una chiara te-stimonianza.Spesso le politiche locali se-guono il principio dell’iner-zia: non c’è mai un’iniziativa spontanea, ma si reagisce solamente di fronte alla con-

statazione di problemi. La costruzione di ghetti, come Braida, è dovuta alla pigrizia. Braida è un’omissione dei po-litici sassolesi.

E intanto l’odio etnico cre-sce.Gli uomini hanno un po’ di ragione, un po’ di paura, un po’ di egoismo, un po’ di odio, un po’ di apprensione: la ten-denza più ovvia è trasformare un problema in una persona, e la differenza che prima sal-

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ta all’occhio è quella fisica, del colore della pelle. Poi se-guono tutte le altre. C’è solo l’educazione contro questa mera psicologia. Dobbiamo far capire che l’integrazione parte a livello sociale, conce-dendo a chi arriva dei vestiti, una casa dignitosa, un lavoro, gli asili, le scuole: questo vuol dire insegnare cos’è la demo-crazia.

Daniele DieCi

Squarci di Braida(foto Francesco Martignoni)

Viale Gramsci, 85 Sassuolo

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C E N T R O F I T N E S S

DAL 1991 IL FITNESS E LA DANZA A SASSUOLO

w w w . p e r f e c t p a l e s t r e . i ti n f o @ p e r f e c t p a l e s t r e . i t

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fascinante figu-ra di Samvise Gamgee, travol-to da eventi mo-s t r uosamente più grandi di lui. Toccherà di con-seguenza anche il tema del ritor-no, impregnato di una fortissima simbologia. È infatti Sam, pro-tagonista nasco-sto, che torna ai “cavoli e patate” della Contea, è la sua storia che conclude il libro. Il celebre “sono tornato” che conclude la trilogia esce dal-la bocca del più semplice degli hobbit.

la reDazione

culture e spettac liparole, pensieri, nani e ballerine

Sassuolo nella Terra di MezzoGrande conferenza su J.R.R. Tolkien, il grande scrittore fantasy inglese, autore, tra gli altri, de “Il Signore degli Anelli”. Saranno presenti a Sassuolo tre dei maggiori esperti del genere. Per saperne di più e per viaggiare ancora…

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L’ASSOCIAzIONE CuL-TurALE LE ruNE torna alle sue radici. Con il patro-cinio del Comune di Sassuo-lo, sta infatti organizzando la conferenza “J.R.R.Tolkien. Tra realtà e fantasia”, che si terrà mercoledì 19 novem-bre, alle ore 21 presso l’aula Magna del Polo Scolastico. Nate nel 2000, le Rune dedi-carono i primi anni del loro lavoro alla valorizzazione della cultura fantasy e delle opere dello scrittore inglese. Ora tornano sull’argomento con un evento inedito, al-meno per quanto riguarda il nostro territorio. La confe-renza si propone di mettere in rapporto l’opera letteraria di Tolkien, soprattutto Il Si-gnore degli Anelli, con la sua visione della realtà. Parlan-do dei personaggi, della sto-ria, del mondo e delle razze è infatti possibile vedere “in trasparenza” molti temi cari a Tolkien: la visione del bene e del male, la tentazione del potere, l’amicizia e il sacri-ficio, l’amore e la finitezza

della vita umana. Tema cen-trale della serata sarà quindi la fantasia, di cui Tolkien ebbe una concezione del tut-to originale: la sua era una fantasia realista, basata sul riconoscimento della realtà, e non una mera fuga dalla stessa. Di questi e di altri argomenti se ne parlerà con tre fra i maggiori studiosi ed esperti di Tolkien in Italia.

PAOLO GuLISANO, che ha dedicato all’autore ingle-se e al suo mondo fantastico articoli, studi, traduzioni e quattro libri, tra cui Gli eroi del Signore degli Anelli e Tol-kien: il mito e la grazia. Lo scrittore parlerà di come col Signore degli Anelli è sta-to possibile assistere ad un fenomeno letterario interes-sante e sorprendente: il ritor-no nella narrativa del Mito e dell’Epica; di come Tolkien abbia riproposto ai lettori disincantati della Modernità storie dai molti significati, dai valori profondi, arcaici, strettamente intrecciati con

la storia e i miti dell’Europa.

EdOArdO rIALTI, dot-tore di ricerca in Letteratura Italiana presso l’Università di Firenze, studioso e traduttore delle opere di J.R.R.Tolkien, C.S.Lewis, T. Howard e M. D. O’ Brien. L’ospite raccon-terà del doloroso e struggen-te percorso di spoliazione e privazione a cui sono sotto-posti molti protagonisti delle opere tolkeniane. E di come proprio questo radicale azze-ramento d’ ogni umana cer-tezza permette ai personaggi di Tolkien, e a noi lettori con loro, di capire cosa si è di-sposti a compiere per amore, e di scorgere l’unica grande Speranza: levarsi ad illumi-nare, sostenere e confortare questo nostro pellegrinare lungo la Terra di Mezzo.

ANdrEA MONdA, esper-to di J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, che ha pubblicato: Tolkien. Il Signore della fan-tasia e Gli anelli della fantasia. Lo studioso discuterà l’af-

La locandinadella serata

del 19 novembre

ilsasso lino

Programma della serata21:00 – 21:15 Introduzione della serata21:15 – 21:45 Relazione: “Tolkien: dal Mito al Logos” - Paolo Gulisano21:45 – 22.15 Relazione: “Elfi e draghi. Cavoli e patate” - Andrea Monda22.15 – 22.45 Relazione: “La lunga sconfitta... la grande vittoria finale: il cammino dell'uomo nell'opera di Tolkien” - Edoardo Rialti22.45 - 23.00 Domande e confronto

Al termine della conferenza sarà a disposizione dei partecipanti un rinfresco.La libreria Incontri allestirà uno spazio libreria dedicato al tema argomentato.Diretta web su www.fuori.tv - Info: 329 4143623

INGrESSO GrATuITOC/O AuLA MAGNA POLO SCOLASTICO

Piazza Falcone e BorsellinoSASSuOLO

Il Sassolino è la rivista ufficiale dell’evento www.lerune.org“Il Signore degli Anelli”, capolavoro di Tolkien, in una celebre edizione Rusconi.

La locandina del primo capitolo (2001) della trilogia cinematografica diretta dal neozelandese Peter Jackson, basata sul romanzo di Tol-kien. I film hanno conquistato in totale ben 17 premi Oscar.

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Egregio Maestro Lodi, un inizio classico: quando è nato il suo amore per la tromba?Ho iniziato a suonarla a die-ci anni, ma non si può par-lare di amore. Anzi, a me la tromba non piaceva proprio per niente, io volevo suonare la fisarmonica!E invece?E invece mio zio, che all’epo-ca dirigeva la banda del mio paese, Novi, aveva bisogno di trombe, era senza. E allo-ra io ho cominciato a soffiare dentro a questo tubo. Per tre mesi non ci ho capito niente, pensate che scrivevo le note in sillabe. Per esempio, Ban-diera Rossa era “sol do re mi mi mi, re do re mi mi mi”. Poi, piano piano, ho iniziato ad appassionarmi fino a fare la mia prima uscita con la ban-da, il 25 aprile del ’46.Lei è famoso anche e so-prattutto per essere stato la tromba di Ennio Morricone nelle colonne sonore di di-versi film del calibro di Per un pugno di dollari…Sì, la prima volta che ho suonato con Ennio è stato nel 1964 e di Per un pugno di dollari ho inciso la sincroniz-

zazione originale del film. L’ultima volta che lavorai per il maestro Morricone fu per l’incisione della colon-na sonora de Il deserto dei Tartari. Ero in un albergo di Pescara e a mezzanotte ho ricevuto una telefonata: “Pronto. Sono Ennio. Devi prendere il treno delle 2, perché domattina alle 9 devi essere a Roma. Devi darmi una mano a finire l’incisione: mi avevano tanto consigliato due trombettisti americani… ma oggi, dopo un quarto d’ora erano già cotti!”. Cosa volete che gli abbia risposto? “Va mo’ là Ennio! Adesso vengo giù”. E alle 9 del mat-tino dopo stavo rifacendo le sovrapposizioni di cinque trombe. Ha fatto anche altro per il mondo del cinema?Nel corso degli anni ho suo-nato per molti altri autori e registi. Ho inciso la musica che accompagna film diretti da Fellini, tra cui Satyricon. In totale credo di aver lavo-rato sulle colonne sonore di circa 350 film: è stata una bellissima esperienza, ma non pensiate che siano state le mie più grandi soddisfa-zioni. Le ha trovate altrove?Certamente. Una delle mie più grandi soddisfazioni la ebbi quando suonai in quin-tetto al cospetto di Papa Giovanni XXIII. È stata una cosa molto importante a dif-ferenza della registrazione di un film. Al di fuori dell’am-biente cinematografico ho incontrato situazioni molto più stimolanti, dove si suo-nava musica molto più impe-gnativa. Un altro momento di grande commozione l’ho passato a Salisburgo, dove ero andato a fare un concer-to con i Solisti Veneti: rice-vemmo 20 minuti di applau-si. Sono queste le cose che ricordo con emozione.

Il tipo di musica che più l’ha affascinata durante la sua carriera?Direi la musica barocca e ri-nascimentale che ho suonato per anni con gli Ottoni di Ve-rona. Eravamo l’unico com-plesso del genere in Italia e con loro ho girato l’Europa in lungo e in largo.Lei ha suonato e insegnato a Sassari, Catania, roma, Pescara, Mantova, si è esi-bito in tutta Europa e poi è tornato in Emilia.Ho sentito il bisogno di ri-avvicinarmi a casa. Quindi ho cominciato a insegnare a Mantova, dirigendo contem-poraneamente la banda di

“Ho suonato per Morricone e per il Papa”La sua tromba ha lavorato anche per Fellini e tanti altri. “Ma poi ho sentito il bisogno di riavvicinarmi a casa”. Ed ecco che il Maestro Neldo Lodi dal 1980 è direttore del Corpo bandistico ‘La Beneficenza’ di Sassuolo:“Faccio ancora qualche pernacchia con la tromba per mostrare ai ragazzi come si tengono le labbra.”E pensare che si voleva dare alla fisarmonica…

Moglia. Fino a quando, nel 1980, non mi hanno chiesto di venire qui a Sassuolo. Par-tii come un incarico provvi-sorio, che io accettai di buon grado. E 28 anni dopo sono felice di essere ancora qui. Praticamente ho iniziato tutto dalla banda e, alla fine, sono tornato alla banda.Suona ancora?Faccio qualche pernacchia per mostrare ai ragazzi come si tengono le labbra. Non riesco più a suonare come prima: la tromba è tutta una questione di muscoli e fiato e io ho 73 anni! Ma ho suona-to a lungo e sono moltissimi anni ormai che ho deciso di

dedicarmi all’insegnamento e sono sereno e appagato.Nella sua lunga vita da stru-mentista c’è qualcosa che non rifarebbe?Rifarei tutto esattamente.E c’è qualcosa che invece non ha fatto ma avrebbe vo-luto fare?Suonare la fisarmonica!È ancora il mio pallino.Progetti per il futuro? Non ne ho. Sono molto feli-ce di lavorare qui alla Bene-ficenza, dove ho trovato un ambiente che avrei voluto incontrare sempre durante la mia carriera.

FranCesCo Martignoni

Neldo Lodi è nato a Novi di Modena nel 1935. (Foto Martignoni)Da 28 anni è lo stimatissimo Maestro Direttore del Corpo Bandistico “La Beneficenza” di Sassuolo

culture e spettac li

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“Per un pugno di dollari”, (1964) capolavoro di Sergio Leone e dello “spaghetti western”, musicato da Ennio Morricone, è solo uno dei tanti film in cui è presente la tromba di Neldo Lodi

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caffè elett rale

Pecoraro: “Vinceremo anche senza ballottaggio”Il nostro giro di interviste elettorali continua con Ciro Alessio Pecoraro, segretario del PD: “Siamo ancora favoriti, sempre che chi sta in giunta non faccia errori importanti…”. Poi ci parla di alleanze, sicurezza, Temple Bar, murales. E di imprenditori: “Se un Marazzi o un Panzani accettasse la candidatura in lista, ne saremmo ben lieti…”Egregio Pecoraro, abbiamo la percezione che il centrodestra sia favorito per le prossime comunali. Sarebbe una piccola rivoluzione. Cosa ne pensa?Occorre una precisazione: è sì vero che il centrosinistra gover-na Sassuolo da molto, ma è an-che vero che la spinta culturale sassolese è più di centrodestra. Ed inoltre in momenti di diffi-coltà sociale come questo si ten-de a “conservare” e a rifugiarsi a destra. Però…Però?Le amministrative si giocano molto sulla credibilità dei can-didati. Io vedo ancora favorito il centrosinistra. Mi sbilancio: an-che senza bisogno di ballottag-gio. Sempre che chi sta in giunta non sbagli mosse importanti…del tipo?La sicurezza è una priorità e lo stabile di via Circonvallazione rappresenta un problema. Mi auguro chiusura e abbattimen-to. E poi c’è l’approvazione del Poc, ovvero lo strumento che renderebbe operativo l’atteso Psc. Quante possibilità ci sono che il Pd ricandidi Pattuzzi?Dovessi scegliere io, 100 su 100. Per me ha lavorato bene. Il gruppo dirigente non si schie-rerà contro Graziano, ma non posso escludere che qualcuno degli altri iscritti voglia correre attraverso le primarie. Adesso spetta a Pattuzzi sciogliere la riserva (che è stata sciolta poco dopo quest intervista, ndr).Coalizioni: il centrodestra sembra più compatto. E pur non proponendo facce nuove, appare anche più “fresco”.Si paga lo scotto del governare: chi sta al potere sembra sempre più “vecchio”. E come unità, a livello locale loro si presentano divisi, perché Menani ha con-fermato anche a voi che non in-tende ritirare la candidatura. Di veramente unito c’è il Pdl.Però uno che votasse Menani al primo turno, in caso di bal-lottaggio sosterrebbe al 100% l’altro candidato di destra. Nella vostra coalizione, inve-ce, ci sono più mal di pancia…Quando metti in campo un’ope-razione di rinnovamento come abbiamo fatto nel PD, è naturale

che ci sia qualche mal di pancia. Ma il “nemico” da sconfiggere è l’altra coalizione, non qualcuno della nostra.Quindi non ci sarà qualche testa illustre della sinistra che cadrà e che non verrà presen-tata?Stiamo stabilendo un insieme di regole precise, che terranno conto anche del merito, del ta-lento, e del rinnovamento che non è solo anagrafico, ma di idee. Ben venga, quindi, anche l’esperienza di chi ha già gover-nato. Proporremo forum tema-tici e conferenze di program-ma per coinvolgere i cittadini, che tra l’altro avranno diritto di conoscere l’eventuale squa-dra comunale prima del voto. Tra i partiti, ci sarà un discor-so sicuro con l’Italia dei Valori e con la parte più governativa della Sinistra Radicale. Inoltre è in atto un dialogo serrato con l’Udc (quelli non confluiti nel Pdl, ndr): sarà difficile averli al primo turno, ma all’eventuale ballottaggio vedremo. Tutte le elezioni si vincono col voto de-gli indecisi.Moschea: un maligno direb-be che la Giunta se ne sta oc-cupando adesso perché si va verso le elezioni. Lo stesso maligno direbbe che oltre ad accontentare i cittadini sas-solesi, allo stesso tempo non si vogliano scontentare i circa 1000 musulmani che avranno diritto di voto.E’ solo un caso che i tempi sia-no pre-elettorali: era scaduta la deroga urbanistica dello stabile. Poi è chiaro che il diritto di cul-to va garantito a chiunque. Ab-biamo ritenuto che però fosse il caso di trovare una soluzione condivisa, come è stato fatto. Il progetto del centrodestra “man-diamoli tutti fuori” è molto faci-le e di impatto, ma è inattuabile: non dobbiamo inseguirli a chi urla di più.Chi vi guarda da sinistra, dice di non vedere tanta differenza tra voi e il centrodestra.La fase post-ideologica sta ri-mettendo in discussione tutto. Il ceto meno abbiente non sta più solo a sinistra. In una poli-tica che cambia, a chi ci guarda da sinistra porgo una critica: si

è dormito in questi anni sul di-scorso della sicurezza. Noi cer-chiamo il giusto mix tra sicurez-za e integrazione.L’anno scorso si vociferò della candidatura di Marazzi addi-rittura a sindaco. In tempi di antipolitica, non sarebbe stata una valida novità?Governare una città come Sas-suolo è difficile. Uno non si può improvvisare sindaco. Al tempo stesso, però, penso che la novità vera possa stare nella squadra, più tecnica, che gli si mette in-torno: se un imprenditore come un Marazzi, un Vantaggi, un Panzani o chi per loro volesse accettare la difficile sfida della candidatura in lista, noi ne sa-remmo ben lieti. L’importante è costruire una squadra compatta anche per evitare i colpi di testa come ci sono stati nell’attuale maggioranza. E per inseguire le nostre priorità.Quali?Braida e il rilancio sociale eco-nomico del distretto. E i giova-ni, che sono sfiduciati da una politica che li ignora. Voglio che diventino protagonisti. Pur-troppo per ora non è stato così, purtroppo i giovani su cui si era puntato hanno fatto poco, tra cui un consigliere eletto coi DS che non ha inciso.Se non fosse stato per alcuni ragazzi sassolesi, adesso al po-sto del Temple Bar ci sarebbe un ristorante…Lo so bene. Ma penso che quel gruppo di giovani abbia agito in maniera compatta anche per il buonissimo lavoro dell’Assesso-re alle Politiche giovanili Marco Fiori…Assessorato che però non esiste più. E dentro alla stessa Giun-ta c’era chi insisteva a brutto muso per il ristorante. Le divergenze ci possono stare. Quando Fiori ha lasciato per motivi personali l’assessorato, quel posto non è stato rimpiaz-zato. Può essere stato un errore, ma io vedo le politiche giovanili come qualcosa di trasversale tra i vari assessorati. Comunque l’importante è smetterla di far gestire cose che riguardano i gio-vani a chi ha un gap generazio-nale, se no ti ritroverai sempre nei discorsi dove “il ristorante

è meglio di un punto di ritrovo giovanile”.Quindi il risto-rante sarebbe stato un errore.Sì. A meno che non si fosse fatto un cen-tro giovani da un’altra parte. Sui murales del palazzone di Braida, dalla maggioranza sono uscite voci a sostegno e altre più cri-tiche…Come Sinistra siamo bravi a governare ma non a comunicare. E’ il nostro tallone d’Achille. I murales?Sono stati sbagliati i tempi. Sa-rebbero andati bene nel conte-sto di un evento organizzato a ridosso del superamento della struttura. Ma così no: non puoi dire il giorno prima che il pa-lazzone verrà superato e poi il giorno dopo fare i murales. Ca-pisco che ne esca un messaggio ambiguo.Il Comune non ha pagato quei murales, e non stiamo parlando di una cifra clamorosa (alcune centinaia di euro di vernici, ndr). Non ha pagato per pau-ra delle solite critiche sui soldi sprecati in “cultura inutile”?

Un caffè elettorale con…

Credo che sia giusto che le ver-nici non siano state pagate coi soldi pubblici in quanto come dicevo il palazzo prima o poi verrà abbattuto.Per concludere?Ci vorrà coraggio: ad esem-pio, sarà dura convincere chi è stato protagonista degli ultimi trent’anni della scena politica a fare un passo indietro. Ma l’operazione più grossa è inno-vare con un giusto mix. Il mio vice, Maria Cristina Vandelli, è una quarantenne: mi piacevano più le sue idee che la sua car-ta d’identità. E faccio un altro nome: Paolo Fantoni, che ha 65 anni ma ha ancora un piglio molto interessante.

MarCello MiCheloni

Nome: Ciro Alessio Cognome: PecoraroLuogo di nascita: Bari Data di nascita: 4-6-1982Professione: Studente in MatematicaIn politica: Segretario comunale del Partito Democratico

Ultimo libro letto: “L’audacia della speranza” di Barack ObamaMusica preferita: Ligabue, ColdplayFilm preferito: “La ricerca della felici-tà” di G. Muccino

verso le elezioni 2009

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Gozzi: “Sveglia! Bisogna riaggredire il mercato”“è inutile stare ad aspettare aiuti da governo e finanza”. Parola di Manuela Gozzi, referente del settore ceramico per la Cgil di Modena: “E poi occorre investire sulle persone. Se persino aziende leader come la Ferrari ricorrono a contratti a tempo, vuol dire che si è persa di vista l’importanza della risorsa umana a lungo termine”

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Dentro la crisi

Signora Gozzi, quanto è pre-occupata per la situazione socio-economica?Non mi posso esprimere con una percentuale… È fuori dubbio che la crisi finanziaria ha colpito diversi settori, com-

presi quelli del distretto sasso-lese. Però..Però?Sono più preoccupata dalla mancanza di volontà di aggre-dire il problema che vedo in giro. Le difficoltà sono indub-

bie, ma potrebbero essere infe-riori se tutti gli attori facessero la loro parte. Se imprenditori, istituzioni, associazioni, in-sieme al sindacato, invece che aspettare gli aiuti di qualcuno ritrovassero una volontà pas-sata di affrontare il mercato invece che di subirlo, credo che i segnali di preoccupazio-ne potrebbero essere inferiori. Deve partire un ragionamen-to tra tutti gli attori che possa promuovere innovazione sia di processo che di prodotto, alla ricerca di nicchie ma an-che fasce di mercato nuove rispetto ad oggi. Se invece si sta ad aspettare che gli aiuti arrivino dal governo, dalla finanza o dalle banche, è evi-dente che stiamo parlando di soggetti non controllabili…Tra gli attori in campo, se-condo lei c’è qualcuno che ha maggiori responsabilità di altri?Sono una sindacalista, sa-rebbe troppo facile dire che è delle imprese… Ma non è solo loro: istituzioni, associazioni e anche lo stesso sindacato possono fare di più.un esempio?Confindustria Ceramica ha definito un codice di com-portamento per poi giungere al codice etico, che afferma il “Made in Italy”. Bene. Io

credo che si debba parlare di “codice etico” dall’inizio alla fine comprendendo anche la contrattazione, la filiera. A tutto campo. E’ chiaro che qui il soggetto primario non può è la singola impresa, bensì l’as-sociazione… Sì ai codici etici come il “Made in Italy”, quindi, ma sì anche ad un bilancio sociale. Con la partecipazione di tutti gli atto-ri che citavo prima, o come si dice ora degli “stakeholders”: ognuno dovrebbe dichiarare l’impegno che si assume in tal senso e quali sono le risor-se umane ed economiche che mette a disposizione per rag-giungere quell’obiettivo; lo si

dichiara a preventivo, lo si ve-rifica a consuntivo. Si comin-cerebbe a trovare un filo comu-ne di sistema, di distretto.Ma non è tutto qui.dica.Ci sono altri elementi che van-no messi in campo. Siamo in fase di rinnovo contrattuale. Ci deve essere una predisposizio-ne nel migliorare le condizioni di vita delle persone: coniuga-re tempi di lavoro e tempi di vita, risolvere problemi quali trasporti, asili nido, assistenza agli anziani. In questo mo-mento in cui di risorse ce ne sono meno, occorrerebbe un intreccio tra privato e pubblico che non c’è.

SassuoloVentriquattrOre

L E P A G I N E E C O N O M I C H E D E L S A S S O L I N O

ilpiastr ellino

in collaborazione con

Torna di moda la Campogalliano–Sassuolo, se mai aveva smesso di esserlo. Dopo mesi di silenzio seguenti l’annuncio del finanziamento del primo stralcio (in sostanza dall’A22 allo scalo merci di Marzaglia), però, proprio ad inizio mese è arrivata la notizia di una nuova infrastruttura che nulla c’en-tra con la Bretella ma che potrebbe aprirle le porte.Sarà lungo 80 metri e largo 40, infatti, il ponte sospeso sull’Autostrada del sole che il consiglio di amministrazione di Autobrennero spa ha deliberato i dopo mesi di discussio-ni. Cambierà così il raccordo fra i due assi autostradali, uno dei punti nodali della viabilità del Nord Italia. Il sovrappasso dalla struttura avveniristica è stato progettato dall’ingegner Leonardo Fernandez Troyano “professionista di fama inter-nazionale, specializzato nella progettazione di ponti strallati” che aveva proposto quattro soluzioni. I pali di sostegno - due da una parte e due dall’altra, accoppiati a formare un angolo con ai vertici grandi sfere - saranno inclinati verso l’esterno rispetto alla carreggiata dell’A22 e una rete di cavi d’acciaio sosterrà le carreggiate.Cambierà volto l’intera zona ed è facile prevedere che lo “sca-valco dell’A1” riproporrà, una volta realizzato, la possibilità di far proseguire l’Autobrebbero fino a Sassuolo: la famosa “bretella” autostradale di cui si parla ormai da quasi qua-rant’anni.

FaBio panCiroli

Il nuovo ponte sulla A22

Manuela Gozzi è la segretaria generale della Filtea (tessile, ab-bigliamento, etc.) e Filcem (Chimica Energia e Manifatture) Cgil di Modena

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Ha un esempio concreto in tal senso?I trasporti nel distretto. In via Canaletto a Fiorano, dove ci sono Gardenia, Florim e com-pagnia, non passa una corrie-ra! Almeno 3000-4000 lavora-tori vanno in quell’area ogni giorno… Possibile che non ci sia un trasporto pubblico? E sono molteplici gli esempi per altre zone industriali. Ecco, potrei essere meno pessimista se per queste cose vedessi un qualche segnale da parte degli attori che citavo prima…Ci parli dei trend occupazio-nali del distretto.Sono in calo e lo dimostrano anche gli stessi osservatori di Confindustria Ceramica. E anche qui ci sono alcune valu-tazioni da fare…Prego.Non si tiene quasi mai conto degli “invisibili”, ovvero dei lavoratori con contratti a ter-mine, dei lavoratori a sommi-nistrazione interinale, né delle società di movimentazione che forniscono quelli che più volgarmente vengono definiti “facchini”. Quindi già c’è un calo a li-vello di contratti a tempo in-determinato, al quale va ag-giunta la situazione di questi lavoratori?Sì, e sono i lavoratori più de-boli, più ricattabili e anche più “indispensabili” alle imprese che vogliono conseguire una certa flessibilità. E nel frattem-po questo metodo fa calare le

assunzioni a tempo indetermi-nato, anche per un proliferare di leggi che lo permette. Se prendiamo i numeri di addet-ti di tante aziende grosse del distretto e li compariamo col passato, il numero di per sé non è che cambi molto: quel-li che cambiano sono i tipi di contratto. Non rinnovare un contratto agli “invisibili” fa meno caos rispetto a interrom-pere contratti a tempo indeter-minato: sembra “un colpire senza far male a nessuno”. Ma in realtà sono persone che “dovrebbero” avere diritti, hanno mutui, bollette. Come chiunque altro. E non hanno diritto a nessun ammortizza-tore sociale nel caso la ditta debba ridurre il personale…Abbiamo affrontato diverse volte il discorso di queste coo-perative… diciamo che tra di esse c’è chi se ne approfitta.Sono normate non da con-tratti nazionali ma da regola-menti. Ci sono dei riferimenti complessivi, è vero, però sono regolamenti che consentono molte libertà contrattuali…E queste modalità vengono utilizzate non solo nel settore ceramico, ma anche nel tessi-le e nel metalmeccanico, per-sino da aziende leader come la Ferrari. Se anche aziende del genere utilizzano questi contratti… La risorsa umana è il primo investimento che dovrebbero fare le imprese. Se non capiscono che il futuro delle imprese è investire sul-

le persone, siamo davanti ad imprenditori che si possono definire tali ma non hanno di certo una visione a lungo ter-mine, men che meno a livello di sistema. Investire sulla per-sona è la prima cosa da fare nella crescita complessiva del distretto. Io posso anche avere una spider in garage, ma se la faccio guidare a chi non ha la patente a cosa mi serve?Le racconto un aneddoto.dica pure.Ricordo che nel 2002, dopo la riforma della legge Biagi, una mattina vidi in tv Guido Alber-to Guidi che era ai tempi vice-presidente di Confindustria nonché padrone della Ducati. Difendeva la precarietà intro-dotta dalla Legge Biagi, ma ammise che nella sua azienda non aveva nessun contratto a termine. Spiegò: “Visto che devo investire nei confronti delle persone con formazione e addestramento, dopo che raggiungo quell’obiettivo non posso permettermi anche di lasciarli a casa!”. Questo per dire le contraddizioni che ci possono anche essere in que-sto sistema… Per concludere?Va bene, il momento è di cri-si. Capisco che ci possa anche essere una riduzione del per-sonale, ma quello che rimane deve essere un valore aggiunto per l’impresa. Competenza, ricerca, qualità. Questa deve essere la direzione.

MarCello MiCheloni

piastr ellinoil

L’ingresso della Cgil di P.le Cittadella a Modena

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Pechino da vicinoGianni Pala ha pertecipato alle ultime Paraolimpiadi come allenatore della medagliata Cecilia Camellini. In questo flash inviato dalla Cina ci racconta le sue primissime impressioni sulla capitale del paese che sta facendo tre-mare l’economia dell’Occidente...Atterrati all’aeroporto di Pe-chino il 1° Settembre con la delegazione italiana, venia-mo accolti da una prepara-tissima hostess che ci dà il benvenuto ufficiale alla treci-desima edizione dei Giochi Paraolimpici. La macchi-na organizzativa è enorme, perfetta. Ovunque squadre di volontari, riconoscibili e disponibili. Prima difficoltà, l’impenetrabile lingua cinese. Il mio tassista non parla in-glese (molti vengono da fuori, dalle campagne, conoscono a malapena le strade e spesso devono accostare e chiedere indicazioni). Gli mostriamo l’indirizzo sulla fotocopia della prenotazione. Attentissimo a rispettare il limite di 80 km orari ci fa percorrere una superstrada di 8-10 corsie. Si capisce da su-bito che qui le leggi è meglio rispettarle. Però le auto sor-passano indistintamente a de-stra e a sinistra, e suonano il clacson in continuazione, qui è la prassi e sembra che fun-zioni bene dato che Pechino, statistiche alla mano, sembra sia una delle città più sicure per gli automobilisti! Dopo mezzora e qualche deviazio-ne di troppo giungiamo in hotel. Quattro stelle, edificio modernissimo, arredamen-ti di design, e il tutto per un prezzo che nemmeno una pensione romagnola...Anche qui enormi sorrisi, massima gentilezza e disponibilità.Giusto un’ora per sistemarci e decidiamo di dare una pri-

ma occhiata ai campi gara. La giornata è soleggiata, o al-meno lo sarebbe...La famosa cappa di smog sentita in tele-visione c’è davvero, e pensare che per i Giochi le fabbriche sono state chiuse e il traffico limitato. C’è da spaventarsi a pensare agli altri giorni! Si opta per la metropolitana, ovviamente modernissima e ipertecnologica. Unico problema: le proporzioni de-mografiche cinesi non sono le nostre, per cui bisogna aspettare 3 corse per riuscire a salire sul vagone. Se in Ita-lia tutti usano i mezzi privati, qui si utilizza tutti la metro-politana, infatti nei sotterra-nei sembrano esserci migliaia di persone. La percentuale di possessori di auto private è ancora relativamete bassa ma le strade sono ugualmente sempre congestionate. Que-sto non è difficile da credere se si conta che l’area metro-politana di Pechino raggiun-

ge i 15 milioni di persone. A trovarmi qui ora la Cina delle biciclette di certi film del pas-sato sembra lontana nel tem-po! Nonostante però i numeri tutto sembra funzionare alla perfezione. Sono impressio-nato, ovunque educazione e ordine, forse solo così si può sostenere una convivenza così pressante. Si potrebbe importare il modello da noi...anche se mi viene da pensa-re che dove non può il mero senso civico probabilmente possono le forze del’ordine. Qui sono ovunque ed effet-tivamente ci si sente sempre osservati. Sono in terra cinese da 2 ore e mi sento un po’ fra-stornato. Penso che ciò che si percepisce in Italia della Cina, allo stesso tempo am-mirazione e timore, è proprio quello che mi rimane come prima impressione...

gianni pala(ha CollaBorato M. MazzaCani)

piastr ellinoil

Gianni Pala durante la cerimonia di inaugurazionealle Paraolimpiadi di Pechino

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ilsasso lino

Il Verde e il Nerodi Daniele Dieci

Quattro ceffoni dall’Empoli per tornare coi piedi per ter-ra? Tutt’altro. Non dico che le sberle siano educative, ma di sicuro stimolano più che il vittimismo e i vizi. Una sconfitta inappellabile, una lezione di esperienza e tec-nica senza scandali arbitrali, solo i nostri errori e la loro superiorità conclamata. E sono convinto che il nostro

CEFFONI PER IL DERBYundici non sia da meno, che soprattutto nel primo tempo abbia fatto vedere un buon livello di gioco. Ma questa è, e rimane, la storia di una batosta. Be’, prima o poi sarebbe do-vuta arrivare, ed è un bene che sia arrivata rapida e dolo-rosa come un colpo di man-naia, che sia arrivata inattesa e potente, ma a gravare su

spalle di gomma, in grado di assorbire il colpo e di rispon-dere con la stessa intensità all’onta subita. Insomma, in ogni percorso di squadra che si rispetti, in avanscoper-ta su di un terreno che non conosce, si profila prima o poi la visione di un ostacolo, che ti abbatte o ti fortifica. Bene, penso che le quattro secchiate di acqua gelida

abbiamo risvegliato quello “spirto guerrier” che aveva fatto sfaceli nelle prime gior-nate. Cosa manca ancora per diventare una squadra affer-mata anche in B? Come già fatto in C1 le quattro sassate le abbiamo, messe in canti-na, buttate alle nostre spalle (come non ricordare infatti quel 2-4 casalingo contro il Monza, semifinale di ritorno dei playoff); ora ci resta da giocare il nostro derby, sotto la Ghirlandina a tinte gialle e blu. Derby sui generis, dove le due tifoserie si ritrovano unite in un pluridecennale gemellaggio. Ben venga il fair play e l’amicizia, ma per diventare davvero grandi, per entrare nella storia del calcio, il derby deve tingersi di neroverde. Con la stretta di mano a fine partita.

E’ online, sul sito www.ilsassolino.net, la nuovarubrica sul Sassuolo Calcio dedicata alle partite casalinghe dei neroverdi. Il nuovo spazio

Dieci in Pagella

vuole essere una pagina dove poter trovare i voti e i giudizi dell’ultima partita del Sassuolo, i soprannomi dei calciatori e dell’allenatore e dove poter avere la possibilità di commen-tare quanto scritto…

Capitan Marco Piccioni, rientrato di recente dopo un fastidioso infortunio.Nelle due foto a fianco, fasi di gioco di Sassuolo-Empoli, conclusasi con una pesante sconfitta per i “neroverdi” (foto da www.sassuolocalcio.it)

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ilsasso lino

Buk e altre storiedi Stefano Landini

rubriche

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ilsasso lino

s ndaggi

Come giudicate le proposte per i più giovani a Sassuolo?

Per la serie “non c’è dub-bio”. I risultati del nostro ultimo sondaggio, proposto sul sito internet del “Sassoli-no”, non lasciano scampo a fraintendimenti: per i nostri utenti, la vita extrascolastica o extralavorativa per un gio-

vane sul territorio di Sassuo-lo è ardua. Basti pensare che solo due utenti “controcor-rente” hanno dichiarato che secondo loro le proposte di divertimento del nostro terri-torio sono “ottime”. I click sono aumentati in ma-

niera proporzionale all’in-soddisfazione.Un po’ ce lo aspettavamo, ma non in questi termini.E la domanda focale rimane: cosa si può fare per cambiare questa tendenza?

M.M.

42,6 %27,9 %19,7 %

6,6 %3,3 %

Desolanti Scarse SufficientiBuoneOttime

?Locali e luoghi

di aggregazione:

come giudicate

le proposte per i

più giovani?

DOMENICA 7 MERCATO STRAORDINARIO organizzato da Confesercenti e Confcommercio

DOMENICA 14 MERCATINO DEGLI HOBBISTI SOFFITTE IN PIAZZA ore 15.00 CONCERTO di musiche natalizie con la Banda di Viano BALLI DI GRUPPO della scuola All Style Dance

DOMENICA 21 MERCATINO DEGLI HOBBISTI SOFFITTE IN PIAZZAore 15.00 CONCERTI con: PICCOLO CORO, TEEN AGERS VOCALIST, CORO CASALGRANDE diretti da: M° Laura Silingardiore 16.00 arriva BABBO NATALE a portare DONI per tutti i bambini. Animazioni con Ass. Quinta Parete

9ª edizione Tutto il giorno

Dicembre a CASALGRANDE

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ilsasso lino

il sass lin nella scarpa...la parola ai lettori

SCRIVETECI!!!Tutte le critiche verranno ascoltate;

le lettere ed i messaggi più significativisaranno pubblicati (max 3500 battute;

gli interventi più lunghi potrebbero essere accorciati a discrezione della redazione)

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c.a. Il SassolinoCarissimi e gentilissimi concittadini sassolesi,

vi scriviamo per chiedervi di cominciare un cammino insieme per costruire un nuovo Sassuolo. Il gruppo civico “Conto Anch’io a Sassuolo” è per voi. È stato costituito per voi, nasce per voi e deve lavorare per voi. Per questo, per poter agire nel modo più effi-cace, chiediamo la vostra cortese e gradita collaborazione. Noi lottiamo e lotteremo per migliorare il Paese in maniera indipendente, senza nessun compromesso con i partiti politici e senza soldi e appoggi di alcun tipo, a differenza di altre iniziative civiche. L’in-tento è quello di andare al di là della politica dei partiti. Possiamo anche perdere, ma chi non lotta ha già perso.Come Gruppo civico abbiamo preso e stiamo portando avanti in questi anni molte ini-ziative, ma solo la voce di chi, come noi, vive ogni giorno sul territorio può indicarci veramente la strada. Scopo del nostro impegno, infatti, è di tentare di risolvere alcune problematiche del Paese, proponendo nuove idee e progetti, attraverso uno strumento efficace ed efficiente quale quello della partecipazione delle persone, della presa di co-scienza, della crescita del senso civico.Vogliamo offrirVi una nuova possibilità per poter dialogare e confrontarsi con un dialo-go più meditato, utile, costruttivo caratterizzato dalla comune volontà d’operare insieme per il bene comune.Il Gruppo Civico “Conto anch’io a Sassuolo” è un gruppo di persone, che non hanno, non hanno avuto, nessun legame, rapporto con nessun partito politico, con storie diverse e situazioni diverse, cosa che già ci aiuta ad avere una discreta visibilità e indipendenza, ma riteniamo che non basti ancora.Il Gruppo pertanto è aperto alla collaborazione e alle idee di tutti. Siamo di fronte ad un progetto strategico di ampio respiro che dice basta all’autoreferenzialità e ai vecchi, superati modelli dei partiti. Occorre fare rete, far crescere il sistema sul territorio. Voglia-mo, infatti, coinvolgere i coordinamenti delle associazioni, i centri servizi del volonta-riato, i vari Comitati. Occorre far crescere questo sistema nel territorio per far crescere il progetto che deve diventare luogo di confronto anche a livello territoriale. Per la prima volta ci si prova tutti insieme. Ora non ci sono luoghi dove dialogare e questa è una de-bolezza che va superata perché altrimenti i nostri mondi non incidono sulla “Cosa Pub-blica”. Oggi come oggi non ha senso guardare i campanili, serve invece un programma condiviso che metta in atto azioni concrete sulle problematiche del paese non solo legate alla sistemazione e risoluzioni di alcuni temi. È necessario puntare sulla collaborazione dei cittadini e sulla unità degli intenti. E questo proposito diventa strategica la formula-zione di progetti sociali che devono o possono dare una risposta efficiente. Non abbiamo la pretesa di essere meglio degli altri, ma almeno di fornire un servizio che risponda alle attese di chi guarda con simpatia e magari partecipa con passione al complesso e varie-gato mondo legato al mondo civico.Aspettiamo e auspichiamo la vostra collaborazione ed il vostro concreto aiuto. Invitia-mo pertanto tutti i cittadini a partecipare, in qualsiasi forma, a questa iniziativa, e tutti saranno i benvenuti.Forse chiediamo tanto, forse speriamo troppo... ma l’ampio spirito che ci anima ci fa sembrare tutto possibile. Oggi, c’è bisogno, più di ieri, di “vere” persone “indipendenti” che sappiano sperare e lavorare insieme per dare un segno forte a quanti sono in cammi-no e contribuire così a realizzare quella possibilità di vivere la vita quotidiana in maniera più piena e consapevole con alcuni spunti-iniziative di riflessione per chi vuole rendere più positiva la propria visione delle cose e fare ogni giorno un passetto sulla strada del miglioramento della vita .Nel ringraziarvi per l’attenzione e per la collaborazione che ci vorrete accordare,e in attesa di un vostro cortese riscontro, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti.

piCCinini Dott. ivano (Presidente del Gruppo Civico “Conto anch’io a Sassuolo”)

Costruiamo insiemeun nuovo Sassuolo

“Ma chi disegna lerotonde ha mai guidato?”

“Che stretta!”

Egregia redazione, complimenti per il giornale. Mi piacerebbe segnalare la pericolosità della nuova rotonda tra via Peschie-ra e via Pia, vicino alla pizzeria Rock. Secondo me un camion-cino non ci passa molto agevol-mente…

villani M.

Buongiorno.Come sempre accade é stato scoperto un nuovo giochino e ci si butta tutti (quante sono le nuove rotatorie nel com-prensorio?).Ora, da vecchio automobilista vorrei chiedere: Chi disegna le rotatorie ha mai guidato una macchina? È a conoscenza che QUALSIASI automezzo rigido nell’affrontare una curva aumenta (in larghezza) lo spazio occupato?È a conoscenza che, se sul retro degli autotreni hanno scrit-to “NON AFFIANCARSI IN CURVA” non lo hanno fatto perché sono dei grafomani? (Vedi come é ridotta la rotonda prospiciente l’ingresso del nuovo ospedale).Sono a conoscenza che le “Chicanes” stanno bene sulle piste ma sono deleterie nelle strade normali in quanto pro-vocano rallentamenti (nella migliore delle ipotesi ) o danni alle strutture quando, per eventi atmosferici non son ben visibili? (Via Radici in piano fra gli incroci con Viale 14 Luglio e 28 settembre).Sono, per caso, a conoscenza che dove esiste la possibilità di immettere due flussi contemporaneamente è opportuno farlo al fine di evitare intasamenti (un incrocio per tutti: Via Menotti con Via Stazione)?Si sono, sempre per caso, resi conto di aver creato tutto attorno al centro degli svincoli che invece di velocizzare bloccano il traffico e che nel malaugurato caso dovesse passare un mezzo di soccorso rimarrebbe bloccato ad am-mirare come sono belle le aiuole mentre non si può passare perché manca lo spazio di manovra o di eventuale sorpas-so? (sempre a mò di esempio, l’incrocio di Via Menotti più sopra citato).Gradirei una risposta ARGOMENTATA e non la solita: “QUALUNQUISTA, LE COSE VANNO BENE COSI’ PERCHÉ NOI, SUPEREROI, LO ABBIAMO DECI-SO”:Cordiali saluti.

lettera FirMata P.S: la prossima volta parleremo delle piste ciclabili che NESSUNO usa.

“Qualcosa di mai visto”

Ciao. Sono tornato come ogni anno allo Yasujiro Ozu e i cor-tometraggi mi sono piaciuti molto. Mi permetto solo di dire la mia: “Qualcosa di mai visto” credo sia un capolavoro. Ho pianto dal ridere. Forse sarebbe stato il caso di premiarlo come Miglior Corto Assoluto, invece che relegarlo in qualche modo al Premio Speciale della Giuria. Il regista è un genio.

Carlo Di CasalgranDe

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il sass lin nella scarpa...la parola ai lettori

Storia di un abruzzeseche tifa Sassuolo

Leggendo la “lettera firmata” dello scorso numero del Sassolino, pur con tutta la solidarietà per il rincaro del passaggio in bici sul treno, vorrei far osservare invece che per quanto riguarda i “pochi monconi di pista ci-clabile”, essendo il sottoscritto un assiduo utilizzatore della bicicletta, non posso condividere. Non mi è ben chiaro il luogo di lavoro del lettore, ma supponendo che sia in direzione Formigine, si può notare che dal centro di Sassuolo fino a Ponte Fossa si arriva su pista ciclabile protetta, con alcuni attraversamenti di strada in totale sicurezza, interagendo pochissimo con le auto. Da Corlo in poi se non sbaglio, la pista ciclabile protetta si spinge fino al centro di Formigine.Se la zona fosse Magreta e dintorni c’è la ciclabile pro-vinciale lungo il Secchia e poi sullo stradone di Magreta fino a Tabina e al successivo cavalcavia sulla Modena-Fiorano la pista ciclabile c’è.Se il luogo di lavoro fosse Maranello poco cambia: dal centro di Sassuolo, prendendolo come riferimento, si prende la ciclabile in via Mazzini e si va avanti in sede protetta e con qualche attraversamento fino al centro di Maranello, con la possibilità di non incrociare mai auto salvo le uscite da sedi private.Se si va verso il reggiano, la possibilità di percorrere solo ciclabili è ormai prossima con la realizzazione della pas-serella pedonale ciclabile sul Secchia. Anche in questo caso, dal centro di Sassuolo, passando per il parco Du-cale, via Indipendenza, ciclabile provinciale, si arriverà agevolmente sull’altra sponda che è a sua volta servita da ciclabile. Attualmente il percorso è comunque pos-sibile, ma c’è da attraversare il vecchio ponte stradale sul Secchia (a meno di non arrivare fino alla traversa di San Michele).E siamo stati solo alla viabilità di lunga distanza. E’ uti-le per me sottolineare che dalle periferie di Sassuolo si arriva al centro della città (e viceversa) in sede ciclabi-le protetta da qualunque lato la si voglia guardare: dal quartiere Ancora Borgo Venezia, con un pezzo di cicla-bile provinciale e poi risalendo da via Indipendenza e parco fino al centro; dal quartiere Braida, anzi dall’Es-selunga, lungo la circonvallazione, via San Pietro, via San Carlo, via San Francesco, via Mazzini, ecco che siamo in centro; da Quattro Ponti prendendo la stessa ciclabile che arriva fino a Ponte Fossa, arriviamo dritti e in sede protetta fino al centro storico (incluso il tratto appena rinnovato di via Menotti con ciclabile e pedo-nale incluso); da Pontenuovo, diciamo zona Consolata, possiamo scendere verso il polo scolastico e poi pren-dere il viale dei pioppi, parco Ducale, centro; oppure raggiungere dalla parte opposta la circonvallazione, la rotatoria di viale Della Pace e il centro ancora in sede ciclabile; dal confine di Fiorano (per la verità da quel-lo con Maranello) possiamo arrivare in linea perfetta-mente retta fino al centro cittadino e per la verità anche attraversarlo totalmente e passare al confine opposto, sempre in bicicletta; dalla zona alta di Rometta, lungo via Refice e poi viale Della Pace, raggiungiamo ancora una volta il centro in bici; e lo stesso possiamo fare da largo Verona. L’ospedale, i centri commerciali, il centro storico, i cimiteri, i principali uffici pubblici, sono tutti raggiungibili con piste ciclabili al sicuro dalle auto.Insomma, per chi ha voglia di respirare aria migliore e non ha voglia di cercare parcheggio con lunghi giri in automobile, le possibilità ci sono tutte. Buona pedalata.

gaBriele Bassanetti

Sulla mia tv scorrevano da sempre risultati e statistiche della “serie A”, un noto circo milionario che in quegli anni stava vivendo le pagini più tristi di sempre, ormai zimbello d’Europa per colpa di poteri forti e di personaggi sconsigliabili che hanno pilotato e ro-vinato quello che la gente si aspettava fosse sport.Cambiavo canale e trovavo la Formula 1, dove spionaggio, slealtà e sponsor ormai erano i padroni…E allora mi chiesi: ma dov’è finita la sana voglia di combattere e vincere a testa alta, con le proprie forze, fisiche e mentali, dare il massimo, battersi lealmente e risultare vincitori senza compromessi e aiuti esterni!?!?!?Si faticava ormai a trovare gente “pulita”, con etica e morale, in grado di essere d’esem-pio per tutti. Ma la mia passione per il calcio era talmente forte che mi rifiutai di credere che fossero tutti uguali, non può essere sempre la stessa “merda” ciò che guardo.Decisi di prendere le distanze dal mio club del cuore (nota squadra della scena europea) e guardai con occhio diverso le categorie minori, dove decine e decine di squadre si dan-no battaglia non a suon di milioni, ma con carattere e determinazione.Con grande sorpresa in C, in aria di promozione, noto un club, l’ U.S. Sassuolo.Ma Sassuolo è il comune dove il mio amico ha vissuto fino a qualche anno fa! E’ dove abitano quei miei zii! E’ dove mio padre ha abitato per un paio di anni da giovane…e quella tipa lì…come si chiamava?!!? Ecco si, anche lei era di Sassuolo…PAZZESCO!Sono dei grandi! Seguo e mi appassiono sempre più ai neroverdi ( gli stessi colori della mia città, a molti km di distanza ).Davanti ai risultati della serie C aspetto il finale sperato: LA PROMOZIONE!!!. Dopo l’estate riapro quel noto giornale di colore pastello, il quotidiano più letto in Italia e vedo un ottima rosa pronta a battersi per tutta la stagione.Inizio di campionato spettacolare, vetta solitaria e primi posti della classifica occupati con regolarità… FANTASTICO!!!Cerco su internet notizie e commenti, ma trovo ben poco a riguardo. Come mai si dà scarso risalto ad una favola moderna così bella? Scopro con tristezza che una serie di coincidenze e realtà maggiori hanno giocato a sfavore del Sassuolo…così non va.Chiamo Enrico, il mio amico Sassolese e di comune accordo decidiamo di fare qualcosa per la loro causa, la soluzione potrebbe essere proprio il web…Su Facebook creiamo il 1° SASSUOLO FAN CLUB, aperto a tutti, per qualunque tipo di considerazione, e con l’aiuto di Angelo, amico ingegnere elettronico (senza nessun tipo di sponsorizzazioni) iniziamo anche a costruire un sito www.sassuolofansclub.it.Subito si svela un interesse generale, uomini e donne, modenesi e “stranieri”…in molti partecipano e appoggiano l’iniziativa, in un paio di settimane più di 100 iscritti ed una imitazione!!!Ecco fatto! Qualcosa si muove finalmente, cerchiamo di creare interesse sempre maggio-re attorno alla squadra, quei ragazzi lo meritano.Speriamo che tutti quanti, da oggi capiscano che le belle storie di sport esistono ancora, e che i progetti ed i sogni sono possibili da realizzare, basta solo crederci.

I’M A BELIEVER!valerio sCarinCi

“Io in bicigiro bene”

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passatempchi più ne ha, più ne metta!

C R U C I V E R B A S A S S O L E S Ein cors ivo , l e de f in iz ioni d i Sassuolo e d intorni

monch

www.myspace.com/krakatoaink

L’OROSCOPO di Mirella Barchi

ArIETE (21/03 - 20/04)

Siete sempre avanti a tutti i segni dello zodiaco!Amore: non mancano le sor-prese...Lavoro: calma..la crisi passa!Salute:lo stress vi fa mangiare di più...

TOrO (21/04 - 20/05)

Trovate voi stessi...Amore: siete coccoloni...Lavoro: non sfruttate le vostre qualitàSalute: un po’ di dieta!

GEMELLI (21/05 - 21/06)

Attenzione a non sottovalutarvi…Amore: ci vuole un po’ di calore...Lavoro: prendete tutto con più calma...Salute: un controllino alla pressio-ne???

CANCrO (22/06 - 22/07)

Più attenzione a “se stessi”...Amore: non perdetevi in un bicchiere d’acqua...Lavoro: non giocate in borsa…Salute: attenzione alla circola-zione!

LEONE (23/07 - 23/08)

Momenti di gloriaAmore: liscio come l’olio…Lavoro: più sprintSalute: un po’ di riposo..

VErGINE (24/08 - 22/09)

Essere o non essere: questo è il problema?Amore: pronti ai cambiamenti??Lavoro: puntate tutto su di voiSalute: problemi con le ossa…

BILANCIA (23/09 - 22/10)

Siete scarichiAmore: non avete stimoli…Lavoro: tutti dipendono da voi...Salute: cercate di rimettervi in sesto!

SCOrPIONE (23/10 - 22/11)

Tenete tutto sotto controllo!Amore: date libertà al partner...Lavoro: che stress!!!Salute: mali di stagione...

SAGITTArIO (23/11 - 21/12)

Più dinamici...Amore: novità…Lavoro: nuova professione?Salute: tosse

CAPrICOrNO (22/12 - 20/01)

Evviva l’autunno..Amore: serenità e tranquillitàLavoro: siete già in “ferie”...Salute: raffreddore...

ACQuArIO (21/01 - 19/02)

Volete stabilitàAmore: contenti e feliciLavoro: nervosismo!Salute: terme...

PESCI (20/02 - 20/03)

Vi siete realizzati???Amore: niente regole…Lavoro: datevi da fare!Salute: un po’ stanchi…

dal 15/11/2008 al 15/12/2008

(Foto da sassuolovolley.com)

Orizzontali 1. Campionessa del Sassuolo Volley (vedi foto) – 13. Due romano – 14. Wanda, grande soubrette italiana – 15. Orlando, star hollywo-odiana – 17. Tipico nei giornali – 19. Fiume russo – 21. Le inizia-li del calciatore Miccoli – 22. Tipiche da annuncio – 23. La bella figlia dello Zar Nicola II – 25. Nome di donna – 26. Comune a tennis e pallavolo – 28. Ceramica del distretto – 30. In mezzo al lobo – 31. Fine della mutua – 32. Le prime tre riposizionate – 34. Targa marchigiana – 35. Stato del profondo sud degli USA – 37. Con i capelli bianchi.Verticali 1. Una delle più grandi voci italiane – 2. Capolavoro verdiano – 3. Mezzo uomo – 4. Quella cosa – 5. Articolo plurale – 6. Quella di Sassuolo quantomeno non è pulitissima... – 7. Si dice puntando l'indi-ce – 8. Ispirato da paesi stranieri – 9. Gran Bretagna – 10. Vivono nei boschi – 11. Stato della UE – 12. Il pronome dell'egoista – 16. Montagna emiliana... – 18. La targa "di" Teodora – 20. Sport yankee – 24. Sua Altezza Reale – 27. Poco esperto – 29. Perplessità... – 33. Un codice bancario – 34. Lo usa il pescatore – 35. Due volte nella fava – 36. Andare... a sinistra.

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