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Genova Medica Genova Medica Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova EDITORIALE La medicina e l’essere medico: come rispettare la volontà del paziente I CORSI DELL’ORDINE Il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico NOTE DI DIRITTO SANITARIO Dura critica della Corte di Cassazione ai criteri di economicità nella gestione del malato Il consenso informato può essere acquisito da un medico diverso da quello che opera il paziente? IN PRIMO PIANO La femminilizzazione del lavoro medico MEDICINA & PREVIDENZA Pianeta ENPAM QUALITA’ & PROFESSIONE Il paziente non collabora e il consenso non c’è N.4 aprile 2011 Anno 19 n. 4/2011 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. 0,42 N o t i z i e d a l l a C.A.O.

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  • Genova MedicaGenova MedicaOrgano Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Genova

    EDITORIALE La medicina e l’essere medico: come rispettare la volontà del pazienteI CORSI DELL’ORDINE Il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginariocinematografico

    NOTE DI DIRITTO SANITARIODura critica della Corte di Cassazione ai criteri di economicità nella gestione del malato

    Il consenso informato può essere acquisito da un medico diverso da quello che opera

    il paziente?

    IN PRIMO PIANO La femminilizzazione del lavoro medicoMEDICINA & PREVIDENZA Pianeta ENPAMQUALITA’ & PROFESSIONE Il paziente non collabora e il consenso non c’è

    N.4aprile2011

    Anno 19 n. 4/2011 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. €0, 42

    N

    otizie dalla

    C.A.O.

  • Ad oggi solo 605 colleghi hanno fatto richiesta della PEC, ed è per questo chevogliamo ricordare a tutti, una volta in più, che l’attivazione di una casella diposta elettronica certificata è obbligatoria in ottemperanza al DecretoLegislativo n.185 del 29/11/2008 (convertito in legge n.2 del 28/01/2009).A seguito di questo provvedimento, quindi, i professionisti iscritti agli Albi devonodotarsi di un indirizzo di posta elettronica che permetta la certificazione di datae ora dell’invio o della ricezione delle comunicazioni delcontenuto delle stesse. La legge prevede, inoltre, cheuna volta in possesso della casella PEC, questa dovràessere notificata all’Ordine ([email protected])inviando un’e-mail dalla propria casella PECattivata.

    Attivare la casella di Posta ElettronicaCertificata è obbligatorio

    Ad oggi hanno fatto

    richiesta dellaPEC 605

    fra medici, odontoiatri e

    doppi iscritti.

    L’Ordine di Genova offre gratuitamente agli iscritti una casella di PostaElettronica Certificata (PEC). Ecco la procedura per ottenerla:� accedere al portale www.arubapec.it� cliccare in alto a destra su convenzioni� inserire il codice convenzione (OMCEO-GE-0015)� nella pagina successiva inserire codice fiscale, cognome e nome(il sistema verificherà che i dati inseriti corrispondano realmente ad uniscritto all’Ordine)

    � inserire i dati richiesti� la richiesta della casella PEC viene salvata e vengono generati in PDF idocumenti necessari alla sottoscrizione del servizio PEC.

    La casella sarà attivata solamente dopo la ricezione via fax della documenta-zione sottoscritta allegando il documento d’identità al fax 0575 862026.Ulteriori chiarimenti per la procedura ed attivazione potranno essere richiestiall’indirizzo: [email protected].

    Modalità peril rilascio gratuito della PEC

    www.omceoge.org

  • Aprile 2011Sommario

    Genova MedicaOrgano Ufficiale dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

    Direttore responsabileEnrico BartoliniComitato di redazioneRoberta BaldiAndrea ChiamaAlberto FerrandoMassimo GaggeroLucio MarinelliMario PallavicinoAndrea StimamiglioCONSIGLIO DIRETTIVOPresidenteEnrico BartoliniVice PresidenteAlberto FerrandoSegretarioGiuseppina F. BoidiTesoriereProscovia Maria SaluscievConsiglieriMaria Clemens BarberisLuigi Carlo BottaroAlberto De MicheliFrancesco De StefanoRiccardo GhioGemma MigliaroLuca NanniFederico PinacciGian Luigi RavettiAndrea StimamiglioGiancarlo TorreElio Annibaldi (odontoiatra)Paolo Mantovani (odontoiatra)COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIPresidenteAldo CagnazzoEffettiviLucio MarinelliMario PallavicinoSupplenteAndrea ChiamaCOMMISSIONE ALBO ODONTOIATRIMassimo Gaggero PresidenteElio Annibaldi SegretarioMaria Susie CellaGiorgio Inglese GanoraPaolo Mantovani

    Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Genova

    Genova Medica

    Periodico mensile - Anno 19 n.4 aprile 2011 - Tiratura9.050 copie + 97 invii telematici - Autorizz. n.15 del26/04/1993 del Trib. di Genova. Sped. in abb. postale -Gruppo IV 45%. Raccolta pubblicità e progetto grafico:Silvia Folco - tel. e fax 010/58.29.05 - Stampa: DittaGiuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N16163 Genova. In copertina: James Francisco Bond “Ilbambino malato” 1893 Smithsonian American ArtMuseum. Finito di stampare nel mese di aprile 2011.

    Ordine dei MediciChirurghi edegli Odontoiatridella Provincia di Genova

    P.zza della Vittoria 12/416121 GenovaTel. 010. 58.78.46Fax 59.35.58mail: [email protected]

    Editoriale4 La medicina e l’essere medico: come rispettare la volontà del

    pazienteVita dell’Ordine

    5 Le delibere delle sedute del ConsiglioI corsi dell’Ordine

    7 Il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginariocinematografico

    9 Medico-paziente: nuovi gruppi di discussioneNote di diritto sanitario

    10 Dura critica della Corte di Cassazione ai criteri di economicitànella gestione del malato

    13 Il consenso informato può essere acquisito da un medicodiverso da quello che opera il paziente?In primo piano

    14 La femminilizzazione del lavoro medicoMedicina & Psiche

    16 Quando la psiche ha la meglio sul corpoMedicina & Previdenza

    18 Pianeta ENPAM20 Notizie in breve

    Medicina & Attualità22 Geriatria e valutazione multidimensionale

    Qualità & Professione23 Il paziente non collabora e il consenso non c’è24 Corsi & Convegni25 Recensioni

    In ricordo di...26 Un impegno nella medicina, nel sindacato e nel giornalismo

    Medicina & Cultura27 Massimo Gorki: la cura italiana29 Notizie dalla C.A.O. a cura di M. Gaggero31 Della pellagra e dei pellagrosi del Comune di Morsasco

  • accanimento terapeutico su un mala-to terminale, a cui un intervento chi-rurgico inutile e dannoso addirittura

    abbrevia l'aspettativa di vita, determina laresponsabilità per omicidio colposo del medi-co”. Cosi si è pronunciata la Quarta sezionedella Suprema Corte stabilendo che, “anche inpresenza del consenso della paziente, da unintervento di questo tipo non era ipotizzabile unmiglioramento della qualità della vita”. Nonentro nel merito della vicenda, ma la sentenzadella Cassazione documenta ancora una voltala fragilità dell’atto medico. Come affermaRocco Bellentone, segretario della SocietàItaliana di Chirurgia, “L’interpretazione dellasentenza rischia di essere devastante, perchétoglie al chirurgo la possibilità del rischio calco-lato in situazioni disperate andando a ledere lavita di migliaia di persone che si sono salvateproprio grazie a interventi temerari. Interventiche si sa, possono anche andare male”.Di opinione diversa Lorenzo D’Avack, vice presi-dente della Comitato Nazionale di Bioetica, ilquale ha commentato che “la sentenza è cor-retta e i medici dovrebbero fare un passo indie-tro, poiché - a suo giudizio - è lo stesso codicedeontologico della categoria a prevedere che ilmedico possa agire solo laddove vi sia una pos-sibilità di intervento sanitario o chirurgico ragio-nevole e nell’interesse del paziente”.Sull’accanimento terapeutico il codice di deon-tologia medica impone che il medico “tenendoconto anche delle volontà del paziente laddoveespresse, deve astenersi dall’ostinazione intrattamenti diagnostici e terapeutici da cui nonsi possa fondatamente attendere un beneficioper la salute del malato e/o un miglioramentodella qualità della vita”.Se in linea teorica, peraltro, appare chiaro chel’insistenza nelle cure sconfina, ad un certo

    4 EDITORIALE

    L

    La medicina e l’esseremedico: come rispettarela volontà del paziente

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    punto, nell’accanimento terapeutico, mentresarebbe preferibile la sola somministrazione dicure palliative, i problemi in concreto, si pre-sentano nel momento in cui può essere difficilestabilire la linea di confine tra l’obbligo di prose-guire le cure e quello, corrispondente di inter-romperle; la scienza medica, infatti, è in conti-nuo progresso, il che dimostra che la sogliadella “inguaribilità” non è sempre la stessa.Il punto che può generare maggiori conflitti èquello del dilemma che si pone al medico, inpresenza di una malattia grave e, comunque, aprognosi molto probabilmente infausta, tra unaterapia teoricamente in grado di apportaremiglioramenti (ipotetici), ma che potrebbe arre-care gravi sofferenze fisiche o psicologiche almalato, ed una terapia palliativa che accompa-gna il paziente alla morte nella maniera menodolorosa possibile. Mi chiedo allora quale sia illimite che non possiamo valicare e quale sianogli strumenti a nostra disposizione per deciderecon serenità e nel rispetto dell’etica che cosasia meglio per i nostri pazienti senza che nessu-no possa accusarci di invadenza della libertàaltrui. La risposta non è facile ma occorre tro-vare una giusta misura contro il sospetto chele decisioni del medico non siano dettate dalrispetto della dignità del paziente ma in funzionedi un successo di una scienza tecnologica auto-referenziale. La presa in carico del pazientenon significa solo prescrivere farmaci ed accer-tamenti ma ascoltare ed essere presenti econdividere la disperazione di chi soffre. Ilnostro codice deontologico è pervaso di unmaggiore e moderno rispetto per l’uomo e perla persona e da esso bisogna trarre ispirazioneper i nostri comportamenti quotidiani.Tutto questo non è facile in un società dove laburocrazia è dominante e, talvolta, ci fa dimen-ticare l’importanza di un sorriso, di una strettadi mano, di una relazione autentica che, avolte, può non aiutare a guarire ma forse aconsolare.

    Enrico Bartolini

  • 5VITA DELL’ORDINE

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    Le delibere dellesedute del Consiglio

    Cerimonie - Il Consiglio ha deliberato, perlunedì 18 e mercoledì 20 aprile alle 18,30all’Ordine, la cerimonia del giuramento pro-fessionale dei giovani neo-laureati, e giovedì25 maggio alle ore 17.30 a Villa Spinola lacerimonia per la consegna delle targhe del50° anno di laurea e delle medaglie d’oro peril 60° e 70° anno di laurea.Ricorso CCPS - Il Consiglio delibera di resi-stere ai ricorsi presentati alla CommissioneCentrale per gli esercenti le professioni pre-sentati da due iscritti.Bilancio Consuntivo 2010 - Il Consiglio, con-statata la regolarità delle entrate accertate eriscosse e delle spese impegnate e pagate neirelativi capitoli del Bilancio, approva il ContoConsuntivo dell’esercizio finanziario 2010 cheverrà presentato per l ’approvazioneall’Assemblea ordinaria annuale.Assestamento Bilancio Preventivo 2011 - IlConsiglio, considerata la necessità di proce-dere all’assestamento degli stanziamenti pre-visionali in conseguenza di una diminuzione

    Presenti: dr. E. Bartolini (presidente), dr. A.Ferrando (vice presidente), dr.ssa G. Boidi(segretario), dr.ssa M. P. Salusciev (tesorie-re). Consiglieri: dr. L. Bottaro, dr. M.C.Barberis, dr. L. Nanni, dr. F. Pinacci, dr. A.Stimamiglio, prof. G. Torre, dr. E. Annibaldi(odont.). Revisori dei Conti: dr. A. Cagnazzo(presidente) , dr. L. Marinel l i , dr. M.Pallavicino, dr. A. Chiama (rev. suppl.).Componenti CAO cooptati: dr. M. Gaggero,dr. S. Cella. Assenti giustificati: dr. A. DeMicheli, prof. F. De Stefano, prof. R. Ghio,dr. G. Migliaro, prof. G. L. Ravetti. dr. P.Mantovani (Odont.). Revisori dei Conti: dr. M.Pallavicino.

    Riunione del 22 marzo 2011

    dell’avanzo accertato al 31/12/2010, ericonosciuta la necessità e la legittimità delprovvedimento, delibera l’assestamento delBilancio di previsione 2011 che verrà sotto-posto al l ’approvazione del l ’AssembleaOrdinaria Annuale.Questioni Amministrative - I l Consiglioapprova il versamento delle quote allaFNOMCeO, il corso di aggiornamento per undipendente in qualità di rappresentante dellasicurezza, alcuni sgravi per medici cancellatie deceduti.Ratifica verbali Commissione PubblicitàIl Consiglio, viste le istanze per ottenere inulla/osta alla pubblicità sanitaria, deliberadi ratificare tutte le decisioni prese nelle riu-nioni della Commissione Pubblicità dell’Ordinedel 3,11,18 e 21 marzo 2011 contenutenei relativi verbali di seduta.Il Consiglio ha concesso il patrocinio a:� Convegno “Le tecniche mini invasive e lachirurgia robotica”, Genova 20 e 21 maggio;� Convegno regionale AMD Liguria “Lamicroangiopatia diabetica: problematicheattuali cliniche ed organizzative”, Genova 14maggio;� Corso di aggiornamento “Disturbi respira-tori in sonno e rischio cerebrovascolare”,Genova 18 giugno;� 3° Corso di aggiornamento “X-Files in nutri-zione clinica ed artificiale”, Genova 26 e 27maggio.

    AVVISO AI COLLEGHIPer un aggiornamento continuo e comple-to del nostro data base invitiamo i colleghi- qualora non avessero ancora provvedutoa farlo - a depositare all’Ordine i titoli dispecializzazione. I titoli possono esseredichiarati anche tramite l’autocertificazionescaricabile dal nostro sito:www.omceoge.org/moduli/AutocertificazioneSpecialita.pdf

  • VITA DELL’ORDINE6

    ALBO MEDICI - Nuovi iscritti: JenniferAccardo, Khadi ja Aiouaz, WassimAkkouche, Deborah Aloi, FrancescaAnnunziata, Federica Arcadipane, AliceArcidiacono, Andrea Ardissone, ElenaBarletta, Marco Belletti, Tommaso Bellini,Andrea Benelli, Alice Bergamaschi, ElenaSimona Bihoi, Carol ina Bobbio, SaraBoccalini, Virginia Bongiovi, Brigitte GiuliaPatriz ia Maria Bracciol ini, EmanuelaBuonopane, Camellino Dario, CaterinaCampisi, Paola Campodonico, MartaCanepa, Stefania Canneva, Anna Cavallero,Teresa Cavallero, Andrea Cervia, BarbaraCogorno, Federico Cresta, Marco Crivelli,Beatr ice D’Amico, Francesco Davi,Romana Francesca De Jorio, ChiaraDellepiane, Guglielmo Dini, Simone Dini,Alexander Dominich, Rossella Dondero,Dordolo Paola, Silvia Ferrero, CarlottaFerrett i , Er ica Fisci, Pietro Frascio,Carlotta Gandolfo, Federica Gandolfo,Chiara Gatto, Barbara Gavazzi, CeciliaGhio, Valentina Ghirardi, Marco Gramegna,Tommaso Granello Di Casaleto, AlessandraGril lone, I laria Grosso, I laria Grosso,Matteo Justich, Giorgio Lamanna, LauraLandi, Silvia Leone, Gaia Longo, OttaviaMagnani, Agnese Malatesta, Sonia Marre,Alessandra Martino, Giovanni Masoero,Emanuela Massa, Giulia Melle, AlessiaMontaguti, Paola Mortola, Maria GraziaMusso, Caterina Muzio, Irene Olivieri,Alessandra Orlando, Sara Pacella, GabrielePapa, Elena Pastine, Giordana Pastori,Alessandro Pastorino, Elisa Pastorino,Michela Giulia Pellegrino, Giulia Piccinini,

    Lorena Picori, Silvia Podestà, Ervin Prezja,Francesca Rè, Claudia Bignani Rolla, SilviaRosina, Valer ia Roustan, FrancescaSarocchi, Davide Sassos, Carolina Scala,Carlo Scialò, Andrea Scicolone, FrancescoScoti, Anna Smith, Alessandra Soracco,Francesco Spagnolo, Stefano Spinaci,Giovanni Tabbò, Serena Telani, CamillaTettamanti, Marzia Toscano, IvanaVaragic, Anna Vincentel l i , SamantahVisimberga, Daniela Zoli.Per trasferimento: Alessandro D’Andrea(da Barletta - Trani - Andria), Paolo Rossi(da Imperia). CANCELLAZIONI - Per tra-sferimento: Fosco Cavatorta (a Imperia),E l isa Marino (a Cremona), MariaAntonietta Pelagatti (a Monza e Brianza).Per decesso: Renzo Gambino, FerdinandoRossi, Stamatios Georgoudis.ALBO DEGLI ODONTOIATRICANCELLAZIONI - Per cessata attività:Gian Maria Gatti. Per trasferimento:Alessandra Bruna (a Savona). Per deces-so: Stamatios Georgoudis.

    Movimento degli iscritti(22 marzo 2011)

    COMMISSIONE CULTURALE

    La Commissione Culturale dell’Ordine, compo-sta da Silviano Fiorato (presidente), JoleBaldaro Verde, Leopoldo Gamberini, EmilioNicola Gatto, Anna Gentile, Giorgio Nanni,

    Arsenio Negrini, e LauraTomasello, invita i colle-ghi all’incontro pubblicosul tema “L’Antica CinaImperiale”, relatoreprof. Giorgio Nanni, il12 maggio alle 17,nella sala Convegnidell’Ordine, in piazzadella Vittoria 12.

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

  • VITA DELL’ORDINE 7

    Segreteria organizzativa: Ordine dei medici diGenova. Inviare la scheda di iscrizione, scaricabi-le anche da www.omceoge.org, v ia fax010/593558 o via e-mail:[email protected] Il corso, gratui-to, è in via di accreditamento ECM regionale.

    Il film in programmazio-ne narra la storia di ungiovane assistentereduce dalla guerra edi una bizzarra ragaz-za ammalata che vivo-no una disperata sto-ria d'amore in una cli-n ica per malatt iementali. Quando ilgiovane, reduce datristi esperienze bell iche,sente che il male si insinua anche in lui,invoca i suoi colleghi di salvarlo dalla follia.

    ObiettiviIl film vuole aiutare il medico a percepire lesituazioni di disagio che possono derivareda problematiche personali o relazionalicon i pazienti consentendogli, attraversouna discussione collegiale, di osservare inprofondità, di interpretare e riconoscere isignificati dell’esperienza personale attra-verso le immagini cinematografiche.

    Dr. .......................................................................... Nato/a ................................ (Prov. ...)

    il ............... Cod. Fisc...........................................................................................................

    Via.................................................................. n..... Cap........... Città....................................

    Tel. ................................................. E-mail .......................................@...............................

    Firma..................................................................................................................................

    SCHEDA DI ISCRIZIONE: (Da inviare entro il 3 maggio)“Essere medico: il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico”

    icor

    si

    dell’Ordine

    Mercoledì 4 maggioOre 19.30 - 23.30

    “Lilith - La dea dell’amore”19.30 Registrazione partecipanti19.45 Introduzione al film

    dr. Giuseppe Ballauri20.15 Visione del film:

    Lilith - La dea dell'amoredi Robert Rossen. - USA 1964

    22.15 DibattitoGiuseppe Ballauri e Giuseppina Boidi

    23.15 Consegna questionario ECM23.30 Chiusura della sessione

    Riprende il percorso di formazione attraver-so l’immaginario cinematografico nato dallacollaborazione tra l’Ordine dei medici dellaprovincia di Genova e la Sezione Ligure dellaSocietà Italiana di Psicoterapia Medica.

    ESSERE MEDICO: IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL MEDICOATTRAVERSO L’IMMAGINARIO CINEMATOGRAFICOSala Convegni dell’Ordine, piazza della Vittoria 12/5

  • VITA DELL’ORDINE8

    Dr. .......................................................................... Nato/a .............................. (Prov. .....)

    il ............... Cod. Fisc...........................................................................................................

    Via.................................................................. n..... Cap........... Città....................................

    Tel. ................................................. E-mail .......................................@...............................

    Firma..................................................................................................................................

    SCHEDA DI ISCRIZIONE: (Da inviare entro il 16 maggio)“Essere medico: il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico”

    Segreteria organizzativa: Ordine dei Medici di Genova. L’iscrizione è gratuita. Inviare la scheda diiscrizione scaricabile anche da www.omceoge.org, via fax 010/593558 o via e-mail:[email protected] Il corso è in via di accreditamento ECM regionale.

    Nel primo telefilm in programmazione il pro-tagonista percorrerà un viaggio nel suopassato, che gli permetterà di far frontealle proprie ferite interiori e di conosceremeglio se stesso.

    Nel secondo, inve-ce, la protagoni-sta, di fronte alleproprie angosceesistenziali, si chiu-derà nel suo passato,che si trasformerà inuna sorta di "sarcofa-go", abbandonando la sua vita presente.ObiettiviI telefilm evidenziano la necessità di ognunodi noi di confrontarci con la nostra parte piùprofonda, cercando di risolvere o imparan-do a convivere con il nostro passato e conle nostre angosce. Solo così sapremoaffrontare con lucidità le situazioni di disagioche ognuno di noi vive nel quotidiano. Unequilibrio delicato necessario a tutti, masoprattutto al medico, la cui professione loporta, costantemente, a confrontarsi con lapropria parte emotiva in relazione al pazien-te e alla sua malattia.

    icor

    si

    dell’Ordine

    Mercoledì 18 maggioOre 19.30 - 23.30

    “Il sarcofago”(The Sixteen-Millimeter Shrine)“La giostra” (Walking Distance)I due telefilm fanno parte della serie televi-siva americana “Ai confini della realtà” diRod Serling trasmessi nel 1959.

    19.30 Registrazione partecipanti19.45 Introduzione al film

    dr. Giuseppe Ballauri20.15 Visione dei telefilm22.15 Dibattito

    Giuseppe Ballauri e Alberto Ferrando23.15 Consegna questionario ECM23.30 Chiusura della sessione

    ESSERE MEDICO: IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL MEDICOATTRAVERSO L’IMMAGINARIO CINEMATOGRAFICOSala Convegni dell’Ordine, piazza della Vittoria 12/5

  • maggio partono i gruppi di discus-sione incentrati sull’analisi degliaspetti emotivi ed affettivi che pos-

    sono scaturire dalla relazione medico-pazien-te determinando, in alcuni casi, un disagiodifficilmente esprimibile e affrontabile daparte del medico. Questo percorso èconseguente all’iniziativa di forma-zione per i medici attraverso ilcinema. Saranno, infatti, pro-prio i film il punto di partenzaper le singole discussioni. Ladurata delle sedute dei gruppidi riflessione varia dai 75 minu-ti ad un massimo di due ore.I medici partecipanti potrannoesporre esperienze personali sulrapporto medico-paziente, trattando-lo da più punti di vista: professionale,emotivo, psicologico. Seguirà una discussio-

    9VITA DELL’ORDINE

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    Medico-paziente: nuovigruppi di discussione

    Ane aperta con la partecipazione di tutti icomponenti del gruppo. Lo psicoanalistacoordinatore (oppure moderatore) del grup-po, agirà come se fosse un membro in più,favorendo la libera discussione ed evitandoche vadano persi l’impostazione e gli obiettividel gruppo. Il suo intervento servirà, in parti-colare, a dare rilievo ai fenomeni relazionalinon notati dal gruppo e importanti, invece,

    per la comprensione, la terapia el’evoluzione del caso o della situa-zione clinica.E’ fondamentale, per la riusci-ta dellle discussioni, che ipartecipanti abbiano unaforte motivazione personale.Il primo appuntamento è permercoledì 25 maggio alle19,45 all’Ordine dei medici.Maggiori informazioni verranno

    fornite al termine delle proiezionidei film in programmazione.

    Giuseppe Ballauri

    Sei in regola con la quota d’iscrizioneVi ricordiamo che è scaduto il termine per il versamento della quota relativaall’anno 2011.La quota, rimasta invariata (euro 96,00 per l’iscrizione al singolo Albo eeuro 165,00 per la doppia iscrizione), deve essere pagata, tramite bolletti-no M.Av. della “Banca Popolare di Sondrio”, con le seguenti modalità:� presso un qualsiasi sportello bancario italiano, senza aggravio di commissioni;� presso un qualsiasi sportello postale;� on-line tramite il sito www.scrignopagofacile.it con carta di credito, BankpassWeb e, per i clienti di Banca Popolare di Sondrio, Scrigno Internet Banking.Per inf.: numero verde 800248464.In caso di smarrimento del bollettino M.Av. è possibile effettuare il versamentosul bollettino postale intestato a: Banca Popolare di Sondrio - servizio M.Av. Ord.Med. Genova, piazza Garibaldi 16 - 23100 Sondrio. Causale: “Quota iscrizione OrdineGenova anno 2011”.Ricordiamo, inoltre, che nel caso di mancato pagamento l’Ordine, per obbligo dilegge, dovrà procedere alla contestazione e successiva cancellazione dall’Albo.

    ?

  • 10 NOTE DI DIRITTO SANITARIO

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    a recentissima sentenza n. 854 del2 marzo 2011 resa dal la IVSezione della Corte di Cassazione

    Penale offre significativi spunti di riflessionein tema di responsabilità medica.Prima di entrare nella disamina dei rilievi giu-ridici espressi dai Giudici della SupremaCorte, pare opportuno ripercorrere in estre-ma sintesi il caso concreto.Un paziente, ricoverato in terapia intensivacon diagnosi di edema polmonare ed infartomiocardico, veniva sottoposto adun’angioplastica coronarica con applicazionedi uno stent “medicato”.Nei giorni seguenti il paziente veniva trasferi-to in cardiologia, ove si procedeva ad unaserie di accertamenti dagli esiti tranquillizzan-ti. Al nono giorno di ricovero, pertanto, ilmedico curante disponeva le dimissioni delpaziente, asintomatico da giorni, con prescri-zione di terapia farmacologica ed esami spe-cifici da eseguirsi dopo qualche mese.Quest’ultimo, tuttavia, dopo poche ore dalrientro a casa veniva colto da dispnea etosse, cosicchè i di lui familiari lo trasporta-vano nuovamente in ospedale.Ivi giunto, il paziente decedeva in conseguen-za di un arresto cardio-circolatorio.In questo contesto, la competente Procuradella Repubblica avviava un procedimentopenale, definitosi con l’archiviazione per tutti imedici intervenuti sul paziente. Ciò, ad ecce-zione del sanitario che aveva disposto ledimissioni del paziente medesimo.Il perito medico-legale incaricato dal Giudicedel primo grado, richiamando le linee guidache prevedono la dimissione del paziente

    allorchè si sia raggiunta la stabilizzazione delquadro clinico, evidenziava che il paziente erain compenso cardiocircolatorio e nulla facevapresagire la complicanza fatale.Il Giudice, a dispetto delle favorevoli conclu-sioni del perito, decideva di condannare ilmedico, valorizzando l’anamnesi patologicadel paziente quale soggetto a rischio corona-rico, la severità dell’infarto che l’aveva colpitononché l’elevata mortalità post-infartuale insimili casi.In buona sostanza, l’organo giudicante suffra-gava il proprio convincimento sulla base dellaconsiderazione che il medico, stante il carat-tere generale ed astratto delle linee guida,doveva discostarsi dalle stesse a fronte delleemergenze del caso concreto.La Corte di Appello, seppur ribadendo che ilrispetto delle linee guida di per sé non esen-ta il medico da responsabilità per negligenza,imprudenza od imperizia, rilevava che lavicenda clinica del paziente non presentavapeculiarità tali da suggerire di discostarsi daiprotocolli ordinariamente seguiti in presenzadi analoghe patologie.I Giudici, quindi, pronunciavano sentenzaassolutoria nei confronti del sanitario.Avverso tale sentenza il Procuratore Gene-rale della Repubblica e le parti civili propone-vano ricorso nanti la Corte di Cassazione laquale, nel condividere le loro doglianze, hacolto l’occasione per formulare alcune statui-zioni di principio.Ed invero i Giudici di legittimità, implicitamen-te muovendo una netta censura verso queicriteri di economicità che ormai fisiologica-mente connotano il sistema sanitario nazio-nale e regionale, non hanno esitato a porrein una posizione di centralità il diritto delmalato di essere curato al meglio e, dall’altro,il diritto del medico all’autonomia nella sceltadelle cure.A questo proposito, la Suprema Corte si è

    Dura critica della Cortedi Cassazione ai criteridi economicità nellagestione del malato

    L

  • 11NOTE DI DIRITTO SANITARIO

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    così espressa: “Nel praticare la professionemedica, dunque, il medico deve, con scienzae coscienza, perseguire un unico fine: lacura del malato utilizzando i presidi diagno-stici e terapeutici di cui al tempo dispone lascienza medica, senza farsi condizionare daesigenze di diversa natura, da disposizioni,considerazioni, valutazioni, direttive che nonsiano pertinenti rispetto ai compiti affidati-gli dalla legge ed alle conseguenti relativeresponsabilità”.Per quanto concerne, poi, i contenuti dellelinee guida assunti come parametro di riferi-mento della legittimità della decisione didimettere il paziente dal nosocomio, i lSupremo Collegio si è premurato di sottoli-neare che “nulla, peraltro, si conosce deicontenuti di tali “linee guida”, né dell'autoritàdalle quali provengono, né del loro livello discientificità, né delle finalità che con esse siintende perseguire, né è dato di conoscerese le stesse rappresentino un’ulterioregaranzia per il paziente ovvero, come sem-bra di capire dalla lettura delle sentenze inatti, altro non siano che uno strumento pergarantire l’economicità della gestione dellastruttura ospedaliera”.Ebbene, proprio la modalità di gestione deipresidi ospedalieri sembra essere il veroobiettivo della Corte, posto che a salvaguar-dia dei cennati diritti del malato e del medicola sentenza statuisce che “a nessuno è con-sentito di anteporre la logica economicaalla logica della tutela della salute, né didiramare direttive che, nel rispetto dellaprima, pongano in secondo piano le esigen-ze dell’ammalato. Mentre il medico, cherisponde anche ad un preciso codice deonto-logico, che ha in maniera più diretta e perso-nale il dovere di anteporre la salute del mala-to a qualsiasi altra diversa esigenza e che sipone, rispetto a questo, in una chiara posi-zione di garanzia, non è tenuto al rispetto di

    quelle direttive, laddove esse siano in contra-sto con le esigenze di cura del paziente, enon può andare esente da colpa ove se nelasci condizionare, rinunciando al propriocompito e degradando la propria professio-nalità e la propria missione a livello ragionieri-stico. Se le “linee guida” richiamate dai giudi-ci del gravame, addotte dall'imputato a giusti-ficazione della decisione di dimettere il B.,dovessero rispondere solo a logiche mercan-tili, il rispetto delle stesse a scapito dell'am-malato non potrebbe costituire per il medicouna sorta di salvacondotto, capace di met-terlo al riparo da qualsiasi responsabilità,penale e civile, o anche solo morale, poichésul rispetto di quelle logiche non può noninnestarsi un comportamento virtuoso delmedico che, secondo scienza e coscienza,assuma le decisioni più opportune a tuteladella salute del paziente”.In questa prospettiva, il Supremo Collegio hadeciso di rinviare gli atti alla Corte di Appello,demandandola a svolgere ulteriori approfon-dimenti sulla condotta tenuta dal medicoimputato. Condotta che “dovrà essere valuta-

    Certificati di malattia on-linee Polizia di StatoIl Ministero degli Interni, con nota del 4marzo, ha segnalato alla FNOMCeO “com-portamenti difformi” da parte dei mediciconvenzionati in ordine al rilascio di certifi-cazione rilasciata al personale appartenen-te alla Polizia di Stato.Come già pubblicato nel numero 2/2011di “Genova Medica”, pag. 13, ricordiamoche al personale appartenente alla Polizia diStato deve essere rilasciato esclusivamenteil certificato medico in forma cartacea conprognosi e diagnosi e, quindi, non deveessere inviato per via telematica.

  • 12 NOTE DI DIRITTO SANITARIO

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    ta con riguardo non alla sua conformità alle"linee guida" più volte richiamate, bensì allecondizioni del B., in relazione non solo allagravità dell'infarto che lo ha colpito, maanche alle patologie preesistenti ed a tutte le"criticità" che ne rendevano estremamenteprecario lo stato di salute, al fine di verificarese la decisione di dimetterlo dall'ospedale anove giorni dal ricovero, sia stata correttaovvero affrettata, e dunque errata”.Ripercorsi i passaggi salienti del provvedimen-to in esame, v’è da dire che la Corte ha inte-so ribadire con forza quello che deve esserel’unico principio ispiratore dell’attività delmedico ovvero l’incondizionata cura del mala-to. Conferendo, quindi, p iena dignitàall’autonomia del medico nella scelta delleopzioni terapeutiche più opportune a tuteladella salute del paziente, i Giudici di legittimità

    hanno mosso un’aperta censura verso queiprotocol l i az iendal i che cost itu isconol’espressione, più o meno velata, di mere esi-genze di bilancio. La riduzione dei tempi didurata dei ricoveri ne è un chiaro esempio.Il Supremo Collegio, tuttavia, sembra dimenti-care che in ambito ospedaliero il medico, pre-stando la propria attività quale lavoratoresubordinato, non può liberamente disattende-re le direttive impostegli dai propri superiorigerarchici, pena un’azione disciplinare o laperdita di incarichi direttivi o, ancora, il tra-sferimento ad altra unità operativa.In altri termini, l’intervento della SupremaCorte potrà avere una reale utilità laddovevenga recepito dal Legislatore nazionale eregionale come un punto di partenza per unarivisitazione delle logiche operative dell’interointero sistema sanitario. Diversamente opi-nando, si dovrà prendere atto che il medicoviene ancora una volta lasciato solo di frontealla necessità di contemperare, dietro suadiretta e personale responsabilità, due incon-ciliabili esigenze: la cura del malato ed il con-tenimento della spesa.

    Avv. Alessandro Lanata

    Proroga attività intramurariaSulla G. U. n.74 del 31/03/2011 è statopubblicato il decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri del 25/03/2011recante la proroga di ulteriori nove mesidei termini di scadenza dell’attività liberoprofessionale intramuraria. La proroga èdeterminata dalla necessità di portare acompimento tutte le iniziative relative allamodalità di esercizio dell’attività libero pro-fessionale intramuraria poste a carico delleRegioni e Province autonome, anche aseguito dell’Accordo Stato Regioni del18/11/2010.

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  • 13NOTE DI DIRITTO SANITARIO

    l consenso informato è oggetto anchedelle attenzioni della Corte dei conti: inuna recente sentenza i giudici contabili

    hanno affermato che non risponde del danno damancata acquisizione del consenso il chirurgo cheha effettuato un intervento, qualora il primario delreparto abbia espressamente delegatoall’acquisizione del consenso un altro medico, inca-ricato della tenuta della cartella clinica.Il tema del consenso informato, come si è avutopiù volte occasione di sottolineare, si inserisceall’interno del delicato rapporto medico-paziente erappresenta, da un lato, un atto di autodetermina-zione del paziente volto a decidere con libertà econsapevolezza se sottoporsi o meno al trattamen-to proposto e, dall’altro, un doveroso compito delmedico per non incorrere in responsabilità profes-sionale nel caso di mancato conseguimento delrisultato sperato. L’istituto in considerazione èstato plasmato e riempito di significato anche adopera di un continuo lavoro interpretativo dei giudi-ci che hanno attribuito ad esso importanza sempremaggiore: il consenso deve essere frutto di un rap-porto reale e non solo apparente tra il medico e ilpaziente, rapporto in cui il sanitario è tenuto a rac-cogliere un’adesione effettiva e partecipataall’intervento; il paziente deve essere messo in con-diz ione di valutare concretamente i r ischidell’intervento, soppesando tutte le possibili alter-native. Nonostante la perdurante impostazione cul-turale che vede il chirurgo concentrare la quasitotalità delle sue attenzioni sugli aspetti pratici esulla corretta esecuzione tecnica dell’intervento,sembra che negli ultimi anni l’acquisizione del con-senso informato abbia conquistato maggiori atten-zioni, senza essere considerata un mero impiccioburocratico.Ciò nonostante, il contenzioso in materia è sempreelevato e spesso si conclude con l’affermazionedella responsabilità dei sanitari che abbiano esegui-

    to un intervento senza previa acquisizione del con-senso con le corrette modalità. Vi sono, tuttavia,alcuni casi in cui il medico può andare esente daresponsabilità. La decisione che si annota riguardala responsabilità da danno erariale, quello - cioè -arrecato alle casse pubbliche. Il principio che vieneespresso, tuttavia, ha portata più generale.I fatti che hanno originato la decisione sono iseguenti: un medico chirurgo aveva operato unapaziente il cui consenso era però stato raccolto, supreciso incarico del primario, da altro medicodeputato alla tenuta della cartella clinica. Essendosopravvenuta all’intervento una complicanza fontedi una serie di disturbi invalidanti e non guaribili, lapaziente aveva convenuto dinnanzi al giudice civilel’Azienda Ospedaliera e il chirurgo per il risarcimen-to del danno subito. Il consenso è stato giudicatoinvalido dal giudice civile per insufficiente informa-zione circa il tipo di intervento e le sue modalità,con conseguente condanna al risarcimento deidanni. Di fronte alle resistenze del chirurgo a rifon-dere i danni, l’Azienda ospedaliera ha investito dellaquestione la Procura della Corte dei conti per larivalsa nei suoi confronti. Nel primo grado di giudi-zio la Corte dei conti ha ritenuto responsabile ilmedico che aveva eseguito l’intervento, poichéavrebbe dovuto verificare la corretta acquisizionedel consenso da parte del suo collega. La decisio-ne, però, è stata rovesciata in appello, ritenendoche l’espresso incarico del primario ad un diversosanitario fosse sufficiente ad escludere la respon-sabilità del chirurgo effettivamente operante.La decisione, di sicuro interesse, suscita alcuneperplessità. In particolare si deve ritenere chel’obbligo di annotazione in cartella clinica spetti per-sonalmente ad ogni medico che intervenga sulpaziente e che, dunque, non possa individuarsi unmedico responsabile in via esclusiva della correttatenuta della cartella. Ugualmente, il consensoinformato dovrebbe essere acquisito (o, quantome-no, dovrebbe esserne controllata la corretta acqui-sizione) da parte di ogni sanitario che compie attimedici sul paziente.

    Prof. Avv. Lorenzo [email protected]

    Il consenso informato puòessere acquisito daun medico diverso da quelloche opera il paziente?

    I

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

  • 14 IN PRIMO PIANO

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    a festa dell’8 marzo, superati i primi100 anni, registra f inalmenteun’effettiva, anche se lenta, evoluzio-

    ne delle posizioni femminili e dell’atteggiamentodegli uomini nei confronti dell’empowerment inrosa. La maschilizzazione, comunque, è sem-pre presente sia nel modo di vivere la profes-sione, sia nel peggioramento degli stili di vita,anche se parecchi ostacoli culturali e legislati-vi sembrano in gran parte rimossi.Il problema per le donne che svolgono pro-fessioni complesse, come quelle sanitarie,è l’essere costrette a lavorare secondoschemi organizzativi che mal si sposanocon l’essere madri. I dati statisticidimostrano che la presenza femminilenel Servizio Sanitario Nazionale è oggipresente per il 70% della forza lavorocomplessiva. Tuttavia, la distribuzione dei ruoliNON è omogenea: le donne costitui-scono il 32% dei medici, mentre rag-giungono ben il 78% del personale infer-mieristico.La percentuale di medici donna in Italiaed in Grecia è simile, mentre paesicome Finlandia, Svezia, Spagna ePortogallo si collocano sopra il 45%,altri come Gran Bretagna e Norvegiaattorno al 40%.Fino a qualche anno fa le donne medicoerano “relegate” a determinati settori dellaprofessione, in particolare in quello materno-infantile e nella medicina di base, mentreerano quasi assenti in altre specializzazioniconsiderate da sempre appannaggio delsesso maschile (neurochirurgia, cardiochirur-gia, ortopedia, urologia).

    Ancora oggi, comunque, in Italia, solo unadonna ricopre la carica di presidente provin-ciale dell'Ordine dei medici (Gorizia), pochissi-me quelle che ricoprono il ruolo di “primario”(11% del totale), di docente ordinario (per lachirurgia generale solo il 2%) o di direttoregenerale delle ASL (11%).Questo accade anche se le facoltà di medici-na sono piene di ragazze molto motivate chefiniscono nei tempi prescritti (in media a 26anni) e con buoni voti (media delle laureate107/110) il loro corso di studi.Nell’anno accademico 2009/2010 infatti,le donne hanno rappresentato il 60% degliimmatricolati a medicina e chirurgia ed il47% delle specializzate (discipline più

    “gettonate”: pediatria, ginecologia,odontoiatra e per ultime chirurgia eoncologia)Ancora più marcata la differenza

    con i laureati: oggi ogni 10 lau-reati, 8 sono donne.Da qui la necessità di avviare

    un’ampia riflessione sulla femmini-lizzazione della sanità, sulle problema-

    tiche ad essa correlate, sulle prospet-tive future sul SSN. Le sproporzioni piùrilevanti riguardano, in generale, pro-

    prio l’accesso ai vertici dei ruoli sanitari.La situazione in ItaliaA fronte di un medico donna ogni trecamici bianchi del SSN, soltanto unadonna su dieci occupa un posto di diri-

    gente medico di struttura complessa. Infattisolo l’11,7% delle donne medico sono a capodi strutture complesse con rapporto esclusi-vo, mentre i camici rosa a capo di strutturesemplici raggiungono il 26%. La parità deisessi si registra solo nella dirigenza sanitarianon medica (farmacisti, biologici, chimici, psi-cologi, ecc.) dove il rapporto uomo-donna è in

    LLa femminilizzazionedel lavoro medico

  • 15La femminilizzazione del lavoro medico

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    pratica di uno a uno (11 mila donne su untotale di più di 20 mila dirigenti). I dati sem-brano confermare come in un contesto socia-le in cui si danno per acquisiti elementi fonda-mentali quali le pari opportunità, sia ancora inatto un processo di differenziazione e gerar-chizzazione in grado di attribuire alle differen-ze “di genere” una capacità di strutturazionesociale, soprattutto in campo medico.La stessa sproporzione si rileva fra i mana-ger delle Aziende sanitarie, mentre le cosevanno ancora peggio se guardiamo alle uni-versità. La presenza femminile nel mondo uni-versitario diminuisce rapidamente man manoche si scalano i livelli gerarchici. La penalizza-zione ai vertici e l’essersi auto-confinate nellespecialità in cui è meno complicato conciliarevita e lavoro non comporta un prezzo piùbasso in termini di sacrifici personali.A fronte di un processo che ormai sembrairreversibile di “femminilizzazione del SSN”, èfondamentale intraprendere una serie dimisure organizzative e culturali volte a facilita-re e valorizzare il ruolo della donna mediconel Servizio Sanitario Nazionale. Proprio per-ché la sanità rappresenta una grande oppor-tunità per le donne si ritiene strategico conti-nuare a lavorare sulla medicina e sui modellidi riferimento. Un esempio fra tutti: i tempi el’organizzazione del lavoro dovranno cambiarequando ci sarà una prevalenza di donne inmedicina. E questo può essere trainanteanche per i contratti collettivi di lavoro. Unesempio: gli attuali contratti hanno semprepenalizzato il part-time, impedendo a chi nefruiva una crescita professionale.A fronte di questa problematica verrà prossi-mamente istituito al Ministero della Salute untavolo di monitoraggio che avrà anche il com-pito di applicare alle professioni sanitariel’accordo raggiunto nel febbraio di quest’anno

    al Ministero del lavoro sulla conciliazione tralavoro e famiglia che punta ad introdurre intutti i livelli di contrattazione forme di flessibi-lità, come: • orari rimodulati e maggiormente flessibili;• banca delle ore;• forme di telelavoro; • lavoro a tempo parziale;• nuove forme di congedi parentali per conci-liare i tempi di vita e di lavoro delle donne. E’ un accordo che rappresenta una vera pie-tra miliare per favorire la piena partecipazio-ne delle donne al mercato del lavoro.Con una maggior presenza delle donne insanità, soprattutto nei ruoli apicali, si tratte-rebbe quindi di salvaguardare, come patrimo-nio e potenzialità di tutta la società, questasfera dei rapporti umani primari, della solida-rietà e dell’affettività, consegnandone in unqualche modo le chiavi al genere femminileche già di fatto esercita da secoli questa fun-zione all’interno della famiglia.A fronte di un processo che sembra irreversi-bile di “femminilizzazione del SSN” appareopportuno intraprendere una serie di misureorganizzative e culturali volte a facilitare evalorizzare il ruolo della donna medico nelSSN. La crescita dell’occupazione femminilerappresenta ormai una priorità nelle azionidei governi europei, dove l’affermazione e losviluppo di genere e di pari opportunità sonoconsiderati come strumenti essenziali per lacrescita e la competitività.Indice di creazione di benessere, l’accresciutoruolo delle donne all’esterno della famigliapresenta inoltre riflessi positivi sul persegui-mento degli obiettivi familiari e individuali diqualità della vita.

    Marina ReboriDirettore S.C. Gestione Risorse Umane

    ASL 4 Chiavarese

  • 16 MEDICINA & PSICHE

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    uando sono stanchi o stressati igiovani, invece che in psicoterapia,preferiscono andare in palestra o

    fare la dieta macrobiotica; stufi di sentireparlare di coscienza, spirito, ecc... preferi-scono affidarsi al corpo, che si può toccare,vedere e promette maggiori soddisfazioni,per esempio, estetiche.Non è per un attentato alla mia professioneche vi propongo questo fenomeno, ma perriflettere con voi sui corsi e ricorsi della cul-tura medica e scientifica. Prima Cartesio ci aveva detto che le leggi delcorpo sono diverse da quelle dell’anima. Poigli psicoanalisti hanno attribuito alla psichequasi tutto, anche le malattie somatiche. Poigli infettivologi hanno scoperto l’Helicobacterpilori, sbugiardando i colleghi psicosomaticiche sostenevano che l’ulcera veniva dallostress. Poi sono venuti i neurobiologi a dirciche il fatto di arrabbiarsi rilascia un enzimache riduce la capacità intellettuale, e quindisarebbe bene essere equilibrati. Insommatutto un via vai, per cui l’uomo qualunque,quando sta male dentro, a volte va alleterme, altre volte va a confessarsi, altrevolte ancora esce con gli amici al bar.Perché non è solo la scienza, ma anche latendenza culturale del momento che ci dicequale cura seguire. Stefano è un noto chirur-go; non solo, eccelle anche nello sci alpini-smo. Palestrato, brillante, è anche un esper-to in faccende amorose; il catalogo è lungo eplurimo e di ognuna sa apprezzare la dolcez-za o la intelligenza o il prestigio. Ma i qua-rant’anni arrivano anche per lui e con questianche la pancetta; non solo, Stefano si sco-pre a provare una sottile invidia quando vede

    Quando la psicheha la meglio sul corpo

    le famigliole piccolo borghesi uscire tuttecontente per andare a mangiarsi la pizzaassieme il sabato sera. Lentamente, ladepressione (che lui chiama “disagio”) si fastrada. Tutto quello che faceva prima inco-mincia a dargli noia. Da me viene per chiede-re qualche antidepressivo ma, quandocomincia a parlare non la finisce più. Mi rac-conta della sua difficile famiglia di origine, ilpadre precocemente malato di Parkinson, lamadre disperata che si consolava in qualchemaniera, e la sorella maggiore che si sposain fretta per uscire di casa ed ora fa unavita faticosa e triste (o almeno lui la sentecosì). Compare uno Stefano che a diciottannidice tra sé e sé: mai più una vita così. E sic-come è bravo, arrivano donne, successo emotori. Ma pian piano, mentre mi parla,compare anche un altro Stefano, che mischiaccia con la sua porsche e gongola amostrarmi le sue conquiste e i suoi soldi. Luiè qui, a disagio, a parlare di sé e già tirafuori le sue sicurezze e i suoi sistemi per ras-sicurarsi e dirsi: intanto non cambio, ho giàtutto, sono invidiato, perché dovrei rinuncia-re a tutto questo? Come faccio a fargli senti-re che c’è un bisogno dentro di lui, un doloreche non può essere risolto alla maniera anti-ca? Le pene ed i conflitti antichi non sidimenticano e lasciano un segno in quellache una volta chiamavamo anima e che iopreferisco chiamare “inconscio”.Ma non voglio tediarvi. Potrei, solo, aggiun-gere che dopo cinque anni, ora Stefano haaccettato di convivere con la sua pancettaed anche con una amica, che non è la quin-tessenza di tutte le bellezze, ma gli vuolebene e gli fa buona compagnia. Insiemevanno a sciare, anche se lui continua a farele piste nere e lei spesso preferisce aspet-tarlo in baita e, insomma, si è quietato.

    Q

  • 17Quando la psiche ha la meglio sul corpo

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    NOTIZIE DALLA FNOMCeO

    Mi direte. Ma fai il prete? Vuoi convertiretutti alla retta via, fatta di buon senso epacate passioni? Rispondo dicendovi, al con-trario, che sono i preti ad essere eccellentipsicoterapeuti e attraverso la catarsi el’introspezione aiutano la gente a conoscerese stessa. Solo amando un po’ se stessi edavendo, come direbbero i semplici, un po’ diamor proprio, si può recuperare un sensopiù equilibrato e sano di sé, senza tutti queicomportamenti sado-maso con cui spesso ciconsoliamo. Permettetemi, per concludere,una digressione pseudo-politica. Pare che icubani non possano usare i jeans, pena ilsentirsi tacciati da filo-americani; ma pareanche che, con l’arrivo di qualche soldo daparte dei parenti immigrati in Florida, corra-

    no a spendersi tutto in PC e paraboliche(occultate) dove poter vedere i serial televisiviamericani. Con gran dispetto dei dirigenti,ideologicamente orientati, che speravano chesi potesse vivere solo di pane e tulipani (equalche predica ogni tanto). Nonostante iregimi e le politiche, pare infatti che il nostrocervello continui a funzionare in un certomodo e alla “biologia” del mangiare e bere,preferisca, spesso, il sogno, la vita comemetafora e poter fantasticare di essere lagrande chirurga di “Gray’s Anatomy” o lascombinata eroina di “Sex and the city”.Forse che l’anima, il desiderio e la fantasia,ogni tanto si prendono una rivincita sulcorpo?

    Roberto Ghiradelli

    Prescrizione diete e competenze - Come riportato anche dai mass-media, ilTribunale di Roma, con sentenza n. 3527 del 18 febbraio ha respinto la querela per dif-famazione promossa dall’Ordine dei biologi nei confronti di un medico che aveva afferma-to che la prescrizione di diete era di competenza solo dei medici. Nella sentenza si affer-ma che “il biologo può solo suggerire o consigliare profili nutrizionali finalizzati al migliora-mento dello stato di salute e mai, in nessun caso, può prescrivere una dieta come attocurativo, che rimane sempre un’attribuzione esclusiva del medico”. Sulla delicata questio-ne riveste particolare rilevanza il parere del Consiglio Superiore di Sanità, sezione II, del15/12/2009 che ha chiaramente enucleato le varie competenze in materia di prescri-zione di diete, stabilendo fra l’altro che, mentre il medico chirurgo può prescrivere dietea soggetti sani e a soggetti malati, il biologo può elaborare e determinare diete nei con-fronti sia di soggetti sani, che di soggetti cui è stata diagnosticata una patologia, salvoprevio accertamento delle condizioni fisio-patologiche effettuate dal medico chirurgo.

    Piano terapeutico per antipsicotici atipici - L’AIFA ha preso in esame larichiesta, formulata dalla Federazione Nazionale, di una sospensione, anche tempora-nea, dell’obbligatorietà dei Piano terapeutico per la dispensazione dei farmaci antipsico-tici di nuova generazione, dando mandato al Gruppo di lavoro scienze neurologiche divalutare l’ipotesi, “pur in considerazione delle problematiche di sostenibilità del sistemagià emerse in sede di Commissioni” a tutela e garanzia del medico e del paziente.

  • MEDICINA & PREVIDENZA18

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    VARIAZIONE DELL’INDIRIZZO

    Medici pensionati ancora iscritti all’Albo -La variazione dell’indirizzo di residenza deveessere comunicata al Servizio PrestazioniFondo Generale esclusivamente tramitel’Ordine provinciale di appartenenza.L’indirizzo di domicilio può, invece, esserecomunicato direttamente con l’appositomodulo disponibile sul sito www.enpam.it(mod. “domicilio pensionati”) a mezzo postaordinaria alla Fondazione ENPAM, via Torino38, 00184 Roma, oppure v ia fax06.48.294.648, corredato della copia di undocumento di identità in corso di validità.Medici pensionati non più iscritti all’Albo esuperstiti (vedove, orfani, genitori, fratelli esorelle dell’iscritto deceduto) - La variazionedell’indirizzo di residenza deve essere comu-nicata direttamente con l’apposito modulodisponibile sul sito www.enpam.it (mod.resid. pens. non iscritti all’Ordine e sup.) perposta ordinaria alla Fondazione ENPAM,Servizio Prestazioni Fondo Generale, viaTorino 38, 00184 Roma, oppure via fax06.48.294.648, corredato della copia di undocumento di identità in corso di validità.Iscritti attivi - La variazione di residenzadeve essere inoltrata all’Ente esclusivamentetramite l’Ordine provinciale di appartenenza.L’eventuale elezione di domicilio può, invece,essere comunicata anche alla FondazioneENPAM mediante l ’apposito modulo(MOD.DOM) disponibi le sul s itowww.enpam.it. La dichiarazione deve esseretrasmessa a mezzo raccomandata o via fax06.48.294.913, corredata della copia di undocumento d’identità in corso di validità. Perulteriori informazioni chiamare: SAT, alnumero 06.4829.4829.

    COMUNICAZIONE DI DECESSO

    Iscritti attivi - La comunicazione di decessodeve essere inoltrata all’Ente per il tramitedell’Ordine provinciale di appartenenza.Analoga comunicazione, dopo aver informatol’Ordine di appartenenza, può essere inoltra-ta a mezzo posta ordinaria alla FondazioneENPAM, Servizio Contributi, via Torino 38,00184 Roma, o via fax 06.48.294.913.Medico pensionato iscritto all ’OrdineProvinciale - La comunicazione di decessodeve essere inoltrata all’Ente per il tramitedell’Ordine di appartenenza. Per consentireal Servizio competente di interromperel’erogazione della pensione, analoga comuni-cazione deve essere inoltrata a mezzo postaordinaria alla Fondazione ENPAM, ServizioPrestazioni Fondo Generale, via Torino 38,00184 Roma, o via fax 06.48.294.648,corredata della copia di un documento diidentità in corso di validità.Medico pensionato cancellato dall’OrdineProvinciale - Se al momento del decesso ilmedico pensionato risulta già cancellatodall’Ordine, inviare la relativa comunicazionedirettamente a mezzo posta ordinaria allaFondazione ENPAM Servizio PrestazioniFondo Generale, via Torino 38, 00184Roma, o via fax 06.48.294.648, corredatadella copia di un documento di identità.Superstiti pensionati - La comunicazione didecesso deve essere inoltrata per posta ordi-naria direttamente alla Fondazione ENPAM,Servizio Prestazioni Fondo Generale, viaTorino 38, 00184 Roma, o v ia fax06.48.294.648, corredata della copia di undocumento di identità in corso di validità.

    VARIAZIONE DELLE MODALITA’DI PAGAMENTO DELLA PENSIONE

    Tutti i pensionati possono comunicare la

    Pianeta ENPAM

  • MEDICINA & PREVIDENZA 19

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    variazione dei dati bancari per il pagamentodella pensione, utilizzando il modulo reperibilesul s i to www.enpam.it (c l iccare suModulistica e poi Altre). Tale variazione, cor-redata della copia di un documento di iden-tità in corso di validità, può essere inviata:� a mezzo posta ordinaria direttamente allaFondazione ENPAM, Servizio PrestazioniFondo Generale, via Torino 38, 00184Roma o via fax 06.48.294.648.

    MANCATO ACCREDITO DELLA PENSIONE

    I pensionati che non hanno ricevuto una o piùmensilità di pensione devono darne comuni-cazione scritta, corredata della copia di undocumento di identità in corso di validità, allaFondazione ENPAM, Servizio PrestazioniFondo Generale, via Torino 38, 00184Roma, o via fax 06.48.294.648.

    ORFANI PENSIONATI

    Il diritto alle prestazioni pensionistiche agliorfani superstiti spetta sino al raggiungimen-to del 21° anno di età ovvero sino al 26°anno di età, se studenti.Al tal fine al compimento del 21° anno di etàè necessario inviare un certificato di iscrizio-ne attestante il proseguimento agli studi,ovvero una dichiarazione di responsabilitàcorredata della copia di un documento diidentità in corso di validità.Modalità di invio - A mezzo posta ordinariaalla Fondazione ENPAM, Servizio PrestazioniFondo Generale, via Torino 38, 00184Roma, o via fax 06.48.294.648.

    DEDUCIBILITA’I contributi previdenziali obbligatori sono, aif in i IRPEF, interamente deducibi l idall’imponibile fiscale ai sensi dell’art. 10,comma 1, lettera e), del Testo Unico delleImposte sui Redditi, approvato con D.P.R. n.

    917 del 22/12/1986 e modificato dal D.Lgs. 18/2/2000 n. 47. Sono pertanto inte-ramente deducibili dal reddito: il contributo diQuota A, il contributo di Quota B, gli importiversati a titolo di riscatto, le somme corri-sposte a titolo di ricongiunzione.

    AREA RISERVATA E SERVIZI DISPONIBILIAGLI UTENTI REGISTRATI

    Per accedere all’area riservata ed usufruiredei servizi on-line è necessario essere regi-strati al sito www.enpam.it. Per informazioniriguardanti la registrazione contattare il SATal n. 06.4829.4829, ovvero scrivere [email protected], indicando nome, cognome erecapito telefonico. Gli utenti registrati pos-sono modificare nel profilo utente i seguenticampi: numero di telefono fisso, di telefonocellulare e indirizzo di posta elettronica.

    Servizi disponibili per gli utenti registrati:� visualizzazione dei dati anagrafici;� visualizzazione dei dati contributivi e dei riscatti;

    � dati pensionistici;� duplicati dei bollettini RAV e MAV smarriti o non ricevuti;

    � certificazione fiscale dei contributi versati atitolo di riscatto;

    � certificazione fiscale del contributo di QuotaA (per gli iscritti che usufruiscono dell’adde-bito permanente in conto corrente);

    � visualizzazione e stampa dei cedolini dipensione e del CUD;

    � att ivaz ione del la Carta di credito Fondazione ENPAM emessa in collaborazionecon la Banca Popolare di Sondrio e la società CartaSì (per richiederla accedereall’Area Riservata, selezionare la voce“Carta di credito - richiesta e servizi con-nessi” e compilare il modulo di richiesta).

  • MEDICI IN FORMAZIONE E MATERNITA -Per i medici specializzandi è previsto nelContratto di Formazione Specialistica che “gliimpedimenti temporanei superiori ai quarantagiorni lavorativi consecutivi per maternità, perla quale restano ferme le disposizioni previstedal D.Lgs. 151/2001 e malattia sospendo-no il periodo di formazione con obbligo per ilmedico in formazione specialistica di recupe-ro delle assenze effettuate” e che “durante la

    sospensione per i predetti impedi-menti al medico in formazione spe-cialistica compete esclusivamente laparte fissa del trattamento econo-mico, l imitatamente ad unperiodo di tempo complessi-vo massimo di un annooltre quelli previsti dalladurata legale del corso”.

    Pertanto alle specializzandeper i 5 mesi di astensioneobbligatoria (periodo poi darecuperare terminato il perio-do di interdizione) compete laparte fissa della retribuzioneprevista, pagata direttamentedall’Università.Questa corresponsione econo-mica è esente dall’imposta sulreddito delle persone fisiche,seguendo la sorte fiscale delreddito che sostituisce, cheper espressa previsione con-trattuale è appunto esente.

    Inoltre con l’interpello 64/2008 il Ministerodel lavoro dà delucidazioni sulle modalità dicalcolo dell’indennità di maternità nelle previ-sioni del periodo di astensione obbligatoria edi astensione facoltativa e sul divieto di adibi-re al lavoro le specializzande dalle ore 24 alleore 6, dall’accertamento dello stato di gravi-

    danza fino al compimento di un anno di etàdel bambino.Differenti, invece, sono le previsioni per imedici del tirocinio pratico in medicina gene-rale che possono assentarsi per brevi periodiper un massimo di trenta giorni mentre perassenze più lunghe quale quella per maternità(5 mesi di astensione obbligatoria) sono giu-stificati, ma con sospensione temporaneadella borsa; ovviamente il medico dovrà poirecuperare questi periodi con la frequenza inospedale e ai seminari, con ripresa della cor-responsione economica, col corso successivodi tirocinio pratico.Durante l’assenza dei 5 mesi di astensioneobbligatoria per maternità l’ indennità dimaternità verrà corrisposta dall’ENPAM pre-via domanda nei termini dovuti.TRASMISSIONE CERTIFICATO MALATTIA INZONE SENZA ADSL - Con riferimento allatrasmissione telematica del certificato medi-co di malattia da parte dei medici che opera-no in zone non ancora raggiunte da adsl eper i quali, quindi, la connessione ad internetad ampia banda risulta inagibile, l’Inps, conmessaggio n. 6143 del 10 marzo 2011,rende noto il rilascio di un’applicazione, di tipoclient-server, idonea alla trasmissione, daparte degli stessi, dei certificati mediantecanale alternativo ad internet.OSPEDALIERI: ROTTAMAZIONE SI, ROTTA-MAZIONE NO - In questi ultimi due anni cisono state molte incertezze e cambiamentisull’età massima lavorativa del medico ospe-daliero. In seguito a successive normative dal2008 ad oggi relative ai dipendenti PA, edunque anche a quelli del Ssn medici inclusi,molte amministrazioni ospedaliere ne appro-fittavano per dire stop (“rottamare”) il dipen-dente al compimento del 65° anno di etàoppure qualora avesse raggiunto i 40 anni di

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    NOTIZIE IN BREVE a cura di Marco Perelli Ercolini

  • anzianità contributiva. Tutto ciò avveniva nelpieno disprezzo del la tendenza di tuttal'Europa in campo previdenziale (Italia compre-sa) ad aumentare invece l'età pensionabile.Con la legge 183 del novembre 2010 si puòperò mettere un punto fermo. Con i seguentirisultati: l’articolo 16 del decreto legislativo503/92, che permetteva all’ospedaliero iltrattenimento in servizio per ulteriori due annioltre il compimento del 65° anno di età, dap-prima diritto poi trasformato in “possibilità”concessa dall'Amministrazione, è definitiva-mente abrogato. Però l'articolo 22 della stes-sa legge 183 ha introdotto che, su istanzadell’interessato, è possibile il trattenimento inservizio sino al maturare del 40° anno di ser-vizio “effettivo” e comunque non oltre il 70°anno di età. Pertanto, nel computo del servi-zio effettivo vanno calcolati gli anni di attività

    effettivamente resi e in particolare, oltre alservizio prestato presso l’Amministrazione oEnte di appartenenza, anche i servizi comun-que resi per lo Stato, i servizi ricongiungibili, iservizi correlati ad attività lavorativa e ricon-giunti ovvero totalizzati, e i servizi riscattati.Ma attenzione su quest’ultimo punto! Dai ser-vizi effettivi e periodi riscattati l'Inpdap con lanota operativa 56/2010 precisa che vannoesclusi gli archi di tempo valorizzati attraversoil riscatto di periodi non connessi con attivitàeffettivamente resa, ma correlati a titoli distudio quali:• corso legale di laurea;• dottorato di ricerca;• le specialità conseguite in passato, quandoerano considerate meramente titolo di studioprima dell'attuale norma che immette lo spe-cializzando in una attività lavorativa.

    on la circolare 53 del 16 marzo2011 l’INPS chiarisce che le fine-stre mobili si applicano esclusiva-

    mente a coloro che raggiungono i requisitianagrafici e contributivi per l’accesso a pen-sione a partire dal 1° gennaio 2011, mentrenon sono applicabili ai lavoratori che abbianomaturato i predetti requisiti entro il 31dicembre 2010, anche se a tale data nonsiano ancora aperte le “finestre di accesso”al pensionamento. In particolare: • viene fatto presente che in contrasto conla precedente circolare 126/2010 con laquale aveva escluso dalla nuova normativa ledonne che sino a tutto il 2015 andavano inpensione anticipata con 57 anni e 35 di con-tribuzione optando per il sistema contributivo

    INPS: sulla decorrenza deitrattamenti di pensione

    e coloro che erano stati autorizzati ai versa-menti volontari entro il 20 luglio 2007, ilMinistero non è� concorde, precisando che lanormativa delle finestre mobili deve essereapplicata anche a questi soggetti;• la pensione supplementare per i titolari dialtra pensione va applicata la normativa della finestra mobile. Peraltro in caso di presenta-zione della domanda successivamente alcompimento dell’età� pensionabile, qualoraalla data di presentazione della domandasiano già� trascorsi 12 o 18 mesi, il tratta-mento decorrerà� dal mese successivo allarichiesta;• per quanto riguarda i Co.Co.Co. in quantoconsiderati lavoratori autonomi il trattamento economico di pensione a carico della gestio-ne separata decorrerà� dal primo giorno del19° mese dalla data di maturazione deirequisiti previsti.

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    NOTIZIE IN BREVE a cura di Marco Perelli Ercolini

  • 22 MEDICINA & ATTUALITA’

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    l nuovo ambulatorio di geriatriafonda le sue radici nella valutazio-ne multidimensionale (VMD) che

    rappresenta il cuore della metodologia geria-trica. La VMD ha l’obiettivo di definire inmodo complessivo lo stato di salute dellapersona anziana attraverso l’analisi accuratadelle capacità funzionali e dei bisogni, supe-rando il percorso lineare che, partendo dalsintomo e passando per la diagnosi e la tera-pia, giunge alla guarigione, ben poco adattoall’anziano. La VMD ha permesso ai geriatridi affiancare all’impressione soggettiva, unaquantificazione oggettiva, che non esclude laprima, ma la rende ripetibile, verificabile econfrontabile, potendo inoltre consentire lavalutazione dell’efficacia degli interventi e ilgrado di raggiungimento degli obiettivi. Qualsiasi sia il contesto in cui l’anziano siviene a trovare, che si tratti di acuzia, posta-cuzia, residenzialità ma anche al domicilio,l’approccio deve sempre partire da una valu-tazione globale: ecco allora che la VMDdiventa strumento per definire i livelli di gra-vità, stabilire la priorità di interventi, identifi-care le strategie dei piccoli progressi finaliz-zati al mantenimento della autosufficienza ocomunque delle capacità residue. Analizzando aree dello stato clinico e dellamultimorbosità, di quello cognitivo e del com-portamento, delle attività funzionali, delleperformance fisiche, dello stato nutrizionale,dei deficit sensoriali, fino alla condizionesociale e familiare e all’impatto sul caregiver,la VMD ha consentito di definire sempremeglio il concetto di fragilità, tanto spessoapplicato come un’etichetta all’anziano.L’ambulatorio, inoltre, collaborando con ilD.H. oncologico dell’ospedale Gallino e con

    l’ambulatorio delle demenze e Parkinson delCelesia, vuole essere d’aiuto in quelle situa-zioni che maggiormente impegnano sia glioperatori del settore che le famiglie, nellascelta difficile dei percorsi e delle terapie. Infine il progetto, con un po’ di ambizione,ma contando sempre sul lavoro di équipe equindi sulla multiprofessionalità infermieristi-ca e fisioterapica, si prefigge per il futuro difornire un aiuto a coloro che hanno in caricol’anziano disabile, addestrando direttamenteil caregiver o con attività di counseling digruppo, con indicazioni semplici e concretealla gestione a domicilio delle principali diffi-coltà assistenziali quali gli interventi sulmalato a letto, la sua movimentazione, i pas-saggi posturali, la scelta e l’utilizzo di ausiliadeguati, la riabilitazione al domicilio, inter-venti sull’integrità cutanea, l’alimentazione, lagestione dei farmaci, o ancora promuovendoopuscoli esplicativi di semplice e rapida con-sultazione o partecipando l’équipe alla forma-zione di assistenze private. L ’ambulatorio di geriatr ia del l ’ASL 3Genovese è aperto martedì e giovedì dalle 9alle 12. Per prenotare (per i primi sei mesi)chiamare dal le 12 al le 13 al lo 0106449352; seguirà prenotazione tramiteCUP. La richiesta del MMG o del medicospecialista, potrà contemplare le visitegeriatriche: � specialistica con VMD (su ricettario regionale);� per valutazione inserimento in strutturaresidenziale (ricovero definitivo).Le visite geriatriche con VMD per certificazio-ne ad uso civile, penale, canonico (invaliditàcivile/L.104) sono a totale carico dell’utente(euro 36,15).Pagamento ticket, presso qualsiasi CUP previ-sto, solo per i non aventi diritto all’esenzione.

    Crosio Manlio PizzorniResp. dell’ambulatorio geriatria al Celesia

    Geriatria e valutazionemultidimensionale

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  • Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    23QUALITA’ & PROFESSIONE

    a mancata col laborazione delpaziente, ossia il non adeguamentoalla prescrizione terapeutica con-

    cernente il luogo di cura, la metodica dellastessa e l’assunzione di farmaci può condur-re all’affermazione di insussistenza di colpamedica. L’aggravamento del paziente infatti èda correlare con il comportamento reiteratoe ostativo del paziente (valutabile ai sensidell’art. 1227 c.c.); il rifiuto consapevole diaffidarsi alle cure dei sanitari e di sottoporsiad ulteriori accertamenti, la mancata assun-zione di terapia farmacologica possono, dasole, condurre a un aggravamento, nono-stante il prodigarsi dei Sanitari.Esaminiamo in brevissimi termini il consenso.Viene definito “informato” perché espresso aseguito di una completa informazione.L’informazione deve essere adeguata allostato del paziente e al suo livello di istruzione.Pertanto può essere richiesto con linguaggionon scientifico e neppure corretto, purchècomprensibile per chi ascolta.In poche parole la scelta effettuata dalpaziente deve essere consapevole e laresponsabilità del medico si ravvisa quandonon vi è stata informazione, oppure la stessaè stata prestata in maniera inadeguata,incompleta o errata. Si ricordi che il consen-so altro non è che un’autodeterminazioneconsapevole espressa sul diritto alla salute,costituzionalmente garantito. Con il consen-so, se non prestato, si ha il diritto di rifiutareuna terapia o di interromperla consapevol-mente. Il consenso, se sottoscritto, costitui-sce invece fondamento per il trattamentoterapeutico e ne legittima l’attuazione. Anchela mancanza di un consenso scritto non è

    determinante. Il concetto è chiaramenteespresso dalla Suprema Corte di CassazionePenale (38852/05) “Il rifiuto scritto all’invitodel medico ad eseguire una terapia necessa-ria o a sottoporsi ad un ricovero ospedalieronon è altro che un mezzo idoneo a megliodimostrare che tale invito sia stato formula-to, con precisazione della necessità dei dettiinterventi, ma la prova di una condotta altret-tanto risoluta da parte del medico ben puòessere fornita diversamente, fermo restan-do, per le prove testimoniali, il doverosovaglio all’attendibilità delle dichiarazioni”.In altre parole non occorre il dissenso scrittoche, peraltro, non sempre può essere acqui-sito; è necessaria soltanto la prova che taledissenso sia stato espresso o manifestato dalpaziente. Si pensi per esempio a un pazienteche, a fronte di una prescrizione di ricoverourgente, gira sui tacchi e si allontana: non viè dissenso scritto o verbale ma l’intenzione èpalese e manifesta. Anche in presenza di con-senso informato, l'eventuale pretesa risarcito-ria da parte del paziente (per danni esitati nelpeggioramento delle sue condizioni di salute),merita di essere accolta solo nel caso in cuiquest'ultimo dimostri che, se fosse stato

    informato sui tali rischi, avrebbe verosimil-mente rifiutato di sottoporsi all'interventostesso. (Cassazione Civ. n.2847/2010). Inaltre parole non si può ragionevolmente affer-mare che sussista un nesso di causalità trala violazione (omessa informazione) e il benegiuridico leso (la salute).

    Federico Pinacci

    Il paziente non collaborae il consenso non c’è

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  • Luogo: Palazzo San Giorgio, GenovaDestinatari: 99 partecipanti medici chirurghiECM: richiestiPer info: ospedale Galliera, tel. 010 56321

    La sessualità negataData: 24 maggio 2011Luogo:Palazzo Rosso- Auditorium, GenovaDestinatari: medici chirurghi, psicologi, assi-stenti sanitari, fisioterapisti, logopedisti(corso gratuito per i dipendenti ASL3 eDipendenti Comune di Genova)ECM: 4 crediti richiestiPer info: ASL3Genovese tel: 010/3446675

    Convegni dell’IST:La diagnostica molecolare in ambito oncologicoData: 15 giugnoDestinatari: medici chirurghi, biologi, fisici,chimici, farmacisti, infermieri

    "Tumori iniziali dell'apparato digerente infe-riore: quale terapia?"Data: 17 giugnoDestinatari: medici chirurghi e infermieriLuogo: Centro Congressi IST presso CBAECM: richiesti. Partecipazione gratuitaPer info: 010 5737535www.istge.it/formazione

    CORSI RESIDENZIALILo scompenso cardiaco nell’anziano: aspettinutrizionali per una miglior gestione ambu-latorialeData: 7 maggioLuogo: Sala convegni Ordine medici di Genova Destinatari: 99 medici chirurghi (corso gratuito)ECM: richiestiPer info: SLIMET, tel. 010 589891

    L’aiuto al familiare maltrattante: esperien-ze e percorsi metodologiciData: 9 maggio e 22 giugno (ore 15-18,30)Luogo: Palazzo di Giustizia di GenovaDestinatari: medici chirurghi, avvocati, assi-stenti sociali, psicologi, pedagogistiPer info: Ordine dei medici 010 587846e-mail: [email protected]

    Le tecniche mini invasive e la chirurgiaroboticaData: 20 - 21 maggio

    PIATTAFORMA FAD (Formazione a distanza)CORSI DELL’ORDINE(validi solo per i medici liguri):• “Codice di Deontologia Medica: approfondi-menti e riflessioni per una buona medicina”, 1credito ECM regionale;• “La Comunicazione in medicina”, 1 creditoECM regionale;Per accedere ai 2 corsi e per la registrazione:www.omceoge.org oppure www.omceogefad.comCORSO FNOMCEOFAD-blended sul “Governo clinico”Il corso, promosso in collaborazione con ilMinistero della Salute e IPASVI, è attivo, gratui-tamente, per i medici e gli odontoiatri. Il corsoprevede l’assegnazione di 12 crediti ECM.www.fnomceo.itCORSO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DICELIACHIA LIGURIALa celiachia: un approccio condiviso(http://fad.forumservice.net) della FORUMSERVICE. 4 crediti ECM.

    Master universitario di 2° livello in“Criminologia e scienze psichiatrico-forensi”Massimo 35 partecipanti.Durata del corso: 12 mesi, da settembre2011 a settembre 2012. Domanda di ammissione: scaricabile da:www.studenti.unige.it/postlaurea/master/da inviare entro 10/06/2011Per info: 010 3537891e-mail: [email protected]

    Premio Vincenzo Secondo - Luigi GalloIl bando del concorso, istituito dal RotaryClub Genova, è scaricabile dal sito:www.rotarygenova.it. Termine di presenta-zione dei lavori: 30 aprile 2011.

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    24 CORSI & CONVEGNI

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    Libreria Internazionale Medico Scientifica “Frasconi”,C.so A. Gastaldi 193 r. Genova - tel. e fax 0105220147e-mail: [email protected] - Sito: www.libreriafrasconigenova.it

    MEDICINALI 2011 - L’informatore farmaceutico - Elsevier Editore€ 22.00 per i lettori di “Genova Medica” € 19.00Strumento pratico e maneggevole, riporta le principali informazioni sui farma-ci. Per ciascuna specialità è presente una scheda di prodotto con: • testi inte-grali riguardanti indicazioni e posologia • nuova, chiara ed immediata iconogra-fia relativa a controindicazioni, uso in gravidanza e allattamento e precauzioniper la guida di macchinari, ecc. • informazioni commerciali (prezzo, ricetta,classe SSN, limitazioni alla vendita).

    LA TERAPIA MEDICA OGGI 2011 - di Nicola Gugliucci - Edizioni Momento Medico€ 25.00 per i lettori di “Genova Medica” € 22.00Arriva alla 25a edizione il pratico e maneggevole manuale di terapia medicache si differenzia da tutti gli altri per la schematizzazione diagnostica e tera-peutica di ogni malattia. E’ arricchito da utili tabelle di laboratorio clinico.

    FARMABANK 2011 - Edizioni Momento Medico€ 24.00 per i lettori di “Genova Medica” € 21.00Principi attivi, indicazioni e controindicazioni, posologie, interazioni,nomi com-merciali, prezzi e classi... tutto nell’agile volumetto che stà comodamente nelcamice.

    I SEGRETI DELL'ANATOMIA PATOLOGICA - di Piero Tosi - Edizioni EMSI Roma€ 35.00 per i lettori di “Genova Medica” € 30.00Dal modello di Pathology secrets, ecco la traduzione di un utilissimo volumettoche approccia l'affascinante settore dell'Anatomia Patologica in modo chiaro esemplice, con numerosi disegni ed illustrazioni a colori.

    MANUALE DELLA PROFESSIONE MEDICA - Deontologia etica normativaCG Edizioni Mediche Scientifiche€ 23.50 per i lettori di “Genova Medica” € 20.00Quest’opera, aggiornamento della storica guida all’esercizio professionale per imedici-chirurghi e gli odontoiatri, è progettata da autori e curatori a strettocontatto con l’attività della FNOMCeO, punta sulla chiarezza e praticità, trat-tando i singoli articoli del Codice deontologico, per facilitare la conoscenza deidiritti e dei doveri del medico e aiutarlo ad orientarsi fra la normativa vigente ei diritti del cittadino. Sottoscrivendo l'abbonamento all'apposito servizio, è pos-sibile accedere alla banca dati on-line del Manuale della professione medica econsultare gli aggiornamenti periodici.

    Recensioni acura di:

    REC

    EN

    SIO

    NI

    RECENSIONI

  • 26 IN RICORDO DI...

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    Un impegno nellamedicina, nel sindacatoe nel giornalismo

    orrado Canestro nacque il giornootto aprile 1924. Fu medico dimedicina generale e, poi, specialista

    ambulatoriale in medicina del lavoro. In questosecondo ruolo, ricoprì incarichi sindacali e fusegretario provinciale del SUMAI per Genova.Operò all’interno dell’Italsider in quegli anniche, più che il piombo, ricordano l’acciaio cheavrebbero dovuto produrre in quantità. Fugiornalista arguto, facondo e coerente.Stiamo leggendo “Genova Medica” e, delnostro periodico, egli fu promotore e collabo-ratore continuo. Credeva nell’identità profes-sionale e comprese che, priva di supporto cul-turale, avrebbe avuto vita difficile.Per questo riversò tra quei capoversi il fruttodi una formazione umanistica, di un onestoaggiornamento, di una garbata crit ica.Un’attitudine così specifica non poteva esclu-dere un coinvolgimento ufficiale nell’attività delnostro Ordine e, infatti, fu consigliere. Anchequegli anni ebbero i loro tratti simbolici e,ancora, non possiamo ignorarne uno. Egli fuuno dei collaboratori più fidati del professorEolo Parodi, per molti anni presidente dellostesso consesso. Un altro con attenzione agliambienti del Ponente cittadino, prima di spo-starli in altri più ampi. Perché? Perché furonolo scenario di quel poco di rivoluzione indu-striale che il nostro Paese ebbe, in ritardo, enon perché sia da idealizzare. Esso fu quantodi più attivamente moderno sia mai accadutoe le ripercussioni sulla popolazione e chi lagoverna furono inevitabili. I medici non dovreb-bero essere assenti dove la storia si sviluppa.Nel corso della mia ultima visita presso loscomparso notai, sul tavolo in salotto, un librosulle edicole della Madonna disperse per il

    nostro centro storico euna copia del “Giornaledella Previdenza Medica”. Considerato il ruolo attualedel presidente di allora,rimarco che il duo di alloraha conservato spirito prati-co. Occuparsi di quello che

    si conosce ed è utile a tutti rappresenta uncompito che merita rispetto e, perché no,riconoscenza. Lo scomparso descrisse anchei vizi di una classe dirigente che, ora, halasciato il posto a un’altra. Questa seconda,attende una penna che sappia raccontarla.Quella del dottor Canestro ha svolto egregia-mente il suo compito. Ha cessato di “scrivere”il ventiquattro marzo 2011, nella sua centra-lissima abitazione cittadina. Era sostenuto dalfiglio Lorenzo, con famiglia e collaboratori, aiquali fu data istruzione paterna. Genova pre-senta il segno di San Giorgio. E’ quella la suabandiera, con una croce rossa in campo bian-co. Allo scadere di una novena postuma perle idi di marzo, essa fu posta a mezz’asta invia XX Settembre.

    Giuseppe Paolo Mazzarello

    La redazione di “Genova Medica” si unisceall’affettuoso ricordo del dr. Corrado Canestrocon il quale ha condiviso il lavoro di tanti anni,apprezzandone il valore e l’impegno.

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    San Martino: nuovo ambulatorioPresso la Clinica dermatologica di SanMartino è attivo un ambulatorio per pazienticon sospetto o diagnosi di: � malattie ses-sualmente trasmesse (sifilide, gonorrea,uretriti aspecifiche, Herpes ed HPV etc.); �patologie dermatologiche ad eziologia infetti-va; � malattie esantematiche. Per appuntamento: 010-5555759 la matti-na, con richiesta mutualistica e ticket relativo(1° visita 20,66 euro, successive 12,91).

  • 27MEDICINA & CULTURA

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    ra la fine dell’Ottocento e l'inizio delNovecento la costa del Tirreno,dal la Riv iera Ligure a quel la

    Amalfitana, era meta di un particolare turi-smo sanitario: la tubercolosi polmonare indu-ceva a fuggire dalle gelide nebbie del NordEuropa per rifugiarsi nel salubre clima italia-no. In particolare la Liguria ospitò in quell'epo-ca vere e proprie colonie di cittadini russi, daSanremo - con la testimonianza della bellissi-ma Chiesa Ortodossa - ad Alassioe da Nervi a Bogliasco. Proprio a Nervi, nel 1902, arrivòtutta la famiglia del professorCvetaeva, la cui f ig l ia MarinaCvetaeva, allora bambina, sarebbediventata la più celebre poetessarussa del Novecento.Di questo soggiorno abbiamo unadivertente documentazione in unpiccolo libro, “Nervi, amato paese”,scritto da Anastasija Cvetaeva,sorella di Marina; vi si racconta della “Pen-sion Russe” che in via Capolungo ospitavatanti russi affetti da tubercolosi polmonare,assieme ad altri, perfettamente sani, rifugiatipolitici in fuga dal regime zarista.E' stato questo duplice motivo, sanitario epolitico, a spingere in Italia ripetutamente,quasi fosse stata una seconda patria, uno deipiù grandi scrittori russi: Massimo Gorki. Lo ricordano ad Alassio, dove abitò anche unfiglio, e soprattutto a Sorrento ed a Capri,dove soggiornò per mesi e per anni.Era nato a Niznij-Novgorod nel 1868, in unafamiglia di artigiani. Fu presto orfano, obbliga-

    to fin dalla tenera età a lavori faticosi e rivol-tanti, come racimolare oggetti riutilizzabilinella spazzatura; i compagni lo sfuggivanoper la puzza che si portava addosso, finchéviene adibito a pulire piatti e pavimenti.A undici anni fugge da casa, e farà di tuttoper vivere: panettiere, facchino, tipografo,postino, comparsa teatrale, guardia nottur-na; e persino salmodiante per cerimoniefunebri. Vaga per l’Ucraina e per il Caucaso,arrangiandosi a mangiare quel che gli capita,persino i corvi che, scriverà più tardi, “sonobuonissimi d’inverno”. E’ un ragazzo sveglio,pieno di interessi; la sua passione è leggere,conoscere gente, frequentare persone d’ogni

    genere, dagli intellettuali idealisti aipoveracci e ai ladri; finché s’im-barca come sguattero su un bat-tello fluviale, dove il cuoco ha unbaule pieno di libri: un’incredibilebiblioteca di romanzi, soprattuttofrancesi, che divora avidamente.E’ la folgorazione: proverà a studia-re e a scrivere. A sedici anni siavvicina all’università di Kazan; mapiù che la scuola frequenta gli stu-denti e comincia a contattare i

    rivoluzionari di provincia e ad avvertire i primifermenti della rivolta antizarista. Lavora quat-tordici ore al giorno da un fornaio, e poi siinnamora follemente e tenta anche di ucci-dersi, a diciannove anni, sparandosi al cuore:ma forse non per amore, ma per confusione.Comunque sbaglia mira e si buca un polmo-ne; poco più di un mese di convalescenza epuò riprendere a girare e riapproda a ven-tun'anni alla città natale. Qui si impiega comesegretario da un avvocato e studia gli scrittidi Marx; e poi legge libri e libri di filosofia e sitormenta fino all'ossessione; ha “nella menteun caos inquieto” che non lo lascia dormire,

    EUn secolo fa, soltanto il sole d’Italiaalleviava la malattia tubercolare

    Massimo Gorki:la cura italiana

  • in preda ad incubi notturni. Così decide diconsultare uno psichiatra, che gli ordina dibuttar via i libri e sostituirli con qualchedonna “molto disposta ai giuochi d'amore”.Non sappiamo se la prescrizione fosse statapresa alla lettera; ma comunque abbandona isuoi tentativi poetici e si mette a scrivere inprosa. A ventiquattro anni pubblica il suoprimo racconto e tre anni dopo il suo primolibro, la storia di un vagabondo; è il primo diuna serie che lo porterà in poco tempo allanotorietà in tutta la Russia.Nel frattempo si erano manifestati i primisegni di malattia polmonare: un vomito emati-co attribuito, forse erroneamente, ad untrauma toracico; e la tosse insistente, con ilpressante invito degli amici a ridurre il fumo;e il tutto aggravato dal freddo e anche dalcarcere, dove era stato rinchiuso per compli-cità con i gruppi rivoluzionari. La pressionepopolare lo fa uscire dalla prigione e vienespedito in Crimea, dove si impegna semprepiù nella lotta di classe. Dopo un nuovo arre-sto nella fortezza di San Pietroburgo tuttal'Europa insorge a sua difesa, per cui vieneliberato, nel 1905. Andrà in America, dedi-candosi alla scrittura del più celebre dei suoiromanzi: “La madre”. Anche questo libro perMassimo Gorki sarà fonte di incriminazioneda parte dei tribunali russi, che lo condanna-no all'esilio; la condanna sarà revocata solocon l'amnistia del 1913.Preso com'è dalle vicissitudini della vita Gorkinon si dà troppo pensiero della sua salute;tuttavia date le frequenti recidive febbrili deci-de di trasferirsi a Capri, dove peraltro non sifa neanche visitare da un medico. Lo stessoLenin, diventato suo amico nonostante qual-che contrasto, lo ammonisce a non trascu-rarsi: “Sputate sangue e non partite? In unbuon sanatorio potrete curarvi e lavorare di

    28 Massimo Gorki: la cura italiana

    Aprile 2011/GENOVA MEDICA

    più”. Dopo un soggiorno a Sorrento, nel1931, rientra in Russia; Stalin lo definisce“maestro esemplare” per le nuove generazio-ni e si fa fotografare accanto a lui.Nel frattempo la malattia tubercolare progre-diva e minava sempre più il fisico e il moraledello scrittore; finché una forma influenzalenon finì per aggravare la sua situazione bron-copolmonare in modo irrimediabile e fatale.Ma forse non era stato estraneo alla suamorte anche un intervento politico. Sembrainfatti che Massimo Gorki avesse tentato unamediazione tra Stalin e l'opposizione trotzkistae che questo atteggiamento conciliante nonfosse gradito ai servizi segreti sovietici eforse neanche a Stalin.Sta di fatto che la Pravda, il 19 giugno del1936, annunciava con “profondo dolore” ildecesso di Massimo Gorki, e ne spiegava lecause ufficialmente dichiarate dal bollettinomedico: “cronico disturbo del cuore e dellevie sanguigne nei polmoni, in rapporto con ilvecchio processo tubercolare. Exitus perparalisi cardiorespiratoria”.Ma successivamente, durante un processopolitico, era trapelata la notizia che sul como-dino dell'ammalato fosse stata messa unabomboniera con caramelle contenenti arseni-co, e che anche due infermieri che lo assiste-vano fossero morti avvelenati.Forse non si saprà mai come siano realmen-te andate le cose. Sappiamo solo di certoche Massimo Gorki, a 68 anni, finiva la suatravagliata esistenza con la fama di grandescrittore ed anche di persona vissuta conl'impegno di un socialismo umanitario e diuna “pietas”, che è il miglior bilancio a chiusu-ra della vita. Chissà che il suo tramonto nonsia stato illuminato, negli ultimi barlumi, dalconsolante ricordo del sole italiano.

    Silviano Fiorato

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    enerdì 1° aprile 2011 a Villa Spinolanella splendida Sala degli Specchi, inconcomitanza con i l Congresso

    “Liguria Odontoiatrica” 2011, si è svolta lacerimonia della consegna del Premio ANDIGenova 2010, molto ben orchestrata dalPresidente dr. Gabriele Perosino coadiuvatodal Vicepresidente dr. Giuseppe Modugno,Presidente Andi Liguria.• Il Premio per “Meriti Associativi”, intitolatoall’indimenticabile Tullio Zunino, è stato asse-gnato al dr. BARTOLOMEO GRIFFA, con laseguente motivazione, letta all’uditorio dalSegretario Sindacale ANDI Genova dr.Daniele Di Murro: “Si conferisce il “PremioTullio Zunino per Meriti Associativi” anno2010 al dr. NINO GRIFFA che da anni dimo-stra grande impegno e dedizione ad ANDI,avendo ricoperto il ruolo di Vice-PresidenteVicario Nazionale in un periodo di notevolicambiamenti per tutta la CategoriaOdontoiatrica e occupandosi ancora oggidella responsabilità della delegazione esteridella nostra Associazione, con costantepresenza a livello interna-zionale. Vicino da semprealla