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Mantova Chiama Garda, luglio-agosto 2012

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Agosto - Settembre 2012 | 3

Le pietanze e i viniproposti durante l’eventosaranno presentati dal noto analista sensoriale.www.osvaldomurri.it

Calici di Stelle 2012nell’anfiteatro morenico

10 AGOSTO Cavriana, Monzambano e Volta Mantovana insieme per i paesi terremotati mantovani

A Mantova, sala Chiaventi, in via don Maraglio, alle ore 11.30, la presentazione dell’evento

La conferenza stampa il 3 agosto

Osvaldo Murriprotagonista

L’EVENTO DEL MESE

Nella notte di San Lorenzo una cena per i palati più esigentiIl costo della cena è pari a Euro 35,00 /25,00. Euro 10,00 per ogni persona saranno devoluti al comune di Quistello.

Le prelibatezze saranno preparate dai migliori ristoranti voltesi

di Paolo Carli

Cantine prestigiose e “nettari DiVini”I vini mantovani vantano una storia di 25 secoli

Ogni stella che cade vale un de-siderio e il 10 di Agosto, notte di San Lorenzo, i migliori auspici si potranno esprimere sorseggian-do un buon calice di vino. E’ la notte di Calici di Stelle, il tradi-zionale appuntamento nato da un’idea del Movimento Turismo del Vino e promosso dalla Pro-vincia di Mantova, GAL Colli-ne Moreniche del Garda, Città del Vino, Consorzio Vini Col-li Mantovani, Consorzio Tute-la Vini Mantovani, Strada dei Vini e Sapori Mantovani e con le amministrazioni di Cavriana, Monzambano,Volta Mantovana e Quistello.Calici di Stelle è una delle feste più attese e, come avvenuto ne-gli ultimi anni, vedrà la parteci-pazione di centinaia di persone, provenienti da ogni dove. Ce n’è per tutti: per i tantissimi appas-sionati, per i curiosi che vivranno l’esperienza per la prima volta, per i bambini che insieme ai ge-nitori scopriranno i segreti del-le stelle con gli astrofili dell’Os-servatorio di San Benedetto Po, che illustreranno le meraviglie della volta celeste con proiezio-ni di immagini e osservazioni al telescopio.Un’esperienza unica ed emozio-nante dove, quest’anno, al vino si coniugano i temi della quali-tà estrema con quelli della soli-darietà.

“Quando il sindaco Angiolina Bompieri mi ha proposto di fare, in occasione di Calici di Stelle, una cena che riunisse i comuni di Volta, Cavriana e Monzamba-no, e di devolvere il ricavato della serata ai terremotati di Quistel-lo, comune promotore di vini in ambito locale, mi ha trovato en-tusiasta e disponibile a realizza-re l’iniziativa” ci dice il sindaco di Volta Mantovana Giuseppe Adami. “L’idea di un evento stra-ordinario con finalità straordina-rie ha trovato immediatamen-te concorde non solo il sindaco di Cavriana, ma anche la Provincia di Mantova che si è sentita mag-giormente impegnata nel suppor-to per la felice realizzazione del-la serata. Tutte le forze in campo si sono sentite estremamente mo-tivate nel realizzare una siner-gia sfociata in un momento di co-munione tra il nostro territorio e quello del comune di Quistello al quale, ci rendiamo conto, devol-veremo una cifra non risolutiva ma simbolica, che vuol essere un segnale concreto in questa difficile

situazione economica che sta penalizzando anche i mantovani”. “Sono orgo-glioso” conclude Adami “che i sindaci siano sta-ti concordi nello stabili-re a Volta Mantovana la location per la serata, riunendo forze e compe-tenze”.“Già lo scorso anno”, dice

il sindaco di Monzambano, An-giolina Bompieri “avevo propo-sto un percorso itinerante costitu-ito da 4 serate diverse, legate al periodo, con serata conclusiva in città. Idea accolta con entusiasmo dal sindaco di Mantova Sodano, ma bocciata dall’associazione na-zionale Città del Vino. Il terre-moto che ha coinvolto la provin-cia mantovana quest’anno, ha riportato alla ribalta la mia idea di fare un qualcosa di diverso: da lì la proposta ai miei colleghi sin-daci di un Calici di Stelle da fare tutti uniti, con un fine benefico. Iniziativa che diventa anche l’oc-casione per ribadire l’eccellen-za dell’anfiteatro morenico. Sarà una grande serata di solidarietà e mi aspetto che in molti sentano la necessità di partecipare a que-sta serata: perché vivere un dram-ma in Tv a distanza è una cosa, essere coinvolti in prima persona sconvolge la vita. Siamo contenti di poter aiutare Quistello”. “ Quello che stiamo mandan-do è un segnale fortissimo” dice Ben Hur Tondini, sindaco di Cavriana. “Un segnale che par-te dalle nostre colline e vuole rag-giungere Roma. I sindaci dell’alto mantovano stanno lavorando da tempo in sinergia e insieme, an-che in questa occasione, sapranno esprimere la propria voglia di col-laborare per conseguire risultati concreti.”Da sogno la cornice della serata: presso il Giardino del Ninfeo di

Palazzo Gonzaga, un “luogo del sogno”, sono previste non poche sorprese, mentre la cena benefi-ca si terrà nel Giardino del Bel-vedere, antistante le antiche scu-derie del Palazzo. Strutture che per ogni manife-stazione sanno sempre regalare forti emozioni.Le stelle cadenti rinsalderan-no lo straordinario connubio fra vino e arte, offrendo accanto alle degustazioni una ricca serie d’iniziative. I tre comuni si sono impegnati, infatti, a presentare artisti quali gli “Swingproject”, con la superba voce di Sara Bombana (http://swingproject.oneminutesite.it), la compagnia

de l’Ordallegri (www.ordalle-gri.it/) e il soprano Romina No-vis col maestro Stefano Armani. Artisti che allieteranno piace-volmente con la loro musica e il proprio estro i convenuti.Gli ospiti saranno attesi dal-le ore 20.30 per la cena, mentre alle ore 21.30 ci sarà l’ingresso gratuito per il pubblico per os-servare le stelle e degustare i pro-dotti della collina. Info: www.voltamn.itSabato 11 agosto la festa con-tinuerà dalle 20.30 a Quistello con una seconda cena benefica il cui ricavato servirà sempre per la ricostruzione dello sfortunato comune del basso mantovano.

Il 10 agosto gli appassionati del buon bere potranno degustare i migliori vini delle cantine associate, abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni territorio che ospita l’evento. Veri e propri protagonisti tornano i vini: bianchi, rossi e le bollicine. E i comuni quali Cavriana, Monzambano e Volta Mantovana, territori le cui culture prediligono principalmente vigneti (negli ulti-mi tempi anche ulivi), che offrono un vino pregiato di alta qualità. I vini mantova-ni vantano una storia di 25 secoli: le testimonianze provengono dagli scavi arche-ologici dislocati in alcuni siti tra le colline moreniche, quando alcuni ricercatori portarono alla luce una ciotola di vinaccioli risalenti al periodo Neolitico. Ecco alcune cantine associate alla manifestazione: azienda agricola Bertagna, Cattani, Pezzini, Casa Primavera, Vojon, Reale, Ca’ Roma, Società agricola Ricchi, Cantina Colli Morenici, Virgili, Bastià, Sociale di Quistello, Tenuta Maddalena e Fattoria Colombara. Ospite d’onore, a suggellare l’importanza della serata, il lambrusco “Rosso del Vicariato” della Cantina Sociale di Quistello.

Info e prenotazioni: Comune di Volta Mantovana

Centralino: 0376 839431/32 | Fax: 0376 [email protected]

Comune di CavrianaCentralino: 0376/811411 | Fax: 0376/82028

[email protected] di Monzambano

Centralino: 0376 800502 | Fax: 0376 [email protected]

RominaNovis

In alto: un momento delle scorse edizioni

Giardino del Belvedere

Antipasti a buffet con le sfiziosità del-la strada dei Vini e Sapori Mantovani Abbinamneto: Vini Spumanti e Vini Frizzanti delle Colline Moreniche Mantovane

Primi piattiLasagnette alla faraonaVino Garda Colli Mantovani Chiaretto DopRisotto al LambruscoVini Garda Merlot Dop e lambrusco Mantovano DopSecondi piattiTagliata su letto di verdurine

con scaglie di granaVino Garda cabernet DopFormaggi teneri della collinaVini rossi Dop strutturati

DessertGelato con frutti di boscoVino passito delle Colline Moreniche

Giardino delle Scuderie

Swingproject

I sindacipromotoridell’iniziativa.A sinistraGiuseppe Adami.Sotto da sinistraBen HurTondinie AngiolinaBompieri

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«Quando corre Nuvolari gli alberi della strada stri-sciano sulla piana, sui muri cocci di bottiglia si sciolgo-no come poltiglia...”

G.P. Nuvolari, la provapiù qualificante al mondo

21-23 Settembre A Mantova si rinnova la famosa kermesse motoristica

Si confermano le ormai storiche sponsorizzazioni dell’evento: Audi, Eberhard&co.ed Etiqueta Negra

Partner e sponsordi grande prestigio

Quando Lucio Dalla cantava il mitico Tazio

L’eVeNtO DEL MESE

Una gara che nasce da molto lontano:ecco le tappe del percorso 2012La scomparsa di Tazio Nuvolari, avvenuta l’11 agosto 1953, de-stò grande sensazione in tutto il mondo, in particolare, commos-se gli uomini della Mille Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Mag-gi e Giovanni Canestrini, i tre che con Franco Mazzotti, scom-parso durante la II Guerra Mon-diale, avevano ideato e realizza-to la “corsa più bella del mondo”. Castagneto, il deus ex machina della Mille Miglia, ed i suoi ami-ci erano autenticamente legati al pilota mantovano, non solo per l’affetto e la stima per l’uomo e

l’ammirazione che provavano per il grande campione, ma an-che per i sentimenti di ricono-scenza che gli attribuivano, per essere stato tra coloro che, con le proprie gesta, avevano mag-giormente contribuito all’inar-restabile crescita della loro crea-tura. Per onorarne la memoria, il percorso tradizionale della Mil-le Miglia venne modificato così da transitare per Mantova. Da allora, venne istituito il GRAN PREMIO NUVOLARI, da destinare al pilota più veloce e quindi da disputarsi sui lunghi

rettilinei che percorrono la pia-nura Padana, partendo da Cre-mona e transitando per Manto-va, fino al traguardo di Brescia.

Il percorso1° tappa: MANTOVA, Suzzara, Reggiolo, Correggio, Rubiera, Autodromo di Modena, Spilam-berto, Bazzano, Bologna, S. Laz-zaro di Savena, Castel Guelfo, Autodromo di Imola, Faenza, Forlì, Meldola, Cesena, Santar-cangelo di Romagna, Autodro-mo di Misano, RIMINI.2° tappa: RIMINI, Coriano,

Montefiore Conca, Sassocor-varo, Lunano, Sant’Angelo in Vado, Bocca Trabaria, San Giu-stino, Arezzo, Monte S.Savino, Siena, Castello di Brolio, Bucine, Castioglion Fibocchi,Ponte alla Chiassa, Arghiari, Pieve S. Ste-fano, Badia Tebalda, S.Leo,San Marino, Coriano, Autodromo di Misano,RIMINI.3° tappa: RIMINI, Sant’Apolli-nare in Classe, Savio, Ravenna, Comacchio, Migliarino, Ferra-ra, Poggio Rusco, San Giacomo d/S, Bondanello, S. Benedetto Po, Castel d’Ario, MANTOVA.

Il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato appositamente

di Paolo Carli

Nuvolari, “il più grande di tutti”C’è chi lo chiamava Moschettiere del rischio, chi Nivola. E ancora Campionissimo, Asso, Maestro. Enzo Ferrari lo definì «il più grande di tutti», Ferdinand Porsche «il più grande pilota del passato, del presente, del futuro». Oggi, forse, la frase che più gli rende onore è quella incisa sulla lapide della sua tomba: «Correrai ancor più veloce per le vie del cielo». Certo è che la scomparsa di Nuvolari (l’11 agosto 1953), 141 vittorie, cinque primati internazionali di velocità, per trent’anni di leggendaria carriera, destò grande turbamento in tutto il mondo. E in particolare commosse i grandi nomi della Mille Miglia: Renzo Castagneto, Aymo Maggi, Giovanni Cane-strini. I tre che con Franco Mazzotti avevano ideato e realizzato «la corsa più bella del mondo». Il tradizionale percorso della Mille Miglia venne modificato ed esteso

anche a Mantova, il tutto in onore di Tazio. Nacque così il Gran Premio che porta il suo nome, da disputarsi sui lunghi rettilinei della Pianura Padana. Oggi è una sorta di prova unica di campionato del mondo di regolarità, la cui vittoria è ambita dai più grandi specialisti. «Quando corre Nuvolari – recita una vecchia canzone di Lucio Dalla – gli alberi della strada strisciano sulla piana, sui muri cocci di bottiglia si sciolgono come poltiglia, tutta la polvere è spazzata via!». Un inno alla velocità, quello del cantautore bolognese, sempre attuale quando si parla di lui: il Figlio del Vento.

È lungo l’elenco degli appellativi attribuiti al grande pilota mantovano

Fervono i preparativi per il Gran premio Nuvolari, la celebre ma-nifestazione dedicata al pilota mantovano, in calendario dal 21 al 23 settembre prossimi. Tre giorni di contagiosa passio-ne con partenza da Mantova e ritorno, su un percorso di 1000 Km attraverso le bellezze d’Ita-lia con tappe a Bologna, siena, rimini e Ferrara.

Il pilota per eccellenza. Un pezzo di storia impossibile da dimenticare. Nuvolari è tutto questo. Naque a Castel d’Ario il 16 Novembre 1892: cresceva re-spirando aria agonistica e spirito competitivo dal padre e dallo zio. Un campione predestinato: an-cora ragazzino con i calzoni corti sottrasse la moto allo zio e sfuggì con grande velocità ai militari che lo avevano fermato. La lunga carriera di Nuvolari ebbe inizio nell’estate del 1920 e la prima vittoria arrivò al volante di una auto Ansaldo: ma è sulle due ruote, le moto Bianchi, che domina le stagioni del 1925 e ‘26. Nel 1927 nasce la Scuderia Nu-volari. Al volante di una Bugatti T 35, a sorpresa, in coppia con Bignami, vince il Gran Premio Reale di Roma sul Circuito ai Parioli: è la prima grande affer-mazione sulle auto.La grande svolta è nel 1930 quando Tazio diventa pilota uffi-ciale della Scuderia Alfa Romeo e si impone in modo travolgente alla Mille Miglia, conquistando la vittoria e superando la media di 100 km/h: è trionfo e gloria.

L’Alfa Romeo produce bolidi sempre più veloci e potenti e con il mantovano alla guida le vittorie sono copiose: nelle sta-gioni sportive dal 1931 al 1933 Nuvolari è il pilota vincente che miete successi su tutti i circuiti spesso con prestazioni strepitose e il mito si consolida sempre di più. Vince sui prestigiosi circu-iti di Monza, Montecarlo, Nur-burgring, Belfast, Budapest, Le Mans, si aggiudica per due volte consecutive la Targa Florio e bis-sa anche la Mille Miglia si aggiu-dica pure le competizioni negli USA; è il protagonista assoluto. Quando corre è sempre il pilota da battere ma è il “campione” e amato e osannato dalle folle di tutta Europa. Nel 1938 Tazio passa ufficialmente a pilotare le Auto Union: con il poten-te e innovativo bolide tedesco vince il Gran Premio a Monza.

Ne l l ’ i m m e d i a t o dopoguerra, anche se non più giovane, l’indomabile pilota è ancora protagoni-sta, con un leggen-dario secondo posto alla Mille Miglia e con uno sfortunato ritiro alla Mille Mi-glia nel 1948 mentre era saldamente al co-mando. A Mantova anche quest’anno, come da 22 anni a questa

parte, si rievoca il mito. L’edi-zione 2012 è da non perdere: i migliori top driver e i più rodati equipaggi avranno l’opportuni-tà di cimentarsi alla guida delle loro affascinanti vetture d’epoca, grazie ad un itinerario complesso che prevede, per la prima volta nella storia della specialità, ben quattro passaggi in autodromo, due in notturna.Una nuova sfida tutta da vivere che riconferma il ruolo dell’uni-ca, vera manifestazione intitolata al “Mantovano Volante” quale prima competizione di regolarità al mondo per difficoltà, conte-nuto tecnico e numero di prove cronometrate.Promosso in collaborazione con il Museo Tazio Nuvolari e l’Au-tomobile Club di Mantova, Il Gran Premio Nuvolari è da sem-pre organizzato dallo stesso staff di Mantova Corse, indice di una passione condivisa e dell’inesau-ribile volontà di mantenere in-variato nel tempo il prestigio di questo appuntamento annuale: ”il Nuvolari”, atteso e celebrato da piloti, stampa e pubblico. Il Gran Premio Nuvolari si svol-gerà dal 21 al 23 settembre 2012 e vedrà sfilare 300 auto storiche, provenienti dai cinque continen-ti, sulle strade del Centro-Nord Italia. Partenza, come da tradi-zione, da Piazza Sordello, cuore della Mantova rinascimentale, e percorso di 1.000 km, tra trac-ciati e centri storici di prestigiose

città d’arte, quali Modena, Bolo-gna, San Marino, Rimini, Arez-zo, Siena, Ravenna e Ferrara.Pienamente confermata dunque, la formula del Gran Premio Nu-volari, che anche quest’anno vor-rà ribadire il successo della prece-dente edizione, caratterizzata da una considerevole pattuglia di 70 vetture anteguerra e da una per-centuale di equipaggi stranieri superiore al 50%, testimoni del-la qualità e dell’internazionalità dell’evento di settembre.Per l’edizione 2012, riconfermata la presenza della “Storica Terna”: AUDI, EBERHARD & Co. ed ETIQUETA NEGRA, partner

importanti, da anni sostenitori del Gran Premio Nuvolari. Le domande di iscrizione (immu-tata da tre anni la quota d’iscri-zione) rimarranno aperte fino al 31 luglio e sono da effettuarsi on-line sul sito www.gpnuvolari.it. Saranno ammesse esclusivamen-te vetture prodotte dal 1919 al 1969, munite di passaporto F.I.V.A. o fiche F.I.A. Heritage, o omologazione A.S.I. o fiche C.S.A.I, o Registro Storico Na-zionale A.A.V.S., o appartenenti a un registro di marca.

Per iscrizioni ed informazioni www.gpnuvolari.it

Promosso insieme al Museo Tazio

Nuvolari e all’Au-tomobile Club di

Mantova, il GP Nuvolari è da

sempre organizzato dallo stesso staff di Mantova Corse

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Sommarioil direttore

CaliCi di StelleA Volta Mantovana tutti con il naso all’insù per brindare agli astri

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Gran Premio nuvolariIl mito di Tazio rivive puntualmente nella splendida kermesse motoristica

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l’azienda del meSe Barozzi Vernici srl: dal 1904 sino ai giorni nostri all’insegna della qualità

16

SPeCiale reinhold meSSnerEsclusiva intervista con il famoso alpinista, un’icona per tutti gli amanti della montagna

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SPeCiale FeStivaletteraturaNonostante le ferite del terremoto Mantova riqualifica nuovi spazi per dare vita al Festival

20

GuStoTutto sulla cucina della Basilicata:terra ricca di sapori e tradizioni

36

Per informazioni e pubblicazioniTel: 333 6272824

[email protected]

di GaStone Savio

a parer mio

La paura sembra essere la sensazione dominante delle nostre attività, in cui società per assicurazioni sempre più nu-merose e variegate si sforzano di garan-tire l’esistenza in tutte le sue fasi. Letta nell’attuale clima di grande recessione economica, la connessione tra paura e si-curezza rileva corsi e ricorsi interessanti. Freud lo fa notare nella sua celebre opera “ Il Dialogo della verità “, la cui data di apparizione, 1929, è significativa. Per Freud la moderna civiltà nasce da una

forma di baratto, in cui l’uomo rinuncia ad essere felice per poter essere sicuro, scambiando le proprie pulsioni, di per sé distruttive, con la sicurezza che la civiltà può fornire: “ l’uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po’ si sicurezza “..Come osserva a questo proposito Red-diffe: “ Sotto molti aspetti, viviamo in un mondo più sicuro dei nostri antenati. Almeno in Occidente, siamo più protetti da malattie, violenza e povertà. E tuttavia

abbiamo paura. Siamo ansiosi riguardo a pericoli che abbiamo creato noi: disastro ecologico, energia nucleare, piante gene-ticamente modificate. Sono stato in Pae-si in Africa dove le persone sopportano pericoli terribili ogni giorno con calma e fiducia, mentre in Occidente il più vago accenno di rischio produce il panico”.La ricerca eccessiva di sicurezza porta ad una pericolosa oscillazione emotiva, dalla noia al panico, con preoccupanti ricadute a livello di impostazione di vita,

perché spegne l’entusiasmo, il desiderio, la voglia di vivere e di giocarsi rischiando per qualcosa di importante. La forza del-la paura nasce dal fatto che essa attinge all’immaginazione e ai messaggi cultu-rali che giungono dalla società e dalle sue rappresentazioni. Come ebbe ad osservare il presidente degli Stati Uniti. F. D. Roosevelt: “ Gli uomini non sono prigionieri del fato, ma solo della propria mente “. Tutto ciò è stato ben compreso dalle dittature di tutti i tempi. Se si riesce

ad instillare la paura nella popolazione, la si ha in pugno, essa obbedirà docil-mente ai comandi dei suoi governanti. Una paura corrente della nostra epoca, che non c’era quasi solo meno di sessanta anni fa, è quella del matrimonio. La fa-miglia, istituzione umana di salvaguardia della società, sta per essere annullata dalla paura della separazione, quindi la paura dei propri comportamenti diventa paura di se stessi. Il drastico calo dei matrimoni è spesso legato ad una grande insicurez-za e paura del futuro, di non farcela a mantenere gli impegni presi. In questo senso le convivenze sembrano essere uno specchio del nostro tempo, esse sono le “ figlie dell’ansia, della pura condivisa da uomini e donne che anche il proprio ma-trimonio finisca a pezzi come quello dei genitori o degli amici “. La paura è colpa anche dell’infinito progresso tecnologi-co, economico e sociale, che sembrando essere in grado di sconfiggere la paura, finiscono per generane altre, ben più mi-nacciose ed implacabili.

Tutti in vacanza...per il bene della nazione!I“

Dalla paura al panico

In un momento di austerità, in cui è d’uopo amministrare con oculatezza il bilancio familiare, è auspicabile, contro ogni lungimirante criterio di risparmio, che anche gli italiani meno abbienti in vacanza ci vadano

Il mese di agosto tradizionalmente è sinonimo di “vacanze”. La “villeggiatura”, una consuetudine che sino ai primi anni ’60 riguardava solo l’élite delle classi sociali del Bel Paese, col boom economico si im-pose successivamente come fenomeno sociale di massa, sino a diventare uno dei capisaldi del costume di vita nazionale. Una radicata aspirazione destinata a scandire i momenti di pausa dell’anno alla stregua delle più importanti celebrazioni religiose. In una civiltà che ci vede ingabbiati in orari obbligati e in ingranaggi charlottiani (chi non ha mai visto “Tempi moderni”?), l’evasione ha assunto quell’importanza vitale di cui non abbisognava il contadino nostro precursore, padrone nell’articolare la propria ruspante giornata lavorativa. La vacanza rappresenta un momento di distacco dalla routine e dai molteplici impegni che ci assillano per gran parte dell’anno, una terapia per ricaricare la propria energia fisica e mentale. Certamente c’è chi ne sente maggiormente il bisogno e chi meno. C’è chi la vacanza la vive come semplice momento di pas-sivo relax in piena libertà, c’è chi invece la sfrutta per proiettarsi in faticosi viaggi motivati dagli interessi ricreativi o culturali più svariati. C’è chi la vive in lussuosa mondanità e chi in assoluto ritiro. Alla base di ciascun tipo di vacanza c’è comunque il comun denominatore del perseguimento della leggerezza dell’ essere e del temporaneo svincolo da obblighi. Parlare di vacanza oggi in un momento economico così difficile, in un momento di “vacanze obbligate” per stuoli di lavoratori, potrebbe sembrare indelicato e fuori luogo. Per non parlare de-gli inenarrabili drammi delle comunità in-vestite dal terremoto. A rendere comunque attuale e plausibile l’argomento è il ruolo vi-tale che la villeggiatura gioca nell’economia nazionale. Parliamo di uno dei pilastri por-tanti del mondo imprenditoriale italiano, si pensi solo alle ingenti attività turistiche ed edilizie che, grazie anche al loro indot-to, costituiscono il maggior sostentamento di svariate regioni. Siamo un paese che ha saputo magistralmente sviluppare attorno all’aspetto ludico della vita un colossale bu-siness, grazie allo sfruttamento delle proprie caratteristiche geografiche e climatiche. La spiaggia, la pista da sci, i locali di ritrovo, la seconda e terza casa, e via dicendo, tutto è concatenato al concetto di vacanza. Tutto concatenato alle finanze da poter impegnare nei propri sogni ricreativi. In un momento

di austerità, in cui è d’uopo amministrare con oculatezza il bilancio familiare, è auspicabile contro ogni lungimirante criterio di risparmio che anche gli italiani meno abbienti in vacanza ci vadano. Più breve, meno etichettata, ma che la vacanza ci sia. C’è il volano dell’industria turistica da sospingere per il bene della nazio-ne e, soprattutto, un sentimento di fiducia da tenere vivo in noi.

Marco MorelliDirettore Responsabile

[email protected]

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Mantova e dintornia cura di Elisa Turcato

PONTI SUL MINCIO

E’ alle porte la centenaria Sagra di San Gaetano, quest’anno prenderà il via venerdì 3 alle 16.00, con il terzo tro-feo, “San Gaetano dei Colli Morenici una gara ciclistica la quale si dislocherà lungo l’anfiteatro morenico, per poi concludersi con il consueto spettacolo pirotecnico martedì 7 agosto.Evento attesissimo dell’estate moreni-ca, la kermesse conserva radici molto antiche, nasce infatti, alla fine del XIX secolo. Da allora, ovviamente, è cam-biata, ma intatta è rimasta l’allegria con cui viene vissuta dai cittadini di Ponti. Ogni edizione raccoglie migliaia di vi-sitatori provenienti sia dal mantovano, che dalle vicine province di Verona e Brescia. Negli ultimi anni molti i turisti prove-nienti dal vicino Lago di Garda, frutto di una peculiare attività di promozione del territorio, attirati dalla quiete della natura rigogliosa, dalla storia e non per ultimo dall’ospitalità degli abitanti del comune. Sarà una sagra votata al rispet-to della tradizione, infatti non man-

cherà la rinomata colazione a base di trippe accompagnata da buon vino locale. Per tutta la durata dell’evento saranno presenti stand gastro-nomici presso gli impianti sportivi in cui verranno serviti piatti tipici quali pasta fresca e grigliate alla brace, la grapperia distilleria Marzadro in piazza Parolini, l’angolo birreria con concerti rock nel cortile comu-nale, la fiera dei tessuti presso il teatro parrocchiale, il mercati-no dell’artigianato, le giostre per ragazzi al Parco Marconi, e infine giochi ed attrazioni per i più piccoli in prossimità degli impianti sportivi. Tutte le serate saranno allieta-te da buona musica in grado di rispondere a tutti i gusti: le orchestre per il ballo liscio, il piano bar e natu-ralmente la musica rock. Una sagra dedicata alla buona musica e al cibo povero della tradizione con-

tadina, all’insegna dell’allegria e della spensieratezza.

Per maggiori informazioni www.comune.pontisulmincio.mn.it.

Torna la “Fiera delle Grazie”CURTATONE

Origini antichissime con-serva la Fiera delle Grazie, giunta quest’anno al suo quarantesimo anniversario: correva l’anno 1400 e per la precisione l’11 agosto 1425 a firma di Francesco Gonza-ga. Nel corso del tempo, la manifestazione ha subito alcune interruzioni, come la peste, tuttavia è stata rego-larmente ripristinata, fino a quando iniziò ad assumere tratti meno sacri e decisa-mente più profani. Si svi-luppò, infatti, una fitta rete economico-commerciale, la quale non prevedeva solo generi di primaria necessità, ma piuttosto prodotti desti-nati al vestiario e alla casa.Ancora oggi, questa fie-ra racchiude al suo interno alcuni elementi che la ren-dono unica e soprattutto protetta da un’aurea di mi-sterioso fascino. Si tratta naturalmente del santua-rio, manufatto di eccellente pregio architettonico con la

mati di gessetti colorati, i quali regalano espressioni figurative suggestive pretta-mente religiose – in gene-re Madonne – rimanendo chini sulle strade. In occa-sione della Fiera delle Gra-zie, ogni anno ne interviene un buon numero, i quali ga-reggiano a colpi di gessetto,

parte esterna in stile gotico lombardo, mentre all’inter-no si riscoprono aula e ab-side poligonali. Infine la particolarità della fiera è la presenza di artisti, chiamati Madonnari provenienti da tutta Europa. Ma chi sono in realtà? Trattasi di artisti in perenne movimento ar-

rendendo il sagrato un mu-seo all’aria aperta.Un’arte effimera destinata a rimanere nell’immagina-rio di ognuno piuttosto che salda in qualche bacheca, poiché è assolutamente sog-getta ai capricci del vento. Il Madonnaro rappresenta al meglio il connubio tra arti-sta-viaggiatore, il quale vaga senza preoccuparsi del-la fama o della fatica, delle intemperie a cui talvolta è costretto a sottostare, spes-so sporco della suo stesso modo di fare arte, ovvero un semplice gessetto colora-to. L’evento si svolge come ogni anno in prossimità della festa dell’Assunta,il 15 agosto: ad ogni edizione accoglie un numero sem-pre maggiore di pellegrini, turisti o semplici visitato-ri, i quali restano imman-cabilmente deliziati anche dall’importante tradizione gastronomica, come il tra-dizionale cotechino.

L’associazione turistica Colline Moreniche del Garda ha riunito 23 eventi di varie tipologie, tra cui camminate, biciclettate e giri in barca allo scopo di risco-prire le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio del Parco del Mincio e dei suoi numerosi comuni: Solferino, Volta Mantovana, Castiglione delle Sti-viere, Pozzolo di Marmirolo, Medole, Guidizzolo, Ponti sul Mincio, Cavriana. Monzambano, Castellaro Lagusello e Goito. L’iniziativa rientra così all’interno delle 38 proposte promosse dalla provincia di Mantova dedicate alla Giornata del Paesaggio.Essendo un programma itinerante, si partirà già da sabato 4 agosto a Ponti sul Mincio attraverso un percorso tra colline e vecchi forti. Le date successive, in-fine, toccheranno mano a mano tutti i comuni fino a domenica 7 ottobre. Per maggiori informazioni, consultare il sito web: www.parcodelmincio.it, oppure scrivere all’indirizzo: [email protected]

Giornata del paesaggioALTO MANTOVANO

L’Amministrazione Comunale di Gazoldo, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Gazoldo, l’Istituto Professionale Agricoltura Alberghiero, la Fondazione Coniugi Pigozzi e il Centro sociale Carpe diem ha raccolto, nella tradizionale Cena di beneficenza tenutasi nel piazzale antistante la Villa Comunale, circa 3500,00 euro che sono sati donati all’associazione mantovana “Restituiamogli i sogni”, rappresentata dal presidente Roberto Bignoni, che sostiene orfani e bambini in grave difficoltà.

Successo per la cena di beneficenza

GAzOLdO IPPOLITI

Una spiccata capacità di “far festa” contraddi-stingue la sagra che come ogni anno torna a far parlare di sé nella bella cittadina morenica.Da venerdì 24 agosto a lunedì 27, la pro loco locale assicurerà ai numerosi presenti stand gastronomici con delizie prettamente locali innaffiate dalle superbe miscele dei produttori locali. Sarà, inoltre, predispo-sto uno spazio dedicato ai più e anche ai meno giovani con DJ e musica dal vivo. Da non perdere i giochi di abilità realizzati dai ragazzi appartenenti alle diverse contrade. Per maggiori info, consultare il sito: www.prolocomonzambano.it.

Sagra di San Bartolomeo

MONzAMBANO

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Il Circolo la Torre è in procinto di organizzare l’11ª festa del gnocco fritto e della birra in Piaz-za Risorgimento i giorni 24-25-26-27 agosto.L’obiettivo e’ quello di unire in un intrigante

“menage a trois“ il gnocco fritto emiliano, la tradizione degli ottimi salumi e for-maggi mantovani e a grande richiesta il risotto alla Belfortese.Una delle travi portanti dell’iniziativa, sono le meravigliose “cusineri“, instancabili donne Belfortesi, prototipi delle vecchie “risduri“ quali friggeranno con maestria il gnocco fritto, impastato ogni giorno a Parma e inviato poi a Belforte. Le quat-tro serate verranno allietate anche da musica dal vivo.

Festa del Gnocco fritto

BELFORTE

Fino al 5 agosto Palazzo Te ospiterà la mostra intitolata “Arte e tradizione di Sharjah, collezioni da un Emirato”. I visitatori potran-no ammirare una significativa raccolta d’arte degli Emirati Arabi.

MOSTRA D’ARTE ARABA

Un percorso suddiviso in due tappe alla sco-perta dei due centri collinari, tra i luoghi pre-feriti di villeggiatura dei Gonzaga. Venerdì 10 agosto, la partenza è prevista a Volta Manto-

vana con un giro alle mura del castello proprio sulla sommità del paese offrendo un’incantevole vista sul paesaggio fino al Lago di Garda. Si visiterà, inoltre, il giardino all’Italiana di Villa Gonzaga. Mentre sabato 11 agosto a Cavriana la seconda tappa porterà alla scoperta di Villa Mirra con una passeggiata alla sco-perta dell’antico castello, dell’ampio giardino, con sosta al Museo Archeologico dell’alto mantovano.

Dal borgo alla dimora dei Gonzaga

CAVRIANA E VOLTA MANTOVANA

la fotografia

Anche quest’anno, in occasione della tradizionale Fiera della Possenta si è svolto a Gazoldo degli Ippoliti il 4° Me-morial Armando Giovannelli e il 3° memorial Armando Camicia, a ricordo di due giovani gazoldesi prematuramente scomparsi. Una cinquantina di atleti, divisi in 4 squadre, hanno dato vita ad un piacevole torneo di “vecchie glorie”.

In fermento per la “Sagra di San Gaetano”

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ALTO MANTOVANO

Torna la XIII edizione di mosaicoscien-ze, la quale prenderà il via domenica 16 e andrà a concludersi il 23 settembre. La grande novità di quest’anno è per l‘ap-punto la durata dell’iniziativa: un’intera settimana colma di conferenze, meeting, dibatti e quant’altro. Si tratta della mani-festazione, quale per eccellenza coinvolge il territorio dell’alto mantovano e viene organizzata dall’Associazione Colline Moreniche del Garda, coinvolgendo ben 11 comuni: Castiglione, Cavriana, Mar-mirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino, Goito, Guidizzolo e Volta Mantovana.Il nucleo principale dell’evento è com-posto da momenti di incontro con scien-ziati, studiosi, scrittori e giornalisti; da qui emergono ulteriori proposte le quali metteranno in luce gli aspetti più caratte-ristici della storia e delle tradizioni locali. È questo il vero spirito della kermesse: poter avvicinare temi d’attualità trattati da scienziati e studiosi in una cornice di benessere culturale e turistico. Quello di quest’anno sarà un mosaicoscienze in cui

le intuizioni, le creazioni e tutto ciò che parlerà di innovazione faranno da prota-gonisti. Gli stessi fautori della kermesse commentano: “Questa tematica è stata scelta perché ci piacciono le idee. Le idee vere. Le idee che fanno sognare. Le idee di quelli che ci provano. Le idee di quelli che ci riescono. Ma anche le idee di quelli che falliscono e non si arrendono, subito pronti a riprovarci. Ci piacciono le idee di innovazione perché gli innovatori sono quelli che cambiano il mondo, da sem-pre. E perché gli innovatori sono degli eroi: soli contro tutti, soli contro tutto.

Loro vanno avanti”. wIl titolo stesso della mani-festazione “Le idee che cambiano la storia” co-glie pienamente il vero significato di questo im-portante appuntamen-to, ovvero l’innovazione d’impresa, tecnologica, intesa anche come pro-gressi nel campo medico e scientifico, e di tutte

quelle piccole e grandi invenzioni che possono influire nella vita quotidiana fino a toccare i grandi progetti. Un momento questo - dal punto di vista dell’economia globale - particolarmente critico, tuttavia è stato in grado di scatenare tanta energia ed un incredibile voglia di fare, allo scopo di ricreare un mondo nuovo attraverso lo studio, i colpi di genio, le ricerche e le notizie.A breve sul sito web www.collinemore-niche.it si potrà scaricare l’intero calen-dario dei convegni insieme ad ulteriori notizie e curiosità.

Rievocazione storica medievale MONzAMbANO

Si rinnova l’appuntamento tanto atteso della rievocazio-ne storica di Monzambano, tra sabato 15 e domenica 16 settembre, in occasione del-la festa dell’uva, giunta alla sua 39° edizione. Una ma-nifestazione orgoglio della comunità, la quale ha visto crescere il pubblico di anno in anno, coinvolgendolo in un quadro storico partico-larmente suggestivo. Il me-dioevo si trasforma così per due giorni il protagonista assoluto del borgo antico di Monzambano. Tra le vie, le abitazioni, le piazze, le tor-ri, scene di vita quotidiana rievocano tematiche sociali di un periodo storico tanto buio quanto ricco di con-tenuti. In questa occasione il centro storico tornerà a rivivere le antiche atmosfere medioevali . I molti visitato-ri, saranno a diretto contatto con le comparse, le quali fa-ranno rivivere alcune scene antiche.

incontrare soldati di guardia nel loro giro di ronda, il man-giafuoco, i giocolieri, danza-tori e cantastorie, maghi e cartomanti. Aprirà la festa il corteo dei nobili signori, che vi accompagneranno alla torre più alta del castel-lo, dove li attende il grande banchetto a simboleggiare la conclusione di una provvida vendemmia.

Il pubblico sarà immerso nell’atmosfera medievale, che ogni anno si arricchisce di nuove scene, di nuove immagini, nella fedeltà della ricostruzione di un tempo appartenuto a queste terre.Gli artigiani nelle botteghe, mostreranno antichi me-stieri, al mercato i venditori doneranno assaggi di tipici prodotti locali. Si potranno

Per l’edizione 2012 tra le novità, il pubblico ammirerà l’arte dell’addestramento di maestosi rapaci e le dinami-che di un tipico bagno pub-blico di epoca medievale, con i catini di legno imbotti-ti di tessuti e acque profuma-te. Sarà garantito lo stupore del pubblico quando un mo-mento a sorpresa coinvolge-rà tutte le 500 comparse nel medesimo istante.L’evento realizzato dal gruppo organizzativo Rie-vocazione storica di Mon-zambano è in trepida attesa per condividere la magia di questo grande spettacolo e accogliere chi vorrà lasciarsi andare in un viaggio a ritro-so nel tempo.

Il pubblico sarà immerso nell’at-mosfera medievale, che ogni anno si arricchisce di nuove scene, di nuove immagini, nella fedeltà della ricostruzione di un tempo appartenuto a queste terre

Le idee che cambiano la storiaE’ prevista per domenica 9 settembre, la gior-nata dedicata all’affascinante universo delle auto d’epoca. All’interno della splendida cornice del co-

mune di Volta Mantovana il raid d’auto d’epoca dei Castelli Morenici, giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. Una caratteristica sfilata di autovetture di altri tempi, la quale riporterà lo spet-tatore in un viaggio a ritroso nel tempo. Un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco Voltese in collaborazione con l’Auto-motoclub Storico Italiano.

Raid dei castelli morenici

VOLTA MANTOVANA

Gardmed, il network dei giardini mediterranei verrà presentato il 6 settembre, in occasione del-la kermesse che contraddistingue la città di Vir-gilio, ovvero Festival Letteratura. Trattasi di un progetto dell’Unione Europea, il quale metterà in rete 18 giardini di Malta e del sud della Sicilia

allo scopo di catturare l’attenzione proprio sul verde del bacino sud del mediterra-neo oggi a rischio. Durante la serata verrà raccontato come è nato e cosa finanzia Gardmed, a cura di Stena Paternò del Toscano, la quale gestirà un world café sul tema “Giardino: costo o risorsa?”. Per maggiori info: www.gardmed.org

Giardini mediterranei

MANTOVA

Il Consorzio di promozione turistica Garda Colline - Garda Hills è in procinto di realizzare in collaborazione con Cassa Padana, l’iniziativa denominata “Tutti in carrozza”, vale a dire un’edizione straordinaria della “Caccia ai Tesori di GardaCol-line”, nei giorni 15 e 16 settembre. Un appuntamento da non perdere, il quale si terrà a bordo di una suggestiva carrozza, raggiungendo altresì luoghi di incredibili bellezza naturale. I partecipanti in possesso di un cavallo o di una pariglia con un calesse o di una vagonette, possono addirittura costituire una squadra composta da un minimo di due ad un massimo di sei partecipanti. Lungo il percorso, si riscopri-ranno borghi e musei abbinati ad interessanti degustazioni di vini e piatti squisiti della tradizione presso tipiche cantine ed agriturismi. Per visionare costi e ricevere maggiori informazioni, consultare i siti web: www.gardacolline.it.

Al via la caccia al tesoroCOLLINE MORENICHE

Sabato 1 e domenica 2 settembre antichi vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia ospiteranno il “Busker Festival”, in cui ogni tipologia di arte prenderà vita tra le mani di abili professionisti italiani e stranieri. Protagonisti, quindi, acrobati, mimi, musicisti e ancora, spetta-coli quali giocolerie, clown, danze di strada, spettacoli d’interazione con il pubbli-co, maghi, spettacoli circensi, uomini mangiafuoco e molto altre fiabesche novità. Saranno presenti numerose compagnie provenienti da ogni parte del mondo, senza contare infine le specialità gastronomiche tipiche della tradizione morenica.

Incontro con gli artisti di strada

CASTELLARO LAGUSELLO

Dal 14 al 16 settembre la diocesi mantovana ospiterà l’incontro dei giovani italiani con la realtà ecumenica di Taizè. Dal venerdì alla do-menica, si potrà partecipare ad una delle tappe del cammino di fiducia dei giovani verso l’incontro internazionale di fine anno a Roma con Papa Benedetto XVI. Un’occasione importante per dimostrare la capa-cità di accoglienza di altri giovani e per vivere quello stile di preghiera e di dialogo che contraddistingue l’esperienza di Taizè secondo le intenzioni del suo fondatore Fr. Roger. Ecco il sito nel quale trovare tutte le info: www.mantovaincontrataize.it

Giovani italiani con la realtà ecumenica di Taizè

MANTOVA

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la fotografia

Alla presentazione del libro di Pablito Rossi, avvenuta a Mantova nelle scorse settimane, si è presentato come ospite d’eccezione Roberto Boninsegna. I due numeri ex numeri “9” più famosi del campionato italiano sono stati protago-nisti di una serata all’insegna dei più bei ricordi legati all’Italia calcistica.

Agosto - Settembre 2012 Si terrà nei giorni 22 e 23 settembre l’atteso motoraduno, in cui a fare da protagonisti non saranno solo i bikers ma anche gustose cene, musica rock e spazi ideali per acquistare accessori per moto.

ASOLA, MOTOSFORNANDO 2012

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Brescia e dintornia cura di Elena Andreani

DESENZANO - POLPENAZZE - MANERBA

Si sa d’estate le serata lacustri vengono spesso scandite da spettacoli pirotec-nici di pregiatissimo valore fiabesco. Tanto per citare solo alcuni tra i nu-merosi eventi che riguardano non solo la sponda bresciana del lago di Garda ma anche quella veronese è bene ri-cordare tre location in cui in serate diverse i fuochi d’artificio la faranno da padrone. La “Notte d’Incanto”, che anche quest’anno si svolgerà sul lungo-lago di Desenzano, l’11 agosto, è uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dell’estate gardesana. La località è una fra le più grandi e rinomate che si spec-chiano sul Lago di Garda, ed è anche quella che offre la vista più suggestiva dello specchio d’acqua, una vista che da oltre 25 anni viene resa ancora più incantevole, a beneficio dei residenti e dei tanti turisti che vi si riversano ogni anno. Tutta la zona del lungolago Ce-sare Battisti sarà animata da spettacoli musicali e danzanti. Questa festa consiste nel distribuire in acqua, centinaia e centinaia di lumini e

di piccole can-dele, depositate all’interno di un mezzo cono di cartoncino di vari colori, as-sicurate su una base di cartone per poter galleg-giare sull’acqua, e saranno posati sulla superficie del lago dando così vita ad un gioco di luci e colori che dalla terraferma mostreranno un panorama assolutamente unico e magico. Mentre invece la sera del 14 agosto Polpenazze del Garda dedicherà ai suoi residenti e ai tanti turisti in vacanza la seconda notte dei desideri, gli spettacoli avran-no inizio non appena il buio calerà e piccoli e grandi coni di luce si river-seranno in cielo costituendo le forme più strane e luccicanti.

Uno speciale spettacolo pirotecnico a partire dalle ore 23.30 sarà protagoni-sta nella serata del 16 agosto a Manerba a coronamento del tributo a Zucchero con il gruppo degli O.I.&B. Oro, In-censo e Birra e la storica corista di Zuc-chero Lisa Hunt. Il gran finale sarà colorato dai fuochi d’artificio, dunque non perdete questo doppio appuntamento.

22° Mostra Mercato artigianaleBIENNO

Nata nel 1990 e giunta quest’anno alla ventidue-sima edizione, dal 18 al 26 agosto, si svolgerà l’impor-tante manifestazione della “Mostra Mercato artigiana-le” di Bienno. La mostra al-lestita nella suggestiva corni-ce dei vicoli e dei cortili del centro storico, accoglie circa 200 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Ogni anno si rinnova e cre-sce, accogliendo a fianco degli antiquari che da anni sono presenze consolidate, artigiani e artisti che si pre-sentano per la prima volta sul palcoscenico di Bienno.La “Mostra Mercato” è una delle rassegne che da oltre vent’anni è il punto di ri-ferimento per migliaia di appassionati dell’artigianato che desiderano passare un “momento” di qualità tota-le, qualità che si riscontra a partire dai luoghi che la ospitano, lontani dai disper-sivi ed anonimi poli fieri-

un appuntamento con l’ar-te e con gli antichi mestieri senza confini di spazio, tem-po e luogo, per un viaggio affascinante tra epoche e stili diversi. Gli espositori propongono al grande pub-blico un mix intrigante e variegato di quello che è

stici: la mostra è infatti un “viaggio” reale e figurato in un antico borgo traboccante di arte e poesia, di paesaggi incontaminati e ospitalità genuina, visitandola si vive un’esperienza culturale a tut-to tondo. È una delle mostra più belle e visitate d’Italia,

l’attuale mondo dell’artigia-nato; nelle piazze, nei cortili e nelle vecchie cantine del centro storico è possibile ammirare pittori, scultori, fabbri e artigiani al lavoro e meravigliarsi di fronte a mobili, dipinti, maioliche, gioielli, sculture e oggetti, testimoni di una storia anti-ca, ma che allo stesso tempo si sente vicina. Bienno è un paese medioevale, situato nella media Valle Camo-nica, patria degli Antichi Camuni, e confinante con il “Parco Nazionale dell’Ada-mello”. Fa parte de I Borghi più Belli d’Italia e nel 2010 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Bandie-ra Arancione” rilasciato dal Touring Club Italiano; questo riconoscimento è il marchio di qualità turistico ambientale destinato alle piccole località dell’entro-terra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

Martedì 7 e 21 agosto il Museo civico di Manerba in collaborazione con l’Asso-ciazione culturale della Valtenesi realizzeranno un’avventurosa caccia al tesoro tra le rovine del castello della Rocca di Manerba. Si tratta di attività di gioco, destinata a bambini e ragazzi delle scuole Primarie e Secondarie di Primo grado, con varie soste all’interno del percorso archeologico sulla sommità della Rocca, scandite da prove concatenate da superare e indovinelli da risolvere prima di pas-sare alla tappa successiva, fino al raggiungimento del …“tesoro” finale. Il ritrovo è previsto presso il Museo Civico Archeologico della Valtenesi, con una quota di partecipazione di 5,00 €.Per maggiori informazioni e prenotazioni [email protected] oppure www.parcoroccamanerba.net.

Caccia al tesoro in CastelloMANERBA

Per due serate – il 25 e il 26 agosto – in una magica atmosfera pittori, scultori e fotografi esporranno le loro opere nei vicoli, nelle piaz-zette, nei giardini e sotto i volti del caratteri-stico borgo di Pieve. Parteciperanno alla rassegna artisti nazionali ed internazio-nali di notevole fama. Sembrerà di rievocare le caratteristiche viette parigine che portano alla splendida Mont Martre in cui artisti con i loro cavalletti ritraggono scorci paesaggistici. Anche qui particolari e detagli del borgo saranno I protago-nisti in due serate dedicate all’arte.

Sentirsi come a… Mont Martre

TREMOSINE

Il Comune di Orzinuovi giunge quest’anno alla sessantaquattresima fiera regionale dedi-cata all’agricoltura, al settore agroalimentare, alla zootecnia, all’artigianato e al commercio. Il concorso morfologico permette di ottenere un congruo rimborso spese per l’in-vestimento effettuato nel portare degli animali in una fiera che a volte può essere a qualche centinaia di chilometri di distanza. Dunque non perdetevi dal 24 al 27 agosto la possibilità di vivere in pieno contatto con gli animali.

Al via la 64° Fiera agroalimentare

ORZINUOVI

bs

Ritorna quest’anno “Calici di stelle” l’appun-tamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino che, inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell’anno, offre ai turisti la

possibilità di godersi “la pioggia di lacrime di San Lorenzo” in compagnia di un vino di qualità. Il fine settimana del 10 agosto, nei centri storici e nelle piazze ita-liane, tra cui Brescia, gli enoturisti appassionati del buon bere, potranno degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espres-sione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l’evento.Le stelle cadenti rinsaldano lo straordinario connubio fra vino e arte.

Eventi per San Lorenzo

BRESCIA

Come ogni anno torna ad Angone la tradizionale festa dell’ani-tra, che si terrà il 25 e il 26 agosto, in una cornice di manifesta-zioni non solo enogastronomiche.

Angone – DArfo BoArio Terme

I lumini d’incanto e le notti dei desideri

Il 15 agosto ritorno l’evento più atteso: una sfilata storica in costume, uno spettacolo di fal-coneria, la ricostruzione di un combattimento all’arma bianca e l’immancabile show pirotec-

nico conclusivo, arti e mestieri medievali in una location d’eccezione: l’affasci-nante Castello di Breno.Camunerie è l’evento principale del periodo estivo a Breno.La manifestazione Camunerie promuove il castello ed il territorio brenese e av-vicina le persone alle tradizioni del medioevo grazie alle rievocazione storica che viene proposta coinvolgendo il turista.

Ferragosto “Camunerie”

BRENO

la fotografia

Venerdi 24 Agosto in quel di Desenzano del Garda farà tappa “bresciana” il Festival del Garda, il vero ed unico evento di riferimento di tutto il lago di Garda, che tocca le piazze delle più belle località rivierasche e dell’immedia-to entroterra

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TREMOSINE

“Prelibato” è l’itinerario enogastrono-mico intervallato da musica ed allegria fra i vicoli, le piazzette ed i giardini del fascinoso ed antico borgo di Pie-ve, a Tremosine. Un balzo a ritroso nel tempo durante il quale i partecipanti, in una gioiosa e divertente atmosfera, potranno gustarsi deliziosi piatti di cucina tradizionale ed avranno modo di visitare ed apprezzare il centro sto-rico ed i panorami, davvero unici, della stupenda frazione di Pieve. Una vera gemma incastonata nel diadema di Tre-mosine! Saranno allestiti degli stand di degu-stazione di piatti tradizionali caldi, cucinati con prodotti tipici locali. Fin dall’antichità gli abitanti si sono nutriti di cibi diversi ed ancora oggi s’incon-trano qui i sapori del lago e quelli della montagna, rimasti vivi, con sorpren-dente continuità, per secoli. A Tremo-sine si possono gustare piatti di antica tradizione, a base di pesce di lago: tro-ta, coregone, luccio, carpa, profumati alle erbe aromatiche, abbondanti nella

fascia mediterranea. Tenacemente lega-ta alla tradizione è anche la produzione di formaggi e salumi. Una leccornia il formaggio al tartufo nero macinato, raccolto sul territorio. Non meno pre-gevoli, per genuinità e sapore, i prodot-ti di carni fresche suine selezionate e lavorate artigianalmente, in particolare i cacciatorini in olio extravergine di oliva, profumati alle erbe aromatiche. Il tutto si svolgerà l’8 settembre. Que-sto percorso gastronomico offre l’au-tentica possibilità di gustarsi un menù davvero particolare in una atmosfera allegra e festaiola. Verranno affianca-ti agli stand di cucina degli stand con i migliori vini della sponda bresciana del lago di Garda. Prestigiose canti-ne, proporranno adeguati tipi di vino in abbinamento ai piatti cucinati. Per arricchire di originalità la manifesta-zione verranno stampate delle “fanta-banconote”, gli “EUROPOLDO”. Tali banconote potranno essere acquistate presso le apposite casse a partire dalle ore 19,30 del giorno medesimo. Du-

rante la serata l’unica banconota valida e spendibile per assaggi e degustazioni sarà l’EUROPOLDO.I possessori della “Tremosine Welcome Card” hanno diritto ad agevolazioni per questa manifestazione.

“Fiorinsieme” al 7° sigilloBRESCIA

Fiorinsieme è la mostra mercato per eccellenza del-la produzione flovivaistica bresciana che prenderà il via il primo settembre per concludersi il 16. L’evento, che giunge quest’anno alla settima edizione, si propone la realizzazione, come nelle edizioni passate, di un giar-dino dalle esagerate dimen-sioni, in piazza Paolo VI, a Brescia, che offrirà ai citta-dini ed ai turisti per ben due settimane la possibilità di vi-vere il centro tra passeggiate botaniche, momenti di relax e mostre mercato, ecco per-ché la manifestazione viene anche denominata “Living Green in the City”, vivendo il verde in città! La manife-stazione dello scorso anno si è articolata in sei spazi verdi appositamente progettati e allestiti da diverse aziende bresciane focalizzati su pre-cisi concept: il “Verde verti-cale”, ideale per rendere più verdi i grigi edifici delle no-

neo”; l’“Orto Giardino” caratterizzato da essenze pe-renni e aromatiche e infine il “Giardino antico”, con arte topiaria rivisitata in chia-ve moderna. Quest’anno il programma si svilupperà oltre che con la presenza di spazi allestiti ad arte floreale anche con numerose con-ferenze sul mondo e la vita della flora e mostre di piante

stre città; il “Giardino d’ac-qua” con la biopiscina; il “Giardino Orientale” con il forte valore simbolico degli elementi che lo compongo-no; il “Giardino d’infanzia”, un grande spazio dedicato ai bambini con giochi e arredi che si inseriscono armonio-samente nel contesto verde; le ricche e colorate fioriture del “Giardino Mediterra-

perenni ed esemplari di fiori meno comuni. La passione e la cura con cui verrà allesti-to e ricreato questo giardi-no riparte dalla cura e dalla passione dei florovivaisti bresciani, attenti ai dettagli e ai particolari, tanto che alla sera il parco acquisterà un fascino suggestivo grazie ad una speciale illuminazio-ne che renderà il giardino ancora più unico. L’evento è organizzato e patrocinato dall’Associazione Florovi-vaisti Bresciani in collabo-razione con il Comune di Brescia. Sarà un’occasione per vivere il centro città in modo inusuale e a contatto con l’arte verde.

Quest’anno il programma si svilupperà oltre che con la presenza di spazi allestiti ad arte floreale anche con numerose conferenze sul mondo e la vita della flora e mostre di piante

Prelibatezze tra i borghiSi alza il sipario sulla 37esima edizione della Festa dell’uva e del vino di Capriano del Colle, che quest’anno prenderà il via il 14 settembre fino al 16. La Festa dell’uva comprende sfilate

di moda, spettacoli, serate musicali e danzanti, oltre alla consueta sfilata dei carri allegorici nel centro storico. Il programma della manifestazione vuole creare un filo diretto con il consumatore finale sempre più attento alla qualità, alla sicurez-za alimentare e all’origine del prodotto. Nel solco della tradizione si rinnova l’offerta, che dall’apertura del venerdì sera culminerà nella sfilata dei gruppi folkloristici e dei carri la domenica.

Festa dell’uva e del vino

CAPRIANO DEL COLLE

Dal 31 agosto al 3 settembre Puegnago ripro-porrà per il trentaseiesimo anno consecutivo una fiera del tutto dedicata all’agricoltura e all’artigianato della Valtenesi e della riviera del Garda bresciano. Protagonisti saranno il Groppello, vino tipico della zona, l’olio extra-

vergine di oliva e con l’aiuto degli Amici dello Spiedo, si potranno trovare i piatti tipici della tradizione bresciana, di cui lo Spiedo con polenta. Sarà anche l’occasione per la promozione del 17° concorso internazionale Alambicco del Garda dove a confrontarsi saranno le differenti tipologie di grappa.

Artigianato e agricoltura in Fiera

PUEGNAGO DEL GARDA

Agosto - Settembre 2012 Giovedi 7 giugno Chiesa San Benedetto ore 21.00: Jubilee String Quartet (London). Mercoledi 11 Luglio, ore 21.00, festa del patrono: Trio Courante.

Musica a LiMone suL Garda

Sabato 29 e domenica 30 settembre ma anche il 6 e il 7 ottobre Tignale propo-ne la sua consueta sagra del tartufo. Quanti piatti prelibati con questa delizia del palato si possono cucinare ed inventare... Presso l’Oleificio Biologico di Tignale (Gardola) la manifestazione vuole far conoscere ai turisti e ai residenti questo tipo pregiato di fungo. Nella 4 giorni sarà possibile effettuare degustazioni non solo del tartufo ma anche di molti altri prodotti tipici locali. Saranno presenti per l’occasioni mercatini di prodotti tipici e artigianali. Già nel pomeriggio apertura degli stand con esposizione, degustazione e possibilità di ac-quisto di prodotti quali salumi, formaggi, marmellate, miele e prodotti a base di olio, olive e tartufi. Durante le serate musicali potrete intrattenervi con possibilità di ristoro.

La sagra del tartufoTIGNALE

La 9ª edizione del casoncello bresciano si terrà a Barbariga dal 28 al 30 settembre con un’area ristorante di 700 posti con in più un’area Self Service che conta sempre 700 posti. La manife-stazione nasce nel 2004, con l’intento di: promuovere la Denominazione Comu-nale di origine del Casoncello bresciano; offrire ai coltivatori e produttori la pos-sibilità di esporre i loro prodotti tipici, e creare momenti di aggregazione e svago. Numerose sono le località italiane che si contendono l’onore di aver dato origine a questo piatto chiave che infatti prende nomi diversi a seconda delle regioni.

La storia del Casoncello

BARBARIGA

In questa terra, terra di confine tra le monta-gne, il lago e le vaste pianure acquitrinose che caratterizzavano l’antico fondo valle, il 22 e il 23 settembre potrete assistere alla tradizionale festa del fungo e della castagna. Numerosi sa-ranno gli stand gastronomici che proporranno piatti a base di funghi e castagne, altrettanti i menù a tema proposti nei ristoranti aderenti e a coadiuvare la manifestazione saranno spettacoli e iniziative volte a in-trattenere e divertire i numerosi visitatori.

Festa del Fungo e della Castagna

PISOGNE

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Prosegue con successo il tour Miss Over 2012, il concorso internazionale di bellezza riservato alle donne di età su-periore ai 29 anni. Il terzo appuntamento ha avuto luogo al“Green Park Villa Boschetti” di Montichiari (BS). La giuria, presieduta da Mino Rizzotti, ha incoronato 8 nuove Miss che potranno partecipare alle finali di Pesaro.

bs

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Verona e dintorni

Boscochiesanuova

“Caro Aristeo, chi sei?”. “Sono il figlio di Apollo e della ninfa Cirene”. “Cara Me-lissa, chi sei?”. “Sono la figlia di Melisso re di Creta”. Per parlare di un prezioso bene della natura bisogna volgere lo sguardo a una preziosa fonte: la mitolo-gia greca. Si narra, infatti, che il primo apicoltore fu Aristeo, mentre Melissa insegnò agli uomini l’utilità e il valore delle api. Lei stessa, dopo aver fatto da nutrice a Zeus, ne divenne una.Gli uomini, dal canto loro, non po-terono non ascoltare le parole divine e, pertanto, iniziarono a impegnare le loro forze e le loro menti in questa sco-nosciuta branca del sapere. Col passare del tempo adattarono gli insegnamenti ricevuti al territorio nel quale risiedeva-no. Le tecniche di apicoltura mutavano al mutare delle stagioni. Gli strumenti si perfezionavano, diventando sempre più resistenti al trascorrere degli anni. Alcune persone intrapresero studi de-

stinati a comprendere le proprietà ali-mentari di miele, polline, pappa reale e propoli.Dalla mitologia alla scienza il passo è breve, con una particolare attenzione al territorio circostante. Conoscere i fiori: ecco il segreto che sta alla base di tutto ciò. E se ci sono più fiori, il ventaglio dei prodotti sarà più ampio.La Lessinia rappresenta un enorme prato in cui le api hanno trovato un ambiente ideale, ricco di piante e di ac-qua. Domenica 26 agosto, a Boscochie-sanuova, si svolgerà la 31sima edizione della “Festa del Miele e dell’Apicoltura”. Un appuntamento da non perdere, so-prattutto se si è curiosi di conoscere i benefici di tali doni della natura (e del-la mano dell’uomo). Qualche piccolo

esempio: il polline interviene sull’appe-tito e lo regola, la pappa reale migliora il metabolismo e fa rallentare l’invec-chiamento, la propoli è prevalentemen-te utilizzata per curare i disturbi delle vie aeree. Cosa sappiamo del miele? Può essere dolce o amaro, contiene una elevata quantità di zuccheri, va con-servato in un luogo asciutto. A volte, nel vaso che lo custodisce, ci possono essere anche i favi e, in tal caso, grazie alla cera presente, si cerca di rendere la masticazione più efficiente. Ma perché si chiama così? La risposta è semplice: l’insegnante Melissa non si è sforzata di cercare un altro nome. Tra la m e la e ha inserito una i.

Per ulteriori informazioni: 045/7050088.

Se non provi non piacivaleggio sul Mincio

Immaginiamo un pranzo o una cena in famiglia con alcuni ospiti. Qualcuno prepara la tavola, un altro si occupa della disposi-zione delle sedie, un altro ancora riceve gli invitati. Chi giunge da fuori, solita-mente, porta una bottiglia di vino oppure il dolce. C’è una figura, però, che finora non abbiamo menzionato, ma che rappresenta il cuo-re dell’evento: chi cucina. Il buon risultato (o meno) della giornata, insomma, di-pende dalle sue mani.Il suo compito è legare le pietanze ai palati delle per-sone, adeguando le abilità ai fornelli ai gusti partico-lari dei commensali. Se, al termine, tutto sarà andato bene, nessuno gli (o le) potrà negare un “bravo” (o brava). Un complimento che verrà ricambiato in questo modo: “È stato un piacere”.Eccolo il punto fondamen-tale, il piacere di preparare.

“Tortellini e dintorni”.Tre giornate all’insegna del-la degustazione e della buo-na tavola, corredate da spet-tacoli musicali ed esibizioni di teatro di strada. I maestri pastai porteranno lavagna, cattedra, gesso, sedie e ma-terie prime e illustreranno le procedure per la realizza-zione del piatto principe del luogo.Chi vorrà potrà subito met-tere in pratica le lezioni ap-

Inoltre, se ciò che è stato servito e mangiato era un piatto fatto in casa, la gra-tificazione è maggiore. La-sciamo l’immaginazione e muoviamoci ora verso Va-leggio sul Mincio, pensando al suo simbolo culinario, il tortellino. Una pasta e un ri-pieno che respirano un’aria casalinga. Dal 31 agosto al 2 settembre, il centro storico di questa cittadina ospiterà l’evento che reca il nome

pena ascoltate e, cosa non meno importante, avere un immediato ed esperto giu-dizio su quello che si avrà fatto. Non possiamo sapere, adesso, se il risultato dell’in-segnamento sarà buono o meno. Non resta che prova-re. Solo in tal modo chi cu-cina capirà le proprie abilità. L’importante è lasciar fuori di sé il timore di sbagliare. Solo così, infatti, si riuscirà a migliorare, perché l’obiet-tivo finale è meritarsi il pia-cere di sentirsi dire “brava”. O bravo.Per maggiori informazioni: tel. 045/7951880, oppure www.festivaldeltortellino.it.

Dal 31 agosto al 2 settembre, il centro storico di questa cittadi-na ospiterà l’evento che reca il nome “Tortellini e dintorni”.

Il primo sabato di agosto, una festa per la mon-tagna. Sulle alture veronesi, in località Podesta-ria di Boscochiesanuova, a partire dalle ore 10, appassionati e curiosi potranno conoscere qua-li sono le tecniche e i segreti adoperati nell’al-levamento del bestiame ad alte quote, quando i

pastori decidono di spostare i loro animali alla ricerca di cibo e di aria più fresca, quali sono i prodotti tipici di questi luoghi. La giornata verrà allietata dal suono delle cosiddette “cioche”, i campanacci che vengono legati al collo delle mucche. Info: 045/6799211, www.lessiniapark.it.

Festa della Comunità Montana

Boscochiesanuova

Presso la sede delle scuole elementari della cittadina gardesa-na, il 25 e 26 agosto si svolgerà una manifestazione dedicata alla filatelia e alla numismatica. Info: www.prolocotorri.it.

Torri del Benaco

È vero: ci vuole un fiore...

Ciascun luogo nel mondo ha i suoi piatti in-trisi di tradizione. Particolari pietanze che nascono dalla combinazione di ingredienti a volte apparentemente poco affini, o che ven-

gono alla luce quando, magari, sulle tavole di casa c’è poco da mangiare e ci si deve arrangiare con ciò che si ha a portata di mano. Domenica 5 agosto, presso il campo fiera di Erbezzo, il pensiero si volgerà al passato e a come gli abitanti della Lessinia preparavano gli gnocchi di malga, utilizzando semplicemente fa-rina, latte, acqua, sale, burro e ricotta affumicata. Info: 045/7075013.

Gli gnocchi di malga

erBezzo

La natura ci mette a disposizione un’infinità di elementi. Alcuni sono spontanei, come l’acqua da bere o l’aria da respirare. Altre volte, invece, sta all’abilità (e al buon senso) dell’essere umano conciliare i doni naturali con le capacità maturate nel corso dei secoli per dare alla luce prodotti che utilizziamo per mangiare, per riscaldarci, per vivere. Il tartufo nero del Monte Baldo è un bene che raccoglie in sé sia la semplicità dell’ambiente che la tradizione culinaria del luogo.A Caprino Veronese, da giovedì 30 agosto a domenica 2 settembre, si svolgerà una festa dedicata al prezioso fungo che ha scelto di nascere e crescere sotto i nostri piedi, al riparo dai nostri occhi. La manifestazione si terrà in via I Maggio. Oltre alla degustazione di piatti tipici vi sarà la possibilità di assistere a dimostra-zioni in cui si andrà alla ricerca di questo particolare frutto della terra.

Festa del tartufo nerocaprino veronese

Un appuntamento che da anni anima l’estate di Riva del Garda. Un viaggio nell’immaginazio-ne che desidera mettere in contatto la fantasia con la realtà. Il filo che tiene uniti questi due mondi? Una fiaba, un racconto. Dal 23 al 26 agosto ognuno si muoverà ascoltando le righe de “Il giro del mondo in 80 giorni”. Per i bambini, la possibilità di incontra-re personaggi, partecipare a laboratori creativi, immedesimarsi in una storia affasci-nante. Per i genitori e gli adulti, l’occasione di chiudere gli occhi e assaporare alcuni momenti di spensieratezza. Info e programma: www.nottedifiaba.it.

Notte di fiaba 2012

riva del garda

Dare vita a un’opera, di qualsiasi natura essa sia, implica e racchiude uno sforzo mentale e fisico. Un’idea balenata all’improvviso nella mente che deve essere realizzata, un progetto studiato e ponderato che dalla carta si deve animare. E tra le due fasi, il pensare e il fare, può passare anche molto tempo. Le vie di Bardolino, dal 24 al 26 agosto, diventeranno il teatro di una ricca mostra di scultura, pittura e artigianato. Per i più piccoli, inoltre, verranno organizzati alcuni spazi all’interno dei quali si potrà dipingere e scolpire. Info: 045/6212586, www.bardolinotop.it.

Arti figurative in piazza

Bardolino

a cura di Daniele Adami

la fotografia

Parcheggiare è facile, sicuro e conveniente! L’Aeroporto di Verona ha varato un nuovo piano tariffario relativo al servizio parcheggi, che, consentendo di scegliere tra quattro diverse e chiaramente identificabili soluzioni di prezzo, agevola l’individuazione della soluzione più adeguata alle proprie esigenze.

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Agosto - Settembre 2012 | 13

Boscochiesanuova

Scoprire un territorio, qualcosa di af-fascinante. Un tratto caratteristico dell’essere umano, quello di muoversi in direzione di zone ancora sconosciu-te, sostenuto dall’innato desiderio di apprendere, studiare, provare. Uno dei motivi per cui Alessandro Magno si spinse fino all’India, probabilmente, era perché voleva imbattersi in una grande storia millenaria, incontrare nuove gen-ti, vedere altri luoghi.Alcune civiltà sono cresciute e progre-dite (altre, invece, dobbiamo ricordar-lo, si sono spente nel corso del tempo) perché non hanno avuto il timore di oltrepassare i propri confini, renden-dosi poi conto che ciò che era diverso e lontano poteva adattarsi al loro stile di vita, al loro modo di lavorare, alle loro tradizioni. Con l’incessante sviluppo della tecnologia porzioni di mondo sempre più vaste sono diventate og-getto dell’interesse umano. E nuovi territori (ma che già esistevano, si badi bene) sono venuti alla luce.È il momento di affrontare una nuova

faccenda: quali mezzi vengono utilizza-ti per spostarsi nei vari ambienti? Con un aereo si vede poco e velocemente. Meglio l’auto se si vogliono effettuare delle soste. Per scorgere i particolari la soluzione migliore è una passeggiata, o una biciclettata. Insomma, il posto è sempre lo stesso, cambiano i punti di osservazione. La Lessinia è un luogo che offre molteplici occasioni per stare a contatto con la natura. Una di queste, forse un po’ insolita, avrà luogo domeni-ca 2 settembre. Non una camminata fra boschi e prati, ma una caccia al tesoro in mountain bike. La partenza è prevista alle ore 9.00 dalla piazzetta degli alpini a Boscochiesanuova. Un percorso di 18 chilometri, e della durata di circa 3 ore e mezza, adatto a chi già possiede una buona gamba e un discreto fiato.Ma il buon allenamento si deve unire alla voglia di stare assieme ad altre per-sone. In tal modo vi potrebbero essere maggiori possibilità di raggiungere il desiderato bottino. Insomma, con una pedalata dopo l’altra si tenterà di sco-

prire (o riscoprire) un territorio che, nonostante tutto, ha ancora molte cose da dare. Dipende, senza alcun dubbio, dai punti di vista.Per informazioni e prenotazio-ni: 349/4590907, 348/9052929, 366/6124618, oppure consultando il sito www.pedalaparco.it ([email protected]).

Una vita per aria...Bardolino

Volare, uno dei sogni dell’uomo. Un sogno realiz-zato a metà. Se, da un lato, il nostro corpo è stato in gra-do di adattarsi all’acqua e al nuotare, dall’altro, invece, il tempo e la natura hanno de-cretato che senza l’ausilio di mezzi o apparecchi specifici il volo sarebbe stata una pra-tica impossibile. Una senten-za difficile da digerire. Tutta-via, la mente umana non si è ritirata nel buio e ha iniziato subito a immaginare e stu-diare oggetti che avessero la capacità di trasportare una persona (o più) da un posto a un altro attraverso l’aria. Serviva, però, un modello al quale ispirarsi.Semplice, bastava alzare lo sguardo in direzione del cielo. Animali che si muo-vono in solitario o in grup-po. Animali che riescono a percorrere lunghi spazi sen-za nemmeno sbattere le ali, perché guidati dalle corren-ti. Animali di molteplici for-

si terrà da giovedì 6 a lune-dì 10 settembre. Le cinque giornate saranno dominate da una mostra ornitologica internazionale e divulgativa, durante la quale si potran-no osservare e conoscere sia specie nostrane che uccelli esotici, con una particolare attenzione alle categorie co-siddette “da richiamo”.E a queste ultime è legato uno dei momenti più sentiti

me, misure e colori. Forme di vita che, come tutte le al-tre sulla Terra, possiedono un proprio e caratteristico linguaggio e che sono riusci-te ad adeguarsi alle diversità degli ambienti e delle tempe-rature. Ogni anno, in località Cisano di Bardolino, si svol-ge una tradizionale fiera di impronta contadina, cono-sciuta come la “Sagra degli Osei”. La prossima edizione

e amati dell’intera festa: l’esi-bizione dei chiocchiolatori, coloro che hanno imparato a imitare il verso dei volati-li. Un esercizio che richiede notevole esperienza, giusta quantità di fiato e una pre-cisa durata in secondi. Una pratica da mettere in atto nei minimi dettagli. Un piccolo errore nei suoni e dagli alberi potrebbe spuntar fuori qual-cosa di inatteso. Non un al-batros, comunque.Per maggiori informa-zioni: Associazione Sa-gra dei Osei di Cisano (tel. 045/6229040, oppure con-sultare il sito www.sagrade-iosei.com).

Ogni anno, in località Cisano di Bardolino, si svolge una tradi-zionale fiera di impronta conta-dina, conosciuta come la “Sagra degli Osei”. La prossima edizione si terrà da giovedì 6 a lunedì 10 settembre

Sempre a occhi apertiMusica, l’arte di armonizzare le note secondo precise regole. Eccolo il filo che sostiene que-sto mondo. I suoni si muovono all’interno de-gli strumenti e fuoriescono con timbri diversi,

a seconda della struttura e del materiale. Ciascun oggetto, insomma, ha una sua musicalità, ma ciò non esclude la possibilità di accompagnarsi ad altri. Le bande ne sono un concreto esempio e un’importante raduno si svolgerà nel centro storico di Malcesine. La 13sima rassegna di questo tradizionale ap-puntamento si terrà nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 settembre. Info: 045/7400837.

Raduno bande musicali

Malcesine

Un termine che non potrà non riferirsi a qual-cosa di tipico e che si pronuncia solo in parti-colari occasioni. Un segreto che si custodisce e che si tramanda di generazione in generazio-ne. Parliamo di una pietanza e, più in parti-colare, di un dolce venuto alla luce proprio in

quest’area, fatto di una sottile pasta sfoglia e di un ripieno soffice. La festa dei rofioi avrà luogo a Sanguinetto, dal 6 al 9 settembre. Prima di assaggiare tale prodotto caratteristico si potrà degustare un risotto, o un piatto di lasagne con anitra. Giusto il tempo di preparare lo stomaco. Info: 345/5933711.

Antica sagra dei rofioi

sanguinetto

Facciamo alcune domande a un esperto raccoglitore di funghi: “Come si fa a sape-re dove cercarli? Qual è il periodo giusto per farlo? Meglio guardare in una zona ombreggiata o in un’area su cui batte il sole?”. L’interlocutore storce un po’ il naso e ci spiega qualcosa: “L’ambiente adatto, che sia un bosco o un prato, deve ricevere la giusta quantità d’acqua e di luce. Serve anche una buona dose di fortuna, perché non sempre si riescono a vedere”. Non ci ha detto nulla sul dove andare a cercare, dato che, molto probabilmente, sono luoghi che conosce solo lui e che non vuol ri-velare. Giustamente. I frutti di queste “nascoste” ricerche potranno essere ammirati in una esposizione che si terrà a Peschiera del Garda, presso la Sala Radetzky della caserma d’artiglieria. La rassegna micologica si svolgerà nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre. Informazioni: 045/6402385.

Una vetrina di funghiPeschiera del garda

Sentiamo spesso dire che l’universo è com-posto da miliardi di stelle, da pianeti che possono assomigliare alla terra, da “sistemi” che possono essere paragonati a quello solare. Certo, per osservare il cielo bastano gli occhi, ma se si vuole indagare in maniera adeguata occorrono dei mezzi specifici. A Ferrara di Montebaldo, presso l’osser-vatorio astronomico “A. Gelodi”, sabato 8 settembre, a partire dalle ore 21.00, si potrà guardare il firmamento come se si avesse in mano una grande lente d’in-grandimento, purché rivolta all’insù. Info: [email protected].

Uno sguardo alle stelle

Ferrara di MonteBaldo

La Pianura Padana è un luogo in cui il settore agroalimentare ha messo, nel corso del tempo, radici sempre più profonde. Le colture sono assai diverse fra loro, a volte si mescolano e si adattano alle stagioni. E nella zona di Isola della Scala c’è una spiga che ha ben attecchito: quella del riso. Grazie al lavoro umano tale spiga è cresciuta, maturata e si è legata ai numerosi ingredienti che vivono nel territorio. Ne è nata una festa, divenuta di impronta nazionale. Quest’anno si è giunti alla 46sima edizione. L’ap-puntamento è dal 12 settembre al 7 ottobre. Info: www.fieradelriso.it.

Fiera del Riso 2012

isola della scala

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la fotografia

Anche quest’anno, esattamente l’11 settembre, si rinnova l’appuntamento con la Cena di Gala sul Canale di Mezzoa Peschiera del Garda. Grande affluenza, piatti raffinati, fuochi d’artificio: ecco gli ingredienti di una serata magi-stralmente organizzata che da sempre raccoglie larghi consensi.

Agosto - Settembre 2012 Dal 6 al 9 settembre si terrà l’affascinante appuntamento intito-lato “Zuccafolk”. Musica, stand gastronomici, sfide fra le zucche più grandi, più strane, più belle. Informazioni: 045 7170398.

Pastrengo

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Centro di Aiutoalla vita: per farela scelta giusta

“Due porte. Quale scegliere? Ho sempre odiato scegliere. Anche quando ero piccola preferivo fossero gli altri a farlo. Era più facile. Rima-nevo ferma, alzavo le spalle e aspettavo. Se erano gli altri a scegliere, io non potevo ave-re colpa di aver sbagliato. Ma ora dovevo scegliere proprio io, nessun altro. Due porte: “scegli la pri-ma”, mi ripetevo. “ In que-sto modo posso azzerare tut-to e ricominciare dall’inizio. Vita nuova. Mi cercherò un lavoro, una casa, poi forse allora potrò costruirmi una famiglia. Sarà come se non fosse successo niente; nien-te errori, niente colpe. Libe-ra!”. “D’altronde me l’hanno consigliato tutti”, mi ripete-vo. “ Sarai mica scema a ro-vinarti la vita!” “ Basta una telefonata e risolvi tutto in un attimo”. Era davvero stato facile. Telefonata fatta, visita anche, bastava aprire quella prima porta. Ma era quella seconda che mi fregava. “ Là possono aiutarti” mi aveva detto un medico. Ma aiuta-re chi? Avevo risposto tra me piena di rabbia. Non ho un soldo, non ho lavoro, dormo qua e là dove capita, non ho un compagno fisso e i miei genitori vivono troppo lon-tano. E non devono sapere nulla…sarebbe troppo dolo-roso per loro.Meglio azzerare allora e fare davvero finta che non sia

colpì lo sguardo, la dolcezza di quel sorriso e mi ritrovai seduta in quell’ufficio a fare progetti per il nostro futuro. Già perché in quella seconda porta ho scoperto che era te che volevo nella mia vita, ho ritrovato il coraggio di am-metterlo e la forza di farcela, certo, con un po’ di aiuto... Nella seconda porta mi sono immaginata con te in brac-cio, ti ho visto per la prima volta e ho visto me mamma per la prima volta.Mi hanno parlato di aiuti economici, del fondo Nasko, di un alloggio temporaneo, hanno reso possibile quello che io non riuscivo nemme-no a pensare.In quella seconda porta ho

successo niente. Dopotutto non c’è niente, non si vede niente!Apri la prima porta e tutto ripartirà come se niente fos-se stato. Già, ma è stato, e che mi costa chiedere infor-mazioni prima? Mi costa, si, spiegare, ricordare, ascolta-re… e perché poi? Per nien-te! Apri la prima porta… ac-cidenti! Era più facile se c’era solo questa. Ho sempre odia-to scegliere. Proprio in quel momento la porta di aprì, mi

capito, mio piccolo, quanto è importante scegliere….Con affetto, M.P.”Se durante l’attesa hai pro-blemi ed incertezze... noi possiamo aiutarti a dire il tuo SI alla vita. Lavoriamo affinché ogni bimbo concepito possa esse-re accolto e ogni bimbo nato possa vivere serenamente nella sua famiglia. Il Centro di Aiuto alla Vita è un’asso-ciazione di volontariato che ha lo scopo di offrire aiuti concreti alla maternità.

Centro di Aiuto alla Vita Via Benedetto Croce 27

Desenzano d/G loc. Rivoltella (Bs) Tel. 030-9901520

di don MARCO BELLADELLI

L’atleta missionarioQuella di quest’anno sarà un’estate tutta di sport. Dopo un Giugno di calcio con il bel risultato degli azzurri di Pran-delli ai Campionati Europei svolti-si in Polonia e Ucraina, Venerdì 27 Luglio inizierà a Londra la XXX edizione dei Giochi olimpici, uni-ca città al mondo ad ospitarli per la terza volta. Sempre più spesso lo sport diventa per i suoi protagonisti una buona occasione per testimoniare la pro-pria fede in Cristo. Chi non ricorda il bel film del 1981 “Momenti di gloria”, vincitore di quattro premi Oscar, e la sua emo-zionante colonna sonora composta da Vangelis, diventata un vero e proprio inno allo sport, nel quale si racconta la storia di due atleti inglesi, l’ebreo Harold Abrahams e l’anglicano Eric H. Liddell, che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924. Secondo la trama, quest’ultimo, fervente cristiano, nonostante le forti pressioni della delegazione in-glese, rinunciò a corre i 100 metri piani in programma di domenica per non trasgredire al 3° coman-damento: “Ricordati di santificare le feste”, a favore dell’amico ebreo, che poi vinse l’oro. Lui corse la gara dei 400 metri, dove comunque arrivò primo. Nella realtà le cose andarono di-versamente da come il film ce le racconta. Tutti sapevano che Liddell non correva la Domenica per rispet-to alla propria fede e il calendario olimpico delle gare, con la finale di 100 metri piani in programma di Domenica, era stato pubblicato con largo anticipo. Non ci furono né pressioni, né di-lemmi di coscienza, ma soltanto una grande pagina di sport e una

laurea in scienze naturali, frequenta un anno di studi teologici e si pre-para a tornare in Cina. Nel Giugno del 1925 torna a Tianjin, lasciando agli amici come suo motto: “Cristo per il mondo, perché il mondo ha bisogno di Cristo”. Al College anglo-cinese, al giovane professor Liddell, oltre all’inse-gnamento delle scienze, gli venne anche chiesto di seguire i giovani nello sport. Il suo impegno educa-tivo aveva sempre come riferimento il Signore Gesù. Nessuno si meravigliò quando nel Giugno del 1932 rientrò in Scozia per essere ordinato ministro del Vangelo della Chiesa congregazio-nalista scozzese. Rientrato in Cina, due anni dopo sposò Florence Ma-cKenzie, figlia di missionari cana-desi. Dal loro matrimonio nacquero tre figlie, Patricia, Haether e Maure-en, che non conobbe mai, perché partorita in Canada nel 1941, dove Florence si era rifugiata per evitare le conseguenze della seconda guerra mondiale. La situazione si era fatta molto difficile già da alcuni anni. Nel 1937 Liddell aveva lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tem-po pieno alla missione di Zaoqiang. Incaricato di organizzare l’evacua-zione di tutti gli stranieri presenti a Tianjin, i giapponesi dopo l’attacco di Pearl Harbour prima lo misero agli arresti domiciliari, e due anni dopo lo internarono nel campo di Weifang, dove morì il 21 Febbraio 1945 per un tumore al cervello, svi-luppatosi anche a causa delle diffi-cili condizioni in cui viveva. Commentando l’inno alla carità di san Paolo al capitolo 13 della 1° Corinzi, Eric Liddell aveva scritto: “L’amore è ricolmo di speranza, ri-colmo di paziente sopportazione; l’amore non viene mai meno”, paro-le che rivelano la generosità del suo cuore di atleta di e per Cristo.

http://clericusvagus.blogspot.com/

bella amicizia. Di origine scozzese, figlio di missio-nari, Eric Liddell era nato in Cina, a Tianjin nel 1902. Ben presto fu mandato a studiare in Scozia insie-me al fratello maggiore Rob. Negli anni dell’Università ad Edimburgo, quasi per scommessa inizia a partecipare alle gare di atle-tica, rivelandosi ben presto l’uomo più veloce di Scozia. In quegli anni Eric matura anche la stessa vocazio-ne missionaria dei genitori. Era un assiduo frequentatore della chiesa, ma in pubblico non aveva mai mostrato particolari doti di predicatore. Quando nel 1923 gli chiesero di tenere delle conferenze accettò subito, anche se in seguito fu molto combattuto se andare o meno. Fu l’inizio di un percorso che alla fine lo portarono a puntare tutto su Cristo. Le Olimpiadi del 1924 segnarono il suo grande trionfo sportivo, con due medaglie, una di bronzo nel 200 metri e una d’oro nei 400. Ma ormai aveva già chiaro in testa quello che sarebbe stato il suo fu-turo. Tornato in patria, subito dopo la

Don Pino Puglisi sarà beatoSarà beatificato don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Benedetto XVI ha infatti ri-conosciuto il fatto che l’esecuzione ordinata dai boss e avvenuta davan-ti alla parrocchia di San Gaetano, retta dal sacerdote, nel quartiere Brancaccio di Palermo, fu “in odio alla fede”. Questo esonera ora dalla necessità di provare un miracolo compiuto con l’intercessione del servo di Dio. Il riconoscimento del martirio, che il Papa ha decre-tato oggi nell’udienza al prefetto per le Cause dei santi card. Angelo Amato, indica che la causa di bea-tificazione si è conclusa positiva-mente e che presto don Puglisi sarà elevato all’onore degli altari.A motivo del suo costante impegno evangelico e sociale nel quartiere Brancaccio di Palermo, controlla-to dalla criminalità organizzata, il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56/o compleanno, don Puglisi venne ucciso davanti al portone di casa. “Quel modello di prete che la mafia voleva cacciare in Sagre-stia, oggi viene riconosciuto dalla

Chiesa come massima fedeltà al Vangelo”. A sostenerlo è don Lu-igi Ciotti. “Morì per strada, dove viveva - ricorda Don Ciotti - dove incontrava i ‘piccoli’, gli adulti, gli anziani, quanti avevano bisogno di aiuto e quanti, con la propria condotta, si rendevano responsa-bili di illegalità, soprusi e violen-ze. Probabilmente per questo lo hanno ucciso: perchè un modo così radicale di abitare la strada e di esercitare il ministero del par-roco è scomodo. Lo hanno ucciso nell’illusione di spegnere una pre-senza fatta di ascolto, di denuncia, di condivisione. Quel modello di prete, che la mafia voleva cacciare in sagrestia, viene oggi ufficialmen-te riconosciuto dalla Chiesa come massima fedeltà al Vangelo”. “Il prete palermitano - prosegue Don Ciotti - ha incarnato pienamente la povertà, la fatica, la libertà e la gioia del vivere, come preti, in par-rocchia. Con la sua testimonian-za don Pino ci sprona a sostenere quanti vivono questa stessa realtà con impegno e silenzio”.

Liddell non correva la Domenica,

per non trasgredire al 3° comandamento:

“Ricordati di santificare le feste”

Il suo motto era: “Cristo per il mondo, perché il mondo ha bisogno di Cristo”

IL SEME CHE HA DATO FRUTTO

Lavoriamo affinché ogni bimbo concepito possa essere accolto

e ogni bimbo nato possa vivere serenamente

nella sua famiglia

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Una miss tra nuoto e letteratura

Laura Caceffo

Sarà perché lo sport forgia non solo il carattere ma anche il corpo, sarà perché forse discendono direttamente dalle sirene, ma queste nuotatrici sono tutte molto belle. Avete presente Federica Pellegrini? Beh, Laura Caceffo anche. Non le avranno mica dato la fascia di Miss Sincro ai Campionati Europei 2005 a Mosca per niente, no? Mi racconta questo episodio ridendo come una matta, perché la storia un pic-colo risvolto divertente ce l’ha davvero. Quell’anno, dopo essersi classificata al terzo posto in piscina – le atlete italiane del nuoto sincronizzato in tutte le com-petizioni mondiali si piazzano almeno tra le prime cinque squadre naziona-li – ha avuto anche il riconoscimento di “più bella del reame”, cosa che non sarà l’obiettivo principale di una ragaz-za che, per primeggiare nel suo sport, si allena in acqua una decina di ore al giorno da una dozzina di anni, ma che comunque fa sempre molto piacere a una ventenne. E anche ai suoi genito-ri, soprattutto al papà che è, come di prammatica, sempre molto orgoglioso di tutti i riconoscimenti che vengono tributati a una figlia. Normale, quindi, che Angelo, padre di Laura e allora di-rigente della Federazione Italiana Nuo-to per seguire la carriera sportiva della figlia, sentendo al telefono da Mosca che il premio consegnato a Laura era uno splendido e prezioso orologio da uomo, normale – dicevamo – che egli si aspettasse legittimamente di riceverlo in dono come riconoscimento simbo-lico di tutti i sacrifici fatti anche dalla famiglia, e da lui personalmente, per se-guire e accompagnare la giovane atleta sui campi di gara di tutta Italia. Scesa dall’aereo che la riportava in Italia dalla capitale russa, Laura ha detto subito ai genitori che l’aspettavano orgogliosi che non ci aveva pensato nemmeno un attimo a regalare l’orologio da uomo al moroso, nazionale di nuoto anche lui e quindi sullo stesso volo da Mosca.Vedendola arrivare al caffè dove ci sia-mo dati appuntamento per delineare i contorni di questo mio “ritratto”, non posso che ribadire l’opinione dei giu-dici di Mosca. Sorriso luminoso che di-stoglie l’attenzione subito catturata da-gli occhi di un azzurro profondo, un bel viso incorniciato da lunghi capelli bion-di, e fisico da nuotatrice. Ma la cosa più importante che vi voglio confermare, dopo la conversazione durata il tempo di mangiare un’insalata – certo, la linea non va mai persa di vista! – è che questi ragazzi, che praticano e hanno pratica-to quegli sport a torto definiti minori, quelli che non fanno vivere sotto i ri-flettori del velenoso velinario, questi ragazzi sono proprio belli dentro. E dalle colonne di questo giornale che mi ospita propongo, sommessamente ma non più di tanto, che d’ora in avanti si chiamino “minori” gli sport che sono, in primo luogo, palestre di gossip.Dunque, il nuoto sincronizzato è uno

di quegli sport puri e minori che richie-dono un grandissimo sacrificio, posso-no dare onori, ma non consentono agli atleti di vivere solo di questa attività. È anche uno sport molto giovane, re-cente, che si è cominciato a praticare soltanto alcuni anni dopo il secondo dopoguerra. «In realtà, è una danza che si chiama “nuoto” solo perché si svolge in acqua, in una piscina. Da pic-cola, studiavo danza classica e, come sport, praticavo il nuoto. I soliti corsi di nuoto che si fanno fare ai bambini, che poi, se vengono selezionati, iniziano con l’agonismo. A me piaceva moltissi-mo stare in acqua e nuotare, ma gare di nuoto non ne ho fatte mai, perché già a

mente per la tensione e abbia perso il tempo…«Sì, e in questo caso, quando ci si ac-corge che una compagna rimane indie-tro o accelera il suo esercizio, una nuo-tatrice – diciamo che potrebbe essere la prima ballerina – comincia a contare a voce alta, per riportare l’amica nel giu-sto ritmo e movimento. In questi casi, è fondamentale che tutte le altre non perdano la concentrazione e che nel tempo più breve possibile il gruppo sia di nuovo unito e compatto».Qualche accidente a voce alta glielo direte pure, a chi vi ha rovinato la pre-stazione…«No! Ecco, questa è la grande differen-za tra il nuoto sincronizzato e altri sport dove, anche se in squadra, ognuno gioca per sé, fa la sua parte. Come nel calcio, per intenderci. Noi formiamo una squa-dra, ma siamo come un’unica atleta, perché nello stesso istante tutte dobbia-mo fare lo stesso movimento. Quando un calciatore passa la palla in area a un compagno e questi sbaglia il goal, allo-ra cominciano le infinite discussioni su chi ha sbagliato, se il primo che avrebbe potuto passare la palla a un compagno più libero o passarla meglio, oppure il centravanti che avrebbe dovuto essere più preciso. Quando una di noi sbaglia, sbaglia solo lei – e si vede subito! – ma sbagliamo tutte perché danneggia tut-ta la squadra nel punteggio finale. Per questo tutte noi siamo più attente e più solidali».Insomma, il nuoto sincronizzato è uno sport che sviluppa in modo armonioso ed elegante il corpo. Ma anche lo spi-rito. E Laura Caceffo ne è una limpida dimostrazione.

accanto e, se alla fine della gara lui è ar-rivato prima, lo vedi subito».Quali emozioni prova un’atleta du-rante una competizione di nuoto sin-cronizzato?«Penso che le emozioni siano le stesse che prova qualunque altro atleta prima di iniziare una competizione. Ma noi sappiamo che la nostra non sarà una gara di potenza o di resistenza, ma solo di perfezione. Quindi, la concentrazio-ne è diversa. Si tratta di ricordare tutti i passi della danza eseguita in acqua e, soprattutto, di fare attenzione a non perdere il tempo e il ritmo delle com-pagne di squadra, siano sette oppure una soltanto. E poi, ci sono importanti aspetti che non sono nemmeno presi in considerazione da quasi tutte le altre di-scipline, come coreografia, originalità, fantasia nei movimenti e nelle figure, i costumi di scena e il trucco di scena».Da quante atlete e composta una squadra?«Le competizioni internazionali si fanno in due, oppure con una squadra composta da un numero di elementi compreso tra quattro e otto. La diffi-coltà dell’esercizio, e quindi anche il punteggio finale, è direttamente pro-porzionale al numero delle atlete che partecipano alla prova. Se la squadra ha meno di otto atlete, l’esercizio è facilita-to ma la squadra parte con un handicap di punteggio».In acqua, ci sono degli altoparlanti speciali e dunque le nuotatrici seguo-no direttamente la musica, contano il tempo che separa una figura dalla successiva e anche la durata di ogni singolo esercizio. Ti sarà successo che qualcuna si sia distratta involontaria-

nove anni ho cominciato a praticare il sincronizzato, come sintesi della danza classica – che amavo moltissimo – e del nuoto, che come ti ho detto mi diverti-va parecchio».Certamente il nuoto sincronizzato, soprattutto per le bambine, è molto più divertente di quanto non lo sia il nuoto in corsia, che richiede anche una potenza muscolare diversa, sviluppata diversamente. La carriera di una nuo-tatrice di sincro è molto breve, perché è uno sport faticoso, che impone allena-menti quotidiani. La tensione indotta dalla competizione è elevata ma, forse, meno folgorante, «perché non sai im-mediatamente se hai vinto o perso sul filo di una frazione di secondo ma la valutazione, il giudizio sull’esercizio che tu hai compiuto in acqua viene dato dai giudici secondo parametri che tengono conto delle difficoltà dei passaggi, della lunghezza e dei “fonda-mentali”. Ma è pur sempre un giudizio soggettivo, in qualche modo opinabile, e sai se hai vinto o perso solo quando tutte le squadre hanno concluso la loro prestazione. Quello con il cronometro è un confronto più rigido, più spietato, tu nuoti contro l’avversario nella corsia

a cura di Silvano Tommasoli

Laura Caceffo è nata a Verona nel 1984; dopo il liceo scientifico, si è laureata in Lette-re moderne all’Università di Verona, dove si sta preparando a discutere, nei prossimi mesi, anche una seconda tesi per un corso di laurea magistrale sempre in Lettere su un argomen-to molto vicino al suo sport. La tesi, infatti, è basata sulla storia della danza e, nell’am-bito di questo elaborato, Laura in collabora-zione con il professor Alessandro Arcangeli – considerato uno dei massimi studiosi italiani della storia di quest’arte – sta conducendo una ricerca sulle eventuali applicazioni del-la danza in acqua come precorritrici del mo-derno nuoto sincronizzato. Una ricerca che non è mai stata fatta finora e attuata attra-verso lo studio e la valutazione di testi stori-

ci, iscrizioni, pitture e graffiti e che, Laura ci anticipa, darà qualche sorpresa. Come atleta del nuoto sincronizzato, Laura Caceffo è sta-ta campionessa italiana assoluta per il 2006 nel doppio, seconda e terza in squadra l’anno successivo; terza agli Europei juniores e sem-pre terza in squadra negli assoluti di Mosca, nel 2005. Per le Olimpiadi di Atene, è sta-ta nella squadra olimpica di dodici atlete ma non è stata selezionata tra le nove che sono andate nella capitale greca. Ha lasciato l’at-tività agonistica nel 2007, diventando aiu-to allenatrice e, poi, allenatrice. Attualmen-te, prepara le squadre di nuoto sincronizzato del Centro Natatorio Eugenio Dugoni di Mantova, nella piscina vici-nissima a Palazzo Te.

A MAntovA insegnA nuoto sincronizzAto Alle bAMbine

Laura Campionessa italiana!Laura ha lasciato l’attività agonistica nel 2007, diventando aiuto allenatrice e, poi, allenatrice. Attualmente, prepara le squadre di nuoto sincronizzato del Centro Natatorio Eugenio Dugoni (Mn)

Sorriso luminoso che distoglie l’attenzione subito catturata dagli occhi di un azzurro profondo e fisico da nuotatrice

Eaaaaa

aaaaaaaaaaaaaa

Nell’immagine in alto Laura al centro del gruppo delle “sue”

ragazze, come allenatrice.In questa foto sentirsi Miss,

un po’ per gioco...

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16 | Agosto - Settembre 2012

a cura di Serena Maioli

Una generazione di imprendito-ri che, dal 1904 ad oggi, è stata animata dai medesimi principi e dallo stesso spirito innovatore. Uno spirito che ha saputo evol-versi nel tempo, in sintonia con il mutare delle esigenze del con-sumatore e con gli sviluppi del mercato. Sulle rive del Po, a Re-vere (Mn), la Barozzi Vernici, fondata nel 1904 dal Comm. Mario Barozzi, è sempre stata gestita direttamente dalla fami-glia Barozzi.

In particolare, in un primo mo-mento, dai figli Silvio e Vitto-rio, che hanno seguito l’attività del padre con serietà, dedizione e professionalità. Dopo la prematura scomparsa del fratello Silvio, Vittorio si è avvalso negli ultimi 20 anni della collaborazione dei suoi figli: Ce-cilia, Matteo e Marcella attual-mente sono i titolari della Baroz-zi Vernici. Il susseguirsi di tre generazio-ni ha costantemente apportato nuovi stimoli ed entusiasmi, e

ha consentito di dedicare ampio spazio alla ricerca ed alle nuove tecnologie. L’Azienda, organizzata con per-sonale esperto e qualificato, tra-mite la rete vendita ed il servi-zio di assistenza tecnica fornisce consulenza in cantiere e/o te-lefonica (per dare risposte con-crete ed immediate alle proble-matiche del settore), nonché un’ ampia gamma di prodotti e cicli applicativi per ogni tipo di sup-porto. Oggi, tradizione ed innovazio-ne coesistono efficacemente nell’azienda dando come risulta-to un’ ampia gamma di prodot-ti vernicianti ad alte prestazioni, specifici per i settori edilizia ed industria.Il puntuale aggiornamento degli impianti, sempre all’avanguar-dia, e l’attenzione al mercato sono i requisiti che consentono alla Barozzi Vernici di soddisfare le crescenti esigenze di una clien-tela in continua trasformazione. Con il servizio tintometrico “UNISYSTEM” base acqua e base solvente, la Barozzi Vernici ottiene infinite tinte realizzabili dalle mazzette colori aziendali, dalla gamma NCS, tinte RAL e da tutti i campionari colore pre-

NANOTECH “THERMOLINE®”: prodotti vernicianti

ad elevata efficenza energeticacertificati

La nano-tecnologia è una delle più promettenti tecnologie chia-ve del secolo. Esperti di scien-za e industria sono convinti che influenzerà la nostra vita futu-ra più di quanto abbiano fatto i computers. La Barozzi Vernici sta già sfruttando questa poten-zialità straordinaria e ha messo a punto prodotti innovativi, ter-moisolanti e termoriflettenti cer-tificati, destinati a farci già vivere oggi nel futuro. La diminuzione delle dimensioni delle molecole consente di ottimizzare la loro distribuzione all’ interno del prodotto verniciante. Ciò per-mette di migliorare le proprietà di resistenza meccanica (durezza superficiale, elasticità, adesione, resistenza all’ abrasione), all’as-

sorbimento dello sporco, all’ag-gressione delle intemperie, al calore e alla fiamma, all’ingialli-mento (prolungata esposizione ai raggi UV) e alla permeabilità dell’acqua e del vapore. Nell’abi-tazione trattata con prodotti tra-dizionali in estate continua la trasmissione di calore dall’ester-no all’interno attraverso i muri, con conseguente aumento della temperatura interna (in inverno avviene il contrario).Ciò comporta un maggiore uti-lizzo dell’impianto di condi-zionamento (o di riscaldamen-to in inverno), che si traduce in un enorme spreco di energia, in maggiore emissione di CO2 e maggiori costi economici.Nella Comunità Europea gli edi-fici assorbono il 42% del consu-mo totale di energia utilizzata in Europa, e producono il 35% cir-ca dell’emissione di gas serra nel corso del loro ciclo di vita. Il 35% di dispersione termica av-viene attraverso i muri e per il 25% attraverso il tetto.Con i prodotti Barozzi Vermici della linea “THERMOLINE®” si ottengono le seguenti presta-zioni straordinarie: riduzione dei punti termici, traspirabilità, idrorepellenza, potere antimuf-fa e antialga, riflessione della ra-diazione termica (regione luce infrarossa) del 92,35% , resisten-za al trasferimento di calore di al-meno 4 volte rispetto alle pitture tradizionali. Tutto ciò si traduce in parole più semplici in effetto termoisolante, termoriflettente, comfort abitativo e risparmio energetico. In pratica, a fronte di un supporto che non viene ri-scaldato dall’esterno, il fresco si uniforma e si mantiene a lungo nell’ambiente (nella stagione in-vernale il calore generato dal ri-scaldamento permane all’inter-no dell’edificio). È provato che il risparmio energetico che si ot-tiene sia in inverno che in estate è almeno del 20%. Oltre alle tradizionali presta-zioni che si richiedono ai pro-dotti vernicianti classici (e cioè protezione del supporto e de-corazione), oggi Barozzi Vernici propone “THERMOLINE®”al mercato, prodotti con una nuo-va caratteristica:

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Barozzi Vernici s.r.l. Via G. Vittorio 12

46036 Revere (MN)Tel. +39 (0386) 46327 Fax +39 (0386) 46328www.barozzivernici.it

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Tradizione ed innovazione coesistono efficacemente nell’azienda dando come risultato un’ampia gamma di prodotti vernicianti ad alte prestazioni per edilizia e industria

Barozzi Vernici S.r.l.Linea THERMOLINE :Il futuro è oggi...

Sopra e a lato:gli incredibili effetti

dell’applicazione Thermoline.Sotto da sinistra:

Matteo, Cecilia e Marcella Barozzi

per l’uomo né per l’ambiente in ognuna delle fasi di produzione, applicazione ed avvenuta essic-cazione. Barozzi Vernici ha da sempre co-stantemente inseguito l’ obietti-vo della qualità e delle perfor-mances dei propri prodotti.

senti sul mercato. Al passo con le normative vigenti, l’Azienda ha dato inoltre ampio spazio ai prodotti “V.O.C. zero” a bas-so impatto ambientale. Una li-nea di articoli, richiesti anche nel campo della bio-edilizia, che non rilascia sostanze nocive né

Tutta la gamma “THERMO-line®” è utilizzabile nei pro-getti che sposano la filosofia “GREEN BUILDINGS” edi-fici a basso impatto ambientale. Le formulazioni dei pro-dotti contengono cariche provenienti da materiale 100% riciclato post-consumer, e quindi gli edifici trattati con questa gamma innovativa di prodotti vernicianti otten-gono punti LEED. Grazie ai prodotti “THERMO-line®” si contribuisce a risparmiare energia, si limita lo sfrutta-mento delle risorse naturali, si riducono le emissioni di gas serra contrastando i pericolosi mutamenti climatici in atto. Scegliere “THERMO-line®” significa vivere con coscienza eco-sostenibile per il futuro delle future generazioni.

Barozzi Vernici ha sposato la filosofia “GREEN BUILDINGS”

Prodotti tradizionali

®

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Aldo Tagliapietra

Vicenza, teatro Comunale. Mestre, te-atro Toniolo. Sanremo, teatro Ariston. Ronco all’Adige, Ronco rock. Quattro appuntamenti con la musica di Aldo Ta-gliapietra e che musica!Al comunale di Vicenza, Aldo assieme a Toni Pagliuca e Tolo Marton ci regala due ore di rock progressivo inimitabi-le, il concerto è definito l’evento Prog dell’anno. E, poi tutti a Mestre alla scoperta di Ta-gliapietra cantautore che si mette in gio-co con un gruppo di giovani e ci presenta il disco “Nella pietra e nel vento”, la sua ultima fatica. E’ stata una felice scoperta. Aldo, cantautore-poeta ci ha offerto vere perle di saggezza in musica. E, a Sanremo, richiesto a viva voce da Celentano per suonare il sitar durante la sua performance. Non potevamo mancare al Ronco rock dove Tagliapietra ci ha sbalordito, per il suo falsetto inimitabile che non risente del tempo ed è uguale a tantissimi anni fa quando per la prima volta lo ascoltai al Teatro Sociale di Mantova dove fece due date tutto-esaurito con le Orme. Il poker dei “momenti magici” ha sotto-lineato le capacità del musicista che ha reso adulto il rock progressivo.Giacca bianca come i pantaloni, camicia bianca e chitarra Manne doppio mani-co bianca: così si presenta Tagliapietra. Un artista puro come le sue canzoni che non cercano giri strani, voli pindarici ma che vanno subito al dunque. E’ Aldo che assieme a Toni Pagliuca ha firmato le canzoni più popolari delle Orme, da Gioco di Bimba a Cemento Armato, da Maggio a Uno sguardo verso il cielo, che chi scrive e pensiamo molti altri, hanno tentato di suonare.Ai suoi concerti è possibile fotografa-re, filmare, registrare, interagire diret-tamente con lui. E, al termine, dopo i numerosi bis che non mancano mai si concede ai fans per una foto in compa-gnia, per firmare autografi, per rispon-dere a domande ma quel che più conta è il “maestro” dei giovani che gli chiedono qualche segreto musicale. Insieme a lui, la figlia Gloria sempre pronta a curare ogni minimo particolare e che organizza tutti i suoi concerti. Una curiosità: la foto per la locandina dei concerti 2012 è stata realizzata da Gabriele Sabbadini, fotografo de “ la Voce di Mantova”. Il nuovo album di Aldo Tagliapietra è il 25° della sua carriera: 20 realizzati con le Orme, di cui è stato con la sua voce dal 1966 al 2009 l’inconfondibile mar-chio di fabbrica, a cui si aggiungono cin-que dischi solisti. Contiene 10 canzoni

Nursery Cryme e Foxtro dei Genesis) ispirata e dedicata a Tagliapietra. Come ci ha spiegato Aldo alla fine del concerto, nell’intervista esclusiva che ci ha concesso, il titolo del disco deriva da un concetto molto bello: «Le cose negative che ci turbano e che sfortuna-tamente ci accadono bisogna affidarle al vento mentre le cose belle, positive biso-gna scriverle nella pietra in modo che il loro significato non si perda ».«I testi - ha continuato poi Aldo - sono una parte molto importante del nuovo album; ci ho lavorato parecchio e spero che piacciano. A que-sto disco ci tengo molto perché è il pri-mo da single anche se in passato ne ho prodotti altri ma avendo alle spalle il gruppo madre ».

I testi sono vere e proprie poesie, mentre altri sono dei messaggi che si fondono con la musica diventando un tutt’uno con essa e scaturiscono dall’esperienze del suo recente vissuto.Il pezzo “Il santo” ispirato all’attuale al Dalai Lama «A mani giunte si va per una strada che porta lontano, un’altra vita sarà». Nel pezzo che dà il titolo all’album mi ha colpito la frase per noi

inedite scritte da Aldo - musiche e testi - dove si riconoscono le sonorità degli anni ’70 e le sue inconfondibili melodie e si può ben considerare una sintesi ela-borata in modo ottimale delle sue mol-teplici esperienze musicali. Il disco è stato autoprodotto e distribuito Self. Aldo Tagliapietra ha curato la pro-duzione artistica per la prima volta insie-me al figlio Davide Tagliapietra, che è un affermato professionista nel settore. Nel disco suonano Aligi Pasqualetto (tastie-re, piano digitale e Minimoog), Andrea De Nardi (organo Hammond), Matteo Ballarin (chitarre) e Manuel Smaniotto (batteria). La copertina è un’opera (olio su tela) di Paul Whitehead (noto soprat-tutto per aver disegnato le copertine di vari album discografici tra cui Trespass,

Da anima delle “Orme”... a cantautore-poeta

meno giovani: «Poi succede che all’im-provviso guardandoti allo specchio di-rai di chi è quel viso? Non è il mio, non c’è un sorriso. Il tempo dei segreti dei sogni e dell’oblio non è più il mio.Poi, eccezionale il testo di “C’è una vita” dove «Non c’è luce senza buio, non c’è pace senza guerra e dietro ad ogni dolo-re si nasconde l’amore». In «“Dio lo sa” che siamo deboli e con-

tinuiamo a rotolare giù...».Il disco chiude con la ballata veramente palpitante “Il sutra del cuore” dove Aldo invi-ta tutti ad «Aprire la mente all’amore senza ipocrisie né timore».“Nella pietra e nel vento” è il suo quarto singolo dopo “Nel-la Notte”, “Radio Londra” e “Il viaggio”. Aldo è una fucina di idee ed ha già cominciato a scrivere canzoni per il suo prossimo disco.

a cura di Giuseppe Sabbadini

Al Ronco rock Aldo Tagliapietra ha sbalordito la plateaUn artista puro come le sue canzoni che non cercano giri strani, voli pindarici ma che vanno subito al dunque. Assieme a Toni Pagliuca ha firmato le canzoni più popolari delle Orme

Ai suoi concerti è possibile fotografare, filmare, registrare, in-teragire direttamente con lui. E, al termine, dopo i numerosi bis che non mancano mai si concede ai fans per una foto in compagnia, per firmare autografi, per rispondere a domande ma quel che più conta è il “maestro” dei giovani che gli chie-dono qualche segreto musicale.

Fotoservizio Gabriele Sabbadini

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Una filosofia alpinistica volta a non invadere le montagne, ma solamente ad arrampicarle

Una vita al limite oltre i nidi delle aquile

M come Messner, M, come Montagna, M come Museo : questo è il triplice logo che caratterizza il percorso museale della montagna creato da Rein-hold Messner, quale eredità ricavata dalle sue innu-merevoli e leggendarie spedizioni ad alta quota!Il nucleo centrale e gestionale di questo progetto è Castel Firmian, a Bolzano, grande presidio me-dioevale che ora riluce di nuova foggia himalaya-na grazie ai cimeli e alle sculture tibetane, mentre i quattro musei satellite si snodano tra : Solda, a 1900 m sulle pendici dell’Ortles, dedicato al rac-conto del ghiaccio e del buio per chi si avventura tra i suoi seracchi, con una notevole raccolta di opere artistiche; Castel Juval, che è anche la resi-denza estiva della famiglia Messner e che custodi-sce cimeli tibetani e raccolte d’arte e di maschere, dedicato alle montagne sacre e al loro significato spirituale nella storia universale dell’uomo; il Ca-stello di Brunico (Ripa) che racconta la vita e la cultura dei popoli di montagna, nel loro passaggio tra vita nomade e vita sedentaria, e come sono col-legati tra loro antropologicamente, anche se disse-minati nei diversi continenti ; ed infine il museo ‘tra le nuvole’, nel vecchio forte della Prima Guerra Mondiale, situato sul Monte Rite, nel Cadore, a 2181m, che documenta attraverso una galleria di quadri sulle Dolomiti e una raccolta di oggetti e documenti appartenuti a grandi scalatori del pas-sato, la storia dell’alpinismo e l’evoluzione della scalata su roccia.Questo progetto museale è il legittimo orgoglio di Reinhold Messner che, divenuto una leggenda vi-vente dell’alpinismo, dopo aver scalato 3500 mon-tagne in diverse parti del mondo ed aver raggiunto per primo il record dei 14 ottomila, ha voluto rac-cogliere, documentare e raccontare in un contesto idoneo, il suo Sud Tirolo, la complessità vertigi-nosa dell’ascensione nelle sue svariate accezioni, incluso il rischio irreversibile di precipitare!Viene reso omaggio a tutti i grandi scalatori del passato, come Edward Whymper e de Saussure, il Duca degli Abruzzi, Hermann Buhl, fino a Ric-cardo Cassin, Enrico Cozzolino e Walter Bonatti che, con le loro imprese, seguendo la strada dell’al-pinismo tradizionale, hanno contribuito a rendere grande il mito della montagna. Montagna come Maestosa, come Magnifica e come Metafisica, che a partire dall’esperienza sen-sibile ci ricollega all’Assoluto e alla struttura fon-damentale dell’Essere nella sua interezza :“ Volevo salire in alto per arrivare con lo sguardo in fondo alla mia anima” dice Messner, convinto del fatto che scalare non sia una performance psi-co-fisica finalizzata ad un primato, ma al contrario un’avventura globale in cui lo scalatore è coinvol-to con tutto il suo essere e sfidato ad attivare tutte le sue risorse alla scoperta di se stesso. La monta-gna nella sua selvaggia maestosità non è dunque un fine, ma un medium per la conoscenza. “ Nella solitudine e nella massima esposizione senza aiuti esterni – il famoso alpinista rifiuta ogni artefatto umano e in scalata sceglie un’attrezzatura legge-ra-– dove è in gioco la propria vita, inizia l’av-ventura, che è emozione, attivazione degli istinti primordiali di sopravvivenza e scoperta di se stessi e dei propri limiti. Senza questa esperienza del

“Volevo salire in alto per arrivare con lo sguar-do in fondo alla mia anima. Dove è in gioco la propria vita, inizia l’avventura, che è emozione, attivazione degli istinti primordiali di sopravvi-venza e scoperta di se stessi e dei propri limiti”

Servizio a cura di Marco Morelli

1950-64 500 ascensioni nelle Alpi orientali, soprattutto nelle Dolomiti1965 Ortles, parete Nord, prima ascensione1966 cassin alla Walker, Grandes Jorasses Rocchetta Alta di Bosconero, parete Nord, seconda ascensione1967 Civetta “via degli amici“, prima ascensione Furchetta, parete Nord, prima ascensione invernale1968 Eiger, pilastro Nord, prima ascensione Marmolada, parete Sud, prima ascensione1969 Civetta „diedro Philipp“, prima solitaria Droites, parete Nord, prima solitaria Marmolada di Rocca, parete Sud, prima solitaria1970 Nanga Parbat (8125 m.), prima ascensione della parete Rupal1971 spedizioni in Persia, Nepal, Nuova Guinea, Pakistan, Africa orientale;1972 Manaslu (8156 m.), prima ascensione della parete Sud; Noshaq / Hindukush (7492 m.);1973 tre prime nelle Dolomiti: Pelmo, parete Nordovest; Marmolada, spigolo Ovest e Furchetta, parete Ovest1974 Aconcagua (6959 m.), prima ascensione della parete Sud Eiger, parete Nord in cordata in 10 ore1975 Hidden Peak (8068 m.), parete Nordovest in cordata, primo ottomila in stile alpino1976 Monte McKinley, prima ascensione „sole di mezzanotte“ (6193 m.)1977 ascesa fallita della parete Sud del Dhaulagiri (8167 m.)1978 Monte Everest (8846 m.), prima ascensione senza maschera d’ossigeno; Nanga Parbat (8125 m.), parete Diamir, prima solitaria su un ottomila; Kilimangiaro (5963 m.), prima ascensione del „Breach-Wall“;1979 K2 (8611 m.), ascensione in stile alpino; salvataggio di Peter Hillary all’Ama Dablam;1980 Mount Everest (8846 m.) dal Tibet, prima solitaria;

1981 Shisha Pangma (8012 m.); Chamlang (7317 m.)1982 Kangchendzönga (8598 m.), parete Nord; Gasherbrum II (8035 m.); Broad Peak (8048 m.) 3 ottomila di seguito; tentativo invernale al Cho Oyu;1983 Cho Oyu (8222 m.), parete Sudovest, stile alpino;1984 prima traversata di due ottomila - Gasherbrum I e Gasherbrum II;1985 Annapurna (8091 m.), parete Nordovest, prima ascensione; Dhaulagiri (8167 m.), sperone Nordest, stile alpino; Tibet-trasversale (Kailash);1986 ascesa fallita del Makalu in inverno; spedizione nel Tibet; Makalu (8485 m.); Lhotse (8511 m.); Monte Vinson/Antartide (4897 m.);1987 viaggio nel Bhutan; viaggio nel Pamir;1988 spedizione nel Tibet (studio dello Yeti);1989 fallito tentativo alla parete Sud del Lhotse (8511 m.);1989/90 traversata dell’Antartide, attraverso il Polo Sud, a piedi (2800 km.);1991 traversata del Bhutan; „Attorno al Sudtirolo“ (dislivello: 100.000 m.);1992 Chimborazo (6310 m.) in Ecuador; traversata del deserto Takla Makan, Sinkiang;1993 Dolpo, Mustang e Manang in Nepal; traversata longitudinale (in diagonale) della Groenlandia da sudest a nordovest (2200 km.);1995 tentativo traversata Polo Nord, fallito;1996 spedizione nel Tibet;1997 Tibet e Baltistan; Ol Doinyo Lengai in Tanzania;1998 traversata della Mongolia; spedizione nella Puna de Atacama (Ande boliviane);1999 San-Francisco-Peaks/USA (reportage cinematografico); viaggio nel deserto Thar/India;

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contatto con i propri limiti non ci può nemmeno essere crescita”, afferma Messner.Dunque, avventura ed eventuale fallimento sono un binomio inscindibile in qualunque grande impresa di montagna, affinché l’uomo possa fare esperienza di se stesso, restituendo al contempo alla montagna il rispetto dovutole.Gli appare altresì vanesio capriccio, l’accanirsi oggi sulla strada battuta verso la cima dell’Everest, grazie all’acquisto di un ‘pacchetto turistico tutto-compreso’, con gli sherpa che ti ‘spingono’, con i punti di ristoro e quelli in cui rifornirsi di bombo-le d’ossigeno e magari senza un’adeguata prepara-zione psicologica , ma solo per poter dire di ‘esserci stati’. Il potere della montagna di schiacciare i più deboli o quelli meno preparati, rimane comunque presente e per gli altri non c’è però autentica av-

ventura, né piena consapevolezza.“L’alpinismo non è una necessità, ma un puro pia-cere, anche se ad ogni passo o presa, si rischia la propria vita. S’innesca una specie di schizofrenia tra la vita e la morte : si va dove si può morire, ma si lotta per restare in vita, utilizzando tutte le cautele possibili, nei limiti dei propri mezzi”, sottolinea Messner, che vuole che capisca bene il concetto che non si va a scalare ‘perché si deve’ o è ‘cosa giu-sta’, ma perché piace ed appassiona.Non sono mancate le fatiche fino allo sfinimento, l’amputazione di sette dita dei piedi e nemmeno le tragedie personali, come la morte del fratello Gunther sul Nanga Parbat, durante la spedizio-ne del 1970. L’amato fratello, che fin dalla pri-ma giovinezza era stato compagno di cordata di Reinhold, (nascono entrambi come rocciatori) e che con lui aveva compiuto un’impresa di grande rilievo nel 1968, aprendo una nuova via sull’invio-lato Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc, non ce la fece, e perse la vita, travolto da una slavina nella valle Diamir, durante la fase di discesa sul Nanga Parbat, dopo un mancato tentativo d’ attaccare la mitica parete Rupal.Dice Messner nel suo libro-intervista ‘La Mia Vita al Limite’, edito dal Corbaccio: “Sono arrivato all’alpinismo d’alta quota per puro caso. Studiavo ancora, quando nel 1969 mi ritrovai a far parte di una spedizione tirolese diretta alle Ande, dal mo-mento che Kurt Schoisswohl, un eccellente scala-tore, aveva dovuto rinunciare. In quel periodo la mia aspirazione era l’ingegneria civile. Quando almeno un anno più tardi, dopo una spedizione dall’esito tragico sul Nanga Parbat (dove perderà la vita il fratello Gunther, ndr), e dopo amputazio-ni subite alle dita dei piedi, feci ritorno all’Univer-sità di Padova, ma non riuscii più a ritrovarmi in quello che studiavo. Così diventai alpinista d’alta quota… Intrapresi molti viaggi, guidai anche dei gruppi per potermi finanziare, raccontai le mie esperienze in libri e conferenze, in breve mi ritro-vai ad essere il portavoce di una generazione av-venturosa di alpinisti e viaggiatori, dotati di mezzi troppo scarsi o conoscenze troppo ristrette per arrivare loro stessi a quelle altezze accessibili solo ad una minoranza. Io intendevo fare esperienza e trasmetterla agli altri. Quello che mi premeva sottolineare erano l’incertezza, quella condizione ondeggiante tra la vita e la morte, e l’abbandono, la mancanza di appigli che l’uomo prova a quelle altezze.”Reinhold Messner, nato a Bressanone e cresciu-to in Val di Funes nel 1944, salito alla ribalta nel mondo dell’alpinismo con il suo rilancio dell’ar-rampicata libera in un periodo in cui era prepon-derante la progressione artificiale e protagonista del VII grado in libera, rimane a tutt’oggi un ‘li-bero pensatore’, grande viaggiatore, agricoltore, scrittore, attento studioso della storia dell’alpi-nismo e ideatore del primo grande museo della montagna in Italia. Prima di congedarmi dalle splendide montagne dell’Alto Adige e dall’ icona vivente dell’alpinismo mondiale, desidero chie-dergli se ritiene di aver realizzato la sua vita, al che, mi risponde con un sorriso malizioso :” Ma la vita non è ancora finita…!”.

Alpinista ed esploratoreReinhold Messner (Bressa-none, 17 settembre 1944) è un alpinista, esploratore e scrittore italiano, di madre-lingua tedesca. È salito alla ribalta nel mondo dell’alpi-nismo per aver riportato in auge l’arrampicata libera in un periodo nel quale era preponderante la progressione artificiale: nel 1968, infatti, si rende protagonista del primo VII grado in libera (seguendo la “linea logica”) al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc. Il suo nome è legato a innumerevoli esplo-razioni e arrampicate ma è

noto al grande pubblico per essere stato il primo alpini-sta ad aver scalato tutte le quattordici cime che superano gli 8000 metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà. È considerato uno dei sostenitori del cosiddetto “stile alpino” nelle grandi montagne himalayane. Nel 1978 è il primo uomo a sca-lare l’Everest senza l’ausilio di ossigeno; mentre nel 1980 raggiunge la medesima vetta in solitaria. Si dedica oggi alla gestione del Messner Mountain Museum.

2000 traversata della South Georgia sulle ombre di Shackleton; spedizione sul Nanga Parbat; Fujiama/Giappone (reportage cinematografico)2001 Dharamsala e deramazioni dell’Himalaya;Gunung Agung / Bali (reportage cinematografico)2002 Nell’Anno Internazionale delle Montagne visita di popoli di montagna dell’Ecuador e ascensione del Cotopaxi (5897 m.)2003 Kathmandu/Nepal: partecipazione al 50esimo anniversario della prima ascesa sull’Everest; viaggio in Franz Joseph Land/Artico;il 1° ottobre inaugurazione della “Günther Mountain School” nella valle Diamir presso il Nanga Parbat/Pakistan2004 traversata in lungo (2000 km.) – a piedi e in solitaria – del deserto del Gobi (Mongolia);2005 documentario sui nomadi TUWA in Mongolia; trekking attorno il Nanga Parbat in Pakistan; ai piedi della parete Diamir vengono seppellite le ossa di Günther Messner, ritrovate dalla popolazione locale.2006 viaggio del Messner-Clan (23 membri) attorno il Nanga Parbat, anche per controllare l’avanzamento lavori del progetto della Fondazione MMF, Messner Mountain Foundation. In novembre/dicembre Reinhold Messner guida una traversata da est a ovest del Hielo Continental Nord (ghiacciaio patagonico).2007 scalata con il figlio Simon nel monte Tassili / Algeria2008 viaggio in Pakistan per le riprese del film “Nanga Parbat” viaggio in Kamchatka2009 arrampicata nel Wadi Rum/Giordania

Museo Firmian (Foto Georg Tappeiner)

Museo Ortles (Foto Paolo Zanzi)

Museo Dolomites(Foto Tappeiner AG)

Museo Castel Juval Shiva(Foto Tappeiner AG)

Museo castel Juva castello e val venostal(Foto Tappeiner AG)

Museo Firmian(Foto Tappeiner AG)

Museo Ortles u Ortler (Foto Tappeiner AG)

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20 | Agosto - Settembre 2012

dalle prime letture che Ludovi-co Ariosto ne faceva a Isabella d’Este. La macchina fantastica del poema sarà rimessa in moto chiedendo a oltre quaranta tra scrittori, poeti, artisti, studiosi di varie discipline di raccontare per mezz’ora ciascuno il pro-prio Orlando Furioso. La favola entra a Festivalette-ratura nella ricorrenza del bi-centenario della pubblicazione della prima edizione delle Fa-vole dei fratelli Grimm. In una serie di incontri Pino Costalun-ga chiamerà narratori italiani come Marcello Fois o Michela Murgia, un poeta tedesco come Lutz Seiler, scrittori-illustratori per ragazzi come Simone Fra-sca, o persone apparentemente lontane dal mondo delle fiabe come Gherardo Colombo a raccontare o a reinventare una favola dei Grimm, per mostrare ad adulti e ragazzi come queste storie - a duecento anni di di-stanza - continuino a toccarci nel profondo, esprimendo le nostre paure e i nostri desideri più inconfessati.Sul rapporto tra maestro e al-lievo si giocheranno invece gli appuntamenti di quest’anno dedicati al giallo. A tre tra i più popolari giallisti italiani - Mas-simo Carlotto, Carlo Lucarelli e Marco Malvaldi - è stato chie-sto di scegliere l’autore del pas-

sato sulla cui lettura si sono più esercitati per affinare i ferri del mestiere.Con costante interesse il Fe-stival segue gli autori che si ci-mentano con la narrazione per immagini.Insieme alla presenza di un il-lustratore classico come Emi-liano Ponzi, di un osservatore a fumetti dell’antropologia degli spazi urbani come Guy Deslile, del giovane autore di graphic novel per adolescenti Sualzo, vanno segnalati gli incontri con Vittorio Giardino e lo storico Gabriele Ranzato sulla genesi delle graphic novel dai docu-

menti d’archivio, e quello con Emmanuel Guibert e Fréderic Lemercier, che compongono i loro libri-reportage mescolan-do racconto a fumetti, fotogra-fia, inchiesta giornalistica. “E’ ancora possibile la poesia?” è il tema che attraversa in fili-grana tutta la sezione dedicata alle scritture in versi e che sarà al centro di uno specifico in-contro con due studiosi della lingua e della letteratura italiana come Maria Luisa Altieri Biagi e Pietro Beltrami, coordinati da Daniele Piccini. I poeti italiani ospiti a Festivaletteratura 2012 saranno Cristina Alziati, Pier-luigi Cappello, Anna Maria Fa-rabbi, Giulia Perroni e Antonio Prete. Uno speciale focus - ger-manica - sarà dedicato ad alcu-ni dei principali interpreti della poesia tedesca contemporanea: Ulla Hahn, Michael Krüger e Lutz Seiler. Il posto d’onore spetta però al premio Nobel ir-landese Seamus Heaney, per la prima volta a Festivaletteratura, il cui intervento è previsto nel giorno inaugurale della manife-stazione.Libri di scena è la serie di let-ture che la compagnia del libro coordinata da Luca Scarlini terrà più volte al giorno. Non sono pochi i narratori europei presenti al Festival che affrontano nei propri roman-zi temi legati alla controversa eredità storica del Novecento: l’evoluzione dei regimi ex-co-munisti, le violenze etniche, le guerre civili, la riduzione della memoria a monumento. Tra questi segnaliamo la romena Gabriela Adamesteanu, il ca-talano Jaume Cabré, lo svedese Steve Sem-Sandberg, il ceco Jáchym Topol, tra i più giovani firmatari di Charta 77. Proseguono inoltre due dei progetti più consolidati del Festival, dedicati rispettiva-mente ai nuovi scrittori e alla ricchezza linguistica del nostro continente: Scritture Giovani e Vocabolario Europeo. Ampio spazio viene riservato nel programma di quest’anno alla letteratura israeliana e, più in generale, alla cultura ebraica. Torna a Festivaletteratura Etgar Keret mentre Eskhol Nevo sarà per la prima volta a Mantova. Il marciatore Shaul Ladany rac-conterà la sua vita straordinaria che lo ha visto da bambino pri-gioniero a Bergen-Belsen e, al culmine della carriera sportiva, nella squadra olimpica israelia-na a Monaco ’72, l’anno della strage provocata dal comman-do di Settembre Nero. E alla cultura ebreo-americana

fanno riferimento due dei grandi narratori statunitensi presenti al Festival quest’anno, Nathan Englander e Shalom Auslander. La retrospettiva di Festivaletteratura 2012 sarà dedicata al premio Nobel Toni Morrison. Non mancherà quest’anno lo spazio dedicato alla letteratura africana: dal Kenya Ngugi Wa Thiong’o, voce tra le più autorevoli della letteratura africana postcolo-niale e più volte candidato al premio Nobel. Dalla Nigeria, l’Africa al femminile di Lola Shoneyin, poetessa e narratri-ce.Come sempre molto nutrita la pattuglia di narratori italiani presenti quest’anno a Festi-valetteratura. Accanto a due maestri come Claudio Magris e Raffaele La Capria, saranno ospiti a Mantova scrittori affer-mati come Niccolò Ammaniti, Fulvio Ervas, Melania Mazzuc-co, Michela Murgia,Francesco Piccolo. Sul fronte della saggistica van-no messe in primo piano le pre-senze di Zygmunt Bauman e di Edgar Morin.Intorno al ruolo dell’Occiden-te nell’attuale confronto tra le culture verterà l’interven-to dell’antropologo francese Jean-Loup Amselle in dialogo con Marco Aime. Nell’ambito della riflessione psicoanalitica si collocano gli interventi sul desiderio di Umberto Curi e di Massimo Recalcati.Per quanto riguarda l’ambito delle scienze e della tecnologia, uno degli incontri più attesi verterà sul bosone di Higgs, con la partecipazione del fisi-co Gian Francesco Giudice e del blogger scientifico Tom-maso Dorigo. L’immunologo Camillo Ricordi illustrerà le più recenti scoperte nella lot-ta contro il diabete, il biologo Marco Di Domenico raccon-terà le insidie che si nascondo nella fauna autoctona italiana, Telmo Pievani - con il soste-gno di Federico Taddia - tutte le circostanze nella storia del nostro pianeta in cui l’umanità ha rischiato di scomparire. E di animali parlerà – con i ragazzi – anche la scrittrice e zoologa Nicola Davies, mentre l’astro-fisico Giovanni Bignami anti-ciperà ai più piccoli le scoperte scientifiche che ci aspettano nel futuro. Olmi, Kubrick, Bergman: tre maestri del cinema per tre in-contri a Festivaletteratura 2012. Ermanno Olmi sarà ospite del Festival per una lunga conver-sazione sulla sua vita e sulla sua opera. Emilio D’Alessandro,autista e uomo di fiducia di Stanley Kubrick, ricorderà il regista americano attraverso fo-tografie e aneddoti dal set con il contributo del critico Filippo Ulivieri. Alexander Ahndoril parlerà della figura di Ingmar Bergman con Luca Scarlini. Del mondo del cinema e dei festival, ma più in generale sul costume italiano, converserà Natalia Aspesi con Concita De Gregorio. Uno straordinario dietro le quinte della discografia sarà possibile quest’anno grazie agli incontri con Joe Boyd, il produttore che lanciò i Pink Floyd, e con Camillo Ricordi, Claudio Ricordi e Giovanni Gavazzeni, eredi della casa di-scografica che ha fatto la storia della musica italiana. Le ultime note sono per gli in-contri per ragazzi dedicati allo sport e condotti da Andrea Valente con la partecipazione del presidente della Juventus Andrea Agnelli e il campione di basket Dino Meneghin.

Al via la XVI edizione di Festivaletteratura

MANTOVA Dal 5 al 9 settembre 2012

La sedicesima edizione di Festi-valetteratura si terrà a Mantova da mercoledì 5 a domenica 9 settembre 2012. In un mo-mento d’inquietudine diffusa, a causa della perdurante crisi economica e del sisma che ha colpito Mantova insieme ad altre città, gli organizzatori del Festival pensano che la cosa migliore da fare sia realizzare il Festival secondo lo spirito degli esordi, nel lontano 1997: Festi-valetteratura chiamerà a Man-tova autori e lettori, farà vivere la città come luogo di dialogo e produzione di idee e narra-zioni, offrirà per cinque giorni suggestioni e letture da mettere a frutto nei mesi a seguire.Contrariamente a quanto av-veniva gli anni scorsi, non è ancora possibile oggi fornire una lista definitiva dei luoghi di Festivaleteratura: le istitu-zioni stanno,infatti, verifican-do l’agibilità di piazze e palaz-zi che erano stati individuati come possibili sedi della mani-festazione.Per quanto riguarda il program-ma uno degli eventi più attesi è la festa sull’Orlando Furioso che si terrà tra Palazzo Te e l’ex- Sagrestia della SS. Trinità annessa all’Archivio di Stato. L’idea è di riportare a Mantova questo capolavoro spesso di-menticato a cinquecento anni

A destradall’alto: Ermanno

Olmi, Niccolò Ammaniti

e Seamus Heaney

Festivaletteratura via Baldassarre

Castiglioni, 4

Tel. 0376.223989 Fax 0376.367047

Si è pensato che la cosa migliore da fare fosse quella di realizzare il Festival secondo lo spirito degli esordi

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Vacanze in famiglia: benessere anche per i più piccoli

La proposta dei 27 Best Wellness Hotels Austria si estende anche a loro con trattamenti pensati appositamente

Il gruppo Monte-Carlo SBM ha ripreso le attività di gestione dell’Hotel Méridien**** Beach Plaza a Montecarlo con centro remise en forme

Meridien Beach Plaza1 da single

a Fonteverde2Il pluripremiato resort termale di San Casciano dei Bagni ha voluto favorire questa tipologia di clientela creando una tariffa speciale www.fonteverdespa.com

la “dritta”Le Terme di Pejoper sorprendere Dopo un anno di intenso la-voro le Terme di Pejo sono tornate per stupire il pubbli-co. Le soluzioni architettoni-che, le scelte tecnologiche e l’attenzione alla sostenibilità hanno restituito un comples-so capace di valorizzare le tre fonti e di mettere in equilibrio l’ambiente termale con il pae-saggio. Le nuove terme inau-gurano un concetto di benes-sere che va ben oltre l’idea della salute fisica e del bene-fico ausilio medico-sanitario che le sue tre acque terapeuti-che hanno da sempre garanti-to. La struttura di Pejo è stata pensata per raccogliere la sfi-da di soddisfare i diversi biso-gni della variegata utenza alla quale si rivolge, mantenendo sempre gli standard eccellenti di preparazione scientifica, di qualità della terapia e di acco-glienza personalizzata.

Ospiterà sia le nuove aree at-trezzate con piscine curative e riabilitative, sia le zone riser-vate alla fisioterapia, ai mas-saggi, al fitness e ai trattamen-ti di bellezza. I tradizionali bagni carbo - gassosi saranno effettuati in un reparto total-mente rivisitato negli allesti-menti e nelle tecnologie. Gli ambienti riservati al wellness termale occuperanno un in-tero piano e avranno lo scopo di completare ogni specifica cura con un piacevole coin-volgimento emotivo, senso-riale e spirituale.

Terme di Pejo - Tel. [email protected]

DB e ÖBB: liberalizzazione del mercato ferroviario

Da gennaio 2010 Deutsche Bahn (DB), Österreichische Bundesbahnen (ÖBB) e le italiane TreNord sono ope-rative sul territorio italiano con collegamenti giornalieri tra l’Italia, l’Austria e la Ger-mania. Questa nuova realtà rappresenta la prima impre-sa ferroviaria che ha rotto il monopolio del trasporto ferroviario in Italia. La tratta principale effettua-ta dei treni DB-ÖBB Eu-roCity è tra Verona e Inn-sbruck/ Monaco (partenza ore 9.02, 11.02, 13.02, 15.02 e 17.02). Un treno EC parte da Venezia SL/ Venezia Me-stre/ Padova e uno, EC 84, da Bologna (partenza ore

11.46). Dal 31 marzo circo-la un secondo treno da e per Venezia SL, EC 86, il sabato e la domenica (partenza ore 13.34). La puntualità e la pulizia sono sicuramente i due ele-menti fondamentali dei tre-ni DB-ÖBB EuroCity.Tutti i biglietti nazionali e internazionali, anche in of-ferta, possono essere acqui-stati su www.bahn.com/it, www.obb-italia.com, www.trenitalia.com oppure presso le biglietterie di Trenitalia, le agenzie di viaggio autoriz-zate DB, ÖBB e Trenitalia, il Call Center DB-ÖBB 02 6747 9578 e il Call Center Trenitalia 892021.

Trattamento con mousse di cioc-colato o olio al cocco, impacco orsetto gommoso su lettino so-speso, consulenza make-up per le signorine, reiki per bambini: tante sono le proposte del Best Wellness Hotel Austria An-dreus di San Leonardo in Passi-ria, Alto Adige, uno dei 27 hotel del gruppo BWHA che ha come vocazione il benessere in tutte le sue declinazioni. La spa di 7.000 metri quadrati, l’area sauna di 2.000 metri quadri, il programma fitness quotidiano, le lezioni di yoga e meditazione, nordic wal-king, animazione per i bambini tutti i giorni (corso di canoying, maneggio all’interno dell’ho-tel), fanno di questo 5 stelle un paradiso per le famiglie: fino a 5 anni i bambini sono gratuiti e, se in camera con i genitori, a partire da 6 anni pagano 49 euro al giorno. Fino all’11 novembre il pacchetto famiglia regala una notte ogni 7. Sempre wellness formato “mi-gnon” per il Best Wellness Hotel Austria Krallerhof a Leogang, nel Salisburghese, che dedica a mamma e figlia e/o papà e figlio

due pacchetti ad hoc per loro: per la mamma un massaggio al corpo, mentre per la figlia un trat-tamento beauty viso, con camera principesca “Fürstenhof de Luxe” mentre per papà e figlio rispetti-vamente un massaggio sportivo e un trattamento specifico per “giovanotti”. Una grande spa con piscina sia indoor che outdoor e un programma intenso di attività sportive rende la vacanza entusia-smante per tutti. Il Best Wellness Hotel Austria Mavida dove design e gastrono-mia sono al top, pensa ai bambi-

ni…ancora piccoli piccoli: per le mamme e i papà in attesa, è pre-visto per tutto l’anno un pacchet-to di dolci coccole; per la futura mamma è in serbo un massaggio specifico per la gravidanza, men-tre per il papà un massaggio del corpo parziale & floating; gli spa-zi verdi e le terrazze con comode sedute, invitano poi al relax. Bim-bi fino a 6 anni in camera con i ge-nitori non pagano nelle seguenti date: 16.05.2012 - 07.07.2012; 25.08.2012 - 04.11.2012 al Best Wellness Hotel Austria Egger-wirt di St Michael nel Salisbur-

ghese. Un ricco programma di attività divertenti dedicate ai bambini a partire dai 4 anni è la proposta del Best Wellness Hotel Austria Stock di Finkenberg, in Tirolo: cinque giorni a settimana sono dedicati a nuoto, grigliate, rafting, canyoning, karaoke con discoteca, giochi all’aperto, bri-colage, party in piscina, sfilate di moda. Il nuovo parco giochi è un regno incantato in cui le vacanze passano in un batter d’occhio. (V.B.)

Best Wellness Hotels Austria www.bestwellnesshotels.at

SCELTI DA NOI

A Calvagese, sul lago di Garda, la nuova “Arzaga Spa by Clarins”

Immerso nel verde delle colline moreniche del Garda, Palazzo Arzaga è un’antica dimora del XV secolo, tra-sformata in un resort 5 stelle, dove l’attenzione per i dettagli e la cortesia del personale, perfetto connubio tra “accoglienza e lusso”, ne rappresentano da anni

l’elemento distintivo. Tutte le camere sono curate nei minimi dettagli, arre-date con oggetti d’arte e caratterizzate da un’atmosfera intima ed elegante. Palazzo Arzaga è soprattutto il luo-go dove dedicare a se stessi momenti ricchi di piacere e di relax. E’ meta preferita per golfisti, professionisti e aziende alla ricerca di un luogo in-cantato per un incentive e meeting, o semplicemente per una fuga dalla vita frenetica della città.La nuova Arzaga Spa by Clarins si estende su una superficie di 400 mq e offre una selezione di trattamenti

esclusivi Clarins nonché il Clarins Touch,: formule ricche di principi attivi naturali altamente performanti abbinate a un metodo esclusivo 100% manuale, perso-nalizzato sulle esigenze, per un risultato bellezza im-mediato. A disposizione degli ospiti anche una piscina interna di 70mq con acqua termalizzata e una esterna. Palazzo Arzaga è il primo Golf Resort italiano che si possa definire tale, in quanto dispone di due campi da golf in loco con uno standard a livello internazionale. La prima gemma di Arzaga è il percorso di 18 buche Championship (6.410 m /7.010 yards), un tipico “Parkland Resort Corse” par 72, che sfoggia una serie di caratteristiche tipiche dello stile di Jack Nicklaus II. La seconda è sicuramente il percorso golf a 9 buche un Inland Liks par 36, il quale è molto rappresentativo del design di Gary Player, conosciuto per essere uno dei migliori “Links Course” designer al mondo.

Palazzo Arzaga - Tel 030 680600 www.palazzoarzaga.com

di ANNA MARIA CATANO

il suggerimento

A Mauritiuslusso creativo

Costruito proprio ai piedi della maestosa montagna di Le Morne, patrimonio Une-sco, il LUX* Le Morne sorge davanti ad una spiaggia di sab-bia bianca e ad una laguna tur-chese, in uno degli angoli più belli dell’isola di Mauritius. A poca distanza dal Black Ri-ver Gorges National Park dove si può ammirare una gran-

de varietà di flora e fau-na tropica-le. Semplici-tà e confort: una filoso-fia quella dei LUX* Island Re-

sort che propone un lusso cre-ativo, senza eccessi, sempre ri-spettoso dell’ambiente. E qualche divertente sorpre-sa: il carrettino dei gelati in spiaggia, cabine telefoniche

made in England da cui tele-fonare gratuitamente in tutto il mondo, cuscini e materasso-ni un po’ ovunque, il cinema all’aperto da godere spaparan-zati sotto le stelle. Camere e suite sono circon-date da giardini profumati, piscine, una spa, cinque risto-ranti dotati di show kitchen, dove cioè è possibile osserva-re gli chef al lavoro, che servo-no piatti tradizionali e ispirata all’isola. Wifi ed ampia possibilità di praticare sport acquatici: win-dsurf, pattini, kayak, vela, snorkelling,diving. Speciale LUX* Le Morne, 9 giorni/6 notti mezza pensione a parti-re da € 1.570 a persona (quo-ta -30% per prenotazioni effet-tuate entro 7 giorni dalla data di partenza).

www.luxislandresorts.com

Spesso una grande spa con piscina sia indoor che outdoor e un programma intenso di attività sportive rende la vacanza entusiasmante per tutti

di Marco Morelli

Quando la vacanza al mare è ecofriendly

L’Hotel Valverde del gruppo Ricci, affacciato direttamente sul mare e con vista spiaggia da tutte le camere, si trova a fian-co del Parco di Levante e vici-no alla nuova “spiaggia vegeta-

le”. Dagli alberi-ombrelloni alle siepi, passando per le cabine, gli spogliatoi e i camminamenti, tutto risponde a un unico co-mune denominatore: ecocom-patibilità. Un nuovo modo, a basso impatto ambientale, di vivere la spiaggia, garantendo la massima sicurezza e fruibilità a tutti i turisti. La località inol-tre sventolerà anche quest’an-no la prestigiosa Bandiera Blu, riconoscimento internazionale, sinonimo di qualità ambientale e di servizi ai turisti

www.riccihotels.it

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Assonautica Imperia organizzadal 5 al 9 settembre la 17° Edizione “Vele d’Epoca d’Imperia Panerai Classic Yachts Challenge”

A Porto MAurizioVele d’ePocA3 lA MelA

di BiANcANeVe 4Il 29 e 30 settembre a Guastalla (RE) a “Piante e Animali Perduti”, un percorso sensoriale tra fiori, piante e frutti dimenticati. Mostra pomologica e pere antiche. Zucche giganti

APPUNTI DI VIAGGIO

Palestra a cielo aperto al cospetto di Latemar e Catinaccio E’ la più panoramica palestra che possiate immaginare. Niente muri, niente tetto, niente aria condizionata, solo attrezzi per la ginna-stica e il body building col-locati nei prati verdissimi alle pendici del Latemar e del Catinaccio, Patrimonio dell’Umanità. A Carezza non si rinuncia alla forma fisica neanche con le temperature torride di “Annibale”, “Caronte” e “Minosse”. Sono passati i tempi in cui bisognava decidere tra la pratica di uno sport all’aria aperta e l’allenamento speci-fico in palestra con un Perso-nal Trainer. Apre a Carezza il primo Open Air Fitness Center in Italia.Fino al 2 settembre 2012 alla stazione a monte della seg-giovia Pra di Tori ci si può allenare con attrezzi da fit-ness e contemporaneamente godersi lo spettacolo che of-fre uno dei più bei paesaggi dolomitici, il massiccio del Catinaccio. Tra i molti at-trezzi ci sarà anche il nuovo “Rack“, una novità in Italia. Il “Rack“ è una costruzio-ne pieghevole, grande circa 1m³, con il quale è possibile allenare tutti i muscoli del corpo con molteplici esercizi. Un’altra novità è il “TRX“, un semplice attrezzo fatto di

corde, con il quale allenarsi all’aria aperta. Il “TRX“ è consigliato molto per roccia-tori e atleti professionisti.Al cospetto di Latemar e Catinaccio c’è anche l’hotel Moseralm. E’ una location da meditazione. Si può stare in giardino a leggere un libro e a contemplare per ore la na-tura circostante. Siamo nel cuore delle Dolomiti, mon-tagne che tutti ci invidiano. Viste da qui sono ancora più uniche. Se amate anche il trekking durante la settima-na di soggiorno potrete par-tecipare ad un programma di escursioni.All’hotel Moseralm il costo di un pernottamento con trattamento di mezza pen-sione e libero accesso alla zona saune – piscina parte da 102 euro a persona in ca-mera doppia.

Per info e prenotazioni: Tel. 0471 – 612171www.moseralm.com

L’eccellenza del riso incontra i vini altoatesiniIn occasione della ‘Notte degli Aromi’ che si terrà il prossimo 11 agosto 2012 presso la Canti-na Tramin, due tradizioni care agli intenditori gourmet si esal-teranno a vicenda. Nel piazzale antistante la splendida architet-tura contemporanea della Can-tina Tramin, ci sarà la possibilità di degustare una delle più raffina-te e pregiate produzioni di riso, quella della Riseria Ferron di Iso-la della Scala (VR) abbinata a una selezione di etichette provenien-ti dalla Cantina Tramin, respon-sabile di alcune tra le più pregia-te e premiate interpretazioni del Gewürztraminer. Il Maestro di cucina Gabriele Ferron cucinerà ben otto risotti creando un matri-monio di aromi e profumi con i vini di Cantina Tramin. Ognuno degli otto piatti creati apposita-mente, saranno serviti in sequen-

za a coppie di due piatti caldi ogni ora. L’abbinamento ad alcu-ni dei migliori vini prodotti dalla Cantina Tramin, dimostra la ver-satilità delle etichette nate dal la-voro dell’enologo Willi Stuerz, che dal 1995 ha accompagnato verso il successo internazionale

questa cantina altoatesina. Le an-ticipazioni parlano di un esotico e inaspettato Risotto al melone e gamberi mantecato al gorgon-zola, che sarà arricchito dai pro-fumi intensi del Gewürztraminer Roen Vendemmia Tardiva, grazie al suo fondo mielato e alle inten-se note di frutta esotica e candi-ta. Corposa ed essenziale la scelta che metterà invece in valore le ca-ratteristiche del Lagrein di Can-tina Tramin: un Risotto al La-grein che sfida nella sua purezza la classicità di questo rosso inten-so e pieno, con profumo di viole e more. Grazie al clima dolomitico e alla conformazione dei terreni, i vigneti di Gewürztraminer del-la Cantina Tramin regalano vini estremamente ricchi di tessitura setosa e minerale, equilibrati ed eleganti, con una vibrante inten-sità olfattiva che vira dall’aroma

di moscato, ai petali di rose, alle spezie e ai frutti orientali come il litchi in un crescendo di sugge-stioni che evolvono attraverso gli anni di produzione e affinamen-to. I migliori vigneti consacrati a questo vitigno si trovano nelle microzone di Söll (Sella) e Rungg (Ronchi), dove il vino diventa ric-co e morbido, grazie all’apporto minerale, e i profumi dei grappo-li sono salvaguardati dalle condi-zioni climatiche fresche e alpine. La Notte degli Aromi continuerà online, perché sul sito www.can-tinatramin.it si troveranno pub-blicate le originali ricette create per l’occasione.

Cantina Tramin Strada del Vino 144 Termeno (BZ) Tel 0471 096633

[email protected] www.CantinaTramin.it

La Nottedegli Aromi continuerà online, perché sul sito www.cantinatra-min.it si troveranno pubblicate le originali ricette create per l’occasione

di ALESSANDRA CAPATO

il giramondo

La dolce quietedel Sambuco

La Freccia Gialla debutta sulla Piombino-Portoferraio

gante ma allo stesso tempo semplice. Qui si riesce ancora a sentire il bat-tito della vita rurale e il respi-ro della terra. Il Sambuco è una dimora di clas-se dove domina la quiete e dopo una bella nuo-tata nella grande piscina ci si può cro-giolare al sole, protetti nell’intimità da cespugli di rose antiche, mentre lo sguardo va verso l’incontaminata bel-lezza della campagna a pochi chilome-tri dal caraibico mare delle due Sorelle. Il Sambuco è il nuovo bed and break-fast, inaugurato da poco a Morrovalle, grazioso borgo vicino Macerata. Per giungere in quest’oasi di tranquillità e armonia, su una collina, si percorre una strada bianca che conduce ad un paesaggio unico. Dall’esterno non si

intuisce subito la magia, che invece coglie appena var-cato il cancello. La “casa” risplende grazie ad un accu-rato restauro, con-dotto da artigia-ni della zona, che hanno ripristinato l’antica bellezza. All’interno ogni ambiente è diver-

so dall’altro per dimensione e orga-nizzazione degli spazi ma mantiene quel fascino d’antan impreziosito da dettagli raffinati. A disposizione degli ospiti anche una fornitissiama biblio-teca. Le poche stanze sono arredate con grande gusto. I bagni sono pic-coli capolavori. La colazione è servita in veranda o nella terrazza nel giardi-no odoroso di mirto, timo, rosmari-no e di rose . Da qui si può partire per piacevoli escursioni a Tolentino e Re-canati. www.sambucomarche.it

Agrumi, erbe aromatiche, fiori, olive e acini d’uva!

Il Mediterraneo è il nuovo trend per i trattamenti benessere di Hotel e Spa natural style

A volte non serve andare lontano per godersi una vacanza nella quiete e nel silenzio. Le dolci colline marchigiane, il profilo del Conero e il mare inconta-minato sono il posto giusto dove poter-si dedicare al relax in un ambiente ele-

Fino al 17 settembre, Elba Ferries, del Gruppo Corsica Sardinia Ferries, offre un collegamento veloce per passeggeri e auto, grazie alla messa in linea dell’HSC Corsica Express Seconda che può trasportare 535 passeggeri e 150 auto e raggiungere una velocità di 36 nodi. Se il turista potrà approfittare di una tariffa a partire da 29 euro, a tratta, per 1 passeggero e un’auto, i residenti dell’Elba potranno viaggiare con la Freccia Gialla, con tariffe a partire da 5 euro per il passeggero senza veicolo e a partire da 20 euro per il passeggero e un’auto al seguito, a tratta. La Compagnia farà la spola tra l’Isola e il Continente 12 volte al giorno.

È il nuovo trend di hotel e spa sensibili all’Am-biente: trattamenti di bellezza e benessere che sfruttano le potenzialità del territorio unendo le preziose proprietà dei principi attivi di ma-terie prime 100% naturali alle più moderne tecniche manuali. Ingredienti a km zero – come gli agrumi e le erbe aromatiche - e location uniche dove già il panorama diventa principio di benessere caratterizzano l’offerta di tre cinque stelle nel Chianti, sull’isola di Ischia e nella piccola Pro-cida.

Nel Chianti all’hotel LE FONTANELLE di Castelnuovo Berardenga (SI) il centro benes-sere con piscina riscaldata interna, sauna, ba-gno turco e idromassaggio si apre su un pano-rama incantevole: colline dolci e filari di vite, verde a perdita d’occhio e silenzio assoluto. Il lungo Massaggio “latte e miele” con impacco, è un trattamento decontratturante ed ha il pote-re di sciogliere le tensioni e rilassare i muscoli, aumentare il flusso dell’ossigeno ed eliminare le tossine rendendo i muscoli più elastici. In al-cune suite con giardino e patio privato è possi-

bile richiedere l’esclusivo servizio di room spa per godersi nella più totale privacy il proprio momento di benessere (www.hotelfontanelle.com). L’hotel LA SUITE di Procida, la più piccola isola del golfo di Napoli, è immerso nella macchia mediterranea: olivi, limoni e ibiscus colorano il paesaggio. La Spa dell’hotel suggerisce lo Scrub al Limone che viene pra-ticato su tutto il corpo ed esclusivamente con i limoni dell’isola di Procida. Il trattamento, decisamente a Km zero, ha una durata di 25 minuti e prevede un massaggio completo finale agli oli essenziali (www.lasu-iteresort.it). Al MEZZATORRE Resort&Spa di Ischia la Thermal Spa propone un percorso autoctono in cui i singoli ingredienti sono rac-colti al momento nel giardino a picco sul mare del Resort. Il primo passo del programma prevede un bagno turco nella grotta termale naturale della Spa. Il Sale marino è utilizzato per l’alta capacità esfoliante come ingrediente principale del Bio-esfoliante per il corpo, in cui alle proprietà emollienti dell’olio di ger-me di grano sono associate frizioni e massaggi realizzati con i limoni del giardino. Dopo una doccia termale è il momento di un massaggio aromatico realizzato con erbe ed aromi me-diterranei: dalla lavanda al rosmarino, dalla menta alle foglie di limone. Il risultato è una pelle pulita, levigata, pronta per l’esposizione solare e ricettiva per eventuali ulteriori tratta-menti termali(www.mezzatorre.it)

Ingredienti a km zero -come gli agrumi

e le erbe aromatiche - e location uniche dove

già il panorama diventa principio di benessere

caratterizzano l’offerta di tre hotel cinque stelle

di Marco Morelli

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24 | Agosto - Settembre 2012

Sughero per la “Serpentine Gallery” Inaugurato lo scorso 1 giu-gno, alla presenza eccezio-nale di oltre 135 giornalisti, il Padiglione della rinomata Serpentine Gallery di Lon-dra, rivestita di sughero da Amorim. La leader indi-scussa del mondo del su-ghero ha fornito per l’in-stallazione più di 80 m3 di sughero, utilizzati in tutto lo spazio sotterraneo del pa-diglione. Dal 2000 la Galle-ry commissiona ogni anno ad architetti di fama inter-nazionale l’allestimento di un padiglione che metta il luce la pratica architettoni-ca contemporanea. Il Ser-pentine Gallery Pavilion è considerato un punto di riferimento annuale per il mondo dell’architettura e che attrae una media di 250mila visitatori l’anno. “Sono molto soddisfatto – è intervenuto in apertura António Rios de Amorim, Presidente di Corticeira”. Il padiglione progettato da Herzog & de Meuron e Ai Weiwei è un salotto circo-lare, rivestito di sughero, con una complessa strut-tura multi-livello, dove 108 pezzi di mobili in agglo-merato di sughero espanso sono sparsi ad arte. Questi pezzi sono stati disegna-

nista di importanti conte-sti artistici internazionali. Si tratta di una grande op-portunità per evidenziare al mondo che il sughero è davvero il materiale hi-tech del 21° secolo. Il sughero è un’opera d’arte della na-tura e quando finisce nel-la mani degli artisti diventa arte allo stato puro”. Non è la prima volta che il sughe-ro Amorim viene scelto da architetti e designer come materia prima ideale per le loro creazioni. Esso infatti è stato scelto come stimo-lante materia prima per un gruppo di creativi designer internazionali coinvolti da Amorim ed Experimenta-design nella creazione di una collezione di oggetti-

ti da Ai Weiwei e di Her-zog e de Meuron apposita-mente per questo scopo e sono stati intagliati a mano dai tecnici specializzati di Amorim Isolamentos sotto la supervisione del team di architetti.“Abbiamo scelto questa materia prima – spiega-no gli architetti Herzog & de Meuron and Ai Wei-wei – perché il sughero è un materiale naturale con qualità tattili meravigliose ed è inoltre estremamen-te versatile per essere scol-pito, tagliato, sagomato e formato”. “E’ un grande orgoglio – spiega Carlos Santos, ad. Amorim Cork Italia – vedere ancora una volta il sughero protago-

stica in sughero battezzata con il nome di “Materia”, e in sughero, inoltre, sono i pavimenti della Sagrada Familia, la celebre Basili-ca di Barcellona progettata da Antoni Gaudì e dichia-rata nel 1984 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Oltre alla produzione di chiusure per l’enologia il sughero è oggi ampiamen-te utilizzato in diverse ap-plicazioni, dalla bioedilizia all’arredamento, dall’abbi-gliamento alla meccanica e all’aeronautica spaziale. Gli stabilimenti Amorim in Portogallo, inoltre, ricicla-no anche la polvere di lavo-razione e la trasformano in materiale combustibile per la produzione di energia.Il Serpentine Pavilion 2012 è già stato acquistato da Usha e Lakshmi N. Mittal ed entrerà loro collezione privata dopo la chiusura al pubblico prevista il 14 ot-tobre 2012.

Dal 2000 la Gallery commissiona ogni anno ad architetti di fama in-ternazionale l’allestimento di un pa-diglione che metta il luce la pratica architettonica contemporanea.

Harley-Davidson: accessori per la casa

Comincia a soffiare una leggere brez-za estiva e impazza la voglia di stare all’aria aperta, di organizzare un barbe-cue in giardino e trascorrere del tempo tra amici. Perché non farlo con un toc-co d’originalità?Per appassionati del marchio, puristi del design e collezionisti di oggetti uni-ci, Harley-Davidson propone la nuova linea di accessori per la casa Summer 2012. La nuova collezione è disponibi-le presso i concessionari Harley-David-son: www.harley-davidson.itPresentiamo alcuni dei prestigiosi arti-coli che potrete presto mostrare nelle vostre case.Bar & Shield Logo Ice Cube Tray (Cod. 96961-12V)Stampo per ghiaccio in silicone che ospita 10 cubetti a forma di logo Bar & Shield, tributo al mondo Harley-David-son. Prezzo 16,00 Euro.NEWS Silicone BBQ Mitt (Cod. 96958-12V)Guanto in silicone per barbecue. Può resistere fino a 670° di calore continuo e 930° per tempi più brevi. Disponibile in nero con stampa Harley-Davidson, prezzo 27,00 Euro.BBQ Tool Set (Cod. 96957-12V)Set di tre utensili da barbecue realizzati in 80% metallo e 20% plastica: comprende pinza, forchetta e spatola. Le impugnature sono una replica della manopola dell’acceleratore, simpatico richiamo al mondo Harley. Non man-cano laccetti per appendere gli utensili. Misurano 17’’- 18’’ e sono utilizzabili in lavastoviglie. Prezzo 81,00 Euro.Wood and Marble Cheese Board Set (Cod. 96956-12V)Vassoio in bambù con tagliere in mar-mo. Il cassetto scorrevole contiene quattro utensili per formaggio con im-pugnatura in legno: coltello da formag-

gio a doppia punta, coltello da formag-gio duro e due coltelli per spalmare. Scritte al laser decorano vassoio e im-pugnature, prezzo 94,00 Euro.Retro Metal Cooler (Cod. 96972-12V)Fedele replica di una borsa termica de-gli anni ’50. La struttura è in metallo di pregiata qualità, impreziosita da ango-li cromati, maniglia cromata e barra di chiusura. Sul lato sinistro è integrato un apribottiglie. Le stampe richiama-no il gusto retrò della proposta. Misura 11½’’ x 9’’ x 12’’.Prezzo 188,00 Euro.Vintage Logo Ceramic Mug (Cod. 96945-12V)Allegra tazza in ceramica da 15 oz. Grande protagonista è la stampa vinta-ge a colori, filo conduttore della colle-zione. Utilizzabile in lavastoviglie e nel forno a microonde.Prezzo 24,00 Euro.Barrel End Wooden Sign (Cod. 96969-12V)Insegna in legno ispirata al coperchio di un vecchio barile. Stampe Harley-Davidson dal sapore vintage regalano un tocco di originalità a questa nuova proposta per la casa. L’accessorio offre una staffa per l’in-stallazione. Made in USA, prezzo 160,00 Euro.

ABITAREdi Barbara Gazzi

Il mondo diHello Kitty

Ognuno di noi prima o poi si è imbattuto nel divertente mondo di Hello Kitty, borsine, bracciali, coperte e molte altre cose anco-ra, in anteprima arrivano anche novità in cucina!Moderna e dal tocco pop, la cucina realizzata con la linea CLAS-SIC della collezione di piastrelle in ceramica Hello Kitty è fatta per non stancare mai. Eleganza, stile e freschezza sono garantite dall’inconfondibi-le faccino di Hello Kitty che strizza l’occhio alla vita e riempie l’ambiente di allegria. Per poter visionare tutte le proposte visita il sito www.gammadue.com/hellokitty

C’era una volta…

E’ tempo di grigliate

The Australian Barbecues - Novità 2012 - Turbo Classic ed Elite

Corpo e cappa sono interamente a dop-pia camera, questo particolare isola-mento non permette al calore generato dai bruciatori di essere disperso, garan-tendo il minor consumo di gas. L’ac-censione integrata permette di regolare con facilità la temperatura delle griglie e delle piastre, aiutando a “non carbo-nizzare” la carne e quindi ad avere una cottura sana. Le griglie a “V” capovolta riducono il contatto con il cibo al mi-nimo permettendo una miglior cottura priva di grassi ed una facile pulizia delle griglie. Il vassoio raccogligrasso, le pia-stre e le griglie sono comodamente la-vabili in lavastoviglie. Piastre, griglie e griglia scaldavivande sono certificati per idoneità al contatto alimentare. Prezzo a partire da 1.408,00 euro iva in-clusa .

La Serie Turbo Basic AustralianaIl barbecue Turbo Basic è dotato di una nuova cappa in acciaio inox a doppia ca-mera, accensione integrata, corpo, pia-

stre e griglie smaltate-porcellanate ed è funzionante con roccia lavica o matto-nelle ceramiche.Il barbecue Turbo Basic è accompagna-to da un carrello in legno di faggio, cer-tificato FSC, made in Italy, disponibile due versioni:Carrello standard, Carrel-lo deluxe.Optional: Friggitrice e piano cottura tri-pla corona. Ricambi garantiti 15 anni!A partire da 1.346,00 euro iva inclusa .

Turbo 3 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghi-sa. Superficie di cottura: 65 x 49 cm po-tenza 15,6 kw. Certificato GPL e meta-no e di idoneità al contatto alimentare. Turbo 4 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghi-sa. Superficie di cottura: 80 x 49 cm po-tenza 20,8 kw. Certificato GPL e meta-no e di idoneità al contatto alimentare.

Turbo 5 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghi-sa. Superficie di cottura: 100 x 49 cm potenza 26 kw. Certificato GPL e meta-no e di idoneità al contatto alimentare.

VIAGGIO NELL’ARREDAMENTO

Evolution di Oikos

RENDERE UNICA LA PROPRIA CASA

Tempo di investire in sicurezza, pro-teggere la nostra casa da intrusi non graditi, per farlo non doppiamo pensa-re solo a scomodi lucchetti e brigosi ca-tenacci, possiamo farlo con arte.L’eleganza del color tabacco e delle ve-nature del rovere. Su una porta blin-data. E’ Evolution di Oikos Venezia Srl. Si chiama Legno Vivo la linea di rivestimenti che garantisce fino a 15 anni la verniciatura dei pannelli di porte blindate esposte agli agenti atmo-sferici. Legno Vivo è in rovere spazzo-lato ed è stata studiata per le linee di porte blindate Evolution e Tekno che possono così contare su 6 nuove tinte: madreperla, bianco gesso, grigio aga-

ta, grigio piombo, quercia antica e ta-bacco. La linea di blindate Evolution è cer-tificata antieffrazione estendibile fino alla classe 4,isolamento acustico esten-dibile a 45 dB, resistenza al fuoco fino a EI60, resistenza all’aria 4, all’acqua 5A e vento 5C. Con il pannello di ri-vestimento Legno Vivo, le prestazio-ne termiche di serie U=1,5 diventano estendibili a a 0,94. E’ possibile integrare la porta blinda-ta Evolution con una boiserie ester-na; maniglione step coordinato, classe 3 antieffrazione, 45 dB di isolamen-to acustico e isolamento termico da U=1.5 a 0.71.

Cucina tradizionale...tecnologia Stonewell!

TENDENZEDa oggi è possibile emulare i grandi chef della televisione, preparare gustosi cibi e stupi-re i vostri ospiti, con un picco-lo semplice aiuto, una padella antiaderente al 100% e anti-graffio. Con il design innova-tivo di Stonewell si combina il veloce riscaldamento dell’al-luminio con la superficie soli-da della pietra che immagaz-zina il calore e, gradualmente, lo rilascia nel cibo, permetten-dovi di cucinare a temperatu-re più basse. Il cibo si cuoce in modo uniforme senza per-dere sapore. La tecnologia di Stonewell, unisce il meglio di tutte le pentole in una singo-la padella. Possiede la durata dell’acciaio inossidabile, l’an-tiaderenza e la grande con-ducibilità dell’alluminio… e

anche la ritenzione del calo-re del ferro fuso. Potrete cu-cinare in modo più salutare, infatti, non occorre aggiun-gere olio o altri grassi. Con le normali padelle i succhi naturali del cibo fuoriesco-no e rimangono in superfi-cie. Stonewell cuoce il cibo esternamente, mantenendo-ne i succhi all’interno. Sto-newell è stata ideata proprio per esaltare il sapore del vo-stro cibo.Aspettiamo le foto dei tuoi menu!

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E il pensierogià corre alla moda per ottobre…

Anche se ci troviamo proprio nel pieno dell’estate e ci stiamo go-dendo la spiaggia, il sole e il mare, non è mai troppo presto per pen-sare a quali saranno i capi di ten-denza per la prossima stagione fredda. Un argomento, quello delle tendenze moda autunno in-verno 2012 2013, che sicuramen-te piacerà alle fashion addicted più curiose. E allora diamo una sbirciatina alle nuove proposte! Uno dei punti piu forti del guar-daroba femminile per la prossi-ma stagione sarà la presenza di tessuti e fantasie maschili. An-che le forme saranno creativa-mente contaminate da dettagli e da linee maschili. Dalle nuo-ve collezioni autunnali arrivano dunque maxi cappotti, completi con pantaloni (spesso lunghi ed ampi), cravattini e bretelle. At-tenzione ragazzi: non lamenta-tevi per i possibili furti nei vostri armadi! Come sostiene Gior-gio Armani “ se c’è un colore del quale non si potrà mai decreta-re la scomparsa, quello è il nero”. Infatti il nero, dopo essersi un po’ defilato dalle passerelle delle precedenti stagioni, quest’anno ritorna come colore immanca-bile nel guardaroba femminile. E fra tante, anche la formidabile collezione di Christian Dior ri-sulta dominata da questo colo-re, dove il total black lascia spa-

zio alle aperture giocando con spacchi sensuali che tagliano le gonne, con tubini con scollatu-re a V e top peplum dalla strut-tura importante. Gli altri colo-ri must della moda autunnale del 2012 che si affiancheranno all’intramontabile nero saranno tonalità forti, decise e ben mixa-te: arancione, fucsia, giallo limone, ocra, verde, bluette e vio-la, che diventa a vol-te bordeaux. Gli altri marchi hanno pre-sentato tinte unite su tessuti a balze con effetti grafici optical, tra i colori torna il bordeaux. Altri han-no presentato vestiti decorati con veri e propri dipinti, qua-si acquarelli. Il tweed torna in voga ma in versione elegante, al-cuni disegni ricordano i fumet-ti. Altri stilisti prediligono l’au-sterità in linea con i tempi che corrono con tanta lana, cappot-ti larghi e tra i colori il blu oltre-mare. Le stampe floreali colora-no i tessuti autunnali. Ancora pantaloni a campana, gonne lunghe e femminili con deco-razioni floreali. Rimane alla ri-balta sulla passerella la pelliccia che, a quanto pare, non ha alcu-na intenzione di cedere terreno.

Che sia vera o ecologica (meglio sintetica), è proposta in innume-revoli versioni e colori. Dal più classico capospalla a particola-re capace di arricchire giacche e abiti, ma anche accessorio di ten-denza come borsa, stivale, o col-lana. E non dimentichiamoci dei cari semplici comodi jeans.

Per la prossima stagione è pre-visto un super ritorno dei jeans larghi che saranno il vero mo-dello trendy che potrebbe quasi far scendere gli slim dal loro pie-distallo. E gli accessori? Proteg-gersi dal freddo sarà particolar-mente semplice perchè, a quanto pare, potremo contare non solo su sciarpe e guanti ma anche su voluminosi cappelli(magari poi da riadattare per gli outfits di tut-ti i giorni). Le cinture saranno le benvenute per impreziosire gli abiti e per sottolineare le forme.

Dalle nuove collezioni autunnali arrivano maxi cappotti, completi con

pantaloni, cravattini e bretelle. Attenzione ragazzi: non lamentatevi

per i furti dai vostri armadi!

di ANTONIO SCOLARI

stile libero

Con largo anticipo sono stati decretati i trend del prossimo au-tunno, ma dato che tra breve si entra nel vivo della stagione, è tem-po di anticipazioni che presto diventeranno re-altà e che nei negozi già si cominciano a vedere. Per l’uomo che vuole essere sempre al passo con i tempi, gli stilisti hanno unanimamente creato capi che bene si addicono al dandy del nuovo millennio. Si perché è proprio que-sta la tendenza che contraddistingue chi è alla moda, con tocchi e abbigliamento che aiutano con disinvol-tura a indossare colori ed accessori, un tempo banditi dal guardaroba maschile. I toni che sa-ranno tra i più gettona-ti sono i neutri e i nudi, ma anche quelli dei co-lori vibranti come, il corallo, il giallo ocra o il verde. Per quanto ri-guarda le forme, sono avvolgenti e morbi-de, in particolare per la maglieria che rima-ne la protagonista con stampe eccentriche e con allacciature origi-

nali. L’effetto che gli stilisti vogliono creare con le loro collezioni è quello di un uomo un po’ eclettico e con quel british style che confe-risce carattere e perso-nalità.Per chi vuole l’elegan-za, il su misura è il mas-simo per gli abiti della sera ma anche per quel-li da giorno, che si dif-ferenziano per le giac-che slim e i pantaloni stretti, con il doppio-petto che si riafferma e rimane trendy. Per un lusso discreto, dove il messaggio forte non è l’apparire, la pelle e il pelo sono i protago-nisti di capi che non possono mancare e che aiutano ad affronta-re meglio il freddo in-verno.

Nonsolonero ma... Tonalità forti, decise e ben mixate: arancione, fucsia, giallo limone, ocra, verde, bluette e viola

Raffaella di Montalban propone nuance marine Dal blu delle lunghe notti estive ai riflessi cristallini delle isole caraibiche. Queste le nuance proposte dalla collezione Raffa-ella di Montalban Luxury Frame per l’estate 2012. I rinomati oc-chiali-gioiello sono il vero must have della stagione estiva 2012. Completamente realizzati a mano, in Italia, gli occhiali Raf-faella di Montalban sono tutti pezzi unici, numerati al laser. L’originalità del design si abbina quindi all’unicità del prodotto, portatore di una storia personale ed inimitabile, riconoscibile in ogni dove, vero oggetto di culto.

Per una donna che quest’estate sceglie di farsi trasportare dalla bellezza e di farsi riconoscere per eleganza in ogni occasione, le creazioni Raffaella di Mon-talban uniscono al meglio arte e fine jewellery, design e fashion. www.raffaelladimontalban.com

Sono il vero must have della stagione estiva 2012

Miuccia Prada presenta per l’autunno inverno 2012-13 modelli appariscen-ti e colorati perfetti per tutte le donne che amano questo stile da principessa cyber. La scarpa cult è sicuramente il sanda-lo colorato, impreziosito da disegni e applicazioni. I nuovi sandali Prada sono open toe, presentano il tacco al-tissimo, ma per fortuna non a spillo, e sono di ispirazione anni Settanta. Questi sandali sono disponibili in vari modelli, abbiamo quelli in pelle dal-la finitura metallizzata opaca e quelli in vernice, i primi sono decorati con fiorellini fatti con pietre e cristalli, i secondi invece con fiori stampati e di-segni stilizzati.

Per le ragazze che amano le calzature alte e dal design futuristico Prada pro-pone dei modelli in pelle con pietre e cristalli cuciti in modo da formare dei disegni. Queste scarpe presentano le fibbie incrociate sulla parte frontale e il tacco altissimo e quadrato. Sono davvero affascinanti, scarpe perfette da abbinare ad un tubino classico, a dei jeans o magari ad un tailleur.Chi ama il “less is more” può optare per le francesine color block, un mo-dello più semplice rispetto a quelli visti in precedenza ma che hanno la stessa impronta futuristica e lo stesso tipo di tacco, solo che non ci sono decori, pietre e disegni. Queste scarpe presentano la parte davanti, punta e

plateau, colorata e la parte posteriore in nero, sono disponibili in bianco, viola e arancio.Le scarpe flat di Miuccia Prada sono molto eccentriche e somigliano molto alla calzatura cult di Marni, il boot in stile carro armato che Consuelo Ca-stiglioni inserisce in tutte le sue colle-zioni. Questo modello è realizzato in pelle o in vernice,è disponibile in tinta unita o in color block ed è disponibile senza tacco o con un piccolo tacchet-to quadrato e piatto. Scarpe perfette per chi vuole essere trendy anche nella vita di tutti i giorni.

di Vittoria Bisutti

FASHION STYLE

Un autunno a colori

Scarpe davvero perfette per chi vuole essere trendy

UN MARCHIO, UNA STORIAAffermatasi con il proprio nome Alber-ta Ferretti, da sempre apprezzata per l’eleganza e la raffinatezza dei suoi capi, oggi la griffe fa capo al gruppo Aeffe che opera a livello internazionale nel set-tore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nel-la distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter, calzature e pelletteria, lingerie e beach-wear. Un gruppo che sviluppa, produce e distribuisce le proprie collezioni, con i marchi “Alberta Ferretti”, “Moschino” e “Pollini”, e quelli di cui è licenziataria, come “Jean Paul Gaultier”, “Blugirl” e “Authier”. Inoltre ha concesso in licen-za a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, caschi, orologi e occhiali). L’attività vie-ne avviata nel 1972 dalla stilista Alberta Ferretti, che nel 1980 costituisce la Aeffe Spa, attualmente quotata alla Borsa di Milano. La prima collaborazione con al-tre griffe è nel 1983 con Moschino, che poi acquisisce in seguito alla scomparsa del suo fondatore, estendendole succes-sivamente ad altri brand con i quali ha

instaurato rapporti consolidati e duratu-ri. Il gruppo a capo della omonima fami-glia e con sede in provincia di Rimini e con filiali e controllate in tutto il mondo, rappresenta una delle eccellenze italiane che hanno fatto grande la moda del no-stro paese, con un giro d’affari di circa 300 milioni di euro e 1300 dipendenti. www.aeffe.com

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“Senza ragione”Elvia GraziE e antonio PradE

Sarà il titolo, l’incipit, l’imma-gine della copertina. Certi libri ti chiamano, è un’alchimia diffi-cile da spiegare. Provi a fingerti la protagonista. Rinchiusa in 80 metri quadri, in prigione senza essere carcerata. Una vita da con-sumare tra quattro mura, un gior-no dopo l’altro, perché una ma-lattia crudele ti tiene lontana dal mondo. Ogni giorno compi gli stessi gesti, riempi le ore leggendo vecchie lettere. Anche quella che ti ha scritto tua cugina, prima di imbottirsi di pillole e levarsi dal mondo. Il suo ultimo pensiero è stato per te. Ti ha chiesto scusa

E’ presente nelle principali librerie il libro di Filippo Disanto dedicato ad uno dei maggiori stilisti e designer di automobili degli ultimi tempi. Tom Tjarda: un americano, torinese di adozione che nella sua vita divisa fra Detroit e Torino ha vissuto i momenti più salienti di un’epoca che stava for-giando l’idea del gusto e dello stile in campo automobilistico e non solo. La vita in un romanzo, il romanzo di una vita che farà sognare non solo i tanti appassionati di auto e affini ma incu-riosirà i molti che oggi più che mai ricercano nelle mode e nello stile degli anni ’60, ’70 quel desiderio di “nuovo” che in parte forse oggi sentiamo di avere perso. La moda, la televisione, il cinema, la musica e il design guardano al passato e lo riscoprono, si ispirano a quegli anni che forse vissuti inconsa-pevolmente oggi ci parlano di ideali ed entusiasmo: materia preziosa ai nostri giorni. “E’ un libro da leggere in un boccone, anche al contrario “ si legge nella quarta di copertina….. Ogni ca-pitolo è una storia fra le tante di Tom Tjaarda, un ragazzo che sul finire degli anni cinquanta, divenuto architetto a Detroit, fa un viaggio in senso inver-so rispetto ai tempi ed emigra verso l’Italia a bordo di una nave ospedale. Tom, figlio di John Tjaarda, ingegnere aeronautico progettista di automobili, nonché spia americana part–time di-venta designer alla Ghia e la sua vita s’intesse di avventura col suo susse-guirsi di progetti per macchine fan-tastiche, esperienze nelle più grandi fabbriche automobilistiche e l’incon-tro professionale e amicale con i perso-naggi che hanno lasciato, come lui, un segno in un’epoca di grande fermento creativo. Pininfarina, Alejandro De Tomaso, Enzo Ferrari, l’amicizia sui campi da sci con Giugiaro e sullo sfon-do i lavori di Italia 61 con gli architetti Isola e Gambetti: Filippo Disanto ci fa scoprire con indole indagatrice ed empatica personalità, vizi e virtù di un epoca attraverso la sinuosità di una narrazione che scorre proprio come

l’armonia di una linea d’automobile. Automobili che hanno fatto sognare una generazione e continuano a fare sognare col fascino indiscusso dell’ar-te legata alla materia - auto e personag-gi protagonisti della storia di Torino e dell’Italia degli anni d’oro. Un regalo originale e prezioso per chi ama Tori-no e la bella lettura. (C.G.)

Edizioni Accademia Vis Vitalis www.accademia-visvitalis.org

www.a3v.it

Tom Tjaarda nasce nel 1934 a Detroit da una famiglia di origini olandesi, è figlio di John Tjaarda, molto cono-sciuto per la creazione della Lincoln Zephir. Tom sviluppa sin da piccolo una vera passione per il disegno, ma sarà una casualità che lo porterà in Italia come designer di autovetture, in particolare a Torino, città che non ha mai abbandonato. Ha lavorato per Ghia, Pininfarina, De Tomaso, Fiat, Rayton Fissore disegnando le linee di alcune tra le auto più famose di tutti i tempi: la De Tomaso Pantera, le Ferrari 330 e 365 California, la Fiat 124 Spyder, ed il primo SUV moder-no, la Rayton Fissore Magnum 4x4. Persona curiosa e sempre proiettata nel futuro, ha disegnato la monorotaia di Italia ’61 e realizzato anche numerosi progetti in svariati campi, che spaziano dall’arredamento, alle macchine per la pulizia industriale, alle abitazioni.

BUONO - A qualcuno piace caldo è stato il film che ha lanciato Marilyn Monroe, destinata a diventare una delle icone del XX secolo. Commedia americana tra le più brillanti, diretta da un grande Billy Wilder che vede la partecipazione di Tony Curtis e Jack Lemmon. Il mito della Monroe non è mai tramontato. Bionda, bella da far andare in brodo di giuggiole molti uomini, occhi stupendi e labbra rosse lucenti sono stati i suoi segni caratteristici e nessun’al-tro sarebbe mai stato in grado di offuscarli.

REGIA: Billy WilderINTERPRETI: Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon

DISCRETO - Un gruppo di ragazzi va a Chernobyl, meta del turismo estremo. La città russa, 26 anni fa, fu protago-nista del drammatico disastro nucleare e, a causa dell’eleva-tissimo voltaggio radioattivo la zona dovrebbe essere deserta, ma non è così. Qualcosa è so-pravvissuto. Oren Peli visita lo zombie-movie e confeziona un film dalle atmosfere cupe e sof-focanti, ambientato in una ex Urss che dopo la catastrofe non è cambiata affatto, dimostran-do di essere un inferno vivo e minaccioso più che mai.

REGIA: Brad ParkerINTERPRETI: Devin Kelley, Jo-nathan Sadowsky, Olivia Dudley, Jesse McCartney

DISCRETO - L’Antartide, con i suoi paesaggi desolati, gli immensi e infinti ghiacci è consi-derato uno dei luoghi più cupi e solitari del pianeta. Eppure qualcosa sotto vive. Un team di scienziati, infatti, rinviene nelle profondità un blocco di ghiaccio al cui interno è conservato un corpo alieno. La creatura si sve-glierà investendo la base degli studiosi e seminando panico e orrore tra di loro. Prequel di quel The Thing di Carpenter, che nonostante gli straordinari effetti speciali, non sfondò al botteghino.

REGIA: Matthijs Van Heijningen Jr.INTERPRETI: Mary Elisabeth Winstead, Joel Edgerton, Jona-than Walker

OTTIMO - Il capolavoro di Quentin Tarantino compie 20 anni e per celebrarne l’anni-versario, viene riproposto sul grande schermo. Con questo film Tarantino fece il suo esordio, ma era come se fosse già stato un maestro. Il suo stile venne immediatamente ammirato e apprezzato da tutti i cinefili e i critici incalliti, formando eserciti di fans e seguaci. Il regista ha descritto il suo ci-nema così: “O si odia o si ama”. Direi che sulla seconda non ci sono dubbi, del resto, sarebbe davvero difficile.

REGIA: Quentin TarantinoINTERPRETI: Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn

BUONO - Ritorna sugli scher-mi un classico degli anni ’80, The Blues Brothers. Vero e proprio cult della commedia-demenziale, il film rese celebri Dan Aykroyd e il mitico John Belushi. Jake Blues e il fratello Elwood credono di essere in missione per conto di Dio, e, riorganiz-zata la band, daranno un con-certo per beneficienza mentre alle loro calcagna si insidia la polizia, una banda di musicisti, un bar-man e un gruppetto di nazisti. Icona del genere e imperdibile per chi ha sempre amato questa coppia.

REGIA: John LandisINTERPRETI: Dan Aycroyd, John Belushi, Kathleen Freeman

“Tom Tjaardauno stilistad’oltreoceano”

Un libro di Filippo disanto

A QUALCUNO PIACE CALDO

Chernobyl Diaries La cosa Le iene The Blues Brother

di quel gesto, per lei inevitabile. Pensi che non la vedrai più e il pensiero è inaccettabile. Tutta la sua vicenda umana non può chiudersi in un freddo dispaccio di polizia. Chi ha deciso del suo destino quasi a tavolino? Ci vuole passione e coraggio per uscire dal nido protetto di quella casa-prigione. Bisogna affrontare gli sguardi e il giudizio della gen-te che è solidale con l’handicap ma meno con il disagio psichico. Quello fa paura, è meglio pren-derne le distanze.E qui nasce il dubbio. Quando si è ultimi tra gli ultimi, quando

la tua parola non conta nulla, ha senso mettersi contro il potere costituito?Una persona sana di mente non lo fa, perché le battaglie perse in partenza non giovano a nessuno, ci rimette solo il più debole.Ma Norma è ‘pazza’, talmente scollegata dalla realtà da credere che per principio ci si debba bat-tere per una causa giusta, costi quel che costi.Solo questi invincibili idealisti possono davvero cambiare il cor-so delle cose. La loro battaglia di civiltà è per tutti e la novità è che è contagiosa.Un libro che mette a nudo i se-greti inconfessabili della provin-cia e del potere costituito, della giustizia che non sempre, come vorrebbe la regola, è davvero uguale per tutti.

Tom Tjaarda ha disegnato le linee di alcune tra le auto più famose di tutti i tempi

“1982. Il mio mitico Mondiale”

viSti PEr VOIdi Marzio Pecchioli

daLEGGERE

Chi non ricorda il miraco-lo Paolo Rossi? A distanza di trent’anni da quel mitico 1982, Paolo Rossi ripercorre i giorni che hanno cambiato la sua vita e che lo hanno reso eterno. Quei giorni che ci han-no tenuti inchiodati davanti al televisore. Aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, pau-re, sensazioni. Fino alla finalissima Italia-Germania. Un Mondiale ri-masto nel cuore degli italiani che, dopo il racconto di Pao-lo Rossi, fanno sentire la loro voce, i loro ricordi, le loro emozioni. Un libro che è insie-me la confessione di un grande campione e la testimonianza di quegli italiani che ancora hanno impresso nel loro cuo-re l’esultanza del presidente Pertini e l’urlo indimenticabi-le del telecronista Martellini: “Campioni del mondo! Cam-pioni del mondo! Campioni del mondo!”. Paolo Rossi, in

arte Pablito, il 1982 e la vit-toria del Mondiale spagnolo. Questo trittico magico è il pro-tagonista del libro “1982 - Il mio mitico Mondiale”, scritto dall’ex campione di Vicenza e Juventus, ma soprattutto della Nazionale e ora commentatore sportivo.«L’idea è stata di mia moglie. Rimaneva stupita ogni volta che la gente mi fermava per strada per ringraziarmi del Mondiale dell’82. Nessuno avrebbe giocato mille lire su quell’Italia, eppure vincemmo contro le migliori squadre al mondo in quel momento». «La mia vita – ricorda Rossi – cambiò in pochi giorni. Fino al 28 giugno ero un derelitto, ma poi……». Poi Pablito fece so-gnare gli italiani con i suoi gol. Indimenticabile la tripletta con cui stese il Brasile. «In quella Nazionale ci siamo voluti vera-mente bene, trovo delle analo-gie con quella attuale».

di Serena Maioli

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Il 16 settembre all’Arena i Modàsaliranno sul palco assieme all’Orchestra www.eventiverona.it

Modà in concerto1 enrico

Brignano2Il 12 settembre all’Arenail grande comico romano calcherà il pal-coscenico veronese www.eventiverona.it

Si prospetta come un’estate a tut-to rock, quella che Eventi ha or-ganizzato al Castello Scaligero di Villafranca. Nell’arco di un mese si alterneranno su uno dei palco-scenici più significativi delle esta-ti musicali, alcuni dei gruppi più noti nel panorama della musica pop e rock. Dopo la performan-ce degli Iggy and the Stooges, il 3 agosto sarà il turno dei Placebo, effervescente gruppo con quin-dici anni di storia alle spalle, sei album in studio, 11 milioni di co-pie vendute nel mondo e un suc-cesso planetario che non ha stan-cato; un trio ormai fondamentale nella storia recente del rock in-glese. Del concerto non si hanno ancora anticipazioni ma bastano i recenti numeri a confermare che si tratterà di un sicuro successo: Brian Molko e i suoi Placebo, tra il 2008 e il 2010, hanno portato a termine il loro ottavo worldwi-de tour per promuovere l’album Battle For The Sun in 44 nazioni per 143 shows a cui hanno parte-cipato oltre 2 milioni e mezzo di spettatori. Il 31 agosto sarà il tur-no dei The Killers, gruppo che sin dall’esordio ha sconvolto le clas-sifiche di tutto il mondo diven-tando istantaneamente una delle band di maggiore successo per quello che riguarda il rock 2.0. Guidati dal frontman Brandon Flowers, sono esplosi nei primi anni 2000 grazie all’album Hot Fuss (2004), trainati al successo planetario da singoli diventati rapidamente dei veri e propri inni generazionali, come Somebody Told Me e Mr. Brightside. In Ita-lia la band ha sbancato i botteghi-

ni collezionando nel 2009 sold out al Forum di Assago (Marzo), all’Arena Di Verona (Giugno) e oltre 15mila persone alle Capan-nelle di Roma con i Franz Ferdi-nand a Luglio. Primo settembre proprio con loro: i Franz Ferdi-nand. Il gruppo, vincitore di pre-

stigiosi premi quali Mercury Pri-ze e Brit Awards dopo, tre anni di assenza dai palchi italiani, torna a far parlare di se, scalando le clas-sifiche mondiali e riportando in auge il rock inglese, risollevando-ne le sorti dopo che era stato de-cisamente offuscato da quello tar-

gato USA. Nemmeno il tempo di respirare perché il 2 settembre, in conclusione di una rassegna dav-vero unica, sarà il turno dei Sigur Ros, band che ha scritto le pagine più poetiche e bizzarre dell’arte della musica rock, dopo il doppio live & dvd “Inni” (film-concerto firmato dal regista Vincent Mor-riset e presentato alla mostra del cinema di Venezia), hanno rice-vuto i favori e gli apprezzamen-ti di star della musica (sia pop, che classica, che d’avanguardia), del cinema, dell’arte e della TV. Un’occasione unica anche perché la band presenterà il nuovo disco in uscita a fine estate.

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Samuele Bersani in riva al lagoDopo i concerti di Fran-cesco de Gregori e Paolo Conte, torna al Vittoria-le uno dei cantautori più apprezzati nel panorama della musica d’autore ita-liana: Samuele Bersani. A distanza di quasi tre anni dall’ultimo album “Manifesto abusivo”, Sa-muele Bersani pubblica “Psyco” antologia che ri-percorre vent’anni di car-riera per una selezione di 28 brani divisi in due cd, selezionati e “restaurati” dallo cantautore stesso, e impreziosita da due ine-diti, “Un pallone”, con cui l’artista ha partecipa-to al Festival di Sanremo aggiudicandosi il Premio

Mia Martini e “Psyco”.Quello di Samuele Ber-sani è un percorso ven-tennale che, dai tempi di “Chicco e Spillo” a oggi, l’ha portato a diventare il cantautore più origina-le per la grande capacità di osservare la realtà, ri-scrivendola nelle sue can-zoni, in un groviglio di sentimenti e metafore in costante bilico tra poesia e invettiva, tra il ricorso al paradosso e l’ironia. Il suo è un repertorio che comprende brani visiona-ri quanto di estrema luci-dità, come “Cattiva”, “Lo Scrutatore non votante”, “Chicco e Spillo”, “Che vita”, “Il mostro”, “Che

Vita”, per arrivare a can-zoni che toccano il cuo-re: esempi di pura poesia, come “Giudizi Universa-li”, “Il pescatore di aste-rischi”, “Le mie parole”, “Replay”, “ “Spaccacuore”, “Chiedimi se sono felice” e molte altre. Questo sarà il suo concerto: una sor-presa e un’evoluzione di sonorità e parole, per un artista che, nel non trop-po lontano 1991 esordì sui palcoscenici italia-ni in solo “piano e voce” con “Il Mostro”. Apriva il tour dell’album “Cam-bio” dell’indimenticabile Lucio Dalla.

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Questo sarà il suo concerto: una sorpresa e un’evoluzio-ne di sonorità e parole, per un artista che, nel non troppo lontano 1991 esordì sui palco-scenici italiani in solo “piano e voce” con “Il Mostro”.

Nell’arco di un mese si alterneranno alcuni dei gruppi più noti nel panorama della musica pop e rock

Villafranca di Verona, Castello ScaligeroUn excursus sulla grande danza al Vittoriale Il 5 agosto grande appunta-mento al Vittoriale per rac-contare la danza attraverso gli stili che la caratterizzano e la rendono un linguaggio artistico universale. Sul pal-coscenico si alterneranno danzatori eccezionali nel loro genere: dal balletto classico al contemporaneo, dal flamenco alla street dan-ce, meglio conosciuta come hip-hop. Un percorso, quello dello spettacolo, tra passato, presente e futuro. La serata si preannuncia come un even-to di calibro: una vetrina di danzatori d’eccezione tutti di grande prestigio nel loro genere daranno vita a un omaggio a tutto tondo alla danza con la possibilità di ac-cogliere i gusti di ogni spet-tatore. L’evento è a cura di Daniele Cipriani, già fautore di numerosi Gala di danza e balletto in Italia come Taor-mina Arte, Mittelfest, Ra-

vello Festival e, all’estero, al Teatro Cervantes di Malaga e al Teatro Nazionale di Ad-dis Abeba. Cipriani è Diret-tore del Premio Positano per la danza dal 2011 e ideatore e curatore per il Positano Myth Festival dello spettaco-lo “Apollineo e Dionisiaco” tenutosi sull’isola di Li Galli, che ha offerto al pubblico, per la prima volta nella sto-ria, uno spettacolo di danza sull’isola appartenuta a L. Massine e R. Nureyev.

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Gardone Riviera, Anfiteatro del Vittoriale

Successo per un eccezionale Don Giovanni Prosegue con successo la sta-gione lirica areniana. L’ec-cezionale debutto che ha decretato l’apertura del 90° Festival lirico 2012 all’Are-na di Verona è stato affidato al Don Giovanni di Wolf-gang Amadeus Mozart: una responsabilità non da poco per un opera che, per com-positore e titolo era inedita al palcoscenico veronese. L’allestimento, affidato al Maestro Franco Zeffirelli per i costumi di Maurizio Millenotti, le coreografie di Maria Grazia Garofoli, che già ne cura altre nella sta-gione in corso al Teatro Ro-mano, il lighting design di Paolo Mazzon, ha rivisto sul podio areniano il M° Daniel Oren. Dobbiamo a Zeffirelli la volontà di portare in scena, con entusiasmo ed energia, un’opera forse sottovalutata per un palcoscenico così im-portante e prestigioso. Zef-

firelli si cimenta con questo titolo per la nona volta nella sua lunga carriera; una follia, dice, ma con la consapevolez-za che «l’Arena è il luogo dei miracoli teatrali e delle verità rappresentative rare ed inat-tese». E per Zeffirelli, come per Goethe, Don Giovanni è la più bella opera mai com-posta; un mistero insoluto in grado di dare sfogo a infi-niti spunti interpretativi ed emotivi. L’allestimento non replica in agosto e settem-bre, ma potrete ammirare la magia dell’Arena con le altre opere in programma.

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Verona, Arena di Verona

Musica, teatro, danza. Arte nelle meraviglie di VeronaAnche quest’anno, la rasse-gna “Negrar d’estate: musi-ca, teatro, danza” porterà a Negrar alcuni dei nomi più significativi del panorama del teatro e della musica ama-toriale e semiprofessionale del nord est. Il 2 agosto, nella corte di Villa Spinosa, a Jago di Negrar sarà il turno del gruppo Teatro Scientifico che presenterà “Tempesta. Pre-testi”. Lo spettacolo mette in relazione, mostrandone le af-finità, il testo shakespeariano e la commedia dell’Arte. Il 24 agosto, in piazza a Mon-tecchio (Negrar), il gruppo Teatro Armathan, vincitore di diversi concorsi nazionali, metterà in scena “La fiacca”, surreale testo di Riccardo Ta-lesnik. Si passa al 28 agosto, nella piazza di Prun (Negrar)

“Sinceramente bugiardi”. Si conclude a Corte di Villa Spinosa ( Jago di Negrar), il 4 settembre con “Il cielo là su”, poesia allo stato puro, per uno spettacolo tratto da un testo di Sławomir Mrożek, per la messa in scena del gruppo Teatro Impiria, con il duo d’eccezione Massimo Totola, Guido Ruzzenti.

Teatro Impiria 3405926978

Valpolicella - Negrar, Parchi, ville e piazze

Gardone Riviera, Anfiteatro del Vittoriale

Verona si coloracol rock d’autore

SPETTACOLIdi Federico Martinelli

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I suonI delle dolomItI5

Continua fino al 31 agosto la musica sulle montagne del Trentino XVIII Edizione (www.isuo-nidelledolomiti.it).

27 agosto: per la prima volta la musica da organo arriva all’Arena di Verona.www.zedlive.com

22 settembre: Arena di Verona. Torna Carolina Kostner e un nutrito gruppo di ballerini www.eventiverona.it

nove organI In arena

opera on Ice 43

Agosto, il Festival Veronese si colora di danzaCon il mese di agosto, bat-te a pieno ritmo il cuore pul-sante del Festival di Danza al Teatro Romano, raggruppato sotto l’egida del Festival Sha-kespeariano, secondo per im-portanza, solo a quello a Stra-tford Upon Avon, città natale del più grande drammaturgo di tutti i tempi. Dal 7 all’11 agosto, ore 21, sarà il turno di “Argentina Baila” con la Compañia de Danza Nestor Pastorive che proporrà uno spettacolo di e con Nestor Pastorive, allestito apposita-mente per il Teatro Romano

e presentato al Galà della Li-rica, andato in onda a giugno. Anche qui, un’orchestra dal vivo, per proporre le numero-se danze della cultura argenti-na; tango, ma anche milonga, zamba, chacarera e soprattut-to malambo, la spettacolare danza dei gauchos nata nel-le pampas e contraddistinta da particolari zapateados e da virtuosismi con le boleadoras e con i lazos. Già da un mese sono in corso in Argentina le prove di questo spettacolo che dopo il debutto veronese, sarà in tournée europea. Si prose-

gue con l’Omaggio a Nino Rota il 16 e 17 agosto su co-reografie di Maria Grazia Ga-rofoli; il Balletto dell’Arena di Verona intraprenderà un viaggio nelle sue due più ce-lebri composizioni e propor-rà la vicenda di Romeo e Giu-lietta sulle struggenti musiche composte da Rota stesso per il film di Zeffirelli del 1968. Il Festival si conclude con “La morte del cigno - Lo spettro della rosa”, in scena dal 23 al 25 agosto.

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Dal 7 all’11 agosto, ore 21, sarà il turno di “Argentina Baila” con la Compañia de Danza Nestor Pastorive

Torna “Notre Dame”:appuntamento imperdibile

Quando l’Adige abbraccia la musica

di Parma, riscuotendo un succes-so trionfale in tutta Italia. Oltre 150.000 spettatori hanno applau-dito le 67 rappresentazioni effet-tuate nel corso delle undici città finora visitate. Nel 2012 il tour è ripartito con la stessa energia e lo stesso entusiasmo per rag-giungere ogni angolo d’Italia. E come sempre dal binomio Notre Dame e Arena nascerà una vera e propria fabbrica di emozioni! Successo destinato a bissare.

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Immagina uno dei luoghi più sug-gestivi dove l’architettura romana incontra uno dei fiumi più magici al mondo, immagina di essere at-torniato da piante secolari: questo è il luogo ideale per ascoltare un concerto di magica suggestione. E allora immagina di essere a Vero-na, al Teatro Romano, la sera del 3 settembre ad ascoltare il concerto di una delle più raffinati intrepre-ti della musica italiana: Fiorella Mannoia. Il concerto è nato dopo l’uscita del nuovo disco di inedi-ti “Sud” . Un disco di rara sensibi-

lità in cui Fiorel-la Mannoia non fa che conferma-re le sue crescenti doti canore. Durante il concerto, non mancheranno i più grandi successi, tutti conditi dall’ecce-zionale sound di una band che si è preparata molto per un concer-to di grande spessore. Ad accom-pagnare Fiorella Mannoia, Carlo Di Francesco (percussioni, pro-duttore artistico e arrangiamen-ti), Davide Aru (chitarra e ar-rangiamenti), Fabio Valdemarin

(pianoforte), Luca Visigalli (bas-so), Diego Corradin (batteria), Arnaldo Vacca (percussioni), An-drea Pistilli (chitarra), Natty Fred e Kaw Dialy Mady Sissoko (cori), Fabrizio De Melis (viola / violi-no), Giuseppe Tortora (violoncel-lo) e Mario Gentili (violino).

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Gardone Rivieria, Anfiteatro del Vittoriale

Nell’ambito delle manifestazio-ni culturali all’interno dell’Anfi-teatro del Vittoriale, sotto l’egi-da del Festival “Tener-a-mente”, proseguono fino a metà agosto eventi di prestigio con protago-nisti unici del panorama interna-zionale. De Gregori, Carla Fracci, Patti Smith, Paolo Conte, Ludo-vico Einaudi, sono solo alcuni degli artisti che quest’anno han-no calcato il delizioso palcosceni-co di Gardone Riviera, per un fe-stival ormai atteso, ogni estate, in tutto il nord Italia. Ma veniamo agli ultimi eventi di agosto. Dopo il Gran Galà di danza (di cui vi parliamo in uno specifico artico-lo, n.d.r.), si prosegue, il 6 agosto, con David Larible. Non pote-va mancare, l’appuntamento con il circo, arte destinata a entrare a pieno titolo nel cartellone delle prossime stagioni. David Larible è considerato da critica e pubbli-co il “più simpatico e applaudito clown al mondo”. Italiano, artista di fama mondiale, ha entusiasma-to il pubblico del Madison Squa-re Garden di New York, ha vin-to il prestigioso “Clown d’oro” al Festival di Montecarlo e annovera fra i suoi ammiratori personaggi del calibro di Jerry Lewis e Steven Spielberg. Si prosegue il 9 agosto con Ute Lemper in Last tango in Berlin. Un po’ Marlene Dietrich,

troburgo, il Bolshoi e l’Opéra di Parigi. Tra le fila del New York City Ballet, si sono contati, nei suoi 62 anni di vita, danzatori leggendari. Infatti proprio il re-pertorio è il vero punto di forza della compagnia: composto so-prattutto dal lavoro del suo fon-datore, il genio della coreografia George Balanchine, il repertorio del New York City Ballet anno-vera ancora oggi alcuni dei capo-lavori d’ogni tempo.

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un po’ Edith Piaf, la cantante e at-trice tedesca, condurrà il pubbli-co in un viaggio da Brecht a Piaz-zolla, da Berlino a Buenos Aires, raccontando il tango in spagno-lo, francese, portoghese, tedesco e inglese, accompagnata da Vana Gierig pianoforte, Tito Castro al bandoneon e Steve Millhouse al contrabbasso. Il festival si conclu-de con il Principal Of New York City Ballet. Se volessimo conta-re le compagnie di danza “stori-che” la cui fama ha raggiunto la leggenda, in cima alla lista ci sa-rebbe il New York City Ballet, a pari merito solo con poche altre, il Mariinsky-Kirov di San Pie-

Il festival si conclude con il Principal Of New York City Ballet la cui fama ha raggiunto la leggenda a parimerito col Mariinsky-Kirov di San Pietroburgo, il Bolshoi e l’Opéra di Parigi

da non perdere

Eventi a tutto tondo nei cortili di VeronaProsegue la rassegna storica “Teatro nei Cortili”. I cor-tili sono tre: Sant’Eufemia, Arsenale e Santa Maria in Organo. Nel primo, dal 26 luglio al 3 agosto, La Ma-schera presenterà “Favole-scion”; si prosegue con “La fiacca” di R. Talesnik, dal 4 al 12, e con “Assassinio per forza” di M. G. Sauvajon con Lavanteatro, dal 13 al 21 agosto. La stessa com-pagnia presenterà, il 22 e 23, “Anche le donne han-no perso la guerra”. Dal 24 al 28 è il turno di Quarta Parete in “Opinioni di un clown” di H. Böll. Chiu-de il gruppo Trixragos con “Eva contro Eva” da M. Orr dal 30 agosto al 4 set-tembre.All’Arsenale, dall’2 al 19 agosto, con pausa il

12, la Compagnia Teatra-le Estravagario presenterà “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” di A. Capo-ne e R. Galli, dal 20 al 26 l’Einaudi Galilei propor-rà, invece, “L’importanza di chiamarsi Ernest”, di O.Wilde. Chiude il gruppo Soledarte in “Jago, danza della gelosia” da 28 agosto al 1 settembre. Per il pro-gramma completo info su: www.comune.verona.it

Verona, nei cortili del centro storico

Ancora in piedi...Concerto di Solidarietà“La volontà di aderire e di dare il proprio contributo di nuovi importanti artisti - comunica Arci Mantova - ci ha convinto dell’oppor-tunità di spostare la data del concerto del 30 giugno sta-bilendo subito con gli artisti una nuova data, il 16 set-tembre. In tanti oggi voglio-no dire con noi che siamo “Ancora in piedi”, ed è una manifestazione di generosi-tà e di vicinanza alla nostra provincia davvero impor-tante. Abbiamo scelto per questo di spostare il concer-to, per dare a tutti gli artisti la possibilità di partecipare, non solo moralmente, a questa voglia di Mantova di ripartire, mettendo musica e talento a disposizione di un evento unico, a cui par-teciperanno oltre dieci band e artisti nazionali, oltre a band mantovane. Il concer-to ha un obiettivo chiaro: raccogliere quanti più fondi possibili per i nostri comuni colpiti dal sisma. Siamo convinti che permet-

tere a tutti di partecipare ci consentirà di ottenere un risultato ancora migliore, un evento unico e irripeti-bile per Mantova. É stata una scelta difficile ma la più giusta, condivisa con tutti coloro che stanno lavoran-do insieme a noi per prepa-rare un evento davvero stra-ordinario: artisti, tecnici, agenzie, soggetti pubblici e privati, tutti spinti dal desi-derio di fare il massimo. Ma molte altre sono le adesioni già definite grazie allo spo-stamento della data, a co-minciare dai Modena City Ramblers, continuando con Cisco, Piotta ed Erica Mou, tre degli artisti che hanno partecipato all’incisione del brano “Ancora in piedi” scritto per le popolazioni colpite dal terremoto con l’apporto in tutto di ven-ti artisti della nuova scena musicale indipendente, grazie al supporto di Arci e AudioCoop”.

www.matova.com

Mantova – Piazzale Te

Verona, Arena di Verona Verona, Teatro Romano

Verona – Teatro Romano

Musica, Danza, arte circense. Grandi eventi al Vittoriale

A dieci anni dal debutto nell’adat-tamento italiano, torna Notre Dame de Paris, con un tour rea-lizzato per celebrare l’anniversa-rio del musical firmato da Riccar-do Cocciante, Luc Plamondon e Pasquale Panella. Ancora oggi Notre Dame è il musical che, con la sua formula innovativa, ha rin-novato la scena teatral-musicale italiana, battendo ogni record e diventando in pochi anni, un “classico” del musical. Per fe-steggiare questo evento, è nato un nuovo tour che ha debuttato l’11 maggio 2011 al Teatro Regio

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il loggioneA Cremona, il Festival Monteverdisi tinge di humus tragico

A dare la tinta all’edizione di questo Festival Monteverdi 2012 di Cremona era l’aulica aristocrazia di un humus tra-gico. A spiccare era su tutti la rivelazione assoluta dell’en-semble Gallicantus diretto da Gabriel Crouch: cinque voci di aurorale trasparenza in cui la carnale morbidezza pareva svaporare nell’impal-pabile astrazione. L’ordito sgorgava dal mottetto “Mort d’a privé” di Thomas Crec-quillon e pareva idealmente ammiccare ad una più ampia riflessione sulla morte. Oc-correrebbe dire di ognuno, a partire dallo straordinario David Allsopp, magnetico controtenore, per poter resti-tuire l’intensità, la devozio-ne, l’adesione ì di questo au-tentico quintetto di solisti. E altrettanto indimenticabile è stata la performance di Anna Caterina Antonacci nello spettacolo “Era la notte”, al-lestito da Juliette Descham-ps. In un fondale tutto ceri ardenti e ombre notturne, la Antonacci ha consumato il suo tributo al furore della pazzia e della morte. Il Lamento della pazza di Giramo apriva il sipario su questo teatro di dolore che percorreva, come terrena Via

Crucis, le stazioni di un lento precipizio verso ombre sem-pre più lunghe, lambendo il monteverdiano “Lasciatemi morir” che la Antonacci di-pingeva con statuaria bellez-za. Le pennellate di colore si facevano qui più grumose, più tragiche, già affacciate sull’epico, grandioso affresco dedicato al Combattimento di Tancredi e Clorinda che Monteverdi attinge dal XII Canto della “Gerusalemme liberata” di Tasso. Sui versi fi-nali “S’apre il ciel: io vado in pace”, scendeva – definitiva e catartica – la pioggia. La fiamma si faceva fumo. Dopo tanto dire, anche la musica taceva, in una sug-gestione che la platea ha esitato lunghi secondi prima di rompere in un diluvio, questa volta vitalissimo, di applausi.

Quando è salito sul palco nell’insolita veste di Presidente di giuria, a Leo Nucci brillavano gli occhi e la voce di un’emozio-ne nuova. La grandezza dell’ar-tista ancora ai vertici della car-riera a dispetto di settant’anni suonati qui pareva fare posto alla comprensione senza riserve dell’uomo di gavetta che non ha mai dimenticato cosa siano la fatica e l’umiltà. La serata era perfetta: un palco allestito nel-la piazza centrale, a due passi da casa Barezzi, per l’occasione illuminata e “viva”, con le fine-stre spalancate come in ascolto; alle spalle, il teatro, gioiellino di provincia con cui i bussetani avevano voluto omaggiare quel concittadino che li aveva resi famosi nel mondo. Dopo una sfiancante settimana di prove e di eliminatorie, lo scorso sa-bato 16 giugno, in una Busseto vestita a festa, i finalisti del 50° Concorso “Voci verdiane” si sono sfidati per l’ultima volta per aggiudicarsi il prestigioso titolo che, oltre al premio di 10mila euro, vale il lancio della carriera con importanti scrit-turazioni. Dalla ormai ristretta rosa di dieci – dai centodieci presentatisi! – la giuria inter-nazionale impreziosita dalla presidenza onoraria del sommo Carlo Bergonzi doveva pescare la triade da piazzare sull’am-bito podio. Per i concorrenti, accompagnati dalla sempre efficace Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna diretta da Fabrizio Cassi, quest’ultima prova al cospetto di un parterre

gremito di politici, giornali-sti, impresari, cantanti come il baritono Ambrogio Maestri, il tenore Marco Berti, il grande basso buffo Enzo Dara, aveva il valore aggiunto del debut-to. E a profilarsi, salutato da più di una contestazione dalla platea, è stato un podio intera-

mente coreano, costituito dal terzo posto assegnato al teno-re trentatreenne Seung Hwan Yun, intenso interprete di “Ah la paterna mano” da Macbeth e dal secondo posto del venti-cinquenne baritono Jootaek Kim, Conte di Luna sanguigno ma non altrettanto raffinato in

“Il balen del suo sorriso” da “Il Trovatore”. Il primo premio è andato al ventiquattrenne te-nore Jung Hoon Kim, timbro possente e istinto già affilato, come dimostrava il suo Riccar-do da “Un ballo in maschera”. A mezzanotte inoltrata, le luci si spegnevano sul Concor-so che in passato ha lanciato stelle assolute del firmamento belcantistico. Come immanca-bilmente accade, rimaneva tut-tavia accesa tra i presenti qual-che fiammella di dissenso per il verdetto. Tra gli esclusi, ci piace segnalare la precisione tecnica di Luca Dall’Amico, basso di notevole spessore qui inter-prete di “Come dal ciel preci-pita” da Macbeth, la statuaria bravura del baritono lettone Valdis Jansons, magnifico Ford in ogni sfumatura dal trasogna-to al tenero fino al sanguigno furore, con tanto di dizione perfetta. Pregevoli anche i so-prani Francesca Dotto e Jessica Rose Owen Cambio, a cui va aggiunta l’interessante vocalità dell’armena Karina Flores.

Dindo, sontuoso cantore BachianoE sontuoso, in due serate concepite come un’unica totalizzante traversata degna di un odierno Odisseo, era l’abbraccio di Enrico Dindo al periplo delle sei Suites per violoncello solo di Bach, rievocate in un teatro Ponchielli stregato dal legno del suo settecentesco Rogeri. Il suo Bach ap-pariva, sin dal sipario dei Preludi, capace di risvegliare il velluto seduttivo dell’in-sinuazione, del sottaciuto che il rabdo-mante ama risvegliare dal lungo sonno. Un Bach più di ombre che di granitiche certezze, di fraseggi come rovelli, mosso nelle increspature di un dialogo con il silenzio che diventa leopardiano smarri-mento nell’infinito soliloquio. Della sa-turnina seconda Suite in re minore, svet-tava seriosa l’Allemanda, prima di cedere il passo al legato iperplastico dell’elettrica Corrente e, da lì, al turbamento sottile

della desolata Sarabanda. Violoncello di Dioniso, quello di Dindo, cinetico sen-za nevrosi, così sorvegliato nel controllo dei volumi di suono da farsi parlante; una concezione che, come lo stesso in-terprete aveva suggerito nell’introduzio-ne, siede sull’antico delle copie di Anna Magdalena. Sulla loro nuda pietra rare-fatta, l’esecutore di oggi tende la mano al Cantor. Generoso, infaticabile Dindo; dopo la scalata alle vette dell’ultima Su-ite, di fronte ad una platea che proprio non ci stava a farlo andare, ha di nuovo attaccato il sorgivo Preludio della Prima, in Sol maggiore, con cui la due giorni ba-chiana si era aperta 24 ore prima. “Dopo aver suonato queste note, non è possibile aggiungere altro. Non c’è musica oltre a questa. L’unica via possibile è allora quel-la di ricominciare”. Indimenticabile.

Il suo Bach appariva, sin dal sipario dei Preludi, capace di risvegliare il velluto seduttivo dell’insinuazione, del sottaciuto che il rabdomante ama risvegliare dal lungo sonno

Alessandro CandiniThe other sidePiano solo improvisationsINSTANT PRÉSENT (2012)

Interamente coreano il podio della prestigiosa competizione.Il primo premio al tenore Jung Hoon Kim

Due serate magiche dedicate all’integrale delle Suites per violoncello

LE TREMUSEdi Elide Bergamaschi

In questa edizione 2012,

magnifici i Gallicantus e un’intensa

Antonacci

In Valtellina sentieri (sterrati) di grande musica

Dopo il successo degli anni pre-cedenti, anche quest’anno dal 18 agosto al 15 settembre avrà luogo a Bormio e in altri comu-ni della Valtellina il Festival-Masterclass di musica da camera LeAltreNote, in un avvincente connubio di cultura e turismo. Come nelle passate edizioni, parallelamente al Festival si re-alizzerà la Masterclass aperta a giovani studenti di tutta Europa. I corsi, tenuti da docenti di fama internazionale come Francesco e Stefano Parrino Alessandro Ma-rangoni , Inigo Alonso e Samuli Peltonen, rappresentano un vero laboratorio di incontro creativo che aprirà a confronti e a fecon-

de collaborazioni. Tematiche di questa annata saranno “Musica e Natura”, in omaggio alla suggesti-va cornice naturale del contesto, e un sentito omaggio a Claude Debussy nel 150° anniversario della nascita. Nella fitta ragnatela di appuntamenti da non perdere, spiccano i concerti dedicati al Carnevale degli animali di Ca-mille Saint-Saëns, arrangiato da Alessandra Garos, e le “Fiabe da camera” Hansel e Gretel e I vesti-ti dell’Imperatore, dove la già ben nota complicità del Trio Albatros ospiterà il grande “musicattore” Luigi Maio, e con lui la rutilante carovana di voci e di storie che la sua presenza sempre assicura.

Dodici istantanee d’autoreper piano solo

Dodici tracce intense, malinconi-che, ossessive: perfette radiografie di una sensibilità musicale eclettica e mai scontata. Con “The other side” Alessandro Candini, una formazio-ne pianistica squisitamente classica e tutta italiana, nella sua Parma, e un’inesausta ricerca a tutto campo che lo ha portato nella vivace scena contemporanea francese, consegna all’ascoltatore un affascinante mosai-co di suggestioni catturate in presa di-retta, nell’arco di una sola giornata di registrazione. A partire dall’iniziale “Behind the mirror”, la pellicola nar-rativa si snoda ampia, impregnata di luce e nell’attenzione alla preziosità dei timbri, minuziosa nell’ordito del-le linee, lirica nell’impasto tra sogno

e materia. Ogni conte, ogni tassello, inanella l’altro, ne ascolta gli echi, ne rivisita gli umori. Improvvisazioni come soliloqui, frammenti di un di-scorso in cui la pagina bianca smar-ginata, l’assenza di confini, dispiega curve inattese e orizzonti emotivi can-gianti. Un racconto che, come ogni buona storia, potrebbe continuare all’infinito, ben più di quest’ora di fotogrammi cristallizzati.

Il concorso “Voci Verdiane” ha i colori (contestati) dell’Oriente

Dissenso tra il pubblico alla proclamazione del verdetto

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le mostre

In occasione del Festivalette-ratura alla galleria ArteArte di Mantova in via Galana al nu-mero civico 9, si terrà un’espo-sizione di opere fuori dal co-mune. Dal 1° al 14 settembre infatti nella centralissima sede vicino alla basilica di Sant’An-drea saranno in visione le ope-re della serie Un uomo e il suo pensiero degli artisti Stefano Abelli e Barbara Ghisi. Questa serie di “installazioni” rende omaggio a diversi scrittori e filosofi che hanno fatto la sto-ria della letteratura mondiale di ogni genere narrativo. Frie-drich Nietzsche, Jack Kerouac, Umberto Eco e Stephen King, solo per citarne alcuni. Ogni opera verte nel presentare ed esaltare un solo libro rilegato con la copertina del proprio co-lore, in mezzo a numerosi libri monocromi come la libreria. L’occhio dell’osservatore cade direttamente sull’unico volu-me diverso e l’effetto d’interes-se verso il titolo e il suo autore è automatico. A volte accanto al libro sullo scaffale vi è anche un oggetto di appartenenza dell’autore, o di richiamo al contenuto del libro stesso. Il protagonista è il pensiero fi-losofico del singolo letterato! Ogni installazione è completa-ta con una teca di plexiglass che preserva e protegge l’opera nel tempo. Opera d’arte che innal-za il libro protagonista ad icona da contemplare, senza toccare! E così il pensiero del suo auto-

re. L’incontro fra i due artisti creatori di questa serie di opere è avvenuta casualmente. L’idea nasce dal pensiero di Stefano Abelli, direttore commerciale di una nota azienda automo-bilistica e artista per passione. Nato a Parma e attualmente residente in provincia di Mo-dena. Sempre attratto dalle novità dell’arte contempora-nea e concettuale. Il suo idolo è Lucio Fontana! Dall’incon-tro con l’artista Barbara Ghisi, mantovana di Poggio Rusco, si è concretizzato il progetto di come realizzare e rendere visi-bile al grande pubblico queste opere. L’istallazione dedicata allo scrittore Umberto Eco è stata premiata a Parma dal cri-tico d’arte Philippe Daverio durante l’evento Artisti in Mo-stra nel febbraio scorso. Oltre alle installazioni saranno per la prima volta in esposizio-ne i dipinti concettuali della Ghisi, sempre a tema letterario. La sua pittura è ricca, piena e indagatrice. L’ossessione per i più piccoli particolari porta l’artista a curare tutto, dalla ricerca del soggetto alla visione concettuale dell’opera artisti-co-letteraria. Il vero dubbio è se l’autrice abbia contribuito di più all’esaltazione della let-teratura in arte, o alla visione dell’arte attraverso la lettera-tura!A dirigere la galleria è Valenti-na Marongiu originaria della provincia di Cagliari ma attual-mente residente ad Ostiglia nel

mantovano. I suoi studi al liceo classico e l’esperienza fatta nei negozi di antiquariato e nelle gallerie d’arte antica prima a Cagliari e poi a Torino dei suoi genitori, l’hanno formata cul-turalmente a 360°. Oltre che esperta d’arte è anche creatrice di originalissimi gioielli artigia-nali fatti a mano. Con la corte-sia che la contraddistingue e la sua professionalità, accoglie i visitatori e gli appassionati del settore illustrando loro tutta la collezione presente. Oltre trecento opere tra dipinti, scul-ture e grafiche documentano la raccolta d’arte moderna e contemporanea della galleria ArteArte. A disposizione del pubblico per quel periodo e per tutto il resto dell’anno le opere di grandi maestri mantovani come Ugo Celada da Virgilio, Giulio Falzoni, Giulio Turca-to, Lanfranco, Vanni Viviani, Claudio Malacarne ed altri, fino ai grandi maestri interna-zionali come Afro Basaldella, Virgilio Guidi, Mario Sironi, Filippo de Pisis, Tano Festa e Mario Schifano solo per citarne alcuni. Numerosi sono anche i nomi degli artisti contempo-ranei emergenti che la galleria sostiene tra i quali Federico Guida, Giovanni Frangi, Ago-stino Ferrari, Marco Cingolani, Fulvio Di Piazza e Paul Beel. La galleria resta aperta dal mar-tedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

Per informazioni: tel. 333.2121988www.artearte.info

Trento Castello del BuonconsiglioFino al 18 novembreI CAVALIERI DELL’IMPERATORE DUELLO

FanoGalleria Carifano, Pal. CorbelliDal 22 giugno al 30 settembre ANSELMO BUCCI E GLI AMICI DI NOVECENTO

FerraraMuseo Giovanni BoldiniDal 20 maggio al 30 settembre VANITAS. Lotto, MUSTAFA SABBAGH. Memorie liquide

Sopra:Galleria ArteArte a Mantova ,Stefano Abelli e Barbara Ghisi vincitori del premio menzione della Critica 2012 ad Artisti in Mostra a Parma.Sotto: Stefano Abelli-Barbara Ghisi, 2011. Un uomo e il suo pensiero, dedicato a Umberto Eco. Legno, libri, smalto, occhiali, plexiglass, cm 101x81hx13,5.

Oltre alle installazioni saranno per la prima volta in esposizione i dipinti concettuali della Ghisi, sempre a tema letterario. La sua pittura è ricca, piena e indagatrice

Dal 1° al 14 settembre nella centralissima sede vicino alla basilica di Sant’Andrea

di Paolo Carli

Alla galleria ArteArte “Un uomo e il suo pensiero”

LA CASA DEGLIARTISTI

ViareggioC. Matteucci Arte ModernaDal 1 luglio al 4 novembreBORRANI AL DI LÀ DELLA MACCHIA

Cosroe Dusi, una mostra monografica a VicenzaFino al 14 ottobre, presso le Sale del Castello Inferiore di Marostica, sarà ospitata una mostra monografica dedicata a Cosroe Dusi. Promossa dal Comune di Marostica la mo-stra vuole far riflettere il gran-de pubblico sull’attività di un pittore che ebbe un ruolo di primo piano nel panorama artistico dell’Ottocento vene-to e internazionale. Punto di forza dell’evento è l’aver riuni-to così tante opere dell’artista in un’unica monografica, la prima mai realizzata e che per-metterà al grande pubblico di indagare e riscoprire la figura dell’artista veneziano, inspie-gabilmente passato in secondo

piano. Autore dai soggetti poliedrici, Dusi ha realizzato importanti ritratti, pale e grandi sogget-ti per altari e chiese, opere dal sapore mitologico e sipari di alcuni tra i più fa-mosi teatri al mondo come La Fenice di Venezia, a Mosca, a San Pietroburgo ecc. L’espo-sizione, curata dagli studio-si Nico Stringa e Maurizio Mottin – uno dei discendenti del Dusi - mostrerà una ricca selezione di opere: oltre 200 tra dipinti, disegni, acqua-relli, litografie e documenti originali. E a dare un tocco

ancor più internazionale e di maggiore prestigio è il Museo Ermitage di San Pietroburgo che ha voluto rendere omaggio all’artista assicurando il presti-to di ben 12 disegni inediti. Il catalogo, che offre contributi preziosi per conoscere la figura dell’artista, è di Skira Editore. Info: Comune di Marostica 800 244297 ( f.m.)

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ANIMALI E AMBIENTE

Vegetariano dal lunedì al venerdì

Il fatidico momento dell’acquisto di un cucciolo: entusiasmo e cautele

L’acquisto di un cucciolo viene affrontato da molte persone in modo superfi-ciale. Si legge l’annuncio di un venditore, allevatore o privato che sia, oppure si va in un negozio per animali, e si procede all’acquisto del cucciolo come se fosse un elettrodomestico. Non ci si pone alcun interrogativo sulla sua provenienza gene-tica e sulla serietà della sua selezione, presupponendo la scontata metamorfosi del cucciolo in uno splendido esemplare. Purtroppo spesso questo non si avvera. Abbia-mo a che fare con un essere vivente e non con un vide-ogioco. Se non si vuole in-correre in sorprese negative, l’acquisto di un cucciolo va fatto rigorosamente presso un allevatore specializzato, oppure presso un privato che dia provate garanzie di competenza. Queste perso-ne vi daranno informazioni sulle qualità dei genitori e degli antenati del cucciolo, nonché sul suo perfetto sta-to di salute. Diversamente, una volta raggiunta l’età adulta, si può correre il ri-schio di ritrovarsi in casa un

chi hua hua di dieci chili, oppure un pastore tedesco..tascabile, o sorprese ancora peggiori. A prescindere poi dalla bellezza, l’aspetto sa-nitario ha un’importanza fondamentale. Un cuccio-lo allevato sin dalla nascita come si deve, con l’oppor-tuna alimentazione, con le vaccinazioni e le profilassi, con gli adeguati contatti umani per la socializzazione, senza traumi della psiche, avrà in futuro ben maggiori probabilità di assecondare le aspettative dell’acquirente. Lasciamo quindi perdere i negozi, i mercatini dei cuc-cioli importati dall’estero e gli allevatori improvvisati. Ritrovarsi con un cucciolo malato (alla consegna del venditore è sempre bello, i guai iniziano dieci giorni dopo, a casa), con elevati co-sti veterinari da affrontare, spesso poi inutili, è un’espe-rienza penosa inimmagina-bile da evitare ad ogni costo. Il “certificato” (pedigree) , a volte non genuino, di per sé non è garanzia di qualità; come sopra detto è fonda-mentale la professionalità dell’allevatore.

di GIACOMOMORELLI

mondo da cani

Una missione di salvataggio... caninaCon l’estate sale il numero de-gli abbandoni. Nonostante le pubblicità che invitano a un comportamento più responsa-bile, il fenomeno è in aumen-to. In controtendenza è stata la missione di alcuni militari italiani in Kosovo. I soldati si sono presi cura di numerosi randagi, che vivevano all’in-terno della base di Villaggio Italia, a Belo Polje-Pec. Visto il continuo aumento di randagi, i militari, in collaborazione con l’EMPA (ente nazionale pro-tezione animali), hanno trasfe-

rito 11 cani, di cui 8 cuccioli, in Italia. I cani si trovano ora nel canile di Perugia e natural-mente, saranno adottabili non appena terminati i controlli veterinari. Nella maggior parte dei casi, un cane randagio è un cane che è stato abbandonato e che soffre per la perdita della sua famiglia. Nei canili ci sono centinaia di cani che aspettano di essere adottati e chi non po-tesse tenerne uno ma, volesse comunque fare qualcosa, può sempre pensare a un’adozione a distanza.

Soldati italiani adottano i randagi del Kosovo

Essere vegetariani oggi, non è sempre facile. Spesso nei risto-ranti è difficile trovare piatti senza carne, ad esclusione dei contorni e spesso non si è ben vi-sti. Per lo più, la gente pensa che i vegetariani siano dei fanatici, che seguono una moda per “sen-tirsi moderni”. In realtà si tratta di una scelta consapevole, fatta da chi crede che mangiare carne faccia male a se stessi e al mon-do. Oggi consumiamo il doppio della carne che mangiavamo ne-gli anni ‘50. La richiesta di pro-duzione è in crescita, sebbene un terzo della carne che compriamo venga gettata via, perché conser-vata male in frigorifero, o lascia-ta scadere, o perché ne abbiamo acquistata più del necessario, spinti da una confezione accat-tivante. Che troppa carne faccia male alla salute, è un fatto noto a tutti, quello che forse non sap-piamo è che la produzione della carne è una delle principali cause di emissione di gas serra del no-stro pianeta, inoltre, comporta un altissimo spreco d’acqua. In un allevamento si usa cento volte l’acqua necessaria ad ir-rigare un campo e con il suolo su cui sorge un allevamento di medie dimensioni si potrebbe-ro coltivare piante sufficienti a sfamare il doppio delle persone che si sfamano con la carne dello stesso allevamento. Nonostante queste motivazioni e lasciando da parte i sentimentalismi legati alla situazione disumana in cui vengono tenuti gli animali degli allevamenti intensivi, non tutti sono disposti a diventare vegeta-

riani. Rinunciare alla carne è dif-ficile e allora, non rinunciamo. Basterebbe ridurre il consumo di carne. Tra l’overdose di carne e l’astinenza ci sono delle vie di mezzo, che contribuirebbero moltissimo a salvaguardare il pianeta, pur non obbligandoci a rinunciare alla carne. Ci sono vari tipi di vegetariani: i semi ve-getariani che eliminano solo le carni rosse; i vegetariani, che eli-minano le carmi ma mangiano latte, uova e formaggi; i vegani, che non mangiano nulla che sia di origine animale e i vegetariani par-time, che mangiano carne

solo nei fine settimana. Essere vegetariani nei giorni feriali non è un controsenso ma, un com-promesso. Se tutti ci limitassimo a mangiare carne solo per due giorni a settimana, si ridurrebbe il consumo personale del 70%,

sarebbe come se la metà della po-polazione diventasse vegetariana totale. A conti fatti è un bel ri-sparmio per il pianeta. Chi ha scelto di essere vegetariano par-time, oltre a sentirsi la coscienza più pulita per il meno inquina-mento e a risparmiare denaro, ha migliorato la salute e non torne-rebbe indietro. Molti hanno poi deciso di diventare vegetariani del tutto, partendo dall’elimina-zione delle carni rosse, che sono le più dannose per la salute e per l’ambiente.La scelta di diventare vegetariani sta prendendo sempre più piede. Non si tratta di una moda ma, di una scelta consapevole di chi pensa che mangiare carne faccia male a se stessi e al mondo.

Una piccola bacca dagli enormi poteriIl Goji è una bacca tibeta-na, dalle proprietà mira-colose, tanto da meritare il nome di bacca della lon-gevità. Le bacche rafforza-no il sistema immunitario, proteggono gli occhi, han-no proprietà anti-tumo-rali e vengono usate per curare le allergie. Miglio-rando la qualità del sonno. Con i loro nutrimenti, sti-molano l’attività di tutto il corpo, aiutando a guari-re dall’obesità e ripulendo il sangue dalle tossine. Ri-ducono i segni dell’invec-chiamento, proteggono la pelle dal sole e rendono i capelli più brillanti. Sti-molano la fertilità e pare che siano anche afrodisia-

che. Insomma, una pianta che sembra uscita da una foresta incantata. Come fa? Ogni bacca contie-ne 21 minerali, vitamina E, C e B, aminoacidi, po-tassio e magnesio. Sono considerate il frutto più nutriente al mondo. In commercio si trovano es-siccate, o sotto forma di succhi, tè, marmellate, … nelle erboristerie ben for-nite, o nei negozi di cibo orientale. Il Lycium bar-barum è un sempreverde, ha foglie allungate e stret-te, verde brillante d’in-verno, più chiare d’estate. Cresce spontaneamente in Oriente, ma se si possiede un giardino, con una buo-

na esposizione al sole, si può coltivare anche in Ita-lia. È un arbusto che rag-giunge fino ai tre metri di altezza e raggiunge la sua maturità dopo 4 o 5 anni. Non ha bisogno di molta acqua e d’inverno va pro-tetto dal freddo. Non è facile trovare le piantine, ma i semi si possono repe-rire su internet o, ancora più semplice, si può apri-re una bacca e raccoglier-li. I germogli compaiono in una decina di giorni. Le bacche sono rosse, di for-ma leggermente allunga-ta e con un sapore simi-le a quello della fragola e fanno la loro comparsa in estate.

Rendono più belli, forti, sani, riposati e fanno vivere più a lungo

Le mille virtù del Goji del Tibet

Gli allevamenti inquinano, la carne fa male ma non vogliamo eliminarla dalla dieta. Allora mangiamone di meno...

di Benedetta Bottura

Una piccola rinuncia per non pesare troppo sul mondo

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Per questi mesi estivi l’ho-tel Castel Fragsburg di Merano www.fragsburg.com ha preparato dei pac-chetti di vacanza speciali: camminate attraverso la fioritura delle rose alpine, degustazioni dei vini di cantine Alto Atesine rino-mate e rilassanti giornate da trascorrere nella piscina pa-noramica dell’hotel. Ecco quanto basta per fare il pie-no d’energia nella natura mozzafiato e godersi il sole e l’aria pura. Gli amanti del benessere potranno rilassarsi nei giardini e nei vigneti in totale tranquillità o scegliere la “Fortuna Spa” il centro wellness situato nell’antico castello di caccia attrezzato con sauna di erbe bio, una grotta al vapore, sauna finlandese, zona relax, piscina riscaldata all’ aperto e un parco privato di 10.000 metri quadri. Il tutto accompagnato da una grandiosa vista sulle Dolomiti, dato che la struttura si trova a 750 metri di altitudine, in un luogo idilliaco, sopra la città di Mera-no. Il ristorante dell’hotel propone un tipo di cucina che combina l’arte culinaria tradizionale altoatesina con la leggerezza mediterra-nea e la sua elevata qualità è premiata da una stella Michelin, Gault Millau e Veronelli. La storia del Castel Fragsburg risale al 1620 quando fu costruito come castello di caccia per nobili. Dal 1955 è in possesso della famiglia Ortner e oggi fa parte delle strutture Relais&Chateaux. Corrispondente alla filosofia di Relais & Châte-aux, il Castel Fragsburg è “Una casa irripetibile per una vacanza irri-petibile” e fa parte della “Collezione dei più bei alberghi e ristoranti del mondo”. Info su [email protected] o 0473-244071.

Fiori, natura e magiche essenze per ambienti rilassanti

Disponibili in 7 essenze da vaporizzare nell’aria

Papà, perchè vai via? Quando spiegare ai figli la separazione dei genitoriAffrontare una separazio-ne è sempre un momento difficile e molto sofferto per tutte le persone coin-volte che devono imparare a riorganizzare la loro vita e rielaborare sentimenti ed emozioni spesso dolorose e conflittuali. Questo vale in particolar modo per i figli, indipendentemente dalla loro età. Quindi,quando due genitori hanno preso la decisione di separarsi, è fondamentale che trovino un modo chiaro e adeguato per spiegare ai figli i cam-biamenti che avverranno in famiglia e che, direttamente o indirettamente, li coinvol-geranno.Pensare che siano troppo piccoli per capire o che gli spiegheremo la situazio-ne quando sarà più chiara perché “parlargli sarebbe una sofferenza in più per il bimbo/a”sono segnali che mettono in luce la difficoltà dei genitori nell’affrontare la situazione.I cambiamenti , evidenti (es. un genitore che si trasferisce in un’altra abitazione), non esimono i genitori dal for-nire spiegazioni, ma anzi, è proprio in questi momenti

Cara, posso solo immaginare il dolore che prova in questo momento e la sua difficoltà ad affrontare questa situazio-ne con suo figlio. Purtroppo, l’uscita di casa di suo marito la obbliga a parlare con Riccar-

che è necessario introdurre la nuova situazione, spiegan-do ai figli cosa sta succeden-do, perchè è fondamentale che loro non si sentano ab-bandonati nell’incertezza in questo delicato momento, ma si sentano invece consi-derati e supportati.Sentirsi preoccupati, impre-parati all’idea di spiegare al figlio cosa sta accadendo in famiglia è normale, ma è importante che questa dif-ficoltà venga riconosciuta e affrontata, talvolta anche con il supporto di un profes-sionista.

do della scelta del papà. Può aiutare suo figlio rammentan-dogli che la scelta del papà ri-guarda la vita coniugale e non il ruolo di padre che suo ma-rito, mi sembra aver capito, vuole continuare a esercitare.

Gentilissima, l’espressione “io e papà abbiamo deciso di se-pararci perché non andiamo più d’accordo” ,in genere, è ben comprensibile da un bam-bino perché esprime qualcosa che è già un dato di fatto nel-la sua quotidianità, vissuta in

mezzo alla conflittualità (im-plicita o esplicita) tra i geni-tori. Dovete sottolineare però che ciò che finisce è il rappor-to tra marito e moglie , mentre come genitori ci sarete sem-pre, le vorrete bene e vi occu-perete, in modo diverso, di lei.

Gentile dottoressa, io e mio marito dopo anni di conflitti

e un rapporto fatto di liti e discussioni abbiamo deciso di

separarci. Ciò che, come imma-gino accada a molte coppie, ci ha spinti a stare insieme finora è Diletta, la nostra bambina di 11 anni. Ora, però, dobbiamo comunicarle che ci separiamo.

Come possiamo dirglielo?

Mio marito mi ha lasciata su due piedi per un’altra donna. Dopo la forte rabbia e delu-sione che mi ha pervasa, il mio pensiero è andato a Riccardo, mio figlio. Cosa gli dico? Mio marito dice che non farà mancare niente a Riccardo, che vuole vederlo tutti i giorni come prima, ma la realtà è che ci ha abbandonati.

di ELEONORA CAFFELLI

la psicologa risponde

Fiori freschi e fasci di erbe pro-fumate non sono facili da repe-rire in città? Per dimenticare odori e smog, ridando un pia-cevole sentore alla casa, molti ritrovano la raffinata abitudine di aromatizzare stanze e spazi interni con essenze e profuma-tori. L’Erbolario propone una piccola collezione capace di tra-sportare in una foresta di abeti, in un giardino di rose o in esoti-che contrade: potpourri, buste fragranti per cassetti, vaporiz-zatori o incensi, ce n’è per tutti i gusti! Le fragranza della linea al profumo di “Fiore dell’On-da”, per legni profumati, dif-fondono nell’ambiente un gradevole sentore salmastro e, vagando con l’immaginazione, si può pensare che l’aroma sia sospinto da una brezza marina e vedere con la mente l’infran-gersi delle onde. I bastoncini in rattan, che si immergono nella soluzione profumata e rilascia-no la fragranza gradualmente, sono contenuti in un elegante flacone di vetro blu adatto. Per profumare armadi e cassapan-che, si può usare il “Sacchetto Profumato per Cassetti” della linea “Frutto della Passione”. La confezione elegante è anche molto gradevole e arricchita da

una fragranza agrodolce e fio-rita. I profumatori d’ambiente dell’Erbolario, nelle loro vario-pinte confezioni, sono pratici grazie al vaporizzatore di vetro a erogazione meccanica rigo-rosamente no-gas. Disponibi-li in 7 essenze da vaporizzare nell’aria: dall’emozione dolce e speziata di Arancio & Carda-momo, al più fresco del Legno di Cedro & Ginepro Rosso; dalla sensuale armonia di Can-nella & Foglie di Garofano, all’atmosfera di festa del Sento-re d’Inverno; dalla calda magia di Incenso & Ambra, alla friz-zante brezza marina del Sentore di Mare, fino al carattere esoti-

co e misterioso del Mandarino Cinese & Cassis. Un mondo di note profumate che comunica-no attraverso il naso un segnale di sereno benessere alla mente e una sensazione di equilibrio in tutto il corpo. Gli amanti del profumo del Muschio Bianco, possono usare anche con la calura estiva, que-sto aroma sulla pelle. Lo spruzzo tramite vaporizza-tore diffonde su corpo e am-biente circostante un aroma speciale, dolcemente irresistibi-le, e ingredienti particolarmen-te efficaci, capaci di accontenta-re anche le pelli più sensibili e delicate.

L’Erbolario propone una piccola collezione capace di trasportarvi in una foresta di abeti, in un giardino di rose o in esotiche contrade

di ISOLDESEEBER

trucchi & strucchi

Estate senza smagliatureL’olio di mandorle dolci, fino a poco tempo fa, era praticamen-te una cosa da nonne. A torto. E finalmente arriva la riscoperta. Ricco di proteine, sali minerali, vitamina A e altre del gruppo B, ha ottime proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive. Se di buona qualità viene otte-

nuto per pressione a freddo del-la mandorla dolce, senza uso di solventi chimici, e viene utiliz-zato puro. Esso idrata la pelle del corpo, si presta come scrub per il viso in aggiunta a zucche-ro o sale (ovviamente da risciac-quare), aiuta a togliere i residui della ceretta, funge da struccan-

INFORMA

di Michela Toninel

te per gli occhi… ma soprattut-to combatte l’invecchiamento delle pelle ed è il miglior coa-diuvante nella prevenzione del-le smagliature, specie nel caso di gravidanza o per chi sta se-guendo un regime dimagrante. In tal caso va applicato quoti-dianamente sulle zone critiche (seno, fianchi, cosce e pancia) con un massaggio fatto da pic-coli movimenti circolari. Per una pelle davvero vellutata, l’olio può essere usato prima o anche dopo la doccia: basta co-spargere la pelle di olio di man-dorle, sciacquarla nuovamente sotto il getto dell’acqua, prima calda e poi fredda, ed asciugarla con un asciugamano morbido. L’effetto liscio e morbido al tat-to è garantito!L’unica controindicazione ri-guarda le pelli grasse, sulle quali l’olio può provocare l’insorgen-za di inestetici punti neri.

Benessere a 750mt, sopra la città di MeranoKembiki, il massaggio

che ascolta il tuo corpo

TENDENZE

La novità per l’estate 2012 nella SPA della Residenza Dolce Vita a Ghiffa sul Lago Maggiore è il massaggio Kembiki. È un trattamento che deriva da un’antica tec-nica praticata da massaggia-tori non vedenti giapponesi. L’operatrice entra in contat-to con l’intero organismo. Infatti, si tratta di un mas-saggio completo del corpo che stimola la liberazione e la circolazione delle tensioni muscolari. Il corpo risponde quasi ringraziando: per quel delicato stiramento là dove

ci voleva proprio, per quel piccolissimo movimento che sta rimettendo a posto le cose. Il tocco non è sem-pre uguale: su una precisa procedura di base, cambia a seconda dell’ operatore ma anche della necessità. Il trattamento dona sollievo e permette di ritrovare l’ar-monia. Molto indicato per smuovere l’adipe sui glutei, sull’interno gamba e brac-cia. Per info: 0323.59658 [email protected], www.residenzadolce-vita.com

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Via ferrata? Sì, ma in sicurezza

Un’escursione sicura inizia dalle previsioni meteo

C’è un aspetto dell’alpinismo e della montagna in generale, che sta vivendo una seconda giovinezza: la via ferrata. Un percorso di accesso alla vetta o a qualsiasi altra meta alpinisti-ca attrezzato con scalette, cavi, catene, staffe, ed altri ancoraggi fissi (a volte anche passerelle in legno) che consentono la pro-gressione in parete. La via ferrata è dunque una so-luzione “artificiale” per rendere praticabile un terreno roccioso o un percorso esposto, metten-do così la montagna alla por-

tata anche di un non alpinista. «Naturalmente si deve parti-re da una attrezzatura idonea composta da casco e imbrago a cui si aggiunge il fondamen-tale kit per vie ferrate dotato di dissipatore» sottolinea Er-win Steiner, guida alpina del team Globoalpin di Dobbiaco (www.globoalpin.com ). In par-ticolare è necessario utilizzare il kit (omologato!) in grado di “dissipare” e attutire il colpo in caso di caduta. «Suggeriamo inoltre di utilizzare gli appo-siti guanti, così da proteggere

le mani nell’uso dei cavi di ac-ciaio». Attenzione anche alle calzature: « Noi suggeriamo di utilizzare le nuove scarpe di stile “approach”, molto leggere e più sensibili sulla roccia» com-menta Steiner. E lo zaino? «Ideale da 25/30 litri , con poche tasche e con all’interno un paio di pantalo-ni lunghi, perché molto spes-so le ferrate raggiungono alte quote dove, anche in presenza di una bella giornata, le tem-perature sono piuttosto basse. E ricordatevi,almeno la prima volta è importante un’uscita con una guida alpina in grado di trasmettere i fondamentali sull’utilizzo dell’attrezzatura e sulla modalità di progressio-ne». Ma una escursione divertente e sicura inizia dalle previsioni meteo: «E’ importante non av-venturarsi su una ferrata se c’è rischio di maltempo e tempora-li – conclude Stefano Perrone - è molto pericoloso, e in caso di repentino cambio meteo, è opportuno studiare anche le vie di fuga dove potersi riparare lontano dal metallo della via, in attesa che passi l’acquazzone».

Info materialewww.salewa.com

Si deve partire da una attrezzatura idonea composta da casco e imbrago a cui si aggiunge il fondamentale kit per vie ferrate dotato di dissipatore

Tutto pronto per la 21ª edizione della Maratonina di MantovaDomenica 30 settembre si svol-gerà la Maratonina Città di Mantova, giunta alla 21^ edi-zione.La macchina organizzati-va dell’UISP e della s.s.d. Qui-sport è da tempo al lavoro per offrire, a tutti gli atleti che par-teciperanno, un servizio ago-nistico di elevata qualità. In ef-fetti sono molti i motivi che invogliano i podisti a scegliere la competizione virgiliana.In-nanzitutto il percorso, che tan-ti consensi ha riscosso nelle ulti-me edizioni. Confermato infatti il tracciato che prevede parten-za e arrivo di fronte al Castello di San Giorgio, sviluppandosi - dopo un primo tratto in centro storico - lungo le ciclabili che lambiscono i laghi di Mantova. Si tratta di un percorso misura-to adeguatamente, in grado di

far conoscere le bellezze artisti-che ed i punti più suggestivi - sul piano paesaggistico e ambienta-le del nostro territorio - garan-tendo le migliori performance agonistiche. La base logistica (partenza e arrivo) è facilmen-te raggiungibile, e dispone di ampio parcheggio, con spoglia-toi, docce e bar davanti ad uno skyline della città assolutamente straordinario. La quota di iscrizione è di 10 euro per chi si iscrive entro il 31 agosto, mentre dal 1 al 22 set-tembre la quota è fissata in 15 euro, ed in 20 € dal 23 al 28 set-tembre.Un costo sempre mol-to contenuto considerato che il pacco gara, consegnato al ter-mine della competizione a tutti i concorrenti (fino ad un massi-mo di 1500 iscritti), comprende

molti prodotti che superano ab-bondantemente il valore del co-sto di iscrizione. Previsti ulte-riori premi in natura per i primi 80 uomini e 20 donne. La ma-nifestazione si svolge grazie al sostegno dei Comuni di Man-tova e Porto Mantovano, della Regione Lombardia, del Parco

del Mincio, del Circolo Canot-tieri Mincio, oltre agli indispen-sabili sponsor privati e al lavoro dei principali gruppi podistici del mantovano, in particolare dell’Atletica Rigoletto ed AVIS Suzzara, impegnati con la qua-si totalità dei loro iscritti, per la migliore riuscita della corsa.

La MMA da provare. Con Alessio Sakara...Oggi va di moda allenarsi in pale-stra con il pugilato ma senza mai sali-re sul ring. E’ solo fitness. E chi vuole combattere, anche in Italia, lo fa con la MMA – le Mi-xed Martial Arts – che è quello sport da combattimento che uni-sce i concetti del valetudo brasiliano al business ame-ricano. Lo avrete visto su Sky (anche in prima serata) o su internet: due omaccio-ni pieni di tatuaggi salgono su un ring ottagonale chiuso da una rete e se le danno di santa ragione finché uno dei due non cede. Difficilmente si arriva alla fine dell’incon-tro, al terzo round. Nessuna regola, o quasi. In Italia que-sto sport, gestito dalla UFC americana, sta comincian-do a sfondare in questi mesi. Merito anche di Alessio Sa-kara, romano della Maglia-na di trent’anni, l’unico italiano professionista con-siderato tra i primi dieci pesi medi al mondo.Tu come hai cominciato? “Giocavo a calcio ma poi sono passato al pugilato, con risultati più che discre-ti. Un giorno però ho visto qualche immagine di que-sto sport ancora agli inizi, ho venduto la moto e sono

partito per il Brasile. Com-battevo per pagarmi l’affitto e allo stesso tempo studiavo con i migliori istruttori di jiu jitrsu e valetudo. Poi qualcu-no mi ha visto sul ring ed ora vivo a Miami e giro il mondo con la UFC”.Alessio, di persona, dà dav-vero l’impressione di essere un pezzo di pane, nonostan-te abbia mandato al tappeto numerosi avversari e abbia un enorme legionario tatua-to sulla schiena: non provate a chiamarlo ‘gladiatore’ per-ché vi spiega, con citazioni in perfetto latino, qual è la dif-ferenza. Oggi come un nostro letto-re può cominciare a praticare questo sport? “Oggi in Italia ci sono davvero tante pale-stre dove si comincia a pra-ticare la MMA e a lavorare su tecnico e fisico. Si vedono anche i primi incontri e qual-che esibizione. Insomma, il movimento sta crescendo”.E’ necessario essere mol-to aggressivi per praticare questo sport? “Essere deci-si e aggressivi sul ring però non significa esserlo nella vita. Anzi, chi pratica que-sto sport è ben consapevole della propria forza e la con-trolla. Quello che mi preme dire è che questo sport appa-re estremamente violento ma poi, a ben vedere, le conse-guenze dei nostri colpi sono molto meno gravi di quelle del pugilato. Lo scorso anno nella UFC l’infortunio peg-giore fu una gamba rotta”.

di ENRICO MARIACORNO

il consiglio del mese

di Paolo Carli

LINEAALLO SPORT

La via ferrata è dunque una soluzione “artifi-ciale” per rendere praticabile un terreno roccioso o un percorso esposto, mettendo così la montagna alla portata anche di un non alpinista.

A VERONAfIERE dAL 15 AL 17 sEttEMbRE

Verona, terra di ciclisti: sempre più forte è il legame tra la città scaligera e il mondo della bicicletta che affonda le radici nel territorio veneto, ancora oggi leader nella produzione di selle e patria di grandi campioni. Business, visibilità e attenzione all’ambiente sono il filo conduttore della rassegna che convoglia a Vero-na un turismo “ecologically correct” che potrà usufruire anche del bike sharing. Nella storica rassegna, hanno credu-to tutti i grandi marchi del mondo della bicicletta che permetteranno al pubblico di provare in fiera e su per-corsi cittadini realizzati ad hoc tutte le novità in commercio dal prossimo anno.

Verona, dal 15 al 17 settembre, sarà così capitale delle due ruote a pedale per addetti ai lavori e migliaia di ap-passionati. Ma l’evento non riguarderà sola-mente il quartiere fieristico. EICA coinvolgerà infatti la città intera, con Verona che, per l’occasione, divente-rà per tre giorni a misura di bicicletta. Tanto che i visitatori potranno “salire in sella” alle ultime novità proposte dalle migliori marche, provando-le direttamente su strada, anche sui tracciati più impegnativi, come ad esempio le Torricelle, la salita percor-sa dagli atleti del Mondiale 2004. «Il Comune di Verona ha partecipato attivamente alla positiva conclusione dell’accordo e realizzerà nei giorni

della rassegna una serie di iniziative mirate a favorire ancor più il popo-lo dei ciclisti – sottolinea il Sindaco Flavio Tosi -. Oltre ai 76 chilometri di piste cicla-bili già presenti sul territorio, l’am-ministrazione comunale promuoverà una “Domenica Ecologica” ed una serie di altri eventi di sensibilizzazio-ne sulla mobilità alternativa e non inquinante.». Volete un po’ di nomi delle case pre-senti? Atala, Bianchi, Carrera-Po-dium, Campagnolo, Carraro, Cinel-li, Colnago, De Rosa, Kuota, Olmo, Specialized… tutte le informazioni sull’inedito salone veneto le trovate in un comunicato ufficiale apparso su www.federciclismo.it.

Grande attesa per “Il Salone della bici”Veronafiere presenta dal 15 al 17 settembre EICA, l’Esposizione Internazionale del Ciclo (www.eica.it).

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di Flora Lisetta ArtioliLa Basilicata come gran parte delle Regioni di Italia, ha una grande tradizione anche nella gastronomia. Le ricette della Basilicata, conosciuta anche con il suo nome originale di Lu-cania, propongono sopratutto prodotti di terra e carne, mentre quasi assente è il pesce, confer-mando la sua natura di terra di pastori e contadini. Terra ricca di sapori e tradizioni, la Basili-cata si caratterizza per una con-formazione geografica che de-termina una cucina sostanziosa e molto varia; tra i prodotti spiccano i formaggi dell’antica tradizione, i cereali da cui viene prodotta una pasta famosa in tutto il mondo, ma anche vini e insaccati. Sono moltissime le tradizioni culinarie che hanno le loro origini proprio da que-ste terre; la cucina lucana è un mix di sapienti sapori semplici e genuini, assai lontana dalle elaborazioni più tipiche della cucina moderna. Una cucina sa-porita che ci da pietanze come l’agnello alla buca, o il baccalà alla lucana, o ancora una frittata di vermicelli da resuscitare un morto, per non parlare poi poi dei particolari dolci prodotti da questa terra, le pettole di Natale e i famosi taralli all’avignanese insaporiti dall’anice.

I prodotti tipici Tra i prodotti che rendono gustosa questa cucina, ci sono innanzitutto i formaggi, nume-rosi e ognuno dotato di caratte-ristiche molto invitanti, citiamo ad esempio il caciocavallo po-dolico, la cacioricotta, Il pecori-no di Filiano, e il canestrato di Moliterno.I salumi abbracciano tutti i gu-

sti, si va da quelli più raffinati, come la soppressata, ad altri meno raffinati ma altrettanto gustosi al palato, come la luca-nica e la pezzenta realizzata con le parti meno nobili del maiale, testa ed interiora. Tra gli ortag-gi spiccano i peperoni di Senise I.g.p. caratterizzati da una varie-tà di forme: a uncino, allungati e appuntiti. La produzione di legumi non è particolarmente elevata, ci limi-tiamo a citare i fagioli di Sarco-ni I.g.p., un legume coltivato in due qualità differenti: borlotti e cannellini.Il territorio aspro della Basilica-ta ben si presta bene alla coltiva-zione degli olivi, dai quali si ri-cava l’olio extravergine di oliva lucano D.o.p., dal colore giallo ambrato con riflessi verdi e un caratteristico odore fruttato medio con odore di pomodoro.Tra i vini DOC:meritano senz’altro la citazione l’Aglia-

nico del vulture DOC vino rosso dal sapore asciutto e pro-fumo gradevole, il Grottino di Roccanova DOC vino di co-lore rosso rubino, di profumo intenso, persistente, il Matera DOC dal colore rosso rubino, un profumo intenso, persisten-te, erbaceo e un sapore e il Ter-re dell’Alta Val d’Agri DOC: adatto ad accompagnarsi, nella qualità rosso, a primi con sughi di carne, come le orecchiette alla lucana.

Caciocavallo podolico: solo pasta filataIl caciocavallo podoli-co è un particolare for-maggio a pasta filata prodotto nel Sud Italia e in Basilicata in parti-colare e viene prodotto col latte di mucche che possono venire alleva-te solo allo stato brado: la razza podolica. Nasce infatti da quella tecnica detta “a pasta filata” che il Sud Italia ha messo a punto nei secoli per ga-rantire conservabilità e salubrità ai formaggi di latte vaccino. La caglia-ta, ottenuta mediante riscaldamento e coagu-lazione del latte, subi-sce una seconda cottura, sino a che diventa elasti-

ca e può essere manipo-lata senza rompersi. Le mozzarelle, le scamor-ze, i provoloni e natu-ralmente i caciocavalli sono tutti formaggi otte-nuti con questo metodo. Il Caciocavallo podoli-co è un formaggio che si presta alle stagionature prolungate. Soprattutto le pezzature grandi (da 4 a 8 kg) possono arri-vare perfettamente inte-gre anche a quattro, cin-que anni di affinamento. In tal caso al gusto offro-no una complessità stra-ordinaria, una gamma di aromi che solo un latte di eccellenza come quel-lo degli animali podolici

bradi può garantire. Molti usano mitigar-ne la forza gustativa ac-compagnandolo a miele di castagno o di corbez-zolo. La razza podolica, ancora presente sull’Ap-pennino meridionale un tempo era la razza do-minante nel nostro Pae-se, oggi si è ridotta a cir-ca 25.000 esemplari. Le ragioni principali sono due: produce poco lat-te (anche se di straordi-naria qualità) e, per la sua caratteristica rusti-cità, deve essere allevata allo stato brado o semi-brado, mal prestandosi a uno sfruttamento in-tensivo.

Il Caciocavallo podolico è un formaggio che si presta alle stagionature prolungate. Soprattutto le pezzature grandi (da 4 a 8 kg) possono arrivare perfettamente integre anche a quattro, cinque anni di affinamento.

L’antico appellativo di Lucania ci riporta ai fasti della Magna Grecia

Il caciocavallo è il simbolo della tradizione casearia meridionale e della Basilicata

Ragù alla PotentIna

Ingredienti per 4 persone: gr. 600 di carne di maiale in una sola fetta, gr. 70 di pancetta affumicata a fette, gr. 500 di pomodori freschi, gr. 25 di pecorino grattu-giato, gr. 25 di pecorino ta-gliato a pezzettini, gr. 50 di lardo o strutto, vino bian-co secco, olio, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, peperon-cino rosso in polvere, noce moscata, sale

In una ciotola preparare un miscuglio ottenuto con un trito di prezzemolo e aglio, unito a un pizzico di pepe-roncino, a una grattata di noce moscata e al pecorino grattugiato e in pezzettini.Battere la fetta di carne di maiale per spianarla, cospar-gerla con il miscuglio prepa-rato, stendervi la pancetta, arrotolarla e legarla come un grosso involtino. Rosolarla in un tegame con un soffrit-to preparato con il lardo, o lo strutto, e qualche cucchiaio di olio e bagnarla con il vino bianco. Versare nel tegame anche i pomodori, spellati, privati dei semi e tagliati a pezzetti, salare e portare a cottura a fuoco basso per 2 ore circa. A cottura termi-nata, sistemare la carne in un piatto da portata, mentre con il sugo passato al setac-cio condire della pasta fresca preferibilmente fatta in casa.

Frittata di vermicelli

Baccalà alla lucana

agnello alla Buca

Ingredienti (x 4 persone): vermicelli 250 g, 8 uova, 2 spicchi aglio, 4 acciughe sotto sale, prezzemolo q.b., pepe nero q.b.

La frittata di vermicelli si prepara unendo la pa-sta scolata al dente con le uova e le acciughe spez-zettate. Cuocete la pasta in abbon-dante acqua salata; scolatela e conditela con l’olio fritto in un padellino con l’aglio e il pepe-roncino tritato. Aggiungete le uova sbattute, senza esagerare, le acciughe spezzettate, il prez-zemolo lavato e tritato grosso-lanamente. Passate in una padella larga e friggete, girando la frittata per-chè possa cuocere da entrambe le parti.

Ingredienti: baccalà già ammollato 800 g, peperone sott’aceto qualche falda, olio di oliva extravergine 30 gr

Il Baccalà alla lucana si prepara con il baccalà pulito e tagliato in pezzi regolari. A parte si insaporiscono nell’olio delle falde di peperone e quindi vi si unisco-no i pezzi di baccalà. Preparazione: scottate il baccalà, precedentemente risciacquato in acqua corrente, per pochi minu-ti in acqua bollente. Scolatelo, diliscatelo e tagliatelo in pezzi regolari. Fate insaporire nell’olio le falde di peperone, poi unite i pezzi di baccalà. Lasciate dorare il pesce da entrambi i lati cuocen-dolo per circa 30 m. Servite im-mediatamente appena il baccalà sarà cotto.

Ingredienti: 1 agnello, Rosmari-no q.b., aglio q.b., sale q.b., pepe q.b.

L’agnello alla buca viene pre-parato praticando dei tagli nella carne per inserire dei pezzetti di aglio mentre sa-lerete sia fuori che dentro l’agnello ponendo al suo in-terno ulteriore aglio e rametti di rosmarino, per poi ricucirlo. Preparazione: pelate l’agnello: praticate dei tagli con la punta di un coltello sulla pelle ed infilate-ci dei pezzetti d’aglio. Salate abbondantemente l’agnello fuori e dentro. Nella pancia mettete dei rametti di rosmarino e qualche spicchio d’aglio. Rimettete l’agnello nella sua pelle, e cucitelo.Scavate nel terreno una grossa buca e accendete dentro un bel fuoco fino a che si formi della bra-ce e la buca è riscaldata a mò di forno. Togliete la brace, deponete nella buca l’agnello, ricopri-te con la brace. Dopo un paio d’ore scoprite la buca, togliete l’agnello, liberatelo della pelle, e servitelo.

Terra ricca di sapori e tradizioni, la Basilicata si caratterizza per una cucina sostanziosae molto varia

di elenacardinali

il buongustaio I Fratelli Burgio:tradizione siciliana

Hanno scovato i formaggi, i sa-lumi, i sottoli della tradizione e ne hanno fatto una sorta di bibbia della cucina siciliana. I Fratelli Burgio rappresentano una delle belle facce della Sicilia enogastronomica, esibite con la forza della genuinità e del rispetto delle origini. La loro base è Siracusa, in un negozio che è già una tavolozza di colo-ri e di sapori ma sono presenti a tutte le fiere del gusto con le

loro produzioni o con quelle di altri produttori siciliani che si ostinano a lavorare nel rispetto totale della qualità. Ad esempio se volete trovare un vero Piacentino allo zafferano (formaggio tipico siciliano) o un caprino della razza Girgen-tana, loro ce l’hanno, così come molti altri prodotti presidi di Slow food. Pomodorini di Pachino sot-tolio, capperi di Pantelleria,

conserve di tonno, caponata di verdure, melanzane e zucchine e altre specialità sottolio e aroma-tizzate con erbe mediterranee, salumi dal profumo irresistibile, pesto di pistacchio e molto altro

GUSTO

Basilicata: “gente e cucina d’un luogo altrove”

all’insegna del made in Sicilia tutto a marchio Fratelli Burgio. Vent’anni di passione che nel piatto si sentono con piacere.

www.saporiburgio.com

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38 | Agosto - Settembre 2012

L’estate 2012 si congeda con “I rifugi del gusto”

Montevolpe Rosso della Cantina Ber-tagna di Cavriana (MN) ha ottenuto la medaglia d’oro alla 11°edizione del Concorso Enologico Internazionale “La Selezione del Sindaco”

Medaglia d’oro per la Cantina Bertagna

preMio artusi 2012 ad andrea segrè

E’ considerato il Robin Food della lotta allo spreco perché ha promosso in pri-ma persona il recupero a fini benefici di alimenti invenduti nel mercato. Gli è stato tributato il Premio Artusi 2012

in vino veritas

Happy Green: è verde l’aperitivo più trendy del CollioÈ verde l’aperitivo più tren-dy del Collio: lo propone l’Hosteria del Castello di Spessa a Capriva del Friuli (Go). L’appuntamento con l’Happy Green è ogni ve-nerdì sino a fine settembre, a partire dalle 18.00. Affacciata sul green del Campo da Golf, che si sno-da con le sue 18 buche fra i vigneti della tenuta del Castello di Spessa Resort, l’Hosteria del Castello è il luogo ideale dove gusta-re piacevolmente l’Happy Hour e godersi all’aperto lo spettacolo del tramonto sul-le colline del Collio. Ad accompagnare l’Hap-py Green, e gli altri aperiti-vi di una ricca carta, saranno golosi stuzzichini e finger food. Il tutto si conclude-rà con una pasta, di volta in volta diversa, omaggio al più

tipico e salutare piatto della cucina italiana. Il prezzo è di 5 €. Per i golfi-sti alle 17.30, a fare da pre-ludio all’Happy Hour, sarà organizzata tutti i venerdì una Gara sul Putting Gre-en, proprio ai piedi del Ca-stello, a cui saranno ammes-si tutti.

Hosteria del Castello Tel: 0481.809156

www.castellodispessa.it

On line il nuovo sitowww.buonricordo.com

Una nuova immagine, una grafica fresca, una naviga-zione immediata e intuitiva, ma soprattutto contenuti ar-ricchiti e rinnovati: è on line www.buonricordo.com, il nuovo sito dell’Unione Ri-storanti del Buon Ricordo, progettato per intercettare l’interesse della schiera sem-pre più attenta, informata e colta di appassionati a cibo e vino, ma anche di chi, viag-giando, cerca i sapori auten-tici delle mille cucine regio-nali italiane. Non solo il sito istituzionale dell’associazione di ristora-tori più antica e conosciuta d’Italia, ma un portale de-dicato a quello straordinario

mosaico che è la cucina re-gionale italiana. E così, accanto alle sezioni dedicate ai ristoranti e alle loro specialità ecco in evi-denza i temi attuali del mo-mento, le news dell’asso-ciazione, gli appuntamenti promossi dai 123 locali asso-ciati, la possibilità di cercare gli Hotel in cui sono situati i ristoranti del Buon Ricor-do, un’autenticità che ha ra-dici antiche.Da www.buonricordo.com si accede direttamente ai siti degli associati, ci si iscri-ve alla Newletter, si sfoglia-no la Guida 2012 e i 3 Ricet-tari del Buon Ricordo editi ad oggi, dedicati rispettiva-mente ai piatti-simbolo dei locali, ai primi e alle ricette dell’Unità d’Italia. Attivo e dinamico, è fru-ibile anche con iPhone e Andtroid, per cui si stanno studiando applicazioni spe-cifiche.

Unione Ristoranti del Buon Ricordotel. 02 80582278

www.buonricordo.com

A conclusione della stagione estiva tornerà anche quest’anno «I Rifugi del Gusto», l’inizia-tiva promossa dall’Assessorato all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia di Trento, Associazione Gestori Rifugi del Trentino, Sat, Accade-mia della Montagna e Trentino Marketing, con la partnership di Cavit e della Distilleria Mar-zadro, per prolungare la stagione in alta quota gustando i prodot-ti tipici dell’enogastronomia trentina. Dal 22 settembre al 7 ottobre 2012 saranno 44 i rifugi che rimarranno aperti per offrire ospitalità nell’ambiente incon-taminato delle Dolomiti Patri-monio Naturale dell’Umanità in una stagione che valorizza al me-glio la bellezza della montagna, proponendo le eccellenze della cucina del territorio.In ciascun rifugio l’ospite sarà accolto dal sorriso cordiale dei gestori, da un caloroso benve-nuto e da un calice di Trentodoc Metodo Classico accompagna-to dai sapori della nostra terra. Come nelle precedenti edizioni, sarà poi possibile gustare le ri-cette della miglior tradizione ga-stronomica trentina, rielaborate

dallo chef stellato Rinaldo Dal-sasso. La trota marinata all’aceto di mele, i canederli alle erbe e ai formaggi e il brasato di manzo con polenta costituiranno il piat-to «I Rifugi del Gusto». Il piatto speciale sarà proposto a 16 euro, prezzo che comprende anche un calice di vino (a scelta tra Tren-tino Doc Nosiola, Trentino Doc Marzemino e Teroldego Rotalia-no Doc) e un bicchiere di Tren-tinoGrappa. Il vasto menù de «I Rifugi del Gusto» propone poi primi sfiziosi come la zuppa di fagioli, l’orzetto di verdure alla trentina, i canederli ai funghi con burro di malga fuso e gli gnocchi

di patate, secondi della tradizione come lo spezzatino alla trentina, il guanciale di maiale al Trentodoc con polenta o purè e il tagliere di formaggi tipici. E poi flan di mele della Val di Non Dop, la torta di carote e le pere al Teroldego Ro-taliano. Un pasto completo, com-prensivo di un calice di vino e di un bicchiere di TrentinoGrappa, sarà proposto al prezzo specia-le di 20 euro. Il tutto godendo dell’accoglienza tipica dei rifugi, strutture che hanno mantenuto la propria identità pur trasforman-dosi in spazi ricettivi organizza-ti, pronti ad ospitare gli amanti della montagna in un ambiente

di alta qualità. Per un’offerta al passo con la tecnologia in diversi rifugi è presente la rete wireless, per consentire agli escursioni-sti di connettersi ad internet. Il collegamento è ora attivo in 32 strutture ed è garantito da Tren-tino Network con la rete Wi-net. L’obiettivo per il 2012 è quello di fornire ad una cinquantina di rifugi un collegamento wireless, così come accade nel resto del no-stro territorio, l’unica regione in Europa ad essere completamente coperta dalla rete senza fili.

www.visittrentino.it/i-rifugi-del-gusto

LUOGHIE SAPORI

Franciacorta e “buon gusto”: il Festival in cantina si prepara a stupire

Fervono i preparativi per l’atteso rendez-vous che ogni anno il Consorzio Franciacorta organizza per gli appassionati di vino, ma non solo, dedicando un intero week-end di eventi e attività alla scoperta del Franciacorta e della Franciacorta. L’appuntamen-to quest’anno è fissato per sabato 29 e domenica 30 settembre. Destinazione: il cuore della Lombardia, ai piedi del Lago d’Iseo, territorio vocato alla viticoltura per eccellenza, ma anche ricco di natura, storia e tradi-zioni. Il Festival Franciacorta in Cantina è l’occasione ideale per vivere un’esperienza unica. Chi vorrà avvici-narsi al Franciacorta per la prima volta oppure l’inten-ditore che già lo apprezza, potrà approfondire i segreti dei pregiati vitigni Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, e visitare le cantine che organizzano percorsi di visita e degustazioni delle differenti etichette da loro prodotte. Per quanti, invece, vorranno imparare ad ab-binare il Franciacorta, ristoranti ed agriturismo asso-ciati alla Strada del Franciacorta proporranno speciali menù della tradizione e originali creazioni, suggerendo

abbinamenti con le tipologie Brut, Extra Brut, Satèn o Rosé. Molteplici e divertenti le alternative per rag-giungere questi luoghi e al contempo apprezzare il ric-co patrimonio culturale e naturalistico del territorio. Dai tour in bus agli itinerari di trekking, in bicicletta e in carrozza che prevedono la sosta in alcune cantine per la degustazione, intervallandole con visite ad ab-bazie, borghi, palazzi, ville, giardini e riserve naturali. Sono previste anche convenzioni speciali per chi arri-va in treno in Franciacorta grazie alla partnership con Trenord. In programma eventi artistici e concerti or-ganizzati dalle singole cantine, affiancati da attrazioni e intrattenimento per famiglie con bambini.L’associazione Strada del Franciacorta propone inol-tre degli speciali pacchetti per visitare in una, due o anche tre giornate, il territorio e le sue bellezze.

Consorzio Franciacortatel. 030/7760477

[email protected]

di MORELLOPECCHIOLI

il ristorante

Bellavista di Ravascletto

gastronomia. Offre belle camere, centro benessere e una cucina emozionante. I piatti, tipici e stagionali, sono il trionfo del ter-ritorio. Infinita la serie di gustosi antipasti: funghi sott’olio e gri-gliati, prosciutto di Sauris, lardo, speck, formaggi, erbette in con-serva. Gustosa la minestra di orzo e fagioli, fantastici i Cjarsons di Monaj (piatto tipico: sono ravio-li fatti con oltre 15 ingredienti) e i ravioli alle erbe spontanee, da urlo il Toç in Braide (polenta con crema di formaggi, burro fuso e salsiccia). Tutti buoni i dolci, ma la torta di mele aspre della casa non è da perdere. Da non crede-re il rapporto qualità prezzo: 25 euro, senza vini.

Ristorante Bellavistavia Roma 22

33020 Ravascletto (Ud)Tel. 0433.66089

[email protected]

Ad aderire alla rassegna saranno quest’anno ben 44 strutture, che proporrannoi piatti della tradizione con menù a prezzi speciali

di Marco Morelli

Ravascletto è nel cuore della Carnia, ai piedi dello Zoncolan, la montagna del ciclismo eroico: bellissimi panorami, borgate affascinanti, vacanze allinsegna del benessere fisico e spirituale. E, volendo un’escursione fuori frontiera, l’Austria a due passi. Oltre al bello c’è tanto di buo-no da godere. La cucina carnica vanta piatti incredibili per gusto

e genuità. Il frico, i cjar-sons, l’ont, la jote, i ravio-li, gli gnoc-chi, le erbe sp o nta n e e - u r t i c i o n s , s-ciopeti, ta-

rassaco, valeriana- sono i ghiotti risultati di secoli di lotta per la sopravvivenza e di sapori da in-ventare.l’Hotel Bellavista a Ravasclet-to è uno di questi paradisi della

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Sempre più “5 Star Airline”

Spazio, comfort e privacy: i plus

della nuova Business Class

di Cathay Pacific, definita la migliore

al mondo secondo Skytrax

Cathay Pacific Airways: l’ec-cellenza a bordo…e non solo. La principale compagnia aerea di Hong Kong da anni ormai, nel panorama dei vettori, è la Compagnia più ammirata al mondo. Massimo comfort, cura per ogni dettaglio, un ser-vizio che viene direttamente dal cuore: una propensione per la piena soddisfazione delle esigenze del cliente asso-lutamente unica, abbinata ad un’ampia offerta di entertain-ment e alla raffinatezza della cucina a bordo. Con i suoi oltre 170 aeromo-bili di linea, tra passeggeri e cargo, il gruppo Cathay Pacific ha una delle flotte più giovani e moderne dei cieli. Ogni gior-no collega l’Italia, l’unico Pae-se in Europa ad avere il doppio scalo, a Hong Kong con voli di linea in partenza da Roma Fiu-micino e Milano Malpensa. La Compagnia aerea, confer-mando il costante impegno

nel raggiungere un livello sem-pre maggiore di innovazione in un’offerta a bordo già ec-cellente, ha presentato la nuo-va Business Class. Le classi di viaggio degli aerei a lungo raggio mirano, non a caso, a rendere il volo un momento ancora più piacevole e un’espe-rienza unica di relax. A tal pro-posito, tra le novità da segna-lare per questo 2012, anche la rinnovata lounge “The Wing”, che si aggiunge alla elegan-te “The Cabin”, firmata dallo Studio Foster, che ha progetta-to anche l’aeroporto di Hong Kong. Una costante ricerca dell’eccellenza che ha meritato più di un riconoscimento uffi-ciale: Cathay Pacific è infatti orgogliosa della recentissima nomina quale “World’s Best Business Class”, assegnata nel corso dell’appuntamento an-nuale dei “Skytrax World ai-rline Awards”, che si somma a quella di “5-Star Airline”.

La costante ricerca dell’eccellenza ha portato Cathay Pacific a mi-gliorare ancora di più, anche a terra, il servizio. All’Aeroporto In-ternazionale di Hong Kong, fresca di restyling da parte dello Stu-dio Foster, è disponibile la lounge “The Wing”: dedicata a tutti i passeggeri che viaggiano in First e in Business Class con Cathay Pacific, è già stata consacrata tra le migliori lounge al mondo. Oltre a “The Wing”, l’aeroporto di Hong Kong ospita le altre ri-nomate lounge della Compagnia aerea ovvero “The Cabin”, “The Pier” e “The Arrival”. La lounge “The Wing”, il fiore all’occhiello di Cathay Pacific, rap-presenta un rinnovamento nel livello dei servizi a terra offrendo ai passeggeri un elevato standard di convenienza e comfort. E’ carat-terizzata da un sapiente utilizzo di colori e materiali, che unisco-no i toni caldi del legno al candore del Marmo di Carrara, il mar-mo “Nero del Belgio” al granito “Nero di Cina”. Il design originale minimalista è ampliato da elementi nuovi e contemporanei, come l’esclusiva Solus Chair realizzata da Poltrona Frau Italia. La lounge ha una superficie totale di 4.500 mq e mette a disposi-zione dei viaggiatori una sala lettura, due ristoranti, il sistema di intrattenimento StudioCX. La caratteristica assolutamente unica di questa lounge è la presenza delle Cabanas, sale da bagno private di circa 35 mq, con vasche e docce per regalarsi un momento rinfre-scante prima di salire a bordo.Al Gate 23 dell’aeroporto di Hong Kong la lounge “The Cabin” è da par suo un lussuoso spazio di oltre 1.339 mq. Contemporanea, fresca e dinamica, The Cabin si presenta con un design ultra mo-derno, con delle poltrone disegnate su misura da Poltrona Frau, connessione Wi-Fi ad alta velocità, un servizio d’intrattenimen-to eccellente e un concetto di ristorazione dedicato al benessere dei passeggeri. La sala è suddivisa in 5 zone: la reception, “The IT Zone”, “The Deli”, “The Health Bar” e la zona relax. Gli ambien-ti sono caldi e accoglienti, grazie anche ai materiali utilizzati per gli arredamenti: legno, bambù, marmo bianco e granito scuro, con colori che richiamano le altre lounge Cathay Pacific.La lounge “The Pier” restituisce momenti di lusso e relax unici: è l’ideale per chi ama pace e tranquillità. Le sei camere private - Day-Break Room – offrono un ambiente silenzioso ed esclusivo adatto anche a lavorare indisturbati. Tecnologia e cibo raffinato consento-no di utilizzare il tempo a disposizione nel modo più opportuno.I passeggeri in arrivo hanno invece a disposizione un’altra lounge: “The Arrival”. Anche qui sono garantiti gli elevati standard quali-tativi di Cathay Pacific applicati alle altre sale riservate ai viaggia-tori in partenza.

“Spazio” la parola chiave della nuova Business ClassLa nuova Business Class declina il concetto di lusso in volo di Cathay Pacific secondo tre va-lori fondamentali: spazio, servizio e massima attenzione ai dettagli. La nuova classe è infatti la perfetta combinazione di privacy, comodi-tà e efficienza high-tech, pensata per soddisfa-re le esigenze dei passeggeri in qualsiasi mo-mento del volo. “La nuova Business Class è il risultato di un dialogo continuo con i nostri passeggeri, in particolare con i soci del Marco Polo Club, ed è stata concepita per coniugare al meglio comfort, versatilità e funzionalità. La cura del servizio, l’innovazio-ne del prodotto e la costante attenzione al passeggero è ciò che più ci contrad-distingue” - ha affermato Silvia Tagliaferri, Sales & Marketing Manager Italy & Malta Cathay Pacific Airways. “La ricerca dell’eccellenza nell’esperienza di viaggio è la nostra mission e il nostro costante obiettivo è essere la compagnia aerea più ammirata al mondo. La vera sfida è superare noi stessi prima ancora dei nostri concorrenti”. Ogni aspetto del nuovo prodotto è stato attentamen-te progettato in base alle esigenze dei passeggeri, offrendo uno spazio in cui è possibile dormire, mangiare, lavorare, leggere, guardare la TV o semplicemente rilassarsi, senza rinunciare alla propria privacy. La nuova poltrona si sposta fino a quasi 30 centimetri. Basta un gesto per essere in totale privacy o conversare con i propri compagni di viaggio. La poltrona, totalmente reclinabile a 180°, diventa un vero letto lungo più di 2 metri e si può estendere in larghezza di al-tri 16,5 cm per offrire ancora più spazio laterale, mentre uno scomparto offre uno spazio extra per le ginocchia per far dormire comodi chi preferisce stare sul fianco. L’offerta di intrattenimento si è ampliata anche grazie ad uno schermo TV da 15 pollici con Audio e Video on Demand, così come di alto livello an-che la proposta culinaria, con quattro menù principali e la possibilità di richie-dere snack e bevande in ogni momento. La nuova Business Class è disponibile sui voli in partenza da Milano Malpensa operati con Boeing 777-300ER, tutti i giorni a partire dal 1 agosto 2012.

Le lounge di Cathay Pacific

a cura di Marco Morelli

Cathay Pacific collega l’Italia a Hong Kong con voli diretti in partenza da Milano Malpensa e Roma. Dall’hub di Hong Kong, aeroporto internazionale tra i più importanti ed apprezzati al mondo, la Compagnia collega le più belle destinazioni d’Oriente e non solo: Cina, Giappone, Malesia, Vietnam, Indonesia, Tailandia ma anche Australia e Nuova Zelanda

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