Matrioshka: Article for The Competition of Young Critics 2010

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CONCORSO PER GIOVANI CRITICI 2010_SCHEDA ARTICOLO

Matrioshka: tra la tradizione e l'innovazionedi Anastasia Krylova (inedito).

L'oggetto tradizionale che viene interpretato con il linguaggio del design puo sembrare un idea vecchia e retro'. Come Matrioshka: giocattolo in legno, uno dei piu' forti archetipi formali mai creati nella storia dell'arte applicata russa. E' difficile darle un nuovo significato simbolico. Questi “oggetti-souvenir”, che acquistiamo durante un viaggio in ricordo dei luoghi visitati, sono frammenti di un codice genetico delle diverse societa'. Il designer, prima e poi, stanco di esperimenti provocatori e dall' obbligo di innovare continuamente, ritorna a cercare le tracce dello stesso codice nelle cose del passato, dotate ancora di vita, che rappresentano il suo paese nel mondo. La cultura della progettazione e' sempre pronta a fornire i mezzi per coltivare la propria personalita'.

L' ipotesi che l'origine della parola “Matrioshka” provenga dal latino “matrona”, che nell'antica Roma era una “donna coniugata di condizione libera, alta, formosa e robusta”, corrisponde alla sua immagine stilistica. Tuttavia, alla sua “biografia” appartiene un fatto curioso: la moglie di un mecenate russo, al ritorno da un viaggio in Giappone, porto' un giocattolo dentro al quale si trovavano altri due di misura minore. Questa idea e' piacuta cosi' tanto al pittore Sergei Malutin (1859-1937), famoso per le sue opere in stile neoromantico e fiabesco, che riprese la forma tradizionale dell' uovo ornamentale, reinterpretandola a suo modo. La “Matrioshka” e ' stata esposta, per la prima volta, nel padiglione russo durante l''Esposizione Universale dell' 1900 a Parigi, dove ha ricevuto il riconoscimento della medaglia d'oro. E' una specie di protodesign e un concept progettuale cosi' forte da funzionare nei diversi periodi dell'epoca. La cosa veramente interessante e' che anche dopo la rivoluzione socialista, questo oggetto non e' stato eliminato come segno antirivoluzionario e borghese, ma, al contrario, ha continuato ad essere “status symbol” popolare del CCCP.

I designer diventano i narratori della propria cultura e danno rilevanza contemporanea agli archetipi nazionali. Prendiamo, come esempio, due progetti dei designer emergenti russi: “Fedora Lamp” (2009),' la lampada da notte di Dima Loginoff realizzata a forma di matrioshka di vetro con luci Led inserite dentro, e “Make it Matreshka” (2010), un acessorio di moda per interni di Pavel Balykin, nei quali leggiamo un gradevole senso di continuita'. Loro non solo hanno individuato le nuove direzioni artistiche, lasciando la forma originale e sperimentando con materiali e strumenti innovativi del design, ma hanno anche sviluppato il significato radicale, dove l'«oggetto-souvenir» puo essere una bella lampada cosi' come un accessorio minimalistico. Finalmente possiamo percepire la forza e la chiarezza della sua forma, uscita dalla sua abbondanza ornamentale, che ci da' una ispirazione emotiva e creativa.

Comprendere la semiotica dell' immagine di Matrioshka nella sua forma, nel suo colore, nella struttura, significa capire due modi del pensiero tradizionale dell' artigiano russo: l'utilizzo del legno, come materiale caldo e flessibile, e la decorazione ornamentale della superfice. Tutto questo e' espresso sia nella formazione che nello sviluppo della scuola di architettura del “popolo -falegname”, non muratore, sia nel “design-thinking” dei progettisti russi, indirizzandoli piu' verso la grafica.

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Con il tempo gli archetipi appaiono in nuove versioni, costruite sulla base delle precedenti, a cui ciascuna generazione da' la propria interpretazione particolare. La chiesa barocca della Trasfigurazione del Cristo (1714), il gioiello architettonico dell'isola Kizhi sul lago Onega, e' realizzata completamente in legno senza chiodi o altri metalli di giuntura. Con le sue cupole, gli elementi decorativi e la composizione piramidale ricostruisce un aspetto di identificazione stilistica nazionale cosi' come nei progetti degli avanguardisti sovietici. Per esempio, il padiglione di legno “Mahorka” di Konstantin Melnikov (1923, purtroppo non conservato) che era un intreccio architettonico di volumi orizzontali e verticali con coperture tagliate diagonalmente.

Oggi gli architetti russi, per ritrovare la propria identicita' e per essere piu' visibili e riconoscibili in campo internazionale, stanno ritornando al materiale legno, coniugato con metallo e vetro e con un pizzico dello spirito del costruttivismo. I lavori di Totan Kuzembaev, uno dei piu' famosi architetti contemporanei di Russia, esprimono questo concetto. E' importante ricordare che lui ha partecipato al movimento di progettazione concettuale “Architettura su carta” degli anni 80: quando nella condizione di paralisi politica e sociale la generazione di giovani architetti dotati, non avendo la possibilita' di realizzare le proprie idee nel proprio paese, cominciarono ad inviare progetti a diversi concorsi internazionali. Cosi' nacque un laboratorio creativo, dove si svilupparono lavori futurustici che superarono il loro tempo.

Lo straordinario complesso turistico “Pirogovo” di Kuzembaev (2007-2009) nei pressi di Mosca puo essere considerato come nuova avanguardia russa: composizione dinamica di forme rigide e plastiche in legno dipinto con colori forti e intensi, come il rosso. Ha cercato cosi' un nuovo modo di interpretare la bellezza del materiale tradizionale (legno), adattandolo ad un concetto piu' attuale. E' la liberazione di costruttore-falegname che racconta con un linguaggio contemporaneo la storia dell' architettura nazionale e il suo futuro.

Le ultime tendenze stanno superando la visione della progettazione come “decorazione” e “styling”. Nel vocabolario e' entrato il termine “innovazione” che pone ai professionisti altri obbiettivi che permettono di comprendere che cosa sia un oggetto a cui si da' forma. Come ci insegna la vecchia cara Matrioshka, non dobbiamo mai fermarci alla prima impressione che visivamente un oggetto ci trasmette, perche dentro lo stesso potrebbero esserci molti altri stimoli e sorprese da interpretare.